PEI e Progettazione scolastica - lezione_Sacchi... · della speciale normalità •Saper ......

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PEI e Progettazione scolastica 1 Progettazione per l’inclusione scolastica UniBG 11/12/2018

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PEI e

Progettazione

scolastica

1

Progettazione per l’inclusione

scolastica – UniBG – 11/12/2018

PEI per

obiettivi minimi

2

Progettazione per l’inclusione

scolastica – UniBG – 11/12/2018

PEI totalmente

individualizzato

3

Progettazione per l’inclusione

scolastica – UniBG – 11/12/2018

Adattamento

degli obiettivi

curricolari

4

Il quadro di riferimento

Progettazione inclusione

scolastica - UniBG

5

• Attenzioni all’alunno che apprende

• L’ottica della speciale normalità

• Saper dare valore alle emozioni e ai sentimenti

• Qualità della relazione

Cornice

relazionale

Cornice

affettiva

Processi di

insegnamento/ apprendimento

Cornice metodologica

didattica

1. Lo sviluppo della resilienza collettiva

2. L’attivazione della risorsa compagni di classe/scuola

3. L’adattamento degli obiettivi e dei materiali della

classe4. L’autoregolazione cognitiva e nei comportamenti-relazioni

5. L’intervento psicoeducativopositivo sui comportamenti

problema

(Ianes, Macchia, 2008)

6

Cornice metodologico-didattico-organizzativa

secondo la speciale normalità

(Ianes, Macchia, 2008)

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Classe resiliente

Una classe resiliente è una classe forte e ricca di risorse, equilibrato e

con alunni capaci di:

Vedersi competenti ed efficaci nell’apprendimento

Definire e scegliere obiettivi in modo autonomo

Comportarsi in modo appropriato al contesto

Vivere relazioni autentiche con insegnanti e compagni

(Ianes, Macchia, 2008)

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Attivare la risorsa compagni

Creare reti informali di sostegno, amicizia e responsabilità

Orientarsi verso didattiche attive e capaci di sostenere i rapporti tra pari

Muoversi nell’ambito della “speciale normalità”

1. Lo sviluppo della resilienza collettiva

2. L’attivazione della risorsa compagni di classe/scuola

3. L’adattamento degli obiettivi e dei materiali della classe4. L’autoregolazione cognitiva e

nei comportamenti-relazioni

5. L’intervento psicoeducativopositivo sui comportamenti

problema

(Ianes, Macchia, 2008)

9

Cornice

metodologico-didattico-organizzativa

secondo la speciale normalità

Adattamento degli obiettivi

curricolari

Lavoro di integrazione nella programmazione

della classe

Definizione dei punti contatto nei vari saperi e

ambiti disciplinari

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Processo continuo di avvicinamento e collegamento tra gli obiettivi, in modo che quelli individualizzati per l’alunno con disabilità siano

nell’ambito disciplinare curricolare e siano compatibili con i suoi livelli di performance

Ricerca del

punto di contatto

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Adattamento degli obiettivi curricolari

C’è almeno una cosa tra le tante previste per tutta la classe che può essere svolta anche dall’alunno

che segue un PEI?

C’è almeno una cosa fra quelle contemplate per gli alunni con difficoltà che può essere proposta anche

agli altri compagni di classe?

Domande guida (Cottini, 2018:106)

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Adattamento degli obiettivi curricolari

Adattare gli obiettivi

Modificare qualcosa nella coppia di elementi

che costituisce l’essenza di qualunque

obiettivo

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Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONE

PROPOSTA DI

IANES

Didattica speciale - 2015/2016 14

Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONE

Condizioni di stimolo nei

confronti delle quali il soggetto

agirà e varie forme di

indicazioni, aiuti, suggerimenti

Quello che il soggetto farà, nella

componente

• “comprensione” dell’input,

decodifica e generazione del

significato

• “elaborazione”, lavoro a vari livelli

sui significati per costruire ciò che

l’azione richiede: memoria e

collegamenti, valutazione,

decisione, problem solving, …

• “output”, programmazione e

realizzazione del prodotto agito:

verbale, motorio, …

PROPOSTA DI

IANES

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Adattamento degli obiettivi curricolari

Nell’adattare occorre adottare il

PRINCIPIO DI PARSIMONIA(NORMALITA’)

MENO SI ADATTA MEGLIO E’

