Per Sarto e Vanzetti si chiude un «caso» · Adolfo Gatti Fondazione Glanglacomo Feltrine!!!...

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IL TEMPO [Giovedì 21 Luglio 1977 - Pag. 17 DOPO LA RIABILITAZIONE DEL GOVERNATORE DEKAKIS Per Sarto e Vanzetti si chiude un «caso» ma rimane il monito Capelli bianchi, commozione e ancora sdegno ad un incontro dei vecchi difensori dei due anarchici - La colpa di essere «diversi» II nipote di Sacco, Dante, e la sorella di Vanzetti, Vincenzina, hanno par- tecipato ieri alla trasmissione «Voi ed io» condotta da Maurizio Costanzo ' Pre " ' "" i —' i - i " f " "<""•>• Sarebbero stati cinquanta unni il 23 agosto. Cinquanta anni da Quel lontano 1927 in cui Nicola Sacco e Bartolo- meo Vanzetti salirono sulla sedia elettrica. Il comitato per la riabilitazione dei due infelici anarchici aveva or- sanizzato una serie di ma- nifestazioni. Ma è di ieri la notizia di un intervento del governatore dello Stato del Massachusetts, Michael Dc- kakis, che restituisce giusti- zia alle due vittime con un certo anticipo rispetto al- l'anniversario detta iniqua esecuzione. E ieri, a prenderne atto e oii cornmozione, erano con- venuti in una saletta di via del Babuino alcuni dei pro- tagonisti, in questi cinquan- tanni, della lunga lotta so- stenuta perché la verità v'e- n'isse finalmente alla luce. "erano 'Pietro xidenty riti' camita-io - - no, chs si appoggiava al ba gioite,''Umberto Terracini, il .sindaco di Torremaggiore, il nipote di Sacco. Dante, e la :-t>rrlla di Vanzetti, Vincen- ìina. Tanti capoti, bianchi, rauche parole rotte dall'emo- zione: « Lo scopo della mia vita è finalmente raggiunto». E' stato Nenni a rompere il ghiaccio nel corso di una conferenza stampa accalda- ta, sotto la luce degli spot che illuminavano le sue ru- ghe venerande. Rilevando con soddisfazione » come pello a giudizio fu permeata di pregiudizi contro stranie- ri e di ostilità contro tenden- te politiche eterodosse; e che la condotta di molti funzio- nar! implicati nel caso sol- levò seri dubbi sulla loro volontà ed abilità di coti- c'iurre l'accusa ejfi il processo con giustizia ed imparzia- l'-.tà ». Proseguendo con un annetto al. portolo del Mas- .sac/iusetts, aftinché proces- so ed esecuzione contribui- scano a « far • ricordare ai popoli civili del costante bi- sogno di munirsi contro la suscettibilità al pregiudizio, quei tragici eventi e da es- si a trame il coraggio di im- pedire alle forze dell'intol- inranza, della paura e del- l'odio di unirsi ancora per sopraffare la razionalità, la saggezza e l'imparzialità a cui il nostro sistema legale aspira ». Un atto di contri- zione tardivo, via necessa- ria. do -partr. 'di quella ciiiiU puritana e bostoniana die, nel clima di caccia alle stre- ghe che^si era instaurato ne- gli anni Venti, non esitò a condannate a mor(.e. dopo l'riagoniat durata nette anni ri carceiTe e noiiflsiantn /<• prove della non colpevolez- za, due innocenti. Sacco e Vanzetti, accusa- ti di duplice omicidio nel corso di una rapina, venne- ro arrestati il 15 aprile 1920. Il loro processo si inserì del clima di intolleranza di cui si era fatto alfière il procu- ratore Palmer. Il verdetto di sette anni dopo, inutil- mente contrastato da movi- menti spontanei sorti nel mondo intero, fu l'ultimo at- to di un lungo e sciagurato << giallo di Stato » iniziatosi con il « suicidio » di Andrea Salsedo, morto sul selciato di Manhattan dopo un volo dal )4. piano di una sezione di polizia- di New York. Lo epilogo di una sfida che, come scrive Tebi, Biondi, nella sua preziosa vubblica- zione Sacco e Vanzetti a ri- costruzione dei fatti, vedeva « conservatori contro rivolu- zionari, borghesi contro im- migrati, autoctoni contro popolo della fatica sottota- riffata », Nick e Bari, che v.nche Joan Baez avrebbe cantato in una ballata nel film di Montaldo, pagavano per il somatice fatto di rap- presentare il « diverso » in una società gelosa dei pro- pri privilegi fino all'olocau- sto di due emigranti italiani. Così un ciabattino ed un tescinvedolo furono costret- ' ti ad entrare nella storia. ; Le ultime parole di Sacco. | pronunciate anche a nome di Vanzetti e che Nenni ha ricordato, furono: «Non ho ucciso, non ho versato san- , gue in tutta la mia vita, ma i mi sono sempre battuto per j cancellare il ' delitto dalla I faccia della terra ». « II caso. è chiuso » ha concluso Nen- ni, K resta aperto come sim- bolo dei tempi che viviamo». Hanno poi preso la parola il senatore Terracini (che ha annunciato . l'invio di un telegramma. ,,-aZi : Presidente - lo decisione del governatore j'i n tolleranza per le idee ete- consenta ai « parenti di tor- r O< j osse e l'insuccesso nel nare in America senza su- bire l'onta di una condanna U1IC i Ulivo, v*. - - che è stata riconosciuta im- motivata », D'altronde « il proclama» del governatore , " WIWHJ UKH.* ««,,„„,.. Dekakis non ammette dub- ilj dichiarato giorno ^co^m- ì>ì laddove afferma che (d'at- del processo e,d ap- J V^UkJJl^ ^ . f difendere i diritti di per- sone considerate straniere in mezzo a noi ». Il 23 agosto viene pertan- •j dichiarato giorno com- memorativo ed i cittadini cel Massachusetts invitati '• a sostare negli impegni quotidiani ed a riflettere su .aren-.-'- - jcre » al governatore Duka- k-isj e Rugero Orlando, il quale ha ricostruito storica- mente la tragedia innestatasi in quell'ultima « andata di emigrazione povera di- cui ali italiani furono i protago- nisti » e bollala come pnrtn- trice di « delinquenza ed anarchia ». Di Qui « il delibe- rato errore ». Un telegjam- ma di « gratitudine » è sta- to i/mato al governatore an- che dal Ministro degli Este- ri Forlani. Le manifestazioni

