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Oltre l’Agenda 21: alleanze in costruzione. Il Piano Strategico Provinciale per la Sostenibilità Perché condividere? Il ruolo della concertazione territoriale nel pianificare lo sviluppo locale Mario Lupo Dirigente Servizio Programmazione Attività Produttive e Concertazione Territoriale

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Oltre l’Agenda 21: alleanze in costruzione.Il Piano Strategico Provinciale per la Sostenibilità

Perché condividere?

Il ruolo della concertazione territoriale nel pianificare lo sviluppo locale

Mario Lupo

Dirigente Servizio Programmazione Attività Produttive e Concertazione Territoriale

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I 4 strumenti della programmazione negoziata

(secondo deliberazione CIPE 21 Marzo 1997)

• Intesa Istituzionale di programma• Contratti d’area• Contratti di Programma• Patti territoriali

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Individuazione degli assi strategici per lo sviluppo locale

Raccolta proposte di intervento infrastrutturale

Raccolta proposte di intervento imprenditoriale

Raccolta proposte formative

Verifica della coerenza tra proposte e finalità

Selezione delle proposte da presentare al finanziamento CIPE

Elaborazione dei progetti relativi alle proposte selezionate

Animazione

Informazione

Analisi del territorio (punti di forza e di debolezza)

Verifica/confronto con programmazione regionale

Individuazione delle fonti di cofinanziamento

CO

NC

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CO

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ERTA

ZIO

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Promozione

Progettazione

Scelta

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Le “stagioni” della concertazione nella Provincia di Torino

• La “prima” stagione: l’esperienza dei patti territoriali

• La “seconda” stagione: i percorsi di pianificazione strategica e i Programmi Territoriali Integrati (PTI)

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Cartografia dei Patti Territoriali

Area obiettivo 2P.T. del Canavese

P.T. zona Ovest

P.T. del Pinerolese

P.T. del Sangone

P.T. della Stura

P.T. del Po

P.T. delle Valli di Susa

P.T. Area Torino Sud

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PATTI TERRITORIALI GENERALISTI

N. Imprese

Investimento Agevolabile (A)

Agevolazione Imprese (C)

N. interventi

infrastrutt.

Investimento Infrastrutturale (B)

Agevolazione Infrastrutturale

(D)

Investimenti Totali (A+B)

Agevolazione Totale(C+D)

ZONA OVEST 105 220.540.813,01 32.696.395,65 9 13.860.535,98 11.488.103,41 234.401.348,99 44.184.499,06

CANAVESE 119 179.116.032,37 36.030.966,54 7 22.562.452,54 8.417.937,58 201.678.484,91 44.448.904,12

AREA TORINO SUD 153 153.138.157,48 24.694.846,29 15 29.741.003,50 15.461.686,65 182.879.160,98 40.156.532,94

SANGONE 74 98.958.585,32 19.135.595,76 18 17.814.664,28 9.293.213,24 116.773.249,60 28.428.809,00

STURA 116 163.531.501,29 27.942.007,05 20 9.722.223,66 4.864.796,75 173.253.724,95 32.806.803,80

PINEROLESE 159 143.511.622,87 28.740.885,31 12 8.547.361,68 4.490.696,03 152.058.984,55 33.231.581,34

TOTALE PATTI GENERALISTI 726 958.796.712,34 169.240.696,60 81 102.248.241,64 54.016.433,65 1.061.044.953,97 223.257.130,25

PATTI TEMATICI AGRICOLTURA E

PESCA

N. Imprese

Investimento Agevolabile

Agevolazione Imprese (C)

N. interventi

infrastrutt.

Investimento Infrastrutturale (B)

Agevolazione Infrastrutturale

(D)*

Investimenti Totali (A+B)

Agevolazione Totale(C+D)

ZONA OVEST 40 12.861.326,16 5.172.852,96 1 154.937,07 154.937,07 13.016.263,23 5.327.790,03

CANAVESE 34 6.698.445,98 2.737.789,66 1 171.670,27 120.127,87 6.870.116,25 2.857.917,53

VALLI DI SUSA 40 12.173.922,03 6.896.326,44 4 965.335,41 965.335,41 13.139.257,44 7.861.661,86

TOTALE PATTI TEMATICI 114 31.733.694,16 14.806.969,06 6 1.291.942,75 1.240.400,35 33.025.636,92 16.047.369,41

TOTALE PATTI 840 990.530.406,50 184.047.665,66 87 103.540.184,39 55.256.834,01 1.094.070.590,89 239.304.499,67

* Le infrastrutture dei Patti Territoriali Specializzati Agricoltura e Pesca non sono state finanziate con le risorse CIPE. Saranno finanziate con le risorse derivanti dalle rimodulazioni.

Dati riassuntivi dei patti territoriali decretati

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•rappresentanza degli interessi dei soggetti sottoscrittori;

•il monitoraggio e la verifica dei risultati raggiunti;

•l’attivazione delle risorse finanziarie per consentire l’anticipazione e/o il cofinanziamento di eventuali contributi statali, regionali e comunitari;

•l’attivazione delle risorse tecniche ed organizzative necessarie alla realizzazione del Patto;

•la verifica del rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori e l’assunzione delle iniziative ritenute necessarie in caso di inadempimenti o ritardi;

•la convocazione, ove necessario, di conferenze di servizi.Il Soggetto Responsabile rappresenta, quindi, una figura essenziale per l’attuazione del Patto Territoriale, viste le funzioni generali di rappresentanza, di coordinamento e di gestione regolate sia dalla Deliberazione CIPE del 21 marzo 1997, sia dal D.M. n. 320 del 31 luglio 2000, sia dal relativo Disciplinare approvato con decreto ministeriale n. 115374 del 4 aprile 2002.Ai sensi dell’art. 1 comma 3 del D.M 320/2000 il Soggetto Responsabile ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sociale, economico e occupazionale attraverso la valorizzazione dei sistemi locali ad essi collegati in sinergia con gli strumenti di pianificazione territoriale

Il Soggetto Responsabile viene individuato tra i sottoscrittori del patto, che possono anche costituire un’apposita società mista.

