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APRILE 2009 PARROCCHIA SAN BABILA La comunità in cammino Numeri telefonici Segreteria parrocchiale (Lunedì-Venerdì, ore 10.30-12.00; 15.30-17.00) 02.76.00.28.77 Mons. Alessandro Gandini - Parroco 02.78.05.04 Don Pierdomenico Confalonieri 02.79.88.13 Don Paolo Bianchi 02.76.02.19.35 ORARIO CELEBRAZIONI Cari parrocchiani… Il cammino quaresimale che apre alla celebra- zione della Pasqua anche per la nostra comunità parrocchiale è stato orientato e sostenuto dalle si- gnificative eucaristie domenicali che, passo do- po passo, ci hanno proposto il ‘recupero’ della no- stra identità di figli di Dio a noi donata nel sa- cramento del Battesimo. Fin dalla prima Domenica, infatti, la Chiesa va ripetendo che la Quaresima è un periodo di ‘de- serto’, di conversione, di ‘ginnastica spirituale’, così che, attraverso il digiuno, la preghiera e l’e- lemosina, possiamo irrobustirci contro le tenta- zioni, anzi contro un’unica tentazione fonda- mentale: disobbedire alla volontà salvifica di Dio, sottraendosi in ultima istanza alla ‘logica’ della Croce. La Quaresima ci viene proposta come con- templazione e volontà di prendere parte al miste- ro d’amore della Croce di Cristo, ma soprattutto al suo esito di vita divina. La seconda Domenica di Quaresima, detta della Samaritana, ci conduce a ‘confessare’ nella lode il nostro Dio ‘geloso’: ci ricorda di non illuderci di soddisfare la nostra sete di felicità con le cose materiali, e ci propone di fare un esame di co- scienza, la ‘confessio vitae’, di chiederci: Qual è l’idolo di questa stagione della mia vita? La Domenica ‘di Abramo’ poi ci richiama alla coerenza di quello che siamo, soprattutto invi- tandoci ad evitare il rischio di un certo automa- tismo spirituale e nello stesso tempo ci suggeri- sce positivamente di ricorrere al Figlio di Dio don- de proviene la vera libertà. Concretamente ci met- te in guardia dall’atteggiamento di colui che si il- lude di non avere bisogno di Gesù e di non dover ricorrere all’incontro di salvezza con lui nel sa- cramento della Penitenza. La Domenica ‘del cie- co nato’ insiste ancora sulla riappropriazione del Sito internet: www.sanbabila.org E-mail: [email protected] Messe festive 18.30 (vigiliare) 8.00; 9.30; 11.00; 12.30; 18.30 Adorazione eucaristica 1° Giovedì del mese 10.30/12.00 Liturgia delle Ore Lodi mattutine (domenica) 10.30 Vespri (3 a Domenica del mese) 17.30 Messe feriali 8.00 (escluso il sabato); 8.30; 10.30; 18.30 Battesimo comunitario 1 a domenica del mese 16.30 Sacramento Penitenza Giorni festivi 8.00 - 9.00; 16.30-18.00 Giorni feriali 8.00-9.00; 10.00-12.00 16.30-18.30 Rosario Tutti i giorni ore 18.00

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APRILE 2009

PARROCCHIA SAN BABILALa comunità in cammino

Numeri telefoniciSegreteria parrocchiale (Lunedì-Venerdì,ore 10.30-12.00; 15.30-17.00) 02.76.00.28.77Mons. Alessandro Gandini - Parroco 02.78.05.04Don Pierdomenico Confalonieri 02.79.88.13Don Paolo Bianchi 02.76.02.19.35

ORARIO CELEBRAZIONI

Cari parrocchiani…

Il cammino quaresimale che apre alla celebra-zione della Pasqua anche per la nostra comunitàparrocchiale è stato orientato e sostenuto dalle si-gnificative eucaristie domenicali che, passo do-po passo, ci hanno proposto il ‘recupero’ della no-stra identità di figli di Dio a noi donata nel sa-cramento del Battesimo.Fin dalla prima Domenica, infatti, la Chiesa varipetendo che la Quaresima è un periodo di ‘de-serto’, di conversione, di ‘ginnastica spirituale’,così che, attraverso il digiuno, la preghiera e l’e-lemosina, possiamo irrobustirci contro le tenta-zioni, anzi contro un’unica tentazione fonda-mentale: disobbedire alla volontà salvifica di Dio,sottraendosi in ultima istanza alla ‘logica’ dellaCroce. La Quaresima ci viene proposta come con-templazione e volontà di prendere parte al miste-

ro d’amore della Croce di Cristo, ma soprattuttoal suo esito di vita divina.La seconda Domenica di Quaresima, detta dellaSamaritana, ci conduce a ‘confessare’ nella lodeil nostro Dio ‘geloso’: ci ricorda di non illudercidi soddisfare la nostra sete di felicità con le cosemateriali, e ci propone di fare un esame di co-scienza, la ‘confessio vitae’, di chiederci: Qual èl’idolo di questa stagione della mia vita?La Domenica ‘di Abramo’ poi ci richiama allacoerenza di quello che siamo, soprattutto invi-tandoci ad evitare il rischio di un certo automa-tismo spirituale e nello stesso tempo ci suggeri-sce positivamente di ricorrere al Figlio di Dio don-de proviene la vera libertà. Concretamente ci met-te in guardia dall’atteggiamento di colui che si il-lude di non avere bisogno di Gesù e di non doverricorrere all’incontro di salvezza con lui nel sa-cramento della Penitenza. La Domenica ‘del cie-co nato’ insiste ancora sulla riappropriazione del

Sito internet:www.sanbabila.org

E-mail:[email protected]

Messe festive18.30 (vigiliare)8.00; 9.30; 11.00; 12.30; 18.30

Adorazione eucaristica1° Giovedì del mese 10.30/12.00

Liturgia delle OreLodi mattutine (domenica) 10.30Vespri (3a Domenica del mese) 17.30

Messe feriali8.00 (escluso il sabato); 8.30; 10.30; 18.30

Battesimo comunitario1a domenica del mese 16.30

Sacramento PenitenzaGiorni festivi 8.00 - 9.00; 16.30-18.00

Giorni feriali 8.00-9.00; 10.00-12.0016.30-18.30

RosarioTutti i giorni ore 18.00

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APRILE 2009

Gio 2 Primo giovedì del mese: alla Messa delle ore 10.30 farà seguito l’Adorazio-ne eucaristica.

