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Parole in circolo
Un’esperienza condivisa
Quando poco prima di Natale propo-
si agli studenti di 3^ C di preparare
un notiziario, essi mostrarono imme-diatamente un grande entusiasmo.
Bisognava riprendere il testo infor-
mativo, studiato in seconda media; approntare un articolo di giornale
poteva apparire semplice, ma non
era così. Era vero che sin dalla pri-maria i ragazzi avevano sentito
parlare della famosa regola delle 5
W: Who, What, When, Where, Why, che in italiano stanno per Chi, Cosa,
Quando, Dove, Perché. Lo scorso
anno il tutto era stato nuovamente
studiato ed approfondito.
Giovedì 12 maggio 2016, noi
alunni dell’indirizzo musicale
della Scuola Secondaria di I Grado “G. Mameli” di Amantea, siamo
partiti diretti ad Ostuni per parteci-
pare ala Concorso Musicale “A. LEGROTTAGLIE”. Siamo arriva-
ti in Hotel verso le 11,00. Dal 12
al 14 maggio ci è stata offerta
un’opportunità grandiosa. Abbia-
mo avuto l’occasione di visitare
Ostuni, “la Città Bianca” in pro-vincia di Brindisi. Una guida ci ha
chiarito la storia di questa località
e ci ha mostrato le principali chie-se. L’ultimo giorno siamo andati a
Fasano; qui è nato il primo zoo-
parco faunistico in Italia ed uno tra i
più grandi di Europa per numero di
specie presenti. All’interno dell’area è anche presente un parco-
divertimenti.
Lo scopo principale del viaggio era, comunque, la partecipazione al
concorso musicale. E’ stato
veramente emozionante.
Nella nostra scuola, nelle ore
pomeridiane si svolgono
lezioni di pianoforte, tromba, clarinetto ed arpa. I docenti ci
seguono scrupolosamente ed
annualmente partecipiamo a manifestazioni locali, regio-
nali e nazionali. Quest’anno il
nostro concorso più importante si è
svolto in Puglia, appunto ad Ostu-
ni. Alcuni di noi si sono esibiti da solisti, altri in gruppo. In ogni
caso, gli strumentisti e l’orchestra
della Mameli hanno riscosso un
Sommario
Il valore
della Resistenza
Pag.
2
Muro e Muri 2
Il nostro giro del
mondo
2
What’s the KET? 3
La féte
de la musique
Le Tour
de France
3
Studiare in modo
diverso
3
Open Space 4/5
Viaggio ad Ostuni
Il notiziario della 3^ C
Anno 1—Numero 2
Avventura
a Riccione
6
Il Giro d’Italia:
storia
e riflessioni
6
lo”, il notiziario della 3^ C. Il primo numero ha richiesto un bel
po’ di lavoro; alla fine di marzo
era finalmente pronto. Successi-vamente è stato pubblicato sul
sito della scuola.
E’ stato per tutti noi importante
ricevere manifestazioni di gradi-mento da parte di docenti e com-
pagni di altre classi. Per il secon-
do numero abbiamo dedicato un’attenzione particolare alle
lingue straniere: per questo, io
ringrazio la professoressa Fran-cella e la professoressa Molinaro
che hanno guidato i ragazzi nella
redazione degli articoli scritti in inglese ed in francese Sempre
per il secondo numero era, inol-
tre, prevista una nuova sezione, un “open space” che abbiamo
volentieri aperto a quegli inse-
gnanti che avevano chiesto di
poter inserire alcuni loro lavori.
Spero che anche negli anni suc-
cessivi possa essere continuata un’esperienza come questa.
Un’avventura splendida anche
perché condivisa con altri docen-
ti dell’Istituto “G. Mameli”.
Luciana Marchese
Ho spiegato che la tecnica delle 5W poteva essere molto utile per pro-
muovere la creazione di idee; essa,
inoltre, imponeva di documentarsi sull’argomento di cui si voleva
scrivere. Era poi necessario dare
ordine a quanto prodotto.