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IL TEMPO [Giovedì 21 Luglio 1977 - Pag. 17

DOPO LA RIABILITAZIONE DEL GOVERNATORE DEKAKIS

Per Sarto e Vanzettisi chiude un «caso»

ma rimane il monitoCapelli bianchi, commozione e ancora sdegno ad un incontro deivecchi difensori dei due anarchici - La colpa di essere «diversi»

II nipote di Sacco, Dante, e la sorella di Vanzetti, Vincenzina, hanno par-tecipato ieri alla trasmissione «Voi ed io» condotta da Maurizio Costanzo

' Pre" ' "" i—'i-i" f" "<""•>•

Sarebbero stati cinquantaunni il 23 agosto. Cinquantaanni da Quel lontano 1927 incui Nicola Sacco e Bartolo-meo Vanzetti salirono sullasedia elettrica. Il comitatoper la riabilitazione dei dueinfelici anarchici aveva or-sanizzato una serie di ma-nifestazioni. Ma è di ieri lanotizia di un intervento delgovernatore dello Stato delMassachusetts, Michael Dc-kakis, che restituisce giusti-zia alle due vittime con uncerto anticipo rispetto al-l'anniversario detta iniquaesecuzione.

E ieri, a prenderne attoe oii cornmozione, erano con-venuti in una saletta di viadel Babuino alcuni dei pro-tagonisti, in questi cinquan-tanni, della lunga lotta so-stenuta perché la verità v'e-n'isse finalmente alla luce.

"erano 'Pietroxidenty riti' camita-io - -no, chs si appoggiava al bagioite,''Umberto Terracini, il.sindaco di Torremaggiore, ilnipote di Sacco. Dante, e la:-t>rrlla di Vanzetti, Vincen-ìina. Tanti capoti, bianchi,rauche parole rotte dall'emo-zione: « Lo scopo della miavita è finalmente raggiunto».E' stato Nenni a rompere ilghiaccio nel corso di unaconferenza stampa accalda-ta, sotto la luce degli spotche illuminavano le sue ru-ghe venerande. Rilevando

con soddisfazione » come

pello a giudizio fu permeatadi pregiudizi contro stranie-ri e di ostilità contro tenden-te politiche eterodosse; e chela condotta di molti funzio-nar! implicati nel caso sol-levò seri dubbi sulla lorovolontà ed abilità di coti-c'iurre l'accusa ejfi il processocon giustizia ed imparzia-l'-.tà ». Proseguendo con unannetto al. portolo del Mas-.sac/iusetts, aftinché proces-so ed esecuzione contribui-scano a « far • ricordare aipopoli civili del costante bi-sogno di munirsi contro lasuscettibilità al pregiudizio,

quei tragici eventi e da es-si a trame il coraggio di im-pedire alle forze dell'intol-inranza, della paura e del-l'odio di unirsi ancora persopraffare la razionalità, lasaggezza e l'imparzialità acui il nostro sistema legaleaspira ». Un atto di contri-zione tardivo, via necessa-ria. do -partr. 'di quella ciiiiUlà puritana e bostoniana die,nel clima di caccia alle stre-ghe che^si era instaurato ne-gli anni Venti, non esitò acondannate a mor(.e. dopol'riagoniat durata nette annir i carceiTe e noiiflsiantn /<•prove della non colpevolez-za, due innocenti.

Sacco e Vanzetti, accusa-ti di duplice omicidio nelcorso di una rapina, venne-ro arrestati il 15 aprile 1920.Il loro processo si inserì delclima di intolleranza di cuisi era fatto alfière il procu-ratore Palmer. Il verdettodi sette anni dopo, inutil-mente contrastato da movi-menti spontanei sorti nelmondo intero, fu l'ultimo at-to di un lungo e sciagurato<< giallo di Stato » iniziatosicon il « suicidio » di AndreaSalsedo, morto sul selciatodi Manhattan dopo un volodal )4. piano di una sezionedi polizia- di New York. Loepilogo di una sfida che,come scrive Tebi, Biondi,nella sua preziosa vubblica-zione Sacco e Vanzetti a ri-costruzione dei fatti, vedeva« conservatori contro rivolu-zionari, borghesi contro im-migrati, autoctoni contropopolo della fatica sottota-riffata », Nick e Bari, che

v.nche Joan Baez avrebbecantato in una ballata nelf i l m di Montaldo, pagavanoper il somatice fatto di rap-presentare il « diverso » inuna società gelosa dei pro-pri privilegi fino all'olocau-sto di due emigranti italiani.

