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PATROLOGÍA FONDAMENTALE — SEC. IV (Mara) INTRODUZIONE Il IV secolo vede il verificarsi di una separazione tra Oriente e Occidente, tra l'area di lingua greca e quella di lingua latina. Abbiamo pertanto due patrologie, c!e presentano una enorme fioritura di autori. "a ci# consegue un primo problema, ovvero la necessit$ di individuare un metodo di studio. Altaner e %uasten !anno scelto di utilizzare un criterio c!e divide gli autori in base alla loro area geografico&culturale tale metodo presenta per# lo svantaggio di riunire autori c!e si sono occupati di tematic!e assai differenti tra di loro. a  prof. Mara scegl ie inve ce un criterio tematico, c!e porter$ a divi dere il corso nei seguen ti capitoli *. %uadro storico&politico&culturale della situazione del IV sec., indispensabile per contestualizzare i +adri e per cogliere il loro interagire con la cultura e le idee della loro epoca. I +adri risentono della cultura ambiente, la utilizzano ed in parte la trasformano. Il IV sec. si  presenta com e l'inizio di gran di novit$   prima del -* i +adri si colloca no nel rispetto dell'autorit$ costituita (cfr. /m ), ma la contestano a motivo delle persecuzioni e della rigida divisione in classi sociali.   gli imp eratori del IV secolo (tranne 0iul iano l'apostata, -1*&-1-) sono tutti cristian i. I +adri devono quindi riflettere su come proporre ai cristiani il rapporto 2!iesa&impero. 3i forma allora una teolo gia poli tica, ovvero una rif les sione sulle rec iproc !e prero gativ e e limitazioni dei due poteri.   prima del IV secolo non si pensa a dare una storia dell e comunit$ cristia ne. Ma nel  pensi ero del tempo un popolo senza storia 4 un non&popolo si ini zia no allora a scrivere delle 2ronologie (ovvero delle messe in parall elo degli avvenimenti dell'impero e di quell i ecclesiali), cui fanno presto seguito delle 56istoriae7 vere e proprie (a partire da 8usebio di 2esarea). Muta per# il genere letterario la storia non si occupa pi9 solo di generali, guerre e imperatori entrano invece, come soggetti storici, la plebe, le donne, i bambini...   in questo contesto 4 importa nte consid erare come vien e vista dai +adri la progressiva decadenza di /oma (c!e nel :* sar$ messa al sacco dai V a ndali) per alcuni si tratta di un' enorme disgrazia, per altri si tratta semplicemente di un passaggio storico. ;. a cronogr afia, la stori ografia, la biografia come i cristiani si appropr iano di questi generi letterari noti all'antic!it$, e con quali esiti per le forme stesse (cfr. ad es. il 5"e viris illustribus7 di 0erolamo). -. <enomeni religiosi c!e si impongono nel IV sec. proposte di salvezza per l'uomo cui il cristianesimo deve rispondere (es. il Manic!eismo). :. 2onseguenze della persecuzione di "iocleziano nella 2!iesa, soprattutto africana, si rivitalizza un problema mai sopito nasce cos= il donatismo. Vi 4 nella 2!iesa una esigenza di  purezza, di ascesi, di impegno serio per l'essere cristiani. Insie me al donatismo nasce anc!e il monac !esi mo, come risposta alle esige nze suddette. "onatism o e mona c!es imo vogliono rispondere alla stessa domanda di purezza, ma !anno esiti ben diversi. Atanasio, scrivendo la vita di Antonio, !a il grandissimo merito di recuperare all'interno della 0rande 2!iesa la vita monastica, attenuandone la caratteristica di rifiuto della gerarc!ia. >. ?asce la poesia cristiana con molte fatic!e, necessarie per liberarsi dai pregiudizi tematici e formali c!e screditavano la poesia pagana agli occ!i dei fedeli. 6a per contenuto la vittoria di 2risto e l'amicizia cristiana. 1. ?el IV secolo nasce una riflessione sull'essere cristia ni la teologia , ovvero un discorso su "io c!e si tenta a partire anc!e da ca tegorie filo sofic !e. @ utto questo crea non  poc!i problem i, come ad esem pio l'aria nesi mo, gli pneum atomac! i... a riflessio ne della 2!iesa su questi movimenti origina i grandi 2oncilii ?icea (-;>), 2ostantinopolitano I (-*) e molti 3inodi locali. 1

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PATROLOGÍA FONDAMENTALE — SEC. IV (Mara)

INTRODUZIONE

Il IV secolo vede il verificarsi di una separazione tra Oriente e Occidente, tra l'area dilingua greca e quella di lingua latina. Abbiamo pertanto due patrologie, c!e presentano unaenorme fioritura di autori. "a ci# consegue un primo problema, ovvero la necessit$ diindividuare un metodo di studio. Altaner e %uasten !anno scelto di utilizzare un criterio c!edivide gli autori in base alla loro area geografico&culturale tale metodo presenta per# losvantaggio di riunire autori c!e si sono occupati di tematic!e assai differenti tra di loro. a

 prof. Mara sceglie invece un criterio tematico, c!e porter$ a dividere il corso nei seguenticapitoli

*. %uadro storico&politico&culturale della situazione del IV sec., indispensabile per contestualizzare i +adri e per cogliere il loro interagire con la cultura e le idee della loro epoca.I +adri risentono della cultura ambiente, la utilizzano ed in parte la trasformano. Il IV sec. si

 presenta come l'inizio di grandi novit$  prima del -* i +adri si collocano nel rispetto dell'autorit$ costituita (cfr. /m), ma lacontestano a motivo delle persecuzioni e della rigida divisione in classi sociali.

  gli imperatori del IV secolo (tranne 0iuliano l'apostata, -1*&-1-) sono tutti cristiani. I+adri devono quindi riflettere su come proporre ai cristiani il rapporto 2!iesa&impero. 3iforma allora una teologia politica, ovvero una riflessione sulle reciproc!e prerogative elimitazioni dei due poteri.

  prima del IV secolo non si pensa a dare una storia delle comunit$ cristiane. Ma nel pensiero del tempo un popolo senza storia 4 un non&popolo si iniziano allora a scrivere delle2ronologie (ovvero delle messe in parallelo degli avvenimenti dell'impero e di quelliecclesiali), cui fanno presto seguito delle 56istoriae7 vere e proprie (a partire da 8usebio di2esarea). Muta per# il genere letterario la storia non si occupa pi9 solo di generali, guerre eimperatori entrano invece, come soggetti storici, la plebe, le donne, i bambini...

  in questo contesto 4 importante considerare come viene vista dai +adri la progressivadecadenza di /oma (c!e nel :* sar$ messa al sacco dai Vandali) per alcuni si tratta di un'enorme disgrazia, per altri si tratta semplicemente di un passaggio storico.

;. a cronografia, la storiografia, la biografia come i cristiani si appropriano di questigeneri letterari noti all'antic!it$, e con quali esiti per le forme stesse (cfr. ad es. il 5"e virisillustribus7 di 0erolamo).

-. <enomeni religiosi c!e si impongono nel IV sec. proposte di salvezza per l'uomo cuiil cristianesimo deve rispondere (es. il Manic!eismo).

:. 2onseguenze della persecuzione di "iocleziano nella 2!iesa, soprattutto africana, sirivitalizza un problema mai sopito nasce cos= il donatismo. Vi 4 nella 2!iesa una esigenza di

 purezza, di ascesi, di impegno serio per l'essere cristiani. Insieme al donatismo nasce anc!e ilmonac!esimo, come risposta alle esigenze suddette. "onatismo e monac!esimo voglionorispondere alla stessa domanda di purezza, ma !anno esiti ben diversi. Atanasio, scrivendo lavita di Antonio, !a il grandissimo merito di recuperare all'interno della 0rande 2!iesa la vitamonastica, attenuandone la caratteristica di rifiuto della gerarc!ia.

>. ?asce la poesia cristiana con molte fatic!e, necessarie per liberarsi dai pregiudizitematici e formali c!e screditavano la poesia pagana agli occ!i dei fedeli. 6a per contenuto lavittoria di 2risto e l'amicizia cristiana.

1. ?el IV secolo nasce una riflessione sull'essere cristiani la teologia, ovvero undiscorso su "io c!e si tenta a partire anc!e da categorie filosofic!e. @utto questo crea non

 poc!i problemi, come ad esempio l'arianesimo, gli pneumatomac!i... a riflessione della2!iesa su questi movimenti origina i grandi 2oncilii ?icea (-;>), 2ostantinopolitano I (-*)e molti 3inodi locali.

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B. Il grande numero di conversioni non rende pi9 sufficiente l'istruzionepersonalizzata c!e si basava sulla confessione di 0es9 come <iglio di "io e sulla conoscenzadella Cibbia. ?ascono allora le 2atec!esi, pi9 sistematic!e.

. a novit$ del cristianesimo si spiega solo a partire dalla Cibbia nascono cos=moltissimi 2ommentari biblici. "opo la fine dell'attesa della +arusia come imminente, bisogna

trovare un insegnamento c!e permetta ai cristiani di vivere i tempi lung!i della storia. Abbiamocos=, nel III sec., moltissimi commenti al corpus paolino. 2ontro le deviazioni dualiste bisognadifendere la bont$ della creazione si commenta cos= moltissimo la 0enesi.

D. 'attivit$ omiletica si 4 ormai diffusa la struttura liturgica, e ci si sofferma sulle festedei martiri, del 3alvatore e di Maria. Molte omelie !anno per oggetto il commento dei 3almi.

*. 'attivit$ conciliare, con il problema delle diverse teologie soggiacenti ai due ambitigreco e romano.

Cibliografia generaleE Ambito storico&politico "aniFlou&Marrou,  Nuova storia della Chiesa, vol. *, parteII. +er il confronto con le correnti religiose esterne al cristianesimo vedasi 0rant,

Gnosticismo e cristianesimo antico.E Ambito teologico GellH,  Il pensiero cristiano delle origini, parte III.E Ambito cristologico 0rillmeier.E /apporti 2!iesa&Impero 6. /a!ner, Chiesa e struttura politica nel cristianesimo

 primitivo  (offre un'idea generale, soprattutto per le origini) Carbero,  Il pensiero politicocristiano, @orino,*D1;. "a leggere e portare all'esame (criticando le parti meno condivisibili)Momigliano (ed.),  Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel IV secolo, a ?uova Italia,<irenze. "a leggere anc!e "odds, Pagani e cristiani in un'epoca di angoscia (la prospettiva4 diversa da quella di Momigliano). 3i segnala anc!e /. /aimondon,  La crisi dell'imperoromano, Mursia, Milano *DB> (sulla crisi religiosa del paganesimo).

QUADRO STORICO-POLITICO

--&> persecuzione di "iocleziano.-**&*- editto di tolleranza di 0alerio, icinio, 2ostantino.-D; editto di @eodosio, rimasto unico imperatore mette al bando il paganesimo e proscriveogni culto non cristiano. ?ell'arco di un secolo il cristianesimo diventa, da perseguitato c!eera, persecutore nella figura dell'imperatore cristiano.

I cuatro editti di persecuzione di "iocleziano (cfr.  HE , VIII ed 8usebio,  I martiri di Palestina)

*. -- proibizione del culto confisca dei libri (Cibbia e liturgia) e dei vasi sacri

confisca delle 2!iese. 8' la prima volta c!e si confiscano i libri sacri. "ecio (;>) e Valeriano(;>B) obbligavano ad un atto di culto. ?el ;>B (muore 2ipriano) c!i si professa cristiano deverinunciare ai beni e viene incarcerato. "iocleziano fa arrestare i capi delle comunit$, e per la

 prima volta vede nel possesso dei libri sacri l'elemento fondante dell'esistenza dei cristiani. Icosiddetti 5traditores7 verranno poi considerati scomunicati dai donatisti, ed i sacramenticelebrati da essi invalidi. "iocleziano comprende c!e, una volta tolto ai cristiani il riferimentoai libri sacri (per noi alla /ivelazione), essi non avrebbero pi9 avuto motivo di fare comunit$.

;. Arresto dei capi delle 2!iese.-. iberazione dei prigionieri c!e offrono libagioni e sacrifici ( HE  VIII, 1,*).:. 2ome "ecio, ric!iede a tutti i sudditi un atto di culto pagano. ?otiamo una

escalation in questi editti, c!e !anno lo scopo di individuare i cristiani per annientarli. 8usebio

ci mostra, per#, come gli ordini non fossero applicati ovunque con la stessa severit$.

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 ?onostante questa persecuzione, il numero dei cristiani non diminu=, bens= si accrebbe diconseguenza, "iocleziano abdic# nel ->. Avvenimenti civili

-1 inizia la dinastia dei costantinidi (fino al -1-).-** primo editto di tolleranza di 0alerio ( HE  VIII,*B,* cfr. att., De mortibus, -1) ognisuddito pu# adorare il dio c!e preferisce.-*; 2ostantino sconfigge Massenzio e resta unico Augusto d'Occidente.-*- icinio sconfigge Massimino e resta unico Augusto d'Oriente.-;: 2ostantino sconfigge icinio ad Adrianopoli resta unico Imperatore.--B morte di 2ostantino avvenimenti ecclesiali.

-** inizi storici dello scisma donatista.-*- primo sinodo romano convocato per decidere quale sia la vera 2!iesa a 2artagine(cattolica o donatista).

-*: 3inodo di Arles, con papa 3ilvestro, convocato per il medesimo motivo.-;> 2oncilio ecumenico di ?icea.-- 2ostantino fonda 2ostantinopoli.

Il problema dell'inizio della decadenza dell'Impero romano va collegato con il regno di"iocleziano e la sua abdicazione 4 questo il punto di arrivo di una lunga crisi dovuta anc!e adelle trasformazioni della mentalit$ romana ed alle difficolt$ conseguenti all'enorme estensionedell'Impero (Orazio dice 5suis et ipsa /oma viribus ruit7, ovvero la stessa /oma cade a causadella sua estensione). Il problema della decadenza 4 anc!e dovuto alla decadenza dellareligione dell'Impero. Il culto imperiale era stato inteso come l'unico legame possibile per mantenere l'unit$ tra la pluralit$ di popoli e di regioni c!e costituivano l'Impero. o stesso

imperatore non 4 pi9 solo proclamato figlio di una divinit$, ma 4 egli stesso divino. 2os= iltitolo di 5pontife maimus7 rappresenta l'unificazione del potere religioso e di quello politico(secondo Varrone, 5pontife7 deriva da 5pontem facere7, ovvero fare da ponte, aprire uncammino...).

A questa divinizzazione si giunge perc!F essa viene considerata vantaggiosa per l'Impero porta pace ed unit$ nel bacino del Mediterraneo. Augusto aveva pensato direstaurare il costume per mezzo dell'idealit$ religiosa c!e stabiliva per tramite del cultoimperiale con lui compare il titolo di 5GHrios7 riferito all'Imperatore.

+i9 tardi, i 3everi e "iocleziano accentuano il carattere orientalizzante del cultoimperiale c!iedono espliciti atti di culto, nella convinzione c!e il credere comune nello stesso

 principio divino, superando le differenze religiose locali, accomuni tutti nel riconoscimento di

un principio superiore celeste rappresentato in terra dall'Imperatore.+rima di ricorrere al culto imperiale per rafforzare la coesione dell'Impero, lo stessoscopo era stato perseguito con altri mezzi. All'inizio ci si era serviti delle strade per portareovunque, come fattore unificante, il diritto romano ben presto, per#, ci si era accorti c!e moltidei suoi principi si raccordavano a concezioni dell'uomo e della vita difficilmente condivisibiliin altri contesti culturali (notiamo a questo proposito come, ad esempio, il concetto romano digiustizia si riconducesse fondamentalmente alla difesa della propriet$ privata, mentre per ilcristianesimo tale impostazione era inaccettabile, dacc!F costringeva alcuni a restare privi delnecessario sostentamento. Altri esempi potrebbero poi venire offerti dal diritto sepolcrale....).

Il fallimento del tentativo di unificazione basato sull'universalizzazione del dirittoromano pone nella necessit$, dal momento c!e si vogliono evitare conflitti per motivi non

essenziali quali le controversie giuridic!e, di trovare un altro fattore di coesione. 3i decideallora di puntare sulla religione ad ogni popolo viene permesso di mantenere i propri dei (c!eanzi sono accolti nel +ant!eon di /oma), purc!F si accetti di porre, al di sopra di essi,

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l'Imperatore, divinit$ suprema e fonte di unificazione. A questa regola non possono sottostare i0iudei, c!e per# rivestono un ruolo assai importante per l'economia dell'Impero. 3i fanno loroconcessioni in questo senso, ma li si relega nei g!etti e si proibisce loro di fare proselitiattivamente. Jn simile trattamento sembra prospettarsi, almeno al suo nascere, anc!e per ilcristianesimo la forte spinta missionaria c!e esso presenta, per#, non lo rende assimilabile al

0iudaismo prende cos= il via l'epoca delle persecuzioni, seppur diverse nei tempi e nei modi.3i pu# allora notare quanto la tolleranza c!e l'ideologia imperiale rivendicava comecaratteristica della romanit$ (cfr. la polemica di Ambrogio contro 3immaco, a proposito dellarisistemazione dell'ara della Vittoria a /oma) fosse invece dettata unicamente dall'interesse

 politico&economico.'abdicazione di "iocleziano segna l'acme del processo di decadenza c!e stiamo

considerando, dal momento c!e essa 4 gravida di conseguenze negative per la teologia&ideologia politica imperiale.

All'inizio dell'Impero 4 il valore militare a decretare la scelta dell'Imperatore ungenerale era proclamato 5Augustus7 dai propri soldati e confermava questa investitura seriusciva a sconfiggere i concorrenti. %uando l'Impero assume proporzioni enormi, "iocleziano

opera un passaggio l'investitura dell'autorit$ non viene n4 dall'esercito n4 dal 3enato, bens=dalla divinit$. Ma proprio "iocleziano, abdicando, mette in crisi questa concezione come pu#una divinit$ abdicareK Il fallimento della persecuzione 4 un vero e proprio scacco per ladivinit$ non resta c!e l'abdicazione, parimenti incompatibile con lo status divino.

2ostantino, mostrando un abilissimo intuito politico, trasferisce il principio delladivinit$ imperiale nella discendenza. ?el -;:, con abile mossa, 2ostantino rinuncia al titolo di5pontife maimus7 per assumere quello di vescovo di quelli c!e stanno fuori(Le)pi/skopoj tw=n e)kto/j), in contrapposizione ai vescovi effettivi, c!e sono vescovidi quelli c!e stanno dentro). 2on l'assunzione di questo titolo egli inizia a stabilire unadistanza tra la gerarc!ia cristiana ed il laicato, affermando la propria autorit$ su quest'ultimo.+rova di questo cambiamento di titolo, c!e per la prima volta contrappone stato e gerarc!ia

ecclesiale, 4 una moneta coniata dallo stesso 2ostantino in essa si vede la colomba dello3pirito santo, i cui raggi vanno a colpire la testa di 2ostantino, c!e si proclama figlio di "io.3iamo di fronte ad una trasposizione della scena del battesimo di 0es9 nel 0iordano.2ostantino si presenta cos= come il primo punto di riferimento di una politica imperiale c!etiene in considerazione il cristianesimo. All'elemento di debolezza del potere politico&religiosoimperiale costituito dall'abdicazione di "iocleziano, 2ostantino oppone il conetto dellafigliolanza divina dell'Imperatore (cfr. una moneta del -;-&:). Intendeva essere un 5alter 2!ristus7K

2ostantino non esprime mai questa pretesa si limita ad assumere dal cristianesimo unaserie di idee c!e gli permettono di sostituire alla tetrarc!ia la monarc!ia, nella quale vuolemostrare e ric!iamarsi al monoteismo cristiano. 2os= egli assume tutti i poteri nell'Impero

 pensa ed attua un regime politico di monarc!ia assoluta.

CONSTANTINO

Cibliografia essenziale su 2ostantinoE A. +iganiol,  L'Empereur Constantin, +aris *D-; tuttora insuperato per alcuneintuizioni politic!e.E <arina,  L'Impero e l'Imperatore cristiano in Eusebio di Cesarea la prima teologia

 politica del Cristianesimo, urigo *D11.E A. AlfNldi, Costantino tra paganesimo e cristiansimo, Cari *D1.

E A.6. ones, Costantino e la conversione dell'Europa, *D: (ma ai tempi di 2ost.l'8uropa non esistevaP).E 3. Mazzarino, L'impero romano, Cari *DB-.

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"a 2ostantino prende l'avvio l'intervento degli imperatori cristiani nei problemidottrinali, a tal punto c!e in seguito la situazione della 2!iesa sar$ condizionata dall'ascesa altrono di un imperatore ariano o niceno gli imperatori niceni, infatti, tenderanno a nonintervenire nelle discussioni teologic!e (Valentiniano aicus sum ma il suo socio Valente,

filoariano, convoc!er$ tre concilii per far deporre Atanasio).2ostantino 4 figlio di 2ostanzo 2loro e di 8lena. In giovent9 combatte valorosamentecontro i +ersiani, e nel -1, alla morte del padre, 4 acclamato imperatore dalle sue truppe. ?el-* sconfigge presso Marsiglia Massimiano. ?el -*; combatte contro Massenzio e losconfigge a +onte Milvio. In questa occasione, secondo una tradizione gi$ attestata daicontemporanei, 2ostantino, dopo aver avuto una visione, fa porre sugli scudi dei suoi soldati ilmonogramma cristiano (Q+) come segno e garanzia di vittoria. a tradizione del simbolo

 posto sugli scudi 4 attestata unanimemente, mentre quella della visione (accompagnata dalle parole in !oc signo vinces) 4 riportata solo da 8usebio e attanzio. 8' legittimo c!iedersi,dunque, se l'impiego del monogramma cristiano (e della successiva conversione) fu davverosuggerito dalla visione, o se dipendesse da un calcolo politico. @ale questione non 4 a tutt'oggi

risolta lo storico non pu# fare altro c!e cercare ed esaminare gli eventuali effetti dellavisione. "opo la vittoria su Massenzio, in effetti, 2ostantino fu favorevole ai 2ristiani.8ccone alcune testimonianze storic!e

-*- disposizioni di 2ostantino e icinio sulla libert$ di culto (il c.d. editto di Milano).-;: sconfitta di icinio 2ostantino resta unico imperatore, e traduce nella monarc!iauniversale terrestre, sul piano teologico&politico, la monarc!ia celeste dell'unico vero "io."elle sue vittorie su Massenzio e icinio, lo stesso 2ostantino si preoccup# di fornire unaspiegazione teologica, dic!iarando c!e i due furono puniti per aver perseguitato i cristiani dioriente.

