Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di...

6
Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di Natale propo- si agli studenti di 3^ C di preparare un notiziario, essi mostrarono imme- diatamente un grande entusiasmo. Bisognava riprendere il testo infor- mativo, studiato in seconda media; approntare un articolo di giornale poteva apparire semplice, ma non era così. Era vero che sin dalla pri- maria i ragazzi avevano sentito parlare della famosa regola delle 5 W: Who, What, When, Where, Why, che in italiano stanno per Chi, Cosa, Quando, Dove, Perché. Lo scorso anno il tutto era stato nuovamente studiato ed approfondito. Giovedì 12 maggio 2016, noi alunni dell’indirizzo musicale della Scuola Secondaria di I Grado “G. Mameli” di Amantea, siamo partiti diretti ad Ostuni per parteci- pare ala Concorso Musicale “A. LEGROTTAGLIE”. Siamo arriva- ti in Hotel verso le 11,00. Dal 12 al 14 maggio ci è stata offerta un’opportunità grandiosa. Abbia- mo avuto l’occasione di visitare Ostuni, “la Città Bianca” in pro- vincia di Brindisi. Una guida ci ha chiarito la storia di questa località e ci ha mostrato le principali chie- se. L’ultimo giorno siamo andati a Fasano; qui è nato il primo zoo- parco faunistico in Italia ed uno tra i più grandi di Europa per numero di specie presenti. All’interno dell’area è anche presente un parco- divertimenti. Lo scopo principale del viaggio era, comunque, la partecipazione al concorso musicale. E’ stato veramente emozionante. Nella nostra scuola, nelle ore pomeridiane si svolgono lezioni di pianoforte, tromba, clarinetto ed arpa. I docenti ci seguono scrupolosamente ed annualmente partecipiamo a manifestazioni locali, regio- nali e nazionali. Quest’anno il nostro concorso più importante si è svolto in Puglia, appunto ad Ostu- ni. Alcuni di noi si sono esibiti da solisti, altri in gruppo. In ogni caso, gli strumentisti e l’orchestra della Mameli hanno riscosso un Sommario Il valore della Resistenza Pag. 2 Muro e Muri 2 Il nostro giro del mondo 2 What’s the KET? 3 La féte de la musique Le Tour de France 3 Studiare in modo diverso 3 Open Space 4/5 Viaggio ad Ostuni Il notiziario della 3^ C Anno 1Numero 2 Avventura a Riccione 6 Il Giro d’Italia: storia e riflessioni 6 lo”, il notiziario della 3^ C. Il primo numero ha richiesto un bel po’ di lavoro; alla fine di marzo era finalmente pronto. Successi- vamente è stato pubblicato sul sito della scuola. E’ stato per tutti noi importante ricevere manifestazioni di gradi- mento da parte di docenti e com- pagni di altre classi. Per il secon- do numero abbiamo dedicato un’attenzione particolare alle lingue straniere: per questo, io ringrazio la professoressa Fran- cella e la professoressa Molinaro che hanno guidato i ragazzi nella redazione degli articoli scritti in inglese ed in francese Sempre per il secondo numero era, inol- tre, prevista una nuova sezione, un “open space” che abbiamo volentieri aperto a quegli inse- gnanti che avevano chiesto di poter inserire alcuni loro lavori. Spero che anche negli anni suc- cessivi possa essere continuata un’esperienza come questa. Un’avventura splendida anche perché condivisa con altri docen- ti dell’Istituto “G. Mameli”. Luciana Marchese Ho spiegato che la tecnica delle 5W poteva essere molto utile per pro- muovere la creazione di idee; essa, inoltre, imponeva di documentarsi sull’argomento di cui si voleva scrivere. Era poi necessario dare ordine a quanto prodotto. Lavorare ad un giornalino di classe non avrebbe, comunque, dovuto distrarre gli allievi dagli impegni che era necessario svolgere in aula giorno dopo giorno. Così, mentre studiavamo l’analisi del periodo, la seconda guerra mondiale e le carat- teristiche del continente americano, abbiamo iniziato a ripercorrere la storia del giornale fino ai nostri giorni; abbiamo esaminato da vici- no gli articoli che compongono la prima pagina di un quotidiano e la loro disposizione. Nel frattempo abbiamo avviato anche altre attività; i ragazzi hanno velocemente compreso come l’utilizzo di alcuni software li a- vrebbe supportati nella creazione di pieghevoli e lavori multimediali, attraverso i quali erano loro a fare lezione in classe. Era utile per gli alunni che quanto realizzato perso- nalmente potesse rappresentare la materia prima degli articoli. E’ nato, dunque, “Parole in circo- grande successo raccogliendo premi ed apprezzamenti. Marco Bonavita-Dennis De Luca- Andrea GrecoAlessia Mannarino Pietro Signorelli 3^ C

Transcript of Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di...

