(Papa Francesco) Piano dell' Offerta Formativa · 2018. 6. 26. · PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE...

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“La missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, del bene e del bello, che non sono mai dimensioni separate ma sempre intrecciate” (Papa Francesco) 1 P iano dell' O fferta F ormativa Anno Scolastico 2015-16

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  • “La missione della scuola è di sviluppare il senso del vero, del bene e del bello,che non sono mai dimensioni separate ma sempre intrecciate”

    (Papa Francesco)

    1

    Pianodell' Offerta Formativa

    Anno Scolastico 2015-16

  • INDICE

    1. INTRODUZIONE 3

    2. PREMESSA 4

    3. CARTA D'IDENTITÀ 6

    4. CLIMA EDUCATIVO 9

    5. L'ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 12

    6. SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE 15

    7. PIANO ANNUALE PER INCLUSIVITÀ E PROTOCOLLO DELL'ACCOGLIENZA

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    8. AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA CON I DOCENTI DELL'ORGANICO POTENZIATO

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    9. VERIFICA E VALUTAZIONE 30

    10. ORGANIZZAZIONE - Struttura organizzativa del Comprensivo - Organi collegiali - Continuità

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    11. PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DELL'ISTITUTO- Scuole dell’Infanzia: presentazione

    - Bruno Munari

    - Nelson Mandela

    -Scuole Primarie: Formazione classi

    - C.Collodi

    - Don L.Milani

    - A.Frank

    - Scuola secondaria: presentazione

    - Margherita Hack

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    12. ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA - Mission - Progettualità d'Istituto - Funzioni strumentali

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    13. RISORSE ECONOMICHE 158

    14. VERIFICA DELL'OFFERTA FORMATIVA 158

    15. NOTIZIE UTILI 161

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  • 1. INTRODUZIONE

    Il Piano dell'Offerta Formativa costituisce il documento fondamentale dellascuola, la caratterizza dal punto di vista culturale e rende chiara all'utenza laprogettazione didattica, educativa e organizzativa nel rispetto della libertàd'insegnamento e del pluralismo culturale.

    In riferimento alle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuoladell'Infanzia e del Primo Ciclo d' Istruzione”(del settembre 2012), l'IstitutoComprensivo Carpi 3 si apre al territorio per coglierne le opportunità e metterlea disposizione degli alunni.

    Il presente POF intende formalizzare il rapporto tra la scuola e territorio,finalizzato al raggiungimento di un integrale sviluppo della personalità di tuttigli studenti, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali.

    In seguito al dimensionamento scolastico realizzato in base alla Legge 111/11,l'Istituto Comprensivo Carpi 3 è formato dalle seguenti scuole:Infanzia : “N. Mandela” e “B. Munari”.Primarie : “A. FranK”, “ Don Milani” e “ C. Collodi”.Scuola Secondaria di 1° grado “M. Hack”.

    Nelle già citate “Indicazioni nazionali per il Curricolo” sono esplicitati gliobiettivi della formazione dell'istituto comprensivo:“... L'Istituto Comprensivo riunisce le scuole dell'Infanzia, Primaria eSecondaria di primo grado creando le condizioni perché si affermi una scuolaunitaria di base che prenda in carico gli alunni dall'età dei tre anni e li guidifino al termine del primo ciclo di istruzione; una scuola che sia capace diriportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorsostrutturante”.

    L'Istituto Comprensivo nasce, dunque, come possibilità di attuazione di unaconcreta continuità educativa, attraverso l'azione di una comunità di docentiimpegnati in una vasta trama pedagogica coerente ed unitaria.

    In vista dell'elaborazione di un CURRICOLO VERTICALE INTEGRATO,prescrittivo al termine del triennio 2013/2016, i tre ordini di scuola dell'IstitutoComprensivo Carpi 3 assumono come principi comuni le competenze chiave dicittadinanza europea indicate dal regolamento per l’obbligo d’istruzione (D. M.n. 139 del 2007 che recepisce le Raccomandazioni del Consiglio Europeo del2006).Le competenze considerate sono di natura trasversale, strumentale, strategico-organizzativa e relazionale:• imparare ad imparare;• progettare;• comunicare;

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  • • collaborare;• agire in modo autonomo e responsabile;• risolvere problemi;• individuare collegamenti e relazioni;• acquisire e interpretare le informazioni.

    “(le competenze)… queste sono il punto di arrivo odierno di un vastoconfronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita(apprendimenti significativi) in una prospettiva di educazione permanente”.Da “Indicazioni nazionali per il curricolo”.

    2. PREMESSA

    Contesto socio-culturale

    Il contesto territoriale in cui si trova il nostro Istituto serve un bacinod'utenza abbastanza ampio ed eterogeneo, che comprende quartieriresidenziali, zone miste residenziali-produttive, centri frazionali ed aree rurali.È in continuo incremento il fenomeno migratorio da paesi comunitari edextracomunitari, con una presenza in evidente aumento di alunni stranieri.

    Il territorio carpigiano si é sempre caratterizzato per un’elevataspecializzazione nel settore tessile-abbigliamento. Sono tuttavia presenti altriassi portanti del sistema produttivo: agroalimentare, meccanico-agricolo,biomedicale, elettronica, automazione e materie plastiche, senza dimenticare ilsettore del commercio, legato alla storia e alla cultura della città. Nel territoriocarpigiano, sono inoltre presenti diverse agenzie educative che offrono percorsididattici alternativi che vanno ad ampliare l’offerta formativa del Comprensivo.Tali opportunità possono essere colte grazie al fatto che l'Istituto è situato inun’area ben servita dal punto di vista dei trasporti pubblici.

    L’Amministrazione Comunale, da sempre, dimostra particolare sensibilitàverso le tematiche della formazione educativa e collabora con le scuole delterritorio, offrendo servizi, supporti e risorse che contribuiscono almiglioramento della qualità del sistema formativo.

    Il “Patto per la scuola”, stipulato tra l'Unione Terre d'Argine e le scuole deldistretto, coinvolge anche le scuole superiori con scadenza 2017 ed è unaconvenzione che prevede una reciproca collaborazione tra i soggetti firmataridel piano, con l’obiettivo di migliorare il livello qualitativo del sistema formativolocale.

    Offerte del territorioNel territorio comunale sono attivi servizi di carattere socioculturale,ambientale, sportivo ed artistico, con i quali il nostro Comprensivo collabora:

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  • · Musei di Palazzo dei Pio;· Archivio Storico di Palazzo dei Pio;· Biblioteca multimediale “A. Loria” (Videoteca, Fonoteca);· Il Castello dei Ragazzi (Biblioteca “ Il falco magico”, Ludoteca, “Teatro della luce”);· C.D.E. Comunale;· C.E.A.S. (Centro Educazione all'Ambiente e alla Sostenibilità);· C.S.R. (Centro Smaltimento Rifiuti /Raccolta differenziata);· Cooperativa sociale “Nazareno”;· Centro per le famiglie di Carpi;· Circoli Arci / Centri Anziani;· Istituto Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi - A. Tonelli”;· Opera Nomadi;· Polisportive;· Teatro Comunale;· WWF: Oasi La Francesa;· Recuperandia;· Fondazione ex campo di concentramento di Fossoli;. Centro Missionario Diocesi di Carpi;. Victoria Language School;. CSH – Centro Servizi Handicap presso l'Istituto “Vallauri”;. CROCE ROSSA di Carpi;. AVIS sezione di Carpi;. Cooperative sociali: il Mantello, Giravolta, App-prendo, Lilliput;. SERVIZI AUSL di Carpi.

    Gli insegnanti prendono in considerazione le proposte offerte dai suddetti Enti.Nei vari percorsi didattici, i docenti usufruiscono di tali offerte medianteconsulenze, uscite e visite guidate.

    È previsto che presso le sedi scolastiche dell'Istituto Comprensivo possanoprestare servizio di volontariato figure esterne ad associazioni del territorio,ovvero persone che offrono il proprio contributo a titolo personale e gratuitoper contribuire all'arricchimento dell'offerta formativa; la scuola si avvale dellaloro collaborazione in quanto, come studenti o docenti in pensione, possonorappresentare un valido aiuto nell'affiancamento di alunni con difficoltà.

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  • 3 .Carta d'identità

    ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI [email protected]

    Scuola primaria “ C. Collodi”Via Bortolamasi,22 – 41012 – Carpi (MO)

    Tel. 059/686618 Fax 059/652704e-mail:[email protected]

    Sito del comprensivo

    http://www.scuole.comune.carpi.mo.it /terzcirc/

    L'istituto Comprensivo di Carpi 3 è un’unità scolastica territoriale checomprende e interessa gli alunni della Scuola dell’Infanzia Statale, della ScuolaPrimaria Statale e della Scuola Secondaria di Primo Grado, compreso nellazona nord-est del Comune.

