PARLAMI …TI ASCOLTO - comprensivoturbigo.gov.it · iniziata, che sicuramente, dopo...

34
PARLAMI PARLAMI TI TI ASCOLTO ASCOLTO METTERSI IN ASCOLTO E COMUNICARE IN FAMIGLIA dott. Pisoni Laura 2 incontri per 3 LIVELLI DI 2 incontri per 3 LIVELLI DI CONOSCENZA CONOSCENZA SAPERE SAPERE - COSA SIGNIFICA COMUNICARE? COSA SIGNIFICA COMUNICARE? - PERCH PERCHÈ COMUNICARE? COMUNICARE? - QUANDO SI INTERROMPE LA QUANDO SI INTERROMPE LA COMUNICAZIONE? COMUNICAZIONE? SAPER FARE SAPER FARE COME FARE AD ASCOLTARE e COMUNICARE COME FARE AD ASCOLTARE e COMUNICARE SAPER ESSERE SAPER ESSERE ATTEGGIAMENTO DELL ATTEGGIAMENTO DELL’ ASCOLTO ASCOLTO

Transcript of PARLAMI …TI ASCOLTO - comprensivoturbigo.gov.it · iniziata, che sicuramente, dopo...

PARLAMI PARLAMI …… TI TI ASCOLTOASCOLTO

METTERSI IN ASCOLTO E COMUNICARE IN

FAMIGLIA

dott. Pisoni Laura

2 incontri per 3 LIVELLI DI 2 incontri per 3 LIVELLI DI CONOSCENZACONOSCENZA

SAPERESAPERE-- COSA SIGNIFICA COMUNICARE?COSA SIGNIFICA COMUNICARE?

-- PERCHPERCHÈÈ COMUNICARE?COMUNICARE?-- QUANDO SI INTERROMPE LA QUANDO SI INTERROMPE LA

COMUNICAZIONE?COMUNICAZIONE?

SAPER FARESAPER FARECOME FARE AD ASCOLTARE e COMUNICARECOME FARE AD ASCOLTARE e COMUNICARE

SAPER ESSERESAPER ESSEREATTEGGIAMENTO DELLATTEGGIAMENTO DELL’’ASCOLTOASCOLTO

LO SCENARIOLO SCENARIO

IN QUALE CORNICE CI IN QUALE CORNICE CI MUOVIAMOMUOVIAMO

dott. Pisoni Laura

““La comunicazioneLa comunicazione interrottainterrotta””Quale Quale èè lo scenario collettivo?lo scenario collettivo?

Interrompere la comunicazione: Interrompere la comunicazione: modalitmodalitàà di comportamento abitualedi comportamento abituale

Es.: Si risponde alle chiamate del cellulare, nei ristoranti conEs.: Si risponde alle chiamate del cellulare, nei ristoranti con i gruppi di amici, nelle i gruppi di amici, nelle riunioni di lavoro, durante un colloquio importante, mentre si priunioni di lavoro, durante un colloquio importante, mentre si parla con il arla con il proprio figlio. proprio figlio.

-- si toglie il contatto con lsi toglie il contatto con l’’altro, impedendo il fluire di una comunicazione altro, impedendo il fluire di una comunicazione iniziata, che sicuramente, dopo liniziata, che sicuramente, dopo l’’interruzione, non sarinterruzione, non saràà pipiùù la stessa.la stessa.

-- in TVin TV, si assiste ad un continuo togliersi la parola, la pubblicit, si assiste ad un continuo togliersi la parola, la pubblicitàà spezza in spezza in continuazione i programmi, i film, le trasmissioni, continuazione i programmi, i film, le trasmissioni,

ci si abitua ad una continua comunicazione interrottaci si abitua ad una continua comunicazione interrotta..uno scenario collettivo in cui passa il messaggio che sia lecitouno scenario collettivo in cui passa il messaggio che sia lecito

interrompere il fluire della comunicazioneinterrompere il fluire della comunicazione

dott. Pisoni Laura

IN FAMIGLIAIN FAMIGLIAQuale Quale èè lo scenario familiare?lo scenario familiare?

ÈÈ ssera, si rientra a casa era, si rientra a casa …… si torna tardi dal lavoro, si si torna tardi dal lavoro, si èè stanchi, stanchi, incombono gli impegni domestici, non sempre si riesce ad avere lincombono gli impegni domestici, non sempre si riesce ad avere lo spazio o spazio mentale, la serenitmentale, la serenitàà, alla fine di una giornata di lavoro, di dare tempo e , alla fine di una giornata di lavoro, di dare tempo e attenzione ai figli.attenzione ai figli.

Nostro figlio potrebbe invece sentire il desiderio di esprimere Nostro figlio potrebbe invece sentire il desiderio di esprimere il proprio il proprio problema, chiarire i propri pensieri problema, chiarire i propri pensieri ……

…… spesso si inserisce anche la Tv che, allspesso si inserisce anche la Tv che, all’’ora della cena, trasmette il telefilm piora della cena, trasmette il telefilm piùùamato dai ragazzi o lo sceneggiato damato dai ragazzi o lo sceneggiato d’’azione o il cartone del momento, o il azione o il cartone del momento, o il telegiornale telegiornale

A questo punto A questo punto …… si accetta di ritrovarsi intorno ad un tavolo come ad una si accetta di ritrovarsi intorno ad un tavolo come ad una platea di un cinema.platea di un cinema.

il 49% delle famiglie a cena ha il televisore acceso a discapitoil 49% delle famiglie a cena ha il televisore acceso a discapito del dialogo, a del dialogo, a discapito della possibilitdiscapito della possibilitàà di comunicare.di comunicare.

dott. Pisoni Laura

DIRITTO DI ASCOLTARE ED ESSERE DIRITTO DI ASCOLTARE ED ESSERE ASCOLTATIASCOLTATI

Sempre piSempre piùù spesso capita anche spesso capita anche …… a tavola a tavola ……. Con i pi. Con i piùù piccoli in particolare piccoli in particolare ……Tutti sintonizzati sul bambino che parla Tutti sintonizzati sul bambino che parla ……

CC’è’è solo lui, che poi magari si alza e va via e quando parla papsolo lui, che poi magari si alza e va via e quando parla papàà guarda la tv. guarda la tv. O si O si èè in ascolto del figlio che piin ascolto del figlio che piùù racconta, e lracconta, e l’’altro pialtro piùù timido? timido?

Tra i figli spesso cTra i figli spesso c’è’è quello che parla per 50 e quello che, non riesce a trovare quello che parla per 50 e quello che, non riesce a trovare spazio. spazio.

QUANTE VOLTE DICIAMO:QUANTE VOLTE DICIAMO:““Adesso ascoltiamo anche il papAdesso ascoltiamo anche il papàà che ci raccontache ci racconta””. . ““Oggi abbiamo ascoltato Marco però Oggi abbiamo ascoltato Marco però

ascoltiamo anche Luciaascoltiamo anche Lucia”” che magari che magari èè pipiùù timida (non glielo diciamo timida (non glielo diciamo chiaramente) però la ascoltiamo, chiaramente) però la ascoltiamo, ascoltiamoascoltiamo la mamma, ascoltiamo il papla mamma, ascoltiamo il papàà. .

Tutti hanno un pensiero da esprimere!Tutti hanno un pensiero da esprimere!

Prima si fa, piPrima si fa, piùù èè facile che poi ci si abitui a interagire nel rispetto dellfacile che poi ci si abitui a interagire nel rispetto dell’’altro. altro. una persona ascoltata diventeruna persona ascoltata diventeràà un buon ascoltatoreun buon ascoltatore

dott. Pisoni Laura

la comunicazione la comunicazione èè interrotta dal interrotta dal ritmo della vita stessaritmo della vita stessa

..

dott. Pisoni Laura

SCENE DA UN GIORNO A SCUOLASCENE DA UN GIORNO A SCUOLA

Un insegnante richiama uno studente che ha messo in atto comportUn insegnante richiama uno studente che ha messo in atto comportamenti da amenti da ““bullobullo””Arriva papArriva papàà chiamato dalla dirigente.chiamato dalla dirigente.

Spesso il primo approccio Spesso il primo approccio èè: la contestazione : la contestazione Non cNon c’è’è intenzione di chiarire il motivo della nota disciplinare, ma daintenzione di chiarire il motivo della nota disciplinare, ma da subito si mette in subito si mette in

dubbio dubbio ……A volte ci si spinge anche a minacciare interventi del legale: A volte ci si spinge anche a minacciare interventi del legale: ““ne parlerò con il mio legalene parlerò con il mio legale””

(ma da che cosa deve difendersi un genitore?). (ma da che cosa deve difendersi un genitore?).

FRASI CELEBRIFRASI CELEBRI““Lei dica quello che vuole, io credo comunque a mio figlio!Lei dica quello che vuole, io credo comunque a mio figlio!””; ;

““Non ho tempo per venire a colloquio, io lavoro!Non ho tempo per venire a colloquio, io lavoro!””; ; ““La nota La nota èè stata data perchstata data perchéé la maestra la maestra èè stressata, me lo dice mio figlio!stressata, me lo dice mio figlio!””. .

