Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che...

493
Paola Elisabetta Cerioli Lettere secondo volume Congregazione della Sacra Famiglia a cura del Seminario Sacra Famiglia Bergamo 2001

Transcript of Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che...

Page 1: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Paola Elisabetta Cerioli

Lettere secondo volume

Congregazione della Sacra Famiglia a cura del Seminario Sacra Famiglia

Bergamo 2001

Page 2: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Paola Elisabetta Cerioli O P E R A O M N I A Regole. Lettere. Biografie 3 * * | L e t t e r e . S e c o n d o v o l u m e pagine 373-866 © 2002 | Congregazione Sacra Famiglia via dell’Incoronata 1, Martinengo Bergamo

Lettere opera omnia

374

Page 3: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere alle suore

Lettere opera omnia 375

Page 4: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere opera omnia 376

Page 5: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere a Luigia Corti

LETTERA 254

Cariss: Sigr Luigia

Campagna Dalla Casa di S:t Bernardo 25 Aprile 1862

Ho ancora da far l'esercizio. Aspetto che le Figlie terminano in

dormitorio. Siamo arrivate alla Campagna dopo le quattro. Il viaggio fù felice ed io fui molto soddisfatta dalla compagnia del Sig Canonico. Trovamo le Monache assai inquiete per la nostra tardanza. La nostra piccola casa soddisfò poco il Sig Canonico, e ciò m'afflisce, essa le parve angusta, ed oltre a ciò ancor umida la parte vecchia, pel muro nuovo di facciata fatto l'anno scorso. Questa mattina l'aspetto da Soncino dove si portò jeri a sera ad ora tarda, per riposarvi.

I Cerioli non si fecero vedere e mi è rincresciuto pel Sig Canonico.

Il Sig. Canonico partì adesso ed io non potei terminare la Lettera come vi aveva promesso. La termino ora di fretta per mandarla subito a Soncino cosi l'avrete dimani Sabbato. Questa mattina il Canonico restò più contento, io aveva comodate le stanze in maniera che le piacessero: però di comune consenso rimandiamo tre Figlie, onde essere più comode, d'altronde ci sono innutili. Vi occludo qui una piccola nota della roba che ci abbisognarebbe. Lunedì incomincieremo la scuola estera, e questa la faremo di sopra nel piccolo Oratorio: quando poi avremo la pisterna la faremo nell'atrio, ma intanto ci vuole pazienza: e le nostre figlie, e Monache di libertà

Lettere opera omnia

377

Page 6: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

staranno a lavorare in dormitorio essendo questo per un terzo vuoto con tre Figlie meno. Io faccio esercitare la pazienza a Suor Maria per la polizia, ed a Suor Adelajde per un altro verso, però l'esercito assieme mè pure, e tanta. Vi saluto tutte, e di cuore, termino essendo quasi ora di pranzo.

Addio, addio. Suor Paola E: Cerioli Mi sono dimenticata da dirlo al Gildo. Guardate che D.

Giovanni desidera che gli facciate fare i ferri per fermare le gelosie delle sue stanze, e la Sig Giudita desiderarebbe un piccolo polajo vicino a quello del Gildo. Sono piccole cose guardate di soddisfarli.

Vi raccomando di far comperare l'Animale. Vi raccomando la Cassina, tenetela da conto, e fattela vizzitare

dal Medico poiché mi sembra che abbia del male molto.

Lettere opera omnia

378

Page 7: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 255

Mia Cara Suor Luigia,

Dalla villa Campagna 29 Aprile 1862

Ho riso nel leggere la tua lettera e ho detto dentro di me, povera Suor Luigia è ancora la stessa. Si, tu spassi per quelle vaste sale di S. Maria, contornata da gioventù, ed operando meraviglie di zelo, ed io mi contento di questa piccola casa, limitando il mio, ai pochi abitanti di questa terra. Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar l'opera intrapresa; sempre però con tutta la sommissione verso chi ci dirige, di maniera, che se D. Alessandro mi avesse fatto ritrocedere con tutta la mia Famiglia, mi pare, l'avrei obbedito istessamente, con quella stessa tranquillità, con la quale mi sono fermata. Sta quieta, che S. Maria verrà, se Dio, la Madonna SS. e S. Giuseppe l'avranno destinato; senza che noi ci affaticchiamo, e facciamo pratiche per averlo; E cosa siamo noi, che forse lo star noi alla Campagna, ci può essere occasione per averlo con più facilità, senza cercarlo. Noi non sappiamo i disegni di Dio. Egli, nella sua infinita Sapienza, si serve d'un mezzo che a noi sembra il più lontano, per farci arrivare ad un altro, che ci ha preparato: e come mi scriveva un giorno il Sig Canonico, seguiamo dolcemente la grazia, non preveniamola, ed io dico istessamente, seguiamo gli avvenimenti e non andiamoli di fronte. Ora parliamo di questa povera Campagna. Questo Villiggio, che cosi lo chiamo, lo credo più grande il doppio di Comonte, e se il Signore ci farà far bene, e mettere in esecuzione i nostri desideri, si farà del bene, checchè ne dicono. Ieri abbiamo incominciata la scuola; e nonostante i molti lavori che vi sono presentemente, questa mattina le fanciulle erano ventidue. Le nostre monache sono sane e contentissime; delle nostre Figlie non ne parlo, stanno bene e sono contente ed allegre. La nostra Casa si accomoda sempre più bene. E' stato una provvidenza, i continui intoppi, successi per non aver la pisterna; poiché, ci sarebbe stata inutile; ed abbiamo fatto invece, una cosa più bella e più comoda. Vedi se non è meglio lasciar andar le cose senza affannarsi, per volerle proprio. La cosa più incomoda, è che più ci pesa è, il dover

Lettere opera omnia

379

Page 8: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

sortire per andare alla Chiesa; ma ci vuol pazienza; il Signore, col tempo, provvederà anche a questo. Io sto bene, eccettuato qualche volta il mio difetto di stomaco, ed un poco d'enfiagione al solito piede, che ora però è quasi tolta. Sta quieta, che mi tengo da conto, e forse più di quello che si dovrebbe. Ti ringrazio, di tanta robba che ci hai mandata. O quanta provvidenza: dicevamo mano, mano che svolgevamo gli oggetti mandatici. Guardate, guardate, dicevamo, povere monache! quanta robba! come ci è cara! questa mettiamola lì, questa là, questa mangiamola: e cosi tutto, tutto, abbiamo messo a suo posto. Oh quant'è buono il Signore, quanto ha cura delle sue creature! Questa mattina fu qui Costanzo a ritrovarmi, e mandava un messo, apposta, apposta a Seriate, dai Sig.ri Piccinelli, per provvederlo ancora, quindici oncie di semente bigatti, essendovi qui, quantità grande di foglia; e persuase me pure a provvederne; molto più che le ultime poste, qualcheduna sono nate poco bene, di maniera, che mi lasciai indurre a scrivere al Sig.r Antonio, di provvederne cinque oncie anche per me, però al quinto. A caso però l'avesse da pagare, ne provvedesse solamente tre, per essere senza danari. Ho fatto male? I nostri bigatti, li abbiamo messi nella stanza del Fattore, per avere ancora i muratori, e ciò, ci riesce assai bene; poiché, di notte vi sorveglia il fattore, del quale sono assai contenta, sembrandomi, che abbia anche molta cognizione di bigatti. Le mie monache, che per stanchezza non nomino, ad una, ad una, come anche le mie figlie assieme con me, tanto, tanto ti salutano, assieme a Suor Rosa, Suor Leonilde, Suor Giuseppa, Suor Anna, Le Novizie, le figlie; e vorrei dir qualche cosa a tutte, ma la lettera è stata lunga, ed io sono stanca, e convien che mi muova. I miei doveri al Rev.do Sig.r D. Giovanni, D. Bortolo, D. Pietro. Raccomandandomi al Signore, onde possa far bene, poiché la mia debolezza è tanta. Addio, e addio di cuore,

Tua Aff.ma Sorella

Suor Paola Elisabetta Cerioli Sup. nell'Istituto delle S. D. S. F.

Domenica consegnerai al Sig. D. Alessandro la Lettera qui

occlusa.

All'Ornatiss. Sig. La Signora Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

380

Page 9: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 256

Suor Luigia Carissi.ma

Dalla Villa Campagna il 8 Maggio 1862

Nessun avvenimento o novità da ieri a questa parte, quindi non ti scrivo che sole due righe. Ti occludo qui la noterella, di quanto ci hai da mandare e il Giovanni verrà lunedì, dovendo sabbato andar a Bergamo per il telaio. Guarda nel casetto in mezza della scrivania che troverai ancora qualcheduno di quei miei libretti, spediscimili tutti ben involti assieme alle carte relative alla Campagna, ed ai disegni, per mezzo del Giovanni. Ti spedisco un piccolo cestellino delle prime ciliege, raccolte nel nostro orto; che noi tutte ben di cuore offriamo alle nostre sorelle, Monache e Novizie: col patto di mangiarle subito, alla prima ricreazione che farete dopo ricevuta questa lettera. Mi rincresce che sono poche, ma sono qui tutte, avendole le nostre Monache nemmeno assaggiate, per farne parte a voi altre. Non dite nulla alle Figlie. Tanti saluti a Suor Rosa, che un'altra volta scriverò anche ad essa; cosi pure alle Novizie. Salutami anche Suor Leonilde, Suor Anna e Suor Giuseppa da parte anche di tutti noi. Addio, addio

Tua Aff.ma Sorella

Suor Paola E. Cerioli D. S. F.

Alla Ornatiss. Sig. La Rev.da Suor Luigia Corti Bergamo per Seriate

Lettere opera omnia

381

Page 10: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 257

Mia cara Suor Luigia.

Dalla Villa Campagna, 28 Maggio 1862

Voleva aspettare ancora qualche giorno a scriverti per darti qualche nuova di S. Maria, del legato e del mio ritorno, ma non sapendo ancor nulla di tutto ciò, ti scrivo due righe, onde non abbi da essere inquieta pel nostro silenzio. Ho sentito volentieri le vostre buone notizie di salute, ma mi dispiace, la cattiva riuscita dei bigatti, ma bisogna aver pazienza, poiché il Signore, non ci mancherà mai. I nostri bigatti sono andati meglio di quello che ci aspettavamo e quando venne il Giovanni coi boghetti, erano di già imboscati. Anche i dipendenti, promettono un discreto raccolto. Ti ringrazio dei polastrelli e del buttiro. Noi, grazie a Dio, godiamo ottima salute e siamo desiderose di saper l'esito delle nostre faccende; appena saprò qualche cosa ti scriverò. Risponderò un'altra volta alle Novizie essendo questi giorni, stata piuttosto occupata, e poi bisogna che rifletta sulla divozione della Madonna, essendo bene che la pratica che si vuol abbracciare abbia da restare sempre. Salutami tanto le Monache. Ho gran desiderio di saper nuove del nostro Vescovo. Tienti dacconto onde star sana, e scaccia qualunque cosa che ti possa inquietare. Salutami tanto le Figlie. Raccomanda a tutte, di far bene la Novena dello Spirito Santo, specialmente le novizie onde disporsi bene alle SS. Feste. La ventura settimana facilmente sarà il Giovanni di ritorno a Comonte, e allora spero, poterti dire il giorno della mia venuta, che mi lusingo sarà presto. Salutami tanto D. Giovanni, D. Pietro e il Sig.r Curato, come pure la Felice e il Gildo. Dì a quest'ultimo, che si ricordi quando può, di andare a vedere in Città, se hanno danari, onde pagarci l'interesse che scade col giorno sette. Alla prima occasione, ti manderò la lettera onde andare a prendere, dai Signori Piccinelli, l'interesse dei Coupons. Addio, addio, addio.

Tua Aff.ma Sorella

Suor Paola E. Cerioli D. S. F.

Lettere opera omnia

382

Page 11: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Hai poi ritrovato quel mio libretto? Spero che si; mel lo manderai poi per mezzo del Giovanni, non avendo premura, ho abbastanza sapere che l'hai tu.

Lettere opera omnia

383

Page 12: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 258

Cariss: Suor Luigia

Villa Campagna 25 Ottobre 1862

In questo punto mi ritorna indietro il Cavallo, e Calesse, e il Sig. Canonico, e D. Giò: andarono avanti a piedi, sperando di trovar nuovo imbarco; ma già a quest'ora avrà inteso da Essi stessi, come andò la faccenda. Ora credo bene di scriverti che dovendo inconseguenza prendere il Cavallo a Nollo per venire a Soncino, sè non hai motivi rilevanti, e di premura di dover venire alla Campagna abbi da tralasciare, poiché dovendo di necessità stare via la notte, vedi che ci vorrebbe quasi un Marengo, a meno che non travassi il Cavallo del Tabarini e un Calesse, la qual cosa sai che è difficile. D'altronde ci vorrà di necessità la condotta quando verrò a Casa io, onde vedi quanta spesa. Abbiamo dunque pazienza, e facciamo questo sacrificio alla bella virtù della Santa povertà (sempre però che non abbi motivi urgenti di dover fare diversamente) Sè il Signore mi continua la salute avrei intenzione di fermarmi qui s'indoppo S. Martino, vedi che vi sono poco più di quindici giorni, a vedersi. Riguardo poi alla roba da mandarci, come scrisci a S. Rosa, io farei conto di mandare ancora il nostro Cavallo un giorno della ventura settimana a prenderla, e intanto io ho messo il Corpettone il quale mi è carissimo, e le altre pure s'ingegnano, e s'ingegneranno a coprirsi questi pochi giorni, Suor Adelaide, sospira perché non ha dannari in Cassa, e abbiamo, molti conti che ci premerebbero da soddisfare; ma ci vuole pazienza. Io alle volte rido, perché noi dicciamo al Fattore, Non fatte conti, e pagate tutti... e credo che rida anch'elli poiché non le diamo dannari. Abbiamo venduto due Carra, e mezzo di Fieno, ma sono arrivate a far ben poco. Adesso vi sarà da esigere la Rendita Lom-Veneto, e credo ci voglia la Stampiglia da mè sottoscritta... però fatte dimandare al Sig Antonio Piccinelli, sè dopo le ultime operazioni fatte alle Cartelle per esigere gl'interessi convien fare come le altre volte. Dopo regolatevi in causa. Il Fattore comprerebbe volentieri due Paja di Mansetti ma ci vorrebbero 20 pezzi da 20 f, Questa sarebbe una spesa utile, e necessaria; quindi io farei avvisato il Sig. Antonio, dal Gildo, sè potesse per i Santi prepararceli, a scanzo sempre del piccolo Capitale,

Lettere opera omnia

384

Page 13: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

che ritiriamo per dare al Gildo. Ci farai poi sapere qualche cosa. Intanto sta allegra, e non prenderti fastidio, di nulla, persuasa sempre che il tutto anderà ancora secondo la volontà del Signore, e con questa fiduccia viviamo tranquille, e abbandoniamo il tutto alla sua Divina Providenza. Vi saluto tutte tutte caramente e vi desidero tutte quelle virtù, e quella perfezione, che S. Giuseppe, desidera in una Suora Della Sacra Famiglia. Addio.

Tua Aff.a Compagna

Suor Paola Eli. Cerioli

Il Fattore mi dicce ora che manderà il Cavallo Lunedì con un

carretto che si farà imprestare cosi poi preparare le robe, e una lunga Lettera in compenso. Sappemi dire, sè sai qualche cosa della Sig. Adelaide. Addio di nuovo.

Lettere opera omnia

385

Page 14: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 259

Cara Suor Luigia

Soncino 22 novembre 1862.

Ti scrivo solo due righe onde non abbi da pensar male riguardo a noi tutte. Vivi dunque tranquilla che noi grazie a Dio continuamo a stare tutte discretamente bene. Spero che lo stesso sarà di tutte voi, e sono contenta che la Casa vadi ottimamente bene, già non nè dubitava, mediante la valida protezione di S. Giuseppe. I Muratori lavorano da più d'una Settimana in S. Maria, e noi, ora l'una, ora l'altra vi stiamo ad assistervi, ma le fatture sono molte, e le giornate corte, di maniera che si và lentamente. Il mio desiderio sarebbe di ritornare a Comonte per la fine della settimana ventura, ma non ve' lo posso assicurare, vorrei veder prima terminate le opere più necessarie di S. Maria, e non posso ne' meno io saperlo, voi però non pensate male, poiché in tutte le maniere dipenderà di qualche giorni di più, eppoi anche dalla Stagione più, o meno bella. In tutte le maniere vi scriverò ancora la ventura settimana. Scrivemi, che di di soma consolazione mi è il sentir vostre notizie. Salutemi tanto le Monache, e la nostra Economa che ci ha mandati cosi tanti dannari. Ci volevano proprio. Tanti saluti alle Novizie, alle quali avrei ancor scritto volentieri ma non posso arrivarvi, io non sò cosa dire, ho sempre qualche cosa. Che il Signore vi benedica tutte, assieme le nostre buone Figliuole, vi prosperi, e vi conservi, com'io lo prego, e lo desidero. Con tutto l'affetto mi segno di fretta.

Tua Aff.a Com:

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev.da Madre La Rev.da Suor Luigia Corti Bergamo Seriate Comonte

Lettere opera omnia

386

Page 15: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 260

Mie Cariss: Monache1,

Villa Cam:a 2 Aprile 1863

Non poteva essere soddisfatta sè non veniva con questa mia ad augurarvi felici, e prospere le SS: Feste Pasquali, mie carissime Monache, e Novizie. Ieri sera non ho potuto scrivere pel Giovanni, lo faccio dunque quest'oggi, che non andiamo in S.t Maria, come il solito degli altri giorni, però brevemente perché ho di già fatta altra Lettera, che mi premeva. Che la letizia, ed una santa gioja occupi i nostri cuori in questi giorni d'allegrezza, e la rissurezione di Gesù Cristo ci animi al ben fare onde meritarci d'ottenere il posto ch'Egli ci acquistò colla sua passione, e morte. Però non bisogna dissimularcelo, mie carissime per giungere a quel luogo beato ci vuole ancora la nostra cooperazione: mettiamocela dunque tutta, e non lasciamoci superare dalle persone del secolo, perché che cosa è mai quattro giorni di combattimento col premio della vittoria che ci stà preparata nel Cielo? Ecco il bel giorno di risorgere intanto noi pure spiritualmente ad una vita tutta nuova, e conforme a quella del nostro Divino modello, e lasciamo nel sepolcro tutto quello che ci può mai essere d'imbarazzo, e d'impedimento per correre sul camino che a gloria [...]2 a vita conduce. Aggradite i saluti delle nostre Sorelle di qui, che [...]3 pre pensano a voi, e stiamo legate coi vincoli d'uno stesso spirito, amandoci in Gesù Cristo, e scambievolmente animandoci al ben opere, onde poter ritrovarci poi tutte unite nel soggiorno dei Santi. Saluto poi anche le mie care Figlie, e lascio a voi col esempio, e colla voce, di guidarle sul retto sentiero, pel qual fine il Signore le raccolse, e cè le consegnò.

Arrivederci presto, mie carissime, Martedì dopo le Feste, ma con pace, e con quiete, che niente dovrebbe essere capace di alterare.

Che Gesù, Maria, e Giuseppe ci custodiscono ora e sempre.

Vostra Affa Sorella e Ma Suor Paola Eli: Cerioli

1 Di Bianchi annota: "A Comonte. Suor Luigia in indirizzo". 2 Testo corrotto. Di Bianchi suggerisce: "che a gloria ed". 3 Testo corrotto. Di Bianchi suggerisce: "sempre".

Lettere opera omnia

387

Page 16: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 261

Cara Suor Luigia

Soncino 17 Giugno 1863.

Ti scrivo di fretta queste due righe, perché ci preme assai che ci mandi il Caretto col Giovanni, dovendo adoperare il Cavallo in Campagna, essendo ora momento di grandi lavori, molto più poi che avendo in tutti Buoi di Campagna la malattia cosi detta l'Ungina non si può adoperarli, o pochissimo, e con molti riguardi essendo malattia anche attaccaticcia nel Bestiame Bovino. Siamo innoltre dietro a far fare il Forno, e ci vuole continue condotte, e per sabia e quadrelli, dunque ti raccomando di mandarcelo al più presto. Mandaci pure due paja Griglie di quelle grandi, cosi pure fà ordire il rimanente del Lino di machina che aveva consegnato alla Santina, ed anche questo in 21 portate come l'altro, e la Stoppa grossa da tessere. La Catterina terminerà presto la sua Tela quindi abbiamo pensato di farle fare quella della Felice. Questa è nel Armario in una Cavagna, bello e rochettato, col suo tessimento di Lino, ed un poco di Stoppa, fanne ordire Brac: 28 in trentatre, e spedisci tutto assieme, col Pettine, e Lissi in trentatre spessi. Cosi pure sarebbe bene che ci mandaste del Cottone da mettere sul Telajo volante, ma tesserlo con le portate che avrai ordinate al Gio: Capponi come ti aveva raccomandato, e sè credi invece di spedirci da fare la Cottonina per gli Abiti delle Figlie, fà come vuoi solamente che bisognarebbe tener sempre la mostra qui occlusa. La Superiora dice di mandarle qualche Mantini, e la roba di fare qualche grembiule per le Monache. Domenica vi fù ancora molti Raggazzi come il solito, ed è grande disordine per le Raggazze che vanno, e vengo dalla ricreazione. Per combinazione non vi era guardie però mi promiscero che Domenica ventura si troveranno qui senza fallo.

La Settimana ventura spero di poter venire a Comonte poiché eccetuato l'inconveniente dei Raggazzi che sè Domenica le Guardie faranno il loro dovere, spero che gli distoglieranno, del resto la Casa và bene, e vè niente di grande impegno, sè eccettui ora i Muratori pel Forno, che spero la ventura settimana termineranno anchessi.

Lettere opera omnia

388

Page 17: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Abbiamo fatti molti progetti, cioè d'affittare mettà della nostra Ortaglia, e di fare due Massari a Campagnola, cosi pure d'accomodare le due piccole Case all'ingresso della Cascina Campagna, però sentiremo il tuo parere, quando verrò a Comonte prima di darne esecuzione, cosi come tante, e buo Sorelle animate d'un solo spirito, e d'una sola volontà.

Che il Signore, e Sant Giuseppe conservi sempre nel nostro Istituto quella stessa uniformità di pensieri, e di sentimenti che grazie a Dio vi regna adesso, unito a somma carità, che è l'anima d'ogni ben regolata Famiglia. Noi stiamo tutte bene [...]4tuato la Santina, che pare vadi perdendo tutti gio dietro un poco di mala lena anche nella Peruti, e Sofia. Salutemi tutte tutte, e ben di cuore. Stà sana, e quieta sù tutto, e considerami.

Tua Aff Com:

Suor Paola E. Cerioli.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Madre Suor Luigia Corti Seriate e Bregamo-Comonte

4 Testo corrotto. Di Bianchi suggerisce: "eccettuato".

Lettere opera omnia

389

Page 18: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 262

Cariss: Suor Luigia

Soncino, da S:t Maria 22 Giugno 1863.

Mando il Carettino appositamente per prendere la roba di caricare i Telai, giacché vi è qui ancora la Maddalena, e questa roba ti ho già scritto quale devi mandarmi. Nello stesso tempo ti spedisco due Somme di Melicone, che guarderai d'adoperar subito; avendo incominciato a prendere dell'odore. Sè a Dio piace, conto di ritornare a Comonte per la fine della Settimana, e condurò meco la Maddalena, e qualche Figlia: Qui non abbiamo niete di nuovo; e la casa và avanti bene; il solo inconveniente si è quello dei Raggazzi la Domenica, che a dire la verità è un gran disordine, e non sò capire perché non si possa mettervi riparo: voglio vedere quest'oggi come anderà. Le Monache fannno bene, ed anche le Novizie, tutte sono animate dalla voglia di progredire; che il Signore benedica, e fecondi questi loro desideri. Questa sera si darà la prima volta la Benedizione col Venerabile, e mi ricorderò di tè, e di tutte. Ieri abbiamo accomodato un poco alla meglio il nostro Altare maggiore, e ciò mediante la premura del Sig.r Conte; Egli, è assai ottima persona. Sè mi mandasti 6 Bottiglie di Vino di Leffe le regalerei volentieri al nostro Sig. Prevosto, onde guardare di tenercelo amico, poiché ci può anch'Elli giovare. Scrivo a più riprese, mentre le Raggazze vanno è vengono alla ricreazione; Esse sono secondo il solito molte. I raggazzi sono fuggiti vedendo le Guardie, ma bisognarebbero che venissero per un buon numero di Feste, sino a che si fossero distolti. Mandami per il Giovanni, uno di quei Bracciali che avevamo fatto fare per attarvi le Lampede in Chiesa, senza però la Stella, che ora è al posto nella nostra Chiesa costì, cosi pure mandami quei 4 Quadri che mi regalò il Sig. Antonio. Ti occludo una Lettera di Suor Costanza, e un altro dell'Ani, tale e quale sono scritte senza ch'io le abbia corette; quest'ultima inclina che le facessi imparare a scrivere, ma io le ho risposto che questo non è per Lei: però in generale fà bene, ed ha una grande apertura di cuore, come anche Suor Maddalena, e Suor Costanza, e questo mi piace, e mi edifica. Questa settimana termineranno il nostro Forno, esso è assai

Lettere opera omnia

390

Page 19: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

fatto bene, e le Monache pensano di far anch'esse il pane bianco, vedremo poi sè sarà migliore quello di qui, o di Comonte.

A Campagnola abbiamo un Bue che và morendo, ma non della malattia in corso, (Ma era del tempo che era ammalato) la quale non è pericolosa, diversamente povare noi poiché ora incomincia anche nei Buoi della Campagna; non vi è altro incoveniente che non si può adoperarli, e bisogna spendere un poco per curarli. S. Giuseppe vuol propria che siamo sue Figlie, e Sorelle perché non vuole che facciamo dannari, ma come visse Esso si contentiamo del puro necessario; io sono contenta, ma vorrei però che ci facesse la grazia di comunicarci in compenso il suo spirito, e le sue virtù.

Ti raccomando assai da tenerti da conto, e mangiare quanto ti piace, e aggrada. Le Monache tanto ti salutano, ed io pure s'intende. Salutemi tù pure le Monache di costì, e le nostre Novizie che desidero vedere; anche le nostre Figlie dille che le saluto di cuore e le immagino tutte sollecite con Suor Maria nei loro lavori di Campagna. Che il Signore le benedicca, e le prosperi in questa vita, e nell'altra. Noi pure il Signore ci conservi nella sua Santa grazia, e ci custodisca ora, e sempre

Addio, di cuore, e a rivederci presto, come desidero.

Tua Affa Compagna Suor Paola Eli. Cerioli

I miei doveri al Rev: Sig. Arciprete D. Pietro, il nostro

Cappellano, D. Bortolo. Non dimenticarti il Bracciale, che voglio provare a collocarlo

nella nostra Chiesa, poiché la Lampeda in mezza, e troppo in alto.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

391

Page 20: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 263

Cara Suor Luigia

Soncino 6 Ottobre 18635

Questa mattina mi fù consegnata la tua Lettera, e vi rispondo di

fretta poiché il Novelli vuole partir subito ancora questa mattina. Incominciero a dirti prima di tutto che mi sono consolata nel sentire le tue buone nuove di salute, poiche riguardo alla tua debolezza non mi fa paura. Mi rincresce che Suor Marianna non abbia fatto il suo dovere coll'andare in parlatorio, con Suor Marta, ma adesso è fatta, e ci vuole pazienza. Riguardo all'Enrichetta abbiamo tempo quando ritornerò per concertare come regolarci, intanto questi quindeci giorni sono ottimi per meglio conoscerla, e sperimentarla. Quella Figlia raccomandata dalla Sig. Crippa accettala pure, non tanto per la raccomandazione quanto per il bisogno che nè ha, come tù mi dicci: Essa mi sarà cara come tutte le altre.

Per quello poi che ha detto il Rev: Sig. Prevosto di Camerata, credo bisogno nemeno di riscontrarti, guarda se è possibile ch'io le abbia fatta quell'offerta! sarà forze qualche mala inteligenza con altra persona, e si sarà ingannato con mè. Manda pure le Figlia Anziane a vangare, e dove vuoi; ed opera senza scrupolo, Ti rimando la Lettera che andava alla Rosina, perche a dirti la verità non capisco nulla di quanto in Essa è scritto. Il Sig. Canonico viene a Leffe subito dopo gli Esercizi di qui, ma bisognarebbe ch'Egli mi potesse fissare il giorno preciso di mandarlo a prendere la sera per venire a Comonte; poiché sè fosse Lunedì otto, verrei a Comonte Sabbato, sè poi fosse Martedi, o Mercoldi, verrei un giorno, o due più tardi; quindi bisognerebbe che scegliesse quel giorno che più le accomoda dopo Sabbato otto, o dimani otto. Mi è rincresciuto a non aver ricevuto Lettere ne della Superiora di Monza ne di quella di Brescia, però tù fa scrivere nuovamente a quella di Monza, che io ne replicherò un altra a quella di Brescia.

Le Esercitanti mi sembra che vogliono essere tante, faccia Dio, che si possa fare del bene. Ho pensato di far fare gli Esercizi alle

5 Data dubbia. Di Bianchi suggerisce: "1865".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

392

Page 21: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

nostre Figlie le più grandi per due motivi, uno perche ne hanno bisogno, l'altro perché intanto resto quieta per la sorveglianza. Ieri ho veduta la Madre della Margherita e le ho raccontato della pazienza che bisogna avere con la medesima pel suo carattere; ma ad Essa non arrivò niente di nuovo, perché lo stesso facceva a Casa, di maniera che provava sempre continui dispiacere. Io le ho detto che un pochettino si era emendata, però che intanto si andava avanti a provarla, con la lusinga che si voglia emendare. Non ho altro da dirti, avendo poco a vederci. Ti scrivero poi ad Esercizi incominciati e per dirti quando mi hai da mandare a prendere. Tù fami dunque sapere il giorno che il Rev: Canonico, verrà a Comonte per mia norma. Quel Uomo condotto qui di Bolgare fà bene, ed è contentissimo, d'essere venuto. Termino perche mi fa pena, il sapere che stanno qui ad aspettare la mia Lettera. Stà sana, tienti da conto, non per te, ma per impiegarti ad utile della Casa, e dei nostri simili. Ti raccomando, le Novizie, e più le mie Professe, ti do licenza di castigarle, quando ne vedi il bisogno e la necessità. Con più vado avanti conosco la necessità di formar Religiose ubbidienti, ed esemplari. Il Signore mi perdoni delle mie negligenze, a questo proposito, e supplisca la sua bontà alle mie mancanze. Egli benedica te pure, e ti conceda la pace, e tranquillità d'animo, onde operare con maggiore spirito, e senza umani riguardi. Ti saluto con tutto l'affetto, come pure le Monache, Novizie, e Figlie, Suor Rosa, e tutte queste di qui ti salutano. Di nuovo addio.

Tua Aff:a Compagna

Suor Paola Eli: Cerioli.

Lettere opera omnia

393

Page 22: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 264

Cariss: Suor Luigia, ed Adelaide6

Soncino da S.t Maria 29 novembre 1863

Sè avessi avuto il Cavallo nero a Soncino vi avrei fatta una

improvizata a Leffe, cosi invice scrivo ad ambidue questa mia poiché m'immagino di vedervi turbate, inquiete, ed imbarazzate per la Cappellania, e la Scuola; cosi mi sembra dalla Lettera di Suor Luigia; Non è vero? Io invece sono tranquilla si per l'una, che per l'altra. Per la Cappellania sento dal Gio: di star quiete che non ci mancherà, però avete fatto bene a desiderare che vi dassero in scritto le offerte onde poterla stabilire, ma guardate bene di non intopparvi maggiormente col rivolgervi a più canali, che venendo a sapersi, come si saprà di certo, nè abbiano a male, e si abbiano quindi di ritirare perciò non infuriatevi e state con uno, quello che credete meglio avanti a Dio eppoi mettete tutta la vostra confidenza nel Signore che ci arriverete quando, e com'Elli vorrà. Riguardo poi a quello che scrive Suor Luigia d'essere corsa in parola col Rev: Calderoni, ecco, io avrei desiderato un Sacerdote più in età, però qualora Monsignor Vescovo lo trovi adattato, non ho nessuna difficoltà. Riguardo poi alle Scuole non mi danno nessun pensiero, e trovo fuori di proposito la vostra inqiuetudine per la Maestra; noi non abbiamo di andare a pensare che costì vorranno insegnamenti schuisiti, abbiamo da stare nell'insegnanza alle nostre Regole, sebbene siamo a Leffe, quindi Suor Colomba che avevamo già destinata è sufficentemente brava, per costì, e noi non abbiamo d'aver paura di sfigure, dicendo che le nostre Regole non ci permettono d'insegnare di più, essendo il nostro Istituto fondato a beneficio della Classe povera specialmente Contadina, alla quale non si portarebbe vantaggio istruendola al disopra di quello che è necessario sapersi per la loro condizione. Riguardo poi anche per le istruzioni delle Scuole, e della ricreazione Festiva, a Leffe essendo come voi ditte tutte Teologhe, per l'abbondanza che hanno d'insegnamenti Religiosi; tolta nelle Scuole l'Istruzione della Dottrina Cristiana che dovete andare alla semplice,

6 Di Bianchi annota: "a Leffe".

Lettere opera omnia

394

Page 23: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ed attaccate al Cattechisco, del resto le Domeniche specialmente limitatevi al solo canto delle Litanie, e al racconto d'un bel esempio nel quale si può sempre lasciar correre quando vi è il bisogno, e si viene al proposito quella paroletta, o due che resta impressa alle volte meglio d'una predica. Pregate invece, pregate invece acciò il Signore, e S.t Giuseppe benediccano le vostre fatiche, e dia alla Casa spirito, e fervore per mantenersi sempre nel Suo santo servizio e nel fine abbracciato. La Casa della Campagna continua ad andar bene. L'Armati pure sento che stà bene, eccetuata la sua enfiagone alla faccia. Qui in Casa niente di nuovo. Oggi hanno incominciato in Paese le Sante Missioni, preghiamo il Signore acciò facciono fruto. Le Monache vi salutano tanto. Voi salutatemi quelle di costi, come pure le Figlie. Mie cariss:e stiamo unite di sentimenti di spirito, e d'affezzione, specialmente noi vecchie, e distinguiamoci, con maggior zelo e premura pel Signore le nostre Regole, e l'Istituto. Che la Santa, e Divina Famiglia ci guardi d'ogni pericolo, ci illumini nel nostro operare, e ci infonda quelle virtù si necessarie per ben condurci in questa vita, e meritarsi il Cielo dall'altra.

Suor Nazarena, è timida fuor di misura ed ha bisogno più di annimarla che d'altro, e bisogna tirarla dietro, scuoterla, e farle coraggio. Stà sana, và attempo, abbi confidenza, vivi tranquilla considerami quale con tutto l'affetto mi segno.

Tua Aff.a Compagna Suor Paola E. Cerioli

All Molto Rev. Madre La Rev.da Suor Luigia Corti Nelle Suore D. S. F. Gandino per Leffe

Lettere opera omnia

395

Page 24: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 265

Cara Suor Luigia

Soncino 2 Dicembre 1863.

Aveva scritto a Suor Rosa, in risposta alla dimanda che mi faceva chi avrei creduta delle nostre Figlie adatata per Fratello della Rachele; le suggeriva dunque la Valota, pel suo bel carattere da farsi assai amare in quella Famiglia, ma poi ho pensato che faressimo assai male a lasciarla sortire dall'Istituto potendo esserci col tempo molto utile nelle nostre Scuole per le piccoline, come fà qui la Maffi, e sè il Signore le dasse la grazia d'essere più semplice ed aperta sarebbe assai d'ajuto anche a Leffe istruendola un poco nel lavoro: d'altronde ha delle belle dotti, come di farsi amare, ed allegra. Quindi sè non vedi che abbia più che voglia da collocarsi, che non crederei, non stà ad eccitarla, e lasciamo al tempo che decida della sua Vocazione. M'immagino che sarai di ritorno a Comonte, contenta d'una parte, ma forze inquieta dall'altra, perché il Signore non vuole in questa vita vera contentezza, perché vuole che acquistiamo il Paradiso col prezzo delle Croci. Felici chi sà approfittarne; però il Signore concederà qualche cosa anche al desiderio, cosa dicci? Anche il nostro buon Giovanni ha le sue croci, ma le soporta si volentieri!..

Ha ancora l'Armati ammalatto della sua enfiagione alla faccia. Non è un male di conseguenza io spero, ma però lungo ed Esso deve travagliare di più, oltre che le tocca anche far d'infermiere. Ieri mi disse "Faccio propria il Noviziato, eppoi soggiunse, ho pero gusto. Egli è pieno di fervore. Il Signore lo benedicca. Termino essendo dietro alla Lezione della sera. Qui stanno tutte bene, e lo stesso spero di voi tutte. Stò aspettando sè può Suor Rosa che credo incomincierà a desiderare S.t Maria, e la donna da condurci7

Vi saluto tutte tutte.

Tua Affa Compagna Suor Paola Eli: Cerioli

7 Nella fotocopia dell'originale non si legge quest'ultima frase. Il testo sopra

suggerito è preso dalla Redazione Di Bianchi.

Lettere opera omnia

396

Page 25: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Mandaci per Suor Rosa qualche Coperta o di Bavella, o di Lana

e la preponta della Sei, e le altre coperte d'inverno dell'infermeria. Uno Scaldaletto, Un Fazzoletto di Testa, uno del Collo, per la Soffia, ed un Corsetto per la Peruti, che puoi mandarcelo anche di percal, e la roba di fare tre Cottoli. L'Oralogio per i Fratelli, e il mio Oralogio di pendola. Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Luigia Corti Bergamo Seriate e Comonte

Lettere opera omnia

397

Page 26: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 266

Cariss: Suor Luigia8

Nonostante un tempo burascoso siamo arrivate alla Campagna

felicemente. Abbiamo ritrovata la nostra piccola Casa ancora tutta in disesto, di maniera che ci volle tutto il giorno a chiudere, ed accomodare alla meglio la sala vecchia a pian terreno, e quella grande a piano superiore per poter passarvi la notte. In questi due giorni però si ha fatto molto, e spero per Giovedì prima di partire di lasciare il vecchio fabbricato tutto terminato, dopo non vi resterà che le stanze nuove le quali da quanto pare ci vorà tutta l'ottava di Pasqua prima di vederle finite. In pieno sono assai contenta di questa nostra piccola seconda casa, essa è si raccolta, si comoda, e si bella nella sua poverta, che in verità quasi, quasi me' la farebbe preferire a quella di Comonte. Suor Leonilde, e Suor Maddalena nè sono incantate, e ci sembra d'essere a Nazaret. Però Suor Luigia vi starebbe male, essendo qui con finestre, ed usci aperti giorno, e notte, non essendovi per ora ramponi; anzi la prima notte abbiamo dormito senza un telajo ad una finestra, e le ante si mal conesse che si avrebbe quasi potuto contare dalle figure le stelle del firmamento. Nonostante tutte quattro siamo state benissime, e non ostante senza coperte si siamo ingegnate in maniera che non abbiamo sentito freddo. Si è sempre industriose per supplire ai bisogni del corpo non è vero? Ora come và a Comonte? E' Suor Rosa, e Suor Adelajde, e Suor Maria, e le nostre Novizie? Noi nonostante le nostre facende vi abbiamo sempre tenuto dietro in tutte le pratiche della Comunità, e questo è il legame ché ci unisce e vicine, e lontane. Mando a Suor Adelajde le balancine, perché mi spedisca per Giovedì un Oncia, e tre quarti di Sementi bigati di quella d'Albania, cioè del Chiodino, cosi pure mi mandi quelle due palme che sono nel nostro coro, e i 4 Candellieri piccoli d'Ottone. Suor Leonilde, e Suor Maddalena mi pregano di salutarvi tutte tutte. Io resto col desiderio d'abbracciarvi presto, e intanto mi chiudo con voi ora e sempre in quella Sacra Famiglia con la quale e per la quale dobiamo vivere, ed operare.

8 Di Bianchi suggerisce: "Villacampagna, 16 aprile 1862".

La Raccolta Suore suggerisce: "prima metà di aprile 1862".

Lettere opera omnia

398

Page 27: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Tutta Vostra Aff Sorella Suor Paola E. Cerioli Torno ad aprire la Lettera per dirvi dimani giorno di Giovedì

invece di mandare di mattina a Romano mandate dopo pranzo, a due ore dopo mezzo giorno Gildo sia a Romano ch'io senza fallo mi troverò colà.

Alla Stimatiss. Sig. Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

399

Page 28: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 267

Cariss: Suor Luigia

Casa S. Bernardo 17 Maggio9

La ventura settimana sarà impossibile che possa venire a

Comonte, quantunque senta grandissimo desiderio di rivedere le Monache, le Figlie, e gl'intessi10 della Casa, ma conviene che stia qui per stabilire sè posso la compra del Locale di S: Maria, avendo una quasi certa probabilità che ci sia dato il Legato Cerioli d'annue Lire Ita: 600 (sè non sbaglio) Come questo successa te lo dirò a voce, essendo anche questo uno dei soliti tratti del nostro gran Padre S. Giuseppe. Intanto stà quieta, e non parla con quelli fuori di Casa di questa facenda. Io ti raccomando tanto direzione poiché a dirti la verita ho paura che in questo abbi poca vista. La roba che ci hai mandata era troppa per questa piccola casa, e tù non sai adatare.

Il Formaggio per esempio, per noi ci può durare sei mesi, siamo cosi poche, e cosi anche delle altre cose: e alla mia venuta conto di riportarle indietro. Noi siamo povere, e dobbiamo stare da povere, e le grandi proviste lasciarle fare a ricchi, lo stesso ti raccomando nelle altre spese, che alle volte sembrano necessarie, e dopo si vede che erano innutili, inconseguenza prima di deciderti a comperare, a far fare qualche cosa rifflettevi bene, e sè non è più che urgente, lascia passar sempre prima qualche tempo. Cosi ti raccomando, non lasciate debiti, non lasciate debiti, ma pagate tutti mano mano, poiché dopo vi lascierete accumulare una quantita di conti che non potre soddisfare, come ditte che fatte adesso, la qual cosa assai mi rincresce. Noi contiamo pagar tutti, e senza incomodar nessuno, sè al Signor piacerà.

Dite al Gildo che stia informato del prezzo delle Galette, e mi sapia dire qualche cosa. I nostri bigati vanno discretamente tutti bene. La semente d'Albania ci ha fatto evvero temere, però spero che non faccia male, avendone qui una posta che dimani, o dopo incomincierà andare al Bosco.

9 Di Bianchi suggerisce: "1862"

Così anche la Raccolta delle Suore. 10 Di Bianchi interpreta: "interessi".

Lettere opera omnia

400

Page 29: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Ho scritto in fretta, ed ha qualche maniera perché ho premura. Scusami, vedi, già sai come sò, io voglio dir tutto quello che mi pare, quantunque sappia certo che tù povereta avrai fatto, come più bene potevi. Addio, addio, raccomandami al Signore.

Tua Affa

Suor Paola E: Cerioli

Manda subito la qui occlusa al Sig Canonico. Ti sciverò ancor

presto. Vivi tranquilla e in pace.

Lettere opera omnia

401

Page 30: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 268

Cara Suor Luigia11.

Incomincio il giorno prima della partenza del Giovanni, anzi due, poiché oggi è Giovedì, ed Esso non partirà che Sabbato di buon ora, a scriverti questa mia Lettera, onde compensarti dei due ordinari passati nei quali non ti scrisci. Incomincierò prima a dirti che in grazia del cattivo tempo non ho potuto ancora andare a S.t Maria, d'altronde vi sono dentro ancora degli affittuali, e ci vorrà sino Sabbato, o Lunedì per poterlo aver sgombro di tutto. Dimani però sè il tempo lo permette anderò là, per guardare di fare il cambio, e contentare l'Affituale del Sig D. Battista Consolandi nella casa Masserizia, e ciò mi preme assai per fare accomodare l'apartamento al futuro Cappellano. Dimani poi prima di chiudere la Lettera ti scriverò dell'esito. Lunedì ho intenzione di andarvi con le Figlie, e Suor Adelaide, a farvi una generale polizzia, ed io spero che metendovi dentro quatro, o sei Muratori in otto, o dieci giorni potrà terminare, e quindi restare in libertà, però ti saprò dire come và per la fine della ventura settimana ritornando a Comonte il Giovanni. Il Sig. Prevosto, mi disse, che i Fabbriceri hanno aprovato quanto il Sig. Conte Galantini, ed Esso mi avevano promesso, e prima di partire mi farò sè posso consegnare la srittura in dupplo delle concessioni, e diritti ecc, ecc, perché in quanto alle fatture promesse le fanno eseguire subito, ed io ho piacere perché intanto che mi ritrovo qui vedo come si fanno; Le portine del Coro a piano tereno sono già dietro ad accomodarle. Io cercai al Sig Prevosto di farci fare qualche altre fatture, e lo trovai molto condiscendente, ed è per questo che ho piacere trovarmi anch'io sul luogo poiché spero sempre di guadegnarvi. Il furto che ci è stato fatto, ha risvegliata la compazione verso queste povare Monache; cosi mi è stato detto. I Cerioli, e Scotti mi fecero infinite esibizioni, e si vedeva il loro dispiacere per l'accaduto. Questo ci è stato di molta soddisfazione, e credo che questo accidente risveglierà ancora l'amicizia coi medesimi, che pareva quasi raffreddata. Il Signore ci vuol bene, ed egli saprà il fine di questo accidente.

Venerdi 14

11 Di Bianchi suggerisce: "Villacampagna, 13 settembre 1862".

Raccoilta Suore suggerisce: "13 novembre 1862".

Lettere opera omnia

402

Page 31: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Quest'oggi è ancora brutto tempo, ed ho timore questo dopo

pranzo di non poter andare in S. Maria, la qual cosa mi rincrescerebbe assai, poiché questo è tutto tempo perduto, ma ci vorà pazienza. Intanto vado avanti con la tua Lettera, e rispondo al tuo cariss: Foglio. Della Fanciulla di Scanzo, sè è cosi misera, sarà sempre maggior carità, di averla ricoverata. Della Giuliani poi hai fatto benissimo, Essa è già arrivata ad un età che si può collocare, e lasciare quindi posto ad altre, e meglio che presso ad una Zia, ed un Prevosto, cosi di stima e di garbo come i medesimi non saprei dove collocarla, dunque stà tranquilla. Riguardo al posticipare la Messa Festiva per comodo della popolazione, io senza portar sconcerto alla nostra ora della Colazione farei la Meditazione prima della Messa, cosi vereste alla Domenica a suonarla alle ore 7 precise, e non variareste di nulla il vostro orario facendo colazione ancora alle ore otto. Ti pare che vadi bene? Riguardo alle Cartelle e all'affitto Boterlini verranno anch'essi, intanto potete dispore dell'Affitto Frulardi, e Conconni; ricordatevi con quest'ultimo d'incontrarvi anche quando restò in debito della prima rata. Spero che avrete scosci i dannari dai Sig Piccinelli, come la lettera, e noi stiamo qui aspettandoli, avendo gli Agravi a giorni, quindi con più cè nè potete mandare, ci saranno cari, e ci è posto abbondante da metterli, ricordatevi voi pure degli Agravi, eppoi tenetevi in Casa qualche poco di scorta. Ti ringrazio tanto delle Scarpe, ma te le rimando perché sè le guarderai bene entro e fuori vedrai che non sono Scarpe né per tener caldo, né di durata, potevi tralasciare ch'io aveva ancora le mie dell'anno scorzo, non di meno ti ringrazio, però ora avendole da cambiare, guarda da farle comperare con la sua fodra forte dentro, ecc. Mi è poi di consolazione il sentire che tanto le Monache, come Novizie, e Figlie si sforzano a fare più bene che possono. Questa è una grande consolazione per mè. Il Signore vi benedicca tutte, e vi colmi delle sue grazie più elette. Noi stiamo tutte discretamente bene, ed ora ci è quasi passata la paura dei Ladri, però, vedi, stiamo all'erta, e alla sera chiudiamo tutto bene, eppoi riposiamo tranquille.

Vengo ora da S. Maria ho combinato coll'Affituale, e col Sig. D. Gio:Batta Consolandi, l'affituale la ventura settimana anderà ad abitare in Casscina, ove ha scelto le sue Stanze, e lascierà vuota la sua Casa, pel futuro nostro Cappellano, e noi daremo a Consolandi per quest'anno, N°. 2 Napoleoncini, e due Lire, pel venturo anno poi non si ha trattato perché sembra disposto ad affitarci pure il Campo. Ti occludo qui una Lettera, pel Sig Canonico, ma bisognerebbe, che

Lettere opera omnia

403

Page 32: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

gliela facesti avere Domenica, perché desiderarei molto avere la risposta. Non vi mando Legna minuta poiché noi non nè abbiamo più, e comperarla non conviene, essendo in questo momento carissima, quindi sè vè nè abbisogna di quella di morone per il Forno, fattela comperare dal Gildo dal Fattore delle Crocette che la pagherete come mi disse il Galeazzo 15 lire al Carro. Stà tranquilla a mio riguardo che mi tengo da conto, e le Monache pensano a tutto. Salutemi tanto tanto Monache, Novizie, e Figlie, che spero per la fine del Mese di poter vedere, ed abbracciare. Tienti da conto, e senza scrupoli; vivi tranquilla, abbandonata con fiduccia nelle braccia della Divina Providenza, nella quale tutte vi lascio. Di cuore, e con affetto mi dicco

Vostra Aff Com: e Ma

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

404

Page 33: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 269

Cara Suor Luigia

17 novembre12

Ti occludo la Lettera per la Sig. Adelaide la quale credo bene di

metterla in una diretta al Gio: Capponi. Dopo che le avrai Lette, e sigilatte, io crederei bene, in vece di metterle alla Posta che tù le mandasti per mezzo del Balocco a Leffe, a consegnarle in mani stesse del Giò: Capponi, all'Ospitale del quale è Economo, poiché essendo già da tempo che è stata scritta quella della Sig Adelaide, e un poco che resti anche la mia in Posta, vedi quanto si portarebbe in lungo, perciò crederei di fare cosi. A caso poi che la Sig: Adelaide fosse a Spinone, ci penserà il Giovanni a fargliela avere presto, e sicura. Mi sono poi consolata molto a sentire della Luiselli, ed ai fatto molto bene a dirigerti cosi. Non scrivo altro, avendo fatto anche queste due Lettere. Salutemi tutte. Tienti da conto, e tieni da conto pure le nostre poche Regole, che sono i legami che uniscono, e conservano l'Istituto, però non inquietarti mai, sè alle volte vi manchi, ma và in vece avanti con maggior attenzione, e maggior confidenza. Specialmente stà in guardia sul accompagnare sempre il Cappellano alle inferme. Salutemi queste ultime di cuore. Dimani incomincierò ad andare in santa Maria, poiché oggi non ho il Cavallo. Per la fine della settimana ti scriverò qualche cosa.

Addio, addio per parte anche di questa comunità tutta; di fretta

Tua Affa Compa: Suor Paola E. Cerioli

Voleva agiungere ancora un biliettino, ma e quasi 9 ½ quindi ora

del riposo, e tu sarai contenta che vadi a Letto non è vero? però ti dicco solo di non fare alzare di notte le Monache a fare il pane ma solamente un ora prima della sveglia. Cosi non inquietarti quando falli, ma con più confidenza nella bontà, di Dio, procura di stare più

12 Di Bianchi suggerisce: "Villacampagna, 17 Ottobre 1862"

La Raccolta Suore suggerisce: "17 novembre 1862".

Lettere opera omnia

405

Page 34: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

attenta per un altra volta specialmente in quello che riguarda la Regola, ma mai turbarti, e meno poi avvilirti, poiché ciò rimedia a nulla. Stà dunque in pace ch'io non dubito che tù farai ciò che puoi, e bene, e il Signore, e S. Giuseppe ti assisteranno sempre sempre lo spero anch'io per mè.

Alla Molto Rev. Madre La Madre Suor Luigia Corti Seriate Comonte

Lettere opera omnia

406

Page 35: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 270

Cariss. Suor Luigia13

Ecco che ti mando le Bottiglie (6) e Pesi 1. e otto Lire di Lino,

però peselo anche tù, e nottelo in un Libriccino assieme all'altro che ti hanno mandato prima, e ciò per buona regola. Ti raccomando di tener ordine nel dispensarlo acciò non nè abbia da andare a male poiché quest'anno è carissimo, e nè vogliamo far poco.

Mandami la roba come alla Lettera scritta a Suor Rosa, ed anche le Preponte. Non ti mando il Melicone poiché adesso potete voi pure far battere il Melicone distacherolo, e perciò mi sembrava una cosa innutile, il spedirvelo. Domenica di sera, credo, verrà a Comonte il Fattore per andare Lunedì al Mercato a provedere i Mansetti, sempre però come non dubito che vi dia i dannari, il Sig Piccinelli, ai quali manderò poi la Lettera di ricevuta. Scrivemi in proposito per mia regola, e in caso affermativo ti manderei la Lettera entro la settimana onde preparargliegli alla sua venuta. Sè ha noi poi ci mandasti pel Giovanni un due Napoleoncini ci sarebbero carissimi, poiché abbiamo propria di necessità... non oso dirvi di più persuasa che nè avrete pochi voi pure, e forz'anche senza. Basta mandateci quello che potete, va bene? Mi sarebbe pure carissimo il mio Oralogio sè mai fosse all'ordine. Sei stata contenta del Sig Canonico? Io voglio sperare che ti avrà assai giovato, e consolata con i suoi suggerimenti, e consigli, che il Signore lo benedicca, e lo prosperi sempre. Non sò ancora con che mezzo sia giunto a Comonte, qualunque poi sia stato, sperò che sarà finalmente arrivato a Comonte felicemente, ed in buona salute. Però lo sentirò da te volentieri onde assicurarmi. Ti raccomando poi di dispore le Figlie ma molto più le Novizie a celebrare santamente la Festa dei Santi, ed il giorno dei Morti. I Santi sono stati come noi viatori in questo mondo soggetti alle nostre stesse miserie, ma Essi hanno combatuto virilmente, ed ora godano per sempre il prezzo dei loro sforzi, e delle Loro fatiche. Che Essi intercedano per noi acciò dopo aver noi pure dietro i loro esempi superati i nostri nemici dividiamo con Essi le gioje del celeste soggiorno. I morti poi devono risvegliare tutta la nostra compazione,

13 Di Bianchi suggerisce "Soncino, 25 ottobre 1862".

La Raccolta Suore suggerisce "Fine ottobre 1862".

Lettere opera omnia

407

Page 36: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ed impegniarci a far per Essi qualche sacrificio, e pregare con maggior fervore. Sarà bene, sè l'ottava dei morti farai fare qualche Orazione di più, per esempio le Offerte o le Via Crucis, come gli altri anni. Un Uomo di qui desiderarebbe di collocare una Fanciulla nelle Sorde-Mute, ma desiderarebbe prima di sapere quanto si paga di dozzina onde far anch'Elli i suoi conti, e vedere sè si ritrova in grado. Dimani, o dopo dimani aspetto ancora una vizita di Monsignor Vescovo, però non lusingarti di favorevole notizie circa la nostra Cappellania. Monsignore ci dà buonissime speranze, ma ci manca i mezzi di giovarci. Questi però li troverà spero il Signore, e S. Giuseppe, quando noi meno ci penseremo. Intanto offriamo a Dio, sè le cose non vanno secondo i nostri desideri, cosi pure le nostre privazioni, e la nostra lontananza. Ti scriverò poi per il Fattore (Domenica) quando avrai da mandarmi a prendere poiché facilmente mi farò condure a Romano onde risparmiare la condotta. Intanto vivi tranquilla sul mio conto che farà presto a passare anche questo poco tempo, del mio ritorno a Comonte, dove poi sè a Dio piace si racconteremo le nostre comuni vicende. Le Monache tanto ti salutano, cosi pure le Figlie, che sono qui mezzo adormentate ad aspettar mè per andar a Letto. Salutemi tutte le monache Novizie, e Figlie, che vorrei nominare ad una, ad una, ma a momenti stò aspettando le 10... ore. Addio, tienti da conto, non stare alle Regole, non aver scrupoli, e pensa sempre bene, di mè (intendo della mia salute) de' nostri affari, del nostro Istituto... Ecco suona le dieci... vado, addio di cuore.

Sappemi dire, sè lo sai, quando viene a Comonte la Sig Adelaide, onde regolarmi anch'io sul mio ritorno.

Tua Affa Compagna

Suo Paola Eli: Cerioli. Non guardare alla cattiva scrittura, ho scritto in fretta, eppoi qui

in mezzo alla ricreazione. Alla Molto Rev:da Madre La Rev.da Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

408

Page 37: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 271

Cariss: Suor Luigia14

Solamente ieri sera ho ricevuta la cara Lettera della Sig

Adelaide, e sono contentissima della sua venuta tra noi. Che il Signore, e S. Giuseppe la benedicca, e le conceda tutte quelle grazie, e benedizioni necessarie per essere una vera Suora della Sacra Famiglia. Dalla di Lei Lettera sento il suo desiderio di venir qui a prendermi, ma siccome io non potrei fissare il giorno prefisso, cosi ho pensato per assecondare i di desideri, ed i miei pure di mandarla a prendere a Romano, Martedì al mezzo giorno. Quindi io mando appositamente un Uomo onde possiate preparare l'imbarco per Martedì, che il nostro Fattore sarà là col Legno al mezzo giorno. Per la fine della Settimana poi spero di ritornare assieme a Comonte avendo ora veramente desiderio. Per schivare più che si può le Monache nei viaggi, fà accompagnare a Romano la Sig Adelaide, dell'Ani, che io manderò la Sorella del Fattore, e tre Figlie che mando a Comonte. Quando non vi è necessità le Religiose bisogna sempre schivarle. Ti raccomando di far fare una buona colazione alla Sig Adelajde, poiché pranzerà poi qui alla sera. Cosi pure il Gildo faccia colazione che pranzerà poi a Comonte. Cosi fanno i povari. Avrei risposto volentieri alla Sig Adelajde, ma stà qui ad aspettare per partire l'uomo, e mi sollecita la premura. Intanto salutela per mè caramente. State tutte con Dio, e a rivederci presto.

