PARROCCHIA SAN BABILA 7 Giornata Nazionale per la Vita, promossa dalla Conferenza Episcopale...

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FEBBRAIO 2010 PARROCCHIA SAN BABILA La comunità in cammino Numeri telefonici Segreteria parrocchiale (Lunedì-Giovedì, ore 8.30-12.30; 14.30-17.30) 02.76.00.28.77 Mons. Alessandro Gandini - Parroco 02.78.05.04 Don Pierdomenico Confalonieri 02.79.88.13 Can. Mons. Paolo Bianchi 02.76.02.19.35 ORARIO CELEBRAZIONI Cari parrocchiani… Stiamo vivendo nella scia della stella che ha por- tato i Magi a riconoscere nel Bambino Gesù il Fi- glio di Dio, fatto uomo per la nostra salvezza… Ci lasciamo illuminare da quella luce che viene riflessa nel nostro vissuto quotidiano: ci aiuterà a comprendere, cioè, che l’onnipotenza di Dio è ta- le perché Dio è amore, amore infinito, gratuito che dona se stesso per la salvezza dei suoi figli. E come l’episodio dei Magi non si chiude con il ritorno frettoloso nelle loro terre, non scompaio- no dallo scenario della storia della salvezza, co- sì anche gli uomini di oggi si accodano alla gran- de processione di coloro che, attraverso tutte le epoche della storia, sanno riconoscere il messag- gio della stella, sanno camminare sulle strade in- dicate dal Vangelo. Siamo chiamati a scegliere tra il potere della ter- ra e il vero coraggio “di essere bambini nel cuo- re, di stupirsi e di uscire da sé per incamminarsi sulla strada che indica la stella, strada di Dio” (Be- nedetto XVI, Omelia dell’Epifania). Incamminarsi sulla strada segnata dalla stella è un invito coraggioso a non lasciarsi vincere dal- la notte della crisi economica, della giustizia mor- tificata, della violenza, del terrorismo…, è un in- vito a non rimanere indifferenti di fronte alle i- stanze dei nostri tempi anche recentissimi, allo scompenso idrogeologico, alla non-volontà di in- tere nazioni ad intraprendere quella battaglia e- cologica che prende le mosse dal retto uso, da par- te di ciascuno di noi, dei beni della terra. Ci tro- viamo, infatti, al cospetto della stravolgente no- vità di un Dio che sì fa carne per rimanere vici- no a noi, che si fa piccolo e che, facendosi Bam- bino, ha l’umiltà di affidarsi alle nostre cure per poter crescere nel nostro cuore, nella nostra sto- ria, nella storia del mondo. Così la nostra vita cristiana diventa manifesta- Sito internet: www.sanbabila.org E-mail: [email protected] Messe festive 18.30 (vigiliare) 8.00; 9.30; 11.00; 12.30; 18.30 Adorazione eucaristica 1° Giovedì del mese 10.30/12.00 Liturgia delle Ore Lodi mattutine (domenica) 10.30 Vespri (3 a Domenica del mese) 17.30 Messe feriali 8.00 (escluso il sabato); 8.30; 10.30; 18.30 Battesimo comunitario 1 a domenica del mese 16.30 Sacramento Penitenza Giorni festivi 8.00 - 9.00; 16.30-18.00 Giorni feriali 8.00-9.00; 10.00-12.00 16.30-18.30 Rosario Tutti i giorni ore 18.00 02_San_Babila_2010.qxd 03/02/2010 15.49 Pagina 1

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FEBBRAIO 2010

PARROCCHIA SAN BABILALa comunità in cammino

Numeri telefoniciSegreteria parrocchiale (Lunedì-Giovedì,ore 8.30-12.30; 14.30-17.30) 02.76.00.28.77Mons. Alessandro Gandini - Parroco 02.78.05.04Don Pierdomenico Confalonieri 02.79.88.13Can. Mons. Paolo Bianchi 02.76.02.19.35

ORARIO CELEBRAZIONI

Cari parrocchiani…

Stiamo vivendo nella scia della stella che ha por-tato i Magi a riconoscere nel Bambino Gesù il Fi-glio di Dio, fatto uomo per la nostra salvezza…Ci lasciamo illuminare da quella luce che vieneriflessa nel nostro vissuto quotidiano: ci aiuterà acomprendere, cioè, che l’onnipotenza di Dio è ta-le perché Dio è amore, amore infinito, gratuitoche dona se stesso per la salvezza dei suoi figli.E come l’episodio dei Magi non si chiude con ilritorno frettoloso nelle loro terre, non scompaio-no dallo scenario della storia della salvezza, co-sì anche gli uomini di oggi si accodano alla gran-de processione di coloro che, attraverso tutte leepoche della storia, sanno riconoscere il messag-gio della stella, sanno camminare sulle strade in-dicate dal Vangelo.Siamo chiamati a scegliere tra il potere della ter-

ra e il vero coraggio “di essere bambini nel cuo-re, di stupirsi e di uscire da sé per incamminarsisulla strada che indica la stella, strada di Dio” (Be-nedetto XVI, Omelia dell’Epifania). Incamminarsi sulla strada segnata dalla stella èun invito coraggioso a non lasciarsi vincere dal-la notte della crisi economica, della giustizia mor-tificata, della violenza, del terrorismo…, è un in-vito a non rimanere indifferenti di fronte alle i-stanze dei nostri tempi anche recentissimi, alloscompenso idrogeologico, alla non-volontà di in-tere nazioni ad intraprendere quella battaglia e-cologica che prende le mosse dal retto uso, da par-te di ciascuno di noi, dei beni della terra. Ci tro-viamo, infatti, al cospetto della stravolgente no-vità di un Dio che sì fa carne per rimanere vici-no a noi, che si fa piccolo e che, facendosi Bam-bino, ha l’umiltà di affidarsi alle nostre cure perpoter crescere nel nostro cuore, nella nostra sto-ria, nella storia del mondo. Così la nostra vita cristiana diventa manifesta-

Sito internet:www.sanbabila.org

E-mail:[email protected]

Messe festive18.30 (vigiliare)8.00; 9.30; 11.00; 12.30; 18.30

Adorazione eucaristica1° Giovedì del mese 10.30/12.00

Liturgia delle OreLodi mattutine (domenica) 10.30Vespri (3a Domenica del mese) 17.30

Messe feriali8.00 (escluso il sabato); 8.30; 10.30; 18.30

Battesimo comunitario1a domenica del mese 16.30

Sacramento PenitenzaGiorni festivi 8.00 - 9.00; 16.30-18.00

Giorni feriali 8.00-9.00; 10.00-12.0016.30-18.30

RosarioTutti i giorni ore 18.00

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FEBBRAIO 2010Ma 2 Festa liturgica della Presentazione del Signore: la Messa delle ore 10.30 è preceduta dalla

benedizione delle candele e dalla processione.

