PARROCCHIA DI SAN BARTOLOMEO AP. GAGGIO DI...

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PARROCCHIA DI SAN BARTOLOMEO AP. GAGGIO DI MARCON

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PARROCCHIA DI SAN BARTOLOMEO AP.

GAGGIO DI MARCON

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Pasqua 2010 «E vide e credette»

Il mattino di Pasqua per i discepoli e le donne non è un mattino facile. La delusione e la tristezza per la morte di Gesù sulla croce sembrano aprire lo scenario di un fallimento con la sensazione di aver perso del tempo dietro a qualcuno che non ha rispettato le sue promesse (vedi Lc 24,13-35: i discepoli di Emmaus), che non ha mantenuto la sua parola. Il dubbio e la difficoltà del credere sono e divengono esperienza del discepolo di ogni tempo. Anche del discepolo di oggi. Quando ci guardiamo intorno anche a noi sembra che le cose non vadano poi tanto bene, sia fuori della chiesa come nella chiesa stessa. Tante difficoltà e scandali rendono la nostra fede più debole, più piccola, e la domanda può nascere spontanea: di chi ci possiamo fidare? Dio si è forse dimenticato di noi e della nostra storia? Ripercorriamo allora brevemente il brano del Vangelo che ascolteremo il giorno di Pasqua. “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno

posto!” L’esperienza pasquale di Maria di Magdala è un’esperienza di separazione e di lacerazione. Essa è stata liberata da Gesù da una malattia (7 demoni), forse da una grande depressione, e più degli altri vive questa mancanza della presenza fisica di Gesù, della sua parola, della sua vicinanza, del suo amore incondizionato. Anche lei, amica di Gesù, non ha infatti ancora compreso la Scrittura, che “egli cioè doveva risuscitare dai morti”. L’esperienza del lutto, della malattia, del lavoro che manca, dei rapporti difficili con gli altri, tolgono anche a noi la gioia di vivere e possono portarci, come Maria di Magdala, a cercare un corpo che non c’è più, a rimanere ancorati nel passato, a non capire bene il presente e ad avere paura del futuro. Nei momenti di passaggio, soprattutto se sono contrassegnati dal dolore e la sofferenza, ci dimentichiamo della Parola di Dio, delle Scritture. Ci dimentichiamo che l’ultima parola appartiene a Dio ed è una parola di resurrezione e di vita, di speranza e di gioia. Forse ci dimentichiamo di tutto questo anche perché viviamo sempre più da soli e ci apriamo con fatica alla novità che gli altri ci possono portare. Maria di Magdala, pur confusa, non tiene per sé le cose viste. Essa và verso Pietro e gli altri. Comunica il suo stato d’animo, la scoperta fatta della tomba vuota. La sua esperienza di solitudine viene condivisa con gli altri. Non è più sola. La comunità può nascere.

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“anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e

credette”. Vorrei dire due parole su “vide e credette”. Cos’è che vede il discepolo più giovane che per primo arriva al sepolcro? Vede il sudario e le bende per terra. Dunque il corpo di Gesù non è stato portato via. Quelle bende e quel sudario dicono al discepolo che Gesù non è più prigioniero della morte (Salmo 116,16). Dio ha liberato Gesù dai legami della morte ed ora egli è il vivente per sempre. Ma questo “vedere” che precede il credere ci dice che anche noi oggi abbiamo bisogno innanzitutto di vedere. Non ci basta parlare di amore: vogliamo vedere l’amore. Non ci basta parlare di solidarietà: vogliamo vedere la solidarietà. Non ci basta parlare di fede: vogliamo vedere la fede. Non ci basta parlare di speranza: vogliamo vedere la speranza. Oggi non ci basta più una parrocchia che parla. Vogliamo vedere una parrocchia che vive l’amore, la solidarietà, la speranza andando incontro ad ogni persona, senza distinzioni e senza giudizi. Le cose belle, le esperienze buone sono proprio tante. Da parroco “vedo” tanta fede e tanto amore, in giovani, anziani, coppie, fidanzati, singoli e famiglie che tentano di vivere il Vangelo nella semplicità di ogni giorno. E per me, questo “vedere” la fede dei miei fratelli e sorelle è annuncio della Pasqua di Gesù, che la Vita è più forte della morte, che l’ultima parola appartiene a Dio.

A voi e alle vostre famiglie, i miei più sentiti e fraterni auguri di Buona Pasqua

2010

don Silvano

Viene inserita come sempre la busta per le offerte da riportare in chiesa per il sostegno della nostra parrocchia e per i nostri missionari: davvero un immenso GRAZIE a quelli che potranno e vorranno contribuire.

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LA SETTIMANA SANTA

DOMENICA 28 marzo 2010: domenica delle palme e della passione del Signore La Messa delle ore 9.30 inizia con la benedizione dell’ulivo che viene fatta dietro il campanile(ore 9.15). Ci sarà poi la lettura della Passione secondo Luca; alle 11.00 la messa normale con la lettura della passione.

LUNEDI’ santo, MARTEDI’ santo e MERCOLEDI’ santo (29 – 30 – 31

marzo)

Adorazione Eucaristica delle “40 ore”: ADORAZIONE del SS. Sacramento dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.30 fino alle 18.30 quando inizia la messa. Si dovrebbe garantire sempre la presenza di

qualcuno. Confessioni comunitarie alle 20.30: Lunedì Santo a San Liberale, Martedì

santo a Marcon, Mercoledì santo a Gaggio.