Suor Paola Elisa: Cerioli

Può mandare 2 Figlie qui a Villa Campagna, invece delle tre che

rimando una grande di ajuto, ed una piccola. La Gamberina la ricondurò io. Alla Molto Rev. Madre Suor Luigia Corti Comonte

14 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, novembre 1862 (per la citazione della Sig.

Adelaide Dedei); Vd Ep 39; Corr. 71". La Raccolta Suore suggerisce: "Fine novembre 1862".

Lettere opera omnia

409

Page 38: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 272

Mia Cara Suor Luigia15

Ho veduto assai volentieri Suor Costanza, e aspettava pure

Suor Adelaide per ritornare adietro con la Lucia, l'Armelina, ed una Raggazza che accettai qui di Soncino, e mi sarebbe stata carissima, però và sempre tutto bene quello, che succede, e tengo pur qui le Figlie rincrescendomi mandarle tutte sole col Gildo.

Perché pensare sempre male quando non rispondo a tuoi biglietti? e sempre quel timore di far male? Tù fai quanto puoi, ed io per questo riguardo sono tranquillissima; questo è un diffetto che bisogna cercare di superare altrimenti si vive sempre inquiete con danno grave del corpo, e dello spirito. Stà sicura che senza dirmelo io non tralascerei di coregerti, e rimarcarti sè mai facesti cose male, essendo come tù sai questo il mio carattere, e sè taccio segno è che và bene. Riguardo poi anche al contenuto de' tuoi biglietti io non ne faccio caso: ma mio Dio, perché stupirci di tanti pensierucci che vanno e vengono nella nostra fantasia; e non siamo noi un impasto di miseria? Il Signore sà di qual tempra ci creò, e saprà compatirci, mentre nè avremo sino alla morte, e questo è quello che faceva desidera ai Santi la morte per liberarsi da tante miserie, noi invece desideriamo la vita, per impiegarla in opere del Signore, e non curiamo la morsicatura di questi piccoli insetti che quantunque ci tormentino, non ci possono però far alcun male sempre che pazientamente procuriamo d'allontanarli. Per andar alla spiccia avendo poco tempo tralascio di Suor Speranza, che già nè ho parlato nell'altra mia, vengo alla Margherita, e dicco che tù non hai da guardare sè questo, o quello le piace, o dispiace, sè starà, o nò nell'Istituto, ma fare il tuo dovere e cercar anzi di provarla con cose che Le sono più rincrescevoli, negando la sua volontà, e rompendo i suoi umori, e caprici. Va avanti come ti senti, e detta il tuo dovere, molto più avendo poco alla Vestizione, almeno sè la meriterà e guardati di non lasciarti prendere da scrupoli riguardo al tuo operare come Maestra delle Novizie poiché il Demonio vi farebbe la sua. Riguardo poi alla

15 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1863 (la Sig. Dedei è già divenuta Suor

Costanza)". La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

410

Page 39: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

parente di Suor Costanza, non aver timore ch'io l'accetti né per portinaja, né per altra, già sai che ho troppo paura di legarmi, molto più poi in questo caso, avendo essa si poca salute, eppoi per altre infinite cose, e ciò serva di norma anche a tè.

Riguardo poi a quella Figlia raccomandata dal Sig Canonico, quando voi pure nè siate persuase accettatela pure alle condizioni che voi ditte cioè che trovandola oltre la salute, innabile ad essere istruita, e inconseguenza al matrimonio la rimanderete, cioè la consegnarete ancora ha chi ve' la dà... insomma fatte come mi avete scritto che volete fare, e mettetevi al sicuro bene. Col Rev: Prevosto di Camerata pure regolatevi secondo mi ditte. Suor Rosa fà assai bene, rimarca, e vede i suoi doveri, e sà correggere, e castigare quando si deve, di maniera che in questo sono contenta. Suor Anna fà benissimo, e non può meglio disimpegnare il suo Ufficio, anche nelle ricreazioni Festive non può far meglio. Suor Leonilde ha ancora i suoi diffettucci che aveva a Comonte fra i quali di non mangiare, ed è la Croce di Suor Rosa la quale per mio ordine deve sempre metterle sul tondo la polenta, del resto nelle ricreazioni Festive fà bene, ed anche disimpegna bene la poca istruzione che si fà in queste. Giovedì abbiamo incominciato a tener divise le grandi, dalle piccole per la gran quantità che nè vengono, e ciò riesce meglio stando le grandi più attente. Suor Anna è con le piccole, e queste per ora sono in maggior numero, e mi pare che l'altro giorno fossero intorno a cento. Suor Leonilde è con le grandi, che ora sono più poche per il motivo de' bigati. Abbiamo poche panche, e cosi tanto devono star in piede anche a raccogliere tutte le panche della Casa. Suor Maddalena la Domenica la lascio sempre con le nostre Figlie dissopra essendo troppo giovane, e non da compromettersi in tanto numero di Figliuole. Nella scuola fà bene e tranne qualche diffettucci, che man mano si procura corregere non sono mal contenta. Questo inverno però, che averemo io credo una Scuola di Raggazze numerosissima, ci vorrebbe proprio un altra Monica più in età, intanto và avanti bene, così, e vivi quieta. Le scuole sono divise, e bisogna tener anche l'antiporto chiuso perche le piccoline fanno molto strepito, e disturbano le grandi: non ostante i molti lavori presenti sono quasi sempre trenta quattro, trenta sei. E' stato qui a ritrovarci il Sig. Arciprete, ed io Le ho dato a capire che non si poteva entrare in Convento avendo noi clausura: parve che non nè avesse a male l'approvasse di maniera che ha questo riguardo mi sembra di poter star tranquilla. Ora dovrei aver poco a ritornare a Comonte, perché riguardo alla Casa và bene, e con ordine, e non ho che la consegna della Fabbriceria. Il Sig. Conte Galantini sento che è

Lettere opera omnia

411

Page 40: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

arrivato a Soncino, aspetto qualche giorno eppoi lo farò pregare sè vuol venire al Convento, e cosi s'intenderemo. Ho ancora d'accomodare l'affituale Grazioli, quello che mi cedette la Casa pel Cappellano: Io ora Le vorrei dare il Cassinetto, ed affittare poi le tre stanze che occupa presentamente, facendole l'uscio d’ingresso in strada per tenere la Cassina vuota per nostro uso: tutto come avevamo tra noi concertato: ma ho paura che non abbia da potermi combinare col Grazioli perché temo che esso voglia oltre l'abbitato un poco di terreno, ed io nò, avendomi anch'Elli data la pura Casa eppoi temo che tratti di volermi dar poco della stessa Casa, e il Sig. Scotti al quale ho messo in mano l'affare sarebbe persuaso che dovendo noi fare dei sacrifici ci converebbe di più restituire a Grazioli la sua Casa, e accomodarci al Cappellano le stanze che occupa presentamente Grazioli alzando il tetto del Solaio. Il Cappellano è indifferente, e mi dicce di non guardare a Lui ma a nostri interessi. Io sono assai incerta essendovi il suo da una parte, e dall'altra. Ho fatto fare per mia norma la stima al muratore a quanto ammontarebbe la riduzione di questa Casa, ma l'ho ancora d'avere. Martedì verrà a S. Maria Scotti, e si guarderà sè si può di combinarci, chi sà anche che vadi tutto bene, intanto il pensiero di questa faccenda mi fà stare un poco inquieta pensando sè non si combina, e dovessi proprio fare dei sacrifici (che forze sarà mia immaginazione sembrando i Grazioli buona gente) come decidermi, e regolarmi in proposito, avendo sempre paura di trovarmi poi pentita. Scrivetemi i vostri sentimenti in proposito. Ho ancora l'Anì. Essa fà bene, manca è vero qualche volta d'ubbidienza, ma ha una apertura d'animo grandissima. Le Figlie che sono alla Campagna, mischiano, un poco bene, un poco zoppicando, già sai come fanno tutte. Sarete coriose m'immagino di sapere come vanno le Elemosine della Chiesa. In un mese si ha raccolto dieci Lire e 17 Soldi circa, spero poi andando avanti che si raccoglierà di più, jeri sera vi era nella borsa un mezzo franco, perche noi per non sbagliare mandiamo alla cerca sera, e mattina. Addio, salutemi tutte.

Tua Aff.a

Suor Paola E. Cerioli Raccomando a Suor Adelaide da tenerti da conto, col mangiare

col bevere, col dormire e tù ubbidisci.

Lettere opera omnia

412

Page 41: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 273

Mia Cara Suor Lugia16

Ti occludo due Lettere, una diretta al Sig Canonico, che farai

piacere dimani mattina a fargliela consegnare, e l'altra allo Zio di Suor Nazarena. Questa la lasciai aperta sè volevi leggerla e dopo sigilatta spediscela. Riguardo alla Luisella io lo torno a ripetere, sarei contenta che si combinasse di poterla accettare, persuasa che ci sarà cara, ed utile. Riguardo poi a quella di Pianca sè hai tanto concetto, sarebbe poco male a provarla, ma però bisognarebbe fissarle prima la Dotte che deve portare, e poi aspetterei a farglielo sapere dopo essersi intese con la Luiselli, poiché a questa ed al Sig Prevosto potrebbe sembrare una scusa quanto ora mettiamo in Campo riguardo alla Luiselli, per prendere quest'altra, e allora poi gliele potremo far sapere dalla Luiselli medesima, sè ancora saremo persuase. Intanto non abbiamo fretta, e lasciamo fare al tempo, cosi pure con quella di Bergamo non facciamo le cose a precipizio, poiché mai non ci vanno bene. Della Margherita mi rincrescerebbe ma abbandoniamo il tutto a S. Giuseppe che sè la vorrà pel nostro Istituto per quante cose abbia in contrario ci starà, sè poi non la vorrà anderà anche sè volesti ritenerla a forza di buone grazie. Sai quante esperienze abbiamo avute, e queste bastano a tranquillizarti. Credo poi bene di rispondere alla gentil Lettera del Rev: Sig Fumagalli di Milano, ma non avendo tempo di farla, e spedirtela, la farò a miglior tempo, e gliela spedirò di qui. Quello poi che ti raccomando, come anche alle Monache, è d'avere grande ezatezza per le nostre Regole, e cura pel buon esempio delle Novizie, [già sò che fatte bene, e anche meglio in mia assenza, ma lasciatemelo dire lo stesso:] come pure attenzione ed diligenza a vostri doveri. Cosa volete i sacrifici che farete in quella, e in questi attireranno sù voi, sù le nostre Figlie, sull'Istituto le benedizioni del Cielo.

Ora eccomi a darti ora le nostre notizie. Ho fatto ottimamente a tenermi la relazione col Sig Prevosto. Monsignor Vescovo che fù qui jeri mi disse pure che feci bene, ed ha caro Egli pure che accomodi tutto con concordia, ed armonia del medesimo, poiché mi può

16 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, ottobre 1862. Vd Corr. 72".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di ottobre 1862".

Lettere opera omnia

413

Page 42: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

giovare, come in fatti sono contenta, e sè il Signore lo vorrà spero di terminare i nostri impegni, col Parroco, e la Fabbriceria con vantaggio, e utile dell'Istituto. Si stabili il giorno 22 del corrente Mese per unirsi in S. Maria, e trattare delle nostre vertenze, spero che il Sig. Canonico non mi mancherà, e lo aspetto il giorno prima. Monsignor Vescovo mi promisce che sè potrà verrà Egli pure, ed io nè sarei contenta: Egli secondo il suo solito ci parlò con gran bontà, e mi diede ottimi suggerimimi. Che il Signore, lo custodisca, e lo benedicca. Riguardo alla Cappellania non sò niente poiché non ho ancora veduto il Sig Arciprete, e Monsignor Vescovo stà in questo in Lui. Saluto tanto S:r Rosa, e le raccomando di star quieta riguardo alla mia salute, il Signore è buono ed ha cura di mè infinitamente di più di quello ch'io merito, e faccio per Lui. Suor Leonilde, e le raccomando di star ferma nè suoi buoni proponimenti, poiché il Signore corona sempre presto, o tardi la perseveranza. Suor Giuseppe di pensar poco a sè e molto alla bontà del nostro buon Dio, e ciò le allargherà il cuore alla confidenza. A Suor Anna, e abbia cura delle sue Figlie come un deposito che le è stato consegnato dal Signore, ma non pretenda, né esiga molto poiche alle volte il troppo volere fà fuggire la buona volontà. A tutte d'unirsi a noi con le preghiere, e le buone opere. E' già le dieci, e tutte sono a Letto, eccetuata Suor Adelaide che stà qui a farmi compagnia. Sè volessi guardare al piacere di trattenermi con voi, continuerei ancora, ma bisogna che termini. La prima volta scriverò alle Novizie, e poi alle Figlie. Addio, dunque tutte, tutte, e abbandoniamoci come fanciulle nelle braccia della Divina Providenza, acciò faccia di noi, e in noi sempre la sua SS: volonta. Che Gesù, Maria, Giuseppe ci benediccono, e ci custodiscono sempre.

Suor Paola Eli: Cerioli

Lettere opera omnia

414

Page 43: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 274

Mia Cara Suor Luigia

Comonte 15 Ottobre17

Ho ritardato d'un giorno la partenza del Novelli per lasciare

riposare il Cavallo. La tua Lettera l'ho ricevuta un giorno dopo poiché l'aveva lasciata nel tavolo in S. Maria Quest'oggi dunque con Suor Adelajde siamo andate a prenderla. Sedute dunque sul Pagliariccio che ci avevi mandato aprimo il Plico, e presi per prima, e lessi la tua Lettera. Quantunque fossi preparata alla perdita della nostra Figlia Pirola, non ostante, non potei a meno di cagionarmi in quel momento un poco di senzazione. Mi consolò poi grandemente nel sentire della sua bella morte, ma già il Signore ha cura, e premia sempre le anime semplici, e la Pirola era una di quelle. Mi rincresce della nuova malattia del Giovanni, cosa vuoi è sempre gran carità quando senza vostro grave incomodo lo potete soccorere, è, ho vivo, o morto le sue preghiere vi aiuteranno sempre. Non guardare poi sè lo pretendono, o nò, cosi la carità sarà più meritoria. Riguardo a poi a quanto dicci a proposito della Luiselli, in tutte le maniere noi abbiamo fatto bene a scriverle cosi, vuol dire che quando verrà a presentarsi noi faremo come ci parerà, poiché con quella non siamo legate.

Riguardo poi anche alle due proposte dal Sig Professore Rossi non vi vedo niente di far bene, perché la prima anderà a terminare che suo Padre, o non le vuol dar niente, o le darà poco per non spropriarsi, riguardo alla seconda sè questa è in parola colle Figlie Del Sacro Cuore perché entrar noi? Questa Lettera merita una risposta riflessiva, e gliela farò con comodo. Non abbiamo fretta, che le cose anderanno sempre maggiormente bene. Non è un pensar male quanto giudichi in proposito di queste Novizie, il pensar male è quando la causa ci fà perdere l'onore, il credito, la stima, e qui non centra per nulla. Hai fatto ottimamente a comperare il Vaselino, questa era una spesa necessaria, e non dovevi aver timore. Fai male ad augurarti qui, hai da procurare invece come dicce S. Francesco di Sales di ricondure sempre, dolcemente, e soavemente il nostro spirito a stare dove ci

17 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 1863, giovedì".\

La Raccolta Suore suggerisce: "1862".

Lettere opera omnia

415

Page 44: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

vuole Iddio credendo che quello sia il luogo per noi migliore. Che cosa sai tù che qui dove sono io godresti la pace? Potrebbe darsi che avesti da trovare forze maggior fastidi che costì, poiché non vè luogo senza le sue croci, eccetuato per quelle anime elette che trovano in esse le loro delizie. Godo assai nel sentirvi tutte d'ottima salute, del Angelina povereta non si può aspettarsi miglioramenti, molto più nella stagione che andiamo incontro. La mia salute grazie a Dio non và male, mi sento bene ma ho ancora un poco di tosse la mattina, non però come l'aveva a Comonte, io spero che resterà lì, anzi anderà anche questa poca, cosi ho fiduccia, tù però non stà a pensare di più di quello che ti dicco, che questa è la pura verità. La Monache stanno bene, ed anche le Figlie, sè eccetui la tosse nella Lonni, conviene però dire che sia una tosse buona poiché fà assai bel vedere, e non è più andata soggetta a suoi mali di ventre. Ecco ho risposto punto per punto alla tua Lettera che tenni qui da parte; Sei contenta? Salutemi tanto Suor Rosa, povereta, non mi viene mai fuori un momento di libertà da scriverle. Ho scritto alle Novizie, adesso ho fatto questa tua, questa sera vorrei scrivere alle Figlie... però dopo, la prima Lettera sarà sua. Intanto salutela ben di cuore. Salutemi poi tanto Suor Leonilde, Suor Anna, S. Giuseppe

Che il Signore ci tenga tutte guardate dall'offenderlo, e ci animi sempre più nel suo santo servizio. Stà allegra, poiché la tristezza non rimedia a nulla, e impara da Suor Rosa. Addio, e addio di cuore.

Tua Aff Compagna

Suor Paola Eli: Cerioli

Il Sig Rettore certamente bisognerà che pensi di mandarlo a

prendere la sera del Lunedi, e farlo condure qui, però manda prima ad intendersi, e per l'ora, e per tutto. Può adoperare il nostro Cavallo, ma bisogna che lo lasci riposare questi pochi giorni, e farle cercare il Calesse.

Lettere opera omnia

416

Page 45: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 275

Cara Suor Luigia18

Ho fatto buon viaggio come sentirai anche del Gildo. Secondo

la nostra inteligenza verrò a Comonte Sabbato 19, però io crederei per non strepassare il Cavallo di mandare il Legno a Leffe Venerdì sera, perché Sabbato devo fare la strada più lunga dovendo andare a condure a Bergamo il Sig. Canonico. Crederei bene che mandasti a Leffe una qualche Figlia invece della Lucia che condurò meco.

Qui stanno benissimo, e il povero Giovanni e tutto sotto sopra pel distacco de' suoi malatti, e di quanti lo conoscono. Il suo sacrificio è grande, e nè sente tutto il peso, però è sempre stabile, e contento tuttora; Il Signore premierà col buon andamento della piccola fondazione, tanta generosità, e tanto sacrificio. Tienti da conto, salutemi tutte, e considerami.

Tua Aff. Suor Paola20

Bisogna mandare a queste Monache delle Calze per l'Inverno, e

la roba d'inverno per la Mercede. Invece della Lucia puoi mandarci due Figlie di quelle piccole, ovvero mezzane come credi. Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Luigia Corti Comonte

18 Di Bianchi suggerisce: "Leffe, 2 novembre 1863 (Capponi nasce a Leffe)".

La Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1863". 19 Di Bianchi annota: "7 novembre". 20 Testo corrotto.

Lettere opera omnia

417

Page 46: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 276

Carissima Suor Luigia21

La tua Lettera mi ha veramente inquietata. Ho scritto al Rev:

Cappellano, e ti occludo qui una copia onde ti possa regolare. Spero che questa finirà tutto. Incomincia pure a mandare tù a chiudere la porta grande (se almeno non vedi nessun inconveniente) per non dar motiti alla Sorella del Cappellano di venir essa a chiudere la porta quando non vi è il Gildo: State però attente sè alla sera tardi alle volte si picchiasse cosi pure la mattina, poiché alle volte viene qualcheduno tardi, come il Gio: ecc e non bisogna lasciarli tanto picchiare. Sono poi riconoscentissima del regalo di Frutta che ci fece il nostro buon Vescovo, e sarebbe bene che in mia assenza tù stessa scrivessi due righe di ringraziamende delle quali ti occludo qui una modula. Spero sentir buone nuove perché questa tua Lettera mi ha veramente disturbata. Riguardo al Vino quando è un prezzo onesto io non avrei difficoltà a venderne anche 20 Brente. Ho creduto bene di farti fare da Suor Marianna la Lettera per M: Vescovo per non darti a te il disturbo. Leggila dunque eppoi sigilata mandela. Non verranno con tanta fretta gli affittuali a pagare; dunque stà tranquilla che saremo ancora in tempo noi. Bisognarebbe mandare al Sig Antonio Piccinelli l'obbligazione del Zambaiti che troverai nel Segreter di Suor Marianna nel primo cassetto entro il plico di Carte con scritto sopra Carte di Leffe. Mi saprai poi dire che effetto ha fatto al Cappellano la mia Lettera; ho creduto bene mandargliela per la posta onde la cosa riesca più naturale. Noi stiamo tutte bene, e tanto ti salutiamo.

Tua Aff Com.

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev Suor Luigia Corti Comonte

21 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 8 novembre 1864 (data lettera al Cappellano Ep

103)". Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

418

Page 47: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 277

Cara Suor Luigia

Soncino da S. Maria 28 novembre22

Hai fatto bene a fermarti a Leffe sino ad opera terminata,

solamente ti raccomando di guardare di non troppo spingere, e precipitare per far presto; ma prendere le cose con calma, e rifflessione. Riguardo poi al Sig. D. Pietro non stà a legarti con promesse, perche bisogna da prima sapere sè per quel posto sarà adatato. Questa mattina sento dal Giò: che l'Armati è ammalato; però dice che non è a Letto. Da qualche giorno confessò d'esser preso dalla Febre; forze sarà cagionata d'una enfiagione alla faccia poiché non ha né tosse né alcun dolore. S:t Giuseppe lo restituisca in salute presto poiché mi è veramente caro, il Gio: poi stà benissimo, ed è sempre più contento della sua vocazione, io quando egli ha un pò di tempo gli faccio leggere qualche poco dei nostri Libbretti onde maggiormente imbeverlo del nostro spirito. Riguardo poi, (come mi hai fatto dire dal Novelli), della sensaria da pagarsi a quel membro della Comissione pel contratto della Casa, ho dimandato al Gio: e mi disse di star quiete, e non darle niente, poiché è stato soddisfato da Lui, che non era né meno obbligato, ed egli restò contento. Salutemi Suor Adelaide, e dille che mi compatisca sè non le scrivo, io non trovo mai un momento di libertà; ora devo rispondere ad una Lettera del Sig. Piccinelli, eppoi ho ancora quella a Monsignor Vescovo, e da trascrivere quella pel Sig Canonico. Salutemi anche Suor Nazarena, e Suor Francesca, come pure le Figlie. Mi rincresce assai i mali diportamenti della Rosina, e sentirò volentieri come ora fà. Essa starebbe assai bene in una Casa di sicurezza, come sarebbe a Trento dalle Figlie del Sacro cuore, dove sè nè ricevono molte di queste povare Figlie, e credo che il Stabilimento sia fatto queste povarine. Ma speriamo che ora si sarà raveduta. Qui tutte ti salutano, ed io più di tutte, e procuro alla meglio di far andar questa Casa bene, e con ordine. Dalla Lettera del Piccinelli sento di tanti nuovi debiti che bisogna pagare, e per tasse, e per Registri, e per interessi, tutte cose

22 Di Bianchi suggerisce: "1863".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

419

Page 48: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

belle, e nuove, e aggiungi di più che noi non abbiamo in Cassa che poche Lire, e tanti piccoli conti, basta, stiamo allegre, e lasciamo pensare al Signore23.

Tienti da conto e considerami. Tua Aff. Com.

Suor Paola E. Cerioli

Domani incomincia la novena dell'Immacolata, raccomandela

alle figlie, acciò la facciano bene e con divozione. Addio.

Alla Molto Rev.da Madre La Rev.da Madre Suor Luigia Corti Nell'Istituto Delle Suore S. F. Gandino Leffe

23 Il Testo manoscritto termina qui. Di Bianchi annota: "Le ultime tre righe sono

battute a macchina mancando l'originale. Riportiamo di seguito il contenuto delle righe dattiloscritte sulla fotocopia delloriginale.

Lettere opera omnia

420

Page 49: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 278

24Non mettermi mai sulla Lettera quelle esprezioni esagerate per esempio "genuflessa a suoi piedi; mi dia la sua benedizione, ecc, ecc. Mai mai. Io non sono S. Giovana e queste espresioni m'inquietano. Andiamo alla buona. Bandisci assolutamente dalla tua mente quel pensiero di riprovazione, non vedi chiaro che è tentazione del Demonio, per non farti fare niente di bene. Sprezza pure tutti i pensieri che ti vengono sia di vanità, sia d'altro, non stiamo a badare a tutto, che perdiamo il tempo; dei pensieri ce' ne' verranno sempre procuraimo di non secondarli, ma in tutte le maniere allarghiamo il nostro cuore alla confidenza. La Marianna accetela che ho piacere, quella pure di S. Chiara sè il Sig Canonico ti porta buone informazioni bisogna prenderla, vuol dire che la provaremo. Ti raccomando di non stancarti con S. Leonilde, e poi guarda di poter fare anche S. Rosa, che forze ci potrebbe essere buona. Ecco queste sono le tue penitenze. Sè la ventura settimana, non però prima di Mercoldì avesti a trovare un buon Cavallo, e non spendere molto potresti venire la mattina alla Campagna, e ritornare a Casa la sera con tutta comodita, essendo le giornate lunghe, e noi ti vedressimo assai volentieri. Bisognarebbe che non dicesti niente a nessuno, altro che a S: Rosa alla quale consegnaresti la comunità e tù con solo due Figlie sè ti pare la Lucia, e la Felice col Gildo, e quieta quieta vieni a vedere come siamo accomodate, e sono persuasa che ti consolaresti, basta, e sè ti pare vieni.

Sè credi bene di mandar anche a D. Alessandro fà quello che vuoi.

24 Senza intestazione e senza firma nell'originale.

Di Bianchi suggerisce: "Villacampagna, 1862 o 1863". La Raccolta Suore suggerisce: "Fine maggio 1862".

Lettere opera omnia

421

Page 50: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 279

Carissa Suor Luigia25.

La tua Lettera che mi apporta buona notizie di costì, mi persuade di fermarmi ancora a S. Maria queste due Feste ritornando poi a Comonte, sè a Dio piacerà, il giorno dopo. In quanto a Raggazzi sono quietà, e persuasa che continuando anche queste due Feste le guardie a farsi vedere si distolieranno affatto molto più che credo non vengono per nessuna cattiva prevenzione che abbiano, verso le Monache, o l'Istituto, ma più tosto per divertirsi, e scherzare il che però non stà bene, e pel disturbo che arrecano a queste, e l'iconvenienti che possono succedere con le Raggazze che entrano e che sortano. Ora però, come tutte le cose che vanno alle lunghe dovrebbero essere stanchi, e prendere qualche altro passeggio, e direzione alle loro prodezze e divertimenti.

Altri motivi persuasero a rimaner qui ancora questi pochi giorni; prima la cattiva salute della Santina, che mi dava timore d'un momento, a l'altro di vederla morire, ora però stà un poco meglio, ma un meglio precario, l'altro motivo è l'impiego sè posso dei dannari depositati dal Sig Antonio senza frutto, poiché avendo ora come credo stabilito il contratto con Della Tela voglio guardare d'anticipare l'importo del Colegio a Viola, sè mi dà l'uso frutto sina a S. Martino. Aspetto pure una specifica del Muratore di ristauri necessari da farsi alle due Possessioni Cam: e Campa: che non dobiamo lasciarsi rincrescere. Vi è qui ancora i muratori, che sperò però Sabbato vorranno terminare le piccole operazioni che hanno in corso. Ho fatto dunque bene a rimanere qui s'indoppo le Feste? Ti dicco però la verità che ho grande desiderio di ritornare a Comonte per le nostre Novizie che tanto mi stanno a cuore, perché non si conosce il bisogno di avere buone Religiose che nelle fondazioni. Ho raccomanda ad Esse assai che non gettano un tempo cosi prezioso com'è quello del Noviziato innutilmente, ma che guardano a tutto loro potere d'avvanzarsi nello spirito d'interiore mortificazione, d'un ubbidienza cieca, e perfetta, e d'una soddessa di sentimenti, e rettitudine d'operare grandissima, con un distacco totale di pensieri, e d'affetti pel mondo che hanno di già

25 Di Bianchi suggerisce: "Settembre 1863. Vd Ep 57".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine giugno 1863".

Lettere opera omnia

422

Page 51: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

abbandonato entrando nella Religione. Ho sè sapessero il bene che potrebbero fare? Che S. Giuseppe glielo faccia conoscere e dia quella forza alla loro buona volontà, che solo i Santi possono ottenere da Dio.

Qui abbiamo incominciato di nuovo a fare due Scuole, perché le Raggazze crescano tutti giorni, e vuol essere un affare serio a collocarle tutte incominciando gia ad essere numerose le due prime Scuole molto più per il gran caldo che non sò come resistono le povare due maestre; basta, intanto si và là ancora, dopo bisognerà di necessità farne una nel Salone della ricreazione. E' stato qui l'Abbate di Pontevicco, immaginati un Uomo della figura, ed energia con Conte Lucca Passi, siamo restate d'inteligenza con Esso di scriverle quando sarei andata a Rovato a vedere il suo piccolo Conventino che è cosa da poco da quello che sento, restringendosi solamente al ricovero delle Orfane del Paese, senza scuole, senza ricreazioni, essendovi colà altri Istituti che disimpegnano queste opere. Tutte di qui ti salutano specialmete Suor Rosa. Saluta tù pure quelle tutte di costì che non nomino in particolare per la premura, le ho però tutte nella mente, e le amo di vero cuore. Io stò bene, ma provo un gran caldo, e di giorno, e di notte il che mi fa desiderare Comonte. Costanzo viene spesso a ritrovarci, e si presta con molta premura a nostri bisogni. Tanti doveri al Rev: Sig. D. Pietro26, l'Arciprete, e tutti. Stà sana, e abbi cura della nostra Casa con tutte quelle che la compongono, ed a rivederci presto. Addio.

Tua Aff Com: Suor Paola E. Cerioli

26 Di Bianchi annota: "Piccinelli".

Lettere opera omnia

423

Page 52: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 280

Cara Suor Luigia27

Non ho mandato secondo la nostra inteligenza il carico di

Galette per più motivi, il principale poi de' quali si è il timore d'arrischiarle non essendo esse troppo belle, le nostre poi bruttissime d'altronde qui non badano tanto alla qualità della Galetta, e pesano senz'altro di maniera che tutto considerato abbiamo deciso di venderle qui, a prezzo poi basso s'intende ma ci vuole pazienza. Non ti dicco a quanto assenderà il nostro raccolto specialmente quello della Semente del Fattore per non farti stremire. Il nostro poi in Casa, dal timore che aveva, non cè male poiché spero d'assendere sui 14 Pesi. Il nostro Cappellano opina quasi di venderle qui anch'Esso poiché fà gran caso quello di pesarle subito, senz'altro calo e incertezza, io gli lascio fare ciò che crede. Ora passiamo ad altro. Ho fatto buonissimo viaggio, e Domenica non vi fù nessun Raggazzo al Convento, e pochissime Ragazze pure alla ricreazione, a motivo che nella Piazza vi era la banda, e delle salite sulla corda, in conseguenza noi abbiamo goduta una quiete grande. Ho ricevuto le Lettere, e risponderò forze oggi al Rev: Prevosto di Bianzano. Ho pur ricevuto il Bancone, il Vascellino, e quant'altro desiderava, mi rincresce solo della Carta, e a caso non l'abbiate ritrovata fatemelo sapere che guarderò di farla provedere da qualche d'uno di qui, a Milano. Mandami un poco di Salame con l'aglio, un poco di Tela bella da mettere nelle borse di Chiesa, e uno di quei Fiori di ferro da mettere in alto sopra la Lampeda in Chiesa. Mando indietro il Passamano col conto, e due mie righe alla Sig Rossi, esso non è adatato per robbe usate. Ho lusinga di veder presto Monsignore, poiché credo che sia a Genivolta, cosi mi hanno detto. Riguardo a quella Raggazza della Carminati và bene quanto hai fatto, poiché sè non facevi cosi ci sarebbe toccata tenerla sempre, il che non sarebbe andato bene per non essere adatata al nostro scopo. Io spero di fermarmi poco qui, in caso poi diverso, che non credo, manderò in Galilea o Suor Adelaide, o Suor Rosa: Questa sta benissimo, e vivi tranquilla a suo riguardo. Vi mando un poco di Linosa, un poco di Formento, e un poco di semi Ravissone; fà mettere

27 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1863".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di giugno 1863".

Lettere opera omnia

424

Page 53: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

tutto a suo posto: il formento col formento, e il ravisone, e la Linosa quando poi potrete la mandarete a far fare l'olio. Vi spedisco pure della Legna grossa, e sapiatemi dire sè avete bisogno di Legna minuta, poiché non vorrei che tocaste quella di Rovere, essendo tutta da vendere. Dite al Gildo che mi mandi un Carra di Calcina, la contratti, e faccia il conto e s'incontri sè mi viene ancora qualche cosa dal Fornaciajo, e le dia dentro in agiunta i socchi come mi aveva detto. Nel plico che và alla Rossi vi è dentro il conto, e l'importo della Tela. Suor Maddalena dice che in Guardaroba vi è ancora di questa Tela, quindi mandami anche questa. Ti mando indietro la seta fantazia che non sò per qual fine mi abbiate mandata, poiché non conviene adoperarla per cucire essendo si cara, quindi ti raccomando assai di metterla ancora a suo luogo, e non adoperarla, che sarà buona da ricamare. Ti mando della moneta poiché penso che ti sarà cara, cosi pure delle Cirigie stateci regalate, che da buone, ed amate Sorelle abbiamo diviso per mettà. Salutemi tanto le Monache, e le nostre Novizie, e Figlie. Ti raccomando assai di star allegra, e abbandonata in Dio con tutta quella confidenza che ci ispira la Sua grande bontà, e misericordia. Ti prepararò poi il Pesce per Venerdì. Bisognarebbe quando ai qualche d'uno che mandaste a prendere la Vacca poiché fà tanto Latte, e con questo caldo a noi non ci dura. Sabbato farei conto di mandarvi quelle poche Galette che raccoglieremo qui in Casa, sembrandomi bellissime, cosi le filaremo. Non avendo moneta sufficente farai piacere ad unire te l'importo al conto della Sig. Rossi. Tanti saluti alle Monache, Novizie, e Figlie. Addio, considerami sempre.

Tua Aff Com.

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

425

Page 54: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 281

Cara Suor Luigia28

Giacché ho qui il Caretto, mando indietro il Maffi col Carettino,

sembrandomi innutile il tenerli qui ambidue. Ho letta la tua Lettera e per risponderti in breve ti dirò riguardo alle Novizie di non legarti col voler sentire il mio parere riguardo a quella che credi, e pensi di fare per loro migliore riuscita: segui in questo quello che la tua esperienza, pratica, e lumi che sempre da il Signore a ciascheduno nel suo posto, quello che credi pel loro bene, con quella libertà di spirito che è più sicura d'un scrutiniatore esame: e in questo parmi averti detto quanto basti.

Riguardo alla stanza ricercata dal Belotti, dicco di nò: perché per una piccola moneta ci legano la Casa, per non poterla poi affittare a nessuno. In questo Caso farei scrivere dal Eugenia a qualche persona sua conoscente incombensandola di cercare una Famiglia che la prenda tutta d'anno in anno in affitto; e sè suo Fratello dice che senza il muro di divizione non possiamo affittarla manderei il Gildo assieme il Conconni un qualche giorno ad esaminare l'opera, e sapermi dire quanto importa per nostra regola.

M'immagino che sarai inquieta pensando che stia qui a Fabbricare, e spendere chi sà quanti soldi. Vivi tranquilla che sin'ora abbiamo fatto parole tante, e fatti niente. Incomincieremo solo Lunedì ma ancora ad assicurare i Fondamenti, e chiudere le screpolature, eppoi faremo le stanze solo del piano terreno per la Portineria, essendo questa indispensabile, e riguardo al Dormitorio di sopra si limitteremo a soffittare una stanza. Ecco tutto.

Io stò bene, qui si patisce poco caldo, si gode molta quiete, e ci stò assai volentieri. Non incomodarti a mandarmi dei frutti, poiché nè abbiamo noi pure in abbondanza, come pure i Polastrelli, mangiateli voi, che noi qui s'ingegnamo. Ti mando dei Peri, e la settimana ventura vi manderò poi ancora un altra formagella.

Ti raccomando a tenerti da conto, e in forza col mangiare; scaccia qualunque pensiero che ti possa cruciare, essendo la tua immaginazione ingegnosa per tormentarti, e sempre per nulla, o cose

28 Di Bianchi suggerisce: "Leffe, fine 1863 (è già Suor Costanza la Sig. Dedei)".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1864".

Lettere opera omnia

426

Page 55: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

da nulla; intanto si rovina la salute, che dobbiamo procurare di conservare per il nostro piccolo Istituto. Non ho saputo più niente di quell'Uomo di Filago. Mandami un Mantello, non avendone qui né meno uno. Non ho nessuna novità da darti. Domenica sono restata sorpresa a vedere quanta Gioventù vi era nella nostra ricreazione Festiva, e rimasi assai contenta. Scrivo cosi di fretta perché il Gio: mi dicce che quest'oggi vuol partire, ed io voleva scrivere al Sig. Antonio. Cara Suor Luigia, gettiamo tutte le nostre pene nel cuore Sacratissimo di Gesù, e procuriamo di riportarne quella tranquillità e pace si cara, e si desiderata. Io penso sempre, Dio è un gran Padre, buono, tenero, affetuoso, Egli ci ama, e sè comettiamo noi qualche diffetti, che sarebbe presunzione il credere diversamente Egli farà che servano anche questi a nostro profitto e vantaggio. Sento che desideri venire a Leffe, forze questo viaggio ti farà bene, ed io ti vedrò volentieri: Sè i tuoi impegni dunque ti permettano mi pare che potresti approfittare dell'occasione che viene le mie Nipoti, poiché facilmente manderanno indietro il Cavallo. Intanto ti saluto tanto tanto assieme a Suor Marianna, che tante volte desidero qui per ajutarmi a scrivere. Salutemi pure Suor Costanza, Suor Maddalena e tutte. Ti raccomando di nuovo a tenerti da conto, poiché sarebbe il più grande dispiacere per me il sentire che sei ammalatta. Che Gesù, Maria, Giuseppe ci costudiscono, ora, e sempre

Tua Aff Com

Suor Paola Eli. Cerioli

Lettere opera omnia

427

Page 56: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 282

Cara Suor Luigia29

Ti dò una nuova che forse ti riuscirà consolante, ma che però a

mè non potè a meno di cagionarmi assai dispiacere. Ecco. Al mio arrivo a Soncino seppi che il Cesare era andato (con dispiacere del Gio: e di Suor Rosa) col Bigatino a Crema a prendere gli abiti per una recita che i Contadini della Campagna volevano fare il giorno di S. Gottardo. Più si l'uno, che l'altro si presero impegno di fare in quest'opera uno il suggeritore l'altro il Cassiere (l'opera era Sacra) ma il Giovanni avendo mostrato al Bigatino che non stava bene appena arrivato di mettersi cosi a contatto, e confidenza con la gente si ritirò ancora per tempo: Il Cesare pure pareva pentito ma voleva che il Giovanni gli comandasse assolutamente di ritirarsi, cosa che non volle fare per prudenza onde non compromettersi con la gente del luogo, poiché il Cesare non avrebbe mancato di gettarli adosso la colpa, ed essendo alla vigilia, e non trovando altri che facessero di suggeritore, bisognava sospendere l'opera che ad essi costava già tante spese. Dunque il Gio: disse al Cesare "Voi che vi siete impegnato pensate a sbarazzarvi".

Ma il Cesare non potè, ed ambidue le giornate delle Feste di Sant Gottardo dovette eseguire la sua incombenza, oltre a ciò la vigilia assieme il Bigatino stettero per le prove dell'opera fuora di Casa sino la mezza notte. Bisogna che notti che la recita era tutta fatta da Contadini, sotto un portico (credo) d'una Cassina, con un spetacolo di gente, banda ecc, ecc. onde vedi sè era luogo d'impegnarsi. Io non sapeva che fare, era incerta, inquieta, agitata, perché capiva che questa era una bella occasione di licenziare il Cesare. Infatti considerando il carattere del medesimo, e quanto poco, o nulla può giovare alla nostra opera ideata, d'accordo con Suor Rosa mi decisi di farlo; e questa mattina che il medesimo fù qui a S.t Maria gli feci conoscere che il Signore non lo voleva qui, che per noi non era adattato, e cercai di persuaderlo ad abbandonare il suo posto con pace, e persuasione, promettendoli che mi sarei impegnata onde

29 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, dopo il 4 maggio 1864 (Festa di S. Gottardo); Vd

Ep 326". La Raccolta Suore suggerisce:"Maggio 1864".

Lettere opera omnia

428

Page 57: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

collocarlo altrove. Eccoti esposto alla meglio, e più brevemente che ho potuto, quanto il Signore qui mi preparava. Io ho fatto il più, tù cerca il posto che spero non ti sarà difficile sè interesserai la Sig Rossi poiché io non vedo che Lei che possa farci questo piacere.

Quest'avvenimento, penso che a te riuscirà caro, poiché non eri persuasa del Cesare, come non lo era io, e quelli che lo conoscevano, non ostante che fosse un ottimo Uomo. Io fui, lo confesso, inquieta e turbata, poiché tù conosci ora il mio carattere debole, e compasionevole, però in fondo all'animo sono contenta, e lo sarò ancor più quando saprò che sarà ben collocato, faccendomi compasione, non di meno ch'Egli l'abbia presa da buona parte, e sembri quieto. Il Giovanni, mi sembra un po’ avvilito. Egli resta solo, tanta terra, e nessun lavorante; il Signore, come fece con Abbramo prova la sua fede. Preghiamo che la coroni delle sue benedizioni come coronò quella del Patriarca. Io crederei bene di scrivere nulla per ora al Sig Canonico, ma mandarlo un giorno a prendere quando sarò ritornata a Comonte; intanto si spianerà le facende e sè il Signore vorrà potremo forze darle anche buone nuove. Il Bigatino, è presente a tutto, vede tutto, ti puoi immaginare e là in Casa, e non sò cosà penserà. Noi però non stiamo a badare, e diccono tutti quello che vogliono. Tù però da tua parte dì nulla, e taci: queste cose ci umiliano, ma sè Dio vorrà accomoderà tutto, e a tempo, e luogo saprà consolarci.

Termino col salutarti, e raccomandarti di star tranquilla a mio riguardo che non ostante queste piccole burasche, godo ottima salute. Lo stesso spero di voi tutte. Ieri, e questa mattina si ha incominciato a dispensare i Bigati. Salutemi tutte specialmente Suor Marianna. Tienti da conto. Addio, ad.

Tua Aff Com:

Suor Paola Eli: Cerioli30

Sè credi bene anche tù d'interessare la Sig Rossi, sarebbe bene

allora di non scriverle, ma che tù le parlasti a voce.

30 Datata da Di Bianchi Maggio 1864, festa san Gottardo, a Soncino.

Lettere opera omnia

429

Page 58: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 283

Cara Suor Luigia.

28 Maggio.31

Ho fatto buon viaggio, e sono arrivata a S.ta Maria mezz'ora

circa dopo il mezzo giorno. Ho ritrovato per strada il Sig Scotti, e mi disse che si erano uniti (credo il Municipio) e mi avevano dato il voto favorevole. Il Sig Vicario non l'ho più veduto. Mi vien fatto credere ch'Egli ci sia molto favorevole. Io spero che ora saremo lasciate quiete. I nostri Bigati vanno bene, e nè ringraziamo il Signore. Anche quelli dei Fratelli, e dei dipendenti vanno bene, eccetuata una posta che vi sono dentro dei calcinenti, e che quindi ti raccomdo di mandarmi onde farli i perfumi, che il Gildo lo saprà. Ti mando la roba della Sei, e ti raccomando proprio di lasciarle tutta la libertà in Casa, e più che poi, contentarla anche nel vito, poiché a ben considerare il suo stato è degno di tutta la premura, ed attenzione. Fà memoria a Suor Maddalena di quei due Cuori. Mandami quella piccola Moscaruola che mi pare di aver veduto sul Solajo costì, poiché qui non nè abbiamo. Riguardo ancora al Belotti pensava che sarebbe bene informarsi dal Prevosto, o d'altri come credi, sè la Casa in discorso può valere Ita: Lire milla, per non esigere più del valore, cosi mi venne in mente, avendomi tu detto per relazione del Gildo, che valeva poco, cosi pure pensar bene prima di venderla ad altri. Mandami dei Cavaletti sè nè avete, ma non state per noi mettere i Letti delle Figlie in terra che s'ingegnaremo; questi volevamo adoperarli per i Bigati. Mandaci anche dei fascinetti di Ginepro. Stà sana, e più di tutto non cruciarti, poiché le cose anderanno sempre come vuole il Signore. Apri il cuore alla fiduccia, ed alla confidenza, nè abbiamo tutti motivi. Dio è sì buono, si grande, si generoso, e noi si lascieremo prendere da timore. Nò, né per le cose dello spirito, né per quelle del corpo, né per i nostri diffetti, né per le nostre miserie, non facciamole mai questo in torto.

31 Di Bianchi suggerisce: "1864".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

430

Page 59: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Vi è stato or ora il Sig. Conte Galantini, e mi disse di star quieta che ha mandato una dicchirazione tutta a mio favore, e il mese ventura andando Egli a Cremona parlerà pure a nostro vantaggio col Prefetto.

Stà dunque quieta, che ora sembra non vi sarà più altro, e riposiamo nel Signore. Egli ci benedicca tutte e ci conservi nella sua santa grazia. Addio di fretta.

Tua Aff Com

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

431

Page 60: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 284

Cara Suor Luigia

Soncino 22 novembre32

Secondo l'inteligenza fatta, jeri è stato qui il Sig. D. Giobatta

Consolandi per fare, come io credeva, oltre un poco di consegna della Casa del Capellano due righe qualmente Egli mi concedeva questa abitazione in affitto sua vita durante. Puoi immaginarti la mia sorpresa quando invece mi consegnò la memoria presente in forma di Lettera che qui ti occludo una copia. Egli oltre che non motiva niente della Casa indiscorso, della quale si aveva di già concertate le condizioni, e mi premeva per le fatture necessarie da farsi al momento, mi lega invece con sei anni d'affittanza del Cassinetto ai Grazioli, che Suor Adelaide, e Suor Rosa si devono ricordare, che coi medesimi eravamo già d'inteligenza d'anno, in anno avendo io per questo sacrificato mezzo Napoleoncino all'anno meno d'affitto. Il Capellano che vi era presente si inquietò assai per noi, e voleva che Le abbandonassi addiritura la Casa; ma io lo persuasi a rimanersi quieto, prender tempo e rifflettere bene prima di prendere qualche partito; e cosi intanto scrivo anche a te, acciò assieme a Suor Rosa, e Suor Adelaide facciate le vostre rifflessioni, e mi scriviate qualche cosa in proposito, perché io sono in un vero fastidio. Il Rev Cappellano mi stà adietro acciò voglia lasciare la sua Casa al Grazioli, e lasciar andar Egli al Cassinetto. Io non avrei difficolta a fare la locazione coi Grazioli di sei anni dove si ritrovano presentamente, ma con l'Uscio in strada, ma non sò s'Egli accetterà d'altronde abbiamo ancora la schiavitù del pozzo per attingervi l'acqua. Spendere dietro alla Casa del Cappellano, e non esservi padroni di rimanervi, né meno questo mi piace... legarsi col Cassinetto al Cappellano non saprei,... basta in tutte le maniere io ci trovo difficoltà, sè voi altre non siete buone a spianarle, e credetemi che mi dà assai fastidio. Stò attendendo un tuo riscontro che mi dia qualche lume in proposito. Sono sempre più contenta dei nostri buoni Fratelli della Campagna, del Giovanni specialmente, che sè cosi continua lo vedremo diventar Santo. Non ho

32 Di Bianchi suggerisce: "1864. Vd Ep 280".

La Raccolta Suore suggerisce: "1863".

Lettere opera omnia

432

Page 61: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

altro di nuovo. Mandami tre Antiporti da Leffe, uno dei quali a mezza luce, come eravamo d'inteligenza, e almeno 2 Tavolini. Le monache non hanno calze per tutte da cambiarsi di bavella, anzi ve' nè sono due che sono senza anche al presente, quindi mandaci o Bavella da farle, o Calze fatte almeno 8 paja. Il mio Grenbiule di tela, e quello di Suor Marta e la mia pettegrina imbotita. Termino, onde mandarla subito in Posta, e tù cosi riceverla prima che parti per Leffe. Stò attendendo il Giò: non avendo proprio nessuno da potersi servire. Stà sana e salutemi tanto le Monache, Novizie, e Figlie. Avrei dovuto rispondere a Suor Rosa, Suor Marianna, e Suor Colomba, ma le prego a compatirmi non essendo ancor libera d'imbarazzi, lo farò però ben volentieri appena lo potrò. Facciamo bene e non trascuriamo nelle nostre molteplici occupazioni, i nostri doveri verso Dio con l'Orazione, poiché questa ci ajuterà a far bene, ed operare per Dio. Coltiva nella novella Casa di Leffe, oltre le occupazioni, e facende innerenti allo scopo della nostra Istituzione, l'ezatezza alla Regola, il Raccoglimento, e compostezza della persona, la quiete, e tranquillità nelle nostre opere, e l'orazione chiave d'ogni grazia. Coltiva pure, e raccomanda le frequenti giaculatorie, e la memoria della presenza di Dio: come le Sorelle si abbituano a quella libertà di spirito, ed amore all'Istituto che le animano sempre più le une con l'altre a spogliarsi di questo, o quel diffetto che impedisce, o ferma l'avvanzamento Loro nella via della perfezione nella quale sono chiamate. Ti saluto, e ti raccomadno di pregare per mè, che sono si debole, e miserabile, di nuovo addio. Addio Suor Rosa.

Tua Aff. Compagna Suor

Paola E. Cerioli Sè aveste una inferiata da mettere nello stanzino vicino alla

Latrina, che sarebbe necessarissima. Compatite la mia cattiva scrittura, e non vorrei che prendeste esempio per fare voi pure lo stesso; questo assai mi rincrescerebbe.

Lettere opera omnia

433

Page 62: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 285

33La tua Letterina mi ha un poco inquietata; Io ho paura che il Demonio con le sue tentazioni cerchi di farti ammalare, onde cosi riuscire, innutile, e di danno all'Istituto. Mio Dio, quanto è grande l'astuzia del Demonio, onde mettere impedimenti alla buona riuscita delle vostre opere. Che cosa ti dirò io? nulla poiché altro che il Signore può ridonarti la pace, e la tranquillità, ed io lo pregherò per i meriti di S: Giuseppe. Anche la Fieni, mi dà da pensare, ed io la rimetto a S: Giuseppe che ci ha accomodate tante faccende, acciò ci voglia accomodare anche questa. Non sarebbe male a farla venire a Soncino, e stò aspettando l'occasione. Le 3 piccine quantunque sarebbe stato neinte mandarle pel Giovan: pure hai fatto bene a non farlo non ci mancherà altra occasione, perché sul caretto avrei avuto timore.

Addio, chiudiamoci nel Sacro Cuore di Gesù ed ivi riponiamo le nostre pene.

33 Lettera senza intestazione e senza firma nell'originale.

Di Bianchi la inserisce dopo la letteran° 276 senza proporre nessuna datazione. La Raccolta Suore la numera 173 senza proporre nessuna datazione.

Lettere opera omnia

434

Page 63: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 286

Cara Suor Luigia34

Mi fai veramente un grande piacere a provederti la foglia costì.

Non ti sò dire quanto disturbo ci arrecava il dovere tutti giorni pensare ad una nuova condotta, molto più che aveva sempre timore che non arrivasse buona, ed anche che patissero i Cavalli. Mi consolo poi che i Bigati di costì vadano si bene, e che parlate di poter fare le Galette dell'anno scorzo. Dio lo voglia. I nostri pure grazie a Dio vanno bene, e spererei Sabbato d'incominciare ad imboscare una scaliera. Hai fatto bene a pensare a mandarci un pò di Vino, e lascio a te tutta la libertà di regolarti con la tua comunità, circa al vitto, e ha tutto il resto secondo le circostanze, e come ti parrà meglio. Bisogna poi rispettare i tuoi incomodi, onde non mettersi a Letto e fare quello che si può, e non di più. Noi stiamo tutte bene, grazie a Dio, e questa è una grazia grande avendo ora si tanto da lavorare, poiché ci portano disturbo anche i Bigati dei Fratelli, dovendo sempre mandarli delle ajutanti. Quel povero Bigatino, ci è di grande ajuto, esso lavora sempre, e si presta a tutto. Termino, non avendo più tempo di teco trattenermi. Salutemi tutte, e considerami.

Tua Aff Com.

Suor Paola E. Cerioli Questa mattina ho scritto anche al Sig. Antonio. Suor Rosa tanto ti saluta.

34 Di Bianchi suggerisce: "3 giugno 1864 (dal timbro postale)".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

435

Page 64: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 287

Cara Suor Luigia35

Ti avrà fatto sopresa Suor Adelaide, e forze ti sarà rincresciuto il

vederla lontana dai Fratelli, ma stà quieta che io farò quel poco che potro. Incomincio oggi ad andare colà, ed ho di gia accordato il nollo. Il Gio: vi conduce la Sabbia, e la ghiaja ti raccomando assai che abbiano da mettersi dietro a fare questa prova dei quadrelli, e non perdere il tempo. Se ti sentisti propria di lena, dovresti un giorno della Settimana ventura andare con Suor Adelaide al Santuario della Madonna onde adempiere la tua divozione, cosi proveresti anche sè il viaggio ti pregiudica, o no, però fà quanto vuoi. Mandami per mezzo del Giò: il Quadro di S.t Giuseppe quel bello. Qualche Bottiglia, il Panno, con tutte le altre robe, cioè cartone, viziere, sottogole per fare i Barettini, che metteremo in piedi il Negozio qui. Le camicce colorate dei Figliuoli, che le farò accomodare dalla Maffi, poiche sina che stanno a Comonte ho paura che passi la stagione e sieno ancora nello statto presente: qualche pezze per allungare i centurini, e colarini delle medesime. Vi mando l'Oralogio a pendola, essendo qui innutile. Aveva altre cose a dirvi ma non mi ricordo. Sè il Sig Canonico viene a Spinone subito dopo le Feste Suor Adelaide può rimanere costì, diversamente far ritorno a Santa Maria, vi scriverò però ancor qualche cosa in proposito. Sè foste veramente in salute sarebbe propria di consolazione a tutte che veniste tù a prendermi ma bisognarebbe che ti fermasti quelli otto, o quindeci giorni perche l'andare, e venire per un giorno, o due avrei timore che ti Strepazasti, però fà quello che ti senti meglio, immaginati quanto ci saresti cara, ma quanto ci è più cara la tua salute. Io condurò meco la Bilingardi. Tienti da conto e non avere scrupoli, offriamo invece al Signore in unione a suoi patimenti le nostre privazioni, i nostri sacrifici per la nostra mal ferma salute, le contrarietà interne ecc, sono piccole cose e vero, ma almeno ci teranno umili; e speriamo tutto dalla sua bontà, della quale tutti giorni ce ne da delle prove si grandi. Suor Rosa ti saluta tanto, immaginati, ella ti vorebbe qui, e dicce che non avrebbe tanti timori. Sè anderai ad Albino proverai l'effetto del viaggio; in quel caso io in vece

35 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1864 o 1865 (parla dei Fratelli)".

La Raccolta Suore suggerisce: "Marzo 1865".

Lettere opera omnia

436

Page 65: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

di Giovedi potrei fermarmi sina Sabbato: ma sovienti che ho meco la Bilingardi che facilmente piangera com'è suo solito, basta che a tè non dia fastidio. Saluto tanto Suor Adelaide che vedo con te tutta in moto per la ricerca dei Fratelli. Il Signore vi proveda. Salutimi pure la Suor Marianna, e tutte Novizie, e Figlie. Termino per timore di perdere la Santa Messa che è di già sonata, ti raccomanderò di cuore al Signore. Addio.

Tua Aff Com

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

437

Page 66: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 288

Cara Suor Luigia36

Non è rimorso quello che senti a dover lasciare la Casa con una

sola Professa ma dovere al quale devi aderire, lasciando cosi venire sola Suor Nazarena con le Figlie. Quando io tè lo scrisci non vi avevo rifflesso; ed ho fatto male, ed ora ti prego anch'io a rimanere a Casa. Faremo ambidue un sacrificio al Signore, ma che sono mai queste piccole offerte della nostra volontà in paragone delle grazie immense che continuamente sparge sù noi, e sul nostro piccolo Istituto! Io sono penetrata di riconoscenza, e vorrei potergliela dimostrare coi fatti, ma sono debole, e le continue esperienze della mia miseria, mi fà sempre più conoscere la mia insuficenza. Il Sig Canonico lavora con premura nè miei piccoli Libretti, ed io nè sono contentissima, come s'impegna assai a procurarci la Cappellania, che spero d'ottenere con poca difficoltà sembrando ben disposte anche le persone dalle quali si deve dipendere.

Io stò bene, e propriamente anche dalla mia tosse, e stò molto volentieri in questa Casa quantunque questa notte avessi un poco di paura a trovarci qui sole sotto questo Portico; però mi sembra che ora non nè avrò più, almeno in tanto che è giorno. Giovedì mandaci delle posate per le Figlie, poiché oggi hanno mangiato in quelle d'Argento. Io spero molto bene, e dei vantaggi pell'Istituto in questo Paese, faccia il Signore che si verificano, sè tale però, è la sua volonta, la quale solo voglio, e desidero. Salutemi tutte le Monache specialmente Suor Costanza, che vive quieta, e tranquilla, mentre noi stiamo qui a spogliare la sua Casa, ma il Signore gliene darà una ben più bella, e magnifica. Tienti da conto, e disimpegna alla meglio le tue incombenze. Desidero a tutte grazie sufficenti per divenir sante, e buona volontà, ed attiva per corrispondervi. Il Signore ci benedicca tutte.

