QUOTIDIANO D'INFORMAZIONE FONDATO NEL 1735SABATO26 GENNAIO 2013

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Terremoto in AppenninoL'epicentro in Garfagnana: magnitudo 4.8. La gente in stradaIl sisma avvertito anche in tutto il Parmense. Nessun danno

PARMA

II I pennini dei sismografi sonotornati a oscillare nel Parmense,agitati da un forte terremoto:tanta paura, nessun danno.

La bordata più potente, di ma-gnitudo 4.8 della scala Richter, èstata registrata alle 15,48 conl’epicentro del sisma situato fral’Emilia e la Toscana. L’Istitutonazionale di geofisica e vulca-nologia ha collocato il punto dimassima potenza in Garfagna-na, in provincia di Lucca, a circa3 chilometri da Frassinoro (Mo-dena) e a 23 da Barga (Lucca).

La scossa, oltre al Parmense, èstata avvertita anche a Firenze, aBologna, in altre città emiliane elombarde.

Lo scorso anno, proprio il 25gennaio 2012, la terra del Par-mense aveva tremato sotto il ma-glio di una energia tellurica di ma-gnitudo 4.9 della scala Richter.Allora l’epicentro fu tra le provin-cie di Parma, Reggio Emilia eMantova. Due giorni dopo, il 27gennaio, un altro forte terremo-to. Calestani, Straser uPAG. 9-22-23

PARMA IERI L'INAUGURAZIONE UFFICIALE

L'ospedaledei bambinidedicatoa Pietro BarillaE' sbocciato un fiore 34 milioni di europer 14mila metri quadrati: determinanteil contributo di Barilla, FondazioneCariparma e Pizzarotti. Bandini, Tiezzi PAG. 6-7

ROMA

II Il Pd ha delle responsabilitànell’affaire Monte dei Paschi.L’ultimo affondo di Mario Montial partito di Pier Luigi Bersani èdurissimo e colpisce là dove inervi sono più scoperti. Il Pro-fessore, come se non bastasse,ammicca al Pdl facendocapire che l’alleanza con i De-mocratici non è l’unica opzionenel dopo-voto. Un’apertura con-dizionata al fatto che il partitosia «mondato» da Silvio Berlu-sconi e dall’intesa con la Lega. Eche sembra dettata da ragioni ditattica elettorale (guadagnareconsensi fra i moderati), ma an-che di strategia: in caso dipareggio, infatti, il premier ri-tiene possibile l’allargamentodella coalizione a tutti quei pi-diellini che guardano con favorealla sua esperienza di governo.Per ora Alfano ricorda a Montiche «senza Berlusconi il Pdl nonesiste». L'effetto, comunque, èquello di un ennesimo schiaffo alleader democratico. Che infattireplica stizzito: «Trova un difet-to al Pd tutti i giorni, mentreper un anno non ne ho mai sen-titi...». uPAG. 2-3

Parma&ProvinciaINCHIESTA

Che automobilisi compranocon 10mila euro?PAG. 41

LAGUARDIA

«Cercaronodi far trasferireGeremia»PAG. 10

COLORI E SAPORI

L' a g e n d adelle festenel weekendPAG. 27-28-29-30

IL CASO IL PDL: NO AD INTESE CON IL PROF

Scandalo Montepaschi:scontro Monti-BersaniGrillo attacca Profumo

EDITORIALE

Lo spreaddella polemica

�Bruno Vespa �

M ario Monti fa sali-re lo spread dellapolemica. Ormai è

raffinato e taglientissimo co-me un Togliatti con quale hain comune la cura del lin-guaggio. Fingendo di «lascia-re ai politici di puntarsi il ditol’uno contro l’altro», trafiggein due battute sia Bersani cheBerlusconi. Al primo, che cer-ca di tener lontano il Pd dalMonte dei Paschi, dice che ilsuo partito «ha avuto sempremolta influenza sulla banca»e che «la commistione trabanca e politica è una bruttabestia». Al secondo manda adire che un accordo con il PdLè possibile a patto che questopartito si «mondi» di Berlu-sconi (feroce raffinatezza lin-guistica). segue uPAG. 5

