Paradiso Jazz - Arci Bologna JAZZ 2016...fondamentale influenza di Jaco Pastorius e Weather Report....

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Paradiso Jazz 9ª edizione 2016 marzo - aprile - maggio

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Paradiso Jazz9ª edizione 2016

marzo - aprile - maggio

una produzione:

Associazione di Promozione Sociale

Con il Patrocinio di:

Via Bellaria, 7 - San Lazzaro di Savena

Info e prenotazioni:051 6279931

www.arcisanlazzaro.itwww.salaparadiso.it

www.facebook.com/salaparadisojazz

Inizio concerti ore 22,00

INGRESSO € 18,00STUDENTI € 12,00

“ Jazz è una delle parole più belle inventate nel XX secolo, è una parola che oggi rappresenta un vasto universo di suoni e culture. Sulla sua origine e significato etimologico si discute ancora ma si sa che una delle ipotesi più accreditate fa derivare jass (all’inizio si scriveva così) dal termine di etimologia francese jaser (gracchiare, fare rumore, perfino fare sesso nel dialetto della Louisiana francofona dell’800). Certamente tutto incominciò dalle parti di New Orleans all’inizio del novecento e questo sembra avvalorare la linea etimologica jaser-jass per la presenza di etnie francesi ed europee che a quel tempo si trovavano in quei territori, (il primo gruppo di musicisti che incisero questa musica, gli “Original Dixieland Jazz Band”, aveva due italiani nella formazione). Naturalmente la radice profonda è africana, afro-americana, la terra è quella del blues e il seme è quello della musica nera, le sue piante poi sono cresciute in ogni direzione ricche di frutti coloratissimi e saporiti. Jazz è una delle parole più belle inventate nel XX secolo perché dopo circa cento anni di storia in questa parola sono contenute tradizione, ricerca, invenzione, sperimentazione, avanguardia, improvvisazione, scrittura, armonia tonale, modale, atonale, politonale, ballate struggenti e sonorità acide, ritmiche swinganti e divisioni di tempo con strutture asimmetriche complesse. Jazz è una bella parola perché è una parola aperta, libera, in continua evoluzione, dove i confini culturali e le etichette tendono a stemperarsi per creare nuove espressioni d’arte e dove tradizioni antichissime di territori lontani tra loro abbracciano linguaggi moderni attraverso suoni e strumenti acustici, elettrici, elettronici, etnici. Questa è la strada che la musica d’arte ha preso nel XX secolo e il Jazz è un’espressione fortissima di quel secolo e della contemporaneità.

Su questa linea si svolge la nona edizione di Paradiso Jazz che si apre con un grande batterista che è tra gli inventori del “Fusion drumming”, Billy Cobham, che dalle sue collaborazioni con Miles Davis (l’epocale album Bitches Brew lo vede presente nell’edizione 1970) e con John Mc Laughlin nella Mahavishnu Orchestra, dalla fine degli anni sessanta ha rivoluzionato il modo di concepire le parti destinate alla batteria, apportando forza creativa all’ambito ritmico. Da metà degli anni settanta diventa uno dei musicisti più imitati nell’ambito jazz, fusion e rock, ed è stato insignito con il “World Class Master” premio alla carriera che viene consegnato a quei musicisti che con passione hanno portato un contributo all’arte della musica avendo anche innumerevoli collaborazioni. Se il jazz europeo può oggi dire la sua con originalità, il merito va indubbiamente anche a Michel Portal ospite del secondo appuntamento insieme al pianista Bojan Z. Polistrumentista francese di eccelso virtuosismo, Portal (oltre a