““Non Non èè successo quello che lei dice, le cose non sono andate cossuccesso quello che lei dice, le cose non sono andate così”ì”..

Ma in classe il genitore era presente?Ma in classe il genitore era presente?

Cosa non funziona?Cosa non funziona?

DEFINIAMO DEFINIAMO

LA COMUNICAZIONELA COMUNICAZIONE

dott. Pisoni Laura

La comunicazione La comunicazione

-- èè un processo di scambio di informazioni e di un processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene in un influenzamento reciproco che avviene in un determinato contesto. (determinato contesto. (WatzlawickWatzlawick) )

-- èè un'esperienza continua di relazione con gli altriun'esperienza continua di relazione con gli altri

COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

BASE DELLA RELAZIONE UMANABASE DELLA RELAZIONE UMANA

SENZA COMUNICAZIONE

NON SI PUÒ DIRE DI ESSERE IN RELAZIONE

PerchPerchéécomunicare?comunicare?

dott. Pisoni Laura

…… affidiamoci alle nonneaffidiamoci alle nonnePaola (18 anni) racconta della nonna Paola (18 anni) racconta della nonna ““Le piaceva leggere, scrivere, narrare, mi raccontava le sue storLe piaceva leggere, scrivere, narrare, mi raccontava le sue storie e io lie e io l’’ascoltavo affascinata seduta su un ascoltavo affascinata seduta su un gradino di marmo. Nella sua cucina passavo tanto tempo, mi aiutagradino di marmo. Nella sua cucina passavo tanto tempo, mi aiutava a fare i compiti, ma non solo, va a fare i compiti, ma non solo, mi ricordo le lunghe chiacchierate, e il tavolo che, in base allmi ricordo le lunghe chiacchierate, e il tavolo che, in base all’’occasione, si trasformava in asse da stiro, occasione, si trasformava in asse da stiro, in banco di scuola, in tavolo da gioco. Erano momenti di incontrin banco di scuola, in tavolo da gioco. Erano momenti di incontro, di affetto o, di affetto …… Non riesco a Non riesco a ricordarmi quali regali mi abbia fatto mia nonna, ma ricordo le ricordarmi quali regali mi abbia fatto mia nonna, ma ricordo le parole che scriveva quando miparole che scriveva quando mi

regalava qualcosa, che mi facevano sentire amata, valorizzata, eregalava qualcosa, che mi facevano sentire amata, valorizzata, erano il pirano il piùù bel regalo del mondobel regalo del mondo””..Elisa (21 anni) racconta anche lei della nonnaElisa (21 anni) racconta anche lei della nonna““Non facciamo grandi cose ma, quando siamo insieme, ci dedichiamoNon facciamo grandi cose ma, quando siamo insieme, ci dedichiamo del tempo. Parliamo anche di cosedel tempo. Parliamo anche di cose

difficili ma in modo naturale. Mi piace avere il suo parere di pdifficili ma in modo naturale. Mi piace avere il suo parere di persona grande che riesce a farmi vedere le ersona grande che riesce a farmi vedere le cose in modo diverso, con lei mi sento tranquilla, sento che ccose in modo diverso, con lei mi sento tranquilla, sento che c’è’è del tempo per me, per noi del tempo per me, per noi …… con con semplicitsemplicitàà, una tazza di latte, un toast, e il nostro incontro , una tazza di latte, un toast, e il nostro incontro èè sempre qualcosa di specialesempre qualcosa di speciale””..

Queste narrazioni ci dicono che lQueste narrazioni ci dicono che l’’essere ascoltati, il trovare essere ascoltati, il trovare qualcuno con cui dialogare restano nella qualcuno con cui dialogare restano nella

memoria, ci fanno compagnia, aiutano a memoria, ci fanno compagnia, aiutano a crescere molto di picrescere molto di piùù degli oggetti.degli oggetti.

dott. Pisoni Laura

1) 1) COMUNICARE BENECOMUNICARE BENE in famiglia, a scuola, nei in famiglia, a scuola, nei luoghi educativi luoghi educativi FA BENEFA BENE e può evitare forme di e può evitare forme di disagio, disagio, èè un poun po’’ una forma di prevenzione.una forma di prevenzione.

2) 2) ÈÈ IMPOSSIBILE NON COMUNICAREIMPOSSIBILE NON COMUNICARE, , comunichiamo sempre, anche quando diciamo che comunichiamo sempre, anche quando diciamo che non volevamo dire nulla, anche quando diciamo che non volevamo dire nulla, anche quando diciamo che non vogliamo comunicare. non vogliamo comunicare.

Come adulti occorre esserne consapevoli. .

La comunicazione esce quando vogliamo La comunicazione esce quando vogliamo

ma anche quando non vorremmo. ma anche quando non vorremmo.

dott. Pisoni Laura

STANNO COMUNICANDO?STANNO COMUNICANDO?

dott. Pisoni Laura

Quando siamo in contatto con gli altri, ancor piQuando siamo in contatto con gli altri, ancor piùù con bambini e con bambini e ragazzi che devono imparare e crescere,ragazzi che devono imparare e crescere,

RICORDIAMOCIRICORDIAMOCIche comunichiamo piche comunichiamo piùù attraverso lattraverso l’’esempio, lesempio, l’’atteggiamento, che atteggiamento, che

attraverso le parole, attraverso le parole, loro imparano quello che vedono e

noi comunichiamo quello che siamo.comunichiamo quello che siamo.

Possiamo anche dire “Guarda che è importante comunicare bene”ma siamo convincenti solo attraverso i nostri comportamenti,

e gli esempi che diamo.

Attraverso la buona comunicazione, in famiglia, a scuola, si educa a comunicare bene.

dott. Pisoni Laura

TENIAMO PRESENTE CHE:TENIAMO PRESENTE CHE:1. SAPER PARLARE NON SIGNIFICA SAPER COMUNICARE1. SAPER PARLARE NON SIGNIFICA SAPER COMUNICARE

2. 2. SENTIRE NON SIGNIFICA ASCOLTARESENTIRE NON SIGNIFICA ASCOLTARE

3. NON SI PU3. NON SI PUÒÒ NON COMUNICARE (I ASSIOMA)NON COMUNICARE (I ASSIOMA)

4. COMUNICARE =4. COMUNICARE =>> CONTENUTO + RELAZIONE (II ASSIOMA)CONTENUTO + RELAZIONE (II ASSIOMA)

Ogni essere umano sviluppa Ogni essere umano sviluppa nei primi anni di vitanei primi anni di vita la capacitla capacitàà di di parlare parlare …… con il tempo il linguaggio diventa uno strumento con il tempo il linguaggio diventa uno strumento straordinario per costruirestraordinario per costruire

RELAZIONI CON GLI ALTRI E CON IL MONDORELAZIONI CON GLI ALTRI E CON IL MONDO

COME COME COMUNICHIAMO?COMUNICHIAMO?

ELEMENTI COSTITUTIVIELEMENTI COSTITUTIVI

dott. Pisoni Laura

1) LA PAROLA1) LA PAROLASOLTANTO UN ASPETTO DEL PROCESSO COMUNICATIVOSOLTANTO UN ASPETTO DEL PROCESSO COMUNICATIVO

IL SILENZIO IL SILENZIO comunicacomunica

I GESTI, LA MIMICA ESPRESSIVA, LO SGUARDO, LA I GESTI, LA MIMICA ESPRESSIVA, LO SGUARDO, LA POSTURA, LA DISTANZA INTERPERSONALEPOSTURA, LA DISTANZA INTERPERSONALE

comunicanocomunicano

IL TONO DELLA VOCE, IL TIMBRO, LIL TONO DELLA VOCE, IL TIMBRO, L’’INTENSITINTENSITÀÀ, IL , IL RITMORITMO

comunicanocomunicano

MA MA

LA LA PAROLAPAROLA RIUSCIAMO A CONTROLLARLA RIUSCIAMO A CONTROLLARLA

TUTTO TUTTO IL RESTO EIL RESTO E’’ ISTINTIVO, AFFETTIVO EISTINTIVO, AFFETTIVO EIMMEDIATOIMMEDIATO..

dott. Pisoni Laura

2) 2) TESTATESTA e e CUORECUOREIN OGNI COMUNICAZIONE IN OGNI COMUNICAZIONE ÈÈ PRESENTE:PRESENTE:

Il Il Contenuto Contenuto ciocioèè ciòciò che si dice.che si dice. Guidato dal RAZIONALE Guidato dal RAZIONALE (TESTA(TESTA))

La La RelazioneRelazione ciocioèè comecome viene detto. Guidata dalle EMOZIONI viene detto. Guidata dalle EMOZIONI (CUORE)(CUORE)

I DUE LIVELLI POSSONO ESSERE I DUE LIVELLI POSSONO ESSERE INCOERENTIINCOERENTINell'80% dei casi, il livello EMOZIONALE prevale su quello RAZIONell'80% dei casi, il livello EMOZIONALE prevale su quello RAZIONALENALE"colpisce" di pi"colpisce" di piùù COME COME èè detta una cosa che non CIO' che viene detto.detta una cosa che non CIO' che viene detto.

dott. Pisoni Laura

COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE

COSACOSA UN FIGLIO DICE UN FIGLIO DICE e COSA NOI DICIAMOe COSA NOI DICIAMO--LIVELLO VERBALELIVELLO VERBALE ––

CONTENUTOCONTENUTO COMECOME LO DICE/LO DICIAMO LO DICE/LO DICIAMO –– LIVELLO EMOTIVO LIVELLO EMOTIVO --..