SCIAGURE TRAGICO SCHIANTO A BORMIO

Cortina, valangauccide due scialpinistiBELLUNO

II Giornata di tragedie sullemontagne dell’arco alpino. L'e-pisodio più grave sul gruppo delCristallo, a Cortina d’Ampezzo,dove una valanga con un frontedi oltre 250 metri ha sepolto eucciso due scialpinisti altoatesi-ni di Anterselva (Bolzano); si èsalvato il figlio 22enne di uno diloro, estratto vivo dagli uominidel Soccorso Alpino e della Guar-dia di Finanza di Cortina. Le vit-time sono Martin Messner, 54

anni, e Bernhard Messner, 41.Prima di questo, un altro graveincidente aveva funestato lagiornata sulla neve degli italiani:uno sciatore brianzolo di 44 anniè morto in Valtellina scontran-dosi con un turista straniero sul-la pista Stelvio, uno delle più im-pegnative della ski-area di Bor-mio, usata anche per le gare dellaCoppa del Mondo. La tragedia èstata invece solo sfiorata in Friu-li Venezia Giulia, dove due scial-pinisti si sono salvati da una sla-vina. uPAG. 4

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SABATO 26 GENNAIO 20136

ParmaSANITA' INAUGURATA LA NUOVA STRUTTURA CHE ACCOGLIERA' I REPARTI PEDIATRICI DEL «MAGGIORE»

Si chiama Pietro Barillal'ospedale dei bambiniIl ministro Balduzzi: «Una festa di solidarietà». Grisendi: «I pazienti al centro»

Monica Tiezzi

II Qualcosa di cui - finalmente -Parma può andare fiera, qual-cosa da cui ripartire. L'Ospedaledei bambini, inaugurato ierimattina, sarà intitolato a PietroBarilla. Lo ha annunciato il di-rettore dell'Azienda ospedalierouniversitaria Leonida Grisendi,«nella certezza - dice - che questascelta sarà motivo di ispirazioneper tutti quelli che accederannoalla struttura». E subito è scat-tato l'applauso della folta pla-tea.

Un progetto ambizioso, quel-lo per l'Ospedale dei bambini,partito nel 2001, quando la crisiera da venire, che ha incontratodifficoltà, qualche ridimensio-namento (come la mancata in-clusione del reparto di mater-nità, «per ora», dice Grisendi),ma nella quale tutti (i privati che,Barilla in testa, hanno donato 18milioni di euro, e Azienda ospe-daliera, Stato e Regione che han-no investito 16 milioni) hannocontinuato a credere nonostantelo spread che correva, le aziendeche chiudevano, la spending re-view.

Lo riconosce anche il ministrodella Salute Renato Balduzzi(che, tagliando il nastro, dice:«questo è uno dei tagli che in sa-nità vanno bene») ringraziando«un territorio che è stato capacedi superare le criticità», il volon-tariato, le aziende donatrici,«esempi di responsabilità socia-le». E apre una parentesi ricor-dando l'alluvione nell'Alessan-drino del 1994: «Avevo tre metridi fango in casa. Barilla mandòsubito viveri e un'unità mobileche per due mesi rifornì di buoncibo un territorio devastato».

«La sanità ha fatto la sua partedi sacrifici per allontanarci dalprecipizio, mi sono battuto per-chè i tagli non intaccassero lasostenibilità del sistema, che re-sta nel complesso competitivo edefficiente. Se il ciclo economicolo consentirà, la nuova legisla-tura dovrà porsi il problema del-la priorità da dare al settore»,dice ancora Balduzzi, che ricordaanche «il miliardo per l’ediliziasanitaria sbloccato qualche gior-no fa dal consiglio dei ministri».

«Ma ora è il momento di que-

sta festa di solidarietà», aggiun-ge il ministro, «che cade in unasettimana nella quale abbiamopresentato le linee guida per l'ap-propriatezza in pediatria e le li-nee di indirizzo dei percorsi pe-diatrici ospedalieri ed universi-tari. Non è cosa facile in questitempi inaugurare un ospedalema ultimamente mi sta capitan-do, anche di frequente. Bisognamettere nel conto anche le cosebuone», conclude il ministro.

Grisendi snocciola i numeridell'ospedale dei bambini (quasi14 mila metri quadrati su quattropiani, 89 posti letto, quattro annidi lavori, 34 milioni investiti) maparla soprattutto della nuova or-ganizzazione della struttura: «Alcentro - dice - ci sarà il paziente ela sua famiglia. Tutto a misura dibambino, negli arredi come neimodelli assistenziali. Integrazio-ne fra i professionisti e più fles-sibilità, a partire dalla gestionedelle degenze, con il terzo pianodove 38 letti saranno a disposi-zione, a seconda delle necessità,dei vari reparti pediatrici». «E'un momento difficile, verrannoproblemi che dovremo affronta-re assieme. Abbiamo fatto la no-stra parte per un servizio sani-tario che compete con i migliorial mondo. Speriamo di arrivaread un nuovo patto sociale fra Sta-to e Regioni che dia un ricono-scimento alle Regioni virtuose»,dice il direttore del Maggiore.