Page 1: Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di Natale propo-si agli studenti di 3^ C di preparare un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente

Parole in circolo

Un’esperienza condivisa

Quando poco prima di Natale propo-

si agli studenti di 3^ C di preparare

un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente un grande entusiasmo.

Bisognava riprendere il testo infor-

mativo, studiato in seconda media; approntare un articolo di giornale

poteva apparire semplice, ma non

era così. Era vero che sin dalla pri-maria i ragazzi avevano sentito

parlare della famosa regola delle 5

W: Who, What, When, Where, Why, che in italiano stanno per Chi, Cosa,

Quando, Dove, Perché. Lo scorso

anno il tutto era stato nuovamente

studiato ed approfondito.

Giovedì 12 maggio 2016, noi

alunni dell’indirizzo musicale

della Scuola Secondaria di I Grado “G. Mameli” di Amantea, siamo

partiti diretti ad Ostuni per parteci-

pare ala Concorso Musicale “A. LEGROTTAGLIE”. Siamo arriva-

ti in Hotel verso le 11,00. Dal 12

al 14 maggio ci è stata offerta

un’opportunità grandiosa. Abbia-

mo avuto l’occasione di visitare

Ostuni, “la Città Bianca” in pro-vincia di Brindisi. Una guida ci ha

chiarito la storia di questa località

e ci ha mostrato le principali chie-se. L’ultimo giorno siamo andati a

Fasano; qui è nato il primo zoo-

parco faunistico in Italia ed uno tra i

più grandi di Europa per numero di

specie presenti. All’interno dell’area è anche presente un parco-

divertimenti.

Lo scopo principale del viaggio era, comunque, la partecipazione al

concorso musicale. E’ stato

veramente emozionante.

Nella nostra scuola, nelle ore

pomeridiane si svolgono

lezioni di pianoforte, tromba, clarinetto ed arpa. I docenti ci

seguono scrupolosamente ed

annualmente partecipiamo a manifestazioni locali, regio-

nali e nazionali. Quest’anno il

nostro concorso più importante si è

svolto in Puglia, appunto ad Ostu-

ni. Alcuni di noi si sono esibiti da solisti, altri in gruppo. In ogni

caso, gli strumentisti e l’orchestra

della Mameli hanno riscosso un

Sommario

Il valore

della Resistenza

Pag.

2

Muro e Muri 2

Il nostro giro del

mondo

2

What’s the KET? 3

La féte

de la musique

Le Tour

de France

3

Studiare in modo

diverso

3

Open Space 4/5

Viaggio ad Ostuni

Il notiziario della 3^ C

Anno 1—Numero 2

Avventura

a Riccione

6

Il Giro d’Italia:

storia

e riflessioni

6

lo”, il notiziario della 3^ C. Il primo numero ha richiesto un bel

po’ di lavoro; alla fine di marzo

era finalmente pronto. Successi-vamente è stato pubblicato sul

sito della scuola.

E’ stato per tutti noi importante

ricevere manifestazioni di gradi-mento da parte di docenti e com-

pagni di altre classi. Per il secon-

do numero abbiamo dedicato un’attenzione particolare alle

lingue straniere: per questo, io

ringrazio la professoressa Fran-cella e la professoressa Molinaro

che hanno guidato i ragazzi nella

redazione degli articoli scritti in inglese ed in francese Sempre

per il secondo numero era, inol-

tre, prevista una nuova sezione, un “open space” che abbiamo

volentieri aperto a quegli inse-

gnanti che avevano chiesto di

poter inserire alcuni loro lavori.

Spero che anche negli anni suc-

cessivi possa essere continuata un’esperienza come questa.

Un’avventura splendida anche

perché condivisa con altri docen-

ti dell’Istituto “G. Mameli”.

Luciana Marchese

Ho spiegato che la tecnica delle 5W poteva essere molto utile per pro-

muovere la creazione di idee; essa,

inoltre, imponeva di documentarsi sull’argomento di cui si voleva

scrivere. Era poi necessario dare

ordine a quanto prodotto.

Lavorare ad un giornalino di classe non avrebbe, comunque, dovuto

distrarre gli allievi dagli impegni

che era necessario svolgere in aula giorno dopo giorno. Così, mentre

studiavamo l’analisi del periodo, la

seconda guerra mondiale e le carat-teristiche del continente americano,

abbiamo iniziato a ripercorrere la

storia del giornale fino ai nostri giorni; abbiamo esaminato da vici-

no gli articoli che compongono la

prima pagina di un quotidiano e la

loro disposizione.

