Parrocchia S. Giovanni Battista * Domenica 12 ottobre 2014 ... · IIII n tutte le culture troviamo...

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Parrocchia S. Giovanni Battista * Domenica 12 ottobre 2014 * n° 41 C è un invito a partecipare ad una festa, ad un banchetto di nozze, ma i destinatari, Gesù, non sembrano curarsi troppo di quest’offerta. Hanno altro da fare e comunque sono addirittura infastiditi da un appello reiterato. C’è un invito che si estende a tutti, cattivi e buoni, perché un disegno d’amore non può andare a vuoto. E la sala del banchetto si riempie di commensali: gente che ha aderito, che ha accolto una proposta vantaggiosa. Ma a quel banchetto partecipa solo chi indossa la veste nuziale, solo chi accetta di cambiare, di venir trasformato dalla bontà del Padre. Nessuno può pretendere di entrare nel regno imponendoti i suoi criteri, obbligandoti ad accettare i suoi gusti, le sue condizioni. Quello che conta ai tuoi occhi non è la situazione in cui ci trovi, lo stato pietoso che è conseguenza dei nostri errori, dei nostri peccati. A te importa solamente che siamo disposti a lasciarci trasformare da te. (Roberto Laurita) Via Roma, 21 - 37050 Oppeano * Tel e Fax 045 7135014 Cell. 346 9547930 www. parrocchiaoppeano.it * [email protected] I n tutte le culture troviamo l’immagine del banchetto per esprimere comunione, dialogo, intimità. Questo simbolo viene ripreso anche dai Vangeli per indicare la volontà di Dio nel fare di tutta l’umanità un popolo di sal- vati, un popolo che sperimenta il suo amore e la fratel- lanza universale. La volontà del Re della parabola è quella di allestire a tutti i costi il banchetto e far partecipare tutti alla gioia per le nozze del Figlio e alla sua generosità. Inoltre guardando alla “qualità” degli invitati si coglie che essi sono la gente più disparata. Matteo parla di buoni e cattivi per dirci che l’invito non parte da criteri di dignità, di merito particolare. In questo popolo che si raduna noi intravediamo la Chie- sa che, proprio perché pellegrina nel tempo, è inevitabil- mente composta di giusti e di peccatori; in essa coesiste spesso il bene col male. Questa pagina fa nascere in cuore la riconoscenza verso il Signore per il dono della fede, per il dono dell’invito rivoltoci da Lui a far parte del suo popolo. E nello stesso tempo mette in cuore una grande misericordia, che è quella del Signore, che ci fa accogliere tutti, perché tutti sono amati e invitati da Lui a far parte della sua famiglia. A tutte le famiglie della par- rocchia giunga l’augurio di una buona domenica e di una serena settimana. Don Giuseppe

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Parrocchia S. Giovanni Battista * Domenica 12 ottobre 2014 * n° 41

CCCC ’è un invito a partecipare ad una festa, ad un banchetto di nozze,

ma i destinatari, Gesù, non sembrano curarsi troppo di quest’offerta. Hanno altro da fare e comunque sono addirittura infastiditi da un appello reiterato. C’è un invito che si estende a tutti, cattivi e buoni, perché un disegno d’amore non può andare a vuoto. E la sala del banchetto si riempie di commensali: gente che ha aderito, che ha accolto una proposta vantaggiosa. Ma a quel banchetto partecipa solo chi indossa la veste nuziale, solo chi accetta di cambiare, di venir trasformato dalla bontà del Padre. Nessuno può pretendere di entrare nel regno imponendoti i suoi criteri, obbligandoti ad accettare i suoi gusti, le sue condizioni. Quello che conta ai tuoi occhi non è la situazione in cui ci trovi, lo stato pietoso che è conseguenza dei nostri errori, dei nostri peccati. A te importa solamente che siamo disposti a lasciarci trasformare da te. (Roberto Laurita)

Via Roma, 21 - 37050 Oppeano * Tel e Fax 045 7135014 Cell. 346 9547930

www. parrocchiaoppeano.it * [email protected]

