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1 SCUOLA SECONDARIA STATALE I GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE “T. TASSO” Via M. Iannicelli - 84126 SALERNO - C.F.: 80024690655- C.M.SAMM181002 Email [email protected] P.E.C. : [email protected] Sito web: www.scuolatasso-sa.gov.it - Tel. 089/405294- Fax. 089/799550 Codice Univoco IPA: UFAFXC PIANO DI INCLUSIONE 2019/2020 Il nostro Istituto ha elaborato per l’a.s. 2019/2020 il PIANO DI INCLUSIONE dove vengono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative, che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di incisività dell’Istituzione Scolastica. Il quadro generale della distribuzione degli alunni nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue: Parte I - Analisi dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 11 minorati vista / minorati udito 1 Psicofisici 10 disturbi evolutivi specifici / DSA 15 ADHD/DOP 1 Borderline cognitivo Altro: Deficit dell’attenzione e dell’apprendimento Disturbo di apprendimento non verbale (DANV) Deficit visus - spaziale. 1. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 1 Linguistico - culturale/Alunni stranieri 15 Disagio comportamentale/relazionale Altro: Alunni adottati 4 Totali 47 N° PEI redatti dai GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO PER L’INCLUSIONE 11 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 16 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1 Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) SI AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) SI Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo SI

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SCUOLA SECONDARIA STATALE I GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE “T. TASSO” Via M. Iannicelli - 84126 SALERNO - C.F.: 80024690655- C.M.SAMM181002

Email – [email protected] – P.E.C. : [email protected]

Sito web: www.scuolatasso-sa.gov.it - Tel. 089/405294- Fax. 089/799550 – Codice Univoco IPA: UFAFXC

PIANO DI INCLUSIONE 2019/2020

Il nostro Istituto ha elaborato per l’a.s. 2019/2020 il PIANO DI INCLUSIONE dove vengono riportate le opzioni

programmatiche e le variabili significative, che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di incisività

dell’Istituzione Scolastica. Il quadro generale della distribuzione degli alunni nella scuola è sintetizzato nella tabella che

segue:

Parte I - Analisi dei punti di forza e di criticità

Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 11

minorati vista /

minorati udito 1

Psicofisici 10

disturbi evolutivi specifici /

DSA 15

ADHD/DOP 1

Borderline cognitivo

Altro: Deficit dell’attenzione e dell’apprendimento

Disturbo di apprendimento non verbale (DANV)

Deficit visus - spaziale.

1. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

Socio-economico 1

Linguistico - culturale/Alunni stranieri 15

Disagio comportamentale/relazionale

Altro: Alunni adottati 4

Totali 47

N° PEI redatti dai GRUPPO DI LAVORO OPERATIVO PER L’INCLUSIONE 11

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 16

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1

Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo SI

2

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Funzioni strumentali / coordinamento 1

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) 1

Psicopedagogisti e affini esterni/interni 1

Docenti tutor/mentor Tutor per alunni adottati 1

Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… SI

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva

Altro:

Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati SI

Altro:

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in attività di promozione della

comunità educante SI

Altro:

Rapporti con servizi sociosanitari

territoriali e istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili SI

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità SI

Procedure condivise di intervento su disagio e

simili SI

Progetti territoriali integrati SI

Progetti integrati a livello di singola scuola

3

Rapporti con CTS / CTI

Altro:

Rapporti con privato sociale e

volontariato

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola scuola

Progetti a livello di reti di scuole SI

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche /

gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici

a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Nomina TUTOR interno sugli alunni adottati-

ins.te Anna De Santis

SI

Dall'analisi della situazione sono emersi i seguenti punti di criticità e punti di forza:

Punti di criticità:

• Organizzazione delle diverse tipologie di sostegno all’esterno della scuola da parte dei servizi esistenti;

• Insufficiente partecipazione della famiglia e della comunità anche nel condividere le decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività

educative;

• Insufficienti risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione;

• Difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, infor mazioni utili ad individuare BES.

Punti di forza:

• Presenza di laboratori e di progetti specifici per studenti in difficoltà;

• Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti;

• Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

• Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

• Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono la continuità tra i diversi ordini di scuola;

• Docente referente per alunni adottati e stranieri e presenza dell F.S. per Bes e DSA;

Parte II - Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento,

ecc.)

GLI ( Nuovo Gruppo di Lavoro per l’Inclusione istituito dall’art. 9 del D.L.vo n. 66/2017) : presieduto dal Dirigente scolastico, ha il

compito di supportare:

- il collegio dei docenti nella definizione e nella realizzazione del Piano per l’inclusione,

- i consigli di classe (scuola secondaria di primo e di secondo grado) nell’attuazione dei PEI.

Tra gli altri compiti del GLI figurano:rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività

della scuola; elaborazione di una proposta di P.d.I.( Piano di Inclusione) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni

anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto della F.S. Supporto al consiglio di classe nell’assunzione di strategie e

tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive - collaborazione alla continuità nei percorsi didattici - esplicitazione nel PTOF di

un concreto impegno programmatico per l’inclusione.

Il Dirigente Scolastico: Convocazione del GLI; collaborazione con i Coordinatori di Classe, la F.S. e la Referente per il sostegno rispetto

agli sviluppi dei casi considerati;

Referente di Sostegno e F.S.: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e

supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione del Piano di

Inclusione; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES, DSA e diversamente abili; collaborazione con il D.S., raccordo tra diverse

realtà (scuola-famiglia- enti territoriali), partecipazione alle commissioni per l’inclusione,stesura del P.d.I.