Si raccomanda vivamente di partecipare a queste celebrazioni penitenziali comunitarie, poiché ci sono diversi sacerdoti disponibili.

GIOVEDI’ SANTO (1° aprile): è il giorno della Cena del Signore.

Alle ore 17.00: la Messa per i bambini e gli anziani con la lavanda dei piedi dei bambini che faranno la Prima Confessione (3ª elementare). Alle ore 20.30: Messa in “Cœna Domini”, con la lavanda dei piedi dei Comunicandi (4ª elementare) da parte dei ragazzi che hanno fatto la Cresima (3ª media) come espressione del servizio ai piccoli che Gesù è venuto ad insegnarci.

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IL SACRO TRIDUO PASQUALE

PASSIONE MORTE E RISURREZIONE DEL SIGNORE

Il Santo Triduo Pasquale, forma un’unità celebrativa, per cui non ha senso

partecipare alla risurrezione del Signore se non si partecipa anche alla sua

morte e sepoltura.

VENERDI’ SANTO (2 aprile): è il giorno della morte del Signore.

Al mattino confessioni dalle 9.00 alle 12.00

Alle ore 15.00 VIA CRUCIS soprattutto per i ragazzi del catechismo. Alle 20.30 Solenne Azione Liturgica nella morte del Signore con la processione della croce, al termine in chiesa, il bacio al crocifisso e la Comunione Eucaristica. (la via crucis di quest’anno interesserà le vie: Pio X, Ceolin, Caboto)

SABATO SANTO (3 aprile): è il giorno della sepoltura del Signore.

Giorno di silenzio e contemplazione del sepolcro. Mattina e pomeriggio la chiesa è aperta per il bacio al crocefisso e le confessioni

individuali dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30; il tabernacolo è vuoto.

NOTTE DELLA RISURREZIONE (3 aprile): è la notte della risurrezione

del Signore

Alle ore 21.00 inizia la Grande Veglia Pasquale con la benedizione del fuoco (sul piazzale dietro il campanile) e la liturgia della luce; si entra in chiesa dove si acclamerà il solenne annuncio della Pasqua seguito dalla liturgia della Parola, si rinnoveranno le promesse del battesimo, con la presenza particolare dei ragazzi della Cresima (3ª media) e si concluderà con la prima Eucaristia di Pasqua.

DOMENICA di PASQUA (4 aprile): è il mattino della Resurrezione del

Signore.

Le SS. Messe Solenni sono celebrate alle 9.30 e alle 11.00.

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Raccomando vivamente la preparazione spirituale alla Pasqua, con la Confessione e l’Adorazione Eucaristica delle 40 ore. E poi la partecipazione integrale alle celebrazioni del Triduo Pasquale (passione, morte e risurrezione del Signore) che è un unico evento.

“LE COSE SEMPLICI SONO LE MIGLIORI”. Credo che il modo migliore per iniziare sia quello di presentarmi con poche parole. Mi chiamo Agnese e vivo a Gaggio da circa 8 anni, probabilmente qualcuno di voi mi avrà sentita nominare per l’organizzazione della castagnata, oppure per il semplice fatto di incrociarmi mentre porto mio figlio Giovanni alla scuola dell’infanzia (asilo), e aver così l’occasione di scambiare quelle poche parole che la fretta mattutina ci concede.

A settembre 2009, ho pensato che fosse l’ora d’iniziare a far qualcosa per la parrocchia di San Bartolomeo. Avendo già alle spalle un po’ d’esperienza con i giovani della mia parrocchia precedente, mi sono armata di 1000 idee e voglia di fare iscrivendomi al “NOI”. Ma, come accade ormai troppo spesso, mi sono scontrata con quella cosa chiamata “giovani d’oggi”.

Ho pensato che la cosa migliore da fare con loro fosse chiedere “cosa volessero fare”: così un pomeriggio coinvolsi una decina di loro in questo progetto. Devo dire che l’entusiasmo e le idee (alcune alquanto bizzarre) non sono mancati, così la conclusione: una fantastica festa anni ’80. Al momento dei preparativi e dell’organizzazione però, i ragazzi si sono dileguati e solo in due hanno voluto dedicare un po’ d’impegno al loro progetto, con grosse difficoltà, dovute al poco tempo a disposizione. E gli altri? Dov’è finito tutto il loro entusiasmo nel momento in cui si doveva collaborare, confrontare le proprie idee, ma soprattutto lo stare con gli altri per costruire qualcosa insieme? Siamo noi adulti, a non saper più insegnare ai nostri figli queste cose? Forse la ricetta del trovare sempre “tutto pronto” è sì la più facile, ma non sempre può aiutare i ragazzi e i giovani a far capire loro che sono un mattone importante per costruire questa comunità che cresce ogni giorno.

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Impariamo anche noi, e voi, a confrontarci, creare, coinvolgere, ascoltare e organizzare, con i nostri figli, amici, giovani, adulti e chiunque voglia far parte della comunità, per poter “fare insieme”.