Dimani è il tuo giorno di S.t Giuseppe. Mandami del tripolo da nettare i Candellieri.

Tua Aff Com: Suor Paola E. Cerioli

36 Di Bianchi suggerisce: "Leffe, gennaio 1864".

La Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1863".

Lettere opera omnia

438

Page 67: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 289

Cara Suor Luigia37

E' la seconda volta che me' la fanno: preparo le Lettere per

spedirvi a Comonte e poi non vengono a prenderle, e cosi oltre il dispiacere che inconseguenza nè provo mi tocca a riffarle come ora faccio. Leggo la tua Lettera, ma non mi dicci niente niente della tua salute, per la quale ero inquieta avendo sentito da Suor Costanza che eri presa ancora de' tuoi incomodi. Ma, mio Dio, caccia via li scrupoli, e và alla buona che il Signore sà, e compatisce le nostre miserie. E' si buono, si misericordioso perché farli tanto in torto. Le da più dispiacere le nostre diffidenze, che le nostre mancanze: eppoi cosa guadagni? Rovinarti la salute, e cosi non poter più giovare all'Istituto, che vi è si grande bisogno. Basta, ti raccomando quanto sò, e posso di stare allegra, tenerti da conto, e confidenza ed abbandono in Dio in tutto. Di Grazioli non capisco niente di quanto mi scrivete né dà tè, e meno poi di Suor Adelaide; Ieri avrei fatto il d'accordo col medesimo tenendo noi le Case del Cappellano, e dando ad Esso il Cassinetto, ma presi tempo sino a Martedì perché Egli vuole una Locazione di 6 anni ed io voleva farla d'anno in anno: sè di ciò nè siete persuase voi pure scrivetemi chiaro per mia norma. Io sarei pure persuasa di dare al medesimo li due praticelli che sono qui in faccia al Colegio per guadegnare qualche cosa, eppoi perché tenendoli noi saranno sempre dannegiati, non essendovi nessuno che li custodisca. Io verrei a Comonte dopo le SS: Feste però sè poteste combinare di venire Martedì mattina sareste qui anche voi ad assistere a quest'affittanza del Grazioli, che da a voi pure fastidio sè nò scrivetemi sè vi piace che teniamo le solite case del Cappellano (che inclino anch'io) e dare la Locazione del Cassinetto a Grazioli, con i due prati per sei anni. Ho molto piacere che venga a prendermi il Sig Vicario, e vi vedrei volentieri ambidue cioè, tè e suor Adelaide, ma vedo che è impossibile avendo i Bigati, eppoi anche per la Casa: Fatte dunque secondo le vostre circostanze, e bisogni, dei quali io non posso essere informata. A caso però come mi pare non poteste venire che una sola di voi, bisogna prender seco qualche Novizia per non andar sole con un

37 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, maggio 1863".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

439

Page 68: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Religioso, cosi mi pare. Sè avessi potuto farvi aver prima la mia Lettera vi scriveva di mandarmi giacché veniva il Caretto vuoto a Romano le 4 Palme per queste Feste e la Cera, perché credo che qui da noi sia più cara, e questa era 6 candele d'una Liretta cadauna, e 6 d'una Liretta, e mezza per cadauna, ma adesso non sarà più combinale; eppoi vi cercava anche la Lampada; ma vuol dire che verrà tutto buono per un altra volta, e per queste Feste s'ingegnaremo alla meglio. Riguardo alla Foglia io intendo di farla pagare, sempre però a minor prezzo di quello che faranno costì, diversamente non ci converebbe per la pura condotta strapazzare cosi i nostri Cavalli, e sè i dipendenti credono più loro interesse comperare costì la parte che loro tocca facciono quello che credono. Riffletto che Martedì sarà forze per voi giorno d'impegno per i Bigati che anderanno al Bosco, se cosi fosse scegliete voi altre quel giorno più di comodo che per mè è lo stesso, cosi anche venite quella di voi due più in libertà. Voleva far scrivere da Suor Costanza al Prevosto di Bianzano riguardo ai Cento venti Franchi dei quali le parla suo Fratello nella sua Lettera, ma feci sospendere sentendo che il medesimo è stato a Comonte poiché certo Le avrete parlato; ha caso però di nò, parlateli la prima volta che verrà, per sapere in che maniera, Le ha poi Essa da rispondere.

Della Casa di Leffe sono contenta. I nostri Bigati sono per ora belli tutti, ma le Monache nè hanno in troppa quantità, e temo che non abbiano poi d'arrivarvi quando verranno a maturazione, e bisognerà mandarle una altra Monicha, o Suor Leonilde, o Suor Anna, vedremo. A quest'ora nè hanno 50 Tavole, e questa mattina mettevano in piede un altra Scalera: Sul Solajo non si può metterli a cagione dei molti Sorci, però sè fanno bene, bisognerà metterne anche là. Gildo mi scrisce se' avrei dato un cento Pesi di Foglia anche ad Esso, io gli rispondo di sì ma condotta solamente a Comonte, ciò serva di norma anche a voi altre. Suor Rosa mi stà qui sopra onde non abbia da ricopiare questa mia, Essa è piena di attenzione, e di premura per me.

Non rispondo ad altro, sembrandomi innutile avendo poco a rivedersi. Per vostra norma io vengo a Comonte per qualche giorno trovando necessario che abbia ancora da venire per qualche tempo a S.a Maria. Addio tutte.

Vostra Aff Com.

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

440

Page 69: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 290

Cara Suor Luigia38

Ho ricevuta la tua Lettera, e Letterina, e riguardo a quest'ultima

bisogna propria sforzarsi, per non darla sempre vinta al Demonio poiché egli guadagna e col farti cadere e colla inquietudine che ti mette nell'animo dopo la caduta, dunque vedi quanto meglio sarebbe il superare queste occasioni di divagamento ed altro, anche che ti costassero qualche sacrificio.

Riguardo poi all'altra Lettera, dicco; che cosa ho da fare io con questo cattivo Massaro? quello che potrei fare, lo puoi fare tù pure, cioè parlarne ancora col Sig. Antonio, e raccomandarle di nuovo questa faccenda. Per il Vino io cercarei di poter arrivare sulle ottanta Lire sè pare anche a Voi per non andare a finire in niente eppoi glielo darei, almeno quello del Carlo. Bisogna scrivere a Suor Nazarena che dimandi a Gandino che prezzo fanno colà del Vino, poiché vi era un Oste che lo aveva cercato, prima d'ora e forze lo pagherà bene. Rimado i Pagliaricci Lenzuoli, ecc, ecc. forze mancherà qualche cosa ma ho creduto bene di compire un numero qui, onde non aver bisogno d'altro trasporto occorendo gli esercizi, cosi tenni qui il damasco, e tappeto perché probabilmente si faranno prima gli Esercizi qui che a Comonte questa Quaresima. Del rine nè posso mandare ben poco avendo ancora il Lino da fare, cosi pure della Stopa. La Cottonina ci è stata carissima. I Fratelli sono sempre più contenti, ed i Figli fanno benissimo; il Carlino poi è quasi sempre a Letto con grande gonfiezza. Non sò sè ti sia ricordata da dimandare alla Sorella dell'Annunciata di quell'Uomo di Rossino del quale ci parlò il Prevosto di Casnigo; poiché a mè stà ancora a cuore. Sebbene il Giò: importa poco il crescere io vedo che tre Fratelli sarebbero necessari. Scrivo cosi di fretta, già sai il nostro diffetto di ridursi sempre a scrivere al momento della partenza. Dopo dimani mandami indietro il Caretto onde adoperare anch'io il Cavallo per andare alla Campagna, avendo ancora da andarvi. Mandaci della Farina, il Tavolino del Calzolajo, e la Viola per una smorza, che faranno poi i Fratelli. Ci abbisogna anche un 24 Napoleoncini, per saldare tutti

38 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, marzo 1864"

La Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1864".

Lettere opera omnia

441

Page 70: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

conti ai dipendenti pel S:t Martino. Salutami tanto le Novizie, e di a Suor Maddalena, che mi rincresce il non aver tempo da risponderle, ma agradisca almeno la mia buona volontà, e cerchi da superare quei diffetti che non fanno che allontanarci dal nostro buon Dio, che ben merita il sacrificio di qualche passioncella.

Sè potesti mandarci la roba da fare almeno due veli, e la Tela per 4 grembiali delle Monache, perché bisogna propria star un pò politi. Io stò bene grazie a Dio, cosi tutte, e tutte ti salutiamo. Le Raggazze non mandarne più di tre per volta, poiché darebbero troppo nell'occhio passando pei Paesi passando cosi sole, quindi questa volta sè credi, e vè il bisogno mandaci la Rota, la Cattina di Cenate e un'altra, ma non quella di Telgate. Riguardo poi a quel fanciullo del quale mi parli nella tua Lettera sè è quello che m'intendo io è troppo piccolo, sè nè capiterà di più grandicelli gli prenderemo. Addio, il Signore ti dia la forza di spirito adatata a tuoi bisogni, ed ha mè pure, come lo prego. Addio di nuovo.

Tua Aff Com: Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

442

Page 71: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 291

Cara Suor Luigia39

Il Signore una per volta ti fa provare le mie debolezze. Conosco,

e comprendo per prova quanto avrai sofferto di quello che mi parli nel tuo viglietto, e legendolo mi facevi compazione. Medita spesso sulla confidenza in Dio, sull'abbandono nella sua Divina Providenza, che questo ti gioverà assai, eppoi offerisci la tua Croce al Signore in soddisfazione delle tue colpe, e dille che sei, e sarai sempre pronta a fare la sua SS: volontà. Ho si, il Signore è buono e fà con noi come con S. Pietro prova la nostra fede, la nostra confidenza, ma non ci lascia perire. Guarda però di non lasciarti abbattere, e sè per caso ti sucedesse ancora ricordati d'ajutarti prima con l'orazione, e un grande abbandono in mano di Dio, eppoi di distrarti con mezzi leciti, e necessari per esempio in qualunque ora si fosse prendi, o Caffe, o qualche cosa spiritosa, o quello che ti suggerirà Suor Rosa pel tuo bisogno. Non stare alla Regola, e, stai bene, e nò mangia sempre qualche cosa, o merenda e fatti fare sempre qualche cosa che ti piace, e di sostanza senza scrupolo te lo raccomando. Riguardo a ciò che mi dicci di D. Giò: non fai bene ad inquietarti, procura sì che non abbia da entrare nelle nostre facende, e cose di casa, ma non turbarti. Pensa ch'Esso lo farà per premura, e tù lascia di darle ascolto quando ti pare che abbia torto, ma non perché lo ha detto Lui. L'inquietudine viene quasi mai da fonte chiara: anche questa è una piccola Croce, tientela, e offeriscela ad esercizio di pazienza. Riguardo a tutto il resto e del funerale, ed altro, hai fatto tutto bene. Mi consolo, che la Casa vadi bene, che le Monache, e Novizie facciono bene, questa vedi, questa è una delle maggiori consolazioni che ci può dare il Signore. Ringraziamolo, di cuore. Non ho più tempo da scrivere alle Figlie, salutamele e dille che prepararò la Lettera per un altra volta. Sè desideri venirmi a ritrovare, guarda da poter trovare un Cavallo da spendere poco, e allora potrai venire, o Sabbato, o Venerdì quando potrai, per non combinarsi quando viene il Canonico. Portami, il mio Libretto. Delli avvisi alle Superiore che ritroverai nel Cassetto in mezzo della

39 Di Bianchi annota: "Suor Luigia è a Comonte e la Fondatrice a Soncino".

Lettere opera omnia

443

Page 72: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Scrivania. Tutte le Domeniche ricordati di dare la merenda alle Figlie, ed un poco più di ricreazione.

Non vi ricordate mai di mandarci indietro i Sacchi, come anche sè non vè lo mandiamo a dire di mandarci il Pane per le Figlie, come anche delle Rape, della Verdura sapete che non nè abbiamo...

In tutto quello che hai scritto nel viglietto, sono puramente scrupoli che non bisogna né pensarvi, né inquietarsi. Nè vengono tanti nella mente, e povare noi sè avessimo sempre da star lì a farvi rifflessione; e tù non arriverai mai a vincerli, sè non ti farai superiore, a queste debolezze e sprezzarle come cose inconcludenti, diversamente non avrai mai pace perché il Demonio si servirà di questo per tenerti sempre in inquietudine, si dannosa per il nostro profitto spirituale, e temporale. Questo ti raccomando assai, assai. Riguardo poi a quello che dicci che hai aperta la mia Lettera diretta al Canonico hai fatto male; quando ti mando delle Lettere sigilate non aprirle, poiché sè lo volessi allora te Le manderei aperte. Cosi pure le Lettere che il Sig Canonico ti manda da spedire a mè, non devi aprirle, altro che non fossero sigilate, poiché anch'Esso è naturare che sè volesse che tù le leggessi te le mandarebbe aperte. Cosi mi pare. Ciò ti serva di norma per l'avvenire. Addio Addio

Lettere opera omnia

444

Page 73: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 292

Cara Suor Luigia40

Ho sentito volentieri le buone notizie di costì. Riguardo al Vino,

sè pare anche a te, Suor Rosa, Suor Adelaide, ed io, siamo di parere, sè si può, ad un prezzo onesto di venderlo. Ho sentito anche dal Giò: come il Cappellano, e sua Sorella ti stiano dietro per ottenere la Cucina del Gildo. Cara Suor Luigia ti prego grandemente di non dare ad Essi nessuna lusinga, anzi bisogna togliergli tutta la speranza onde non abbiano oltre da dimandarcela. Non è neccessario che il Cap:lo abbia l'ingresso nella nostra corte, poiché per andare in Chiesa si gli darà la chiave della porta che guarda in Strada, dove faremo fare, o accomodare la seratura, ed Egli potrà aprire di fuori, e venire in Chiesa quando vuole, come faceva prima dall'altra parte. Riguardo poi a poter venire in Casa quando abbisogna, io dicco, che dalla parte che passerà quella che lo anderà a chiamarlo passerà anche Lui; eppoi anche in tutte le maniere quando vi sarà il bisogno si potrà al momento darle la sera la chiave del Restello. Un altra cosa che starebbe bene, e dovrebbe farsi, ed è, la sera mandare noi a chiudere la nostra porta, e portare in Casa le chiavi unite a quelle del Rastello, ma la mattina poi non bisogna dimenticarsi di farla aprire avanti la messa, cioè per tempo. Ho sentito dal Giò: che forze viene costì la Santina, nè avrei a caro per metterla alla porta: intanto puoi servirti di Suor Francesca per andare a chiudere, sè la Maria non è proposito. Bisogna dire, con bella maniera si, ma con risoluzione, che la Stanza lo data al Gildo, e quindi non conviene pensarci.

La Stopa te l'abbiamo mandata, ma bisogna che fosse molto bella e per questo la abbi creduta rive. Ora incomincieranno a Spinare e allora ti manderemo Lino, e Stopa quanto vuoi. Sè ti ricordi, manda al Dottor Messi quel Peso di Lino che ci ha cercato, ma di quel nuovo, guarda che di quelli due Pesi che ti ha mandato Suor Rosa quel nuovo era legato con lo spago, mentre il vecchio era legato con stroppa, ciò ti dicco per tua norma. Aveva scritto già da due giorni a Monsignor Vescovo eppoi nel legere dalla tua Lettera i dispiaceri che ha presentemente non aveva più coraggio di mandargliela

40 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 7 novembre 1864. Vd Ep 103".

La Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1864".

Lettere opera omnia

445

Page 74: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

sembrandomi un importunarlo con tanto d'affare ch'Egli avrà, però io te la occludo qui, che sè tù lo crederai opportuno gliela manderai, diversamente me la metterai nella mia scrivania; per tua norma questa Lettera non richiede risposta, parlo solo del mio interno. Ti occludo qui la Lettera pel Prevosto di Clusano (non Clusone come diccevi tù ) eppoi quella pel Paroco di Rossino, alla quale farai la soprascritta. Sono sempre più contenta del Cherubino41, spero che verrà via un altro Gio: ora ce ne vorrebbe proprio un altro poiche due sono propria pochi. Ieri il nostro Cappellano mi chiamò per dirmi che voleva andare a Casa sua per due, o tre giorni, e ci lasciava senza messa; io le mostrai il mio malcontento, ed Egli mi risposce di provederci d'altro Cappellano. Io sono contenta, perché già era una cosa precaria; quando verrò a Comonte pensaremo poi a provvederci. Ho scritto pure a Monsignor Vescovo di Cremona pregandolo a volerci assegnare il Rev: Sig Arciprete di Soncino per Confessore di questa piccola Comunità in assenza del Prevosto di S.t Pietro, il quale ora è più di due mesi che non viene più a S.t Maria, ed Egli mè lo ha accordato. L'Arciprete accettò volentieri.

Non ho altro da dirti; noi stiamo tutte bene; il cattivo tempo mi toglie il piacere di vedere la nostra Campagna terminata da lavorare, e la nostra ortaglia seminata: Staremo aspettando altre tre Figlie, quelle che tù credi, e che più vi incomodano costì. Occludo qui pure due righe per le Novizie. Ho voglia di vedervi tutte, e sè a Dio piacerà dopo St Martino sarò costì. Intanto raccomandiamoci al Signore, e stiamole unite di cuore, e di sentimento. I Fratelli non desiderano l'ora di ritrovarsi soli nella loro Cassina, io pure ho gran desiderio di andare là dopo, con Suor Adelaide ad accomodar loro ogni cosa. Suor Adelaide è assai opportuna qui, e vedo che gioverà assai per quella Casa. Termino col salutarti tanto e ben di cuore mentre con tutto l'affetto mi segno.

Tua Aff Compagna Suor Paola E. Cerioli

Ricordati di sapermi dire sè Monsi: Vescovo và, si, o nò a Leffe

per mia norma. Riguardo al far chiudere noi la porta grande regolati in causa, e

sè ti paresse bene aspetta quando verrò io. Alla Molto Rev. Madre Suor Luigia Corti

41 Di Bianchi annota: "Cassinelli".

Lettere opera omnia

446

Page 75: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 293

Cara Suor Luigia42

Ti scrivo solo due righe, non avendo nulla da dirti. I Bigati

continuano ad andar bene. Ti prego a mandarmi delle Erbe bianche da impientare non avendone nella nostra ortaglia. Credeva di trovarne assieme all'Ansalata che ci hai mandata, ma non nè trovamo. Sento che le Galette vogliono essere carissime, per la grande scarsezza del raccolto. Qui in Soncino da quello che si sente non nè fanno quasi nessuno. Oggi sono dietro a farci i fornelli, ma sè fosse vero che le Galette sieno si care, allora ci converà di più a filare le sole Faloppe. Tienti da conto, e considerami.

Tua Aff Com: Suor Paola E.

Ti mando un poco di Ciriege. Suor Rosa è tutta infacende pei

Bigati, e ha dirti la verità, è veramente assidua, e premurosa, come anche per gli altri interessi della Casa. Essa ha il suo d'affare avendo anche d'invigilare sui frutti dell'Ortaglia che avevano incominciato a durubarci,

Io sto bene, grazie al Signore, e non ebbi altre vizite, né dispiaceri, né più vidi il Signor Vicario. Salutemi tutte.

Sento or ora dal Bigatino che viene da Soncino il prezzo delle Galette, il quale è eccessivo poiché della Galetta più scadente fanno 50 F:

Sè il Signore ci benedice nelle Galette potremo poi prendere quella povera Figliuola di Albano che vuol venir Monacha, sempre però che abbia le qualità necessarie per il nostro Istituto, molto più che nè abbiamo si da bisogno. Suor Rosa ti saluta tanto tanto, come saluta assieme a mè tutte. Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Luigia Corti Comonte

42 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, giugno".

La Raccolta Suore suggerisce: "Giugno 1864".

Lettere opera omnia

447

Page 76: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 294

Cara Suor Luigia43

No ti dicco nulla del viaggio, che te lo dirà la Santina. Credo

bene mandare a Comonte la Sormani per vedere se potesse rimettersi. Il Medico raccomanda assai di farla passeggiare, onde si rinforzi, ne prendono pieghe le gambe. Quel Uomo che voleva andare a Soncino, ora mi dicce Suor Nazarena che si è assai raffredato, e adduce questo, e quel motivo onde disimpegnarsi. Io guarderò di parlarle prima di partire, e faro, per quanto stà in mè, di tutto per condurlo meco a Comonte: Il Signore però faccia sempre la sua volontà. Intanto tienti da conto senza scrupolo, e senza paura, che cosi faccio anch'io. Martedi che mi manderai a prendere, manda due, o tre Figlie per qui, poiché al mio ritorno a Comonte condurò meco anche la Milesi la quale è ha letto con d'una risipola. Salutemi tutte, e speriamio in Dio, e S. Giuseppe che volgeranno ogni cosa in nostro bene, e vantaggio Addio.

Tua Aff Suor Paola Elisa: Cerioli

Mandami una, o due di quelle nuove pellegrine con i colletti,

per mostra, e anche d'adoperarsi, essendovi qui una, o due Vesti simili. Alla Molto Rev. Madre La Rev. Madre Suor Luigia Corti Comonte

43 Di Bianchi suggerisce: "Leffe".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine dicembre 1864".

Lettere opera omnia

448

Page 77: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 295

Cara Suor Luigia44

Ti occludo qui la nota della roba da mandarci. Le Coperte di

Bavella ci vogliono proprio, quindi io direi di lavarne una per Letto a quelle che nè hanno anche delle altre, poiché adesso poi non fà questo gran freddo, però regolati in causa. Ti mando il Vascello pel Vino, la Legna, e la roba per le Vesti. Io aspetterei a fare ancora dei Manteletti poiché tra la roba che avete a Comonte, e questa che vi mando credo verrà appena i due Abiti per le Novizie, vi è però molta Lana avvanzata, e quando avrai preparato l'ordimento si potrà farne dell'altra. Mandami la roba che abbiamo fatta per Vestire i Figli, tanto quella rimasta, come la poca sul Telajo sè vè nè ancora, poiché qui vè nè poca. Le Esercitanti, levate quelle a gratis, sono poche, però ancora 16 circa, e due di Orzinuovi che oggi vennero a farsi notare. Io però spero che andaremo ancora sui ventiquattro o venticinque, aspettando le risposte dei Parrochi. Sono restata assai contenta a vedere la nostra piccola Famiglia, nascente, che questa mattina come ti avrà detto Suor Francesca è venuta a ritrovarmi. Il Gio: ed anche gli altri sono restati assai contenti di aver loro condotto il nuovo Figliuolo, e gli fecero buonissima accoglienza. Al vedere come tutti si amano, e come sono impegnati a far riuscire la novella opera fà veramente consolazione. Il Gio: poi è un Uomo tutto di Dio. Egli mi edifica. Le sue parole, ispirano la più gran confidenza ed abbandono in Dio. La contentezza è dipinta sul suo volto. Egli non farebbe un passo, per cercar sogetti, o per altro che sia, onde accrescere, e migliorare l'opera intrapresa, e che tanto ama, e si sacrifica, ma nello stesso tempo ha tutta la fiduccia, anzi direi certezza che questa si avvanzerà, e susisterà alla maggior gloria di Dio. Qual esempio per noi!... Sono rimasta contenta anche del Cesare. Ho è propria di consolazione per noi questa piccola Casa. Suor Rosa vuol che termini; Ella continua a discorere, ed io bisogna che finisca. Qui non vi è altro di nuovo. Spero di sentir buone nuove anche di costì. Salutemi Suor Marianna, Suor Costanza, e le Novizie, e tutte le nostre Figlie. Tienti da conto ti raccomando. Che il Signore ci

44 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, novembre 1863 (dopo la fondazione di

Villacampagna)". La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di marzo 1864".

Lettere opera omnia

449

Page 78: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

benedicca, e ci conservi sempre nella sua santa grazia. Addio, sono di tutto cuore.

Aff Com: e Madre

Suor Paola Eli: Cerioli Ti mando il Riso, e ti raccomando di farlo misurare.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

450

Page 79: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 296

Cariss.a Suor Luigia 45

Scrivo solamente due righe perché il Sig Canonico vi dirà

meglio a voce le nostre nuove. Io sarei di parere intanto che Suor Giuseppe stà alla Campagna di mandarci qui per portinaja la Luiselli, si tratta di sole poche settimane, poiché Suor Rosa stando alla porta resta molto imbarazzata, e non può sorvegliare la Casa, d'altronde non avendo propria una Monacha di libertà bisogna molte volte lasciar sole le nostre Figlie, il che non è mai bene.

Sono stata due volte alla Campagna, e da quello che pare non va male quella picola Casa, L'Angelina mi dissero che fà proprio bene, ma si lamentavano dell'Armelina, e della Maffi, io raccomandai alla Maffi di procurare di far meglio, ed Ella mè lo promisce, riguardo poi all'Armelina la condussi a Santa Maria, poiché avendo poi si pochi bigati ponno far senza, cosi al primo incontro la manderò a Comonte. Riguardo alla Lucia sarei d'avviso di non mandarla alla Campagna, poiché essendo cosi dissipata, avrei timore che disturbasse le Monache, delle quali non ha poi, credo, nemeno suggessione, e mi disaviasse l'angelina, e la Bettelli, quindi per ora la tengo qui, e abbisognando qualche Figlia alla Campagna allora farei venire piutosto la Felice Ravasio, e manderei in quell'occasione, a Comonte, con una qualche scusa la Lucia. Suor Anna fà assai bene, ed io nè sono contentissima, Suor Maddalena pure non fà male, cosi Suor Leonilde. Anche di Suor Rosa sono contenta.

Leggo adesso la tua Lettera la quale mi viene portata dal Sig Canonico, e ti rispondo subito due righe. Non è né dispiari, né faticca, né bisogno di viaggiare che mi fà essere di cattiva indigestione, ma cosi la mia solita usanza, quindi io non vengo a Comonte per ora, persuasa che invece di farmi bene mi pregiudicarebbe, poiché è sempre uno strapazzo, d'altronde in questo momento bisogna che stia qui, dunque abbi pazienza che questa fà i Santi. Sè mi ammalerò verrò a Comonte, ma io, con la grazia del Signore spero di nò. Scriverò poi dimani a Suor Adelaide, e le renderò conto delle entrate, ed Uscite della Casa. Ho poi molto piacere che venga Suor Costanza a

45 Di Bianchi suggerisce: "Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

451

Page 80: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ritrovarmi, mandela pura che la vedrò assai volentieri, ma bisogna che si fermi almeno una sera. Potrebbe venire con la Luiselli, e la Felice, e dopo ritornerà a Casa con l'Armelina, e la Lucia. Se avesti una qualche altra raggazza che desiderasti di mandare a S. Maria, puoi mandarla, ma non l'Agostina, essendovi la Bettelli sua Compagna. A caso proprio che ti dasse pensiero l'Agostina il tenerla costì, mandela che la terrò a S: Maria, e la Bettelli la manderò alla Campagna con sua Sorella.

P.S. Riffletto che la Luiselli vi potrebbe essere cara per mandare

in Campagna, non sapendo chi possiate mandare in ajuto di Suor Maria, quindi sè ti pare trasciascia pure di farla venire a S. Maria, che noi s'ingegneremo per questo poco tempo avendone voi altre più bisogno di noi.

Lettere opera omnia

452

Page 81: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 297

Cara Suor Luigia46.

La tua Lettera non è arrivata a tempo; mi rincresce che sarete state in angustia per la Foglia, ma spero che non vi avrà portato conseguenze nei bigati, e sarà ancor buona. E' impossibile che l'avessi ricevuta a tempo poiché vedo che è stata impostata il giorno 28, ed io lo ricevuta questa mattina giorno 29. Intendetevi bene con l'altra condotta, onde non strapazzare i Cavalli a fare tutto il viaggio sino a Soncino, e poi anche per non far perdere tempo agli Uomini, che hanno tanto da lavorare. Spero che questa mattina avrete ricevuta una mia Lettera dalla Posta, cosi ora non scrivo che due righe. Sento dal Novelli che venite a prendermi Mercoledì, vi faccio sovenire che Giovedi è il giorno del Corpus Domini, e allora serebbe meglio che veniste Venerdì, onde lasciare riposare almeno una notte il Cavallo. Ieri sono stata alla Campagna; le Monache avevano imboscato cinque o sei Scalere di bigati mi sembra, ed incominciavano bene quantunque un pò lentamente (per la nostra premura) ad andare al Bosco. Quelli del Fattore poi erano bellissimi. Non ce' male anche quelli della Semente Fattore, come spero pure qualche cosa anche dei nostri pochi di S. Maria. Mandatemi il Gioco della Tombola, con le sue Cartelle s'intende. La nostra scuola estera continua ad essere discretamente numerosa, e le ricreazioni Festive poi grandemente. Domenica Suor Rosa si prese l'impegno di contarle mano mano che venivano ed erano 160

Costanzo mi prega sè aveste degli Uovi delle Anitre Forestiere, e sè vè nè avvanza mandarcene anche ad Esso, poiché le sue Anitre son Femmine, e tutte due covono senza speranza che abbiano a nascere i pulcini non essendovi il maschio; e di questo mi prega assai. Vi mande delle Scarpe rotte delle Figlie, e vi prego a mandarci dei Zoccoli per le piccole. Il Velo, e la Cuffia di tutti giorni per Suor Costanza, e il suo grembiale. Bisognarebbe quando viene una Monacha si portasse dietro queste cose, oppure averne nella Casa buon numero di scorta, diversamente si consuma, tutta la roba più bella, e si ha più niente di polito nelle occasioni. Vi occludo qui una notta che mi diede Suor

46 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 29 maggio 1863".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

453

Page 82: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Leonilde. Io sto bene, cosi pure le Monache, e le Figlie. Vi mando della Tela, che mi è stata regalata per fare una Tovalia, ma siccome vi è dentro del cottone cosi vi prego a cambiarla con altra tutta di Lino sè nè avete. Sono contenta a rimanere ancor qui qualche giorno di più cosi vedo la fine dei bigati, e la Casa viemeglio incaminata, però desidero ancora ritornarvi per la raccolta delle Galette, e per guardare sè posso ottenere dalla Fabbriceria, di farci fare qualche fatture nella Chiesa. Mi consolo assai nel sentire sempre vostre buone notizie, e che le Figlie fanno bene, ho voglia da rivedervi tutte, e vi desidero dal Cielo ogni sorta di benedizioni. Ti raccomando come la più vecchia, cosi pure alle altre nostre due compagne di star sempre a guardia delle nostre regole, onde le nostre Novizie vi seguano poi per maggior buon ordine della Casa, e per attirare vie più le benedizioni di Dio sopra il nostro piccolo Istituto, ma senza scrupoli, e senza inquietudini. Tienti da conto, stà unita a Dio, fonte d'ogni nostra consolazione, e considerami sempre tua

Aff.a Com:

Suor Paola E: Cerioli

Lettere opera omnia

454

Page 83: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 298

Carissima Suor Luigia47,

Un giorno della ventura settimana spero venire a Comonte e mi farò venir a prendere a mezza strada per schivar parte della condotta. Non ti posso dire il giorno per una risposta che aspetto questa sera, quindi domani scriverò ancora e riceverete la lettera mi pare Domenica, però ha caso non scrivesci non state ad inquietarvi, perché bisogna che mi regoli con una risposta, che forze verrà questa sera, ma forze potrà farmi aspettare qualche altri giorni. Lunedì mandatemi 3 Som: melicone. Ho gran desiderio di venire a Comonte per rivedervi tutte. Ti raccomando tanto di non inquietarti e star più che puoi presente a te stessa; prendendo tutto, con quiete, pace e semplicità; diversamente né opererai bene, né godrai pace. Avrei molte altre cose da dirti, ma il Giovanni mi sollecita che vuol partire daltronde spero fra pochi giorni di rivederci. Ti lascio raccomandandoti la traquillità, l'indifferenza e la pace; cose sì necessarie per reggere una Casa. Ti raccomando attenzione tanta agl'interessi della medesima. Addio

Tua Affma Suor Paola

Alla Sig.

La Suor Luigia Corti

47 Di Bianchi suggerisce: "Soncino".

Lettere opera omnia

455

Page 84: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 299

Cara Suor Luigia48

Intanto che Suor Adelaide carica le Falope di spedirvi rispondo

due righe alla tua carissima Lettera. Mi consolo tanto del buon raccolto delle Galette, e grazie a Dio, della paura che aveva di non far nulla qui nè abbiamo fatto ancora in monte circa un peso e mezzo l'oncia. Le nostre della Casa furono 19 Pesi comprese però le poche che avevamo in S. Maria.

Ringraziamo di cuore il Signore, e S. Giuseppe che ci assistano anche troppo pe' nostri meriti. Con la Felice hai fatto benissimo a fare la scernita delle Faloppe, bisogna star attente, ed aver spirito poiché la Felice è troppo esigente. Riguardo poi a dare sovenzione al Gildo, poi fare il conto pressa poco cosa importarebbero la mettà parte delle sue Galette detrata la semente, e il suo debito e guardare cosa ci và ancora cosi ti regolerai meglio, e sentirai cosa ti dice, e pensa da fare, e mi scriverai poi qualche cosa per nostra regola. Ho sentito con piacere della vizita di Capponi, ma il suo progetto di fabbricare, invece d'acquistare non è d'adotarsi per nessuna maniera, ho troppa esperienza di fabbriche, e sò quanto costano molto più per un Istituto, basta, stiamo attaccate al primo progetto. Riguardo alla Lettera della Sig Rossi non sò di che Figlia parli, quindi non posso risponderti perché bisogna sapere sè questa Fanciulla è contadina, l'età, la salute ecc. ecc riguardo poi alla Novizia, non mi sembra per noi, non avendo né dotte, né abilità di sorte; abbiamo fede, e ha luogo, e tempo S. Giuseppe nè manderà. Per tua regola non abbiamo ricevuta la Tela da fare la camicia. Non posso mandarti il pesce essendo carissimo e scarzo, ti mando invece delle Verze e butiro ecc.

Riguardo le Galette di Semente è poco male arrischiarne un poco per semente, vuol dire che ti regolerai in causa.

Ora sono dietro con Suor Adelaide a fare i conti delle Galette coi mezzanti, e la ventura settimana faremo fare il forno. Non ho ancora ricevuto risposta da Monsignor Vescovo, e non sò cosa pensare. In quanto poi alle Foloppe da filare noi te ne mandiamo una quantità che bisogna filar subito quindi se pare anche a te non filerei

48 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, luglio 1862".

La Raccolta Suore suggerisc: "Prima metà di giugno 1863".

Lettere opera omnia

456

Page 85: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

che le faloppe dei massari dopo però le nostre, alla Tubacher puoi filargliele facendo essa eccessione. Noi stiamo tutte bene ecettuate che le due o tre figlie croniche. Salutami Suor Maria, Suor Marianna, Suor Nazarena e le Novizie che mi consolo a sentire che sono allegre, salutami pure tanto le figlie, Tienti da conto e considerami sempre.

Tua Affma Compa.

Suor Paola Eli: Cerioli Ti raccomando di prendere il tuo caffè e un poco di vino prima

del pranzo cosi pure mangiare quanto ti aggrada. Ti raccomando di mandarmi le spole dei candelieri e qualche

bottiglie. Riguardo al Gildo, ho pensato che è meglio dirle niente, sè ti

pare invece manda a mè la notta di quanto le avanziamo, cosi noi faremo il conto di quanto le và ancora, e ha caso questo debito fossi si tanto da non poterlo soddisfare, guarderemo di agiungerlo al Capitale delle mille Lire; sempre che sia persuaso d'ipotecarlo sulla casa.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

457

Page 86: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 300

Cara Suor Luigia49

Onde non pensi male di mè ti scrivo queste due sole righe, ma

solamente per salutarti tanto, e raccomandarti di stare tranquilla, e saper mantenere il tuo cuore in pace. Tienti da conto e abbandona tutto quello che vedi pregiudicare alla tua salute riguardo al cibo senza scrupolo. Non scrivo di più avendo pochi giorni, a rivederci. Riguardo alla Mercede mi sono sciolta scrivendo al Sig Checchi, spero che ora, sarà tuto terminato. Addio, Addio.

Sono contenta delle poche opere, fatte eseguire e d'eseguirsi in Santa Maria (spero però nel l'ottava che diaremo fine a tutto) e non dubito che ti piaceranno grandemente.

49 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1863".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di aprile 1863".

Lettere opera omnia

458

Page 87: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 301

Cara Suor Luigia50

Mi sembrava innutile risponderti alle dimande che mi fece

Giovanni, perché dietro all'ultima mia Lettera sarà a S.a Maria il Gildo con le Monache prima che vi arrivi questa mia. Non di meno sul timore che forze possiate differire, vi rispondo che riguardo alla Foglia avete pensato ottimamente, ed oggi, o dimani vedrò Scotti, e le parlerò cosi venendo il Gildo fisseremo i giorni di condurla, e la maniera; Riguardo poi al Calesse d'acquistarsi non nè sono per ora persuasa. Avrei da rispondere a tante cose delle vostre, Lettere, ma non vi dicco che riguardo a Suor Speranza, avete fatto bene a regolarvi col consiglio del Sig Canonico, e sè togliete il rincrescimento dei pericoli nei quali la medesima si ritrova nel mondo, dall'altra parte sono contenta d'essere finalmente arrivata ad una rissoluzione. Chiudo subito perché a caso aspettate la mia Lettera per partire, (che non dovreste) possiate venir presto, essendo necessarissimo per la Foglia che il Gildo s'intendi bene personalmete con Scotti, sè si può, diversamente con noi.

Noi stiamo tutte bene. Ieri l'altro mi fù regalata la Tela di due Tovaglie.

Addio, ti risponderò poi a tutti due i tuoi biglietti ma non vi è necessità.

I bigati vanno benissimo, ma riguardo a dannari và male, già lo dissi, qui dileguano come la Neve, e si gli teniamo si stretti... basta, vengo alla conclusione, che ci abbisognarebbe un 6 pezzi da 20 f per pagare gli Agravi. Addio tutte.

Vostra Aff Com:

Suor Paola E. Cerioli Vi raccomando l'affitto Bottarlini.

50 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, giugno".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

459

Page 88: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 302

Cara Suor Luigia51

Mando il Giovanni col Caretto avendomi scritto il Gildo di

mandarlo a prendere i Bigatti che ha provisto. Mi rincresce assai l'accaduto del Cavallo, ma dicciamola qui, noi gli strepazziamo troppo, ed i Cavalli non hanno fortuna con noi.

Quantunque Suor Costanza ci sarebbe carissima pure bisogna aver pazienza, ed aspettare che venga a S.a Maria quando il vostro Cavallo sarà in stato di poter fare un altra volta il viaggio di Soncino, senza pericolo di strapazzarlo, poiché per qualche tempo bisogna che noi risparmiamo noi pure il nostro essendo sempre in moto, o per viaggi, o per lavori di Campagna, e non ci conviene prendere il nollo, non essendovi necessità poiché intanto noi anderemo avanti cosi, senza che ciò ci porti nessun disturbo. In quanto alla mia venuta è assolutamente innutile e quantunque vi sia obbligatissima del vostro desiderio di rivedermi, per ora non bisogna parlarne. Io stò bene, e sono quieta, cosi pure le nostre Monache. Ti raccomando assai di non stare a pensare, e credere sempre male, e della nostra salute, e di quanto ci potrebbe succedere perché questa è gran tentazione che ci tiene sempre inquieti, con nostro danno, non potendo giovarci, d'altronde quello che s'immagina e sempre lontano, e maggiore d'assai della realtà, come avrai potuto vederlo molte volte per esperienza. Noi presentamente, non abbiamo niente che ci inquieti, né ci disturbi. Rigraziamo il Signore di tutto, e preghiamolo di poter corispondere a tutti suoi benefici con la nostra condotta, ed un abbandono figliale alla sua SS:a volontà. Salutemi tutte Monache, Novizie, e Figlie, e prego San Giuseppe, che vi guardi, e custodisca tutte d'ogni male, e pericolo. Addio.

Tua Aff Com: Suor P: E. Cerioli

Ci abbisogna qualche Sedia da mettere dalla parte del Letto alle

Figlie, non sapendo Esse dove mettere i propri abiti quando si spogliano, e qualche panca sè nè avete.

51 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1863".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1864".

Lettere opera omnia

460

Page 89: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Vi raccomando di sapermi dire quanto importa l'Olio che ci avete mandato per la Chiesa, onde metterlo a suo registro.

Ti occludo la Lettera che ti risponde la Giuseppina ed un altra che la medesima ti prega di far avere alle Rev:e Monache del Sacro Cuore.

Alla Rev.a Suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

461

Page 90: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 303

Cariss:a Suor Luigia52

Intanto che le Monache sono in facende a trasportare le robe che jeri ci hai mandato da Comonte, ritirata in questa stanza ti scrivo poche righe onde darti nostre nuove. Il giorno dopo il mio arrivo fui un poco disturbata, a motivo che ci capitò il Nipote, o Cugino che sia, della Luiselli con una Lettera del Sig Antonio nella quale mi esponeva che, aveva trattato il contratto della Luiselli e con molta fatica era riuscito ha far arrivare i medesimi sulle pla £ 5.500 per tutta la proprieta della Luiselli, compreso s'intende la Legna che ora vi è da tagliare, ed il Livello; ch'Esso aveva fatto il contrato, ed aveva già in mano Lire 1000 per capara del medesimo, però si era riservato il mio consenso. Io restai mal contenta, sembrandomi assai poco, d'altronde non sapeva come diportarmi, e il portatore aspettava la risposta, avendo intrapreso il viaggio per questo: Dopo dunque rifflesso alla meglio, e consigliata con le mie Monache, risposi, che vi acconsentiva col patto che restasse esclusa dal contratto la Legna della quale si potrebbe ancora cavare un 300 Lire. Dopo non seppi più niente. Ecco, questa è stata la prima, e per ora, sola cosa che mi diede pensiero, e inquietudine. Qui in S:ta Maria, dove mi trovo si fanno delle belle fatture per chiudersi in Convento, e sono persuasa che ti piaceranno assai. Lunedi manderò a Comonte il Carettino perché vorrei che ci mandaste quell'Antiporto che stà all'ingresso della Latrina per andare sotto scala d'abasso, e in Sala, poiché a noi sarebbe carissimo da mettere alla nuova pisterna essendo cosi grande, d'altronde dove stà presentamente mi sembra innutile stando sempre aperto: Ci premerebbe anche il Campanello che và in Ortaglia, 4 Chiodi Romani con le sue bacchette da sigilare nel muro, 4 di quei fiori di ferro come quelli che sono sopra la ringhierina del cortiletto delle Galine, che nè ritrovarete sul Solajo, la Pittura, ed il Pennello che è nel Cassettone di sopra, qualche bacchette di ferro delle inferiate che credo vè nè sieno sul Solajo, 2 Tende, ovvero guarnizioni di tende da mettere sopra due Finestre, nota bene, non tendine di vetri. E' questa roba preparela tutta perché Martedì il Carettino deve ritornare a Soncino aspettando

52 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 29 marzo 1863 (settimana santa)".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine marzo 1863".

Lettere opera omnia

462

Page 91: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

l'antiporto per i Falegnami, che saranno qui in giornata, e poi ci premono anche le altre cose, specialmente la pittura. Non sono di parere di combinare i due Matrimoni delle nostre Figlie lo stesso giorno, quantunque lo avessi detto, ma per varie rifflessioni che vi feci sopra, (e mi sembrano giuste) bisogna guardare di farli uno in un giorno, e l'altro in un altro giorno.

Dirai al Gildo che vadi dal Sig Antonio Piccinelli, e gli accordi ancora 6 Oncie di Semente Bigati. Della Pierina hai fatto bene, e non era convenienza consegnarla alla Sorella. Mi consolo poi molto che il Signore ti lascia tranquilla, questa è la maggior benedizione che ci possa dare Iddio, la pace interiore. Ti raccomando questa settimana Santa nella quale entriamo, che le nostre Monache, Novizie, e Figlie la passano con quei sentimenti, e con quelle disposizioni che richiedono la memoria di misteri si dolorosi che Santi. Ti scriverò ancora avanti le SS: Feste, e ti dirò il giorno da mandarmi a prendere a mezza strada dopo le Feste. Salutemi tutte, che non nomino per brevità, premendomi che ti giunga la Lettera prima del Carrettino. Spedisco due Somme di Melicone che farai andare prima del nostro, perché si bucca. Ho scritto male ma non ricopio essendo troppo lunga.

Ti saluto tanto e di cuore.

Tua Affa Com: Suor Paola Eli: Cerioli

Della pittura cè nè vorrebbe 2 Vasetti.

Lettere opera omnia

463

Page 92: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 304

Cara Suor Luigia53

L'arrivo del Novelli54 mi fece sorpresa, e non sapeva a che

attribuirlo. Quando nè sentii il motivo mi venne da ridere... e mi sono consolata delle vostre buone notizie. Oggi manderò a levare la Lettera che dicci mi mandasti per la posta. Sento di quest'altra Novizia, vedremo quando ritornerò. Ho scritto una Letterina alle nostre Figlie, e questa servirà a divertirle questa sera. Ho desiderio di vedere il Sig Canonico, avendo molte cose da dimandarle, ed ho piacere che venga la vigiglia del giorno destinato per la riunione, cosi avremo tempo da preparare anche noi le nostre dimande. Della Cappellania, cè niente di sicuro, però, o molta probabilità di riuscire anche in questa. Mercoledì fatteci la Comunione, acciò il Signore benedica favorevolmente gl'interessi della sua Casa. Io stò propriamente bene, e mi viene appetito, ma ho sempre un pochetino di tosse, ma poco, che vè fosse in un altra non sè nè accorgerebbe. Le Monache benissimo, e le Figlie pure, eccetuato anche nella Lonni la tosse. Salutatemi tutte e Monache, e Novizie, e Figlie. Mandami il mio Librietto degli Avvisi alle Supe: sigilato, e che non si perda, e que' due bottiglettini che sono nel Cassettino della ribalta, che vogliamo adoperarli da fare un spolverino. Fami accomodare il mio Oralogio, e guarda di mandarlo pel Sig Canonico.

Vedrò volentieri anche il Sig D. Pietro55. Riguardo all'Orfana della Felice, non è male che Le abbia

concesso di tenerla, e di lasciarla venire in Coro alla Dottrina (non però assieme le nostre Figlie), avrei fatto cosi anch'io, ma stà all'erta e guarda che in fine non faccia come la Luigia, che dopo cè la caricò sulle spalle a noi. Stà alla larga.

Tua Aff. Compagna

Suor Paola E. Cerioli

53 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, prima di S. Martino, 1862 (Cappellania di s. M.).

Vd Ep 221; 319/2". La Raccolta Suore suggerisce: "20 ottobre 1862".

54 Di Bianchi annota: "Corr. 176/2". 55 Di Bianchi annota: "Carrara".

Lettere opera omnia

464

Page 93: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Quando viene il Canonico e D. Pietro mandaci ancora un

Pestone di Vino nuovo; dopo S. Martino poi ci manderai il Vascello che metteremo in S. Maria, perché nel Fiasco non si conserva.

P. S. Ti occludo qui la risposta a quel Rev: Sacerdotte, che scrisce riguardo alla Margherita, però non lo mai mandata perché voleva prima sapere qualche cosa ancora in proposito, però regolati, e sè ti pare che vada bene, e sia adatata mandela. L'indirizzo lo saprete voi meglio di mè. Ti mando anche la sua Lettera che mi avevi spedita.

Lettere opera omnia

465

Page 94: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 305

Cara Suor Luigia56

Giacché ora non è tanto necessario il Cavallo alla Campagna,

sollecito mandarlo costì, onde Venerdì tù possa mandarlo a Leffe con le Tavole, e nello stesso tempo fermarsi colà per trasportare le pietre che il Sig Battista ci ha offerte per adoperare in rinforzo de' muri della nostra Casa, come ben sà Suor Adelaide. Con la stessa occasione ti fò memoria di mandare ad Essa qualche Somma di Melicone, (poco per non caricare troppo il Cavallo avendo le Tavole), del Riso, delle Noci, qualche Bachette di tenda, con tende dormendo in quella Casa le Monache, due,o tre in una Stanza, dei Fagioli per impientare, e quello che più conta la semente de' Bigati, ben accomodata, o in una scatola, o in un cestino, e raccomandare a Suor Adelaide che stia attenta con quella di Spinone e darliela a tempo proprio perché credo che ivi la Campagna sia forze più avanti di Comonte, però dimandi, e non facciamo le cose alla matteriale. Da Leffe il Giovanni, porti a Comonte i Quadri che vogliamo far stimare, cioè quelli che ci hanno ricercati la Venanzio, che Suor Adelaide lo sà, eppoi quelle due Ante delle quali io portai meco la misura, ed il Gallo, e la Gallina; le ante, e quest'ultimi li manderai a S.t Maria. L'Oralogio pure desidera Suor Adelaide, per i quarti d'ora delle scuole. Gicchè il Giovanni và a Leffe bisognarebbe farle comperare a Gazzaniga (essendovi la cartiera) della Carta pe' bigati, poiché qui è carissima è cè nè vuole molta, non volendo adoperare quella dell'anno scorzo, che dò però adietro al Gio: onde gliela dia dentro. Fà pure comperare un pò di Carta Lettere per qui: ci manderai pure pel Giò: dei scarfogli, la Vita di S.t Ignazio della quale credo che abbiamo alla Campagna il solo primo Tomo, eppoi quella Cartolina dov'è scritto sù la formola dei Voti, e quel altra che si adopera quando si consegna alla Novizia la Croce e la Corona, che sono nel Cassetto della Scrivania, entro un Libro, credo con la Carta Celeste. Io sarei di parere di far fare i Voti a Suor Marta la seconda festa delle Pentecoste; Quando verrò a Comonte mi stà sul cuore anche Suor Maddalena, e intanto fà preparare qualche Corona, e Croci, non avendone di belle più. Io ho fatto buon viaggio, e stò proprio bene;

56 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, aprile 1864. Vd Ep 68; Corr. 77; Cart. 1".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1864".

Lettere opera omnia

466

Page 95: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ora ci lasciano quiete, e sembra tutto terminato, poiché il Giò: portando quella Carta al Sindaco per essere arrolato alla popolazione del Paese, lo accolse bene, di maniera che restò contentissimo. Il Signore sia lodato e benedetto. Mi dimenticava di ricordarti di mandare il Vino a Leffe. Noi nè abbiamo ancora un pò nel Vascello, ed è per questo che non possiamo mandarlo; lo faremo poi in un altra occasione. Il Bigatino sembra contento dei Fratelli, e questi di Lui: Stà tranquilla che coi medesimi teniamo ancora lo stesso metodo, e tutti giorni ordiniamo alla Catterina, e le consegnamo quanto abbisogna ai medesimi, e fà bene, ed ora ci istruisce anche quella donna. Dammi tue nuove, e quelle della Casa, che mi stanno a Cuore. Tienti da conto, ed abbandona gli scrupoli. I Bigati non sortiranno a mio parere che alla fine della settimana, ciò mi rincresce assai ma ci vuol pazienza: Suor Rosa ti saluta; come pure unita a mè tutte le Monache, e Figlie. Queste benedette incombenze di mandar qui, mandar là, mi ha occupato tutto il foglio, ed il tempo, ed ora bisogna che di fretta, fretta corra in Chiesa per la Messa e Comunione, nella quale ti avrò presente.

Il Signore ci assista con la sua Santa grazia. Addio

Suor Paola E. Cerioli Ti raccomando di mandar a Bergamo le Carte del Cesare che ti

mando, e rimandarle presto. La tela per i Corsetti delle Figlie. Unisci assieme alla qui occlusa istanza del Cesare, l'altro Foglio di Carta bolata, con quella Lettera, che troverai sulla scrivania.

Lettere opera omnia

467

Page 96: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 306

Cariss:a Suor Luigia57

Mi ha fatta sorpresa l'arrivo di S:r Rosa, e ti sono obbligatissima

della tua premura a mio riguardo. Credi che risparmio niente di quello che sò essermi necessario, ed è la tua immaginazione che ti fà credere diversamente. Io stò bene, ed anche la tosse si può dire che si sia quasi smarita. Mando al Sig Antonio la ricevuta dei 40 Napole:i quindi il Gildo non gliela rilasci sè non li dà anche gli altri dieci. Sina dal giorno 2 novembre è scaduto l'interesse sopra le Cartelle del Regno Lom-Veneto, quindi fatte domandare o al Sig Antonio, o in Finanza come ci vuole la ricevuta, e come và fatta, onde andarli a levare che sono 300 Svanziche, tè l'aveva detto anche quando sei stata qui. Guarda di non confonderti con le Cartelle dell'Imprestito, delle quali non ci vuole ricevuta.

Ho risposto al Prevosto di Bienzano. Rispondi tù, al Sig D. Rinaldo Rossi, poiché io ho la mia parte, e dille che essendo l'aspirante senza un Arte in che impiegarla, o mestiere o abilità non possiamo riceverla sè non a 4000 Lire Aus: Sè il Signore mi fà la grazia di darmi salute, mi fermerei ancora dopo S. Martino, onde guardare di fare eseguire subito ai Sig Fabbri i ristauri promessi a S.t Maria, e intanto stò dietro al Sig Prevosto per avere una carta sottoscritta, delle promessemi concessioni, poiché vedi anche tù, che le cose stanno bene fatte, e bisogna aver pazienza, poiché sè venissi a Comonte e lasciare cosi tutto in piedi, non sarei quieta. Ho anche dopo S. Martino, di guardare di poter contentare l'affituale di Consolandi onde ci possa lasciare in libertà le Stanze pel Cappellano, e dopo farle mettere allordine. Riguardo al partito di Brusaporto, sè non ti pare d'assicurare la felicità delle nostre Figlie, lascelo andare, che il Signore cè nè manderà degli altri. Hai fatto bene a vendere la Legna, e cosi pagherai i debiti. Per S. Martino avrete l'affitto Trusardi, eppoi anche quello del Conconni, ma ricordatevi che questo è rimasto in debito di Lire 45 Salvo il vero, ancora dell'altra rata, però guardate la sua partita a registro che lo trovarete notato. Vi è pure quello del

57 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, novembre 1863".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di novembre 1862".

Lettere opera omnia

468

Page 97: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Botterlini, guardate il Registro. Riguardo alle due Fanciulle, quella di Scanzo qualora ti diano i 40 Fra: accetela.

Quella di Brusaporto, io la prenderei per la Vigilia di Natale, o al più per la vigilia dell'Immacolata. Ho letto la Lettera del Sig Ghirardelli Esso ti manda la Lana, ed è depositata al solito luogo dei Sig. Zanchi Pizzicagnoli. Non ti è possibile assecondare le tue viste trattandosi di poca quantità, e l'importo di quella che ti manda dice pagarlo in mano Zanchi. Io crederei bene di risponderli cosi. Che hai ricevuta la Lana (dopo però che l'avrai ritirata) e che non Le mandi l'importo, perché facilmente Le darai ancora altra comissione. Ti mando del Pollame, e tù invece mandami della Farina per polenta, e un poco di Farina di Millio, e di Melicotto per fare il Pane, poiché questo lo facciamo noi sul focolare, e cosi potrai tralasciare di mandarcelo, e mandarci invece il solo pane bianco, Uva, salame, Carotole, Porri. Ora non ho altro da dirti sè non che ti tenga da conto, e mandar via li scrupoli, i quali sono sempre cagionati dal Demonio. Salutemi tutte tutte, e Monache, Novizie, e figlie. Non accorarti, con immaginazioni, che quasi sempre sono false, e più che puoi tieni il cuore tranquillo nelle braccia della Providenza.

Quando verrà poi il Gio: ti manderò la Legna.

Addio, Addio. Suor Paola E.a Ce.i

Di a Suor Leonilde che mi è stata cara la sua Lettera e di mettere

la sua confidenza in S. Giuseppe che arriverà a far tutto. Di a Suor Leonilde, che sè riceve gli affitti mi faccia un bel

mucchio di dannari, poiché ci saranno gli Agravi, ma gliene avvanzerà ancora da mettere in Cassa. A noi mandaci, 10 da 20 f. che ti darà Piccinelli, che guardaremo di pagare noi pure i Prediali.

Ti mando Lino Pesi. Capponi N 16. Polastre N 10.

Lettere opera omnia

469

Page 98: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 307

Cara Suor Luigia58

Ricevo or ora la tua Lettera. Credo che il mio Libretto che ti feci

chiedere da S: Marianna non sia nella mia scrivania, frà quelli che dicci, ma l'avessi tù in Noviziato, come crede pure S: Marianna però mandameli tutti per mezzo del Giovanni che ci guarderò. Questo non era stato coretto da D. Alessandro, e l'aveva dato a te per leggere alle Novizie, non ostante, stà quieta che non importa.

Quando vedrò le Lettere dei due soggetti proposti dalla Rev: Madre Crespi rispondero; e naturale che la Fanciulla della quale parla, non è per noi, cosi mi pare.

Ho letto il tuo foglio, or ora ricevuto. Mi fa sorpresa la faccenda della Fieni, però ci leva noi tutte d'un grande imbarazzo. Raccomandiamola al Signore e ciò basta. Giovedi facilmente, vado a Cremona, e la mia venuta a Comonte, mi lusingherei che potesse essere alla fine della settimana, però prima ti scriverò ancora. Non mandarmi le ragazze piccine per il Giovanni, perché sarei inquieta; non mancherà occasione. Scriverò al Prevosto del Carmine, ma a quello d'Adrara, non ho l'indirizzo. Non ho altro di nuovo; se mi manderai la lettera di Milano, risponderò anche alla Superiora. Vivi tranquilla, poiché anche riguardo all'affare Fieni, mi sembra, che abbi agito bene. Sta di buon animo e abbandoniamoci in tutto e per tutto nelle mani della divina Provvidenza, che fa tutto per nostro bene e vantaggio. Ti ricordo il mese di Giugno dedicato al S. Cuor di Gesù. Tanti saluti, alle Monache, Novizie e le Figlie. Termino poiché hanno suonato per andare a riposo. Addio dunque.