Consigli di classe: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente

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di misure compensative e dispensative; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta

verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di

certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della

partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione

progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e

applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); condivisione con insegnante di sostegno.

Docenti di sostegno: partecipazione econdivisione della programmazione educativo-didattica prevista per la classe in ogni Unità di

Apprendimento ; supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche

inclusive; interventi sul piccolo gruppo con metodologie particolari in base alla conoscenza degli studenti; coordinamento stesura e

applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP).

Assistente educatore / Figura Specialistica: Collaborazione alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione

alla realizzazione del progetto educativo; collaborazione alla continuità nei percorsi didattici.

Collegio Docenti: Su proposta del GLI delibera del P.d.I. (mese di Giugno); esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico

per l’inclusione; esplicitazione di criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; impegno a partecipare ad

azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Corso di formazione/aggiornamento esterni/e o interni sui temi di inclusione e integrazione e sulle disabilità presenti nella scuola.

Partecipazione ad iniziative di formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie nel processo di apprendimento- insegnamento, sviluppo e socializzazione attivate dai Centri Territoriali di Supporto (CTS) e Centri Territoriali Inclusione (CTI).

‐Per gli alunni interessati dall’ Autismo, questa scuola, promuove l’attuazione di un corso di Informazione/Formazione sul metodo ABA.

Tale corso rispecchia modelli e comportamenti scientifici internazionali compatibili con le realtà scolastiche, considerato che:

-i disturbi pervasivi dello sviluppo e in particolare le sindromi dello spettro autistico, rappresentano una patologia dello sviluppo psicologico altamente invalidante che, nella quasi totalità dei casi, persiste anche in età adulta e il cui decorso è strettamente dipendente dalla precocità e

specificità degli interventi abilitativi attivati in età evolutiva;

-gli individui affetti da DPS hanno diritto di essere tempestivamente individuati e diagnosticati anche al fine di attivare interventi clinici e abilitativi multidisciplinari in ambito scolastico;

-il Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità(SNLG) ha pubblicato nell’ottobre del 2011 le Linea guida per “Il

trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti‟ ;

-il metodo ABA punta sull'uso dei principi scientifici dell'analisi comportamentale applicata per la modifica di comportamenti socialmente significativi e, data la definizione, non conosce limitazioni nella sua applicazione relative ad età o a patologie e, se applicato all’autismo, offre un programma per la riabilitazione educativa del bambino;

-le scelte curriculari (cioè cosa si decide di insegnare o su quali comportamenti/problema si decide di intervenire) dipendono dalla situazione personale del singolo soggetto e la priorità dovrebbe essere l'insegnamento alla comunicazione spontanea, l'autonomia personale, l'insegnamento di abilità indipendenti e possibilmente vocazionali, l'estinzione di comportamenti problema. Premesso ciò, ed al fine di dotare le scuole di personale preparato, è stato sottoscritto un Accordo di rete con tutte le scuole che ospitano alunni autistici, in collaborazione con l’Associazione salernitana “Autismo, chi si ferma è perduto” per l’attuazione di un progetto di formazione che intende implementare, in ambito scolastico, interventi basati sui principi dell'Applied Behavior Analysis (ABA) con i bambini autistici.

Scopo del progetto è la formazione di docenti e operatori i cui utenti finali sono i bambini autistici in età scolare. (Vedi ALLEGATO-

Accordo di rete “ Autismo: una sfida da vincere “ )

La Scuola Secondaria di I grado ” T. TASSO ” di Salerno, individuata, scuola capofila curerà l’attività e l’organizzazione della rete, in

accordo con l’Associazione e i Dirigenti delle scuole aderenti o Referenti delegati.

La scuola, in collaborazione con l’Associazione promuove progetti di:

-Inclusione (minibasket- arrampicata), Autonomia( muoversi sul territorio)

-Laboratori ( pizzart, bar-fare il caffè) durante il corso dell’anno scolastico

Inoltre saranno attuati i seguenti PON che, attraverso modalità organizzative e adeguate strategie metodologico-didattiche dovranno garantire

un efficace processo di inclusione.

-Inclusione sociale e lotta al disagio 2

-Scuola dell’apprendimento innovativo

-Pensiero computazionale e cittadinanza digitale

-Progetti di inclusione sociale e di integrazione

-Scuola viva 4

Inoltre questa istituzione ha stipulato anche una convenzione con lo IESCUM di Parma e un Protocollo d’Intesa con l’associazione

“SOPHIS” di Battipaglia che si occupa di Aggiornamento e Formazione del personale della scuola e / o delle scuole inserite in Rete (

Metodologie didattiche innovative – Disturbi dell’età evolutiva - Nuovo C.A.D- Privacy – Codice Appati….) Nel corso di questo anno 2019-

20, presso l’Associazione Sophis di Battipaglia sarà formata la Docente di Sostegno BENINCASA assegnata all’alunna GMN- sul Metodo

ABA.

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Evitare che le diversità siano concentrate in alcune sezioni.

Assicurare l’equità dei risultati rispettando l’equa distribuzione degli alunni nelle classi per livelli di apprendimento.