Vi starete chiedendo perché io voglia condividere tutto questo con voi. Il motivo è semplicissimo: per poter organizzare le varie attività del “NOI” è richiesto un incontro mensile di circa due ore, e vista la quantità d’iscritti adulti, mi chiedo perché ci siano sempre le solite poche persone a “mettersi in gioco”. Credo che tutti noi vogliamo fare qualcosa con gli altri e per gli altri, e anche se le idee a volte non vengono e magari il poco tempo a disposizione lo impedisce, si può sempre dare un piccolo aiuto, a volte anche morale!!!

Come possiamo noi insegnare ai nostri figli e agli altri il “fare insieme”, quando per primi facciamo uso della ricetta del “tutto pronto”? Se ci pensate bene, il “fare insieme” è una cosa semplice, e di solito le cose semplici sono quelle che riescono meglio. Agnese.

MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE

Vi racconto un fatto che è successo realmente in una famiglia formata da due genitori ormai anziani e due figli, un maschio ed una femmina. I figli sono sposati e hanno la loro famiglia con i problemi che hanno tutti. La figlia vive fuori casa, il figlio invece è rimasto con i genitori e fa del suo meglio per andare d´accordo e curare i genitori. La figlia ha sempre tanto da fare e non ha mai tempo per vistare i genitori; quando questi si ammalano fa delle visitine veloci e delle volte rimprovera il fratello per quello che fa. Quando i genitori si ammalano per l´ultima volta e poi muoiono, (sono morti a qualche mese di distanza l´uno dall´altro) lei continua come ha sempre fatto e trova mille scuse per giustificare il suo comportamento. E´ successo che ha dato la colpa al fratello per non aver seguito i genitori, per non averli curati bene e lei non ha fatto in tempo a vederli prima che morissero. Forse, dico io, ha un po´ di senso di colpa! Vorrei che riflettessimo su questo fatto e che riuscissimo a capire che gli anziani in quanto tali non hanno tutta la vita davanti e che rimandare una visita potrebbe essere troppo tardi. I nostri genitori anziani attendono sempre la visita di un figlio, di un nipote, di un amico, di un vicino di casa, di un ministro straordinario. Quando noi arriviamo, vediamo nei loro occhi la gioia e così comprendiamo l´importanza del servizio che stiamo svolgendo. La solitudine e´ una realtà di vita che nessuno dovrebbe sperimentare. Ricordiamoci di loro che sono le nostre origini, per mezzo di loro ci siamo anche noi, e ringraziamo il Signore perché ci sono! Bertina

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IL GRUPPO CANTO SAN BARTOLOMEO DI GAGGIO e

I RAGAZZI DI 1^ E 2^ MEDIA presentano

VIA CRUCIS INTERPARROCCHIALE

Chiesa SS.Cirillo e Metodio -Marcon (chiesa nuova)

VENERDÌ 26 marzo 2010 ORE 21.00

Sono invitate le comunità di Gaggio, San Liberale e Marcon

per riflettere e pregare insieme seguendo l’itinerario della

passione di Gesù.

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Ciao a tutti! Siamo sempre noi, le educatrici dell’A.C.R. A questo punto dell’anno possiamo permetterci un piccolo bilancio.

Come vi ricorderete la formula di quest’anno è un po’ diversa dal solito: di settimana in settimana si alternano i gruppi delle medie e delle elementari. Di primo acchito verrebbe da evidenziare come il gruppo delle elementari sia aumentato in numero di presenze, mentre la costanza dei ragazzi delle medie sia diminuita. Però alternare i gruppi significa vedere meno spesso i ragazzi, perciò le assenze saltano all’occhio anche se sono poche. Un po’

demoralizzate ma non ancora sconfitte pensiamo ancora alla programmazione dei prossimi mesi. L’appuntamento più importante è quello del convegno diocesano unitario il 9 maggio. Si tratta di un incontro che coinvolgerà tutti i settori dell’Azione Cattolica diocesana, dai bambini più piccoli ai loro “nonni”, cioè i più fedeli aderenti all’associazione. L’occasione perfetta per sperimentare l’abbraccio di un’associazione che ti accoglie quando hai 6 anni e può accompagnarti, se lo vuoi, finché ne avrai 100. Speriamo che tanti nostri acierrini abbiano la possibilità di venire. Un altro appuntamento che ha ormai cadenza annuale è l’adorazione eucaristica per il gruppo delle medie durante la settimana santa: vorremmo riuscirci anche quest’anno. In cantiere c’è anche il desiderio di un’uscita con il gruppo dei più grandi, una richiesta che viene espressamente da loro e che ci piacerebbe realizzare. Le difficoltà sono molte, una di queste è il numero ristretto dei componenti che fa aumentare le spese a carico dei ragazzi. Per finire vi lasciamo con un nostro grande sogno: il Papa invita tutta l’A.C.R. e i giovanissimi dell’Azione Cattolica in piazza San Pietro il 30 Ottobre 2010. Non sappiamo ancora come ma ci piacerebbe poter accogliere l’invito con i nostri ragazzi. Le educatrici

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nella TUA parrocchia:

C’è il gruppo “catechisti”? c’è il “Gruppo canto” che aiuta nell’animazione delle liturgie? C’è il gruppo teatro? C’è il N.O.I. , cioè l’oratorio? C’è un gruppo di signore che fa dei lavoretti artigianali per le missioni? C’è il gruppo missionario? C’è l’Azione Cattolica per ragazzi e giovanissimi? C’è un comitato festeggiamenti che organizza la sagra e altre

manifestazioni (festa del baccalà, festa della famiglia…)? Ci sono i “Ministri straordinari dell’Eucarestia”? C’è un gruppo di signore che si occupa dell’abbellimento della chiesa?

