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Pensions at a Glance 2015
Stefano Scarpetta Anna Cristina d’Addio Direttore Occupazione, Lavoro Esperta Pensioni OCSE
e Affari Sociali, OCSE
Roma, 1 December 2015, Palazzo Wedekind
1
Principali contenuti del rapporto
• Aggiornamento di regole e parametri al 2014 • 4 capitoli speciali
– Le riforme delle pensioni tra settembre 2013 e settembre 2015 (capitolo 1)
– Il ruolo delle pensioni del primo pilastro nei paesi OCSE (capitolo 2)
– L'impatto delle carriere brevi e interrotte (per motivi familiari e/o disoccupazione) sui futuri diritti pensionistici (capitolo 3)
– Un’analisi di sensitività a cambiamenti nei parametri del modello (Capitolo 4)
• 33 Indicatori per l’OCSE e i paesi del G20
2
Il debito pubblico è elevato
Figure 1.2. Pre- and post-crisis government gross financial liabilities, 2007 and
2014 (or latest year available) Percentage of GDP
Note: Gross debt data are not always comparable across countries due to different definitions or treatment of debt components.
OCSE 2007
OCSE 2014
Debito pubblico pre e post-crisi , % GDP
3 Fonte: Capitolo 1 in OECD (2015) Pensions at a Glance 2015
JPNGRCITABELPRTFRA
HUNCANUSADEUPOLCHEGBRSWEESP
DNKSVKCZESVN
IRLKORNZLLUXEST
0 50 100 150 200 250
E l’invecchiamento della popolazione continua
Figure 1.2. Pre- and post-crisis government gross financial liabilities, 2007 and
2014 (or latest year available) Percentage of GDP
Note: Gross debt data are not always comparable across countries due to different definitions or treatment of debt components.
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Quota della popolazione anziana sul totale
Fonte: Elaborazione dati UN Population Prospects 2014
0%
5%
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20%
25%
30%
35%
65+ 75+ 65+ 75+
2015 2050
Mondo OCSE Italia
I paesi hanno continuato a riformare I loro sistemi
pensionistici…
…tipicamente aumentando l’età de pensionamento
5 Fonte: Capitolo 1 in OECD (2015) Pensions at a Glance 2015
50 55 60 65 70
LUXSVNGRCFRABEL
DEUHUNJPN
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OECDPRTCANDNK
ISLITA
NLDPOLUSACZEIRL
GBR
Età del pensionamento, anni
I tassi di occupazione dei 55-64 sono aumentati…
…specialmente per le donne
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Uomini Donne
Variazione tra il 2004 e il 2014 dei tassi di occupazione tra i 55 e I 64 anni
Fonte: Dati OCSE Labour market indicators
I sistemi pensionistici hanno aiutato a migliorare le
condizioni di vita degli anziani
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• Third level – Fourth level
» Fifth level
I rischi di povertà si sono spostati però sui giovani
E stanno ancora diminuendo in Italia tra gli anziani
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507090
110130150170190
metà anni '80 metà anni '80
2007 2013 o più recente
Tasso di povertà della popolazione in ogni anno =100
Tassi di povertà per diversi gruppo di età rispetto a quelli della popolazione
Fonte: Elaborazione dati in OECD (2015) « In It Together »
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metà anni '80 metà anni '80
2007 2013 o più recente
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All aged over 65 Aged over 75Redditi , % di quelli della media nazionale
Totale di età > 65 età > 75
I redditi delle persone anziane sono molto simili a quelli della popolazione totale, e il rapporto è ben al di sopra della media OCSE
I sistemi pensionistici hanno aiutato a migliorare le
condizioni di vita degli anziani
Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 8
10
Anche se i tassi di povertà rimangono elevati tra le donne di più di 65 anni…
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NLD
FRA
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OR
All 65+ Men WomenTassi di povertà, età > 65 anni, %
Totale di età > 65
Uomini Donne
I sistemi pensionistici hanno aiutato a migliorare le
condizioni di vita degli anziani
Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 8
L’età effettiva di uscita dal mercato del lavoro sta
aumentando
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52
54
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60
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64
66
68
OCSE
Ma rimane bassa tra i paesi OCSE…..