IIII n tutte le culture troviamo l’immagine del banchetto per esprimere comunione, dialogo, intimità. Questo

simbolo viene ripreso anche dai Vangeli per indicare la volontà di Dio nel fare di tutta l’umanità un popolo di sal-vati, un popolo che sperimenta il suo amore e la fratel-lanza universale. La volontà del Re della parabola è quella di allestire a tutti i costi il banchetto e far partecipare tutti alla gioia per le nozze del Figlio e alla sua generosità. Inoltre guardando alla “qualità” degli invitati si coglie che essi sono la gente più disparata. Matteo parla di buoni e cattivi per dirci che l’invito non parte da criteri di dignità, di merito particolare. In questo popolo che si raduna noi intravediamo la Chie-sa che, proprio perché pellegrina nel tempo, è inevitabil-mente composta di giusti e di peccatori; in essa coesiste spesso il bene col male. Questa pagina fa nascere in cuore la riconoscenza verso il Signore per il dono della fede, per il dono dell’invito rivoltoci da Lui a far parte del suo popolo. E nello stesso tempo mette in cuore una grande misericordia, che è quella del Signore, che ci fa accogliere tutti, perché tutti sono amati e invitati da Lui a far parte della sua famiglia.

A tutte le f a m i g l i e della par-r o c c h i a g i u n g a l’augurio di una buona domenica e di una s e r e n a settimana.

Don Giuseppe

IIII l rifiuto radicale, violento e oltraggioso dell’offerta di

Dio è uno dei grandi misteri connessi alla libertà umana. Ma la Chiesa non teme di ri-petere anche oggi l’invito del

suo Signore ad accogliere il dono di Dio, per co-noscere le gioie delle nozze divine. Chi accoglie l’invito, sa di entrare in comunione con Dio. Oc-corre, però, entrarvi con la coscienza purificata dal male e dal peccato. La pagina di Isaia (I Lettu-ra) si apre su un annuncio insperato: il Signore promette di preparare sul monte Sion un banchet-to sontuoso. Tutti gli uomini vi sono invitati. E vi parteciperanno con gioia, dopo aver fatto cadere dagli occhi la loro iniquità e abbandonato il pecca-to. L’apostolo Paolo (II Lettura) dalla sua dura vita di missionario ha appreso a contare soltanto su Cristo, «colui che mi dà la forza » fra le tribolazio-ni. Tuttavia egli è grato e ringrazia dell’aiuto che riceve dai Filippesi. Il testo odierno di Matteo (Vangelo) ci presenta due parabole connesse tra loro: la prima è quella degli invitati alle nozze, la seconda prende lo spunto dal simbolismo della “veste”, indicativo della dignità di una persona, per sottolineare il triste epilogo della vicenda. (Domenico Brandolino)

LE LETTURE DELLA DOMENICA “i è tornè a casa” Dopo molti e molti anni passati in chiesa e poi in soffitta della canonica, sono tornati a casa “restaurati”, e collocati nella nostra cappella.

Sebastiano, nato in Gallia, visse tra il III e secolo. Arruolatosi nell’esercito dell’impera-tore Diocleziano e rifiutatosi di sa-crificare agli Dei, fu condannato al supplizio delle fecce. Per la cura dei suoi fratelli cristiani e in partico-lare di Santa Irene, sopravvisse alla tortura. Arrivò comunque al martirio in un secondo momento, questa volta massacrato a basto-nate. Per questa sua “doppia mor-te” è sempre stato assimilato al Cri-sto risorto e alla rinascita della na-

tura (Santo del risveglio primaverile). L’essere so-pravvissuto alla tortura delle frecce ne ha fatto di Lui un simbolo della guarigione dalle malattie che si ma-nifestano con lesioni della pelle, prima fra tutte la pe-ste. Anche Rocco viene dalla Francia, circa mille anni più

tardi. Eremita e pellegrino giunge a Roma dove si ferma per prestare cura agli appestati. Si ammala an-che Lui di una piaga comparsa nella coscia, molto dolorosa e inguaribile. Deciso a tornare nella Sua terra, accompagnato da un cagnolino che miracolosamente gli procura il pa-ne, si narra che finalmente venga guarito da un angelo. Torna così a casa guarito ma scambiato per una spia muore in carcere.

