P.E.C. : [email protected] Codice Univoco IPA: … 2... · 2019-11-08 · Strategie e...
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SCUOLA SECONDARIA STATALE I GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE “T. TASSO” Via M. Iannicelli - 84126 SALERNO - C.F.: 80024690655- C.M.SAMM181002
Email – [email protected] – P.E.C. : [email protected]
Sito web: www.scuolatasso-sa.gov.it - Tel. 089/405294- Fax. 089/799550 – Codice Univoco IPA: UFAFXC
PIANO DI INCLUSIONE 2019/2020
Il nostro Istituto ha elaborato per l’a.s. 2019/2020 il PIANO DI INCLUSIONE dove vengono riportate le opzioni
programmatiche e le variabili significative, che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di incisività
dell’Istituzione Scolastica. Il quadro generale della distribuzione degli alunni nella scuola è sintetizzato nella tabella che
segue:
Parte I - Analisi dei punti di forza e di criticità
Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 11
minorati vista /
minorati udito 1
Psicofisici 10
disturbi evolutivi specifici /
DSA 15
ADHD/DOP 1
Borderline cognitivo
Altro: Deficit dell’attenzione e dell’apprendimento
Disturbo di apprendimento non verbale (DANV)
Deficit visus - spaziale.
1. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 1
Linguistico - culturale/Alunni stranieri 15
Disagio comportamentale/relazionale
Altro: Alunni adottati 4
Totali 47
N° PEI redatti dai GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO PER L’INCLUSIONE 11
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 16
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1
Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
SI
AEC Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
SI
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
SI
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo SI
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gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
SI
Funzioni strumentali / coordinamento 1
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) 1
Psicopedagogisti e affini esterni/interni 1
Docenti tutor/mentor Tutor per alunni adottati 1
Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… SI
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva SI
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SI
Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili SI
Progetti di inclusione / laboratori integrati SI
Altro:
Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva SI
Coinvolgimento in progetti di inclusione SI
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante SI
Altro:
Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate alla
sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità SI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili SI
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità SI
Procedure condivise di intervento su disagio e
simili SI
Progetti territoriali integrati SI
Progetti integrati a livello di singola scuola
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Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Progetti a livello di reti di scuole SI
Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe SI
Didattica speciale e progetti educativo-didattici
a prevalente tematica inclusiva SI
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Nomina TUTOR interno sugli alunni adottati-
ins.te Anna De Santis
SI
Dall'analisi della situazione sono emersi i seguenti punti di criticità e punti di forza:
Punti di criticità:
• Organizzazione delle diverse tipologie di sostegno all’esterno della scuola da parte dei servizi esistenti;
• Insufficiente partecipazione della famiglia e della comunità anche nel condividere le decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività
educative;
• Insufficienti risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione;
• Difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, infor mazioni utili ad individuare BES.
Punti di forza:
• Presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti in difficoltà;
• Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti;
• Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
• Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
• Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono la continuità tra i diversi ordini di scuola;
• Docente referente per alunni adottati e stranieri e presenza dell F.S. per Bes e DSA;
Parte II - Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento,
ecc.)
GLI ( Nuovo Gruppo di Lavoro per l’Inclusione istituito dall’art. 9 del D.L.vo n. 66/2017) : presieduto dal Dirigente scolastico, ha il
compito di supportare:
- il collegio dei docenti nella definizione e nella realizzazione del Piano per l’inclusione,
- i consigli di classe (scuola secondaria di primo e di secondo grado) nell’attuazione dei PEI.
Tra gli altri compiti del GLI figurano:rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività
della scuola; elaborazione di una proposta di P.d.I.( Piano di Inclusione) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni
anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto della F.S. Supporto al consiglio di classe nell’assunzione di strategie e
tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive - collaborazione alla continuità nei percorsi didattici - esplicitazione nel PTOF di
un concreto impegno programmatico per l’inclusione.
Il Dirigente Scolastico: Convocazione del GLI; collaborazione con i Coordinatori di Classe, la F.S. e la Referente per il sostegno rispetto
agli sviluppi dei casi considerati;
Referente di Sostegno e F.S.: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e
supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione del Piano di
Inclusione; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES, DSA e diversamente abili; collaborazione con il D.S., raccordo tra diverse
realtà (scuola-famiglia- enti territoriali), partecipazione alle commissioni per l’inclusione,stesura del P.d.I.
Consigli di classe: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente
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di misure compensative e dispensative; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta
verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di
certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della
partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione
progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e
applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); condivisione con insegnante di sostegno.
Docenti di sostegno: partecipazione econdivisione della programmazione educativo-didattica prevista per la classe in ogni Unità di
Apprendimento ; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche
inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; coordinamento stesura e
applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP).
Assistente educatore / Figura Specialistica: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione
alla realizzazione del progetto educativo; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici.
Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del P.d.I. (mese di Giugno); esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico
per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare ad
azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Corso di formazione/aggiornamento esterni/e o interni sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola.
Partecipazione ad iniziative di formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie nel processo di apprendimento- insegnamento, sviluppo e socializzazione attivate dai Centri Territoriali di Supporto (CTS) e Centri Territoriali Inclusione (CTI).