    Dirigente Scolastico Comprensivo Carpi 3

    Tiziano MantovaniIl Dirigente Scolastico (art. 25 del D.Lgs. 165 /2001):•assicura la gestione unitaria della scuola•assume la legale rappresentanza dell'ente•detiene la responsabilità della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati delservizio.Al Dirigente sono attribuiti, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici,“autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane ed inparticolare di organizzare l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficaciaformativa”•la titolarità delle relazioni sindacali•la possibilità di promuovere tutti “gli interventi per assicurare la qualità dei processiformativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche delterritorio”Il Dirigente Scolastico adotta provvedimenti di gestione delle risorse e del personale.Il Dirigente Scolastico è garante di tre diritti costituzionali:- il diritto di apprendimento da parte degli alunni;- la libertà di scelta educativa delle famiglie;- l'esercizio della libertà d'insegnamento.Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il Dirigente puòavvalersi della collaborazione di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegatispecifici compiti; è inoltre coadiuvato dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento

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  • Direttore dei Servizi Generali Amministrativi

    Carla BulgarelliCCNL 24/07/2003 Tabella A – Area D

    Profilo professionale

    Il DSGA svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna.Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cural'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica deirisultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA,posto alle sue dirette dipendenze.Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del dirigentescolastico. Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di naturaorganizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario.

    Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione eformalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante econsegnatario dei beni mobili.

    Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specificaspecializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi.Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti delpersonale. Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche.

    I collaboratori del Dirigente ScolasticoCCNL 29/11/2007 ART. 34 - ATTIVITA' DI COLLABORAZIO NE CON IL DIRIGENTE

    SCOLASTICO

    Ai sensi dell’art. 25, comma 5, del d.lgs. n.165/2001, in attesa che i connessi aspetti retributivisiano opportunamente regolamentati attraverso gli idonei strumenti normativi, il dirigente scolasticopuò avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, di docentida lui individuati ai quali possono essere delegati specifici compiti. Tali collaborazioni sono riferibilia due unità di personale docente retribuibili, in sede di contrattazione d'istituto, con i finanziamentia carico del fondo per le attività aggiuntive previste per le collaborazioni col dirigente scolastico dicui all’art. 88, comma 2, lettera e).

    Il Collaboratore Vicario Docente Maria Rosa Bolla

    Secondo CollaboratoreDocente Patrizia Dodi

    •Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di sua assenza o temporaneo impedimento per tutti gli atti di gestione didattica e amministrativad’Istituto compresi gli scrutini

    •Coordina l’organizzazione della scuola secondaria di primo grado.

    •Nella scuola d’infanzia e nella scuola primaria: coordina i rapporti, il collegamento con i Fiduciari di plesso e le funzioni Strumentali, la formazione delle classi prime, la calendarizzazione degli impegni collegiali

    •Collabora con il Dirigente Scolastico negli adempimenti istituzionali

    •Sostituisce il Dirigente Scolastico e il Collaboratore Vicario in caso di assenza o temporaneo impedimento.

    •Collabora con il Dirigente Scolastico negli adempimenti istituzionali

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  • Membri dello staff: Dirigente Scolastico, DSGA, Collaboratori del Dirigente Scolastico, Referenti di Sede, Funzioni Strumentali.Lo staff di dirigenza, individuato direttamente dal Dirigente Scolastico, vieneperiodicamente convocato per decidere in merito ai seguenti aspetti della vitascolastica:•esame di decreti e circolari ministeriali;•individuazione delle Linee Guida del POF;•predisposizione del calendario scolastico;•organizzazione delle Attività delle Sedi;•predisposizione dei mansionari del personale in servizio;•individuazione dei criteri per la formazione delle Classi;•individuazione dei criteri per l'attribuzione di compiti e funzioni ai Docenti e alpersonale ATA;•redazione del Piano di Formazione del personale per l'anno scolastico in corso;•gestione del budget annuale;•verifiche periodiche del POF e del budget d'Istituto.

    Docenti fiduciari diplesso (Staff) La funzione di fiduciario responsabile di plesso prevede la gestione

    dell’organizzazione generale della sede di competenza. Nellospecifico:- collabora con il personale di segreteria e il personale docente; - collabora con i rappresentanti dei genitori per la gestioneorganizzativa del plesso;- coordina la raccolta di dati richiesti dall’Amministrazione;- coordina e collabora con i docenti responsabili dei laboratori;- accoglie i nuovi docenti e i supplenti, presentandoli alle classi einformandoli sull’organizzazione generale dell’Istituto;- partecipa agli incontri di staff con il Dirigente;- coordina il Consiglio di interclasse/ classe e di intersezione;- mantiene i rapporti con i fiduciari degli altri plessi.

    Docenticoordinatori di

    classeLe principali attività previste per tale funzione sono le seguenti:- presiede in rappresentanza del Dirigente scolastico sia allesedute del Consiglio di classe, che degli scrutini, se delegato;- segnala con tempestività al Consiglio di classe i fatti suscettibilidi provvedimenti;-convoca in seduta straordinaria il Consiglio di classe per discuteredi eventuali provvedimenti disciplinari;- controlla le assenze e i ritardi degli alunni e le comunicamensilmente alla segreteria didattica;- segnala alle famiglie, anche in forma scritta, l’assenzacontinuativa degli studenti e promuove tutte le iniziative perlimitare gli abbandoni scolastici;- raccoglie sistematicamente informazioni sull’andamento didatticoe disciplinare, rileva le varie problematiche e cura lacomunicazione al Consiglio di classe e alle famiglie;- coordina l’organizzazione didattica;- mantiene i rapporti con le famiglie degli alunni DSA, redige ladocumentazione e la condivide;

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  • - convoca le famiglie, a nome del Consiglio di Classe, perinformarle su andamenti didattici e disciplinari non adeguati, deiloro figli;- distribuisce le schede di valutazione di fine quadrimestre.

    Sedi del Comprensivo Carpi 3

    Scuola Indirizzo Telefono

    Scuola d'Infanzia“Bruno Munari”

    Via Don DavideAlbertario 48, 41012

    Carpi

    [email protected]

    Scuola d'Infanzia“Nelson Mandela”

    Via Martiri di Fossoli, 3541012 Carpi

    Tel. [email protected]

    Primaria Statale“ Carlo Collodi”

    Via Bortolamasi,2241012 Carpi

    Tel.059/[email protected]

    Primaria Statale“ Anna Frank”

    via Cremaschi 1,41012 Carpi

    Tel 059/[email protected]

    Primaria Statale“Don Milani”

    Via Martiri di Fossoli, 3741012 Carpi

    tel. 059 [email protected]

    Secondaria di Primogrado di Cibeno

    “ Margherita Hack”

    Via Canalvecchio41012 Carpi

    Tel. [email protected]

    4. CLIMA EDUCATIVO

    Le nuove "Indicazioni Nazionali per il Curricolo" D.M. 254 del 16.11.2012(Gazzetta Ufficiale n.30 del 5.2.13) per la scuola dell'Infanzia e per il PrimoCiclo d'Istruzione sono state emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione edentrate in vigore in concomitanza con l'inizio dell' anno scolastico 2013/14.Il punto fondamentale delle Nuove indicazioni è il concetto di "EducareIstruendo", una locuzione che nella sua essenza significa:

    •Consegnare il patrimonio culturale che viene dalle esperienze pregresse pernon disperderlo ma metterlo a frutto.

    •Preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro lecompetenze indispensabili per essere protagonisti nella realtà socio-economicain cui vivranno.

    •Accompagnare il percorso di formazione personale dello studente, sostenendola sua "ricerca di senso" ed il processo di costruzione della propria personalità.

    In tale prospettiva il Comprensivo Carpi 3 si pone come principale priorità ilcompito di fornire agli alunni supporti adeguati, affinché ciascuno sviluppiun'identità consapevole e aperta.

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  • Di conseguenza, l'obiettivo imprescindibile diventa quello di formaresaldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possaaffrontare positivamente l'incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali eprofessionali, presenti e futuri.

    I docenti del Comprensivo Carpi 3, per ottemperare a questa priorità, siadopereranno per realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alleinclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspettipeculiari della personalità di ognuno.

    In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche:

    •offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggiculturali di base;

    •far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari perimparare a selezionare le informazioni;

    •promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie chesiano in grado di fare da bussola negli itinerari personali;

    •favorire l'autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didatticaalla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.

    La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devonoquindi sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona,della sua articolata identità, delle sue aspirazioni e capacità, delle sue fragilità,nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

    Lo studente perciò è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti:

    ·cognitivi;

    ·affettivi;

    ·relazionali;

    ·corporei;

    ·estetici;

    ·etici;

    ·spirituali;

    ·religiosi.

    La Scuola dell'Infanzia

    La scuola dell'Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti ibambini dai 3 ai 5 anni di età ed è la risposta al loro diritto all'educazione.

    Si pone le seguenti finalità:

    1) promuovere lo sviluppo dell'identità;

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  • 2) promuovere lo sviluppo dell'autonomia;

    3) promuovere lo sviluppo delle competenze;

    4) promuovere lo sviluppo della cittadinanza.

    La scuola dell'Infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e diapprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate lesollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Promuove unapedagogia attiva e delle relazioni, che si manifestano nella capacità degliinsegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella curadell'ambiente, dei gesti e delle cose, nell'accompagnamento verso forme diconoscenza sempre più elaborate e consapevoli.

    L'apprendimento avviene attraverso l'esperienza, l'esplorazione, i rapporti tra ibambini, con la natura, gli oggetti, l'arte, il territorio e le sue tradizioni,attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze eattraverso attività ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano,interpretano e combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.