Vediamo ora alcuni provvedimenti di 2ostantino a favore dei cristiani  creazione di strutture c!e aiutino a conservare l'unit$ della 2!iesa cristiana cursus

 publicus offerto ai vescovi (c!e avevano avuto i beni confiscati), c!e per# diviene anc!e unmezzo di controllo, dacc!F 2ostantino crede fermamente c!e l'unit$ della 2!iesa siaimportante per l'unit$ dell'impero.

  provvedimenti in favore del clero immunit$ ecclesiastica (prima esisteva solo per isacerdoti pagani) conferimento di valore civile alle sentenze emesse dai vescovi (c!e per# lifa entrare nell'amministrazione della giustizia civile).

  misure contro gli scismi e le eresie (-*: decreti contro i "onatisti in seguito contro gliariani), motivate dal fatto c!e 2ostantino vuole mantenere il favore della 2!iesa cattolica. +er l'imperatore tutto ci# c!e sta fuori dalla monarc!ia 4 come una eresia politica per questoegli 4 favorevole ai cattolici ma cerca di conquistarsi anc!e i pagani (4 interessante notarecome per Orosio siano eresie tutti i popoli non nell'impero, poic!F sono al di fuori della

monarc!ia terrestre, riflesso di quella celeste. +er questo alcuni +adri identificano la caduta di/oma con quella del cristianesimo).2ostantino, inoltre, centralizza l'amministrazione statale e, con i titolo vescovo di

quelli di fuori accosta&oppone al potere dei vescovi sugli affari ecclesiali, il suo potere suilaici.  ?el -- 2ostantino celebra la dedicazione di 2ostantinopoli, nuova /oma, unendo nellecerimonie riti pagani e cristiani. 2on la fondazione di 2ostantinopoli !a origine un fenomenoreligioso c!e creer$ gravi problemi in seno alla 2!iesa. Jn canone del 2oncilio di2ostantinopoli (-*) proclamer$ questa citt$ degna degli stessi privilegi religiosi di /oma(pur lasciando a questa il primato di onore). Il canone ; di 2alcedonia (:>*) ribadir$ c!e2ostantinopoli !a gli stessi privilegi di /oma perc!F 4 la nuova /oma, ma tale canone sar$

approvato dal +apa solo con il 2oncilio ateranense II (**-D. 2fr. il 2anone > di tale2oncilio). Il discorso avviato da 2ostantino vuole sottolineare c!e /oma 4 capitale della2ristianit$ solo perc!F 4 stata anticamente centro dell'impero, e quindi a suo parere non ci

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sarebbero problemi a sostituirla con 2ostantinopoli quando l'antica /oma viene invasa. 3ar$la tesi propugnata poi da <ozio in vista dello scisma. "a questo modo di pensare derivano poianc!e tutte le difficolt$ nei rapporti tra c!iesa d'oriente e d'occidente, e tra queste ed il potere

 politico (notiamo come l'allontanamento da /oma abbia poi creato sempre c!iese nazionali. Il primato di /oma si fonda invece su di un motivo religioso il martirio di +ietro e +aolo ed il

 primato della carit$). ?egli ultimi anni della sua vita, 2ostantino si avviciner$ sempre pi9 alle posizioniariane.Influsso religioso di 2ostantino. 3i manifesta soprattutto in due direzioni

*. 'intervento contro i "onatisti. 2ostantino non comprende c!iaramente quale sia lavera c!iesa in Africa, e c!iede consiglio a papa Milziade. 2onvoca poi il sinodo di /oma(-*-), c!e condanna "onato. %uesti presenta appello, e si !a cos= il sinodo di Arles (-*:)

 papa 3ilvestro vi manda dei legati, e viene ribadito il giudizio dato a /oma. a scelta di2ostantino in favore dei cattolici 4 quindi essenzialmente basata su motivi politici i donatisti

 provengono dalla ?umidia, regione sempre ribelle verso il potere imperiale, la cui c!iesa !a pure caratteri antiromani. 2os= non avverr$ per l'arianesimo quando l'imperatore lo vedr$

diffuso ovunque, non avr$ problemi nel preferirlo.;. Il 2oncilio di ?icea 2ostantino vi !a una parte predominante (cfr. "i Cerardino nelvolume Costantino il Grande, sul 2onvegno di Macerata *DD), e come aveva fatto gi$ adArles, spinger$ per l'unificazione della data della +asqua per motivi politici.  2ostantino ebbe tre figli 2ostante e 2ostantino II (di fede ?icena) 2ostanzo II, filoariano,eliminer$ i due fratelli, rimanendo nel ->* unico signore dell'Impero.

CONSTANZO II (->*&-1)

CibliografiaE 3. Mazzarino, L'impero romano, Cari, aterza *DB-.

E 0igli,  L'ortodossia! l'arianesimo! la politica di Costan"o II , *D:D. ->- 2oncilio di Arles->> 2oncilio di Milano->1 2oncilio di Ceziers->B 2oncilio di 3irmio

2ostanzo vuole c!e i vescovi condannino Atanasio. 3i rifiutano di farlo ucifero di2agliari, Ilario, papa iberio, c!e saranno tutti esiliati. @iene dunque tre concilii in Occidente(tranne 3irmio), perc!F i vescovi dell'oriente erano gi$ filoariani (il partito pi9 forte era quellodegli omeusiani Ril <iglio 4 simile al +adreS vi erano poi gli anomei Ril <iglio 4 creatura del

+adreS. +er Ario il <iglio non era coeterno al +adre, ma anteriore al tempo). 3copo di2ostanzo II 4 ancora una volta l'unit$ religiosa dei cristiani.

GIULIANO (-1&-1-)

+oco prima della morte di 2ostanzo II (-1) viene proclamato augusto 0iuliano,generale delle 0allie, c!e si scontra con lui nel -1* e ne esce vincitore. 0iuliano vuol far rivivere l'impero romano con la propria religiosit$ pagana. ?otiamo in lui due lineefondamentali

  una forte avversione nei confronti di qualsiasi tipo di scisma&eresia c!e possa turbare la pace per questo far$ rientrare in sede i vescovi niceni esiliati da 2ostanzo. ?on gli interessano

in alcun modo le dispute teologic!e, ma !a il solo desiderio di ristabilire l'ordine pubblico.  il desiderio di ristabilire un impero pagano, ovvero moralmente superiore a quello cristiano.

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0iuliano avvia la sua politica con il ristabilimento dell'educazione pagana nelle scuole,e questa sua azione provoca oggi molte polemic!e relative al suo effettivo significato.atradizione cristiana lo !a sempre ritenuto un persecutore, basandosi soprattutto sul decreto diallontanamento dei cristiani dalle scuole. Abbiamo su questo due documenti

*. a Constitutio #agistros studiorum del *B.1.-1; (Code$ %heodos. QIII,-,>), c!e

stabilisce come gli insegnanti debbano eccellere per moralit$ di vita, eloquenza e competenzascientifica. 3tabilisce allora c!e la nomina dei professori nelle citt$ dell'impero passi attraversodue fasi il placet delle curie municipali (sempre in mano ai pagani) e la nomina personaledell'imperatore. %uesta legge non fa un riferimento specifico ai maestri cristiani, ma ad essasegue, dopo breve tempo, una lettera inviata dall'imperatore ai docenti cristiani dell'Oriente.

;. a Ep& (. %uesta lettera !a l'aspetto di una circolare c!e spiega la 2onstitutio, ed inessa 0iuliano si esprime con molta c!iarezza. 8gli dice c!e, per bene insegnare, vi 4innanzitutto la necessit$ di una assoluta coerenza tra gli insegnamenti e le personaliconvinzioni del docente, poic!F c!iunque pensa una cosa e ne insegna un'altra 4 ben lontanotanto dalla genuina educazione, quanto dall'onest$. ?e consegue c!e una fondamentaleesigenza di rigore morale impedisce agli insegnanti di avere convinzioni personali inconciliabili

con l'esercizio della professione. 2i# vale in particolare per coloro c!e spiegano ai giovani itesti antic!i retori, grammatici, sofisti. 'imperatore afferma c!e c!i disprezza gli d4i degliautori classici, non pu# validamente commentarne le opere. +er questo, gli insegnanti c!evivono tale dicotomia devono, per onest$, scegliere se rivedere le proprie posizioni o lasciarel'insegnamento, tanto pi9 c!e ora, cadute le leggi c!e limitavano il culto pagano, non ci si pu#

 pi9 nascondere dietro il pretesto di una carente libert$ religiosa.0iuliano non abrog#, dunque, la liceit$ del cristianesimo, ma ristabil= tutte le divinit$

 pagane non imped= l'esistenza nell'impero di altre religioni, ma viet# l'insegnamento ai maestricristiani. I giovani cristiani, invece, potevano frequentare le scuole pubblic!e, ma dovevanoaccettare l'insegnamento pagano.

3copo di 0iuliano 4 anzitutto quello di difendere l'esercito e l'impero da quella c!e

ritiene una moda cristiana (tra il -;> ed il -1 vi era stato un 5boom7 del cristianesimo) i barbari premono ai confini e l'impero non !a pi9 una solida unit$. a nuova unit$ basata sulcristianesimo, c!e si era iniziata a costruire, era stata infranta dalle controversie postnicene. "ifronte a questi problemi 0iuliano non c!iede per s4 onori divini, ma torna a proclamare lavalidit$ di un Impero pagano e tollerante, e punta alla moralizzazione delle strutture pubblic!e.2'erano state molte conversioni facili, a motivo dei benefici accordati ai cristiani, c!e avevano

 portato ad una vasta corruzione 0iuliano vede in questa razza di cristiani un pericolo per l'unit$ dell'impero vuole dunque riportare al paganesimo questa massa rapidamentecristianizzata.

Al presente, i due documenti di 0iuliano sulla scuola vengono valutati diversamente laconstitutio non menziona esplicitamente i cristiani, e la lettera 1* 4 sempre stata vista come

una circolare esplicativa./ecentemente 4 stata proposta una tesi, secondo la quale 0iuliano non avevaintenzione di perseguitare i maestri cristiani, dal momento c!e i due documenti dovrebberoessere considerati separatamente. 3e si fa della 5constitutio7 un documento isolato, da essarisulta c!e scopo dell'imperatore era assicurare moralit$ e competenza. a lettera 1*, sestaccata dalla constitutio, diventa allora una lettera privata c!e ric!iama i maestri al lorodovere non ci sarebbe quindi una legislazione persecutoria. %uesta 4 la tesi di 3. +ricoco( L'editto di Giuliano sui maestri, in Orfeus * R*DS, -1;ss).

%uale itinerario seguire in una critica storicaK 3i ric!iede innanzitutto la conoscenzadello 5status quaestionis7 sugli studi relativi, ed uno studio sulle fonti e testimonianzecontemporanee (pagane e cristiane).

*. 2onsideriamo allora le testimonianze degli scrittori cristiani del IV secolo  )rationes IV*V  di 0regorio di ?azianzo ( Invectivae contra Iulianum, dell'inverno -1-&-1:), c!e rimprovera a 0iuliano di aver privato per legge i cristiani della parola.

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  Ambrogio ( Epp& (+*(,! contro -immaco, del -:) confuta la 5relatio7 di 3immaco(prefetto di /oma) ricordandogli c!e 0iuliano !a perseguitato i cristiani togliendo lorol'insegnamento. 3econdo Ambrogio, quindi, vi fu una legge giulianea di persecuzione verso imaestri cristiani.

  Chronicon di 8usebio&0irolamo, anno -1-. /iferisce le dimissioni dall'insegnamento di un

sofista cristiano (+roeresio, maestro di Casilio e 0regorio ?azianzeno), e dic!iara c!e ledimissioni furono dovute alle leggi di 0iuliano. +roeresio aveva poi avuto una concessioneeccezionale dall'imperatore per continuare a insegnare.

  Agostino (Conf&, VIII,>) riporta le dic!iarazioni fattegli da 3impliciano, c!e gli raccont#come Vittorino avesse dovuto lasciare l'insegnamento. o stesso Agostino, nel -1, prima diandare a 2assiciaco per prepararsi al Cattesimo, cerca un modo elegante per smetterel'insegnamento aspetta allora la c!iusura delle scuole per la vendemmia.  ;. 3crittori pagani

  Ammiano Marcellino ( .erum gestarum libri..., QQII) parla dell'attivit$ legislativa di0iuliano e accenna alla legge c!e proibisce l'insegnamento ai professori cristiani.

"all'esame delle testimonianze concludiamo come non sia sufficiente la conoscenza

della storiografia moderna, se non 4 unita alla lettura delle testimonianze contemporanee.0iuliano resse l'impero per soli due anni (acclamato nel -1, diviene imperatore nel-1* e muore in combattimento contro i +ersiani nel -1-). 0li succede per breve tempo (unanno) 0ioviano, cristiano di fede nicena, c!e interrompe il processo di ripaganizzazione. 8bbe

 per# scarso peso politico si limit# ad una attivit$ di pace nei confronti dei +ersiani. VALENTINIANO I (-1D&-B>)

 ?el -1: viene acclamato imperatore un ufficiale dell'esercito c!e aveva combattuto in+annonia, Valentiniano, c!e regna fino al -B>. 2ristiano niceno, sente subito (-1>) l'esigenza difar collaborare con s4 il fratello Valente (ariano) cui affida la parte orientale dell'impero, c!e

viene cos= di nuovo diviso. a diversa fede dei due fratelli augusti segna un periodo assaisignificativo nel costruirsi della frattura tra oriente ed occidente.  Valentiniano I segue la grande linea degli imperatori romani, e non interviene nellediscussioni teologico&dottrinali si limita a ricercare anzitutto la pace dell'impero. 2erc!iamoora di comprendere la sua politica. 3ozomeno ( HE , VI) ci dice c!e, ric!iesto di un interventoantiariano, rispose aicus sum. 2ome laico non mi 4 lecito giudicare in questioni di fede.Valentiniano I ratifica l'elezione episcopale di Ambrogio (-B:), ma gli resta distante. "a partesua, Ambrogio ebbe quasi timore di questo imperatore quando Valentiniano ripudia la primamoglie (madre di 0raziano) per sposare la filoariana 0iustina, Ambrogio non dice una

 parola. ?ell'epistola /(, Ambrogio fa il panegirico di Valentiniano I, e ne esalter$ ilcristianesimo scrivendo al di lui figlio Valentiniano II. Alla morte di Valentiniano I, Ambrogio

 prende posizione contro 0iustina, ma non le rinfaccer$ mai il ripudio c!e le permise disposare l'imperatore. 2aratteristica della politica di Valentiniano I 4 la sua presa di posizionecontro i pagani.

CibliografiaE . 0audement, L'Eglise dans l'Empire .omain, +arigi *D>.E 3oraci, L'imperatore Valentiniano I , 2atania *DB*.

VALENTE (-1:&-B)

/egge l'impero dal -1:&> fino al -B. 8' filoariano, e la sua politica religiosa 4 assai

diversa da quella di Valentiniano I. Valente 4 pienamente interventista in campo dottrinalestudia, si dice teologo, favorisce gli ariani in Oriente. ?el -1> emana un editto con cui rimanda

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in esilio i vescovi niceni fatti rientrare da 0iuliano. Casilio e 0regorio di ?azianzio riferisconoc!e questo imperatore perseguitava c!i non aderiva al credo ariano.

3ozomeno ( HE VI, *:), 0regorio ?azianzeno ()rat . ;>), Casilio ( Ep&/01) denuncianola persecuzione di Valente contro i non ariani (-1>).

-1D finita la guerra gotica, Valente inizia una nuova persecuzione contro i non ariani.

'occasione gli 4 offerta dalla morte del vescovo ariano di 2ostantinopoli, 8udosso, e dallalotta per la sua successione.

CibliografiaE +alenque, -aint 2mbroise et l'Empire .omain, +aris *D--.

Vi furono cos= fino al -D; trenta anni di netta separazione tra oriente e occidente, unaseparazione di lingua e di terminologia teologica c!e port# a radicalizzare le posizioniantiariane ed antinicene. 'occidente tenta una teologia politica c!e separa c!iesa ed impero,mentre in Oriente si accentua l'identificazione tra potere politico e potere religioso il+atriarca di 2ostantinopoli sar$ per lungo tempo la 5longa manus7 religiosa del potere

imperiale. 3i nota nello stesso tempo l'inizio della formazione delle c!iese nazionali. %uandoValente sostituisce i vescovi niceni con quelli ariani, egli si arroga un diritto di nomina c!e erasempre stato delle 2!iese e del popolo cristiano.

Valentiniano I, invece, si limiter$ a ratificare l'elezione fatta dal popolo (cfr. il caso diAmbrogio). a separazione oriente&occidente, ariani&niceni venne accentuata dal fatto c!e lecatec!esi impartite dai vescovi creavano anc!e nel popolo le divisioni sulla fede.

'unico punto comune tra Valentiniano I e Valente fu una politica fortementeantipagana. e conseguenze di questa linea politica si avranno con il successore diValentiniano I, 0raziano.

GRAZIANO (-B>&--)@enta di seguire la politica religiosa del padre (Valentiniano I), incentrata sulla

neutralit$, ma si imbatte nella figura di Ambrogio, acerrimo nemico di Valente, c!e si fascegliere come precettore dottrinale dell'imperatore stesso. Ambrogio, quindi, incidefortemente sul mutamento della posizione religiosa imperiale. 0raziano aveva avuto unaraffinata educazione letteraria, ma era digiuno di teologia Ambrogio gli dedica il  De 3ide, ovemostra come la retta fede sia quella cattolica nicena. 3empre a 0raziano 4 dedicato il  De-piritu -ancto (cfr. nel -* il 2oncilio 2ostantinopolitano I contro gli +neumatomac!i), in cuidic!iara in qualc!e modo la divinit$ dello 3pirito 3anto, dicendolo uguale al +adre ed al<iglio. a terza opera dedicata a 0raziano 4 il  De No4, dove Ambrogio, in modo allegorico,

esalta 0raziano come uomo giusto.Ambrogio !a dunque praticamente in mano sua 0raziano. ?el -* @eodosio convocail primo 2oncilio ecumenico di 2ostantinopoli. 'occidente sar$ rappresentato solo da duelegati papali, perc!F nel frattempo Ambrogio !a ottenuto da 0raziano di convocare il 2onciliodi Aquileia (-*). Il motivo della convocazione risiede nel fatto c!e nella zona dell'Illiriaconfinante con l'impero di occidente vi erano tre vescovi ariani convinti di cui Ambrogiovoleva disfarsi.

Ambrogio, infatti, sa c!e la rimozione dei vescovi niceni operata da Valente 4 contro laretta fede, e teme c!e questi vescovi possano inquinare anc!e l'occidente d'altronde, eglinon !a potere su di loro, ed allora c!iede a 0raziano di farsi regalare da @eodosio quella

 porzione di Illirico. @eodosio accetta, ed allora Ambrogio pu# servirsi di 0raziano per 

convocare il 2oncilio di Aquileia, nel quale, poi, agir$ assolutamente in prima persona."al -B 4 imperatore d'Oriente @eodosio, cattolico convinto. 2ostui emana nel - uneditto c!e fa tremare la cristianit$ orientale proclama c!e la fede dei suoi sudditi deve essere

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quella di +ietro, perc!F vuole ingraziarsi il +apa ed i vescovi occidentali. Ma per gli Orientalila fede trinitaria degli occidentali era gracile e differente dalla loro tradizione teologica.

Ambrogio pu# quindi destituire rapidamente i tre vescovi ariani, dimostrando una noncomune intelligenza politica. ?el -; Ambrogio replica, c!iedendo a 0raziano di convocareun 2oncilio a /oma contro i +riscillianisti. +riscilliano verr$ poi ucciso, prima vittima di un

omicidio fatto dall'imperatore su ric!iesta della 2!iesa tutto fu causato dall'invidia di alcunivescovi spagnoli per la sua predicazione ascetica, c!e ne provoc# la destituzione e l'uccisione.Ambrogio ed il +apa protestarono contro questo delitto, ma d'altra parte 0raziano aveva

 promulgato (dietro l'influsso di Ambrogio) una legge c!e proscriveva l'eresia (cfr. il Code$%heodos. QVI, >, >).

CibliografiaE 0igli, Il regno dell'imperatore Gra"iano, /oma *D1;.

TEODOSIO (-B&-D>)

3uccede dapprima a Valentiniano, imperatore d'oriente (-B). 2on il suo primo editto,gi$ ricordato, capovolge la politica religiosa in oriente, provocando sconcerto alcuneespressioni di fede in lingua latina tendevano ad una forma di monarc!ia trinitaria,sottolineando pi9 l'unit$ c!e la trinit$ di "io l'oriente, invece, sottolinava maggiormente ladistinzione tra le +ersone divine.

-* 2oncilio 2ostantinopolitano I contro +neumatomac!i ed 8unomiani. Code$%heod . QVI prescrizioni contro eretici e pagani ai primi vengono tolti i luog!i di culto.

