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1 SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE FERRANTE APORTI PENDICE DELLO SCOGLIETTO 20 TRIESTE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2011-2012

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SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE FERRANTE APORTI

PENDICE DELLO SCOGLIETTO 20 TRIESTE

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2011-2012

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INDICE Parte I

Premessa pag. 3

Introduzione pag. 4

Idea di persona pag. 5

Elementi dell’identità pedagogica pag. 7

Finalità della scuola dell’infanzia pag. 8

Organizzazione del curricolo pag. 11

Campi d’esperienza pag. 12

Le scelte organizzative pag. 13

Diversità, integrazione e interazione pag. 14

La continuità educativa pag. 15

Parte II

1. ANALISI DEL CONTESTO SOCIO – AMBIENTALE 1.1. Il territorio pag. 18 2. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI 2.1. Risorse materiali pag. 18 2.2 Risorse umane e professionali pag. 20 3. ORGANIZZAZIONE 3.1 Formazione delle sezioni pag. 20 3.2.La giornata scolastica pag. 21 3.3 Rapporti scuola – famiglia pag. 21 3.4 Orario e calendario scolastico pag. 22 4. SCELTE FORMATIVE E DIDATTICHE 4.1. Metodologie didattico – organizzative pag. 23 4.2 Iniziative di recupero e sostegno pag.25 4.3 Continuità educativa pag. 26 4.4Scelta di strumenti didattici comuni pag. 26 4.5 Rapporti integrati con il territorio pag. 27 5. VERIFICA E VALUTAZIONE pag. 27

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Parte III PROGETTO “C’era una volta Trieste” i nonni raccontano. pag. 29 PROGETTO BIBLIOTECA “Libri da mangiare.” pag. 32 COLLABORAZIONE CON IL RICREATORIO NORDIO pag. 36 PROGETTO DI CONTINUITA’ pag. 37 PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA RELIGIONE CATTOLICA pag. 39 PROGETTO DI ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA ”Tutti insieme intorno al mondo” pag. 42 PROGETTO INTEGRAZIONE pag. 43

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PREMESSA1

I temi delle Nuove Indicazioni per il Curricolo (Sett. 2007) per la scuola dell’infanzia sono essenzialmente i seguenti: l’aver cura del soggetto, del suo conoscere, del suo esistere. Esso pone al centro del progetto l’idea di persona, un’idea antica e grande che rischiava di venire avvilita nell’assimilazione a pratiche in uso nel mondo commerciale, al marketing, al confezionamento di un prodotto secondo le aspettative del “cliente” e le sue manifestazioni di godimento. Le nuove Indicazioni difendono, al contrario, l’idea di persona come riferimento a qualcosa di originario, irripetibile, infinito, intassonomizzabile. La stesura del POF deve confrontarsi con questi principi, ovvero con il fatto che la persona non è un “per sé”, ma esiste entro un orizzonte di relazioni; vive nella inscindibile compenetrazione di soggetto e mondo-della-vita. Si diventa persone nel confronto con gli eventi e la cultura, affrontati insieme ad altre persone. Ecco perché si parla di “nuovo umanesimo”: ogni progetto deve elaborare al proprio interno i saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo planetario, interdipendente fra locale e globale. Questa diviene la premessa indispensabile per l’esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea e planetaria. Le scuole dell’infanzia, dunque, dovranno creare situazioni di apprendimento della consapevolezza dei legami tra i soggetti e con le cose. Ma credere che la persona cresce quando arriva a sentire che anche a scuola c’è qualcuno attento a lei e che le vuole bene, qualcuno che ha fiducia nei suoi confronti. Imparerà meglio se crescerà insieme a un insegnante colto, consapevole che viene da una storia immensa e può guardare avanti, anche lontanissimo.

1 Elaborazione dal documento ufficiale Indicazioni Nazionali, in particolare il capitolo “Cultura Scuola Persona” curato dalla commissione del Ministero della Pubblica Istruzione

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INTRODUZIONE

La cosa più importante nella vita è vedere con gli occhi di un bambino

(Einstein)

Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la “carta d’identità” attraverso la quale si rendono note ai genitori dei bambini frequentanti, le scelte educative, organizzative ed operative della “scuola dell’infanzia”.

Esso comprende:

1. I PRINCIPI GENERALI OMOGENEI:

•CENTRALITA’ DEL BAMBINO •LA NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA

2. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO:

•CAMPI DI ESPERIENZA •SCELTE ORGANIZZATIVE •DIVERSITA’, INTEGRAZIONE E INTERAZIONE •CONTINUITA’

3. LE PROGETTAZIONI ELABORATE DA OGNI SINGOLA SCUOLA:

•IDEE •PROGRAMMI

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Per una nuova cittadinanza attraverso:

NUOVO UMANESIMO

IDEA DI PERSONA NUOVO UMANESIMO

IDEA DI PERSONA

CENTRALITA’ DEL BAMBINO

E’ AL CENTRO

DELL’AZIONE EDUCATIVA NEGLI ASPETTI:

L’AZIONE EDUCATIVA DEVE RISPONDERE AI

SUOI BISOGNI ATTRAVERSO:

- COGNITIVI - AFFETTIVI - RELAZIONALI - CORPOREI

ESTETICI - ETICI - SPIRITUALI

RELIGIOSI

- LA CURA DEI LUOGHI DI

FORMAZIONE - LA PROMOZIONE DEI LEGAMI - LA GESTIONE DEI CONFLITTI

UNA FORMAZIONE LUNGO

L’INTERO ARCO DELLA VITA

COLLABORAZIONI/ALLEANZE TRA SERVIZI EDUCATIVI, FAMIGLIE, SCUOLE (COMUNITÀ EDUCATIVE)

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NUOVO UMANESIMO

IDEA DI PERSONA

IL BAMBINO E’ UN SOGGETTO ATTIVO

CHE:

Ama giocare

Ama costruire

Ama comunicare

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ELEMENTI DELL’IDENTITA’ PEDAGOGICA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

E’ UN LUOGO

DI CURA DELLA PERSONA

UN LUOGO DI APPRENDIMENTI

UN CONTESTO DI RELAZIONI

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FINALITA’

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

PROMUOVE LO SVILUPPO

DELL’IDENTITA’

PROMUOVE LO SVILUPPO

DELL’AUTONOMIA

PROMUOVE LO SVILUPPO

DELLE COMPETENZE

PROMUOVE LO SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA

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PERCHE’ SVILUPPARE L’IDENTITA’

1) Per imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove

esperienze

2) Per imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona

unica e irripetibile

3) Per sperimentare nuovi ruoli e diverse forme d’identità (come

figlio/a, maschio, femmina, cittadino…)

