ALLEGATI DEL PROGETTO ER 2015 - Diocesi di Imola tempo: mentre io mi spazzolo i denti lui si lava la...

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ALLEGATI DEL PROGETTO ER 2015 1) IMPRONTA ECOLOGICA (giornata 3) Test sull’impronta ecologica PER LE ELEMENTARI: una storia per riflettere sui nostri stili di vita e sull’impronta che lasciamo con le nostre azioni (la Storia può essere narrata o rappresentata con una scenetta divertente) Una giornata da… piedone Come tutte le mattine, la mamma è entrata in camera nostra e ha acceso tutte le luci: la lampada grande e quelle piccole sui nostri comodini. Io, mia sorella e mio fratello abbiamo fatto finta di non svegliarci e allora è partita la radiosveglia, che quando torniamo da scuola è sempre ancora accesa perché ci dimentichiamo tutti di spegnerla. A me piace di più quando per svegliarci la mamma alza la tapparella e fa entrare la luce del sole, ma lei non lo fa quasi mai, secondo me a lei il sole non piace, e infatti in casa nostra ci sono tende dappertutto e bisogna accendere sempre le luci anche di giorno. Poi è iniziata la battaglia per il bagno. Nessuno vuole entrarci per ultimo perché siamo tutti disordinati e chi entra dopo trova sempre del sapone rovesciato o il dentifricio sparso nel lavandino. A me danno fastidio i rubinetti che sgocciolano, ma in casa nostra l’idraulico non viene mai, e si sente sempre il “plin plin” delle gocce. La colazione è stata divertente. Abbiamo mangiato le merendine e ci siamo tirati le carte appallottolate. La nostra pattumiera trabocca sempre di rifiuti di tutti i tipi: giornalini, lattine, bottiglie di plastica e avanzi. Io odio togliere il sacco e portarlo giù in cortile, ma tocca sempre a me perché sono il più grande. Per andare a scuola abbiamo preso la macchina. La scuola non è lontana ma la mamma dice che così è più comodo e quando piove almeno non ci bagnamo tutti. Quando siamo arrivati, come al solito non c’era parcheggio e per portare la mia sorellina dentro la scuola materna la mamma ha lasciato noi grandi in macchina con le quattro frecce e il motore acceso. A scuola la maestra ci ha fatto fare dei disegni. A me piace disegnare, ma il paesaggio con gli alberi non mi veniva proprio, e ho dovuto buttare cinque fogli prima di riuscire a farne uno che andasse bene. In classe faceva un caldo pazzesco. Ormai è primavera e fuori si sta bene, ma i termosifoni sono ancora accesi e così abbiamo dovuto aprire tutte le finestre. All’uscita mi sono preso una sgridata dalla mamma perché dalla tasca dello zaino spuntavano le carte delle merende. Così le ho buttate sul marciapiedi. Poi siamo andati al supermercato e abbiamo comprato un sacco di scatolette, noi mangiamo spesso roba in scatola perché la mamma dice che si fa più veloce a cucinare e costa meno. Abbiamo cenato tutti insieme ed ero contento, ma era il mio turno di caricare la lavastoviglie e a me non piace; la mamma però non vuole mai lavare i piatti nel lavello, nemmeno quando sono pochi, perché dice che le si rovinano le mani. Una giornata da… piedino La mamma stamattina mi ha svegliato come piace a me. Ha aperto un po’ la persiana e la finestra, per farmi sentire gli uccellini che cantano nel giardinetto qui sotto. Abbiamo messo le cassettine per il cibo così vengono tanti uccelli diversi e io li posso guardare e disegnarli sul mio taccuino. Per colazione ho preso il latte fresco con i cereali, quelli nella confezione di cartone che a me piace un sacco perché poi la uso per farci dei giochi. Sono bravissimo a costruire case e garage per le macchinine con i cartoni e le confezioni del supermercato. Io e mio fratello ci siamo organizzati per usare il bagno senza perdere tempo: mentre io mi spazzolo i denti lui si lava la faccia. Poi quando io mi sciacquo la bocca, lui usa lo spazzolino. Il papà dice che l’acqua non bisogna sprecarla, e infatti ieri ha chiamato l’idraulico perché aggiustasse il rubinetto della cucina che sgocciolava. A scuola siamo andati a piedi perché pioveva e con la bici ci saremmo bagnati. La scuola è un po’ lontana e a volte penso che sarebbe comodo andarci in macchina come fanno tanti miei compagni, ma la mamma dice che è meglio uscire dieci minuti prima e camminare un po’ che intasare le strade e inquinare per fare poche centinaia di metri! A scuola la maestra ci ha fatto scrivere una storia. Per fare le brutte copie ci ha dato dei fogli da riciclo, con dei vecchi disegni venuti male. Non ci fa mai buttare i fogli che da un lato si possono ancora usare, perché per fare la carta si abbattono gli alberi e non bisogna sprecarla. Dopo la scuola siamo andati a fare la spesa. La mamma si