‐Per gli alunni interessati dall’ Autismo, questa scuola, promuove l’attuazione di un corso di Informazione/Formazione sul metodo ABA.
Tale corso rispecchia modelli e comportamenti scientifici internazionali compatibili con le realtà scolastiche, considerato che:
-i disturbi pervasivi dello sviluppo e in particolare le sindromi dello spettro autistico, rappresentano una patologia dello sviluppo psicologico altamente invalidante che, nella quasi totalità dei casi, persiste anche in età adulta e il cui decorso è strettamente dipendente dalla precocità e
specificità degli interventi abilitativi attivati in età evolutiva;
-gli individui affetti da DPS hanno diritto di essere tempestivamente individuati e diagnosticati anche al fine di attivare interventi clinici e abilitativi multidisciplinari in ambito scolastico;
-il Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità(SNLG) ha pubblicato nell’ottobre del 2011 le Linea guida per “Il
trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti‟ ;
-il metodo ABA punta sull'uso dei principi scientifici dell'analisi comportamentale applicata per la modifica di comportamenti socialmente significativi e, data la definizione, non conosce limitazioni nella sua applicazione relative ad età o a patologie e, se applicato all’autismo, offre un programma per la riabilitazione educativa del bambino;
-le scelte curriculari (cioè cosa si decide di insegnare o su quali comportamenti/problema si decide di intervenire) dipendono dalla situazione personale del singolo soggetto e la priorità dovrebbe essere l'insegnamento alla comunicazione spontanea, l'autonomia personale, l'insegnamento di abilità indipendenti e possibilmente vocazionali, l'estinzione di comportamenti problema. Premesso ciò, ed al fine di dotare le scuole di personale preparato, è stato sottoscritto un Accordo di rete con tutte le scuole che ospitano alunni autistici, in collaborazione con l’Associazione salernitana “Autismo, chi si ferma è perduto” per l’attuazione di un progetto di formazione che intende implementare, in ambito scolastico, interventi basati sui principi dell'Applied Behavior Analysis (ABA) con i bambini autistici.
Scopo del progetto è la formazione di docenti e operatori i cui utenti finali sono i bambini autistici in età scolare. (Vedi ALLEGATO-
Accordo di rete “ Autismo: una sfida da vincere “ )
La Scuola Secondaria di I grado ” T. TASSO ” di Salerno, individuata, scuola capofila curerà l’attività e l’organizzazione della rete, in
accordo con l’Associazione e i Dirigenti delle scuole aderenti o Referenti delegati.
La scuola, in collaborazione con l’Associazione promuove progetti di:
-Inclusione (minibasket- arrampicata), Autonomia( muoversi sul territorio)
-Laboratori ( pizzart, bar-fare il caffè) durante il corso dell’anno scolastico
Inoltre saranno attuati i seguenti PON che, attraverso modalità organizzative e adeguate strategie metodologico-didattiche dovranno garantire
un efficace processo di inclusione.
-Inclusione sociale e lotta al disagio 2
-Scuola dell’apprendimento innovativo
-Pensiero computazionale e cittadinanza digitale
-Progetti di inclusione sociale e di integrazione
-Scuola viva 4
Inoltre questa istituzione ha stipulato anche una convenzione con lo IESCUM di Parma e un Protocollo d’Intesa con l’associazione
“SOPHIS” di Battipaglia che si occupa di Aggiornamento e Formazione del personale della scuola e / o delle scuole inserite in Rete (
Metodologie didattiche innovative – Disturbi dell’età evolutiva - Nuovo C.A.D- Privacy – Codice Appati….) Nel corso di questo anno 2019-
20, presso l’Associazione Sophis di Battipaglia sarà formata la Docente di Sostegno BENINCASA assegnata all’alunna GMN- sul Metodo
ABA.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Evitare che le diversità siano concentrate in alcune sezioni.
Assicurare l’equità dei risultati rispettando l’equa distribuzione degli alunni nelle classi per livelli di apprendimento.
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Coerenza tra la verifica e la valutazione per accertare e per adeguare metodologie e contenuti al fine di migliorare la qualità progettuale del
Curricolo, il quale sarà attento alle diversità e alla promozione di itinerari formativi inclusivi attraverso:
• Percorsi individualizzati ( strategie differenziate con obiettivi comuni);
• Percorsi personalizzati ( strategie e obiettivi differenziati)
• Strumenti compensativi;
• Misure dispensative;
• Contenuti comuni, alternativi, ridotti, facilitati secondo specifici piani: PEI (alunni con disabilità)
PDP (alunni con DSA- BES)
I Piani Didattici Personalizzati hanno lo scopo di :
• garantire il diritto all’istruzione;
• definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee;
• favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto che promuovono lo sviluppo delle potenzialità;
• ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
• adottare forme di verifica e criteri di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
• sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai BES;
• favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
• incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi sanitari durante il percorso di istruzione e formazione.
La valutazione formativa ( educativo-didattica) degli alunni diversamente abili (DVA) avviene sulla base del PEI con la partecipazione degli
operatori sanitari, dei servizi sociali, dei docenti curricolari e di sostegno che ne avranno avranno definito obiettivi, contenuti, attività ,
metodologie e modalita di verifiche,.
