Per labo fotografico bis

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Un treno per Aushwitz. Andata e ritorno Progetto di laboratorio fotografico Obiettivi Il primo obiettivo di questo percorso fotografico è quello che ogni allievo partecipi e si attivi in prima persona. Questo percorso vuol dare la possibilità, attraverso l’utilizzo della fotografia, di poter esprimere la propria visione e percezione che ognuno di noi ha in relazione al mondo esterno. Oltre gli stereotipi. Non si tratta di fare una documentazione del viaggio che ci porterà ad Aushwitz o “solo “ di creare belle immagini, ma di fare uno sforzo personale per trovare dentro di sé risonanze di vario tipo ( altre fotografie viste, dipinti, letture, grafici, testi musicali ) che quei luoghi ci possono stimolare e darne una nuova interpretazione, più profonda, e di creare nuovo senso, magari inaspettato. Questo percorso servirà anche a stimolare la conoscenza di sé attraverso l'immagine. Metodologia Per stimolare la conoscenza di sé ogni allievo dovrebbe portare con sé in viaggio un oggetto ( ovviamente di dimensioni non eccessive ) che gli è caro o che in un qualche modo lo rappresenta o che per lui ha qualche attinenza con il discorso storico o con i luoghi da visitare. Questo oggetto lo si collocherà in un posto o in più posti che si visiteranno cercando di creare senso e lo si fotograferà. Per prepararci a questo percorso si terranno 2 lezioni : 1) la prima, molto semplice, sulla profondità di campo, sui punti di vista , luci e ombre . Visione di mmagini realizzate da altri fotografi che sono ormai delle icone rappresentanti i campi della shoah 2) la seconda ha lo scopo di far capire che la fotografia è pensiero che racconta attraverso forme visive, cioè il fotografo cerca di capire quale concetto o sensazione o emozione vuole esprimere, elabora un progetto e poi trova le tecniche più adatte. Bisogna evitare che in una unica foto siano concentrati più rimandi , quindi si consiglierà di pensare a brevi sequenze di alcune immagini che rendano quello che si vuole suggerire. Si presenteranno esempi di composizioni di immagini che componendosi tra loro danno origine ad un' unica opera

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Page 1: Per labo fotografico bis

Un treno per Aushwitz. Andata e ritorno

Progetto di laboratorio fotografico

Obiettivi

Il primo obiettivo di questo percorso fotografico è quello che ogni allievo partecipi e si attivi in prima

persona. Questo percorso vuol dare la possibilità, attraverso l’utilizzo della fotografia, di poter esprimere la

propria visione e percezione che ognuno di noi ha in relazione al mondo esterno. Oltre gli stereotipi.

Non si tratta di fare una documentazione del viaggio che ci porterà ad Aushwitz o “solo “ di creare belle

immagini, ma di fare uno sforzo personale per trovare dentro di sé risonanze di vario tipo ( altre fotografie

viste, dipinti, letture, grafici, testi musicali ) che quei luoghi ci possono stimolare e darne una nuova

interpretazione, più profonda, e di creare nuovo senso, magari inaspettato. Questo percorso servirà anche a

stimolare la conoscenza di sé attraverso l'immagine.

Metodologia

Per stimolare la conoscenza di sé ogni allievo dovrebbe portare con sé in viaggio un oggetto ( ovviamente di

dimensioni non eccessive ) che gli è caro o che in un qualche modo lo rappresenta o che per lui ha qualche

attinenza con il discorso storico o con i luoghi da visitare. Questo oggetto lo si collocherà in un posto o in più

posti che si visiteranno cercando di creare senso e lo si fotograferà.

Per prepararci a questo percorso si terranno 2 lezioni :

1) la prima, molto semplice, sulla profondità di campo, sui punti di vista , luci e ombre .

Visione di mmagini realizzate da altri fotografi che sono ormai delle icone rappresentanti i campi della

shoah

2) la seconda ha lo scopo di far capire che la fotografia è pensiero che racconta attraverso forme visive, cioè

il fotografo cerca di capire quale concetto o sensazione o emozione vuole esprimere, elabora un progetto e

poi trova le tecniche più adatte. Bisogna evitare che in una unica foto siano concentrati più rimandi , quindi

si consiglierà di pensare a brevi sequenze di alcune immagini che rendano quello che si vuole suggerire. Si

presenteranno esempi di composizioni di immagini che componendosi tra loro danno origine ad un' unica

opera

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Esposizione

Al ritorno ci sarà naturalmente un incontro in cui ogni allievo presenterà il suo progetto con relative foto.

Le foto saranno poi stampate ed esposte a cura della Fondazione Fossoli

Progetto di Sara Cestari

Sara Cestari: laureata in Lettere, si è sempre interessata di fotografia. La sua prima personale risale al 1988

(Modena, galleria Profili). Ha curato anche la sceneggiatura e regia di alcuni video come le aie nel comune

montecchiese ele mondine raccontano.

Attualmente è presidente di photogallery group di via Peschiera 6 a Modena e promuove

esposizioni fotografiche in collaborazione con la circoscrizione 3 e altri enti culturali.

La sua mostra “Nell'atelier di Cesare Leonardi “ tenutasi nell'ex Cinema Principe a Modena

è stata inserita nel programma del Festival della filosofia del 2012 a Modena.

Ha esposto insieme ad altri fotografi nella mostra Ai margini della realtà - esercizi di fotografia

creativa e concettuale liberamente ispirati al Blow up di Antonioni che si è tenuta alla Casa

Ariosto a Ferrara e poi nel Lab 610XL comune Sovramonte loc Servo ( Bl) sino al 25.08-2013 .

A Photogallery via Peschiera 6 Modena dal 9 al 23 Novembre 2013 ha esposto “Cambogia, tra templi

e villaggi “e a Reggio Emilia per Fotografia Europea 2014 insieme ad altri “Lo spazio intorno”.

In occasione del festivalfilosofia 2014 ha esposto al Teatro Guiglia di Modena “Templi moderni”

Per informazioni:

Fondazione ex Campo Fossoli

Via Giulio Rovighi 57-Carpi

T. 059/688272

e-mail [email protected]