Così un ciabattino ed untescinvedolo furono costret- 'ti ad entrare nella storia. ;Le ultime parole di Sacco. |pronunciate anche a nomedi Vanzetti e che Nenni haricordato, furono: «Non houcciso, non ho versato san- ,gue in tutta la mia vita, ma imi sono sempre battuto per jcancellare il ' delitto dalla Ifaccia della terra ». « II caso.è chiuso » ha concluso Nen-ni, K resta aperto come sim-bolo dei tempi che viviamo».Hanno poi preso la parolail senatore Terracini (cheha annunciato . l'invio di untelegramma. ,,-aZi : Presidente

-

lo decisione del governatore j'intolleranza per le idee ete-consenta ai « parenti di tor- rO<josse e l'insuccesso nelnare in America senza su-bire l'onta di una condannaU1IC i Ulivo, v*. - -

che è stata riconosciuta im-motivata », D'altronde « ilproclama» del governatore , " <« WIWHJ UKH.* ««,,„„,..Dekakis non ammette dub- ilj dichiarato giorno ̂ co^m-ì>ì laddove afferma che (d'at-

del processo e,d ap-

J V^UkJJl̂ ^ . f

difendere i diritti di per-sone considerate straniere inmezzo a noi ».

Il 23 agosto viene pertan-•j dichiarato giorno com-

memorativo ed i cittadinicel Massachusetts invitati'• a sostare negli impegniquotidiani ed a riflettere su

.aren-.-'- -jcre » al governatore Duka-k-isj e Rugero Orlando, ilquale ha ricostruito storica-mente la tragedia innestatasiin quell'ultima « andata diemigrazione povera di- cuiali italiani furono i protago-nisti » e bollala come pnrtn-trice di « delinquenza edanarchia ». Di Qui « il delibe-rato errore ». Un telegjam-ma di « gratitudine » è sta-to i/mato al governatore an-che dal Ministro degli Este-ri Forlani. Le manifestazioni

COMITATO INTERNAZIONALEPER LA RIABILITAZIONE DI SACCO E VANZETTI

Roma, via del Babuino, 181 - telefono 67.80.237

Torino, 23 Agosto 1977 - Auditorium Rai, ore 20,30

Manifestazioneper Sacco e Vanzetti

COMITATO PIEMONTESEPER LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATADEDICATA A SACCO E VANZETTI

Torino, e/o U.I.L. piazza Statuto. 18 - telefono 51.42.22

Torino, 23 Agosto 1977 - AUDITORIUM RAI, via Gioachino Rossini, 15ore 20,30 « Cinquantanni fa, Sacco e Vanzetti i

«SaCCO e Vanzetti Documentario di Mario Mattia Giorgetti

nel cinquantenario della morte » Presentato dalla Rai -Tv

Parlerà il Senatore UMBERTO TERRACINIVice-presidente del Comitato Internazionale <? Concerto per Sacco e Vanzetti »

Azione scenica di Mario ContiniMusiche di Roberto MustoRegia di Pier Giuseppe Corrado

Compagnia del Nuovo Repertorio

COMITATO INTERNAZIONALE

USAComitato di Boston

FranciaFrangois Mitterand

PortogalloMario Soares

ItaliaPietro NenniUmberto Terracini

Comitato dicoordinamentoUmberto TerraciniDomenico De SimoneOsvaldo BevilacquaMario Mattia GiorgettiGiuliano MontaldoFranco PortoneNedda de GiorgioErmete e Dante SaccoVincenzina edEttore Vanzetti

PresidentePietro Nenni

AdesioniFederazione SindacalaUnitaria: CGIL-CISL-UILLelio BassoLicia PlnelllBruno CarusoGiulio Carlo ArganFranco FerrarottlEnnlo CalabriaMaurizio FerraraEnrico BerlinguerBettino CraxlMarco PennellaBenigno ZaccagninlLeonida RepaciRegione ToscanaRegione Trentino Alto AdigeOddo BiasiniRegione PiemonteRegione SiciliaRegione LombardiaRegione CampaniaCorrado CagliSebastian MattaUgo La MalfaPierlulgi RomitaLuigi SquarzlnaRiccardo CucclollaDomenico PurificatoFrancesco De MartinoGuido FantiSandro PertlnlAdolfo GattiFondazione GlanglacomoFeltrine!!!Sindacato NazionaleArti VisivaRegione Lazio

COMITATO PIEMONTESE

Ferruccio Ferrari

Norberto BobbioPaolo BorbonMaurizio BordonAlberto Cipollini .Cesare DelpianoSarò FerraraRenzo GianottiBianca Guidetti SerraMarcelle CarinoGiuseppe La GangaMaria Magnani Noja..Nerio NesiAventino PaceGuido GuazzaGiuseppe ReburdoSergio UlianoPaolo Vittore!!!GianpaoloZancan

POPOLO

IL PIENIONJE HA RICORDAJO IL SACRIFICIO DEI DUE ANARCHICI

II giorno di Sacco e Vanzetti,lezione da non dimenticare

Manifeshtsioni a Torino e Villa/alletto - // senatore Terracini: « Un monito peril potere» - Forte commozione per la sorella delVuiutrchico cuneese, Vincenzina

Sacco e Vanzetti, cinquan-tanni dopo: la riabilitazionedelle due figure, le comme-morazioni ufficiali, il « Memo-rial day ». « Torino ritrova og-gi, in questa occasione, le suepiù lontane ed antiche ispira-zioni ideali di solidarietà conogni battaglia che in Italia enel mondo investe i princìpidi una giusta, pacifica edugualitaria convivenza di po-polo. Il seme generoso di so-lidarietà e di internazionali-smo allora gettato ha germo-gliato nel profondo degli ani-mi e delle coscienze, e final-mente oggi ha dato il suofru t to ».

. Così ha detto, ieri sera al-l'Auditorium, il senatore Um-berto Terracini, vicepresidentedel comitato internazionaleper la riabilitazione dei dueitaliani. Vi è stata la proiezio-ne del documentario televisivodi Mario Giorgetti « Cinquan-t'anni fa, Sacco e Vanzetti ».La commovente serata si èconclusa con il « Concerto perSacco e Vanzetti », un'azionescenica di Mario Contini, conmusiche di Roberto Musto, re-gia di Pier Giuseppe Corrado,con la compagnia del NuovoRepertorio (Attilio Lauricellanella parte di Sacco e lo stes-so Corrado in quella di Van-zetti).