Nel frattempo abbiamo avviato

anche altre attività; i ragazzi hanno

velocemente compreso come l’utilizzo di alcuni software li a-

vrebbe supportati nella creazione di pieghevoli e lavori multimediali,

attraverso i quali erano loro a fare

lezione in classe. Era utile per gli alunni che quanto realizzato perso-

nalmente potesse rappresentare la

materia prima degli articoli.

E’ nato, dunque, “Parole in circo-

grande successo raccogliendo premi ed apprezzamenti.

Marco Bonavita-Dennis De Luca-

Andrea Greco—Alessia Mannarino –

Pietro Signorelli 3^ C

Page 2: Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di Natale propo-si agli studenti di 3^ C di preparare un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente

« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel

luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate

nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle

carceri dove furono imprigionati, nei campi

dove furono impiccati. Dovunque è morto un

Italiano per riscattare la libertà e la dignità,

andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è

nata la nostra costituzione»

Piero Calamandrei

Con il termine “Resistenza”si indica l’insieme di

gruppi politici e militari che in Italia, dopo

l’armistizio di Cassibile, si opposero al nazifa-

scismo.

La Resistenza ha assunto un ruolo fondamentale

nella riunificazione dell’Italia e

nell’eliminazione totale del nazifascismo dalla

penisola. Questo per quanto riguarda il valore

politico-militare.

La Resistenza ha anche contribuito alla diffusio-

ne del Neorealismo, movimento letterario e

cinematografico che spesso si è poggiato sulle

esperienze partigiane. I partigiani erano ovvia-

mente coloro che animarono la resistenza contro

i fascisti; spesso si trattava di uomini di basso

ceto sociale.

Molto probabilmente la nascita della Resistenza

è strettamente legata alla fuga dell’allora re

Vittorio Emanuele III che lasciò la capitale per

recarsi a Brindisi. Furono proprio i partigiani ad

aiutare gli Alleati a risalire la penisola italiana

fino all’ingresso nella città di Milano, avvenuto

il 25 Aprile 1945, giorno in cui oggi si celebra la

festa della Liberazione.

Milano era l’ultima città sotto il controllo dei

nazifascisti; pochi giorni dopo la liberazione del

capoluogo lombardo, il duce Benito Mussolini

fu catturato e giustiziato.

Oggi quindi si può riconoscere alla Resistenza

proprio il merito nella nascita della Repubblica e

quindi di una società democratica.

Manuel Besaldo - Dennis De Luca

Cosimo Magnelli—Francesco Magnelli 3^ C

Il nostro giro del mondo

Da qualche mese, noi studenti di 3^C stiamo

portando avanti un progetto curriculare che ci

permette di “visitare” alcune località più o meno note del nostro pianeta. Questo “viaggio”

è stato da noi chiamato “Il giro del mondo in …

lezioni”; al termine dell’anno scolastico, modi-ficheremo il nome, inserendo il numero esatto

di lezioni svolte sull’argomento.

La scelta sull’area da approfondire era comple-

tamente libera. Bisognava documentare il tutto e poi presentare il lavoro svolto ai compagni, in

classe, attraverso una proiezione multimediale.

I posti “visitati” sono stati tra i più vari e inte-

ressanti. La nostra prima tappa è stata la città di

Matera, opzione dettata da una visita guidata

effettuata da noi poco prima.

Per le altre località, però, non ci siamo posti

limiti. Questo ci ha permesso di poterci spostare

virtualmente dalla Polonia al Canada in soli

pochi click.

Ed ecco che, dopo Matera, abbiamo fatto tappa a Bruxelles, Toronto, Zacopane, Springfield ed

in una piccola isoletta nell’arcipelago australia-

no, Hook Island.

Non sappiamo dove ancora ci porterà questa splendida avventura, ma se c’è una cosa di cui

siamo sicuri è che certamente sarà un posto

stupendo e indimenticabile!

Nicola Morelli—Francesco Paladino 3^ C

Sin dall’antichità i muri hanno rappresentato un

mezzo di difesa o una forma di divisione tra

persone di nazionalità una uguale o differente . La Grande muraglia cinese è una lunghissima

serie di mura la cui costruzione cominciò nel III

secolo a.C. Secondo gli ultimi calcoli, sarebbe lunga 8.851,8 km. Doveva servire a contenere le

incursioni dei popoli confinanti, in particolare

dei Mongoli.