Do 5 Domenica delle palme: la Messa delle ore 11.00 sarà preceduta dalla bene-dizione delle palme e degli ulivi e dalla processione.

Me 8 Alle ore 18.00 celebrazione comunitaria della Penitenza. La Messa delle ore18.30 è sospesa.

Gio 9 Giovedì santo: alle ore 18.00 Messa nella Cena del Signore.

Ve 10 Venerdì santo: alle ore 15.00 celebrazione della Passione del Signore. Alleore 18.00 pio esercizio della Via Crucis.

Sa 11 Sabato santo: alle ore 21.00 celebrazione della Veglia pasquale con Battesimo.

Do 12 Pasqua del Signore.

Do 19 Terza Domenica del mese: alle ore 17.30 vengono celebrati i Vespri con lapartecipazione del Capitolo di San Babila.

Gio 7/5 Primo giovedì del mese: alla Messa delle ore 10.30 farà seguito l’Adorazio-ne eucaristica.

N.B. Nei venerdì di Quaresima non si celebra la Messa. Vengono proposte le se-guenti celebrazioni: ore 08.15 Lodi mattutineore 10.30 Pio esercizio della Via Crucisore 18.00 Vespri penitenzialiore 18.30 Rosario

AAAAPPPPPPPPUUUUNNNNTTTTAAAAMMMMEEEENNNNTTTT IIII PPPPAAAARRRRRRRROOOOCCCCCCCCHHHH IIII AAAALLLL IIII

significato battesimale della Quaresima: Gesù, lu-ce del mondo, guarisce il cieco dalla nascita: inquesto miracolo possiamo raffigurare quelle per-sone che non hanno mai visto nella vita il Salva-tore che è venuto per portare sulla faccia della ter-ra il Regno di Dio. Quell’illuminazione (la fedee la grazia di Dio) ricevuta nel Battesimo ci per-mette di vedere questo Regno e di manifestare

le ‘opere di Dio’ nella nostra vita, nel quotidiano.Infine la Domenica ‘di Lazzaro’ ci permette di fa-re l’incontro con Gesú ‘risurrezione e vita’ e giun-gere al momento favorevole per far maturare innoi l’amicizia senza fine con Cristo: la sua Pa-squa diventa così la Pasqua di ciascuno di noi.

‘in fractione panis’il vostro parroco don Alessandro

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Documenti ed eventi:per “vivere” la Chiesa

La parola del Papa

Benedetto XVI, nel discorso ai partecipanti allaplenaria della Pontificia Accademia per la Vi-ta, ha messo in guardia dal subdolo riproporsi diideologie eugenetiche e razziali “che in passatohanno umiliato l’uomo e provocato immani sof-ferenze”. Ha detto inoltre “È necessario riba-dire che ogni discriminazione esercitata da qual-siasi potere nei confronti di persone, popoli o et-nie sulla base di differenze riconducibili a rea-li o presunti fattori genetici è un attentato con-tro l’intera umanità”. Ha ricordato “l’uguale di-gnità di ogni essere umano per il fatto stesso diessere venuto alla vita” e che “La fiducia nellascienza non può far dimenticare il primato del-l’etica quando in gioco vi è la vita umana”.

Testo ne L’Osservatore Romano del 22 febbraio 2009

Ai governatori del Fondo internazionale per losviluppo agricolo, in occasione dell’anniversa-rio della creazione del Fondo stesso, il Papa haaffermato che “Gli obiettivi dello sradicamen-to della miseria e della fame e della promozio-ne della sicurezza alimentare e dello svilupporurale … divengono imperativi vincolanti perl’intera comunità internazionale”.Testo inglese e italiano ne L’Osservatore Romano del 21 febbraio 2009

Nell’udienza concessa ai membri della Pontifi-cia commissione per l’America Latina BenedettoXVI ha sottolineato che “le raccomandazionipastorali (della commissione stessa) devono es-sere un punto di riferimento imprescindibile perilluminare l’operato dei vescovi dell’AmericaLatina e dei Carabi” nel campo della forma-zione sacerdotale. “Occorre che i seminaristi...arrivino al sacerdozio mossi unicamente dalla

volontà di essere autentici discepoli e missio-nari di Gesù Cristo”.

Testo spagnolo e italiano ne L’Osservatore Romanodel 21 febbraio 2009

Nell’incontro con la comunità del Pontificio Se-minario Romano Maggiore, che prepara i futu-ri sacerdoti della diocesi di Roma, il Santo Pa-dre ha commentato la frase di san Paolo “Sietestati chiamati alla libertà” nella lettera al Gà-lati; e, a proposito delle polemiche sorte tra i ge-lati, dice “anche oggi ci sono cose simili … Ecosì nascono le polemiche che sono distruttive,nasce una caricatura della Chiesa, che dovreb-be essere un’anima sola ed un cuore solo”.