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ALLEGATI DEL PROGETTO ER 2015

1) IMPRONTA ECOLOGICA (giornata 3)

Test sull’impronta ecologica PER LE ELEMENTARI: una storia per riflettere sui nostri stili di vita e sull’impronta che lasciamo con le nostre azioni (la Storia può essere narrata o rappresentata con una scenetta divertente) Una giornata da… piedone Come tutte le mattine, la mamma è entrata in camera nostra e ha acceso tutte le luci: la lampada grande e quelle piccole sui nostri comodini. Io, mia sorella e mio fratello abbiamo fatto finta di non svegliarci e allora è partita la radiosveglia, che quando torniamo da scuola è sempre ancora accesa perché ci dimentichiamo tutti di spegnerla. A me piace di più quando per svegliarci la mamma alza la tapparella e fa entrare la luce del sole, ma lei non lo fa quasi mai, secondo me a lei il sole non piace, e infatti in casa nostra ci sono tende dappertutto e bisogna accendere sempre le luci anche di giorno. Poi è iniziata la battaglia per il bagno. Nessuno vuole entrarci per ultimo perché siamo tutti disordinati e chi entra dopo trova sempre del sapone rovesciato o il dentifricio sparso nel lavandino. A me danno fastidio i rubinetti che sgocciolano, ma in casa nostra l’idraulico non viene mai, e si sente sempre il “plin plin” delle gocce. La colazione è stata divertente. Abbiamo mangiato le merendine e ci siamo tirati le carte appallottolate. La nostra pattumiera trabocca sempre di rifiuti di tutti i tipi: giornalini, lattine, bottiglie di plastica e avanzi. Io odio togliere il sacco e portarlo giù in cortile, ma tocca sempre a me perché sono il più grande. Per andare a scuola abbiamo preso la macchina. La scuola non è lontana ma la mamma dice che così è più comodo e quando piove almeno non ci bagnamo tutti. Quando siamo arrivati, come al solito non c’era parcheggio e per portare la mia sorellina dentro la scuola materna la mamma ha lasciato noi grandi in macchina con le quattro frecce e il motore acceso. A scuola la maestra ci ha fatto fare dei disegni. A me piace disegnare, ma il paesaggio con gli alberi non mi veniva proprio, e ho dovuto buttare cinque fogli prima di riuscire a farne uno che andasse bene. In classe faceva un caldo pazzesco. Ormai è primavera e fuori si sta bene, ma i termosifoni sono ancora accesi e così abbiamo dovuto aprire tutte le finestre. All’uscita mi sono preso una sgridata dalla mamma perché dalla tasca dello zaino spuntavano le carte delle merende. Così le ho buttate sul marciapiedi. Poi siamo andati al supermercato e abbiamo comprato un sacco di scatolette, noi mangiamo spesso roba in scatola perché la mamma dice che si fa più veloce a cucinare e costa meno. Abbiamo cenato tutti insieme ed ero contento, ma era il mio turno di caricare la lavastoviglie e a me non piace; la mamma però non vuole mai lavare i piatti nel lavello, nemmeno quando sono pochi, perché dice che le si rovinano le mani. Una giornata da… piedino La mamma stamattina mi ha svegliato come piace a me. Ha aperto un po’ la persiana e la finestra, per farmi sentire gli uccellini che cantano nel giardinetto qui sotto. Abbiamo messo le cassettine per il cibo così vengono tanti uccelli diversi e io li posso guardare e disegnarli sul mio taccuino. Per colazione ho preso il latte fresco con i cereali, quelli nella confezione di cartone che a me piace un sacco perché poi la uso per farci dei giochi. Sono bravissimo a costruire case e garage per le macchinine con i cartoni e le confezioni del supermercato. Io e mio fratello ci siamo organizzati per usare il bagno senza perdere tempo: mentre io mi spazzolo i denti lui si lava la faccia. Poi quando io mi sciacquo la bocca, lui usa lo spazzolino. Il papà dice che l’acqua non bisogna sprecarla, e infatti ieri ha chiamato l’idraulico perché aggiustasse il rubinetto della cucina che sgocciolava. A scuola siamo andati a piedi perché pioveva e con la bici ci saremmo bagnati. La scuola è un po’ lontana e a volte penso che sarebbe comodo andarci in macchina come fanno tanti miei compagni, ma la mamma dice che è meglio uscire dieci minuti prima e camminare un po’ che intasare le strade e inquinare per fare poche centinaia di metri! A scuola la maestra ci ha fatto scrivere una storia. Per fare le brutte copie ci ha dato dei fogli da riciclo, con dei vecchi disegni venuti male. Non ci fa mai buttare i fogli che da un lato si possono ancora usare, perché per fare la carta si abbattono gli alberi e non bisogna sprecarla. Dopo la scuola siamo andati a fare la spesa. La mamma si