Tali obiettivi, specifici per ogni singola situazione di disagio, possono essere riconducibili a quelli ministeriali o ad obiettivi didattici e
formativi differenziati.
I Criteri di Valutazione del I e II Quadrimestre sono concordati nei Consigli di classe e nei Dipartimenti e pubblicati.
La Scheda di Valutazione avrà indicatori di abilità, adattabili ai diversi percorsi in un rapporto di continuità tra i vari segmenti scolastici,
relativi alle aree distinte: area relazionale comportamentale, area dell’autonomia personale e sociale, area neuropsicologica (memoria,
attenzione, organizzazione spazio/temporale), area degli apprendimenti riguardanti le singole discipline scolastiche.
Saranno utilizzate metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona attraverso:
▪ attività laboratoriali (learning by doing)
▪ attività per piccolo gruppi (cooperative learning)
▪ tutoring
▪ peer education
▪ attività individualizzata (mastery learning)
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione educativa e didattica integrata dei diversi strumenti di sostegno di cui dispone la scuola facendo emergere, da un processo
bottom-up, i bisogni educativi speciali di ciascuno.
Diritto ad uno specifico Piano per tutti gli alunni rilevati: a) PEI ex art.12 com.5 L.104/92 per alunni diversamente abili; b) PDP ex art.5 DM
n.5669 del 12.7.2011 per gli alunni con DSA; c) PDP per tutti gli alunni con BES diversi da quelli a e b rilevati dai consigli di
classe/interclasse tecnici.
Docenti di sostegno e/o docenti curriculari con specifiche competenze
Aule multimediali, LIM, servizio biblioteca sia magistrale sia dedicata agli alunni e/o con BES Personale ATA, assistenti alla comunicazione
con compiti dedicati all’inclusione
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti: -ASL- -Ente
Locale-Piano di Zona Sociale- Associazioni del Terzo settore
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività
educative
La famiglia è corresponsabile del percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti
l’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa.
Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione
educativo/didattica del Consiglio di Classe per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate
modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel
rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione
degli interventi inclusivi anche attraverso:
• la condivisione delle scelte effettuate
• l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento
▪ l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni
▪ il coinvolgimento nella redazione dei PDP e nelle attività del GLI
Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli, anche come assunzione diretta di
corresponsabilità educativa.
I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe, con il Docente di Sostegno, con la referente per il
sostegno e con la F.S. per condividere interventi e strategie nella redazione del PDP e del PEI.
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Valorizzazione delle risorse esistenti
Uso funzionale delle risorse a favore degli alunni: F F. SS, docenti di sostegno, curriculari, assistenti educative e specialistiche, personale
ATA.
Migliorare il coinvolgimento della comunità professionale nel processo di inclusione
Valorizzare le performance individuali, organizzative e il merito di chi persegue il successo formativo degli alunni valorizzando gli
apprendimenti formali, non formali, informali.
Partecipazione dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento presso enti accreditati
Attenzione dedicata alla continuità tra i diversi ordini di scuola.
Questa istituzione ha stipulato un Protocollo d’Intesa con la Scuola Primaria “Medaglie d’Oro” per la realizzazione di un progetto inclusivo
volto a garantire un processo di insegnamento/ apprendimento continuo tra i due segmenti scolastici, in modo da consentire la realizzazione
di attività individualizzate e/o personalizzate, rispondenti ai bisogni educativi ed ai ritmi di apprendimento dell’alunno con disabilità.
L’intesa si prefigge di pianificare una serie di azioni per accompagnare il passaggio dell’alunno da un contesto all’altro, al fine di realizzare il
prosieguo di un’esperienza scolastica positiva, coerente con i bisogni individuali e i ritmi di apprendimento dell’alunno stesso.
Per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con
minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Il P. d.I. che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di
"continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formative attraverso:
• attività didattico- educative per sviluppare l’auto-orientamento, in orario curriculare ed extracurriculare;
• incontri informativi e progettazione collegiale tra docenti anni ponte
• visite nelle scuole secondarie ed OPEN DAY per orientare studenti e famiglie nelle scelte del successivo percorso con coordinamento delle
FF.SS.
STRATEGIE ORGANIZZATIVE
Il Piano di Inclusione intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi per affrontare le problematiche relative all’
inclusività degli alunni Diversamente Abili, con DSA, BES, Adottati e Stranieri.
Con il decreto legislativo n.66/2017, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e con il
successivo decreto legislativo n. 96/2019 sono stati individuati i seguenti gruppi:
GLIR- Gruppo di lavoro Interistituzionale Regionale- già previsto presso ogni Ufficio Scolastico Regionale dalle Linee guida del 2009;
al gruppo sono attribuiti nuovi compiti, in particolare supporto ai GIT (Gruppi per l’Inclusione Territoriale) e alle reti di scuole per il Piano
di Formazione del personale della scuola.