Tua Aff.ma Suor P. E. Cerio.

Alla Molto Rev.da Suora La Rev.da Suor Luigia Corti Comonte

58 Di Bianchi suggerisce: "Fine maggio".

Lettere opera omnia

470

Page 99: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 308

Cara Suor Luigia59

Già avrai inteso da Suor Maria, e Suor Marta i motivi che

abbiamo da ringraziare il Signore, e questo ci impegni a servirlo con più confidenza, e larghezza di cuore. Fammi piacere Domenica dopo pranzo manda a Bergamo dal Canonico Valsecchi a prendere la risposta d'una lettera ch'io gl'inviai per la posta e spediscimila senza fallo Lunedì per mezzo del Giovanni. Ti raccomando di mandarmi il mio corpettino di lana senza le maniche come le altre piccole cose che ti avrà detto Suor Maria fra le altre il martellino ecc. e qualche cuffie della notte. Non so se i danari che ti ho mandati sono stati sufficienti a pagare i debiti che eravamo intese e se vi è restato qualche cosa per i vostri bisogni. Spero che il Gildo non si sarà dimenticato d'incontrare all'orologiaio la musica levata nell'orologio a pendola, il quale la valutava dieci franchi. Ti raccomando di spedirmi l'orologio, il quale ora sarà accomodato, e di ben involgerlo, per non tornar a romperlo. Cosi pure, non so se avete venduto le 2 Somme frumento e se avete pagato il fornaio, sappimi dire qualche cosa. Noi siamo tutte in salute, ed ora non ho più paura neanche della calce, assicurandomi anche il Sig. Arciprete, che assolutamente non ci può pregiudicare; di maniera, che mi auguro aver qui, ancora due o tre ragazze, delle nostre piccoline. Ti raccomando assai, di dare alla Tubaccher, quegl'inpieghi che le possono piacere, e la tengano divertita: cosi pure, ti raccomando tutte le altre nostre Figlie, alla festa, lasciale divertire e giocare, perché lavorano tutta la settimana. Fammi fare da Suor Maddalena, 4, Bambini, con i piedi, e le braccia ma dilli che gli voglio belli, bellissimi, e che ci metta tutto l'impegno, lasciali Domenica il tempo per farli, onde mandarmeli Lunedì pel Giovanni. Ti mando del Pesce, che per conservarlo abbiamo fatto arrostire, ed un poco di Cornetti stateci regalati questa mattina. Tanti e tanti saluti alle Monache, alle Novizie alle Figlie. Mi sono dimenticata da dirti quando qualched'uno và ad Albino, manda a quel Santuario l'elemosina per una Messa è un pò di tempo che ho fatta questa divozione, e come il mio solito mi sono sempre dimenticata, non

59 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, dicembre".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine aprile 1863".

Lettere opera omnia

471

Page 100: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

scordarti almeno tù. Sappiami dire come stà la Cuni. Dimi qualche cosa anche dei Bigati, qui da noi son belli. Tanti saluti di tutte

Addio, stà sana, tranquilla, e allegra. Addio. Tanti doveri al Sig. D. Pietro, e D. Bortolo, e D. Giovanni.

Tua Aff Com

Suor Paola E: Cerioli Suor Rosa ti saluta, Suor Ade: e Suor Marianna, io stà quieta che

grazie a Dio stò benissimo, e ti scriverò ancor presto, dandoti qualche nuova di S. Maria.

Non mandarmi i Polastrelli, poiché sono di quelli forestieri, e bisogna salvarli.

Lettere opera omnia

472

Page 101: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 309

A Suor Luigia60

Io lo sapeva che sarebbe successo cosi. Ho fatto Suor Adelaide

assistente per secondare i tuoi desideri poiché non ti sentivi di regolare le Novizie, e la Casa, però io ti ho detto che quantunque facessi Suor Adelaide assistente però ti raccomandava tanto tanto di andare con Essa con libertà senza guardare tocca a Lei, tocca a mè ma ambidue da pieno accordo fare andare meglio che si può la Casa, ed ora mi scrivi che sè ti dimandano qualche cosa guardi Suor Adelaide che ti rincresce il non poter rispondere con franchezza alla gente... ma perché? sei ancora la stessa, e che occore in Casa, e fuori che sappiano chi è l'assistente, o nò. Anzi è bene che credono che sei tù, poiché Suor Adelaide non lo fatta che per tuo ajuto, avendolo tù desiderato, e nessuno lo ha da sapere, poiché sè Suor Adelaide avesse da partire da Comonte sei sempre tù diversamente sembrarebbe una volubilità mia. Siete ambidue Assistenti, Superiore e ambidue avete in mano la direzione della Casa, anzi tù come Maestra delle Novizie hai un grado di più. Dunque ti raccomando sprezza tutte queste fantasie, e questi scrupoli. Godo poi assai che Suor Adel: sia stata ferma nel non lasciar andare i Rev: Sacerdoti a trovare Suor Costanza, e sono persuasa che in questo Suor Ade: ti gioverà assai, avendo più forza, più rissoluzione, senza scrupoli, o timori.

Addio, Dimani è il tuo giorno di S. Giuseppe.

A Suor Luigia

60 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1863-64".

Lettere opera omnia

473

Page 102: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 310

Cara Suor Luigia61

Mi è stato d'assai rincrescimento il sentire l'effetto che ti fece la

mia Lettera. Tutt'altro io ebbi in mira che di rimproverarti, ma scorgendo nel tuo foglio (almeno cosi mi parve) qualche agitazione ed inquietudine per quei due oggetti si importanti quali erano le Scuole, e la Cappellania ho scritto cosi, avendo in vista di risvegliarti la confidenza in Dio onde acquistare maggior calma. Ti prego dunque a dimenticarla. Il Signore permette il tutto per il nostro maggior bene, e cosi crediamo che sia successo ancor di questo. Sono poi contentissima delle buone nuove che Suor Rosa mi portò di Leffe, ed abbiamo motivo di ringraziare il Signore. Non credo però nulla al bisogno che dicci vi sia che abbia da venire a sistemare le due cose costì, per questo motivo mi starei a S.t Maria tutto l'inverno tanto sono quieta, e sicura della tua attività, e accortezza, ma vengo volentieri poiché ora vedo che sono innutile qui (cosi mi pare) poiché del Giovanni sono sicura facendo si bene, ed anche l'Armati che sento sia quasi ristabilito, va sempre acquistando dietro le istruzioni del Gio: però conterei di venire a Comonte per la fine della settimana sè il Signore mi darà grazia, e condurò meco Suor Costanza per la procura, come mi disse Suor Rosa quindi credo innutile risponderti anche alle altre dimande delle quali ai data nota alla medesima. La procura però l'avrei mandata volentieri per guadagnar tempo, ma io senza una modola non saprei come concepirla. Non mando il Caretto perché questa settimana lo adoperiamo qui, però verrà appena sarà in libertà. Il Novelli ti racconterà dell'accaduto al Cavallo, però è stata credo più la paura che altro, ma sarebbe imprudenza farle di nuovo cosi subito intraprendere un altro viaggio. Io poi sono imbarazzata non sapendo che Monacha condurti onde mandare a Leffe. Suor Leonilde non avrei coraggio di metterla al posto di Suor Anna, Essa ha la tosse, e le Raggazze della Scuola sono in gran numero, d'altronde Suor Costanza è innabile da mettere con le nostre Figlie d'altronde mi scrivi che è necessario la conduca a Comonte per la delibera della Casa. Suor Marta mai più poiché le sue Scolari crescono tutti giorno,

61 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, dicembre 1863".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di dicembre 1863".

Lettere opera omnia

474

Page 103: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ed essendo la maggior parte grandi, è necessarissima per la sua esperienza. Non vi sarebbe che Suor Maria, ma allora cè nè vorrebbe un altra in Cucina. Onde vedi ch'io non sò come metterla, altro che arrischiare Suor Leonilde, è sè poi si ammala chi manderemo a suplire al momento con viaggio si lungo. Però in caso di necessità si potrebbe mettere con le nostre Figlie Suor Maria e mandarne da Comonte una da mettere in Cucina, e condure Suor Leonilde a Leffe, basta rifflettiamo bene, perché io adesso conducendo Suor Costanza non posso mandar altre Moche sè non vi è da supplire essendovi qui il solo necessario.62

Spero che avrai ricevuta l'ultima mia Lettera, nella quale ti dicceva di non voler eccitare la Valota al Matrimonio, che potrebbe venir cara anche a noi, e si potrebbe, anche al presente mandare a Leffe a far scuola alle piccine che sento da Suor Rosa e sono la maggior parte di tre a quattro anni, e Suor Colomba la farebbe alle grandi, molto più poi sè sono tutte le Raggazze nella Sala grande, come mi avevi detto, cosi allora basterebbe mandarvi una Monica qualunque per formare una piccola Comunità, e sarebbe ottima rimandarvi Suor Francesca. Sè si potesse questo sarebbe il progetto migliore, cosi mi sembra. Intanto ti saluto caramente assieme a Suor Marianna, e le Novizie, e Figlie, e col desiderio di presto vederti mi dicco.

Tua Aff. Com: Suor Paola E. Cerioli

P.S. Ho rifflesso con Suor Rosa che non è conveniente di fare il

Presepio in Chiesa essendovi il Sacramento, quindi non è necessario ci mandi il Novelli, poiché manderemo poi quando avremo un altra occasione qualche cosa alle Monache le quali s'ingegneranno da Esse a farlo in una stanza per le Raggazze nostre, e della Scuola, e questo è il motivo che ho cancellato. Di nuovo Addio.

62 La lettera continua con dieci righe barrate dalla stessa autrice, ma ancora

perfettamente leggibili: "Sè non ti sembra una cosa innutile, e fuori di proposito avrei caro sè mi poteste

mandare per Mercoledì ancora il Novelli con le robe del Presepio perché avrei caro prima di partire di farlo sù, poiché non vè nessuna che sia pratica, quindi mandami tutto, che l'avvanzo lo rimanderò a Comonte, premendomi di farlo un pò bello; mandami anche quella piccola mangiatoja di Legno che ci fece il Zanetti".

Lettere opera omnia

475

Page 104: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 311

Cara Suor Luigia63

Sono arrivata a Leffe dopo le dieci, e grazie al Cielo felicemente.

Trovai tutte in buona salute anche Suor Anna, nonostante il grande pericolo della sua caduta: e le Figlie che hanno qualche d'una mal d'occhi, e altre piccole incomodità, conseguenza di scrofole, però tutte in piedi. Ti mando qualche pient di seta da distribuire alle Novizie, e Monache s'intende, onde mi facciono delle pazienze, ma ne vorrei un pò tante, e belle, essendomene state cercate da vendere. Mi sono dimenticata i Fazzoletti da collo delle Figlie Anziane, ed uno di testa per la Giacomina, avendone proprio bisogno. Ti mando pure la misura del Canopeo da mandare alla Rossi; la misura corta è la larghezza, la lunga l'altezza. Vi sarebbe bisogno di mandar qui qualche Pagliaricci, e Cavaletti, ma prima di mandarci il Carettino ti scriverò ancora perché facilmente vi sarà altri bisogni. Cara Suor Luigia, sè non fosse il timore che ho sempre che possa pregiudicarti il viaggio ti vedrei assai volentieri per qualche giorno a Leffe, persuasissima che quest'aria, quiete, ed il diversivo ti gioverebbe assai allo stomaco. Onde per mia quiete dimanda al Medico, e s'Egli ti dicce che puoi venire, vieni per qualche giorno, anche solo per prendere un pò d'aria, che a caso costì manderei intanto Suor Nazarena: e sè l'Adele ti dasse fastidio a lasciarla costì pel suo carattere potresti prenderla teco diversamente fà come credi, e ti pare. Sè il Dottore ti fà animo dunque non aver scrupolo, che per la salute e lecito prendersi qualche diversivo, questo giova anche allo spirito. Scrivemi dunque qualche cosa, avendoti più a cuore lontana che quando sono vicina. Ti mando le Falope, ma ti raccomando di filarle subito poiché incominciano a nascere. Mando a Suor Marianna la fede della Pierina. Mi sono diementicata da dirti, che mi sembra che Suor Costanza sia troppo parca nel fare le pietanze, quindi guarda anche tù, e falle fare un po più abbondanti. Cosi quel Salame coll'alio è troppo rancido per dare alle Monache, almeno quello che diedero jeri sera a cena. Il Signore custodisca le nostre Case, ci faccia far bene a

63 Di Bianchi suggerisce: "Leffe".

La Raccolta Suore suggerise: "Giugno 1865".

Lettere opera omnia

476

Page 105: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

tutte, onde meritarsi la sua grazia, e protezione ora, e sempre. Tanti saluti a tutte, e te in particolare, anche da parte delle Monache di qui.

Tua Affa Com:a

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

477

Page 106: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 312

Cara Suor Luigia64

Ho fatto buon viaggio, ma per dirti tutto, jeri ho provato un

poco di dispiacere per due motivi, uno riguardo agli Esercizi che dovevamo dare qui, perché intesi e dalle Monache e dal Rev: nostro Cappellano che vi era un gran desiderio per questo, e che anche gli stessi Sacerdoti erano contenti pel bene che diccono che con questi si poteva fare in Paese, dunque ti puoi immaginare che dovetti restare malcontenta, attribuendone subito la colpa a mè; però adesso sono più tranquilla perché sento da Suor Rosa ché il Sig. Arciprete le ha detto, ch'Egli avrebbe creduto bene quest'anno di non dare gli Esercizi, poiché essendovi cosi subito le Missioni in Paese gli sembravano innutili, e ciò mi rese più contenta. L'altra cosa che mi recò pena è stato il gran dispiacere che ho recato al nostro Rev: Cappellano col dirle che abbiamo affittata la Campagna. Egli mi disse che con questa nuova Le ho datta una grande ferita, e jeri sera non volle mangiare, e il Sig. D. Bortolo mi disse questa mattina, che non dormi niente questa notte, sempre col pensiero in questa affittanza sebbene il Sig D. Bortolo facesse di tutto per farle capire che noi abbiamo fatto bene ad affittare ecc, ecc, ma Egli è tanto è tanto l'interesse che ha preso per noi, e per farci andar bene i nostri interessi alla Campagna che non sà darsi pace; vedi dunque la pena che provo ha non poterli palesare la verità, però non sò sè potrò resistere sino alla mia partenza il manifestarlielo. Ho ritrovato tutte le Monache in molto buon essere di salute, specialmente la Marianna che ci stà qui volentieri, ma per questo Novembre, bisognerà cambiarla con l'Anì essendo meglio quella, che questa che stii sotto gli occhi della Maestra però Suor Rosa è contenta anche della Marianna tranne che nella polizzia. Del resto la Casa pare che vadi bene, tranne il nostro solito diffetto di mancanza d'ezatezza, e d'ordine nelle nostre cose. Ho ordinato il Liscio in 22 secondo il tuo desiderio che tanto ti preme, ma mi hanno detto che non hanno la roba di farlo, però che spineranno il Lino, lo fileranno, eppoi lo copieranno per fare il Reffe, e cosi quando sarà tutto all'Ordine sarà mia premura di mandarti il Liscio fatto. Va bene cosi? Intanto

64 Di Bianchi suggerisce: "Soncino ottobre 1863".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

478

Page 107: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

bisognarebbe che potesti mandarci da fare le nostre Vesti alla Catterina, ed altro, poiché evero che vi sono qui ancora due Telai che restono vuoti ma non vi è anche nessuna che si possa mandarvi dentro, poiché la Lonni sento ora ha le gambe gonfie però la vedo in piedi e non và bene metterla nel Telajo. Ti manderò il Pettine in 35 per le Vesti delle Figlie ti raccomando di non sbagliare ad ordirla, cosi pure il disegno, io direi di metterne 65 Braccia, poiché a caso che nè manchi si potrà sempre tenerla più bassa che porta nessun sconcerto. Cosi il disegno io farei 12 fili morelli 8 ruggine, e 4 bianchi però non state legate poiché io dicco cosi senza che possa vedere, e tù regolati in causa. Ti prego a mandarmi la risposta del Vescovo di Bergamo per mia regola. Ho inteso che la terza del presente Mese viene a Soncino il Vescovo di Cremona, e mi diccono che dovrei fermarmi, ma io non sò cosa risolverò; sè il nostro Vescovo mi scrivesse di parlare della nostra facenda a quello di Cremona, allora avrei un motivo di andarlo a ritrovare, e non mi fermerei a S. Maria per la terza. Basta faremo come vorrà il Signore.

Scusa la cattiva scrittura ma o scritto di fretta. Addio Addio, salutemi tutte

Lettere opera omnia

479

Page 108: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 313

Cara Suor Luigia65

E veramente una tentazione la tua inquietudine per Suor

Vincenza ovvero immaginazione riscaldata pensandovi tù sempre dentro; ha me non mi viene ne meno in mente, e sè mi viene, sono contenta di quello che è fatto, pensa come potrebbero vivere le Superiore sè volessero fare come te, specialmente in quelle Comunità che ne mandano via tante. Riguardo alle Novizie avrei sentito volentieri l'informazione della vostra Tessadra riguarda a quella di Monza; perché non aver paura di averne troppo; ce ne vuole del tempo ad assueffarle, e formarle prima di potervi mettere le mani, senza contare quelle poi che non riescono. Delle nostre due ecco. Una mi piace tanto sembrandomi che farebbe assai bene nel nostro Istituto, essendo sana, disinvolta, brava, ma stenta assueffarsi, quantunque faccia di tutto onde vi prenda amore; l'altra poi è un vero Angelo ma si poca, e si delicata che mi fa compasione, e temo della sua salute; questa pure e brava, ma più quieta, e raccolta della sua compagna; onde vedi che non si può proprio essere sicure, e dell'una e dell'altra. La Semente ci è stata cara, poiché né rimasta di quella del Giapone ancora da nascere assai.

Oggi sono stata alla Campagna con Suor Adelaide, e abbiamo veduto i Figli a lavorare i quali fanno assai bel vedere, e sono sempre più contenti a lavorare da sè come anche il Gio: e quello di Leffe del quale ne siamo contentissimi. Il Luigi è ancora lo stesso, io l'avisai un giorno di qualche diffetti, ed Egli voleva il giorno dopo partire. Anche il Cherubino sembra incerto sul rimanere costì, ma il Gio: che dopo ritornato da Bergamo ha doppio coraggio (Egli disse che gli fece assai bene il parlare dal Sig Canonico) è deciso piùtosto lasciarli andar via ambidue che non averli secondo quant'Egli vuole è desidera. Oggi il Cherubino và, credo, ancora a Bolgare per dar fine a suoi interessi; rimarà poi colà, o ricondura qui la sua roba non lo sò: faccia quello che vuole il Signore. Riguardo poi al Luigi66, ti assicuro che sè va via perdiamo proprio poco. I nostri Bigati sono tutti belli, levati della

65 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, maggio 1865".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di giugno 1865". 66 Di Bianchi annota: "Quadri".

Lettere opera omnia

480

Page 109: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

seconda, eccetuati quelli del Caulaso che sono un poco più indietro. Il Bigatino è assai assiduo al suo dovere, è si adata a fare di tutto, direi anche di più di quello dell'anno scorzo. Le 8 Oncie di semente le vogliamo dare a dei Messanti, intanto è ancora da nascere, incominciando appena a vedersi qualche spia. Le nostre due Novizie sembrano più contente. Sto aspettando questo Fratello del Giacomino. Sarebbe assai bene che ci potesti mandare qui anche l'Asnino ma bisognarebbe però poterli prima cambiare il Carettino (per tua norma quello che abbiamo comperato è proprio caro, ciò ti dicco perché quando non si ha d'avere vantaggio non conviene mandare ad Albino). Adesso qui ci ocorerebbe perché si ha ancora i quadrelli da andare a prendere, e poi a momenti vi sarà la Foglia da condure a S. Maria, molto più sè facciamo le poste a Soncino. Noi qui siamo senza Lenzuoli, assi e Cavaletti di maniera che venendo qualcheduno non si ha da rissarli il Letto: eppoi ci abbisogna della Tela di Stopa, o canape per i Lenzuoli dell'Acqua, e asciugamani. Io a dirti la verità mi fermo qui ancora volentieri un pochettino, e per i Fratelli, e per i Bigati, giacche sento che stai bene e non vi è necessità che ritorni. Ti raccomando poi caldamento a superarti nei pensieri che ti agitano, non potendo questi che cagionarti danno alla salute. Riguardo alla Valsechi, stà di buon animo che a me rincresce solamente che non sia andata via un pezzo prima; stà quieta che abbiamo perduto poco. Ella pure non dubito si ritroverà più contenta, poiché non era il nostro Istituto per Lei adatato: e non pensarvi più. Io grazie a Dio stò bene, e lo stesso è di questa Comunità. Accetta pure il Figlio che ti fù raccomandato: di lavoro non ne manca a nessuno. Stò attendendo dunque il Rev: Prevosto di Filago, e mi regolero in causa. Scrivemi presto, poiché mi stai a cuore, e desidero che ti conservi in salute per allevare queste poche Novizie, ed è per quello che desiderava sentire notizie dalla tua Tessadra anche di quella sua compagna; perché vedi ci vogliono degli anni a formarsi, però è sempre bene andar con prudenza. Il Signore, e la Madonna SS: ti diano coragio da superare ogni tentazione, lumi per ben dirigere, e confidenza nella bontà, e protezione dil Signore che mai non manca a chi la chiede con fede, e perseveranza. Tanti saluti a Suor Rosa, Suor Marianna, Suor Maddalena e tutte tutte dandoti tutta la mia autorità onde possa la Casa andar bene, e con ordine. Addio. Saluti tanti alle nostre Figlie, che vorei ben scrivere loro ma non posso, avendo scritta anche questa Lettera, come vedi di fretta fretta.

Aff Tua Compa Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

481

Page 110: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 314

Cara Luigia67,

Ti rispondo solo per la licenza del vino, poiché mi sta a cuore. Non mezzo bicchiere, ma 1, 2, 3, quello che fa di bisogno, e tu principalmente. Fai malissimo a non arbitrarti, e questo mi rincresce assai. Io partendo ti trasmisi la mia autorità, in conseguenza, fa come se fossi io, e le monache con te. Quando il vino sarà finito ne prenderemo dell'altro. Mercoledi dunque se puoi appena ti aspetto. Non ti scrivo altro sulla lusinga di parlarti a voce. Noi stiamo tutti bene, e siamo sempre più contente. S. Giuseppe ci benedice e ci è sempre Padre. Scrivo poco e di fretta intanto che scaricano il caretto dovendo subito mandare a Soncino per la risposta del Gildo. Ti raccomando assai Suor Leonilde ed anche Suor Rosa poiché potremo d'ambidue servirsene con utile. Salutami tutte le monache, Novizie e Figlie. Addio, addio.

Tua Aff. Suor

Paola. D. S. Se avesti più comodo venire prima di Mercoledi o anche

dopo fa come vuoi. Già si tratta di un giorno solo e mi pare non potresti portare inconvenienti però fai bene domandare a D. Alessandro68.

A caso non venisti fammelo sapere per poterti almeno scrivere.

67 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, a Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Giugno 1862". 68 Di Bianchi annota: "Tiraboschi".

Lettere opera omnia

482

Page 111: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 315

Cara Suor Luigia69.

Mi rincresce assaissimo nell'intendere che la Foglia gelsi vi arriva costì si brutta, e sì raccomando tanto, e sempre, e ha tutte di ben caricarla poiché certamente dipende da questo. Ma credo che non s'intendono nessuno; i Fratelli mai più, il Bigatino poco, e cosi degli altri: Questa volta, cioè l'ultima spedita il Bigatino volle provare a caricarla senz'acqua, sarà poi riuscita? Questo desidero sapere. L'anno scorzo avevamo il il povero Gio: Galeazzo. A caso che tù vedessi che la Foglia continua a venire costì patita, e avesse da far male ai Bigati provedetela voi, che m'immagino sarà pure costì a buon prezzo, non convenendoci allora né ha fare le condotte, né ha pagare la pelatura per doverla buttar via. Conviene anche che ti dicca che quest'anno noi abbiamo alla Campagna una Foglia tristissima, di maniera che molta, e molta ci bisogna lasciar in pianta per essere nebiata e macchiata, e questa è forze la causa che arriva brutta. Qui in Soncino si può dire che non si fà raccolto essendo andati quasi generalmente tutti a male. Noi, grazie al Cielo ci vanno, per ora, bene, eccetuato come ti scrisci pure una posta a Campagnola, che però farà ancora speriamo qualche cosa. Vi è un pò d'invidietta tra le nostre Figlie, e la Catterina della Campagna perché e questa, e quelle vorrebbero che i loro Bigati fossero più belli, ed in maggior quantità, e cosi quando si vedono sono sempre sotto. Questa mattina ho dovuto mandare sei Figliuole alla Campagna dovendo mutarli, e qui intanto lavorano tutte le Monache. Questa sera poi, comè naturale ritorneranno a S.t Maria. Non ho potuto scrivere né alle Novizie, né a Suor Maddalena, né ad altri, poiché come comprenderai anche tù in questi giorni si ha assai da lavorare è però vero ch'io non conto nulla, ma vedendo le altre tutte in movimento giro anch'io per la Casa, e non sò risolvermi a star ritirata. Sè avessi tempo vorrei rispondere, per Suor Rosa, alla Rev: Suor Marianna che calcola solamente quello che viene a Santa Maria, e non quello che viene a Comonte che sè l'avessi da numerare non terminerei più, e Riso, e Legna, e Melicone, e Fieno ecc, ecc, e sè essa ha i suoi debiti, noi nè abbiamo più di Lei,

69 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1864 o 1865 (Fratelli, Bigatti)".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine maggio 1864".

Lettere opera omnia

483

Page 112: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

che non metto qui per non far stremire te, e Suor Rosa dice non farà pace sè non le manderà il suo mezzo marengo, intanto però la saluta. Riguardo poi alla Novizia che Suor Marianna si lusinga, non vi è nessuna probabilità, anzi non mi dà più nemeno una speranza. Lasciamo fare a Dio, che non mancherà, e sè non saranno ricche avranno lo spirito. Sè viene a S. Maria, come hai desiderio, dopo che i Bigati sono andati al Bosco, non prender teco che una sola Figlia per compagna, volendo io darti al tuo ritorno per qualche d'una delle nostre Figlie piccine che qui ci sono veramente un fastidio. Suor Rosa tanto ti saluta, e mè pure, caramente. Salutemi pure le Monache, e che offrono a Dio le loro fatiche considerando quanto sono esse più meritorie sostenute pel Signore, che sè fossero puramente pel mondo, e pel nostro proprio privato interesse. Le Figlie pure abbiano intenzione di faticare pel loro Padre, e per accrescere il numero delle Sue Fugliole.

Che Gesù, Maria, e Giuseppe ci coprono della lor protezione, e ci benedicono

Tua Affa Com

Suor Paola E. Cerioli E' troppo strepazzo, mi pare, per i Cavalli, ha farci fare tutti

giorni questa strada, e mi sembrarebbe che sarebbe meglio per tutti che mandasti a comperarne a Martinengo, o Romano, dove mi fanno credere che la pagaresti poche palanche al Peso ma ci vorebbe un Uomo svelto. Qui pregano di pelarla. A caso, però, mandate qui a prenderla almeno un giorno si, ed uno nò perché ho paura pei poveri Cavalli che soffrono.

Lettere opera omnia

484

Page 113: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 316

Cariss: Suor Luigia, e Adelaide70

Ho ricevuta la cariss. vosta, e mi consolo assai della buona

riuscita dei vostri Bigati, sperando cosi un buon raccolto di Galette; in quanto ai nostri non ho troppo buone notizie da darti. Ieri Suor Rosa, e Suor Anna andarono alla Campagna, e ritornarono a S:ta Maria molto avvilite come lasciarono le Monache di là, per trovarne vari di morti, e propria di quelli già grossi; questa mattina poi non sò nulla, e sè saprò qualche cosa prima di chiudere questa mia lo aggiungerò. Qualora venga il Rev:° Sig Vicario a prendermi, e che voi giudichiate che l'assenza d'ambidue non porti nella Casa alcun sconcerto venite pure che vi vedrò assai volentieri. A caso poi che il Rev:° Sig. Vicario non venga, mi sembrarebbe meglio allora che veniste Lunedì, invece di Venerdì, prima per lasciar riposare il Cavallo, che sarebbe pazzia per qualche giorno arrischiarlo si stanco in un viaggio si lungo eppoi terminereste il disimpegno dei Bigati, di maniera che quel giorno, o due che vi fermate a S:ta Maria sareste più quiete, e tranquille avendo accomodate tutte le vostre faccende; sempre che però non vi fossero impegni o bisogno che venissi prima ch'io non posso sapere.

Ho ricevuto le sei Bottiglie la prima volta, e 2 la seconda, avendone rotte altre due per viaggio. Fatte bene ad adoperare il Vino del Novelli in questi momenti di lavoro; non saprei in che momento più opportuno goderlo che in questo. Alla Campagna in ajuto delle Monache ho mandato l'Anì. Esse avevano messo una Scalera, o due che sia, sul Solajo ma l'hanno dovuta poi trasportare, e metterla in una delle Camerine a motivo dei molti sorci, i quali glieli mangiavano non ostante che vi stessero qualche d'una a dormirvi. Ho ricevuta la Cera, e la Lampeda e vi ringrazio. Quando venite portateci gli Abiti bianchi delle quattro Fanciulle che portano la torcia quando si dà l'esposizione, poiché avrei l'idea di fare lo stesso anche qui. Ho ancora da ricevere il Decretto d'approvazione dell'apertura della Casa di maniera che quasi vorrei scrivere al Segretario, perché Monsi: Vescovo mi aveva detto che lo aveva mandato al Rev: Sig Arciprete, e questo mi disse sino d'allora che sarebbe stato differito ancor qualche

70 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, maggio 1863?".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

485

Page 114: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

giorno perché aspettavano in curia l'aprovazione del Vescovo di Bergamo del l'Istituto: ma ora si porta troppo alle lunghe. Noi stamo tutte discretamente bene, poiché anche la Santina mi sembra che vadi sempre guadagnando in salute. Non ho nessuna novità da darvi poiché eccetuato le Feste, e le ore della scuola negli altri giorni, noi viviamo in perfetta quiete. Ieri è stata qui la Giuseppina, e mi promisce di darmi la Tela per fare un Camice. Ieri ho parlato con la Maddalena Grazioli, e mediante qualche sacrificio spero che si piegheranno a fare l'affittanza d'anno in anno. Suor Rosa, e tutte vi salutano caramente. Tenetevi da conto, e non strapazzatevi più del bisogno. Suor Costanza che è qui presente vi saluta in particolare. Addio, abbiamo poco a rivederci, però con lo spirito e col cuore spero di esservi sempre unite. Tanti saluti a Suor Maria, Suor Marianna, e tutte le Novizie. Che Gesù, Maria, e Giuseppe ci tengono sempre in loro compagnia.

Vostra Affa Comp

Suor Paola Eli: Cerioli Sento adesso notizia dei Bigati della Campagna, sono belli, e

credo che sia stata più paura delle Monache che altro; speriamo bene. Anche quelli della semente del Fattore non cè male, credo.

Cara Suor Luigia Agiungo qui due righe alla Lettera che ti aveva preparata sina da

jeri per mandarti dal Giò: e che non arrivarono a tempo a consegniargliela.

Ho assai piacere che il Rev: Sig. Vicario venga Martedi, cosi le farò fare assai volentieri la Chiusa del mese di Maggio, eppoi sono a tempo, a veder la fine dei nostri Bigati, e voi pure terminate d'accomodare i vostri, cosi sè vedrete che la partenza d'ambidue, non porta nella Casa sconcerto, come che sia, potrete venire, poiché vedo che per tè è pure necessario per la salute. Ho anche piacere che il Vicario si fermi la notte poiché si fà le cose più tranquillamente. State sane, e salutatemi le Figlie. Addio.

Suor Paola E.

Cerioli

Lettere opera omnia

486

Page 115: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 317

Cariss: Suor Luigia, e Suor Addelaide!71

Rispondo ad ambidue non avendo che questa poca sera perché il

Novelli domani mattina vuol partire e poi per altra mano, perché sai quanto mi pregiuca l'occuparmi in quest'ora. Mi ha fatto sorpresa la venuta del Novelli, ma mi è stato carissimo. Hai fatto bene a farci condurre la vaca, cosi vendiremo l'altra e faremo danari, onde pagar debiti e cosi se Dio vuolle con quelli del Sig. Ludrini mettersi in giornata per non indebitarsi più....

Avvrei scritto volentieri a Suor Addelai per informarla delle fatture eseguite, alle Novizie che molto mi stanno a cuore molto più avendomi scritto tutte, a Suor Costanza poveretta alla quale penso spesso; ma cosa volete è quasi tutta la settimana che provo indegetione e sto più che posso disoccupata, daltronde viè sempre qualche cosa da fare, da dire e da scrivere, però dopo la partenza di Suor Luigia non vi è stato niente che meriti di raccontarvi eccetuato che le nostre ragazze di scuola crescono tutti i giorni ed ora ne abbiamo già in notta quaranta due. Suor Anna fa molto bene colle sue piccole ed ha una pazienza amirabile. Questa sera abbiamo incominciato il mese di Maggio; ma non esende stato annunciato vi era credo la solita gente che viene al Rosario in appresso ti saprò dir qualche cosa. Le figlie sono dietro a legar le canne sulle tavole dei bigati che ho fatto venire dalla Campagna cosi per qualche tempo hanno da occuparsi. Quando avete occasione per Leffe fatte provvedere del cottone in portate, ma in portate lunghe cosi potremo dar da lavorare alle nostre piccole e avere del cottone da tessere a più buon presso. Mi è atato carissimo il pisso che ci regalò il Sig. Canonico, ora ci vuole in altro benefattore che ci regali la tela da far la tovaglia. Ho assai caro che il medesimo venga martedì e starò attendendolo con tutto il desiderio. I nostri bigati per ora pare che vadino bene, che il Signore li conservi e ci faccia fare un buon raccolto. Eccetuata la mia solita indigestione io sto bene e le Monache pure stanno bene, così pure le figlie eccetuato ancora un po di mal essere nella Bettelli e il solito stato della Santina e della Sei pero siamo tutte in piede. Vi mando del Bottiro e ve ne

71 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 1 maggio 1863 (novizia Suor Costanza).

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

487

Page 116: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

manderò di più per mano del Sig. Canonico, il bindello. Mandatemi per il Canonico una bottiglina D'Assinzio e le mie maniche fine o di lana o di cottone. Le Monache vi salutano tanto.

Salutatemi pure le Novizie in particolare Suor Costanza alle quali procurerò di scriverle presto. State allegre fatte andar bene la Casa ajutandovi vicendevolmente con libertà e semplicità come due vecche Sorelle da parte ogni scrupolo ed ogni timore e caminarete più bene, e più sicure. Addio, Addio

Vostra Aff. Madre

Suor Paola Elisa: Cerio

Lettere opera omnia

488

Page 117: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 318

Mie carissime Suor Luigia, e Suor Adelaide72

Abbiamo ricevuto i Bigati, che dicono sieno bellissimi, ma io

non gli ho veduti avendoli mandati direttamente alla Campagna. Ho creduto bene fare cosi e invece mi sono fatta mandare a S. Maria le due Oncie ultime che ci avete mandate l'altra volta per non lasciar ivi tanta diversa qualità di Semente: ma questi sono ben pochi per due Oncie. Per qualche tempo non potrò mandarvi a Comonte il Caretto avendolo di adoperare ancora in Campagna per le Seminagioni, e la stagione và avanti, appena però sarà in libertà lo manderò perché mi preme il Vino per le Monache non avendone più già da tempo, cosi potrete caricare anche i Telai Scranne, panche, e quant'altro vi piacerà mandarci. Vi raccomando assai di tener da conto il Vino di Spinone, ed il buono dei Novelli, e di non mandarne qui sè vi pare che un numero di Bottiglie per volta. Di quello piccolo poi sè nè aveste ancora cinque, o sei Brente mandatene addirittura a S. Maria un due Brente, sè almeno avete il Vascello, però voi altre fatte, e spedite quello che credete meglio. Vi raccomando che Suor Luigia, e Suor Costanza bevono del Vino buono, cosi sè vè nè fosse qualche d'un altra che nè avesse necessità e di adoperarne pure in qualche giorno di ricreazione, o di Festa per le altre Monache senza paura, e questo vè lo raccomando. Credo che non darete al Gildo né il Vino di Spinone, né quello buono dei Novelli, ma bensi di quello piccolo, sè non fosse una qualche Bottiglia in caso di malattia.

Mi rincresce che abbia fatta cattiva impressione al Sig. Canonico le nostre Figlie, e sè sono tutte, o di buone, o di discreta salute, e credete che nè ho tutta la premura.

Riguardo poi alla Giovane che il medesimo ci raccomanda, io sarei d'avviso d'accettarla avendo con Esso si grandi obbligazioni, sempre che si uniformi al vito, e costumanze delle nostre Figlie, in caso diverso si potrà sempre rimandarla intanto si prova, e forze ci potrebbe essere anche utile, avendo noi si poche Figlie sulle quali possiamo compromettersi però prima scrivetemi come pensate voi due. Riguardo poi a quell'altra Figlia che ci raccomanda il Rev:

72 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, 14 agosto 1863 (Decreto apertura di S. Maria)".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

489

Page 118: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Parroco di Camerata bisognarebbe risponderli che prima di darle una risposta è necessario che ci informi sè questa Figlia è povera, sè è sana, robusta nata contadina, o tale d'essere impiegata, sè ha abilità, e sviluppo necessario per apprendere, è sè è di buona, e lodevole condotta, ecc, ecc, però sè credete invece di scrivere ad Esso, dimandare alla Luiselli la quale io credo la potrà benissimo conoscere sarà meglio, e scrivermi poi qualche cosa, e cosa pensate e credete voi due di fare. Abbiamo avuto Giovedì scorzo Monsignor Vescovo, vi potete immaginare quanto lo vidi volentieri, Le parlai del Confessore, e mi accordò il Prevosto di S. Pietro, Le dissi quant'altro mi dava fastidio, e restai di tutto soddisfatissima, il Decretto pure d'apertura della Casa disse che l'aveva mandato, e spero di riceverlo a giorni. Ora non ho che la consegna che deve farmi la Fabbriceria, e di accomodarmi coll'affituale Grazioli circa le Casa... Sento ora che il Giovanni ha di già caricato il Caretto, e dimani parte a buonissima ora per costì, ciò mi arriva nuovo, termino dunque di fretta perché devo mandare la Lettera alla Campagna. Dei Bigati vi darà conto il Giò: Vi mando due Corporali che mi hanno consegnato di far fare, e più presto che potrete. Guardate per Domenica di potermi mandare Suor Costanza, Essa mi sarebbe carissima per le ricreazioni Festive, le queli sono tanto numerose che due sole Monache non bastano, perché io non conto Suor Rosa che stà alla Porta, e mè; e non vi è che Suor Anna la quale fà benissimo, e Suor Leonilde. Suor Maddalena la lascio di sopra con le nostre Figlie. Sono venuta adesso della Campagna, e trovai i Bigati belli, specialmente gli ultimi mandateci. Suor Rosa scriveva volentieri a Suor Luigia, ma questo benedetto Giovanni ci arrivò tanto nuovo col voler partire che non ebbe tempo. Essa mi lascia di ringraziarvi ambidue. Salutatemi tutte tutte, e consideratemi.

Vostra Aff Com:

Suor Paola E: Cerioli Le nostre Scuole sono quasi sempre numerose per la stagione

presente. P. S. Torno ad aprire la Lettera per dirvi che jeri sera mentre con

Suor Rosa era in parlatorio occupata con tutta fretta a terminare la Lettera per dare al Giovanni che aspettava a momenti, questi venne dalla Porta della Cascina, e la portinaja non sapendo niente lo lasciò partire senz'altro. Ciò vi dicco onde non restiate mal contente per non aver ricevuto nostre Lettera. Mi rincresce poi anche poiché non sò sè mi mandarete quanto qui sopra vi chiedeva, ma vuol dire che lo

Lettere opera omnia

490

Page 119: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

manderete in altra occasione. Quando mandate Suor Costanza, fatte che il Cavallo si abbia da fermare la notte onde tenerlo da conto, costandoci cosi caro. Sapiatemi poi dire sè siete del mio sentimento riguardo a quella raccomandazione del Sig. Canonico, poiché voi siete meglio in cognizione di mè. Questa mattina ho dovuto ordinare 8 Tavole pei Bigatti nuove non essendo fattibile trovarne di usate, eccetuato altre otto che forze si potrà averle ma carissime; ho ordinato le prime al prezzo di Lire 4.15 l'una, e le seconde credo 2 Lire Aus:e insomma sono una caressa, però ci conviene di più che a farle in casa costandoci le pure Canne di quelle 12 Tavole che abbiamo fatto fare in Casa Lire 14.10.

Mandateci una Cuffia per tutti giorni a Suor Giuseppa.

Alla Molto Rev.a Madre La Rev. suor Luigia Corti Comonte

Lettere opera omnia

491

Page 120: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere opera omnia 492

Page 121: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere a Adelaide Carsana

LETTERA 319

Cara Suor Adelajde73

Comonte 27 Luglio 1862

Ti ringrazio dei frutti, e del verze, quantunque sia già passata di

Stagione, non ostante troveremo ancora qualche cantuccio di metterlo: ho ricevuto pure la roba filata e i Libri, e ti rimando l'altro Volume delle Meditazioni per vostro uso giornaliero. Leggo nella tua Lettera la premura chè hai per fare andare bene la Casa, il tuo zelo per le Monache e l'osservanza, la tua sorveglianza per le Figlie ecc, ecc, ed io lo credo, e nè sono persuasa, come anche chè tutte, e tutto corrispondono a tuoi buoni desideri, non di meno ti farò ancor sempre delle raccomandazioni, e ti darò comunque sieno, dei consigli, e suggerimenti, poiché sei giovane, e per quanto ti pare non puoi avere molta esperienza, molto più nel nuovo posto che occupi presentamente, e le mie raccomandazione ti possono giovare, sè non altro a tenerti umile, e soggetta, fondamento del nostro spirito, e alle volte anche per continuare a far bene, e progredire avanti. In quanto alla Lettera di Suor Rosa non nè parliamo più, Essa ha operato per semplicità, e tù per mancanza di rifflessione, e foranchè per rispetti umani, ciò però ti servirà a diffidare maggiormente di tè stessa. Sè S. Rosa vorrà scrivermi qualche volta, alla sua maniera lo faccia pure chè mi sarà carissimo, ma non stia ad invogliarsi di voler imparare a

73 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villacampagna.

Lettere opera omnia

493

Page 122: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

scrivere, è innutile affatto, d'altronde per tua norma è contro la Regola il permetterlo senza la licenza della Madre Superiora: Salutamela tanto tanto, e dilli chè tutto succede per nostro bene, stia allegra e faccia bene, come nè sono sicura. Nella tua Lettera poi non mi dicci nulla né della tua salute, né di quella delle Monache e Figlie, e come la passate con questi calori, poiché ciò mi stà a cuore, come anche sè continuate ad essere contente di D. Acquilino, sè sapete qualche cosa riguardo al passaggio della Chiesa, sè vengono persone a ritrovarvi, e chi, di chè parlano, ecc, ecc, ecc in somma di tutto quello chè può succedervi di nuovo, e diverso del solito nella Casa. Guarda chè non abbia da trattenerti dal fare questo qualche motivo basso, e forz'anche il timore di sentirti poi a rimproverare di ciò chè dicci, fai, o scrivi: guai, sarebbe una cosa indegna in una Religiosa, ché come Figlia deve sempre avere il cuore aperto alla propria Madre, e desiderare chè sapia tutto per sapere, e conoscere poi dove manca, imparando da propri errori a ben regolarsi, e reggersi meglio in avenire. Coraggio, dunque mia cara Suor Adelajde sè hai forze qualche difficoltà vinceti, chè ti ritroverai sempre contenta, poiché il Signore benedirà i tuoi sforzi, e ti darà quella pace e contentezza chè solo provano i cuori grandi, e generosi. Non aspettarci costi prima di Giovedì perché sai chè noi non possiamo mai assicurarci, molto più dovendo cercare anche il Cavallo, però quando veremo ci accoglierete non è vero? L'affare di Leffe non è per noi, e quello di Grumello per ora andò in fumo, S. Giuseppe ci vuol bene, è sà meglio di noi quando saremo in stato d'aprire altre Case, è ciò ci consoli, e ci faccia essere contente. Riguardo al Formento di al Fattore chè lo vendi eccetuato quello di Semente e Sei altre Somme per nostro uso chè farai mettere sul Solajo. Non mi hai detto quanto hai speso a fare chiudere le Finestre, e bramo saperlo. Le Monache ti salutano come anche Suor Rosa, e Suor Marianna. Di ha Suor Rosa chè la Menichina tanto tanto la saluta, e la desidera quanto sà, e può. Salutemi tutte le Figlie. State tutte tre sane, contente, e allegre, e credetemi chè quantunque lontane, penso spesso a voi, perche amo tutte caramente, e spero d'esserne contracambiata. Fatte bene a stare abbasso a lavorare; e tenetevi più chè potete da conto, come anche le Figlie. Salutandovi con affetto mi dicco.

Vostra Affa Compa: e Madre

Suor Paola Elisa: Cerioli

Lettere opera omnia

494

Page 123: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 320

Caris. Suor Adelaide74

Comonte 22 Agosto 1862.

Sè mi fosse stato possibile invece di questa mi Lettera venire io

stessa a ritrovarvi, lo avrei fatto assai volentieri, e ciò per sentire della Festa chè Domenica fanno costì, e della probabilità chè possiate essere onorate della vizita di Monsignore, al quale avrei parlato assai volentieri, ma ci vuole pazienza, e fare volentieri, la volontà del Signore. Scrivetemi quanto tempo dimorerà ancora Monsignor Vescovo a Genivolta poiché sè potessi sarei persuasa d'anticipare la mia venuta alla Campagna per esempio dopo la Madonna di Settembre, e ritornare a Comonte poi per il tempo degli Esercizi con Suor Rosa. Sè viene Monsignore fattegli i miei doveri, e bacciategli la mano per mè, e chè sè avessi potuto sapere ch'Egli fosse a Genivolta mi sarei fermata alla Campagna, ma però spero presto d'avere il piacere di venire ancora ad ossequiarlo in persona. dittegli dell'acquisto di S: Maria, e quanto sì appoggiamo sulla di Lui benevolenza, e protezione sù tutto quello chè ci vuole ancora, ed è indispensabile per aprire la Casa specialmente sulla Capellania, uso della Chiesa ecc, chè però s'intenderemo a voce, alla mia venuta. Spero che il Sigr D.n Acquilino vi permetterà domenina di sentir la Messa in d'un qualche cantuccio, o in Sacrestia; o nel stanzino delle Campane, fattelo pregare dal Fattore a mio nome, e dittele chè basta anche solamente un postitino per voi altre tre Monache, che le Raggazze anderanno in Chiesa, già occorendo vi potete fidare, e le potete anche vedere dalle fissure delle tende. Desiderarei poi chè il Fattore facesse come ha fatto suo Padre il giorno di S. Gottardo. Vi ricordate chè quiete, e silenzio regnò in quel giorno in Cassina? Egli non permisce a venderuoli (cioè quelli chè hanno banchetti) chè alloggiassero in Cassina, e tenne chiuso a catenaccio il portone, e socchiuse il portello, ed Egli non abbandonò mai la Casa cosi dovrebbe fare anch'Elli. Eccetuata la Messa Domenica, non andate ad altre funzioni ma state in casa quiete, e raccolte tenendo oltre la porta

74 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villacampagna

Lettere opera omnia

495

Page 124: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

anche il portone socchiuso. Non lasciate venire a giocare le Fanciulle Domenica, e sè viene qualche persona a ritrovarvi non state ad eccitarle a fermarsi, ma fatte in maniera che si sbrigano presto, però con della maniera, e civiltà, dicendo chè per voi altre è un giorno chè dovete stare ritirate essendo Religiose. Riguardo poi a quei due Sacerdote dei quali mi parlò Suor Nazarene, sè vi vengono fuori ancora con qualche dimanda, rispondete ad Essi chè sè vogliono sapere informazioni più minute del nostro Istituto aspettano quando verrà alla Campagna la Superiora poiché Essa le darà meglio soddisfazione; e state vi raccomando con i Sacerdoti, e generalmente con tutti gli Uomini assai riserbate, e di poche parole. Raccomanda tanto a Suor Rosa di non essere troppo espansiva, ma avete da stare (eccetuo le donne) anzi piùtosto serie, e generalmente modeste, e composte. Ricordatevi, vedete, che alle Monache, rimarcano tutto, e pretendono l'impossibile, e quello chè in altre e civiltà, e polizia in una Religiosa lo rimarcarebbero forze, per libertà, e leggerezza. Quindi vi raccomando tanto tanto di stare sopra voi stesse, perché il credito della vostra casa stà sopra di voi tre, molto più dovendo noi riedificare. Sè Sabbato sera vi fosse della gente in Chiesa, o sulla piazza non andate al Rosario: fatte in somma quello che alla vostra prudenza crederà meglio per l'onor di Dio, e dell'Istituto, e Lunedi sè vi fosse ancora fiera costi, e D. Acquilino non vi permettesse più d'andare in Casa Sua, io perderei la Messa, essendo giorno feriale. In somma fatte bene, ed operate con circospezione, e prudenza, per tua norma quando ti dimandano qual è il fine del nostro Istituto rispondi semplicemente "Di adoperarsi con tutte mezzi e sostanze a favore della Classe Contadina specialmente povera, aprendo azili nelle nostre Case a povare Fanciulle mantenendole ed allevandole all'Arte Agraria; tenendo innoltre Scuole di Carità, e dando anche qualche muta di Esercizi. Sè vi dimandano delle vostre Regole rispondete: Chè in queste vi è niente di straordinario, ma il tutto facile, e piano di maniera che possono essere eseguite da qualunque condizione di persone. Sè vogliono sapere di più, chè aspettano la Superiora. Ricordatevi di non credere quando vi fanno molte dimande dell'Istituto chè questo sia perché vogliono mettervi delle Novizie, nò, nò non lasciatevi lusingare e non vogliate per queste fantasie espandervi, o dir troppo oltre la circospezione che come Religiose abbiamo d'avere nel parlare; ricordatevi di quanto ci disse il Sig Canonico di esser brevi nel parlare, e tirar corto, cioè troncar presto le conversazioni specialmente con Uomini. Crederei bene di dimandare a Monsignor Vescovo l'Istrumento del diritto sul passaggio nella Chiesa, cosi Lui

Lettere opera omnia

496

Page 125: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

naturalmente vi dirà qualche cosa. Sai ché ho detto al Fattore chè desiderava che quelli chè vengono a mettere Banchetti sul nostro piassale fuori della Cassina gli dimandassero licenza, però essendo questa la prima volta lo faccia con prudenza, e glielo conceda come al solito, molto più perché io non mi ricordo come faccevano in questi casi col povero mio Padre, e quando verrò dimanderò a Costanzo, cosi allora si regolaremo con più sicuressa, intanto crederei, di lasciar correre così. Non ti ho dato ancora nessuna nuova di Comonte. Oggi è stato qui lo Zio di Suor Nazarena, e ci portò il saldo della dozzina del Noviziato della Nipote, quindi mando a tè pure un Napoleoncino. Dopo le tre Somme di Melicone, non state a venderne più poiché è troppo a buon prezzo. Spero chè con queste tre Somme, e il marengo che ti mando, avrai abbastanza da pagare Costanzo, e ti possa pure avanzare qualche cosa, scrivemelo. L'oralogio è ha Bergamo, e non hanno potuto terminarlo subito, però stà quieta, chè lo manderò l'altra volta chè verà il Giovanni. Le Sibre non ci sono da mandarti, però mandi quelle rate, che appena accomodate te le rispediremo. Non sò d'aver altro à dirti, chè salutarti con tutto l'affetto, assieme a Suor Rosa, e Suor Maria. Tutte le Monache ti salutano caramente assieme Suor Rosa, e Suor Maria. Ho! stiamo unite, e amiamo il Signore, che ci ha fatto tanto bene e non siamole ingrate, e pregate per mè acciò possa far bene, e sempre la volontà di Dio. Gesù, Maria, e S: Giuseppe ci ajutano, ci sorregano, e ci benedicono.

Tua Aff Compa:a

Suor Paola Elisa: Cerioli

Lettere opera omnia

497

Page 126: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 321

Mie Cariss: Sorelle75

Comonte lì 14 dicembre 1862

Scrivo questa volta a tutte tre76 raccomandandovi la Novena del

S.to Natale. Non che dubiti della vostra divozione, e premura per tutto quello che riguarda le pratiche di pietà, e di Religione, ma lo faccio perché mi sembra che nelle ricorenze delle Feste più solenni dell'anno le Superiore sieno in dovere d'animare sempre più il fervore delle sue Figlie con qualche raccomandazione, onde prepararsi a celebrarle con maggior premura, zelo, e divozione. Queste Feste chè ci ricorda il grande mistero d'amore dovrebbe risvegliarci nel cuore di noi tutte desideri sempre più vivi di amarlo, di piacerli, di lodarlo, e di servirlo. Risvegliamo la nostra Fede, e andiamo al Presepio. Quante Lezioni, Sorelle Cariss: non ci dà qui quel Celeste Bambino. Tutte secondo i nostri bisogni qui' possiamo andare ad attingervi ed a cercarvi le virtù chè ci mancano, e delle quali abbiamo bisogno per poter poi essere vere Suore Della Sacra Famiglia. Che belli esempi qui trovarete d'ubbidienza, d'annegazione, di distacco, di vita nascosta ed interiore! Immaginatevi che dicca ad ognuna, cerca, e troverai, chiedi, e ti sarà dato. Unite le vostre divozioni, le vostre pratiche, le vostre orazioni alle nostre. Raccomandiamoli questo nascente Istituto preghiamolo che lo benedicca, e faccia piovere sù d'esso, sù noi, sulle nostre Figlie le sue più elette benedizioni. In questo tempo state più chè potete raccolte, e unite a Dio, e raccomandatelo pure alle vostre Figlie. Vorrei dirvi ancora ma vi ho detto quanto basta per la insufficienza, mia; il Signore, la nostra cara Madre Maria SS: e S. Giuseppe, v'è nè diranno meglio di mè, sè voi prestarere orechi alle loro ispirazioni.

Il Signore ci fece un gran regalo dandoci per compagna la Sig Adelaide Dedei (quella Sig di Leffe) questa è tutta secondo il nostro spirito. Quanto mi edifica la sua gran pace, la sua umiltà ed il suo distacco, altretanto mi confondono, e mi umiliano. Questo è un bel

75 Di Bianchi annota che le destinatarie sono: Suor Adelaide e Suor Rosa. 76 Raccolta Suore annota: "Suor Adelaide Carsana, suor Rosa Masoni, suor Maria

Passera".

Lettere opera omnia

498

Page 127: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

esempio e per le Novizie e per le Monache, e per mè. Essa vi stà sempre più volentieri, ed è contentissima della sua presa rissoluzione. La sua Domestica poi stenta ancora ad assueffarsi. La Luiselli è pure contenta, e noi pure molto di Lei. Non ho altre novità chè sappia da scrivervi. Io sto bene, mangio con appetito, ma ho sempre giorno più, giorno meno qualche poco di tosse. Il mio piede poi è ancor sano. Le Monache stanno bene, ed anche le Figlie eccetuate sempre le solite ammalatte, e mezze ammalatte. Ho ricevuto il Fegato, e vi rimando il Cestino col caccio, il Libro del Natale, il Pane, Le figure del Presepio le manderò l'a volta ventura cosi avremo terminato il nostro, e potrò mandarvene di più. I salami mandatene pure, cosi noi aspetteremo a fare i nostri e goderemo invece questi. Termino col salutarvi tanto tutte tre e di cuore, ed augurandovi, amore al ritiramento, alla solitudi, e ad una vita quieta, e tranquilla senza imbarazarvi in facende innuti che vi dissipano, e vi distragono. Addio, Addio

Mi è assai rincresciuto a sentire del raffreddore di Suor Adelaide, bisogna chè si tenga da conto e la raccomando molto a Suor Rosa, scrivetemi pel Giò: sè si è affatto ristabilita la prima volta chè verrà a Comonte

Vostra Aff Com: e Madre

Suor Paola Eli: Cerioli.

P.S. Non mettete più sulle mansioni delle Lettere Madre Generale questo è un titolo chè non mi hanno dato nessuno, solamente voi altre.