Testo ne L’Osservatore Romano del 22 febbraio 2009

Il 26 febbraio si è svolto il tradizionale incontrodi inizio Quaresima tra Benedetto XVI e i par-roci e i sacerdoti della diocesi di Roma. È notoche in quest’occasione il Papa risponde alle do-mande che i sacerdoti gli pongono: otto le do-mande fatte al Pontefice, che a tutte ha rispostoampiamente, e molto vari gli argomenti, dallacrisi economica alla formazione dei preti, al-l’evangelizzazione dei lontani, all’emergenza e-ducativa, all’azione caritativa, al valore della li-turgia, al significato del ministero del vescovodi Roma. Molto interessante la risposta a chi ha chiesto u-na parola autorevole a proposito dell’attuale cri-si economica: si dovrebbe denunciare un siste-ma economico e finanziario ingiusto nelle sueradici? Benedetto XVI ha risposto distinguendodue livelli di analisi: quello macroeconomico,che mette in luce i danni di un sistema basatosull’idolatria del denaro e sull’egoismo, che o-scurano ragione e volontà nell’uomo e lo por-tano su strade sbagliate. La Chiesa deve far sen-tire la sua voce, su scala nazionale ed interna-zionale, per contribuire a correggere la direzio-ne. Il secondo livello, quello microeconomico,richiede, per la realizzazione dei grandi proget-ti di riforma, anche un cambiamento individua-le perché “se non ci sono i giusti la giustizia nonc’è”. Pertanto, “l’educazione alla giustizia è u-no scopo prioritario”. La Chiesa universale de-

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ve denunciare, ma anche annunciare che cosasi può fare e come si può fare.

Testo ne L’Osservatore Romano e in Avvenire del 28 febbraio 2009

Messaggio di Benedetto XVI per la XXIV Gior-nata mondiale della gioventù, che si celebrerànelle singole diocesi il 5 aprile, domenica dellePalme. Il Papa ricorda che, dopo Sydney, ora igiovani sono incamminati verso il raduno in-ternazionale di Madrid nel 2011, che avrà cometema le parole dell’apostolo Paolo “Radicati efondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr. Col 2,7).Ciò comporta un percorso formativo, rifletten-do nel 2009 sull’affermazione di san Paolo “Ab-biamo posto la nostra speranza nel Dio viven-te” (I Tm 4,10) e nel 2010 sulla domanda delgiovane ricco a Gesù: “Maestro buono, che co-sa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”(Mc 10,17).In particolare il Papa parla della speranza.

Testo ne L’Osservatore Romano del 5 marzo 2009

Il 9 marzo 2009 Benedetto XVI si è recato inCampidoglio come vescovo di Roma ed ha par-tecipato ad una seduta straordinaria del consi-glio comunale dedicata al tema del “valore u-niversale di Roma, capitale del cattolicesimo edei suoi valori”. Il Santo Padre ha parlato agliamministratori capitolini, esortando Roma a riap-propriarsi delle sue radici civili e cristiane ed hapoi salutato la folla dal balcone del Palazzo se-natorio.

Testi ne L’Osservatore Romano del 9-10 marzo 2009

Lettera “ai vescovi della Chiesa cattolica ri-guardo alla remissione della scomunica dei quat-tro vescovi consacrati dall’arcivescovo Lefeb-vre”. Scrive il Papa “una parola chiarificatrice,che deve aiutare a comprendere le intenzioni chein questo passo hanno guidato me e gli organicompetenti della Santa Sede. Spero di contribuirein questo modo alla pace nella Chiesa”.“Nel nostro tempo in cui in vaste zone della ter-ra la fede è nel pericolo di spegnersi … la prio-rità che sta al di sopra di tutte è di rendere Diopresente in questo mondo e di aprire agli uomi-ni l’accesso a Dio”. Dio sta sparendo dall’oriz-

zonte degli uomini e solo la testimonianza di u-nità dei credenti lo rende credibile; ne derivanol’importanza dell’unità della Chiesa cattolica ela tensione per l’ecumenismo e il dialogo inter-religioso.

Testo ne L’Osservatore Romano e in Avvenire del 13 marzo 2009

I vescovi tedeschi, francesi, svizzeri, belgi, in-glesi, austriaci e italiani hanno espresso la lorovicinanza e la loro solidarietà a Benedetto XVIall’indomani della Lettera di cui sopra. In par-ticolare, la presidenza della Conferenza episco-pale italiana (Cei) ha emesso un comunicato nelquale esprime profonda gratitudine al Santo Pa-dre per la sua “parola chiarificatrice” ed il car-dinale vicario di Roma ha inviato al Papa un mes-saggio. Il cardinale Segretario di Stato, a sua vol-ta, parlando al seminario organizzato a Roma peri vescovi responsabili delle comunicazioni so-ciali nelle diverse conferenze episcopali, ha det-to: “Benedetto XVI non è solo. Tutti i suoi piùvicini collaboratori sono lealmente fedeli al Pon-tefice e sono profondamente uniti a lui, compresii capidicastero”.

L’Osservatore Romano del 14 marzo 2009

Interessante in proposito anche l’articolo delcard. Ruini “Il senso della Chiesa” nel quale de-finisce la lettera di Benedetto XVI ai “Confra-telli nel ministero episcopale” un’autentica no-vità, e afferma che “occorre ricostruire dentro dinoi quella convinzione di fede che ha caratte-rizzato il cristianesimo fin dal suo inizio, secondola quale il senso della Chiesa è parte essenzialedella nostra appartenenza a Cristo”.

L’Osservatore Romano del 14 marzo 2009

Da segnalare anche l’articolo di Manuel Nin “Ilpastore non abbandona nessuno-Il teologo spie-ga perché”. Il Papa manifesta la sua perplessitàper il fatto che quello che doveva essere un in-vito alla riconciliazione si è trasformato nel suocontrario.