GIT- Gruppo per l’Inclusione Territoriale Il GIT e' nominato con decreto del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale ed e' coordinato da un dirigente tecnico o da un
dirigente scolastico che lo presiede. Il GIT conferma la richiesta inviata dal dirigente scolastico all'ufficio scolastico regionale relativa al
fabbisogno delle misure di sostegno ovvero puo'esprimere su tale richiesta un parere difforme Il GIT, che agisce in coordinamento con
l'ufficio scolastico
regionale, supporta le istituzioni scolastiche nella definizione dei PEI secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della
classificazione ICF, nell'uso ottimale dei molteplici sostegni disponibili, previsti nel Piano per l'Inclusione della singola istituzione
scolastica, nel potenziamento della corresponsabilita'educativa e delle attivita' di didattica inclusiva.
Per lo svolgimento di ulteriori compiti di consultazione e programmazione delle attivita' nonche' per il coordinamento degli interventi
di competenza dei diversi livelli istituzionali sul
territorio, il GIT e' integrato:
a) dalle associazioni maggiormente rappresentative delle persone
con disabilita' nell'inclusione scolastica;
b) dagli enti locali e dalle aziende sanitarie locali.
GLI – Gruppo di Lavoro per l’Inclusione – questo gruppo è chiamato a supportare il Collegio dei docenti nella definizione e
realizzazione del Piano per l’Inclusione e i docenti nell’attuazione dei singoli PEI e PDP. Il GLI e' composto da docenti curricolari,
docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonche' da specialisti della Azienda sanitaria locale e del territorio di
riferimento dell'istituzione scolastica. Il gruppo e' nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio
dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione nonche' i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei
PEI.
Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione
Al fine della definizione dei PEI e della verifica del processo di inclusione, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e
delle altre misure di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento, presso ogni Istituzione scolastica sono costituiti i Gruppi di lavoro
operativo per l'inclusione dei singoli alunni con accertata condizione di disabilita' ai fini dell'inclusione scolastica. Ogni Gruppo di
lavoro operativo e' composto dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell'alunna o dell'alunno, della studentessa o dello
studente con disabilita', o di chi esercita la responsabilita' genitoriale, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne
all'istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con lo studente con disabilita' nonche' con il necessario supporto dell'unita' di
valutazione multidisciplinare. Ai componenti del Gruppo di lavoro operativo non spetta alcun compenso, indennita', gettone di presenza,
rimborso spese e qualsivoglia altro emolumento. Dall'attivazione dei Gruppi di lavoro operativo non devono derivare, anche in via
indiretta, maggiori oneri di personale.
È necessario che i ragazzi in difficoltà siano messi in condizioni di lavorare durante tutte le ore curriculari, motivandoli nelle attività loro proposte ed adeguando l’intervento didattico alle reali capacità, per evitare inutili frustrazioni ed ansie e favorire la comunicazione e la socializzazione.
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Il gruppo dei docenti specializzati opera secondo una modalità di programmazione flessibile allo scopo di rendere più produttivo il percorso
scolastico di ogni alunno.
La flessibilità si può concretizzare in:
a) modalità diverse di raggruppare gli alunni (classi aperte);
b) attivazione di laboratori per attività specifiche (attività pratiche, creative, informatica);
c) uso di spazi attrezzati all’interno della scuola;
d) partecipazione ad attività sportive organizzate dalla scuola;
e) progettazione di interventi, mirati allo sviluppo di competenze anche fuori delle classi nell’incontro con gruppi provenienti da più
classi.
L’Istituto adotta, quindi, prassi consolidate e procedure formalizzate per assicurare a tutti gli alunni il diritto ad essere accolti, secondo una
modalità di lavoro atta a favorire l’instaurarsi di un clima motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa (alunni, genitori, docenti,
collaboratori scolastici, personale amministrativo).
Avere procedure chiare e condivise è il primo passo per elevare la qualità dell’inclusione scolastica. Recependo le Linee di Indirizzo per
favorire il diritto allo studio degli alunni adottati ( dicembre 2014), in presenza di detti alunni in classe, i docenti coinvolgono tutte le componenti scolastiche a vario titolo chiamate nel processo di inclusione, al fine di attivare prassi mirate a valorizzarne le specificità, a
sostenere l’inclusione e a favorirne il benessere scolastico.
Nello specifico, quindi:
• Partecipano a momenti di formazione mirata sulle tematiche adottive;
• Propongono attività per sensibilizzare le classi all’accoglienza e alla valorizzazione di ogni individualità;
• Creano occasioni per parlare delle diverse tipologie di famiglia esistenti nella società odierna, proponendo un concetto di famiglia fondato
sui legami affettivi e relazionali;
• Se necessario, predispongono percorsi didattici personalizzati calibrati sulle esigenze di apprendimento dei singoli;
• Tengono contatti costanti con le famiglie ed eventualmente con i servizi pubblici e/o privati che accompagnano il percorso post-adottivo.
La scuola adotta prassi inclusive anche per gli alunni stranieri( Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri -
febbraio 2014) e si impegna a:
• Rilevare i bisogni specifici di apprendimento
• Individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina
• Favorire l’integrazione nella classe promovendo attività di piccolo gruppo, di cooperative learning di tutoring, in base alle effettive esigenze
del gruppo classe.