Numerose sono le funzioni attribuite al Soggetto responsabile, tra cui:

Il Soggetto Responsabile

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STR

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TEG

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• realizzare una programmazione di territorio che in un contesto di risorse scarse consenta di individuare gli interventi e le azioni di sistema con l’identificazione delle fonti di finanziamento anche nell’ottica del periodo di programmazione europeo 2007-2013;

• aumentare la capacità attrattiva del territorio sia per gli investimenti locali che per gli investimenti esterni attraverso misure integrate di localizzazione, agevolazione e formazione;

• valorizzare e rafforzare le progettazioni integrate d’area sia in riferimento ai progetti in via di conclusione sia in relazione all’utilizzo delle risorse “aree sottoutilizzate a disposizione della Regione Piemonte”;

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Le azioni compiute:il Piano Strategico del CanaveseIl processo:

•Gennaio 2005: convocazione degli Stati Generali del Canavese

•Luglio 2005: insediamento della Cabina di Regia del Canavese

•Ottobre 2005: intesa con il Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese, incaricato di realizzare una prima bozza di piano strategico

•Gennaio-Febbraio 2007: 4 incontri per aree territoriali per discutere della bozza di piano strategico

•Primavera 2007: costituzione dei tavoli tematici dedicati alle tre priorità strategiche individuate

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Autunno 2007: presentazione del Piano Strategico del Canavese

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Area Attività produttive

I Programmi Territoriali Integrati promuovono lo sviluppo sotto il profilo economico, ambientale, culturale e sociale di un "territorio" che abbia una popolazione di almeno 15.000 abitanti (ad esclusione delle Comunità montane e

collinari). Sono quindi lo strumento con cui un insieme di attori interessati allo sviluppo strategico dei territori elaborano e realizzano progetti condivisi per valorizzare le potenzialità locali.

Sono costituiti da un insieme di interventi, servizi ed azioni (compresi i fabbisogni formativi e gli interventi per garantire le pari opportunità) concepiti in modo organico e coordinato tra di loro.

Sono presentati da Enti locali associati che rappresentano il partenariato istituito a livello territoriale.

continua..

COSA SONO I PTILa “seconda” stagione: i Programmi Territoriali Integrati (PTI)

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Area Attività produttive

Sono lo strumento per favorire l'integrazione delle politiche regionali in funzione delle differenti vocazioni dei territori e dell'organizzazione policentrica della Regione.

Si realizzano in un arco di tempo pluriennale di norma non superiore a 6 anni.

Si ispirano ai criteri di: selettività, integrazione e territorialità.

Sono stati promossi attraverso bando regionale approvato con Deliberazione della Giunta Regionale 11 dicembre 2006, n. 55-4877.

COSA SONO I PTI

•La “seconda” stagione: i Programmi Territoriali Integrati (PTI)

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I PTI sono concepiti con riferimento alle vocazioni dei territori e in coerenza con le linee progettuali indicate nel bando. In particolare si

riferiscono ad almeno tre priorità delle seguenti quattro:

Area Attività produttive

innovazione e transizione produttiva

sostenibilità ambientale, efficienza energetica, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili,

riqualificazione territoriale,

valorizzazione delle risorse umane.

La “seconda” stagione: i Programmi Territoriali Integrati (PTI)

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Le possibili fonti di finanzaimento per i PTI

•Fondi strutturali (F.E.S.R. e F.S.E. F.E.A.S.R.)

•Risorse a valere su F.A.S. Fondo Aree Sottoutilizzate (il FAS costituisce, dal 2003, lo strumento generale di governo della nuova politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi nelle aree sottoutilizzate

•Legge 34:la legge regionale 22 novembre 2004 n. 34 (“Interventi per lo sviluppo delle attivitàproduttive”) prevede che la Giunta regionale adotti un “Programma pluriennale degli interventi” quale strumento di programmazione della politicaindustriale della Regione. Il Programma contestualizza obiettivi, priorità e strumenti di politica industriale e le risorse a questi destinate

La “seconda” stagione: i Programmi Territoriali Integrati (PTI)

Area Attività produttiveArea Attività produttive

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PRIMA FASE: DOSSIER DI CANDIDATURA(Art. 4 Deliberazione della Giunta Regionale, n. 55-4877)

alle Province spettano i compiti di:a) condurre un'azione di promozione e supporto nei confronti degli Enti Locali e degli altri soggetti che intendono partecipare alla definizione di un programma territoriale integrato

b) favorire la concertazione e l'aggregazione tra tutti i soggetti interessati allo sviluppo dell'area

c) definire, di concerto con i soggetti interessati, gli obiettivi di sviluppo sulla base delle principali caratteristiche vocazionali del territorio, in coerenza con gli obiettivi strategico-

operativi definiti a livello regionale

SECONDA FASE: PROGRAMMI OPERATIVI(Deliberazione della Giunta Regionale, n. 4-7522)

alle Province spetta il compito di:coordinare ed assistere gli Enti in fase di redazione e rimodulazione dei programmi operativi

con il supporto di tre esperti

Area Attività produttive

PTI: i compiti assegnati alla Provincia dalle delibere regionali