La manifestazione torinesecade in concomitanza con il« Memorial Day » americano,fissato per il 23 agosto qualetardivo atto di giustizia neiconfronti dei due anarchiciitaliani uccisi esattamentecinquant'anni fa a Charleston,nel Massachusetts per un du-plice delitto che non avevanocommesso. Il « caso », di riso-nanza mondiale, aveva susci-tato emozione, indignazione.

In moltissime nazioni eranosorti comitati di innocentisti,tuttavia né le pressioni dellaopinione pubblica né gli in-terventi della diplomazia in-ternazionale erano valsi a so-spendere la condanna.

Soltanto il 19 luglio scorso,l'attuale governatore del Mas-sachusetts, Michael S. Dukakis,ha firmato l'atto di riabilita-zione dichiarando il 23 agosto« giorno di Sacco e Vanzetti ».Sempre ieri, a Villafalletto,paese d'origine di BartolomeoVanzetti (nato nel 1888) vi èstata la semplice cerimoniadella deposizione di un mazzodi fiori sulla sua tomba. Lacelebrazione solenne è fissataper domenica 4 settembre,con commemorazione da partedel' senatore Teracini e la pre-senza di intellettuali, sindaci edeputati del Cuneese, consi-glieri provinciali e regionali,il sindaco di Torremaggiore,il paese di Nicola Sacco.

Sempre ieri, una manifesta-zione si è svolta a Treisod'Alba, con la partecipazionedella cooperativa Teatro Lan-ga e del gruppo folk i Can-tambanchi. Ha commemoratoi due connazionali l'avv. Vit-torio Negro dell'Anpi di To-rino.

50 anni faCinquant'anni fa, la notizia

della duplice esecuzione si eradiffusa in un baleno in tuttoil mondo. La Gazzetta del Po-polo del 23 agosto 1927, tito-lava a pieno giornale la pri-ma pagina: « L'epilogo di undramma giudiziario: Sacco eVanzetti sono stati giustiziati.L'esecuzione è avvenuta. sta-mane poco dopo le ore cin-

que italiane. Gli ultimi istantidei condannati. Il governato-re Puller è stato irremovibi-le ».

Era riportato in neretto ildispaccio d'agenzia datato daBoston. Ecco il testo: « Cele-stino Madeiros, il suddito por-toghese che aveva cercato disalvare Sacco e Vanzetti conla sua confessione, è stato ilprimo ad essere stato giusti-ziato sulla sedia elettrica. Egliè salito sull'ordigno mortalealle 0,5 di questa mattina(martedì) . Quattro minuti do-po il medico lo dichiaravamorto. Dopo 14 minuti dallacomunicazione di Madeiros, eprecisamente alle 0,19 di sta-mane, è stato giustiziato Sac-co. Vanzetti, salito sulla sediaelettrica alle 0,22 di stamane,martedì, è stato dichiaratomorto alle 0,26 ».

Ma perché, ci si domandaa cinquant'anni di distanza, fupossibile un tale errore giu-diziario? La sentenza fu la tra-gica conclusione di un proces-so influenzato dai pregiudizirazziali e dall'isterismo antico-munista che serpeggiavano inquei tempi negli Stati Unit i .

Ieri sera, all 'Auditorium,tra il folto pubblico eranopresenti Vincenzina ed Etto-re Vanzetti, rispettivamentedi 75 e di 72 anni, sorella efratello di Bartolomeo, quat-tro nipoti di Nicola Sacco(Michele, Vincenzo, Ermete,Fernanda), un pronipote (Lui-gi), il sindaco di Torremag-giore (paese natale di Sacco)Michele Mannelli, il sindacodi Torino Diego Novelli, ilpresidente della Giunta regio-

.naie piemontese Viglione, au-torità, intellettuali, soprattut-to moltissimi giovani.

Terracini ha aggiunto: «Cre-do non si possa prescinderedall'apprezzare il valore dellariabilitazione dell'attuale real-tà statunitense. Un nuovocorso si è andato affermandonella politica di quel paesee nuova sensibilità si è diffu-sa tra i cittadini per i pro-blemi morali e civili. Certoquesto, se pur tardivo, atto -di riparazione non potevamoattenderci negli anni della fol-le impresa vietnamita, quan-do ancora la quasi totalitàdella realtà statunitense eradominata da una • chiara vo-lontà di sopraffazione a qua-lunque prezzo ».

// mondo cambia

Riferendosi al mondo checambia, Terracini ha prose-guito: « Tutto ciò i cittadinitorinesi ed essenzialmente ilavoratori avevano già dimo-strato quando il caso sciagu-rato e tragico di Sacco e Van-zetti era nella sua brucianteattuali tà. Ricordo ancora legrandiose manifestazioni chenel corso degli anni '20 e '21si tennero nei luoghi tradizio-nali delle grandi assembleecittadine quali i giardini dellaCittadella, il corso alberato difronte alla Camera del Lavo-ro e in -piazza San Carlo. Ep-pure in quegli anni si scatena-va nel nostro Paese e nellanostra città la violenza san-guinaria fascista ed ogni de-mocratico, ogni rivoluzionarioera impegnato e a difendersie a difendere le sue organiz-zazioni dalla minaccia della

Palm B&ach Post Wednesday,July 20,1977'i

LO STATO DECIDE CHE SACCO e VANZETTI avessero un PROCESSO INGIÙ VIP

LA PROCLAMAZIONE DEL MASSACHUSSETTS DELINEA L ' I N G I U S T I Z I A

Cinquant'anni dopo una delle più controverse esecuzioni, della Nazione j

ufficiali del Mass.ieri si sono mossi'per rivendicare un"bravo calzo- ; \

laio e un povero pescivendolo" che sono stati giustiziati per rapina.

ed assassinio. Una PROCLAMAZIONE che dichiara il 23 Agosto .giorno

memorabile per Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti,fu firmata dal Gover-

natore Michael Dukakis,durante una cerimonia affollata della Camera

del Senato del Mass. Un nipote di Sacco era a fianco del Governat.