Me 3 Memoria liturgica di San Biagio: alla fine delle Messe viene proposto il rito della benedizio-ne della gola.

Gio 4 Primo giovedì del mese: alla Messa delle ore 10.30 farà seguito l’Adorazione eucaristica.

Do 7 Giornata Nazionale per la Vita, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana.Ore 16.30 celebrazione del Battesimo.

Gio 18 In Basilica, alle ore 20.00: primo concerto d’organo della Stagione 2010.

Do 21Prima Domenica di Quaresima: al termine di ogni Messa viene proposto il rito penitenzialedell’imposizione delle ceneri. È anche la terza Domenica del mese: alle ore 17.30 vengono celebrati i Vespri con la parte-cipazione del Capitolo di San Babila.

MARZOGio 4 Primo giovedì del mese: alla Messa delle ore 10.30 farà seguito l’Adorazione eucaristica.

Do 7 Prima Domenica del mese: celebrazione del Battesimo, alle ore 16.30.

N.B. Nei venerdì di Quaresima non si celebra la Messa: in Basilica vengono proposte le seguenticelebrazioni:ore 8.15 lodi mattutineore 10.30 Pio esercizio della Via Crucisore 18.00 Vespri penitenzialiore 18.30 Recita del Rosario

zione, espressione di quella fede che ci unisce aDio Padre e alla sua volontà. Essa ci mostra co-me di solito si rivela il nostro Dio: a lui piace la-sciarsi intravedere nei gesti di bontà dei suoi fi-gli… per cui il nostro sorriso, la nostra parola, lanostra carità e la nostra compassione fanno ba-lenare chi è Dio, “Dio d’amore”.Ci accorgiamo inoltre che senza di lui non ce lafacciamo a costruire qualcosa di buono, di bello,

di vero, che duri nel tempo; mentre Gesù è ca-pace di portare a compimento tutti i nostri desi-deri buoni, primo fra tutti il desiderio di amare edi essere amati.Camminiamo con questo stile verso la Quaresi-ma.

‘in fractione panis’il vostro parroco don Alessandro

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Documenti ed eventi:per “vivere” la Chiesa

La parola del PapaDue sono i discorsi importanti che ogni anno ilSommo Pontefice pronunzia tra la fine di un an-no e l’inizio di quello nuovo: il discorso alla Cu-ria Romana e il discorso al Corpo diplomaticoaccreditato presso la Santa Sede.Nel discorso alla Curia Romana, che avviene sem-pre in occasione della presentazione degli augurinatalizi, Benedetto XVI ha ripercorso gli eventi sa-lienti del 2009.Ha ricordato così il passaggio dall’Anno Paoli-no all’Anno Sacerdotale, con le figure di Paoloe del Curato d’Ars, che manifestano “l’ampia por-tata del ministero sacerdotale”; il grande spaziooccupato nella Chiesa e nel ministero petrino dalcontinente africano, col viaggio in Camerun edAngola, in cui “si è resa evidente la forza teolo-gica e pastorale del primato pontificio come pun-to di convergenza per l’unità della Famiglia diDio”; inoltre è stato consegnato l’Instrumentumlaboris del Sinodo sul tema “La Chiesa in Africaa servizio della riconciliazione, della giustizia edella pace”, che, come si ricorderà si è svolto aRoma durante il mese di ottobre dello scorso an-no, dedicando la sua attenzione ad “un tema teo-logico e pastorale di un’attualità scottante, chepoteva essere frainteso come un tema politico”.Il Papa ha poi ricordato il pellegrinaggio in Gior-dania e Terra Santa, elogiando il re di Giorda-nia per la pacifica convivenza tra cristiani e mu-sulmani, ringraziando le autorità israeliane e pa-lestinesi per l’accoglienza e deprecando ancorauna volta “la crudeltà della colpa umana” a pro-posito della persecuzione contro gli ebrei.Infine ha ripensato con gratitudine al viaggio nel-la Repubblica Ceca.

Testo ne L’Osservatore Romano del 21-22 dicembree in Avvenire del 22 dicembre 2009

Nel discorso al Corpo diplomatico accreditatopresso la Santa Sede in occasione degli auguri peril nuovo anno, Benedetto XVI ha ricordato in a-pertura che da poco si sono stabilite piene rela-

zioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Fede-razione Russa e che ha ricevuto la visita del pre-sidente della Repubblica Socialista del Vietnam,Paese nel quale la Chiesa sta celebrando la suaplurisecolare presenza con un Anno giubilare.Molti i temi trattati dal Pontefice: dalla libertà re-ligiosa ai cambiamenti climatici, alla gestione del-le risorse naturali, alla lotta contro la povertà, al-la fame, alle spese militari, alle “economie” del-la droga. Qualche frase: “L’umanità appare an-cora segnata dalla drammatica crisi che ha colpi-to l’economia mondiale. La sua radice? La stessamentalità egoistica e materialistica che minacciaanche il creato”; “Educare a nuovi stili di vita: lacomunità dei credenti fa sua questa sfida. Ma bi-sogna che se ne riconosca il ruolo pubblico, men-tre in alcuni Paesi cresce il disprezzo verso la re-ligione, in particolare quella cristiana”.N.B. Attualmente la Santa Sede ha relazioni di-plomatiche con 178 Paesi, cui vanno aggiunti l’U-nione europea e il Sovrano Militare Ordine diMalta, e una missione a carattere speciale: l’“Uf-ficio dell’Organizzazione per la Liberazione del-la Palestina (Olp)...