RELAZIONERELAZIONE

ASCOLTO DIASCOLTO DI

SIGNIFICATI DELLE PAROLESIGNIFICATI DELLE PAROLESENTIMENTI ED EMOZIONISENTIMENTI ED EMOZIONI

A A volte, volte, èè sulle sulle emozioni, (RELAZIONI)emozioni, (RELAZIONI) che la comunicazione che la comunicazione non funziona!non funziona!

dott. Pisoni Laura

Elementi della comunicazioneElementi della comunicazionecomunicazione comunicazione -- aspetto di contenuto, la "notizia", i aspetto di contenuto, la "notizia", i

"dati"dati““-- aspetto di relazione che definisce i aspetto di relazione che definisce i

rapporti tra gli interlocutorirapporti tra gli interlocutoridefinisce il modo in cui i dati vengono definisce il modo in cui i dati vengono

trasmessitrasmessi

permette di capire come deve permette di capire come deve essere interpretato il messaggio essere interpretato il messaggio

Ad esempio, si può dire "Bene!" con Ad esempio, si può dire "Bene!" con l'intenzione di lodare qualcuno o l'intenzione di lodare qualcuno o con tono sarcastico per metterlo in con tono sarcastico per metterlo in ridicolo. ridicolo.

dott. Pisoni Laura

Come comunichiamoCome comunichiamo, muove molto le emozioni, , muove molto le emozioni, Es.: se uso un modo sgarbato il contenuto non arriva!!Es.: se uso un modo sgarbato il contenuto non arriva!!

Quando siamo molto arrabbiati, rischiamo di dire le cose in modoQuando siamo molto arrabbiati, rischiamo di dire le cose in modo sbagliatosbagliatoRICORDIAMOCIRICORDIAMOCI

arriva prima arriva prima il modo (il come)il modo (il come) del del contenuto (il cosacontenuto (il cosa)!!)!!

CHIEDIAMOCI: CHIEDIAMOCI: ““in questo momento come siamo in relazione io e lui?in questo momento come siamo in relazione io e lui?””

Genitore al figlio dopo una lite, con tono arrabbiato:Genitore al figlio dopo una lite, con tono arrabbiato: ““Prendi la tua cartella e potala Prendi la tua cartella e potala in camera, e metti via le scarpe in camera, e metti via le scarpe …… poi comincia a studiare e non farti pipoi comincia a studiare e non farti piùù vederevedere””

Pensiero del figlioPensiero del figlio““Se io sono in conflitto con te e tu mi chiedi di sistemare le scSe io sono in conflitto con te e tu mi chiedi di sistemare le scarpe, io le arpe, io le scarpe le lascio lscarpe le lascio lìì proprio perchproprio perchéé sono in conflitto con tesono in conflitto con te””..

dott. Pisoni Laura

In sintesiIn sintesiCi sono Ci sono le parolele parole e ce c’è’è la la musica, lo stile, il modomusica, lo stile, il modo, il , il suono che arriva. suono che arriva.

Un modo sgarbato Un modo sgarbato èè un modo che ti fa subito un modo che ti fa subito difendere.difendere.

CC’è’è il verbaleil verbale e il e il non verbale.non verbale.

Almeno il 55% della comunicazione passa Almeno il 55% della comunicazione passa attraverso il corpo (NON VERBALE).attraverso il corpo (NON VERBALE).

dott. Pisoni Laura

3) 3) ““IL DETTOIL DETTO””Non tutto quello che viene detto arriva al ricevente.Non tutto quello che viene detto arriva al ricevente.

Di Di 100100 cose che abbiamo intenzione di dire, ne cose che abbiamo intenzione di dire, ne riusciamo ad esprimere solo riusciamo ad esprimere solo 8080..

Chi riceve il messaggio Chi riceve il messaggio ne sente solo 60 (a causa ne sente solo 60 (a causa delle interferenze interne o esterne).delle interferenze interne o esterne).Ne comprende però solo 40. Ne comprende però solo 40.

E ne ricorda soloE ne ricorda solo 20.20.

dott. Pisoni Laura

4) IL 4) IL ““NON DETTONON DETTO””

Nella comunicazione il non detto danneggia molto piNella comunicazione il non detto danneggia molto piùù del del detto. detto.

I segreti in famiglia I segreti in famiglia ““lavorano sottolavorano sotto”” e creano patologia. e creano patologia. ““SONO TOSSICISONO TOSSICI””..

Esempio: Se cEsempio: Se c’è’è una separazione e non la si spiega ai figli, una separazione e non la si spiega ai figli, sappiate che i figli si fanno tutta una serie di fantasie, si sappiate che i figli si fanno tutta una serie di fantasie, si colpevolizzano, si danno loro spiegazioni! colpevolizzano, si danno loro spiegazioni!

Se il papSe il papàà va via di casa perchva via di casa perchéé i genitori si separano, i genitori si separano, anche un bambino di 4/5 anni deve riuscire a capire anche un bambino di 4/5 anni deve riuscire a capire cosa sta succedendo.cosa sta succedendo.

dott. Pisoni Laura

5) IL DETTO E IL FATTO5) IL DETTO E IL FATTOQualche esempio. Qualche esempio. Elisa (4 anni): Elisa (4 anni): ““sono capace di abbottonarsi il cappottosono capace di abbottonarsi il cappotto””

la madre la madre ““Ma certo che sei capaceMa certo che sei capace”” e, nel frattempo, lei stessa le abbottona il e, nel frattempo, lei stessa le abbottona il cappotto. cappotto.

UnUn’’altra mamma al figlio di 6 anni :altra mamma al figlio di 6 anni :““Lo so che sei grandeLo so che sei grande”” ma nel frattempo ma nel frattempo ““Vieni Vieni qui che ti infilo le scarpe, dai, che qui che ti infilo le scarpe, dai, che èè tardi!tardi!””..

Un adolescente:Un adolescente: Dai miei genitori avrei voluto piDai miei genitori avrei voluto piùù coerenza, mi dicevano di essere preciso, coerenza, mi dicevano di essere preciso, ordinato e alle riunioni coi prof erano gli ultimi ad arrivare ordinato e alle riunioni coi prof erano gli ultimi ad arrivare …… se ci andavano se ci andavano …… e poi mi e poi mi dicevano che dovevo parlare con loro, fidarmi, ma se tra loro sadicevano che dovevo parlare con loro, fidarmi, ma se tra loro sapevano solo insultarsi!!!!pevano solo insultarsi!!!!

Una ragazzina:Una ragazzina: ““Quando i miei genitori litigano io metto le cuffie e vado inQuando i miei genitori litigano io metto le cuffie e vado in

camera per non sentire, ma li sento. Ho chiesto alla mamma perchcamera per non sentire, ma li sento. Ho chiesto alla mamma perchéé continuate continuate

a litigare?a litigare?”” ““Non sono affari tuoi, non Non sono affari tuoi, non èè un tuo problemaun tuo problema””

e lei mi chiedeva e lei mi chiedeva ““Ma secondo te Ma secondo te èè vero che non vero che non èè un mio problema?un mio problema?””

Queste frasi ci devono far però pensare Queste frasi ci devono far però pensare ……

dott. Pisoni Laura

6) IL FEEDBACK6) IL FEEDBACK

= =

messaggio di ritorno, che vuol dire: messaggio di ritorno, che vuol dire:

““Io parlo come genitore, ma mi preme Io parlo come genitore, ma mi preme

sapere cosa intende mio figliosapere cosa intende mio figlio””. .

La cLa comunicazione non omunicazione non èè un un monologo, allora ci interessa il monologo, allora ci interessa il

ritorno, ritorno,

nellnell’’educazione la comunicazione educazione la comunicazione èè

circolarecircolare..

COSA è ARRIVATOAL RICEVENTE

FEEDBACK

COSA HO DETTO

dott. Pisoni Laura

IL FEEDBACKIL FEEDBACK

Alcuni feedback non sono verbali ma sono Alcuni feedback non sono verbali ma sono dei comportamenti. dei comportamenti.

““A mio figlio ho dato una bella girataA mio figlio ho dato una bella girata””, , il il feedback: feedback: ““SSìì mamma, ho capitomamma, ho capito”” poi poi però ripete la stessa cosa. però ripete la stessa cosa.