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porta sempre le borse di tela, così non dobbiamo comprare i sacchetti di plastica. Abbiamo preso delle confezioni giganti di biscotti e un sacco di frutta fresca, e la mamma ci ha messo un sacco di tempo a scegliere il detersivo perché non trovava quello con il contenitore che si può riutilizzare. A cena c’eravamo tutti, anche il papà. Accanto al tavolo c’è la tabella con scritto a chi tocca sparecchiare e lavare i piatti, stavolta toccava a me e a papà. La lavastoviglie la usiamo solo se ci sono ospiti o se abbiamo usato proprio tante pentole! Piedino o Piedone? IL TEST PER CALCOLARE L’IMPRONTA ECOLOGICA 1. Con quale frequenza mangi carne? A Più volte al giorno B 1 volta al giorno C 2 – 3 volte alla settimana D Mai 2. Da dove provengono gli alimenti che solitamente mangia la tua famiglia? A Dal nostro giardino B Dalla regione C Dalla Svizzera D Dall’Europa E Da altri continenti 3. La tua famiglia compra spesso alimenti biologici? A Sì B No 4. Con quale frequenza i tuoi genitori ti comprano dei nuovi vestiti? A 1 volta alla settimana o più spesso B 1 volta al mese C Ogni 3 mesi D Raramente E Indosso soprattutto vestiti dei miei fratelli o di seconda mano 5. In quale genere di abitazione vivi? A In una casa con molti appartamenti B In una casa con 2 – 4 appartamenti C Nella nostra casa abita solo la mia famiglia D In una casa che rispetta gli standard energetici attuali (pannelli fotovoltaici etc…) 6. In inverno come arieggi la tua stanza? A Lascio la finestra semi-aperta a lungo B Apro spesso la finestra ma solo per brevi attimi 7. In casa usate lampade a risparmio energetico? A Si B No 8. Quante ore al giorno usi la televisione, il computer o l’impianto stereo? A Mai B Da 1 a 3 ore C Da 3 a 6 ore D Da 3 a 12 ore