Testo ne L’Osservatore Romano dell’11-12 gennaioe in Avvenire del 12 gennaio 2010

Nel discorso al nuovo ambasciatore di Turchiapresso la Santa Sede, Benedetto XVI ha ricorda-to l’importanza del dialogo interreligioso, ma an-che che la Chiesa cattolica in Turchia attende ilriconoscimento giuridico civile che le permette-rebbe di godere della piena libertà religiosa e diapportare un contributo maggiore alla società. Hainoltre affermato che la Turchia è nella posizio-ne giusta per fungere da ponte fra l’islam e l’Oc-cidente e per rendere un contributo importanteallo sforzo di portare pace e stabilità in MedioOriente.

Testo inglese e italiano ne L’Osservatore Romano del 7-8 gennaio2010, commento in Avvenire dell’8 gennaio 2010

In occasione della celebrazione del Te Deum difine anno il Pontefice ha parlato del cammino del-la diocesi di Roma ed ha “incoraggiato tutti a pro-seguire nell’impegno di alleviare le difficoltà incui versano ancora tante famiglie provate dallacrisi economica e dalla disoccupazione”.

Testo ne L’Osservatore Romano del 2-3 gennaio 2010

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All’Angelus nella festa della Santa Famiglia, Be-nedetto XVI si è rivolto alle famiglie europee par-tecipanti all’incontro di Madrid dicendo: “...uno deiservizi più grandi che noi cristiani possiamo pre-stare ai nostri simili è di offrire loro la nostra testi-monianza serena e ferma della famiglia fondata sulmatrimonio fra un uomo e una donna, salvaguar-dandola e promuovendola, poiché essa è di sommaimportanza per il presente e il futuro dell’umanità”.

Testo ne L’Osservatore Romano del 28-29 dicembre 2009

Il I° dell’anno, nel giorno in cui si celebra la fe-sta della Madre di Dio, ma anche la Giornata mon-diale della pace, Benedetto XVI, riprendendo ilmessaggio per la pace, ha rilanciato la sfida del-la salvaguardia ambientale e il suo nesso con l’“e-cologia umana”. “Dobbiamo investire sull’edu-cazione ad una più approfondita e ampia respon-sabilità ecologica. Chi, nel cosmo, sa riconosce-re i riflessi del volto invisibile del Creatore ameràdi più le creature”.

Testo in Avvenire del 2 gennaio 2010

Ai partecipanti all’assemblea plenaria della Con-gregazione per la Dottrina della Fede, della qua-le ha apprezzato il prezioso servizio reso al Vi-cario di Cristo, Benedetto XVI ha ricordato an-che l’importanza della legge morale naturale:“Fondata nella stessa natura umana e accessi-bile ad ogni creatura razionale, la legge moralenaturale costituisce la base per entrare in dialo-go con tutti gli uomini che cercano la verità e, piùin generale, con la società civile e secolare. Que-sta legge, iscritta nel cuore di ogni uomo, toccauno dei nodi essenziali della stessa riflessione suldiritto e interpella ugualmente la coscienza e laresponsabilità dei legislatori”.

Testo nell’Osservatore Romano e in Avvenire del 16 gennaio 2010

Nel discorso agli amministratori della RegioneLazio, del Comune e della Provincia di Roma, ilPapa ha messo in evidenza quanto fatto per le fa-sce più deboli ed emarginate della società, invi-tando poi a tener presente in ogni scelta la cen-tralità della persona umana e della famiglia, aprevedere per i nuovi insediamenti strutture chefavoriscano i processi di socializzazione. Ha an-che ricordato l’educazione delle nuove genera-zioni, l’attenzione al mondo della malattia e del-

la sofferenza.Testo ne L’Osservatore Romano e in Avvenire del 15 gennaio 2010

Il 17 gennaio è avvenuta la visita di Benedetto X-VI alla comunità ebraica di Roma nel Tempiomaggiore. Il Pontefice stesso l’ha definita un mo-mento di grazia.Nel suo discorso, Benedetto XVI ha ricordato che“La dottrina del Concilio Vaticano II ha rappre-sentato per i cattolici un punto fermo a cui rife-rirsi costantemente nell’atteggiamento e nei rap-porti con il popolo ebraico, segnando una nuo-va e significativa tappa”. Altre frasi importanti:“…la Chiesa non ha mancato di deplorare le man-canze di suoi figli e sue figlie, chiedendo perdo-no per tutto ciò che ha potuto favorire in qualchemodo le piaghe dell’antisemitismo e dell’anti-giudaismo”; a proposito della Shoah, “…molti,anche fra i cattolici italiani, sostenuti dalla fedee dall’insegnamento cristiano, reagirono con co-raggio, aprendo le braccia per soccorrere gli e-brei braccati e fuggiaschi, a rischio spesso dellapropria vita, e meritando una gratitudine peren-ne. Anche la Sede Apostolica svolse un’azione disoccorso, spesso nascosta e discreta”; “È scru-tando il suo stesso mistero che la Chiesa, popo-lo di Dio della Nuova Alleanza, scopre il proprioprofondo legame con gli ebrei, scelti dal Signo-re primi fra tutti ad accogliere la sua parola”; IlDecalogo ci chiama a tutelare la vita e la fami-glia, a costruire pace e giustizia, a custodire ilcreato, a risvegliare nella società d’oggi l’aper-tura al trascendente. La legge dell’amore ci im-pegna a proteggere poveri, donne, bambini, stra-nieri”; “…possiamo compiere passi insieme, con-sapevoli delle differenze che vi sono tra noi, maanche del fatto che se riusciremo ad unire i no-stri cuori e le nostre mani per rispondere allachiamata del Signore, la sua luce si farà più vi-cina per illuminare tutti i popoli della terra”; in-fine l’auspicio che la vicinanza a Roma della Co-munità cattolica con il suo vescovo e della Co-munità ebraica con il suo rabbino capo porti adun crescente amore fraterno che si esprima in u-na collaborazione più stretta per un valido con-tributo alla soluzione dei problemi e delle diffi-coltà da affrontare.