Quando cQuando c’è’è un un messaggio di ritorno messaggio di ritorno negativo dobbiamo chiederci: negativo dobbiamo chiederci:

““Potrebbe essere che noi non siamo stati chiari? Potrebbe essere che noi non siamo stati chiari?

Può essere che abbiamo usato della parole che Può essere che abbiamo usato della parole che erano troppo lontane da lui?erano troppo lontane da lui?

Può anche essere che lPuò anche essere che l’’altro non riesca/voglia fare altro non riesca/voglia fare la cosa che noi abbiamo in mentela cosa che noi abbiamo in mente””..

A volte il nostro messaggio non arriva A volte il nostro messaggio non arriva perchperchéé sbagliamo il sbagliamo il modo,modo, a volte a volte perchperchéé ll’’altro non può, non altro non può, non èè capace di capace di fare o capire quella cosa, a volte nella fare o capire quella cosa, a volte nella comunicazione dobbiamo attendere. comunicazione dobbiamo attendere.

PRE PRE –– REQUISITI REQUISITI COMUNICATIVICOMUNICATIVI

dott. Pisoni Laura

MOTIVAZIONE alla comunicazioneMOTIVAZIONE alla comunicazioneEsempio:Esempio:Arriva il figlio, vuol parlare, tu stai facendo il risotto, Arriva il figlio, vuol parlare, tu stai facendo il risotto,

poi riempi la lavastoviglie, poi poi riempi la lavastoviglie, poi …… fai unfai un’’altra cosa altra cosa ……

COMUNICARE richiede sguardo e presenza, COMUNICARE richiede sguardo e presenza, esserciesserci, essere in presenza dell, essere in presenza dell’’altro altro

se capisco che ha proprio bisogno di attenzione, allora il risotse capisco che ha proprio bisogno di attenzione, allora il risotto magari lo to magari lo mescolo se no si incolla, ma la lavastoviglie la lascio lmescolo se no si incolla, ma la lavastoviglie la lascio lìì. .

A volte possiamo anche dire A volte possiamo anche dire ““Aspetta, ora sono stancoAspetta, ora sono stanco”” senza che succeda niente di senza che succeda niente di grave. grave.

Il problema nasce se tutte le volte cIl problema nasce se tutte le volte c’è’è qualcosa da fare. qualcosa da fare.

Nella comunicazione la fretta non aiuta.Nella comunicazione la fretta non aiuta.

dott. Pisoni Laura

VICINANZA O GIUSTA DISTANZAVICINANZA O GIUSTA DISTANZA

…… ll’’abbraccio, il sorriso, il tenere la mano, abbraccio, il sorriso, il tenere la mano, la vicinanza nei momenti di difficoltla vicinanza nei momenti di difficoltàà

la vicinanza la vicinanza èè ““Io ci sono, Io ci sono, se hai vogliase hai voglia puoi parlarepuoi parlare””..

Vorremmo trovare le parole giuste ma siamo in difficoltVorremmo trovare le parole giuste ma siamo in difficoltàà??Allora prepariamo una spremuta, un toast e diamo questo ai nostAllora prepariamo una spremuta, un toast e diamo questo ai nostri figli mentre stanno ri figli mentre stanno

facendo i compiti facendo i compiti magari in questo periodo non hanno voglia di parlare con noi.magari in questo periodo non hanno voglia di parlare con noi.

Pensiamolo su di noi. Pensiamolo su di noi. Ci sono persone che nei momenti di difficoltCi sono persone che nei momenti di difficoltàà ci dicono duemila parole e ci danno fastidio, ci dicono duemila parole e ci danno fastidio,

a volte uno arriva, ti dice mezza frase e ti da volte uno arriva, ti dice mezza frase e ti dàà un abbraccio, lo percepisci perchun abbraccio, lo percepisci perchéé lui lo lui lo sta sentendo. sta sentendo.

Alcune volte non servono parole, Alcune volte non servono parole, èè il corpo che parla, certo il corpo che parla, certo deve interessarmi entrare in contatto con te, se non mi interessa il corpo parlerà.

dott. Pisoni Laura

ASPETTATIVEASPETTATIVEEffetto Effetto pigmalionepigmalione = profezia che si = profezia che si autoavveraautoavvera. .

““Io so giIo so giàà quello che vuole dire mio figlioquello che vuole dire mio figlio”…”… ““Tanto da mio figlio non mi aspetto piTanto da mio figlio non mi aspetto piùù nulla di buononulla di buono”” . . Lui lo sentirLui lo sentiràà, lo sentir, lo sentiràà e ti dimostrere ti dimostreràà la cosa che tu vuoi vedere. la cosa che tu vuoi vedere.

La profezia che si La profezia che si autoavveraautoavvera funziona cosfunziona cosìì: : le persone che hanno un legame affettivo e credono che lle persone che hanno un legame affettivo e credono che l’’altro non valga niente, altro non valga niente,

inconsciamente lo tratteranno di conseguenza e linconsciamente lo tratteranno di conseguenza e l’’altro si comporteraltro si comporteràà per come per come èè stato stato pensato. pensato.

Non vuol dire non far notare le cose negative, il rischio sarebbNon vuol dire non far notare le cose negative, il rischio sarebbe crescere e crescere ““figli di cristallofigli di cristallo””che non reggono le frustrazioni. che non reggono le frustrazioni.

Però Però èè importante riuscire a dire anche importante riuscire a dire anche ““Ti do fiduciaTi do fiducia””, ,

èè importante vedere anche le cose buone. importante vedere anche le cose buone.

Esempio: Esempio: ““Ho preso 8Ho preso 8”” lui dice e io non gli chiedo lui dice e io non gli chiedo ““E il tuo amico, cosa ha preso?E il tuo amico, cosa ha preso?””. Ma sei sicuro . Ma sei sicuro di aver fatto tutto da solo? di aver fatto tutto da solo? Non aspettiamoci sempre il peggio, cerchiamo di avere fiducia.Non aspettiamoci sempre il peggio, cerchiamo di avere fiducia.

…… ma, allora, cosma, allora, cos’è’è la la comunicazione?comunicazione?

dott. Pisoni Laura

Comunicare significa essere in relazione con Comunicare significa essere in relazione con qualcuno che qualcuno che ascolta

dott. Pisoni Laura

Se vi chiedessi di ricordare una persona che ha Se vi chiedessi di ricordare una persona che ha comunicato bene con voi, penserete a cosa vi ha detto, comunicato bene con voi, penserete a cosa vi ha detto, se vi ha detto tante cose, se vi ha dato tanti consigli se vi ha detto tante cose, se vi ha dato tanti consigli ……

…… non se soprattutto vi ha ascoltato.non se soprattutto vi ha ascoltato.

la comunicazione la comunicazione èè soprattutto ascoltosoprattutto ascolto

Non vi Non vi èè mai capitato di iniziare a raccontare qualcosa a mai capitato di iniziare a raccontare qualcosa a qualcuno e lqualcuno e l’’altro prendeva a parlarvi sopra? altro prendeva a parlarvi sopra?

Lui aveva un problema piLui aveva un problema piùù grande del vostro!grande del vostro!

LL’’ascolto ascolto èè ……

dott. Pisoni Laura

Empatia Empatia

““Prenderò i tuoi occhi e li metterò al posto dei miei e tu prendePrenderò i tuoi occhi e li metterò al posto dei miei e tu prenderai i miei occhi e li rai i miei occhi e li metterai al posto dei tuoi, cosmetterai al posto dei tuoi, cosìì io ti vedrò con i tuoi occhi e tu mi vedrai con i miei io ti vedrò con i tuoi occhi e tu mi vedrai con i miei e ci incontreremoe ci incontreremo””. . Louis Moreno, Louis Moreno, psicodrammatistapsicodrammatista

CAPIRE LCAPIRE L’’ALTROALTRO

metterti nella prospettiva dellmetterti nella prospettiva dell’’altro, sapendo che altro, sapendo che non sei lnon sei l’’altroaltro. .

Per capire davvero tuo figlio prova a metterti nei suoi panni Per capire davvero tuo figlio prova a metterti nei suoi panni ““CChe cosa sta passando, cosa sta vivendo?he cosa sta passando, cosa sta vivendo?””. .

Se io guardo una cosa, da qui vedo certi aspetti Se io guardo una cosa, da qui vedo certi aspetti …… ma posso spostarmi e ne vedo altri.ma posso spostarmi e ne vedo altri.

dott. Pisoni Laura

Cosa vedete?Cosa vedete?

dott. Pisoni Laura

Nella comunicazione Nella comunicazione ……Cosa mettiamo sullo sfondo?Cosa mettiamo sullo sfondo?

Cosa mettiamo in primo piano?Cosa mettiamo in primo piano?A chi appartiene la difficoltA chi appartiene la difficoltàà??

Cosa rispondereste?Cosa rispondereste?

FIGLIA 12 anniFIGLIA 12 anniMamma, non ne posso piMamma, non ne posso piùù di voi, discutete sempre, non cdi voi, discutete sempre, non c’è’è mai un momento tranquillo, non so come fare a studiare mai un momento tranquillo, non so come fare a studiare

per lper l’’esame!!!!esame!!!!