Se credi di avere del tempo da dedicare, se vorresti partecipare ma non sai come fare, se sei un bambino, un ragazzo, un anziano, una mamma o un papà che ha voglia di dimostrare cosa vuol dire “essere comunità”…

LASCIATI

COINVOLGERE!!

C’è molto da fare….per tutti!!!!!! PER INFORMAZIONI RIVOLGITI IN PARROCCHIA

O A DON SILVANO (0414569268)

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"SE NO VEDO NO CREDO" Carissimi amici di Gaggio, Cosa sta succedendo? E' nato un nuovo gruppo Teatro: dopo più di un ventennio di onorata carriera “L'allegra compagnia" è andata in pensione e ha fatto nascere la giovane "Se no vedo no credo"! Ci siamo riposati un attimo e come la fenice siamo rinati a Febbraio. Stanchi e affaticati non ci siamo arresi, un fruttuoso tam tam di volantini e magicamente e inaspettatamente sono arrivati molti amici nuovi. Ogni volta che un nuovo appassionato ci contatta capiamo che è giusto andare avanti. Alcune piccole modifiche sono state fatte ma aver trovato nuovi amici disposti ad aiutarci nella folle avventura ci da la forza e il coraggio. Noi amiamo il teatro perchè è piacevole trascorrere una serata fuori tra tanta bella gente, perchè ci piace immergerci in storie non nostre, ma che ci fanno sognare! Amare il teatro è amarlo dall’interno, amare la sua fatica, i suoi problemi, le sue rinunce, le sue difficoltà, le sue delusioni, i suoi trionfi, le sue attese, i suoi dubbi, i suoi eccessi, i suoi isterismi, le sue contraddizioni, il non smettere mai di imparare, il tutto vissuto dietro le quinte. Noi amiamo il teatro perché è tutto questo, così come lo è la vita. Il teatro è una sfida continua, un mezzo per misurarsi, per mettersi alla prova, senza fughe o ipocrisie, un modo per esprimersi, farsi conoscere, per accettarsi e farlo sorridendo. E ancora trovarci è vivere assieme una vita parallela che ha sempre alla base dei valori molto forti come l'amicizia, la solidarietà e il sacrificio. Sembrava un sogno la prima riunione 28 gennaio: Alessandro, Adriana, Tommaso, Elena, Camillo, Nicola, Sara, Barbara....tutti giunti per un semplice invito, ecco allora che si capisce quale magia può fare il Teatro e perchè continuare.... Ancora news!!!!!! Le organizzatrici, le pazze coraggiose che hanno deciso di riprendere il tutto sono Rossella e Katia con nuovi autori e nuove commedie francesi e inglesi, la Regista come al solito è Daniela con l'aiuto di Erika nonchè scenografa e truccatrice, Direttore artistico Mary.

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Un grazie di cuore ad alcuni dei nostri carissimi veterani che hanno deciso di ritornare Egidio, Fabio, Emanuela, Andrea, Giuseppe, Alberto & Alberto. E a tutti voi una felice attesa e un arrivederci alla prima, che arriverà "quanto prima...e inaspettatamente...." come sempre tutte le nostre rappresentazioni serviranno racimolare qualche soldino per gli amici più sfortunati di noi e allietare anche dei pubblici molto speciali. Buona Pasqua a tutti Erika Cavagnis Info: 0414568414

Ci siamo lasciati più o meno così...

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"DONNE PER LA MISSIONE"

Cari amici, sono già passati diversi anni dal nostro inizio, che non ci ricordiamo neppure quel primo giorno in cui è iniziata la nostra avventura, perchè ogni volta che ci ritroviamo è un nuovo giorno, un incontro speciale dove si respira sempre il felice connubio tra ingegno, manualità e tanta fantasia. Il gruppo è nato con lo scopo di creare delle opportunità per persone sole o semplicemente che avevano bisogno di un punto di ritrovo in parrocchia e dalla fortissima voglia di trovare soprattutto degli amici. Dall'inizio, ad oggi, il numero delle signore è variato di anno in anno e attualmente siamo circa una ventina, ma il gruppo accetta sempre persone nuove e cosa non da poco non lega mai nessuno, venire da noi e semplicemente un momento liberatorio dalla monotonia della routine ma soprattutto è un modo per fare della vera solidarietà. Durante i nostri incontri lavoriamo un'infinità di materiali, ogni cosa anche la più banale cerchiamo di farla diventare un magnifico oggetto da proporvi durante i nostri tre mercatini che, durante l'anno vengono fatti a Pasqua, per la festa della mamma e a Natale; come ben sapete tutto il ricavato è sempre stato devoluto sai nostri missionari e a seconda delle esìgenze a chi ne abbisognava. L'anno scorso per esempio a Natale abbiamo aiutato il Gruppo Presepe nell'acquisto di nuove statuine, abbiamo cucito tre abiti da Re Magi per il giorno dell'Epifania della Parrocchia di San Liberale, abbiamo fatto delle spese solidali di generi alimentari e abbiamo mandato qualcosina ai terremotati dell'Aquila. In nostro cammino continua e speriamo vivamente che il Signore sostenga sempre il nostro gruppo dandoci la forza per continuare e fare ancora del bene.