Il presidente della RegioneVasco Errani coglie la palla albalzo, ricorda che «l'Italia è, fra iPaesi Ocse, quello che investemeno in sanità ed ha però unodei migliori servizi sanitari», erivendica lo sforzo della Regioneper il Maggiore: «Qui abbiamogià fatto altre inaugurazioni im-portanti. Il nuovo ospedale diParma rappresenta uno dei pro-getti più importanti a livello re-gionale per far sì che la città di-venti anche in sanità un punto diriferimento».

«Qui si concentreranno com-petenze ed eccellenze che rap-presentano un riferimento cheva oltre il territorio provinciale eregionale – aggiunge l’assessoreregionale alle politiche per la sa-lute Carlo Lusenti – Questo poloavrà una valenza fondamentaleper tutto il nord del Paese».�

I commenti

Il sindaco: «Pubblico e privato uniti per il bene comune»�� «Un raggio di luce in un pe-riodo buio, un momento di ener-gia positiva, pubblico e privatouniti non per interesse ma per ilbene comune: un esempio daprendere a modello», così il sin-daco Federico Pizzarotti com-menta l'inaugurazione dellastruttura.

«Una bella giornata, nonusuale in questi tempi. Nella cri-si, c'è il rischio che i più debolipaghino il prezzo più pesante.Occorre uscire dalla crisi con in-

vestimenti come questo, cheabbiano ben chiaro l'obiettivo diuna coesione sociale oggi in di-scussione», dice il presidentedella Provincia Vincenzo Ber-nazzoli.

Il rettore dell'Università GinoFerretti ricorda «l'impegno cheoggi si assume l'università, unimpegno che svolge da anni. Imedici sono una ricchezza dellacittà e dell'ateneo. Continueran-no a lavorare secondo la storiae la tradizione della pediatria di

Gian Luigi de' Angelis: «I medici non si possono comprare, vanno formati»

«E ora occorre puntareal salto di qualità assistenziale»II A ricordare, oltre l'architet-tura e al di là dei numeri, l'im-portanza delle persone che frapoche settimane popolerannole stanze dell'ospedale deibambini (il graduale traslocodei reparti pediatrici inizierà ametà febbraio e sarà conclusoentro fine mese), è Gian Luigide' Angelis, direttore della Ga-stroenterologia e del Diparti-mento materno-infantile delMaggiore, che raccoglie ottoreparti pediatrici.

«Questa struttura presentatanti aspetti strutturali inno-vativi e di eccellenza, ma io miauguro che possa soprattuttostimolare la crescita della cul-tura assistenziale. I medici Gian Luigi de' Angelis fra Vasco Errani, a sinistra, e Luca Barilla.

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non si possono comprare, mavanno formati», dice de' Ange-lis.

Saranno 53 i medici che la-voreranno nell'ospedale deibambini (cinque sono nuoviarrivi), 139 gli infermieri (11 as-sunti da poco) e 40 gli opera-tori socio sanitari (sei di nuovaassunzione).

Anche al capitale umano delnuovo ospedale ha pensato Lu-ca Barilla quando, tre anni fa, hafinanziato cinque borse di studioall'estero per altrettanti medici.

E così ha fatto l'Azienda ospe-daliero-universitaria che, graziead una donazione dell'associa-zione di volontariato Snupi, hafinanziato qualche settimana fala partecipazione di quattro pe-diatre del Maggiore ad un ma-ster all'ospedale pediatrico Ga-slini di Genova.

Come sintetizza de' Angelis,«ora bisogna puntare su unaqualità superiore, perchè lastruttura ci dà questa possibi-lità». �

Parma».«Sono contento, come ex di-

rettore e come cittadino di Par-ma. E' una giornata che ripagadel lavoro e delle difficoltà in-contrate nella realizzazione delprogetto - dice Sergio Venturi,oggi direttore generale dell'o-spedale Sant'Orsola di Bologna,ma dal 2002 e fino al settembre2010 alla guida dell'ospedaleMaggiore - Questa struttura in-novativa può diventare un mo-dello a livello nazionale».

53I MEDICIche lavorerannonell'ospedale deibambini, assieme a 179fra infermieri e ausiliari

89I POSTI LETTOdi cui 38 concentrati alterzo piano. Due le saleoperatorie

Cerimonia Il taglio del nastro e, qui sopra, Guido e Luca Barilla con il ministro Renato Balduzzi.

SABATO 26 GENNAIO 2013 7

Solidarietà Le parole di Luca Barilla, Paolo Pizzarotti e Carlo Gabbi

L'orgoglio dei benefattoriper il risultato raggiunto

Inaugurazione Il brindisi dopo il taglio del nastro e, sotto, la commozione di Luca Barilla.