FIGLIO 10 anniFIGLIO 10 anniA scuola non ci vado piA scuola non ci vado piùù! Mi fanno sempre i dispetti e la maestra non dice niente ! Mi fanno sempre i dispetti e la maestra non dice niente ……

Ho detto di no! Non voglio cenare stasera!Ho detto di no! Non voglio cenare stasera!

FIGLIO 7 anniFIGLIO 7 anniMagari mi prendessi lMagari mi prendessi l’’influenza come Francesca, che fortunata influenza come Francesca, che fortunata èè lei!!!lei!!!

Mario non vuole giocare con me oggi Mario non vuole giocare con me oggi ……

FIGLIA 4 anniFIGLIA 4 anniNon ho nessuno con cui giocare, elisa non gioca piNon ho nessuno con cui giocare, elisa non gioca piùù con me con me ……

dott. Pisoni Laura

LL’’ASCOLTO ATTIVOASCOLTO ATTIVO�� abilitabilitàà che si può apprendere ed allenare ed ha un ruolo che si può apprendere ed allenare ed ha un ruolo fondamentale nella comunicazione efficacefondamentale nella comunicazione efficace

Ascolto attivoAscolto attivo

cogliere i significati e le richieste AL DI LAcogliere i significati e le richieste AL DI LA’’ delle parole, delle parole, in una posizione non valutativa e libera da pregiudizi.in una posizione non valutativa e libera da pregiudizi.

Molte volte Molte volte SENTIAMOSENTIAMO ma non ma non ASCOLTIAMO ASCOLTIAMO

LIVELLO AFFETTIVOLIVELLO AFFETTIVO

CONDIVISIONE EMPATICA DELLE EMOZIONI E CONDIVISIONE EMPATICA DELLE EMOZIONI E DEI VISSUTI DEI VISSUTI

dott. Pisoni Laura

ASCOLTO ATTIVOASCOLTO ATTIVOpre requisitipre requisiti

PRESTARE ATTENZIONEPRESTARE ATTENZIONEMeglio guardare lMeglio guardare l’’interlocutore in viso interlocutore in viso

MOSTRARE APERTAMENTE CHE SI STA ASCOLTANDOMOSTRARE APERTAMENTE CHE SI STA ASCOLTANDOAnnuire, sorridere ed usare altre espressioni facciali, assumereAnnuire, sorridere ed usare altre espressioni facciali, assumere una postura una postura

aperta, dare piccoli cenni verbali (aperta, dare piccoli cenni verbali (““sisi””, , ““ahah””, ok);, ok);

RINVIARE A DOPO I PROPRI PENSIERIRINVIARE A DOPO I PROPRI PENSIERILe interruzioni frustrano lLe interruzioni frustrano l’’interlocutore e limitano la piena comprensione del interlocutore e limitano la piena comprensione del

messaggio. messaggio.

ESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI CON RISPETTOESPRIMERE LE PROPRIE OPINIONI CON RISPETTOEssere sinceri non significa mancare di rispettoEssere sinceri non significa mancare di rispetto

dott. Pisoni Laura

1. INFORMAZIONI DI RITORNO1. INFORMAZIONI DI RITORNO e RIFORMULAZIONE DEI e RIFORMULAZIONE DEI MESSAGGIMESSAGGI

�� danno la conferma delldanno la conferma dell’’ascoltoascolto�� riducono la probabilitriducono la probabilitàà di undi un’’errata interpretazione di ciò che errata interpretazione di ciò che èè stato dettostato detto�� Comunicano interesse a comprendere profondamenteComunicano interesse a comprendere profondamente

Dire parafrasandoDire parafrasando ““Quello che mi dici sembra Quello che mi dici sembra …”…”,, Ma allora ti senti Ma allora ti senti ……, Sembra che tu , Sembra che tu ……

Fare domande che possano chiarireFare domande che possano chiarire ““Mi spieghi meglio Mi spieghi meglio …”…” ““Vuoi dire che Vuoi dire che …”…”, , Dal tuo punto di vista Dal tuo punto di vista ……

RiassumereRiassumere ““Quindi se ho capito bene mi sta dicendo Quindi se ho capito bene mi sta dicendo …”…”

Semplici frasi invito Semplici frasi invito Capisco Capisco …… davvero davvero …… ah ah …… MmmMmm ……mama veramente! veramente! ……Interessante Interessante …… Mi dispiace questo Mi dispiace questo ……

Raccontami Raccontami …… Spiegami meglio Spiegami meglio …… Ti va di parlarne? Ti va di parlarne? …… Mi sa che questa cosa ti fa soffrire Mi sa che questa cosa ti fa soffrire …… Hai voglia di dirmi qualcosa?Hai voglia di dirmi qualcosa?

INVITANO, LASCIANO ALLINVITANO, LASCIANO ALL’’ALTRO LA SCELTA, COMUNICANO ALTRO LA SCELTA, COMUNICANO ACCETTAZIONEACCETTAZIONE

ASCOLTO ATTIVO ASCOLTO ATTIVO -- competenzecompetenze

1. INFORMAZIONI DI RITORNO1. INFORMAZIONI DI RITORNO e e RIFORMULAZIONE DEI MESSAGGIRIFORMULAZIONE DEI MESSAGGI

� Aiutano l’altro a prendere coscienza dei propri sentimenti, ad esprimere le proprie emozioni, anche quelle negative

� Facilita nell’altro il processo autonomo di soluzione dei problemi� Rende l’altro più disponibile ad accogliere quanto gli si dice

FONDAMENTALE CHECi sia la sincera volontà di ascoltare, e ci si senta in grado di

accettare lo stato d’animo dell’altro

Ci sia la consapevolezza che lCi sia la consapevolezza che l’’altro sia una persona distinta da altro sia una persona distinta da noi con propri legittimi pensieri sentimenti e noi con propri legittimi pensieri sentimenti e punti di vistapunti di vista

EsempioFIGLIA:Vorrei che una volta tanto mi venisse un raffreddore, come a Barbara, lei sì che èfortunata

GENITORE: a) ti senti un po’ sfortunata …?b) non devi desiderare di ammalarti!c) sei invidiosa di barbara.

FIGLIA: Si, lei può saltare la scuola e io mai!GENITORE: a) Ti piacerebbe ogni tanto saltare la scuola?

b) Andare a scuola dovrebbe piacerti!c) Non ottieni mai quello che vuoi!

FIGLIA: Sono stufa di andare a scuola tutti i giorni, odio i compiti, le lezioni e le maestreGENITORE: a) tanto sai che devi andare!

b) non imparerai mai niente con questo atteggiamento negativo!

c) mi sa che la scuola non ti piaccia molto e ultimamente sei stanca di andarci.

FIGLIA: Non è che non mi piaccia proprio, ma la maestra sai cosa fa? Tutti i giorni ci dice come si dovrebbe comportare un bravo bambino e poi fa l’elenco di tutte le cose che dobbiamo fare

GENITORE: a) faresti meglio ad ascoltarla, vai a scuola per questo!

b) non ti piace come dice le cose, sembra una predica?

c) se tu fossi più giudiziosa capiresti quanto sono importanti le regole!!

FIGLIA: Si, anche perché se fai come dice sembri il lecchino della maestra, e già io non ho molte amiche, figuriamoci dopo …

� ATTENZIONE ALLE FRASI KILLER DELLA COMUNICAZIONE!!

Esempio

dott. Pisoni Laura

Atteggiamenti Atteggiamenti killerkiller della comunicazionedella comunicazione

QUANDO UN FIGLIO QUANDO UN FIGLIO ÈÈ IN DIFFICOLTIN DIFFICOLTÀÀ, HA UN PROBLEMA, CI SONO , HA UN PROBLEMA, CI SONO DEI TENTATIVI COMUNICATIVI DA EVITARE PERCHDEI TENTATIVI COMUNICATIVI DA EVITARE PERCHÈÈIMPEDISCONO UNA COMUNICAZIONE SPONTANEAIMPEDISCONO UNA COMUNICAZIONE SPONTANEA

1. Dare ordini, comandare, dirigere.1. Dare ordini, comandare, dirigere.““ Bisogna che tu ...Bisogna che tu ...”” ““Tu devi Tu devi …”…” ““Tu farai Tu farai …”…”««Smettila di agitarti e porta a termine i compiti.Smettila di agitarti e porta a termine i compiti.»»““Non parlare a tua madre in quel modo!Non parlare a tua madre in quel modo!””““Non mi interessa quello che fanno gli altri genitori, tu alla feNon mi interessa quello che fanno gli altri genitori, tu alla festa non ci vai!sta non ci vai!””COMUNICA una mancanza di accettazione, o scarsa stima nei confroCOMUNICA una mancanza di accettazione, o scarsa stima nei confronti del figlio.nti del figlio.NON RESPONSABILIZZANON RESPONSABILIZZAEMOZIONE: timore, collera, rabbia, risentimentoEMOZIONE: timore, collera, rabbia, risentimentoREAZIONE : sfida, volontREAZIONE : sfida, volontàà di verificare ldi verificare l’’autoritautoritàà, comportamenti ribelli, ostilit, comportamenti ribelli, ostilitàà..