I due anarchici italiani sono stati giustiziati il 23 Agosto 1927,Ber I

furto di un libro paga e per duplice omicidio nel South Braintree del

Sud,Mass.

E'stato provato che essi non ebbero un giusto processo ,perchr esano

stranieri e dissidenti pelatici.

La proclamazione era basata su un rapporto del consulente legale di

Dukakis:Daniel A.Taylor,che riesaminò il caso :Sacco-Vanzetti e èisse:

" La reale possibilità che un penoso fallimento della Giustizia avve-n

nisse con la loro morte ".... "Ci sono sostanziali,anzi forti motivi

per credere che il nrocedimento legale di Sacco e Vanzetti era permea--- ' • ' Ito di ingiustizia " diceva il rapporto* di Taylor..

II rapporto citava una molteplicità di abusi da parte depli accusatori ,.

durante le sei settimane del processo,nel 1921 -

Presente alla cerimonia fu Spencer Sacco,che accettò la procmamazione

per conto della sua famiglia e degli avvocati del nonno.

In Italia.una sorella vivente di Vanzetti doveva ricevere una copia del

documento tradotto in italiano. La proclamazione di Dukakis diceva:

"* Cualsiasi marchio e vergogna dovrebbero per sempee essere rimossi

dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti,dai nomi delle loro fa-

miglie e discendenti e dal nome del Commonwealth of Massachussettrr.- '*•—

Paul Guzzi,segretario dello Stato del Massachussetts,che firmò anche il

documento,disse : " Cinquant'anni di ritardo oer eliminare l'errore fatto

a un bravo calzolaio e un povero pescivendolo. "'

In una lettera dalla prigione il 9 aprile 19?7.Vanzetti diceva:

Voluto dal governatore (contro il Senato)

II «Memorial day»nel Massachusetts

/ve 5

New York, 23 agosto« Amici e compagni, ne qui,

né in Terra, né in cielo mainulla potrà rendere la veritànon. vera e la non verità ve-ra »: pochi minuti prima dimorire, nella prigione ài Char-leston, a Boston, Sacco eVanzetti dei\ vano questo epi-taffio, mentr- m tutto il mon-do si levavano le proteste peril verdetto emesso dai giudi-ci del Massachusetts.

Cinquanta anni dopo, un go-vernatore di origine greca,Michael Dukakis, ha ammessoche il processo fu influenzatoda un'atmosfera di isterismo,di paranoia e pregiudizio an-ti-italiano ed ha celebrato og-gi, nello Stato del Massa-chusetts, il « memorial day »di Sacco e Vanzetti, come ri-parazione degli abusi proces-suali subiti dai due emigranti.Il proclama del governatoreDukakis, pubblicato lo scor-so mese, sebbene non ammet-ta l'innocenza dei due imputa-ti, affeyna che Sacpo e Van-zetti noV/urono -messi nellecondizioni tìi poter dimostra-re la. non saìjìevolezsa'e che

la giustizia aveva compiutonei loro confronti una serie diiniquità.

Molti interrogativi posti asuo tempo dal caso avrebbe-ro, infatti, trovato risposte inquesto mezzo secolo. Sembrache la pubblica accusa abbianascosto agli avvocati difenso-ri particolari determinanti aifini della dimostrazione dellainnocenza dei due italiani eche prove a carico siano sta-te letteralmente inventate.

Cinquanta anni dopo, il ca-so di Sacco e Vanzetti conti-nua ad interessare ed appas-sionare l'opinione pubblicaamericana. Il New York Ti-m^s dedica oggi un ampioservizio al « processo del se-colo » mentre il Daily Newssi chiede se « era questa lagiustizia ». Oggi, molte cosesono cambiate negli Stati Uni-ti, ma l'America di Sacco eVanzetti è scomparsa? Forsesi può dire che è solo cambia-ta: il Senato del Massachu- •setts, come è noto, si è disso-ciato dall'azione del governa-tare Dukakis.

Q<S-O£ro 1977

più ', forsennata' repressione.Ciò nonostante, il'significa-to di ciò che stava avvenendoin una grande città statuni-tense contro la libertà e lademocrazia fu colto a pieno epresente e costante fu la mo-'Duitaziuiits democratica ».

Ha concluso l'oratore: « Cisarebbe da augurarsi, in tut-ta obiettività, che questo e-sempio fosse seguito anche inItalia nei campi idonei perporre rimedio a tanti sciagura-ti errori in ogni settore, nonescluso quello giudiziario ».

Una ricerca dell'» attualità »dalla tragedia dei due anar-chici è stata tentata nel « con-certo per Sacco e Vanzetti »,un'azione scenica in equili-brio tra parole e musiche.

Michele Florio

I RAMMARICO DEI, NIPOTE DI SACCO, DANTE

Nessuna manifestazione in PugliaNon è voluto venire a Torino - « Entro settembre spero sipossa fare qualcosa a Torremaggiore, dove mio zio è nato »

Gli anarchicicontestano

Durante un intervallo, un grup-petto di anarchici che aveva pre-so posto in galleria stendendo labandiera rosso-nera, ha lanciatoin platea volantini polemici conle scritte: « No al la riabilitazio-ne di Stato », « Continuiamo lalotta dei nostri compagni per larivoluzione sociale e l'anarchia ».L'autorità morale del senatoreTerracini ha riportato la calma.Anche alcuni radicali sono statiprotagonisti di un paio di interru-zioni. Sul posto polizia e cara-binieri, ma la situazione era sot-to controllo.