Un altro importante muro che ha segnato la storia è il “muro occidentale” a Gerusalemme,

meglio conosciuto come “muro del pianto”.

Esso è un muro di cinta risalente all'epoca del secondo tempio di Gerusalemme, che è il luogo

più sacro dell’ebraismo.

Da ricordare vi è anche la barriera di separazio-

ne tra Stati Uniti e Messico (1994); essa sorge

lungo la frontiera fra questi due stati, in partico-

lare a Tijuana. E’ il cosiddetto Muro messicano

o Muro di Tijuana, edificato per impedire l'arri-

vo negli Stati Uniti dei migranti irregolari messi-

cani e bloccare il traffico di droga.

Tra i muri più significativi che hanno segnato la

storia dell’umanità vi è di sicuro il muro di

Berlino che divideva la Germania in due. Il suo scopo principale era quello di non far circolare

le persone dalla Germania est a quella ovest e

viceversa. Fu creato il 13 agosto 1961 e distrutto

il 9 novembre 1989.

A partire dal 2014 sono sorte (e continuano a

sorgere) in Europa innumerevoli barriere per

bloccare i flussi di clandestini. Filo spinato e cemento continuano ad essere utilizzati per

difendere confini e per combattere l'immigrazio-

ne: in realtà, dopo quasi ventisette anni dalla caduta del più celebre dei muri (quello di Berli-

no), per vari motivi continuano ad essere erette

barriere che dividono il mondo e tutta l’umanità.

Alessia Mannarino—Miriam Rametta 3^ C

Muro e Muri

Il valore della Resistenza

Parole in circolo Pagina 2

Page 3: Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di Natale propo-si agli studenti di 3^ C di preparare un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente

La nostra scuola ha offerto agli studenti

l’opportunità di seguire un corso per ottenere la

certificazione Ket. La parola KET è

l’acronimo di Key English Test. Esso rappre-

senta il primo livello degli esami

dell’University Of Cambridge ESOL Examina-

tions. Due pomeriggi a settimana, con l’aiuto di

un’insegnante madrelingua inglese, gli alunni

che hanno passato il test d’ammissione si

preparano all’esame. Nella nostra scuola

l’esame sarà l’11 Giugno.

Miriam Rametta 3^ C

In English, please…..

Our school has offered the students the

opportunity to attend a course in order to

pass with success the Ket (Key) exam (A2

Level). The word KET is the acronym of

Key English Test. It represents the first level

of the University Of Cambridge ESOL

Examinations. Twice a week, with the help

of a mother tongue English teacher, a group

of students who have passed the entry test

get ready for the exam. In our school the

exam will be the 11th June.

Miriam Rametta 3^ C

Studiare in modo diverso

L’apprendimento della Storia è effettuato

generalmente sul testo in uso. Quest’anno,

per essere direttamente coinvolti negli argo-

menti, noi studenti di 3^ C abbiamo avuto

l’opportunità di realizzare lavori di varie

tipologie.

Per esempio, in occasione del 4 novembre,

abbiamo effettuato opportune ricerche e

approfondimenti. Il lavoro è terminato con la

creazione di una brochure.

Successivamente abbiamo realizzato altri

pieghevoli su giornate e aspetti importanti

legati all’età contemporanea: lo abbiamo

fatto per la giornata della memoria e per il

giorno del ricordo.

Per essere direttamente coinvolti negli argo-

menti oggetto di studio, siamo inoltre partiti

dalle fonti per “fare storia”: in questo caso

l’attività prevista è stata quella di ricostruire

Noi studenti di 3^ C, studiamo due lingue straniere: l’inglese

ed il francese. Abbiamo voluto testimoniare alcune conoscenze,

cimentandoci a scrivere proprio in inglese ed in francese. Nel

primo caso ci ha supportato la professoressa Mirella

Francella, nel secondo la professoressa Angela Molinaro.

Nos copaines de classe ont été à Ostuni pour

partéciper à un concours de musique.À partir de

ce voyage,en

français,avec

la prof nous

avons décidé

d’introduire un

argument sur

la

musique:”La

fête de la

musique”.C’est un évenemant cultural qui se

déroule tous les ans le 21 Juine.Tous les

musiciens professionels et amateurs se

reunissent dans toutes les villes de la France

La féte de la

musique

Anno 1—Numero 2 Pagina 3

Il a été créé par Henri Desgrange en 1903 et

il se tient sur un parcours de plus de 3000

km. Il est l’une des plus prestigieuse

épreuves cycliste du monde qui se déroule

en France au mois de Julliet. Le passage du

Tour est l’occasion d’une fête estivale.