L’Osservatore Romano del 16-17 marzo 2009

Nell’udienza alla Congregazione per il Clero,Benedetto XVI ha annunciato la sua decisione

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di indire uno speciale “Anno sacerdotale”, cheandrà dal 19 giugno 2009 fino al 19 giugno 2010,nella ricorrenza del 150° anniversario della mor-te del Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vian-ney, vero esempio di pastore a servizio del greg-ge di Cristo. Esso avrà come tema “Fedeltà diCristo, fedeltà del sacerdote” e sarà aperto dalPontefice nella solennità del sacratissimo Cuo-re di Gesù, durante la giornata della santifica-zione sacerdotale e sarà chiuso un anno dopo,durante un incontro mondiale sacerdotale in piaz-za San Pietro.

L’Osservatore Romano del 16-17 marzo 2009

Il Santo Padre, nell’incontro con i membri del-la Congregazione per il Culto Divino e la Di-sciplina dei Sacramenti, che si è occupata deltema dell’adorazione eucaristica, ha sottolinea-to che non vi deve essere nessuna confusione tramessa e adorazione eucaristica, ma anche nes-suna sottovalutazione della centralità dell’Eu-caristia nella vita della Chiesa.

L’Osservatore Romano del 14 marzo 2009

Messaggio di Benedetto XVI ai partecipanti alcorso promosso dalla Penitenzieria Apostolica.Indispensabile la formazione delle coscienze pernon smarrire il senso del peccato.

Testo ne L’Osservatore Romano del 15 marzo 2009

Viaggio di Benedetto XVI in Camerun e Ango-la (17-23 marzo 2009). È il primo viaggio nelcontinente africano. In Camerun il Papa conse-gnerà ai vescovi africani il documento di lavorodella prossima assemblea speciale per l’Africadel Sinodo dei vescovi; in Angola, a Luanda, ce-lebrerà la ricorrenza dell’inizio dell’evangeliz-zazione del Paese.

L’Osservatore Romano del 4 marzo 2009

Ecumenismo e dialogo interreligioso

Da un articolo di E.F. Fortino, sottosegretario delPontificio Consiglio per la Promozione dell’U-

nità dei Cristiani, si apprendono interessanti no-tizie sulla situazione del dialogo teologico tra laChiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali.In un recente incontro a Roma è stato approva-to un documento dal titolo “Natura, costituzio-ne e missione della Chiesa”, che affronta i variproblemi.

L’Osservatore Romano del 15 febbraio 2009

La Conferenza episcopale degli Stati Uniti (U-sccb) ha fatto una colletta di solidarietà per fi-nanziare progetti in vent’otto Paesi dell’Europacentrale e dell’Est al fine di promuovere le po-tenzialità pastorali della Chiesa, ripristinare e ri-costruire la fede in Cristo in quei paesi che han-no avuto un passato di particolare difficoltà. LaUsccb ha creato un apposito comitato che si oc-cupa dell’aiuto alla Chiesa cattolica nei Paesidell’Europa centrale e dell’Est ed ha avviato nu-merose iniziative.

L’Osservatore Romano del 23-24 febbraio 2009

Incontro “Essere donna nell’islam e nella Chie-sa cattolica: iraniane e italiane a confronto”,tenutosi alla fine di febbraio a Roma nella sedenazionale dell’Azione cattolica, per iniziativadella stessa associazione e del Coordinamentodelle teologhe italiane e il patrocinio dell’Am-basciata dell’Iran presso la Santa Sede.

L’Osservatore Romano del 25 febbraio 2009

Comitato congiunto per il dialogo tra cattolicie musulmani: riunione a Roma (24-25 febbraio)sul tema “La promozione di una pedagogia e diuna cultura di pace con particolare riferimen-to al ruolo delle religioni”. Dalla dichiarazionefinale emerge l’accordo sulla responsabilità nel-la promozione della pace, come valore autenti-camente umano e religioso.

L’Osservatore Romano del 27 febbraio 2009

Il card. Murphy-O’Connor, Arcivescovo diWestminster, ha tenuto una conferenza dal tito-lo “Gaudium et spes (Gioia e speranza). Il mo-dello della Chiesa: passato, presente e ciò cheè in avvenire”. In sostanza ha parlato del ruolo

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della Chiesa cattolica nella società inglese, incui molte sono le sfide e molto il lavoro da fareper resistere alla crescita del secolarismo.

L’Osservatore Romano del 28 febbraio 2009

Il primo venerdì di marzo si è rinnovata nel mon-do la Giornata mondiale di preghiera delle don-ne in 180 paesi dei cinque continenti, curata dal-le donne ma per tutta la comunità. Tema trattodalla lettera di san Paolo ai romani “In Cristo cisono molte membra ma un solo corpo”. Vi han-no partecipato donne di tutte le religioni (indui-ste, buddiste, confuciane, musulmane, cattoli-che, protestanti) in una preghiera ecumenica cheunisce le donne nel mondo.

L’Osservatore Romano del 6 marzo e Avvenire del 7 marzo 2009

Interessante l’articolo “Il digiuno e le religioni”di Nicola Gori, che riporta l’intervista a un mem-bro del Pontificio Consiglio della Cultura sullatradizione del digiuno nell’islam e in alcune re-ligioni orientali.

L’Osservatore Romano del 6 marzo 2009

La Chiesa nel mondo

Intervento della Santa Sede alla sessione specialedel Consiglio dei diritti dell’uomo sulla crisi e-conomica mondiale, ossia sul suo impatto sullarealizzazione e il godimento effettivo dei dirittiumani.