-* 8ditto contro gli eretici. "ue episodi sono fondamentali per comprendere ilcontroverso rapporto tra Ambrogio e @eodosio

-D Il vescovo cattolico di 2allinico sollecita i fedeli a bruciare la sinagoga ed il

tempietto pagano dei Valentiniani. @eodosio interviene dicendo c!e anc!e 8brei e Valentinianidevono avere rispetto per il loro culto, dal momento c!e non sono eretici, e multa il vescovo,intimandogli di ricostruire a sue spese sinagoga e tempietto. Ambrogio intervieneimmediatamente, dicendo di assumersi personalmente tutta la colpa del vescovo di 2allinicoed invitando @eodosio a multare lui, invece di quello. 3econdo lo storico moderno questointervento appare indiscutibilmente intollerante, ma la nostra lettura deve andare oltre,considerando il valore politico del fatto. Alla fine @eodosio stesso fa ricostruire, a sue spese,tempietto e sinagoga, ma questo evento segner$ negativamente i suoi rapporti con Ambrogio.

"obbiamo notare c!e Ambrogio e @eodosio erano ambedue cattolicissimi, ma ciascunodi loro tende a limitare gli ambiti d'intervento del rivale. "i fatto, la vittoria di 2allinicosegner$ l'inizio del declino in campo politico di Ambrogio. "al -D al -D* @eodosio isola

Ambrogio, impedendogli la conoscenza delle notizie politic!e.-D a @essalonica si tengono i gioc!i del circo, ai quali doveva partecipare unfamosissimo auriga, c!e intratteneva per# rapporti omosessuali con il suo cocc!iere. @alirapporti erano stati proibiti da un editto di @eodosio, ed allora il prefetto impedisce all'aurigadi correre questo provvedimento determina la rivolta della folla inferocita, c!e assalta e mettea soqquadro la prefettura, mentre il prefetto 4 trascinato per strada dagli esagitati. @eodosio,allora, escogita un tranello facendo mostra di voler riprendere i gioc!i fa riaprire il circo, edentrare quanti avevano il biglietto valido per lo spettacolo precedente (> persone ca.). Jnavolta c!e gli spettatori sono nel circo vengono sprangate le porte, e si lascia libero spazio allaferoce vendetta dei soldati auriga, cocc!iere e folla vengono trucidati fino all'ultimo uomo.

Ambrogio, venuto a sapere il fatto, scomunica @eodosio, e con questo atto

 praticamente gli toglie l'assenso della popolazione cristiana, rimproverando all'imperatore diaver commesso un peccato enorme (la strage) per farne evitare un altro (l'omosessualit$).Ambrogio !a pure buon gioco nel rinfacciare a @eodosio di averlo fatto isolare dice infatti di

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aver tentato di inviargli delle lettere per fermarlo, le quali per# furono intercettate prima diarrivare a destinazione dalla rete di controllo c!e lo stesso @eodosio aveva fatto stendereintorno ad Ambrogio. @eodosio si piega a c!iedere perdono, ma nello stesso tempo applicagravi sanzioni ad Ambrogio gli toglie i benefici e le sovvenzioni, e mostra simpatie maggioriverso i pagani. In effetti, la strage fu ordinata da @eodosio soprattutto per motivi politici dare

soddisfazione alla rabbia delle truppe (ariane in massima parte) c!e avevano visto i lorocompagni uccisi dalla folla assetata di sangue. o stesso Ambrogio, poi, aveva s= protestatocontro l'uccisione delle vittime, ma nello stesso tempo aveva condannato l'uccisione dicristiani niceni (la folla) da parte di ariani (le truppe).

CibliografiaE G. Caus,  Il divenire della Chiesa imperiale nell'ambito della politica religiosadell'impero, Milano *D-. 2ap. VI Lo sviluppo dei rapporti Chiesa*-tato nel IV secolo.

COME I CRISTIANI HANNO VISTO L'IMPERO

  a riflessione cristiana sul rapporto da mantenere con l'autorit$ civile nasce gi$ nel IIsecolo con Ireneo, @eofilo, @ertulliano ed Origene. Il loro punto di partenza 4 la 3crittura, edin particolare due serie di testi. a prima serie di testi riconosce valore all'autorit$ ed alleistituzioni della societ$ civileE -ap 1,*&**

TAscoltate, o re, e cercate di comprendere imparate, governanti di tutta la terra.+orgete l'orecc!io, voi c!e dominate le moltitudini e siete orgogliosi per il gran numero deivostri popoli. a vostra sovranit$ proviene dal 3ignore la vostra potenza dall'Altissimo, ilquale esaminer$ le vostre opere e scruter$ i vostri propositi poic!F, pur essendo ministri del

suo regno, non avete governato rettamente, nF avete osservato la legge nF vi siete comportatisecondo il volere di "io. 2on terrore e rapidamente egli si erger$ contro di voi poic!F ungiudizio severo si compie contro coloro c!e stanno in alto. 'inferiore 4 meritevole di piet$,ma i potenti saranno esaminati con rigore. Il 3ignore di tutti non si ritira davanti a nessuno,non !a soggezione della grandezza, perc!F egli !a creato il piccolo e il grande e si curaugualmente di tutti. Ma sui potenti sovrasta un'indagine rigorosa. +ertanto a voi, o sovrani,sono dirette le mie parole, perc!F impariate la sapienza e non abbiate a cadere. 2!icustodisce santamente le cose sante sar$ santificato e c!i si 4 istruito in esse vi trover$ unadifesa. "esiderate, pertanto, le mie parole bramatele e ne riceverete istruzioneU.

@ale testo si affianca ad altri tre testiE  .m  *-,*&B

T2iascuno stia sottomesso alle autorit$ costituite poic!F non c'4 autorit$ se non da"io e quelle c!e esistono sono stabilite da "io. %uindi c!i si oppone all'autorit$, si opponeall'ordine stabilito da "io. 8 quelli c!e si oppongono si attireranno addosso la condanna. Igovernanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi nonaver da temere l'autorit$K <a' il bene e ne avrai lode, poic!F essa 4 al servizio di "io per il tuo

 bene. Ma se fai il male, allora temi, perc!F non invano essa porta la spada 4 infatti al serviziodi "io per la giusta condanna di c!i opera il male. +erci# 4 necessario stare sottomessi, nonsolo per timore della punizione, ma anc!e per ragioni di coscienza. +er questo dunque dovete

 pagare i tributi, perc!F quelli c!e sono dediti a questo compito sono funzionari di "io./endete a ciascuno ci# c!e gli 4 dovuto a c!i il tributo, il tributo a c!i le tasse le tasse a c!i iltimore il timore a c!i il rispetto il rispettoU.

E  Pr  ,*>&*1

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T+er mezzo mio regnano i re e i magistrati emettono giusti decreti per mezzo mio icapi comandano e i grandi governano con giustiziaU.E (%m ;,*&;

T@i raccomando dunque, prima di tutto, c!e si facciano domande, supplic!e, preg!ieree ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli c!e stanno al potere, perc!F

 possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta piet$ e dignit$U.Il secondo filone di testi tende a distinguere tra la bont$ dell'autorit$ e le personeconcrete c!e tale autorit$ incarnanoE )s ,:

T6anno creato dei re c!e io non !o designati !anno scelto capi a mia insaputa. 2onil loro argento e il loro oro si sono fatti idoli ma per loro rovinaU.

0i$ nella 3crittura, quindi, inizia una c!iara distinzione tra l'autorit$ (c!e viene da "io)e le persone c!e rivestono questa autorit$ (c!e possono peccare e non essere gradite a "io).

6a poi una grande importanza il brano evangelico di #t  ;;,*>&;; ( #c *;,*-&*B Lc;,;*&;>)

TAllora i farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nei suoi

discorsi. Mandarono dunque a lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli WMaestro,sappiamo c!e sei veritiero e insegni la via di "io secondo verit$ e non !ai soggezione dinessuno perc!F non guardi in faccia ad alcuno. "icci dunque il tuo parere X lecito o no

 pagare il tributo a 2esareKY. Ma 0es9, conoscendo la loro malizia, rispose WIpocriti, perc!Fmi tentateK Mostratemi la moneta del tributoY. 8d essi gli presentarono un denaro. 8glidomand# loro W"i c!i 4 questa immagine e l'iscrizioneKY. 0li risposero W"i 2esareY. Alloradisse loro W/endete dunque a 2esare quello c!e 4 di 2esare e a "io quello c!e 4 di "ioY. Aqueste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andaronoU.

'interesse degli studiosi per questo 5logion7 4 testimoniato da un'abbondanteletteratura, di cui indic!iamo alcuni esempi

  il brano esprime un rimprovero di 0es9 ai 0iudei, c!e si occupano pi9 degli interessi terreni

c!e di quelli di "io ("ibelius, .oma e Cristo, *D:*). Interpretazione antigiudaica.  0es9 riconosce il potere politico romano (3taufer, *D>;).  2risto assume una posizione neutrale rispetto ad un fatto essenzialmente politico (3.Mazzarino, *DB- si noti c!e tale studioso era di area comunista, e c!e il clima politico italianodi quei tempi spingeva per una frammentazione dell'impegno politico dei cattoliciP).

  Il 5logion7 vuole essere una pacifica rivoluzione nei confronti della concezione teocraticadel 0iudaismo, c!e vedeva nel monarca un mediatore tra 6Z6 ed il popolo (Carbero,  Il 

 pensiero politico cristiano dai vangeli a Pelagio, @orino *D1;).'esame dei commentatori moderni ci mostra come ogni interpretazione corrisponda ad

un filone ideologico seguito dagli esegeticiP8saminiano ora le interpretazioni precostantiniane di questo versetto. ?otiamo c!e il

logion assume un significato monocorde, ovvero quello di una catec!esi sul rapporto deicristiani con il mondo, rappresentato dalla societ$ civile. @ale rapporto si basa innanzituttosull'invito alla conversione, possibile se si toglie dall'uomo l'immagine di questo mondo (Ll'immagine di 2esare).

  Ignazio, #agn. >,* "ovete abbandonare la via c!e porta alla morte, quella degli infedeli, per avere grazie a 2risto l'mmagine del +adre. +er fare ci# bisogna restituire al mondo tuttoquanto porta l'effigie del mondo.

  Ireneo ( 2H ) Mai i +rofeti e gli Apostoli !anno c!iamato "io e 3ignore altri se non il vero"io. %uesta affermazione va contro gli imperatori divinizzati, dacc!F si c!iama 2esare2esare, si confessa "io come "io7.

  @ertulliano,  2dv& #arc&  IV, - 4 necessario restituire a 2esare le sue monete, ovvero

acquistare quella libert$ c!e consente di restituire l'uomo al suo 2reatore.  2lemente Aless., Ecl& Proph& ;: bisogna abbandonare la figura dell'uomo terrestre perc!F5l'imago "ei7 c!e 4 in lui possa rivolgersi al +adre.

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  Origene, In #atth&Evang&*B,; restituire a 2esare significa restituire al principe di questomondo, per rendere a "io l'uomo c!e gli appartiene.

 ?otiamo dunque c!e i +adri dell'epoca precostantiniana !anno interpretato questo brano evangelico soprattutto come riferentesi al singolo cristiano di fronte all'Impero.

I +adri del IV secolo, invece, sono partiti da queste affermazioni per proporre un

discorso sul rapporto tra il 2ristianesimo ed il potere politico. 8ssi vivono in un'epoca nellaquale il cristianesimo 4 assecondato dal potere civile, ma questo non risolve le difficolt$. ?el->1 il vescovo Ossio di 2ordova scrive a 2ostanzo (filoariano & la lettera 4 riportata daAtanasio, Historia 2rianorum ::), affermando la sovranit$ dello 3tato sulle cose temporali,ma anc!e l'indipendenza della 2!iesa dallo 3tato in materia di fede.

 ?on si parla ormai pi9 del singolo, ma della 2!iesa in quanto comunit$ riconosciuta,capace di stare di fronte all'Impero, e la riflessione dei +adri latini sar$ fortemente influenzatadal diritto romano (cfr. Ambrogio). In oriente il discorso si affina con una distinzione in basealla quale per il potere accade come per le facolt$ dell'anima vengono da "io, ma se ne pu#fare un uso cattivo. In questo senso Casilio e 0regorio ?azianzeno dic!iarano lecito il nonobbedire ad una autorit$ c!e a sua volta non obbedisca alla giustizia divina.

Jna figura di particolare interesse, in questo campo, 4 l' 2mbrosiaster , c!e presenta unateologia politica con forti reminescenze giudaic!e. 2i soffermiamo brevemente su di lui.%uesto scrittore deriva il suo nome dalla pseudoepigrafia dei suoi commentari a +aolo, c!eerano traditi sotto il nome di Ambrogio. ?el QVI secolo, 8rasmo da /otterdam, ed altri,dimostrano come lo stile delle 5uaestiones Novis et Veteris %estamenti e dei Commentaria in

 Pauli epistolas sia assai diverso da quello di Ambrogio. 3ull'identit$ del loro autore vi sonovarie ipotesi, tuttora non definitive si va dall'attribuzione ad un certo Isaac, ebreo romanoconvertito all'epoca di "amaso, c!e avendo inutilmente appoggiato Jrsino se ne va poi in3pagna e torna al 0iudaismo (la cui 5damnatio memoriae7 ne avrebbe colpito solo il nome, enon le opere). +er altri si tratta di 3impliciano, pagano neoplatonico c!e ebbe un ruolodecisivo nella vita di Ambrogio e di Agostino, ma tale ipotesi si basa solo sulla di lui passione

 per +aolo e sulla mancanza di opere a lui ascritte.' 2mbrosiaster   commenta  #t   ;;,;* nel suo commentario alla lettera ai .omaniesorta i cristiani a pagare le tasse come segno di sottomissione allo 3tato gradita a "io.%uesto Autore non parla di compenetrazione tra le autorit$, ma commenta solo la prima partedel 5logion7, valorizzando la sottomissione politica del cristianesimo l'Imperatore 4 quasi5vicarius "ei7. Afferma c!e si pagano le tasse perc!F i magistrati sono ministri di "io per talecompito, affinc!F gli uomini sappiano di agire sotto un'autorit$ voluta da "io. I principi sonosoggetti a "io, c!e dona a c!i vuole l'autorit$.

a teoria del sovrano quasi 5vicarius "ei7 si trova anc!e altrove nell' 2mbrosiaster , ed4 ritenuta talmente ovvia da non avere bisogno di spiegazioni. @ale concezione teocraticadell' 2mbrosiaster  sarebbe indizio delle sue ascendenze giudaic!e.

CibliografiaE sul tema del quasi 5vicarius "ei7 2arlHle,  Il pensiero politico medioevale, Cari*D>1. Il titolo papale 5Vicarius 2!risti7 sarebbe, secondo l'ideologia imperiale, inferiore aquello dell'Imperatore Ambrogio cerc!er$ di darne un'interpretazione diversa. Ottimo articolosul tema 4 quello di M. Maccarrone, Vicarius Christi& -toria del titolo papale, in ateranum(*D>;).

AMBROGIO:

o ricordiamo come il grande mediatore del pensiero teologico orientale in Occidente.

 ?on !a la vivacit$ intellettuale e la simpatia di Agostino, ma 4 attraverso di lui c!e al grandeIpponate arriva la teologia di 0ovanni 2risostomo e di Origene.

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Ambrogio 4 il primo vescovo c!e riflette sui rapporti tra la comunit$ cristiana ed il potere civile constata c!e la 2!iesa assume delle responsabilit$ in ambito civile, e si c!iedecome formare in tale prospettiva i cristiani. a sua interpretazione di Mt ;;,;* si trova nel-ermo contra 2u$entium, -&-- (Aussenzio 4 il vescovo ariano c!iamato da 0iustinaimperatrice a Milano per la cura pastorale delle truppe e della corte imperale, compreso

l'imperatore Valentiniano II. 0iustina c!iede una basilica per gli ariani e Ambrogio rifiuta)./ispondendo all'ordine dell'imperatore Ambrogio c!iede se per occupare la basilica questi pu#forse presentare una moneta con l'effigie di 2esare. "ice di riconoscere nella 2!iesa solol'immagine del "io invisibile c!e 4 il cristiano, e c!e dar$ un luogo di culto, ma non la basilica.Ambrogio aggiunge di non rifiutare il tributo all'imperatore, dal momento c!e i fondieconomici della 2!iesa sono soggetti al tributo imperiale. 3e le esigenze dei poveri esigesseroanc!e la requisizione dei terreni della 2!iesa, questo non troverebbe obiezioni da parte sua.2ome 2risto 4 obbediente all'autorit$, cos= 4 anc!e lui, Ambrogio, ma tale obbedienza nonimplica la sottomissione totale della 2!iesa a 2esare.

8' da notare c!e le grandi eresie sorgono proprio all'interno dell'interpretazione delrapporto 2!iesa&impero

  Ireneo dice contro gli 0nostici c!e l'origine del potere non 4 diabolica, anc!e se il potere 4strettamente collegato con il peccato, reso necessario dalla condizione postlapsaria.  Ambrogio conviene su questo quando afferma c!e la sottomissione al potere politicoricorda continuamente all'uomo l'esistenza del peccato originale.

  Ambrogio commenta anc!e .m *-,*&: nella trattazione delle tentazioni di 2risto secondo Lc :,>&1 sembra c!e il diavolo abbia il potere di dare a 0es9 i regni della terra. Ma ci#contrasta con l'affermazione di +aolo secondo cui ogni potere viene da "io. Ambrogio spiegail potere c!e il diavolo esercita nel conferire l'autorit$ sta a significare c!e il ?@ dic!iara comeogni potere umano, nel suo esercizio, finisca col soggiacere all'ambizione del peccato. "a "ioviene l'istituzione dell'autorit$, non il suo conferimento o uso 4 proprio nell'uso del poterec!e possono intervenire le potenze del male e l'ambizione personale. 3olo c!i usa bene del

 potere c!e viene da "io 4 suo ministro. Ambrogio, dunque, sposta la valutazione sulle personec!e incarnano l'autorit$. In questo senso, seppure con degli adattamenti, egli ripropone il pensiero dei +adri cappadoci.  Casilio ()melia su Pr ,) afferma la legittima istituzione dell'autorit$, ma anc!e la strettacorrelazione esistente tra il valore giuridico di questa e la giustizia con cui opera.

  0regorio di ?azianzo afferma la superiorit$ della 2!iesa sullo stato in virt9 del parallelismoanima corpo L 2!iesa Impero.

2oncludendo, notiamo come il potere imperiale abbia visto nei cristiani uno strumento per l'unit$ dell'impero i cristiani, invece, !anno guardato all'imperatore dapprima come a coluic!e !a autorit$ pur essendo necessario staccarsi da lui per convertirsi realmente (il tema deldistacco da 2esare) in seguito si 4 elaborata una differenziazione del discorso, distinguendo

tra l'origine (divina) del potere e coloro c!e lo incarnano (soggetti al peccato).CibliografiaE M. 0. Mara, 6ibbia e storia nel IV secolo, Antic!it$ Altoadriatic!e ;*.

CRONOGRAFIA, STORIOGRAFIA E AGIOGRAFIA 

2i c!iediamo innanzitutto quali siano state le esigenze storico&religiose c!e !anno portato allo sviluppo dell'interesse dei cristiani per queste opere, e c!e li !anno spinti a dar vitaa cronografie, storie della 2!iesa, vite dei santi. Individuiamo quattro interessi

*. <ar conoscere la versione ebraico&cristiana della storia c!e i neofiti dovevanoimparare a considerare come la loro storia, luogo della storia della salvezza.

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;. Mostrare l'antic!it$ del cristianesimo, anzi, la sua anteriorit$ al paganesimo risale findalle origini della creazione. In seguito si assumer$ un punto di partenza pi9 storico lavicenda di Abramo ma sempre con lo scopo di dimostrare c!e il cristianesimo non 4 un mitonF una 5religio novissima7.

-. +resentare la storia in modo da farne trasparire la dimensione provvidenziale dare

speranza ai cristiani mediante il rimando escatologico 4 importante soprattutto in tempo di persecuzione.:. "i fronte alle eresie, stabilire come criterio di ortodossia la successione apostolica

ininterrotta (liste episcopali). 

Croo!r"#$%

 ?ascono prima del IV secolo ne abbiamo esempi (ancora per# non organici) in alcune parti degli -tromata di 2lemente Aless., poi nelle Cronache di 3esto 0iulio Africano (intorno

al ;-), ed in Ippolito (;-:). a Cronaca di 0.3. Africano 4 una messa in parallelo dellaCibbia con la storia greca, dalla creazione fino al ;;*. %uesta ed altre simili opere verranno poi impiegate da 8usebio, c!e nel -- scrive la sua Cronaca divisa in due parti nella primaespone i sistemi cronologici di 2aldei, Assiri, 8brei, 8giziani e 0reci, mentre nella secondadispone in tavole sincronic!e gli avvenimenti pi9 importanti della storia universale e di quellasacra. 8usebio inizia da Abramo, ovvero abbandona l'idea del prototipo storico&antropologico(Adamo), dando alla sua opera una maggiore caratteristica di scientificit$.

Abbiamo poi, nel ->:, il Cronografo romano, attribuito a "ionisio <ilocalo (calligrafodi papa "amaso), dal contenuto vario. 3erve da base ad altri scrittori, e riporta l'elenco dei

 prefetti di /oma, dei martiri (con nome e data), dei papi da +ietro a iberio (->:) e degliimperatori fino a icinio (-;*). 2ontiene anc!e una descrizione di /oma divisa per regioni.