    L'ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ognibambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino concompetenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino confragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, il bambino condisabilità.

    La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serene, perincoraggiare il bambino a ritrovarsi nell'ambiente e averne cura eresponsabilità. Le relazioni con gli insegnanti e fra i bambini sono unimportante fattore protettivo e di promozione dello sviluppo personale diciascuno.

    La scuola dell'Infanzia organizza le proposte educative e didattiche,espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte deibambini attraverso un curricolo esplicito. Ad esso è sotteso un curricoloimplicito, costituito da costanti che definiscono l'ambiente di apprendimento elo rendono specifico e immediatamente riconoscibile.

    Lo spazio accogliente, curato, orientato dal gusto, è espressione dellapedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola.

    È uno spazio che parla ai e dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni digioco, di movimento e di espressione.

    E' un tempo disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare,dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nellatranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali siesercita.

    Lo stile educativo è fondato sull'osservazione e sull'ascolto, sulla progettualitàelaborata collegialmente, sull'intervento indiretto e di regia.

    La documentazione è vista come processo che produce tracce, memoria eriflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che

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  • permette di valutare i progressi dell'apprendimento individuale e di gruppo.

    La scuola del primo ciclo

    La finalità principale della scuola del primo ciclo d'istruzione è la promozionedel pieno sviluppo della persona, per il raggiungimento di questa si pone tremacro obiettivi:

    1) Elaborare il senso della propria esperienza;

    2) promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva;

    3) promuovere l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura che,per la scuola secondaria di primo grado in particolare, significaraggiungere una padronanza approfondita delle discipline edorganizzare le conoscenze nell'ottica di un sapere integrato.

    Il primo ciclo persegue efficacemente le finalità che gli sono assegnate, nellamisura in cui si costituisce come un contesto idoneo a promuovereapprendimenti significativi, per garantire il successo formativo di tutti alunni.

    A tal fine è possibile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento,alcune impostazioni metodologiche di fondo:

    •Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;

    •Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;

    •Favorire l’esplorazione e la scoperta;

    •Incoraggiare l’apprendimento collaborativo;

    •Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

    •Realizzare percorsi in forma di laboratorio.

    5. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

    Nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia delle Istituzioni Scolastiche, leIndicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazionecurricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che i Docenti delComprensivo Carpi 3 assumono e contestualizzano, elaborando specifichescelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione.

    La costruzione del curricolo, infatti, è il processo attraverso il quale sisviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazione educativa. Il curricolo sidelinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3ai 14 anni. Il Comprensivo Carpi 3 si impegna a predisporre un curricolo inverticale, (nell'arco del triennio 2013/2016), all'interno del Piano dell'OffertaFormativa, nel rispetto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, diapprendimento, posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi

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  • di esperienza nella scuola dell'Infanzia e attraverso le discipline nella scuola delprimo ciclo.

    Traguardi per lo sviluppo delle competenze

    Al termine della scuola dell'Infanzia, della scuola Primaria e della scuolaSecondaria di primo grado, per i campi di esperienza e per le singole discipline,sono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Tali traguardi, posti altermine dei più significativi snodi del percorso curricolare, dai tre a quattordicianni, rappresentano riferimenti prescrittivi per gli insegnanti, indicano piste dapercorrere e aiutano a finalizzare l'azione educativa allo sviluppo integraledell'alunno.

    Obiettivi di apprendimento

    Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al termine del terzo edel quinto anno della scuola Primaria e al termine del terzo anno della scuolaSecondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti funzionali, al fine diraggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.Il curricolo propone obiettivi e traguardi di competenze prescrittivi, accanto aiquali trova spazio l’attenzione alla realtà sociale nella quale la scuola è inserita,alla sua cultura, alle specifiche esigenze rilevate nell’ascolto dei bisogni deglialunni e nel confronto con le richieste e le attese delle famiglie e del territorio. Il processo di costruzione del curricolo assume le caratteristiche della ricercacontinua, in un costante lavoro di rielaborazione delle pratiche didattiche,finalizzato alla realizzazione di un progetto di scuola di alto profilo, impegnativoper tutti e per tutti significativo. Il percorso educativo e didattico, nei suoicontenuti e nei suoi obiettivi, viene illustrato ai genitori nel corso degli incontriassembleari previsti durante l’anno scolastico. Per quanto riguarda gli obiettivi generali, il richiamo centrale è dato dalla pienavalorizzazione della persona umana, le cui capacità vanno potenziate in modoarmonico ed integrale grazie all’apporto delle esperienze e degli strumenticulturali propri della scuola. Gli obiettivi specifici di apprendimento, che la scuola persegue, sono finalizzatiallo sviluppo delle competenze fondamentali; pertanto, in quest’ottica, leconoscenze hanno un peso importante, non sono fini a se stesse. Si privilegia ,altresì, una concezione non nozionistica del sapere, interessata a ciò che unalunno sa, sa fare e sa diventare.Al termine del primo ciclo d'istruzione, si considera rilevante la padronanzadelle seguenti competenze chiave, secondo le Indicazioni Nazionali per ilCurricolo della scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo dell'Istruzione. Lostudente:- ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza glistrumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscereed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’otticadi dialogo e di rispetto reciproco;

    - interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte

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  • in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per lacostruzione del bene comune, esprimendo le proprie personali opinioni esensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo oinsieme ad altri;

    - dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli dicomprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprieidee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni;

    - é in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontareuna comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in unaseconda lingua europea;

    - utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e dellacomunicazione;

    - analizza dati e fatti della realtà e ne verifica l’attendibilità;

    - affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi, ha consapevolezzadei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non siprestano a spiegazioni univoche;

    - si orienta nello spazio e nel tempo, dando espressione a curiosità e ricerca disenso;

    - osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche;

    - ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie dellacomunicazione per ricercare: analizza dati ed informazioni, per distinguereinformazioni quelle attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, dicontrollo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo;

    - possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stessotempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni,impegnandosi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo;

    - ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita;

    - assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile;

    - ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse formein cui questo può avvenire: momenti educativi informali e formali, esposizionepubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta,azioni di solidarietà, manifestazioni sportive agonistiche e non, volontariato,ecc..;

    - dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilitàe chiede aiuto quando si trova in difficoltà, sa fornire aiuto a chi lo chiede;

    - si impegna in campi espressivi, motori e artistici che gli sono congeniali. Èdisposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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  • 6. SCELTE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

    Le scelte, l’adozione e l’utilizzo delle metodologie d'insegnamento sono attuatecon criteri di trasparenza, secondo le seguenti linee:

    • centralità dell’alunno nei processi di apprendimento, con particolareattenzione alla promozione di modalità inclusive;

    • gestione ed organizzazione dell’orario scolastico, per la creazione di un temposcuola utile all’adeguamento del curricolo, alle esigenze di individualizzazione edi ampliamento dei percorsi formativi;

    • centralità della progettazione collegiale (Consigli di Classe, di Interclasse e diIntersezione) nelle fasi di avanzamento e sviluppo del curricolo;

    • introduzione progressiva di strategie innovative e tecnologiche,prioritariamente nelle attività integrative multidisciplinari, come:

    - il lavoro di gruppo;

    - il brain storming;

    - il problem solving;

    - la lezione partecipata;

    - la didattica laboratoriale;

    - la progettazione “modulare” dei curricoli disciplinari;

    - la selezione dei contenuti disciplinari fondamentali;

    • integrazione, nel curricolo di base obbligatorio, dei percorsi del ProgettoIntegrato d’Istituto sulle “educazioni”, nella logica di strutturare un curricolounitario e globale finalizzato all’acquisizione delle conoscenze fondamentaliinsieme alle competenze sociali e alle capacità di orientamento;

    • selezione e progettazione di un sistema di Offerte Formative aggiuntive e/ofacoltative in collaborazione e sinergia con il territorio, per l’ampliamento el’arricchimento dell’offerta formativa e per lo sviluppo di competenzetrasversali;

    • definizione di un sistema globale/trasversale di monitoraggio, verifica evalutazione dei processi didattici e degli esiti di apprendimento, attraversol’individuazione di indicatori, prove, criteri, strumenti di rilevazione eresponsabili della valutazione.

    La programmazione del percorso formativo è elaborata tenendo presente ladoppia valenza del processo di sviluppo e crescita individuale:

    - nella componente cognitiva;- nella componente emotivo-relazionale o metacognitiva.

    Sarà cura costante dei docenti favorire l’esplicitazione di competenze

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  • individuabili nella sfera cognitivo-emotiva-affettiva e relazionale-sociale quali:

    1.saper riflettere su di sé e sui propri comportamenti, sviluppando un’adeguatafiducia nelle proprie capacità e un accettabile livello di sicurezza di sé;

    2. saper operare scelte consapevoli e significative, ispirate ai valori culturali esociali della vita, allo scopo di interagire positivamente con se stessi e con glialtri;

    3.saper collaborare con gli altri nel rispetto delle competenze e dei ruoli deisingoli nella vita di gruppo attraverso esperienze di lavoro, sviluppando, quindi,il senso della socialità;

    4.saper sviluppare capacità critiche e autocritiche, esprimendo opinioniattraverso confronti per operare scelte motivate;

    5.saper rispettare la multiculturalità, rifiutando ogni ghettizzazione, in modo dasviluppare la cultura delle “pari opportunità”, accettando, quindi, l’altro col suomodo di essere e di pensare.