Lavorare ad un giornalino di classe non avrebbe, comunque, dovuto
distrarre gli allievi dagli impegni
che era necessario svolgere in aula giorno dopo giorno. Così, mentre
studiavamo l’analisi del periodo, la
seconda guerra mondiale e le carat-teristiche del continente americano,
abbiamo iniziato a ripercorrere la
storia del giornale fino ai nostri giorni; abbiamo esaminato da vici-
no gli articoli che compongono la
prima pagina di un quotidiano e la
loro disposizione.
Nel frattempo abbiamo avviato
anche altre attività; i ragazzi hanno
velocemente compreso come l’utilizzo di alcuni software li a-
vrebbe supportati nella creazione di pieghevoli e lavori multimediali,
attraverso i quali erano loro a fare
lezione in classe. Era utile per gli alunni che quanto realizzato perso-
nalmente potesse rappresentare la
materia prima degli articoli.
E’ nato, dunque, “Parole in circo-
grande successo raccogliendo premi ed apprezzamenti.
Marco Bonavita-Dennis De Luca-
Andrea Greco—Alessia Mannarino –
Pietro Signorelli 3^ C
« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel
luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate
nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle
carceri dove furono imprigionati, nei campi
dove furono impiccati. Dovunque è morto un
Italiano per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è
nata la nostra costituzione»
Piero Calamandrei
Con il termine “Resistenza”si indica l’insieme di
gruppi politici e militari che in Italia, dopo
l’armistizio di Cassibile, si opposero al nazifa-
scismo.
La Resistenza ha assunto un ruolo fondamentale
nella riunificazione dell’Italia e
nell’eliminazione totale del nazifascismo dalla
penisola. Questo per quanto riguarda il valore
politico-militare.
La Resistenza ha anche contribuito alla diffusio-
ne del Neorealismo, movimento letterario e
cinematografico che spesso si è poggiato sulle
esperienze partigiane. I partigiani erano ovvia-
mente coloro che animarono la resistenza contro
i fascisti; spesso si trattava di uomini di basso
ceto sociale.
Molto probabilmente la nascita della Resistenza
è strettamente legata alla fuga dell’allora re
Vittorio Emanuele III che lasciò la capitale per
recarsi a Brindisi. Furono proprio i partigiani ad
aiutare gli Alleati a risalire la penisola italiana
fino all’ingresso nella città di Milano, avvenuto
il 25 Aprile 1945, giorno in cui oggi si celebra la
festa della Liberazione.
Milano era l’ultima città sotto il controllo dei
nazifascisti; pochi giorni dopo la liberazione del
capoluogo lombardo, il duce Benito Mussolini
fu catturato e giustiziato.
Oggi quindi si può riconoscere alla Resistenza
proprio il merito nella nascita della Repubblica e
quindi di una società democratica.
Manuel Besaldo - Dennis De Luca
Cosimo Magnelli—Francesco Magnelli 3^ C
Il nostro giro del mondo
Da qualche mese, noi studenti di 3^C stiamo
portando avanti un progetto curriculare che ci
permette di “visitare” alcune località più o meno note del nostro pianeta. Questo “viaggio”
è stato da noi chiamato “Il giro del mondo in …
lezioni”; al termine dell’anno scolastico, modi-ficheremo il nome, inserendo il numero esatto
di lezioni svolte sull’argomento.
La scelta sull’area da approfondire era comple-
tamente libera. Bisognava documentare il tutto e poi presentare il lavoro svolto ai compagni, in
classe, attraverso una proiezione multimediale.
I posti “visitati” sono stati tra i più vari e inte-
ressanti. La nostra prima tappa è stata la città di
Matera, opzione dettata da una visita guidata
effettuata da noi poco prima.