PERCHE’ SVILUPPARE L’AUTONOMIA

•Per acquisire capacità di interpretare e governare il proprio corpo

•Per partecipare alle attività nei diversi contesti

•Per realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi

•Per provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto

•Per esprimere sentimenti ed emozioni

•Per esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana

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PERCHE’ SVILUPPARE LA COMPETENZA

1) Per imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,

l’osservazione e l’esercizio del confronto

2) Per descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali

(narrando e/o rappresentando fatti significativi)

3) Per fare domande, riflettere, negoziare i significati

PERCHE’ SVILUPPARE IL SENSO DELLA CITTADINANZA

1) Per scoprire gli altri e i loro bisogni

2) Per gestire i contrasti attraverso le regole condivise che si

definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio

pensiero, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri

3) Per porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente

orientato

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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

ovvero tutto ciò che gli insegnanti fanno al fine di conseguire obiettivi di apprendimento e traguardi di sviluppo

IMPLICITO

ESPLICITO

CAMPI D’ESPERIENZA COME LUOGHI DEL FARE E DELL’AGIRE DEL BAMBINO CHE ORIENTANO L’AZIONE CONSAPEVOLE DEGLI INSEGNANTI

1) spazio accogliente, caldo, curato, orientato con gusto

2) tempo disteso, adatto al ritmo del bambino

3) documentazione come processo che produce tracce, memorie

4) stile educativo fondato sull’ascolto, regia, osservazione e progettualità

5) partecipazione, incoraggiamento al

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CAMPI D’ESPERIENZA

IL SE’ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute

I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Ordine, misura, spazio, tempo, natura

LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE

Gestualità, arte, musica, multimedialità

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LE SCELTE ORGANIZZATIVE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DEL COMUNE DI TRIESTE

La giornata dalle 7.30

alle ore 17.00

Il tempo per l’attività coi bambini/e

La settimana dal lunedì al venerdì (più un Polo del Sabato: aperto dalle 7.30 alle 13.00)

L’organizzazione della scuola

Raggruppamenti dei

bambini per le attività

Gruppi - sezione

Gruppi – intersezione

Strutturazione degli spazi

• l’aula-sezione • gli angoli attrezzati • i centri d’interesse • i centri specializzati • i laboratori • gli atelier • lo spazio per

l’individualizzazione degli apprendimenti

• lo spazio per l’accoglienza • la sala da pranzo

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DIVERSITÀ, INTEGRAZIONE E INTERAZIONE Relativamente al tipo di diversità derivante da svantaggi di tipo socio – economico –culturale, allo scopo di comprendere le condizioni e le esigenze di ciascuno, le modalità educative cercano di adeguarsi alle singole esigenze utilizzando:

•le risorse a disposizione: utilizzo flessibile della compresenza; ••••le metodologie d’insegnamento individualizzato; ••••i mediatori culturali.

Vari tipi

la diversità riferita sia alle caratteristiche fisico-psichiche e di personalità, sia alle caratteristiche cognitive (la pluralità delle intelligenze, la variabilità degli stili, dei ritmi, dei tempi, delle strategie di apprendimento)

la diversità che deriva da svantaggi di tipo socio-economico-culturale e che si caratterizza con le difficoltà di apprendimento e/o di relazione

la diversità conseguente a situazioni di handicap

la diversità derivante dalle multietnie presenti nella città

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LA CONTINUITA’ EDUCATIVA E’ un principio pedagogico che assicura la coerenza tra le esperienze di vita dei bambini e i processi di apprendimento proposti da varie agenzie educative. Mette in relazione le storie di formazione dei bambini e le intende non come frammentate e nuclei a se stanti bensì come processo unitario di crescita. Essa è così articolata:

Continuita’

Orizzontale = attraverso l’integrazione della vita scolastica con quella familiare e sociale

Verticale = attraverso il collegamento tra le varie esperienze di apprendimento che precedono e/o seguono la scuola dell’infanzia

Scuola dell’infanzia Asilo nido

Scuola dell’infanzia

Scuola primaria

Famiglie Territorio (ASS, altri partner…)

Agenzie educative extrascolastiche

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P.O.F.

Piano dell’Offerta Formativa

Parte II

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1. ANALISI DEL CONTESTO SOCIO - AMBIENTALE

1.1. Il territorio La scuola dell’infanzia “F. Aporti” è collocata nel rione di Cologna-Scorcola e da un’analisi del territorio si evidenzia una posizione privilegiata, vicina al centro cittadino ma contemporaneamente inserita in un contesto al di fuori dal traffico. La scuola è facilmente raggiungibile con gli autobus di linea (n. 3,n. 4, n. 17,n. 39).

La scuola può accogliere un massimo di 75 bambini/bambine divisi in 3 sezioni.

Analizzando il bacino d’utenza emerge che la maggior parte è a carattere residenziale e l’altra, più ridotta, è costituita da coloro che scelgono la scuola in base alla vicinanza al posto di lavoro. Sono infatti presenti nei dintorni della struttura molti uffici ed aziende di diverso tipo come l’Università degli Studi di Trieste, la Regione Autonoma F.V.G. e altri. La maggior parte delle famiglie dei bambini frequentanti è infatti composta da entrambi i genitori lavoratori.

La struttura si colloca in una posizione privilegiata di vicinanza ad altre due istituzioni educative comunali. L’asilo nido Zucchero Filato e il Ricreatorio Nordio.

La cucina del nido, fornisce i pasti alla Scuola dell’Infanzia. Le istituzioni territoriali di competenza sono: Azienda per i Servizi Sanitari-U.O.B.A Distretto n. 1, n. 2, n. 4, scuola primaria ed altre scuole dell’infanzia rionali.

2. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

2.1. Risorse materiali Il personale predispone e utilizza, in base ad una attenta analisi della realtà scolastica ed in sintonia con la programmazione proposta, tutti gli spazi a disposizione del plesso, sia all’interno che all’esterno delle sezioni.

Gli spazi sono organizzati quindi in modo coerente per offrire ai bambini la possibilità di soddisfare le loro molteplici esigenze e per gestire le diverse attività ludiche.

Si configura la seguente strutturazione degli spazi: � angoli strutturati all'interno e all’esterno delle sezioni (angolo delle costruzioni,

dei travestimenti, angolo della casetta, angolo del mercatino…), � sala “multifunzionale”, � biblioteca, per le attività di piccolo gruppo. � spazi routine

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La scuola è dotata di un computer didattico con programma kidsmat, per l’introduzione alla materia e a supporto di alcune attività.

Inoltre le insegnanti organizzano, per la realizzazione delle attività programmate, momenti di scambio fra i bambini delle diverse sezioni. Questo favorisce la creazione di diversificate modalità di relazione fra i bambini e fra adulti/bambini e si garantisce conseguentemente, una maggiore fruizione degli ambienti e delle risorse materiali presenti nella scuola.