Pendant la première guerre mondiale le Tour

est interrompu, mais il reprend sa course en

Le Tour de France Juin 1919.En cette édition s’assigne pour la

première temps le maillot jaune. En 1953 on a

introduit une autre nouveauté: le maillot vert

qui sara attribue au meilleurs sprinter. Dans le

1980 le Tour s’internationalise, vù que nait le

Giro d’Italia e la Vuelta di Spagna qui ils

prendre.

Giuseppe Francesco Pio Russo Ciarro 3^ C

pour célébrer tous les genres musicaux

comme:le rock,le jazz etc.C’est aussi que

nait á partir des 1990 des nouvelles

tendences musicales.En Italie,il existe un

festival de la chanson Itálienne qui s’appelle

Le Festival de Sanremo.

Manuel Besaldo 3^ C

gli anni della seconda guerra mondiale attra-

verso lo studio dei giornali dell’epoca.

Pasquale Burgo—Gioele Pulice 3^ C

Page 4: Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di Natale propo-si agli studenti di 3^ C di preparare un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente

Internet è la più grande rete telematica mondia-

le,utilizzata da milioni di persone in tutto il pianeta.

Per noi ragazzi rappresenta una “finestra sul mondo”

che permette di apprendere in tempo reale avvenimen-

ti e situazioni che si stanno verificando in altre parti

del pianeta. Internet è un mezzo per ampliare il pro-

prio bagaglio culturale; esso ha sostituito le vecchie

lettere ed è diventato un modo che permette ai ragazzi

di comunicare tra loro, scambiandosi opinioni sulle

esperienze che si vivono quotidianamente. Tuttavia,

nonostante internet sia efficace sotto diversi aspetti,

esso rischia di trasformarsi in una vera e propria

“droga” per i ragazzi che, rimanendo incollati allo

schermo per diverse ore, potrebbero avere danni alla

salute. Inoltre, il tempo in cui si rimane concentrati su

cose futili è sottratto allo studio e allo sport. In so-

stanza, sebbene internet sia un mezzo di comunicazio-

ne e di apprendimento molto importante, il suo corret-

to uso deve essere affidato all’intelligenza e al

senso di responsabilità delle persone.

3^ D

Riflessione sul

bullismo

Open Space

Parole in circolo Pagina 4

Internet: le mille potenzialità di un mondo virtuale

I tempi cambiano e gli adolescenti

crescono nell’era digitale, sviluppando

sempre maggiori competenze informati-

che. Il nuovo millennio è dei social

network. I ragazzi utilizzano e scaricano

applicazioni nei loro telefonini, si scam-

biano foto, chattano, girano video.

Adesso chi è preso in giro finisce in rete

e non lo vedono solo i suoi amici, ma

tutto il mondo. Si diventa un bersaglio

facile per tutti e questo purtroppo crea

reazioni diverse: c’è chi riesce a trovare

il coraggio di parlarne e chi si rifugia in

se stesso, isolandosi. Nei casi più gravi

si arriva a veri propri disturbi psicologi-

ci che a volte purtroppo sfociano in

gesti estremi. Se si è “diversi” dal grup-

po si è fuori, esclusi, offesi, presi di

mira. Facebook, il social network più

usato al mondo, sarebbe un ottimo mez-

zo di comunicazione se fosse usato con

lo scopo di ritrovare amici; invece il

materiale postato in molti casi, purtrop-

po, è fuori controllo .

3^ D

ADOLESCENTI NELL’ERA DIGITALE

La parola “bullismo” indica una serie di azioni di sopruso e di prevaricazione che, in maniera sistemati-

ca, sono messe in atto da parte di un bambino/

adolescente, definito “bullo” (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepi-

Strade e pericoli Il decesso per incidenti stradali è uno dei

problemi più gravi che assillano l’Italia

ed è una delle maggiori cause di morte!

Ogni giorno sulle strade molte persone

perdono la vita. Le cause sono le più

svariate: si va dall'alta velocità, all’abuso

di alcolici, dalla non perfetta manutenzio-

ne delle carreggiate sino alla disinforma-

zione. Negli ultimi anni gli organismi

nazionali e internazionali hanno posto

l’obiettivo di ridurre il numero di morti e

di lesioni gravi per incidente stradale.