• Elaborare percorsi didattici in lingua madre con l’aiuto dei mediatori linguistico/culturali (se necessari)
• Organizzare attività di potenziamento e di laboratorio di Italiano attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e di materiali didattici
• Promuovere occasioni di incontro con le famiglie degli alunni stranieri per favorire la reciproca conoscenza e collaborazione finalizzata
all’integrazione e allo scambio reciproco.
• Richiedere la figura di un mediatore linguistico all’Ente di competenza.
Sarà cura di ogni Consiglio di Classe elaborare gli obiettivi personalizzati di ogni disciplina e le attività curriculari, nonchè i testi solitamente
utilizzati a scuola che sono elaborati per alunni madrelingua.
Le strategie e le azioni da promuovere devono tendere a rimuovere tutte quelle forme di esclusione sociale che le persone con disabilità, con
bisogni educativi speciali o adottati o stranieri potrebbero subire nella loro vita quotidiana. Nel caso della scuola, includere vuol dire offrire a
tutti gli alunni l’opportunità di realizzarsi e di divenire cittadini a tutti gli effetti, fermo restando le caratteristiche peculiari di ciascuno. Ciò
significa spostare il focus di analisi e di intervento dalla persona al contesto, per individuare gli ostacoli ed operare per la loro rimozione.
Convergono nella categoria BES (Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, Circolare Ministeriale n. 8/2013, Circolare Ministeriale
n.2563/2013) anche tutti quegli alunni e studenti che per un determinato periodo del loro percorso scolastico mostrano importanti
problematiche legate a:
• svantaggio linguistico (stranieri da poco inseriti nella scuola o difficoltà di tipo logopedico);
• svantaggio socio-culturale (difficile/mancato inserimento della famiglia nel tessuto sociale, anche per diversa cultura d’origine);
• svantaggio economico (situazioni di gravi carenze);
• svantaggio psicologico o fisiologico (periodi di disagio psicologico, ricovero ospedaliero ecc.).
La scuola intende: Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”; Rispettare i ritmi di apprendimento e comunicativi; Enfatizzare i comportamenti positivi mediante rinforzatori sociali, i quali sono collegati ai rapporti interpersonali: approvazione, attenzione,
affetto, ecc.; Applicare la tecnica del problem posing e problem solving (soluzione dei problemi); Utilizzare la tecnica del tutoring; Promuovere attività didattiche in forma laboratoriale e a classi aperte; Attivare individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni) e personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); Utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative;
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In definitiva il Piano di Inclusione è un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’ auto-conoscenza e alla pianificazione, da
sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione (D.M. 27 dicembre e C.M. n.8/2013). Il processo inclusivo è
ben formalizzato nello schema che segue:
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ASSOCIAZIONE AUTISMO CHI SI FERMA E’PERDUTO – PROGETTO GLOBALE
“ L’autismo entra nella societa’ civile “
PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL’INCLUSIONE NELLA SCUOLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I E II GRADO.
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PREMESSA I bambini ed i ragazzi nello spettro autistico sono incompresi e marginalizzati nella società a causa della scarsa conoscenza e dei pregiudizi comuni. Il progetto si prefigge di ribaltare la prospettiva e rimettere a centro la persona, con la sua peculiarità neurologica per modificare la percezione da parte degli altri, favorendo una reale inclusione e la realizzazione di un progetto di vita. La classe viene coinvolta come risorsa indispensabile per valorizzare e personalizzare il percorso di acquisizione delle competenze dell’alunno nello spettro autistico.
Scheda descrittiva del percorso
DESCRIZIONE
1 Associazione proponente
AUTISMO CHI SI FERMA E’ PERDUTO – PROGETTO GLOBALE
2 Titolo del Progetto
L’AUTISMO ENTRA NELLA SOCIETA’ CIVILE :
SPORT, LABORATORI, AUTONOMIE
3 Il percorso si effettua
per classi intere
4 studenti coinvolti Classe di
appartenen
za
CLASSE II B
5 aziende coinvolte nel percorso
CONI
ASSOCIAZIONE SPORTIVE
PALESTRA
BAR
SUPERMERCATO
NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO
RISTORANTE
PIZZERIA
ASSOCIAZIONE LEGA NAVALE SALERNO
BOTTEGA ARTIGIANA
PASTICCERIA
ALBERGHI
COOPERATIVE DI PESCATORI
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f. Conclusione del percorso entro il
31/05/2020
7 Risultati attesi
Generalizzare la pratica di didattiche innovative.
Innalzare il livello dei risultati scolastici
Potenziare le competenze degli alunni disabili
Favorire l’inclusione
Data 12/10/2018
1. ASSOCIAZIONE AUTISMO CHI SI FERMA E’PERDUTO
PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL’INCLUSIONE NELLA SCUOLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO.
“La classe include l’autismo: sport, autonomie,laboratori. ”
Premessa
L’associazione di famiglie “Autismo chi si ferma è perduto” opera da ormai cinque anni nella città di Salerno con diversi
progetti d’inclusione a livello scolastico e sociale per i minori nello spettro autistico. Tra i progetti in ambito scolastico
ricordiamo il più noto “Autismo: La classe va a canestro” giunto ormai alla seconda edizione con il coinvolgimento di nove
istituti di Salerno dalla scuola primaria alla secondaria di II grado.