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E Da 12 a 18 ore F Da 18 a 24 ore 9. Cosa fai dopo che non usi più la televisione o il computer? A Spengo tutto completamente B Metto l’apparecchio in «stand-by» 10. Come vai a scuola? A A piedi B In la bicicletta C In il bus o in treno D Mi faccio accompagnare in auto 11. Per quante ore hai volato l’anno scorso? A Mai B Da 1 a 5 ore C Da 5 a 10 ore D Da 10 a 25 ore E Di più 12. Quanto tempo rimani sotto la doccia alla settimana? A Da 1 a 20 minuti B Da 20 a 40 minuti C Da 40 a 60 minuti D Di più

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2) PRANZO DEI POPOLI (giornata 9)

(Versione semplificata: il gioco dei biscotti)

OBIETTIVI:

• Sperimentare la diversa distribuzione di risorse economiche e alimentari nel mondo.

• Immedesimarsi e sviluppare empatia verso le persone che vivono in condizione di povertà

SVOLGIMENTO:

L’educatore annuncia ai ragazzi che in questo gioco dovranno immedesimarsi in un particolare popolo ,

assumendone le abitudini alimentare e le possibilità di reperire il cibo.

Sono presentati indicativamente 5 popoli (ma a seconda del numero di ragazzi potete aumentare o

diminuire). Si consiglia di svolgere l’attività munendosi di questo mappamondo/planisfero che già suddivide

in gli stati in base alle loro disponibilità economiche, alimentari . Ma è anche fondamentale scegliere 5

paesi ben precisi e non solo le categorie generiche!

(http://documents.wfp.org/stellent/groups/public/documents/newsroom/wfp260459.pdf )

Un altro suggerimento è di affidare un educatore a ogni gruppo, chiedendogli di travestirsi con gli abiti tipici

di quel popolo, per aiutare i ragazzi a entrare nella cultura locale. E’ importante però, al tempo stesso, far

capire ai ragazzi che non si tratta di un gioco, ma di un’attività su cui devono riflettere e confrontarsi.

Su un ipotetico gruppo di 20 ragazzi/e la distribuzione è la seguente:

- Paesi Poverissimi: sono 6 bambini, e si spartiscono 1alimento molto povero (riso bianco non

condito, pane e acqua etc..).

- Paesi Poveri: sono 7 bambini, e si spartiscono 2 tipi di alimenti poveri.

- Paesi Benestanti: sono 4 bambini, e mangiano 4 varietà di cibi, con primo, secondo, dolce...

- Paesi Ricchi: sono 2 bambini, e mangiano 6 piatti, di vario genere, con sempre maggior scelta anche

di bevande.

- Paesi Ricchissimi: è 1 bambino, e mangia 7 piatti con una grande varietà.

NB. La versione semplificata, se non è possibile svolgerla con i cibi tipici, utilizza (con le stesse quantità) uno

stesso tipo di alimento (riso, biscotti, o altro a vostra scelta!)

I ragazzi vengono assegnati ai vari gruppi casualmente, pescando un foglietto con indicato il popolo di

appartenenza. Si divideranno così in 5 spazi, dove troveranno pronti e apparecchiati 5 tipici pranzi locali. A

seconda del popolo, cambierà anche l’apparecchiatura, la comodità, il modo di mangiare etc.

Al via dell’educatore conduttore, i ragazzi dovranno incominciare a mangiare il loro piatto tipico,

ovviamente nelle quantità assegnate in base alla suddivisione precedente. I rappresentanti dei paesi

poverissimi saranno in numero maggiore ma avranno a disposizione pochissimo cibo (e senza varietà),

mentre man mano che si progredisce economicamente, ci sarà più scelta, più condimenti (per un numero

esiguo di persone).