La Calabria, di recente, ha assistito alle

morti di alcuni giovani la cui vita è stata

portata via all’improvviso. Il primo

incidente, nel tratto tra San Lucido e

Paola, ha coinvolto quattro ragazze di cui

solo una è rimasta viva. Nel secondo,

invece, un ragazzo è deceduto a bordo

della sua moto; il giovane, in una curva,

ha perso il controllo del veicolo e ha

sbattuto sul guard-rail della corsia oppo-

sta. L'ultimo a Lamezia Terme; in esso

hanno perso la vita due giovani.

3^ D

In questo secondo numero di “Parole in

circolo” inauguriamo una nuova rubrica,

“Open Space”: uno spazio aperto ai nostri

compagni che frequentano altre classi nella

scuola secondaria di I Grado “G. Mameli”

di Amantea. Saranno loro a testimoniare gli

approfondimenti che hanno svolto, gli argo-

menti di cui hanno discusso, gli avvenimen-

ti che li hanno particolarmente colpiti. I

ragazzi di 3^ D e di 2^ B sono stati guidati

in queste riflessioni dalla professoressa

Ippolita Morelli; i nostri amici di 3^ A e di

3^ E hanno avuto il supporto della profes-soressa Maria Luchetta.

to come più debole, la vittima. Questo è un argomento purtroppo di grande attualità, anche

per la grande diffusione di video messi online

da alcuni studenti che si vantavano dei propri atti.

Gli esperti spiegano che il classico bullo è un

adolescente che ha complicate situazioni fami-

liari che purtroppo lo rendono prepotente e

violento.

Interrogandoci sui rimedi, crediamo che occor-

ra una forte sensibilizzazione verso i ragazzi;

bisogna coinvolgere di più le famiglie e non

lasciare che in molti casi la scuola diventi

un'alternativa alla strada.

Tutti devono dare il proprio contributo; con un

forte impegno collettivo, il bullismo può essere

sconfitto.

3^ D

Page 5: Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di Natale propo-si agli studenti di 3^ C di preparare un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente

Al giorno d’oggi, noi adolescenti dobbiamo

affrontare e superare molte difficoltà per en-

trare a far parte

del "mondo

adulto". Uno

dei pericoli più

gravi è la dro-

ga, capace di

indurre assue-

fazioni, abitu-

dini o dipen-

denza sia fisica

che psichica.

Le cause che inducono i giovani a drogarsi

sono molteplici. I fattori di rischio più fre-

quenti sono situazioni di disagio psicologico,

carenze affettive e fragilità emotive . La fami-

glia in questa piaga gioca un ruolo determi-

nante: l’essere incompreso o escluso crea nel

ragazzo un senso di vuoto e di angoscia che lo

spinge a cercare in tale sostanza la chiave dei

problemi irrisolti. Gli adolescenti iniziano il

"cammino della droga" per scoprire le sensa-

zioni che essa dà, per farsi accettare dalla mas-

sa, per fuggire da difficoltà, per sentirsi più

grandi. Quello che apparentemente sembra un

modo per evadere dai problemi non è altro che

l’apertura di un tunnel nero che ingoia i giova-

ni, estraniandoli dalla società e dalla quotidia-

nità.

E' inutile abbattersi davanti ai problemi; è

molto più utile affrontarli con l'aiuto dei geni-

tori e di altre persone vicine. Dovrebbe esserci

più dialogo tra giovani e adulti, in modo da

trovare stabilità ed equilibrio. Molto importate

la promozione di una vasta campagna di infor-

mazione che permetta di diffondere una giusta

conoscenza sui rischi e sui pericoli della droga,

portando avanti, quindi, un’opera di prevenzio-

ne.

3^ D

Il 12 maggio 2016 l'orchestra dell'Istituto Com-

prensivo "Goffredo Mameli" di Amantea è

partita per Ostuni. Alla fine delle esibizioni,

tutte le categorie di strumento della nostra scuo-

la hanno vinto il primo premio. Il secondo gior-

no, nella scuola locale, si sono tenute le altre

esibizioni e quasi tutti gli studenti che hanno

suonato hanno ricevuto un premio. Il terzo gior-

no abbiamo visitato lo zoo Safari, dove ci siamo

divertiti molto. E' stata un'esperienza unica ed

indimenticabile. Abbiamo fatto nuove amicizie;

abbiamo condiviso l'ansia di salire sul palco e la

gioia della vittoria. Insieme abbiamo imparato a

sostenerci a vicenda e quest'esperienza ha fatto

crescere il nostro legame e, soprattutto, la vo-

glia di spingerci oltre i nostri limiti. L'anno

prossimo ci sarà un altro concorso musicale a

Perugia. Spero tanto di poter partecipare anche

a questo futuro evento e mi auguro possa rive-

larsi altrettanto entusiasmante.