2. Minacciare, avvisare, mettere in guardia.2. Minacciare, avvisare, mettere in guardia.““EE’’ meglio per te che la smetti, altrimenti finisce malemeglio per te che la smetti, altrimenti finisce male”” ““Ancora una parola e finisci in camera tuaAncora una parola e finisci in camera tua””

““Non ti farai mai degli amici se Non ti farai mai degli amici se …”…”COMUNICA una mancanza di accettazione, di fiducia. COMUNICA una mancanza di accettazione, di fiducia. EMOZIONE: risentimento, rabbia, paura e sottomissioneEMOZIONE: risentimento, rabbia, paura e sottomissioneREAZIONE: ribellione, ostilitREAZIONE: ribellione, ostilitàà..

dott. Pisoni Laura

3. Fare la predica, moralizzare.3. Fare la predica, moralizzare.““Non dovresti reagire cosNon dovresti reagire cosìì …”…” ““la pazienza la pazienza èè una virtuna virtùù che che dovresti impararedovresti imparare””

««Sai che Sai che èè tuo dovere studiare a scuola. tuo dovere studiare a scuola. EMOZIONE: comunicano una mancanza di fiducia nel senso di EMOZIONE: comunicano una mancanza di fiducia nel senso di

responsabilitresponsabilitàà dei figlidei figliREAZIONE: radicarsi nelle posizioni = Chiusura e controREAZIONE: radicarsi nelle posizioni = Chiusura e contro--

moralismo moralismo ““BBèè allora anche tu dovresti allora anche tu dovresti ……

4. Offrire soluzioni, consigli, avvertimenti4. Offrire soluzioni, consigli, avvertimenti..““PerchPerchéé tu non tu non ……??”” ““Quello che farei io al posto tuo Quello che farei io al posto tuo èè …”…”

““Consentimi di darti un suggerimento Consentimi di darti un suggerimento …”…”EMOZIONE: sfiducia, inadeguatezzaEMOZIONE: sfiducia, inadeguatezzaCONSEGUENZA: Impediscono di riflettere sul suo problema, di CONSEGUENZA: Impediscono di riflettere sul suo problema, di

considerare soluzioni alternative e di sperimentarle realmente. considerare soluzioni alternative e di sperimentarle realmente. Possono provocare dipendenza, o al contrario resistenza e contraPossono provocare dipendenza, o al contrario resistenza e contrasto sto

verso il genitore.verso il genitore.

dott. Pisoni Laura

5. Argomentare con la logica, insegnare.5. Argomentare con la logica, insegnare.

““Ecco perchEcco perchéé tu sbagli tu sbagli …”…” ““In realtIn realtàà le cose stanno cosle cose stanno cosìì …”…”, , ““SSìì, , però, però, …”…”

Es.: Es.: ««Guardiamo in faccia alla realtGuardiamo in faccia alla realtàà. Dovresti renderti conto che . Dovresti renderti conto che sono rimasti soltanto 2 mesi di scuola per recuperare sono rimasti soltanto 2 mesi di scuola per recuperare …”…”

EMOZIONE: sfiducia, bassa stima di sEMOZIONE: sfiducia, bassa stima di séé, inadeguatezza, inferiorit, inadeguatezza, inferioritààREAZIONE: posizioni difensive e controREAZIONE: posizioni difensive e contro--argomentazioni, tirarsi argomentazioni, tirarsi

indietro e smettere di ascoltare.indietro e smettere di ascoltare.

6. Giudicare, criticare, biasimare.6. Giudicare, criticare, biasimare.

““Tu sei un indolente Tu sei un indolente …”…” ““Tu non pensi come una persona maturaTu non pensi come una persona matura””««O sei un pigro o sei un perditempoO sei un pigro o sei un perditempo»» ““Tu sei Tu sei …”…”

EMOZIONE: incompetenza, inferioritEMOZIONE: incompetenza, inferioritàà, stupidit, stupiditàà, povert, povertàà di di giudizio. MOLTO PERICOLOSO!!!giudizio. MOLTO PERICOLOSO!!!

REAZIONE: interruzione della comunicazione per timore del REAZIONE: interruzione della comunicazione per timore del giudizio; i pigiudizio; i piùù grandi ribattono: grandi ribattono: ““senti chi parla!senti chi parla!””

dott. Pisoni Laura

7. Ridicolizzare, Etichettare, usare frasi fatte.7. Ridicolizzare, Etichettare, usare frasi fatte.““MMa sa sìì, hai perso la morosa, non ti ha invitato alla festa, ce ne sono, hai perso la morosa, non ti ha invitato alla festa, ce ne sono di festedi feste””.. Proviamo a Proviamo a

tornare ai nostri 13 anni, quando non ci invitavano alle feste, tornare ai nostri 13 anni, quando non ci invitavano alle feste, e proviamo a e proviamo a ricordare come ci sentivamo ricordare come ci sentivamo ……

““Scansafatiche!Scansafatiche!”” ““Piagnone!Piagnone!”” ““Sei proprio un furbacchione Sei proprio un furbacchione …”…”

EMOZIONE: sentirsi svalutato, non amato, aggreditoEMOZIONE: sentirsi svalutato, non amato, aggreditoREAZIONI: effetti devastanti sullREAZIONI: effetti devastanti sull’’immagine di simmagine di séé. . Tali aspetti della valutazione negativa e della critica provocanTali aspetti della valutazione negativa e della critica provocano spesso o spesso

rappresaglie verbali.rappresaglie verbali.

8. Interpretare, analizzare, diagnosticare.8. Interpretare, analizzare, diagnosticare.““Tu sei semplicemente stanco Tu sei semplicemente stanco …”…” ““Tu in realtTu in realtàà non vuoi dire questo non vuoi dire questo …”…” ““Ciò Ciò

che non va con te che non va con te èè …”…” ««Stai proprio cercando di non fare quello che ti Stai proprio cercando di non fare quello che ti èèstato detto.stato detto.»»

EMOZIONE: non compreso; denudato se lEMOZIONE: non compreso; denudato se l’’analisi del genitore analisi del genitore èè corretta; corretta; accusato ingiustamente e si arrabbia quando laccusato ingiustamente e si arrabbia quando l’’analisi analisi èè sbagliata.sbagliata.

REAZIONE: timoroso nellREAZIONE: timoroso nell’’esporsi, blocco della comunicazione piesporsi, blocco della comunicazione piùù che maiche mai

dott. Pisoni Laura

9. Fare apprezzamenti, manifestare compiacimenti.9. Fare apprezzamenti, manifestare compiacimenti.““Bene, io penso che tu stia facendo un ottimo lavoro Bene, io penso che tu stia facendo un ottimo lavoro …”…” ““Hai proprio ragione: Hai proprio ragione:

questo insegnante sembra terribilequesto insegnante sembra terribile”” ««Sei davvero un ragazzo capaceSei davvero un ragazzo capace””Indicano una alta aspettativa. Tali messaggi possono apparire coIndicano una alta aspettativa. Tali messaggi possono apparire come tentativi me tentativi

manipolatori, orientati a incoraggiare i comportamenti desideratmanipolatori, orientati a incoraggiare i comportamenti desiderati dai genitori.i dai genitori.EMOZIONE: ansietEMOZIONE: ansietàà o disappunto quando la percezione che si ha di so disappunto quando la percezione che si ha di séé stessi stessi

non coincide con gli apprezzamenti. non coincide con gli apprezzamenti.

10. Rassicurare, consolare.10. Rassicurare, consolare.““Non aver paura Non aver paura …”…” ““Vedrai, ti andrVedrai, ti andràà meglio meglio …”…” ““Su, fatti coraggio Su, fatti coraggio …”…”««Non sei lNon sei l’’unico che ha provato queste cose. Mi sono sentito nello stesso munico che ha provato queste cose. Mi sono sentito nello stesso modo odo

quando ho dovuto affrontare quando ho dovuto affrontare …»…»EMOZIONE: sentirsi incompreso. Suscitano forti sentimenti di ostEMOZIONE: sentirsi incompreso. Suscitano forti sentimenti di ostilitilitàà ((““EE’’

facile per tefacile per tedire questo dire questo …”…”) perch) perchéé la rassicurazione implica che la persona in crisi stia la rassicurazione implica che la persona in crisi stia

esagerando. esagerando. Spesso si coglie il messaggio come Spesso si coglie il messaggio come ““Non mi piace che tu stia maleNon mi piace che tu stia male””. . Rassicurare e consolare sono usati spesso come difesa, perchRassicurare e consolare sono usati spesso come difesa, perchéé non si riuscirebbe non si riuscirebbe

altrimenti ad affrontare i forti sentimenti negativi dellaltrimenti ad affrontare i forti sentimenti negativi dell’’altro.altro.

dott. Pisoni Laura

11. Contestare, indagare, mettere in dubbio.11. Contestare, indagare, mettere in dubbio.““PerchPerchéé ……??”” ““Chi Chi ……??”” ““Ma cosa hai fatto?Ma cosa hai fatto?”” ““Come?Come?””Es.: Es.: ««Credi che il compito che ti Credi che il compito che ti èè stato assegnato sia troppo difficile? Quanto stato assegnato sia troppo difficile? Quanto

tempo ci hai dedicato? Perchtempo ci hai dedicato? Perchéé hai aspettato coshai aspettato cosìì tanto a chiedere aiuto? tanto a chiedere aiuto? EMOZIONI: ansia e fanno perdere di vista il problema. LimitazionEMOZIONI: ansia e fanno perdere di vista il problema. Limitazione della liberte della libertàà

di dire e non diredi dire e non direRisponde ai bisogni indagativi dellRisponde ai bisogni indagativi dell’’adulto, ma incutono sfiducia.adulto, ma incutono sfiducia.