L’Osservatore Romano del 25 febbraio 2009

Intervista all’arcivescovo congolese Pasinya invista del sinodo per l’Africa.Con il viaggio di Benedetto XVI in Africa e colprossimo sinodo il continente africano e i suoiproblemi sono all’attenzione del mondo.In Africa ci sono tanti conflitti, non solo armatima anche di natura economica: il conflitto co-mincia sempre dove un diritto viene violato, do-ve non c’è giustizia.La questione scottante da affrontare nel secon-do sinodo africano è individuare le strade cheportano alla pace, alla giustizia, alla riconci-liazione. Il Sinodo viene a proposito, perché è

il momento giusto per affrontare la questione del-la riconciliazione. La Chiesa ha il dovere di in-tervenire a voce alta per dire alle parti che la ca-rità cristiana è condizione irrinunciabile per in-traprendere il cammino della riconciliazione.

Testo ne L’Osservatore Romano del 4 marzo 2009

Per i settant’anni dalla morte di Pio XI il Ponti-ficio Comitato di scienze storiche ha organiz-zato in Vaticano un Convegno internazionale daltitolo “La sollecitudine ecclesiale di Pio XI al-la luce delle nuove fonti archivistiche”. (26-28febbraio 2009). I lavori sono stati aperti dal Se-gretario di Stato e dal prefetto dell’Archivio Se-greto Vaticano, delle cui relazioni si trovanostralci ne L’Osservatore Romano. Secondo ilcard., Biffi, Pio XI è il Papa più grande del XXsecolo. Seppe difendere il popolo di Dio daglierrori più nefasti e preparare la Chiesa alle dif-ficoltà future. Difatti ebbe un pontificato diffi-cile; dovette affrontare cinque dittatori: Musso-lini, Salazar in Portogallo, Hitler in Germania,Franco in Spagna, Stalin in Urss; la crisi finan-ziaria del 1929; la persecuzione dei cattolici inMessico e la guerra civile in Spagna; la con-quista italiana dell’Etiopia; le leggi razziali.

L’Osservatore Romano del 27 febbraio e Avvenire della stessa data

Eventi e notizie varie

Il 20 e 21 febbraio 2009 si è svolto in Vaticanoil Congresso internazionale su “Le nuove fron-tiere della genetica e il rischio dell’eugenetica”,promosso dalla Pontificia Accademia per la vita.È stato presentato nella Sala Stampa della SantaSede dal presidente della stessa Accademia, ar-civescovo Rino Fisichella, che ha messo in guar-dia contro una mentalità che tende lentamente,ma inesorabilmente a diffondersi. A sua volta, ilcancelliere dell’Accademia si è soffermato sulsenso delle grandi scoperte nel campo dell’eu-genetica e sui progetti che ne sono derivati. Sipensi alla mappatura dell’intero patrimonio ge-netico dell’uomo e al progetto Elsi, che riguarda

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lo studio delle implicazioni etiche, legali e so-ciali correlate alle scoperte ed eventuali appli-cazioni derivate dal progetto sul genoma. Il pro-gresso scientifico sta bene, ma attenzione allasperimentazione. La relazione introduttiva del-l’arcivescovo Fisichella sulle prospettive e i ri-schi della ricerca genetica, quella dell’arcive-scovo di Oristano sull’eugenetica e la dignità del-la persona, e di Didier Sicard sui travestimenticontemporanei dell’eugenismo sono in buonaparte leggibili ne L’Osservatore Romano.

L’Osservatore Romano del 18, 20, 21, 22 febbraio 2009

Stralci della prolusione tenuta all’inaugurazio-ne dell’università Lumsa di Roma sotto il tito-lo “Quale etica se l’uomo non è più il centro delmondo?” si leggono ne

L’Osservatore Romano del 4 marzo 2009

Sull’istruzione della Congregazione per la Dot-trina della Fede Dignitas personae alcune ri-flessioni:Rino Fisichella – Per non riportare indietro lelancette della storia (L’Osservatore Romano del26 febbraio 2009);Réal Tremblay – I criteri della fede esaltanoquelli della ragione (L’Osservatore Romano del6 marzo 2009).

Adriano Pessina – La grammatica della vita u-mana e quella della democrazia (L’OsservatoreRomano dell’11 marzo 2009)

Il 10 e 11 marzo 2009, presso la Pontificia Uni-versità Lateranense, si è svolto il convegno “Atrent’anni dalla ‘Redemptor hominis’. Memoriae profezia”.

L’Osservatore Romano e Avvenire dell’11 marzo 2009

Documento del Movimento per la vita italianoai senatori sul “fine vita”: titolo “Appello allaragione” e riguarda la corretta interpretazionedell’art. 32 della Costituzione sul diritto alla sa-lute. Il diritto alla morte è la sua negazione.

Testo in Avvenire del 5 marzo 2009

Dal 12 al 15 marzo 2009 il Forum internazio-nale delle università intitolato “Vangelo, cultu-ra e culture”, organizzato dalla Congregazioneper l’educazione cattolica, dal Pontificio Consi-glio per la cultura e dal Vicariato di Roma, nel-l’ambito del Giubileo paolino degli universita-ri, che ha come tema “Quello che voi adoratesenza conoscere, io ve lo annuncio. Vangelo ecultura per un nuovo umanesimo”.

L’Osservatore Romano del 12 marzo 2009G.S.

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BattesimoDomenica 1 marzo: Chiara Acquaviva

MatrimonioSabato 14 marzo: Emilio Poggi e Alessandra Kobau

Ritiro spirituale quaresimaleSabato 14 marzo il Consiglio Pastorale e i più stretti collaboratori parrocchiali si sono riuniti pressole Suore Adoratrici Benedettine (via Bellotti 10 – Milano) per la tradizionale parentesi di riflessione edi preghiera quaresimale. Abbiamo registrato la presenza di 38 persone. Don Norberto Valli haguidato i momenti di riflessione aiutandoci ad approfondire il significato e i contenuti del rinnovatoLezionario della Chiesa milanese.