Per migliorare e potenziare l’inclusione scolastica degli alunni autistici si propone di strutturare progetti multidisciplinari
volti a implementare le competenze di tutti gli alunni attraverso compiti di realtà da svolgere in piccoli gruppi all’interno
della classe.Le proposte agganciano diversi momenti dell’anno aiutando a vivere il tempo scuola con i suoi appuntamenti:
l’accoglienza, l’open-day, festa di fine anno etc., e privilegiano l’aggancio con realtà artigianali e culturali del territorio
come valore aggiunto all’esperienza autentica che si va vivendo.
6 Descrizione delle attività del percorso (sia in aula che in azienda)
a. Attività previste (in riferimento a ciascun studente partecipante) sia in aula che in azienda
1. PROGETTAZIONE 2. VISITA OSSERVATIVA 3. ACUISIZIONE COMPETENZE PER STEP SUCCESSIVI
4. REALIZZAZIONE PRODOTTO/ATTIVITA’ 5. DOCUMENTAZIONE DELL’ATTIVITA’ E VERIFICA
b. Obiettivi della attività
Favorire la qualità dell’inclusione degli alunni autistici e incrementare l’acquisizione di competenze in vista del successo scolastico degli alunni stessi.
Migliorare l’interazione tra i pari Sviluppare le autonomie personali e sociali
c. Tempi di realizzazione di ciascuna attività
1. PROGETTI SPORTIVI 30 ORE
2. PROGETTI AUTONOMIA 30 ORE 3. PROGETTI LABORATORIO 10 ORE
d. Output da realizzare (eventuale)
REALIZZAZIONE DI UN EVENTO SPORTIVO
REALIZZAZIONE DI UN EVENTO SOCIALE REALIZZAZIONE DI UN PRODOTTO (ANCHE MULTIMEDIALE)
e. Nuove Competenze da acquisire
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In particolare per la scuola secondaria di primo grado si suggerisce sempre la collaborazione con un istituto di secondo
grado in quanto questo oltre a valorizzare le buone pratiche scolastiche può costituire la premessa per la strutturazione
di un curriculo verticale con l’istituto stesso in vista del passaggio dell’alunno autistico alla scuola superiore.
Per la secondaria di secondo grado si sottolinea la necessità di progettare l’alternanza scuola- lavoro anche per
l’alunno autistico se possibile presso le medesime aziende dove già è inserito il gruppo classe personalizzando il
percorso sulla base delle sue attitudini e competenze,
Tutte le proposte sono ovviamente modificabili e personalizzabili a misura di alunno e gruppo classe e richiedono il
coinvolgimento del consiglio di classe e dei docenti di sostegno oltre che delle figure specialistiche di supporto
dell’alunno già previste a norma di legge.
I progetti sono gratuiti
OBIETTIVO GENERALE : Favorire la qualità dell’inclusione degli alunni autistici e incrementare l’acquisizione di
competenze in vista del successo scolastico degli alunni stessi.
INCLUSIONE E SVILUPPO DI AUTONOMIE ATTRAVERSO LO SPORT
Lo sport viene definito come l'insieme delle attività, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate
capacità psicomotorie, svolte a fini ricreativi o salutari.
Lo sport non è solo utile alla salute dei bambini e ragazzi in età evolutiva ma compendia diversi aspetti:
1. Aspetti neuro e psicomotori (sport come attività senso motoria, di propriocezione, conoscenza dello spazio ed
attivatore di centri nervosi profondi )
2. Aspetti educativi (sport come apprendimento di regole e tempi del movimento)
3. Aspetti ludici (sport come divertimento)
Le neuroscienze odierne insegnano che movimento e pensiero sono intimamente connessi e quindi migliorare il
proprio movimento significa anche migliorare la propria attività mentale.
Il progetto ha l’obiettivo di proporre attività sportive per i ragazzi affetti da autismo con il loro gruppo classe, con lo
scopo di migliorarne la qualità della vita, creando, uno spazio che possa essere arricchito di esperienze gratificanti ed
efficaci per lo sviluppo e il benessere psicofisico.
Attraverso la proposta di attività sportive di gruppo mirate che tengano conto delle competenze, dei bisogni e delle
esigenze individuali di ogni ragazzo, si vuole costruire un tempo scuola che possa contribuire a sviluppare le capacità
di autonomia, socializzazione e integrazione.
Il tutto consentirà una futura partecipazione dei ragazzi autistici ai programmi sportivi scolastici, e contribuirà alla
formazione di squadre miste tra ragazzi autistici e normotipici.
OBIETTIVI
- Inserire il bambino in una specifica attività sportiva misura della sua età in base alle sue esigenze, alle competenze e
alle preferenze
- Implementare gli aspetti neuro e psicomotori
- Programmazione, pianificazione e preparazione del movimento
AUTONOMIE E COMPETENZE
Educare alle autonomie. svestirsi, vestirsi, fare la doccia…
Condividere spazi, servizi e regole
Educare all’intersoggettività
Lavorare sia sulle abilità di base necessarie allo sviluppo dell’intersoggettività
Lavorare sui comportamenti correlati allo sviluppo di tale abilità:
a) Sviluppare l’orientamento (capacità di reagire a uno stimolo e distinguere ciò che è rilevante da ciò che non lo è);
attivazione (capacità di attivarsi sia fisicamente sia emotivamente); attenzione (capacità di orientarsi a lungo nei confronti
di uno stimolo); interesse per il viso umano; capacità di rispettare l’alternanza nei turni; capacità di integrare diverse
modalità sensoriali (es. processare materiale uditivo integrandolo con modalità visive e tattili).
b) Modulare l’emozione; emozione congiunta; intenzione congiunta; alternanza di turni.