Alla Molto Rev. Madre Suor Adelaide Carsana Villacampagna

Lettere opera omnia

499

Page 128: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 322

Cara Suor Adelaide77

2 Gennajo 1863

Quest'oggi ho ricevuto la tua carissima e mi pongo subito a

riscontrarla. Prima un altra volta le Lettere bisogna francarle, perche adesso si paga il doppio quando non sono francate, quindi ti occludo qui per ora 4 bolli, nè manderò poi ancora. Riguardo poi ai 18 Napoleoncini che portò l'Affituale, io avrei molto caro chè gli mandaste al Sig Viola, a conto nostro Affitto sempre però che ci paghi l'interesse del 5 per Cento, ben inteso con ricevuta diversamente non pagando l'interesse, e senza ricevuta nè Nel qual caso potrai depositarli in mano a Costanzo78. Riguardo al Capo Muratore Ginevra la prima volta che verrà il Giovanni ti manderò il conto, ed i dannari onde soddisfarlo, per mezzo del Fattore, poiché Egli, è te saprete meglio cosa ha fatto, ed incontrare pure le giornate che io non sò. Riguardo poi al prezzo delle giornate che mette ai Manuali sono restata sorpresa. Tù vedevi che quasi sempre questi erano Raggazzetti piccoli di maniera che non si dimandavamo sè ci avrebbe fatto pagare la giornata ebbene la mette ha ragione di 60 Centesimi cadauna, qualche cosa capisco, ma questo è troppo. Cosa ti pare? Non mando ora il conto per non pagare l'importo, ma come dissi lo manderò pel Giovanni assieme i dannari. Il Fattore poi si regolerà col soddisfarlo. Quasi per il Giovanni manderei della Calcina onde poter poi mettere all'ordine le Stanze del Cappellano, perché a dirti la verità potrebbe darsi il caso che Monsignor Vescovo mi dicce che lo ha trovato, e com'è ragionevole volesse venire a vedere il suo alloggio, e allora sarebbe bello trovarlo cosi alla malora, pero spero presto di veder Monsi: Vescovo, e allora sentirò, e ti rifferirò. Abbiamo ritirato ancora dal Sig Piccinelli N. 30 pezzi da 20 F per pagar debiti vecchi, e mettersi in giornata, cosa vuoi spero con questi da arrivarci, e dopo bisogna guardare da mantenervisi. Con questi pagheremo Fornoni,

77 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino.

Di Bianchi annota che il mittente si trova a Comonte. 78 Quest'ultima frase è scritta a lato della lettera.

Lettere opera omnia

500

Page 129: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Ginevra, il Ceraio poiché vi è pure la Cera degli Uffici ecc, ecc. dopo nè abbiamo altri, ma ha pagare questi tre non e ci vorranno forze tutti.

Speriamo che il nuovo anno ci sia più favorevole riguardo alle entrate, ed uscite, però chè il Signore ci dia la sua santa grazia, che saremo ricche abbastanza. Hai fatto benissimo a non permettere di vedere il Presepio, eccetuate le Raggazze di scuola. Quantunque questo possa esser bene per risvegliare la Fede, non di meno vi sono molti inconvenienti essendo in Convento, per questo noi pure siamo state costrette il primo giorno dopo le SS. Feste di Natale da far disfare il nostro per la molta gente che vi concoreva, nel timore che potesse succedere, disordini, o dispiaceri. Chè il Signore faccia piovere sulla nostra piccola Casa le sue più elette benedizioni per l'anno incominciato, e tutte tre possiate corispondere alle sue amorose, e paterne cure Che Maria SS: e S. Giuseppe pure vi ajutano, e vi infondano sempre più lo spirito dell'Istituto. Addio tutte, conservatevi, e credetemi

Tua Aff Madre

Suor Paola Elis: Cerioli

Lettere opera omnia

501

Page 130: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 323

Cara Adelaide79

Comonte 4 Febbrajo 1863

Venerdi, mi venne oggi rifferito dal Sigr D. Pietro Carrara, che

verrà a Soncino per vedere l'alloggio e parlare col Sigr Arciprete il nostro Cappellano di S:t Maria; quindi vi averto acciò Le prepariate il pranzo, perché io penso verrà pure alla Campagna, però alla sfugitta, perché credo chè venga, e vada lo stesso giorno, sè però vorrà fermarsi in S. Maria vi è il Letto80. Dite dunque al Fattore che Venerdi alle nove ore di mattina si ritrovi a S.t Maria, e stia là ad attenderlo per poterle poi far vedere il suo allogio, e servirlo dove lo richiedesse. Non si ha ancora precisamente stabilito l'accordo col medesimo sembrandoli poco l'onorario, ed abbiamo dovuto agiungervi i lumi, ora e rimessa a Monsignor Vescovo, il quale è assai persuaso di questo soggetto, e da quanto pare piacendoli il Paese, e l'allogio spero che si contenterà. Esso verrebbe subito dopo Pasqua. Io poi sè il Signore mi fà la grazia verrò subito dopo S. Giuseppe perché prima si danno gli Esercizi per le Estere. Ti mando ancora la roba da farmi due paja Calze, sè nè vengono tre paja più volentieri, aldisopra vi metterai il bianco. Riguardo poi all'Orto da concedere ai dipendenti, io crederei di fare cosi; Il Bifolco, ed i due braccianti gli metterei assieme e al Fattore gli darei parte dell'Orto che vogliamo tener noi, cosi custodendo egli il suo custodirebbe anche il nostro. Ti pare che vadi bene? a caso però vi fossero ancora delle difficoltà mè gli saprai dire per il Giò: Mi dimentico sempre da dirti che mi vengono sempre consegnate le robe che mandi a Comonte, e vedo tutto, ma poi mi dimentico di dirtelo. Mi ha fatto sorpresa a vedere tanto Buttiro che ci mandasti, e questo ci è stato carissimo. La Camicia era mi pare assai ben cucita, e sono contenta di tutto. Vi mando un po' di Verze, sul dubbio che non nè abbiate, cosi pure qualche pomi, e Castagne. Vi mando pure le Sementi. Noi qui abbiamo messo giù l'aglio, e seminato in parte. Sè vi occore qualche cosa scrivete. Non vi paja lungo sè differisco la mia

79 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino.

Di Bianchi annota: "Cor. 176/2". 80 Questa frase è aggiunta a fianco del foglio.

Lettere opera omnia

502

Page 131: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

venuta, ma farà presto a passar questo tempo, e vi assicuro che desidero assai assai di vedervi a S. Maria, e di poter venire a terminare tutte le opere restate indietro, e più di tutto per accomodare la Chiesa. Noi stiamo tutte bene, eccetuate sempre le nostre ammalate, io pure grazie al Cielo godo propria buona salute, e di a Suor Rosa che il mio piede è ancor sano, ed ho voglia grande di rivedervi tutte tre, come pure le Figlie. Mi scriverete poi qualche cosa del Cappellano, e faccia Dio che le piacia l'alogio, ma quella Scala ho paura che faccia brutto vedere. Basta sentiremo. Addio, mia cara Suor Adelaide, e le mie care Suor Rosa, e Suor Maria, state sane, e consideratemi.

Vostra Aff Com: e M

Suor Paola Eli: Cerioli Non entrate in discorso col Capellano del suo onorario ma

speriamo che tutto termini secondo i nostri comuni desideri. Addio. Non81 posso mandarle nessuna di quelle piccole cose che mi

cercò perche la Cassiera non ha mai un Soldo in Cassa da comperarli la prima volta le Scriverò io una di quelle mie lettere lunghe e piene di raguagli e spropositi della nostra Cara Famiglia.

Saluto tutte di Cuore Suor Luigia Alla Molto Rev.da Madre Superiora Suor Adelaide Carsana Soncino

81 Di Bianchi annota: "scritto da altra mano".

Lettere opera omnia

503

Page 132: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 324

Cara Suor Adelaide

Comonte 12 Marzo 1863

Ti scrivo due righe di fretta giachè viene costì il Giovanni a condure la Calce, la quale bisognerà far bagnare per adoperarla poi in S:ta Maria appena verrò io. I nostri Esercizi sono incominciati, ed abbiamo un bel numero di Esercitanti. Pregate il Signore, e la Madonna Santissima acciò possano tutte cavarne frutto. Le Monache sono in facende, ed abbiamo da lavorare poiché dopo gli Esercizi vi sono le vestizioni, ed il giorno del nostro glorioso Padre S. Giuseppe: Non ti mando da lavorare poiché il Giovanno avendo il Caretto carico di Calce, avrei timore che si sporcasse, ovvero perdesse qualche cosa. Io sè il Signore lo permetterà sarò costì Lunedì dopo S.t Giuseppe.

Addio, Addio tutte, ed a rivederci presto. Sè il Fattore avesse dei Pali per la Vite bisognerebbe che cè li

mandasse per il Giovanni, onde risparmiare di comperarli noi qui - di nuovo addio.

Dopo S. Giuseppe manderò ancora il Giovanni con i Pagliaricci,

e quant'altro mi cercate e abbisogna costi.

Vostra Affa Com: e m Suor Paola E: Cerioli

Alla Molto Rev.da Madre Superiora Suor Adelaide Carsana Soncino

Lettere opera omnia

504

Page 133: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 325

Cara Suor Adelaide

Comonte 16 Agosto 1863.

Scrivo a te, come Economa, trattando d'interessi. Prima, quando il Melicone arriva ad un prezzo discretto per esempio ad un Napoleoncino circa mi sembrarebbe bene di venderne un Carra, e mezzo, ovvero due. Di quel vecchio, sentendo da Suor Luigia che incomincia a soffrire. Coi venti del corrente vi sono gli Agravi; Costanzo non nè avrà in mano abbastanza par pagarli, avendo soddisfatto il Sig Della Tela, almeno credo, però tù ritira dal medesimo il rimanente dei dannari che ha in mano; dandogli indietro la sua ricevuta che ti aveva fatta, e il rimanente per gli Agravi gli aggiungerai, o di quelli del Melicone, sè lo vendi, o con qualche altra cosa dove credi poter far dannari lasciando io a te, ogni libertà in proposito. Ho grande desiderio di venire costì, e per vedervi tutte, e per andare a Campagnola, e guardare il fatto alzamento della stanza che S.r Luigia mi disse esser fatto si male, come per prendere qualche misure, e guardare come poter in avanti fare andar meglio i nostri interessi, poiché la troppa bontà, e non curanza in proposito e dannosa, e colpevole. Vi raccomando nelle Scuole che Suor Leonilde non scriva sui Libri delle Raggazze, nemmeno le aste, non essendo buona, e quello che abbisogna in proposito lo faccia Suor Madalena. Ho scritto cosi di fretta, e non ho tempo di raccomandarti altro, sè non l'amore all'annegazione, specialmente alla propria volontà, e l'ezatezza ne' tuoi doveri specialmente di Religione, essendo questo la base della nostra perfezione, oltre poi il dovere che ti corre del buon esempio alle Compagne, essendo tù delle più vecchie. A rivederci presto, sempre però che la Stagione si rinfreschi. Saluto tanto Suor Rosa, e tutte tutte. Addio, mettiamoci nelle braccia della Divina Providenza, ed ivi viveremo liete e tranquille. Sono tutta tua.

Affa Com: Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Madre Superiora Suor Rosa Masoni, Soncino S. Maria delle grazie.

Lettere opera omnia

505

Page 134: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 326

Cariss. Suor Adelaide82

Comonte 3 Gennajo 1864

In questo punto ricevo una lettera del Rev.do Sig. Canonico con

una occlusa pel Sig. Vicario di costì, nella quale gli fa noto, che dietro sua istanza Mons. Vescovo acconsente che la riduzione proposta formante la Cappellania sia attivata subito intanto verbalmente, serbandosi poi di spedire al più presto il relativo decreto, come potrai leggere dallo stesso foglio, che qui occludo aperto. Cosi il giorno dell'Epifania potranno dire la prima messa, concertando tu col Vicario intanto, chi deve celebrarla senza impegnarsi, sino alla nomina stabile che si farà del Cappellano dopo ricevuto il decreto. In questo punto pure ricevo anche la tua lettera. Mi rincresce di non averla avuta jeri perché, sapendolo, ti avrei spedito il vino, sebbene in bottiglie, poiché il vassello l'avete costì e se non lo manderete a Comonte non potremo mai empirvelo. Ho detto al Gildo da dire al Sig. Antonio quanto tu mi scrivi delle due case e non dubito, s'impegnerà. Riguardo a te vivi tranquilla, e non lasciarti prendere, per amor di Dio, né da timori, né da scrupoli: quando la mattina hai fatta più bene che puoi la tua orazione e meditazione secondo dice la regola, basta; attendi pure alle scuole, alle Monache, alle Figlie, che questo pure è tuo dovere e servizio di Dio, e và attorno e rimarca, e sgrida, e castiga se occorre senza badare a' pensieri, che ti vengono per la mente, che sono tentazioni, che secondandole faresti male poiché mancheresti al tuo dovere come Superiora, e se farai qualche cosa in contrario, sta quieta che te lo dirò senza riguardo: già sai come faccio. Sono poi contenta della relazione che mi dai delle monache, cosi mi piace. Spero che sarai contenta d'averti mandata la Giovannina, cosi avrai anche tu più comodo e libertà di girare attorno e sorvegliare e addestrare Suor Nazzarena. Non dubito che Suor Colomba prenderà con impegno il suo nuovo ufficio verso le nostre Figlie che mi stanno tanto a cuore e poterle una volta vedere pulite garbate, savie. E la Giovannina colla sua maniera potrebbe far

82 Di Bianchi annota: "scitto da altre mano: "Grammi".

Lettere opera omnia

506

Page 135: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

benissimo la piccola Scuola delle estere mezzanelle; però ci vorrà pazienza per un poco sino a che non sarà istruita. Riguardo poi alle ricreazioni festive, se ti sembra che sia meglio una monaca nelle piccole, invece della Giovannina essendo ancora in abito secolare, lascio in questo a te essendo sul luogo e vedendo meglio di me le circostanze di far istare ancora Suor Colomba alla festa nelle ricreazioni invece della Giovannina che starà di sopra con le nostre. Io sto bene cosi pure anche Suor Luigia sta meglio de' suoi incomodi. Ti saluto tanto e di cuore e ti prego nuovamente di non lasciarti prendere da timori e da scrupoli. Salutami ancora le altre monache, e vivete in santa pace. Che Gesù, Giuseppe e Maria, vi proteggano e vi custodiscano. Considerami

Tua Aff.ma Compagna e Madre

Suor Paola Elisabetta Cerioli Superiora nell'Istituto delle S.D.S.F.

PREME Alla Molto Rev.da Madre La Rev.da Suor Adelaide Carsana Nell'Istituto delle Suore della S. Famiglia GANDINO per LEFFE.

Lettere opera omnia

507

Page 136: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 327

Cara Suor Adelaide

Comonte 12 Gennajo 1864

Dal Sig. Antonio ho sentito l'esito dei nostri affari, e sono contenta d'esserci liberate da tanti debiti, bisogna raccomandarlo ben di cuore al Signore questo Sig Antonio di tanto prestarsi che fà pel nostro Istituto (e cosi volentieri) e farlo pur raccomandare dalle nostre Figlie; Esse quantunque cattivelle sono però sempre anime innocenti, e le loro preghiere sono più valevoli delle nostre presso al Trono dell'Altissimo. Ho ricevuto il Vasetino d'ungunto eccelentissimo come tù dicci, ma a far chè poi, questo lo hai lasciato nella penna. In tutte le maniere però, adesso grazie a Dio non ne' abbiamo bisogno, cosi me' lo potrai dire un altra volta. Ho ricevuto pure il Libro che tanto ci interessava, e alla prima occasione lo spedirò a Suor Rosa, e sarà bene che Suor Leonilde stessa le faccia due righe di scusa, perché chisà quanto la medesima lo avrà cercato, d'altronde è sempre una mancanza alla Regola. Tù desideri che ti dicca io stessa cosa devi fare in questa Novena del Sposalizio. Non saprei. Però sè credi io darei a tè, e a Suor Nazarena di prendere un Libriciuolo per cadauna è tutti giorni della Novena scrivere una Lettera anche solo di tre, o quattro righe, che tratti sempre di S.t Giuseppe, cioè delle sue virtù, de' suoi privilegi, de' suoi miracoli, della potenza della sua protezione, della sua gloria de' suoi dolori, delle sue allegrezze ecc, ecc. Argomenti non ne' mancano; vedi che vi sarebbe da scrivere non una semplice letterina per ogni giorno della Novena, ma per un anno. Ti prego poi anche di farle più che poi nette d errori di grammatica, perché a dirti la verita, cara Suor Adelaide, le tue Lettere ne' sono ripiene; tù dicci sempre che scrivi male perché hai fretta, và bene, e degli errori di gramatica qual è la colpa? A mè rincresce proprio perché lo vedi anche tù, che Lettere d'una Superiora cosi scorette stanno proprio male, ed io avrei propria vergogna che le tue Lettere andassero in mano a qualche d'uno, questo vorrei che penetrasse bene nella mente anche a Suor Nazarena. Ma andiamo avanti con la Novena. Sugerirei dunque a Suor Leonilde in preparazione di questa Festa di privarsi de' suoi Libricini di preghiere che ha manoscritti, e che gli consegni a tè, che sè

Lettere opera omnia

508

Page 137: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

crederai bene gliene consegnerai in cambio degli altri d'adoperare in chiesa per suo uso, ma senza che vi si attacchi essendo tutto della Comunità, e noi non nè abbiamo che l'uso. Vi voglio far comperare il P: Rodiguez, e farvi leggere quanto dice a proposito di proprietà: A Suor Colomba le dò di andare tutti giorni con le sue Figlie avanti un'immagine di S.t Giuseppe a farle una vizita, recitandole tre Gloria per il privilegio avuto d'esser divenuto Sposo della gran Madre di Dio, e un Ave Maria alla Madonna acciò non possiamo mai demeritarci, per le nostre colpe, la sua protezione e quella del suo casto Sposo; e tutto questo secondo la mia intenzione.

Riguardo alle ricreazioni festive fai bene quanto mi scrivi. Riguardo alle interogazioni sulla Dottrina sina a che potremo meglio parlarsi a voce, procura di trovarti sempre presente alle dimande che le Maestre fanno, e sia pronta a farle tacere ed interompere, appena conosci qualche cosa di contrario. Alla Giovannina, ed alla Catterina darai tù quello che vuoi, pei loro bisogni, in questa Novena. Suor Luigia ti saluta, e tù salutemi tutte le Monache, e Figlie. Sta sana, e considerami.

Tua Affa Com: e Ma Suor Paola E: Cerioli

Alla Molto Revda Madre La Rev.da Suor Adelaide Carsana GANDINO per Leffe

Lettere opera omnia

509

Page 138: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 328

Cara Suor Adelaide83

Comonte 28 Marzo 1864

Ieri mi scriscero d'Alzano che mi avrebbero data anche per costì

la Seta d'incanare quindi io giacché mandavo a Leffe il Maffi ho creduto bene di mandarla a prendere, e inviartela. Per non perder tempo bisognarebbe che potesti farti dare i Carelli da quella donna che tè gli ha esibiti, prima che questa parte per Comonte, che come mi hai detto veniva con le esercitanti di costì. Riguardo poi al luogo di stare ad incanarla non vi è che la Sala grande, quindi manderei ancora le piccole, e le mezzane nelle loro stanzette dove erano prima con Suor Colomba, e la Valota, e le grandi con Suor Leonilde le manderei in quella stanza abbasso: perché mettere i Carelli dissopra, o sui corritoi non mi fiderei per i volti, eppoi d'altronde non vi neppure posto. Ti mando anche i Strusi, e quant'altro mi cercarte, eccetuato che mando poco riso perché non nè abbiamo più. Cosi pure le mostre delle Camicce, non vè nè sono, però sarà mia premura di farle preparare. Invece dei Foglietti che avevo promesso a Suor Leonilde le mando un altro Libro dove ritroverà di belli esempi; Le manderò poi anche quelle Istruzioni quando saranno copiate.

Sè vuoi far fermare il Maffi col carettino per andare a prendere quella porta alla Famosa, o farle fare qualche altra cosa puoi servirti. Ti raccomando poi di non aver fretta ad affittare tutta la Casa, ma andare appiano, adesso contentarsi d'affittare al Sig Fiori l'appartamento grande, e le poche stanze alla Vedova, che nè capiteranno ancora di persone polite, d'altronde sè ci capitasse anche di venderla avendone più della metta libera, ci sarà più facile: ma non darla a Famiglie d'artisti, e che hanno molta Famiglia poiché la ridurebbero male. Sè affitti la Bottega nuova al Caffettiere, come eravamo intesi, fatti dare sè puoi mettà affitto anticipato invece dei tre mesi, al meno sè non sei corsa in parola, ma affittele la sola Bottega, dicendo che per il momento non possiamo decidersi, avendo Egli molta Famiglia, eppoi come ti dissi per poterla a caso anche vendere

83 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

510

Page 139: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ancora sè ci capita. Sappiami dire sè quel Milanese ha pagato il suo trimestre. Mi sono dimenticata il mio Libro del Combatimento spirituale fami piacere a mandarmelo. Quantunque Suor Colomba ora vadi nelle Scuole Estere, lasciale sempre ancora la sorveglianza, e la custodia delle nostre Figlie, onde non abbia da perderle l'amore. La Giovannina è pratica nella seta, e spero farà bene con le nostre Figlie. Però84 ti raccomando assai di far provare tutti i giorni da Suor Leonilde, i rocchelli che lavorano le figlie onde possono essere bene incanati perché quantunque i padroni sieno buoni e generosi nel pagare pure sono sottili nell'esigere che sieno lavorati bene e con perfezione. Dimanda al Sig. Battista cosa può importare a far suolare con assi l'altra stanza a basso che qualora fosse un prezzo onesto si potrebbe decidersi a farla fare, e cosi mandar da basso anche le altre scuole. Salutami tutte le Monache e Figlie e sappiami dire se vi è stato ancora il Cursore a prendere quei nomi che come sai è poco male contentarli. Ti saluto tanto e ti lascio con la tua Comunità nei Sacratissimi Cuori di Gesù di Maria e di Giuseppe. Ti mando i libri della Meditazione

Tua Aff.ma Compagna e M. Suor Paola Elisabetta Cerioli

Della Sacra Famiglia

84 Annotiamo che da qui sino al termine la lettera è scritta da altra mano.

Lettere opera omnia

511

Page 140: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 329

Cara Suor Adelaide85

Comonte 28 Giugno 1864

Rispondo io alla tua Lettera, diretta a Suor Rosa poiché quando

capitò, essa era di già a Santa Maria. Non posso mandare il Cavallo a prendere le Galette (poiché il Sig. Piccinelli ci diede la Semente a condizione di darle le Galette) essendo a Soncino, cosi ti scrivo di pensar tè a farle condure da persona fedele, e sicura in Casa del Sig. Piccinelli a Seriate. Per nostra norma pesale anche tù. Io sono ritornata a Comonte Giovedì della scorsa settimana, e lasciai la Catterina ancora alla Campagna, essendo ivi assai necessaria per la custodia della Casa dei Fratelli, poiché il Giovanni è rimasto solo essendo, io credo partito il Cesare (perché si era di già licenziato) onde vedi la grande necessità che vi era della sua presenza, essendo un momento di gran lavori. Ora bisogna, di cuore, pregare il Signore, e Sant Giuseppe che mandino qualche buon operajo in quella piccola vigna, acciò non intisichissa e muoja. Salutami tutte le Monache di costì, e le Figlie. Desiderarei di venirvi a ritrovare, ma ciò non si effettuirà che alla fine di Luglio, nel qual tempo credo che verranno pure le mie due Nipoti, però io pensarei di venir prima, onde preparare ad Esse l'allogio, che starebbe bene in Casa di Suor Costanza. Ti raccomando la sorveglianza alle Scuole, e particolarmente quando si fà l'istruzione. Mi stà assai a cuore di potervi mandare una Portinaja, ma non sò dove prenderla. Abbiamo una grande scarsezza di Monache, e guardiamo tutte sè Sant Giuseppe ci volesse favorire di buoni soggetti, ma s'inora bisogna che non lo meritiamo... Sto a vedere sè ora verrà quella Giovane d'Albino, ma i nostri bisogni sono si grandi che una sola quasi non sè nè accorge. Però non diffido della Providenza, solo facciamo bene, ed ella non ci abbandonerà. Suor Luigia ti saluta come pure le altre. Vivi da Religiosa, ma con santa libertà, e senza scrupoli, e cosi vivono le tue compagne sopra le quali prego dal Cielo le grazie più elette. Addio.

85 Di Bianchi annota: "Corr. 1/4 Ep. 274".

Lettere opera omnia

512

Page 141: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Tua Aff Com e M Suor Paola E. Cerioli

Abbiamo stabilito in questo momento di mandare il caretino cosi lo tenga costì e mandi indietro domani mattina io Maffi ch'Ella poi manderà il massaro o chi crede ad accompagnar le galette a Seriate

Alla Molto Rev: Madre La Rev: Suor Adelaide Carsana Gandino per Leffe.

Lettere opera omnia

513

Page 142: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 330

Cara Suor Adelaide,

Comonte 26 Maggio 1865

Mi premerebbe N° 16 tavole di bigatti quindi sarei persuasa di comprarle costì se venissero a prezzo onesto. Guarda proprio di mandarmele perché qui non si trova una tavola. Dunque in tutte le maniere bisogna comperarle, e me le manderai per mezzo del Giovanni al più presto che puoi dovendo adoperarle per mutarli e non ne abbiamo che sei. Adesso levano dalla terza e finora sono belli. Tanti saluti alla Rev.da Superiora ed a tutte le Monache e Figlie.

Mandami i due borsellini delle due Milanesi. Sappimi dire quando imboscate i bigatti per regolarmi alla mia venuta. In quell'occasione poi manderò a Comonte Suor Marta per vedere se vuol ristabilirsi. Ti saluto di tutto cuore; salutami tanto il Giovanni.

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis:ta Cerioli Non dimenticarti i borselli delle Milanesi.86

Alla Molto Reverenda Madre La Rev.da Suor Adelaide Carsana SONCINO

86 Quest'ultima frase è scritta a lato della lettera.

Lettere opera omnia

514

Page 143: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 331

Cara Suor Adelaide,87

Comonte 27 Giugno 1865

Ti scrivo88 queste due righe per dirti di scrivermi pure con tutta

libertà; perché temo che dietro alla lettera di Suor Luigia, ti metti in apprensione, quando hai da darmi qualche non buona nuova. Dimmi pure come va, cosa pensi specialmente poi dei Fratelli e dei Figliuoli ch'io prendo le cose come vanno prese, perché conosco te e conosco essi. Va via dunque alla buona, senz'alcun timore come hai sempre fatto. Venerdì, se il Signore mi dà la grazia, vado a Leffe e di là poi ti scriverò le notizie di quella Casa. Ho proprio voglia di andarvi perché quelle povere Monache sono sempre là da sole, ne sanno, si può dir nulla di quel che si fanno e succede nelle altre Case. Ora torno ai Fratelli, sento dalla lettera di Suor Rosa, che vai alla Campagna alla mattina e ritorni alla sera; quest'è una gran bella cosa, ma guarda non ti pregiudichi la salute lo strepazzo che fai, e poi regolati in causa e con consiglio anche della tua Superiora, se la troppa frequenza, potrebbe forse far isparlare la gente, quantunque mi pare che questi non sieno che rispetti umani, perché ho dimandato anche al nostro Mons. Vescovo; però tutti i giorni sarebbe proprio uno strapazzo per te basterebbe quelle tre volte la settimana circa: basta, lascio poi a te di regolarti. Ho pensato di scrivere ai Figliuoli perché glielo ho promesso ed in quest'occasione, cercando d'animare i Figliuoli al lavoro ed alla dipendenza, ed il Cherubino d'investire dello spirito del nostro Istituto intendo sempre con quella prudenza che gli possa aggradire e nello stesso tempo giovar la mia lettera, cosa ti pare? Desidero poi sapere che il Cherubino lo sapeva che il Luigi andava a Casa senza dirlo al Giovanni perché mi regolo poi nello scrivere pretendendo egli pure che il Giovanni abbia confidenza in lui. Riguardo poi ai bigatti, a dirti la verità li do ai Braccianti molto mal volentieri, perché i moroni che si pelano adesso, bisogna far conto di pelarli più l'anno venturo, perciò io sarei di parere di tener i vostri

87 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino. 88 Tutta la lettera è scritta dalla mano di suor Marianna, come la Beata stessa dice

nella lettera.

Lettere opera omnia

515

Page 144: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

pochi a S. Maria e dispensare quelli che abbiamo qui in Casa che saranno quasi due oncie, ai Braccianti e Bifolco aggiungendone se occorre un poco della vostra, onde dargliene un'oncia per ciascheduno; e se vi pare, dar le nostre due once tutte al Bifolco. Basta io mi sono proprio raffreddata, sentendo il gran danno che portano nella foglia, considerando anche il poco raccolto che fanno sempre costì anche quand'è la stagione propria dei bigatti. Non ti ho scritto io ma ti ho fatto scrivere per mezzo di Suor Marianna non perché io sia ammalata, ma perché al dopo pranzo sai che mi fa male lo stare occupata. Intanto ti saluto e saluto di cuore la Rev.da Superiora. Scrivimi presto e diffusamente riguardo ai Fratelli e con tutta libertà ti raccomando poi d'operar sempre per Dio, con Dio, con pace, tranquillità e fiducia in Lui, abbandono alla sua S. Volontà in tutto e per tutto. Il Signore ti conservi, ti benedica e ti conceda tutte le grazie necessarie per la salute dell'anima tua. Addio di nuovo. I miei saluti a Suor Marta, Suor Giuseppa, le Novizie e le Figlie, che ti raccomando caldamente

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Lettere opera omnia

516

Page 145: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 332

Cara Suor Adelaide,89

Comonte 4 dicembre 1865

Ti puoi immaginare la consolazione che mi dà questo nuovo

Fratello, e spero in Dio che abbia da continuare. Ho scritto al Giovanni che provveda pure i sassi per il selciato; bisogna secondarlo, molto più che starà cosi bene. Pel Giovanni ti mando il vassellino, onde consegnarlo ai Fratelli mano, mano pieno di vino, poiche adesso sono tanti. Mi si è presentato un altro Fratello, che mi piace assai. Ho scritto al Giovanni e sentirò cosa mi risponde. Se fosse un buon soggetto non sarebbe di lasciarlo sfuggire perché sono difficili a ritrovarli. S. Giuseppe non ci lascia nemmeno noi da un parte; è vero che è partita l'Enrichetta però quella Signora di Brescia pare che abbia buone intenzioni e voglia far qualche cosa di bello. Oggi pure mi venne una lettera d'una Novizia, che cerca venire nel nostro Istituto. Essa è di Zogno e sembra persona pulita. Mi rincresce della grand'indolenza delle nostre Figlie per la correzione e pel lavoro. Siile pure addosso, specialmente con la Caterina che ha bisogno di sorvegliarla, e pensa anche male che non è peccato solo non volerlo esternare a precipizio senza nessun vantaggio ma maturarlo bene prima entro di te. Cerca pure d'essere più che puoi eguale, e quello che di sorpresa ti succede pel tuo carattere, offeriscilo a Dio, onde t'aiuti, e cerchi sempre la sua maggior gloria. Dammi spesso nuove dei Fratelli. Termino per iscrivere due righe alla Rev.a Superiora. Ti saluto con tutto l'affetto e mi dico

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli In questo Santo tempo d'Avvento, in memoria della Carita

umiltà, e sacrifici che il Figliuol di Dio in questo Mistero della Nativita ha avuto e fece per l'umana natura stà più in guardia sopra te stessa, ed attenta a tuoi doveri. Osserva le tue Regole, e da esempio alle tue

89 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino.

Lettere opera omnia

517

Page 146: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Sorelle, di rispetto, stima, ed Ubbidienza alla tua Rev: Supa, cosa esenzialissima pel buon andamento della Famiglia.

Aspetto Sabbato il Giò: con la Legna grossa, cioè mandatemi di quelle radi di Piante che avete li in corte. Tornerò poi a rimandare il Caretto costì la vigiglia di S.t Lucia... siamo dietro a fare le sciarpine ai Figli, e forze le manderò anche ai Fratelli, cosa dicci? Scrivemi qualche cosa ancor del Giuseppe. Addio; Il Signore ti faccia santa.

Tua Aff. e Madre

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

518

Page 147: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 333

Cara90 Superiora

Con mia Sorpresa sento dalla nostra Rev.da Madre L'imbroglio della casa di Santa Maria e sono rimasta molto conturbata di maniera che dissi alla Medsima che piuttosto che pagare le 4000 Au.che, liela darei indietro più volentieri. Quindi91 vi scrivo acciò non mandiate Lunedì a vedere dal Sig. Viola che risposta portò da Milano, ma lasciarla invece morire cosi sino all'arrivo della Superiora. Ciò vi serva di norma. Domani andaremo a consultare col Sig. Canonico, e vedere come si può fare. Intanto addio, addio Suor Luigia D. S. F.92

A caso che venga il Sig Viola a parlarli fatele capire la nostra fredezza e l'incertezza di conchiudere il Contratto.

Alla Molto Rev. Sig. Suor Adelaide Carsana SONCINO p VILLA CAMPAGNA

90 Di Bianchi annota: "Scritto da altra mano". Annota anche:"Ep 288". Di Bianchi

suggerisce: "Luglio 1862". Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di Giugno 1862". Di questa lettera non possediamo la fotocopia del manoscritto.

91 Di Bianchi annota: "Scritto da Madre Cerioli". 92 Di Bianchi annota: "Continua altra mano".

Lettere opera omnia

519

Page 148: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 334

Mia Cara Suor Adelajde93

Comonte 10 Luglio.94

Rispondo subito alla tua Lettera, avanti chè altri impegni mè lo

impediscono. Mi consolo sempre a sentire vostre notizie, e più quando sono buone. Ringraziate grandemente il Signore sè nessuno si riccorda di voi, né viene a ritrovarvi; quanta tranquillita maggiore, e quanta pace regnerà nella vostra Casa. Io credo ancor questo effetto della valida protezione di S: Giuseppe. Credetelo, mie Cariss:, chè il commercio con le persone del mondo ci toglie sempre qualche cosa di quello chè dobbiamo a Dio, ed ai nostri doveri, oltre chè ci lascia dissipate, e la mente occupata nelle cose udite chè ci vuole del tempo a rimetterci, ed a raccoglierci di nuovo. Non è vero, mie Carissime chè lo proviamo per esperienza? Vi raccomando che la ricreazione Festiva delle estere non vi abbia da togliere né da abbreviare le vostre pratiche di pietà della Domenica. Tenete sempre lo stesso sistema; acoglietele il Dopopranzo sempre dopo la Dottrina, e le vostre altre orazioni solite, e licenziatele tutte ad un ora conveniente per potere fare voi pure comodamente la vostra meditazione, ed attendere a vostri doveri, Ricordatevi sempre chè il nostro principale dovere si è quello prima d'attendere, a noi stesse, e al nostro spirito, e poi a quello degli altri, e sarebbe una carita, e divozione mal intesa quella chè ci facesse fare diversamente. Ho molto piacere chè vi confessi D. Acquilino, e mi scriverete poi sè siete rimaste contente. Non ti posso mandare i 3 pezzi da 20 f per saldare Costanzo non avendo noi né soldi in Cassa, né altre risorse sè non si vende il Formento, il chè bisognerà farlo, sè si vorrà pagare gli Agravi. La ventura settimana facilmente anderò col Sig Canonico a Grumello, e là si combinerà credo la facenda. Quella Sig di Leffe è stata qui; Essa è piena di buona volontà, e disposta a fare in tutto la mia volontà. Io però la rimetto al Sig Canonico, e la settimana ventura sarà qui di nuovo per poterle parlare, e fare qualche cosa presto. Vi scriverò poi i risultati d'ambidue. Intanto raccomandate tutto a Dio, acciò possa fare la sua 93 Di Bianchi annota che il destinatario si trova alla Campagna. 94 Di Bianchi e raccolta suore suggeriscono: "1862".

Lettere opera omnia

520

Page 149: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

SS: volontà, e non la nostra, acciò possa far risplendere la sua gloria, e non la nostra, il suo vantaggio, e non il nostro. Anche di S.t Maria, credetelo chè sè Dio lo avrà a noi preparato, verrà ancora non ostante gl'impedimenti presenti, e tutti quelli che si potrebbero ancor suscitare: ma verrà in quel momento, e in quello tempo chè Dio ne' suo decretti sino dalla eternità lo avrà destinata. Intanto preghiamo, e facciamo bene, poiché tutti tre questi luoghi ci dovrebbero interessare, ma senza smania ma senza inquietudine. Scrivetemi sempre qualche cosa, sè nè avete ch'io lo farò di qui. Il giorno 4 d'Agosto si fà gli Esercizi per le Monache, e viene a dargli quel Santo uomo del Conte D. Marco Pazzi, e prima verrò alla Campagna per fare qualche cambiamento di voi altre, e cambiare, e condur via qualche Figlia, ma sarà facilmente agli ultimi giorni del Mese, o i primi d'Agosto. Non ho altre novità interessanti, dunque vi saluto tutte tre caramente. La mia Suor Rosa, chè ricordo spesso, ed ho infinite obbligazioni, spero chè Le sarà passato il rammarico di S. Maria, però non diffidi ancora, e si abbandoni in S: Giuseppe ché lo facciò anch'io avendone più di Lei di bisogno, Esso specialmente in questo può far tutto, e lo farà, sè crede, a suo tempo. A Suor Marianna e stia unita a voi altre, allegra, e lasci andare le minuzie chè l'inquietano, sè vuol fare cose grandi. Saluto tutte le mie Figlie, specialmente le grandi, e raccomando d'adempiere di cuore i loro doveri di Religione, e con esatezza, e disinvoltura quelli chè vengon loro assegnati. Sì nella pratica ezata de' loro doveri Esse potranno solo trovare quella pace, e tranquillità dell'animo, che invano si possono aspettare dal mondo, e quelle benedizioni di Dio promesse alle Figliuole diligenti. Io non terminerei più quando vi scrivo, e sì a momenti sono chiamata, a pranzo, e voglio finire. Lascio al vostro S. Giuseppe la cura delle vostre anime, della vostra salute, e dei vostri impegni, e lo prego a supplir Lui alla miseria, e povertà de' miei doveri, e suggerimenti. Ritroviamoci spesso nella S. Casa di Nazaret, là nulla ci manchera, e là ci ritroveremo, conforto, e consolazione. Addio, Addio.

Vostra Affa Com:a e Mae

Suor Paola E.a Cerioli Compatisci alla cattiva scrittura e alle molte cancellature, e

ricordati che io non voglio compatir tè; quindi stà attenta e metti attenzione; per ora quantunque hai migliorato non ti posso dir brava.

Lettere opera omnia

521

Page 150: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 335

Cara Suor Adelajde95

Comonte 23 Luglio.

Non ho ancora ricevute vostre Lettere dopo la partenza del

Caretiere e in risposta alla mia ultima, ma verranno. Intanto vi scrivo due righe come vi ho promesso per non lasciarvi tanto tempo senza nostre nuove.

Qui stanno tutte bene, anche le Figlie eccetuate quelle due, o tre malaticce. Spero chè

tù pure, e la tua piccola Comunità vi porterete bene, non

ostante il gran caldo di questi giorni. Procura di far andar bene la tua Famigliola, le Monache con l'umiltà, il raccogliento, e il lavoro, gran arma questa per tenercci libere da pensieri ed occupazioni chè non debono riguardarci, e le Figlie anch'esse lavoro, lavoro accompagnato con sistema, e regolare osservanza. Tù atendi pure qualche poco a scrivere, onde imparare qualche cosa, ma non Suor Rosa chè sarebbe innutile. Procuriamo infine di amare, e servire il Signore come nè abbiamo l'obbligo e il dovere e lasciamo alla sua Providenza la cura del resto. Mandami Sabbato pel Giò: il Libro della Meditazione chè adoperate presentamente, avendone noi bisogno, e potrete voi altre adoperare altro Libro. Vi raccomando di non trascurare il Rodrigus per la Lezione, il quale non è mai abbastanza letto: mandatemi pure il Libro di S. Teresa, e l'Interiore di Maria SSan:a. Sapiatemi dire sè hanno venduto il Formento e il prezzo. Sabbato è S.t Anna96, raccomandatevi a questa Santa e raccomandatevi pure la nostra Casa. Vi saluto tutte, Suor Rosa, S: Marianna, e le Figlie chè ho paura chè stando costi abbiano da perdere la voglia al lavoro, però vorrei ingannarmi. Addio dunque, state allegre, ma d'un allegria modesta, e tranquilla, Sane ma per servire il Signore, e contente ma per soddisfazione de' propri doveri. Chè Gesù, Maria, e Giuseppe vi protegono, e vi custodiscono. Ricordatevi d'unir sempre le vostre

95 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villacampagna. 96 Da questo dato Di Bianchi deduce che si tratta dell'anno 1862.

Lettere opera omnia

522

Page 151: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

orazioni e fatiche, alle nostre, come membri uniti a un sol corpo. Addio di nuovo

Mandami anche Uberto o le Serate invernali. Vi raccomando la Bavella, e il Lino per il Reffe.

Tua Affa Com: e Madre

Suor Paola E: Cerioli In questo punto ricevo la tua Lettera e di nuovo ti raccomando,

di leggere spesso le regole, e di ben investirti dello spirito dell'Istituto, il quale non consiste tutto nell'orario. Avrei avuto caro di sapere perché Suor Rosa scrisce alla Sorella, e perché tù Le hai datta licenza poiché ciò è contra regola.

Le monache tutte vi salutano.97

97 Quest'ultima frase è scritta a fianco del foglio della lettera.

Lettere opera omnia

523

Page 152: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 336

Cara Suor Adelaide98

Comonte 21 Dicembre99

Ho sentito assai volentieri come sento sempre le tue buone

notizie, quelle delle Monache, e delle Figlie. Che Il Signore vi conservi cosi, sè tale però è la sua santa volontà. Il Giovanni dopo le SS: Feste Natalizie lo tengo un poco a Comonte perché mi sembra chè non ci convenga a farli fare tante condotte per la Legna, e ho fatto parlare dal Gildo al Conconni sè il Fornacciajo di Malpaga nè prenderebbe ancora quest'anno, cambiandola con calce, e quadrelli, a condizione però di darcela sul luogo, non condotta, ma non sò sè Gildo ha trovato il Conconni, e gli abbia parlato, quindi non ti sò dire niente in proposito. Sè si potesse fare questo negozio, manderei della Calce e quadrelli anche a S. Maria che credo non vè nè sia più, o poca, e questa primavera vè nè vorrà ancor tanta. Ti mando 3 Napoleoncini. Riguardo al Conto del Muratore di costì, non abbiamo per ora da pagarlo, quindi bisogna che aspetti. Però a caso chè il medesimo fosse in necessità scrivemi, chè allora guardaremo d'ingegnarsi. Non venendo come ti dissi per un pò di tempo il Giovanni alla Campagna, manderai le tue Lettere alla Posta e lo stesso farò io. Ti auguro felici, e prospere le SS: Feste cosi pure a Suor Rosa, e Suor Maria e le Figlie. Passatele in santa letizia, e pregate il Celeste Bambino, con noi acciò versi con abbondanza sopra l'Istituto, e sù noi tutte le Sue elette benedizioni. Lessi oggi, cioè intesi nella Lezione del dopo pranzo approposito della povertà di spirito che non dobbiamo tenere il nostro cuore attaccato a nulla, sia poi anche piccola cosa come un Libro, un immagine, ecc, chè sò io, cosi mi venne in mente di scrivervi, giacché aveva occasione, che sè voi pure avete qualche cosa chè vi sia un pò cara, ed abbiate un pochettino d'affezione che vogliate cambiarvela tra voi tre, e ciò per amore di Gesù Bambino. Lo voglio dire anche alle Monache qui. Riguardo agli Uffici del Sacro Cuore, è meglio chè facciate un unione di 9 con le Figlie più grandi tra voi altre poiché noi vedete non si ricordiamo mai di mandarvi gli Uffici. 98 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villacampagna. 99 Di Bianchi e raccolta suore suggeriscono: "1862".

Lettere opera omnia

524

Page 153: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Mando il Grembiale a Suor Rosa. Scrivimi sè vi abbisogna qualche altra cosa. Non sò sè abbiate ancora delle immagini di pazienze a caso di nò vè nè

farò provedere. Qualunque cosa vi abbisogni scrivete con tutta la

libertà. Andate pure a Letto alle 9 la Domenica, e le Feste. Il nostro Presepio quest'anno non puoi immaginartelo poiché è fatto in terra. In terra? dirai. Si in terra è in maniera chè si può entrare nella Stanza del Presepio per l'antiporto del Stanzino, senza passare per la Sala dove si riceve, e questo ci accomoda. Anche quest'anno lo ha fatto il Rev:° Padre Guardiano. Stà bene, però in terra fà meno figura, ma bisognerà vederlo illuminato. Esso è grande è occupa un mezzo circolo. Lo incominciò contro il muro col Banco di Falegname eppoi venne avanti con montagne, e e altre cose sino a terra. Bisognerà però stare attente poiché i Raggazzi vi anderanno d'entro. Non vi sono né arie, né vedute contra il muro, né scene, poiché in questa maniera non ci volevano, però stà bene quantunque scarsegi di figure, sè almeno non nè procuro. Non nè ho da mandarti ne' anche a te, eccetuato le figure dei Rè Maggi coi Servi a Cavalli, ma credo d'avervene di già mandato. Quanto mi sono dilungata. Adesso è scorso l'epoca dell'interesse del Capitale col Sig: Ludrini ché credo scada col 11 Dicembre quindi sarà bene che le mandi il Fattore raccomandandoli sè può a volerci soddisfare presto essendo molti i nostri bisogni, ma già sarà innutile, e bisognerà aver pazienza, e prenderli quando vengono. Ditemi sè patite freddo; sè le giornate soni costì sempre nebbiose, sè avete tante Fanciulle a Scuola... cosi ti raccomando di tenere il metodo che abbiamo qui di non lavorare del nostro in Scuola eccetuata la Calza quando si può. Vi mando delle Pazienze [da fare alla Festa eccetuato il giorno di natale] che [...]100 che ho ritrovato qui, datene anche alle Figlie, ma ricordatevi di mandarmene di quelle fatte un pò tante, cosi pure qualche cuori, croci ecc, ecc, vedrete che vi passeranno le sere più presto, ti mando anche un poco di magetto. Feci rifflessione sull'andare a dormire alle nove ore le Domeniche che alzandosi alle 6 (almeno sè la Domenica non anticipate la levata per ascoltare la Messa) dormite ancora otto ore e più, andando a Letto alle nove, e mezza, quindi mi sembra che andando a Letto alle nove sia troppo, e non vadi bene. Vi mando del pane, ed una Schisata che faranno le Monache dimani nel fare il Pane cosi mi saprete dire sè sono divenute brave, vi mando pure una Bottiglia di Vino di quello della Sig

100 Testo corrotto essendo scritto a lato della lettera.

Lettere opera omnia

525

Page 154: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Adelaide Dedei - che goderete marendando queste Feste, e lo stesso facciamo conto di fare anche noi. Vi saluto tutte tre, e di cuore, e lo stesso fanno le Monache, e la buona Sig Adelaide. State sane, e il Signore la Madonna SS: e S. Giuseppe vi custodiscono, ora, e sempre.

Vostra Affa Com:a

Suor Paola Eli: Cerioli

Lettere opera omnia

526

Page 155: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 337

Cariss:a Suor Adelaide101,

Credo d'averti mandato tutto, mi pare, eccetuato il tremperino che vedo l'avesti portato teco. Vi sono le Sibre, il Reffe, e la forbice di Suor Rosa, il magetto di Suor Maria, i Cavagnolini delle Figlie, la roba della Giacomina, la corona della Sormani, la medaglia della Teresina, gli Aghi della Lonni, il fazzoletto della Catterina e il Cottolo della Maffi, col patte mi mandi indietro l'altro. Eppoi le figure del Presepio con tutte le altre cose, che non nomino più. Qui occluso troverai pure la Poesia dei Pastori. Io non trovo il Libro del Natale di nostro Signore, e non sò cosa mandarvi in vece; sè troverò qualche cosa lo manderò un altra volta. Mi rincresce il dirtelo, ma la tua Lettera era piena di errori, e tù sai quanto mi dispiacciono, onde ti raccomando a mettervi più attenzione, lo faccio non per mè, ma pel decoro delle mie care Figlie. Di a Suor Rosa che mi scriva anch'essa pure qualche volta, un qualche bigliettino, senza paura di disgustarmi. Dami buone nuove di tè, e di tutte poiché vi ho a cuore. Temo di non poter aggiungere un biglietto a questa mia perché oggi sono stata quasi sempre occupata, ed ora scrivo queste poche righe di molta fretta però lo farò senza fallo la prima volta che ritornerà il Giovanni: intanto vivi tranquilla, e in pace riposata nelle braccia di Dio, e lo stesso dicco a Suor Rosa, e Suor Maria. State attente onde non mancare alle vostre Regole, ed ai vostri doveri, ma sè per fragilità umana vi mancate, umiliatevi a Dio ed ha chi si deve eppoi andate avanti con confidenza. Vi raccomando questo Santo tempo d'avento. Le Suore della Sacra Famiglia non devono lasciarsi superare dagli altri. Quindi sia vostra, e nostra premura, d'esercitarsi maggiormente nello spirito d'interiore mortificazione, d'annegazione della nostra volonta, e d'amore all'umilta. Vorrei trattenermi ancora per il piacere che provo nel scrivermi, ma questa volta bisogna compatirmi essendo di già ora avanzata. Vi dicco però del Cappellano che sarete anziose di saperlo. Ebbene, s'inora non cè niente di sicuro - cioè si ha ancora di ritrovarlo. L'oralogio sè non lo dà per 20 fe.. con la mezza lasciatelo. Tutte vi salutano caramente, e mè

101 Di Bianchi suggerisce: "Dicembre 1862".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Dicembre 1862".

Lettere opera omnia

527

Page 156: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

più di tutte. Addio, tutte tre, teniamoci unite, coi sentimenti, con le inclinazioni, e con l'affetto sono

Il Pane non ce' nera più da mandarvi

Vostra Affa Com: e M Suor Paola E Cerioli

Alla Molto Rev. Superiora Suor Adelaide Carsana VILLA CAMPAGNA

Lettere opera omnia

528

Page 157: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 338

Suor Adelaide e Compagne

17 Marzo 1863102

Vi scrivo due sole righe per ricordarvi chè il giorno di S.t

Giuseppe è giorno di Festa per tutte le Suore della Sacra Famiglia, e le Figlie di S.t Giuseppe, quindi mettete da parte i tavorieri; e non fatte scuola; Unitevi poi con lo spirito a noi, e preghiamo di comune accordo questo comun Padre e special protetore onde voglia sempre più protegerci, illuminarci, custodirci, onde servire alla gloria di Dio, ed alla salute de' nostri prossimi, in quel modo, e maniera che il Signore lo vuole, e lo desidera. Cerchiamole, l'amore al ritiro, all'annegazione, la confidenza, e l'abbandono in Dio, virtù che risplendetero nella sua vita nascosta, e ritirata. Ringraziamolo delle grazie speciali che ci fece, in quest'anno e preghiamolo di mai, mai demeritarci la sua assistenza e il suo ajuto, onde dopo averlo onorato, e servito in vita, ci meritiamo poi la sua assistenza nel punto della nostra nostra, assieme la dolce compagnia di Gesù, e di Maria. Oggi - otto sè Dio lo permetterà sarò a ritrovarvi. Dimani daremo termine a Santi Esercizi, e dopo prepararemo per la nostra Festa. Abbiamo Monsignor Vescovo chè verrà a dire la Messa alla Comunità, e vi sarà pure il Sige Canonico, il nostro nuovo Cappellano, l'Arciprete, e qualche pochi altri Sacerdoti. Conviene che termini; quindi tanto vi saluto, assieme con le Monache. Questa sera aspetto il Giovanni, e sè vi abbisogna qualche cosa scrivete che ritornando questi a Soncino Venerdi, ve' li spedirò. State sane, unite a Dio in santa carità, e consideratemi.

Vostra Affa Com: e Madre Suor Paola E. Cerioli

Non vi dò nessuna novità essendo cosi vicina la mia vizita

Comonte Lunedi

Alla Molto Rev Madre Superiora Suor Adelaide Carsana, SONCINO X VILLA CAMPAGNA.

102 La data potrebbe essere non originale, poiché sembra di altra mano.

Secondo il nostro calendario il giorno 17 Marzo 1863 è un martedì, non invece un lunedì come è riportato a fine lettera.

Lettere opera omnia

529

Page 158: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 339

Cariss: Suor Adelaide, e Luigia103

Giacché viene costì il Giovanni a condure il Fieno vi scrivo acciò

col ritorno del medesimo ci mandiate una qualche panca, due tavolini per le Figlie, e qualche sedia; non caricate però di troppo il caretto perché deve andare al Foresto a prendere qualche tavola pei bigati al Fattore ecc, avendoglielo io già da tempo promesso.

Quest'oggi sono stata alla Campagna ho ritrovata la nostra piccola Famiglia in buona salute, e contente. I bigati sono belli ma molto pochi prima perché temo che una Carta mi sia andata perduta in stuffa, almeno mi pare, però non lo posso assicurare, mi sembrava che per la Casa nè avessi fatte sei Carte, e invece sono 5. però minganerò 104., e poi vi è restata dentro tanta semente nelle Carte, ch'io dicco non nasce più. In conclusione ne abbiamo pochi però sè poteste mandarcene un poco per mezzo del Canonico Martedì ci sarebbero carissimi, giacché si tiene apposta aperta una Casa. Io direi di farvi imprestare dal Piccinelli quelle Cassettine nelle quali ci spedi l'anno scorzo i bigati, e accomodarveli in maniera che non abbiano da patire. A caso poi che dei Bigati ne aveste anche costì pochi, allora tralasciate, perché non ci converebbe in nessun conto a doverli comperare, e teremo da conto i nostri pochi, per non spendere altri dannari in semente, avendone speso anche troppo. Mandateci i Cavagnolini delle Figlie, i cuscini del lavoro, pettini, e qualche spasetta. Tutte vi salutano, ed io più di tutte, ed ho il bene di segnarmi

Mandateci un poco di Cottonina per fare qualche corsetto alle Figlie.

Verdura, cioè Spinacci radicci, ecc. Il benedicete della Mensa105

Vostra Aff Com:

Suor Paola Eli. Cerioli 103 Di Bianchi annota che il mitente si trova a Soncino.

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Comonte. Di Bianchi suggerisce: "Maggio 1862". Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

104 Questa frase, da "mi sembrava" a "minganerò." è scritta a lato del foglio. 105 Queste due righe sono state presumibilmente aggiunte dopo.

Lettere opera omnia

530

Page 159: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 340

Cariss:e Figlie e Com:e106

Scrivo cosi di fretta, e ha tutte tre questa volta: Godo assai nel sentire le vostre buone notizie. Non datevi pensiero di mè, che grazie a Dio stò discretamente bene, e questa poca tosse quando il Signore vorrà anderà via. State tutte tre unite in santa pace, e carità, essendo questa virtù si necessaria pel nostro profitto spirituale, e direi anche per la nostra salute corporale, Uniformatevi, alla vostra Superiora, e la vostra Superiora, abbia premura di voi. Ho benedetta la Casa, la Famiglia dove l'amore regna scambievole; Dio farà in mezzo ad essa la sua dimora, e cosi sarà, e cosi è, è cosi desidero le nostre Case. Rispetto, ed ubbidienza ceca d'una parte, premura, e carità dall'altra, ecco quanto dobbiamo fare. Mie Cariss: ho voglia di vedervi, e sè al Signore piacerà farò propria una gita dopo la Madonna. Fatte bene la sua Novene, e sacrificate a Maria SS:a ciascheduna il difetto predominante in questa sua Novena. Saluto pure le mie Figlie, e grandi, e piccole e pregano la Beata Vergine acciò si allevano buone, savie, e virtuose, essendo questa la sola ricchezza chè dobbiamo desiderare. Quando verò costì, ditte loro chè mi ricorderò a portarle qualche cosa. Tutte le Monache vi salutano, e mè più di tutte. Hai fatto bene a prendere da guadagnare qualche cosa da D. Acquilino, e ti raccomando sul prezzo di stare sulla via di mezzo. Lunedi vi spedirò il Vino, il Pane, e i Peri e sè vi abbisogna qualche altra cosa scrivete. Termino, volendo andare al Rosario. Addio, Addio.

Vostra Affa Com: e Madre

Suor Paola Elisa: Cerioli Alla Molto Rev.a La Rev Madre Superiora Suor Adelaide Carsana Villa Campagna.

106 Di Bianchi annota che il mittente si trova a Comonte;

Suggerisce: "Prima decade Agosto 1862". Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di Ottobre 1862".

Lettere opera omnia

531

Page 160: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 341

Mie Cariss:e Monache107

Vi occludo la formola dei Voti chè farete Venerdi nel vostro piccolo

Oratorio di Casa avanti la Statua di S.t Giuseppe il quale dal Cielo gli accoglierà, e come nostro Padre, e protetore gli presenterà al Signore acciò gli agradisca, e gli benedicca. Mie carissime accompagnate quest'offerta col cuore onde nelle occasioni più difficili alla natura da vincere vi ricorda gl'impegni che avete contrati col vostro Sposo Gesù, e vi dia lena, e vigore di vincervi, e seguir Lui crocefisso tutto il tempo di vostra vita. Pregate pure, e raccomandatevi alla Vergine Santissima, acciò pel suo sposalizio, col suo castissimo Sposo Giuseppe v'impetri da Dio la grazia di essere voi pure fedeli nelle vostre promesse. Ringraziamo poi tutte unite il Signore delle grazie grandi che ci ha fatte, e non permetta mai che gli siamo ingrate, onde possa poi continuare sù noi, sulle nostre Figlie le sue celesti, e prezioze benedizioni. Oggi sono stata dal Sig. Canonico, ma riguardo al Cappellano sino chè non lo vedo, e Le parlo non posso assicurarvi né sè viene, né quando verrà. sarà poi mia premura appena saprò qualche cosa scrivervi subito. La povera Catterina Forini andò a raggiungere in Paradiso le sue compagne Domenica di notte venendo il Lunedì. Essa mi è assai rincresciuta, era cosi sana! Ma il Signore la voluta, sia dunque sempre fatta la sua santissima volontà. Tutte vi salutano, ed io pure con Esse, e vi lascio, con Gesù, Giuseppe, e Maria acciò vi custodiscono ora, e sempre.

Vostra Affa Com: e Ma.