    A tal fine, i percorsi disciplinari sono organizzati in moduli e unitàd'apprendimento, all’interno delle quali si articola una metodologia didatticacentrata sulla problematizzazione. La metodologia, la ricerca contestuale disoluzioni possibili e non ultima la valorizzazione dei contributi di ciascunalunno, consentono un processo di costruzione progressiva di conoscenze ecapacità, favorendo contemporaneamente lo sviluppo di competenze sociali,relazionali e di partecipazione attiva al processo di apprendimento.In sintesi, in questa ottica, le strategie individuate dal Collegio dei Docenti perrendere efficace la propria azione didattica sono orientate a:

    • coinvolgere gli allievi (MOTIVAZIONE);• far operare gli allievi (OPERATIVITÀ);• stimolare comportamenti consapevoli (METACOGNIZIONE);• organizzare l’attività didattica in percorsi articolati (MODULARITÀ);• promuovere una didattica attenta ai bisogni di ciascuno (INCLUSIONE).

    7. PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀOgni alunno è portatore di una propria identità e cultura, di esperienzeaffettive, emotive e cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto concoetanei e adulti, sperimentando diversità di genere, di carattere, di stili divita, mettendo a confronto le proprie potenzialità e difficoltà con quelle altrui. Nella valorizzazione delle differenze, la personalizzazione dei percorsi èquestione riguardante tutti gli alunni, non solo gli alunni in difficoltà, comepossibilità di sviluppo delle potenzialità individuali. All’interno di questa cornicedi riferimento, la scuola è chiamata a rispondere in modo puntuale e nonapprossimativo ai bisogni peculiari di quegli alunni, la cui specificità richiedeattenzioni particolari. Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) vivono una situazione particolare

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  • che li ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla vitasociale. Tali difficoltà possono essere globali e pervasive, specifiche, settoriali,gravi, severe, permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisognieducativi che tutti gli alunni hanno (bisogno di sviluppare competenze, bisognodi appartenenza, di identità, di valorizzazione, di accettazione) si arricchisconodi qualcosa di particolare. Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. La scuola si occupa anche diquesta tipologia di alunni, con l’obiettivo generale di garantire alle fasce dialunni più fragili, una didattica individualizzata e/o personalizzata. Le forme dipersonalizzazione vanno da semplici interventi di recupero, sostegno eintegrazione degli apprendimenti, fino alla costruzione di una ProgrammazioneEducativa Individualizzata (PEI) o un Piano Didattico Personalizzato (PDP) pergarantire a tutti gli alunni:

    - il pieno diritto-dovere all'educazione e all'istruzione;

    - l'uguaglianza di opportunità;

    - il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità;

    - lo sviluppo della propria identità e personalità;

    - il rispetto dei propri ritmi e stili di apprendimento;

    - la progressiva conquista dell'autonomia personale e sociale;

    - l'accoglienza, l'inserimento e l'appartenenza piena al gruppo.

    Per la realizzazione di un costruttivo progetto di vita è necessario ilcoinvolgimento costante e la partecipazione attiva della famiglia nel suo ruolodi prima agenzia educativa, il supporto specialistico degli operatori sanitari èaltrettanto indispensabile nei casi di disabilità e/o di disturbi specificidell’apprendimento.La famiglia dell'alunno è corresponsabile del percorso da attuare all’internodell’Istituto ed è coinvolta attivamente nelle pratiche inerenti l’inclusività. In modo particolare verranno valorizzati i momenti per la lettura condivisadelle difficoltà e per la progettazione educativo/didattica del Consiglio diClasse/Team dei docenti, per favorire il successo formativo dello studente. Inaccordo con le famiglie vengono individuate modalità e strategie specifiche,adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pienodelle sue potenzialità,nel rispetto degli obiettivi educativi/formativi previsti neiPDP/PEI.

    Alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale

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  • La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012/C.M. 6.03.2013 e le successive Note del 29.05.2013 e del 21.08.2013( dell USR per l'Emilia Romagna) ricordano che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare bisogni educativi speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.

    L’Istituto Comprensivo Carpi 3, per rispondere in modo efficace alle necessitàdi ogni alunno, si propone di potenziare la cultura dell’inclusione e dellapersonalizzazione dell’insegnamento e a tal fine si propone di:

    creare un ambiente accogliente,ridurre le barriere che limitano l’apprendimento e la socializzazione,individuare strategie di intervento che possano rispondere in modoadeguato ai bisogni speciali degli alunni,

    utilizzare metodologie di apprendimento cooperativo e di aiuto reciproco, favorire l’acquisizione di competenze collaborative tra pari, promuovere pratiche inclusive attraverso una stretta collaborazione fratutte le componenti della comunità educante.

    Alunni in particolari condizioni di salute

    Il Comprensivo assicura agli alunni ospedalizzati o in particolari situazioni disalute la disponibilità dei docenti a fornire, in collaborazione con la famiglia egli operatori del servizio ospedaliero, la propria professionalità per lacostruzione e l’attuazione di percorsi formativi personalizzati anche aderendo alprogetto U.S.R. Emilia R. “Far scuola ma non a scuola”.Per gli alunni che richiedono la somministrazione dei farmaci in orarioscolastico, l’Istituto si attiene al Protocollo di intesa tra Azienda USL – DistrettoSanitario 1 di Carpi, Unione dei Comuni delle Terre d’argine, IstitutiComprensivi del territorio.

    Disturbi Specifici dell'Apprendimento

    I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia, disgrafia,disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilitàdell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’etàanagrafica. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso diuna didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia deldiritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative.Per gli alunni segnalati con disturbi specifici di apprendimento, il Consiglio diclasse/team dei docenti predispongono, entro il mese di novembre, un PianoDidattico Personalizzato, sul quale vengono evidenziate le modalità

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  • metodologiche che si intende adottare in relazione al disturbo, ai suggerimentidegli operatori che hanno redatto la segnalazione e quelli espressi dallafamiglia.

    Il PDP deve essere condiviso e firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe/team dei docenti e dal Dirigente Scolastico e viene conservato nel fascicolo personale dell’alunno.

    Predisposizione di Piani Didattici Personalizzati

    Relativamente ai percorsi personalizzati (PDP) i Consigli di Classe/team deidocenti concordano le modalità di raccordo con le discipline in termini dicontenuti e competenze, individuano modalità di verifica dei risultati raggiuntiche prevedano anche prove assimilabili, se possibile, a quelle del percorsocomune.Stabiliscono livelli essenziali di competenza, che consentano di valutare lacontiguità con il percorso comune e la possibilità del passaggio alla classesuccessiva.Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento, della condivisione edell’inclusione, è indispensabile che la programmazione delle attività siarealizzata da tutti i docenti curricolari e di sostegno eventualmente presentinella classe, i quali collegialmente definiscono obiettivi, livelli di competenza emetodologie di apprendimento per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali incorrelazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione distrategie e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavorodi gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, lasuddivisione del tempo "in tempi", l’utilizzo di mediatori didattici, diattrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Per quanto riguarda la modalità di verifica e di valutazione degli apprendimenti,i docenti tengono conto dei risultati raggiunti in relazione al punto di partenzae verificano quanto gli obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degliapprendimenti (vedi PDP).

    ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA'

    L'inclusione degli alunni/e disabili, garantita ai sensi della Legge Quadro n.104/1992 per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone disabili,regola la materia e individua le responsabilità, le competenze e le azioni checiascun ente e istituzione, deve attivare (vedi anche gli Accordi di ProgrammaProv.li e Distrettuali). Tutto ciò è finalizzato a favorire l’inclusione sul piano scolastico e sociale,promuovendo indicazioni e suggerimenti utili a coloro che guidano e

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  • sostengono il soggetto disabile nel suo percorso di integrazione. Il Dirigente scolastico è responsabile dell’organizzazione dell’integrazione deglialunni con disabilità e della vigilanza sull’attuazione di quanto deciso nel PianoEducativo Individualizzato. Gli insegnanti di classe hanno piena responsabilità didattica ed educativa versotutti gli alunni della classe, compresi quindi quelli con disabilità. L’insegnante per le attività di sostegno è un insegnante specializzato assegnatoalla classe dell'alunno con disabilità, per favorirne il processo di integrazione.Non è pertanto l’insegnante dell’alunno con disabilità, ma una risorsaprofessionale assegnata alla classe per rispondere alle maggiori necessitàeducative che la sua presenza comporta.Ai collaboratori scolastici è affidata l' assistenza di base, cioè l'ausilio materialeagli alunni con disabilità all’interno della scuola, nell'accesso dalle aree esternealle strutture scolastiche e nell'uscita da esse. Sono comprese anche le attivitàdi cura alla persona, uso dei servizi igienici e igiene personale dell'alunno condisabilità. Per gli alunni in situazione di disabilità, ai sensi della L.104, la valutazione,adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel PianoEducativo Individualizzato (PEI).L'individuazione del percorso educativo previsto dal PEI per l'alunno condisabilità può incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità,sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di studio conseguito, inparticolare, al termine del secondo ciclo di istruzione.L'articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (d.p.r 122/2009)prevede che, in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le provesiano adattate in relazione agli obiettivi del PEI. Le prove differenziate hannoun valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame edel conseguimento del diploma di licenza. Gli alunni disabili che nonconseguono la licenza riceveranno un attestato che certifica i crediti formativi.