Riunione CaterinatiMercoledì 18 marzo – alle ore 18.00, in Sala G. Ceriani – nella serie di “Incontro con Caterina” l’As-sociazione Internazionale dei Caterinati ha guidato una conversazione sul tema “I fondatori degli Or-dini Religiosi” (Francescano e Domenicano).

“Scarp de’ tenis”Domenica 15 marzo l’incaricato ha venduto, all’uscita della Basilica, 29 copie del mensile “Scarpde’ tenis”.

Preparazione Triduo PasqualeDomenica 29 marzo – alle ore 11.45, in sala G. Ceriani – un folto gruppo di animatori liturgici si èriunito per il primo incontro in preparazione alla celebrazione del Triduo Pasquale.

Giovani e musica … momenti di riflessionePer la rassegna Giovani e musica… momenti di riflessione il Trio Astra Antiqua (flauto, violoncel-lo, clavicembalo) ha proposto, in Basilica, alle ore 16.30 di Domenica 29 marzo, un entusiasmanteconcerto.

Giochiamo insiemeOgni giovedì, dalle ore 16.00 alle ore 18.30, il Gruppo Volontarie di San Babila invita tutti (par-rocchiani e non) a giocare in Sala G. Ceriani a Burraco. Chi non è capace e vuole imparare tro-verà maestre pazientissime. Chi sa già giocare potrà farlo in allegra compagnia. Soltanto se inter-verrete numerosi riusciremo a organizzare uno straordinario torneo benefico nel mese di mag-gio. Vi aspettiamo!

Concerto d’OrganoGiovedì 19 marzo alle ore 20 si è tenuto il secondo concerto della stagione 2009 programmatadalla «Fondazione Organo della Basilica di S. Babila». Sul nuovo organo a canne della basilica, que-sta volta, si è esibito Christopher Stembridge, musicologo di origine inglese, docente di storia dellamusica e prassi esecutiva, professore di organo, che si è dedicato soprattutto alla musica antica ita-liana per organo e cembalo, specializzandosi nella ricerca e nell’esecuzione. Giovedì in S. Babila,il maestro Stembridge ha eseguito brani da Diderik, Buxtehude a François Couperin, da Giovanni Ga-brieli a Girolamo Frescobaldi, da Benedetto Marcello a Johann Sebastian Bach.Il primo concerto della stagione si era tenuto il 18 febbraio con Maurizio Mancino. Il prossimo ap-puntamento è in programma, sempre alle ore 20, giovedì 21 maggio con Enrico Viccardi. Dopo lapausa estiva, la stagione riprenderà giovedì 8 ottobre con Andreas Liebig, l’ultimo concerto saràgiovedì17 dicembre con Hans Hellsten.

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La Messa vigiliare della domenicaQuali novità sono previste per la messa del sa-bato sera?La messa del sabato sera viene spesso chiamataimpropriamente “prefestiva”. In realtà, si tratta atutti gli effetti della prima messa della domenica,che si celebra al tramonto del sabato, quando, se-condo il computo già conosciuto nella Bibbia, sientra nel nuovo giorno. Si dovrebbe dunque uti-lizzare la definizione più corretta di “messa vi-giliare”, che apre alla Pasqua settimanale. Uno degli aspetti più interessanti del Lezionarioambrosiano è l’introduzione, nei riti iniziali diquesta santa messa vigiliare, del Vangelo dellaRisurrezione. La proclamazione di uno degli an-nunci pasquali che i quattro Vangeli hanno tra-mandato sarà un segno forte che contraddistin-guerà l’ingresso nel giorno del Signore.

La messa del sabato sera allora cambierà ordi-namento?Per rispondere a questa domanda occorre fare al-

meno una premessa. La liturgia ambrosiana hamantenuto fino ad oggi la possibilità di celebra-re in forma solenne non solo la “madre di tutte leveglie”, ossia la vigilia di Pasqua, ma anche al-tre tre grandi vigilie: quella di Natale, dell’Epi-fania e di Pentecoste.Il loro ordinamento prevede il lucernario, l’innoe il responsorio dei primi Vespri, seguiti da quat-tro letture dell’antico Testamento con salmelli eorazioni. Si passa poi all’Epistola e al Vangelo.Dopo la liturgia eucaristica, vera e propria, al ter-mine della comunione, il canto del Magnificat,l’orazione e la benedizione concludono le solen-ni vigilie.Da esse è venuta l’ispirazione di iniziare ogni do-menica con una celebrazione simile, anche se piùridotta. Ecco allora la proposta di un ordinamen-to speciale per la messa del sabato sera, che soloin parte si può definire nuovo. Dopo il lucerna-rio, l’inno e il responsorio, in luogo delle lettureveterotestamentarie, tipiche delle vigilie, al sa-cerdote o al vescovo spetta la proclamazione del

Il nuovo Lezionario Ambrosiano(SEGUE)

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Vangelo della Risurrezione, che costituirà la let-tura vesperale, dotata di rispettivo responsorio eorazione.Il canto indicherà poi il passaggio alla celebra-zione eucaristica. Dopo l’orazione iniziale sonoprevisti solo una lettura e il Vangelo della do-menica corrente. Sempre in analogia con i solenniriti vigiliari, nei riti di conclusione è incluso ilCantico della Beata Vergine con la sua antifona.

Questo sarà l’unico modo di celebrare la messadel sabato sera?In alternativa alla modalità descritta, certamenteda preferire per la bellezza dei segni liturgici, sirichiede di introdurre nell’ordinamento consue-to della celebrazione eucaristica almeno la pro-clamazione del vangelo della Risurrezione, asse-gnato dal Lezionario alla vigilia di ogni dome-nica.Dopo il segno della croce, il sacerdote all’altareintrodurrà l’annuncio con una breve monizionee, conclusa la pericope evangelica, acclamerà conl’assemblea al Signore risorto.La messa proseguirà poi al modo solito, con ilGloria (se prescritto), l’orazione e le tre letturedomenicali.Sia in questo che nel caso precedente, sarà inol-tre possibile accompagnare la conclusione delVangelo della Risurrezione con il suono dellecampane, per indicare anche esteriormente lagioia dei credenti nel dare inizio alla Pasqua del-la settimana.