 ?el - 0irolamo scopre a 2ostantinopoli la Cronaca  di 8usebio, la traduce e laaccresce dei fatti avvenuti in Occidente, aggiornandola fino al -B. Abbiamo poi, nel :-, laCronaca universale di 3ulpicio 3evero, c!e va dalla creazione fino al : d.2. S&or$o!r"#$"

a cronaca costituisce il primo tentativo di dare cittadinanza agli eventi biblico&cristiani mediante il confronto con le date, da tutti verificabili, della storia civile essa per# non porta ancora alcuna forma di commento ai fatti.

a storia ecclesiastica 4 il passo successivo partendo dai documenti, frequentementeriportati (contro l'uso classico), si d$ preminenza ai fatti cristiani, e le date degli avvenimenti

civili servono ormai solo da riferimento cronologico.Il primo tentativo storiografico 4 quello di attanzio,  De mortibus persecutorum(copre gli anni da "iocleziano a Massimino, --&-*-) l'A. vuole mostrare la corrispondenzatra la cattiveria degli imperatori e la punizione divina, e presenta un "io tremendo evendicativo.

8usebio di 2esarea d$ inizio, consapevolmente, ad un nuovo tipo di storia dalleorigini della 2!iesa alla sconfitta di icinio (-;:). a sua -toria ecclesiastica  nasce nel

 periodo in cui il cristianesimo diventa un fenomeno dominante, e quindi scrive la storia di unanuova nazione, celeste e divina, le cui guerre tendono non alle conquiste militari ma alla pacespirituale ed i cui combattenti !anno di mira la difesa della verit$ contro le persecuzioni e leeresie. 8gli sostituisce alla retorica ed ai discorsi inventati una narrazione scarna e piena di

documenti, diventando il modello degli storiografi cristiani successivi. ?el IV sec. abbiamo

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  Atanasio scrive con intento storiografico le sue tre 2pologie contro gli 2riani (una quarta, pseudoepigrafa, non 4 sua, e 3imonetti contesta l'autenticit$ anc!e della terza), dirette a2ostanzo II (->B). ?el -> ultima la -toria degli 2riani, ric!iestagli dai monaci presso i qualiera in esilio, c!e copre gli anni -->&->B.

  0elasio di 2esarea scrive alla fine del secolo una -toria ecclesiastica c!e 4 andata perduta,

e continuava l'opera di 8usebio. +are c!e fosse usata da /ufino di Aquileia c!e traduce8usebio e continua fino al -D>.  @ra gli altri continuatori di 8usebio ricordiamo 3ocrate (-). @eodoreto di 2iro scrive le-torie dei monaci, prima opera storiografica c!e non !a per soggetti uomini di potere eguerrieri.

  Jn posto a parte merita 0irolamo, con il suo  De viris illustribus. 8gli vuole opporre allacultura pagana le grandi personalit$ del cristianesimo, e fa una storia per personaggi. /iprendecos= una storiografia c!e 8usebio aveva abbandonato.

  Orosio 4 un personaggio ambiguo, c!e termina nel :*B le sue -torie, iniziate con le originied aventi una apertura universale. 

A!$o!r"#$":  a pi9 antica forma della biografia cristiana 4 quella degli  2tti e  Passioni dei martiri sivogliono presentare alle comunit$ dei modelli, eroi ed atleti di 2risto. Alla loro venerazione siassocia presto quella dei vescovi e degli asceti, ed il passaggio alle loro biografie 4 segnato da+onzio, con la Vita di 2ipriano.

 ?el IV secolo non abbiamo pi9 atti dei martiri gli imitatori di 2risto proposti comemodelli sono gli asceti ed i monaci.

Atanasio scrive la Vita2ntonii  (->B) per i monaci, presentando il suo personaggiocome modello di vita perfetta. 3i ispira alle classic!e biografie degli eroi e dei saggi, ma creaun nuovo tipo di biografia.

 ?el -B 8vagrio +ontico traduce in latino la Vita 2ntonii, divulgando in Occidentel'ideale della vita monastica. 0erolamo, sulla sua scia, scrive tre biografie le Vite di Paola(-B1), #alco  (-D) ed Ilarione (-D*). "el -BD 4 la Vita di #acrina scritta dal di lei fratello0regorio di ?issa, un gioiello della letteratura agiografica antica.

 ?el -DB 3ulpicio 3evero scrive la Vita di san #artino, c!e diventa un modelloletterario citato da +aolino di Milano (autore della Vita 2mbrosii). "el :- 4 la Vita 2ugustinidi +ossidio, c!e riferisce fedelmente i fatti e cerca di togliere ogni elemento miracolistico.

IL DONATISMO 

+remessa Il donatismo appare una diretta conseguenza dell'evolversi dei rapporti tra i

cristiani e l'impero. +i9 in generale possiamo dire c!e siamo di fronte a tre fenomeni c!e sonofrutto di una medesima riflessione sulla salvezza Manic!eismo, "onatismo, Monac!esimo.3econdo il Manic!eismo la salvezza giunge attraverso la semplice conoscenza della

rivelazione (cfr. gnosticismo, anc!e se qui manca la divisione degli uomini per nature diverse),e pu# essere, seppur nelle diverse reincarnazioni successive, forse per tutti.

3econdo il "onatismo, per la salvezza 4 necessaria l'assoluta purezza, c!e solo questac!iesa pu# offrire, dal momento c!e essa sola possiede 3acramenti validi ed efficaci. I donatistic!iedono il ritorno alla testimonianza del martirio, ed esasperano il discorso ecclesiologicofacendone una realt$ puramente umana. @ale ecclesiologia errata deriva in ultima istanza daerrori cristologici, e si colloca al di fuori della grande 2!iesa.

Anc!e il Monac!esimo 4 una forma di protesta contro la c!iesa costantiniana, c!e

c!iede il ritorno ad una vera e completa vita cristiana, ma tale movimento rimane nell'ambitodella grande 2!iesa. 8' la stessa esigenza, dunque, ad originare esiti totalmente diversi.

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2ause del donatismo e sua storia in brevea causa immediata si ritrova nella persecuzione di "iocleziano (--&>). Alla fine di

essa ritorna il problema gi$ emerso ai tempi di "ecio (persecuzione del ;:D&;>) non tutti icristiani sono rimasti integri nella prova, e vi sono i lapsi. +ossono questi ultimi essere

riammessi nella 2!iesaKIl peccato di apostasia pu# essere perdonatoK Jna risposta 4 possibile a partire da unariflessione sulla comunit$ cristiana. Ai tempi di 2ipriano la struttura ecclesiale 4 fortemente

 percepita cone valore, e ci si c!iede se la 2!iesa pu# rimettere tutti i peccati. 3e la 2!iesa 4 ilcorpo mistico di 2risto, posso ammettere c!e vi siano peccati irremissibiliK 3e ve ne sono,allora 4 2risto capo c!e non pu# rimetterli, e la 2!iesa viene considerata solo come unasociet$ umana, poic!F viene messa in discussione la presenza in essa del 2risto glorioso.

CibliografiaE <remde, %he Donatist Church. <remde e +inc!erle considerano il "onatismo comefrutto di un'esigenza religiosa, ma aggiungono c!e a rendere meno c!iaro questo discorso vi 4

il sovrapporsi di influenze nazionalistic!e e antiimperiali.E Crisson, 2utonomisme et Christianisme dans l'2fri5ue romaine, +aris*D>, si discostada questa linea e pensa al donatismo come ad un fenomeno prettamente politico&sociale. 3iconcordano le due tendenze a partire dal fatto c!e il donatismo, collocandosi al di fuori dellagrande 2!iesa, crea problemi di ordine disciplinare, e tale collocazione deriverebbe da fattorisociali e nazionalistici.

Al termine della persecuzione dioclezianea si ripresenta il problema dei lapsi, ed in pi9si aggiunge la figura dei 5traditores7 dei libri sacri o liturgici, ovvero di coloro c!e avevanoobbedito al primo editto dioclezianeo. I donatisti offrono la loro soluzione come diretta erededela riflessione ciprianea, e vantano cos= una ascendenza pienamente ortodossa e di grandevalore.

a persecuzione in Africa non fu n4 leggera n4 breve ric!iese eroismo a molti gruppidi cristiani, c!e continuarono a restare uniti celebrando l'eucaristia nonostante i molti martiri(cfr. gli 2cta -aturnini). ?el -** Mansurio, vescovo di 2artagine, venne accusato di essere un5traditor7, e gli si c!iese di presentarsi a /oma per discolparsi. "al papa venne riconosciutoinnocente, ma durante il viaggio di ritorno mor= lasciando la sede vacante.

 ?el -*; 2artagine si presentava come un luogo di grande influsso romano (moltisenatori ed alti funzionari venivano da /oma a svernarvi), elevato al rango di provincia per 

 poter essere sfruttato economicamente. e truppe di stanza vivono a spese dei berberi, in gran parte cristiani, e la ?umidia 4 una delle zone pi9 oppresse. ?el -*; i vescovi numidi sono gi$circa *, fortemente legati al popolo ed avversi all'impero. A 2artagine, invece, le famiglieromane sono molte, e desiderano un vescovo filoromano. Alla morte di Mensurio, alcune

famiglie filoromane e romane sostengono come vescovo 2eciliano, arcidiacono della 2!iesa di2artagine ma avversato dai pastori numidi, c!e viene eletto. 2eciliano era malvisto da unainfluente matrona, cui aveva impedito di visitare i cristiani in carcere onde evitare problemicon le autorit$ imperiali. 2ostui viene consacrato in fretta, senza attendere i vescovi numidi, alcui primate spettava per tradizione la consacrazione del vescovo di 2artagine. Al loro arrivo, ivescovi numidi dic!iarano invalida la scelta di 2eciliano per due motivi non !a rispettato laconsuetudine e si 4 fatto ordinare, tra gli altri, dal vescovo <elice di Aptungi, accusato diessere stato 5traditor7 (lo stesso 2eciliano viene accusato di tale delitto). 2eciliano vieneallora deposto dai numidi, c!e eleggono al suo posto Maggiorino (lettore e cappellano diucilla, la matrona avversa a 2eciliano), a loro legato. Alla fine del -*;, cos=, vi sono a2artagine due 2!iese cristiane una cattolica, con a capo 2eciliano, ed una donatista (cos=

detta da "onato, c!e presto sostituir$ Maggiorino). ?el frattempo 2ostantino 4 rimasto unico padrone dell'occidente, e decide di restituireai cristiani i beni confiscati. %ui nasce il problema a c!i vanno restituiti i beni confiscati

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 precedentemente alla 2!iesa di 2artagineK 2ostantino li restituisce a 2eciliano, maMaggiorino (e poi "onato) c!iede all'imperatore di convocare un 2oncilio, c!e stabilisca quale4 a 2artagine la vera 2!iesa. 2ostantino fa intervenire papa Milziade (anc!'egli africano e,secondo i donatisti, filoromano), c!e nel -*- d$ ragione a 2eciliano. I donatisti ricorrono inappello e c!iedono un nuovo 2oncilio, lontano da /oma e con vescovi non africani viene cos=

celebrato il 2oncilio di Arles (-*:), c!e tenta dapprima di deporre ed esiliare ambo icontendenti per eleggere un nuovo vescovo c!e riconcilii gli animi. %uesta disposizione viene per# del tutto ignorata, e ne viene emanata una seconda c!e si occupa dei presbiteri,c!iedendo c!e vengano radiati dall'ordine sacro e non possano pi9 celebrare quanti sonoaccusati, in modo documentato, di essere 5traditores7.

Abbiamo qui soggiacente una concezione dei 3acramenti, gi$ di 2ipriano, c!e fadipendere la loro validit$ dalla santit$ del celebrante. 3ulla questione del Cattesimo deglieretici la 2!iesa africana aveva acceduto (seppur con difficolt$) alla posizione della 2!iesa di/oma (papa 3tefano) tale fatto per# aveva creato una effettiva frattura con quanti siric!iamavano strettamente a 2ipriano.

 ?el -*> <elice di Aptungi 4 assolto dall'accusa di essere stato 5traditor7. ?el -*1

abbiamo un decreto costantiniano severissimo contro i donatisti, c!e vengono anc!e assaltatidurante un'assemblea. ?el -; il diacono ?undinarius di 2irta accusa i vescovi donatisti diessere anc!'essi 5traditores7, mettendoli in seria difficolt$.

 ?onostante questi fatti, la c!iesa donatista continua a svilupparsi, e nel --1 "onato pu# convocare a 2artagine un 2oncilio al quale prendono parte ;B vescovi donatisti (siamo ameno di ; anni dalla nascita di Agostino), e 0irolamo deve ammettere c!e il donatismo 4ormai la religione di quasi tutta l'Africa.

 ?el -:B +aolo e Macario, funzionari imperiali, vengono in Africa con il pretesto difare elargizioni alle 2!iese. In realt$ !anno il compito di organizzare una grande persecuzioneantidonatista. "onato non li riceve, c!iedendo loro cosa vi sia in comune tra la 2!iesa el'imperatore, ma la loro opera, fatta di massacri e di violenze (cui i donatisti rispondono

 puntualmente), segna la rottura definitiva tra questa setta e l'impero. In questa circostanzacompaiono i 5circumcelliones7, piccoli proprietari ed agricoltori c!e integrano le loro magreentrate lavorando nei terreni delle famiglie romane e della 2!iesa cattolica vengono accusatidi violenze ed ubriac!ezza, e diventano una sorta di braccio secolare del donatismo,dedicandosi anc!e ad agguati ed attentati contro i vescovi cattolici.

@ra i personaggi donatisti pi9 importanti, ricordiamo +armeniano vescovo ([ -D;),c!e d$ una stabile struttura alla c!iesa donatista. Alla sua morte si verifica uno scisma tra idonatisti due personaggi si contendono la sua successione, ovvero +rimiano, numida rozzoed esasperato, e Massimiano, parente di "onato, uomo intelligente e moderato. Al concilio diCag$i (nella ?umidia del sud, anno -D:) -* vescovi numidi primianisti scomunicanoMassimiano, consumando lo scisma interno. a durezza di +rimiano provoca la reazione di

@eodosio, c!e emana dei durissimi decreti antidonatisti. Ma neppure essi possono impedirec!e negli anni -D&-D> la c!iesa donatista sia al suo massimo splendore.

"ottrina donatistaVerte sulla natura della vera 2!iesa, ed i donatisti si considerano i veri continuatori

della 2!iesa d'Africa esistente prima di "iocleziano e rifacentesi all'autorit$ di 2ipriano. 3onoconservatori nella liturgia, non accolgono le nuove festivit$, mantengono la bibbia africanarifiutando la Vulgata. /imangono fondamentalmente una 5fraternitas7, il cui compito

 principale 4 combattere il demonio. Aspirano al martirio, anc!e volontariamente ricercato. aloro dottrina combina elementi della riflessione tertullianea (sulla dimensione spirituale della2!iesa), della quale accettano anc!e le espressioni per noi montaniste (il montanismo non fu

totalmente in conflitto con le idee della grande 2!iesa, e non venne subito individuato comedottrina deviante), e del pensiero di 2ipriano. "i questi condividono le opinioni circa

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l'importanza dell'integrit$ della 2!iesa, ed a lui si appellano per sostenere la loro teologia delCattesimo.

3econdo i donatisti le 2!iese non africane, in comunione con 2eciliano, sonoapostate, ed il vero cristianesimo sussiste solo nella loro setta. Vedono la 2!iesa come 5fonssignata7, 5!ortus conclusus7, ed usano la Cibbia (soprattutto il Ct ) per individuare le note

caratteristic!e della vera c!iesa. Ottato di Milevi affermer$ poi c!e essi !anno capito cosa siala vera 2!iesa, ma non l'!anno saputa riconoscere storicamente.3olo i sacramenti amministrati da un prete donatista sono validi, ed il Cattesimo

conferito da non donatisti 4 come amministrato da un morto per questo ribattezzavano icattolici c!e passavano dalla loro parte. /iprendono da 2ipriano anc!e una solida tradizionec!e d$ grandissima importanza alla figura episcopale (5quod nos RepiscopiS volumus, sanctumest7) il vescovo 4 l'intermediario tra il popolo cristiano e "io, 4 un uomo biblico c!e !asempre il vangelo sulla bocca ed il martirio nel cuore.

a separazione dai lapsi e la persecuzione da parte dell'impero erano considerate daidonatisti come segno della loro retta fede, e costoro ricercavano attivamente il martirio.

a loro dottrina pu# essere riassunta in due affermazioni

*. I peccatori pubblici, particolarmente i vescovi ed i preti, non appartengono alla 2!iesa.;. <uori della vera 2!iesa i 3acramenti non possono essere amministrati validamente.%ueste due affermazioni contengono errori di ecclesiologia, ma anc!e di cristologia.Ottato di Milevi ( De schismate donatistarum) risponde ai cinque libri di +armeniano

intitolati %ractatus, scritti durante il regno di 0iuliano c!e aveva abolito ogni decreto contrarioai donatisti (-1;), insieme a dei 3almi destinati all'uso liturgico (molto popolari).

2ontenuto dei libri di +armeniano dapprima (*,l) discute del Cattesimo, c!e 4 unico,inefficace se amministrato da un eretico. a vera 2!iesa (;,l) !a come segno fondamentale lasuccessione apostolica 4 la cattedra a rendere importante ci# c!e il vescovo dice. Altra nota 4lo 53piritus7, c!e manca alla 2!iesa cattolica. @ra le parabole usate per dimostrare le loro tesi,i donatisti prediligono quella del banc!etto nuziale ( #t  ;;,*: l'invitato senza veste, cio4 non

santo pur appartenendo alla 2!iesa, 4 il cattolico, c!e viene gettato fuori. Ottato risponder$c!e solo "io 4 santo). Ottato, invece, predilige la parabola della zizzania neanc!e gli apostolie i discepoli possono separarla dal grano, fino a quando "io stesso sapr$ distinguerli. a verac!iesa 4 permita per volont$ di 2risto, e solo alla fine vi sar$ la separazione.

a risposta completa di O&&"&o $ M$(%)$  si trova nel suo (ca. -1>)  De schismatedonatistarum, opera in sei libri pi9 un settimo aggiunto in seguito.

  *\ libro storia dello scisma (4 la prima composta, pi9 di > anni dopo il -*;P).  ;\ libro c'4 una sola 2!iesa, quella unita alla cattedra di +ietro.  -\ libro le disposizioni imperiali contro "onato non furono suggerite dalla 2!iesa cattolica(ma noi sappiamo c!e dietro a 2ostantino c'era forse Ossio di 2ordova).

  :\ libro i cattolici non si sono macc!iati del sangue dei donatisti, come questi sostengono.

2ommenta il salmo *: per rispondere all'analogo commento di +armeniano.  >\ libro contro la ripetizione del Cattesimo il sacramento agisce di per s4.  1\ libro sul fanatismo dei donatisti.  B\ libro (ca. -) i 5traditores7 devono essere giudicati con mitezza.

a risposta di Ottato si pu# cos= riassumere*. a vera 2!iesa 4 quella cattolica, dacc!F la cattolicit$ ne 4 requisito indispensabile. 'unit$si fa in +ietro, c!e siede sulla cattedra di /oma.;. a 2!iesa 4 un 5corpus permitum7 per volont$ di 2risto stesso.-. /iguardo ai 3acramenti, Ottato afferma 56ic, 2!ristus, est qui baptizat7. Agostino dir$ poic!e il rito significa esternamente l'effetto della grazia prodotta direttamente da 2risto.

Agostino antidonatista (-DB&:1)

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 ?el -DB scrive Contra partem Donati  libri II. "el : 4 il  De 6aptismo contradonatistas libri VII, opera fondamentale c!e riassumiamo.a 2!iesa non !a dato ancora tuttele soluzioni sul Cattesimo. Agostino offre le sue  a) 'intenzione del ministro non 4 ric!iesta per la validit$ del Cattesimo, sia amministratonella 2!iesa c!e amministrato dagli eretici.

  b) 'intenzione del soggetto non 4 ric!iesta quando il Cattesimo viene ricevuto nell'ambitodi una comunit$ cristiana (cfr. il caso del pedobattesimo).  c) ?el caso il Cattesimo sia conferito fuori da qualsiasi 2!iesa, si dovrebbe c!iedere a "iouna rivelazione per sapere se accettarlo o no.

Agostino difende anc!e il fatto c!e una cosa 4 non avere il Cattesimo, altro 4 nonaverlo utilmente. ?el Contra Cresconium, :,*;,*D, troviamo la sintesi agostiniana ilCattesimo 4 tale non per merito di coloro ai quali 4 amministrato, ma per virt9 e santit$

 propria e di 2olui c!e l'!a istituito. 2ommentando 0v 1, Agostino afferma 5...battezzi pure0iuda 4 2risto c!e battezza7. ?el  De 6aptismo!:,*B,;:, Agostino fa sua l'espressione di2ipriano etra 8cclesiam nulla salus, ma aggiunge c!e vanno prima definiti i confini della2!iesa. 2i sono infatti vari modi di appartenenza alla 2!iesa

  il modo della piena comunione essere compaginati nell'unit$ e possedere la carit$.  il modo della comunione non piena unit$ senza carit$ (peccatori) carit$ senza unit$ (i giustifuori dalla 2!iesa).

Vi 4 una caratteristica della 2!iesa, infatti, c!e la rende allo stesso tempo storica emetastorica (escatologica), visibile ed invisibile. 'errore fondamentale dei "onatisti sarebbeallora quello di non aver compreso c!e non 4 possibile verificare la santit$ del singolo o della2!iesa solo a partire dai dati visibili esternamente. @iconio

Cibliografia su @iconio abbiamo molti studi fino al *DB ca. c'4 poi un vuoto di oltre *> anni,

dopo il quale segnaliamo tre studiE 0. 0aeta,  Le regole per l'interpreta"ione della -crittura da %iconio ad 2gostino, inAnnali di storia dell'esegesi : (*DB) *B&**1.E Idem, -tudio sul Liber regularum di %iconio, A38 >(*D) *-&*;:.E +.2. Cori, La rece"ione delle regole di %iconio da 2gostino ad Erasmo, A38 >(*D)*;>ss.