La scuola è strutturata su tre livelli ed è composta dai seguenti ambienti:

PIANO TERRA PRIMO PIANO SECONDO PIANO

SPAZIO ESTERNO

Refettorio Spogliatoio bambini Sezione

“I non ti scordar di me”

Ampio cortile- zona d’ingresso principale

Cucinotto con “sporzionamento” dei pasti

Sezione

“Le margherite”

Sezione

“I girasoli”

Giardino con gioco attrezzato

Spogliatoio personale di cucina

Sala del gioco motorio, morbido, relax

Stanza biblioteca e computer per piccolo gruppo

Due giardini con giochi –zona ingresso vicolo dell’edera

Bagno del personale di cucina

Bagno dei bambini Bagno dei bambini

Ampia terrazza al II° piano

Magazzino- drogheria Bagno adulti

Un magazzino e uno spogliatoio personale

Direzione

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2.2. Risorse umane e professionali Attraverso il coinvolgimento di tutte le professionalità operanti al suo interno la scuola intende rispondere in maniera adeguata alle diversificate esigenze dell'utenza. La collaborazione e la condivisione progettuale fra le varie figure professionali favorirà la realizzazione delle attività programmate.

In questa scuola dell’infanzia opera il seguente personale: -un coordinatore pedagogico, assegnato anche ad un’altra sede scolastica -sei insegnanti di sezione -due insegnante di sostegno -tre collaboratrici dell’infanzia -un’ insegnante esterna di religione cattolica -un’educatrice socio assistenziale della cooperativa -personale della cooperativa per il servizio di mensa.

All'interno di ciascuna sezione operano di norma due insegnanti che si avvicendano osservando la seguente turnazione nell’arco della settimana: tre giornate nel turno antimeridiano (di cui due consecutive) in alternanza ad altre due giornate consecutive nel turno pomeridiano a rotazione settimanale.

L’inserimento di bambini diversamente abili implica l’assegnazione di personale docente di sostegno e di personale esterno assistenziale – educativo che collabora con le insegnanti della sezione e della scuola.

L'orario di compresenza delle insegnanti è variabile in base alle esigenze del servizio per favorire la gestione delle attività di intersezione e al fine di garantire la realizzazione di specifiche attività programmate collegialmente.

Il personale ausiliario si alterna in turnazioni, concordate in sede di Collettivo, pianificate al fine di risultare funzionali alle esigenze del servizio.

3. ORGANIZZAZIONE

3.1 Formazione delle sezioni La scuola è formata da tre sezioni tutte eterogenee per fasce d'età con una elevata presenza di bambini di quattro/cinque anni rispetto le altre due fasce d’età.

La particolarità è legata al trasferimento di sede avvenuto nel giugno 2006, che ha comportato un’ampia disponibilità di posti ed un conseguente inserimento di bambini della medesima età. Sono presenti ventitre bambini “grandi” e ben trentaquattro bambini “medi” su un massimo di sessantacinque bambini iscritti.

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Ogni sezione conta un massimo di venticinque bambini e bambine. Nelle sezioni con presenza di bambini diversamente abili il numero complessivo degli accolti, di norma, raggiunge un massimo di venti bambini.

I criteri per l’inserimento all’interno delle sezioni tengono in considerazione i seguenti rapporti:

� equilibrio del numero di bambini iscritti per sezione, � rapporto equo fra maschi e femmine, � rapporto equo fra le diverse annualità presenti nelle sezioni, � inserimento, di norma, di fratelli e/o sorelle in sezioni diverse, � valutazione di specifiche esigenze. 3.2. La giornata scolastica La giornata scolastica è articolata al fine di rispondere pienamente all’appagamento dei bisogni psico-fisici dei bambini e delle bambine. La scuola organizza e propone le diverse attività anche sulla base del rispetto di una regolarità oraria che aiuta i bambini e le bambine a non disperdere le loro energie ma al contrario a produrle in modo costruttivo.

La scuola, luogo strutturato ed adeguato alle esigenze del bambino, propone nell’arco della giornata scolastica, l’alternanza delle seguenti esperienze affinché siano fonte di conoscenza e sviluppo: - esperienze di routine: ingresso, merenda, l’uso dei servizi igienici, il pranzo, la

lavatura denti (attività che inizia il primo di ottobre e si conclude alla fine della terza settimana di giugno), la merenda pomeridiana.

- esperienze specifiche di apprendimento: attività strutturate didattiche/progettuali rivolte all’acquisizione degli obiettivi formativi programmati, attuate all’interno delle sezioni, in gruppi di intersezione, in gruppi allargati.

- esperienze ludiche e di relazione: attività di gioco libero individuali e di gruppo.

3.3. Rapporti scuola - famiglia La scuola dell'infanzia è chiamata ad investire un ruolo di attiva presenza e di collaborazione con le famiglie.

… La Scuola dell’Infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all’istruzione. (…) Tratto dalle “Indicazioni per il curricolo”

La famiglia e la scuola, non escludendo altre realtà formative, devono creare tra loro rapporti di interazione e continuità. A tal fine nella scuola dell’infanzia comunale “F. Aporti” ci si propone, attraverso gli incontri con le famiglie, di:

� creare un clima di accoglienza, collaborazione e confronto,

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� creare occasioni di conoscenza e di incontro fra le famiglie, � offrire visibilità e incentivare la partecipazione dei genitori alla vita della scuola.

La scuola propone i seguenti incontri con le famiglie:

� riunioni plenarie, attraverso le quali illustrare le linee programmatiche ed organizzative della scuola, le diversificate attività, la loro realizzazione nel tempo,

� incontri per l'inserimento, rivolti ai genitori dei bambini nuovi iscritti per approfondire e condividere i modi e i tempi dell’inserimento del proprio bambino,

� incontri di sezione, per presentare le attività specifiche della sezione, che si alternano a quelle attuate in intersezione,

� colloqui individuali, per illustrare il percorso formativo e affrontare i traguardi di sviluppo raggiunti dal singolo bambino/a. Questi incontri sono programmati dalla scuola ma vengono attuati anche su specifica richiesta delle famiglie. partecipazione dei genitori alle attività della scuola,

� organizzazione di laboratori tematici con genitori, bambini e insegnanti

� incontri tematici scuola/genitori/territorio, attraverso i quali la scuola desidera coinvolgere i genitori in tematiche inerenti l’infanzia ed attinenti i progetti proposti. Questi incontri potranno essere organizzati solo se saranno disponibili le risorse economiche per poter concordare interventi di esperti esterni.

� riunioni del Consiglio della Scuola.

