PER CONSERVARE IL DONO DELL’INCONTRO C · Pimentel, via Ovidio, via Cicerone, via privata Lu -...

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Foglio settimanale della parrocchia Sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MI diocesi di Milano - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini - @vamonosacra don Peppino VITA DELLA COMUNITÀ L’EDITORIALE DEL PARROCO ertamente c’è uno stile nel Papa argentino. Si tratta innanzitutto del suo modo di porsi e di incontrare le persone. Il suo modo di comunicare è diretto. Ma non si trat- ta di tecniche comunicative speciali. C’è in gioco molto di più: l’esporsi personalmente. Il linguaggio e i gesti che compie impediscono di rimanere solo spettatori di fronte a lui. Si è interlocutori diretti. Questa po- sizione rompe ogni possibile neutral- ità. Egli si rivolge alla libertà di cias- cuno e invita al coinvolgimento. (...) Il Santo Padre stesso si espone in quello che dice e fa, chiedendo a chi lo incontra di lasciarsi muovere da ciò che muove lui stesso: la passione per Cristo e per l’uomo concreto di oggi. La Chiesa: una comunione mis- sionaria Vi sono poi alcuni richiami specici che stanno creando nella Chiesa una nuova mentalità. Innanzitutto la cen- tralità della missione come cuore della vita del popolo di Dio. L’esor- tazione apostolica Evangelii gaudium costituisce da questo punto di vista un pilastro molto solido. Dietro alla formula della “Chiesa in uscita” sta una visione della Chiesa come co- munione e missione. Il soggetto della missione è la comunione; la missione è la forma della comunione. In ques- ta prospettiva si comprende la prospettiva radicale aermata dal Papa: «Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita» (EG 49). Questa vi- sione viene approfondita successi- vamente quando la parola missione viene compresa in termini molto personali: «La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distrug- germi. Io sono una missione su ques- ta terra, e per questo mi trovo in questo mondo» (EG 274). La mis- sione (...) non è innanzitutto qual- cosa da fare, ma un modo di essere e di abitare il mondo. Gesù Cristo, Misericordiae vultus, nuovo umanesimo Questa missione è radicata nella per- sona stessa di Gesù: egli è la missione del Padre. La Chiesa partecipa e dila- ta nel tempo e nello spazio la mis- sione di Cristo in forza del dono dello Spirito Santo. Occorre ritornare all’essenziale, all’incontro con Cristo da cui tutto scaturisce; tutto prende le mosse da questo avvenimento e non da una idea, né da un’etica (EG 7). Nel discorso fatto a Firenze papa Francesco ha posto l’accento sulla radice del nuovo umanesimo: «Pos- siamo parlare di umanesimo sola- mente a partire dalla centralità di Gesù, scoprendo in Lui i tratti del volto autentico dell’uomo. È la con- templazione del volto di Gesù morto e risorto che ricompone la nostra umanità, anche quella frammentata per le fatiche della vita o segnata dal peccato. Non dobbiamo addomesti- care la potenza del volto di Cristo. Il volto è l’immagine della Sua trascen- denza. È il misericordiae vultus. Las- ciamoci guardare da Lui. Gesù è il nostro umanesimo». (...) La parola chiave del suo ponticato appare l’amore misericordioso: «Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe. Non dimentichiamo ques- ta parola: Dio mai si stanca di per- donarci, mai!». L’amore misericordioso rianima e rigenera la persona. C domenica 26 marzo 2017 INTERVISTA A MONS. PAOLO MARTINELLI PER CONSERVARE IL DONO DELL’INCONTRO Via Crucis per i ragazzi Tutti i venerdì di Quaresima alle ore 17.00 si terrà la Via Crucis per tutti i ragazzi dall’oratorio. Udienza del Papa In fondo alla chiesa è possibile ritirare il testo del- l’udienza del Papa di mercoledì scorso. Proposta di carità quaresimale Il tempo di Quaresima ci vede chiamati a condi- videre la nostra sobrietà nei cibi con i fratelli che attendono di avere una bella chiesa. Partecipiamo alla costruzione già in corso della chiesa parroc- chiale a Naidupet, in India, accogliendo la richiesta del vescovo Paul Maipan, che era venuto ad incon- trarci l’anno scorso. Dedichiamo a lui le nostre raccolte dei venerdì e le nostre offerte personali nella bussola dedicata che troviamo in chiesa. Ascolto della Parola di Dio e preghiera In fondo alla chiesa è possibile acquistare il libretto che ci accompagna fino alla Pentecoste. Ritiro decanale terza età Mercoledì 5 aprile dalle ore 9.30 al pomeriggio (vedi locandina) presso la parrocchia san Pietro martire. Iscrizioni in segreteria entro il 2 aprile. Vendita torte per l’India Sabato 1 e domenica 2 aprile al termine delle ss. Messe. VIA CRUCIS NEL QUARTIERE Venerdì 31 marzo alle ore 20.30 ci ritroviamo in via Tazzoli e seguiremo il seguente percorso: via Pimentel, via Ovidio, via Cicerone, via privata Lu- crezio, via Catullo. VISITA DEL PAPA A MILANO Un grande “grazie!” a tutti i nostri numerosi e gen- erosi: volontari, capigruppo, collaboratori vari. Hanno reso possibile e gioioso a moltissimi par- rocchiani il bellissimo incontro con Papa Francesco