@iconio !a influenzato l'esegesi biblica di Agostino, ed in seguito fino ad 8rasmo. 8' unlaico teologo, dissidente dal donatismo, c!e non !a per# mai accettato di passare alla c!iesacattolica, c!e egli ritiene infestata dai 5traditores7. In due opere si sc!iera a favoredell'interpretazione scritturistica dei cattolici, e questo gli attira le ire di +armeniano, c!e inuna lettera lo invita a ritrattare (-B). Al suo rifiuto segue (-) la scomunica, e le due opere

incriminate vengono distrutte (il fatto c!e non ci siano pervenute mostra quale fosse all'epocala potenza dei donatisti). "i esse abbiamo per#, tramandatici da Agostino, i titoli  De bellointestino, c!e contiene una esposizione delle tesi di @iconio (ca.-B) ed  E$positionesdiversarum causarum, dove egli difende le sue tesi (ca. -B>). 8cco le sue idee

*. 'universalit$ 4 un carattere costitutivo della vera 2!iesa.;. 2ontro la pretesa donatista della 2!iesa perfetta, @iconio mostra c!e anc!e tra di

essi ci sono buoni e cattivi, ric!iamandosi a quanto avvenne nel 2oncilio di Cagai (-) con lafrattura tra +rimiano e Massimiano e la defenestrazione di quest'ultimo. a sua tesi si riassumenella questione se la 2!iesa sia la comunit$ dei perfetti o la citt$ del mondo.

-. 3ull'efficacia del Cattesimo, @iconio sostiene c!e essa non pu# dipendere dallacondizione morale del ministro, confutando cos= i principi in base ai quali i donatisti

affermavano l'invalidit$ dei 3acramenti amministrati da un sacerdote indegno. +er sostenere latesi della presenza nella 2!iesa di buoni e cattivi, si serve dell'immagine biblica di 8sa9 e0iacobbe c!e lottano nel grembo materno.

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Il Liber .egularum, opera fondamentale di @iconio, non si presenta come un trattato diermeneutica biblica. Il suo autore vuole porre le basi del primo grande discorso ecclesiale, basic!e ritrova nella 3crittura. 3i c!iede cosa sia la 2!iesa, e capisce c!e per rispondere bisognaconsultare la 3crittura. @iconio contesta la commistione della c!iesa cattolica con il potere

 politico e propone una riflessione ecclesiologica a partire dalla parola di "io, punto di

riferimento universale c!e per# ric!iedeva delle precise regole interpretative.Il Liber .egularum si presenta allora come l'esposizione di B regole non finalizzate aspiegare i passi citati, ma a dare grandi principi di lettura del testo sacro in sensoecclesiologico. a sua 4 un'esegesi spirituale c!e parte dal testo (isolato dal suo contesto) per 

 provare delle affermazioni gi$ enunciate. +urtroppo tale opera non ci 4 giunta nella suainterezza (-D; Liber de septem regulis in quest'epoca Agostino 4 presbitero da un anno, ed aMilano 4 vescovo Ambrogio, c!e propone un'esegesi spirituale&allegorica con influssineoplatonici. In Oriente, invece, domina la scuola antioc!ena), ma Agostino 4 un estimatore di@iconio e ce ne d$ dettagliata notizia nel terzo libro del  De Doctrina christiana. 3copo deltrattato di @iconio 4 la presentazione di regole utili per interpretare allegoricamente passidifficili. 8gli non si propone l'esegesi letterale, ma un'ermeneutica aprioristica dapprima

enuncia la sua idea e poi ne cerca le prove biblic!e.Origene, ad es., seguiva un metodo totalmente diverso individuava un testo e ne proponeva diverse interpretazioni a vari livelli di lettura, senza trarre una conclusione finale.

@iconio, invece, !a come scopo quello di comporre un trattato edificante, e quindi propone l'esegesi allegorica di alcuni passi c!e confermino le sue tesi. Ogni regola 4 cos=seguita da molte citazioni e divagazioni, volte a dimostrare la tesi c!e la 2!iesa 4 la citt$ degliuomini nel mondo. +rima di esporre sistematicamente le regole di @iconio, notiamo c!e alcunistudiosi sostengono la non fedelt$ di Agostino nella trasmissione del pensiero ticoniano.

CiblografiaE 2azier, Le livre des .egles de %iconius&&&&, in /evue Augustinienne *D(*DB-).

E A. +inc!erle,  Nuovi frammenti di %iconio, in /ivista di storia e letteratura religiosa,*D1D.  e due regole fondamentali sono la *] De Domino et corpore eius e la B] De diaboloet corpore eius.

*.  De Domino et corpore eius quando la 3crittura si riferisce a 2risto, essa non fadistinzioni fra ui ed il suo 2orpo, passando indifferentemente dall'Jno all'altro. 2os= nelcommento a Dan ;,-: (il gigante con i piedi d'argilla) la pietra tagliata dal monte c!e annientai regni della terra rappresenta 2risto ma quando essa rotola a terra e diventa un monte c!eriempie il mondo, 4 figura della 2!iesa.  ;. De Domini corpore bipartito 4 il modo di leggere la 3crittura per comprenderecosaessa riveli sulla 2!iesa. %uesta regola di @iconio verr$ corretta da Agostino (5corpore

 permito7 invece c!e bipartito), ma si rivela comunque assai vicina alla sensibilit$ cattolica la3crittura parla quindi della 2!iesa come del 2orpo bipartito di 2risto, c!e contiene buoni ecattivi. 0li esempi biblici sono Ct  *,: 5?igra sum sed formosa7, dove 5nigra7 indica la

 possibilit$ del peccato  .m **,; gli 8brei in quanto al vangelo sono inimici, ma in quantoall'elezione sono dilecti, ovvero una stessa realt$ pu# presentare due aspetti diversi.  -.  De promissis et de Lege questa regola si comprende alla luce della fortissima

 polemica manic!ea contro l'accettazione del V@. 3ervendosi di  .m e Gal  @iconio c!iariscecome la legge mosaica sia da +aolo presentata ora positivamente ed ora negativamente.'apparente contraddizione si spiega sulla base del progresso dalla prima economia (quelladella egge) a quella nuova (fondata sulla fede ed annunciata dalla promessa), ove la legge sirivela come pedagogo a 2risto. In un contesto antignostico ed antimanic!eo, @iconio insiste

sul valore del libero arbitrio, presente con il dono della 0razia (cfr. su questo tema le diverse posizioni c!e anc!e Agostino prende, passando dall'affermazione c!e 5nostrum est credere7 aquella c!e 5credere nostrum est e gratia "ei7) ric!iama la concezione della 2!iesa

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5permita7 ed aggiunge la famosa citazione 5ante praevisa merita dilei Iacob7, utilizzata daiManic!ei per negare il libero arbitrio. 8gli afferma invece c!e "io sceglie tra gli uomini perc!Fconosce gi$ se la risposta c!e essi daranno all'offerta della salvezza sar$ quella della fede oquella dell'incredulit$. 8sa9 e 0iacobbe, dunque, non dimostrano l'ingiustizia arbitraria di "io,ma manifestano l'importanza della fede.

  :. De specie et genere commentando dei passi profetici, afferma c!e spesso la Cibbia passa dalla specie al genere e viceversa. 3econdo l'interpretazione letterale si parla del genere,secondo quella spirituale si parla della specie. %uesto 4 forse l'unico criterio puramenteesegetico di @iconio, usato in funzione antidonatista. Varie citt$ o genti dell'A@ sono figuradella 2!iesa, a volte di tutta la 2!iesa, altre volte di una sola parte di essa, quella buona oquella cattiva (cfr. l'esempio di ?inive).  >.  De temporibus sulla storia, su ci# c!e in essa accade. +ropone di risolvere sulla

 base della sineddoc!e (una parte per il tutto o viceversa) gli errori nei computi cronologici. Adesempio, in Gen *>,*- si legge 5Allora il 3ignore disse ad Abram 3appi c!e i tuoi discendentisaranno forestieri in un paese non loro saranno fatti sc!iavi e saranno oppressi per quattrocento anni7, ma in Es*;,: si dice c!e 5Il tempo durante il quale gli Israeliti abitarono

in 8gitto fu di quattrocentotrent'anni.7 a contraddizione si scioglie se si pensa c!e solo gliultimi - anni furono di persecuzione.1. De recapitulatione a volte la 3crittura puntualizza in un momento significativo un

concetto pi9 esteso. 2os=, ad esempio, gli avvertimenti escatologici (orate semper) valgono per tutti i tempi.

B.  De diabolo et corpore eius quando la 3crittura si riferisce al diavolo, comprendeanc!e il suo corpo, ovvero coloro c!e gli appartengono (cfr. gli oracoli contro le nazioni in Is*-&;-).

@iconio scrive anc!e un commento all'Apocalisse in gran parte perduto, ma c!e ebbegrande fortuna fino al VII secolo. 2i sono degli studi di +O38 per trovarne tracce eframmenti in altri commentari.

IL MANICHEISMO

<onti e vita di Mani

<ino alla fine del secolo scorso la nostra conoscenza del Manic!eismo era solo quellamediata dagli scrittori cristiani antic!i, c!e presentavano Mani negativamente. Alla finedell' si scoprirono le opere dei grandi storici arabi, c!e parlano di Mani come di un grandemissionario. 3i aggiunsero poi le scoperte, nel @ur^estan cinese, di documenti propriamentemanic!ei

  il <rammento di 3aburagan, testo dedicato da Mani a 3!apur I (;:;&;B; ca.).

  il @rattato dogmatico.  un <ormulario di confessione di fede manic!ea.  un 2atec!ismo manic!eo.  vari testi liturgici.

 ?el *D- vi fu una seconda scoperta nel basso 8gitto, circa - fogli scritti in coptorelativi al Manic!eismo e datati dal IV secolo

  i 7efalaia, ovvero punti fondamentali della dottrina manic!ea.  delle ettere.  la storia dell'antica 2!iesa di Mani.  : Omelie.  parte del 2ommento al Vangelo vivente.

Intorno al *D> tra i +apiri di Ossirinco fu scoperta una vita di Mani del V secoloCode$ #anichaius Coloniensis (2M2).

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0razie a queste scoperte si 4 passati dalla considerazione totalmente negativa di Mani edel Manic!eismo, data dagli eresiologi, ad una considerazione pi9 storica c!e lo vede comeuna grande ed antica religione. /estava per# il problema di capire perc!F i +adri definissero ilManic!eismo una eresia cristiana, e non una religione autonoma. Il 2M2 ci aiuta a capirequale sia il punto di contatto tra manic!eismo e cristianesimo. Mani viene presentato come il

figlio di +atric e di Marian (forse nome usato in funzione apologetica cristianizzante, ecomunque confermato da una formula di abiura del Manic!eismo riportata in +0 *,*:1), portato a : anni dal padre, giudeocristiano, a vivere tra gli 8lcasaiti, dai quali riceve unaeducazione legata alla pratica della egge ed al rifiuto di +aolo. A *; anni, Mani ebbe la prima/ivelazione il /e dei giardini della luce gli mand# la rivelazione tramite un angelo, il cuinome significa compagno o gemello. Mani tiene segreta questa rivelazione, e continua avivere presso gli 8lcasaiti ascolta per# il +aracleto, e progressivamente si distacca dalla loroegge. A ;: anni riceve la seconda /ivelazione, e rompe definitivamente con gli 8lcasaiti 4 il;: aprile ;:, data di nascita della 2!iesa manic!ea, c!e coincide con l'ascesa di 3!apur I altrono di +ersia. @ale coincidenza 4 probabilmente voluta per creare un parallelismo con 0es92risto, la cui nascita viene fatta coincidere da 8usebio con l'epoca degli Augusti. Mani si

identifica con il +aracleto, anc!e se non 4 c!iaro se ne sia la vera e propria Incarnazione, o sesolo il +aracleto parli per mezzo di lui. Mani si considera, comunque, l'ultimo dei rivelatori,dopo 0es9 2risto e +aolo.

"opo la seconda rivelazione, Mani lascia gli 8lcasaiti e trova protezione per - anni presso 3!apur I pu# cos= avere discepoli, scrivere, organizzare la sua 2!iesa e i suoimissionari. ?el ;B- muore 3!apur I, e gli succede il figlio Ormiz, c!e continua ad appoggiareMani fino al ;B:, quando viene sostituito dal fratello Va!ran I, conquistato dalla religionemazdaica. Mani viene allora perseguitato, e muore dopo ;1 giorni di prigionia il luned=(giorno sacro per i Manic!ei) ;1 febbraio ;BB.

etteratura e dottrina manic!ea

Il Manic!eismo 4 una religione del libro. Mani critica i suoi predecessori dacc!Fquesti non !anno lasciato nulla di scritto, e quindi si preoccupa di redigere egli stesso i testifondamentali per la sua dottrina. 8ssi sono

  il -aburagan (frammenti profetico&apologetici).  il Vangelo vivente, opera posta dai discepoli di Mani all'inizio del loro 2anone. In questolibro Mani dic!iara di essere il +aracleto annunciato da 0es9, ma l'espressione non 4 c!iaraMani dice c!e il +aracleto 4 sceso su di lui, c!e parla in lui. I discepoli, per#, lo acclamanodicendo c!e 4 lui il +aracleto. +er questo motivo i manic!ei rifiutano il libro degli Atti.

  il  %esoro forse la prima trattazione sistematica della teologia di Mani, redatta in formaapologetica.

  i Pragmateia ciclo di miti c!e offrono una spiegazione popolare degli inizi del mondo,scritti imitando +aolo.  delle Lettere.  -almi e Preghiere.

a morale manic!ea prevede due codici, rispettivamente per gli eletti e per gli uditori."egli altri uomini, non manic!ei, non si parla mai. +er tutti si ric!iede l'osservanza dei >2omandamenti e dei - 3igilli (oris, manus, sinus).

2omandamenti*. a verit$ proibisce la menzogna, intesa come ogni atteggiamento c!e contraddice la

fede religiosa manic!ea. Ma vengono ammesse le menzogne dette per difendere la fede (per 

questo Agostino reagir$ violentemente a tale principio nel suo commento a 0al).

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;. ?on violenza. 2ollegato col sigillo della mano, proibisce ogni atto violento c!eferisca uno dei > elementi. ?on 4 dunque possibile ferire od uccidere piante o animali. %uestosigillo 4 solo per gli eletti, mentre gli uditori possono infrangerlo per preparare loro il cibo.

-. 3igillo del seno impone agli eletti la continenza sessuale, e proibisce ogni contattoc!e provoc!i piacere. a ragione teologica di tutto ci# sta nel fatto c!e la riproduzione ritarda

la liberazione delle particelle luminose.:. +urit$ della bocca, sigillo della bocca vieta tutte le parole nocive la boccadell'eletto deve proclamare solo la salvezza. +er gli eletti vi sono anc!e delle prescrizionialimentari c!e vietano carne, sangue ed alcool. 3ono tenuti a molti digiuni, e la salvezzacosmica si ottiene consumando in quantit$ legumi e frutta (cfr. il gemito della creazione in /m).

>. Ceata povert$ l'eletto non pu# possedere nulla per se stesso, tranne c!e il cibo per un giorno e le vesti per un anno. 2i# perc!F deve essere libero e votato solo alla preg!iera.

Morale degli uditori*. /ispettare i > comandamenti, c!e regolano la pratica della professione di fede.

;. +regare : volte al giorno, per partecipare al sigillo della bocca.-. <are l'elemosina.:. <ornire cibo agli eletti, partecipando cos= al sigillo della mano.>. "igiuno ebdomadario ed annuale dal cibo, dai rapporti sessuali, dal lavoro mondano,

 per partecipare al sigillo del seno.1. 2onfessione dei peccati. 3ettimanale, il luned=, ed annuale di fronte a tutta la

comunit$ (anc!e per gli eletti) dopo - gg. di digiuno.

3toria della salvezza secondo il Manic!eismoa ricaviamo dal Panarion di 8pifanio, cap. 11.*. All'origine del Manic!eismo non c'4 il monoteismo, ma un diteismo il principio del

 bene e quello del male. In questo modo vengono annullate la responsabilit$ personale ed illibero arbitrio. I due principi sono coeterni, sussistenti da sF ed opposti.;. Vi 4 una mescolanza ed una fusione dei due principi le tenebre invadono il territorio

della luce.-. Il principio del bene, per difendersi, emana dalla sua sostanza una +otenza, la Madre

della Vita, c!e a sua volta emana l'uomo primordiale ed i suoi > elementi. 'uomo primordialesi riveste dei > elementi e va a combattere. 0li Arconti delle tenebre mangiano la sua armatura,c!e 4 la sua anima, e lo fanno prigioniero.

:. Il principio del bene emana, per venire in aiuto all'uomo primordiale, una seconda+otenza, c!e estrae il primo uomo dalle tenebre lasciando per# la sua anima. 2on questa lo3pirito vivente crea le stelle, il sole e la luna (creature della luce), mentre la materia crea le

 piante, gli animali e la terra (opere degli Arconti del male). a materia plasma l'uomo secondol'immagine dell'uomo primitivo e vi incatena l'anima con la materia.>. Il +adre invia il <iglio diletto per la salvezza dell'uomo, ed egli assume sembianza di

uomo. 2ompito del <iglio 4 reintegrare le particelle di luce. %uesto 4 possibile mediante unmarc!ingegno da lui inventato, c!e alla fine ripristiner$ ogni cosa come era al principio,ovvero con la totale distinzione dei due principi. +er il manic!eismo non pu# esistere alcunaresurrezione dei corpi. e differenze fondamentali dal cristianesimo stanno dunque nella

 protologia (due principi opposti) e nell'escatologia (ritorno puro e semplice alle origini). astoria della salvezza 4 vista secondo un andamento ciclico.

Importanza del Manic!eismo

 ?ella storia della +atrologia e nella riflessione cristiana del IV secolo il Manic!eismoriveste notevole importanza. 3ono i Manic!ei a portare l'attenzione su +aolo, facendonel'elemento portante della loro cultura. 2i# 4 dovuto al fatto c!e il ripudio dell'educazione

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elcasaita spinge Mani a prendere come punto di riferimento +aolo. %uesto spiega la grandefioritura di commentari a +aolo cui assistiamo nel IV secolo sono ben *>, ai quali siaggiungono poi numerosi commenti alla Genesi, altro libro fondamentale di riferimento(questa volta per rifiutarlo) per i manic!ei.

CibliografiaE Cetz esamina per primo i riferimenti a +aolo nel 2M2.E GNning studia il 2M2 per traslitterarlo.E Mara, Il ruolo di Paolo nella controversia antimanichea di 2gostino, Augustinanum*DD;.  ?el 2M2 *,*;&*> Mani parla dell'inizio della sua missione sotto 3!apur I. "escrivela sua c!iamata con la stessa formula di Gal   *,*>, c!e poi usa altre - volte sempre inriferimento a se stesso. "ice c!e il +adre celeste !a mostrato compiacenza per me, separatofin dal seno materno, facendomi uscire dalla legge in cui ero cresciuto. Mani colloca il proprionome dopo quelli dei maestri della /ivelazione, da Adamo fino a +aolo. "escrive poi il suorapimento al terzo cielo con le parole di ; Cor  *;,*&>, e cita Gal  *,**&*; per descrivere la

 propria missione. Afferma c!e nella sua vocazione 4 intervenuto il +aracleto c!e in lui parlasiincarna.Vi 4 dunque un c!iaro intento di Mani nel presentarsi a somiglianza di +aolo. Anc!'egli

scrive delle lettere, afferma c!e il +aracleto gli !a parlato rivelandogli il Mistero e traducequesta rivelazione in una riforma della 2!iesa di 0es9 dopo i falliti tentativi dei giusti (PP)Marcione e Cardesane. 8' dunque c!iaro il suo intento di agire all'interno del cristianesimo.Anc!e Mani muore vittima della propria missione in  7efalaia  si trova un riferimento a  .mD,;&-, e si afferma c!e anc!e Mani !a sofferto temendo l'insuccesso della propria missione.8gli afferma anc!e c!e gli uomini non l'!anno accolto, e come +aolo agisce in contrasto conla corrente dominante nel suo ambiente (gli 8lcasaiti) giudaizzante e ritualista. 3empre come+aolo, anc!e Mani 4 un visionario, e riceve la propria missione e l'apostolato direttamente da

"io 4 il pi9 grande degli Apostoli e ne c!iude la serie. 8gli dirige la propria 2!iesa in vistadella sua diffusione ovunque ( 7ef  *>:). ?on 4 dunque casuale l'interesse del IV secolo per +aolo il 2risostomo !a ben ;::

omelie su +aolo, 8frem lo commenta ampiamente. a grande 2!iesa !a dunque la preoccupazione di restituire +aolo alla dottrina comune, e di ristabilire una reale cristologia,non doceta.

 ?elle sue molte citazioni da +aolo (Gal   *,**,**&*;*,*> ; Cor   *;,;&>), Maniinserisce il titolo divino 5+adre della Verit$7 4 un ric!iamo al principio della luce e dellaverit$. @ale ttolo 4 stato dapprima spiegato in riferimento ad una religione non cristiana, fino aquando lo si 4 ritrovato in ; Clem. +ur ricopiando la biografia di +aolo, Mani !a volutoinserire alcune varianti l'intervento del +aracleto (cfr. lYarticolo di "ecret in Aug. *DD;), e la

terminologia non c!iara sul fatto se egli sia l'incarnazione di esso o semplicemente il mezzoattraverso cui parla. Insiste sul fatto c!e la venuta del +aracleto promessa nell'Jltima 2ena da0es9 si 4 avverata solo con lui, ripudiando cos= il testo di At.