Per antica tradizione, molto radicata soprattutto nelle nostre terre, i due Santi venivano insieme venerati dai nostri antenati e invocati per la protezione dalla peste, un vero flagello che funestò per secoli l’intera Europa. Tale tradizione era presente anche nella no-stra comunità cristiana di Oppeano. Ne abbiamo la prova nelle due effigi che erano conservate nella no-stra chiesa e che ora tornano a mostrarsi, rispettosa-mente restaurate. Per noi cristiani di oggi che abbia-mo imparato a curare la peste con gli antibiotici, essi tornano per ricordarci la fede dei nostri antenati che affrontarono le epidemie di peste e ne cercavano la soluzione, trovando sostegno nella comunione con i Santi. Non mi pare che questo sia un sentimento da deridere , da calpestare, da dimenticare… (Francesco Dal Cortivo)

Beata la famiglia che, crede in Gesù Cristo e si nutre del suo vangelo, che sceglie, agisce, opera, cammina, vive, lascian-dosi illuminare dalle parole e dai gesti che Gesù ha compiu-to. (Cantalavita)

IIII gnazio di Antiochia è stato un vescovo dell'Asia Mino-

re dell'inizio del II secolo. Crebbe in ambiente pagano; si convertì in età adulta. Nel 69 fu nominato successore di Pietro alla sede episcopale d'Antiochia. Condannato dall'imperatore Traiano (98-117), fu imprigionato e con-dotto da Antiochia a Roma per esservi divorato dalle fie-

re. Nel corso del viaggio da Antiochia a Roma scrisse sette lettere alle chiese che incontrava sul suo cammi-no. Esse ci sono rimaste e sono una testimonianza uni-ca della vita della chiesa dell'inizio del II secolo. Nei suoi scritti esprime il desiderio di ripercorrere la vita e la passione di Gesù: «Com'è glorioso essere un sole al tramonto, lontano dal mondo, verso Dio. Possa io ele-varmi alla tua presenza». Scrisse anche a Policarpo, vescovo di Smirne, aggiungendovi interessanti direttive per l'esercizio della funzione episcopale, consigliandoli di «tenere duro come l'incudine sotto il martello» . Rag-giunta Roma dopo il faticoso viaggio, Ignazio subì il martirio. Le sue ossa furono raccolte da alcuni fedeli e ricondotte ad Antiochia, dove furono sepolte. A seguito dell'invasione saracena, le reliquie furono ricondotte a Roma e lì sepolte nel 637 presso la basilica di San Cle-mente al Laterano dove tuttora riposano.

La parola del PapaLa parola del PapaLa parola del PapaLa parola del Papa Parte dell’ ”Angelus” di papa Fran-cesco domenica 5 ottobre.

GRUPPO BIBLICO

Mercoledì ore 20,30. CATECHISTE

Incontro ore 17: Lunedì medie, martedì elementari ADOLESCENTI e GIOVANI

Venerdì ore 20,30 incontro (2000, 1999, 1998, 1997). CIRCOLO NOI

Venerdì ore 20,45 a Verona assemblea. CATECHISMO ELEMENTARI

Domenica 19 ottobre inizio catechismo per le clas-si elementari con la S. Messa ore 10,30. FIDANZATI

Sono aperte le iscrizioni per il corso fidanzati.

Il santo della settimanaIl santo della settimanaIl santo della settimanaIl santo della settimana 17 ottobre * S. Ignazio

Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Questa mattina, con la concelebrazione eucaristi-ca nella basilica di S. Pietro, abbiamo inaugurato l’Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi. I Padri sinodali, provenienti da ogni parte del mondo, insieme con me vivranno due intense settimane di ascolto e di confronto, fecondate dal-la preghiera, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”…. Ma perché la famiglia possa camminare bene, con fiducia e speranza, bisogna che sia nutrita dalla Parola di Dio. Per questo è una felice coincidenza che proprio oggi i nostri fratelli Paolini abbiano vo-luto fare una grande distribuzione della Bibbia, qui in Piazza e in tanti altri luoghi… Allora oggi, men-tre si apre il Sinodo per la famiglia, con l’aiuto dei Paolini possiamo dire: una Bibbia in ogni fami-glia! “Ma Padre, noi ne abbiamo due, tre…..”. Ma dove le avete nascoste?... La Bibbia non per met-terla in uno scaffale, ma per tenerla a portata di mano, per leggerla spesso, ogni giorno, sia indivi-dualmente che insieme, marito e moglie, genitori e figli, magari la sera, specialmente la domenica. Così la famiglia cresce, cammina, con la luce e la forza della Parola di Dio! Invito tutti a sostenere i lavori del Sinodo con la preghiera, invocando la materna intercessione della Vergine Maria …. Che ottenga la pace, alle famiglie e al mondo intero! Per favore non dimenticatevi: pregate per il Sinodo, pregate la Madonna affinché custodisca questa Assemblea sinodale. A tutti auguro buona domeni-ca. Pregate per me. Buon pranzo e arrivederci!

S. SERAFINO Per la festa di S. Se-rafino la S. Messa sarà alle ore 10, se-guirà la processione fino al capitel-lo con la bene-dizione.

