Parmenide in Breve

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Parmenide in breve

Parmenide

La vita Le opere Il pensiero

Tratti distintivi di Parmenide.Parmenide nacque da famiglia aristocratica ad Elea, oggi Velia, nei pressi di Capo

Palinuro. Qui fondò la sua scuola, detta eleatica, e scrisse le leggi della città. Secondo la tradizione visse negli ultimi anni ad Atene assieme al suo discepolo prediletto, Zenone. Ad Atene entrambi conobbero Socrate, si narra che le lezioni del maestro fossero seguite con

attenzione anche da Pericle (come riferisce Plutarco).

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La vita di Parmenide

Parmenide è il fondatore della scuola eleatica è Parmenide.

Parmenide nasce in Magna Grecia ad Elea, città situata sulla costa della

Campania a sud di Paestum, da una famiglia aristocratica.

Visse in un periodo di tempo compreso tra il 550 a.C. e il 450 a.C.

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L’ opera di Parmenide

Il poema “Sulla Natura di Parmenide” è diviso in due parti.

Il tema cardine della prima parte dell'opera è l'affermazione che solo l'essere è, il non-essere non è. Poiché il non-essere non è e non può essere (di fatto non è nemmeno pensabile), ne consegue che l'essere è ingenerato e imperituro (perché non può derivare dal o finire nel non-essere). Di più, poiché per

Parmenide ogni alterità e ogni divenire implicherebbero il non-essere, l'essere è uno, indivisibile, immutabile, continuo, immobile, "simile a una ben rotonda

sfera" (sul fatto che quest'ultima descrizione vada interpretata in senso più o meno metaforico il dibattito è aperto). Questa concezione riduce ovviamente il

mondo del divenire a mera apparenza: "Per esso [per il vero essere]saranno nomi tutte quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere: nascere

e perire, essere e non-essere, cambiare luogo e mutare luminoso colore".

Nella seconda parte Parmenide ritorna sul mondo dell'apparenza per darne la corretta interpretazione (nei limiti posti comunque nella prima parte, cioè con la

consapevolezza che non siamo in ogni caso nell'ambito della verità ma della semplice doxa). Si tratta nella sostanza di una classica "filosofia della natura", in cui si spiegano le origini del cosmo, il fatto che la luna rifulge di luce non propria

ma riflessa, il modo in cui vengono "concepiti" gli esseri umani, ecc

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Il pensiero di Parmenide

Il nodo centrale della filosofia di Parmenide è l’essere.

Nel frammento 2, la dea gli indica le vie, i metodi di ragionamento “che sono le sole pensabili: / l’una [che dice] che è e che non è possibile che non sia / è il sentiero della Persuasione (giacché questa tien dietro alla verità; / l’altra [che dice] che

non è e che è necessario che non sia”. Si riferisce alla via dell’essere e alla via del non essere.

Ma che vuol dire “via dell’essere”? Consideriamo un qualsiasi oggetto. Tra le sue caratteristiche, la più importante è quella di “essere”, di “esistere”. E invece, non possiamo prendere una cosa che non esiste proprio per il fatto che non esiste. In

più, dato che “lo stesso è il pensare e l’essere” (frammento 3), non si può nemmeno pensare a una cosa che “non è”, perché basta il pensiero a renderla

esistente. Questo intende Parmenide: la via che ammette che le cose sono e che è necessario

che siano (non possiamo dire che una cosa che esiste non esiste: sarebbe una contraddizione) e la via che ammette che esistono cose che non sono (e quindi la via dell’errore). In finale l’essere è (le cose che esistono esistono) e il non essere non è (le cose che non esistono non esistono): una magistrale (e forse la prima)

applicazione del principio d’identità (un ovvio principio di logica: una cosa è uguale a se stessa e diversa dal suo contrario).

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I messaggi di ParmenideCiò che Parmenide ci vuole dire è che, se davvero vogliamo rimanere entro il sentiero

della verità, dobbiamo affidarci solamente alla ragione, tutto ciò che appare ai sensi è falso. Se vi è contrasto tra verità sensibile e verità di ragione, la

verità è quella fondata sulla ragione.

La filosofia di Parmenide è una sfida radicale al senso comune: essa arriva per vie razionali a contraddire ciò che sembra più evidente e naturale, ovvero che

esistono cose che nascono (si creano dal nulla) e si distruggono (che ritornano nel nulla). Parmenide afferma che nulla può generarsi dal nulla, né tanto meno

ridiventare nulla... semplicemente il nulla non esiste.Platone considerava Parmenide "maestro venerando e terribile", il padre spirituale

della filosofia: il suo insegnamento era infatti quello di attenersi alla discorso di ragione, l'essenza ultima di tutta la filosofia occidentale. Ecco

perché esprimendo il proprio dissenso verso la tesi del maestro, Platone considererà la propria critica come un parricidio.