@entiamo allora un riassunto sc!ematico dei rapporti tra Mani e +aolo*. Mani come +aolo si presenta come apostolo di 0es9 2risto (cfr. Gal  *,*).;. Mani come +aolo !a conosciuto prigione e sofferenza prima della morte a causa

della sua missione.-. Mani come +aolo !a provato il sentimento del fallimento della sua missione ( .m

D,;&- cfr. con 7ef  11 sono venuto in questo mondo per predicare, ma gli uomini non mi !annodato agio di farlo e non mi !anno accolto).

:. Mani come +aolo 4 anticonformista, ovvero va contro la corrente dominante del suo

ambiente (8lcasaiti) ed il loro ritualismo.>. Mani come +aolo 4 un visionario, e le sue visioni sono garanzia della rivelazionericevuta.

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1. Mani, come e pi9 di +aolo, c!iude e sigilla la /ivelazione.B. Mani, come +aolo, proclama l'universalit$ della /ivelazione.Agostino, commentando i passi in cui +aolo afferma di essere Apostolo, sottolineer$

 puntualmente c!e quelle affermazioni valgono solo per +aolo.

IL MONACHESIMO

Il problema delle origini

Iniziamo col considerare le varie interpretazioni date dagli studiosi circa la nascita delmonac!esimo, in relazione al momento storico in cui essi vivevano.

*. Zeingarten, 0ot!a *BB  Le origini del monachesimo. Individua tali origini nel paganesimo egiziano. 8' influenzato dalle scoperte arc!eologic!e dell'epoca e da un certorevival del paganesimo c!e si ebbe nella seconda met$ dell'.

;. /eitzenstein, 0Nttingen *D*1. +ubblica la  Historia monachorum  e l a  Historialausiaca individua le origini del monac!esimo nella sintesi tra ideale evangelico ed idee

filosofico&religiose nei secoli II&IV. @ale autore 4 uno studioso del mondo classico, e risentedelle teorie !arnac^iane sull'ellenizzazione del cristianesimo.-. Cuonaiuti, modernista, vede le origini del monac!esimo nell'assunzione dell'etica

 paolina, c!e ritiene diversa dal messaggio evangelico e segnata dal pessimismo contro ilmondo, nonc!F da una forte visione dualistica (*D; Le origini dell'ascetismo cristiano).

:. e origini del monac!esimo sono individuate in una particolare situazionesocioeconomica venutasi a creare nell'impero del IV secolo. 8' l'opinione diffusa tra gli storicimaristi (VNlter, @_bingen *D Der 8rsprung der #9nchtum 0onz`lez obo, in 3pagna inItalia V. Mazza, in 3tudi storici, *D).

>. a riflessione protestante, con la scuola di @ubinga, riporta le origini delmonac!esimo all'interno di un discorso ecclesiale. +er von 6arnac^, quello dell'origine del

monac!esimo 4 un problema legato all'ecclesiologia ed alla teologia dogmatica presso i/iformati 4 considerato sufficiente per la santit$ il solo Cattesimo, ed allora il fenomenomonastico 4 visto come una contestazione al modo di intendere la struttura gerarc!ica della2!iesa ed al suo discorso circa la salvezza. 2fr. von 6arnac^,  I #onaci! il loro ideale e la loro

 storia, *DB.1. In Ing!ilterra la riflessione sulle origini del monac!esimo coincide con il desiderio e

l'esigenza di far rinascere l'ascetismo delle origini. 2os= 2!adic^, c!e parte da 0iovanni2assiano (2ambridge, *D-).

B. <estugiFre sottolinea come le origini del monac!esimo siano da ricercare all'internodella 2!iesa, nella contrapposizione tra c!i ricerca la santit$ nell'allontanamento radicale dallacultura e dal mondo, e c!i la vuole trovare nel dialogo con esse.

@utti questi elementi sono in realt$ compresenti il fenomeno monastico 4 una rispostadell'animo cristiano a certi problemi particolari, e nei secoli si adatta al loro cambiamento non perdendo lo slancio iniziale.

. +. Cron afferma c!e 4 impossibile cercare una sola ragione all'origine delmonac!esimo. 8gli si interroga sul ruolo e la funzione dell'uomo santo nel mondo tardoantico.Mette a fuoco il mutamento avvenuto tra il III ed il IV secolo nel modo di vivere il rapportotra l'uomo ed il trascendente, ed il potere divino. +recedentemente, questo potere divino ed ilruolo di intercessore era riconosciuto ai martiri. 2on la loro scomparsa, si cerca un altro puntodi riferimento per la mediazione con il divino questa 4 la funzione del santo monaco, ed i

 pellegrinaggi alle tombe dei martiri vengono sostituiti da quello presso gli anacoreti. Il IVsecolo segna il momento dell'esplosione (non della nascitaP) del fenomeno monastico, e questo

fatto spinge molti studiosi ("uc!esne, "e Vogue) a collegarne le origini con le mutatecondizioni della cristianit$, alla ricerca di modelli di santit$. %uesti si ritrovano nelle figure

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dell'anacoreta fedele al vescovo ed alla gerarc!ia, e poi del santo vescovo (cfr. le molte vitec!e ne vengono scritteP). 3i passa cio4 da un discorso originario sulla santit$ c!e la trovavanella risposta alle esigenze di "io nel proprio stato di vita, e quindi possibile per tutti, allaconsapevolezza c!e esiste uno stato pi9 perfetto c!e veicola la santit$.

%uesto mutamento d'accento 4 causato dalle diverse condizioni di vita quando il

cristianesimo si massifica, le condizioni precedenti non bastano pi9 per essere davverocristiani. Il modello monastico, nato come contestazione verso la 2!iesa, diviene col tempo larisposta cercata alle esigenze della vita cristiana.

%uesti diversi modelli interpretativi vengono completati da 2olombas, c!e ricerca cosai monaci dicano delle proprie origini. <ino ad ora si era ignorata l'incidenza delle 3acre3critture nelle opere monastic!e e patristic!e. Ora 4 possibile comprendere c!e esiste unmodello c!e 4 la Cibbia Atanasio riprende verbi e parole della vita di 0es9 per parlare diAntonio. 3e gli 2cta mart:rum si rifacevano ai vangeli della +assione, la Vita 2ntonii si rif$alla vita pubblica di 0es9. e vite dei monaci !anno cos= la funzione di presentare modelli di5imitatio 2!risti7 non pi9 incentrati sul perdono e sulla sofferenza, bens= sulla vita nella storia enel tempo presente (cfr. anc!e l'affievolirsi delle attese escatologic!e) si ric!iedono modelli di

vita, e non di conclusione della vita (martiri). a lotta contro i demoni, luogo comune nellaletteratura martiriale, 4 ora presente nella vita quotidiana, e la narrazione segue lo sc!ema deivangeli imitazione di 2risto nella preg!iera, nel lavoro, nell'ascesi (cfr. +aolo). Abbiamo cos=le vite di Antonio, Malco, Ilarione, Martino, 3everino, Macrina...

"iffusione del fenomeno monastico e risc!i connessiOriente

a) monac!esimo egiziano. 0irolamo scrive la vita di Paolo di %ebe con toni fantastici,e fa di lui il maestro di Antonio. In realt$ 0irolamo inserisce nell'opera molti elementiautobiografici, e fa di +aolo un campione della lotta contro la cultura classica da cui egli stessosi sentiva fortemente segnato.

 b)  2pophtegmata Patrum  o Geronti;<n raccolta di massime spirituali, in parteall'interno di aneddoti, intrecciate con la narrazione di fatti meravigliosi attribuiti a monaci deldeserto egiziani, palestinesi o asiatici. +rima edizione in +0 1>.

c) Historia Lausiaca di +alladio (editio princeps di 2uit!bert Zutler, 2ambridge *De *D: tr. it. con testo a fronte nelle ed. Valla). +alladio di 8lenopoli nacque in 0alazia circanel -1-&:. Monaco verso il -1, prima in +alestina e poi in 8gitto, fu introdotto alla vitaascetica da degli anacoreti egiziani. Va poi per D anni nel deserto di 2elle, dove incontra8vagrio +ontico, c!e avr$ su di lui un grande influsso ( HL -). Intorno al : viene elettovescovo di 8lenopoli in Citinia. 2oinvolto nella polemica antiorigenista, difende 0iovanni2risostomo contro 8udossia, e viene per questo esiliato in 8gitto. ' Historia Lausiaca vienescritta negli anni :*D&:; dedicata a auso, ciambellano di @eodosio II, 4 una raccolta di

 profili di asceti, uomini e donne, prevalentemente egiziani e palestinesi. /iporta ricordi personali e notizie apprese da altri, e vuole mettere in rilievo il valore spirituale della vita neldeserto.

d) Historia #onachorum ( + ;D) di /ufino di Aquileia, c!e soggiorna in 8gitto neglianni -B-& frequentando gli ambienti origenisti (+alladio, 8vagrio). 8' una raccolta diracconti pittoresc!i e fantastici raccolti da viaggiatori provenienti da 0erusalemme e recatisi avisitare gli asceti egiziani. "i quest'opera abbiamo due recensioni quella latina ed una greca,opera di un amico di /ufino.

e) De institutis Coenobitorum e Collationes di 2assiano. a prima opera 4 collocata in8gitto ma diffusa in 0allia meridionale. ?el - 2assiano va in +alestina, si ferma due anni inun monastero e poi si reca in 8gitto. = scrive le Collationes, considerate un vero trattato

sulla perfezione cristiana, presentata attraverso gli esempi dei monaci conosciuti dall'Autore.2!i erano i monaci di cui si parlaK Anacoreti, ovvero separati dal mondo, c!e vivevanosoli o in coppia e partecipavano alle sinassi liturgic!e ed alle conferenze spirituali eremiti

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(vivevano nel deserto). 2ostoro venivano spesso dalle classi pi9 semplici ed umili della societ$copta. Antonio era di famiglia contadina agiata, e non conosceva il greco. Macario il grandeera stato cammelliere, Macario di Alessandria un modesto commerciante, e Mos4 un ladro. avita monastica si configura quindi come l'espressione della misericordia di "io nei confronti diciascuno. +roprio la condizione umile dei monaci fa sottolineare ad alcuni studiosi le origini

socioeconomic!e del monac!esimo. 3olo 8vagrio e +alladio provenivano da classi medie ecolte, e proprio essi ci !anno lasciato delle testimonianze scritte. ?egli  2pophtegmata (>) sidice c!e molti monaci venivano da un mondo rozzo ed ignorante conoscevano solo il copto,ed erano diffidenti nei confronti della riflessione teologica.

Antonio vive non lontano da Alessandria 4 illetterato, ma !a nel cuore il luogo della biblioteca la Cibbia non va studiata, ma imparata a memoria. %uesta affermazione, c!e silegge nella Vita 2ntonii, 4 forse una presa di posizione di Atanasio contro la scuola diAlessandria vuole dimostrare c!e anc!e una vita illetterata pu# condurre alla santit$. ?onlontano da Alessandria 4 8vagrio, c!e per# intende la penetrazione della +arola di "iocome opera fondamentale nella vita dei monaci abbiamo quindi diversi modelli di santit$ c!evogliono rispondere alle domande provenienti da ambienti diversi.

0li 2pophtegmata non sono discorsi teologici parlare della fede e leggere trattati prosciuga la devozione del monaco. +ossedere dei libri era considerato un grave peccato, conl'eccezione della Cibbia norma di vita e codice della lotta contro il demonio. 3iamo di frontead una sua lettura fondamentalista. 8ra importante vivere la perfezione piuttosto c!e rifletteresui suoi stadi. Molti anacoreti erano semplici laici assistiamo cos= ad una rivalutazione delCattesimo. 3pesso i monaci rifiutano gli Ordini, c!e comportavano la rinuncia alla solitudine inquanto sono una 5dia^onia7 al servizio del popolo di "io.

Occorreva trovare un padre, in grado di iniziare alla nuova esperienza, c!e insegnassela vita nel deserto e la lotta contro il demonio e le passioni. 'insegnamento era impartito conla parola e pi9 spesso con l'esempio. 'anziano doveva parlare solo se interrogato daldiscepolo.

0li  2pophtegmata  sono insieme la condanna ed il castigo dell'anacoretismo deldeserto i 5logia7 divennero presto parte di una codificazione legale, e persero il loro valorecarismatico. a parola dell'anziano era pronunciata per quel discepolo ed in quella situazionenon era una teorizzazione, ma un insegnamento inseparabile dall'esempio concreto. ?ell'orariodell'anacoreta un posto privilegiato veniva riservato per la preg!iera e per il lavoro manuale.

%uadro generale del monac!esimo

EGITTOIl monac!esimo egiziano si caratterizza per tre filoni

  *) '%r%*$&$+*o-""or%&$+*o indotto (cfr. Antonio). 3i fonda su tre aspetti di vita la

 preg!iera (basata sulla Cibbia, da imparare a memoria e da applicare letteralmente, con unalettura integralista) il lavoro (per il proprio sostentamento e per offrire mezzi per la carit$)l'ascesi (come lotta contro i demoni). +rende ad esempio la vita di 0es9.

;) Il Cor+ P"o*$"o. +ropugna il cenobitismo sull'esempio della primitivacomunit$ apostolica (cfr. 2t  ;:). Ogni gesto deve essere normato dalla Cibbia.  -) E)"!r$o Po&$o. +ropone un monac!esimo di stampo origenista, fortementeintellettuale. a lettura della Cibbia 4 compiuta secondo un'esegesi spirituale importante 4l'opera  2ntiereti;os (libri VIII), nella quale si riportano dei passi scelti della 3crittura c!eforniscono un aiuto per combattere i vari spiriti maligni preposti ai differenti peccati.

%uesta variet$ di modelli rappresenta le risposte ad esigenze diverse. 3e Antonio sioppone all'intellettualismo della scuola di Alessandria, 8vagrio si preoccupa invece di non

 perderne il patrimonio di riflessione. In tutti e tre i filoni monastici 4 comunque fondamentalela Cibbia.

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SIRIA*) @roviamo innanzitutto una forma rigidissima di anacoretismo, di cui parla T%oor%&o

$ C$ro (c!e ne 4 anc!e un esponente) nella sua  Historia #onachorum. "escrive tre tipi divita anacoretica gli +&"/$o"r$, c!e restano sempre in piedi per periodi lung!issimi gli +&$($&$,il pi9 famoso dei quali 4 san 3imeone i %r$&$, c!e vivono sugli alberi.

;) E#r%* S$ro  ed A#r""&% portano ad una unificazione della cultura e della ascesimediano tra il modello di Antonio e quello di 8vagrio.-) Ad Antioc!ia troviamo G$o)"$ Cr$+o+&o*o, c!e propugna l'"+%&$+*o

o*%+&$o (presente anc!e a /oma e diffuso soprattutto tra il -> ed il :> ca.). 3i basa sullaricerca della solitudine interiore, possibile anc!e tra le pareti di casa e si alimenta allameditazione della Cibbia. 8' il modello c!e prevarr$ largamente tra coloro c!e provengono daambienti culturali e c!e spesso vengono scelti come vescovi.

CAPPADOCIA  *) Il *o)$*%&o 0"+$($"o si contraddistingue per uno studio sistematico del ?@, c!e

 produce le regole morali, divise in ampie e brevi. e prime sono scritte in forma di dialogo, un

genere letterario assai diffuso. %uelle brevi si presentano come risposte date ai monaci (cfr.come poi Agostino riprender$ questo modello letterario nella sua opera  De Diversis5uaestionibus octoginta tribus). I problemi vertono principalmente sul rapporto tra la Cibbiae la sapienza profana (un problema molto sentito da Casilio, c!e aveva frequentato ingiovinezza le migliori scuole laic!e del tempo). ?ote caratteristic!e di questa forma dimonac!esimo sono la ricerca di una armonia tra il lavoro manuale (c!e andava valorizzato per contrastare la cultura ambiente c!e lo disprezzava) e quello intellettuale (c!e correva il risc!io,in certi contesti monastici, di essere disprezzato e ritenuto inutile) la ricerca di una sintesi trala vita solitaria e l'esigenza di una presenza caritatevole nella comunit$ cristiana. +er questomotivo Casilio fonda Casiliade, una citt$ della carit$ c!e cerca di rispondere alle emergenzedel tempo orfani, bambini esposti, fanciulle da marito (c!e risc!iavano di essere ridotte in

sc!iavit9), viandanti (per i quali non esistevano luog!i attrezzati di sosta), ospedali. Casilioapre cos= il fenomeno monastico alla dimensione della carit$ nei confronti dei fratelli bisognosiabitanti o transitanti nella sua "iocesi. Vuole c!e i monasteri non siano lontani dalla citt$, bens=ad essa vicini, per poter praticare la carit$. @utto questo segna un'evoluzione nelmonac!esimo, c!e prima tendeva soprattutto a contestare il rapporto 2!iesa&Impero ed ilrilassamento della vita cristiana. ?ella prima met$ del IV secolo si assiste ad una conversionedi massa questo ric!iede c!e al Cattesimo si affianc!i la pratica della carit$, per continuare atestimoniare le esigenze della vita cristiana c!e prima venivano dettate dal solo Cattesimo. ?el

 De 6aptismo dello +seudo&Casilio troviamo per la prima volta un parallelismo tra le tappedell'iniziazione battesimale e quelle della vita monastica.

o sc!ema monastico basiliano subir$ in seguito una duplice evoluzione sempre pi9

monaci saranno c!iamati all'episcopato, ma proprio questi esporteranno il monac!esimocreando dei cenobi episcopali nei quali condurre vita comune insieme ai propri presbiteri.Ancora una testimonianza, quindi, della grande capacit$ di adattamento dell'ideale monasticoalle diverse situazioni.

;) Gr%!or$o $ N"/$"/$o afferma c!e 4 necessaria la comprensione e la valorizzazionedi tutte le diverse forme di vita cristiana anacoretismo, cenobitismo, ascetismo domesticovanno accolti perc!F dipendono dalla convinzione c!e solo dal Cattesimo deriva ladivinizzazione del cristiano. "a ci# consegue c!e la santit$ non 4 legata ad uno stile di vitariservato a poc!i eletti le varie forme della vita cristiana sono i modi di traduzione concretadella realt$ battesimale (L santit$ ed elezione), e l'itinerario cristiano 4 possibile a tutti.

-) Gr%!or$o N$++%o si caratterizza come il grande contemplativo, c!e lotta affinc!F la

spiritualit$ monastica sia intesa come conforme al vangelo e non come una forma di vitafilosofica propria di persone con una notevole forza di volont$. 8' la fede c!e salva, e non ilvolontarismo. 2os= nella sua Vita #o:si, Mos4 diventa il modello della vita monastica. Il

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 ?isseno 4 preoccupato di insistere sul valore del lavoro manuale, e spiega quindi come vadainteso il precetto della preg!iera continua (; %s) combinato con quello dell'obbligatoriet$ dellavoro. Agisce in questo modo per combattere una tendenza c!e si stava diffondendo nei variambienti monastici i gruppi di *%++"($"$  o %1$&$. 2ostoro sostenevano c!e gli unicicompiti del monaco erano la preg!iera ed il digiuno. Ma in questo modo scaricavano su altri

tutto il lavoro, creando due categorie nettamente separate di monaci i contemplativi ed ilavoratori.

ITALIAa Vita 2ntonii era gi$ letta a Milano intorno al -1&-1>, ma probablilmente le prime

forme di esperienza monastica erano sorte gi$ da prima. 8sse comunque vennero consolidatedalle conoscenze relative al monac!esimo egiziano. Jna forma particolare di monac!esimooccidentale, c!e non trova riscontro in Oriente, 4 quella dei %o0$ %$+o"($. Ad essa sonolegati i nomi di E+%0$o $ V%r%(($, Z%o% $ V%ro", G"%/$o $ No)"r" e M"++$*o $Tor$o propugnano un severo ascetismo, il servizio alla 2!iesa, la riflessione intensa sulla+arola. 'Italia del IV secolo non !a grossi centri teologici, ma la conoscenza della parola era

diffusa anc!e tra i laici. Il cenobio di A!o+&$o nasce per i laici, ma successivamente si fastrada l'esigenza di avere dei pastori teologicamente competenti, ed 4 a loro c!e si rivolgono prevalentemente le istituzioni monastic!e.

 ?otiamo quindi come gli elementi comuni alle varie esperienze incontrate non sianomolti, ma si limitino ai cardini fondamentali del monac!esimo lavoro, preg!iera, ascetismo. Vi4 inoltre un forte cristocentrismo ogni tipo di monac!esimo vuole essere una proposta di5imitatio 2!risti7 c!e sostituisce il modello precedente del martirio.

0AI8M"r&$o $ Tor+ 4 il modello, ed il monac!esimo si sviluppa soprattutto nella 0allia

meridionale. a forma prevalente 4 quella dei monasteri guidati da monaci vescovi, provenienti

da ambienti culturalmente elevati. 8' molto marcata anc!e la dimensione missionaria.A</I2A

A!o+&$o non 4 l'inventore del monac!esimo africano, ma le varie forme di esso gi$esistenti ricevono da lui forma ed impulso. Importante 4 la sua opera  De opere monachorum,dove parla del lavoro e della preg!iera continua (commenta i brani in questione di ; %s),contro i messaliani c!e erano ivi assai diffusi. In Agostino riveste grande importanza il

 passaggio dal cenobio di laici (@agaste) a quello episcopale riservato ai c!ierici (Ippona) ci#implica l'affermarsi della concezione del cenobio come servizio pastorale alla 2!iesa, fondatosulla comune ricerca biblica.