NEWS!!!

PROSSIMI MERCATINI I GIORNI 27 E 28 MARZO DOPO LE SANTE MESSE.

A CHI VOLESSE VENIRE A TROVARCI E A FARE PARTE DEL GRUPPO PUO' TROVARCI IN PARROCCHIA I MARTEDI' NEL POMERIGGIO DALLE 14 E 30 IN POI

BUONA PASQUA A TUTTI per info: Daniela Chinellato Cavagnis 041 4568414

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IL MERCATINO DI DANILO PORETTO

DANILO PORETTO gestisce un mercatino missionario per sostenere chi personalmente affronta situazioni di grande povertà. Il mercatino missionario si alimenta di ciò che, con grande generosità, molti hanno donato nel corso degli anni e continuano a donare: bomboniere di tutti i tipi, soprammobili e piccoli oggetti in genere, anche se vecchi (in vetro, legno, gesso, onice, ceramica, metallo…), collane, bambole, giocattoli vari e fumetti. Gli oggetti vengono ritirati a domicilio da Danilo Poretto in via G. Marconi 4/5 a Gaggio tel. 041/4568561 oppure portati in parrocchia a Don Silvano tel. 041/4569268. I missionari da sostenere sono tre: - dott.sa suor Tiziana Maule dell’ordine delle dorotee in Costa d’Avorio; - padre Giancarlo Vecchiato del PIME , in Brasile; - padre Mauro Maculan del PIME temporaneamente in Italia ma sempre in contatto

con la sua missione in Brasile. Tramite loro si aiutano bambini che vivono in una situazione di grande povertà. Un piccolo fuoco di reale solidarietà è stato acceso, tutti possiamo alimentarlo! GRAZIE a chi ha offerto e comprato!

Notizie dal mondo delle Missioni Dal 18 gennaio al 18 febbraio sono rimasto assente dalla parrocchia per un una visita ai nostri missionari “Fidei Donum” della diocesi di Treviso in Paraguay, Cile e Brasile. Qualcuno prima di partire mi chiedeva: visto che vai in Brasile vai a trovare anche padre Giancarlo? Il Brasile è immenso e padre Giancarlo si trova dall’altra parte dei posti e dei sacerdoti che ho incontrato. Vorrei allora spiegare chi sono i preti “Fidei Donum”. Per “Fidei Donum” si intendono tutti quei preti diocesani che per un tempo più o meno lungo, una diocesi può “donare” ad un’altra diocesi bisognosa in personale apostolico (preti, suore, religiosi e laici). La diocesi di Treviso ha una lunga esperienza missionaria. Attualmente ci sono nel mondo 855 missionarie e missionarie originari da parrocchie della diocesi di Treviso. La più parte appartengono a congregazioni e a famiglie religiose come i salesiani, i francescani, i gesuiti, il PIME, senza menzionare le numerosissime

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congregazioni e istituti femminili. Quando un giovane ed una giovane si consacrano in un istituto o congregazione, a partire da quel momento essi fanno riferimento per tutto e in tutto all’istituto stesso e mantengono con la parrocchia o la diocesi di origine un rapporto di tipo affettivo, di amicizia e anche di aiuto. I preti “Fidei Donum” invece appartengono alla diocesi e al vescovo e dopo l’esperienza missionaria rientrano in diocesi per diventare parroci di una parrocchia. Così è stato anche per me. Attualmente abbiamo una quindicina di preti “Fidei Donum” in giro per il mondo. E’ mio compito di responsabile del Centro Missionario Diocesano il fatto di andarli a trovare, visitare, per vedere come sta andando la loro esperienza a servizio di altre chiese. Il viaggio che ho compiuto in America Latina aveva proprio questo scopo. Dal 18 al 26 gennaio sono stato in Paraguay. I nostri preti sono presenti in quel paese – tra i più poveri di quel continente – dal 2000. Attualmente nella missione di San Juan Bautista Neembucu sono presenti due preti, don Giovanni Fighera di Montebelluna e don Gianfranco Pegoraro di Loria e due cooperatrici pastorali, Luigina Bragato di Scorzé e Sara Marton di Mogliano Veneto. Grandi estensioni di terra e di acqua e lagune caratterizzano la geografia di questa missione che si trova a sud-ovest del Paraguay, al confine con l’Argentina. La gente vive soprattutto di agricoltura e di allevamento, ma tanti servizi sono carenti, soprattutto la scuola e la sanità. In Paraguay si parla lo spagnolo e i nostri missionari ormai lo parlano anche tra di loro e in casa, bel segno di incarnazione e di dedizione alla popolazione. Dal 27 al 30 gennaio: una breve sosta di quattro giorni in Cile, precisamente a Talca che si trova a trecento chilometri a sud della capitale, Santiago. E’ una delle zone più vicine all’epicentro del terremoto che ha colpito recentemente il paese. A Talca vive don Sante Dal Tin, originario di Fontanelle. Ha 80 anni ed è in Cile dal 1954! Ovviamente non vuole più tornare in Italia e noi gli siamo vicini anche perché è l’unico rimasto del primo gruppo di tre preti “Fidei Donum” partito in missione in Cile negli anni cinquanta del secolo scorso. E’ riuscito a mettersi in salvo dopo la scossa che ha devastato il centro-sud del Cile, e attualmente anche se l’acqua è arrivata, mancano la corrente elettrica e il gas. Malgrado le difficoltà – per il momento – non vuole rientrare in Italia. Dal 31 gennaio al 10 febbraio visita ai nostri missionari a Manaus, in Brasile. Qui ci sono don Stefano Moino originario di Treviso e fin prima di partire in missione parroco di Maser (dove ora si trova il nostro don Fabio Bertuola), don Lorenzo Tasca di Silea ed una coppia di sposi, Loredana e Gabriele con il loro figlio