    Protocollo per la prima accoglienza degli alunni stranieri PremessaIn questi ultimi anni è costantemente aumentato il numero di studenti stranierinel nostro territorio, in particolare nel nostro Istituto il numero di alunni dicittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2014-2015 è di n. 173 su untotale di n. 1076, il 15%.Il Collegio dei Docenti ha ritenuto indispensabile adottare un Protocollo diAccoglienza – parte integrante del Progetto dell’Offerta Formativa – con unamodalità condivisa e pianificata per agevolare l’inserimento scolastico deglialunni non italofoni, in particolare quelli di recente immigrazione che siiscrivono per la prima volta ad una scuola italiana.Il protocollo è uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e

    20

  • rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola.

    FinalitáAttraverso le indicazioni contenute nel Protocollo di Accoglienza l’Istituto sipropone di introdurre l’alunno di altra nazionalità nell’ambiente scolastico invista della sua totale integrazione e, a tale scopo, tiene conto delle seguentifinalità.definire pratiche condivise in tema di accoglienza;facilitare l’ingresso nel sistema scolastico e sociale;sostenerlo nella fase di adattamento al nuovo ambiente;favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni per prevenire erimuovere eventuali ostacoli alla piena integrazione,costruire un contesto aperto all’incontro con altre culture e con le “storie” diogni alunno;entrare in relazione con la famiglia per instaurare un rapporto collaborativo;promuovere la comunicazione e la collaborazione tra gli ordini scolasticidell’Istituto e tra scuole e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazioneinterculturale.

    Contenuti Il Protocollo di Accoglienza:prevede la costituzione di una Commissione Accoglienza Alunni non italofoni;contiene indicazioni relative all’iscrizione e all’inserimento a scuola degli alunninon italofoni;traccia fasi e modalità di accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli deglioperatori scolastici;propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e deicontenuti curricolari.

    OrganizzazioneIL Protocollo di Accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere:amministrativo;comunicativo-relazionale;formativo.

    COMPOSIZIONECOMMISSIONE ACCOGLIENZA

    Dirigente ScolasticoReferente per l’Intercultura (F.S.)Insegnante referente del Centro Unico di IscrizioneCommissione per la formazione delle classi (per la S.S.Ig)Insegnanti della classe interessataCollaboratore amministrativo

    COMPITI DELLA COMMISSIONE ACCOGLIENZA

    Individua e propone al Dirigente Scolastico l’inserimento inuna classe in base ai seguenti criteri:età anagrafica (art.45 D.P.R. 394/99);scolarità pregressa (se esiste documentazione);aspettative della famiglia;situazione della classe (numero alunni, presenza di alunnidiversamente abili, percentuale degli alunni non italofoni);

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  • segue le varie fasi dell’inserimento degli alunni, a partire dalmomento della richiesta d’iscrizione;si occupa, in collaborazione con gli insegnanti referenti e/o iConsigli di classe, delle attività destinate agli alunni nonitalofoni, delle difficoltà da loro incontrate, dei risultatiottenuti;promuove la ricerca e l’acquisizione di materiali utiliall’inserimento e allo studio;individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.

    ASSEGNAZIONEALLA CLASSE

    Il Dirigente Scolastico valuta la proposta dei docenti delleclassi e decide a quale classe assegnare l’alunno.La F.S. fornisce all’Équipe pedagogica e/o al Coordinatore,della classe in cui l’alunno viene inserito, tutte leinformazioni utili che ha ricavato nella prima fasedell’accoglienza.

    INSERIMENTO NELLA CLASSE

    L’Équipe pedagogica e/o il Consiglio di classe, a cui l’alunnoviene assegnato:favorisce l’integrazione nella classe;richiede l’eventuale intervento del mediatore culturale.

    FORMAZIONE L’Équipe pedagogica e/o il Consiglio di classe, a cui l’alunnoviene assegnato:individua i bisogni specifici di apprendimento dell’alunnotramite un test di livello linguistico;elabora, insieme all’insegnante di italiano L2 percorsididattici individualizzati per ogni disciplina.

    Le F.S. organizzano corsi di italiano L2 (utilizzando le risorsefinanziarie del Progetto Intercultura della Fondazione Caasadi Risparmio di Carpi e dei Flussi Migratori del MIUR).

    IscrizioneL’iscrizione rappresenta il primo passo del percorso di accoglienza.La segreteria didattica (in particolare il referente nominato dal DirigenteScolastico):fornisce materiale informativo bilingue sull’istituzione scolastica italiana (linguadel Paese di origine o lingua di contatto);richiede e raccoglie la documentazione relativa alla precedente scolarità e tuttii documenti obbligatori tradotti in italiano;contatta la F.S. per l’intercultura;tiene un elenco aggiornato degli alunni non italofoni.Il Referente per l’intercultura, al bisogno affiancato da un mediatoreculturale, nell’incontro con l’alunno e i suoi familiari:presenta l’organizzazione dell’Istituto e della struttura scolastica;chiede e raccoglie informazioni sull’alunno, sulla sua storia scolastica e sullafamiglia;

    22

  • conduce una prima ricognizione informale sulle competenze linguistiche dicomunicazione in italiano L2;ricostruisce le competenze e le conoscenze pregresse, le abilità, gli interessi, ipunti critici, le difficoltà dell’alunno.Le informazioni raccolte sono riportate su una scheda di presentazionedell’alunno da sottoporre all’attenzione del Dirigente Scolastico perl’accoglimento della domanda e per la successiva assegnazione alla classe.

    INSERIMENTO DELL’ALUNNO NELLA CLASSEProposta di assegnazione alla classeIl Dirigente Scolastico, sentito le Funzioni Strumentali, tenuto conto delledisposizioni legislative1, delle informazioni raccolte dalla Segreteria e dalcolloquio con l’alunno e i familiari, dispone l’assegnazione alla classe.L’assegnazione alla classe deve comunque consentire all’alunno:di instaurare rapporti “alla pari” con i nuovi compagni;di evitare un pesante ritardo scolastico;di ridurre il rischio di dispersione scolastica.Scelta della sezioneIl Dirigente Scolastico valuta tutte le informazioni disponibili sulle classi dellastessa fascia tenendo conto dei fattori utili ad individuare la classe nella qualel’alunno straniero potrebbe essere inserito.In particolare saranno presi in considerazione:scelta delle lingue straniere effettuata dall’alunno;criteri di rilevazione della complessità della classe (numerosità, disagio,handicap, dispersione …)ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni conpredominanza di alunni stranieri.In questa fase, l’assegnazione alla classe e alla sezione sono da considerarsiancora provvisorie, in attesa di una più approfondita verifica delle competenzepregresse dell’alunno (da accettare attraverso test di ingresso) e per garantireai docenti un congruo periodo di osservazione sull’andamento del processo diintegrazione dell’alunno nel gruppo classe.Trascorso tale periodo, di norma non superiore alla durata di un mese, ilDirigente Scolastico, sentito il Coordinatore e il Referente all’Intercultura,dispone l’assegnazione definitiva.

    1 L’inserimento scolastico degli alunni stranieri avviene sulla base della LEGGE N.40 del 1998 sull’immigrazione straniera in Italia e del D.P.R.394 Novembre 1999. Le principali indicazioni sono così riassumibili:

    A. tutti i minori stranieri, sia regolari che non, hanno diritto all’istruzione;B. l’iscrizione dei minori stranieri può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico;C. i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il Collegio

    dei Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto :

    � dell’ordinamento degli studi del paese di provenienza, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica;

    � dell’accertamento delle competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno;

    � del corso di studi seguito nel Paese di provenienza;

    � del titolo di studio eventualmente posseduto.