Suor Paola Elisa:a Cerioli

107 Di Bianchi annota che il mittente si trova a Comonte.

Di Bianchi annota che il destinatario è suor Adelaide e si trova a Soncino. Di Bianchi suggerisce: "Sposalizio, Gennaio 1863". Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Febbraio 1863". Noi supponiamo che la presente lettera sia stata scritta il Martedì 20 o Mercoledì 21 Gennaio 1863, poiché Venerdì di cui si parla nella lettera, giorno dello Sposalizio della Vergine e della rinnovazione dei voti, crediamo che sia il Venerdì 23 Gennaio 1863 (cfr Calendario); e poiché la Forini si dice che sia morta Domenica di notte venendo in Lunedì.

Lettere opera omnia

532

Page 161: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

P.S. Ho creduto bene di non mandare il Giovanni, perché non avendo cose di premura di spedirvi, né voi da rimandarci, cosi risparmio un poco il Cavallo il quale è si mal innessere, molto più essendovi strade assai cattive. Scrivetemi per la posta, ed io vi rispondero subito sè posso. State sane. Il giorno della rinovazione dei Voti, fatte merenda, e ricreazione, a caso poi la Lettera vi arrivasse dopo, fattela Domenica, Preme Alla Molto Rev:a Madre Suor Adelaide Carsana Soncino per Villa Campagna.

Lettere opera omnia

533

Page 162: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 342

Mie Cariss: Suore108

Non questa settimana, ma la ventura manderò a prendere

secondo l'inteligenza Suor Rosa pei S. Esercizi. Compatitemi sè non vengo io, poiché voglio proprio guardare d'estirpar tutta questa tosse prima di tornarmi a strapazzare, d'altronde avendo stabilito, a Dio piacendo di passare tutto l'Ottobre costì, vedete che ora sarebbe innutile. D'altronde questa settimana abbiamo la vendemia, e eppoi i conti delle Galette coi Massari, e altre piccole faccenduole, che stanno bene terminate prima degli Esercizi. Indovinate a quest'ora quante Esercitanti abbiamo, dicco a quest'ora poi nè aspettiamo delle altre. Ma io non sò dove vogliono metterle. Indovinate mò. Cinquantatre. Vedete ché bel numero. Suor Luigia manda a prendere i Scarfogli. Ho sentito volentieri della vizita fattevi da Monsignor Vescovo, faccia il Signore che tutte le nostre facende che abbiamo costì finiscono felicemente. Questa volta non ho nessuna novita eccetuata che andò a Casa sua la Beatrice. Termino dovendo scrivere alla Giuseppina, ed è di già quasi ora di sonare l'Esposizione, del Venerabile poiché questa sera si dà la Benedizione. Vi raccomanderò tutte secondo, che, faccio sempre. Datevi qualche merenda, come anche le Figlie, facciamo cosi noi pure, a quando, a quando.

Stiamo unite nel Signore, e attaccate alla sua Santiss:a croce, specialmente nell'annegazione della nostra volonta, e in un ubbidienza ezata, cose si necessarie per mantenere la pace, e la concordia nelle Famiglie Addio, state sane, agradite i saluti di noi tutte e consideratemi

Vostra Affa Com e M. Suor

Paola E. Cerioli

L'oralogio lo manderei a Costanzo sè potesse farvi mettere il Cristalo, ma non incomoderei D. Aquilino. A caso chè Costanzo, non potesse farvi questo servizio mandatelo a Comonte, ma già non dubito chè lo farà. Alla Molto Rev:a Madre Superiora Suor Adelaide Carsana, Villa Campagna.

108 Di Bianchi annota che il mittente si trova a Comonte.

Di Bianchi suggerisce: "Settembre 1862". Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Settembre 1862".

Lettere opera omnia

534

Page 163: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 343

Mie Care Monache109

Sono arrivata a Romano felicemente. Ho ritrovata qui Suor

Luigia, ed eccovi la buona nuova. Una signora di Campagna piena di buona volonta di fare qualche cosa per il Signore è venuta a Comonte onde conferire con mè per piantare una Casa, simile alla nostra, anzi dirò meglio per unirsi con noi a far del bene.

Vi saprò poi dire l'esito. Intanto pregate, e molto. Fatte sapere a mia Sorella Cecilia chè quella Donna, non è più disponibile. Addio, addio, ora parto.

Anche per parte mia Luigia110

Alla pregiatissis. Suor Adelaide Carsana VILLA CAMPAGNA

109 Di Bianchi suggerisce: "1862".

Raccolta Suore suggerisce: "Dal Settembre 1862 al Marzo 1863". 110 Scritto da altra mano.

Lettere opera omnia

535

Page 164: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 344

Cara Suor Adelaide111

Voleva appunto questa mattina scrivere a Suor Rosa, quando

ho ricevuta la tua Lettera, cosi invece scrivo a te, per riscontrarti. Ho letta assai volentieri la Lettera del Giò:, e sono riconoscentissima a quel buon Monsignor Vescovo della premura che ha per la nostra piccola Casa della Campagna; il Signore ce lo conservi lungamente, e le conceda tutte quelle grazie che le sono necessarie per sè, e per ben reggere la sua Diocesi. Non dimenticatevi di ricordarvi tutte di Lui nelle vostre orazioni. Avete fatto assai bene a mandare il nostro Cappellano a Genivolta per intendersi riguardo alla Cappellania, e staro attendendo il risultato, che sè vedrette essere la mia gita costì innutile, mi fermerò ancor qui qualche tempo, che sè poi voi due la credete proprio necessaria scrivetemi che verrò allora a Soncino. Ora ti darò le notizie di qui. La portineria, e terminata, anzi d'abbasso non vi manca che i vetri alle Finestre, e dopo incomincieremo a servirsene; Dissopra non vi manca che i serramenti ed il pavimento. Ti assicuro che è sortito un bello, e comodo appartamento. Le Scuole, adesso sono poco numerose, ma la ricreazione Festiva e sempre in gran numero. La raccolta delle Galette è stata scarsa per le Monache, ed assai abbondante pel Giò: della Famosa, mentre in un Oncia e mezza ne ha fatte 9 Pesi e 7 Lire. In Casa solo 5, e 6 Lire, credo; Le comperò il Sig Torri al prezzo d'Ita: 55.50. Adesso indovina cosa faccio ora a Leffe. Vedendo che è quasi impossibile mettere in piedi l'incanatura della Seta costì, e per la difficoltà di trovare la seta, e poi pel pericolo che nelle condotte ci venga derubata essendo lontana, e strade poco frequentate cosi ho pensato intanto che sono qui di provedere tutto l'occorente onde mettervi in piedi un bel lavorerio di filatura di Lana, scartezio, e Tessiture di Coperte, e panni; ora ho di gia comperato un Telajo, e dimani lo caricheremo con 4 Coperte per fare imparare una Figlia che condussi qui da Comonte, ed oggi sono dietro a imparare scartezare, e filare; ti sò dire che è un bel lavoro, da occopare tante figlie, facile ad apprendersi, e che potremo guadegnare qualche cosa col

111 Di Bianchi annota che il mittente si trova a Leffe e indirizzata alla Campagna. Di Bianchi suggerisce: "1864".

Raccolta suore suggerisce: "Primi di Luglio 1865".

Lettere opera omnia

536

Page 165: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

vendere le manifature. Oltre i Telai provedero i molinelli, ed i scartezzi, coi quali si scartesa anche le strusa. Appena hanno imparato le nostre lavoranti che manderò tutte costì. Dopo che avremo fatte le nostre Coperte, ne faremo da vendere, e poi faremo il Panno da vestire i Fratelli. Che te nè pare? Ho fatto bene? Non mi trattengo di più dovendo andare a vedere il nostro nuovo lavoro. Se posso, proprio, avviarlo bene sarei contentissima: Salutemi tanto la Rev.a Superiora, Suor Marta, e Suor Giuseppa, cosi pure le Novizie, ed il buon Giovanni. Uno di questi giorni scriverò poi ai Figliuoli. Quante grazie, non dobbiamo rendere al Signore per tanti benefici che ci comparte; e come poterli contracambiare! Da noi certamente non lo possiamo; preghiamolo dunque, e ben di cuore acciò ci faccia generose, e forti onde piacerli, e darli gusto, il che non può esser che amando i sacrifici, e quant'altro di spacevole alla nostra natura ci può mandare; e poi che cosa è ancor questo in confronto di quanto Gli dobbiamo. Uniamoci tutte, e tutte d'accordo procuriamo di servirlo, amarlo, ed onorarlo, nell'adempimento esato de' nostri doveri, e delle nostre Regole.

Addio, tanto Tua Affa Madre Suor Paola E. Cerioli

P.S. Non sò se abbia, ancora, da dimandare alla Giuseppina sè

ha proprio dimesso il pensiero da venire a Leffe, o pure conta ancora da venirvi, che sè vuol venire, in un mo -112

112 Nell'originale manca la continuazione della lettera.

Lettere opera omnia

537

Page 166: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 345

Cara Suor Adelaide113

Ho ricevuta la tua Lettera, e quella del Rev: Sig. Prevosto di

Bianzano. Bisogna prepararle la roba come ti chiede pel Sig. Egidio, che credo sia già lasciata da noi nella Casa stessa di Suor Costanza, come sè vengono a prenderla consegnale anche il Ritrato della Defunta sua Madre. Non bisogna sù questa roba specular tanto, mentre nè toccò a noi pure gran quantità. Sento che l'ultima Fanciulla ricevuta l'hai rimandata indietro, sù questo non posso dirti nulla, non sapendo io il motivo, né le tue intenzioni. Invece di questa possiamo prendere quella di Gandino trovandosi come sento in si grande necessità: quindi Ho manda la Catterina dal Parroco di cola, o invece fà dire, sè credi meglio, alle Sorelle del medesimo che hai da parlarle riguardo all'accettazione di questa loro raccomandata e dirle che siamo disposte a prenderla subito, ma bisogna che Le raccolgano un 50 Fran: per comperarle il mobile più necessario. Sono contenta che il Signore vi dia a tutte buona salute, bisogna ringraziarlo, e impiegarla poi in suo servizio come nè abbiamo l'obbligo ed il dovere. Io desiderarei che nelle tue Lettere mi dassi un raguaglio più esteso, e particolarizzato delle tue Religiose, come anche di tè stessa sè invigili con attenzione sui diportamenti di ciascheduna, sè sei attenta a coregerne i diffetti non omettendo il castigo senza riguardi quando nè vedi il bisogno, sè coltivi in tè, e nelle medesime lo spirito Religioso senza il quale a nulla giova il resto. Come fai a formare Suor Nazarena all'Ufficio che le vogliamo affidare, sè ha preso spirito nell'ajutarti ne' tuoi impegni, e cognizione nè tuoi affari, sè approfitta nello scrivere nello scrivere specialmente nel far lettere, e quanto tempo vi impiega ogni giorno, sè si è emendata degli spropositi che diceva nella recita delle Orazioni, ed in quelle della pronuncia, o almeno sè ha vivo desiderio d'emendarsi, e coregersi. Sè Suor Leonilde è docile a tuoi avvisi, ed ubbidisce, prontamente senza dar segno di

113 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Di Bianchi suggerisce: "Gennaio 1864". Raccolta Suore suggerisce: "Dicembre 1863". Di Bianchi annota: "Vedi Ep. 66". Suggeriamo che queta lettera sia stata scritta a Gennaio poiché l'autrice scrive: "quest'anno or ora scaduto".

Lettere opera omnia

538

Page 167: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

mal umore, o di non approvare quanto gli vien comandato; sè è ezata nè suoi doveri specialmente nei regolamenti della Scuola, sè sostiene quel decoro, e gravità Religiosa si necessaria specialmente ha chi stà a contato con gl'esterni, sè si risente quando viene coretta ecc. Sè Suor Colomba risponde con poca bella maniera a tuoi ordini, e sugerimenti, sè usa sprezzo ne' suoi modi, sè si lascia andare, colli atti, e colla persona in poca compostezza, sè parla, e ride smoderatamente, specialmente fuori della ricreazione. Sè tutte poi state nette, e polite si nelli abiti come la persona; Sè parlate sempre tra voi altre delle Scuole esterne, con perdita di tempo, di raccoglimenti, ed ha danno de' vostri doveri, e delle Vostre Figlie. Sè queste povarete le lasci molto da sole, sè filano ancora tra giorno, oltre le lunghe sere sè hai cura di coregerle dolcemente de' loro diffetti, e procuri che diventano buone e savie. Sè la Portinaja tien ben custodite le chiavi, e chiuse le porte, sè stà polita, composta, e pettinata, sè parla poco, e non entra ne' fatti altrui; sè porta saluti alle Monache senza tua permissione, o racconta ad Esse chi è stato, e chi verrà in Casa ecc ecc. O io non finirei più sè volessi dirti i molti doveri delle Superiore, bisogna che la chiedi a Dio la grazia; che t'illumini, e ti dia quella saviezza e saggia autorità che formano le Comunità regolari, e felici perché stabilite sù fermi pricipi, e solidi fondamenti. Cara Suor Adelaide, mi sono estesa forze anche troppo, però potrà giovarti, e giovar pure alle tue Compagne che credo piene di buoni desideri d'avvanzarsi nella perfezione, non andate dunque a cercarla fuori di quanto ho detto, lasciate a chi vogliono i desideri di maggior perfezione: vincere le proprie voglie, soffocare le inclinazioni, reprimere le ripugnanze non è cosa piccola né dappoco; contentatevi dunque di questo e sarete sante. Sè si contentano di questo, si contentano del posto od impiego che vien loro dall'ubbidienza assegnato, senza guardare o aver invidia sè la tale, o tal altra nè ha uno di noi maggiore; cosa conta un posto più o meno onorifico, ci toglie forze i nostri diffetti, o ci fà essere più care agli occhi di Dio? Che desiderano dunque di rimaner soggette, siano poi delle ultime venute sieno poi delle più vecche, non monta, i soli esempi d'ubbidienza, d'umiltà, di regolarita devono distinguere in quest'Istituto le anziane, cosi diveranno vere Suore della Sacra Famiglia.

Coraggio, dunque in questo nuovo anno che incomincia rinoviamo il nostro spirito, e tutte unite di comun accordo protestiamo di non voler essere l'ultima che mostri la sua riconoscenza a Dio per i benefici che in gran copia quest'anno or ora scaduto ci ha profusi, e prodigati con una condotta esemplare, ed edificante, specialmente

Lettere opera omnia

539

Page 168: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

nell'esercizio de' nostri più minuti, e comuni doveri sù quali basa la vera virtù. Ma più di tutto questo è dovere delle Superiore, essendo Esse che formano le regolari Comunità, e non altri. Ciò ti stia a cuore. Prega anche per mè, essendo ancor maggiori i miei impegni de' tuoi, e i miei obblighi verso tutte; Che il Signore, dia forza alla mia debolezza, e costanza ne' miei propositi, onde non contentandomi di soli consigli alli altri li metta in pratica in mè, essendo questo il maggiore, e più fruttuoso consiglio. Suor Rosa mi scrive ottime notizie, e della sua Casa (sè nè eccettui la Lonni alla quale hanno amministrato l'oglio Santo e i loro soliti incomodi della Catterina, e Peruti) e della Casa dei Fratelli, i cui due Figliuoli hanno indossato il loro uniforme con grande soddisfazione dei primi Essi sono si contenti, e fanno tanto bene che Suor Rosa non sà più che dire, specialmente del Giovanni. E' si tanta la sua confidenza in S.t Giuseppe, e la sua fede in Dio, che è impossibile non sieno esaudite le sue, e le nostre speranze Eccoti una Lettera che ti occuperà un pò di tempo, e non sò quando potrò ancora fartene ancora una si lunga. Saluto tutte ad una ad una, e le auguro un prospero, e felice anno, ricco di grazie, ed abbondante di meriti. Saluto pure le nostre Figliuole e desidero che le piccine imparano dalla bontà e carità di Gesù, ad amarsi esse pure, ed amarsi veramente, e di cuore senza questo amore scambievole non pensano mai, ne' credono d'essere lor pure amate da Dio, che si avvezzano a reprimere i loro piccoli risentimenti, sforzandosi a tacere quando si veggono molestate, ed a essere più servizievoli, e più manierose con chi sentono qualche ripugnanza; questi sono fioretti coi quali devono far presenti e doni alla Culla del Bambino Gesù. Le più grandi poi sieno umili, e non si credono di qualche cosa perche sono grandi, ed hanno più d'abilità delle piccine lor Sorelle, ciò è naturale; Sia loro impegno invece di dare ad Esse esempio di mansuetudine, non risentendosi, né mettendosi di mal umore quando vengono corette, faccendosi vedere ubbidienti, sempre contente, docili ecc, ecc. Cosi facendo meriteranno poi la benedizione di S.t Giuseppe che le riconoscerà per sue vere Figlie. Che il Signore infine faccia trovare a tutte quella pace chè è venuto a portare sul mondo, e che solo si può trovare nell'annegazione della proprio volonta e nella persuasione d'una retta coscienza, in aspettazione che ci faccia poi degne di cantare con gli Angeli le sue divine Lodi. E' salutando di nuovo caramente tutte ho il bene di segnarmi.

Tua Aff Com: e Madre Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

540

Page 169: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 346

Cara Suor Adelaide114

Dalla tua Lettera, mi pare che incominci a patire gli scrupoli: Va

via alla buona perche patiresti, non essendo la melanconia tuo carattere. E poco male che pensi sinistramente delle Figlie, dei Figli, e poi anche dei Fratelli, e delle Sorelle perche infine i tuoi giudizi non sono di cose scandalose ma di miserie che succedono, e possono succedere ogni momento, e noi stesse ne portiamo alle volte con noi: Sta dunque quieta, e vivi in pace: Solo guardati alle volte di comunicare i tuoi giudizi, e sentimenti a persone che ne possono rimediare a disordini, ne istruirsi per loro norma. In questo punto che vuol partire il Gio: mi viene consegnata la tua Lettera, e vi rispondo subito. Riguardo al venire io costi per S.t Carlo, bisogna compatirmi, sono un po' raffreddata, e questo umidaccio e cattivo tempo potrebbe pregiudicarmi, ma sta quieta che preme assai a me pure di venire costì, e quando il tempo si sarà ristabilito, se il Signore mi fara grazia verrò propria. Riguardo alla Figlia condotavi da quel Sacerdote di Cremona se vedete che sia propria pel nostro Istituto prendetela pure che il Signore ve la manda pel premio di S. Carlo: in quanto poi a quel suo Fratello che fa da Marengone sarebbe assai bella cosa che venisse costi intanto a prova come Novizio. Mi sembra troppo a farle dar fuori 80 Fran: oltre il mobile, perche in fine ci daranno più nulla: basta regolatevi in causa. Ti mando mezza Somma di castagne per voi altre, e mezza pei Fratelli. Ti raccomando col ritorno del Giò: Lunedi a mandarci della Legna minuta, avendone dovuto comperare per non averne più.

In quanto poi ai premi, io direi di dare la Medalia all'Aquilino, perche bisogna guardare di darla a quello che ha fatto bene sempre, e non a volta a volta. Al L'Aquilino le darei pure il Libro grande, perche la medaglia è un dipiù e destinata solamente per chi si distinse nell'agricoltura, come vedrete dal Libretto, e gli altri premi a chi si

114 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino.

Di Bianchi annota che il mittente si trova a Comonte. Di Bianchi suggerisce: "Fine Ottobre 1865". Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Ottobre 1865". Di Bianchi colloca questa lettera alla fine dell'Ottobre 1863 dal momento che G. Marsetti entrò nel Febbraio del 1865 e perché qui si parla di premi.

Lettere opera omnia

541

Page 170: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

diportò più bene. Dunque vedete che lo merita pure l'Aquilino; l'altro Libro grosso datelo pure al Giacomino; e poi ne darei uno a quello di Gorlago se vi pare, o a chi volete: Non date premi per riguardi ma guardate che si sieno sempre diportati bene, e dato buon esempio, con fatti e parole: cosi il premio farà maggiormente l'effetto che si desidera, cioè che si diportano bene, (s'intende non badare a certe piccole cose impossibili in un Raggazzo). Per massima, distribuire pochi premi, ma dispensati in maniera che gli stessi Figliuoli possono dire.. I premiati lo meritavano. Ti raccomando poi quel giorno di trattarli bene, e divertirli tutti. Ti raccomando di mandare il Giovanni almeno quando va a Soncino un poco polito, ne farli portare sacchi sulle spalle, o carichi pesanti come fatte tante volte. Ora bisogna fare in maniera che possa essere rispettato pel bene dell'Istituto.

Cara Suor Adelaide, ti raccomando pure la polizzia dei Figliuoli, e della Casa. Fa tutto con pace, e per amor del Signo ed Egli ti benedirà. Ti saluto.

Tua Aff Madre Suor Paola E. Cerioli

Ricordati quando scrivi a me di scrivere con tutta liberta, e

confidenza, e senza alcun scrupolo, poiche io sò fare quel diffalco che mi pare, perche ti conosco, a fondo: dunque non aver riguardi.

P.S. Io vi ho proposto pei Premi l'Aquilino, il Giacomino, il Gorlago: però come scrisci a Suor Rosa voi altre due col Giò: e Cherubino Saprete meglio di me, chi lo merita, ed aggiungervi qualche d un altro per esempio il Pietro se lo ta; Fate voi. Ho scritto di fretta, intanto che il Giovanni caricava il Caretto. Addio.

Lettere opera omnia

542

Page 171: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 347

Cara Suor Adelaide115

Suor Rosa l'aspetto dimani col Gio: e la Maffi. Ho ricevuto il Melicone, ma non posso mandarti dannari non

avendo il Giò: gli manderò al ritorno di Suor Rosa che ora mando a prendere avendo stabilito Lunedi per andare a Leffe. Le stanze del Straforini è meglio non affittarle, non ci conviene per piccola moneta tirarsi in Cassina altri disturbi. Desiderarei sapere sè il Sig Scotti ha fatto chiamare il Bifolco di Campagnola, cosi sè il Fattore ha fatto quanto noi le avevamo detto in Campagna cioè di trasportare il Letame nel Campo, e coprirlo di terra, far segare le rive ecc. Il Sig. Scotti restò sorpreso come non seminasse la bula o la semenzina nei Formenti, e che lasciasse tanto tempo il Letame in Cassina essendo anche contrario alla salute, ed io vorrei che ogni quindeci giorni il Fattore facesse nettare le bucche del letame tanto alla Campagna come a Campagnola, e condurlo addirittura nei Campi coprendoli con terra, e fate osservare: sè lo fà. Cosi crederei bene che raccomandasti a Costanzo andando a Campagnola che desse sempre occhiata anche a nostri Fondi, e vedendo fatture da farsi, o disordini vi avvertissero. Ho ricevuto il Pane, il quale è come il nostro. Io sarei di parere di non fare più pane a S. Maria andando cosi tanta legna, e che converebbe di più farlo noi, e mandarvene per il Gio:116 Ti raccomando di far accomodare la Legna grossa lasciando in libertà la porta grande che và in Ortaglia, e farne mettere più chè si può sotto il nostro portichetto in Convento, dalle Figlie nelle ore che non avete Scuola. Cosi fà mettere in qualche stanza quella Capponaja che ho veduta tutta disfatta in Cassina, perché non stà bene e dà sempre indizzio di trascuratezza. Intanto che Suor Marta è Maestra delle Estere bisognarebbe sollevarla dall'essere anche delle nostre Figlie ed anche del guardaroba, onde non affatticarla di troppo non essendo delle più forti. Godo assai che la medesima, e Suor Leonilde facciano bene nelle

115 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino.

Di Bianchi annota che il mittente si trova a Comonte. Di Bianchi suggerisce: "1863". Raccolta Suore suggerisce: "Fine Settembre 1863".

116 Di lato alla lettera è scritto: "Suor Rosa può venire con la Maffi".

Lettere opera omnia

543

Page 172: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Scuole, e quando credete, e vedete la necessità collocate pure le piccine piccine da per sè, e mettette a loro custodia quella fra le nostre Figlie che credete più adatata, che tengono però il nostro solito metodo, cioè possibilmente, essendo si tenere: e dandole anche maggior libertà, come lasciarle dormire sè dà sè si adormentano ecc... Sina dopo li Esercizi non mando i Lenzuoli per le Figlie, nè le Coperte, e ti prego a spedirci al più presto le due pezze di Tela che hanno sul Telajo, la Catterina, e la Lonni. Mio Dio che lunghezza! non la finiscono più. A caso che queste due Figlie non siano di salute mettete nel Telajo l'Angelina, che lavora bene, e più speditamente. Lo stesso farei anche con la Cottonina diversamente andaremo a terminarla a Pasqua. Non ci conviene adoperare per la Casa una Figlia lesta, che potrebbe guadegnare il doppio nel lavoro, e tener occupate le altre, che anche stiano in piedi ci portano poco pregiudizio.

Mandami il numero ezato di tutta la biancheria che avete in Guardarobba, e dei Lenzuoli, Fodrette Coperte, e Pagliaricci delle Figlie come pure della biancheria personale delle Monache; che guarderemo darvene un numero sufficente, per non essere sempre in continuo movimento di biancherie. Sento con piacere, e con riconoscenza delle continue attenzioni del Rev: Sig Prevosto a vostro riguardo, ma mi rincresce delle prolungate assenze del nostro Cappellano.

Vi mando da coprire il vuoto del Tronino, ma mi rincrescerebbe che lo tagliaste, potendo essere ancor buono per il nostro.

Ti raccomando la Casa, nel tempo dell'assenza di Suor Rosa, sia sollecità, ed abbia cura delle Sorelle, non sfaccendarti troppo per non perdere quella gravità necessaria ad una Religiosa, e riffletti bene prima di parlare, per non avere dippoi a rimproverarti, essendo sempre rimarcate le parole dei Superiori, come osservati di più i loro diportamenti. Ti raccomando poi quando vi è la Superiora d'essere sempre la prima a renderle tutte le dimostrazioni di rispetto che esige il suo posto, essendo queste assai necessarie pel buon andamento della Comunità: quindi alzarsi con sollecitudine quando entra dove siete ecc, ecc per noi Vecchie tutti questi piccoli atti ci possano servir pure di tante piccole mortificazioni, ma che giovano assai per conservarci in esercizio di umiltà, e dar esempio alle Sorelle. Guardate sè è restato costi ancora i Libbri di Virgina perché non vorrei che si fossero perduti. Crederei bene che l'Anì venisse a Comonte quando ritornerà Suor Rosa a S.ta Maria, che sarai poi circa una settimana, perché ora non saprei che Monacha mandarvi a supplire pel suo Ufficio, conducendone io forze due a Leffe essendovi da fare i

Lettere opera omnia

544

Page 173: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

trasporti dei mobili dalla Casa vecchia nella nuova, che sono molti. Nel ritorno poi di S: Rosa glielo prometto. Suor Luigia con Suor Nazarena, e due Figlie grandi hanno creduto bene jeri d'andare esse stesse a Leffe onde accomodare le pocche stanze pel Sig Canonico e mè, e ritornarono jeri sera. Ti puoi immaginare quante volte dicccevano qui ci vorrebbe Suor Adelaide. Ma ci vuol pazienza, hai un bel motivo di farti del merito, offerendo al Signore questa tua privazione. Essa trovò molta robba nella Casa di Suor Costanza, ma che richiede assai del tempo a polirla, e trasportarla. Trovò la Casa nuova assai grande ma le sembra ci vorrà assai dannari a ridurla, e ripararla; però questo lo faremo un poco alla volta, e quando saremo colà. Feccero correre molta gente, comè naturale, quantunque non sortissero che chiusce nel Legno. Nessuno però loro disse nulla, guardavano solamente sè potevano nella Casa ed altro. Vi era pur là il Sig Prevosto di Bianzano. Ecco prima di chiudere ti ho voluto dare anche questa novita. Ora termino, salutandoti assieme la R: Superiora, Suor Leonilde, e tutte tutte. Che Gesù, Maria, e Giuseppe ci protegano, custodiscono ora, e sempre.

Tua Affa: Com: Suor Paola E. Cerioli

Riguardo al Pane, sarebbe forze meglio che invece di farlo noi, lo

faceste voi altre costì una volta per settimana, ma giacché lo fatte mandarcene a Comonte tanto che sia abbastanza per una settimana.117

117 Quest'ultima frase, da "fatte" a "settimana", è scritta a lato del foglio.

Lettere opera omnia

545

Page 174: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 348

Cara Suor Adelaide

Rispondo in fretta alla tua lettera. Non mando la lettera per la Misericordia poiché ora non ho tempo e va fatta bene e con regola, la manderò poi per la posta; intanto ti mando un pezzo da 20 f.i se vuoi dar in acconto al fabbro, ed al muratore. Ti mando le figure del Presepio, ma raccomando di non affannarti troppo per non trascurare poi i tuoi doveri, e quella gravità religiosa tanto necessaria specialmente in una Superiora. Sta attenta che non si abbiano poi da introdurre in Casa pel motivo del presepio, persone di sesso diverso. Guarda che la Catterina, stia all'ubbidienza, e guardi bene a chi apre. Ti auguro felici le SS. Feste, come alle Monache e le figlie. Tieni in pieno vigore la dipendenza delle Religiose in tutto e per tutto con la loro Superiora, e le dimostrazioni di rispetto e di stima verso la medesima, essendo questo il cardine sul quale si aggira il buon andamento d'una Comunità. Riguardo a Suor Leonilde tienla pure indietro senza timore, onde col suo carattere ardente non faccia nella scuola quello di più che non istà a lei, ma vadi a tempo, e con quiete. Salutela tanto come pure le altre Monache e la Catterina. Sorveglia assai le scuole e le ricreazioni festive, specialmente queste feste. Vi saluto tutte caramente e di cuore, e mi riserbo a scriverti più a lungo un altro giorno più di libertà. Addio, addio.

Tua Aff.ma Com. e Madre

Suor Paola E. Cerioli118

Alla Molto Rev.da Superiora La Rev.da Suor Adelaide Carsana Leffe.

118 Di bianchi annota: "Comonte dicembre".

Lettere opera omnia

546

Page 175: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 349

A Suor Adelaide riservato.

Mi sono molto consolata a sentire ciò chè mi scrivi di Suor Rosa, ma già io non nè dubitava, ho piacere poi anche del esempio chè può dare a tè, e cerca di fondarti bene in umiltà la quale è il principio, il centro della perfezione, e l'umiltà verà non consiste nelle parole, o vani desideri, ma nelle occasioni, e prove difficili. Ti raccomando poi molto d'assueffarti a ben concepire, e scrivere le Lettere poiché a dirti la verità mi pesa assai a lasciarti per questo Suor Marianna, chè tanto ci accomoderebbe in Noviziato: sè volesti lo potresti fare e ci sarebbe si utile! ma pazienza. Però quantunque non persuasa non voglio abbandonare la speranza, fallo per l'amore di S. Giuseppe, e pel l'utile di quest'Istituto: Mettiti al impegno, tutti giorno, fà qualche Lettere per esercizio, e falle coregere, e fatti insegnare da S. Marianna intanto ché hai la fortuna di averla, e prova a piegarla, e ripiegarla bene, e come si deve, e con la sua sopra-scritta bella, e in regola; come anche la sottoscrizione delle Lettere in regola, e tutto in suo posto, e dritte ecc, ecc e non cosi come viene, viene. compatisci ti prego, ma è la necessità in chè siamo chè mi fà scrivere cosi. Intanto non vi è chè Marianna, e un poco l'Annetta, Domando a te come fare? Basta sè vuoi potrai riuscire. Mè lo prometti? Il Signore ti ajuterà, e benedirà la tua fatica. Ti raccomando chè le faccende non abbiano da dissiparti. Fatte ogni tanto le vostre ricreazioni straordinare, e qualche merenda, ma le Figlie più di raro. Tenetevi da conto, e ricordatevi da bevere almeno a pranzo un pò di Vino, e quando vi è bisogno anche la sera. Quando il fiasco è finito mandatemelo da ripienire. Così sè vi abbisogna qualche cosa scrivete...

Lettere opera omnia

547

Page 176: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 350

Cara Adelaide. Risposta al Viglietto.

Che Dio liberi tutte le Suore della Sacra Famiglia dal desiderio di essere riconosciute di quanto fanno, e prestano al prossimo con le loro opere di carità, e coi loro benefici, foss'anche di poca cosa. Gesù Cristo non ricevette che ingratitudini, e il Servo vorrà essere meglio trattato del suo Padrone. Ma che vado io cercando, quando riffletteremo ai benefici grandi immensi che tutto giorno, tutte ore, tutti momenti riceviamo dalla mano benefica di Dio chi oserà non dirò pretendere, ma nè anche aspettarsi d'essere corisposte! Nò, cara Adelaide, serviamo Dio per Lui, e solo per Lui. Gesù sia il nostro premio, la nostra ricompensa. Non è vero che noi abbiamo dato tutto al Signore, dal momento che si siamo a Lui consacrate? Tutto... ed ora per amor suo ti sei privata anche del Crocifisso (con mia consolazione) eppoi abbiamo da lasciarci entrare nel cuore119 desideri, o rincrescimenti per cose si piccole che Dio ci ha sempre dato, e ci darà sempre? Stà all'erta, cara Adelaide, onde il nemico non abbia in questo più da tentarti, o tentata resisti sempre virilmente, con questi rifflessi, ed altri più sensibili che il Signore ti metterà alla mente, perché vedi chi manegia roba, o dannari è più facile che vi lasci un po' attaccato il cuore, quindi ti raccomando questo articolo tanto, tanto perché a dirti la verità mi pare chè un pocchettino diffetti, però tè lo dicco con tutta la libertà d'una Madre, come tu desideri e perché mi apri si schietamente il cuore e lo farai sempre non è vero? Cosi quando fai conti, o contratti, non farti vedere tanto sutile... nò una Suora della Sacra Famiglia deve essere nella sua povertà, di cuore generoso ma non però liberale.

119 Di bianchi annota: "Scritto da altra mano: "Copiato +"".

Lettere opera omnia

548

Page 177: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 351

Cara Adelaide120

Il posto di Superiora ha le sue spine, e quante! bisogna aver

pazienza, e portar la sua croce, e insieme quelle delle Monache a sè soggette. Non bisogna castigar sempre perché altro è Novizia, altro è Religiosa.

Con le Novizie non bisogna lasciar passar tanto, con le Monache di più, molto più tù con due sole Religiose, e tue compagne.

Guarda; Sia ezata sul mantenere il rispetto al tuo grado di Superiora, cioè l'alzarsi quando arrivi, non sedersi senza tua licenza, dimandare in ginocchi le dispense e licenza che non riguarda però i loro uffici, cederti il passo incontrandoti ecc, ecc e queste serve mirabilmente a conservare in umiltà e la Superiora, e le Monache, del resto specialmente tù avuto riguardo, come dissi, a due sole Religiose, e delle più anziane abbi pazienza, e castiga rare volte, quando i diffetti non derivano di mal animo, e possono portar danno, e mal esempio nella Casa. Certi diffettucci radicati in noi, d'innavertenza ecc ecc non si emendano più più, diversamente il voler mettersi al punto d'estirplarli fà morir tissici.

Quindi compatisci, e ti serva ad esercizio di pazienza, e di pazienza ben grande, poiché ho provato anch'io e credo proveranno tutte le Religiose. Procura con le buone quando vi trovate tutte tre unite in santa concordia, di far capire ad esse i loro mancamenti, come una tenera Madre fà cò suoi Figli, e quando scorgi opposizione a tuoi sentimenti, sè sono di poca cosa sappi tacerti, sè sono cose più importanti scrivemi come hai fatto questa volta ch'io risponderò a tutto come faccio ora. Stà sollevata poiché cè poco andare in S. Maria, e là con una Comunità più numerosa si reggerà meglio.

120 Di bianchi annota: "A Leffe".

Lettere opera omnia

549

Page 178: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 352

Cara Suor Adelaide121

E' stato qui il Rev. Sig Chiodini, e rimasi con esso d'inteligenza

che Le avrei scritto il giorno che avrei avuto l'occasione di mandare costì il Caretto onde in quell'incontro approfittarsi il Fratello del Giacomino122 di venire alla Campagna come si aveva di già stabilito, quindi ti scrivo onde mi sapi dire quando potrai mandarlo a Comonte il Caretto, e cosi combinare anch'io il ritorno con questo Giovane: quantunque però il medesimo non venga né come Fratello, né come Figliuolo, ma bensi come lavorante non di meno (come scrivo al Giò:) non dubito vi sara caro, e fara bene123.

121 Di Bianchi annota: "a Soncino, Comonte, maggio 1865". 122 Di Bianchi annota: "Paris Isidoro". 123 Di Bianchi annota: "Continuava, ma.... stracciato il foglio".

Lettere opera omnia

550

Page 179: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 353

Cara Suor Adelaide124

Ti mando i Confetti, e le paste delle due Novizie, jeri Vestite.

Monsignor nostro Vescovo, come al solito, con la sua bonta, ed affabilità ci consolò tutte. Nella tua lettera non mi dici nulla come ha sentito il Signor Arciprete, e i Cerioli; la sospenzione dell'acquisto di S. Maria. Mi rincresce della seta però mandamela indietro pel Giovanni che la venderò qui a Bergamo, ti manderò poi un altra volta lequivalente in denaro per pagar Costanzo, intanto se puoi dali a conto qualche cosa e se mi puoi dire press'apoco di quanto puoi disporre oltre i bisogni della cassa e degli ordinarj mi regolerei meglio. Ho pronto i dannari per saldare anche Scotti; abbiamo venduto il frumento a Lire 60 e con altre piccole risorse siamo rivate a mettere assieme la somma. Ho letto oggi la lettera del R.do Sacerdote Don Giovanni di Gromello, e l'offerta che ci fa per unire il suo piccolo Istituto al nostro, e più di quello che mi sarei immaginata; Ci dà casa mobiliata e 14 pertiche di fondo: facilmente si farà essendo pur tale il desiderio di Monsignore, non dite di ciò niente a nessuno ne meno alle figlie, io non ho potuto tacerlo a voi tre, poiché tutte tre mie carissime. Di Leffe non so niente; ma una nuova per volta. Vi mando il tavolino, il pane e mezza soma di melicone; Dite al fatore ch'io non posso mandarle altro melicone, poiché bisognerà comperarne anche noi. Mandami il mio cestino di lavoro e non rubarmi la forbice, cosi pure mandami la botiglietta del nuovo Elisir del Conte Pazzi. Le poche paste che riceverete non fatele vedere alle figlie, ma dividetele tra voi tre. Mandami lo spirito delle Figlie del S.° C.e il quale era nel Cassetto della Tavola: cosi mandatemi il mio corpettino di Lana. Vi occludo qui la Lettera che scrivo al Sig. Viola, acciò la leggiate; dopo sigilatela politamente, e mandategliela dal Fattore. Sappiatemi dire come Monsignore deciderà la questione del passaggio della Chiesa, perché il motivo chè aduce la Fab:a del diritto riservato a soli Cerioli mi sembra insusistente, però m'informerò. Cosi pure ditemi sè il Sig Arciprete è partito, perché avrei delle Carte da mandarli. Addio. Fatte

124 Di Bianchi annota: "A Soncino, Comonte 1862".

Lettere opera omnia

551

Page 180: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

bene, state unite in mezzo alla Sacra Famiglia, state sane, e consideratemi sempre la vostra

Affa Suor P: E. Cerioli

Lettere opera omnia

552

Page 181: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 354

Cara Suor Adelaide125

Ti suggerirei, riguardo a Suor Maria, di provare a farli

conoscere dove falla, e quando falla con maniera come d'amicizia, e d'interessamento, chiudendo alle volte un occhio, quando in un giorno sono molti; perché S. Maria mi pare chè ha starli troppo sopra diventi come si dicce loca e per volere stare troppo sopra sé stessa (perche rincresce anche a lei questo diffetto) diventa tutta affettata. Onde prova a fare, ora in una maniera, ora in un altra, perché l'intenzione è buona, e il troppo potrebbe intorbidare, e togliere ad ambidue la pace, e la confidenza. In generale senza però mancare a tuoi doveri, e usare quando abbisogna, (ma raro) anche il rigore, compatisci, e fà uso di dolcezza, molto più quando i diffetti sono in natura, come quelli di S. Maria, e S: Rosa. Vedrai chè colla pazienza, e colla persuasione, cosi un poco alla volta otterai molto.

125 Di Bianchi annota in calce alla lettera: "riservata".

Lettere opera omnia

553

Page 182: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 355

Cara Suor Adelaide126

Non avendo potuto scriverti l'altro giorno per mezzo del

Giovanni, cosi lo faccio oggi avendo da darti anche una buona notizia. Ieri ci capito un uomo che veniva a presentarsi per essere ricevuto tra i Fratelli. Suor Luigia, e Suor Rosa che lo videro e gli parlarono parve loro mandato appositamente per la nostra impresa, e ne ringraziarono con mè di cuore il Signore. Quest'Uomo è proprio quello che noi cercavamo. Io le ho detto che venisse a provare ma Egli mi dissi "Verro a provare si, ma però mia intenzione è di starvi sempre” Egli è fatto apposta per i Figliuoli, apperto sincero; insomma noi siamo contentissime, e ci gioverà assai per le cose di Casa. Però è contadino, lavorera in Campagna, ed è pratico de' Bigati avendone tenuto e fatto delle Galette anche quest'Ottobre. Egli verrà costì Mercoledi della ventura settimana e poi anderà ad accomodare le sue cose di Famiglia avendo qualche cosa del suo, ma ritornerà subito. Sei contenta. Bisogna dirlo anche al Giovanni per consolarlo, che S.t Giuseppe questa volta lo ha servito da vero padre. Ora vengo alla tua Lettera. Incomincierò a dirti che sè non metti maggior attenzione a scrivere, a momenti le tue lettere non si possono più leggere ha tentone: per me poco importa ma mi rincresce perché intanto ti abbitui a scrivere cosi e senza accorgerti lo farai anche con gli altri. Insomma vi è merito anche col mettere, e sforzarti ad avere più attenzione. Riguardo poi alla Lettera che mi hai mandato per una Zia della Lucia Fratus, io ho creduto bene di non spedirla, perché io non credo che essa abbia una Signora come pare sia quella che scrive che tratta sempre con Lei. So che la Lucia ha una Zia che fa la serva, ma non è mai più quella alla quale scrive. Dunque io non mando la Lettera per due motivi: uno per paura d'ingannarmi, e l'altro per non farsi ridicole.

Io non ho ricevuta alcuna Lettera dal Rev: Sig. Arciprete di costì, ne ho mai sentito a parlare di questa Figlia; vuol dire che quando verrà costi la Superiora ne parlarete intanto puoi dimandare se uno di questi Figliuoli fosse adatto pel nostro piccolo Istituto. Le Figliuole di costì non ci fanno onore riguardo alla salute, e robustezza

126 Di Bianchi annota: "a Soncino, Comonte 1865?".

Lettere opera omnia

554

Page 183: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

poiché abbiamo anche la Serafina, e la Canti che hanno una salute misera.

Ti raccomando di raccogliere tante esercitanti. Quando verrà poi Suor Rosa ne faciliterrà qualche d'una anche con mezza paga, o nessuna. Sapiami dire come và con queste offerte dell'Altare di S. Giuseppe. A mè sembrarebbe meglio che il Falegname facesse il disegno dell'Altare col suo prezzo, tanto a darle il Legname come senza, eppoi raccogliere le offerte.

Ho letta jeri la tua Lettera scritta a Suor Luigia. Non lasciarti prendere ti prego da nessun timore quando si

tratta da coreggere le tue compagne, opera con libertà di spirito, e sprezza qualunque pensiero che ti venga: guai a te, sè incominciasti a secondarli, e guai alla comunità: lo spirito l'ordine, e la regola ne anderebbero pregiudicati. Dirizz a la tua intenzione alla mattina d'operare tutto per Dio, e rinnovela sè ti riccordi frà la giornata eppoi và avanti francamente che il Signore ti ajuterà. Ti raccomando d'aver presenti i diffetti delle tue compagne che più impediscono ad Esse di raggiungere la perfezione alla quale sono chiamate, e contro questi opera con rissolutezza, e senza riguardi. Suor Luigia, guadagna tutti giorni di forza ma stenta a rimettersi perché Ho poco, o tanto il suo mal di Fegato si fà sentire. Io spero che sarà niente, ovvero convulsioni, non di meno abbiamo sempre paura; questo però non ci toglie la nostra fede in Dio, e S. Giuseppe. Mandaci il Carretto Venerdi senza fallo, poiché Sabbato lo vogliono mandare ad Alzano con la Seta.

Lunedi poi farei volentieri una gita a Leffe intanto che vi è qui ancora Suor Rosa, e Mercoledi, o Giovedi poi continuando Suor Luigia a portarsi bene verrà costì la tua Superiora.

Dalla tua Lettera capisco che il Batista non ti ha informata dell'inteligenza formata tra, me e Lui; Egli dunque mi disse che sua Madre non vuole che stia costì; però Egli non si fermerà che questo Mese, e forze forze un poco del venturo; questo ti dicco acciò non abbi da fargli niente di nuovo, e non fargli portare le Camicie e robe dei Fratelli, ma solamente tenerlo netto e rappezzato: questo è il nostro d'accordo, dovendo noi soministrare dannaro a sua Madre però io crederei di non far finta di nulla solamente dirlo al Giò: ma non che noi lo paghiamo ti raccomando. Fortuna che S.t Giuseppe ci ha mandato questo nuovo soggetto che vi piacerà assai a tutte, eppoi nè verrà ancora, non nè dubito né meno. Saluto tutti, e tutti, da parte anche di tutte queste qui. Addio.

Tua Affa Suor Paola E: Cerioli

Lettere opera omnia

555

Page 184: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 356

Cara Suor Adelaide127

Ti scrivo queste due righe perche mi stà a cuore quella Figlia di

Orzi (avendomi tù scritto che sia Ella dimagritta in maniera che voglia campar poco) per raccomandarti di tenerla da conto; tanto col nutrimento, dandole anche il Vino, sè ne ha da bisogno, quanto col tenerla riparata dal fredda, e non occupata, perché queste sorta di costruzioni e di caratteri vivi patiscono a tenerli soggetti: dunque te la raccomando assai; sia buona Madre. Un altro motivo mi fà scriverti, è questo è per raccomandarti il nuovo Fratello che verrà (almeno cosi me lo promisce) Egli viene con persuasione di starvi, però avendo qualche cosa del suo è necessario che ritorni al Paese per accomodare le sue robe. Egli è pieno di buona volontà di fare del bene all'Istituto, quindi il Gio: l'interessi col farli conoscere il bene che potrà fare questa istituzione sè il Signore la benedirà. Un altro motivo mi premerebbe ch'Egli vi prendesse amore, ed è che del suo Paese vi sarebbero altri buoni soggetti, che standovi Esso sarebbe più facile che venissero anche gli altri. Ho voglia che vi arrivi per sentire la tua opinione, e quella del Giò: A Suor Rosa, Suor Luigia, e me ci sembra natto fatto per quella Casa e appunto come noi cercavamo, almeno Egli non è cosi rozo, e capisce il fine per il quale viene. Egli dunque farà ricapito qui al Convento, e tù Le insegnerai poi la strada per Villa Campagna, quando non arrivasse tardi e stanco che allora potrai farlo fermare in Cascina. Mi rincresce poi assai della mancanza di virtù delle Monache di pesarle tanto la dipendenza d'una dell'altra. Mio Dio, dove si perdiamo mai, e quanto è mai grande la nostra debolezza. Bisogna assolutamente levare ad Esse questo diffetto e farle intendere che la vera umiltà stà nella dipendenza non solo de' Superiori, ma anche degli inferiori, molto più poi che Esse dipendendo da Suor Giuseppa, dipendono d'una maggiore, che almeno certamente Essa lo è in virtù. Dopo Suor Marta abbia sempre la preferenza Suor Giuseppa. Volesse Dio, che fossero tutte compagna!

127 Di Bianchi annota: "A Soncino, Comonte 1864".

Lettere opera omnia

556

Page 185: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Fatte pure alzare le Figlie alle 5. 1|2 qui da noi è già del tempo che si alzano a quest'ora.

Prega il Signore acciò dia a tutte noi la vera umiltà di cuore, senza la quale non saremo mai vere Suore della Sacra Famiglia. Sia raccolta e stà in guardia sù tuoi diffetti che anderà sempre più meglio la tua direzzione, e consideri quale mi segno

Tua Aff Madre

Suor Paola E. Cerioli Ho ancora due Raggazze da mandare costì. Adopera pure gli Ablus da fare i Calzoni a Figliuoli, ch'io farò

poi fare del Fustane per vestirli questa Estate, cosi pure le Camicie colorate per tutti giorni in Campagna.

Tanti saluti a tutti ed anche al Gio: e Fratelli e Figli128.

128 Questa frase è scritta di lato al foglio.

Lettere opera omnia

557

Page 186: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 357

Cara Suor Adelaide129

Soncino 16 Aprile

Non avendo potuto scriverti da Comonte, ti scrivo invece da

S:ta Maria dove sono giunta jeri. Dal Rev:° Sig. Prevosto di Bianzano ho sentito volentieri le tue notizie, come anche dall'ultima tua Lettera ricevuta per mezzo della Posta. Ora vengo a quanto mi scrivi. Riguardo a quanto mi dicci del Rev: Sig. Vicario mi cagionò dispiacere, e nè parlai col Rev:° Sig Canonico che fù a Comonte Giovedì appunto quel giorno che vi si trovava anche il Prevosto di Bianzano: ma tù non specifichi niente sulla tua Lettera, né sè riguarda le sole Figlie, o anche le Monache, e né sè per mancanza di matteria, od altro, cosi non ho potuto consigliarmi, né posso risponderti. Riguardo poi a quanto mi parlò lo stesso Sig Vicario, o già scritto a Monsignor Vescovo onde voglia nominarci qualche confessore da potersi servire a caso che l'ordinario fosse impedito o per indisposizione, o per altro. Raccomanda al Sig Battista che intanto che la Stagione è propizia faccia metter dietro a consolidare come si era d'inteligenza i Fondamenti della Casa, perché sè verrà la Stagione più calda non sarà tanto buona. Vuol dire se ti occorerà dannari ti manderemo qualche cosa, ma io credo che avendo le pietre, e la Calce non importerà molta spesa, d'altronde mi sembra assai necessaria. Sapiami dire come stà il Sig Battista, e sè si è ben ricuperato in salute. Riguardo alla Casa lascia correre che forze saressimo disposte ad affittarla anche per uso Ospitale, o per abitazione del nuovo Parroco: sarebbe veramente una providenza l'affittarla cosi tutta intiera a corpi cosi solidi, e che la pagherebbero bene. Sè sentisti ancora che in Paese desiderassero darci le Scuole elementari, non mostrarti più cosi lontana, ma invece potrai dire, chi sà che la Rev:a Madre trattandosi di fare una cosa grata al Paese non accetti pur anche! Di qui come il solito per l'interesse và assai male; sono restate senza Fieno nel più bello, e ne hanno dovuto comperare a quest'ora credo 4 Carri, ad un prezzo eccessimo almeno i due ultimi carri; eppoi fosse abbastanza!

129 Di Bianchi annota: "A Leffe, Soncino 16 aprile".

Lettere opera omnia

558

Page 187: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Riguardo alla salute poi stanno tutte bene. Appena che Monsi: Vescovo mi scriverà ti farò sapere qualche cosa. Ti raccomando la sorveglianza nelle Scuole e guardar cosa dicono nell'Istruzione poiché essendo ora verso strada si deve aver più riguardo. Ti vorrei raccomandare una cosa, che rimarcai quando fui costì. Mi sembra che ti perdi troppo, e parli con troppa enfasi, e con tutti, delle tue piccoline che vengano a scuola, ho piacere che ti sieno care, ma però questo ti tiene dissipata, e annojarà io penso anche chi ti ascolta, d'altronde quel parlarne troppo potrebbe far sospettare che le amasti più delle nostre Figlie. Un altra cosa mi stà a cuore; non vorrei che facesti lavorar troppo le nostre piccine ora che hai l'incanatura della seta.

Per esempio la Catterinì, la Melania, ecc, ecc in somma le più piccole bisogna lasciarle sviluppare; la ricreazione della merenda poi credo che la faranno tutte.

Salutemi le tue Monache, e raccomandale la carità vicendevole, che sappiano compatirsi, ed amarsi scambievolmente, come desideriamo che Dio ami, e compatisca noi, che mettono il loro piacere nell'essere nascoste, ritirate, ricordandosi che sono morte al mondo, e i loro pensieri, e desideri devono essere tutti pel Signore che le chiamò a seguirlo non per altra strada che per quella della Croce; Che per questa sola strada Esse potranno trovare la pace, la quiete, e la felicità. E uniamoci tutte assieme a ringraziare Iddio delle grazie che ci ha fatte, e preghiamolo che ci tenga unite d'una stessa carità d'un stesso sentimento. Amiamo i nostri doveri, e le nostre Figlie, formiamole alla virtù più con l'esempio che con le parole, e in questa maniera ameremo il Signore, ed Egli ci accompagnerà sempre delle sue benedizioni. Addio, dunque, mia cara Suor Adelaide, facciamo bene poiché è una grande soddisfazione la pace e la quiete d'una buona coscienza. Che Gesù, Maria, e Giuseppe ci protegano, e ci custodiscono ora, e sempre. Prega per mè

Tua Aff Compa.

Suor Paola E. Cerioli Quando hai qualche occasione mandami quei pochi fiori.

Lettere opera omnia

559

Page 188: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 358

Cara Suor Adelaide130

Comonte 13 andante

Ho sentito da Suor Luigia le buone notizie di costì, e scrivo

queste due righe per dirti di far pur affiggere l'avviso d'affittanza della Casa di Suor Costanza pel prossimo Maggio. Sarebbe assai desiderabile di poter trovare avventori poiché almeno si caverebbe qualche utile, ma bisognarebbe che fossero gente polita per non deteriorarla. Suor Luigia, e Suor Marianna non soppero abbastanza raccontarmi dell'eccessivo freddo provato costì: però mi consolo che non dimeno godete tutte buona salute; guarda però di ripararle più che puoi con abiti, e schivare d'esporle sera, e mattina senza necessita all'aria rigida. Ti raccomando pur anche le nostre piccoline, alla mattina e sera fà accendere la stuffa, essendo i momenti che si ha più freddo. Come desiderarei assai sè si potesse far accomodare la Latrina, per non esporvi si per tempo all'aria. Non potreste con questo pretesto far dimandare il Sig Battista Bacchini e cosi conoscere sè il medesimo fosse disgusto? Ti assicuro che questo mi affligerebbe assai, ma voglio lusingarmi che non lo sarà. Ho ricevuta oggi la tua Lettera; non è necessario che tutte le volte mi racconti delle Monache; sento volentieri i loro diportamenti, ma quando una volta ti sei spiegata, per un poco basta, altro che aveste qualche cosa di nuovo che ti desse fastidio, e chiedessi qualche consiglio. Riguardo a Suor Nazarena ci vuol pazienza, ma bisogna continuare ad insegnarle la polizzia, specialmente nel suo personale, ispirando una Religiosa mal composta, e sporca poco rispetto. Ci vuole pazienza. Riguardo alle Orazioni, Lezioni, poi, e Meditazione bisogna propria torle l'ufficio, avendo propria la medesima cattiva pronuncia, e può cagionare distrazioni, onde sè credi darlo o a Suor Leonilde o Suor Colomba quelle di queste due che te pare possa fare più bene, giovando assai il ben leggere, recitare le Orazioni al raccoglimento. Riguardo al digiuno stà attenta sè ad alcune può pregiudicare, poiché la Superiora è una Madre amorosa che sè è sollecita al buon diportamento delle

130 Di Bianchi annota: "A Leffe, fa freddo".

Lettere opera omnia

560

Page 189: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

sue Figlie, lo deve essere pure grandemente per la loro salute del corpo. Salutami le medesime, ed anche le Figlie. Ho proprio desiderio di venire costì, e sè il Signore mi farà grazia voglio proprio appena sarò in libertà passarvi del tempo, piacendomi assai que' luoghi. Intanto ti saluto e ti raccomandi la dolcezza, la tranquillita, e la calma, che fanno sempre maggior effetto della fretta, della severita, e delle riprenzioni. Stà sana e con Gesù, Maria, e Giuseppe ora, e sempre

Tuo Affa Com: e Madre

Suor Paola E. Cerioli Saluto in particolare Suor Leonilde, e Suor Nazarena e delle

Figlie la Valota, e l'Annunc. Mi saprai poi dire sè il sig: Batista è in pace

Lettere opera omnia

561

Page 190: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 359

Cara Suor Adelaide131,

Comonte 20 Gennajo

Avrei proprio avuto piacere a restituir Costì la Rev.da tua Superiora per il giorno della rinnovazione dei voti, ma avendo ancora Suor Luigia da incominciare a venir da basso, quantunque però stia meglio ed incominci ad alzarsi cosi ho creduto bene di differire ancora qualche tempo. Farai dunque tu la divota funzione e con tutto quel raccoglimento e divozione che giova allo spirito e fa che ci restino maggiormente impressi, onde eseguirli con maggior perfezione. A Suor Colomba poi le serva tutto di preparazione, che verrà presto il suo momento anche per lei. Mi rincresce tanto dei cattivi diportamenti delle Figliuole specialmente della Carolina. Le chiavi della Chiesa tenetele in saccocia poiché è sempre imprudenza il lasciarle attorno. Unisco qui due righe alle Figlie onde animarle un poco a far bene. Riguardo al dimandar licenza alla Fabbricieria per l'Altare, rifletto che prima bisogna che il Falegname faccia il disegno, e guardar poi se i quattro offerenti sono in grado di soddisfarlo intieramente che infine questi offerenti non facciano poi che una sola tenue offerta e lasciarlo a noi di compire non essendo noi in grado di far altre spese. Per questo non dimando niente alla Fabbricieria onde non far poi cattiva figura. Sapimi dire come fanno le Monache specialmente Suor Colomba e Suor Angela. Ti raccomando poi di tenerle raccolte e non darle troppa confidenza specialmente con Suor Colomba facile a dissiparsi. Quando ti trovi assieme alle tue Monache trattienle sul vantaggio della vita raccolta, sullo spirito interiore, sulla bellezza della virtù, sulla pace che si gode quando si ha passato una giornata più dell'altre raccolta nonostante il divagamento delle nostre faccende. Raccomanda anche molto la compostezza, il parlar piano ed il non trattenersi in cose superflue, come ti raccomando le frequenti giaculatorie. Ti avverto che il giorno stabilito per dar principio ai SS: Esercizi costì è il giorno 12 di Marzo di sera cioè la seconda Domenica di Quaresima e ti raccomando d'incominciare a notare le concorrenti

131 Di Bianchi annota: "A Soncino, Comonte 20 Gennaio 65".

Lettere opera omnia

562

Page 191: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

e scrivere invece dei Parocchi alle Maestre Comunali dei Paesi. Suor Luigia e la Rev.da Superiora con tutte le Monache ti salutano con me; come pure saluto tanto tutte le Monache di costì. Salutami anche tanto i Fratelli ed i Figli. Addio adunque

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli Ho differito a mandarti questa Lettera credendo di poter

mandare costì Suor Rosa, ma abbiamo deciso di aspettare ancora la ventura settimana. Ciò ti dicco per tua quiete. Con la medesima verrà anche il Carlino132

Alla Molto Reverenda Madre La Rev.da Suor Adelaide Carsana Soncino.