San Severo, 23 agosto« Souo veramente dispiaciu-

to e non riesco a capire per-ché a Torremaggiore, paese diorigine di mio zio, non si fac-cia alcuna manifestazione »: Adirlo è, con il j^immarico nel-la voce, Dante Sacco, nipotecinquantacinquenne di NicolaSacco (« ma il suo vero nome iera Ferdinando», ricorda Dan-te) giustiziato con BartolomooVanzetti il 23 agosto 1927 inAmerica,

II sindaco di Torremiiggio-re, il comunista Michele Ma-nnelli, accompagnato da unassessore e da altri due pa-renti dell'anarchico foggiano,Fernanda e Michele Sacco, so-no partiti ieri dal loro paeseper partecipare alle manifesta-zioni che si tengono a Tori-no. « Io mi sono rifiutato —afferma Dante Sacco, che vivea San Severo — perche sonoconvinto che bisogna fare unamanifestazione anche qui edè nostra intenzione organ'K-.zarla entro la prima quindici-,n(t-di settembre, vinto clic nonabbiamo potuto farla ora ».

A Torremaggiore vive ancheuna sorella di Nicola Sacco,Felicetta di 80 anni, l'ultimaancora in vita di una numero-sa famiglia. Oltre Nicola, i fi-gli maschi erano tre: il primo,Nicola (« il vero Nicola » diceDante) che morì per l'epide-mia di « spagnola » subito do-po la guerra '15-'18; il secon-do, Sabino (padre di Dante,morto l'anno scorso), Luigi el'ultimo era Ferdinando, cheprese il nome di Nicola quan-do seppe che il primogenitoera morto e volle onorarne co-si la memoria.

« Povero papa — osservaDante Sacco — è morto dopoessersi battuto per tutta la vi-ta per la riabilitazione del fra-tello e per di più con lo scru-polo di averlo portato in Ame-rica, dove trovò quella ftne as-surda ».

Sabino Sacco, infatti, avevacirca vent'anni quando andònegli Stati Uniti e portò consé il fratello Ferdinando-Nico-la, che era poco più di un ra-gaMO. « Facendo sacrifici u la-vorando in una ferriera, in

condizioni pessime, riuscì afar studiare mìo zio — è sem-pre Dante che ricorda — etrovò il modo di farlo inseri-re nella società americana, nelfamoso calzaturificio, il cuiproprietario andò poi a testi-moniare a suo favore duran-te il processo ».

Sabino, socialista, venne poivia non volendo più soppor-tare le condizioni di vita ne-gli Stati Uniti e rientrò in pa-tria, lasciando il fratello, chenon aveva allora alcun inte-resse per la politica. « Papami raccontava — dice ancoraDante — come dalla corrispon-denza vide formarsi in manie-ra sempre più marcata la co-

scienza politica di mio zio,giustizia sociale e di condizio-ni di vita più umane».

«Purtroppo non ho piùquella corrispondenza perchémio padre era perseguitatoper le sue idee dal regime fa-scista e quindi, pur se gli fa-cevano arrivare la posta dimio zio, subito dopo gliela se-questravano ».

Negli USA si è celebrato ieri, a cinquant anni dall esecuzione,

ikSacco and Vanzetti day». E da noi?

Sacco: -Pagina 3 - IL GIORNO

dei suoiA Torremaggiore, in Puglia, una semplice corona - Tutti, però,conoscono il « calzolaio di Boston » - Parla la cognata, 86 anni,che ricevette l'ultima lettera dal carcere: « Nicola diceva che mo-riva senza avere ammazzato nessuno » - Una cerimonia a Torino

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TORREMAGGIORE, agosto« Vogliamo più pullman,

viva i pendolari ». Solitospray, la scritta s'allunga sulmuro. A due passi, sostano lecorriere azzurre che portanoa San Paolo Civitate, San Se-vero, Chieuti: i paesi dell'o-vest garganico. Il capolinea èin via Sacco e Vanzetti, aTorremaggiore (Foggia), ilpaese di un pendolare manca-to. Nicola Sacco vi sarebbecertamente tornato se la not-te del li agostor-artìnquan-'t'anni fa una scarica elettri-ca non l'avesse folgorato,« straniero e dissidente », nel-la prigione americana diCharlestown, insieme con ilsuo compagno di sventuraBartolomeo Vanzetti.

Ieri a Boston — la città incui il governatore del-Massa-chusetts, Michael Dukakis,ha proclamato la riabilitazio-ne dei due anarchici italiani— è stato celebrato il « Saccoand Vanzetti day », ma aTorremaggiore è stata una'giornata come le altre. L»-manifestazioni per ricordare ,il cinquantenario del giornoin cui Sacco e Vanzetti furo-no ingiustamente « giustizia-ti » si sono svolte altrove. Ilsindaco. Michele Mannelli,era a Torino: qui, nell 'Audi-torium della Hai, il senatoreUmberto Terracini, vicepresi-dente del Comitato internazio-nale per la riabilitazione deidue italiani, ha parlato della

loro clamorosa vicenda giudi-ziaria.

A Torremaggiore ne sonogiunti gli echi, portati daigiornali e dalla televisione.Nel cimitero, sulla tomba diNicola Sacco è stata depostauna corona. Tutto qui. Inquesto paese di emigranti,l'emigrante Nicola Sacco èstato ricordato in silenzio,come se fosse ancora vivo.« Nessuno d'altronde », diconoin Municipio, « sarebbe venu-to fin quaggiù^a festeggiarecon"Tiot: "FarerruT ZJuàfòosa insettembre, quando anche aVillafalletto, il paese di Van-zetti, ricorderanno la riabili-tazione ».