A condizione però che l’azione dell’alunno sia facilitata e resa

realmente possibile

Si introducono meno cambiamenti possibili, oppure i cambiamenti

più naturali possibili, proprio per alterare al minimo la situazione in

cui agisce l’alunno

PROPOSTA DI

IANES

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Adattamento degli obiettivi curricolari

PRINCIPIO DI EFFICACIA

L’adattamento deve realmente essere decisivo per la

facilitazione dell’alunno, deve cioè produrre un’azione efficace

Spesso si dovrà fare ricorso ad aiuti anche molto forti, espliciti,

talvolta artificiosi

Gradualmente occorre ridurre la loro invasività

portando la situazione il più vicino possibile a quella naturale

PROPOSTA DI

IANES

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Adattamento degli obiettivi curricolari

Sequenza di 5 livelli

Seguendo i principi di parsimonia e di efficacia

Non cambiare niente che non sia strettamente necessario, modificare il meno possibile, ma se serve per aiutare la risposta dell’alunno, si dovrà via via modificare anche profondamente la

situazione di apprendimento

PROPOSTA DI

IANES

Didattica speciale - 2015/2016 18

Adattamento degli obiettivi curricolari

1. Sostituzione

2. Facilitazione

3. Semplificazione

4. Scomposizione nei nuclei fondanti

5. Partecipazione alla cultura del compito

PROPOSTA DI

IANES

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Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONEComprensione

Elaborazione

Output

SOSTITUZIONE

• Sostituzione di alcune componenti dell’input in altro

codice/linguaggio (LIS, materiale in Braille, registrazione audio di

testi, …)

• Uso di altre modalità di output dell’azione (uso del computer in

videoscrittura invece della penna, …)

• Non si semplifica l’obiettivo in alcun modo, se ne cura

l’accessibilità

PROPOSTA DI

IANES

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Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONEComprensione

Elaborazione

Output

FACILITAZIONE

Ricontestualizzazione dell’obiettivo

Riguarda i contesti di apprendimento

• ambienti funzionalmente reali

• contesti didattici operativi e significativi, laboratori, simulazioni,

uscite

• contesti didattici fortemente interattivi (gruppi cooperativi, tutoring)

• utilizzo di strumenti realizzati appositamente o di tecnologie

Se questo non è sufficiente

PROPOSTA DI

IANES

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Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONEComprensione

Elaborazione

Output

FACILITAZIONE

Modificazione negli spazi e nei tempi

tempi spazi

• tempi più lunghi

• variazioni di modalità

• pause

• ristrutturazione degli spazi

• collocazioni più adatte

• eliminazione delle distrazioni

PROPOSTA DI

IANES

Se questo non è sufficiente

Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONEComprensione

Elaborazione

Output

FACILITAZIONE

Contenuto dell’attività

Arricchire la situazione di input con aiuti:

colori, immagini, mappe cognitive, spiegazioni aggiuntive, modelli

competenti del far vedere come si fa (modelling), organizzatori

anticipati/domande di riorganizzazione del background di conoscenze

pregresse, aiuti per la memoria, per la pianificazione delle azioni, per la

decodifica e la comprensione

PROPOSTA DI

IANES

Se questo non è sufficiente

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Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONEComprensione

Elaborazione

Output

SEMPLIFICAZIONESemplificare l’obiettivo in una della sue componenti dell’azione:

•modificare il lessico o il supporto che fornisce le informazioni da

comprendere

•ridurre la complessità concettuale con ordini inferiori di elaborazione,

materiali ed esempi più semplici

•sostituire alcune routine (alcuni calcoli si fanno con la calcolatrice)

•semplificare i criteri di corretta esecuzione delle risposte di output (si

consentono più errori, più imprecisioni, più approssimazioni)

PROPOSTA DI

IANES

Se questo non è sufficiente

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Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONEComprensione

Elaborazione

Output

SCOMPOSIZIONE IN NUCLEI FONDANTI

Trovare nel percorso curricolare dei nuclei fondanti della

disciplina che siano più agevolmente traducibili in obiettivi

accessibili e significativi

In questo modo ci si avvicina ai nuclei fondanti di un sapere

disciplinare, essendo più attenti però ai processi cognitivi tipici di

quel sapere piuttosto che ai prodotti (nozioni)