OPPEANO

NUOVO DIRETTIVO Facci don Giuseppe, Manara Giorgio, Tecchiato Filippo, Bernardelli Loris, Beertozzo Tiziano, Biondan Claudio, Boccola Cinzia, Guarise Ro-berta, Lonardi Barbara

LUNEDÌ 13 S. Romolo ORE 8,00 INT. ANIME PURGATORIO

MARTEDÌ 14 S. Callisto ORE 10,00 ***

MERCOLEDÌ 15 S. Teresa (d’Avila) ORE 8,00 ***

GIOVEDÌ 16 S. Edvige

ORE 8,00 DEF. MODENA GIOVANNI (anniv) ORE 20,30 DEF. VINCENZI IVO (anniv) e MARCELLA DEF. LORENZONI ELDA (anniv) DEF. TAVELLA DANIELA e TERESA

VENERDI 17 S. Ignazio ORE 8,00 ***

SABATO 18 S. Luca ORE 8,00 PER LA COMUNITA’

ORE 9,30 ***…………………………......…Casa riposo

ORE 19,00 DEF. PASQUALOTTO NATALINA (anniv) e FRANCO DEF. CAMERO ANNAMARIA

DOMENICA 19 XXIX tempo ordinario ORE 8,30 DEF. GUARINONI ITALO (anniv) DEF. ISOLAN ANGELO (anniv) e ROSA DEF. BAZZUCCO SERGIO DEF. FREDDO ALESSIA

ORE 10,30 DEF. FACCINI GINEVRA (anniv) LUIGI e TERESA DEF. BEDONI SILVIO, COSTANZA, GIOVANNI, EUGENIA

DEF. FADINI BRUNO, GINA, ANNA DEF. AGNOLIN FERRUCCIO e GIANNI DEF. FAM. ISOLAN e BRIGO

ORE 18,00 DEF. BEGGIATO GRAZIANO (anniv) DEF. CICOLIN ADELE (anniv) DEF. MIOLA GINO e CARLO DEF. CICOLIN SEVERINO DEF. CAMERO ANGELO e ROSA

ORE 16,00 S. ROSARIO

LUNEDI Sia benedetto il nome del Signore, da ora e per sempre. È la fede in Gesù, conclude l’apostolo Pao-lo dopo aver ripercorso la storia del popolo ebraico, che ci rende persone veramente libere. Gal 4,22-24.26-27.31 – 5,l; Sal 112,1-7; Lc 11,29-32. MARTEDI Venga a me, Signore, il tuo amore. La polemica tra Gesù e i farisei, che ci presenta il vangelo, ha lo scopo di indicarci quale sia la vera religione gradita a Dio. Gal 5,1-6; Sal 118,41.43-45.47-48; Lc 11,37-41. MERCOLEDI Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita. È difficile vi-vere secondo gli insegnamenti di Cri-sto e del suo Vangelo, ma è possibile con l’azione dello Spirito Santo. Gal 5,18-25; Sal 1,1-4.6; Lc 11,42-46. GIOVEDI Il Signore ha rivelato la sua giustizia. Inizia la lettura della lettera agli Efesini, testo che si apre con una benedizione a Dio Padre per i doni che ci ha concesso in Gesù. Ef 1,1-10; Sal 97,1-6; Lc 11,47-54. VENERDI Beato il popolo scelto dal Signore. Dio non si dimentica mai di noi neppure quando siamo pro-vati da tentazioni e sofferenze. Ef 1,11-14; Sal 32,1-2.4-5.12-13; Lc 12,1-7. SABATO I tuoi santi, Signore, di-cano la gloria del tuo regno. Nel brano evangelico di questa festa, co-me del resto in tutto il Vangelo di san Luca, è sviluppato il tema della chia-mata di tutti i popoli alla salvezza. 2Tm 4,l0-17b; Sal 144,10-13.17-18; Lc 10,1-9. DOMENICA Grande è il Signore e degno di ogni lode. Is 45,1.4-6; Sal 95,1.3-5.7-10; lTs 1,1-5b; Mt 22,15-21

S. MESSE dal 13 al 19 ottobre

VENERDI ore 20-21

ADORAZIONE

Ci uniamo alla gioia delle famiglie per il BAT-TESIMO, domenica 19 ottobre, ore 11,45 di: DOBOS MATTEO, AMBROSINI VIOLA e PACIFICO BRYAN Date Battesimi nei prossimi mesi

- 9 novembre e 8 dicembre