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c) Educare al rispetto delle regole: oltre alle regole sociali e di base da mettere in atto nella vita quotidiana, lo sport
insegna il rispetto di regole specifiche. In ogni sport il ragazzo deve imparare ciò che si può fare e ciò che non si può
fare, in quello specifico contesto.
d) Educare all’esplorazione dell’ambiente: imparare a generalizzare gli apprendimenti in contesti e con figure di
riferimento differenti.
e) Potenziare gli aspetti ludici:
f) Accrescere l’autostima e la motivazione
PROCEDURA
Sono previste diverse tipologie di attività sportive:basket, atletica, rafting, tennis, nuoto, scherma, arrampicata,
vela,bici, canoa e l’esperienza del campeggio.
Le attività saranno svolte da istruttori/educatori competenti e formati, il cui ruolo sarà quello di facilitare lo svolgimento
e apprendimento delle attività proposte, utilizzando anche opportune strategie psico - educative (comunicazione
aumentativa- alternativa, strategie visive per la comunicazione, uso di rinforzi specifici ecc. ecc.). L’intero progetto
sarà coordinato da responsabili competenti e formati con possibilità di supervisione da parte di tecnici sia nell’ambito
sportivo che nell’ambito educativo.
Le figure specialistiche, le famiglie, gli insegnanti dei ragazzi autistici saranno coinvolti per valutare punti di forza e
criticità di ogni singolo ragazzo e indirizzarlo verso la disciplina più adeguata.
METODI DI MISURA (e di valutazione del progetto)
Per garantire un’oggettiva valutazione del progetto in itinere, dopo la valutazione iniziale, si prevede un monitoraggio a
livello individuale; il percorso di ogni partecipante verrà monitorato con griglie di osservazione sistematica create ad
hoc, per valutare il trend abilitativo dell’esperienza sui bisogni del singolo (incremento di scambi comunicativi,
riduzione di ecolalie, comprensione e accettazione delle regole ecc.. ). Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi non
verrà mai chiesto di conseguire o raggiungere una determinata performance ma solo di apprezzare quello che lo sport
fornisce sotto forma di momenti di condivisione e integrazione.
PROGETTO L'AUTISMO ENTRA NELLA SOCIETA' CIVILE
1) EDUCAMP 2020 GIUGNO 10 GIORNI ( DUE SETTIMANA DI ATTIVITA SPORTIVE IN ACQUA)I SENZA DOCENTI
2) PISCIOTTA INSIEME AL MARE ANDANDO IN TRENO ( TRE QUATTRO GIORNI ) SENZA DOCENTI
3) RAFTING 2020 GIUGNO O LUILIO 1 GIORNO SENZA DOCENTI
4) LA LEGA NAVALE ABBRACCIA L'AUTISMO ( CANOA, VELA, GITA IN BARCA, GOMMONE, A PESCA CON LA
COOPERATIVA ETC) SENZA DOCENTI
5) PROGETTI SCOLASTICI ED EXTRASCOLASTICI DI INCLUSIONE ( UNA PIZZA INSIEME, PASSEGGIATA INSIEME
, PRENDO IL PULMAN INSIEME, SHOPPING INSIEME , UN GELATO PER L'AUTISMO, ETC)
6) GITE SCOLASTICHE , VENDEMMIA E PIGIATURA, GITA SULLA NEVE ( TRE GIORNI ) ,ESCURSIONI DI UN
GIORNO, CINECITTA' WORLD , LEZIONI ALL'APERTO SULLA SPIAGGIA DI SANTA TERESA MAGGIO)
7) RETE EDUCATIVA ED IL QUOTIDIANO
8) AUTISMO H24
9) RISTORANTE DIDATTICO E SUE VARIABILI , ROSTRO CON LA SCUOLA SUPERIORE ED IL SUO PROGETTO DI
VITA
LABORATORI PER COMPITI DI REALTA’
PROPOSTE
1. La mia bottega artigiana
Iniziativa finalizzata alla conoscenza e valorizzazione delle piccole eccellenze artigianali della città.
Visita alla bottega e prova materiali per la realizzazione di un gadget.
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Tempi di realizzazione marzo –aprile.
Uscite collegate:bottega artigiana nei pressi della scuola.
Obiettivi saper realizzare un oggetto artigianale
Competenze:progettare, collaborare e partecipare.
2.E’ qui la festa!
Iniziativa finalizzata a realizzare un momento di festa con piccolo buffet a scuola ad esempio per l’open day.
Possibili collaborazioni Scuola secondaria di II grado IPSEOA R.Virtuoso Salerno
Ist.Alberghiero santa Caterina da Siena.