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  • INDICAZIONI AI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA E AI CONSIGLIDI CLASSE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOPrima accoglienza nella classeLa Funzione Strumentale provvede a segnalare tempestivamente al Docentee/o al Coordinatore della classe l’iscrizione di alunni stranieri, o del nuovoinserimento se questo avviene ad anno scolastico iniziato.Il Docente della S. primaria o il Coordinatore – o l’insegnante in servizio –accoglie il nuovo alunno e lo presenta alla classe.Gli insegnanti e gli studenti cercheranno di trovare forme di comunicazione emodi per facilitare l’inserimento: l’importante è avere un atteggiamento didisponibilità così da far sentire da subito il nuovo alunno parte della classe.Compiti del Consiglio di classe1 – Accertamento delle competenze e delle abilità dell’alunnoIl Consiglio di classe riceve le informazioni e il materiale utile raccolto durante icolloqui, in particolare:la scheda di presentazione della situazione iniziale dell’alunno in visione dallasegreteria;copia del titolo di studio e/o del corso di studi seguiti dall’alunno nel Paese diorigine, con l’indicazione delle materie di studio e delle relative valutazioni.Il Consiglio di classe fissa le date per la somministrazione dei test d’ingresso(eventualmente tradotti e/o con l’ausilio del mediatore culturale) al fine dirilevare competenze e abilità di tipo linguistico-espresivo e/ologico.matematico-scientifico possedute dall’alunno.2 – Programmazione didattico-educativaSulla base delle indicazioni della Commissione Accoglienza e dei dati raccoltisulle competenze e abilità dell’alunno, il Docente della Scuola primaria o ilConsiglio di classe definisce le linee di programmaione didattico-educativa,predisponendo, se necessario, un Programma Educativo Individualizzato(P.E.I.) con l’individuazione delle discipline prioritarie e di relativi contenuti edobiettivi essenziali, l’indicazione dei tempi per l’attivazione delle altre discipline,i corsi di supporto ecc..Poiché per l’apprendimento dell’italiano L2 come lingua dello studio possonoessere necessari anche alcuni anni (come evidenziato dalle Linee Guida perl’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, predisposte dalMinistero dell’Istruzione, febbraio 2006), il Consiglio di classe può prevedere unP.E.I. anche nel 2° anno di inserimento.La previsione di un P.E.I. può essere necessario anche per alunni stranieri dinon recente immigrazione e già parzialmente scolarizzati nel territorio delloStato.3 – Percorsi e metodologie di apprendimento dell’italiano L2L’apprendimento della lingua italiana deve essere il centro dell’azione didatticadi tutti i docenti di classe, di ogni disciplina.È necessario pertanto programmare percorsi specifici e mirati di acquisizionedell’italiano L2 al fine di facilitare, nel modo più rapido ed efficace, l’accessoagli apprendimenti comuni. Vanno sperimentati materiali, proposte didattiche emodelli organizzativi per sviluppare l’apprendimento dell’italiano L2 sia comelingua per comunicare a scuola e fuori dalla stessa, con pari e adulti, sia come

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  • lingua dello studio. A quest’ultima va prestata una particolare attenzione,poiché rappresenta il vero ostacolo all’apprendimento delle diverse discipline.La Commissione Accoglienza, insieme ai docenti, individua, sulla base dellerisorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione da attivare alivelolo didattico e relazionale.4 – ValutazioneIn base al comma 4 dell’art.45, del già citato D.P.R.394 del 1999 richiamatodalle Linee Guida, il Collegio dei Docenti delibera, in relazione al livello dicompetenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento deiprogrammi di insegnamento. Va conseguentemente adattata anche lavalutazione privilegiando, almeno per il primo anno di inserimento, unavalutazione “formativa” rispetto a quella “certificativa”, che prenda inconsiderazione il percorso dell’alunno, i progressi realizzati, gli obiettivipossibili, la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità diapprendimento dimostrate.Strumenti e risorseLe Funzioni Strumentali promuovono la costituzione di un archivio (cartaceoe/o informatico) che raccolga materiali per l’insegnamento/apprendimentodell’italiano L2, testi semplificati di argomenti di varie discipline, esercitazioni,schemi e sintesi, indicazioni bibliografiche ecc..Tale archivio si arricchirà di anno in anno dei contributi dei docenti chevorranno mettere a disposizione dei colleghi il loro lavoro.Alle classi con presenza di alunni stranieri verranno forniti, a richiesta,materiali utili alla prima accoglienza (pronto soccorso plurilingue, vocabolaribilingue, testi facilitati) sulla base di quanto già reperibile e in attesa disuccessive integrazioni elaborate dai docenti.Presso le biblioteche dell’Istituto sarà costituita una sezione multiculturale: libridi divulgazione su paesi e culture differenti, libri in lingua d’origine, libribilingue, materiali multimediali.Per sostenere economicamente le attività a favore degli alunni stranieril’Istituto può contare sui finanziamenti del Ministero dell’Istruzione stanziati aisensi dell’art.9 del C.C.N.L. Comparto Scuola – Misure incentivanti per progettirelativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e control’emarginazione scolastica.L’Istituto, inoltre, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la CommissioneIntercultura delle Terre d’Argine che prevede la messa a disposizione, da partedel Comune, di mediatori culturali che provvedono a tradurre in italiano idocumenti scolastici e sanitari dell’alunno neoimmigrato e lo affiancano nelleprime settimane di scuola (vd. protocollo).Per gli Istituti Comprensivi di Carpi relativamente alla Scuola Secondaria di Ig èstato redatto dalla Commissione Intercultura un elenco di libri e materiali dafar acquistare all’alunno straniero di livello linguistico A1/A2 (sono previstieventuali integrazioni di testi e/o materiali suggeriti dai docenti delle altrediscipline):

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  • TITOLO autori edizioni ISBN prezzoInsieme -Storia

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    La mia storiavol.3

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    Insieme -Geografia

    A.FlorioA.Mastromarco

    La NuovaItalia

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    * Progettoitaliano Junior

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    Edilingua 978960930324 € 17,00

    * = in via di definizione solo per gli alunni neo arrivati inseriti nel corso per livello A1

    NORMATIVAD.Lgs. n.286/1998 art.32: iscrizione in corso d’annoD.P.R. n.275/1999 art.7: distribuzione degli alunni stranieri nelle scuoleD.P.R. n.394/1999 art.45: iscrizione scolasticaCircolare n.4 prot. N.381, 15/01/2009Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (M.I.U.R.19/02/2014)

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  • Analisi della situazione degli alunni nelle scuole/plessi dell’Istituto:

    PLESSO/SCUOLA TOTALE DISABILI (L.104)

    STRANIERI DSA

    BES

    Inf. Munari

    77

    2

    19

    Inf. Mandela

    70

    1

    17

    Primaria Collodi

    214

    9

    59

    5

    6

    Primaria don Milani

    268

    5

    29

    10

    7

    Primaria A.Frank

    103

    4

    10

    1

    1

    Sec. 1°Grado M.Hack

    401

    17

    43

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  • 8. AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA REALIZZABILE CON I DOCENTI DELL'ORGANICO POTENZIATO

    (L. 107/2015)

    “UN PASSO IN PIÙ”

    Percorsi di rinforzo per alunni in situazioni di criticità e di potenziamento per alunni dalle competenze consolidate

    Risorse umane: docenti di area umanistico/linguistica – linguistico/espressiva.

    Obiettivi del progetto

    · Attuare percorsi di recupero a vario titolo per alunni in difficoltà per prevenire disagio e dispersione, favorire il benessere e una buona riuscita del cammino scolastico.

    Alunni coinvolti:

    - alunni segnalati per DSA o con BES nella scuola primaria e secondaria di primo grado,

    - alunni stranieri con necessità di alfabetizzazione (L2 prima alfabetizzazione, L2 intermedi, L2 per lo studio),

    - alunni di classe terza scuola secondaria di primo grado in difficoltà nella preparazione dell’Esame di Stato.

    Attuare attività specifiche che favoriscano:

    - la crescita emotivo-relazionale,

    - l'espressione delle proprie capacità e la consapevolezza delle peculiarità di ciascuno,

    - la capacità di lavorare in gruppo e cooperare,

    - la maturazione di autonomia, autostima, autocontrollo.

    · Attuare percorsi di potenziamento per alunni dalle competenze consolidate ( scuola primaria e secondaria di primo grado ), capaci di approcciarsi a discipline e/o attività di livello avanzato, anche in vista della scelta della Scuola superiore (studenti Secondaria di primo grado).

    Articolazione di massima del progetto

    Pacchetti di intervento da strutturare nel corso di tutto l’anno scolastico, in orario scolastico ed extrascolastico.

    In orario scolastico si prevede di articolare soprattutto gli interventi rivolti agli

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  • scolari che necessitano di percorsi di alfabetizzazione (prevedendo, laddove possibile, momenti di compresenza per disciplina in modo da effettuare interventi più puntuali e funzionali al curricolo).

    In particolare per gli alunni della scuola dell'Infanzia e Primaria, oltre ai suddetti laboratori, si prevede di attuare progetti di carattere ludico/creativo dasviluppare sia in orario scolastico che extrascolastico.

    Si prevede inoltre di destinare una parte del monte ore all’apertura regolare (con gestione prestiti e organizzazione del materiale librario) della biblioteca scolastica per favorirne l’utilizzo in situazione di controllo da parte degli alunni, incentivando la fruizione non solo del materiale narrativo ma anche scolastico presente all’interno della struttura.

    In orario pomeridiano si prevede di articolare gli interventi rivolti ad alunni in situazione di criticità (Dsa, Bes, alunni in difficoltà sia nell'apprendimento delle strumentalità di base sia nella preparazione dell’Esame di Stato...), per sviluppare e rinforzare le competenze sull'utilizzo degli strumenti compensativi,favorire un approccio metacognitivo cioè “imparare ad imparare” tramite l’acquisizione di un metodo di studio il più possibile personalizzato.

    Tale proposta ha l'obiettivo di consentire allo studente l'acquisizione di una maggiore sicurezza (migliorare le capacità cooperative lavorando in gruppo, favorire interesse e motivazione all'apprendimento, sviluppare la creatività) e una maggiore autonomia di lavoro oltre, ovviamente, a procedere quanto più possibile in parallelo con il programma curricolare (esecuzione compiti, preparazione di interrogazioni e materiale di studio come mappe, sintesi, presentazioni, ecc).