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Coerenza tra la verifica e la valutazione per accertare e per adeguare metodologie e contenuti al fine di migliorare la qualità progettuale del

Curricolo, il quale sarà attento alle diversità e alla promozione di itinerari formativi inclusivi attraverso:

• Percorsi individualizzati ( strategie differenziate con obiettivi comuni);

• Percorsi personalizzati ( strategie e obiettivi differenziati)

• Strumenti compensativi;

• Misure dispensative;

• Contenuti comuni, alternativi, ridotti, facilitati secondo specifici piani: PEI (alunni con disabilità)

PDP (alunni con DSA- BES)

I Piani Didattici Personalizzati hanno lo scopo di :

• garantire il diritto all’istruzione;

• definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee;

• favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto che promuovono lo sviluppo delle potenzialità;

• ridurre i disagi relazionali ed emozionali;

• adottare forme di verifica e criteri di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;

• sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai BES;

• favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;

• incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi sanitari durante il percorso di istruzione e formazione.

La valutazione formativa ( educativo-didattica) degli alunni diversamente abili (DVA) avviene sulla base del PEI con la partecipazione degli

operatori sanitari, dei servizi sociali, dei docenti curricolari e di sostegno che ne avranno avranno definito obiettivi, contenuti, attività ,

metodologie e modalita di verifiche,.

Tali obiettivi, specifici per ogni singola situazione di disagio, possono essere riconducibili a quelli ministeriali o ad obiettivi didattici e

formativi differenziati.

I Criteri di Valutazione del I e II Quadrimestre sono concordati nei Consigli di classe e nei Dipartimenti e pubblicati.

La Scheda di Valutazione avrà indicatori di abilità, adattabili ai diversi percorsi in un rapporto di continuità tra i vari segmenti scolastici,

relativi alle aree distinte: area relazionale comportamentale, area dell’autonomia personale e sociale, area neuropsicologica (memoria,

attenzione, organizzazione spazio/temporale), area degli apprendimenti riguardanti le singole discipline scolastiche.

Saranno utilizzate metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona attraverso:

▪ attività laboratoriali (learning by doing)

▪ attività per piccolo gruppi (cooperative learning)

▪ tutoring

▪ peer education

▪ attività individualizzata (mastery learning)

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Organizzazione educativa e didattica integrata dei diversi strumenti di sostegno di cui dispone la scuola facendo emergere, da un processo

bottom-up, i bisogni educativi speciali di ciascuno.

Diritto ad uno specifico Piano per tutti gli alunni rilevati: a) PEI ex art.12 com.5 L.104/92 per alunni diversamente abili; b) PDP ex art.5 DM

n.5669 del 12.7.2011 per gli alunni con DSA; c) PDP per tutti gli alunni con BES diversi da quelli a e b rilevati dai consigli di

classe/interclasse tecnici.

Docenti di sostegno e/o docenti curriculari con specifiche competenze

Aule multimediali, LIM, servizio biblioteca sia magistrale sia dedicata agli alunni e/o con BES Personale ATA, assistenti alla comunicazione

con compiti dedicati all’inclusione

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti: -ASL- -Ente

Locale-Piano di Zona Sociale- Associazioni del Terzo settore

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività

educative

La famiglia è corresponsabile del percorso da attuare all’interno dell’istituto; perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti

l’inclusività. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una collaborazione condivisa.

Le comunicazioni sono e saranno puntuali, in modo particolare riguardo alla lettura condivisa delle difficoltà e alla progettazione

educativo/didattica del Consiglio di Classe per favorire il successo formativo dello studente. In accordo con le famiglie vengono individuate

modalità e strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel

rispetto degli obiettivi formativi previsti nei piani di studio. Le famiglie saranno coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione

degli interventi inclusivi anche attraverso:

• la condivisione delle scelte effettuate

• l'organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi e individuare azioni di miglioramento

▪ l'attivazione di uno sportello ascolto famiglie/alunni

▪ il coinvolgimento nella redazione dei PDP e nelle attività del GLI

Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli, anche come assunzione diretta di

corresponsabilità educativa.

I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe, con il Docente di Sostegno, con la referente per il

sostegno e con la F.S. per condividere interventi e strategie nella redazione del PDP e del PEI.

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Valorizzazione delle risorse esistenti

Uso funzionale delle risorse a favore degli alunni: F F. SS, docenti di sostegno, curriculari, assistenti educative e specialistiche, personale

ATA.

Migliorare il coinvolgimento della comunità professionale nel processo di inclusione

Valorizzare le performance individuali, organizzative e il merito di chi persegue il successo formativo degli alunni valorizzando gli

apprendimenti formali, non formali, informali.

Partecipazione dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento presso enti accreditati

Attenzione dedicata alla continuità tra i diversi ordini di scuola.

Questa istituzione ha stipulato un Protocollo d’Intesa con la Scuola Primaria “Medaglie d’Oro” per la realizzazione di un progetto inclusivo

volto a garantire un processo di insegnamento/ apprendimento continuo tra i due segmenti scolastici, in modo da consentire la realizzazione

di attività individualizzate e/o personalizzate, rispondenti ai bisogni educativi ed ai ritmi di apprendimento dell’alunno con disabilità.

L’intesa si prefigge di pianificare una serie di azioni per accompagnare il passaggio dell’alunno da un contesto all’altro, al fine di realizzare il

prosieguo di un’esperienza scolastica positiva, coerente con i bisogni individuali e i ritmi di apprendimento dell’alunno stesso.

Per i futuri alunni vengono realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere con

minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Il P. d.I. che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di

"continuità". Tale concetto si traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formative attraverso:

• attività didattico- educative per sviluppare l’auto-orientamento, in orario curriculare ed extracurriculare;

• incontri informativi e progettazione collegiale tra docenti anni ponte

• visite nelle scuole secondarie ed OPEN DAY per orientare studenti e famiglie nelle scelte del successivo percorso con coordinamento delle

FF.SS.