La mancata celebrazionenel giorno giusto non sorpren-de. E non inganna la pacataaccettazione di una diversasoluzione: la gente di Torre- :.maggiore, da sempre avvezzaal: dramma dell'emigrazione, :

è anche assuefatta all'oblìo.Sa bene che Nicola Sacco non\le appartiene più. Che eglisia ormai un simbolo, vittimadella discriminazione politica

.e razziale, nel paesino puglie-se lo comprendono tutti. « ATorino sarà ricordato degna-mente», dice un vecchio sedu-to in piazza, all'ombra d'unaquercia. « Noi l'abbiamo vistoper televisione,,--siamo vera-mente contenti ».

ICon sedicimila abitanti,

Torremaggiore è uno di piùgrossi centri della provinciaeli Foggia, quella cui gli ulti-mi rilevamenti attribuisconoil più alto numero di emigratifra le province pugliesi: 25su mille. A Torremaggiore, lepersone emigrate lo scorsoanno verso i! solo Nord Italia.'sono state 274, di cui 224 rien-trate. La crisi economica e ledifficoltà d'inserimento sonodiventate un inesorabile bi-glietto di ritorno. La disoccu-pazione, soprattutto quellagiovanile, pesa sempre di piùsu un'economia prevalente-mente agricola, con piccolemiete di attività artigianali,

commerciali e impiegatizie.In una struttura sociale che, .pure, negli ultimi tempi va\articolandosi, la piccola prò- i|prietà contadina rimane lacomponente dominante. « Adifferenza di Cerignola e diSan Severo, paesi ad econo-mia bracciantile, a Torre-maggiore non è mai esistito ilbracciantato puro. Questo èun paese di contadini pove-ri », dice il sindaco.

Michele Mannelli, 30 anni,punta la penna sul tavolo delsuo ufficio e misura le paro-le. I problemi della sua terrali conosce bene: si è laureatoin filosofia con una tesi sul« Movimento socialista e con-tadino dell'età giolittiana inCapitanata». «Nonostanteciò », spiega U giovane sinda-co, « Torremaggiore ha unalunga tradizione di lotta con-tadina. Nel 1907, un anno pri-ma che Nicola Sacco emi-grasse in America, i brac-cianti locali, piccoli proprie-tari che lavoravano ancheper conto terzi, rivendicaronolungamente la costituzione diun ufficio di collocamento eil riconoscimento di migliora-menti salariali. La loro prote-sta l'ini tragicamente. Negliscontri con la polizia ci furo-no decine di feriti e una don-na. Filomena Rubino, rimaseuccisa. L'inquietudine di allo-ra non voleva significare ri-voluzione: si voleva soltantoporre fine, con giustizia, a

uno stato di generale gravedisagio. Questi problemi Ni-cola Sacco li aveva toccaticon mano, prim'ancora di co-noscere Vanzetti e di condivì-derne le idee anarchiche ».

A Torremaggiore, mettersisulle tracce del «calzolaio di .Boston» non è difficile. Tutti-lo conoscono, tutti sanno. « E-ra uno che morì perché nonla pensava come loro », diceun ragazzo di 16 anni, BrunoSacco, omonimo di Nicola.« Loro chi? *. « Gli americs-

) rii *. rispondt-

TORREMAGGIORE (Foggia) — Michele Sacco,di Nicola, con la madre Genoveffa.

Al numero 76 del Giroesterno sud, una strada dellaparte vecchia del paese, abi-ta Michele Sacco, 68 anni,uno dei molti nipoti dell'anar-chico. Vive con la madreGenoveffa, di 86 anni. Ladonna, lucidissima, ricordabene il cognato che se neparti per l'America, a cerca-re fortuna. «E' come se l'a-vessi davanti agli occhi, allo-ra avevo 18 anni », ricorda.«Me l'hanno ucciso innocen-te, quel povero figlio ». Dallaprigione di Charlestown, l'ul-tima notte della sua vita, il23 agosto del 1927, NicolaSacco scrisse anche a lei.« Erano parole bellissime, cheho sempre ricordato,. Dicevache lui moriva senza avereammazzato nessuno, e chenon era andato in guerra pro-prio per non ammazzare nes-suno».

PIERO LOTITO

il Massachusettsha ricordatoi due anarchici

NUOVA YORK, 23 agostoA cinquant'anni dall'esecuzio-

ne di Sacco e Vanzetti, lo Sta-to del Massachnset, ha cele-brato oggi il « Memoria! Day »in loro onore. La « giornata »era stata indetta nel luglio scor-so dal governatore dello Stato,Michael Dukakis, con uh procla-mi» che, seWJgné'noii'-ahHHWtes!»l'innocenza <""sl due anarchici ita-liani, affermava che essi nonavevano potuto dimostrare la lo-ro « non colpevolezza » e che lagiustizia aveva compiuto nei lo-ro confronti una serie d'iniquità.

Oggi il «New York Times»dedica un ampio servizio a quel-lo che definisce « il processo delsecolo », mentre il « Daily News »si chiede: « Era questa la giu-stizia? ». In questi giorni sonousciti due nuovi libri sulla vicen-da di Sacco e Vanzetti: « TheNever Ending Wrong », di Ka-theriue Porter, e, « Justice Cruci-fied », di Ruberia Strauss Feuer-licnt.

n caso dei due anarchici ita-liani, infatti, continua a interes-sare l'opinione pubblica ameri-cana, anche a causa della sem-pre maggior influenza della co-munità italo-americana sulla vitadegli Stati Uniti. Non tutti peròsono d'accordo con questa par-ziale riabilitazione: il Senato delMassachussetts si è dissociatodall'azione del governatore Du-kakis.