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Zaccaria, originari di Trebaseleghe. Manaus è una città di due milioni di abitanti, in mezzo alla foresta amazzonica, e sorge al confluire dei due grandi fiumi (il Rio Negro e il Rio Solimois) che danno vita al grande Rio delle Amazzoni. La missione dove operano si trova in periferia, con tutti i grandi problemi delle periferie delle città del terzo mondo: povertà, carenza di strutture sanitarie e di educazione, violenza, droga, mancanza di lavoro. Eppure la chiesa è viva e il contributo dei laici nelle varie attività è proprio grande. Dall’11 al 17 febbraio: visita a Limoeiro (stato del Pernambuco) a don Luigi Cecchin originario di Galliera Veneta, in Brasile dal 1969. Responsabile di un grande Centro di Formazione per minori dove sono iniziati alla vita e al lavoro ogni anno all’incirca 600 tra ragazzi e ragazze. Purtroppo il 28 febbraio è rientrato velocemente in Italia per un grave tumore alla guancia. Ora si trova in ospedale a Castelfranco Veneto e non sta per niente bene. Gli ultimi giorni li ho passati con don Erminio Canova, originario di Possagno. E’ in Brasile dal 1976 e si occupa della Pastorale della Terra. Infatti, pur con i grandi passi e progressi che questo grande paese ha fatto in questi anni, il problema della terra è ancora presente perché la riforma agraria non è del tutto compiuta.

E gli altri missionari? Il Centro Missionario tiene il legame con tutti i nostri 855 missionari e missionarie. Come? A tutti loro è inviata una lettera per Natale – scritta dal direttore del Centro – e una per Pentecoste – scritta dal Vescovo. Tutti sono abbonati – tramite la parrocchia di origine o il Centro Missionario – alla Vita del Popolo, il settimanale diocesano. Ogni estate, in luglio, il vescovo incontra quelli che si trovano a casa per le vacanze o per altro in una mezza giornata di scambio, di condivisione e di preghiera. Un buon numero di loro passa per l’ufficio del Centro Missionario in Casa Toniolo a Treviso, per un saluto, una visita, una richiesta

di aiuto, per continuare a tenere i legami con la diocesi di origine. In questo periodo sto ricevendo molte lettere di risposta a quella di Natale. Spesso mi chiedono di andarli a visitare nelle loro missioni. Chi di voi vuole venire con me la prossima volta? Don Silvano Perissinotto

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NOTIZIE DA PADRE GIANCARLO VECCHIATO

Una semplice casa, modesta ma dignitosa. Vi abitavano 8 persone; ora rimangono solo papá e mamma che vivono sempre col pensiero nei figli e nei nipoti, che abitano in cittadine prossime. La figlia piú amata é Ivone, una laureata che si é consacrata al Signore ed é missionaria nell’Africa del Sud. In fondo al cortile di casa c’è una tettoia con due macchine elettriche di cucito: due pomeriggi alla settimana vi lavorano giovani mamme che imparano a fare vestitini per i loro figli.

Questa é la sede centrale della “Pastorale del Bambino”, una iniziativa nazionale da 25 anni, ed ora anche Internazionale, di aiuto ai bambini poveri e denutriti. Di questi, qui in cittá ce ne sono circa 1700 dei quali 512 sono assistiti dalle 39 lideri giá preparate e da 30 di appoggio. Esse visitano tutte le famiglie una volta al mese, pesano i bambini, aiutano le mamme nell’igiene ed in tante altre cose pratiche. In generale ottengono un effetto meravoglioso: molte persone, vedendo che questo drappello di buona volontá si cura con tanto amore dei bambini altrui, passano a trattare con maggior amore ed affetto i figli propri. “La mia maggior allegria é vedere i bambini crescere sani e felici” afferma Sebastiana, l’anima di tutto questo movimento pastorale di volontariato. Settant’anni nella carta d’identitá ma il suo cuore si é fermato ai vent’anni: appassionato e felice....facendo felici!

Sposata da 50 anni, con 3 figli e 3 figlie, tutti laureati, undici nipotini... Si é specializzata nel preparare sciroppi omeopatici, polveri di verdure tostate, miele con essenza di petali di rose... Insegna a cucinare, cucire, dipingere su panno,,, La gioia piú grande, racconta, fu aver conosciuto una famiglia che abitava in una baracca in fondo ad un cortile, con 4 bambini che dormivano su una coperta stesa per terra. Uno di questi bambini, secondo il parere medico, non avrebbe mai potuto camminare. E lei, con le sue amiche volontarie, ha organizzato una corrente di amore, visitando tutti i giorni il bambino, massaggiandone le gambe con olio di oliva, nutrendolo con la “multimistura” di erbe e semi di frutta Ora, giovanottone di 19 anni, gioca a pallavolo nella squadra della cittá e quando incontra Sebastiana, si ferma, congiunge le mani e le chiede la benedizione: “Benedicimi, mamma”. Mentre parla, scendono sul

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volto lacrime di soddisfazione e gioia. É vero che “ c’é piú gioia nel dare che nel ricevere”.