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I gruppi non possono entrare in relazione ma si possono solo osservare vicendevolmente mentre mangiano.

A un certo punto, il conduttore blocca il gioco, dichiara terminato il pranzo e “butta via” il cibo avanzato,

proveniente in gran parte dai paesi più ricchi (il cibo non deve essere ovviamente sprecato veramente ma

riversato in altri contenitori)

Finito di mangiare, si passa al debriefing:

Ogni gruppo condivide:

Com'è andata? Come si sono sentiti i componenti dei vari gruppi?

Cos'è successo? Solitamente i poverissimi si dividono le briciole di un solo cibo, e aspettano che il/la

ricchissimo/a finisca di mangiarsi i suoi molti alimenti. I primi sentiranno l'ingiustizia, il secondo forse sarà in

imbarazzo.

Di fronte al cibo buttato: è quello che facciamo ogni giorno con i nostri avanzi! Cosa abbiamo provato? Ci

avevamo mai pensato?

Per questo confronto è suggerito un cartellone dove segnare le varie posizioni e i pensieri che emergono da

ogni popolo.

Infine si conclude, in condivisione, mangiando insieme quello che era avanzato e che sembrava fosse stato

“buttato nella spazzatura”.

3) SUGGERIMENTI

FILM a tema, da utilizzare eventualmente per giornate di pioggia!

- Piovono Polpette

Flint è un giovane inventore che ha un'unica grande ossessione: costruire una macchina che riesca

a trasformare l'acqua in cibo. Il ragazzo passa la sua vita chiuso in un laboratorio sperando di

realizzare il suo sogno, con il risultato di combinare un guaio dietro l'altro, finché un giorno non

comincia a piovere cibo dal cielo...

- WALL-E

È la storia di un simpatico robot il cui compito è quello di ripulire dall’immondizia la Terra,

abbandonata dall’umanità. L’incontro con l’ipertecnologica Eve e la scoperta di una piccola piantina

cambieranno il suo destino e quello degli umani

- Ratatouille

Remy è giovane, gagliardo e ha il cuore colmo di belle speranze: ha un senso dell'odorato

sviluppatissimo e sopraffino, sa apprezzare i sapori ed è in grado di combinarli con originalità,

perciò vorrebbe diventare uno chef. C'è un solo problema: Remy è un topo.

- Ant Bully

Appena arrivato in una nuova città, senza amici e tormentato da un bullo del quartiere, il piccolo

Lucas Nickle sfoga la sua frustrazione su un nido di innocenti formiche del suo giardino. Ma un

giorno le formiche reagiscono. Usando una pozione magica, fanno rimpicciolire Lucas alle loro

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dimensione e lo condannano a vivere come una formica nella loro colonia. In questo nuovo mondo,

Lucas imparerà un'importante lezione sull'amicizia, inizierà a vedere la vita in modo diverso e infine

troverà il coraggio per difendersi.

- Robots

Rodney Copperbottom, è un piccolo e geniale robot di città che inventa congegni e nutre la

speranza di superare i confini del suo mondo bizzarro e pittoresco, lavora in un ristorante al fianco

del padre (che è una vera e propria lavastoviglie), ma ambisce a qualcosa di più. Armato del suo

speciale talento inventivo, decide di partire per Robot City, dove spera d’incontrare il suo idolo,

l’autorevole inventore Bigweld.

USCITE / GITE

- Orto

- Azienda Agricola

- Fattoria

- Contadino

- Parco

SITI INTERNET

- Ricette ispirate a brani della Bibbia: http://www.unattimodipace.it/bibbia-in-cucina

- Il cibo fra risorsa e spreco: www.cibopertutti.it/download/Il_cibo_fra_risorsa_e_spreco.pdf

- Cortometraggio del 1987 “L’uomo che piantava glia alberi”:

https://www.youtube.com/watch?v=YIFDlYqtXDA&feature=youtu.be