STRATEGIE ORGANIZZATIVE

Il Piano di Inclusione intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi per affrontare le problematiche relative all’

inclusività degli alunni Diversamente Abili, con DSA, BES, Adottati e Stranieri.

Con il decreto legislativo n.66/2017, Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e con il

successivo decreto legislativo n. 96/2019 sono stati individuati i seguenti gruppi:

GLIR- Gruppo di lavoro Interistituzionale Regionale- già previsto presso ogni Ufficio Scolastico Regionale dalle Linee guida del 2009;

al gruppo sono attribuiti nuovi compiti, in particolare supporto ai GIT (Gruppi per l’Inclusione Territoriale) e alle reti di scuole per il Piano

di Formazione del personale della scuola.

GIT- Gruppo per l’Inclusione Territoriale Il GIT e' nominato con decreto del direttore generale dell'ufficio scolastico regionale ed e' coordinato da un dirigente tecnico o da un

dirigente scolastico che lo presiede. Il GIT conferma la richiesta inviata dal dirigente scolastico all'ufficio scolastico regionale relativa al

fabbisogno delle misure di sostegno ovvero puo'esprimere su tale richiesta un parere difforme Il GIT, che agisce in coordinamento con

l'ufficio scolastico

regionale, supporta le istituzioni scolastiche nella definizione dei PEI secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della

classificazione ICF, nell'uso ottimale dei molteplici sostegni disponibili, previsti nel Piano per l'Inclusione della singola istituzione

scolastica, nel potenziamento della corresponsabilita'educativa e delle attivita' di didattica inclusiva.

Per lo svolgimento di ulteriori compiti di consultazione e programmazione delle attivita' nonche' per il coordinamento degli interventi

di competenza dei diversi livelli istituzionali sul

territorio, il GIT e' integrato:

a) dalle associazioni maggiormente rappresentative delle persone

con disabilita' nell'inclusione scolastica;

b) dagli enti locali e dalle aziende sanitarie locali.

GLI – Gruppo di Lavoro per l’Inclusione – questo gruppo è chiamato a supportare il Collegio dei docenti nella definizione e

realizzazione del Piano per l’Inclusione e i docenti nell’attuazione dei singoli PEI e PDP. Il GLI e' composto da docenti curricolari,

docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonche' da specialisti della Azienda sanitaria locale e del territorio di

riferimento dell'istituzione scolastica. Il gruppo e' nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio

dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione nonche' i docenti contitolari e i consigli di classe nell'attuazione dei

PEI.

Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione

Al fine della definizione dei PEI e della verifica del processo di inclusione, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e

delle altre misure di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento, presso ogni Istituzione scolastica sono costituiti i Gruppi di lavoro

operativo per l'inclusione dei singoli alunni con accertata condizione di disabilita' ai fini dell'inclusione scolastica. Ogni Gruppo di

lavoro operativo e' composto dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell'alunna o dell'alunno, della studentessa o dello

studente con disabilita', o di chi esercita la responsabilita' genitoriale, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne

all'istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con lo studente con disabilita' nonche' con il necessario supporto dell'unita' di

valutazione multidisciplinare. Ai componenti del Gruppo di lavoro operativo non spetta alcun compenso, indennita', gettone di presenza,

rimborso spese e qualsivoglia altro emolumento. Dall'attivazione dei Gruppi di lavoro operativo non devono derivare, anche in via

indiretta, maggiori oneri di personale.

È necessario che i ragazzi in difficoltà siano messi in condizioni di lavorare durante tutte le ore curriculari, motivandoli nelle attività loro proposte ed adeguando l’intervento didattico alle reali capacità, per evitare inutili frustrazioni ed ansie e favorire la comunicazione e la socializzazione.

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Il gruppo dei docenti specializzati opera secondo una modalità di programmazione flessibile allo scopo di rendere più produttivo il percorso

scolastico di ogni alunno.

La flessibilità si può concretizzare in:

a) modalità diverse di raggruppare gli alunni (classi aperte);

b) attivazione di laboratori per attività specifiche (attività pratiche, creative, informatica);

c) uso di spazi attrezzati all’interno della scuola;

d) partecipazione ad attività sportive organizzate dalla scuola;

e) progettazione di interventi, mirati allo sviluppo di competenze anche fuori delle classi nell’incontro con gruppi provenienti da più

classi.

L’Istituto adotta, quindi, prassi consolidate e procedure formalizzate per assicurare a tutti gli alunni il diritto ad essere accolti, secondo una

modalità di lavoro atta a favorire l’instaurarsi di un clima motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa (alunni, genitori, docenti,

collaboratori scolastici, personale amministrativo).

Avere procedure chiare e condivise è il primo passo per elevare la qualità dell’inclusione scolastica. Recependo le Linee di Indirizzo per

favorire il diritto allo studio degli alunni adottati ( dicembre 2014), in presenza di detti alunni in classe, i docenti coinvolgono tutte le componenti scolastiche a vario titolo chiamate nel processo di inclusione, al fine di attivare prassi mirate a valorizzarne le specificità, a

sostenere l’inclusione e a favorirne il benessere scolastico.