    A fianco di questi interventi di rinforzo, in un’ottica ambivalente volta anche a potenziare le competenze di livello più alto, si prevede:

    · l'attivazione di laboratori ludico/creativi finalizzati a promuovere l'espressione di ciascuno e garantire un approccio positivo nei confronti dell'esperienza scolastica;

    · l’attivazione di corsi finalizzati ad agevolare l’approccio a discipline non più curricolari nella scuola secondaria di primo grado, ma presenti inmolte scuole superiori (per es. latino).

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  • 9. VERIFICA E VALUTAZIONE

    Valutazione degli alunni

    Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodicaquadrimestrale e una valutazione finale, riferite sia a livelli di apprendimentoacquisiti sia al comportamento.Per quanto riguarda gli apprendimenti nelle varie discipline di studio, per glialunni del primo ciclo (Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado) lavalutazione, in base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, vieneespressa con voto in decimi anziché con giudizio sintetico. Per quanto riguardail comportamento, in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione convoto in decimi per gli studenti della Secondaria di primo Grado, mentre per glialunni della Scuola Primaria la valutazione viene espressa con giudiziosintetico. La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentreper le classi terminali (terzo anno di Scuola Secondaria di primo Grado)avviene per Esami di Stato. Una disposizione che, per il momento, si applicasolamente agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado (ex-scuolamedia), prevede che l'anno scolastico non sia considerato valido se l'alunno hafrequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste, fatta eccezione percasi documentati con certificati medici.Valutazione della Scuola Primaria

    La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengonoadottate dai docenti della classe.La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione(scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuolaritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da uncolloquio esplicativo.Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva(art.3 legge 169/2008), l'eventuale non ammissione deve avere carattereeccezionale ed essere motivata.Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento dicoordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (d.p.r 122/2009).Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza.

    Valutazione nella Scuola Secondaria di Primo Grado

    La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengonoadottate in sede di scrutinio dai docenti della classe.La valutazione viene registrata su un apposito documento (scheda individualedell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; vieneconsegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. Perquanto riguarda la promozione alla classe successiva o all'esame (art.3 legge

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  • 169/2008), gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina,nonché nel comportamento (art.2 legge 169/2008).L'eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è,comunque, assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio diclasse.Ai fini della validità dell'anno scolastico, per formulare una valutazione finale èrichiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato diciascun alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possonoautonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite.Il corso di studi si conclude con l' Esame di Stato il cui superamento è il titoloindispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo.L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, espresso in decimi,riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuolasecondaria di primo grado.Tra le prove d'esame è prevista una prova scritta nazionale predispostadall'Invalsi, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico.La valutazione finale dell'esame è espressa con voto in decimi.Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento dicoordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni(d.p.r 122/2009).

    Valutazione degli alunni disabili

    Per gli alunni in situazione di disabilità, ai sensi della L.104, la valutazione,adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel PianoEducativo Individualizzato (PEI).L'individuazione del percorso educativo previsto dal PEI per l'alunno condisabilità può incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità,sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di studio conseguito, inparticolare, al termine del secondo ciclo di istruzione.L'articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (d.p.r 122/2009)prevede che, in sede di esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le provesiano adattate in relazione agli obiettivi del PEI.Le prove differenziate hanno un valore equivalente a quelle ordinarie ai fini delsuperamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Gli alunnidisabili che non conseguono la licenza riceveranno un attestato che certificai crediti formativi. Per i docenti del Comprensivo Carpi 3, la valutazione è parte integrante dellaprogrammazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma comeverifica dell’intervento didattico. Coinvolge il docente nella riflessione sull’interoprocesso di apprendimento-insegnamento, consentendo un costanteadeguamento della programmazione didattica in quanto permette di:

    - personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno;

    - predisporre collegialmente percorsi individualizzati

    Tale valutazione, di tipo formativo, assolve funzione di:

    - rilevamento, finalizzato a fare il punto della situazione;

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  • - riflessione sull’efficacia dei materiali e dei metodi usati;

    - riprogrammazione di opportunità e possibilità nel realizzare il progettoeducativo.

    Il processo di valutazione si caratterizza attraverso:

    - una valutazione formativa ancorata agli obiettivi perseguiti;

    - una valutazione più oggettiva, costruita su criteri e modalità chiaramentedefinite;

    - una valutazione dinamica, centrata sull’area di potenzialità dell’allievo.

    Tale processo valutativo si sviluppa utilizzando strumenti di verifica, quali:

    - verifiche d’ingresso che svolgono un’importante funzione di diagnosi;

    - verifiche formative che permettono l’individuazione di processi flessibili e dinamici per interventi didattici centrati sulla individualizzazione;

    - verifiche oggettive che indicano, in modo misurabile, il raggiungimento dei contenuti proposti;

    - verifiche dinamiche che consentono la regolazione del processo didattico;

    - osservazioni sistematiche dell’insegnante.

    I criteri della valutazione

    I criteri della valutazione si esplicitano attraverso:

    - progressi nell’apprendimento in termini di “sapere e saper fare” rispetto ailivelli di partenza;

    - impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica;

    - crescita globale della personalità dell’alunno;

    - condizionamenti socio-ambientali e psico-fisici;

    - manifestazioni positive e non, espresse dai bambini/ragazzi sia nell’ambitodelle attività curricolari sia di quelle extracurricolari.

    Metodologia

    La valutazione curricolare è attuata dai singoli docenti per le discipline diambito di competenza.È di tipo formativo e di tipo sommativo perché si applica sia durante sia altermine di ogni percorso didattico; si esplica attraverso l’osservazione delcomportamento apprenditivo degli alunni, lezioni interattive, prove oggettivegrafiche e pratiche, interrogazioni orali, questionari scritti, prove individuali e digruppo.La valutazione curricolare nella Scuola Primaria è attuata collegialmente daiteam docenti per le classi di pertinenza. Si esplica periodicamente e vienecomunicata alle famiglie attraverso la scheda di valutazione alla fine del primoquadrimestre e al termine dell’anno scolastico.

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  • La valutazione della progettazione extra-curricolare è effettuata dal Collegio deiDocenti, dagli incaricati di Funzione Strumentale, dalle Commissioni di Lavoro edai Gruppi di Progetto. Vengono utilizzate schede di rilevazione, elenchi didescrittori di qualità e si conclude con una relazione di sintesi al CollegioDocenti sullo sviluppo delle attività, sui risultati ottenuti, sui problemi emersi,sugli aggiustamenti da adottare in rapporto alle finalità da perseguire.La valutazione dell’organizzazione didattica e della sua efficacia è attuata dalCollegio Docenti attraverso l’attività degli incarichi di Funzione Strumentale, deiCollaboratori, dei Fiduciari di plesso e dei gruppi dei Docenti nei plessi. Ha loscopo di valutare se l’organizzazione concordata, l’utilizzazione degli spazi,degli arredi, dei tempi, delle risorse umane e dei materiali siano funzionali alPOF, cioè all’ampliamento dell’offerta formativa.

    1. Valutazione periodica sommativa nella Scuola Primaria

    Valutazione degli apprendimenti e delle competenze espressa in decimi:

    Giudizio di profitto (in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari)

    Livello di profitto

    Voto

    Notevoli abilità di lettura e scrittura.Abilità di comprensione sicura e approfondita.Applicazione sicura e autonoma delle conoscenze matematiche in situazioni anche nuove.Esposizione chiara, ricca e ben articolata.Abilità di sintesi appropriata con spunti personali.Rielaborazione personale e creativa.

    ECCELLENTE 10

    Abilità corrette e sicure di lettura e scrittura.Abilità di comprensione precisa e sicura.Applicazione sicura e autonoma delle conoscenze matematiche.Esposizione precisa e ben articolata.Abilità di sintesi appropriata.

    OTTIMO 9

    Abilità corrette di lettura e scrittura.Abilità di comprensione precisa.Applicazione sicura delle conoscenze matematiche in situazioni via via più complesse.Esposizione precisa.Abilità di sintesi.

    BUONO 8

    Abilità discreta di lettura e scrittura.Abilità di comprensione di semplici testi.Applicazione sostanzialmente sicura delle conoscenzematematiche.Esposizione abbastanza precisa.Abilità di sintesi solo in situazioni semplici e conosciute.

    DISCRETO 7

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  • Abilità essenziali di lettura e scrittura.Abilità di comprensione di semplici e brevi testi.Applicazione nel complesso corretta delle conoscenze matematiche.Esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppurguidata.

    SUFFICIENTE 6

    Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi.OppureAbilità di lettura e di scrittura incerte.Abilità di comprensione scarsa.Mancata acquisizione delle nozioni matematiche.Esposizione imprecisa, povertà lessicale.

    NON SUFFICIENTE

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    - la scala di valori verrà utilizzata dal 5 al 10, in quanto nella scuola primaria siritiene che il mancato raggiungimento degli obiettivi si possa valutare con unsolo livello negativo: 5/10;

    - in fase di valutazione sommativa non si procederà alla semplice mediamatematica dei risultati assegnati, ma verrà preso in considerazione il percorsoeffettuato da ogni alunno, con l’impegno, la partecipazione, i miglioramentidimostrati, anche se di lieve entità, rispetto ai livelli di partenza;

    - le valutazioni espresse in voti saranno adottate nel documento di valutazione;

    - le modalità di valutazione adottate nel giornale dell’insegnante e nelleverifiche ufficiali prevederanno l'utilizzo del livello di profitto e del votoapprovati dal collegio.