Santa Messa vigiliare della DomenicaForma Solenne Forma sempliceSaluto liturgico Canto di ingresso(Il Signore sia con voi)Lucernario Segno della CroceInno e Responsorio MonizioneVangelo della Risurrezione* Vangelo della Risurrezione*(all’altare)Salmello Gloria (se prescritto)OrazioneCantoOrazione all’inizio Orazione all’inizio dell’assemblea liturgica dell’assemblea liturgica

LetturaSalmo

Epistola o Lettura EpistolaCanto al Vangelo Canto al VangeloVangelo VangeloOmelia OmeliaCanto dopo il Vangelo Canto dopo il VangeloPreghiera dei fedeli Preghiera dei fedeliOrazione OrazioneLiturgia eucaristica Liturgia eucaristicaAntifonaCantico della Beata Vergine (Magnificat)Antifona. Kyrie eleison (3v)Orazione dopo la comunioneBenedizione BenedizioneCongedo Congedo

*I dodici Vangeli della Risurrezione:Mc 16,9-16; Lc 24,1-8; Mc 16,1-8a; Lc 24,9-12;Gv 20,1-8 ; Mt 28,8-10 ; Gv 20,11-18; Lc 24,13-35;Lc 24,18b.36-48; Gv 20,19-23; Gv 20,24-29; Gv21,1-14

Anche in Quaresima si proclamano i Vangeli del-la Risurrezione?Solo alla vigilia della prima domenica di Quare-sima, dopo aver cantato nel responsorio dei Ve-spri per l’ultima volta l’Alleluia, si proclamanocome Vangelo di Risurrezione i versetti conclu-sivi di Marco.Nella tradizione ambrosiana, infatti, la domeni-ca all’inizio della Quaresima non era considera-ta, come oggi, parte integrante dell’itinerario deiQuaranta giorni e aveva una tonalità festiva chela scelta del Lezionario, a suo modo, rievoca.Nelle settimane seguenti, invece, alla vigilia delgiorno del Signore si sottolineerà piuttosto l’at-tesa che si compie con il triplice annuncio nellasolenne Veglia pasquale.In luogo dei Vangeli della Risurrezione, si leg-geranno allora i quattro racconti della Trasfigu-razione del Signore che sono un preludio alla glo-ria della Pasqua.Alla vigilia della domenica delle Palme sarà, in-fine, annunciata la parola di Gesù stesso, che in-terpreta il segno di Giona per tre giorni e tre not-ti nel ventre del pesce come presagio della suamorte e risurrezione.Dopo aver chiarito le novità previste per la mes-

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sa vigiliare della domenica, possiamo addentrar-ci nella struttura del Lezionario che già abbia-mo descritto per comprenderne maggiormentel’articolazione.

Le novità del Lezionario AmbrosianoQuali sono le scelte più innovative del Leziona-rio ambrosiano?Dopo la riforma liturgica, anche il rito ambro-siano ha raccolto tutte le settimane non apparte-nenti ai “tempi forti” sotto l’unica denominazio-ne per annum.Alle domeniche del tempo ordinario il rito ro-mano associa annualmente la lettura semiconti-nua di uno dei Vangeli sinottici.Il Lezionario ambrosiano recupera invece la scan-sione tradizionale in quattro tempi ben delineati:- Tempo dopo l’Epifania(dal Battesimo di Gesù alla Quaresima)- Tempo di Pasqua(Dalla Pasqua alla Pentecoste)- Tempo dopo la Pentecoste(dalla Pentecoste al Martirio di San Giovanni ilPrecursore)- Tempo dopo il Martirio di San Giovanni il Pre-cursore(dalla domenica dopo il Martirio fino alla do-menica della Dedicazione del Duomo)- Tempo dopo la Dedicazione(dalla Dedicazione fino all’Avvento)

Evidentemente questi quattro tempi si presenta-no con programmi di letture loro proprie.Una seconda scelta innovativa del Lezionario èl’estensione, con modalità diverse, a tutto l’annoliturgico dell’ordinamento “festivo” del sabatomattina, che prevede d’ora in poi sempre tre bra-ni biblici (in Avvento: Profezia – Epistola – Van-gelo; in Quaresima: Lettura – Epistola – Vange-lo; nel tempo pasquale: Atti – Epistola – Vange-lo; nel tempo dopo l’Epifania e nel tempo dopoPentecoste: Lettura – Epistola – Vangelo).Merita, inoltre, una particolare menzione la scel-ta operata per i sabati dopo Pentecoste fino al-l’Avvento. Sulla base della proclamazione sab-batica delle Scritture, che ha alimentato l’espe-rienza religiosa dai primi discepoli e li ha pre-

parati a riconoscere in Gesù il Cristo di Dio, laprima lettura è sempre tratta dal Pentateuco (inparticolare Esodo, Levitico, Numeri, Deuterono-mio, perché il libro della Genesi è letto sistema-ticamente in Quaresima). Questa proclamazionedella Legge è accompagnata da un apposito testoapostolico, che ne sviluppa l’interpretazione inriferimento alla rivelazione cristiana.Infine, deve essere sottolineata l’elaborazionedi un ordinamento di letture per i giorni feriali to-talmente rinnovato, in modo tale che ogni singo-lo tempo da cui l’anno è composto presenti unaprecisa caratterizzazione.