132 Quest'ultimo paragrafo è scritto all'inizio del retro della lettera.

Lettere opera omnia

563

Page 192: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 360

Cara Suor Adelaide133

Consolante mi è stata assai la tua Lettera. Ed Ho, di quanta

soddisfazione mi è mai il saperti contenta, della tua piccola Comunità. Cara Superiora, care mie Monache, vadino pure a male i nostri interessi sè al Signore ciò piace, ci mandi pure tribulazioni, croci, sè tale è la sua SS: volontà, tutto è lieve, tutto è niente, in paragone della gioja che dobbiamo provare, nel vedersi tutte unite, tutte strette coi santi vincoli della carità, tutte animate d'un medesimo spirito, d'annegazione, di sacrificio, di rinuncia per piacere al Signore chè ci fece tanti benefici chè ci scelse a preferenza di molte altre per piantare questa piccola vigna, onde il suo nome sia lodato e benedetto. Dicciamo come S. Paolo né la vita, né la morte, né le tribolazioni, ci separerà mai dalla carità di Cristo. Andiamo dunque avanti, con coraggio, con lena e con perseveranza. Ringraziamo il Signore di tutto, e stiamo umilmente abbracciate ai piedi della sua SS: Croce. Le nostre Novizie, ci danno pure motivi di gran consolazione, d'esempio, e di edificazione, come anche le Monache e le nostre povere Figlie. Chè cosa vogliamo di più? Niente; fuorchè il Signore ci conservi, e ci faccia sempre più progredire in questi buoni avviamenti. Ti ringrazio de' Persici, ma il Melicone non l'abbiamo ricevuto. Starò aspettandolo questa volta. Cosi pure il Lino da filare sè puoi. Non abbiamo novità interessanti da darti. S. Giuseppe ci lascia riposare. Le ascritte ai S. Esercizi sono a quest'ora 33. e nè aspettiamo delle altre. Termino, poiché ti scrive pure S. Luigia è venuta la Tessitrice, ma mi sembra chè non possa riuscire. Speriamo però di poterne avere una di Svizzera più adatata. Cosa vuoi; Sono anche queste piccole Croci, che dobbiamo abbracciare volentieri. Ti saluto, con tutto l'affetto, assieme a S: Rosa, Suor Maria, e le Figlie. Gli Uffici del S. Cuore. A tè il 2 a Suor Rosa il 3. a Suor Maria il I. Non sembra forze che gli abbia scelti apposta? Ma nò. Gli estrassi una per volta dal borsellino. Addio di nuovo a tutte

Tua Affa. Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre Suor Adelajde Carsana, Villa Campagna.

133 Di Bianchi annota: "A Villacampagna, Comonte luglio-agosto 62".

Lettere opera omnia

564

Page 193: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 361

Cara Suor Adelaide134

Bisogna compatirmi, se alle volte manco alle mie promesse, ma

tale non è la mia volonta. Nuovi impegni che mano, mano sopragiungono mi occupano il tempo che passa si breve, e veloce che vorrei impiegare per te, e cosi differisco come feci presentamente. Qui sai che vi è il suo d'affare. La Casa, l'avviamento dei Fratelli, la campagna, i Bigati ecc, ecc aggiungi ancora la vizita degl'Ispettori scolastici che tuttora si ha per causa di rapporti fatti contra di noi che però andranno non dubito a terminare in nulla, sebbene ci diano sempre nuovi disturbi, e dispiaceri, ma abbiamo un protetore nel nostro buon Vescovo di Cremona al quale siamo obbligatissime, e che ti prego di raccomandarlo, e farlo raccomandare al Signore dalla tua comunità, che ben lo merita. Di salute, grazie a Dio stiamo tutte bene. I Bigati vanno bene, e sono imminenti alla terza muta. Il Bigatino fà assai bene. Esso lavora sempre, ci mette all'ordine le Scaliere e ci fà tutto quello che gli comandiamo, insomma mostra tutta la premura e l'interesse per nostro riguardo. La Cattersina pure ci è cara, molto più che abbiamo avuto la Donna presa pei Bigati ammalata d'una risipola. Essa stà sempre alla campagna dove abbiamo dovuto mandare ancora una nostra Figlia (la Giovannina) poiché i Bigati sono molti. Ora vengo alla tua Lettera. E' stata assai ben fatta la tua vizita alla Famosa, e sarebbe assai desiderabile che potesti fare anche quella in Croce, sempre però che queste gite non tolgano la stima e la gravità si necessaria per fare del bene, e mantenerci in rispetto, che questo lascio alla tua ben conosciuta discrezione. Ci vorrebbe però i Mantelli, e la settimana ventura guarderò di farteli avere. Appena avremo il Cavallo disponibile mi stà sul cuore di mandarlo a prendere i Legnami a Spinone, che da quello che sento da Giò: saranno come li hai trovati alla Famosa. Ringrazio poi di cuore il Signore che ti abbia dato in quel buon uomo del Sig. Battista un si valido appoggio, salutelo tanto a mio nome, e dille che Iddio, le contracambierà a mille dopi il tanto che fà a questa povera Casa. Non sò sè ti sia mai servita del Confessore straordinario, in caso che nò sarebbe bene farlo venire

134 Di Bianchi annota: "A Leffe, Soncino giugno 1864".

Lettere opera omnia

565

Page 194: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

una volta acciò non creda che sia stato invitato per sola scusa od apparenza. Cosi a me sembra.

Ricevo or ora la carissima tua Lettera, e mi rincresce assaissimo dell'inquietudine nella quale ti metto a cagione della mia tardanza nel risponderti, credi che è ora mai quasi una settimana, io penso; che ho incominciata questa mia; Sabbato la portai a Comonte dove credeva poter aver il tempo di terminarla, e poi Lunedi ritornai ancora a S.a Maria senza avervi potuto aggiungervi una Riga. Colà sono stata per informarmi, riguardo alle Scuole, alle vizite degl'Ispettori, e per rispondere a molte dimande che mi vengono fatte, tutte cose per mè nuove, non avendo mai avuto a Comonte gl'incomodi di qui. Ora però stà di buon animo che credo finalmente sia tutto terminato, e saremo lasciate quiete. Cosi mi vien detto. Godo assai della tua fortuna, e di quella della tua Comunità d'aver in Casa un ospite si grande, si buono, si potente, e spero vi spargerà le sue grazie e le sue benedizioni. Stà attenta, e sia assidua, come lo vuole pure il Signore, a tuoi doveri, ed a tutte le tue facende di Casa, ciò è necessarissimo, e come Superiora, e come povere che si devono guadegnare il vito con le proprie fatiche, ma guardati dalla troppa sollecitudine, questa è la nemica dello spirito interno, soffoca le nostre buone rissoluzioni, e ci fà dimenticare spesso, con molto danno, per chi operiamo, ed a chi serviamo. Fà pure come credi, con Suor Nazarena, e guarda da distribuire il daffare, e le veglie che sarete costrette di fare per i Bigati in maniera, che nessuna resti aggravata di più delle proprie forze, onde possiate conservarvi tutte lungamente in salute alla maggior gloria di Dio. Raccomanda alla tua Comunità l'amor tra Esse vicendevole, la bassa stima di sè, del proprio giudizio, dei propri meriti, l'ubbidienza senza replica nelle cose minute, e piccole, poiché nelle grandi credo che vi mancheranno poco anche le nostre Figlie, che come noi non sono chiamate ad una vita di perfezione, come di nostra propria volontà sè l'abbiamo scelto dal momento che siamo entrate in questa Casa.

Però non credere, né sperare che tutte facciono e tutto vada secondo il nostro desiderio. Bisogna compatire la debolezza umana, basta solo che si conoscono, ed abbiano la buona volontà, non trascurando nulla onde metterla in pratica. Però non inquietarti sè scorgi questo, o quel diffetto nelle tue compagne, o almeno lascia passare quel momento d'agitazione prima di fare la tua ammonizione, allora farà più profitto, e sarà più reta l'intenzione, mentre imparerai tù pure a vincerti, e superarti. L'Orazione ti sarà poi di grande ajuto in tutti tuoi bisogni, specialmente le frequenti

Lettere opera omnia

566

Page 195: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

giaculatorie, e alzate di mente a Dio, fonte d'ogni nostro bene, e ciò lo devi raccomandare caldamente anche alle tue Compagne. Sè avremo lo spirito d'orazione, arriveremo ancora a vincersi, e superarci, non cosi sè per disgrazia lo trascuriamo.

Salutemi Suor Nazarena, e Suor Leonilde, e dilli ch'esse come più anziane hanno dovere di dar buon esempio, e far vedere in sè la copia sulle quali le novizie devono poi apprendere e formarsi vere Suore della S. F: Le Novizie poi non guardano a fatica, e cura onde spogliarsi de' loro diffetti, ed imperfezioni, pensando al vantaggio che nè traranno in seguito, e al premio che le darà poi il Signore pel quale Esse hanno combatuto, e vinto.

Salutemi pure le Figlie, specialmente la Valota, e dille che non trascuri le buone ispirazioni che le dà il Signore e le sia riconoscente delle grazie grandi che le ha fatto, a preferenza di tante altre col essere d'esempio alle compagne, ed utile alla Casa che ha fatto tanto per Lei, e serva in fine il Signore generosamente con tutto il cuore, con tutto l'affetto in questa vita finché sia fatta degna d'amarlo, e goderlo per tutta l'eternità. Addio, mia cara, scrivi ancora a Soncino poiché mi fermerò sè a Dio piace ancora sino dopo i Bigati. Ti ho detto qui avanti che ti avrei mandato i Mantelli, ciò è impossibile non avendo occasione, però spero di poterteli portare io stessa dopo che avrai raccolto le tue Galette poiché conservo sempre la volontà di venire costì per un po' di tempo, e facilmente verrà meco per qualche giorno anche la mia nipote Luigia, che però (almeno per ora) non sembra che il Signore la chiami ad altro stato. Che Gesù, Maria, e Giuseppe, ti custodiscono, ora, e sempre

Tua Aff. Compagna

Suor Paola E. Cerioli Fà pregar tanto pei bisogni di Santa Chiesa. I nostri Bigati hanno di già fatta la terza muta, essi sono belli

cosi pure quelli dei mezzanti specialmente dei Fratelli.

Lettere opera omnia

567

Page 196: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 362

Cara Suor Adelajde135

Grata sorpresa ti farà la Signora Adelaide, e la stessa ti dirà

pure a voce ciò chè io per brevità tralascio. Mi rincresce assai ma noi non possiamo mandarti che 8 Lire. Cosa vuoi quest'anno non ci arriviamo più a mettersi in giornata coll'entrata, ed uscita, ma ci vuole pazienza. Credeva di pagare tutti nostri debiti coi dannari delle Galette, e invece il Mercante non ci pagherà che coll'ultimo del mese, dunque non ho potuto pagare nessuno, ed abbiamo accumulato debiti, sopra debiti. Fortuna che alle volte abbiamo i dannari della seta, i quali ci pagano mano, mano le proviste più indispensabili. Ed ora quelli delle Galette arriveranno a fare poco levati quelli chè vanno a D. Giovanni, vi sarà poi quelli delle Esercitanti ed allora ti manderò qualche cosa, anche per il Fattore, cioè tè gli porterò io dopo gli Esercizi, se Dio vorrà, e guarderemo onde provedere a tutto. Suor Luigia, e poi tutte, sono in facende, ed anno accomodato a quest'ora già molte stanze per le Esercitanti, faccia il Signore che tutto vadi bene. Salutemi Suor Maria, S. Rosa, e Le Figlie. Stà sana, e a rivederci presto.

Tua Aff.

Suor Paola Elisa Alla Molto Rev Superiora Suor Adelaide Carsana

135 Di Bianchi annota: "A Soncino, Comonte".

Lettere opera omnia

568

Page 197: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 363

Cariss:a Suor Adelaide136

Il Fattore vi racconterà del nostro viaggio il quale fù longo sì, ma

felice. Sia ringraziato il Signore. Ho ritrovato tutte le Monache, e Figlie in ottima, e buona salute. La Cassina l'ho veduta in piedi poiché non và a Letto chè quando le vengono i dolori, e la Cuni mi diccono che stà meglio. La Luiselli è arrivata prima di mè a Comonte, ed è contentissima. Del Cappellano per quanto sentono le Monache diccono essere un ottimo soggetto, ma non possono sapere di certo sè sarà proprio questo, nè quando potrà venire. Questa settimana spero vedere il Sig Canonico, il quale m'informerà di tutto io spero, e quando mi manderete il Giò: vi scriverò in proposito. Questa mattina D. Gio: nella Messa ricordò il digiuno dell'Avvento il Mercoledi, ed il Venerdi; il Mercoledì poi sempre di magro, anche per chi non digiuna, ed io vè lo scrivo per vostra Regola. Raccomando assai a quella chè fà Scuola alle estere di non digiunare faccia invece una vizita di più a S.t Giuseppe, recitando 5 Pater noster alle Sacratissime piaghe per la conversione de' peccatori. Fatte bene la Novena dell'Immacolata, ed incominciate per bene l'Avvento. Ho scritto di fretta fretta per non fare aspettare il Fattore. Addio tutte, mie Carissi. compagne, compatiamoci, e stiamo tutte unite di spirito e di cuore alla Sacra divina Famiglia.

Suor Paola Eli: Cerioli.

Mi sono dimenticata di portar meco la Lettera del Sig Viola,

però custodiscela e guarda chè non si perda. Alla Molto Rev. Madre Superiora Suor Adelaide Carsana Villa Campagna

136 Di Bianchi annota: "Comonte fine novembre 62?".

Lettere opera omnia

569

Page 198: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 364

Cariss. Suor Adelaide137

Intanto che sono tutte a Predica le Esercitanti ti scrivo queste

due righe. Noi stiamo tutte bene, eccetuo le tre solite, specialmente poi la Pirola, e l'Angelina, chè secondo mè vanno sempre deteriorando. Gli Esercizi pare che vadano bene, e con quiete, non ostante il gran numero di Esercitanti. Io spero di venire costi Giovedi della ventura settimana, sè a Dio piace, volendo prima soddisfare sè non a tutti almeno, alla maggior parte de' nostri debiti, sè almeno, come ci promisce l'ultimo del mese saremo noi pure pagate di quanto ci viene ancora pel prezzo delle Galette. Sono contenta che abbiate trovato di collocare il Melicone, poiché certamente non ci conveniva a farlo venire a Comonte. Dopo questa altra condotta di Legna non mando più, sino dopo la mia venuta volendo far riposare un poco il Cavallo, ond'essere in stato di condurmi costì: ciò vi dicco, perché non voliate inquietarvi sè non vedete nessuno. Sono contenta delle nuove chè mi dai. Mi è stato assai caro il Lino, e starò attendendone dell'altro. Ti mando i sacchi, e null'altro non sapendo chè mandarti. Salutami tanto Suor Maria, Suor Speranza, e le Figlie. Raccomandate al Signore tutte le nostre Esercitanti acciò possono riportare il frutto di santi esercizi, e noi pure acciò possiamo far sempre la volontà del Signore.

State tutte sane, e consideratemi quale con tutto l'affetto, e premura mi dicco.

Vostra Aff M

Suor Paola Elisa: A caso ché non venissi Giovedi, non stà a pensar male, ma

attribuiscelo, ad altri impegni, dovendo anche Lunedi andare a Leffe.

Alla Molto Rev. Madre La Superiora Suor Adelaide Carsana Villa Campagna

137 Di Bianchi annota: "Comonte 62?".

Lettere opera omnia

570

Page 199: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 365

Cara Suor Adelaide138

Ho ricevuta volentieri la tua Lettera, ed anche quella del Gio:°

Questo mi scrive essere ora contento, non di meno ci vuole del tempo per ristabilire una casa nell'ordine, molto più nuova e con sogetti innesperti: tutta via lo spero nel Signore, e sono contenta. Tu poi non inquietarti, poiché è difficile che ci possa entrare quanto Essi non capiscono, ma lo faranno un poco alla volta a forza di Scuola, e d'esperienza. Ora ti darò le nostre nuove. Sono andata a Leffe con l'intenzione di fermarmi sino alla fine della settimana, ma mi vennero a prendere il giorno dopo, perché Suor Luigia era ammalata. Ritornai dunque a Comonte e trovai la medesima un poco aggravata. Essa aveva il vomito, ed i suoi soliti dolori, ma grazia a Dio non le portarono nessun inconveniente, di maniera che il giorno dopo il mio arrivo venne ancora da basso, e continua ancora a star proprio bene, eccetuato una grande debolezza poiché era già debole prima, ora poi che Le hanno fatto un grosso salasso, e messe le sanguisughe, ti puoi immaginare. Questo è il motivo pel quale bisogna che differisca ancora la mia gita costì: Per il muro di cinta a S.t Maria sento dal Giò: che bisogna differire dopo la vendemia, cosi ho tempo da venire anch'io, riguardo poi alla Barchessa o Portico alla Campagna che desiderano presto, io sarei di parere che tu pregasti il Sig Pietro Scotti che venisse con te alla Campagna, e farle vedere il luogo che abbiamo scelto, sentire il suo parere, concertare per la larghezza, per il tetto, per le arcate, e scrivermi qualche cosa: Egli è persona assai intendente; è ti potrà consigliare bene. Riguardo poi alla Summa richiesta se lo avessi saputo questa Primavera le avrei potuto dare il Capitale di Cologno sebbene di sole quattro o cinque milla Franchi, ma ora lo abbiamo investito con cartelle.

Sento dal Giovanno, che ora si può cavare pochissimo Latte dalla Vacha che hanno alla Campagna: Suor Francesca è meravigliata, mentre era una Bestia buonissima, e bisognerà venderla per poco; mi rincresce assai perche penso che non la tengono da conto, come mi dicce il nostro Gio: che hanno pure un Mansetino che era così bello ed

138 Di Bianchi annota: "Comonte fine 63".

Lettere opera omnia

571

Page 200: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ora fa paura. Il vostro che avete costì vi converà meglio a venderlo piùtosto che mandarlo cola a farlo patire. Tanti saluti a Suor Rosa, ed altre Monache. Attenzione a tuoi doveri, e sorveglianza con le nostre Figlie. Ti saluto di fretta

Tua Aff Com: e Ma

Suor Paola E. Cerioli P.S Se il nostro Capellano vi cercasse qualche cosa a conto

dateglielo, avendoglelo promesso dovendo anch'Egli vivere. Alla Molto Rev: Madre La Rev: Suor Adelaide Carsana Soncino

Lettere opera omnia

572

Page 201: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 366

Cara Suor Adelaide139

Secondo la nostra inteligenza ti mando il Carettino, col Melicone,

6 Sedie piccole, e 6 alte, la Coperta, la biancheria delle Figlie, le scarpe, l'unguento, le posate, le guarnizioni, e lo smorsatojo, e cerino per la Chiesa. Le forbici, e i ferri per i Letti non gli hanno trovati dal Brasi, però mi disse che gli provedera ed io ho aspettato per aver con Esso il conto. L'antiporto considerando che per ora non si può mettere al posto cosi aspetto quando avrò qui i muratori a farlo levare, avendo esso la maestà incassata nel muro; però a caso vi abbisognasse la grandezza qui nella Lettera troverai l'altezza, e larghezza dell'apertura esclusa anche l'incassettatura. La ventura settimana, sè il Signore mi darà grazia guarderò proprio di fare una gita costi, standomi a cuore la scala. Ho dimandato del prezzo dei Legnami. Ecco. I Travelli sono a molto minor prezzo costi poiché dai Fornoni mi hanno dimandato ben inteso dell'altezza di 12 Bra: e mezzo Ita: 0,60 cioè sessanta centesimi al braccio, delli assi poi di mezz'oncia Ita: 1.40 e di questi non vi sarebbe male, ma sono persuasa che poco più, poco meno, gli avrete pagati lo stesso costi. Scrivo cosi di fretta, poiché già sai che ho sempre d'occuparmi. Le robe di Chiesa non sono preparate, e questo che ho promesso alle Figlie lo porterò io. Ho ricevuta la tua Lettera ed hai fatto bene a deciderti a far rasicare il nostro Legname. Ti raccomando a mandarmi il numero delle Esercitanti, di costì, Gandino, e gli altri Paesi. Ti mando pure il Gerlo, e Cavagna. Salutemi tutte le Monache, e Figlie. Qui tutte vi salutano. Non dimenticarti di far scrivere Suor Vincenza a Suoi per li Esercizi. Stà sana, tienti daconto; stà raccolta dovendo tù esser d'esempio alle altre, e considerami quale con tutto l'affetto mi segno.

Tua Affa Com: e Madre

Suor Paola E. Cerioli L'inferiata io non lo ritrovata però sè non si avrà premura la farò

venire da Soncino.

139 Di Bianchi annota: "A Leffe, Comonte".

Lettere opera omnia

573

Page 202: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 367

Cara Suor Adelaide140

Rispondo solo due righe alla tua Lettera jeri ricevuta, e nella

quale rilevai con piacere il felice viaggio di Suor Rosa, e la buona salute di tutte. Questa mattina sono stata a Desenzano con la Cuni, e abbiamo fatta la comunione a quel Santuario; ho tutta la fede che la Beata Vergine compirà in quella figlia la grazia incominciata. Alla fine della settimana puoi mandare a Comonte il Giò: Galeazzo col Caretto, e non dimenticarti il Buttiro, e il Salame con l'Aglio, come le robe terminate, e qualche pagliaricci sè nè avete da libertà. Il Capellano è il Rev:° D. Alessandro Tiraboschi Fratello di S.ra Anna, il quale nè accettò l'incarico assai volentieri, e dopo Pasqua verrà a Soncino ad assumere il suo impegno; io come già sai verrò dopo S. Giuseppe onde alla meglio accomodare la Chiesa, e la Casa, e a dirti la verità ho proprio desiderio: vedi che essendo si prossima la mia venuta il tuo viaggio a Comonte come mi esterni sarebbe affatto innutile, abbi dunque pazienza, che abbiamo poco a rivederci, e con più comodo, fermandomi io qualche tempo. Non ho altre novità, eccetuato che abbiamo ha quest'ora 67 Esercitanti in nota, e che Monache, e Novizie sono tutte in facende a preparare per gli Esercizi, e per le Vestizioni, e io per le due Figlie che vanno dopo Pasqua. Per Predicatore abbiamo il Prevosto di Gorlago. Vi scriverò poi ancora prima che questi incominciano, e poi un altra Letterina prima ancora di S. Giuseppe eppoi sarò costì. Porterò allora le Maniche, e altre cose da lavorare. Intanto augurandovi ogni bene vi lascio e consegno alla custodia amorosa di Gesù Maria e Giuseppe.

Affa Com: e Ma

Suor Paola E. Cerioli

Col Caretto fà condure a Comonte... non sò come si dicce... quelle cose che si mettono di quà, e di là Caretto 141, perché farei volentieri

140 Di Bianchi annota: "Comonte, marzo 63". 141 Sono le "barosse" o "baroccine" come le chiama un'altra volta la Cerioli".

Lettere opera omnia

574

Page 203: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

condure alla Campagna della Foglia per far letto alle Bestie, avendone noi qui molta142

Alla Molto Rev: Madre Superiora Suor Adelaide Carsana Soncino p. Villa Campagna

142 Di Bianchi annota: "Segue scritto da altra mano:

Faccia il piacere mandarci qualche cosa di Biancheria cioè Lenzuoli Foddrette Coperte ecc, ecc, non però guanciali è Materassi non convenendo fare il trasporto, tanti saluti da parte anche di Suor Leonilde Suor Costanza essendo presenti, io poi di tutto Cuore saluto le mie vecchie Consorelle colla speranza di avverne quando verrà Costì la Madre una presto in mia Compagnia cioè Suor Rosa. Le scriverò poi presto una letterina lunga intanto mi segno di lei Affma Sorella Suor Luigia D. S. F.".

Lettere opera omnia

575

Page 204: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 368

Cariss:a Suor Adelaide143

Comonte 15 Febbrajo

Rispondo subito alla tua Lettera jeri ricevuta. Prima ti dirò chè

mi sono dimenticata d'occludere entro la Lettera di Suor Luigia un mio biglietto che aveva preparato; ma non importa; cosi pure per tua norma quando non rispondo a qualche dimanda che mi fai per sapere sè và bene, o nò: sè non rispondo è segno che approvo il tuo operato. Perché alle volte mi dimentico, od ho premura, ma mi pare che quando sono cose importanti, e non mi piaciono rispondo, e le tengo a memoria. Ora eccomi, riguardo alla Quaresima dispensa pure con libertà si le Figlie che le Monache alle quali vedi che pregiudica, o può pregiudicare, lo stesso fà pure riguardo al digiuno; quanto a tè, lascio piena autorità a Suor Rosa di dispensarti e dal digiuno, e dall'oglio com'Ella crede chè più convenga onde mantenerti, e conservarti sana, senza scrupoli. Tieni da conto la Lonni poiché ho grande arlia alla tosse. Il Giovanni vi avrà detto degli Orti, stà ferma, poiché Scotti mi disse che dando solamente un sol orto a due Braccianti e Bifolco assieme, nè vengono ad avere ancora di più de' suoi dipendenti, i quali hanno tre colle per ciascuno, e quando verrà a Soncino glielo dirà egli stesso. Al Fattore gliene darai un poco di quello che vogliamo tener noi; vuol dire chè sè ci deruberanno, faremo entro campo. Vi scriverò poi con più comodo, ed anche alle Figlie. Intanto procura di animare le tue Figlie, e compagne a passar santamente questo tempo di Quaresima, più con l'esempio che le parole, più con l'esatezza a propri doveri che con l'austerità. Mi sono dimenticata di mandarvi il Libro della Quaresima, e mi rincresce perché il Giò: non lo vorrei mandar più sino sotto gli Esercizi che saranno in principio di Marzo. Guarda si trovi qualche Libro chè tratti della passione di nostro Signore, essendo proprio queste le Meditazioni adatate per la Quaresima. Farò dimandare a Scotti sè avesse occasione per Soncino, cosi allora manderei a Costanzo N° 16 pezzi da 20 f: chè intanto potrete mandare a farveli imprestare perché Giò: gli arischiava mal

143 Di Bianchi annota: "1863

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villa Campagna".

Lettere opera omnia

576

Page 205: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

volentieri. Sono un poco inquieta per la nomina del Cappellano, quantunque procuri di mettermi in pace, confidata in Dio, ché farà sempre ancora la sua SS: volontà, e ci darà quello chè conoscerà più adatato per noi, e le circostanze del paese. Basta, questa settimana saprò qualche cosa, avendone due, ma uno mi sarebbe più caro dell'altro, e tutto stà a Monsignore. Queste cose però tenetele in voi, né parlatene con chi chè sia. Intanto ti saluto caramente assieme alle due nostre Compagne. Voleva farti due righe, e questa è già la terza pagina, ho scritto cosi di tutta fretta. Mi sono pure dimenticata di mandarti le pazienze, le pezze, il magetto ecc. ma le Monache lasciono pensare tutto a mè, ed io ho si poca memoria...

Ti ringrazio delle pazienze fatte, del Cestolino, dei bambini tutto belli, specialmente le crocette. State tutte sane, e credetemi che ho voglia di vedervi, ma sarà difficile prima di S. Giuseppe. Passono questi giorni con tanta rapidità! Addio ritroviamoci spesso al Calvario, e all'Orto degli Ulivi con nostro Signore e la SS: Vergine, e preghiamolo che ci applichi i meriti de' suoi patimenti

Vostra Affa Suor Paola Eli: Cerioli

Lettere opera omnia

577

Page 206: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 369

Cara Suor Adelaide144

Già avrai ricevuta una mia Lettera nella quale ti diceva di

lasciar venire Suor Rosa a Comonte a condure la Gamberini e la Catterina, quindi mando apposito il Giovani acciò stià costì sino che ritorna Suor Rosa, avendovi sempre a cuore a motivo dei molti Ladri, come mi dicce il medesimo che vi sono da quelle parti, sebbene credo che voi altre non abbiate timore poiché non mè nè parlate, ma io ora che io lo sò sono sempre inquieta e non desidero che trovarmi con voi a S.a Maria. Invece della Gamberini, e la Catterina vi manderei l'Armelina, perché è molto coraggiosa, e l'altra poi non saprei, sentirò cosa dice S. Rosa. La medesima poi ti racconterà tutte le novità di Comonte, ed a noi dirà le vostre, avendone gran desiderio. Mandaci i Pagliaricchi che hai in libertà quando ritornerà il Giò: Ti mando un altra veste, due cottoli, e un Grembiale, che servirà poi per tè. Stà allegra, confidata in Dio senza timori, e scrupoli e considerami quale mi segno.

Tua Affa Com: e M.

Suor Paola E, Cerioli Saluti tanti a te e Suor Maria Alla Rev. Superiora Suor Adelaide Carsana Villacampagna

144 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, prima di Aprile 1863".

Raccolta Suore suggerisce: "Fine febbraio 1863".

Lettere opera omnia

578

Page 207: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 370

Mia Cara Suor Adelaide145

Vi mando un Orologio a pendolo invece di quel di tasca.

Bisognerebbe che lo collocasti nella stanza d'ingresso entrando in Casa, da parte dell'Antiporto a mezza luce, dove vi era, e vi sarà forze ancora il vaso grande, ed attacarlo più in alto ché si può onde stia montato di più. Dopo che avrete attaccati i pesi alle due corde, sè nè avanza di corda tagliatela via perché non fà chè imbrogliarsi. A quella corda chè vi trovarete legato in fondo un poco di cordone bianco vi và messo il contrapeso più grosso. Quell'altra cordicina poi che vi vedrete, con un piccolo peso è per montare la sveglia, ma non posso spiegarvi in scritto come si fà, ma questo non importa. Il pendolo fattelo passare dove vi è il cordone e attaccatelo sopra. Spero chè avrai capito, ed anderà bene, ma bisogna ricordarsi di montarlo. Suona anche la mezza. A caso chè vi accomodasse attaccarlo di qualche altra parte fatte come credete, però la campana è forte è mi sembra che in qualunque luogo lo collochiate si sentirà. Non vi mando né la Calce, né i mattoni, perché dovendo comperarli a dannaro (non avendo più legna) desidero sapere prima che cosa fanno costì di prezzo, onde regolarmi sè conviene fare la condotta. Sè il tempo fosse opportuno desiderarei chè facesti dare l'imbiancatura alle Stanze del Cappellano, e metterle all'ordine come, in quel modo che aveva concertato perché sè mai ci combinassimo col Cappellano chè proposce Monsi: Vescovo (il quale sarebbe ancora il primo) potrebbe darsi chè volesse venire a vederle, eppoi anche per l'odore della Calce. Ti raccomando quando incominciamo, di lasciarci il Fattore per la sorveglianza: riguardo al manuale non ti sembra che converebbe forze di più lasciarci il Gio: Galeazzo invece di quei piccoli Raggazzetti? Però tù sei sul luogo, fà come convien meglio, con tutta libertà. Mandami per il Gio: la misura del Telajo della Finestra sopra la Scala in S:a Maria poiché l'altra l'ho perduta, onde lo possa far fare. Ho ricevuto la misura del Reffettorio, ma a scanzo sbaglio ditemi sè la lunghezza v'intendete dal muro

145 Di Bianchi annota: "Prima di Pasqua 1863. Primo Cap. D. Alessandro Tiraboschi

(vedi Epistola della raccolta di P. Di Bianchi n° 358)". Raccolta Suore suggerisce: "Gennaio 1863". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villacampagna.

Lettere opera omnia

579

Page 208: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

dell'Ortaglia al portico, e la larghezza dal muro della Cascina, a l'altra stanza.

Termino perché è dopo Cena, e vi saluto tutte tre caramente. Addio, Addio facciamo bene

Vostra Affa Madre e Com

Suor Paola Eli: Cerioli Compatite alla fretta, e alla cattiva scrittura ma credete che ho

sempre qualche cosa Ho da fare, o d'ascoltare. Ti mando il conto del Ginevra, e 9 Napoleoncini. Scrivemi sè ti

ho da mandare dei dannari. e come stai di Cassa. Penso però bene di mandarti 2 Napole:i perché forze ti

abbisogneranno per i muratori od altro

Lettere opera omnia

580

Page 209: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 371

Cariss: Suor Adelaide146

Non potendo il giorno che ti aveva detto venire costi, mando il

Giovanni, giacché contava pure di recarsi a lavorare alla Campagna, onde non ti inquieti, né pensi male non vedendomi comparire. Io stò bene, cosi pure le Monache, e tardo di qualche giorno la mia avenuta, onde terminare di dare fine a tanti picoli impegni chè abbiamo per la mano, ma spero alla più lunga di venire Lunedi.

Non ti sò dire quanto a mè pure prema, e lo desideri, ma ci vuole pazienza e adatarsi ai bisogni, e alle circostanze. Non ti dicco altro riservandomi raccontarti tutto a voce. Forze Sabbato verrà il Ravelli a prendere la Legna di Fascine, non avendone, più e ti scriverò sè posso ancor due righe. Stà sana, salutemi le Monache, e Figlie, e considerami quale mi segno.

Tua Aff Com: e Ma.

Suor Paola E: Cerioli Alla Rev. Madre Superiora Suor Adelaide Carsana VILLACAMPAGNA

146 Di Bianchi suggerisce: "1862".

Lettere opera omnia

581

Page 210: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 372

Cara Suro Adelaide147

Da qualche giorno abbiamo concertato con Suor Luigia la

maniera di poter far venire a Comonte la Catterina, e la Gamberina, ma per i Telai avendo molto lavoro, e per Pagliaricci, e per le Vesti delle Novizie, e anche delle Tele estere, e che tutte premono, e l'altra poi per la Campagna cosi diccevamo di farle condure a Comonte da Suor Rosa e prendere il Nollo da quel Uomo che ci condusse quella volta da S.ta Maria alla Campagna, che mi sembra sarà discretto sul prezzo. Vengono una mattina, e ritorna alla Campagna il giorno dopo, cosi sarà contenta spero anche Suor Rosa essendo tanto che non mi vede. Voleva venir io, ma mi sembra un poco di strapazzo, d'altronde non ho motivo rilevante da intraprendere questo viaggio, e cerco tenermi da conto essendo prossimi gli Esercizi. Non ti dò altre novità poiché le racconterà poi Suor Rosa al suo ritorno. Intanto che è bel tempo, e belle strade bisognarebbe che venisse subito. Addio, stà sana, e con Dio

Tua Affa Com: Suor Paola E. Cerioli

Preme Alla Molto Rev. Superiora Suor Adelaide Carsana SONCINO P. Villacampagna

147 Di Bianchi suggerisce: "Dal timbro postale Comonte 19 Febbraio 1863".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di febbraio 1863".

Lettere opera omnia

582

Page 211: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 373

Cara Suor Adelaide148

Bisogna aver pazienza, e lasciar venire a Comonte oltre la

Marianna anche Suor Nazarena perche abbiamo Suor Angela un pò incomodata, quindi ci sarebbe assai necessaria. Vuol dire che intanto costì puoi fare da cuciniera te, ovvero cambiare Suor Vincenza, e mandar essa in Cucina, basta t'ingegnerai in qualche maniera. Non dimenticarti di mandarmi quella Coperta, o Lenzuolo di tela rosso, che vogliamo adoperare di fare delle tende intorno i Confessionari; cosi pure tutte le coperte che puoi, sia poi delle Monache, o delle Figlie ce nè abbisognerebbero 12. La Caffettiera del Caffe, e Latte I due Lumini che avete comperati a Gandino, anzi sarebbe bene che nè ordinasti ancora di simili una dozzina, essendo essi assai belli, e forti. Mando una Lettera alla Suor Vincenza, perché desidera sapere chi è questa Maria Valsechi che ci raccomandano, di che condizione è, di che abilità, di chè età ecc, e ciò per nostra norma. Mando della Catterina per fare un Vestito intiero, anche alla Valota, cosi mando alla medesima l'involto che le mandò mia Nipote. Mondo pure un poco di Aghi, di Spili, di Cottone ma poco di tutto avendo dovuto mandarne anche a Soncino, cosi 3 Forbici per quelle alle quali le ho promesse, 3 Librettini, e 3 Crocifissi, di dare alle altre. Tre Cavagnoli, uno per la Giacomina, un altro la Betta, e l'altro la Valota. Io grazie a Dio sto bene come pure le Monache che sono tutte infacende per li SS:i Esercizi. Salutemi tutte le tue Monache, e le Figlie. Dimani e il giorno di Santa Croce, viviamo ad essa attaccate sè vogliamo aver parte alla gloria. Stà sana e considerami

Tua Affa Com: e Madre Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Suor Adelaide Carsana LEFFE

148 Di Bianchi suggerisce: "Comonte 13 Settembre 1863".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Marzo 1864".

Lettere opera omnia

583

Page 212: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 374

Cara Suor Adelaide149

Mando la Catterina assieme le Giovani di Leffe; guarda che la

Marì ti porterà tre Franchi essendo essa stata alla prima tavola. In tanto che non ho altra Donna da mandarti per portinaja tieni ancora la Catterina per poter mandare attorno per le spese, eppoi anche per accompagnare la Seta quando l'avrai terminata. Serveti della tua portinaja e non di questa, o quella per mandare a fare le spese, perché a dirti la verità mi sembra che non vadi bene, molto più poi qui a Leffe.

Qualora a solare quella stanza importi soli due Marenghi puoi dare incombenza al Sig. Battista di farla fare, avendo grande desiderio di vedere le Scuole d'abbasso. Ti mando copia della scrittura che feci fare al Sig. Antonio, onde ti possa servire in quello che riguarda l'assofittare. Dimanda cosa ci vogliono dare di quel piccolo Orto che sè sarà un prezzo conveniente lo dirò al Sig Antonio150, il quale poi stabilirà un giorno onde si porte qui per fare la scrittura. La Catterina ti dirà poi altre cose che cosi di fretta non posso scriverti.

La Bottega giàché si ha tutta la puoi far fare, e doppo chiuderla fino che ci verrà fuori il momento di darla via. Perdona alle grandi cancellature, e considerami.

Sè ti pare che a far aprire la Bottega il Caffettere l'abbia ancora da ricercare, allora tralascia, e aspettiamo un altro momento. Addio.

Tua Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli Alla Molto Rev. Madre Suor Adelaide Carsana Leffe

149 Di Bianchi suggerisce: "Comonte 1862. Vedi Epistola della raccolta di P. Di

Bianchi n° 366". Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di Aprile 1864".

150 Di Bianchi annota: "Piccinelli".

Lettere opera omnia

584

Page 213: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 375

Cara Suor Adelaide151

Ho sentito con dispiacere della tua indisposizione, ma voglio

sperare che sia una semplice costipazione: in tutte le maniere ti prego a scrivermi, o farmi scrivere come ti trovi per mia quiete. Oltre poi per sapere di tua salute mando appositamente un Uomo per un altro motivo come ora ti dirò. E' stata qui questa mattina la Figlia dell'Oste che abita vicino all'abbitazione nostra di costì, pregandomi caldamente di voler dare in affitto a quel loro parente Caffettiere la Bottega d'aprirsi con altre due, o tre stanze in Casa di Suor Costanza: io informata della medesima risposi decisamente di nò, adducendo per motivo che stavamo per venderla, come in fatti è la verità, ed un affittuale di più nella Casa ci poteva portare pregiudizio al negozio, ma questa Giovane istando sempre più, che almeno, almeno gli affittassi la Bottega le risposi che avrei scritto qualche cosa a te in proposito. Tù dunque sai il mio sentimento; della Casa non affittiamone più, né a questo né ad altri onde non compromettersi, e cosi anche essere più facile a vendersi a caso che la Sorella di D. Michele aumenti la sua offerta.

Sè però fosti corsa in parola d'affittarle la Bottega, dopo che tè stessa l'avrai fatta accomodare e non Lui, e d'accordi col prezzo fatti dare l'affitto intiero anticipato, quando però non sii corsa in parola diversamente che ci vorrebbe pazienza152, che consegnerà quando le darai la chiave, perché diversamente avresti dei dispiaceri, eppoi non darli l'ingresso che dalla Bottega entri in Casa, ma fà bene chiudere l'uscio; e fatti consegnare la Chiave. Cosi all'Abitazione non verrebbe a portare nessun pregiudizio a caso venissimo alla determinazione di venderla.

Dalla stessa giovane Ostiera che fù qui questa mattina ho sentito che hai fatta l'affittanza con la Vedova, come eravamo state d'inteligenza, ma ho sentito con dispiacere (sè almeno è vero) che la

151 Di Bianchi annota: "Comonte Prima Nov. 1862 (vedi Epistola della raccolta di P.

Di Bianchi n° 365)" Raccolta Suore suggerisce: "Fine Febbraio 1864". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

152 Questa frase è scritta sopra la riga.

Lettere opera omnia

585

Page 214: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

medesima sarebbe persuasa di cedere una qualche sua stanza al Caffettiere, quindi ti prevengo di farle dire che noi non vogliamo che Essa assoffitti e questo metterlielo in scrittura, che sè vuoi mi farò fare una copia dal Sig. Antonio, e te la manderò, però credo che sia una buona Donna, e non avremo disturbi. Riguardo poi al Sig. Dottor Fiori, sento da Suor Costanza chè è un buon Uomo però se sei impegnata lasciamo correre, ma affitto anticipato, salvo sempre che tu non sia corsa in parola diversamente per non sfigurare, prezzo onesto, per un anno, e quello che più conta che non abbia da sottofittare ad alcuno. Non aver premura che non ci mancheranno né gli affittuali, né i compratori. Guarda di non ingannarti col Fiori che invece del Dottore non sia suo Fratello.

I nostri Esercizi per ora vanno bene. Salutemi tutte, e dami di tè buone nuove. Ti saluto di fretta essendo già tardi. Il Signore ci benedica, e ci custodisca.

Tua Aff Com: e Ma

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

586

Page 215: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 376

Cara Suor Adelaide153

Rispondo adirittura al finale della tua Lettera. Hai fatto assai

bene a dar la minestra al Giovanni, e continua pure a soccorerlo in tutto quello chè puoi sino a chè nè ha da bisogno. Sento che il medesimo non ha il Letto, e stà in quello del Fattore ciò mi rincrescerebbe; quindi sè fosse vero bisognarebbe darli un pagliariccio con cavaletti. Sperò chè non sarà malattia di conseguenza, e presto si remetterà in saluto. Non vendiamo più Melicone, poiché è troppo a basso prezzo d'altronde ora possiamo andare avanti senza. Hai fatto bene a ritenerti i dannari rimasti poiché noi in questo momento non nè abbiamo di grande necessità avendo venduto noi pure il Melicone di maniera che ora non nè abbiamo più un grano sul Solajo, e bisogna chè cè nè mandiate almeno una Somma per ora. Sono assai contenta chè abbiate passate in quiete il giorno della festa, e benedetto sia il Signore. Diportatevi bene sè viene Monsignor Vescovo, poiché dal canto nostro abbiamo da fare di tutto pel bene del nostro Istituto, ma già non ne dubito poiché il Signore dà sempre la grazia. Noi stiamo tutte bene, eccetuate le nostre poche cronache, ed ancora mè un poco di tosse. Ho restituito al Novelli i suoi dannari, e spero che con quelli chè caveremo ancora dalle Galette, possiamo rimetterci nuovamente in giornata. Non mi hai detto nulla del Napoleoncino che ti ho spedito per mezzo del Giovanni, bisogna chè ti sii dimenticata. Sè mai credi, e ti avanza dannari dalli pure a conto a Fattore ma salvate qualche cosa pel venturo ordinario, dopo poi guardaremo di mandarti sempre qualche cosa. E' stato qui lo zio di Suor Nazarena, e ha soddisfatto per sua Nipote. Mi saprai poi dire mano, mano chè battono il Melicone, per regolarmi a mandarlo a prendere. Mando due Caretti col Galeazzo per condurci la Legna grossa, ma ho creduto bene di tenere a Comonte il nostro Cavallo, sembrandomi troppo strepazzo, e lo manderò in vece Venerdì. Salutemi tanto Suor Rosa, e Suor Maria, e state tutte unite allegre, e raccolte nel Signore. Dite una parola anche

153 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Raccolta Suore suggerisce: "Fine agosto 1862". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

587

Page 216: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

per mè al vostro S: Giuseppe, e consideratemi quale con tutto l'affetto mi segno.

Aff Com: e Madre

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

588

Page 217: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 377

Cara Suor Adelaide154

Credo bene di mandarti ancora un altra ajutante per la tua Casa,

perché le nostre Figlie costì nel tempo delle Scuole rimangono sempre sole perché tù hai i tuoi impegni, e Suor Nazarena la cucina, e questo pensiero mi dava fastidio, avendo Esse molto bisogno di custodia, e sorveglianza essendo questo il nostro primo scopo. Non avendo dunque una Monacha disponibile ti manda una Novizia, la quale essendo di sua natura quieta, e raccolta spero non le farà danno a stare lontana dagli occhi della sua Maestra. A questa dunque affiderai la Scuola estera delle mezzanelle, cioè la metterai al luogo di Suor Colomba, alla quale poi affiderai per intiero le nostre Figlie. Per due, o tre giorni però bisognerà che Suor Colomba stia ancora in Scuola per insegnare alla nuova Maestra i metodi, e regolamenti, onde fare le cose bene, e in regola. Adesso poi che le nostre Figlie avranno la Loro Maestra disponibile (cioè Suor Colomba) ti raccomando che tengono il loro metodo regolare, e farle la sua ora di studio la mattina, e il dopo pranzo, e in questo Suor Colomba farà bene. Ti raccomando poi anche tutte le sere tù di fare un Ora di studio a Suor Nazarena, la Novizia nuova, e Suor Colomba, mettendo in tanto con le nostre Figlie Suor Leonilde, raccomandandole che in tanto Ella né scriva, ne faccia l'avori di applicazione, ma fili onde stare attenta155, e la potrai fare dalle 6 ore alle 7. e dalle 7 alle 7 e mezza la Lezione bastando che vadi in Cucina Suor Nazarena mezz'ora prima di Cena con la Catterina: Fà provedere i Libbri che abbisogna, ma procura di farla in regola, e bene. Dimanda a Suor Leonilda sè sà dove hanno messo il Libro ch'Ella adoperava a S.t Maria per fare la Domenica l'Istruzione alle Estere e aspetto la risposta subito. Mando il Grembiule di Suor Leonilde, acciò non porti l'altro essendo si bello. Sè hai qualche Velo d'avvanzo, o Cuffia mandameli.

Adesso nelle Ricreazioni Festive fa stare la Giovanina in vece di Suor Colomba, la quale la lascerai di sopra assieme le nostre Figlie. le

154 Di Bianchi suggerisce: "Soncino"

Raccolta Suore suggerisce: "1° Gennaio 1864". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

155 Sul manoscritto appare inserito a lato da "raccomandandole".

Lettere opera omnia

589

Page 218: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

altre tutte con te state nelle ricreazioni festive. Con la Giovanina abbi pazienza essendo assai timida, ed avendo bisogno di molto animarla. Ti saluto tanto assieme a Suor Nazarena, Suor Leonilde, Suor Colomba, Figlie e Catterina.

Tua Aff Com e Madre

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

590

Page 219: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 378

Cara Suor Adelaide156

Comonte 12 Luglio

Ti voleva mandare il Carettino, secondo la nostra inteligenza, ma

dovendo aspettare forze sina la fine della Settimana cosi ti scrivo intanto queste due righe acciò non resti inquieta vedendo a capitare nessuno. Domenica è stata a Comonte la Sig. Rossi, e mi condusse una giovane di 25 anni (credo) che ho accettata per portinaja di costi, e la condurò io entro il mese, sè il Signore mi da grazia. Abbiamo qui anche quella Novizia d'Albino, e da quello che pare sembra un buono sogetto. Desidero assai di venire costì per incominciare la fabbrica della porteria, ed il Dormitorio per le figlie ed ho pregato il Sig Antonio157 di venire un giorno esso pure costì per contrattarci, e provederci il Legname e veder pure il Disegno. Mi pare però che il Sig Prevosto di Bianzano, mi avesse detto che parte dei Legnami per travelli, gli avressimo avuti anche noi, però sè è vero tù in questo frattempo guarda di farli preparare al Convento, servendoti del Carettino, sè mai vè nè fossero alla Famosa, onde regolarsi, e tanto meno provederne. Sè potessimo combinare anche quando viene costì il Sig Antonio, di vendere, e fare scrittura di quel piccolo Orticello di Suor Costanza, come anche terminare i nostri conti col Zambaiti, al quale lo pregato che incominciasse a scriverle, mi sarebbe tutte carissimo. Desiderarei assai che tutte queste cose venissero in mente a te, ma invece tocca sempre a mè a pensar tutto; Bisogna non solo tener la mente occupata nelle piccole cosette di Casa, che a queste può pensare l'assistente, ma ad interessi ed impegni più rilevanti. Abbiamo ancora da vendere il Vino a Spinone, e poi bisogna anche porvi pensiero colà perché mi sembra un affare magro a mettervi ivi per Massaro un Uomo che bisognerà darli da vivere col S.t Martino non avendo esso niente. Ti raccomando di parlare al Sig D. Michele per riguardo ancora alla Lettera del Debito di Suor Costanza con la

156 Di Bianchi suggerisce: "1863".

Raccolta Suore suggerisce: "1864". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

157 Di Bianchi annota: Piccinelli.

Lettere opera omnia

591

Page 220: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Congrega salesiana. Vi sarebbe ancora altri impegni costi che tralascio per non importunarti. Quando viene il Carettino ho pensato di mandare un Peso di Lino a regalare al Sig Battista, non sapendo io come contracambiare a tante obbligazioni che Le professiamo. Intanto ti saluto con tutto l'affetto assieme alle tue Compagne, e Figlie, e con la speranza di presto venire in vostra compagnia mi segno.

Tua Affa Madre

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

592

Page 221: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 379

Cara Suor Adelaide158,

Ti mando la libreria, le camiccie, ecc. La Cottonina te ne mando un poco, perché ne abbiamo poca, però ad un'altra occasione te ne manderò dell'altra. Mando i libri a Suor Marta secondo la nostra intelligenza, e le avrei scritto volentieri, ma ho sempre avuto qualche cosa. Ti mando poi la roba, come mi avevi chiesto, per l'abito del Giovanni con la sua fodra ecc, ma a dirti la verità, mi sembra troppo bella, perché ho paura che si abbia da distinguere; però io per ora metterei via la roba, o se ne avesse proprio di bisogno gli farei intanto i calzoni; perché il gilè lo ha nuovo dell'anno scorso; basta se non ne ha più che estrema necessità pensiamo bene prima di adoperar questa roba, nel caso compreremo un poco di fustagno, ovvero adopereremo della roba che faremo noi in casa, come quella dell'anno scorso. Mi ha fatto poca meraviglia, e mi dà poco fastidio la partenza del Gianmaria. Era un povero martirello. Noi abbiamo bisogno di uomini di anima e risolti, e S. Giuseppe ce ne manderà. Io prendo sempre più anima quanto più vedo le cose andar in terra. Ho scritto al Giovanni che se vede pericolo di raffreddamento nella Casa per questa partenza, lo mandi via subito; cosi sarei persuasa di lasciar andar anche il Pietro; perché quando incominciano a starvi mal volentieri e dire che vogliono andare, non fanno più bene. Dalla lettera del Giovanni sentirai il motivo, perché difficilmente posso far una gita costì. Ti raccomando di sollecitar i muratori alla Campagna, e raccomandar al Giovanni di parlar ad essi chiaro e farli sbrigare, onde incominciare anche noi il nostro muro, che sono sempre più contenta che mi sia venuto in mente d'incominciarlo là in fondo. Vuol dire che se non potremo quest'anno, l'anno venturo ripararemo anche lì in principio per le galline. Riguardo al Capitale dello Scotti, come mi scrive Suor Rosa che lo vorrebbe pel 68, mi rincresce ad impegnarmi, essendovi ancora tre anni; però senza legarmi, a caso potessi darglielo anche l'anno venturo glielo darò. Ti raccomando, se date principio al muro, di far estirpare la siepe un poco per volta, mano, mano che fate

158 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Settembre 1865 (vedi Epistola della raccolta di P.

Di Bianchi n° 180. Corr. 137, 149". Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di settembre 1865".

Lettere opera omnia

593

Page 222: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

il muro, per non lasciar tutto allo sbaraglio: e prima di tutto mettervi le sue palline per veder anche voi, e far vedere allo Scotti cosa fanno i muratori. Se potrò appena, appena, guarderò di far la gita. Salutami tanto, tanto la Rev.da Superiora, Suor Marta e tutte. Suor Luigia sta bene, cosi noi tutte, grazie a Dio. Ti saluto tu pure di cuore e credimi

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli [...] Madre [...] Carsana SONCINO

Lettere opera omnia

594

Page 223: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 380

Cara Suor Adelaide159

Bisogna che mi sapi dire il giorno che manderai a Comonte il

Caretto per poter avertire il Fratello del Giacomino del giorno poi che ritornerà costì onde il medesimo venga a Comonte la sera. Cosi abbiamo combinato col Rev: Prevosto di Filago. Egli non viene ne come Fratello, ne come Figliuolo, bensi come lavorante, però può stare assieme e con gli uni e con gli altri essendo Egli buon Figliuolo. Ecco, io ho scritto al Gio: che dirà in Casa, che stante le buone informazioni avute di questo soggetto lo tratta come uno della Famiglia, Egli poi si regolerà in causa, e dove metterlo a dormire, ed altro: io non posso dir nulla non avendolo veduto. Col Caretto mi manderai la Rachele, la Felice, ed invece della Mercede, che per ora lascio qui, mandateci la Maria. Venendo la Maria a Comonte, non state a vestire la Maffi da Figlia anziana perche prima voglio farla venire anch'essa a Comonte, e vedere a che ci può giovare, ed essere utile all'Istituto. Ella verra poi qui con altra occasione. Suor Nazarena mi scrisce che i suoi Bigati sono morti la mettà e l'altra metta sono per morire. Io non sò a che attribuire questa cosa, mentre i Bigati del Giò: alla Famosa vanno al Bosco bene. A Spinone, il Luigi fa niente, l'altro poco.

Ti raccomando quelle Latrine di far accomodare, come anche da rimettere quei pochi coppi sul muro in fondo l'ortaglia, diversamente sofrirà la muraglia. Sè il Sig Consolandi avesse dei Coppi, e si potesse comperarli a buon prezzo non sarebbe male a provederli per il portico che si vuol fare alla Campagna, anche solo una mettà di quelli che abbisognano, sempre intendiamoci che vengono all'infimo prezzo e ne prenderai intanto due milla. Abbiamo comperato 3 Pesi di Galette per fare la semente, vedremo poi sè sortirà bella. Sono dietro a preparare la roba per i Calzoni dei Figliuoli, eppoi farò fare quella per i Gilè. Quantunque buono raccomanda al Gio: che sorvegli il Fratello del Giovannino, e guardi e veda, e ascolti, ciò che dice e ch'Egli fà. Scrivimi sempre qualche cosa dei Fratelli, e dei Figli, come pure, come fanno le nostre Figlie: non dubito che con Suor Marta si

159 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Maggio 1865 (vedi Epistola della raccolta di P.

Di Bianchi n° 440, 343, 409) Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di giugno 1865".

Lettere opera omnia

595

Page 224: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

assoderanno un poco: solamente non bisogna lasciarle sole. Scrivemi con tutta libertà, e confidenza come faresti con una Madre, che come tale ti ho la premura, e l'affezione. Tanti saluti alla Rev.a Superiora, che ringrazio delle sue infinite sue premure. Saluti pure a Suor Marta, e tutte. Nelle tue faccende; e nei tuoi viaggi tieni lo spirito in Dio pel quale viviamo, e pel quale devono essere tutte indirizzate le nostre azioni. Egli ti conservi, e ti benedica

Tua Affa madre Suor Paola E.a Cerioli

Guarda che il Gio: tenga ordine con la distribuzione del Lavoro

ai Figli, ed ai Fratelli, poiché a momenti vi sarà la seganda che possono fare essi: intanto dieno dietro ad incolmare quando fanno questi lavori bisogna di merenda dare ad essi o Latte o frutta.