Testo integrale ne l’Osservatore Romano del 18-19e in Avvenire del 19 gennaio 2010

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Nell’udienza generale del 20 gennaio 2010 Be-nedetto XVI ha dedicato la sua catechesi alla“Settimana di preghiera per l’unità dei cristia-ni”, ripercorrendo il cammino storico di questoevento ecumenico che ebbe il suo inizio ormai daoltre un secolo. “La Chiesa cattolica, dal Conci-lio Vaticano II in poi, è entrata in relazioni fra-terne con tutte le Chiese d’Oriente e le ComunitàEcclesiali d’Occidente”. Passi positivi si sonocompiuti con parecchie Chiese. Il Pontificio Con-siglio per la Promozione dell’Unità dei Cristianiha preparato uno studio in cui ha messo in evi-denza i punti nei quali vi è convergenza nei varidialoghi bilaterali e ha segnalato i problemi apertiche richiedono un nuovo confronto.

Testo integrale ne L’Osservatore Romanoe in Avvenire del 21 gennaio 2010

Benedetto XVI ha confermato la sua fiducia alcard. Tarcisio Bertone come segretario di Statocon una lettera nella quale ripercorre il “lungocammino” di collaborazione e sottolinea l’au-tentico spirito sacerdotale, la competenza, la de-dizione, il “sensus fidei” e l’“humanitas” del suoprimo collaboratore.

Testo ne L’Osservatore Romano del 22 gennaio 2010

Ecumenismo e dialogo interreligiosoL’arcivescovo di Canterbury e primate della Co-munione anglicana ha annunciato la pubblica-zione della versione finale del documento An-glican Communion Covenant: in esso si affron-tano i problemi che hanno recentemente causatocontroversie tra gli anglicani fedeli alla tradizio-ne religiosa e quelli che vogliono introdurre in-novazioni.

L’Osservatore Romano del 23 dicembre 2009

Uno studio del Pew Research Center’s Forum onReligion and Public Life ha segnalato che il 70%della popolazione nel mondo vive in aree dove siregistrano severe limitazioni alla libertà religio-sa. Nella graduatoria delle nazioni con le mag-giori restrizioni alla libertà di fede e di culto so-no ai primi posti Paesi quasi tutti a maggioran-za musulmana. Lo studio prende in esame la si-tuazione in 198 nazioni di tutti i continenti neiquali si concentra in pratica la totalità della po-

polazione mondiale, in un arco temporale che vadalla metà del 2006 alla metà del 2008.

L’Osservatore Romano del 23 dicembre 2009

Negli ultimi venti anni si sono svolti a Efeso eTarso (Turchia) dei simposi per approfondire lavita e la dottrina di Giovanni e Paolo nei luoghiin cui essi vissero e lavorarono: ora parte dellerelazioni sono state pubblicate in tre volumi daltitolo “Paolo di Tarso: Archeologia, Storia, Ri-cezione”. Vi hanno partecipato studiosi cattolici,ortodossi e musulmani, offrendo un notevole e-sempio di “ecumenismo culturale, di ricerca e didialogo interreligioso”

L’Osservatore Romano del 24 dicembre 2009

In un’intervista a L’Osservatore Romano, il card.Tauran, presidente del Pontificio Consiglio peril Dialogo Interreligioso, ha risposto ad alcunedomande sulla convivenza tra uomini di diversereligioni. Ha citato come esempio l’Indonesia, incui convivono pacificamente la maggioranza mu-sulmana (88% della popolazione, il 22% dei mu-sulmani di tutto il mondo) e la piccola comunitàcristiana (3% della popolazione). E ha anche det-to che la ricerca di dialogo è in programma contutte le religioni: alla base ci devono essere li-bertà e reciprocità.

Testo ne L’Osservatore Romano del 4-5 gennaio 2010

Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, KirillI, ha scritto su san Paolo, in occasione del bimil-lenario della nascita, ed ha affermato: “La nostratradizione fa risalire all’apostolo delle genti lafonte della fede del popolo russo: per noi è il mae-stro che ha fondato l’unità di tutti i cristiani.

Testo in Avvenire del 13 gennaio 2010

Il card. Kasper, presidente della Commissione peri rapporti religiosi con l’ebraismo, nonché delPontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, haparlato con alcuni giornalisti della visita di Bene-detto XVI alla sinagoga di Roma e ha detto chetra cattolici ed ebrei si è consolidata una “nuovaatmosfera di dialogo” sebbene non manchino dif-ficoltà e problemi. Il dialogo ebraico-cattolico èpassato attraverso diverse fasi: prima si è parlatosoprattutto della storia, del nostro passato; ora siparla dei problemi attuali della società moderna,

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di quanto si può fare insieme in alcuni campi. Avvenire del 14 gennaio 2010

L’arcivescovo Hilarion, presidente del Diparti-mento per le relazioni ecclesiastiche esterne delPatriarcato di Mosca, ha parlato delle attività edei programmi della Chiesa ortodossa russa. Peril 2010, oltre naturalmente i rapporti con le va-rie Chiese ortodosse, si prevede l’intensificazio-ne del dialogo con i cattolici e la ricerca di nuo-ve forme di contatto con i protestanti, la coope-razione con il Consiglio ecumenico delle Chiesee la possibile ripresa delle relazioni con la Con-ferenza delle Chiese europee. In particolare, ildialogo con la Chiesa cattolica “continua e si stain qualche modo intensificando”. Dal 20 al 27settembre 2010 a Vienna la Commissione mistaper il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica ela Chiesa ortodossa riprenderà la discussione sulruolo del vescovo di Roma nella comunione ec-clesiale del primo millennio. Sono in corso an-che contatti con la Cina e le organizzazioni in-ternazionali.

L’Osservatore Romano del 15 gennaio 2010

Il segretario della Commissione per i rapporti re-ligiosi con l’ebraismo del Pontificio Consiglio perla Promozione dell’Unità dei Cristiani nell’arti-colo “La comune testimonianza del Dio unico”ha commentato la visita di Benedetto XVI alla Si-nagoga di Roma proprio il 17 gennaio, giorno incui, dal 1990, si celebra in Italia la Giornata del-l’ebraismo (giorno precedente l’inizio della setti-mana per l’unità dei cristiani), voluta dalla Con-ferenza episcopale italiana: essa evidenzia l’uni-cità delle relazioni tra ebrei e cristiani, mette in ri-salto le radici ebraiche del cristianesimo e inten-de rafforzare i rapporti odierni tra ebraismo e Chie-sa cattolica anche tramite azioni comuni.