3.4.Orario e calendario scolastico La scuola dell’infanzia del Comune di Trieste è aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00. L’accoglimento si attua dalle 8.00 alle 9.00 ed è previsto un servizio di pre-accoglimento, per le famiglie che ne abbiano necessità, a partire dalle 7.30. L’uscita è flessibile e di norma si articola come segue: alle ore 13.00/13.30, alle ore 14.30 e alle ore 15.30/17.00.

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Inizio anno scolastico 1 settembre 2011

Apertura all’utenza 12 settembre 2011

Interruzione per Natale 23 dicembre 2011 – 07 gennaio 2012 compresi

Chiusura 20 febbraio 2012 – 22 febbraio 2012 compresi

Interruzione per Pasqua 5 aprile 2012 - 10 aprile 2012 compresi

Festività Tutte le domeniche, 1 novembre 2011, 8, 25 e 26 dicembre 2011, 1 e 6 gennaio 2012, lunedì dopo Pasqua, 25 aprile 2012, 1 maggio 2012, 2 giugno 2012, festa del Santo Patrono

Altre sospensioni previste per la formazione

Martedì 2 novembre 2011

Chiusura all’utenza 30 giugno 2012

Interruzione estiva 1 luglio – 31 agosto 2012 compresi

Sarà proposta la chiusura anticipata, a mezzo sondaggio fra i genitori, per permettere lo svolgimento delle seguenti occasioni di festeggiamento: � FESTA DI NATALE � FESTA DI CARNEVALE � FESTA DI FINE ANNO

4. SCELTE FORMATIVE E DIDATTICHE

4.1. Metodologie didattico - organizzative La scuola privilegia la programmazione e la realizzazione di attività che implicano l'organizzazione sia all’interno dei gruppi sezione che ad intersezione per favorire l'interazione, per ampliare le opportunità di scambio, il confronto e la fruizione degli spazi.

L'organizzazione di tutte le attività della scuola si fonda sulla continua elasticità operativa e didattica, nell'articolazione flessibile dell'orario e dei gruppi di lavoro, nelle metodologie utilizzate e nella organizzazione dello spazio e dei tempi, in

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riferimento alle esigenze di educazione e di apprendimento dei bambini e alle domande formative della comunità.

(…) Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. Tratto dalle “Indicazioni per il curricolo”

Nell’anno scolastico in corso saranno organizzati tre gruppi di intersezione distinti per mese di nascita oltre che per annualità. La scelta di tale organizzazione è mirata alla necessità di promuovere una visione partecipata della proposta educativa del progetto formativo, elaborato collegialmente dal gruppo degli insegnanti.

Il Collegio Docenti intende promuovere la realizzazione dei seguenti progetti:

PIANO RIASSUNTIVO DELL'OFFERTA FORMATIVA

1.1.1.1. Progetto intersezione

2.2.2.2. Progetto Biblioteca

3.3.3.3. Progetto 0-18 in collaborazione con il Ricreatorio Nordio e l’Asilo Nido Zucchero Filato

4.4.4.4. Progetto Lingua Straniera

5.5.5.5. Progetto di educazione all’insegnamento della religione Cattolica

6. . Progetto di attività alternativa alla religione Cattolica

Sono inoltre dedicati ai bambini appartenenti al gruppo dei grandi i seguenti progetti:

1. Progetto di introduzione alla lingua tedesca. Il progetto intende far familiarizzare il bambino con il suono della lingua tedesca e “aprire una finestra” su usi e costumi diversi dai nostri. I contenuti del progetto presentano la conoscenza di usi e costumi; la conoscenza di un numero limitato di vocaboli appresi attraverso giochi e canzoncine, le forme di saluto, i numeri da 1 a 10, alcuni animali; la capacità di eseguire semplici comandi. L’approccio sarà quindi di tipo ludico, dando largo spazio al canto, alle attività di tipo motorio e alle attività manuali. Saranno utilizzati supporti didattici come marionette, cd, libri, animali di pezza... L’intervento sarà limitato nel tempo, sono previsti nel progetto un massimo di cinque incontri, a partire dal mese di novembre 2008.

2. Progetto della Federazione Italiana Nuoto: “Impariamo a nuotare giocando: acqua sicura”. Il progetto ha come obiettivo l’acquisizione di un’ abilità motoria in acqua, privilegiando il raggiungimento

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della sicurezza propria ed degli altri. La didattica sarà prevalentemente ludica, partendo dalle reali esigenze e motivazioni dei bambini. L’acqua sarà presentata come elemento da scoprire, con cui giocare e quindi controllare.

Fra i connotati metodologici della scuola dell'infanzia la documentazione si configura come processo strettamente collegato alla programmazione.

Le attività della scuola saranno documentate per: � offrire ai bambini, attraverso le loro stesse produzioni, uno strumento di

rielaborazione delle esperienze, � rendere visibile alle famiglie il percorso attuato, � favorire la riflessione e il confronto fra le insegnanti al fine di migliorare il

progetto educativo, � creare una "memoria storica".

USCITE DIDATTICHE:

Gli interventi formativi, attuati all’interno del contesto scolastico, saranno integrati dalle esperienze svolte all'esterno, alla scoperta della realtà ambientale e sociale extrascolastica.

Molte le esperienze che possono essere realizzate attraverso: � uscite didattiche programmate, inerenti le tematiche della programmazione,

eventualmente attuate anche con la collaborazione di esperti esterni,

� uscite didattiche realizzate in occasione di particolari avvenimenti o iniziative proposte dal territorio.

Per favorire la loro realizzazione l’Area Educazione, Università e Ricerca provvederà al pagamento dello scuolabus necessario per il trasporto dei bambini per un numero di uscite stabilito anche in base al numero delle sezioni che compongono la scuola.

Oltre a queste uscite didattiche, la scuola prevede di organizzarne altre, in base alle esigenze programmate e alla disponibilità delle famiglie.

4.2. Iniziative di recupero e sostegno Per favorire l'integrazione e per mirare al recupero delle abilità dei bambini diversamente abili, è prevista la realizzazione di progetti individualizzati. La costruzione e la realizzazione di tali percorsi deve considerare il bambino protagonista del proprio personale processo di crescita, garantire l’attuazione di verifiche periodiche e la collaborazione con i servizi presenti sul territorio (U.O.B.A., Ospedale infantile…)

L’azione educativa sarà affiancata all’azione terapeutica attraverso l’organizzazione di periodici incontri con le strutture sanitarie e riabilitative di riferimento.