sax soprano e vari clarinetti suona il bandoneon) è infatti in prima linea sin dalla fine degli anni Sessanta nel mescolare il linguaggio del jazz con elementi della cultura europea, sia colta che popolare, tra tradizione e sperimentazione. Il terzo concerto ha come protagonista un altro nome importante nel mondo delle percussioni, da Los Angles il batterista Andrea Centazzo con il West Coast Chamber Jazz Trio con Ellen Burr al f lauto e Jeff Schwartz al contrabbasso, dove fraseggi classici-contemporanei e swing, sonorità evocative emozionanti e stilemi rigorosi realizzano un sound jazzistico ricco di teatralità. Il quarto appuntamento è costituito da un progetto artistico di grande prestigio: Francia, Italia e USA si incontrano nel quartetto formato da Bireli Lagrene, straordinario chitarrista ai vertici mondiali i cui virtuosismi tecnici viaggiano in parallelo alla grande capacità creativa ed espressiva, unisce l’eredità di Django Reinhard a quella di Wes Montgomery e di George Benson miscelando il tutto alla fondamentale influenza di Jaco Pastorius e Weather Report. Al pianoforte Antonio Faraò, molto stimato da Herbie Hancock, è un musicista italiano il cui standard espressivo è di livello internazionale. Tra i maggiori esponenti del basso elettrico Gary Willis con il suo basso a cinque corde ha assorbito la lezione di Pastorius sviluppando un linguaggio personale di grande impatto musicale. Considerato uno dei batteristi padri fondatori del genere fusion, Lenny White, nella sua lunga carriera, ha inciso pietre miliari della storia del Jazz come “Bitches Brew” di Miles Davis e “Red Clay” di Freddie Hubbard. La sua grande versatilità lo porta a collaborare con quasi tutti i maggiori musicisti dell’ultimo secolo tra cui Herbie Hancock, Stan Getz, Gil Evans, Jaco Pastorius, Wayne Shorter, Marcus Miller, Michel Petrucciani. Paradiso Jazz si conclude con un concerto di grande fascino che ha come protagonista il musicista indiano Trilok Gurtu alle percussioni, batteria e voce, Jonathan Ihlenfeld Cuniado al basso, Tulug Tirpan piano e tastiere, Frederik Koster tromba. Fondendo la tecnica occidentale ed indiana Gurtu ha sviluppato uno stile ed un suono inconfondibili che da metà anni 90 lo rendono dominatore delle classifiche di popolarità tra i percussionisti. Con le sua speciale cifra artistica ha svolto un ruolo importante nella creazione di alcune delle più belle opere di suoi colleghi musicisti, tra cui John McLaughlin, Joe Zawinul, Dave Holland, Jan Garbarek. Gurtu continua a definire e ridefinire la sua posizione come uno dei più grandi innovatori dell’arte percussiva di tutti i tempi. Il suo approccio al suonare e comporre è costruito su una solida e profonda conoscenza pratica di molti stili globali e il suo rapporto con il mondo del jazz è fortemente caratterizzato„

Alleanza 3.0

“Lunedì 21 Marzo BILLY COBHAM BAND

BILLY COBHAM batteria JEAN-MARIE ECAY chitarra MICHAEL MONDESIR basso STEVE HAMILTON tastiere CAMELIA BEN NACEUR tastiere ”

“Lunedì 11 Aprile PORTAL - BOJAN DUO

MICHEL PORTAL sax - flauti BOJAN Z pianoforte ”

“Lunedì 18 Aprile WEST COAST CHAMBER JAZZ TRIO featuring ADREA CENTAZZO

ANDREA CENTAZZO percussioni ELLEN BURR flauto JEFF SCHWARTZ contrabbasso ”

“Giovedì 28 Aprile BIRELI LAGRENE QUARTET

BIRELI LAGRENE chitarra ANTONIO FAR AÒ pianoforte GARY WILLIS basso LENNY WHITE batteria ”

“Lunedì 16 Maggio TRILOK GURTU BAND

TRILOK GURTU percussioni - voce JONATHAN IHLENFELD CUNIADO basso TULUG TIRPAN piano e tastiere FREDERIK KÖSTER tromba ”

una produzioneCIRCOLO ARCI SAN LAZZARO

Direttore di produzioneFRANCO FANIZZI

Direttore artisticoMARCO COPPI