Per le altre località, però, non ci siamo posti
limiti. Questo ci ha permesso di poterci spostare
virtualmente dalla Polonia al Canada in soli
pochi click.
Ed ecco che, dopo Matera, abbiamo fatto tappa a Bruxelles, Toronto, Zacopane, Springfield ed
in una piccola isoletta nell’arcipelago australia-
no, Hook Island.
Non sappiamo dove ancora ci porterà questa splendida avventura, ma se c’è una cosa di cui
siamo sicuri è che certamente sarà un posto
stupendo e indimenticabile!
Nicola Morelli—Francesco Paladino 3^ C
Sin dall’antichità i muri hanno rappresentato un
mezzo di difesa o una forma di divisione tra
persone di nazionalità una uguale o differente . La Grande muraglia cinese è una lunghissima
serie di mura la cui costruzione cominciò nel III
secolo a.C. Secondo gli ultimi calcoli, sarebbe lunga 8.851,8 km. Doveva servire a contenere le
incursioni dei popoli confinanti, in particolare
dei Mongoli.
Un altro importante muro che ha segnato la storia è il “muro occidentale” a Gerusalemme,
meglio conosciuto come “muro del pianto”.
Esso è un muro di cinta risalente all'epoca del secondo tempio di Gerusalemme, che è il luogo
più sacro dell’ebraismo.
Da ricordare vi è anche la barriera di separazio-
ne tra Stati Uniti e Messico (1994); essa sorge
lungo la frontiera fra questi due stati, in partico-
lare a Tijuana. E’ il cosiddetto Muro messicano
o Muro di Tijuana, edificato per impedire l'arri-
vo negli Stati Uniti dei migranti irregolari messi-
cani e bloccare il traffico di droga.
Tra i muri più significativi che hanno segnato la
storia dell’umanità vi è di sicuro il muro di
Berlino che divideva la Germania in due. Il suo scopo principale era quello di non far circolare
le persone dalla Germania est a quella ovest e
viceversa. Fu creato il 13 agosto 1961 e distrutto
il 9 novembre 1989.
A partire dal 2014 sono sorte (e continuano a
sorgere) in Europa innumerevoli barriere per
bloccare i flussi di clandestini. Filo spinato e cemento continuano ad essere utilizzati per
difendere confini e per combattere l'immigrazio-
ne: in realtà, dopo quasi ventisette anni dalla caduta del più celebre dei muri (quello di Berli-
no), per vari motivi continuano ad essere erette
barriere che dividono il mondo e tutta l’umanità.
Alessia Mannarino—Miriam Rametta 3^ C
Muro e Muri
Il valore della Resistenza
Parole in circolo Pagina 2
La nostra scuola ha offerto agli studenti
l’opportunità di seguire un corso per ottenere la
certificazione Ket. La parola KET è
l’acronimo di Key English Test. Esso rappre-
senta il primo livello degli esami
dell’University Of Cambridge ESOL Examina-
tions. Due pomeriggi a settimana, con l’aiuto di
un’insegnante madrelingua inglese, gli alunni
che hanno passato il test d’ammissione si
preparano all’esame. Nella nostra scuola
l’esame sarà l’11 Giugno.
Miriam Rametta 3^ C
In English, please…..
Our school has offered the students the
opportunity to attend a course in order to
pass with success the Ket (Key) exam (A2
Level). The word KET is the acronym of
Key English Test. It represents the first level
of the University Of Cambridge ESOL
Examinations. Twice a week, with the help
of a mother tongue English teacher, a group
of students who have passed the entry test
get ready for the exam. In our school the
exam will be the 11th June.
Miriam Rametta 3^ C
Studiare in modo diverso
L’apprendimento della Storia è effettuato
generalmente sul testo in uso. Quest’anno,
per essere direttamente coinvolti negli argo-
menti, noi studenti di 3^ C abbiamo avuto
l’opportunità di realizzare lavori di varie
tipologie.