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4.3 Continuità e condivisione educativa Il contesto socio-ambientale in cui la scuola opera è fattore di primaria importanza per la strutturazione dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione stessa. La cornice ambientale influenza le scelte progettuali sollecitando la scuola al dialogo e all’interazione con le diverse realtà educative limitrofe per la definizione di programmi e accordi che ne arricchiscano la condivisione e la negoziazione a lungo termine. In questo senso il POF costituisce il terreno di incontro di proposte e sollecitazioni varie da far confluire in un quadro concreto e condiviso. Il tema della continuità educativa tra l’Asilo Nido, la Scuola dell’Infanzia e il Ricreatorio(tutti ambiti educativi confinanti) viene considerato come progetto pedagogico pensato e pianificato, come parte integrante della programmazione. Pur preservando la specificità e l’identità pedagogica di ciascun sistema vengono identificati dei valori educativi comuni a tutti i fruitori delle tre diverse espressioni educative. Per costruire una vera continuità è essenziale agire in più direzioni: verso i bambini ed i ragazzi, verso il personale educativo e verso il territorio. Tutte le agenzie educative (personale scolastico e non) devono ritenersi partecipi di questo percorso condiviso allo scopo di stimolare quel confronto capace di rendere tutti più consapevoli delle idee sottese alle comuni pratiche formative. La riflessione in forma partecipata di esperienze, preoccupazioni, dubbi che colorano la nostra quotidianità rende possibile il confronto, lo scambio e la consapevolezza di quel che si pensa e si fa. 4.4. Scelta di strumenti didattici comuni Attraverso una stretta collaborazione tra gli educatori del Nido, gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia e gli educatori del Ricreatorio si vuole, tenendo conto delle esigenze e competenze delle diverse fasce di età, offrire ai bambini e alle loro famiglie la possibilità di accedere ad un sistema ludico/educativo/formativo che con loro cresca, si affini e si specializzi. Questo rappresenterà per le famiglie garanzia di stabilità, sicurezza e competenza. L’educazione è un processo continuo che dura una vita intera ed è caratterizzato da elementi ciclici e costanti che costituiranno il perno della nostra progettualità. Il progetto verrà concretizzato attraverso:

• L’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI LEGATI ALLA STAGIONALITA’ • L’ATTUAZIONE DI LABORATORI A TEMA • ATTIVITA’ DIDATTICHE (TRASVERSALI, DI SEZIONE, DI

INTERSEZIONE)

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4.5.Rapporti integrati con il territorio La scuola intrattiene rapporti di collaborazione con: � Comune di Trieste: Area Educazione, Università e Ricerca, Area Promozione e

Protezione Sociale, Area Cultura e Sport, � Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia � Istituto Comprensivo di San Giovanni � Circoscrizione III � Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina (U.O.B.A. dei diversi Distretti). � Altre scuole dell’infanzia e asili nido del Comune di Trieste � Proloco di San Giovanni � Enti ed Associazioni private

5. VERIFICA E VALUTAZIONE

Il Collegio Docenti predispone adeguati strumenti di verifica periodica affinché si possano riscontrare i risultati sul piano dell'apprendimento, valutare la funzionalità del metodo adottato e l'incidenza dell'azione educativa.

Attraverso una attenta osservazione sistematica, accompagnata da quella occasionale, si potranno attuare interventi mirati e riequilibrare le proposte formative.

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P.O.F.

Piano dell’Offerta Formativa

Parte III

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PREMESSA Il progetto di intersezione si propone di fare un viaggio, insieme a tutti i bambini della scuola accompagnati dalle insegnanti e anche da alcuni nonni, attraverso la città di Trieste. Oggi diamo per scontate molte cose del nostro vivere quotidiano. I nostri bambini sono nati con “il cellulare in mano, seduti in macchina e con la testa nella televisione”. Solo alcuni anni fa non era così. E allora, com’era? Com’erano le strade? Dove si giocava? Cosa si mangiava? Cosa faceva mio nonno se non aveva la televisione? Com’è possibile che si andasse a fare la spesa senza un cellulare in tasca?

Queste sono le domande che, grazie ad una guida attenta, cercheremo di far fare ai bambini. Conoscenza del passato significa apprezzare il presente e, un giorno, forse, rispetto del futuro. Anche le visite in città renderanno divertente e interessante il nostro viaggio.

CAMPI DI ESPERIENZA - La conoscenza del mondo - Linguaggi, creatività, espressione - I discorsi e le parole - Il sé e l'altro FINALITA' -Scoprire e conoscere il proprio contesto cittadino - Riconoscere il passare del tempo e tutto ciò che comporta - Promuovere atteggiamenti di curiosità e ricerca - Favorire l'incontro e il confronto" intergenerazionale" (con i nonni) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (OBIETTIVI) - Sapersi orientare nello spazio - Riconoscere i luoghi significativi della città - Riuscire a percepire il trascorrere del tempo e i mutamenti da esso provocati

PROGETTO “C’era una volta Trieste” I nonni raccontano…

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- Favorire il contatto e l'accoglienza con una realtà diversa dalla propria attraverso l'esplorazione di oggetti, usi e costumi del passato - Favorire la capacità di ascolto e interazione con altre persone, anche esterne alla scuola (nonni)

− Saper documentare e ricostruire esperienze

COCCINELLE Il gruppo è formato da bambini nati nel 2006. All'interno del gruppo si svolgerà un'analisi attenta di fotografie unite all'esperienza diretta di visite sul posto. Con i bambini si cercherà di confrontare il presente con il passato, trovando punti d'incontro e di lontananza, valorizzando le differenze e gli aspetti della tradizione che possono essere ripresi ed acquisiti per tramandarli ancora affinché continuino ad arricchire il nostro vissuto.

TIGROTTI Il gruppo è formato da bambini nati nel2006, 2007. All’interno del gruppo si punterà l’attenzione sul trascorrere del tempo e i cambiamenti da esso provocati. Partiremo dalla conoscenza della nostra scuola com’era un tempo e com’è oggi per poi spaziare all’esplorazione della città e dei suoi scorci caratteristici. Ci accompagneranno in questo percorso anche alcuni nonni che ci porteranno le loro esperienze.

LUPETTI Da novembre 2011 a aprile 2012. Il martedì o il mercoledì di mattina. Leggeremo e analizzeremo testi e immagini relativi alla nostra città. Esploreremo i luoghi cittadini utilizzando i mezzi pubblici. Verranno riproposti, con l’intervento dei “nonni”, vecchi modi di giocare. METODOLOGIE Se sarà possibile verranno effettuate delle uscite didattiche a supporto del progetto, verrà utilizzato lo scuolabus, che sarà a spese dell’Amministrazione Comunale - Area Educazione per un numero di volte calcolato in base alle risorse economiche disponibili. Si specifica inoltre che le uscite didattiche previste potranno subire delle variazioni o essere annullate nel caso in cui venga a mancare un numero congruo di personale accompagnatore, assente e non sostituito. MODALITA’ ORGANIZZATIVE Il progetto prevede nella sua prima parte un’organizzazione a intersezione e la suddivisione in tre gruppi omogenei per età nella sua seconda parte.

I bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, saranno seguiti dalle insegnanti della sezione dei “Girasoli” (coccinelle).

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I bambini, nati entro il mese di giugno 2007, saranno seguiti dalle insegnanti della sezione delle ” Margherite” (tigrotti)

I bambini, nati dal luglio 2007 e i nati nel 2008, saranno accompagnati durante l’esperienza dalle insegnanti della sezione dei “Non ti scordar di me” (lupetti).

TEMPI Da novembre 2011 ad aprile 2012. VERIFICA Si attuerà una periodica verifica delle attività attraverso l’osservazione sistematica ed occasionale. COLLABORAZIONE CON L’ESTERNO Si auspica anche di poter fruire, partecipando al Bando di Concorso nell’ambito linguaggio non verbale-linguaggio scientifico tecnologico, emanato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, di un esperto o di un’agenzia esterna per completare e integrare la presente offerta formativa.

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PROGETTO BIBLIOTECA

“Libri da mangiare …!”

PREMESSA

Se i libri fossero di torrone, ne leggerei uno a colazione.

Se un libro fosse fatto di prosciutto,

a mezzogiorno lo mangerei tutto.

Se i libri fossero di marmellata, a merenda darei una ripassata.

Se i libri fossero frutta candita, li sfoglierei leccandomi le dita.

Se un libro fosse di burro e panna,

lo leggerei prima della nanna.

(Roberto Piumini)

Le parole, le immagini, i libri, sono nutrimento per la mente. Leggere un libro è ritenuta una esperienza simbolica che permette di “imparare la vita”, di conoscere senza spiegare e di aprire la porta al mondo dell’immaginazione creativa . E’ una emozione che aiuta a crescere. La biblioteca della scuola dell’infanzia esiste perché pensiamo che la lettura condivisa in cui si incontrano bambini e adulti, sia una ottima esperienza di coinvolgimento emozionale che insegna le relazioni. Un modo per stare con i bambini, parlare loro da vicino e dare ascolto al loro pensiero. Il progetto si articola in quattro momenti:

• La prima parte sarà dedicata al prestito a casa aperto a tutti i bambini frequentanti la scuola dell’infanzia e ai bambini dell’asilo nido Zucchero Filato che insieme a mamma o papà una volta a settimana potranno scegliere e portare a casa un libro.

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• La seconda parte prevede l’allestimento e la preparazione dello spazio, la creazione delle tessere per i prestiti e l’organizzazione delle schede informatiche.

• La terza parte del progetto i bambini dell’ultimo anno avranno la possibilità di scegliere in autonomia il libro, di registrarne il prestito con il computer e di compilare una scheda di gradimento .

Infine, connesso al presente progetto , si inserirà anche quest’anno un laboratorio di lettura che vedrà coinvolti insegnanti genitori, nonni e soprattutto bambini. Le insegnanti della scuola dell’infanzia insieme alla collaborazione delle educatrici e dei ragazzi del Ricreatorio Nordio, inviteranno i genitori nel corso dell’anno scolastico nella stanza del morbido ad assistere insieme ai loro figli a momenti di lettura in compagnia. Le date, due o tre nel corso dell’ anno, verranno comunicate con anticipo ed affisse all’albo scolastico. CAMPI DI ESPERIENZA

• I discorsi e le parole • Il sé e l’altro

FINALITA’

• Organizzazione dello spazio • Approccio all’uso del computer • Uso del computer finalizzato all’archiviazione di libri, alla creazione di tessere e

alla registrazione dei prestiti • Sviluppo delle abilità nella gestione di oggetti comuni e nel rispetto di regole

condivise • Avvio alla costruzione di validi rapporti interpersonali • Promozione di momenti condivisi tra scuola e famiglie

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

• Promuovere atteggiamenti di collaborazione tra pari • Leggere un contesto di immagini e segni • Avvicinare i bambini al piacere della lettura • Espandere le esperienze linguistiche e comunicative. • Familiarizzare con il codice della lingua scritta • Definire collegialmente le norme che regolano il buon funzionamento della

biblioteca scolastica • Arricchire il linguaggio verbale, non verbale e creativo • Condividere il momento della scelta del libro con un famigliare • Condividere la lettura in famiglia • Trascorrere insieme al genitore un momento scolastico

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• Esprimere giudizi

CONTENUTI E METODOLOGIA La conoscenza dello spazio riservato alla biblioteca della scuola, la sua preparazione, la definizione di norme che regolano il buon funzionamento della biblioteca, la sua fruizione allargata alle famiglie e la creazione di spazi e momenti condivisi sono i principali contenuti del progetto.

MODALITA’ ORGANIZZATIVE La consultazione didattica è aperta in ogni momento a tutti i bambini e alle loro insegnanti. L’organizzazione, l’allestimento dello spazio e il prestito a casa sono riservati nei tempi stabiliti esclusivamente ai bambini dell’ultimo anno. La scelta del libro e il prestito a casa condiviso con le famiglie è aperto a tutti i bambini frequentanti la scuola dell’infanzia F. Aporti e l’asilo nido Zucchero Filato..

TEMPI Da ottobre 2011 a dicembre 2011 una volta alla settimana la biblioteca aprirà a tutte le famiglie che con i loro bambini desidereranno scegliere insieme un libro da portare a casa. Da gennaio 2012 a tutto aprile 2012 il prestito a casa e la registrazione informatica sarà riservata ai bambini frequentanti l’ultimo anno. I laboratori saranno svolti durante il corso dell’anno scolastico in orari e date che verranno comunicate ed affisse all’albo scolastico.

DOCUMENTAZIONE Il materiale prodotto dai bambini (tessere per i prestiti, schede di registrazione e di gradimento …) costituirà la memoria della proposta educativa. VERIFICA La partecipazione attiva dei bambini all’ allestimento e nell’organizzazione, il rispetto delle regole, il piacere di prendere un libro in prestito anche insieme ad un proprio famigliare, partecipare ai laboratori sono alcuni degli indicatori di verifica del raggiungimento degli obiettivi proposti.

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PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON IL RICREATORIO NORDIO

PREMESSA Visto l'esperienza positiva ed accattivante dell'anno scorso, che ha visto numerose iscrizioni al Ricreatorio anche grazie al progetto motorio proposto in collaborazione con la scuola dell'Infanzia, anche quest'anno abbiamo pensato di riproporre l'attività comune condividendo spazi e insegnanti. Il gruppo numeroso di bambini grandi sarà diviso in due parti per poter meglio lavorare con un numero più ristretto. Verrà utilizzato il salone del Ricreatorio per offrire ai bambini della scuola dell’infanzia uno spazio ampio e adatto per tale attività, sia per favorire la loro conoscenza del Ricreatorio, in qualità di possibili futuri fruitori.