Non sempre peró l’azione di amore é vittoriosa. Racconta con tristezza di una famiglia con 3 bambini ed il papá alcoolista, che spende nel vizio quel poco che guadagna. Dopo tante visite sono riusciti ad ottenere per lo meno che non alzi le mani né sui suoi figli e né sulla sposa... O l’altro caso di una ragazzina, rimasta incinta a quattordici anni e disprezzata dalla propria famiglia. La pastorale la ha aiutata, assieme al suo maritino: i due, che ancor oggi vivono insieme, si amano e trattano benissimo i loro 4 bambini. Casi disperati invece sono quando mamma e papá sono ammalati di AIDS, o sono bambine mamme senza mariti, o prostitute. Ma per tutti questo selezionato gruppo di mamme e nonne trovano il tempo di una visita e di un sorriso di speranza.

Quando i consigli non servono, ricorrono anche alla paura; come nel caso di una mamma cosí pigra che non preparava nemmeno Il cibo per i figli... Sotto la minaccia di ricorrere alla giustizia perché togliesse la patria potestá e desse i bambini in adozione, quella mamma si é rimboccata le maniche .ed oggi fa parte di questo drappello di donne meravigliose Esse, tutte le settimane, si ritrovano in un ambiente della parrocchia e preparano dolci che vendono per la citta’; Il ricavato serve per comperare la merenda per i bambini e le loro mammme quando, tutti i mesi, vanno a pesarli, annotare la situazione generale della salute e celebrare la vita che continua ed e’ sempre bella.

Eccovi, amici di Gaggio, alcuni segni di risurrezione in questa terra benedetta e bella, terra rossa, dove ci sarebbe cibo per tutti e lavoro per ognuno, ma dove rimane ancora tanto da fare. Grazie per il vostro ricordo ed aiuto. Saluti ed auguri a TUTTI ed un abbraccio nel Signore. A Don Silvano, al Gruppo Missionario, al Gruppo di Danilo, ai generosi della Bateia, a TUTTI Ciao e arrivederci l’anno prossimo, “Se Deus quiser”.

e-mail: [email protected]

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E DA PADRE MAURO MACULAN…

Beh, che dire…. Padre Mauro si sta curando presso la casa del PIME a Rancio (Lecco) ma resta sempre in contatto con la sua missione in Brasile. E un gruppetto di noi gli ha fatto visita sabato 13 febbraio scorso… È stato un bel modo per passare una giornata con lui dopo tanto tempo! Ecco una delle foto scattate in quella giornata…

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SUOR TIZIANA MAULE

Carissimo Don Silvano, saluto la communità di Gaggio con tanta cordialità e gratitudine per l’amicizia, per la sua fedeltà operativa e generosa in favore dei bisognosi. Che Dio la benedica e rafforzi la sua fede per vivere con coerenza e amore la nostra vita cristiana che c’ impegna a rivelare nella quotidianità il Volto e il Cuore di Dio. La liturgia quaresimale ci accompagni e ci sostenga in questo nostro impegno che assieme vogliamo intensificare e concretizzare. Vorrei Don Silvano se lo permette chiedere come dono di questo tempo di sobrietà un aiuto per riuscire a pagare l’intervento chirurgico al piccolo Andre di 5 mesi nato con una malformazione al palato, il piccolo è ospite al nostro centro ed è solo perché ha una assistenza adeguata che può ancora vivere, il costo s’aggira su circa 1000 euro, la famiglia fa solo pena per una povertà che non conosce limiti. Con Andree sempre al centro come ospiti d’onore c’è Ange di 7 mesi nato celebroleso e portatore di un’ernia inquiale crurale bilaterale che dev’essere anche lui operato, il costo globale dell’intevento oltrepassa 6oo euro. Don Silvano assieme ad altri benefattori e alla comunità di Gaggio possiamo far qualcosa per questi due piccoli bambini e per la loro famiglia ? Sarà per loro e per noi un vero dono pasquale di Resurrezione. I bambini e con tutta la nostra comunità di Alèpè rinnovano a te e a tutti gli amici e benefattori di Gaggio un buon cammino quaresimale che il nostro impegno ci aiuti a riconoscere e vivere il grande mistero pasquale nella pace del cuore e nella serenità. Un forte e fraterno abbraccio. aff.ma Sr Tiziana Maule missionaria in Costa d’Avorio.

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NOI: I RAGAZZI DI 3° MEDIA

Eccoci, noi siamo il gruppo di 3° media, siamo in 19 ci vogliamo tutti un gran bene. Il nostro cammino di catechismo è iniziato in 1° elementare a soli 6 anni. Di questi anni passati insieme dove eravamo sempre tutti presenti avremmo tante belle cose da raccontarvi, ma ora siamo qua per la cresima. Quest’anno catechistico è stato per noi molto significativo ma anche molto divertente; forse lo è stato un pò meno per le nostre catechiste che – povere - perdevano un pò la pazienza per la troppa confusione ma che alla fine ci hanno sempre sopportato perchè il nostro è un gruppo molto vivace ma molto unito. Siamo partiti “in quarta” pensando già di essere vicini alla cresima: in realtà non è stato così perchè il cammino si è presentato lungo e impegnativo. Prima di celebrare la cresima abbiamo ricevuto 2 segni: il “grembiule” per metterci al servizio della comunità e il “credo”per riconfermare la nostra fede in Gesù. E ora è il momento della cresima.... e presto vi faremo sapere se abbiamo retto l’emozione!!! Ciao e tutti e buona Pasqua!