Per esempio, in occasione del 4 novembre,
abbiamo effettuato opportune ricerche e
approfondimenti. Il lavoro è terminato con la
creazione di una brochure.
Successivamente abbiamo realizzato altri
pieghevoli su giornate e aspetti importanti
legati all’età contemporanea: lo abbiamo
fatto per la giornata della memoria e per il
giorno del ricordo.
Per essere direttamente coinvolti negli argo-
menti oggetto di studio, siamo inoltre partiti
dalle fonti per “fare storia”: in questo caso
l’attività prevista è stata quella di ricostruire
Noi studenti di 3^ C, studiamo due lingue straniere: l’inglese
ed il francese. Abbiamo voluto testimoniare alcune conoscenze,
cimentandoci a scrivere proprio in inglese ed in francese. Nel
primo caso ci ha supportato la professoressa Mirella
Francella, nel secondo la professoressa Angela Molinaro.
Nos copaines de classe ont été à Ostuni pour
partéciper à un concours de musique.À partir de
ce voyage,en
français,avec
la prof nous
avons décidé
d’introduire un
argument sur
la
musique:”La
fête de la
musique”.C’est un évenemant cultural qui se
déroule tous les ans le 21 Juine.Tous les
musiciens professionels et amateurs se
reunissent dans toutes les villes de la France
La féte de la
musique
Anno 1—Numero 2 Pagina 3
Il a été créé par Henri Desgrange en 1903 et
il se tient sur un parcours de plus de 3000
km. Il est l’une des plus prestigieuse
épreuves cycliste du monde qui se déroule
en France au mois de Julliet. Le passage du
Tour est l’occasion d’une fête estivale.
Pendant la première guerre mondiale le Tour
est interrompu, mais il reprend sa course en
Le Tour de France Juin 1919.En cette édition s’assigne pour la
première temps le maillot jaune. En 1953 on a
introduit une autre nouveauté: le maillot vert
qui sara attribue au meilleurs sprinter. Dans le
1980 le Tour s’internationalise, vù que nait le
Giro d’Italia e la Vuelta di Spagna qui ils
prendre.
Giuseppe Francesco Pio Russo Ciarro 3^ C
pour célébrer tous les genres musicaux
comme:le rock,le jazz etc.C’est aussi que
nait á partir des 1990 des nouvelles
tendences musicales.En Italie,il existe un
festival de la chanson Itálienne qui s’appelle
Le Festival de Sanremo.
Manuel Besaldo 3^ C
gli anni della seconda guerra mondiale attra-
verso lo studio dei giornali dell’epoca.
Pasquale Burgo—Gioele Pulice 3^ C
Internet è la più grande rete telematica mondia-
le,utilizzata da milioni di persone in tutto il pianeta.
Per noi ragazzi rappresenta una “finestra sul mondo”
che permette di apprendere in tempo reale avvenimen-
ti e situazioni che si stanno verificando in altre parti
del pianeta. Internet è un mezzo per ampliare il pro-
prio bagaglio culturale; esso ha sostituito le vecchie
lettere ed è diventato un modo che permette ai ragazzi
di comunicare tra loro, scambiandosi opinioni sulle
esperienze che si vivono quotidianamente. Tuttavia,
nonostante internet sia efficace sotto diversi aspetti,
esso rischia di trasformarsi in una vera e propria
“droga” per i ragazzi che, rimanendo incollati allo
schermo per diverse ore, potrebbero avere danni alla
salute. Inoltre, il tempo in cui si rimane concentrati su
cose futili è sottratto allo studio e allo sport. In so-
stanza, sebbene internet sia un mezzo di comunicazio-
ne e di apprendimento molto importante, il suo corret-
to uso deve essere affidato all’intelligenza e al
senso di responsabilità delle persone.