Testo ne L’Osservatore Romano del 16 gennaio 2010

Dal 18 al 25 gennaio la Settimana di preghieraper l’unità dei cristiani: ritorna puntuale come o-gni anno questo importante evento. Il testo bibli-co di base è l’intero capitolo 24 del Vangelo disan Luca; il versetto centrale che dà il tema allaSettimana è “Di tutte queste cose mi sarete te-stimoni (Luca, 24,48). Ampia documentazione inproposito ne L’Osservatore Romano (Eleuterio

Fortino-Una testimonianza comune di fronte almondo, Gianluca Biccini - Conoscenza e dialo-go per costruire l’unità dei cristiani; EleuterioFortino-Per cattolici e ortodossi l’appuntamen-to è a Vienna; Andrea Palmieri-Fiducia e reci-proca collaborazione).

Testi ne L’Osservatore Romano del 17 e 18-19 gennaio 2010

Santi e martiriDal dossier dell’agenzia Fides sui missionari uc-cisi nel 2009 risulta che essi sono quasi raddop-piati rispetto all’anno precedente: il numero è in-fatti di 37. I continenti più insanguinati sono l’A-merica Latina e l’Africa. Ne parlano ampiamen-te due articoli: “La vita donata per annunciare ilVangelo” e “La Chiesa vera di cui non parlanoi giornali” di Lucetta Scaraffia pubblicati da

L’Osservatore Romano del 1° e del 4-5 gennaio 2010

Anno sacerdotaleContinua la serie di riflessioni per l’Anno sacer-dotale:Massimo Palombella-La grammatica teologicadel canto gregoriano (L’Osservatore Romano del21-22 dicembre 2009);Pier Giordano Cabra-Don Luigi Della Torre uncostruttore di ponti (L’Osservatore Romano del1° gennaio 2010); Mario Pangallo-Da cristiani nei moderni areo-paghi (L’Osservatore Romano del 4-5 gennaio2010).

Inserendo a questo punto la segnalazione di un’in-tervista concessa a L’Osservatore romano dal pre-fetto della Congregazione per il Clero, pubbli-cata sotto il titolo “Fermezza e paternità per di-fendere la credibilità dei sacerdoti”. Alla do-manda “Come deve essere il sacerdote del terzomillennio?” il prelato risponde “Come quello delprimo e come quello del secondo millennio. Cioècome Cristo lo ha voluto”.

Testo ne L’Osservatore Romano del 13 gennaio 2010

Segnaliamo anche alcuni articoli relativi al sa-cerdozio e ai suoi problemi, raccolti sotto il tito-lo “Il futuro del clero considerato alla luce deiproblemi psicologici, formativi e pastorali posti

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dai tempi nuovi”. In particolare: F. Mastrofini-La qualità prima dei numeri; G. Crea-L’aggior-namento e la formazione rimedi anticrisi; L’in-treccio tra vocazione e vicende umane; G. Poli-Il Curato d’Ars senza cintura ne vale altri che laportano.

Testi ne L’Osservatore Romano del 29 dicembre 2009

La Chiesa nel mondoIl 2° Sinodo africano chiuso da poco più di duemesi, è sempre argomento di attualità, perché a-desso è cominciato il suo cammino nelle comu-nità ecclesiali e il futuro dirà quale sarà il suo im-patto sul continente nero. In proposito, la notadi F. Pirli e F. Moretti – Chiesa, scintilla del cam-biamento, che si legge nella rivista

Nigrizia, gennaio 2010, pag. 52-56

Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Si-nodo dei VescoviSono circa 17 milioni i cristiani che vivono inMedio Oriente. Il 10%, circa 7 milioni, sono cop-ti e per la maggior parte si trovano in Egitto. I cat-tolici sono 5 milioni. Per venire incontro alle lo-ro esigenze il Papa ha convocato questa Assem-blea Speciale, che si terrà dal 10 al 24 ottobre2010. Il tema scelto per la riflessione è “La Chie-sa cattolica in Medio Oriente: comunione e te-stimonianza. ‘La moltitudine di coloro che era-no venuti nella fede aveva un cuore solo e un’a-nima sola’ (Atti degli Apostoli 4,32)”.Il 19 gennaio, nella Sala Stampa della Santa Se-de è avvenuta la presentazIone dei Lineamenta,che costituiscono una traccia di argomenti suiquali confrontarsi per stilare l’Instrumentum la-boris, il vero filo conduttore dei lavori sinodali.Il testo integrale dei Lineamenta è pubblicato da

L’Osservatore Romano del 20 gennaio 2010

Eventi e notizie varieLa precisazione di Padre Lombardi alla Radio Va-ticana sul decreto “sulle virtù eroiche” di Pio XIIè pubblicata da

L’Osservatore Romano del 24 dicembre 2010

Le famiglie d’Europa si sono riunite con i loropastori a Madrid il 27 dicembre 2009 per la lorogrande festa di testimonianza. Motto dell’incon-

tro “Il futuro dell’Europa passa per la famiglia”.Un’intervista sull’argomento al presidente dellasottocommissione Famiglia e vita della Confe-renza episcopale spagnola è pubblicata da

L’Osservatore Romano del 25 dicembre 2009

Da un’intervista al sottosegretario di “Cor U-num”, che è “la macchina della carità del Papa”,risulta che anche quest’anno, nonostante la crisieconomica, sono stati distribuiti circa sei milio-ni e mezzo di dollari statunitensi, destinati a po-polazioni colpite da calamità naturali e al finan-ziamento di progetti nei Paesi in via di svilup-po. Probabilmente il perdurare della crisi avrà ef-fetti negativi sul flusso caritatevole del prossimoanno, per la diminuzione dei fondi pubblici e laminore disponibilità delle aziende a concorrere aprogetti umanitari. È in minori difficoltà chi vi-ve di piccole elargizioni.