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Foglio settimanale della parrocchia Sacra Famiglia - piazza sacra Famiglia, 1 - 20092 Cinisello Balsamo MIdiocesi di Milano - decanato di Cinisello - www.sacrafamigliacinisello.it - @sacrafamcini - @vamonosacra

don Peppino

VITA DELLA COMUNITÀ L’EDITORIALE DEL PARROCO

ertamente c’è uno stile nel Papa argentino. Si tratta innanzitutto del suo modo di porsi e di incontrare le persone. Il suo modo di

comunicare è diretto. Ma non si trat-ta di tecniche comunicative speciali. C’è in gioco molto di più: l’esporsi personalmente. Il linguaggio e i gesti che compie impediscono di rimanere solo spettatori di fronte a lui. Si è interlocutori diretti. Questa po-sizione rompe ogni possibile neutral-ità. Egli si rivolge alla libertà di cias-cuno e invita al coinvolgimento. (...) Il Santo Padre stesso si espone in quello che dice e fa, chiedendo a chi lo incontra di lasciarsi muovere da ciò che muove lui stesso: la passione per Cristo e per l’uomo concreto di oggi.La Chiesa: una comunione mis-sionariaVi sono poi alcuni richiami specifici che stanno creando nella Chiesa una nuova mentalità. Innanzitutto la cen-tralità della missione come cuore della vita del popolo di Dio. L’esor-tazione apostolica Evangelii gaudium costituisce da questo punto di vista un pilastro molto solido. Dietro alla formula della “Chiesa in uscita” sta una visione della Chiesa come co-munione e missione. Il soggetto della missione è la comunione; la missione è la forma della comunione. In ques-ta prospettiva si comprende la prospettiva radicale affermata dal Papa: «Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita» (EG 49). Questa vi-sione viene approfondita successi-vamente quando la parola missione viene compresa in termini molto personali: «La missione al cuore del popolo non è una parte della mia

vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distrug-germi. Io sono una missione su ques-ta terra, e per questo mi trovo in questo mondo» (EG 274). La mis-sione (...) non è innanzitutto qual-cosa da fare, ma un modo di essere e di abitare il mondo. Gesù Cristo, Misericordiae vultus, nuovo umanesimoQuesta missione è radicata nella per-sona stessa di Gesù: egli è la missione del Padre. La Chiesa partecipa e dila-ta nel tempo e nello spazio la mis-sione di Cristo in forza del dono dello Spirito Santo. Occorre ritornare all’essenziale, all’incontro con Cristo da cui tutto scaturisce; tutto prende le mosse da questo avvenimento e non da una idea, né da un’etica (EG 7). Nel discorso fatto a Firenze papa Francesco ha posto l’accento sulla radice del nuovo umanesimo: «Pos-siamo parlare di umanesimo sola-mente a partire dalla centralità di Gesù, scoprendo in Lui i tratti del volto autentico dell’uomo. È la con-templazione del volto di Gesù morto e risorto che ricompone la nostra umanità, anche quella frammentata per le fatiche della vita o segnata dal peccato. Non dobbiamo addomesti-care la potenza del volto di Cristo. Il volto è l’immagine della Sua trascen-denza. È il misericordiae vultus. Las-ciamoci guardare da Lui. Gesù è il nostro umanesimo». (...) La parola chiave del suo pontificato appare l’amore misericordioso: «Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe. Non dimentichiamo ques-ta parola: Dio mai si stanca di per-donarci, mai!». L’amore misericordioso rianima e rigenera la persona.