Nello specifico, quindi:

• Partecipano a momenti di formazione mirata sulle tematiche adottive;

• Propongono attività per sensibilizzare le classi all’accoglienza e alla valorizzazione di ogni individualità;

• Creano occasioni per parlare delle diverse tipologie di famiglia esistenti nella società odierna, proponendo un concetto di famiglia fondato

sui legami affettivi e relazionali;

• Se necessario, predispongono percorsi didattici personalizzati calibrati sulle esigenze di apprendimento dei singoli;

• Tengono contatti costanti con le famiglie ed eventualmente con i servizi pubblici e/o privati che accompagnano il percorso post-adottivo.

La scuola adotta prassi inclusive anche per gli alunni stranieri( Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri -

febbraio 2014) e si impegna a:

• Rilevare i bisogni specifici di apprendimento

• Individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina

• Favorire l’integrazione nella classe promovendo attività di piccolo gruppo, di cooperative learning di tutoring, in base alle effettive esigenze

del gruppo classe.

• Elaborare percorsi didattici in lingua madre con l’aiuto dei mediatori linguistico/culturali (se necessari)

• Organizzare attività di potenziamento e di laboratorio di Italiano attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e di materiali didattici

• Promuovere occasioni di incontro con le famiglie degli alunni stranieri per favorire la reciproca conoscenza e collaborazione finalizzata

all’integrazione e allo scambio reciproco.

• Richiedere la figura di un mediatore linguistico all’Ente di competenza.

Sarà cura di ogni Consiglio di Classe elaborare gli obiettivi personalizzati di ogni disciplina e le attività curriculari, nonchè i testi solitamente

utilizzati a scuola che sono elaborati per alunni madrelingua.

Le strategie e le azioni da promuovere devono tendere a rimuovere tutte quelle forme di esclusione sociale che le persone con disabilità, con

bisogni educativi speciali o adottati o stranieri potrebbero subire nella loro vita quotidiana. Nel caso della scuola, includere vuol dire offrire a

tutti gli alunni l’opportunità di realizzarsi e di divenire cittadini a tutti gli effetti, fermo restando le caratteristiche peculiari di ciascuno. Ciò

significa spostare il focus di analisi e di intervento dalla persona al contesto, per individuare gli ostacoli ed operare per la loro rimozione.

Convergono nella categoria BES (Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, Circolare Ministeriale n. 8/2013, Circolare Ministeriale

n.2563/2013) anche tutti quegli alunni e studenti che per un determinato periodo del loro percorso scolastico mostrano importanti

problematiche legate a:

• svantaggio linguistico (stranieri da poco inseriti nella scuola o difficoltà di tipo logopedico);

• svantaggio socio-culturale (difficile/mancato inserimento della famiglia nel tessuto sociale, anche per diversa cultura d’origine);

• svantaggio economico (situazioni di gravi carenze);

• svantaggio psicologico o fisiologico (periodi di disagio psicologico, ricovero ospedaliero ecc.).

La scuola intende: Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”; Rispettare i ritmi di apprendimento e comunicativi; Enfatizzare i comportamenti positivi mediante rinforzatori sociali, i quali sono collegati ai rapporti interpersonali: approvazione, attenzione,

affetto, ecc.; Applicare la tecnica del problem posing e problem solving (soluzione dei problemi); Utilizzare la tecnica del tutoring; Promuovere attività didattiche in forma laboratoriale e a classi aperte; Attivare individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni) e personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); Utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative;

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In definitiva il Piano di Inclusione è un atto interno della scuola autonoma, finalizzato all’ auto-conoscenza e alla pianificazione, da

sviluppare in un processo responsabile e attivo di crescita e partecipazione (D.M. 27 dicembre e C.M. n.8/2013). Il processo inclusivo è

ben formalizzato nello schema che segue:

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PROGETTO L’ AUTISMO ENTRA NELLA SOCIETA’ CIVILE

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ASSOCIAZIONE AUTISMO CHI SI FERMA E’PERDUTO – PROGETTO GLOBALE

“ L’autismo entra nella societa’ civile “

PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL’INCLUSIONE NELLA SCUOLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I E II GRADO.

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PREMESSA I bambini ed i ragazzi nello spettro autistico sono incompresi e marginalizzati nella società a causa della scarsa conoscenza e dei pregiudizi comuni. Il progetto si prefigge di ribaltare la prospettiva e rimettere a centro la persona, con la sua peculiarità neurologica per modificare la percezione da parte degli altri, favorendo una reale inclusione e la realizzazione di un progetto di vita. La classe viene coinvolta come risorsa indispensabile per valorizzare e personalizzare il percorso di acquisizione delle competenze dell’alunno nello spettro autistico.

Scheda descrittiva del percorso

DESCRIZIONE

1 Associazione proponente

AUTISMO CHI SI FERMA E’ PERDUTO – PROGETTO GLOBALE

2 Titolo del Progetto

L’AUTISMO ENTRA NELLA SOCIETA’ CIVILE :

SPORT, LABORATORI, AUTONOMIE

3 Il percorso si effettua

per classi intere

4 studenti coinvolti Classe di

appartenen

za

CLASSE II B

5 aziende coinvolte nel percorso

CONI

ASSOCIAZIONE SPORTIVE

PALESTRA

BAR

SUPERMERCATO

NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO

RISTORANTE

PIZZERIA

ASSOCIAZIONE LEGA NAVALE SALERNO

BOTTEGA ARTIGIANA

PASTICCERIA

ALBERGHI

COOPERATIVE DI PESCATORI

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f. Conclusione del percorso entro il

31/05/2020

7 Risultati attesi

Generalizzare la pratica di didattiche innovative.