L’educazione motoria contribuisce allo sviluppo di tutte le aree della personalità. Oltre ai programmi sul piano fisico e sul piano cognitivo, essa contribuisce alla maturazione emotiva ed alla socializzazione. Il gioco infatti è la principale attività nella prima infanzia, oltre ad essere un fenomeno spontaneo. L’ attività psicomotoria, soprattutto se rivolta a bambini di scuola dell’infanzia, ha la peculiarità di aiutarli, con un percorso morbido, e guidato da personale con formazione specifica, nel passaggio dalla prima infanzia all’età scolare.

L’attività sarà rivolta a 35 bambini divisi in due gruppi e si terrà una volta alla settimana per ogni gruppo.

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PROGETTO CONTINUITA’

“Racconto e … mi muovo! ”

Asilo Nido “Zucchero Filato” Scuola dell’Infanzia “F. Aporti

PREMESSA

L’identità del bambino è il risultato di un complesso e vario intreccio di influenze e possibilità culturali. Tutte le realtà educative sono chiamate ad assumere questo ruolo formativo permanente. Ed è in questa ottica di condivisione pedagogica che nasce il bisogno di progettare e dare operatività agli interventi educativi al fine di realizzare una sorta di continuità del processo educativo. Promuovendone la cultura!

La nostra collaborazione nasce dall’esigenza di dare ai bambini che frequentano l’ultimo anno dell’asilo nido, l’opportunità di conoscere ambienti persone e compagni più grandi attraverso proposte programmate di attività di gioco. E di costruire insieme ai bambini della scuola dell’infanzia, una cultura dell’accoglienza. Assolutamente necessaria quanto utile.

CAMPI DI ESPERIENZA

• I discorsi e le parole

• Il sé e l’altro

• Il corpo in movimento

FINALITA’

• Favorire l’acquisizione del sé, dell’autonomia e l’integrazione

• Avvio alla costruzione di significativi rapporti interpersonali

• Ampliamento del campo esperienziale del bambino

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PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA RELIGIONE CATTOLICA “PASSEGGIANDO TRA LE NOTE”

PREMESSA

“Negli anni della scuola dell’infanzia il bambino osserva la natura, la vita e il suo evolversi ed estinguersi, l’ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone … Si

chiede dove era prima di nascere e se e dove finirà la sua esistenza e quella di chi gli è caro, quale sia l’origine del mondo; si interroga su Dio e si confronta con l’esperienza

religiosa.” (dalle Indicazioni per il curriculum per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo

d’istruzione. (Roma, settembre 2007) IL SIGNIFICATO DELL'IRC NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

La scuola è uno strumento di promozione culturale,che ha il compito di aiutare ogni bambino a comprendere se stesso, il proprio tempo, il mondo che lo circonda e quindi anche il fenomeno religioso che di questo mondo fa parte. E' proprio questa la motivazione della presenza della religione cattolica nella scuola

E' incontestabile il fatto che ogni bambino, sia pure a livelli diversi, si incontra ogni giorno con molteplici gesti e segni della realtà religiosa cristiano-cattolica. Tutto ciò suscita dei perché che esigono risposte serie e vere. Nasce, allora, l'esigenza di precisare il taglio specifico con il quale si deve proporre l'insegnamento della religione cattolica ( d'ora in poi IRC) nella scuola.

L'IRC si colloca nel “vissuto” religioso dei bambini, e promuove la conoscenza della realtà religiosa che li circonda, in conformità alla dottrina della Chiesa.

L’IRC, in ogni caso, NON presuppone o richiede adesioni di fede. CONTENUTI

I bambini sono attivi, amano costruire, giocare, comunicare e fin dalla nascita

intraprendono una ricerca di senso che li sollecita a indagare la realtà. Fra i tre e i sei anni incontrano e sperimentano diversi linguaggi, scoprono attraverso il dialogo e il confronto con gli altri bambini l’esistenza di diversi punti di vista, pongono per la prima volta le grandi domande esistenziali, osservano e interrogano la natura.

Attraverso l’insegnamento della Religione Cattolica nella scuola dell’infanzia, i bambini acquisiscono i primi “strumenti” necessari a cogliere i segni della vita cristiana, ad intuirne i significati, ad esprimere e comunicare con le parole, i gesti, i segni e i simboli, la loro incipiente esperienza religiosa.

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L’insegnamento della Religione Cattolica contribuisce, in continuità con le esperienze educative che vengono proposte nella Scuola dell’ Infanzia e in sintonia con la famiglia, alla crescita personale e in particolare della dimensione religiosa della personalità dei bambini che la frequentano. MOTIVAZIONI DEL PROGETTO:

“Passeggiando tra le note”

Per quanto andiamo indietro nella storia, musica e danza hanno fatto parte della vita di tutte le culture. La musica è senza dubbio un aspetto importante della vita in quanto ha causato reazioni in tutti gli uomini, influendo sull'umore e sulle emozioni. E' significativo che non ci sia stata civiltà al mondo che non abbia dato un'importanza culturale alla musica.

Molti recenti studi testimoniano come anche la musica possa migliorare lo sviluppo integrale della personalità del bambino: lo educa all’ascolto, sviluppa il senso dell’armonia, del ritmo e del timbro avviandolo ad esperienze personali e di gruppo molto valide. Il canto, ad esempio, diventa un momento significativo e altamente socializzante perché mette in moto sentimenti ed emozioni gratificanti, in particolare nell’esperienza corale .

Anche la Bibbia non è esente da una cultura musicale anzi, potremmo dire che la Bibbia è come un immenso spartito le cui note accompagnano, in ogni pagina, le opere di Dio e le azioni più importanti dell’uomo: la nascita, la morte, la gioia e le lacrime, la pace e la guerra, l’amore e il lavoro. E molti sono anche i passi nella Bibbia nei quali si accenna a canti accompagnati da strumenti musicali e da danze.

Trova motivazione in tutto questo, la scelta del progetto di quest’anno dell’IRC nel far camminare il bambino - ed anche danzare - tra le note musicali che si trovano nelle tante storie della Bibbia.

Ascoltare, cantare, suonare ed elaborare pensieri attraverso le esperienze sonore sarà quindi un modo privilegiato per potenziare, sviluppare la creatività del bambino e realizzare un contatto con il mondo esterno ed uno scambio con gli altri. La musica diventerà allora un veicolo privilegiato attraverso il quale sarà gli possibile conoscere meglio le proprio sensazioni, emozioni, l’ambiente che lo circonda e poter cogliere anche qualcosa dell’esperienza religiosa.