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domenica 26 marzo 2017

INTERVISTA A MONS. PAOLO MARTINELLI PER CONSERVARE IL DONO DELL’INCONTRO

Via Crucis per i ragazzi Tutti i venerdì di Quaresima alle ore 17.00 si terrà la Via Crucis per tutti i ragazzi dall’oratorio. Udienza del Papa In fondo alla chiesa è possibile ritirare il testo del-l’udienza del Papa di mercoledì scorso. Proposta di carità quaresimale Il tempo di Quaresima ci vede chiamati a condi-videre la nostra sobrietà nei cibi con i fratelli che attendono di avere una bella chiesa. Partecipiamo alla costruzione già in corso della chiesa parroc-chiale a Naidupet, in India, accogliendo la richiesta del vescovo Paul Maipan, che era venuto ad incon-trarci l’anno scorso. Dedichiamo a lui le nostre raccolte dei venerdì e le nostre offerte personali nella bussola dedicata che troviamo in chiesa. Ascolto della Parola di Dio e preghiera In fondo alla chiesa è possibile acquistare il libretto che ci accompagna fino alla Pentecoste. Ritiro decanale terza età Mercoledì 5 aprile dalle ore 9.30 al pomeriggio (vedi locandina) presso la parrocchia san Pietro martire. Iscrizioni in segreteria entro il 2 aprile. Vendita torte per l’India Sabato 1 e domenica 2 aprile al termine delle ss. Messe.

VIA CRUCIS NEL QUARTIERE Venerdì 31 marzo alle ore 20.30 ci ritroviamo in via Tazzoli e seguiremo il seguente percorso: via Pimentel, via Ovidio, via Cicerone, via privata Lu-crezio, via Catullo.

VISITA DEL PAPA A MILANO Un grande “grazie!” a tutti i nostri numerosi e gen-erosi: volontari, capigruppo, collaboratori vari. Hanno reso possibile e gioioso a moltissimi par-rocchiani il bellissimo incontro con Papa Francesco

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parrocoDON PEPPINO BARLOCCO 026175418 - 3397718970 [email protected]

25.03 sabato Annunciazione della B. V. Maria ore 15.00 Diretta della s. Messa con il Papa

26.03 + DOMENICA quarta di Quaresima

ore 8.30 Luca ore 10.00 Francesco Milone ore 11.30 pro populo ore 18.00

27.03 lunedì

ore 9.00 Antonino ore 18.00 Giuseppe

28.03 martedì ore 9.00 Lilia e Marino De Agostini ore 18.00 Teresa Sale

29.03 mercoledì

ore 9.00 Antonio, Luigia, Valentino e Fernanda ore 18.00

30.03 giovedì ore 9.00 Nicola Bernardinelli ore 18.00 Michele Limongelli

31.03 venerdì

ore 9.00 Via Crucis ore 17.00 Via Crucis

01.04 sabato

ore 9.00 Enrico, Angelo, Enzo ore 18.00 Stefano e Giuseppina

02.04 + DOMENICA quinta di Quaresima

ore 8.30 ore 10.00 ore 11.30 pro populo ore 18.00 Giuseppe Paciulli, Maria e Beatrice