PROPOSTA DI

IANES

Se questo non è sufficiente

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Adattamento degli obiettivi curricolari

INPUT AZIONEComprensione

Elaborazione

Output

PARTECIPAZIONE ALLA

CULTURA DEL COMPITO

In casi particolarmente gravi e rari in cui i 4 stadi precedenti non siano

applicabili o non risultino efficaci

Trovare le occasioni per far partecipare l’alunno a momenti

significativi di elaborazione o utilizzo delle competenze curricolari, in

In modo che l’alunno con disabilità sperimenti, anche se soltanto da

spettatore, la cultura del compito (ovvero il clima emotivo, la tensione

cognitiva, i prodotti elaborati)

PROPOSTA DI

IANES

DEFINIZIONE DELLE

COMPETENZE MINIME

Competenza generale

Competenze specifiche

Competenze minime

Semplificazione delle competenze minime

Competenze diversificate

Partecipazione alla

cultura del compito

Punto di contatto

PROPOSTA

BESIO/BIANQUIN

GEOGRAFIATRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici

legati da rapporti di connessione e/o interdipendenza

OBIETTIVO GENERALE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA -

PAESAGGIO

Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della

propria regione.

OBIETTIVI SPECIFICI

Individuare gli elementi fisici che caratterizzano l’ambiente della plaine.

Individuare gli elementi fisici che caratterizzano l’ambiente della media montagna.

Descrivere gli elementi antropici dell’alta montagna.

OBIETTIVI MINIMI

Individuare 5 elementi fisici che caratterizzano l’ambiente della pianura.

Individuare 5 elementi fisici che caratterizzano l’ambiente della media montagna.

Descrivere 3 elementi antropici dell’alta montagna.

DEFINIZIONE DELLE

COMPETENZE MINIME

Partecipazione alla cultura

del compito

Punto di contatto

SEMPLIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI MINIMI

Identificare colorando esclusivamente gli elementi fisici che caratterizzano l’ambiente

della plaine a partire da un’immagine che contiene elementi provenienti da diversi

contesti (fiume, pianura, mare, case, oggetti, alberi…)

OBIETTIVI DIVERSIFICATI

Identificare a partire da un’immagine della Lombardia gli elementi fisici caratterizzanti:

montagna, fiume centrale, boschi, pianura, …

PARTECIPAZIONE ALLA CULTURA DEL COMPITO

Il prodotto finale realizzato dall’alunno con disabilità sarà esposto e spiegato alla classe

(cartellone, elaborato, disegno, immagine…)

L’alunno con disabilità parteciperà inoltre alla fase finale della programmazione prevista

per la classe (momento di mise en commun, condivisione degli elaborati, dei

prodotti,…).

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La proposta di

Cottini

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Il curricolo per l’inclusione

Curricolo: itinerario formativo indirizzato ai

campi di esperienza o alle discipline, che

viene considerato sia sotto il profilo dei

contenuti formativi (programma) sia sotto

quello della sua organizzazione didattica

(programmazione) (Cottini, 2018:83)

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Universal Design for All

(7 principi, 1997)

Equità

Flessibilità

Semplicità

Percettibilità

Tolleranza all’errore

Contenimento sforzo fisico

Misure e spazi sufficienti

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Universal Design for All

Lo scopo è quello di facilitare per tutti le

pari opportunità di partecipazione in ogni

aspetto della società.. (Dichiarazione di

Stoccolma, 2004)

33

Universal Design for All

E

Universal Design for Learning

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Linee guida del CAST (Center

for Applied Special

Technology) del 2011 fondate

su 3 principi fondamentali:

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1. Molteplici mezzi di

rappresentazione per dare

agli studenti vari modi di

acquisizione

dell’informazione e della

conoscenza

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2. Molteplici mezzi di

espressione per fornire agli

studenti delle alternative per

dimostrare cosa sanno

37

3. Molteplici mezzi di impegno

per colpire gli interessi degli

studenti, metterli alla prova in

modo appropriato e motivarli

all’apprendimento

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Si tratta, seguendo i principi ispiratori delle

Linee Guida, di agire su:

-Modalità di presentazione

-Forme utilizzabili dagli allievi per

manifestare competenze e acquisizioni

-Procedure di elaborazione delle

informazioni (pensiero analitico, creativo e

pratico)

39

Adesso tocca a

voi