Il percorso operativo iniziale sarà centrato sulle scoperte spontanee del bambino poiché egli “cammina” tra i suoni, inizialmente quelli del corpo, poi quelli degli oggetti e dell’ambiente in cui vive, impara a conoscerli, a collegarli logicamente e a servirsene.

Questo progetto ben si inserisce in quello Regionale “Rifiuti in gioco” ed il “Progetto musica”.

STRUMENTI

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La conduzione didattica prevede momenti di: •••• ascolto, animazione della lettura e comprensione del testo; •••• verbalizzazione, riflessione e intuizione del messaggio; •••• attività grafico-pittorico-plastiche, ludico-espressive •••• ascolto di brani di musica, memorizzazione di canti accompagnati dalla gestualità •••• espressioni attraverso il dialogo, il disegno, la drammatizzazione, la danza •••• ascolto di passi della Bibbia •••• giochi liberi e guidati •••• lettura di immagini •••• Partecipare e condividere le ricorrenze e le festività attraverso canti scelti nella

tradizione •••• Semplice accompagnamento di strumenti musicali •••• Costruzione di piccoli strumenti con materiali di ricupero

MAPPA PROGETTUALE Attraverso lo svolgersi dell’itinerario di seguito esposto intendiamo portare i bambini nel seguente percorso musicale:

• La Creazione: una stupenda sinfonia preceduta dal silenzio • San Francesco: un cantore entusiasta di Dio • Miriam: la suonatrice di tamburello • Davide: un compositore d’eccezione • Natale: un coro d’angeli alla nascita di Gesù • Gesù cresce e impara la musica ebraica • Gesù racconta • Pasqua: il canto dell’Amore • La Chiesa: un coro di amici di Gesù

PROGETTI SPECIALI

Là dove sarà possibile, faremo un uscita con i bambini “grandi” per partecipare ad un percorso, in linea con il Progetto Nazionale “Nati per leggere”, svolto nella Biblioteca del Seminario Vescovile intitolato “La biblioteca di Gesù”.

Nel caso si possa fare -dal punto di vista tecnico-, al termine del percorso cercheremo di raccogliere in un CD la produzione musicale imparata durante l’anno.

Destinatari sono i bambini dei gruppi classe; le attività possono essere svolte (a seconda dell’articolazione e/o della difficoltà) o da tutti i bambini come gruppo

eterogeneo per età, o per età omogenee. Alcune attività saranno svolte in intersezione.

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PROGETTO DI ATTIVITA’ ALTERNATIVA ALLA

RELIGIONE CATTOLICA “Tutti insieme intorno al mondo”

PREMESSA Siamo tutti bambini, tutti diversi ma uguali, per questo il progetto si propone di scoprire insieme tutti i valori positivi che fanno parte della nostra vita quotidiana cercando le differenze che valorizzano noi e gli altri, andremo ad osservare luoghi lontani e cercheremo di scprire ciò che ci unisce. Attraverso le nostre esperienze impariamo a riconoscere i nostri bisogni e quelli degli altri, a rispettare il mondo che ci circonda e a scoprire i suoi segreti. CAMPI DI ESPERIENZA

• Il sé e l’altro • I discorsi e le parole • Linguaggi, creatività, espressione

FINALITA’

• Comprensione del testo • Interazione e cooperazione con gli altri • Sviluppo di comportamenti di condivisione e accoglienza • Acquisizione del concetto di sé, anche in rapporto agli altri.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA

• Ascoltare e comprendere • Partecipare rispettando il proprio turno e i diversi punti di vista • Riconoscere ed esprimere stati d'animo ed emozioni • Sviluppare capacità espressive attraverso diverse tecniche e materiali .

CONTENUTI E METODOLOGIE Assieme ai bambini verranno individuati e scelti i principali valori della vita. Gli argomenti verranno poi sviluppati e rielaborati dai bambini attraverso discussioni guidate, disegni, cartelloni, lavoretti, giochi… MODALITA’ ORGANIZZATIVE L'attività è rivolta ai bambini che non usufruiscono dell'insegnamento della religione cattolica. Verrà svolta una volta la settimana (venerdì) con le maestre delle Margherite.

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TEMPI Da novembre a maggio per tutto l'anno scolastico. VERIFICA Verrà svolta una verifica periodica sul gradimento e la partecipazione all'attività proposta attraverso l'osservazione, il dialogo e la produzione di elaborati.

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Le insegnanti di sostegno Laura Leonardi e Milena Romano se avranno l’opportunità di partecipare ad un corso di formazione sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa (termine usato per descrivere ogni forma di comunicazione che sostituisce,integra,aumenta il linguaggio verbale orale) , vorrebbero realizzare dei laboratori , riportando quello che hanno acquisito durante il corso.

PROGETTO COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA

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L’INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI EDUCATIVI COMUNALI

PREMESSA L’educazione può essere definita nell’ottica di un processo in costante evoluzione che si sviluppa e protrae nel corso della vita intera,sfociando in un suo percorso peculiare che ha come scopo quello di costruire un raccordo tra più entità a vari livelli,ossia si parla di CONTINUITA’ EDUCATIVA. Nella fattispecie i tre ambiti educativi coinvolti sono: - Il Nido d’Infanzia Zuccherofilato - La Scuola dell’Infanzia Ferrante Aporti - Il Ricreatorio Nordio La scelta territoriale è motivata dalla dislocazione attigua delle singole strutture che si susseguono nel raggio di 200 metri lungo la strada di Vicolo dell’Edera e che,pertanto,possono venir idealizzate come entità costituenti una “ città educativa “. OBIETTIVI All’interno di una prospettiva ricca di offerte ricreative,educative e ludiche il servizio pubblico,vista la sua presenza sul territorio indirizzata ad una fascia d’età piuttosto ampia ( o-18 ) , ha la potenzialità intrinseca di proporre un SISTEMA EDUCATIVO COMUNE mediante l’individuazione di valori educativi comuni,tenendo presente le competenze delle varie fasce d’età e gettando così i presupposti per un sistema formativo capace di crescere con l’utenza. OBIETTIVI GENERALI -Giungere ad un Progetto Educativo dai contenuti comuni e condivisi -Promuovere la continuità di tale processo attraverso la progettazione intenzionale di azioni di raccordo tra i tre enti -Valorizzare le peculiarità delle singole realtà -Avviare la maturazione di un senso di appartenenza al territorio -Offrire ai bambini e alle loro famiglie la possibilità di fruire di un sistema educativo,formativo e ludico che cresca con loro OBIETTIVI SPECIFICI -Il linguaggio tecnico -Gli spazi e le strutture ( SPACE SHARING) -Gli strumenti ( TOOL SHARING ) -I tempi ( TIME SHARING ) -Le competenze del personale ( KNOW HOW SHARING )