Innalzare il livello dei risultati scolastici

Potenziare le competenze degli alunni disabili

Favorire l’inclusione

Data 12/10/2018

1. ASSOCIAZIONE AUTISMO CHI SI FERMA E’PERDUTO

PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL’INCLUSIONE NELLA SCUOLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO.

“La classe include l’autismo: sport, autonomie,laboratori. ”

Premessa

L’associazione di famiglie “Autismo chi si ferma è perduto” opera da ormai cinque anni nella città di Salerno con diversi

progetti d’inclusione a livello scolastico e sociale per i minori nello spettro autistico. Tra i progetti in ambito scolastico

ricordiamo il più noto “Autismo: La classe va a canestro” giunto ormai alla seconda edizione con il coinvolgimento di nove

istituti di Salerno dalla scuola primaria alla secondaria di II grado.

Per migliorare e potenziare l’inclusione scolastica degli alunni autistici si propone di strutturare progetti multidisciplinari

volti a implementare le competenze di tutti gli alunni attraverso compiti di realtà da svolgere in piccoli gruppi all’interno

della classe.Le proposte agganciano diversi momenti dell’anno aiutando a vivere il tempo scuola con i suoi appuntamenti:

l’accoglienza, l’open-day, festa di fine anno etc., e privilegiano l’aggancio con realtà artigianali e culturali del territorio

come valore aggiunto all’esperienza autentica che si va vivendo.

6 Descrizione delle attività del percorso (sia in aula che in azienda)

a. Attività previste (in riferimento a ciascun studente partecipante) sia in aula che in azienda

1. PROGETTAZIONE 2. VISITA OSSERVATIVA 3. ACUISIZIONE COMPETENZE PER STEP SUCCESSIVI

4. REALIZZAZIONE PRODOTTO/ATTIVITA’ 5. DOCUMENTAZIONE DELL’ATTIVITA’ E VERIFICA

b. Obiettivi della attività

Favorire la qualità dell’inclusione degli alunni autistici e incrementare l’acquisizione di competenze in vista del successo scolastico degli alunni stessi.

Migliorare l’interazione tra i pari Sviluppare le autonomie personali e sociali

c. Tempi di realizzazione di ciascuna attività

1. PROGETTI SPORTIVI 30 ORE

2. PROGETTI AUTONOMIA 30 ORE 3. PROGETTI LABORATORIO 10 ORE

d. Output da realizzare (eventuale)

REALIZZAZIONE DI UN EVENTO SPORTIVO

REALIZZAZIONE DI UN EVENTO SOCIALE REALIZZAZIONE DI UN PRODOTTO (ANCHE MULTIMEDIALE)

e. Nuove Competenze da acquisire

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In particolare per la scuola secondaria di primo grado si suggerisce sempre la collaborazione con un istituto di secondo

grado in quanto questo oltre a valorizzare le buone pratiche scolastiche può costituire la premessa per la strutturazione

di un curriculo verticale con l’istituto stesso in vista del passaggio dell’alunno autistico alla scuola superiore.

Per la secondaria di secondo grado si sottolinea la necessità di progettare l’alternanza scuola- lavoro anche per

l’alunno autistico se possibile presso le medesime aziende dove già è inserito il gruppo classe personalizzando il

percorso sulla base delle sue attitudini e competenze,

Tutte le proposte sono ovviamente modificabili e personalizzabili a misura di alunno e gruppo classe e richiedono il

coinvolgimento del consiglio di classe e dei docenti di sostegno oltre che delle figure specialistiche di supporto

dell’alunno già previste a norma di legge.

I progetti sono gratuiti

OBIETTIVO GENERALE : Favorire la qualità dell’inclusione degli alunni autistici e incrementare l’acquisizione di

competenze in vista del successo scolastico degli alunni stessi.

INCLUSIONE E SVILUPPO DI AUTONOMIE ATTRAVERSO LO SPORT

Lo sport viene definito come l'insieme delle attività, individuali o collettive, che impegnano e sviluppano determinate

capacità psicomotorie, svolte a fini ricreativi o salutari.

Lo sport non è solo utile alla salute dei bambini e ragazzi in età evolutiva ma compendia diversi aspetti:

1. Aspetti neuro e psicomotori (sport come attività senso motoria, di propriocezione, conoscenza dello spazio ed

attivatore di centri nervosi profondi )

2. Aspetti educativi (sport come apprendimento di regole e tempi del movimento)

3. Aspetti ludici (sport come divertimento)

Le neuroscienze odierne insegnano che movimento e pensiero sono intimamente connessi e quindi migliorare il

proprio movimento significa anche migliorare la propria attività mentale.

Il progetto ha l’obiettivo di proporre attività sportive per i ragazzi affetti da autismo con il loro gruppo classe, con lo

scopo di migliorarne la qualità della vita, creando, uno spazio che possa essere arricchito di esperienze gratificanti ed

efficaci per lo sviluppo e il benessere psicofisico.

Attraverso la proposta di attività sportive di gruppo mirate che tengano conto delle competenze, dei bisogni e delle

esigenze individuali di ogni ragazzo, si vuole costruire un tempo scuola che possa contribuire a sviluppare le capacità

di autonomia, socializzazione e integrazione.

Il tutto consentirà una futura partecipazione dei ragazzi autistici ai programmi sportivi scolastici, e contribuirà alla

formazione di squadre miste tra ragazzi autistici e normotipici.