OCSE
11 Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 7
E’ previsto che la spesa pubblica per pensioni si
stabilizzi nel futuro
Alcune recenti misure potrebbero rallentare il processo di stabilizzazione
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2
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6
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NLD IR
L
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PR
T
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T
FRA
ITA
GR
C
2013 2060% PIL
Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 9
I tassi di sostituzione netti per i pensionati futuri
varieranno molto tra paesi…
Salario medio = AW
Basso salario = 50% AW
In Italia saranno superiori alla media nel caso di carriere complete tra i 20 anni e il pensionamento
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Netto,obbligatorio pubblico e privato Totale, con parte volontaria%
0
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Netto,obbligatorio pubblico e privato Totale, con parte volontaria
%
Tuttavia le carriere possono essere più corte per diverse ragioni
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0
25
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75
15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69
Italy OECD
Tassi di disoccupazione, uomini e donne, %, 2014
% di donne che hanno lasciato il lavoro nel 2013 per motivi legati a….
Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 3
Per i giovani spesso l’entrata sul mercato del lavoro avviene tardi…
E l’entrata sul mercato del lavoro avviene più tardi in Italia rispetto ad altri paesi
Più di ¼ dei giovani di età 15-29 erano NEETs in Italia nel 2014
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GB
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Donne UominiEtà di entrata, anni
Fonte: OECD (2015) Employment Outlook 2015 e OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 3
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40
50 % Quota di giovani inattivi non impegnati nello studio, né in formazione,2014
Quota di giovani disoccupati non impegnati nello studio, né informazione , 2014
Quota di giovani non impegati nello studio, né occupati, né informazione (NEET), 2007
Che può portare a pensioni più basse nel futuro, specialmente quando le interruzioni si allungano
80%
85%
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105%
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
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ore
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Duration of unemployment
0.5 AW 1 AW 2 AW FC
Base: 100%
Durata del periodo di disoccupazione Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 3 17
80%
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105%
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
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Duration of childcare
0.5 AW 1 AW 2 AW FC
Base: 100%
Durata del periodo di assenza per motivi di famiglia
In Italia le riduzioni delle pensione sono maggiori della media (anche in uno scenario ottimista)
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80%
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100%
105%Cura dei figli Disoccupazione
Base= Carriera non interrotta
Valore della pensione lorda derivante da una carriera interrotta per 5 anni relativo a quello di una carriera continua tra i 20 anni e l’età del pensionamento, salario medio
Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 3
Una simulazione relativamente ottimista
• Il modello assume interruzioni per la cura di due figli di
durata che varia tra 1 e 10 anni tra i 30 e 40 anni; e
• Interruzioni legate alla disoccupazione di durata tra 1 e 10 anni tra i 35 e i 45 anni;
• Dopo le interruzioni si fa l’ipotesi che le persone ritornino al lavoro riprendendo la stessa posizione salariale, con le stesse dinamiche di carriera e che continuino a lavorare fino all’età di pensionamento
• Le riduzioni della pensione potrebbero essere molto più elevate in caso di perdite salariali e effetti negativi sulla carriera legati all’assenza dal mercato del lavoro
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La protezione offerta riposa in gran parte sui modi di calcolo della pensione, sulle regole e parametri e sulla struttura dell’intero sistema pensionistico
• Espliciti meccanismi che proteggono la pensione dalle interruzioni di
carriera sono molto importanti, ma altri fattori lo sono altrettanto: – Le prestazioni di base (e.g. NZL, IRL) e più in generale quelle fornite dal primo
pilastro del sistema basate su periodi contributivi o criteri di residenza relativamente corti
– L’integrazione tra sistema privato e pubblico (DNK) – Il fatto di non prendere in considerazione parte o tutta la durata delle interruzioni
ai fini del calcolo del reddito pensionistico (e.g. USA, ESP , CAN) – Gli incentivi a continuare l’attività professionale: solo pochi paesi hanno
ammortizzatori che non dipendono dall’abbandono dell’attività professionale (ITA, FRA, DEU e GBR)
– L’efficacia dei sussidi di disoccupazione/ o delle indennità legati al congedo parentale + il periodo coperto da tali prestazioni
• Perdite maggiori si osservano quando – i contributi figurativi sono basati su montanti nozionali o flat o altre grandezze di
misura (come il salario minimo) che sono inferiori al salario pre-interruzione; – Il legame tra contributi e prestazione previdenziale è molto stretto (come nei sistemo
privati di tipo contributivo) e le prestazioni del primo pilastro e/o gli ammortizzatori sono assenti 20
Le prestazioni del primo pilastro sono importanti. Quale situazione in Italia?