Tempi di realizzazione dicembre-febbraio.
Uscite collegate: Supermercato, pasticceria, fornaio.
Secondaria di I grado
Obiettivi: Programmare e saper realizzare un evento scolastico,gestendo un preventivo e la spesa. Competenze: Progettare, Comunicare , Collaborare e partecipare Discipline coinvolte:
Italiano, Musica,Tecnologia, Arte e immagine.
Per la valutazione:Autobiografia cognitiva, Rubrica di valutazione.
3.Il mio progetto caffè.
Iniziativa volta ad imparare a preparare e servire un caffè a regola d’arte.
Tempi di realizzazione aprile -maggio.
Uscite didattiche collegate:Visita ai bar partner del progetto
Secondaria di I grado
Obiettivi: Imparare come preparare e servire un prodotto della tradizione .
Competenze: Progettare, Comunicare, Individuare collegamenti e relazioni. Prodotto. Materiali multimediali per far conoscere il progetto.
Discipline coinvolte:
Scienze,Tecnologia,.
Per la valutazione:
Autobiografia cognitiva - Rubrica di valutazione
4.A scuola di pizza.
Iniziativa volta ad organizzare e realizzare una serata in pizzeria per la fine dell’anno scolastico con alunni genitori e
docenti. Gli alunni cureranno l’allestimento della sala (apparecchiatura dei tavoli), parteciperanno alla preparazione delle
pizze e le serviranno.
Possibili collaborazioni Scuola secondaria di II grado Ist per i servizi enogastronomici R.Virtuoso Salerno e IPSAR S.
Caterina da Siena Salerno.
Tempi di realizzazione aprile -maggio.
Uscite didattiche collegate:Pizzeria, Ist.Virtuoso,Ist.S.Caterina.
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Secondaria di I grado
Obiettivi: Riconoscere il valore di un prodotto a forte tipicità, saperlo riprodurre e proporre.
Prodotto: Una tavola ben apparecchiata, una pizza a regola d’arte.
Competenze: Imparare ad imparare, Collaborare e partecipare Discipline coinvolte: Italiano, Storia, Scienze, Tecnologia.
Per la valutazione:
Autobiografia cognitiva
Rubrica di valutazione
5.Salerno e il suo mare.
Iniziativa volta ad organizzare e realizzare una uscita esplorativa della costa antistante la città per conoscere il mare ed
imparare ad amarlo e rispettarlo. Gli alunni progetteranno e vivranno l’uscita in barca realizzando video e foto da
postare sui social scolastici.
Possibili collaborazioni Scuola secondaria di II grado Ist Tecnico Giovanni XXIII.
Tempi di realizzazione aprile -maggio.
Uscite didattiche collegate:Visita al porto, uscita in traghetto o barca lungo la costa.
Secondaria di I grado
Obiettivi: Imparare a vedere l’ambiente da una prospettiva diversa e globale.
Competenze: Progettare, Comunicare, Individuare collegamenti e relazioni. Prodotto. Materiali multimediali per far conoscere il mare antistante la città.
Discipline coinvolte:
Italiano, Scienze,Tecnologia, Arte e immagine.
Per la valutazione:
Autobiografia cognitiva - Rubrica di valutazione
AUTONOMIA
PROPOSTE
1.A SPASSO CON LA CLASSE.
Iniziativa volta a realizzare un uscita volta a migliorare le competenze in ordine all’orientamento negli spazi ed alla
sicurezza per strada, saper viaggiare sul mezzo pubblico.
Tempi di realizzazione un mese a scelta tra la stagione autunnale e quella primaverile.
Uscite didattiche collegate:
1.Giro in bus
2.Percorso in metro
Secondaria di I grado
Obiettivi
Prodotto: Una passeggiata col gruppo classe per la città.
Competenze: Progettare, Collaborare e partecipare, Individuare collegamenti e relazioni Discipline coinvolte: tutte.
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Per la valutazione:
Autobiografia cognitiva- Rubrica di valutazione
Imprese che collaborano e partecipano attivamente al progetto
LOCANDA DI APICIO - PASTICCERIA ARIENZO - PASTICCERIA BEATRICE
EDICOLA MELE MARILENA - CARTOLERIA EUROBIA - BAR BELLINI -BAR DELL’AMICIZIA
CAFFE E CYGARETTES - LA BOTTEGUCCIA LABORATORIO ARTIGIANALE
OTTICA EMPORIO SIANO - CONAD VIA IRNO – ETE’ SUPERMERCATO VIA PRUDENTE
IRON CLUB PALESTRA - ASD CSU PALESTRA - PIZZERIA TRIANON - CAI SALERNO
BAR LIDO ANIREIP PISCIOTTA - AGRITURISMO VALLE DI MARCO PISCIOTTA
LEGA NAVALE - PIZZA MANIA - CAI CENTRO ALPINO ITALIANO -L’OASI DELLLA FRUTTA
BAR DELLE ROSE - LIDO LA TORRE PALINURO DI CENTOLA – EMBARCADERO- PASTICCERIA BUONOCORE -
Allegato n. 2 al PTOF 2019/2022
Delibera n. 2 Collegio Docenti del 24.10.2019
Delibera n. 110 del 24.10.2019