12. Cambiare argomento, minimizzare, ironizzare.12. Cambiare argomento, minimizzare, ironizzare.““Parliamo piuttosto di cose piacevoli, Parliamo piuttosto di cose piacevoli, …”…” ““PerchPerchéé non provi invece ad andartene non provi invece ad andartene

in giro per il mondo?in giro per il mondo?”” ““Adesso non Adesso non èè il momento il momento …”…” ““Torniamo di nuovo Torniamo di nuovo alla nostra lezionealla nostra lezione”” MA ANCHE voltare le spalleMA ANCHE voltare le spalle

Suggerisce che conviene evitare le difficoltSuggerisce che conviene evitare le difficoltàà della vita piuttosto che affrontarle. della vita piuttosto che affrontarle. Ne può conseguire che i problemi siano considerati di scarsa impNe può conseguire che i problemi siano considerati di scarsa importanza, oortanza, o

addirittura privi di valore. addirittura privi di valore. Minimizzando il problema, si scoraggia ad aprirsi quando si trovMinimizzando il problema, si scoraggia ad aprirsi quando si trova in difficolta in difficoltàà..

dott. Pisoni Laura

ASCOLTO ATTIVO ASCOLTO ATTIVO -- competenzecompetenze2. INVIO DI MESSAGGI IO anzich2. INVIO DI MESSAGGI IO anzichéé MESSAGGI TUMESSAGGI TU

Es. Es. ““io mi sento in difficoltio mi sento in difficoltàà quando trovo le tue cose in disordinequando trovo le tue cose in disordine””anzichanzichéé ““tu sei sempre il solito disordinatotu sei sempre il solito disordinato””

1)1) Dichiarazione del proprio stato dDichiarazione del proprio stato d’’animoanimo

2)2) Descrizione neutra, non giudicante del comportamento del figlioDescrizione neutra, non giudicante del comportamento del figlio

3)3) Descrizione degli effetti concreti e tangibili provocati dal Descrizione degli effetti concreti e tangibili provocati dal comportamento del figliocomportamento del figlio

MESSAGGIO IOMESSAGGIO IO: E: E’’ una rivelazione che vi descrive, spiega le vostre una rivelazione che vi descrive, spiega le vostre emozioni, emozioni, èè un messaggio autentico, in prima persona, chiaro, un messaggio autentico, in prima persona, chiaro, comprensibile. Ecomprensibile. E’’ una dichiarazione del vostro stato che aiuta gli una dichiarazione del vostro stato che aiuta gli altri a conoscervi meglio.altri a conoscervi meglio.

dott. Pisoni Laura

MESSAGGI MESSAGGI –– IOIO

�� TU mi fai sempre arrabbiareTU mi fai sempre arrabbiareIO mi arrabbio quando tuIO mi arrabbio quando tu……....Quando usi il Quando usi il ‘‘tutu’’ con tutta probabilitcon tutta probabilitàà la persona che ascolta si la persona che ascolta si mette sulla difensivamette sulla difensivaQuando parti usando Quando parti usando ‘‘ioio’’ ll’’altro non può obiettare o negare che altro non può obiettare o negare che tu sia arrabbiato,quello che stai provando. tu sia arrabbiato,quello che stai provando.

�� EsempioEsempio11 sono/mi sento arrabbiatasono/mi sento arrabbiata22 quando mi avverti allquando mi avverti all’’ultimo momentoultimo momento3 perch3 perchéé mi sento non considerata / non posso organizzare altromi sento non considerata / non posso organizzare altro(evita i giudizi mascherati quando dici il (evita i giudizi mascherati quando dici il ‘‘percheperche’’esempio:esempio: perchperchéé ee’’ da maleducati)da maleducati)4 voglio che me lo dica per tempo4 voglio che me lo dica per tempo

dott. Pisoni Laura

MESSAGGI MESSAGGI –– IO versusIO versusKILLERKILLER COMUNICATIVICOMUNICATIVI

�� Colpevolizzare Colpevolizzare : : tu mi fai star male tutte le volte che tu mi fai star male tutte le volte che ……..MESSAGGIOMESSAGGIO IOIO : : IoIo sto male quando tu sto male quando tu ……..

Giudicare Giudicare ssei un arrogante/ti credi di essere intelligente eccei un arrogante/ti credi di essere intelligente eccMESSAGGIO IO : MESSAGGIO IO : IoIo rimango male quando mi critichi di fronte agli rimango male quando mi critichi di fronte agli altrialtri

�� Accusare Accusare tu te ne freghi di metu te ne freghi di meMESSAGGIO IO : MESSAGGIO IO : IoIo non mi sento ascoltata/considerata quando non mi sento ascoltata/considerata quando ……..

�� Ordinare . Ordinare . ma stai zitta una buona volta, parli sempre a vanverama stai zitta una buona volta, parli sempre a vanveraMESSAGGIO IO : MESSAGGIO IO : IoIo sono irritato quando mi Parli cossono irritato quando mi Parli cosìì

�� Dare giudizi moraliDare giudizi morali : : dovresti../non dovrestidovresti../non dovrestiMESSAGGIO IO : Penso che sarebbe utile/giusto da parte tua MESSAGGIO IO : Penso che sarebbe utile/giusto da parte tua ……

�� Domandare Domandare : : perchperchèè ogni volta che usciamo ti metti a parlare con tutti e non ogni volta che usciamo ti metti a parlare con tutti e non mi ascoltimi ascoltiMessaggio IO :Messaggio IO :IoIo mi sento a disagio e ignorato quando mi sento a disagio e ignorato quando ……

MESSAGGIOMESSAGGIO TU: TU: Che bravo bambino sei quando aiuti la Che bravo bambino sei quando aiuti la mammamamma

MESSAGGIOMESSAGGIO IO: IO: sono contenta che tu mi abbia aiutata, mi ha sono contenta che tu mi abbia aiutata, mi ha fatto proprio piacerefatto proprio piacere

MESSAGGIOMESSAGGIO TU: TU: Avete intenzione di continuare per molto con Avete intenzione di continuare per molto con questo chiasso?questo chiasso?

MESSAGGIOMESSAGGIO IO: IO: Vorrei stare un poVorrei stare un po’’ tranquillo, ho un lavoro tranquillo, ho un lavoro molto importante da terminaremolto importante da terminare..

MESSAGGIOMESSAGGIO TU: TU: Vuoi stare un poVuoi stare un po’’ zitto!zitto!MESSAGGIOMESSAGGIO IO: IO: Mi sa che non riesco a terminare questo lavoro Mi sa che non riesco a terminare questo lavoro

se continuo a chiacchierare con te.se continuo a chiacchierare con te.MESSAGGIOMESSAGGIO TU: TU: Ma non vedi che ore sono, adesso ti viene in Ma non vedi che ore sono, adesso ti viene in

mente di discutere di questa cosa?!mente di discutere di questa cosa?!MESSAGGIOMESSAGGIO IO: IO: Ora sono stanco ed Ora sono stanco ed èè ora di andare tutti a ora di andare tutti a

dormire, domani ne parleremo con calma.dormire, domani ne parleremo con calma.

Come possiamo fare?Come possiamo fare?

dott. Pisoni Laura

A COMUNICARE SI IMPARA, A COMUNICARE SI IMPARA, non non èè unauna competenzacompetenza innatainnata..

ImparareImparare a a parlareparlare non non èè connessoconnesso con con ll’’imparareimparare a a comunicarecomunicare: : competenzecompetenze diverse!!diverse!!

