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  • 8/12/2019 Per Una Mente Immobile

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    Yoga 23

    PRATICA

    Hatha-yoga e meditazione nella tradizione himalayana: questo il

    titolo delle lezioni tenute da Daniele Belloni al Convegno di Cervia

    Per una mente

    IMMOBILE

    di Daniele Belloni

    In posizione seduta (g.1) si prende consapevolezza delcorpo sico sentendo il luogo sul quale si seduti, lalline -amento della colonna vertebrale, il rilassamento di spalle eviso. Stabilendo una buona respirazione diaframmatica si di-viene consapevoli del corpo intero come cassa di risonanza

    dellonda-respiro. Se emergono contenuti mentali (pensieri,memorie, emozioni), li si osservano rimanendo coscienti delrespiro.

    La colonna vertebrale si ette, espirando, e si estende,inspirando (gg. 2 e 3). Lasciamo che sia il respiro stessoa guidarci, gli occhi sono di preferenza chiusi per ascoltareil movimento dallinterno attraverso la consapevolezza dellaspazialit interiore, le labbra dischiuse per favorire il rilassa-mento del viso. La concentrazione sul centro ombelicale,manipura chakra, come punto di inizio dellespansione inestensione e del rientro in essione.

    Una parte della mente sempre immersa nel

    silenzio: siatene consapevoli mentre state parlando

    (Swami Veda Bharati)

    ASANA

    La seduta di hatha-yoganella tradizione himalaya-na costituisce una preparazione alla pratica dellameditazione. Gli asana vengono assunti, tenuti

    e sciolti con una modalit che favorisce lintegrazionedi corpo, respiro e mente. Fondamentale per ottenerequesto risultato latteggiamento consapevole con ilquale si pratica, la chiarezza mentale che guida ognimovimento: siccome il termine sanscrito asanain-dica anche il procedimento con il quale si assume la po-

    stura, latteggiamento mentale di ingresso (ma anche ditenuta e uscita) ci che fa lasanain senso yogico.In caso contrario si resta ancorati a una pratica utile e

    piacevole dal punto di vista del benessere sico, ma dimodesto incremento della consapevolezza mentale. Gli

    yoginpraticano le posture avendo ben presente il mo-dello costitutivo dellessere umano articolato secondocinque livelli di esistenza da annamayakosha(il cor-

    po fatto di cibo) ad anandamayakosha (il corpo fattodi beatitudine) e fondamentalmente per giungere inmodo pi armonico e integrato alla postura seduta nel-la quale si realizza il tragitto verso anandamayakoshaattraverso il processo meditativo. Agliyogin ben notoil paradosso solo apparente secondo cui il passo pi lun-go del cammino lo si compie stando immobili; nella

    perfetta e serena immobilit che si sviluppa il massimodella potenza.Gliyoginsanno altres che lasanasi realizza nel rilas-samento dello sforzo: allora la sequenza in grado dicondurre ai pi alti livelli dellesperienza, quella fusio-ne con linnito indicata da Patanjali negli YogaSutra.Attraverso la pratica degli asana, nella seduta di hatha-

    yogasi risveglia la qualit innata e luminosa della men-te che in grado di accompagnarci di fronte a noi stessi

    per fare nalmente la nostra conoscenza. Si realizza,

    cos, quel livello di coscienza in cui non c pi nullada fare, nemmeno tecniche da eseguire. Limmobilitesprime al massimo la bellezza e la meraviglia di cui capace la mente umana quando diviene silenziosa.

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    Yoga 25

    Lesecuzione di setubandhasana(g. 15) come prepara-

    zione a sarvangasana avverr nellosservazione del movi-mento del respiro nellarea ombelicale e dellujjayisponta-

    neo.

    Durante la tenuta di sarvangasana (g. 16) possibilevisualizzare linspirazione che come unonda si trasmettedal centro dellombelico alle gambe sino a raggiungere ledita dei piedi che saranno attive. Lespirazione porta la con-sapevolezza verso il centro della gola (vishuddi-chakra) e ilcentro fra le sopracciglia (ajna-chakra).

    Dopo purvottanasana(g. 17) come posizione di com-pensazione alla capovolta ed espansione del centro del cuo-re, si esegue ardha-matsyendrasana (g. 18) portando laconsapevolezza lungo la colonna e al respiro che transitanelle narici. Se lesecuzione della posizione avviene con ro-tazione del tronco verso sinistra, si pu seguire linspirazio-ne nella narice destra e lespirazione nella sinistra. Accadrlinverso durante la tenuta della posizione con la rotazionedel tronco a destra. Inspirando si pu ripetere mentalmenteSO, espirando HAM.

    Pawanamuktasana(g. 19) viene tenuto per cinque re-

    spiri: con ogni espirazione si rientrano un poco le ginocchiaverso il petto, inspirando ci si ferma l dove si arrivati. Conla successiva espirazione si procede ancora un po con ilrientro delle ginocchia verso il petto.

    RILASSAMENTO E YOGA-NIDRA

    Inshavasana(g. 20) si esegue lesercizio dei 61 punti(vedi la descrizione di questo percorso sulla scheda tec-nica pubblicata in Yogan 52). possibile visualizzarelimmagine di una stella blu, cio di una pulsazione lu-minosa blu priva di forma, in ognuno dei punti toccatimentalmente lungo il percorso. Poi si porta la consa-

    pevolezza in ajna-chakra, quindi in vishuddi-chakra(dove utile visualizzare limmagine della luna piena),quindi in anahata-chakra.

    MEDITAZIONE

    Seduti in posizione comoda (g.21) con lallineamentodi capo, collo e tronco, si lascia che il respiro uisca li-

    beramente con lespansione e il rientro delladdome fraombelico e sterno. Osservando con la mente londa delrespiro, si porta la consapevolezza allarea fra ombeli-co e narici. Si diviene quindi consapevoli del passag-gio dellaria nelle narici. La consapevolezza viene poifocalizzata al ponte che separa le narici. Inspirando sirisale dal ponte fra le narici al centro fra le sopracciglia.Espirando si torna al ponte fra le narici. Mantenendola coscienza del respiro fra questi due punti, si osservala transizione fra inspirazione ed espirazione (al centrofra le sopracciglia) e la transizione fra espirazione e in-spirazione (al ponte fra le narici). La consapevolezza si

    stabilisce ora al centro fra le sopracciglia, ajna-chakra,e si respira come se si potesse farlo direttamente da l,in ingresso con linspirazione no allinterno del capo,in uscita con lespirazione, attraverso il centro fra le so-

    pracciglia. Poi si lascia che il respiro uisca liberamen-te e si raccoglie lintera consapevolezza al centro frale sopracciglia. Si visualizza limmagine di una grandelago sulla cui supercie, immobile e trasparente, ven-gono riessi i raggi del sole. Si osserva lintera super-cie del lago illuminata dal sole che si specchia in esso:c solo luce, immobilit, silenzio. Si resta nel silenzio.Poi si osserva come dal silenzio emerga il suono della

    OM, a livello mentale, e come dal silenzio della men-te quel suono venga riassorbito. Poi, quando ci si sente

    pronti, ripetendo tre volte la OM a voce alta, si terminala meditazione.

    PRATICA