Testo ne L’Osservatore Romano del 30 dicembre 2010

L’incontro annuale dei giovani di Taizé si è svoltoquest’anno a Poznan, in Polonia: circa trentamilagiovani sono stati invitati a riflettere sul significatoda dare oggi alla libertà, sull’importanza di questovalore fondamentale troppo messo in discussione.Il prossimo raduno sarà a Rotterdam, in Olanda,dal 28 dicembre 2010 al 1° gennaio 2011. Ma que-st’anno, in occasione del settantesimo anniversa-rio della fondazione, si svolgeranno altri due incontriinternazionali: a Manila dal 3 al 7 febbraio e a San-tiago del Cile dall’8 al 12 dicembre.

L’Osservatore Romano del 2-3 gennaio 2010L’arcivescovo di Santiago de Compostela ha ri-lasciato un’intervista a L’Osservatore Romano incui ha parlato de “Il senso di un pellegrinaggio,in occasione del recente inizio (31 dicembre 2009)dell’Anno santo compostelano 2010. Esso è unevento provvidenziale per il risveglio spiritualee religioso per la Spagna, ma anche un punto diriferimento per l’Europa.

Testo ne L’Osservatore Romano del 7-8 gennaio 2010

Ll’articolo “La Sindone dal 1992 a oggi” di Bar-beris e Zaccone è correlato all’incontro tenutosi aTorino l’11 gennaio, sul tema “La Sindone: pro-vocazione all’intelligenza, specchio del Vangelo”.

L’Osservatore Romano del 10 gennaio 2010

Il 13 gennaio 2010 è stato presentato in Campi-

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BattesimoDomenica 10 gennaio: Adriana Consalvo; Ni-colas Sipiran Gàrate

EsequieLunedì 11 gennaio: Ernesto ZerbiMartedì 19 gennaio: Nicoletta Rizzi

Cena benefica di Santa Lucia 2009La cena benefica di Santa Lucia 2009 ha fruttatola somma di 7.000,00 euro che è stata devoluta al-la Casa di Riposo ‘San Riccardo Pampuri’ in Tri-volzio (PV) quale contributo per l’impianto di a-ria condizionata in un vecchio reparto appena re-staurato. Il Priore della casa scrive i ringraziamenti:Al Gruppo delle Volontarie di San BabilaLa Cena di beneficenza a favore della Casa di Ri-poso “San Riccardo Pampuri” in Trivolzio (Pa-via) è stata una speciale occasione per sperimen-tare la cordiale amicizia a me riservata e la fra-terna generosità manifestata nei confronti delleanziane e degli anziani, ospiti dei religiosi Fate-benefratelli, che possono godere dei benefici de-rivanti dall’importante contributo in denaro.Insieme con il profondo e sincero ringraziamen-to, assicuro uno speciale ricordo al Signore – miopersonale e degli ospiti della Casa di Riposo – perle Volontarie, per coloro che hanno contribuito al-la buona riuscita della tradizionale Cena benefi-ca e per tutti i parrocchiani di San Babila.

Fra Gianni Beltrame

Mons. Paolo BianchiIn data 4 ottobre 2009 è stato nominato Canonico

onorario del Capitolo Maggiore della Basilica Me-tropolitana Mons. Paolo Bianchi (Canonico del Ca-pitolo di San Babila). I sacerdoti e i parrocchiani diSan Babila gli presentano cordiali felicitazioni e o-ranti auguri.

Festa della Santa Famiglia di NazaretDomenica 31 gennaio – festa liturgica della San-ta Famiglia di Nazaret – durante la Messa delleore 11.00 è stato festeggiato il 40° di Matrimoniodi Carlo e Gabriella Coppola, Luciano e Costan-za Martucci, Renzo e Francesca Molteni.Nella medesima circostanza sono stati presenta-ti alla comunità parrocchiale i fidanzati che cele-breranno il Matrimonio cristiano in quest’anno2010.

Aiuti alla popolazione di Haiti Domenica 24 gennaio si è tenuta la raccolta straor-dinaria indetta dalla Presidenza della Conferen-za Episcopale Italiana a sostegno della popola-zione di Haiti, colpita dall’immane tragedia delterremoto. Abbiamo raccolto durante le Messedomenicali la somma di 5.000,00 euro.Un vivissimo grazie per la generosa e forte e-spressione di solidarietà!

Programma di incontri spirituali e formativipromossi dalla Società di San Vincenzo de’Paoli Conferenza di San Babila col seguentecalendario:Martedì 2 febbraio 2010 Caritas in veritate: articolazione e contenuti.Martedì 2 marzo 2010

AAAA CCCC CCCC AAAA DDDD EEEE .... .... .... IIII NNNN PPPP AAAA RRRR RRRR OOOO CCCC CCCC HHHH IIII AAAA

doglio il volume Codex Pauli (Roma, Abbazia disan Paolo fuori le Mura-Paulus, 2009, pagine424). Esso contiene, oltre a una serie di ap-profondimenti spirituali, storici e artistici, l’in-tero corpus Paulinum, gli Atti degli Apostoli e laLettera agli ebrei e anche una selezione degli a-pocrifi riguardanti Paolo. Stralci della presenta-zione di Gianfranco Ravasi si leggono ne

L’Osservatore Romano del 14 gennaio 2010

Per aggiornare la documentazione su Pio XII e gliebrei segnaliamo:Pio XII oltre i dubbi (Avvenire del 22 dicembre2009)La rete cattolica contro la Shoah (Avvenire del15 gennaio 2010)

G.S.

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Caritas in veritate: spunti per l’attuale eserciziodella Carità.Martedì 23 marzo 2010Caritas in veritate: la persona e la società.Gli incontri si terranno nella Sala ParrocchialeG. Ceriani (corso Venezia 2/A, Milano) alle o-re 17.00, guidati da mons. Alessandro Gandini.

Fondazione Organo della Basilica di San Babila

La Fondazione propone il primo concerto dellastagione 2010 – in Basilica, alle ore 20.00 – gio-vedì 18 febbraio 2010. All’organo Brett Leigh-ton.