@orniamo ancora, per fare alcune precisazioni, sulla controversia circa l'interpretazionedei passi di ;%s all'origine del movimento messaliano. e due affermazioni di base erano quelladi  Lc (pregate incessantemente) e quella di ;%s (c!i non vuol lavorare, neppure mangi). "aalcuni il lavorare veniva inteso in senso spirituale, riferendosi a Gv >,*B (Il +adre mio operaincessantemente) da altri il neppure mangi veniva inteso come divieto di accostarsiall'8ucaristia. Jn altro problema era posto dai passi paralleli #t  *B,;* e #c  D,-&-;, dove0es9 afferma c!e vi 4 una razza di demoni, c!e i discepoli non !anno saputo scacciare, c!e si

 pu# vincere solo con la preg!iera ed il digiuno. I messaliani sostenevano c!e il Cattesimo nonscaccia tutti i demoni, e c!e solo con la preg!iera si pu# eliminare il demoniaco c!e alberga nelcuore dell'uomo. Il grave problema teologico sotteso a questa interpretazione deviante 4ancora una volta quello della sufficienza del Cattesimo per la vita cristiana orientata verso la

santit$.@ale problema era sentito fortemente ed a vari livelli, e poteva dare luogo a soluzionidevianti quali quelle dei messaliani. 2i si c!iedeva se il Cattesimo, prima motivo di

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discriminazioni e di sofferenze, ed ora (sec. IV) invece motivo spesso di privilegi, fossesufficiente per poter vivere una autentica vita cristiana. +er questo motivo molti affermavanoc!e il Cattesimo, se non veniva accompagnato da opere ascetic!e, non sarebbe bastato.3empre per questo motivo, nel secolo IV, assistiamo al fiorire di catec!esi battesimali c!ededicano molto spazio all'enunciazione dei doveri morali conseguenti al Cattesimo. %uesto 4 il

 punto fondamentale precedentemente a questa situazione la predicazione morale costituiva parte integrante dell'annuncio, ed il Cattesimo era il sigillo della <ede e della 2onversione dellavita. Ora, invece, affinc!F il Cattesimo venga amministrato si ric!iede al catecumeno solol'adesione intellettuale alla fede, e cos= 4 necessario continuare ad insistere sull'etica cristianaanc!e dopo di esso. %uesta divaricazione tra la fede e la morale 4 un fenomeno preoccupanteed avvertito nel IV secolo.

+recedentemente il Cattesimo comportava un triplice mutamento nella vita del neofitanel rapporto con il +adre veniva convertito ogni precedente rapporto con la "ivinit$ ilrapporto con 2risto diventava normativo per i rapporti con i fratelli il rapporto con lo 3pirito3anto comportava un mutamento nel rapporto con la propria corporeit$. a morale non erauna conseguenza dell'accoglimento del Mistero trinitario, ma era l'annuncio stesso.

Il mutamento c!e avviene dopo la svolta costantianiana tende a fare del cristianesimouna dottrina morale. Agostino sottolinea c!e la sola adesione intellettuale non 4 sufficiente, senon vi 4 anc!e l'adesione di tutta la vita. "a qui scaturisce la domanda, se al Cattesimo vadanoaggiunte delle opere ascetic!e. a risposta va data a livello morale personale, non a livello dicategorie di persone altrimenti il risc!io 4 quello del determinismo soteriologico. adistinzione dei credenti in categorie pi9 o meno predestinate alla salvezza porterebbe aldualismo manic!eo mentre concedendo troppa importanza alle opere, si sarebbe tornatiall'economia veterotestamentaria. ?on era sempre facile mantenere una posizione ortodossatra questi due estremi, soprattutto da parte dei monaci. Vi fu anc!e c!i combatt4 ilmonac!esimo, ritenendolo pericoloso per la purezza della fede mentre altri sostennero c!eogni cristiano doveva impegnarsi a vivere l'ascetismo ed il celibato.

a risposta dei +adri ribadisce c!e la scelta di vita monastica non 4 garanzia di maggior  perfezione, bens= la risposta libera alla 0razia battesimale, messa a frutto in una particolarevocazione. 

 ?ote di approfondimentoP"o*$o 4 ritenuto il fondatore del cenobitismo. ?asce intorno al ;D da una famiglia

 pagana, nella @ebaide superiore. <a il militare, poi si converte, viene battezzato, e si mette allascuola dell'anacoreta +almone. "opo B anni di noviziato diventa monaco, e si stanzia sullariva destra del ?ilo, dove presto lo raggiungeranno numerosi discepoli. Il suo motto 4 volont$di "io c!e tu ti metta a servizio degli uomini per riconciliarli con "io. e sue  .egole  sonodivise in : sezioni

  +recetti ai novizi.  +recetti e norme.  +recetti e leggi.  +recetti sulle sei orazioni vespertine e sulla riunione nelle singole case.

'organizzazione pacomiana, molto centralizzata, riflette in parte la sua esperienza divita militare. @utti i monasteri dipendono da un unico superiore, ed ogni monastero 4 diviso infamiglie di ;&- monaci. @re o quattro famiglie formano una trib9. Ogni famiglia !a una suaoccupazione specifica, ed il monastero, composto da vari nuclei, 4 simile ad un villaggio. eregole di +acomio vengono ritoccate nel V secolo da 3!enute.

a +alestina. In quesa regione spicca la figura di P"(("$o, autore della  Historia Lausiaca. 2ostui visse alcuni anni come monaco vicino a 0erico, dove cYera un importante

centro di vita monastica, legato spiritualmente ai uog!i 3anti e dedito anc!e all'assistenza dei pellegrini. Monasteri famosi della +alestina furono quelli della 0iudea, di 0erusalemme, diCetlemme (quest'ultimo fondato da 0irolamo).

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3iria e Mesopotamia sono caratterizzate da un monac!esimo di particolare rigore.E#r%* (-1&-B;) vive dapprima alla scuola di 8dessa, poi viene a contatto con degli anacoretidel deserto. Importanti sono i suoi commentari a +aolo. In +ersia 4 famoso A#r""&%, detto ilsaggio persiano dapprima eremita poi superiore vescovo di un monastero. ?on imponeregole, ma lascia i suoi monaci liberi nelle pratic!e di ascesi, e li vuole assai vicini al popolo.

Asia Minore. Abbiamo scarse notizie anteriori al ->. B"+$($o (-;D&-BD) si separa dalsuo maestro 8ustazio nel -B-, quando lo scopre su posizioni pneumatomac!e. Vive in 3iria e+alestina e redige le sue  .egole. Il monac!esimo basiliano si diffonde in Asia Minore,nell'Armenia romana, nella 3iria settentrionale, nel 2aucaso. Importante la figura di T%ooroS&$&" (IQ sec.).

 ?ell'ambito orientale si viene a creare il problema relativo ai rapporti tra i monaci el'autorit$ imperiale. I primi erano su posizioni assai forti, non trascurabili dal potere civile, ederano spesso beneficiari di sovvenzioni statali. %uesto poteva per# condurre ad una soffocanteingerenza imperiale in ambito monastico. @roviamo qui in nuce il problema successivo della2!iesa imperiale, e poi delle 2!iese nazionali ortodosse.

In Occidente A*0ro!$o 4 un grande sostenitore della vita monastica. +orta nella sua

attivit$ episcopale la propria conoscenza del diritto romano e delle sue lacune criticafortemente il giuridismo ed il ricorso alle raccomandazioni in campo giudiziario. 3crive il Deofficiis ministrorum, opera importantissima, ma c!e contribuisce a quella separazione dei

 precetti morali dall'annuncio della fede di cui abbiamo sopra parlato. "istingue i precetti per c!ierici e laici.

G$o)$$"o  ( †:1, a /oma), dopo essere stato monaco si convince c!e l'ascesi nongiova alla salvezza. 3ostiene con forza c!e conta solo il Cattesimo se accolto con fede, 4 ingrado di far resistere a tutte le tentazioni. +ropugna una interpretazione letteralista dellaCibbia, e desta scandalo con la sua predicazione (afferma, tra l'altro, c!e Maria ebbe altri figlidopo 0es9...). 

LA POESIA CRISTIANA

3guardo d'insiemea poesia cristiana nasce tardi rispetto agli altri generi letterari. Il cristianesimo, infatti,

guarda con sospetto alla poesia pagana, dominata dall'elemento mitologico e dall'immoralit$ (itemi principali della poesia classica erano la patria, l'eroismo, l'amore e la passione).2onseguenza di questo atteggiamento 4 la difficolt$ di rinvenire un'anima propria alla liricacristiana, c!e abbia anc!e dei temi propri da cantare.

Il primo impulso alla poesia cristiana viene dai legami originari con la liturgiasinagogale inni, salmi, cantici spirituali (8f >,*D). In seguito, la facilit$ con cui si memorizzanoi testi poetici rende questo mezzo espressivo estremamente utile per c!i voglia propagandare

le proprie tesi "onato, Agostino, Ario ricorsero alla composizione di canti popolari. a poesiaraggiungeva i fedeli degli strati pi9 popolari, ma veniva ric!iesta anc!e dai cristiani colti.%uesto interesse per i componimenti poetici si spiega con due fattori da un lato tutta

la cultura classica era solita esprimere in versi il suo sentimento religioso pi9 alto, ed anc!e ilcristianesimo doveva fare ricorso a questa forma letteraria se voleva esprimere la propriareligiosit$ in termini accessibili anc!e ai pagani inoltre la Cibbia, strumento principale didiffusione del cristianesimo, esisteva in traduzioni latine rozze e sgrammaticate, difficilmenteaccettabili dai pagani colti. <aceva difficolt$ soprattutto il procedere sintattico di tipo semitico,quasi incomprensibile ed inaccettabile alle orecc!ie latine. 3i pens# dunque di parafrasare lastoria della salvezza, componendo versi di contenuto biblico. 

Creve panorama sugli autori principali

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Co**o$"o. Ancora incerta 4 la sua collocazione cronologica (III secoloK), ma 4considerato il poeta della lingua cristiana. 3ulle sue due opere (Carmen apologeticum  e

 Instructiones) abbiamo giudizi contrastanti, c!e vanno dall'attribuire loro uno scarso valoreartistico al ritenerle opera del genio latino cristiano in poesia. e  Instructiones  sono deicammini preferenziali tracciati per c!i vuole portarsi verso il cristianesimo sono rivolte ai

 pagani ed !anno scopo apologetico. Il Carmen apologeticum, c!e ci 4 giunto incompleto, si presenta nella forma di una apocalisse. "opo aver descritto la creazione dell'universo e lastoria della salvezza fino a 2risto, 2ommodiano lamenta il non riconoscimento di quest'ultimoda parte dei 0iudei e passa poi a descrivere la fine del mondo.

G$o)%o. 8' il poeta c!e per primo si occupa di creare un genere epico cristiano. ?asce in 3pagna nel -;D, e traspone poeticamente i : Vangeli in un'opera ( Evangeliorum libriIV) nella quale domina l'influsso di Mt (cfr. acques <O?@AI?8,  La letteratura latinacristiana, Message de la poesie c!retienne..., +aris *D*).

P%&ro$" F"(&o$"  (CFc!ita) Pro0". 3crive il 7entron  (Lcentone di varie stoffe), uncomponimento poetico c!e riunisce passi di altri autori. 'autrice 4 una patrizia della gens+etronia c!e vuole trattare dell'A@ e del ?@. <onde una forma virgiliana con un contenuto

 biblico.P"" D"*"+o ([ -:). +rincipale esponente della poesia epigrafica, scrive in disticielegiaci, sul modello dell'elogium funebre classico.

A*0ro!$o. 2i offre la poesia cristiana pi9 matura, collocata nell'innologia liturgica dicui 4 il maestro. "i lui abbiamo : inni per le ore liturgic!e, - sulle grandi feste (?atale,8pifania, +asqua), B in onore di martiri milanesi e romani. I suoi inni sono strettamente legatialle melodie con cui vengono eseguiti. 

L'ARIANESIMO +resentazione generale

 ?ella controversia ariana, insieme trinitaria e cristologica, 4 in gioco l'essenza stessadel cristianesimo, come bene avevano compreso i grandi +adri della 2!iesa in essa coinvolti.3e 2risto non 4 "io, vana allora 4 la nostra fede se 2risto, <iglio incarnato, 4 "io, allora inuna sola divinit$ ci sono diverse +ersone come pu# avvenire questoK ?ella mente umana, aduna persona corrisponde una natura ci vuole un linguaggio capace di tradurre dei concetti nonaltrimenti comprensibili, c!e rientrano in un mistero.

a controversia si origina innestandosi sulla tradizione pi9 antica della 2!iesa. 3e laformula trinitaria di  #t  ; (nel nome del +adre, del <iglio e dello 3pirito 3anto) non 4 la pi9arcaica, essa 4 per# frutto della riflessione liturgica della primitiva comunit$ apostolica, c!el'!a recepita come propria del pensiero di 0es9 2risto ed indispensabile per amministrare ilCattesimo.

8' questo tipo di annuncio del vangelo c!e i +adri del IV secolo sono impegnati adapprofondire e spiegare. ?on si 4 mai sentito dire c!e uno sia nello stesso tempo uno e tre siaccetta il mistero, ma si vuole intuirne la possibilit$, dal momento c!e si capisceimmediatamente come non si tratti di una triplice divinit$. Il risc!io 4 quello di distruggere ilmonoteismo (cfr. le reazioni monarc!iane e modaliste) bisogna salvare l'assoluta trascendenzadi "io ed affermare la differenza dal paganesimo. Jn altro problema sorge a proposito dellacristologia come pu# accadere c!e nel <iglio di "io ci possano essere due natureK

%uesta controversia coinvolge tutta la 2!iesa, con i suoi personaggi di spicco. AOriente troviamo Atanasio, Alessandro di Alessandria, Casilio, 0regorio ?azianzeno, 0regorio

 ?isseno, 2irillo di 0erusalemme, uciano di Antioc!ia, 8usebio di 2esarea, 8usebio di ?icomedia, 0iovanni 2risostomo. In Occidente spiccano i nomi di Ilario, Mario Vittorino,

Ambrosiaster, Ambrogio, ucifero di 2agliari, 0irolamo, Agostino, 0regorio di 8lvira,8usebio di Vercelli.

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+er comprendere il quadro teologico in cui ci muoviamo, 4 utile accennare alledifferenze nella comprensione trinitaria tra Oriente ed Occidente.

A partire da Origene, i +adri orientali affermano c!e l'unico ingenerato 4 il +adre. MaOrigene non fa coincidere la nozione di ingenerato con quella di "io anc!e il <iglio e lo3pirito rientrano nell'ambito della divinit$. "opo il ;> "ionigi sosterr$ lo sc!ema origeniano

(cfr. figura), parlando di una 5gradatio7 puramente mentale esistente tra le tre +ersone. 3iinizia a pensare ad una sola 5ous=a7 con tre 5!Hpostaseis7.Ario afferma c!e la 5ous=a7 divina 4 solo del +adre fa coincidere la nozione di

ingenerato con quella di "io, e riduce al solo +adre il possesso della 5ous=a7 divina.a posizione di /oma 4 notevolmente diversa alla posizione di "ionigi di Alessandria

si contrappone quella di papa "ionigi, c!e contesta l'affermazione dell'esistenza di tre5!Hpostaseis7, temendo una confusione c!e potrebbe far pensare a tre divinit$. Il problemanasce dal fatto c!e a /oma con 5!Hpostasis7 si intende una realt$ di per s4 sussistente.

a visione trinitaria di /oma 4 erede del monarc!ianesimo +adre, <iglio e 3piritosanto sono posti assolutamente sullo stesso piano, con il risc!io di farne solo tre modi diessere dell'unica "ivinit$, creando non poc!i problemi circa la verit$ dell'Incarnazione. @ra le

ragioni della sussistenza a /oma di posizioni tendenzialmente monarc!iane c'4 quella dovutaad un forte influsso politico. 'ideologia politica dominante 4 quella del monarc!ianesimoassoluto (pare c!e lo stesso 2ostantino scrivesse ad Alessandro di Alessandria per imporgli dismettere di preoccuparsi per le dottrine ariane e non dividere la 2!iesa solo per conflitti diinterpretazione). A partire da questa motivazione politica, 4 la stessa concezione della personaumana ad essere in gioco il termine della fede cristiana, infatti, 4 la @rinit$ 2risto 4 la via per questo cammino, il rivelatore della @rinit$. a conversione al cristianesimo deve dunquenecessariamente comprendere la diversificazione del rapporto con le tre +ersone trinitariecredere c!e "io 4 +adre significa cambiare il proprio rapporto con la "ivinit$ credere c!e"io 4 <iglio significa cambiare il proprio rapporto con i fratelli credere c!e "io 4 3pirito3anto significa cambiare la comprensione del rapporto con il proprio corpo 4 tutto l'uomo c!e

viene salvato. ?on 4 dunque pi9 possibile parlare di "io senza specificarne la tripersonalit$ (lostesso Agostino corregger$ le proprie tendenze di pensiero monarc!iano con la riflessione sulla propria esperienza personale).

o sc!ema romano, dunque, non parte dalla politica, bens= da una difficolt$ di pensiero, di filosofia, di espressione per dire il Mistero. Il discorso politico !a tuttavia il suo peso monarc!ianesimo e modalismo sono un problema (cfr. 3IMO?8@@I,  2lle originidell'arianesimo). 3imonetti coglie alle origini dell'arianesimo un problema esegetico postodall'affermazione di 0es9 Il +adre 4 maggiore di me. Ad Antioc!ia, patria dell'esegesi

 puramente letterale, si tende a dare di questo testo un'interpretazione arianeggiante.'arianesimo nasce quindi come disputa fra le scuole di Alessandria e di Antioc!ia ove la

 prima, invece, sostiene la necessit$ di distinguere quando 0es9 parla in quanto uomo e quando

in quanto "io. 'eresia, allora, si manifesta ancora una volta come irrigidimento su di un soloaspetto dell'interpretazione del vangelo. a fatica da compiere 4 invece quella di salvare edaccogliere la pluralit$ con cui nasce l'annuncio cristiano.

a dottrina di Ario e la risposta di AtanasioAr$o nasce in ibia, ed 4 discepolo di uciano di Antioc!ia. 2ompagno di studi di

8usebio di ?icomedia (c!e gli dar$ rifugio dopo la scomunica di ?icea), diventa poi diaconoad Alessandria nel -, e gli viene affidata la c!iesa pi9 importante della citt$. +er la sua noncomune intelligenza e facondia, alcuni lo vorrebbero vescovo di Alessandria, ma ragioni diconvenienza gli fanno preferire Alessandro, sul quale convergono anc!e i voti del partito diArio proprio per questo motivo Alessandro tarder$ a denunciarne la predicazione.

'arianesimo 4 una eresia trinitaria c!e coinvolge la cristologia. e sue radici si trovano nellacontroversia dei due "ionigi (riguardante, come abbiamo visto, l'uso del termine5!Hpostasis7). Ario si ric!iamava ad una cristologia in qualc!e modo adozionista (cfr. +aolo di

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3amosata), c!e per salvare il monoteismo assoluto negava la vera divinit$ di 2risto. Intorno al-; Ario 4 il prete pi9 influente di Alessandria, ma il suo insegnamento, c!e accentua ilsubordinazionismo della scuola alessandrina per cercare di razionalizzare il Mistero, sollevadelle critic!e.

Alessandro invita Ario a non predicare pubblicamente e a non diffondere i suoi canti

dottrinali, ma 4 costretto ad intervenire pi9 incisivamente a causa delle critic!e deimonarc!iani. ?el -* Alessandro convoca le parti in causa per discutere, ma non si approda anulla. Allora indice il primo concilio regionale, al quale prendono parte * vescovi egizianiArio e i suoi partigiani vengono scomunicati. ?el -;>, in seguito al continuare della polemica,abbiamo il 2oncilio di ?icea.

@ra i suoi scritti segnaliamo  %halia (banc!etto) ce ne rimangono alcuni passi. Opera composta durante il soggiorno diArio presso 8usebio di ?icomedia.

  Lettere ad 8usebio di ?icomedia c!e si trovava presso 8usebio di 2esarea. = Lettera ad Alessandro contenente una professione di fede.  +rofessione di fede diretta a 2ostantino.

2irca i passi scritturistici addotti nella polemica cfr. il seminario relativo. ?otiamo daultimo c!e dall'eresia ariana derivano gli +neumatomac!i (-1 in 8gitto -B& in AsiaMinore) e gli Apollinaristi (-B ca.).

Atanasio8' colui c!e meglio scorge il pericolo dell'arianesimo. Ma l'espressione 5omousios7 non

4 felice, non 4 biblica. 3egna l'ingresso della teologia nella 2!iesa (K), mediante l'uso di untermine mutuato dalla filosofia. Atanasio 4 il vescovo di Alessandria c!e succede ad Alessandro(-;), dopo essere stato il suo segretario a ?icea.

Opere di Atanasio*. 2ontro pagani ed ebrei Contra Gentes  (opera polemica contro il politeismo)

)ratio de Incarnatione Verbi (tratta della necessit$ dell'Incarnazione per la redenzione).;. Opere relative alla controversia ariana. 3i parlava tradizionalmente di quattrodiscorsi di Atanasio a ?icea, ma del primo si 4 dimostrata la non autenticit$. 8siste unacontroversia tra 3imonetti e Gannengiesser circa l'autenticit$ del terzo. In questi discorsiabbiamo una esposizione del 3imbolo apostolico una  2pologia contro gli 2riani una

 2pologia diretta a 2ostanzo, in cui respinge le accuse dell'Imperatore di avergli messo controil fratello una -toria degli 2riani diretta ai monaci c!e lo ospitarono durante l'esilio.

-. Opere c!e manifestano l'attenzione di Atanasio nei confronti del movimentoascetico. Vita 2ntonii,  De Virginitate,  Lettera sulla carit> fraterna e sulla temperan"a duelettere a 3erapione di @muis, rispettivamente sulla morte di Ario e sullo 3pirito 3anto.

:.  Lettere festali  sulla data della +asqua, contenenti istruzioni catec!etic!e ed

esortazioni pratic!e.>. %omus ad 2ntiochenos (-1;), con il quale informa gli antioc!eni e tutta la cristianit$circa gli esiti del 2oncilio di Alessandria del -1*.