Paolo Sicoli 2^ B

ENTREVISTA A FERNANDO TORRES, EL NIÑO

Hoy estoy con el campeón español de fútbol

Fernando Torres para hacerle una entrevista.

Matteo: Hola Fernando ¿A qué edad

empezaste a jugar a fútbol?

Fernando: Empecé a jugar a fútbol a los cinco

años.

M: ¿Has jugado siempre de delantero?

F: No cuando era pequeño jugaba como

portero.

M:¿Por qué has cambiado?

F. Porque cuando era pequeño me he roto dos

dientes con

una bola.

M: ¿Te gusta jugar en este

equipo o te

gustaba más jugar en el

equipo de

fútbol del

Chelsie?

F: No, me

gusta mucho jugar aquí porque aquí se habla español y

porque en este equipo tengo muchos amigos y

también porque aquí puedo estar más tiempo

con mis padres.

M. ¿Qué haces en el tiempo libre?

F. Me gusta escuchar música y jugar a la

playstation.

M: Muchas gracias por la entrevista, Fernando.

F. Gracias a ti y un saludo especial a los

estudiantes de la escuela Mameli de Amantea.

Matteo Lorello 3^ A

Open Space

Hola estamos aquí con Rafael Nadal, campeón

español de tenis.

Giovanni y Raffaella: ¡Hola! Bienvenido.

Tenemos muchas preguntas para ti. ¿Cuándo

empezaste a jugar a tenis?

Nadal: Empecè a jugar a los 5 años.

G. R.¿Quién es tu entrenador?

N. Mi entrenador es Tony Nadal, mi tío.

G. R. ¿Cuál fue tu primer contacto con el

deporte?

N. a los 5 años comencé a entrenarme dos

veces por semana con mi tío.

G. R. ¿Y tu primer debut profesional?

N. En Abril de 2002 cuando tenía 15 años ganè

mi primer partido.

G. R. ¿Cuàles son tus records?

N. En 2004 en Sevilla me convertí en el ganador más joven de la Copa Davis, en 2005

gané el Roland Garros frente a Federer y en

Shangay cuando conseguí mi décima victoria

del año.

G. R. ¿Es verdad que eres zurdo?

N. No, es que empuño la raqueta con la mano

Anno 1—Numero 2 Pagina 5

I mille pericoli dell’Adolescenza

izquierda pero fuera de la pista no soy zurdo.

G. R. ¿Qué haces cuando no entrenas?

N. Me gusta mucho salir con mis amigos de

Mallorca, ir a pescar en mi barca, jugar a golf

y a la PlayStation.

G. R. ¿Cuàl es el sueño que nunca realizaste?

N. Mi sueño incumplido es ser un jugador de

fútbol de Real Madrid.

G. R. ¿Cómo es tu carácter?

N. En la competición soy agresivo, nervioso y expresivo, mientras fuera de la competición

soy tímido, trabajador, reservado y tranquilo.

G. R. Muchas gracias. Ha sido un placer

conocerte.

N. Gracias a todos y hasta pronto.

Giovanni Popolato 3^ E

Raffaella Sconza Testa 3^ A

ENTREVISTA A RAFAEL NADAL

Anch’io protagonista

ad Ostuni

Page 6: Parole in circolo Sommario · Parole in circolo Un’esperienza condivisa Quando poco prima di Natale propo-si agli studenti di 3^ C di preparare un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente

Bassi, e si è snodato per 21 tappe e 3.383

km. Questa 99esima edizione si è svolta dal

6 al 29 maggio. Detto anche Corsa Rosa, esso è stato istituito nel 1909 su idea del

giornalista Tullo Morgagni; nel corso

del tempo, si è sempre disputato con cadenza annuale, salvo che per le inter-

ruzioni dovute alla prima e alla seconda

guerra mondiale. Il Giro dura tre setti-mane e si svolge nel mese di maggio. Il

luogo di partenza è in genere ogni volta

diverso, l'arrivo è, di solito, a Milano, città ove ha sede La Gazzetta dello

Sport, il quotidiano sportivo che orga-

nizza la corsa sin dalla sua istituzione. Anche per la città di arrivo, però, ci

sono state, e ci sono ancora delle ecce-

zioni; negli anni, il traguardo finale è stato posto a Napoli, Firenze, Verona,

Roma, Brescia e Trieste. Quest’anno la

corsa è terminata a Torino. Al Giro hanno partecipano grandissimi campio-

ni: Coppi, Bartali, Merckx, Gimondi,

Saronni, Moser, Hinault, Chiappucci, Indurain, Pantani, Gotti, Simoni, Savol-

delli, Basso, Contador e Nibali.