Fondazione Organodella Basilica di San Babila

Con l’anno 2010, inizierà la seconda stagione con-certistica della nostra Fondazione, e sono felicedi tornare a scrivervi per presentarvi il nuovo pro-gramma.L’avventura intrapresa si è rivelata entusiasman-te e ricca di stimoli. Certamente la nostra Fon-dazione è soltanto agli inizi, e tante sono le coseche ancora possiamo e dobbiamo fare per mi-gliorare e crescere; mi pare tuttavia di poter direche quanto è stato fatto già rappresenti un buonrisultato, del quale possiamo andare orgogliosi.La Fondazione – non mi stancherò mai di dirlo– sono i Soci che con generosità e sensibilità con-tribuiscono ai suoi progetti, danno vita e signifi-cato al suo scopo.Il programma del 2009 è stato di elevato spesso-re artistico. Il riscontro è stato sempre molto sod-disfacente, e ci ha incoraggiato a proseguire sul-la medesima strada.La stagione concertistica 2010 non sarà certa-mente da meno. Il programma prevede quattrosplendidi concerti, e anche quest’anno avremol’onore di ospitare maestri italiani e stranieri digrande talento e di fama internazionale.Con l’occasione, informo che stiamo proceden-do al rinnovo delle partecipazioni alla Fondazio-ne per l’anno 2010. Non occorre che ricordi quan-to il sostegno alla nostra Fondazione sia fonda-mentale.Le quote di associazione sono rimaste invariaterispetto agli anni precedenti, e sono quindi le se-guenti:- Socio Sostenitore: Euro 300,00- Socio Aderente: Euro 100,00

Il versamento del contributo potrà essere effet-tuato a mani di Mons. Alessandro Gandini, Par-roco di San Babila e Tesoriere della Fondazione,ovvero mediante bonifico bancario sul conto cor-rente intestato alla Fondazione Organo della Ba-silica di San Babila – Corso Venezia, 2/A –20121 Milano – presso la Banca Credito Arti-giano – Agenzia 1 – Via Larga, 7 – 20122 Mi-lano, codice Iban IT 54 Q 03512 01602 00000000 2294. Successivamente, verrà inviata la tes-sera di Socio per l’anno 2010.

Il PresidentePaolo M. Zambelli

Il nuovo organoGià da alcuni anni era vivo il desiderio di dotarela Basilica di San Babila di un nuovo organo acanne. Finalmente, nel 2006, grazie ad una ge-nerosa donazione, si decise con il parroco di co-stituire una commissione di esperti per valutarela situazione dell’organo presente in Basilica einiziare un progetto per un nuovo organo.Dopo un’attenta e scrupolosa fase di valutazio-ne e progettazione, si delineava finalmente l’im-magine di quello che sarebbe stato il nuovo or-gano della nostra Basilica.La scelta del tipo di strumento, delle sue caratte-ristiche e specificità è nata da un intenso dialogopreparatorio durato più di un anno e da un’attivacollaborazione di Massimiliano Bianchi – orga-nista titolare della Basilica di San Babila – conil parroco Mons. Alessandro Gandini, con il mae-stro Alessio Corti, organista di fama internazio-nale, e con l’organaro Francesco Zanin, che ha

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Presepio 2009, artisticamente allestito in Basilicadai parrocchiani Giorgio Dall’Ava, Giuliana e Michele De Matteis

portato il suo contributo mettendo a disposizioneuna grande competenza musicale.Il nuovo organo della Basilica possiede, proprioper come è stato concepito, tutte le particolaritàper essere uno strumento adatto sia al servizio delculto, sia all’uso concertistico: costituisce infattiun valido strumento per sostenere il canto as-sembleare, è un prezioso sostegno per il coro eoffre anche la possibilità di eseguire nei vari mo-menti della liturgia tutta quella vastissima lette-ratura organistica scritta appositamente a com-mento dell’anno liturgico e delle varie celebra-zioni. Inoltre, potrà essere impiegato per concer-ti di grandissimo livello, per incisioni musicali eper corsi specialistici di alta formazione.

La FondazioneLa donazione dell’organo alla Basilica di San Ba-bila ha suscitato uno spontaneo e diffuso deside-rio di non lasciare che quell’atto munifico fosseun episodio isolato, bensì fosse l’incipit di un im-pegno corale, cementato dall’amicizia, per la va-lorizzazione dello splendido strumento musicale,attraverso una permanente aggregazione di per-sone che ne garantissero la continuità, nella con-divisione dei valori cristiani.

È nata così l’idea della Fondazione “Organo del-la Basilica di San Babila”.La Fondazione è stata costituita il 12 marzo 2008,e nel maggio del 2009 ha ricevuto dalla Prefet-tura di Milano il riconoscimento della persona-lità giuridica.Essa non ha scopo di lucro, e persegue esclusi-vamente finalità artistico-culturali. In particolarel’attività della Fondazione è finalizzata alla va-lorizzazione del patrimonio artistico e culturalerappresentato dall’organo. Tale attività verrà rea-lizzata attraverso la promozione ed organizza-zione di concerti, principalmente di musica sacra,di eventi e di iniziative di carattere culturale, chepotranno essere realizzati grazie alla straordina-ria qualità artistica dell’organo, alla molteplicitàdei suoi suoni; alla varietà dei suoi timbri ed al-la capacità di fonderli in armonia.Lo scopo della Fondazione si realizza anche at-traverso concessione di contributi, premi, sov-venzioni, borse di studio e organizzazione di ma-nifestazioni.È previsto che l’attività artistica della Fondazio-ne si articoli ogni anno in quattro concerti prin-cipali, ai quali faranno da contorno una serie diulteriori iniziative musicali e culturali in genere.