"ottrina di AtanasioArio insegnava, sulla scia di Origene, c!e "io aveva avuto bisogno del ogos come

strumento della 2reazione Atanasio lo confuta affermando c!e "io non 4 cos= limitato odorgoglioso da non potere o non volere creare senza un intermediario. Ario sosteneva c!e il<iglio 4 una creatura Atanasio afferma c!e lo stesso nome di <iglio comporta l'essenza del+adre ci si pu# c!iamare +adre solo in quanto si !a un <iglio. 3e 2risto afferma c!e il +adre 4

 pi9 grande di lui, lo fa solo per indicare c!e il +adre 4 l'origine (i atini direbbero c!e qui

2risto parla in quanto uomo). a dottrina di Atanasio 4 appoggiata fortemente sul concetto diredenzione. ?ella polemica, oltre ai passi usati da Ario, Atanasio fa un largo uso del vangelodi Giovanni, i -al  ->,* e ::,*; e *Cor  ,1.

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e posizioni teologic!e al 2oncilio di ?icea  Ario e i suoi seguaci costituiscono un'area variegata.  All'estrema sinistra troviamo i 2ollucianisti (8usebio di ?icomedia ed altri e&allievi diuciano di Antioc!ia) superavano Ario, negando addirittura c!e il <iglio fosse stato generato

dal nulla.  Al centro&sinistra c'4 8usebio di 2esarea subordinazionista moderato, propone l'utilizzodella formula biblica senza alcuna innovazione terminologica.

  Vi sono poi dei conservatori timidi ed incerti preferiscono l'uso solo dei termini biblici. @radi essi troviamo 2irillo di 0erusalemme egli afferma c!e voler definire il rapporto+adre&<iglio con un termine filosofico e non rivelato significa poter incorrere in errori, dacc!Fi termini filosofici non sono compresi da tutti allo stesso modo.

  Al centro&destra troviamo Alessandro, Atanasio, Ossio di 2ordova propongono come basela formula proposta (simbolo battesimaleK) da 8usebio di 2es., moderatamentesubordinazionista e terminologicamente biblica, ma con alcuni aggiustamenti "io vero da "iovero, generato non creato, 5omousios7 al +adre.

  All'estrema destra troviamo 8ustazio di Antioc!ia e Marcello di Ancira legati a /oma, preferiscono accentuare l'unit$ della sostanza, restando fermi sul principio della monarc!ia.3fumano molto la differenziazione delle +ersone, cadendo in una forma dimodalismo&sabellianismo.

A(%++"ro non condivide la non&coeternit$ del +adre e del <iglio asserita da Ario, esottolinea la differenza esistente tra la figliolanza per adozione (uomini) e quella per generazione (Verbo). a figliolanza per generazione non si d$ n4 per scissione n4 per effusione, ma in un modo inesplicabile.

Alessandro 4 alessandrino e dunque subordinazionista, ma riduce questo carattere dellasua formazione sviluppando il tema del <iglio vera immagine del +adre e riflesso indivisibiledella sua uce riesce cos= a superare la temporalit$ insita nell'immagine umana di padre e

figlio. E+%0$o $ C%+"r%".  a sua posizione era stata espressa gi$ prima di ?icea. 8'fondamentale nel suo pensiero il concetto di 5monarc!ia7, sia nell'accezione teologica c!e inquella politica. 3i preoccupa c!e l'esistenza del <iglio non pregiudic!i la monarc!ia divina, etende a sottolineare pi9 la funzione del ogos (strumento del +adre per la creazione) c!e non isuoi rapporti con il +adre. Afferma pure c!e il <iglio !a tutto dal +adre, ma non giunge adassimilare il <iglio ad una creatura. a dimestic!ezza di 8usebio con 2ostantino aveva fattointuire al vescovo c!e gli Imperatori avevano un rifiuto totale dell'idea del triumvirato,conclusosi sempre tragicamente. +er 2ostantino era importante c!e la posizione di "io +adrefosse collocata in preminenza, c!iaramente e senza perplessit$.

E+&"/$o $ A&$o1$". +ropugna un monarc!ianesimo asiatico di stampo moderato.

+arla di tre 5prosopai7 per definire l'individualit$ all'interno della natura divina. +olemizza conla cristologia 5logos&sar7, di tipo discendente, dove domina il ogos a scapito della pienaumanit$. +arla dell'unione di divinit$ e umanit$ in 2risto nei termini dell'inabitazione del ogosnell'uomo 0es9.

M"r%((o $ A$r". /adicalmente opposto ad Ario, afferma un monarc!ianismoeconomico ammette le distinzioni nella @rinit$ solo in relazione alle operazioni ad etra. "io4 una Monade indivisibile, ed il ogos non !a sussistenza personale.

O++$o $ Coro)". 8' il consigliere di 2ostantino, e di lui non ci rimangono scritti,anc!e se ebbe una parte notevole al 2oncilio di 3erdica, dove si approv# una professione difede di stampo monarc!iano. +ossiamo allora dedurre c!e a ?icea Ossio fu pi9 vicino agliasiatici c!e non alla 5ogost!eologie7 di Alessandro (cfr. 3imonetti,  La crisi ariana&&&, pp.

>>&B1)."opo ?icea (-->&->>)

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3otto la guida dei due 8usebii si crea un fronte antimonarc!iano 8usebio di 2esarea 4 preoccupato c!e si imponga una teologia c!e sfuma troppo le differenze tra le +ersone.8usebio di ?icomedia !a invece altre mire trasforma la difesa antisabelliana del suo omonimocesariense nella sistematica eliminazione dall'oriente dei vescovi niceni 4 infatti convinto c!e5omousios7 sia un termine c!e porta al monarc!ianesimo. 'oriente sta dunque diventando

ariano filoariani sono i vescovi e gli imperatori (2ostanzo II). 3i susseguono le destituzioni,condotte in piena armonia da 2ostanzo II ed 8usebio di ?icomedia. 3i giunge fino al 2onciliodi @iro&0erusalemme (latrocinio di @iro) del ->>, c!e depone Atanasio (va in esilio prima a@reviri, ove scrive la vita 2ntonii). Il fronte filoariano prevarr$ in Oriente per circa unventennio, ed i 2oncilii sarano dominati dagli imperatori ->- Arles ->> Milano ->1 Ceziers.%uesti ed altri concilii (-:*&->*) giungono ad elaborare sette diversi simboli di fede, allaricerca di una formula filoariana c!e venga accettata dai niceni. "opo questi sinodi solo in

 poc!i restano fedeli a ?icea ucifero di 2agliari, Ilario, papa iberio, Ossio di 2ordova,8usebio di Vercelli. ucifero, Ilario ed 8usebio vengono esiliati in Oriente. Ilario ne approfitta

 per studiare a fondo la terminologia teologica, e si convince c!e il termine 5omousios7 non 4l'espressione pi9 esatta del rapporto +adre&<iglio (pi9 tardi anc!e Atanasio converr$ su

questo).3i giunge cos= allo scontro frontale. 'arianesimo si radicalizza con il diacono 8zio diAntioc!ia, c!e identifica tout&court l'essenza divina con la nozione di Ingenerato (Ario nonl'aveva fatto espressamente) allora il <iglio non 4 consustanziale, ma del tutto diverso. "a quiil nome di 5anomei7. 8unomio vescovo di 2izico aderisce alla dottrina di 8zio. 2ontro gliAnomei si crea un fronte c!e cerca una formula capace di esprimere il rapporto di somigilanzatra +adre e <iglio. e soluzioni proposte sono due

*. Il Verbo 4 in tutto simile al +adre non 4 della stessa sostanza, ma di una sostanzasimile. %uesti sono gli 5omeusiani7, il cui capo 4 Casilio di Ancira.

;. 0li omeusiani meno subordinazionisti dicono c!e il <iglio 4 simile al +adre secondole 3critture sono gli 5omeisti7.

 ?el --B muore 2ostantino, favorevole a ?icea. 0li succede 2ostanzo II, filoariano.2on 0iuliano (-1) i niceni godranno di un periodo di tolleranza. Valentiniano (-11&B),imperatore di Occidente, 4 niceno ma non si interessa ai problemi teologici (aicus sum)Valente (-1:&-B), imperatore di Oriente, 4 filoariano ed attivamente impegnato nellasoppressione dei vescovi niceni. 2on l'avvento di @eodosio (-BD), spagnolo e niceno, le sortidell'arianesimo cadono.

 ?el -*, al 2oncilio di 2ostantinopoli, trionfa la dottrina dei 2appadoci, mentre gi$ nel-BD una proclama di @eodosio aveva imposto a tutti i sudditi la stessa fede di +ietro. InOccidente Ilario e Ambrogio confermano la fede nicena (restano solo alcune minoranze diorigine gotica).

%J83@IO?I "I +?8JMA@OO0IA

/ispetto alla cristologia, per la pneumatologia abbiamo una documentazione pi9scarsa. 3ulle ragioni di questo fatto vi sono posizioni diverse

3imonetti. 'esistenza di una riflessione pi9 binaria c!e trinitaria fino al IV secolo vaattribuita al fenomeno montanista, c!e !a fortemente condizionato la 0rande 2!iesa nellariflessione sullo 3pirito 3anto.

3tuder afferma (giustamente) c!e non 4 corretto sostenere c!e fino al IV secolo non si parl# dello 3pirito 3anto. "ello 3pirito 3anto si parla fin dal ?@ e nei +adri Apostolici.

+iuttosto, bisogna distinguere la riflessione sullo 3pirito 3anto dalla sua presenza nellacoscienza ecclesiale, c!e non viene mai meno. Il motivo del minore sviluppo della

riflessione pneumatologica, secondo 3tuder, sta nell'esigenza avvertita fin dalle origini digiustificare lo stesso nome di cristiani la prima discussione affrontata dalla primitiva comunit$

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apostolica vert4 fin da subito sulla persona di 0es9 2risto, a riguardo della cui identit$ sirifletteva.

Mara. Analizzando la Lettera a Diogneto vi trov# un riferimento esplicito allo 3pirito3anto (la Verit$ salta Rs^irtaoS nel cuore dei fedeli stesso verbo usato da c e 0v a

 proposito dello 3pirito 3anto). A partire da questo episodio, la +rof.ssa Mara propone di

riesaminare le due posizioni. "opo il Montanismo si parla poco della presenza dello 3pirito3anto a causa di un processo importante le comunit$ cristiane delle origini avvertonol'esigenza di sottolineare ci# c!e esse gi$ sapevano, ovvero c!e non si pu# fare dello 3pirito3anto il termine della fede. o 3pirito 3anto 4 semmai l'inizio della fede. Il montanismoaveva prospettato la manifestazione dello 3pirito 3anto come il vero compimento dellarivelazione (Montano aggiunge al ?@ i suoi oracoli), e cos= pure aveva fatto il manic!eismo.

 ?el IV secolo il panorama 4 cambiato proprio la patente riflessione sulla @rinit$ porta a dover affrontare anc!e il discorso sullo 3pirito 3anto. "ai poc!i frammenti c!e possediamoapprendiamo c!e per Ario lo 3pirito 3anto non 4 altro c!e una ipostasi totalmente dissimile siadal +adre c!e dal <iglio 4 la prima creatura creata dal <iglio nel tempo.

+osizioni in OrienteE+%0$o $ C%+"r%". 8' filoariano e segue uno sc!ema subordinazionista. o 3pirito3anto 4 una ipostasi, sussistente ed esistente per se stessa. 8' il terzo della @riade, ma 8usebionon si esprime troppo utilizza in una gradazione di subordinazione l'interpretazione di 0v *,-lo 3pirito 4 la prima delle cose create dal <iglio.

C$r$((o $ G%r+"(%**%. 8' in una posizione di centro, e preferisce l'uso di formule biblic!e anc!e a proposito dello 3pirito 3anto. 3ostiene c!e quest'ultimo rientra nella @rinit$ed 4 il mezzo attraverso il quale il <iglio partecipa alla "ivinit$ del +adre. 8' agente disantificazione, 8ssere divino ed ineffabile.

A&""+$o. Offre l'elaborazione pi9 completa lo 3pirito 3anto 4 totalmente divino,consustanziale al +adre ed al <iglio. ?egli anni ->&1 deve prendere posizione contro gli

eredi di Ario (+neumatomac!i o @ropici Rda tropos L figuraS) dietro istanza di 3erapione. I@ropici precedono le posizioni degli +neumatomac!i.Gr%!or$o N"/$"/%o. ?ell')ra"ione  -* ci offre un panorama delle varie dottrine

devianti sullo 3pirito 3anto fino al -. +resenta gli +neumatomac!i&Macedoniani (daMacedonio, vescovo di 2ostantinopoli), ed afferma c!e lo 3pirito 3anto 4 "io, dic!iarando ladifficolt$ di parlare della sua origine in rapporto al <iglio. Al par. > dell'orazione citata affermac!e la difficolt$ sta nell'affermare contemporaneamente la consustanzialit$ dello 3pirito 3antoal +adre e al <iglio e la sua distinzione dal Verbo.

B"+$($o. "apprima afferma di non poter parlare espressamente della "ivinit$ dello3pirito 3anto. +arla di 5oi^onom=a7, o 5dispensatio7, e preferisce la 5via negationis7 lo 3pirito3anto non 4 una creatura. ?el De -piritu -ancto dice c!e lo 3pirito 4 uno con la natura divina,

ma non arriva a dirlo espressamente "io.+osizioni in Occidente

<ino ad Agostino non abbiamo contenuti dottrinali innovativi sulla questione pneumatologica. A*0ro!$o, nel De 3ide, afferma c!e le +ersone "ivine sono un 5Jnum7.Mario Vittorino parla di tre +ersone, e definisce lo 3pirito 3anto copula e anello tra +adre e<iglio in qualc!e modo anticipa Agostino, ma !a una prospettiva ancora statica.

A!o+&$o, nel De %rinitate, afferma c!e quanto si dice di "io si deve di poter dire ditutte e tre le +ersone esse !anno la medesima sostanza, ma si distinguono nell'ambitointratrinitario. Agostino introduce cos= una 5dispensatio7 anc!e nella @rinit$ immanente. Il+adre genera il <iglio, generato dal +adre, e lo 3pirito 4 il dono comune del +adre e del <iglio.

Agostino assimila la processione al dono.

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QUESTIONI DI CRISTOLOGIA

Il punto di partenza 4 quello delle immagini biblic!e (*Cor  ;: Col  *>).*) a cristologia nasce su questo sfondo biblico (cfr. l'introduzione del 0rillmeier). ?el

secolo QIQ si cerca di elaborare un ritratto storico di 0es9 mediante l'uso delle tecnic!e

storiografic!e, rifiutando metodologicamente il dogma dell'Incarnazione, inattingibile dallostorico. 3i cerca cos= di trattare la vita di 0es9 come quella di un uomo qualsiasi. o3c!eizer (@ubinga *D1) esamina il processo c!e va dalla storicizzazione in poi, analizzandocome i vari secoli si sono rapportati a 2risto e sottolineando i limiti dell'approccio storicistico.

;) 3i torna cos=, in ambito protestante, alla riflessione teologica sui datineotestamentari, sostenendo la necessit$ di riconoscere come fatto storico c!e la federiconduce a 0es9 di ?azaret!, predicato dagli Apostoli come 2risto e /isorto. 3i parte dunquedalla fede degli uomini c!e !anno annunciato il vangelo.

-) Jna terza via di approccio viene suggerita da Cultmann e 2onzelmann si tratta diuna interpretazione esistenziale, c!e ricerca cosa 2risto dice a me, e salvaguarda in questomodo la dimensione di eternit$ del /isorto. %uesti tre modi di approccio sono c!iamati ad

integrarsi.a cristologia dei primissimi secoli si esprime in forme semplicissime, partendo da unariflessione sui ?omi e sui @itoli cristologici (cfr. "anielou e 2ullmann e l'opera di 2irillo di0erusalemme).

e eresie cristologic!e del II&III secolo (8bioniti&Adozionisti) partono da una personaumana c!e variamente viene considerata adottata da "io o resa degna della presenza delogos. I "oceti estremizzano il ruolo del ogos, fino a rendere solo apparente l'umanit$ di2risto.

 ?el IV secolo troviamo una esplicita riflessione con due grandi linee di pensiero incristologia lo sc!ema 5logos&sar7 (cristologia dall'alto) e quello ogos&ant!ropos (cristologiadal basso). a tensione tra questi due mondi domina la cristologia da Origene al 2oncilio di

8feso. 0li antecedenti della crisi del IV secolo vanno ricercati nelle dottrine di +aolo di3amosata, c!iaramente adozionista, c!e negava la verit$ dell'Incarnazione. 8ra rappresentantedi una cristologia divisiva, c!e sosteneva l'inabitazione del ogos nell'uomo 0es9. 3econdo gliavversari di questo personaggio, tutte le funzioni dell'anima di 2risto sono svolte dal ogosincarnato in un corpo umano privo di anima (sc!ema 5logos&sar7). %uesta cristologia eradiffusa nell'area origeniana (8gitto, +alestina, parte dell'Asia Minore) e teneva in secondo

 piano l'umanit$ di 2risto. Ario porta questo tipo di cristologia a conseguenze estremeattribuisce al ogos le passioni umane c!e i Vangeli attribuiscono a 2risto, per affermarel'inferiorit$ della natura divina del ogos rispetto al +adre.

0li Apollinaristi posero il problema della completa umanit$ di 2risto, della sua unit$ per affermare la divinit$ di 2risto sminuivano la completezza della persona umana di 0es9.

 ?ello sc!ema 5logos&sar7 proposto da Apollinare convergono due eresie ed un propugnatoredell'ortodossia l'arianesimo, l'apollinarismo ed Atanasio, c!e attribuiva un ruolo secondarioall'anima di 2risto. 3econdo Atanasio, il ogos si 4 incarnato in un corpo umano con un'animamorticina, non operante ogni azione di 2risto viene considerata unicamente divina.

2on la sconfitta dell'arianesimo e dell'apollinarismo questa corrente si attenual'umanit$ completa di 2risto viene elevata ad articolo di fede vero "io e vero uomo.

a cristologia del IV secolo si orienta a riconoscere pi9 idoneo lo sc!ema5logos&ant!ropos7 si presenta per# il problema della coesistenza delle due nature in 2risto.

In questo campo si scontrano per qualc!e decennio queste due cristologie 8ustazio,niceno, afferma c!e il ogos dimora nell'uomo come in un tempio. Atanasio, a partire da Gv*,*:, afferma c!e il ogos 4 divenuto uomo, non 4 entrato nell'uomo. Il problema di base 4

soteriologico ci# c!e non viene assunto non viene sanato. 3e il ogos non diviene realmenteuomo, l'uomo non 4 assunto e non pu# essere salvato. ?ello stesso tempo, solo "io pu#

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salvare l'uomo, per cui il Verbo deve essere assolutamente divino. 'Incarnazione del Verboviene allora compresa come la dimensione sponsale della natura umana con quella "ivinal'Incarnazione deve essere completa per rendere possibile la salvezza.

A&""+$o afferma c!e il Verbo dimora come in un tempio nel corpo c!e si 4 plasmato, ec!e usa come 5organon7, strumento. Il Verbo diviene carne, non si trasforma in carne. 8gli

vede il ogos come principio animatore del corpo.3econdo Ao(($"r%  "io abita nell'uomo, ma non 4 un uomo la natura umana ecorporea di 2risto viene dalla Vergine, e diventa divina solo grazie all'unione della divinit$2risto 4 dunque un uomo celeste (cristologia angelica). Apollinare parla di una 5compositio7di 2risto, ma con una sola 5fHsis7 e 5ous=a7 il ogos, sorgente di vita, assorbe la vita umana.Vi 4 un solo 5prosopon7, e la natura umana di 2risto 4 incompleta manca del 5nous7.

E+&"/$o $ A&$o1$" oppone alla cristologia 5logos&sar7 quella 5logos&ant!ropos7separa talmente le due nature da giungere quasi a dividerle, affermandole ambedue comecomplete. Anc!e di ?estorio si dir$ poi c!e vuole fare due 2risti. +er 8ustazio 2risto 4 unuomo c!e porta "io, non un "io rivestito dell'uomo non si pu# dire c!e "io 4 morto.

M"r%((o $ A$r" utilizza lo sc!ema 5logos&ant!ropos7, ma si attira un'accusa di

adozionismo 2risto 4 un uomo su cui, nel Cattesimo, scende lo 3pirito 3anto.C$r$((o $ G%r+"(%**% inquadra 2risto nella storia della salvezza, e fa uso dei titolicristologici.

B"+$($o usa la terminologia tradizionale, ma si avvicina agli antioc!eni, parlando dellacarne di 2risto portatrice della divinit$, resa santa dall'unione a quest'ultima. Afferma la5communicatio idiomatum7, ovvero l'intercambio delle caratteristic!e tra le due nature.

Gr%!or$o N$++%o  e Gr%!or$o N"/$"/%o  spostano il discorso sulle due nature di2risto danno ormai per scontata la divinit$ del 3alvatore. 2ercano di spiegare unit$ edistinzione delle nature con categorie stoic!e dottrina della mescolanza. Il ?isseno, all'internodel tema dell'5!omo adsumptus7, parla della morte di 2risto come della separazione dell'animadal corpo, e non della divinit$ dall'umanit$ (Gv  *D 5et emisit spiritum7). a divinit$ non

abbandona l'umanit$ al suo destino. ?el pensiero di I("r$o vediamo una sc!ematizzazione in tre fasi dell'esistenza di 2risto+reesistenza, Genosis, 8saltazione. Il suo 4 un approccio storico, preferito all'analisi staticadelle due nature.

 ?el IV secolo si afferma dunque la cristologia 5logos&ant!ropos7, soprattutto graziealla spinta della domanda soteriologica.