3^ D
Riflessione sul
bullismo
Open Space
Parole in circolo Pagina 4
Internet: le mille potenzialità di un mondo virtuale
I tempi cambiano e gli adolescenti
crescono nell’era digitale, sviluppando
sempre maggiori competenze informati-
che. Il nuovo millennio è dei social
network. I ragazzi utilizzano e scaricano
applicazioni nei loro telefonini, si scam-
biano foto, chattano, girano video.
Adesso chi è preso in giro finisce in rete
e non lo vedono solo i suoi amici, ma
tutto il mondo. Si diventa un bersaglio
facile per tutti e questo purtroppo crea
reazioni diverse: c’è chi riesce a trovare
il coraggio di parlarne e chi si rifugia in
se stesso, isolandosi. Nei casi più gravi
si arriva a veri propri disturbi psicologi-
ci che a volte purtroppo sfociano in
gesti estremi. Se si è “diversi” dal grup-
po si è fuori, esclusi, offesi, presi di
mira. Facebook, il social network più
usato al mondo, sarebbe un ottimo mez-
zo di comunicazione se fosse usato con
lo scopo di ritrovare amici; invece il
materiale postato in molti casi, purtrop-
po, è fuori controllo .
3^ D
ADOLESCENTI NELL’ERA DIGITALE
La parola “bullismo” indica una serie di azioni di sopruso e di prevaricazione che, in maniera sistemati-
ca, sono messe in atto da parte di un bambino/
adolescente, definito “bullo” (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepi-
Strade e pericoli Il decesso per incidenti stradali è uno dei
problemi più gravi che assillano l’Italia
ed è una delle maggiori cause di morte!
Ogni giorno sulle strade molte persone
perdono la vita. Le cause sono le più
svariate: si va dall'alta velocità, all’abuso
di alcolici, dalla non perfetta manutenzio-
ne delle carreggiate sino alla disinforma-
zione. Negli ultimi anni gli organismi
nazionali e internazionali hanno posto
l’obiettivo di ridurre il numero di morti e
di lesioni gravi per incidente stradale.
La Calabria, di recente, ha assistito alle
morti di alcuni giovani la cui vita è stata
portata via all’improvviso. Il primo
incidente, nel tratto tra San Lucido e
Paola, ha coinvolto quattro ragazze di cui
solo una è rimasta viva. Nel secondo,
invece, un ragazzo è deceduto a bordo
della sua moto; il giovane, in una curva,
ha perso il controllo del veicolo e ha
sbattuto sul guard-rail della corsia oppo-
sta. L'ultimo a Lamezia Terme; in esso
hanno perso la vita due giovani.
3^ D
In questo secondo numero di “Parole in
circolo” inauguriamo una nuova rubrica,
“Open Space”: uno spazio aperto ai nostri
compagni che frequentano altre classi nella
scuola secondaria di I Grado “G. Mameli”
di Amantea. Saranno loro a testimoniare gli
approfondimenti che hanno svolto, gli argo-
menti di cui hanno discusso, gli avvenimen-
ti che li hanno particolarmente colpiti. I
ragazzi di 3^ D e di 2^ B sono stati guidati
in queste riflessioni dalla professoressa
Ippolita Morelli; i nostri amici di 3^ A e di
3^ E hanno avuto il supporto della profes-soressa Maria Luchetta.
to come più debole, la vittima. Questo è un argomento purtroppo di grande attualità, anche
per la grande diffusione di video messi online
da alcuni studenti che si vantavano dei propri atti.
Gli esperti spiegano che il classico bullo è un
adolescente che ha complicate situazioni fami-
liari che purtroppo lo rendono prepotente e
violento.
Interrogandoci sui rimedi, crediamo che occor-
ra una forte sensibilizzazione verso i ragazzi;
bisogna coinvolgere di più le famiglie e non
lasciare che in molti casi la scuola diventi
un'alternativa alla strada.
Tutti devono dare il proprio contributo; con un
forte impegno collettivo, il bullismo può essere
sconfitto.