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Da qualche tempo, in accordo con i sacerdoti chesono impegnati nella pastorale parrocchiale, hoiniziato a distribuire alla fine della Messa lascheda riguardante la celebrazione eucaristi-ca della Domenica o festa seguente, con l’in-tendimento di offrire uno strumento valido perl’opportuna preparazione alla liturgia.Tento di spiegare il perché della scelta.La scheda in oggetto è un ‘sussidio’ pastorale:come tale trova ampia diffusione in diocesi manon è l’unico. Viene proposto alle parrocchie lequali possono adottarlo o meno, oppure sostituirlocon un altro genere di sussidi, ovviamente lega-ti ai criteri dettati dalla riforma liturgica del Con-cilio Vaticano II e orientati a educare la comunitàcristiana a celebrare la Messa. Intesa come sus-sidio, la scheda diventa uno strumento che pre-para i fedeli ad esercitare consapevolmente e re-sponsabilmente il sacerdozio, che deriva dal Bat-tesimo, nella celebrazione dei santi misteri.In questa prospettiva, la scheda è da usarsi pri-ma e dopo la celebrazione della Messa: prima,perché si possano leggere anticipatamente i for-mulari liturgici e le letture bibliche; dopo, perchésia efficace aiuto a riflettere e a meditare i testiche (insieme con le preghiere, i gesti, i silenzi…)compongono la celebrazione festiva. Sotto que-sto profilo è un sussidio per chi non tiene in ca-sa, tra i libri del fedele cristiano, il ‘messalino’plenario (che invito ad acquistare).Se il fedele ha la possibilità di leggere in ante-cedenza le letture che costituiscono la ‘liturgiadella Parola’ (nel contesto dell’intero formula-rio della Messa) arriva alla celebrazione sapen-do in linea di massima il messaggio che il Signorevuole affidagli tramite la liturgia. Inoltre gli saràpiù agevole ascoltare tramite la proclamazione

del lettore, nella consapevolezza che quando nel-la liturgia vengono proclamate le letture è Dioche parla e quando viene letto il Vangelo è Cri-sto stesso che annuncia il suo Vangelo (Conc.Vat. II. Costituzione sulla sacra liturgia) Ovviamente l’ascolto della Parola è reso possi-bile quando il lettore svolge bene il suo ministe-ro e quando viene garantito il perfetto funziona-mento dell’apparecchio “audio”. Si noti inoltreche la Basilica è dotata di uno speciale impiantoche, creando un adeguato campo magnetico, con-sente la buona ricezione da parte dei portatori diprotesi acustica. Ascoltando (e non leggendo contemporaneamentealla proclamazione del lettore) la Parola che Diovuole affidarci non soltanto non corriamo il ri-schio di isolarci dall’assemblea celebrante maabbiamo l’opportunità di cogliere l’attuale pre-senza dinamica del Signore aprendo il nostrocuore alla conversione (la Parola proclamata, in-fatti, mira alla conversione e non semplicemen-te all’informazione).Da parte mia – con la scelta di distribuire al ter-mine della Messa la scheda riguardante l’Euca-ristia domenicale o festiva seguente – ho intesorichiamare l’attenzione sulla doverosa prepara-zione alla liturgia, sull’uso non congruo dellascheda durante la Messa e, infine, ribadire chela scelta non costituisce violenza nei confronti deifedeli e minore attenzione ad essi o alla loro sen-sibilità religiosa.Anche l’uso di questo piccolo sussidio praticopuò risultare un rispettoso richiamo sul nostro riu-nirci per costituire l’assemblea celebrante, sulnostro essere Chiesa, non soltanto fruitori di un«agenzia di servizi religiosi»

Don Alessandro, parroco di San Babila

A proposito della distribuzionedella scheda della Messa domenicale

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32. Mistero eucaristicoÈ molto importante per il sacerdote l’Eucaristiaquotidiana, nella quale si espone sempre di nuo-vo a questo mistero; sempre di nuovo pone sestesso nelle mani di Dio sperimentando al con-tempo la gioia di sapere che Egli è presente, miaccoglie, sempre di nuovo mi solleva e mi por-ta, mi dà la mano, se stesso. L’Eucaristia deve di-ventare per noi una scuola di vita, nella quale im-pariamo a donare la nostra vita.

Omelia, 7.5.06

La riconciliazione e gli altri sacramenti

33. Il ministero della riconciliazioneGesù Cristo è stato mandato dal Padre, nella po-tenza dello Spirito, per la salvezza dell’intera fa-miglia umana e noi sacerdoti, attraverso la gra-zia del sacramento, siamo resi partecipi di questasua missione. Come scrive l’Apostolo Paolo,“Dio… ha affidato a noi il ministero della ricon-ciliazione… Noi fungiamo quindi da ambascia-tori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzonostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: la-sciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,18-20).Così san Paolo descrive la nostra missione di sa-cerdoti.

Discorso, 13.5.05

34. Il sacramento del perdonoInfine, vi è il potere del perdono [del sacerdote].Il sacramento della penitenza è uno dei tesori pre-ziosi della Chiesa, perché solo nel perdono si

compie il vero rinnovamento del mondo. Nullapuò migliorare nel mondo, se il male non è su-perato. E il male può essere superato solo con ilperdono. Certamente, deve essere un perdono ef-ficace. ma questo perdono può darcelo solo il Si-gnore. Un perdono che non allontana il male so-lo a parole, ma realmente lo distrugge. Ciò puòavvenire solo con la sofferenza ed è realmenteavvenuto con l’amore sofferente di Cristo, dalquale noi attingiamo il potere del perdono.

Omelia, 15.5.05

35. La cura delle animeIl ministero della riconciliazione è un atto di cu-ra straordinario, del quale l’uomo ha bisogno peressere sano fino in fondo. Quindi, queste cure sa-cramentali, cominciando dal Battesimo, che è ilrinnovamento fondamentale della nostra esisten-za, passano al Sacramento della riconciliazionee all’unzione degli infermi. Naturalmente in tut-ti gli altri Sacramenti, anche nell’Eucaristia, c’èuna grande cura degli animi. Dobbiamo curare icorpi, ma soprattutto – questo è il nostro man-dato [di sacerdoti] – le anime.

Discorso, 24.7.07

36. SacramentoIl sacerdozio è insostituibile perché nell’Eucari-stia esso, partendo da Dio, sempre edifica la Chie-sa, perché nel Sacramento della Penitenza sem-pre ci conferisce la purificazione, perché nel Sa-cramento il sacerdozio è, appunto, un essere coin-volto nel “per” di Gesù Cristo.

Discorso, 6.8.08

INFORMATORE PARROCCHIALE • PAGINE A CURA E RESPONSABILITÀ DELLA PARROCCHIA

*** ASTERISCHI ***

Benedetto XVI: Pensieri sul Sacerdozio

(SEGUE)

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