Un'impresa di tutta la città L'impegno dei volontari: raccolti 350 mila euro

La vedova che dona 40 mila euroe i fornai che regalano focacce

Francesco Bandini

«S ono orgoglio-so che questoospedale siastato intitola-to a nostro pa-

dre, nel centenario della sua na-scita: se lo meritava e ne sareb-be fiero. Lui ha fatto tanto perquesta città, che finora non gliaveva risposto con la stessa mo-neta. Credo che questo ospeda-le possa recuperare questamancanza». Luca Barilla, vice-presidente del Gruppo Barilla, ècommosso: la struttura pedia-trica all'avanguardia inaugura-ta ieri porterà il nome di PietroBarilla, un uomo che «è statoun grande esempio e ci ha in-segnato il significato delle pa-role merito e solidarietà», maanche un uomo che «per tuttala vita non si è mai tirato in-dietro quando si è trattato dioffrire aiuto a chi aveva biso-gno». Ad avere bisogno di aiutostavolta era il nuovo ospedaledei bambini che doveva nasce-re. E a dare quell'aiuto - un aiu-to determinante - è stato pro-prio il Gruppo Barilla, con uncontributo di 8,5 milioni di eu-ro, insieme alla Fondazione Ca-riparma (che ha donato 7,5 mi-lioni) e all'Impresa Pizzarotti(che ha messo a disposizione 2milioni).La stessa idea di realizzare unnuovo ospedale dei bambini èun'idea della Barilla. «Dopoaver vissuto un'esperienza per-sonale nel vecchio ospedale deibambini - spiega Luca -, mi so-no reso conto che la città nonmeritava una struttura di queltipo, ma qualcosa di più. E al-lora da quel momento mi sonodato da fare per creare qualcosadi straordinario, che potesse di-ventare un riferimento per lasanità pediatrica a livello nazio-nale. Ci siamo riusciti». Unastruttura che per Luca Barillarappresenta «un'occasione me-ravigliosa per fare del bene allepersone, per rendere la loro vitapiù serena, per garantire alle fa-miglie un momento - pur nellasua drammaticità - di fiducianel futuro». Ma anche un luogoin cui «garantire la miglioreformazione per giovani medicimeritevoli, che saranno coloroche domani si occuperanno del-la salute dei nostri figli».Il vicepresidente della Barilla

Sarà di tutta la città. Per-chè all'ospedale deibambini non hanno con-tribuito solo i grandi im-

prenditori con grandi cifre. Cia-scuno ha dato, secondo le pro-prie possibilità. Non c'è statanegli ultimi anni in città mani-festazione nella quale non siastato versato un obolo ancheper la nuova «casa» dei bam-bini malati. L'associazione Vob,Volontari ospedale dei bambini,nata nel 2006 da dieci gruppi divolontariato che già sosteneva-no i vari reparti pediatrici delMaggiore, ha raccolto, in con-tanti, circa 350 mila euro. Cen-tesimo per centesimo, inventan-dosi di tutto: sfilate di moda,

maratone solidali, grigliate, lot-terie, aste, spettacoli teatrali. Evendendo di tutto: addobbi na-talizi, libri, maglioni, dolci. E ol-tre al contante, «abbiamo finan-ziato master e borse di studio

per i medici, e acquistato appa-recchiature mediche», dice Nel-la Capretti, presidente di Vob.«Ai volontari bisognerebbe fareun monumento», dice GiancarloIzzi, direttore della Pediatria eOncoematologia. Dove non arri-va il pubblico, si può sempre con-tare su di loro. Il primario tele-fona, spiega di cosa ha bisogno earrivano l'ecografo, il contratto atermine per un ricercatore, il bi-glietto aereo per la famiglia chenon può permettersi un viaggiodella speranza. E anche regaliinaspettati: i fornai carichi di fo-cacce, le uova pasquali da un'a-zienda di cioccolato, le tv nuove.A mobilitarsi non sono solo lefamiglie che hanno dovuto fre-

quentare i reparti pediatrici eonorano un debito di ricono-scenza. C'è una Parma altruistae solidale, che continua a dareanche in tempi grami. «Tempofa sono stato invitato in casa diuna vedova che voleva fare unadonazione. L'appartamento eramolto modesto, ho fatto piccolerichieste. Ha regalato 40 milaeuro di attrezzature, unica clau-sola l'assoluto anonimato - ri-corda Sergio Bernasconi, diret-tore della Clinica pediatrica delMaggiore - Questo ospedale l'havoluto la città, e la spinta a so-stenerlo continuerà».Per questo è giusto che, oggi edomani, l'ospedale del bambinoapra le porte alla città, con tourdi mezz'ora che proseguirannotutto il giorno. Ci sarà sorpresa eammirazione, come già sentitoieri. Ciascuno - naturalmente - siaugurerà di non aver mai biso-gno di metterci piede, ma saràrassicurato sapendo che ci si puòcontare. Che è di tutti. � m. t.