OBIETTIVI

- Inserire il bambino in una specifica attività sportiva misura della sua età in base alle sue esigenze, alle competenze e

alle preferenze

- Implementare gli aspetti neuro e psicomotori

- Programmazione, pianificazione e preparazione del movimento

AUTONOMIE E COMPETENZE

Educare alle autonomie. svestirsi, vestirsi, fare la doccia…

Condividere spazi, servizi e regole

Educare all’intersoggettività

Lavorare sia sulle abilità di base necessarie allo sviluppo dell’intersoggettività

Lavorare sui comportamenti correlati allo sviluppo di tale abilità:

a) Sviluppare l’orientamento (capacità di reagire a uno stimolo e distinguere ciò che è rilevante da ciò che non lo è);

attivazione (capacità di attivarsi sia fisicamente sia emotivamente); attenzione (capacità di orientarsi a lungo nei confronti

di uno stimolo); interesse per il viso umano; capacità di rispettare l’alternanza nei turni; capacità di integrare diverse

modalità sensoriali (es. processare materiale uditivo integrandolo con modalità visive e tattili).

b) Modulare l’emozione; emozione congiunta; intenzione congiunta; alternanza di turni.

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c) Educare al rispetto delle regole: oltre alle regole sociali e di base da mettere in atto nella vita quotidiana, lo sport

insegna il rispetto di regole specifiche. In ogni sport il ragazzo deve imparare ciò che si può fare e ciò che non si può

fare, in quello specifico contesto.

d) Educare all’esplorazione dell’ambiente: imparare a generalizzare gli apprendimenti in contesti e con figure di

riferimento differenti.

e) Potenziare gli aspetti ludici:

f) Accrescere l’autostima e la motivazione

PROCEDURA

Sono previste diverse tipologie di attività sportive:basket, atletica, rafting, tennis, nuoto, scherma, arrampicata,

vela,bici, canoa e l’esperienza del campeggio.

Le attività saranno svolte da istruttori/educatori competenti e formati, il cui ruolo sarà quello di facilitare lo svolgimento

e apprendimento delle attività proposte, utilizzando anche opportune strategie psico - educative (comunicazione

aumentativa- alternativa, strategie visive per la comunicazione, uso di rinforzi specifici ecc. ecc.). L’intero progetto

sarà coordinato da responsabili competenti e formati con possibilità di supervisione da parte di tecnici sia nell’ambito

sportivo che nell’ambito educativo.

Le figure specialistiche, le famiglie, gli insegnanti dei ragazzi autistici saranno coinvolti per valutare punti di forza e

criticità di ogni singolo ragazzo e indirizzarlo verso la disciplina più adeguata.

METODI DI MISURA (e di valutazione del progetto)

Per garantire un’oggettiva valutazione del progetto in itinere, dopo la valutazione iniziale, si prevede un monitoraggio a

livello individuale; il percorso di ogni partecipante verrà monitorato con griglie di osservazione sistematica create ad

hoc, per valutare il trend abilitativo dell’esperienza sui bisogni del singolo (incremento di scambi comunicativi,

riduzione di ecolalie, comprensione e accettazione delle regole ecc.. ). Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi non

verrà mai chiesto di conseguire o raggiungere una determinata performance ma solo di apprezzare quello che lo sport

fornisce sotto forma di momenti di condivisione e integrazione.

PROGETTO L'AUTISMO ENTRA NELLA SOCIETA' CIVILE

1) EDUCAMP 2020 GIUGNO 10 GIORNI ( DUE SETTIMANA DI ATTIVITA SPORTIVE IN ACQUA)I SENZA DOCENTI

2) PISCIOTTA INSIEME AL MARE ANDANDO IN TRENO ( TRE QUATTRO GIORNI ) SENZA DOCENTI

3) RAFTING 2020 GIUGNO O LUILIO 1 GIORNO SENZA DOCENTI

4) LA LEGA NAVALE ABBRACCIA L'AUTISMO ( CANOA, VELA, GITA IN BARCA, GOMMONE, A PESCA CON LA

COOPERATIVA ETC) SENZA DOCENTI

5) PROGETTI SCOLASTICI ED EXTRASCOLASTICI DI INCLUSIONE ( UNA PIZZA INSIEME, PASSEGGIATA INSIEME

, PRENDO IL PULMAN INSIEME, SHOPPING INSIEME , UN GELATO PER L'AUTISMO, ETC)

6) GITE SCOLASTICHE , VENDEMMIA E PIGIATURA, GITA SULLA NEVE ( TRE GIORNI ) ,ESCURSIONI DI UN

GIORNO, CINECITTA' WORLD , LEZIONI ALL'APERTO SULLA SPIAGGIA DI SANTA TERESA MAGGIO)

7) RETE EDUCATIVA ED IL QUOTIDIANO

8) AUTISMO H24

9) RISTORANTE DIDATTICO E SUE VARIABILI , ROSTRO CON LA SCUOLA SUPERIORE ED IL SUO PROGETTO DI

VITA

LABORATORI PER COMPITI DI REALTA’

PROPOSTE

1. La mia bottega artigiana

Iniziativa finalizzata alla conoscenza e valorizzazione delle piccole eccellenze artigianali della città.

Visita alla bottega e prova materiali per la realizzazione di un gadget.

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Tempi di realizzazione marzo –aprile.

Uscite collegate:bottega artigiana nei pressi della scuola.

Obiettivi saper realizzare un oggetto artigianale

Competenze:progettare, collaborare e partecipare.

2.E’ qui la festa!