3^ D
Al giorno d’oggi, noi adolescenti dobbiamo
affrontare e superare molte difficoltà per en-
trare a far parte
del "mondo
adulto". Uno
dei pericoli più
gravi è la dro-
ga, capace di
indurre assue-
fazioni, abitu-
dini o dipen-
denza sia fisica
che psichica.
Le cause che inducono i giovani a drogarsi
sono molteplici. I fattori di rischio più fre-
quenti sono situazioni di disagio psicologico,
carenze affettive e fragilità emotive . La fami-
glia in questa piaga gioca un ruolo determi-
nante: l’essere incompreso o escluso crea nel
ragazzo un senso di vuoto e di angoscia che lo
spinge a cercare in tale sostanza la chiave dei
problemi irrisolti. Gli adolescenti iniziano il
"cammino della droga" per scoprire le sensa-
zioni che essa dà, per farsi accettare dalla mas-
sa, per fuggire da difficoltà, per sentirsi più
grandi. Quello che apparentemente sembra un
modo per evadere dai problemi non è altro che
l’apertura di un tunnel nero che ingoia i giova-
ni, estraniandoli dalla società e dalla quotidia-
nità.
E' inutile abbattersi davanti ai problemi; è
molto più utile affrontarli con l'aiuto dei geni-
tori e di altre persone vicine. Dovrebbe esserci
più dialogo tra giovani e adulti, in modo da
trovare stabilità ed equilibrio. Molto importate
la promozione di una vasta campagna di infor-
mazione che permetta di diffondere una giusta
conoscenza sui rischi e sui pericoli della droga,
portando avanti, quindi, un’opera di prevenzio-
ne.
3^ D
Il 12 maggio 2016 l'orchestra dell'Istituto Com-
prensivo "Goffredo Mameli" di Amantea è
partita per Ostuni. Alla fine delle esibizioni,
tutte le categorie di strumento della nostra scuo-
la hanno vinto il primo premio. Il secondo gior-
no, nella scuola locale, si sono tenute le altre
esibizioni e quasi tutti gli studenti che hanno
suonato hanno ricevuto un premio. Il terzo gior-
no abbiamo visitato lo zoo Safari, dove ci siamo
divertiti molto. E' stata un'esperienza unica ed
indimenticabile. Abbiamo fatto nuove amicizie;
abbiamo condiviso l'ansia di salire sul palco e la
gioia della vittoria. Insieme abbiamo imparato a
sostenerci a vicenda e quest'esperienza ha fatto
crescere il nostro legame e, soprattutto, la vo-
glia di spingerci oltre i nostri limiti. L'anno
prossimo ci sarà un altro concorso musicale a
Perugia. Spero tanto di poter partecipare anche
a questo futuro evento e mi auguro possa rive-
larsi altrettanto entusiasmante.
Paolo Sicoli 2^ B
ENTREVISTA A FERNANDO TORRES, EL NIÑO
Hoy estoy con el campeón español de fútbol
Fernando Torres para hacerle una entrevista.
Matteo: Hola Fernando ¿A qué edad
empezaste a jugar a fútbol?
Fernando: Empecé a jugar a fútbol a los cinco
años.
M: ¿Has jugado siempre de delantero?
F: No cuando era pequeño jugaba como
portero.
M:¿Por qué has cambiado?
F. Porque cuando era pequeño me he roto dos
dientes con
una bola.
M: ¿Te gusta jugar en este
equipo o te
gustaba más jugar en el
equipo de
fútbol del
Chelsie?
F: No, me
gusta mucho jugar aquí porque aquí se habla español y
porque en este equipo tengo muchos amigos y
también porque aquí puedo estar más tiempo
con mis padres.
M. ¿Qué haces en el tiempo libre?
F. Me gusta escuchar música y jugar a la
playstation.
M: Muchas gracias por la entrevista, Fernando.
F. Gracias a ti y un saludo especial a los
estudiantes de la escuela Mameli de Amantea.