In una foto di cinquant'anni fa, Bartolomeo Vanzetti eNicola Sacco, i due uomini al centro, entrano alla Supe-rior Court di Boston, dove saranno condannati a morte.La sentenza fu eseguita il 24 agosto del 1927. (Tei. AP)

Beverino Carlucci

LE COMMEMORAZIONI

DELLA MORTE DI

A TORINO E A

S- TORREMAGGIORE (FG) ~ 197?

A6O2- V I L L A F A L L E T T O (CN)-

u.PREMESSA

Curando la raccolta di tutte le lettere ohe Bartolomeo Vanaettì scrisse dal carcerealla sorella Luigina,Cesare Pillon,nella prefazione al suo libro " II caso Sacco eVanaetti ",mette in evidenza che né a Villafalletto e né a Cuneo esiste un qualun-que pezzo di marmo che ricordi il, martirio dell'emigrato anarchico.

Nella stessa prefazione,I1autore sottolinea che la provincia di Cuneo è la piùbigotta d'Italia e che la zona vicina a quella di Villafalletto veniva e viene con-siderata tuttora una piccola Vandea come reazione naturale al sanfedismo ed alla bi-gotteria dominante in tutto il resto della provincia.

Mancando cosi la base naturale per la riuscita di una qualsiasi manifestazione,base naturale costituita dalla partecipazione più o meno entusiastica della popola-zione della zona interessatala celebrazione del 50° anniversario della morte di Sa«-oo e Vanzetti che nei programmi degli organizzatori doveva avere luogo contemporanea-mente a Torino e a Torremaggiore collegate direttamente tramite la Televisione avven-ne con due manifestazioni separate.

Torremaggiore non è Villafalletto e la Capitanata non è la provincia di Cuneo I.Torremaggiore che in circa due secoli,in varie occasioni,ha versato sangue per

l'abbattimento dell'oscurantismo e della tirannidej Torremaggiore che con le sue lot-te sociali ha saputo conquistarsi un posto elevato nella scala del progresso; Torre-maggiore non dimentica i suoi figli e li onora quando questi le hanno dat» lustro eprestigio!. Torremaggiore,nella settimana che va dal 18 al 25 settembre 1977»setti -mana dedicata a " La resistenza al fascismo e la tradizione di sinistra Torremaggio-rese ",ha voluto onorare pubblicamente il più noto ed il più sacrificato dei suoi fi-gli t Perdinando Sacco,che col nome di Nicola,assieme a Bartlomeo Vanzetti,perì a Bo-ston Bulla sedia elettrica il 2£ Agosto 1927.

I fogli che seguono altro non sono che la documentazione di quanti,Enti,Aesooiazioni Partiti,Radio,Tei evisione e giornali hanno voluto contribuire olla riuscita di questa manifestazione limitandosi/chi li ha riordinati cronologicamente,alla sola aggiunta di una serie di interviste richieste a diversi cittadini Torremaggioresi riguardanti la data precisa in cui metà delle ceneri promisque dei due anarchici italiani ven-ne tumulata nel cimitero di Torremaggiore. \ r

\tfi/J&/%KTorreaaggiore,Ottobre 1977-^ SEYKEIMQ CARLUCCI

•H manifesto con cui la ^ezione Socialista Torremaggiorese partecipava

alla cittadinanza " la ciornata in onore di Sacco e Vanzetti ".

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO

Sezioni di Torremaggiore

GIUSTIZIA E' FATTA !

che la rerità non powua abbandonare le cause giunte è stato dimostrato dalla riabili-

tazione diSACCO e VANZETTI

VITTIME DELLA OPPRESSIONE KD EROI DEL PENSIERO SOCIALISTA che li ha scrretti sino al-

l'ultimo e,dopo il loro assassinio,ha abbracciato la causa della loro riabilitazione.Il loro sacrificio sia di esempio e di insegnamento alle giovani generazioni.che,

dal sangue dei loro padri,sappiano trovare la forza di lottare,in ogni .luogo a tempoper LA PACE L LA GIUSTIZIA SOCIALE.

Il P.S.I. sollecita le. cittadinanza a partecipare attivamente alla. " Giornata inonore di Sacco e Vanzetti " che arra luogo il 23 Agosto p.r. in "Porr emaggiore,città

natale di Nicola Sacco.' Ai compagni Sacco ed alle loro famiglie,anche a nome del Compagno NKNNI,Presidente

del Comitato di riabilitazione,ra la solidarietà della gobione P.S.I. di Torremaggio-

re,per l'atto di giustizia reso,anche se dopo troppo tempo,Torremaggiore,2I Luglio 1977*

IL COMITATO DIRETTIVO SEZIONALE

e «,II manifesto con cui la sezione BOeiel democratica di Torremaggi ore informava

la cittadinanza 'della avvenuti riabilitaaiom» di òacco e Vanzetti.

PARTITO POCTMIOTA DEMOCRATICO ITALIANO

Sezione di Torremaggiore

Cittadini e compagni,50 anni fa, negli Stati Uniti d'America, venivano giuwtiziati sulla Badia elettrica

Bartolomeo Vanzetti e NICOLA SACCO, HOi-'THU COKCITTADINO.Finalmente la giustizia ha trionfato ed i nomi di questi duo Martiri, vittime in-

nocenti di un sistema oppressivo, sono stati riabilitati da quella steesa giustizia

che lì aveva un giorno ingiustamente condannati.La sezione Bocìaldemooratiea,nel partecipare alla popolazione tutta l'importanza

di questo avvenimento, invita tutti i cittadini a meditavo sull'ingiustizia umana

ed a ricordare sempre coloro che ingiustamente soffrirono per essa.

Torremaggiore,22 Luglio 1977.Il Direttivo .li Sez