Già da alcune settimane l’Apostolo Paolo ci sta aiutando a comprendere meglio in che cosa consiste la speranza cristiana. E abbiamo detto che non era un ottimismo, era un’altra cosa. E l’apostolo ci aiuta a capire questo. Oggi lo fa accostandola a due atteggiamenti quanto mai importanti per la nostra vita e la nostra esperienza di fede: la «perseveranza» e la «consolazione» (vv. 4.5). Nel passo della Lettera ai Romani che abbiamo appena ascoltato vengono citate due volte: prima in riferimento alle Scritture e poi a Dio stesso. Qual è il loro significato più profondo, più vero? E in che modo fanno luce sulla realtà della speranza? Questi due atteggiamenti: la perseveranza e la consolazione. La perseveranza potremmo definirla pure come pazienza: è la capacità di sopportare, portare sopra le spalle, “sop-portare”, di rimanere fedeli, anche quando il peso sembra diventare troppo grande, insostenibile, e saremmo tentati di giudicare negativamente e di abbandonare tutto e tutti. La conso-lazione, invece, è la grazia di saper cogliere e mostrare in ogni situazione, anche in quelle maggiormente segnate dalla delusione e dalla sofferenza, la presenza e l’azione compassionevole di Dio. Ora, san Paolo ci ricorda che la perseveranza e la consolazione ci vengono trasmesse in modo particolare dalle Scritture (v. 4), cioè dalla Bibbia. Infatti la Parola di Dio, in primo luogo, ci porta a volgere lo sguardo a Gesù, a conoscerlo meglio e a conformarci a Lui, ad assomigliare sempre di più a Lui. In secondo luogo, la Parola ci rivela che il Signore è davvero «il Dio della perseveranza e della consolazione» (v. 5), che rimane sempre fedele al suo amore per noi, cioè che è perseverante nell’amore con noi, non si stanca di amarci! E’ perseverante: sempre ci ama! E si prende cura di noi, ricoprendo le nostre ferite con la carezza della sua bon-tà e della sua misericordia, cioè ci consola. Non si stanca neanche di conso-larci. In tale prospettiva, si comprende anche l’affermazione iniziale dell’Apostolo: «Noi, che siamo i forti, abbiamo il dovere di portare le infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi» (v. 1). Questa espressione «noi che siamo i forti» potrebbe sembrare presuntuosa, ma nella logica del Vangelo sappiamo che non è così, anzi, è proprio il contrario perché la nostra forza non viene da noi, ma dal Signore. Chi sperimenta nella propria vita l’amore fedele di Dio e la sua consolazione è in grado, anzi, in dovere di stare vicino ai fratelli più de-boli e farsi carico delle loro fragilità. Se noi stiamo vicini al Signore, avremo quella fortezza per essere vicini ai più deboli, ai più bisognosi e consolarli e dare forza a loro. Questo è ciò che significa. Questo noi possiamo farlo senza autocompiacimento, ma sentendosi semplicemente come un “canale” che trasmette i doni del Signore; e così diventa concretamente un “seminatore” di speranza. E’ questo che il Signore ci chiede, con quella fortezza e quella ca-pacità di consolare e essere seminatori di speranza. E oggi serve seminare speranza, ma non è facile … Il frutto di questo stile di vita non è una comunità in cui alcuni sono di “serie A”, cioè i forti, e altri di “serie B”, cioè i deboli. Il frutto invece è, come dice Paolo, «avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù» (v. 5). La Parola di Dio alimenta una speranza che si traduce concre-tamente in condivisione, in servizio reciproco. Perché anche chi è “forte” si trova prima o poi a sperimentare la fragilità e ad avere bisogno del conforto degli altri; e viceversa nella debolezza si può sempre offrire un sorriso o una mano al fratello in difficoltà. Ed è una comunità così che “con un solo animo e una voce sola rende gloria a Dio” (cfr v. 6). Ma tutto questo è possibile se si mette al centro Cristo, e la sua Parola, perché Lui è il “forte”, Lui è quello che ci dà la fortezza, che ci dà la pazienza, che ci dà la speranza, che ci dà la con-solazione. Lui è il “fratello forte” che si prende cura di ognuno di noi: tutti infatti abbiamo bisogno di essere caricati sulle spalle dal Buon Pastore e di sentirci avvolti dal suo sguardo tenero e premuroso. Cari amici, non ringrazieremo mai abbastanza Dio per il dono della sua Paro-la, che si rende presente nelle Scritture. È lì che il Padre del Signore nostro Gesù Cristo si rivela come «Dio della perseveranza e della consolazione». Ed è lì che diventiamo consapevoli di come la nostra speranza non si fondi sulle nostre capacità e sulle nostre forze, ma sul sostegno di Dio e sulla fedeltà del suo amore, cioè sulla forza e la consolazione di Dio. Grazie.

Mercoledì 22 marzo 2017

vicario parrocchialeDON SIMONE RIVA 026121251 - 3336104649 [email protected]

segreteria parrocchiale 026175418 - Caritas 0266015707 [email protected] www.sacrafamigliacinisello.it

CALENDARIO LITURGICO LA PAROLA DEL PAPA

IN EVIDENZA Oratorio estivo

DOMENICA 2 APRILE Primo incontro per i ragazzi delle superiori che desiderano vivere l’esperienza dell’oratorio esti-vo. Ci troviamo alle 20.30 in oratorio con l’as-tronomo Paolo Conconi che ci racconterà come è fatto l’universo, cosa c’è sopra le nostre teste. Entreremo così nel vivo del tema di quest’anno: la Creazione. La realtà reale è più bella di quella virtuale! Questa la scommessa della prossima estate. Seguiranno altri incontri per i ragazzi delle supe-riori che verranno comunicati volta per volta. Le iscrizioni per tutti avverranno online dopo Pasqua.

L’UDIENZA GENERALE UNA SPERANZA FONDATA SULLA PAROLA