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In Italia non ci sono prestazioni basate sulla residenza o sui criteri di contribuzione per le persone coperte dal contributivo nozionale. C’è però l’integrazione al minimo per i pensionati di oggi
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50Minima CompletaAnni di contributi necessari
Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 2
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Per coloro che sono eligibili a tali prestazioni, il loro valore resta comunque basso
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45% salario medio
Base-Residenza Assistenziale Base-Minimo
Le prestazioni del primo pilastro sono importanti. Quale situazione in Italia?
Fonte: OECD (2015) Pensions at a Glance 2015, Capitolo 2
• Le riforme recenti hanno aiutato a migliorare la
sostenibilità finanziaria del sistema poichè la spesa pensionistica futura si stabilizzerà o anche ridurrà nel m/l termine.
• La spesa rimane comunque alta; con il rapido invecchiamento in corso, si devono cercare delle soluzioni per poter dividere in modo più equo l’onere tra le generazioni
• C'è ancora molto da fare per assicurare la sostenibilità sociale delle pensioni in futuro – il numero di persone con redditi e traiettorie di lavoro precarie è in
aumento – Il tasso di disoccupazione resta elevato ... – ..e le vita lavorative sono più brevi di una teorica «carriera completa»
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Implicazioni di politica per l’Italia (1)
Implicazioni di politica per l’Italia (2)
• I risultati mostrano che in Italia le pensioni future si ridurrebbe di circa il 10% dopo l'esperienza di un'interruzione della carriera di 5 anni, ma le perdite possono anche essere più grande perché: – Le remunerazioni post-interruzioni sono spesso più basse
– Le persone possono esaurire il diritto alle prestazioni versate durante le interruzioni e perdere la copertura pensionistica
– Le persone possono non essere in grado di tornare rapidamente sul mercato del lavoro e riprendere il loro percorso di carriera pieno fino al pensionamento.
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Quali interventi?
• Sul versante delle pensioni: Le reti di sicurezza sono deboli e devono
essere rafforzate per aiutare i più vulnerabili; – Un regime pensionistico di base finanziato dalla fiscalità generale e basato su
criteri di residenza o una pensione minima per coloro che hanno contribuito al sistema potrebbero essere possibili soluzioni per ammortizzare le perdite derivanti da carriere interrotte / più brevi
• Ma le misure pensionistiche rischiano di non essere sufficienti – Le politiche del lavoro, della famiglia, dell’istruzione e una vasta gamma di
politiche sociali sono altrettanto importanti
– Promuovere carriere complete offrendo maggiore possibilità di dividere il tempo tra il lavoro, la cura, il tempo libero e l'apprendimento in modo flessibile
– Questo richiede maggiore coerenza tra politiche su tutto l’arco della vita con il coinvolgimento di diversi attori
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Pensions at a Glance 2015 OECD and G20 INDICATORS Published 1 December 2015 [email protected] [email protected] Web page: http://oe.cd/pag Twitter: @OECD_Social