NeiNei primiprimi 2/3 2/3 annianni di vita di vita sisi imparaimpara a a parlareparlare, , ilil restoresto delladella vita serve vita serve ad ad imparareimparare ad ad

ASCOLTARE e COMUNICAREASCOLTARE e COMUNICARE

LA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA LA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA NON ACCADE SEMPLICEMENTE NON ACCADE SEMPLICEMENTE O MECCANICAMENTE MA O MECCANICAMENTE MA

VA CURATA VA CURATA

dott. Pisoni Laura

clima di rispetto e accettazioneclima di rispetto e accettazione

LL’’ACCETTAZIONE DELLACCETTAZIONE DELL’’ALTRO ALTRO COSCOSìì COME COME ÈÈ

SENTIRSI SINCERAMENTE ACCETTATI PERMETTE IL SENTIRSI SINCERAMENTE ACCETTATI PERMETTE IL POSSIBILE CAMBIAMENTO.POSSIBILE CAMBIAMENTO.

SENTIRSI AMATI E VOLUTI PROMUOVE LA CRESCITA MENTALESENTIRSI AMATI E VOLUTI PROMUOVE LA CRESCITA MENTALE

NON BASTA PROVARE ACCETTAZIONE, NON BASTA PROVARE ACCETTAZIONE, OCCORRE CHE IL FIGLIO LA SENTA.OCCORRE CHE IL FIGLIO LA SENTA.

SI IMPARA A MANIFESTARLA!SI IMPARA A MANIFESTARLA!

““ripetiripeti spessospesso a un a un ragazzoragazzo cheche èè cattivocattivo, e quasi , e quasi certamentecertamente lo lo diventerdiventeràà”” ((effettoeffetto PigmalionePigmalione))

dott. Pisoni Laura

PerchPerchéé allenarsi?allenarsi?

�� giova a tutti i membri della famiglia indistintamente.giova a tutti i membri della famiglia indistintamente.

�� I figli imparano le modalitI figli imparano le modalitàà comunicative dai loro genitori: perciò comunicative dai loro genitori: perciò se questi usano una comunicazione aperta ed efficace lo stesso se questi usano una comunicazione aperta ed efficace lo stesso faranno i figli. faranno i figli.

�� Quando la comunicazione tra genitori e figli Quando la comunicazione tra genitori e figli èè efficace i figli si efficace i figli si creano uncreano un’’immagine di se stessi positiva e gratificante immagine di se stessi positiva e gratificante

�� quando la comunicazione quando la comunicazione èè inefficace spesso si insinua in loro inefficace spesso si insinua in loro ll’’idea di essereidea di essere inascoltati o incompresi e di conseguenza di inascoltati o incompresi e di conseguenza di essere poco importanti essere poco importanti

dott. Pisoni Laura

LE REGOLE DELLA LE REGOLE DELLA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

CHI PARLACHI PARLAParlare di sParlare di séé: parlate dei vostri : parlate dei vostri

sentimenti, aspettative e sentimenti, aspettative e pensieri in relazione alla pensieri in relazione alla situazionesituazione

Concretizzazione: restate nella Concretizzazione: restate nella situazione concreta, nel qui e situazione concreta, nel qui e oraora

Dare significato: cercate di far Dare significato: cercate di far emergere perchemergere perchéé la situazione la situazione èè importante per voiimportante per voi

CHI ASCOLTACHI ASCOLTAAscolto attivo/interessato: Ascolto attivo/interessato:

guardare lguardare l’’altro, fornite altro, fornite informazioni di ritorno, informazioni di ritorno, limitatevi ad ascoltare senza limitatevi ad ascoltare senza commenticommenti

Attenzione impegnata: ponete Attenzione impegnata: ponete domande aperte per poter domande aperte per poter comprendere meglio il punto comprendere meglio il punto di vista delldi vista dell’’altroaltro

Ricapitolazione: ripetete ciò che Ricapitolazione: ripetete ciò che avete capito, riformulando avete capito, riformulando con le vostre parole quello con le vostre parole quello che lche l’’altro ha dettoaltro ha detto

Come siamo?Come siamo?Che stile solitamente Che stile solitamente

utilizziamo?utilizziamo?

dott. Pisoni Laura

STILI comunicativi 1 STILI comunicativi 1 PASSIVOPASSIVOPRESUPPOSTO: dover sempre piacere ai figliPRESUPPOSTO: dover sempre piacere ai figli““tra noi non deve mai esserci nessun conflittotra noi non deve mai esserci nessun conflitto””..

““LL’’importante importante èè che mio figlio non abbia problemi, che sia tranquilloche mio figlio non abbia problemi, che sia tranquillo”” . . Ci si adatta alla persona che ha di fronte: il genitore deve semCi si adatta alla persona che ha di fronte: il genitore deve sempre adattarsi al figlio. pre adattarsi al figlio.

Non si esprimono i propri desideri e sentimentiNon si esprimono i propri desideri e sentimenti

Bambini re o despoti della famigliaBambini re o despoti della famiglia. . ““Andiamo a letto tutti alle nove perchAndiamo a letto tutti alle nove perchéé lui ci manda a lettolui ci manda a letto””. .

““Non posso lasciarlo alla scuola materna perchNon posso lasciarlo alla scuola materna perchéé lui urlalui urla””. .

Lui urla, fa il suo mestiere, a noi viene chiesto di tollerare lLui urla, fa il suo mestiere, a noi viene chiesto di tollerare l’’urlo e magari di intervenire. urlo e magari di intervenire.

Il conflitto fa parte della relazione umana. Se in una famigliaIl conflitto fa parte della relazione umana. Se in una famiglia, ogni tanto, si discute perch, ogni tanto, si discute perchéési hanno posizioni diverse e si afferma la propria posizione, qusi hanno posizioni diverse e si afferma la propria posizione, questo non esto non èè negativo. negativo.

Quando i conflitti sono sotto, passa lQuando i conflitti sono sotto, passa l’’idea che non se ne debba parlare e spesso i figli non idea che non se ne debba parlare e spesso i figli non imparano: o buttano fuori i conflitti in maniera distruttiva o nimparano: o buttano fuori i conflitti in maniera distruttiva o non li vivono. on li vivono.

dott. Pisoni Laura

STILI comunicativi 2 STILI comunicativi 2 AGGRESSIVOAGGRESSIVOPRESUPPOSTOPRESUPPOSTO

genitore sempre sul piede di guerra, con la lancia in resta genitore sempre sul piede di guerra, con la lancia in resta ““Mio figlio lo piego, lo piego sempreMio figlio lo piego, lo piego sempre”” . .

Il genitore aggressivo vuole avere la meglio sul figlio: lo contIl genitore aggressivo vuole avere la meglio sul figlio: lo controlla con la voce, rolla con la voce, con le parole, con il fatto che con le parole, con il fatto che èè pipiùù grande.grande.

LL’’aggressivitaggressivitàà viene appresaviene appresaLe persone aggressive muovono in noi rabbia, paura, umiliazione,Le persone aggressive muovono in noi rabbia, paura, umiliazione, offesa offesa

LL’’aggressivitaggressivitàà gratuita ritornagratuita ritornai figli trattati con durezza ingiustificata prenderanno a considi figli trattati con durezza ingiustificata prenderanno a considerare il genitore erare il genitore

come un soggetto odioso da cui allontanarsi come un soggetto odioso da cui allontanarsi ““Adesso te la farò pagareAdesso te la farò pagare””

LL’’aggressivo vede solo i risultati a breve termineaggressivo vede solo i risultati a breve termine““Mi sento meglio! Hai visto che ho avuto la meglio!Mi sento meglio! Hai visto che ho avuto la meglio!”” . .

dott. Pisoni Laura

STILI comunicativi 3 ASSERTIVOSTILI comunicativi 3 ASSERTIVOPRESUPPOSTOPRESUPPOSTO

pronto ad ascoltare il punto di vista espresso dellpronto ad ascoltare il punto di vista espresso dell’’altroaltrosa esprimere il proprio punto di vista e il proprio disaccordosa esprimere il proprio punto di vista e il proprio disaccordo in in

modo autentico, con calma. modo autentico, con calma. Genitore che non cerca lGenitore che non cerca l’’amicizia del figlio ma sa amicizia del figlio ma sa

tollerare il conflitto e sa negoziare. tollerare il conflitto e sa negoziare. Negoziazione = la terza via, che non Negoziazione = la terza via, che non èè nnéé la mia nla mia néé la tua ma la tua ma

èè la nostrala nostra

Non Non èè facile usare questo stile comunicativo facile usare questo stile comunicativo perchperchéé non si tratta di una non si tratta di una frasettafrasettada imparare a memoria da imparare a memoria ma di uno ma di uno stile da assimilarestile da assimilare..

dott. Pisoni Laura

Vittorino Vittorino AndreoliAndreoli

““Carissimo, ti dico subito che sono vecchio e faccio parte Carissimo, ti dico subito che sono vecchio e faccio parte

della categoria dei nonni. Sono convinto che non sia della categoria dei nonni. Sono convinto che non sia

accettabile il mutismo tra generazioni.accettabile il mutismo tra generazioni.

EE’’ meglio parlare che stare muti.meglio parlare che stare muti.

Nel mutismo nascono rancori, odi e allora non bisogna Nel mutismo nascono rancori, odi e allora non bisogna

stancarsi di trovarci per opporci al dolore della non stancarsi di trovarci per opporci al dolore della non

comunicazionecomunicazione””..