Matteo Lorello 3^ A
Open Space
Hola estamos aquí con Rafael Nadal, campeón
español de tenis.
Giovanni y Raffaella: ¡Hola! Bienvenido.
Tenemos muchas preguntas para ti. ¿Cuándo
empezaste a jugar a tenis?
Nadal: Empecè a jugar a los 5 años.
G. R.¿Quién es tu entrenador?
N. Mi entrenador es Tony Nadal, mi tío.
G. R. ¿Cuál fue tu primer contacto con el
deporte?
N. a los 5 años comencé a entrenarme dos
veces por semana con mi tío.
G. R. ¿Y tu primer debut profesional?
N. En Abril de 2002 cuando tenía 15 años ganè
mi primer partido.
G. R. ¿Cuàles son tus records?
N. En 2004 en Sevilla me convertí en el ganador más joven de la Copa Davis, en 2005
gané el Roland Garros frente a Federer y en
Shangay cuando conseguí mi décima victoria
del año.
G. R. ¿Es verdad que eres zurdo?
N. No, es que empuño la raqueta con la mano
Anno 1—Numero 2 Pagina 5
I mille pericoli dell’Adolescenza
izquierda pero fuera de la pista no soy zurdo.
G. R. ¿Qué haces cuando no entrenas?
N. Me gusta mucho salir con mis amigos de
Mallorca, ir a pescar en mi barca, jugar a golf
y a la PlayStation.
G. R. ¿Cuàl es el sueño que nunca realizaste?
N. Mi sueño incumplido es ser un jugador de
fútbol de Real Madrid.
G. R. ¿Cómo es tu carácter?
N. En la competición soy agresivo, nervioso y expresivo, mientras fuera de la competición
soy tímido, trabajador, reservado y tranquilo.
G. R. Muchas gracias. Ha sido un placer
conocerte.
N. Gracias a todos y hasta pronto.
Giovanni Popolato 3^ E
Raffaella Sconza Testa 3^ A
ENTREVISTA A RAFAEL NADAL
Anch’io protagonista
ad Ostuni
Bassi, e si è snodato per 21 tappe e 3.383
km. Questa 99esima edizione si è svolta dal
6 al 29 maggio. Detto anche Corsa Rosa, esso è stato istituito nel 1909 su idea del
giornalista Tullo Morgagni; nel corso
del tempo, si è sempre disputato con cadenza annuale, salvo che per le inter-
ruzioni dovute alla prima e alla seconda
guerra mondiale. Il Giro dura tre setti-mane e si svolge nel mese di maggio. Il
luogo di partenza è in genere ogni volta
diverso, l'arrivo è, di solito, a Milano, città ove ha sede La Gazzetta dello
Sport, il quotidiano sportivo che orga-
nizza la corsa sin dalla sua istituzione. Anche per la città di arrivo, però, ci
sono state, e ci sono ancora delle ecce-
zioni; negli anni, il traguardo finale è stato posto a Napoli, Firenze, Verona,
Roma, Brescia e Trieste. Quest’anno la
corsa è terminata a Torino. Al Giro hanno partecipano grandissimi campio-
ni: Coppi, Bartali, Merckx, Gimondi,
Saronni, Moser, Hinault, Chiappucci, Indurain, Pantani, Gotti, Simoni, Savol-
delli, Basso, Contador e Nibali.
Il leader della classifica genera-le indossa ogni giorno la maglia rosa .