    VALUTAZIONE ALUNNI NON ITALOFONILa scuola provvede a rilevare le competenze per valutare il livello scolastico eformativo di partenza al fine di definire per ciascun alunno straniero un percor-so personalizzato. In questo contesto, si privilegerà la valutazione formativarispetto a quella certificativa, prendendo in considerazione aspetti quali: il percorso scolastico dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi minimi indicati,la motivazione e l’impegno e, soprattutto, le potenzialità di apprendimento di-mostrate.In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classeall’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre far riferimento a unapluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppodell’alunno. Considerando quindi gli orientamenti generali espressi nelle circolari e nelle di-rettive per la valutazione, che sottolineano fortemente l’attenzione ai percorsiindividualizzati, si propone di: definire nel team docenti/ consiglio di classe,specificandolo nel verbale della seduta, che la valutazione è adeguata al PianoDidattico Personalizzato dell’alunno.

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  • 10. ORGANIZZAZIONE

    L’Istituto si organizza in modo lineare e complesso. Lineare sul pianoamministrativo, complesso sul piano progettuale, nella gestione delle risorse enella ricerca dello sviluppo della professione docente, attraverso lo studiocontinuo e la sperimentazione. L’organizzazione è in funzione della didattica enon viceversa. Ecco perché è necessario che la scuola si proponga comeorganizzazione dinamica, attenta a mobilitare le potenzialità individuali. Una gestione consapevole della scuola presuppone che siano definiti e cono-sciuti i livelli di assunzione di responsabilità all’interno dell’organizzazione.

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  • ORGANI COLLEGIALI

    Il Collegio dei Docenti, composto da tutti gli insegnanti dell'Istituto Comprensi-vo e dal Dirigente Scolastico, formula proposte in merito alle attività didattiche.Nell’ottica della condivisione delle scelte educative con le famiglie, i genitoripartecipano alla vita scolastica secondo le modalità previste dagli Organi Colle-giali (D.P.R 417):

    - ogni anno i genitori sono chiamati ad eleggere il /i rappresentanti di sezioneo di classe; i genitori eletti e gli insegnanti costituiscono il Consigliod'Interclasse/Intersezione /di Classe;

    - ogni tre anni viene rinnovato il Consiglio d'Istituto, composto dairappresentanti dei genitori, dei docenti, del personale ATA, dal DirigenteScolastico e dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi.

    CONTINUITÀ EDUCATIVA DIDATTICA

    Continuità di docenzaI docenti vengono assegnati alle classi dal Dirigente Scolastico e, per quantopossibile, si cerca di privilegiare il principio della continuità didattica.

    Continuità educativaI docenti attuano progetti per favorire la continuità educativa nel passaggio trai vari ordini di scuola: Nido, Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Se-condaria di primo grado e la Scuola Secondaria di Secondo Grado. In occasio-ne della prima iscrizione degli alunni, le scuole organizzano assemblee con lefamiglie al fine di illustrare loro il funzionamento e il regolamento. Attraversocolloqui tra insegnanti di tutti gli ordini di scuola attigui, si raccolgono informa-zioni sui bambini/ragazzi, funzionali sia alla conoscenza degli stessi, sia purealla formazione dei gruppi classe, allo scopo di facilitare il passaggio degli alun-ni tra un ordine e l'altro di scuola.

    Percorsi e attività per la Continuità EducativaNIDO E SCUOLA DELL’INFANZIA

    Insegnanti Nido - Insegnanti di Scuoladell’Infanzia

    Genitori

    Programmazione di un’attivitàdidattica per il passaggio Nido-Scuola dell’Infanzia; ad ognibambino viene consegnato unpieghevole, che lo accompagneràverso il grado scolastico successivo.

    - Informazioni ai genitori sulprogetto e sulle attività che ilbambino dovrà iniziare al Nido o infamiglia e completare alla scuoladell’Infanzia.- Colloqui individuali con i docentifinalizzati a un miglior inserimentodel bambino.

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  • SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

    Insegnanti Scuola dell’Infanzia-Insegnanti di Scuola Primaria

    Genitori

    Programmazione di attività didattico-educative rivolta ai bambini chepasseranno alla Scuola Primaria e aglialunni delle classi 1^ e 5^.

    Incontro di presentazione con ilDirigente Scolastico e iprobabili Docenti delle classiprime per illustrare i modelliorganizzativi delle scuole delComprensivo.

    - Compilazione da parte delle insegnantidella Scuola dell'Infanzia di una schedapersonale, relativa agli alunni, per ilpassaggio delle informazioni tra i docentidei due ordini di scuola.- Colloquio per la consegna della scheda erelativa presentazione dell'alunno.

    Uso di spazi comuni per le attività didattiche (dove sia possibile).

    Presenza (visite) con i bambini nella Scuola Primaria.

    Visita alla Scuola Primaria.

    Incontri specifici dedicati al passaggiodei bambini con disabilità, con lapresenza degli operatori dell’ AUSL delservizio di neuropsichiatria infantile.

    Contributo per la formazione delle classiprime.

    Eventuali contatti durante i primi mesi di frequenza.

    Colloqui individuali con i docentifinalizzati ad un miglioreinserimento del bambino.

    Percorso di continuità utilizzando la “Cartellina Ponte” tra le scuole dell’InfanziaStatali, Comunali e Private, le Scuole Primarie ed i Genitori.

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  • SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

    Insegnanti di Sc. Primaria

    Scuola Secondaria di primo gradoGenitori

    Compilazione da parte degli insegnantidella Scuola Primaria di una schedapersonale relativa agli alunni, per ilpassaggio delle informazioni tra idocenti dei due ordini di scuola,colloquio per la presentazionedell'alunno.

    Incontro con il Preside e i professoriper la presentazione dell'offertaformativa della scuola.

    Incontri specifici dedicati al passaggiodelle informazioni degli alunni condisabilità, tra i docenti e gli operatoridell’ AUSL del servizio dineuropsichiatria infantile.Presenza con gli alunni nella ScuolaSecondaria di I Grado per assistere alezioni dal vivo.

    Percorso di continuità con attività didattiche su un tema condiviso daitre ordini di scuola (vedi progetti specifici).

    11. PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE DEL COMPRENSIVOSCUOLE D’INFANZIA

    Modalità d’iscrizione alle sezioni della Scuola dell’InfanziaLe modalità d’iscrizione alle sezioni della Scuola dell’Infanzia vengono stabilite

    dall’Ufficio della Pubblica Istruzione del Comune di Carpi

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  • SCUOLA DELL'INFANZIA “BRUNO MUNARI”

    Nella Scuola dell’Infanzia “Bruno Munari” funzionano 3 sezioni: una di tre anni,una di quattro anni e una di cinque anni.

    ORARIO DI FUNZIONAMENTO

    La scuola funziona dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00.

    Tempo scuola: 40 ore settimanali (escluso pre-scuola).

    UTILIZZO DEL MONTE ORE SETTIMANALE

    Pre-scuola dalle 7.30 alle 8.00

    Mattina Accoglienza e colazioneAttività didattica e gioco liberoUscita dei bambini che non consumano il pastoPreparazione al pastoPastoUscita dei bambini che non si fermano a dormire

    dalle 8.00 alle 9.00dalle 9.00 alle 11.30dalle 11.30 alle 11.40

    dalle 11.40 alle 11.50dalle 11.50 alle 12.30dalle 12.30 alle 13.00

    Pomeriggio RiposoMerenda attività ricreativaUscita

    dalle 13.00 alle 15.15dalle 15.15 alle 16.00dalle 15.30 alle 16.00

    Post-scuola Intrattenimento bambini dalle 16.00 alle 18.00

    Nell'arco della mattinata si svolge la compresenza delle insegnanti e va da unminimo di 9.30 ore ad un massimo di 10.30 ore settimanali.Le ore vengono utilizzate per attività a piccoli gruppi, attività d'intersezione,attività di laboratorio ed uscite.

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  • ORGANICO

    L'organico è composto da:n.6 insegnanti, 2 per sezione,n.1 insegnante che svolge attività di religione cattolica,n.2 insegnante di sostegno, che svolgono la loro attività nella sezione dei 4anni mattino (dal lunedì al venerdì)n.1 insegnante di sostegno, che svolge la sua attività nella sezione dei 5 anni(dal Lunedì al Venerdì)n.1 pea che svolge la sua attività nella sezione dei 5 anni dal Lunedì al Venerdìn.1 insegnante per il prolungamento serale,n.1 collaboratore scolastico,n.1 collaboratore scolastico come figura aggiuntiva dalle 15 alle 16 e due giornie mezzo alla settimana,n.1 figura che ha funzione di ausiliaria,n.2 operatrici CIR per la distribuzione dei pasti.

    SERVIZI

    La Scuola dell’Infanzia “Bruno Munari” offre:- il “pre–scuola” (dalle 7.30 alle 8.00) garantito dalla presenza di un'insegnan