Iniziativa finalizzata a realizzare un momento di festa con piccolo buffet a scuola ad esempio per l’open day.

Possibili collaborazioni Scuola secondaria di II grado IPSEOA R.Virtuoso Salerno

Ist.Alberghiero santa Caterina da Siena.

Tempi di realizzazione dicembre-febbraio.

Uscite collegate: Supermercato, pasticceria, fornaio.

Secondaria di I grado

Obiettivi: Programmare e saper realizzare un evento scolastico,gestendo un preventivo e la spesa. Competenze: Progettare, Comunicare , Collaborare e partecipare Discipline coinvolte:

Italiano, Musica,Tecnologia, Arte e immagine.

Per la valutazione:Autobiografia cognitiva, Rubrica di valutazione.

3.Il mio progetto caffè.

Iniziativa volta ad imparare a preparare e servire un caffè a regola d’arte.

Tempi di realizzazione aprile -maggio.

Uscite didattiche collegate:Visita ai bar partner del progetto

Secondaria di I grado

Obiettivi: Imparare come preparare e servire un prodotto della tradizione .

Competenze: Progettare, Comunicare, Individuare collegamenti e relazioni. Prodotto. Materiali multimediali per far conoscere il progetto.

Discipline coinvolte:

Scienze,Tecnologia,.

Per la valutazione:

Autobiografia cognitiva - Rubrica di valutazione

4.A scuola di pizza.

Iniziativa volta ad organizzare e realizzare una serata in pizzeria per la fine dell’anno scolastico con alunni genitori e

docenti. Gli alunni cureranno l’allestimento della sala (apparecchiatura dei tavoli), parteciperanno alla preparazione delle

pizze e le serviranno.

Possibili collaborazioni Scuola secondaria di II grado Ist per i servizi enogastronomici R.Virtuoso Salerno e IPSAR S.

Caterina da Siena Salerno.

Tempi di realizzazione aprile -maggio.

Uscite didattiche collegate:Pizzeria, Ist.Virtuoso,Ist.S.Caterina.

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Secondaria di I grado

Obiettivi: Riconoscere il valore di un prodotto a forte tipicità, saperlo riprodurre e proporre.

Prodotto: Una tavola ben apparecchiata, una pizza a regola d’arte.

Competenze: Imparare ad imparare, Collaborare e partecipare Discipline coinvolte: Italiano, Storia, Scienze, Tecnologia.

Per la valutazione:

Autobiografia cognitiva

Rubrica di valutazione

5.Salerno e il suo mare.

Iniziativa volta ad organizzare e realizzare una uscita esplorativa della costa antistante la città per conoscere il mare ed

imparare ad amarlo e rispettarlo. Gli alunni progetteranno e vivranno l’uscita in barca realizzando video e foto da

postare sui social scolastici.

Possibili collaborazioni Scuola secondaria di II grado Ist Tecnico Giovanni XXIII.

Tempi di realizzazione aprile -maggio.

Uscite didattiche collegate:Visita al porto, uscita in traghetto o barca lungo la costa.

Secondaria di I grado

Obiettivi: Imparare a vedere l’ambiente da una prospettiva diversa e globale.

Competenze: Progettare, Comunicare, Individuare collegamenti e relazioni. Prodotto. Materiali multimediali per far conoscere il mare antistante la città.

Discipline coinvolte:

Italiano, Scienze,Tecnologia, Arte e immagine.

Per la valutazione:

Autobiografia cognitiva - Rubrica di valutazione

AUTONOMIA

PROPOSTE

1.A SPASSO CON LA CLASSE.

Iniziativa volta a realizzare un uscita volta a migliorare le competenze in ordine all’orientamento negli spazi ed alla

sicurezza per strada, saper viaggiare sul mezzo pubblico.

Tempi di realizzazione un mese a scelta tra la stagione autunnale e quella primaverile.

Uscite didattiche collegate:

1.Giro in bus

2.Percorso in metro

Secondaria di I grado

Obiettivi

Prodotto: Una passeggiata col gruppo classe per la città.

Competenze: Progettare, Collaborare e partecipare, Individuare collegamenti e relazioni Discipline coinvolte: tutte.

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Per la valutazione:

Autobiografia cognitiva- Rubrica di valutazione

Imprese che collaborano e partecipano attivamente al progetto

LOCANDA DI APICIO - PASTICCERIA ARIENZO - PASTICCERIA BEATRICE

EDICOLA MELE MARILENA - CARTOLERIA EUROBIA - BAR BELLINI -BAR DELL’AMICIZIA

CAFFE E CYGARETTES - LA BOTTEGUCCIA LABORATORIO ARTIGIANALE

OTTICA EMPORIO SIANO - CONAD VIA IRNO – ETE’ SUPERMERCATO VIA PRUDENTE

IRON CLUB PALESTRA - ASD CSU PALESTRA - PIZZERIA TRIANON - CAI SALERNO

BAR LIDO ANIREIP PISCIOTTA - AGRITURISMO VALLE DI MARCO PISCIOTTA

LEGA NAVALE - PIZZA MANIA - CAI CENTRO ALPINO ITALIANO -L’OASI DELLLA FRUTTA

BAR DELLE ROSE - LIDO LA TORRE PALINURO DI CENTOLA – EMBARCADERO- PASTICCERIA BUONOCORE -

Allegato n. 2 al PTOF 2019/2022

Delibera n. 2 Collegio Docenti del 24.10.2019

Delibera n. 110 del 24.10.2019