’’Luca Barilla«Un'occasionemeravigliosaper fare del benealle persone»

’’Paolo Pizzarotti«Un'operaimportante cheproietta la cittànel futuro»

ha poi rivolto un ringraziamen-to a tutti coloro che hanno con-tribuito con donazioni econo-miche e soprattutto donando ilproprio tempo, «una cosa cheforse è ancora più difficile daoffrire». E ha ringraziato anchel'azienda di famiglia e tutti co-loro che vi hanno lavorato e vilavorano: «Se non ci fosserostate queste migliaia di perso-ne, io e i miei fratelli nonavremmo avuto la possibilità difare ciò che abbiamo fatto perquesto ospedale».«Un'opera che proietta la cittànel futuro e che aiuta la partepiù importante della società, ibambini, che sono il nostro av-

venire». Così il presidente del-l'Impresa Pizzarotti, Paolo Piz-zarotti, ha definito l'ospedaledei bambini, che si è detto or-goglioso di aver contribuito a fi-nanziare, «come imprenditore,come cittadino di Parma e so-prattutto come nonno di settenipoti». Aspetto particolarmen-te importante - ha poi eviden-ziato - è il fatto che ci sia statauna «comunanza di intenti fraoperatori pubblici e privati, co-sa rara in questo Paese e anchein questa città, e anche per que-sto credo che il risultato sia par-ticolarmente importante».Sulla collaborazione pubblicoprivato si è soffermato ancheCarlo Gabbi, presidente dellaFondazione Cariparma, che l'hadefinita «un esempio per tutto ilPaese in un momento di grandedifficoltà come quello attuale».Gabbi ha poi parlato dell'orgo-glio della Fondazione per avercontribuito in misura importan-te alla realizzazione dell'ospeda-le, una realtà che rappresenta«motivo di fiducia nel futuro».Più in generale, Gabbi ha ricor-dato il ruolo dell'ente da lui gui-dato nel sostenere il mondo del-la sanità: «Nell'arco di vent'anniabbiamo erogato circa 40 milio-ni di euro a favore delle strutturesanitarie di Parma e provincia,contribuendo alla crescita di unsettore che, insieme a quello del-la scuola, è fondamentale».�

’’Carlo Gabbi«Un esempiodi collaborazionefra pubblicoe privato»

Corale Verdi.L'esibizione del Coro delle voci bianche

Bambini che cantano per altri bambini�� Bambini che cantano per altri bambini. Non poteva essere diversamente all'inaugurazione dellanuova struttura. Ad esibirsi alla cerimonia c'erano ieri i bambini del Coro delle voci bianche dellaCorale Verdi, diretto da Beniamina Carretta e accompagnato al piano da Roberto Barrali. Hannoeseguito prima l'inno nazionale, poi una selezione di colonne sonore di film di Walt Disney. Fra unbrano e l'altro, Valeria Benatti di Rtl 102.5 ha letto alcuni pensieri scritti da bambini ricoverati, in cuii piccoli malati dicevano come vorrebbero il nuovo ospedale: chi chiedeva siringhe di cioccolato,chi musica in ogni stanza. Ogni pensiero era scritto su un grande fiore, poi affisso su un murales.

Uno sforzo coraleGrigliate, aste,lotterie: la Parmache dona anchein tempo di crisi

Foto 1. L'ingresso di via Abbeveratoia dell'ospedale dei bambini.2. La visita ad una stanza di degenza. 3. La folta platea dellacerimonia inaugurale. 4. I bambini del Coro di voci bianche dellaCorale Verdi. 5. Paolo Pizzarotti con i figli. 6. Il vescovo EnricoSolmi con Carlo Gabbi.

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14 MILA METRI QUADRATIdi superficie complessiva dispostasu quattro piani. Una struttura amisura di bambino, negli arredicome nei modelli assistenziali. Alterzo piano 38 letti saranno adisposizione a seconda dellenecessità dei reparti.

34 MILIONI DI EUROsono stati investiti per realizzarela nuova strutturaall'avanguardia. Vi opereranno53 medici (5 sono nuovi arrivi),139 infermieri (11 assunti dapoco) e 40 operatorisocio-sanitari (6 nuovi assunti).