Il leader della classifica genera-le indossa ogni giorno la maglia rosa .

Il giro d’Italia è una corsa ciclistica a tappe;

è una manifestazione che attraversa buona

parte delle regioni italiane. Quest’anno il Giro è partito da Apeldoorn, nei Paesi

Quest’anno il giro è passato anche dalla Cala-

bria; una tappa è partita da Catanzaro Lido ed

è arrivata a Praia a Mare. Durante il percorso, quindi, è stata toccata anche la città di Aman-

tea. Quello che ci ha colpito è l’intera organiz-

zazione del giro: ad iniziare dalla presenza di tante forze dell’ordine che hanno bloccato il

traffico lungo tutto il percorso, le macchine e

le moto della polizia che precedevano il pas-saggio dei corridori, le tante auto

dell’organizzazione che dovevano pubbliciz-

zare la corsa, ma anche annunciare l’arrivo dei corridori e controllare che la strada fosse

libera da pericoli o intralci. Oltre a questo,

c’erano le ammiraglie che avevano il compito di seguire gli atleti e dare loro aiuto in caso di

foratura o guasto meccanico della bici; spetta-

va sempre a loro provvedere a rifornire acqua e cibo energetico, in modo da garantire ai

ciclisti le forze necessarie per concludere le

varie tappe. Ad Amantea è stato particolar-mente emozionante assistere al passaggio

della “carovana rosa”; essendo in pianura, i

corridori erano tutti in gruppo, i primi in fila indiana e i rimanenti uno vicino all’altro.

Fabrizio Bernardo—Davide Palma 3^ C

Il notiziario della

3^ C

Notiziario realizzato

dagli studenti della 3^ C

della Scuola Secondaria

di I Grado “G.Mameli”

Amantea

Anno Scolastico

2015/2016

Siamo su internet

www.mameliamantea.gov.it

Il giro d’Italia: storia e riflessioni

AVVENTURA A RICCIONE

Dal 5 all’8 maggio 2016 si sono tenuti nello

stadio del nuoto di Riccione i campionati nazio-

nali di nuoto del circuito AICS. Venti squadre provenienti da varie regioni di tutta Italia si sono

sfidate, regalando tante emozioni al pubblico

presente. I ragazzi a confronto erano 750; le gare si sono svolte sia nella mattina che nel pomerig-

gio. Solo sabato ci sono state anche le gare not-

turne; in quest’occasione, gli atleti hanno preso

parte alla famosa ‘australiana”, una gara ad esclu-

sione che vede come partecipanti i migliori 10

tempi di ogni categoria, sia femminile che ma-schile. Al termine della manifestazione hanno

avuto luogo le proclamazioni dei vincitori . La

Calabria, rappresentata da quattro squadre (due di Reggio, una di Lamezia e una di Amantea), si è

difesa molto bene.

Alla fine, la squadra amanteana, nella classifica per società, è riuscita ad ottenere il nono

posto, conquistando ben 7 medaglie e

ricevendo i complimenti di tutti per

l’ottimo risultato raggiunto.

Per noi, andare a Riccione è stata

un’esperienza bellissima, emozionante, a dir poco indimenticabile. Esperienza

condivisa con i compagni dell’Amantea

Nuoto, con la nostra coach Maria Paola e

con tanti altri ragazzi.

Siamo partiti da Amantea alle 6 del

mattino e, nonostante il viaggio sia stato

pesante, non lo scorderemo mai.

Siamo arrivati a Riccione alle 17:00 e

siamo andati subito ad allenarci per provare la

piscina che era di ben 50 metri!!! Era meraviglioso

nuotare in una vasca così grande! Pensare che in questo stesso impianto, qualche settimana prima, si

erano svolte le selezioni nazionali per i Giochi

Olimpici di Rio 2016: faceva parte di un enorme complesso sportivo. Oltre a quella coperta, c’era

una piscina all’aperto, un campo di calcio e un

campo di pallavolo. Sarebbe un sogno avere una

struttura così nella nostra città.

Porteremo per sempre nel nostro cuore questa

favolosa esperienza. Fra i ricordi più belli, ci sono quelli legati alla partenza prima di una gara: tutti i

compagni fanno il tifo e ciascuno si sente parte

integrante di un gruppo sportivo che, nel nostro

caso, è quello dell’Amantea Nuoto.

Miriana Delizia—Andrea Greco 3^ C

Anno 1—Numero 2