Il giro d’Italia è una corsa ciclistica a tappe;
è una manifestazione che attraversa buona
parte delle regioni italiane. Quest’anno il Giro è partito da Apeldoorn, nei Paesi
Quest’anno il giro è passato anche dalla Cala-
bria; una tappa è partita da Catanzaro Lido ed
è arrivata a Praia a Mare. Durante il percorso, quindi, è stata toccata anche la città di Aman-
tea. Quello che ci ha colpito è l’intera organiz-
zazione del giro: ad iniziare dalla presenza di tante forze dell’ordine che hanno bloccato il
traffico lungo tutto il percorso, le macchine e
le moto della polizia che precedevano il pas-saggio dei corridori, le tante auto
dell’organizzazione che dovevano pubbliciz-
zare la corsa, ma anche annunciare l’arrivo dei corridori e controllare che la strada fosse
libera da pericoli o intralci. Oltre a questo,
c’erano le ammiraglie che avevano il compito di seguire gli atleti e dare loro aiuto in caso di
foratura o guasto meccanico della bici; spetta-
va sempre a loro provvedere a rifornire acqua e cibo energetico, in modo da garantire ai
ciclisti le forze necessarie per concludere le
varie tappe. Ad Amantea è stato particolar-mente emozionante assistere al passaggio
della “carovana rosa”; essendo in pianura, i
corridori erano tutti in gruppo, i primi in fila indiana e i rimanenti uno vicino all’altro.
Fabrizio Bernardo—Davide Palma 3^ C
Il notiziario della
3^ C
Notiziario realizzato
dagli studenti della 3^ C
della Scuola Secondaria
di I Grado “G.Mameli”
Amantea
Anno Scolastico
2015/2016
Siamo su internet
www.mameliamantea.gov.it
Il giro d’Italia: storia e riflessioni
AVVENTURA A RICCIONE
Dal 5 all’8 maggio 2016 si sono tenuti nello
stadio del nuoto di Riccione i campionati nazio-
nali di nuoto del circuito AICS. Venti squadre provenienti da varie regioni di tutta Italia si sono
sfidate, regalando tante emozioni al pubblico
presente. I ragazzi a confronto erano 750; le gare si sono svolte sia nella mattina che nel pomerig-
gio. Solo sabato ci sono state anche le gare not-
turne; in quest’occasione, gli atleti hanno preso
parte alla famosa ‘australiana”, una gara ad esclu-
sione che vede come partecipanti i migliori 10
tempi di ogni categoria, sia femminile che ma-schile. Al termine della manifestazione hanno
avuto luogo le proclamazioni dei vincitori . La
Calabria, rappresentata da quattro squadre (due di Reggio, una di Lamezia e una di Amantea), si è
difesa molto bene.
Alla fine, la squadra amanteana, nella classifica per società, è riuscita ad ottenere il nono
posto, conquistando ben 7 medaglie e
ricevendo i complimenti di tutti per
l’ottimo risultato raggiunto.
Per noi, andare a Riccione è stata
un’esperienza bellissima, emozionante, a dir poco indimenticabile. Esperienza
condivisa con i compagni dell’Amantea
Nuoto, con la nostra coach Maria Paola e
con tanti altri ragazzi.
Siamo partiti da Amantea alle 6 del
mattino e, nonostante il viaggio sia stato
pesante, non lo scorderemo mai.
Siamo arrivati a Riccione alle 17:00 e
siamo andati subito ad allenarci per provare la
piscina che era di ben 50 metri!!! Era meraviglioso
nuotare in una vasca così grande! Pensare che in questo stesso impianto, qualche settimana prima, si
erano svolte le selezioni nazionali per i Giochi
Olimpici di Rio 2016: faceva parte di un enorme complesso sportivo. Oltre a quella coperta, c’era
una piscina all’aperto, un campo di calcio e un
campo di pallavolo. Sarebbe un sogno avere una
struttura così nella nostra città.
Porteremo per sempre nel nostro cuore questa
favolosa esperienza. Fra i ricordi più belli, ci sono quelli legati alla partenza prima di una gara: tutti i
compagni fanno il tifo e ciascuno si sente parte
integrante di un gruppo sportivo che, nel nostro
caso, è quello dell’Amantea Nuoto.
Miriana Delizia—Andrea Greco 3^ C
Anno 1—Numero 2