Parco di Colle Oppio - Parco di Traiano - comune.roma.it · Palatino. Nel 1871, nell’ambito delle...

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Parco di Colle Oppio - Parco di Traiano Ingresso: viale del Monte Oppio, via delle Terme di Traiano, via Mecenate, via Labicana, via Nicola Salvi, via delle Terme di Tito Municipio I - superficie 115.000 mq Il parco di Colle Oppio si estende su una buona parte della superficie anticamente occupata dalle Terme di Traiano e di Tito e custodisce i resti della Domus Aurea, la fastosa residenza voluta da Nerone dopo l’incendio del 64 d.C. Passeggiando lungo i suoi viali si può godere di magnifici scorci del Colosseo e del Palatino. Nel 1871, nell’ambito delle programmazioni urbanistiche rese necessarie dalle nuove esigenze di Roma Capitale, l’area venne destinata a giardini pubblici. Il primo nucleo del parco fu realizzato tra il 1928 ed il 1932, dall’architetto Raffaele De Vico. Il parco si sviluppa attorno all’incrocio di due assi viari principali (viale Mizzi e viale della Domus Aurea), che presentano ingressi monumentali e sono arricchiti da una serie di fontane realizzate sfruttando la naturale pendenza dei luoghi.

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Parco di Colle Oppio - Parco di Traiano

Ingresso: viale del Monte Oppio, via delle Terme di Traiano, via Mecenate, via Labicana, via Nicola Salvi, via delle Terme di Tito Municipio I - superficie 115.000 mq Il parco di Colle Oppio si estende su una buona parte della superficie anticamente occupata dalle Terme di Traiano e di Tito e custodisce i resti della Domus Aurea, la fastosa residenza voluta da Nerone dopo l’incendio del 64 d.C. Passeggiando lungo i suoi viali si può godere di magnifici scorci del Colosseo e del Palatino. Nel 1871, nell’ambito delle programmazioni urbanistiche rese necessarie dalle nuove esigenze di Roma Capitale, l’area venne destinata a giardini pubblici. Il primo nucleo del parco fu realizzato tra il 1928 ed il 1932, dall’architetto Raffaele De Vico. Il parco si sviluppa attorno all’incrocio di due assi viari principali (viale Mizzi e viale della Domus Aurea), che presentano ingressi monumentali e sono arricchiti da una serie di fontane realizzate sfruttando la naturale pendenza dei luoghi.

La vegetazione mostra una piacevole sintesi tra piante mediterranee (pini, lecci, cipressi, oleandri), essenze esotiche tipiche del giardino paesistico (palme) e specie utilizzate nei giardini antichi (rose, mirto, alloro). All’ingresso di via Mecenate è presente un tranquillo punto ristoro. Vi si accede salendo due rampe di scale che colmano il dislivello con via Nazionale, su cui si affaccia il belvedere principale, dal quale si può spaziare con una visione incantevole dal Quirinale fino ai tetti delle case del rione Monti. Nelle aiuole del giardino si trovano camelie con fiori di diversi colori, limoni, una Corija australiana, il cosiddetto “albero dei pappagalli” (per via dei fiori crestati), un mirto,cipressi, lauri, palme di vario genere e un grande Ginkgo biloba, una delle specie vegetali più antiche della Terra.