Giunti al termine ...

Ci sembra già di sentirli con gli ormoni a mille dei loro 13-14 anni dire: “finalmente è finita, una volta cresimati addio catechismo”. È fatta. E ci ritornano in mente quando piccolini pendevano dalle nostre labbra per ascoltare e conoscere la vita del nostro nuovo amico Gesù. Con entusiasmo, amore e rispetto si pregava in silenzio. Ora a 14 anni, questo Gesù, con i suoi doveri inizia a stancare, come pure i genitori. Li osserviamo cercando di entrare nelle loro menti, cercando di far capire a queste testoline quanto sia importante Gesù. Mentre li guardiamo ci accorgiamo di quanto siano cambiati, cresciuti e come siano meravigliosamente belli, vivi e intelligenti. Allora ci auguriamo, con tutto il cuore, di essere riuscite in questi anni a seminare un chicco di amore per Gesù che possa dare dei buoni frutti. Cari ragazzi ricordate che se avrete bisogno di una parola dolce o semplicemente di essere ascoltati, le vostre catechiste ci saranno sempre! Che la vita vi sorrida e che Dio Padre amorevole vi porti sempre sul palmo della sua mano. Con amore Le vostre catechiste.

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NOTIZIE UTILI

Normalmente don Silvano è in canonica:

Dal lunedì al venerdì pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 Giovedì, e sabato dalle 9.00 alle 12.00 Pranza e dorme nella canonica di San Liberale Cellulare: 331.3027800

Orari delle sante messe:

Feriali: tutti i giorni alle 18.30 Festive: sabato sera 18.30; domenica 9.30 e 11.00 Se viene celebrato un funerale la messa serale non avrà luogo.

Per prenotare intenzioni per le sante messe:

Basta venire in sacrestia dopo le messe di orario o telefonare almeno 15 giorni prima della data in cui si desidera cha le messa sia celebrata.

Telefono dei ministri straordinari dell’eucaristia, per visita ai malati e

anziani in casa:

Luigi Pieretto: 041.4569587 Mariangela Segato: 347.1078467 Bertina De Facci: 041.4569478

Celebrazione dei Battesimi comunitari: ogni prima domenica del mese

(salvo imprevisti) durante la messa dell 11.00, oppure durante la Veglia Pasquale. Per prenotare telefonare a don Silvano. Per i criteri di scelta dei padrini parlare con il parroco.

Celebrazione dei matrimoni a Gaggio: uno dei due sposi deve risiedere a Gaggio, oppure devono venire ad abitare qui. Sono celebrati esclusivamente al sabato. Solo eccezionalmente di domenica e in ogni modo solo dentro la messa d’orario. Per la data e la celebrazione prendere contatto per tempo col parroco. La liturgia sarà animata dal nostro coro parrocchiale.

Don Silvano è disponibile per le confessioni in chiesa ogni sabato dalle 15.30 alle 18.00

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RACCOLTA FERRO VECCHIO

Vi sarete accorti che da un po’ di tempo a questa parte non viene più effettuata la RACCOLTA DI FERRO VECCHIO come abitualmente si faceva: ebbene vi spieghiamo che ciò non è dovuto ad una nostra mancanza o negligenza, bensì ad una nuova normativa che ci vieta assolutamente di continuare a fare quel tipo di raccolta con le modalità che fin d’ora sono state utilizzate… Per cui se avete del ferro vecchio da smaltire, dovrete recarvi voi stessi nei punti di raccolta/ritiro. Grazie! ______________________________________

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Cresime: domenica 21 marzo ore 16.00 Comunioni: domenica 16 maggio ore 11.00 Prime confessioni: sabato 17 aprile ore 15.30

______________________________________

UTILIZZATE QUESTO MODULO PER RICHIEDERE LA

VISITA DI DON SILVANO PRESSO LA VOSTRA

ABITAZIONE:

(da r iconsegnare in chiesa o in canonica)

Si, desideriamo ricevere la visita di don Silvano nella nostra

casa.

I giorni della settimana e gli orari più adatti per noi sono:

…………………………………………………….................................... Il nostro numero di telefono è:

.....………………………………………………………………………... Il nostro indirizzo è:

……………………………………………………...………………......... Nome e cognome del capofamiglia:

…………………………………………...………………………………

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PREGHIERA

Ricevi, o Signore, le nostre paure e trasformale in fiducia. Ricevi la nostra sofferenza e trasformala in offerta. Ricevi le nostre lacrime e trasformale in preghiera. Ricevi le nostre delusioni e trasformale in fede. Ricevi la nostra solitudine e trasformala in contemplazione. Ricevi le nostre attese e trasformale in speranza. Ricevi la nostra morte e trasformala in risurrezione. Amen.

PARROCCHIA DI SAN BARTOLOMEO AP. IN GAGGIO DI MARCON

C.I.P. MARZO 2010 TEL/FAX 041-4569268