Da quali libri sono tratte le letture nei giorni fe-riali?- Avvento: Profeti maggiori e minori- Ferie prenatalizie: Ester e Rut- Ferie tra Epifania e Battesimo del Signore: Can-

tico dei Cantici- Settimane dopo l’Epifania: Libri sapienziali- Quaresima: Genesi e Proverbi- Settimana Autentica. Giobbe, Tobia, Giona- Settimane di Pasqua: Atti degli Apostoli- Settimane dopo Pentecoste: Libri storici vete-

rotestamentari- Settimane dopo il Martirio di san Giovanni: Let-

tere degli Apostoli- Settimane dopo la Dedicazione: Apocalisse

E come è organizzata la proclamazione dei Van-geli?Il Lezionario ambrosiano non ha abbandonatola lettura semicontinua dei Vangeli. Ha rinun-ciato a utilizzarla la domenica, ma non nei gior-ni feriali. La proclamazione di un determinato Vangelo èorientata a distinguere i diversi tempi.- Avvento: Matteo- Dopo l’Epifania: Marco- Pasqua: Giovanni- Dopo Pentecoste: LucaDopo queste prime informazioni, indispensabiliper una conoscenza generale del Lezionario am-brosiano, possiamo soffermarci sulle tre grandisezioni, relative al mistero dell’Incarnazione, del-la Pasqua e della Pentecoste.

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*** ASTERISCHI ***

Benedetto XVI: Pensieri su Paolo(SEGUE)

36. Le stigmateNella disputa sul modo retto di vedere e di vivere ilVangelo, alla fine, non decidono gli argomenti delnostro pensiero; decide la realtà della vita, la co-munione vissuta e sofferta con Gesù, non solo nel-le idee o nelle parole, ma fin nel profondo dell’e-sistenza, coinvolgendo anche il corpo, la carne. I li-vidi ricevuti in una lunga storia di passione sonola testimonianza della presenza della croce di Gesùnel corpo di san Paolo, sono le sue stigmate (cfr.Gal 6,17). Non è la circoncisione che lo salva: lestigmate sono la conseguenza del suo battesimo,l’espressione del suo morire con Gesù giorno pergiorno, il segno sicuro del suo essere nuova crea-tura.Omelia, 17.6.07

7. Il Risorto37. La gioia della PasquaL’amore di Dio per noi, iniziato con la creazione, siè fatto visibile nel mistero della Croce, in quella ke-nosi di Dio, in quello svuotamento ed umiliante ab-bassamento del Figlio di Dio che abbiamo sentitoproclamare… nel magnifico inno a Cristo della Let-tera ai Filippesi [cfr. Fil 2,6-11]. Sì, la Croce rive-la la pienezza dell’amore di Dio per noi. Un amo-re crocifisso, che non si ferma allo scandalo del Ve-nerdì Santo, ma culmina nella gioia della Risurre-zione.

38. La vittoria sul maleIl Male, in tutte le sue forme, non ha l’ultima pa-rola. Il trionfo finale è di Cristo, della verità e del-l’amore! Se con Lui siamo disposti a soffrire ed amorire, ci [ricorda] san Paolo…, la sua vita diven-ta la nostra vita. [«Cristo risuscitato dai morti nonmuore più; la morte non ha più potere su di lui» (Rm6,9)]: su questa certezza riposa e si costruisce la no-stra esistenza cristiana. Catechesi, 4.4.07

39. Il fatto della risurrezioneLa risurrezione di Cristo è il dato centrale del cri-stianesimo, verità fondamentale da riaffermare convigore in ogni tempo, poiché negarla come in variomodo si è tentato di fare e si continua a fare o tra-sformarla in un avvenimento puramente spiritua-

le, è vanificare la stessa nostra fede. «Se Cristo nonè risuscitato – afferma san Paolo -, allora è vana lanostra predicazione ed è vana anche la nostra fede».(1 Cor 15,14).Regina Coeli, 30.4.06

40. MandatoNella prima lettera di san Paolo ai Corinzi, troviamoil più antico racconto della risurrezione che abbia-mo. Paolo lo ha fedelmente ripreso dai testimoni. Ta-le racconto dapprima parla della morte del Signoreper i nostri peccati, della sua sepoltura, della sua ri-surrezione, avvenuta il terzo giorno, e poi dice: «Cri-sto apparve a Cefa e quindi ai Dodici…» (1 Cor15,4). Così, ancora una volta, viene riassunto il si-gnificato del mandato conferito a Pietro fino alla fi-ne dei tempi: essere testimone del Cristo risorto.Omelia, 7.5.05

41. Testimoni del Risorto«Se siete risorti con Cristo – esorta san Paolo – cer-cate le cose di lassù… pensate alle cose di lassù, enon a quelle della terra» (Col 3,1-2). Questo nonvuol dire estraniarsi dagli impegni quotidiani, di-sinteressarsi delle realtà terrene, significa piutto-sto ravvivare ogni umana attività come un respirosoprannaturale, significa farsi gioiosi annunciatorie testimoni della risurrezione di Cristo, vivente ineterno.Catechesi, 19.4.06

42. L’Agnello di Dio La Croce, follia per il mondo, scandalo per molticredenti, è invece «sapienza di Dio» per quanti silasciano toccare fin nel profondo del proprio esse-re «perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapien-te degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è piùforte degli uomini» (cfr 1 Cor 1,24-25).Anzi, il Crocifisso, che dopo la risurrezione portaper sempre i segni della propria passione, mette inluce le «contraffazioni» e le menzogne su Dio, chesi ammantano di violenza, di vendetta e di esclu-sione. Cristo è l’Agnello di Dio, che prende su disé il peccato del mondo e sradica l’odio dal cuoredell’uomo. Ecco la sua veritiera «rivoluzione»: l’a-more.Messaggio, 27.1.07

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