Lettere opera omnia

596

Page 225: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 381

Cara Suor Adelaide160

Abbiamo ricevuto il Melicone, ed ora mando tutti due i Cavalli

onde provarli sotto la Careta, Sè però il Giovanni volesse venire a Comonte, chè farebbe molto bene, per non approfittarsi della troppa bontà del Fattore, allora il Giovanni Galeazzo verrebbe a Comonte col Caretto, e l'altro Cavallo col Fattore, ovvero con qualche bracciante (cercandoli costi un qualche Bagher) condurebbe a Comonte il Giovanni. Ecco, io farei cosi. Ora ti darò l'orario. La levata a 5. 2|2 il pranzo alle 12 poiché non si merenda più eccetuate le Figlie chè vanno in Campagna, e chi le conduce. La Cena subito dopo il Rosario, perché dopo la ricreazione vi è l'istruzione della Dottrina, eppoi continuano a lavorare sino a l'ora del riposo, come continueranno a fare tutto l'inverno. Voi altre essendo sole 3 Monache, potete Cenare subito dopo la Vizita al SS:° Sacramento e fare la ricreazione con le Figlie, e dopo sedervi con Esse a lavorare sino a l'ora del riposo cioè 9. 2|2 Ti raccomando di far fare dopo la ricreazione della sera la mezz'ora di silenzio, come si costuma qui dedicandola ora a S. Giuseppe, ora alla Madonna, in somma come già sai. Quanto al prezzo dell'uva io non sono mal contenta. Tù però, alle volte quando vi è molta necessità, e le cose sono di poca importanza, puoi arbitrarti interpretando la nostra volonta, mi pare d'avertelo detto ancora. Il salasso mi sembra chè mi abbia giovato, e di star un pò meglio della mia tosse, però sè non sono perfettamente guarita non verrò alla Campagna, questo mese, il Mese d'Ottobre poi sè il Signore mi fà la grazia conto passarlo tutto costì. La settimana ventura avremo noi pure la Vendemia, e poi faremo i conti delle Galette coi Massari, cosi vedremo come stiamo di Cassa. Salutemi S. Rosa. S. Maria, e le Figlie. Conservatevi sane, e consideratemi.

Vostra Aff Com: e M Suor Paola E. Cerioli

160 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Settembre 1862".

Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di settembre 1862".

Lettere opera omnia

597

Page 226: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

P. S. Del Vino bevetene un bicchiere la mattina e la sera, poiché facciamo così anche noi.

Tutte le Feste, e le Domeni: date da merenda alle Figlie. Alla sera state tutte nella Sala vecchia a passare le vostre serate.

Alla Molto Rev. Madre Suor Adelaide Carsana Campagna

Lettere opera omnia

598

Page 227: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 382

Cara Suor Adelaide161

Mando ancora un carico di Sternami per la Campagna, ma

dimani ho detto al Giovanni di ritornare perché mi preme Meroldì di mandarvi la vostra Superiora poiché ora grazie a Dio Suor Luigia sta proprio bene, ma desiderava tenerla qui ancora questi due giorni. Meroldì dunque spero proprio l'avrete costi, perché a dirti la verità mi sta ora questa Casa assai a cuore, e perché avete delle Novizie, e tu vi puoi tendere poco avendo la Campagna, quantunque però farai quanto potrai. Il Sig Antonio Donadoni mi pregò di saperli dire (sè è possibile dimani per mezzo del Gio:) sè vi sono delle Tavole di Bigati usate da comperare, e quanto vogliono, poiché verebbe poi a Soncino a vederle e comperarne, e allora forze ne potressimo comperare anche noi, che comperandone tante faciliterebbero meglio sul prezzo. Scrivo altro, lasciando alla tua Superiora il raccontarti tutto. Solo ti raccomando attenzione a tuoi doveri, e lo spirito interiore onde ti faccia operare da vera Religiosa, e Suora della Sacra Famiglia. Saluti a tutti, ed ai Fratelli.

Tua Aff Madre

Suor Paola Eli: Cerioli Alla Rev. Suor Adelaide Carsana Soncino

161 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Febbraio 1865".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di febbraio 1865".

Lettere opera omnia

599

Page 228: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 383

Cara Suor Adelajde162

Questa volta ti abbiamo fatto aspettare, ma una cosa, o l'altra

non si ha mai potuto mandare il Giò., e si ti dicco con verità chè quando sono a Comonte penso di più alla Casa della Campagna, chè quando sono alla Campagna a quella di Comonte. Questo dicceva alle mie Monache jeri sera, le quali facendosi le meraviglie, io faceva lor capire, chè Esse le consideravo ancora in Famiglia, e le altre come fuori di Casa, e per questo mi stavano più al cuore. Và bene? Vi mando mezza Somma di Melicone per uso della Casa chè in quanto a Braccianti ditte al Fattore che facciono come faccevano lo scorzo anno, cioè sè lo facciono imprestare dal Molinaro, chè glielo restituiranno alla raccolta, poiché noi sul solajo nè abbiamo solamente 7 Somme. Onde ti lascio immaginare. Questa notte ci hanno portata via la Caldaja dal Fornello della Filanda, e tutta quella roba chè hanno trovata di fuori, cioè 1 Coperta di Lana, 3 tovaglie di Chiesa, qualche Camicia ed altre piccole robe.

Ho ritirato l'interesse della città, ed ho mandato a Scotti 20 Napoleoncini per dare a Consolandi, e gli altri 20 prendo tempo sino a tutto il mese d'Agosto. Mando poi a te altri 20 Napoleoncini ai quavi vi aggiungerai ancora 37 Fra: e gli manderai a Scotti per saldo del conto, che hai tù in mano. Riguardo a Costanzo al quale andava ancora 354,61 Ause mandali a dire dal Fattore chè si tenga l'importo della Seta, e il rimante guarda di poterglieli dare tù; riccordati d'incontrarli il 1|4 d'oncia di Semente.

Pagati questi due ci resterà ancora i 20 Napoleoncini dei Consolandi, e i soldi degli Agravi per questo Agosto che farà presto a venire, e guardaremo di metterli assieme. Ti dicco in verità chè non sono mai stata in tanta necessità, ma speriamo chè il Signore, e S. Giuseppe ci ajuteranno come fanno sempre.

Non ho ancora veduto il sig. Antonio, né il Sig Canonico, quindi per ora non ti posso dire nulla di S. Maria; Sabato aspettiamo Monsi: Vescovo per le due vestizioni, ed allora dimanderò anche di questo

162 Di Bianchi annota: "Comonte 1862 Giugno".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di giugno 1862". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villacampagna.

Lettere opera omnia

600

Page 229: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

acquisto, vedo però tutta la probalità chè possa andare a monte. Il Signore faccia la sua SS: volontà. Abbiamo pensato con le Monache, di scegliere ancora tutti mesi gli Uffici del S. Cuore come facevamo una volta, e di servirsi pure del primo Libretto, come più facile, cosi mando a voi tre gli Uffici tocati in sorte. A Suor Adelajde l'Uffio 5. a Suor Rosa l'ottavo a Suor Marianna il quarto. cosi pure abbiamo ordinato di nuovo la divozione delle 24 Ore avanti il Sacramento, e abbiamo destinato le Ore 3 a Suor Rosa, 4 a te, e a Suor Marianna 9 incominciando dalla mezzanotte. Alle Figlie poi gli uffici, e le Ore gliele scriverà la Valota come presidente. Guarda chè ti mando una Cassetta da mettervi dentro i mantini e le scodelline, del pranzo, e la terrai o sul camino, e in altra parte in Reffettorio. Ti mando pure un Vasetto chè ti accomoderà. Quando verrà col Caretto ti manderò il tavolino da mettere nella nostra stanzetta in dormitorio. Sappiami dire sè D. Acquilino ha accettato di confessarvi, poiché ciò mi sarebbe graditto, a caso chè nò, e chè aveste da mandare a Soncino a prendere il Confessore, allora non mandate a Comonte il Legno, e spedite Sabbato Gio: col Caretto di Legna, ch'io poi Lunedì vi spedirei di nuovo il Cavallo, onde tenerlo a quest'uso. Anche il Giò: vi lascierei volentieri alla Campagna per vostro comodo, e servizio, ma Sabbato lasciate chè venga poiché ho desiderio tanto di saper vostre nuove. Mi voglio lusingare chè sarette tutte d'ottima salute, e chè niente vi sia successo di contrario. Per Lunedi poi vi scriverò qualche cosa del Vescovo, e daremo una risposta deffinitiva di S. Maria. Voleva scrivere due righe anche a Suor Marianna, ma non ho potuto lo farò un altra volta. Intanto salutatemela assieme a tutte le Figlie chè voglio sapere qual è quella chè si fà più bene.

Mi sovengo ché Scotti desiderava pagare di tutto i Consolandi, quindi i 20 Napo: chè mandavo a tè gli mando a Scotti, con la lusinga anche che vedendoli pronti non arrivi a diffalcarne qualche d'uno, quindi pagheremo in seguito Scotti. Addio addio

Suor Paola Ellisabetta

Superiora163

163 Questa firma è presumibilmente fatta da altra mano.

Lettere opera omnia

601

Page 230: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 384

Cariss Suor Adelaide164

Ieri era un giorno troppo occupato per aver avuto il tempo da

scriverti, onde risposi cosi alla sfugita due sole righe a Suor Luigia. Incomincio dunque a ringraziarvi del bel Corpettino, e Sibre che mi avete mandato, ma però questo non è secondo le nostre Regole, né la Santa povertà, e chi sà quanto vi costa. Basta, bisogna che siate a soldi, e mi consolo, ma ha voi tocca il pensarci, poiché io andava avanti questo Estate con que' due corpicini che aveva. Non di meno non posso che esservi obbligata delle vostre premure.

Qui i dannari dileguano come la Neve, e per questo procuro mano mano di pagare ogni uno prima che scompariscono. Costanzo non a in mano che soli tre pezzi da 20 f.e però sono in giornata coi due Giovanni, e col Fattore, eccetuato mi pare qualche poco di credito da sua parte sul registro. Falegname, e Fabbro ora procuro di tener lontani, perché sebbene piccole fatture non di meno essendo molte, e continuate portano sempre discrete somme. Domenica ho ricevuto a conto Ludrini N 6 pezzi da 20 fe e li ho riposti con l'agiunta di altri 5 fe per pagare il Muratore; Ritirando i 3 pezzi da 20 f:e che mi viene ancora da Costanzo pagherò il Prestinajo, Fornacciajo, ed i tubi che abbiamo comperato per le Latrine. Cosi restaremo in giornata, perché aspetto il rimanente del credito Ludrini per servirmi negli Ordinari, e spese giornaliere della Famiglia. Abbiamo pure comperato un Animale. Bisogna che mi sapi dire quanto costa l'olio che mi hai mandato per la Chiesa onde metterlo a suo registro, e quanto costa la Libbra costì per mia norma. Le elemosine di Chiesa tra la borsa, e la Cassetta sono meschine, avendo raccolto sino ad ora che solo Lire 6.10 circa. Il Sig Canonico jeri tanto mi stette adietro onde tenessi qualche oncia di Bigati anche in S. Maria, che dopo aver resistito più che ho potuto ho dovuto finalmente dirle che nè avrei preso 22 e dissi al Gildo di provedermela dal Sig Piccinelli. Questa faccio conto di metterla in Cucina dalle Figlie, e consegnarla a S:r Leonilde, onde non abbia da disturbare, ne imbarazzare nessun altra Monicha. Il bifolco della Campagna è assai mal contento, ed io incombensai pure il Gildo

164 Di Bianchi suggerisce: "Soncino Maggio 1863".

Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863".

Lettere opera omnia

602

Page 231: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

da dimandare al Sig Picinelli sè potesse darliene ancora due, o tre oncie al quinto ma nata, sè nò nè cercasse a Bergamo, ma sempre però al quinto e nata, diversamente Egli non la vuole, e sole tre Oncie. Sè vi abbisognasse della Foglia concertarete poi la maniera di farla venire dalla Campagna, avendo noi ora 2 Cavalli, e sarebbe pazzia il comperarla. Noi nè abbiamo qui gran quantità, dicendo il Fattore chè nè avanzerà una mettà, e più, mi pare. Fatte molto bene a mandarmi Suor Costanza poiché il Sig Canonico dicce che l'ha ritrovata molto concentrata. Avendo qui Suor Costanza potreste risparmiare di mandarmi la Luiselli. State quiete sul mio conto, che stò bene, e meglio anche delle mie indigestioni. Questo dopo pranzo anderò alla Campagna con Suor Leonilde per vedere come hanno accomodato quelle Monache i Bigati di jeri. Scrivo più, incominciando ad occuparmi troppo. Scrivemi tù, sè mai desideri saper qualche altra cosa ch'io non mi ricordo.

Mi rincresce che non si sapia più niente di Leffe, io ho detto al Piccinelli che stasse pure sulle 4500 Lire Ita: come Le avevamo detto la prima volta, che infine è una Casa che tutte la desideriamo, io credo, e per 500 Lire non converebbe, come dicce il Sig Canonico abbandonare questa fondazione. Io non sò intendere il silenzio presente, però il Signore lo saprà, e le cose fatte attempo sono quasi sempre le più buone, e sicure, come abbiamo veduto per esperienza. Tanti saluti a Suor Luigia, e tutte. Stà sana, addio.

Suor Paola Eli: Cerioli

Ti raccomando assai il buon esempio, e il raccoglimento

essendo noi le più vechie e le più obbligate a Dio, avendoci chiamate a servirlo per le prime, ti raccomando pure la diligenza in onorare la nostra SS: Madre Maria in questo mese specialmente a Lei consacrato. Che Gesù, Giusep: e Maria ci assistono sempre.

Sè Suor Costanza viene prima del Gio: che sarà a Comonte Venerdi di sera, allora mandatela per suo mezzo, sempre che possiate accomodarla bene.

Lettere opera omnia

603

Page 232: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 385

Cara Suor Adelaide165

Ti sei allarmata fuori di proposito. Ecco la verità. Suor Luigia

stette a Letto un giorno per una costipazione, ed ora è guarita e và, e viene ancora come prima. Io poi vedendo chè la tosse mi continuava, presi ancora un altro piccolo salasso, ma in piedi vedi, e questo mi giovò assai, e direi chè si è diminuita della mettà, dimaniera chè ho tutta la fiduccia dopo i S: Esercizi di venire come ti promisi a Soncino.

Ti ringrazio poi tanto tanto del Settenario alla Beata Vergine Addolorata, e ringrazio pure S. Rosa, e Suor Maria di quanto fanno per mè. Giovedi, o Venerdi manderò, a prendere S. Rosa. Intanto state tranquille, per mè, e anche per S. Luigia, e abbandoniamoci al Signore, che ci ama anche più dei nostri meriti. Termino perché mi riducco sempre a scrivere alla sera, e allora fretta, fretta, suona la Cena bisogna andare, e così finire, Ma ti prometto di scriverti più lungamente l'altro ordinario, e preparerò per tempo la Lettera. I matterassi gli manderete l'altro ordinario. Quest'oggi viene pure alla Campagna la sorella del Fattore io ho dicchiarato a suo Padre, chè non voleva che dormisse nella stessa stanza col Frattello ed esso mi promisce chè il Fattore dormirà nella Stalla, dove dormiva una volta Giovanni, e cosi sono contenta perché non andava bene. Eccetuate le solite malatte, del rimanente sono tutte sane, e franche. Ecco suona... Ho cenato, ora termino subito poiché adesso è ricreazione. Ti saluto tanto tanto, assieme le due tue Compagne, e Figlie, da parte anche di noi tutte. Addio, Addio

Tua Affa Com: e Ma Suor Paola E. Cerioli

Alla Rev. Madre Superiora Suor Adelaide Carsana Villacampagna

165 Di Bianchi suggerisce: "Comonte 1862".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Settembre 1862".

Lettere opera omnia

604

Page 233: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 386

Cara Suor Adelaide166

Credeva di non poterti scrivere, poiché oggi essendo il giorno

chè si riceve l'Esercitanti, abbiamo avuto molto d'affare, e approfitto di questo momento chè sono dietro alla prima Predica per scriverti questa mia, e mi preme anche per dirti ch'io sarei di parere di non mandare più il Melicone a Comonte, non convenendomi di fare tante condotte, e invece di collocarlo se si può a S: Maria, e mettervi una persona sicura la notte a dormire, e di giorno raccomandarlo a qualche d’uno. Insomma, il Fattore parli anche a Scotti, e chè guardano di collocarlo bene, e al sicuro costì, e noi contribuiremo sè occore qualche cosa. Ti saluto di fretta. Abbiamo credo 67 Esercitanti ti lascio immaginare: ma il più impegno è il primo giorno a collocarle, dopo è poco incomodo. Scrivemi, e salutemi tutte. Addio.

Tua Aff Com: e Madre

Suor Paola Elisa: Cerioli Alla Rev. Madre Superiora Suor Adelaide Carsana VILLACAMPAGNA

166 Di Bianchi suggerisce: "Comonte 1863".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di settembre 1862".

Lettere opera omnia

605

Page 234: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 387

Cara Suor Adelaide167

Suor Luigia continua andar bene, ed ora non dubito della sua

guarigione. Ringraziamo il Signore di avercela lasciata ancora onde possa lavorare in quest'Istituto poiché la sua perdita era una vera disgrazia. Egli sia dunque lodato, e benedetto.

Ti occludo qui una Carta con la quale viene intimato al Carlino di presentarsi a Seriate per la vizita militare: vedi chè è da ridere, nulla meno il sindaco di qui vuole una dicchiarazione del medico curante, il Carlo il quale asserisca che questo Figlio per la sua malattia non può essere trasportato con nessun mezzo a Seriate, e questa Carta và sottoscritta dal Sindico di costì, più dice che sarebbe anche meglio il farli prendere la misura della sua altezza dal Secretario, e spedirci anche questa il tutto ci vuole prima del giorno 20 diversamente manderanno costì a vedere, e non sò a chi tocherà la spesa. Dunque ricordati.

Riguardo alle Tavole dei Bigati non abbiate fretta che ha spendere dei soldi si fà presto, e ha prenderne cosi tanti possono darle ad un Franco l'una, anche che sieno in buon essere: non date ascolto ai Sensali le vendono pure sè hanno fretta fanno cosi per farvi rissolvere. Ti mando 6 Marenghi non abbiate paura a spendere in giornate, che sono, dannari che si trovano ancora. Riguardo alla Tassa della Casa sè il Sig Viola che prendeva affitto non la notificò mai, perché dobbiamo notificarla noi? Non serve forze anche a noi di ripostiglio d'Ortaglia, e di abitazione a chi la lavora? Però dimani prima che partano dimanderò. Riguardo all'Altare di S. Giuseppe sento volentieri dei 4 Offerenti e scriverò come mi dicci alla Fabbriceria e spero di vederlo ancora nel luogo del Confessionario. Ti raccomando la Casa in assenza di Suor Rosa. Abbi a cuore Suor Colomba essendo si vicina alla sua professione. Tieni in umiltà Suor Isidora, e Suor Angela. Ti raccomando la sorveglianza alle Figliuole, e che prendono amore al lavoro. Suor Rosa ti saluta tanto, così Suor Luigia. Fà bene, sta raccolta dovendo tù servir d'esempio alle altre, e che il Signore ti conservi, e ti benedica.

167 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Gennaio 1865".

Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di gennaio 1865".

Lettere opera omnia

606

Page 235: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Non ho avuto nessuno da dimandare riguardo alla Tassa però penso che Costanzo potrà darti buoni consigli, ed anche Scotti. Tù fà valere che a noi come a Viola la Casa serve pur anche di ripostiglio alla biava come potran vedere; eppoi sappi regolarti in causa.

Tua Aff: Com: e Madre

Suor Paola E. Cerioli Per tua norma il Capitale Ludrino l'abbiamo notificato noi qui a

Comonte. Ti raccomanda la dicchiarazione Medica del Carlino pel giorno 20 corrente.

Fami piacere a dire al nostro Rev: Cappellano di costi che

avendo ricevuta la sua Lettera questa sera tardi non ho potuto risponderle, però falli i miei doveri e che stia quieto, che io, non sono in trattative di cappellano, né meno faccio delle novità.

P.S. Il Maffi puoi mandarlo indietro a piedi. Quando poi il

Giovanni avrà poco da lavorare, o pel cattivo tempo, o per altri motivi, lo manderai col caretto carico di canoni di melicone d'abbrucciarsi ed anche un poco ancora di rise per il cuscini. Suor Luigia continua a star bene.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Adelaide Carsana SONCINO

Lettere opera omnia

607

Page 236: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 388

Cara Suor Adelaide168

Ho ricevuto le Prugne, e quello che più mi è stato caro le Carte

dell'Ispettore. Ho notato per gli Esercizi quella donna di Peja, e quelle altre di Figadei, sè per caso nè avesti qualche d'un altra che volesse venire a farli, ora non vi è più posto avendone questa mattina ricusate dieci per non aver più luogo. Ciò ti serva di norma. Ti occludo qui il conto delle Galette non per altro, ma perché tù possa vedere che lungi dall'essere in credito, resti in debito di qualche cosa, non di meno Martedì nell'occasione che verranno a prender il Predicatore dirò alla nostra Economa che ti faccia il piacere a mandarti qualche Napoleoncini onde non far debiti. Riguardo poi a fare il Camino nella Sala in parlatorio io sarei contraria. I gradini della Scala, a mio parere non sono cari. Manderò a Leffe in vece della Marianna che mando a prendere Suor Eugenia, ti raccomando di farti insegnare dalla medesima, cosi pure a Suor Leonilde, e la Valota il metodo ch'ella tiene a far leggere, essendo questo il metodo nuovo. Riguardo poi a quanto mi dicci delle Dottrine del Cappellano, quando tù ai fatto i tuoi rimarchi con tutto quel rispetto che si deve ai Sacerdoti, hai fatto bene, ed Egli certamente non nè avrà avuto a male. Per tua regola non ho rivcevuta la Lettera della Marianna. Avrei altre cose a dirti, ma avendo ora premura mi riservo a scriverti quando verranno a prendere il Predicatore, che facilmente sarà Martedi sera per fare riposare il Cavallo. Ti raccomando di nuovo sè mai vi fosse qualcheduna chè volesse venire nelli Esercizi, ad avvizarle onde non vengono, eccetuata quella di Peja. Salutemi tutte, e considerami

Tua Aff Com: e Madre

Suor Paola E. Cerioli Nell'occasione che verrà il Legno vi manderò quanto ho

promesso. Il pestone manca mezza £ di due pesi169

168 Raccolta Suore suggerisce: "Fine marzo 1864".

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe. 169 Questo periodo è scritto sul retro della lettera.

Lettere opera omnia

608

Page 237: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 389

Cara Suor Adelaide170

Vi scrivo per raccomandarvi tanto di chiudere le Finestre della

vostra Casa presto alla sera, poiché mi hanno detto, che l'aria di notte di costì in questa Stagione vi farà venire la Febbre, quindi regolatevi. Ciò vi raccomando assai. Noi stiamo tutte discretamente bene. Non ho altro da dirvi, sè non chè salutarvi tanto. Sè aveste un poco di Lino da spedirci, almeno un mezzo peso ci sarebbe carissimo poiché ora le Figlie incomincieranno a stare in piedi la sera.

Vostra Affa Madre

Suor Paola E. Cerioli Alla Molto Rev. Madre Superiora Suor Adelaide Carsana Villa Campagna

170 Di Bianchi suggerisce: "1862".

Raccolta Suore suggerisce: "Dal settembre 1862 al marzo 1863".

Lettere opera omnia

609

Page 238: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere opera omnia 610

Page 239: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere a Nazarena Ferrari

LETTERA 390

Cara Suor Nazarena,

Comonte 29 Novembre 1864 E' necessario, per poter far il conto del nostro credito col

Zambaiti, ch'io sappia la data precisa del giorno, in cui Suor Adelaide ricevette i N° 15 pezzi da 20 franchi, che fu, credo, in Luglio od Agosto; e la data del giorno che ho ricevuto io gli altri quattordici ultimamente. Guardate dunque sul registro, e scrivetemi più presto che potete, onde darli al Sig. Piccinelli perché li ripassi; e vedere se il conto è conguagliato e dar fine anche a quest'affare. Non so se siete dietro a fare la vasca: consigliatevi bene col Signor Battista, acciò non ci venga a costar troppo, e non si abbia a gettar via la fatica, essendo la stagione cosi avvanzata. A caso che siate già dietro adoperate più pietre che si può, senza però rovinare quelle del pozzo che in caso di necessità si potrà sempre levar via Mi ricordo ancora della roba che ho promesso di mandarvi, ma aspetto ancora un poco, per non fare una condotta con sì poca roba. Passate santamente, nel vostro Cenacolo, questo prezioso tempo d'Avvento, ed unite i vostri desideri con quelli de Patriarchi, acciò il Signore venga a nascere nei vostri cuori. Preparategli un alloggio degno di Lui, distruggendo le cattive inclinazioni, ma dolcemente e soavemenete, come dice il gran S.t Francesco di Sales. Saluto tanto Suor Maria, Suor Leonilde, pure Suor Anna e le nostre Figlie. Che Esse abbiano da sentire l'effetto trovandosi con voi nel Cenacolo. Servite il Signore con pace, illarità e

Lettere opera omnia

611

Page 240: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

quiete che farete maggior viaggio che col concentramento, la premura e la diffidenza. Che la Santa e Divina Famiglia vi conservi e vi custodisca

Vostra Aff.ma Madre Suor Paola Elis Cerioli

Fatemi piacere di dire al Sig. Battista che riguardo alla vendita

del prato e bosco di Croce per ora non ne siamo persuase; però se col tempo verremo in questa determinazione, ne sarà avvertito.

Alla Molto Rev.da Superiora

La Rev.da Suor Nazarena Ferrari LEFFE

Lettere opera omnia

612

Page 241: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 391

Sento dal Novelli che desiderate di avere costì il caretto, per condurre a casa la legna; ma riflettendo, è meglio che la facciate condurre da qualche carettiere del Paese, anche per far guadagnare qualche cosa costì. Non si avrebbe dovuto aspettare finora a farlo, che non ne avrebbero derubata. Bisogna stare attente, perché alle volte per risparmiar quattro, se ne perde 8, come forse succederà ora. Non perdetevi a fare gli uffici delle Monache, né a disimpegnare certe facenduzze, che infine non portano né utile, né vantaggio, e può disimpegnar bene anche una figlia; ma tenete l'occhio e la mente alla sorveglianza della Casa e de' suoi interessi, onde non vadino a male per incuria ed indolenza, il tutto con libertà di spirito, e non istate a perdervi dietro a voi e con le vostre fantasie. Voi mi fate sempre elogi della Valota e della Giacomina, che a me non finiscono troppo. Non che io le creda cattive, che anzi sono buone, buonissime, quantunque però, vedete, abbiano anch'esse i loro difetti ch'io li veggo sino a star qui, ma perché mi pare che queste due figlie secondandovi in tutto, ne sentiranno certamente con la loro a danno dei loro difetti, e voi concentrando in esse la vostra confidenza e il vostro amore, vi distaccherete, senza saperlo, ed almeno v'impedirà d'affezionarvi alle vostre Compagne, perché forse non troverete in esse quella condiscendenza che voi desiderate, non calcolando poi che le vostre Monache se fallano è per debolezza (che però non voglio compatire, vedete?) ma la loro intenzione sarà più retta e disinterassata delle vostre figlie, le quali credo di non sbagliare se dico, che la loro mira sarà anche quella di goder poi nella Casa quella certa libertà necessaria per fare quello che esse vogliono. Io sbaglierò vedete, mia cara Suor Nazarena, però vi prego ad esaminarvi in questo punto, ricordandovi, che se non dovete amare i difetti delle vostre monache, che anzi li dovete da Madre coreggere, siete però obbligata ad amarle a preferenza delle Fligliuole, perché anch'esse vi sono Figlie ed hanno di più che vi sono Sorelle unite coi legami della Religione, ed hanno lo stesso spirito ed abbracciate lo stesso scopo.

Suor Luigia continua ad andar migliorando, però lentamente, essendo stato un male grave ch'io poi non vi so spiegare bene, essendo malattia interna però vecchia, perché è sempre stata poco più o meno disturbata da suoi incomodi. Quindi la convalescenza sarà

Lettere opera omnia

613

Page 242: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

lunga, ma questo non importa nulla, basta che guarisca bene, e possa lavorare ancora nella vigna del Signore.

Tutte le Monache vi salutano assieme alle altre loro ed io pure vi dò i miei saluti e mi segno la Molto Rever.da Madre sta bene; non ha scritto Lei, avendo voluto fare le lettere delle Monache.

Suor Paola

Riguardo a quella Figlia racomandataci di Gazzaniga, vi ho

scritto che per noi è troppo piccola, però guarderò d'impegnarmi, se posso, per collocarla d'altra parte, stante il suo grande bisogno.

A dirvi la verità mi sembra che non vadi bene a mandare la Giacomina cosi sola a Gandino perché infine è giovane, senza esperienza, quindi per l'avvenire, mandatela più e poi neanche alla Famosa essendo strade deserte, ed in altri luoghi un po distanti dal Convento.171

Alla Molto Rev.da Superiora La Rev.da Suor Nazarena Ferrari Leffe

171 Scritto da altra mano: "del S. D. P. C ma domandato se Lei verra presto qui in

Leffe perche vuol parlare con Lei il mio desiderio era di farmi Religiosa ma so tropo avvanzata inetà ma detto che ed io la risposto ch il Signore alle volte chiama anche tardi".

Lettere opera omnia

614

Page 243: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 392

Cara Suor Nazarena172

Comonte 17 Aprile 1865.

Ieri giorno di Pasqua ho ricevuta la vostra Lettera, e l'altra

diretta a Suor Adelaide la quale da Sabbato è ritornata a Soncino. Sento dunque con molto piacere che venga ad accrescere il numero dei Fratelli quel Giovane173 di costì, molto più che dallo stesso Giovanni ebbi si buone informazioni. Ora bisogna guardare di poterlo far venire a Comonte per Giovedi mattina di questa settimana, che vi sarà pur qui anche il Capponi, che viene a prendere la semente bigati, e cosi partiranno assieme lo stesso giorno per Soncino. Intanto ringraziamo il Signore di questo soggetto, e speriamo che cè nè manderà ancora degli altri. Dimani, se Dio lo vorra, anderò a Spinone col Sig Canonico, e non verrò a Leffe che alla fine di questa, o al principio dell'altra settimana, standomi a cuore le vostre opere di muratore prima fatte ristaurare il muro caduto, che dopo sarò costì anch'io. Per vostra norma quando spedite la seta ad Alzano scrivetegli che riguardo al prezzo state con quello che fanno anche a Comonte; noi siamo contente avendo percepito 2.80 al Chilo, di maniera che ci conviene incannarla anche cattiva a questo prezzo. Suor Luigia è secondo suo solito. Salutatemi tutte, da parte anche di queste qui, e consideratemi

Vostra Aff. Madre

Suoe Paola E: Cerioli

172 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe. 173 Di Bianchi annota: "Pezzoli Gv. Maria".

Lettere opera omnia

615

Page 244: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 393

Cara Suor Nazarena

Comonte 1 Giugno 1865

Vi spedisco la Notifica bella e fatta per non mandarvi le fedi. Guardate che vi manca il nome della madre di Suor Maria e dei genitori di Suor Leonilde che bisognerà aggiungerli. Non avendo la fede della Cortinovis, della Pierina e della Longhi, così li ho lasciati in bianco. A caso poi ci volessero proprio scriverò ai rispettivi parrochi onde poterle avere. Mi rincresce al sentir dalla vostra Lettera che siete sempre piena d'inquietudini e di scrupoli perché se è male in tutte molto più lo è in una Superiora. Pensate troppo a voi stessa, e secondate il vostro carattere melanconico, cosi v'imbrogliate come i pulcini nella stoppa, e questa è la causa di tutto. Andate via alla buona come vi dico sempre, non istate a guardare su tutto, anche riguardo all'interesse, guardando che nello spirito di povertà non s'abbia da introdurre lo spirito d'interesse. Confidenza in tutto nel Signore che mai non manca. Riguardo poi ai vostri doveri colle Monache, bisogna sopportare quei difetti che portano in natura con pazienza, considerando invece la loro umiltà dipendenza e rispetto che come Superiora non mancano di usarvi. Siate allegra, e piacevole molto più nelle ricreazioni, compiacente quando potete senza offendere la vostra regola; in questa maniera vincerete il vostro carattere sarete più contenta e vi passeranno gli scrupoli con vantaggio pure della divozione, ed anche della salute corporale, che non può che pregiudicare in queste continue agitazioni. Desidero in queste SS. Feste abbondanti lumi e grazie pel vostro spirituale profitto e quello delle vostre Consorelle. Mi congratulo che i vostri Bigatti vadino bene, i nostri pure che incominciano a levar della quarta e sono belli come anche quelli di Soncino, la maggior parte de' quali sono già andati al bosco. Se il Signore mi dà la grazia farò ancora colà una gita per il raccolto delle galette, dopo spero proprio venir costì a fermarmi un poco. Non ho avuto ancor tempo di cercar le carte richieste e per la vendita dell'orto e per altro. Appena potrò guarderò di ricercarle. Sappiatemi dire se avete ricevuto quei danari per quella figlia di Gazzaniga, diversamente scriverò al Sig.r

Lettere opera omnia

616

Page 245: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Canonico, onde poterli esigere. come siamo d'intelligenza. La lana mi sembra cara ancora per 50 soldi, però bisogna vederla. Intanto comperatene pur che quando verrò saprò dir qualche cosa. Delle nostre nuove Novizie una è partita per la sua poca salute. Dei Fratelli è un poco che non so nulla cosi non ho altro di nuovo. Occludo qui una lettera per Suor Maria e Suor Leonilde. Suor Anna abbia pazienza, le scriverò un'altra volta perché non ho avuto tempo intanto salutatemela. Voi fatevi coraggio e scacciate tutto quello che può angustiarvi, ricordandovi di quello che dice il Padre Scupoli (credo) Che tutto quello che mette in noi inquietudini viene dal demonio: e lo proverete infatti per esperienza che quando sarete turbata non farete niente di buono. Vi raccomando le figlie specialmente le piccole; lasciate sviluppare che in questa età han bisogno di sviluppo. State sane e consideratemi

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Salutatemi le Figlie specialmente la Giacomina e la Valota

Lettere opera omnia

617

Page 246: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 394

Cara Suor Nazarena174

Comonte 11 Giugno 1865

Ho ricevuto la tua Lettera a Soncino da dove sono partita jeri.

Non so quando potrò venire a Leffe perché prima aspetto Monsignor Vescovo per la Vestizione della Giulia; Egli mi scrisce che non pò fissarmi il giorno, ma verra; noi dunque lo stiamo aspettando dopo il Corpus Domine. Intanto ti scrivo due righe per dirti di far vendere le vostre Galette costì dal Fattore, poiché non ci conviene il farle trasportare a Comonte. Per tua norma noi qui abbiamo fatto cinquat uno Franchi, al Peso pagamento pronto; Forse costi potrai venderle ancora di più. Salutatemi le Monache, e le Figliuole che ho voglia di rivedere. E augurandoti da Dio ogni benedizione con tutto l'affetto mi segno

Tua Aff. Madre

Suor Paola E: Cerioli

A caso che costi delle Galette vi volessero dare meno di 50 (cinquanta) Franchi allora scrivetemi prima di rilasciarle.

174 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

618

Page 247: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 395

Cara Suor Nazarena,

Comonte, 30 Luglio 1865

Ho ricevuto le bottiglie e i soli due involti delle ragazze di Peja, e non so intendere in che maniera non mi abbiate mandato il materasso, pagliariccio e cassetta della Pierina, che si può dire abbiamo mandato costì apposta, non avendo ella di che cambiarvi. Vi aveva scritto di mandarceli per il carettiere che veniva ad Alzano, ma nemmeno per questo mezzo l'ho ricevuta. Ora non avendo noi più occasione, penserete voi a farmele avere sicure a Comonte, al più presto che potete. Sia poi vostro impegno di mandarmi anche tutta la roba della Valota, tale, quale ella l'aveva preparata, con i suoi libri, la sua scattoletta il suo abito, camiccie, ecc. poiché, a dirvi la verità, è propriamente una cosa che sta assai male, il volersi ogni Casa appropriarsi la roba di una che parte, ed assolutamente voglio levare questo disordine, non cagionando che dispiaceri e malcontenti. Se avete levato qualche cosa anche dei due fagottini delle Figliuole di Peja, vi ricordo il dovere di farmene la restituzione. Faremo poi lo stesso noi pure, quando vi manderemo una qualche figliuola, le uniremo il suo piccol corredo, ma più, più, come facciamo adesso. Sento dalla vostra lettera che siete dietro a far filare il canape per fare i lissi: io credeva che vi avessi scritto di comperare la roba per fare i primi, e mettervi dentro subito la Giovannina mi sarò forse ingannata, però esaminata la Lettera e fate come in essa trovate scritto. Ho veduto la mostra di cotone ma dal momento che abbiamo comperata la lana bisogna adoperarla, dopo poi vedremo. Mi saprete poi dire per quante coperte può essa servire, che vi manderò poi l'ordimento. Scrivetemi come fa la Maffi nella sua scuola, che dovrebbe essere più pratica e disinvolta della Belli. Mi rincresce poi che le grandi non abbiano fatto troppo bene dopo la mia partenza, specialmente poi la Giacomina, la quale mi è sì cara: sento però che ora fanno meglio, e spero continueranno; bisogna proprio coltivarle, perché infine il fondo è buono, ma non bisogna lasciarle troppa libertà né darle troppa confidenza. Farei volentieri anche una gita a Leffe, ma non so quando potrò, essendovi sempre qui qualche

Lettere opera omnia

619

Page 248: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

impegno. La cucina, se volete, potete pure incominciarla nella stanza destinata; ma allora non bisogna lasciar le Figlie nella cucina vecchia, ma si servino anch'esse della vostra, per non lasciarle sole. Così pure pel lavandino, non lasciatele là da se. Intanto vi saluto ben di cuore, assieme alle vostre Compagne e figlie. State di buon umore, specialmente nelle ricreazioni, essendo queste fatte per sollevarsi a vicenda. Il Signore ci conservi tutte nella sua Santa Grazia. Consideratemi

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli .

Alla Molto Rev.da Superiora La Rev.da Suor Nazarena Ferrari Gandino x Leffe

Lettere opera omnia

620

Page 249: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 396

Cara Suor Nazarena,

Comonte 2 Agosto 1865

Ho ricevuto la roba della Pierina e quella della Valota. Non istate ad inquietarvi per quel che è successo, poiché d'un male si cava sempre un bene. A voi servirà di esperienza ed a noi di regola, onde anche nelle altre Case si tolga questo disordine, di togliersi la roba una con l'altra, che col tempo, potrebbe far nascere dei dispiaceri. Alla Maffi non le abbiamo date le camiccie, perché le aveva lasciate sporche a Soncino; ora che son qui ve le mando. La veste della medesima è rimasta ancora colà, gliene mando invece un'altra. Ho piacere che la Maffi faccia bene in iscuola, e quando avrò allordine l'ordinamento delle coperte, che spero sarà presto, manderò a prendere anche la Belli. La Lana poi mi sembra molto cara, quindi prima di provvederla voglio provare a Milano. Riguardo a quella giovine di Casnigo può venire a Comonte a fare gli Esercizi, i quali cominciano il giorno 19 Settembre di sera: così la vedrò e potrò conoscerla meglio; se no la vedrò quando verrò costì. Guardate che verranno per sapere il giorno degli Esercizi qualche giovane di Gandino, che avevano da venir l'altra volta, credo cosi glielo direte,ma fatevi dire il numero di quante sono; come pure quelle di Peja. Vi mando le sibbre, ma non avendo potuto trovare la veste per la Maffi così gliela manderò un'altra volta. Guardate che se venissero a ricercarvi da sottoscrivere un attestato di ringraziamento e protesta di figliolanza al Santo Padre, fatelo pure, che cosi abbiamo fatto anche noi, ma mettetevi il solo puro nome del secolo; per esempio, Maria Ferrari, Leonilde Valsecchi, Citerio Adele, Tiraboschi Santina, e così tutte le altre anche le Figlie. Sento che la Giovannina ha preso un altra volta il mal d'occhi, vi prego non lasciatelo invecchiare. Noi stiamo tutte bene e vi salutiamo tanto. Salutatemi tutte le Monache e Figlie, Fate bene e datemi ancora nuove del come fa la Maffi. Addio addio

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Eli.ta Cerioli

Lettere opera omnia

621

Page 250: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Sè venissero come vi ho detto per questa sottoscizione al S.to Padre bisogna aggiungervi un'offerta tutte insieme e basterà un cinque franchi per tutte.

.

Lettere opera omnia

622

Page 251: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 397

Cara Suor Nazarena175,

Comonte 19 Agosto 1865

Buone nuove, Suor Luigia grazie a Dio si è di nuovo ristabilita sul suo piede di prima; è vero che bisogna però tenerla assai da conto, ma questo non importa; basta che stia in piedi ed attenda al suo Noviziato. Io pure provai dispiacere a partire così subito da costì, molto più che non potei parlare colle Monache né colle figliuole grandi come desiderava, essendo il bisogno anche per esse, di poter ogni tanto sollevarsi col raccontar le cose che passano nell'animo loro; ma il Signore ha voluto cosi ed Egli sia sempre lodato e benedetto. Bisogna che vi dica, che questa volta non ho ritrovato sul volto delle vostre Compagne quell'ilarità e contentezza, che vorrei vedere in tutte le nostre Suore, e non so a che attribuirlo. Io penso che non si sollevino abbastanza, con quella libertà ed allegria necessaria nelle ricreazioni. Esse, come le loro Figliuole hanno bisogno e di sviluppo e di divagamento, essendo tutto il giorno occupate nella loro scuola, ed è necessario che la ricreazione la facciano tutte anche quelle che non v'inclinano, molto più voi altre che siete poche. Lasciate pure, ed anzi lo fate voi pure con esse, che passeggino, ridano, e giuochino anche, se fa di bisogno, colle loro figliuole, poiché costì, non avendo mai nulla di distraente, ne hanno di bisogno. Le Superiore non sempre bastano a queste necessità delle loro Religiose, perché esse, sempre in movimento con una faccenda, o con un'altra, starebbero volontieri quiete, non considerando l'altrui necessità. Quindi esaminatevi, e trovando qualche cosa da emendare, lo fate pel ben della vostra Casa. Torno ancora a dirvelo, voi inclinate ad una vita mortificata, e vorreste vedere cosi le vostre Compagne; questo non bisogna pretenderlo, essendo opere di supererogazione che devono venir spontanee; Osservino la loro Regola e diverranno Sante, essendo la negazione della propria volontà, nella quale devono vivere, il sacrificio più aggradevole al Signore. Mostratevi contenta quando esse fanno bene, poiché la vostra approvazione sarà per esse di

175 Di Bianchi annota: "Vedi Corr. 206 - 210".

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

623

Page 252: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

grande contento che le incoraggierà a far bene e star allegre, mentre se non vedranno in voi che indifferenza o mal contento, le svilirà di maniera da ricavarne nessun vantaggio. Non lasciatevi sempre sortir dalla bocca, Non facciamo niente. E' vero che voi lo dite in riguardo anche a voi stessa, però, alle vostre Compagne alle quali pare di fare qualche cosa colla loro sommissione e dipendenza, non potranno a meno di sentirne dispiacere. Non è però sentimento che mi abbiano confidato esse, ma lo dico piuttosto perché mi sembra che lo proverei io stessa se fossi al loro posto. Eseguite le vostre Regole con amore e premura e farete abbastanza.

Procurate di cercar qualche occasione, onde mandarci la lana, non convenendoci mandar apposta costì; unitevi anche il poco di reffe lasciato costì da torcere. Per la stessa occasione poi vi spedirò la veste della Maffi, e la scrittura del Massaro. Riguardo alle due piante da vendere, se al Fattore ne sembra bene, può venderle. Mi rincresce che i muratori facciano tante assenze, perché intanto si va avanti, e le giornate si accorciano: spero che faranno presto in questa facciata, essendo la sola imboccatura; l'altra poi vedremo, come, e se dobbiamo farla. Vedo assai volontieri il mettervi la chiave, come farei chiudere quelle crepolature sotto l'involto del portico di sopra, come già lo faranno. Ho pensato che quando tagliano il fieno del prato, sarebbe bene che mi avvisiate, per combinare di mandar costì il nostro caretto a prenderlo prima che lo portino al Convento, Vi raccomando assai di sorvegliare nella Stanza dove vi è il telaio delle Coperte, perché ho gran paura che quelle figlie stando da sole lavorino poco. Desidero sapere quanto fa al giorno la Maria, cosi di vedere come sono fatte queste coperte; però prima bisogna mandarle dal Ghilardelli per il fallo, quindi appena che sono fatte, mandatele colà per averle poi allordine quando manderò costì il caretto a prendere il fieno. Se vi abbisognerà poi qualche cosa in quell'occasione me lo scriverete prima. Vi raccomando poi il dimandare all'Anì di Peja quante sono le esercitanti di colà, cosi pure desidero sapere il numero di quelle di Gandine che vogliono venire in questi esecizi. Desidero saperlo presto per mia norma. Fatemi pur sapere, se andava bene l'ordimento delle coperte, per potervene preparare dell'altro, essendo bene continuare. Riguardo al tessimento, prendete voi quello che vi sembra meglio, ma non istate troppo a quanto vi dice la Comorra. Solo vi raccomando che sieno fatte bene perché sapete che io sono male da contentare. Saluto tanto, tanto, le mie care Professe come anche la Novizia, e le nostre Figliuole, e raccomandandovi di nuovo di tener il vostro cuore aperto ad una

Lettere opera omnia

624

Page 253: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

gran confidenza ed abbandono in Dio che vi faccia operare con scioltezza e vivere in santa pace, cordialità e dilezione con le vostre Consorelle che di nuovo saluto insieme a voi con tutto l'affetto,

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

P.S. Vi prego di sapermi dire al più presto se sono cresimate la Gelmi e la Luigia Pezzola

Lettere opera omnia

625

Page 254: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 398

Cara Suor Nazarena

Comonte 26.8.1865

Vi spedisco le Notifiche, come anche la scrittura d'affittanza col Municipio di Leffe la quale mi era rimasta qui: e vi servirà per la dichiarazione d'aggiungervi alla Notifica.

Sono stata un paja di giorni circa a Soncino, e ritrovai tutte le Monache in buona salute come pure le Figliuole: restai pure contenta della Famiglia dei Fratelli, ed ora pare che godano concordia, e pace. Vi spedisco un poco spelaja da filarmi, e della Lana che potrete filare per panno, come anche un assa di filo da copiare a due capi, e poi curarlo per reffe. Vi mando anche la veste della Maffi. Per questo stesso mezzo mandatemi la Lana, e il poco reffe restato costì da torcire come anche la Bavella. Voi mi cercate qualche cosa di conclusione da lavorare per le Figlie ma i dodeci paja calze ed i dodeci corpetti non vi sembrano forse di conclusione perché sono per uso delle nostre case? Vi raccomando che sieno fatte bene, con esatezza, ed un poco per sorta cioè variate di grandezza pei grandi e piccoli. Giacché ho qui Suor Marianna faccio terminare questa mia a lei

176La Rever.da Madre crede bene di rispedirle le tre notifiche sui

fabbricati, cioè una della casa dove sono presentemente intestata Suor Francesca, e le altre due di Spinone e di Leffe di Suor Costanza. Esse sono ancora da fare. La Rev.da Madre ha dimandato da qui, e da li, onde potergliele mandare belle e fatte, ma, sono come tutti imbrogliati, e poco pratici. Il Sig. Antonio Piccinelli è sì caricato d'affari che, nè può venir a Comonte, nè sinora trovare il momento di farle a Casa sua. Daltronde è proprio necessario il farle costì perché nella notifica della Casa Civile di Suor Costanza bisogna unirvi la Dichiarazione di tutti gli affittuali di quanto pagano d'affitto, ciascheduno in fogli semplici, separati, come pure la vostra. Quelli che hanno scrittura, credo bisogna unirvi la copia della medesima, sempre che dichiari l'affitto, il numero delle stanze di ciascun

176 Scritto da altra mano.

Lettere opera omnia

626

Page 255: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

fabbricati, ecc. Quindi la Rev.da Madre trovandosi imbrogliata, perché all'ultimo del mese bisogna averle presentate, diversamente avremo una buona multa, gliele spedisce onde anch'Ella si ingegni a farle fare da qualche d'uno. Siccome poi vanno ciascune fatte dal proprietario cosi ha creduto bene di unirle uno scritto di Suor Costanza, e Suor Francesca, che autorizzano il nostro Fattore a farle e presentarle. Se poi ci vorrà qualche altra carta, me lo saprà dire. Io Le unisco qui il Numero di Mappa della Casa di Suor Costanza e quello della Fabbrica, del resto Ella ha qui ogni documento che occorrerà S'intende dunque, se crede, anche col Sig. Battista, o con chi crede, certamente con persone intendenti. In tutte le maniere, il Fattore Le gioverà assai. Nel primo numero dove dice Natura dei Fabbricati loro uso e destinazione (intendendo della casa che abitano) se bastasse può mettervi Casa civile per uso e destinazione propria e se non basta aggiunga Casa civile ad uso Orfanatrofio, ma mai nomini Istituto, Monache, Suore. Riguardo poi all'attribuirle il valore dell'affitto, stia a una cosa onesta, perché neanche il mettervi troppo poco si potrebbe avere degl'incomodi. Le dichiarazioni di Suor Costanza sono due, perché la Rev. Madre non sa se bisognerà notificare anche la casa masserizia di Spinone avendoci Le pare, mandata anche la Notifica di colà, però s'informi ben bene. Le manda pure la Rev.da Madre queste carte vecchie di Spinone a caso Le abbisogni, che se non altro, Le terrà ben unite ed accomodate nel suo archivio. Non ho altro da dirle che salutarla assieme alla Rev.da Madre con tutte le mie care Compagne, mentre ho il bene di segnarmi

Sua Aff.ma Sorella

Suor Marianna Rossi .

Alla Molto Reverenda Madre La Rev.da Suor Nazzarena Ferrari Leffe

Lettere opera omnia

627

Page 256: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 399

Cara Suora Nazarena177

15 Settembre 1865

Non sapete che nessune nuove buone nuove? non state dunque mai ad inquietarvi, e se alle volte tardo a scrivervi, è per le mie occupazioni. Avrete ricevuto dalla posta la Lettera che vi scrisci l'altro jeri. Non so da che deriva che abbiate si poche Figlie in Scuola, bisogna esaminarvi perché mi rincresce, quantunque questo delle Scuole estere non sia il nostro scopo principale. Non so se dipenda dalle Maestre poco brave ed esperte: Se vi sembra da mettere ancora con le medesime Suor Anna, Se vi sembra meglio fattelo pure con tutta libertà; è vero che anch'essa non ha bravura, però ha me sembra molto più adatata di Suor Leonilde, che potrebbe stare con le nostre Figlie; però fatte voi che essendo sul luogo potete conoscere meglio i bisogni. Se credete anche di mandare d'abbasso Suor Anna solamente la mattina per i studi, fatte come credete. Riguardo agli esemplari essendomi sempre dimenticata a mandarveli, fattegli pure fare da Suor Anna, cosi pure i numeri, solo che guardano bene i spropositi. Certamente che vi faranno paura i ponti della facciata, fanno impressione anche a me, che sono qui, ma confidiamo in S. Giuseppe che nulla ci succedera incontrario. Il Gianmaria e partito sino da Sabbato da Soncino poi jeri ebbi lettera del Giovanni, il quale poco importa la partenza del medesimo; Egli era tanto chiuso, ed indolente in tutto che la sua partenza ci portò nessun svantaggio. Il Signore ne manderà degli altri ne ho tutta la fiducia. Questa sera aspetto a Comonte Il Rev. Sig. Canonico perché domani viene in mia compagnia a fare una gita a Soncino: non abbiate invidia che costì verrà quest'ottobre...

Ho di gia fatta la mia gita a Soncino e sono ritornata jeri sera. Ho ritrovato colà tutte di buona salute, e non vi è niente di nuovo. Ho ricevuta la vostra Lettera, e mi rincresce assai che sia andato perduto le Calze; quantunque però io pensi che le abbiate voi ancora costì, assieme la Bavella e Spelaja, perché mi dite che questa roba era in un Sachelino assieme il refe avvanzato; Il Sachelino lo abbiamo bensi

177 Di Bianchi suggerisce che il mittente è a Comonte.

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

628

Page 257: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ricevuto ma non ci era dentro che le Spole, un assa di filo, ed il Reffe e null'altro. In altro Sachelino vi erano i Corpetti, ed in un altro i Perscici. Voi però dovevate mettere tutti codesti Sachelli in un Sacco grande che cosi sarebbe stato più diffici a perdersi. Ma noi, scusate, facciamo le cose tanto alla materialona, basta... Anche con le Coperte, guardate s'io vè gli voglia tornare a mandare costì! Avrei vergogna a mandare la roba avanti, e indietro come se non si avesse nulla da fare, e poi si rovinano sempre; se aveste fatto come vi aveva detto ora non avressimo questo incomodo di doverle bagnare un altra volta col pericolo anche di rovinarle non essendo buone, basta procurate d'essere più attenta un'altra volta. Mi rincresce a dovervi mandare appositamente un Uomo per i dannari, sè quando me gli cercate mi aveste da dire presso a poco quanti ve ne occorono gli manderei non sareste sempre senza, poiche io non posso indovinare i vostri bisogni. Alla prima occasione che potro avere ve ne mandero degli altri. Salutatemi tanto le Monache e le Figlie. Ricordatevi poi che stà a voi a levare alle Figliuole che rispondono questo brutto vizio, e vorrei che i vostri srupoli gli aveste da mettere tutti sull'esato adempimento de vostri doveri specialmente d'allevare le vostre Figliuole grandi, umili, docili, sommesse, e lavorentone, procurando che abbiano sempre da crescere in meriti ma mai rilasciarsi.

State sana, e scrivetemi se la vostra facciata va avanti, e se sta bene. Vi saluto con tutto l'affetto, e mi dicco.

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli .

Lettere opera omnia

629

Page 258: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 400

Cara Suor Nazarena178

Comonte 22 Settembre 1865

Dalla Gomora ho ricevuta la vostra Lettera. Sento volentieri che

le vostre opere di Muratore vadino avanti, e vi dico la verità che vedo volentieri anche la facciata della nostra Chiesa, ma vorrei prima da mettersi dietro far chiamare il Segretario dell' luogo pio della Misericordia, ovvero se credete meglio mandarvi il Fattore, e guardare da poter ottenere che Essi concorono a questa fattura almeno con metta della Spesa e far loro conoscere che sarebbe loro dovere sottostare a questa spesa perche la Chiesa anderebbe in indeperimento, e con questa fattura si conserverà più lungamente, d'altronde questa facciata darà anche abbelimento al Paese. Se potete d'unque ottenere qualche cosa sarebbe una fortuna, diversamente ci vorra pazienza, e farla tutta da noi. Vuol dire che il Signore ci provedera d'altra maniera. Voi però guardate d'ottenere qualche cosa. Riguardo poi a vostri scrupoli, questi derivano dal vostro carattere melanconico, e chiuso; non pensate a voi, poiche vedete che non fatte che tormentarvi senza ottenre alcun vantaggio. State invece attenta ed emendatevi da quei piccoli diffetti dei quali vi raccomando sempre: cosi abbiate tutta la premura che le vostre Figlie specialmente le grandi sieno docili, sommesse, disinvolte, e polite: e le Religiose ubbidienti, amanti della Regola, polite, e che si amano tra Esse come vere Sorelle. Se il Signore me lo permetterà farò dopo questi Santi Esercizi una gita costì assieme Suor Marta la quale è qui a Comonte. Suor Luigia, grazie a Dio, sta proprio bene. La Sorella di Suor Marianna è già venuta da qualche giorni, e ne spero bene. Le Esercitanti ci sono mancate più della mettà.

Questa mattina mi sono risolta di mandarvi il Maffi col Carettino, perché ci abbisogna ancora Chili 3. di Lana simile alla mostra ed abbiamo gia il Telajo avviato; e vi raccomando di mandarcela senza fallo. Riceverete poi Somme 4 di Melicone, e N 6 Marenghi. Le coperte avendole adoperate questo tempo degli Esercizi

178 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

630

Page 259: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

non hanno più quell'odore d'Oglio che avevano quando le abbiamo ricevute di maniera che sono persuasa che mettendole all aria lo perderanno intieramente: quindi potrette risparmiare di mandarle al Folo. Dopo che avete fatto quelle Coperte che avete sul Telajo, non ne farei più delle nostre ma invece cercate di guadagnare qualche cosa col farne via. Guardate che la Lana non sia più grossa della nostra ma simile, ovvero più fina.

Vi saluto tanto assieme a Suor Anna, e Suor Leonilde, cosi pure Suor Ignazia, e le Figlie.

Il Signore vi benedica tutte, e vi conservi nella sua santa grazia.

Vostra Aff.ma Suor Paola E. Cerioli

P.S. Guardate che la Lana che vi hanno dato questa volta per le

veste, oltre essere eccessivamente Carra, non è nemeno purgata, di maniera che pesa il dopio. Le altre volte non era cosi unta, e poi anche a miglior prezzo.

Lettere opera omnia

631

Page 260: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 401

Cara Suor Nazarena179

Comonte 29 Settembre 1865.

Non andate in colera se in vece mia mando questa Lettera; cosa

volete, ho rifflesso che non mi conveniva pagare la condotta per un giorno, o due che poteva rimanere costè quando da qui a circa due settimane bisogna che venga ancora col Rev: Sig. Canonico: e vero che avrei avuto caro il venire a salutarvi, come pure le vostre compagne, ma bisogna che risparmi i viaggi quando non vi è necessità; presentamente non ne ritrovo costì. Suor Marta poi verrà ancora a vedervi prima di ritornare a Soncino, e sara nell'occasione che verrò io col Rev: Sig. Canonico. Spero di trovare allora fatta anche la facciata della Chiesetta. Mi scrive quella Sig. di Clusone che ha preparato le Pelli che le avevamo ordinato per Scarpe, ecc e di mandarle a prendere: Fatte dunque piacere quando avete occasione di mandarle a prendere.

Noi grazie a Dio stiamo proprio bene, e spero che lo stesso sara di voi tutte. Aggradite i miei più cordiali ed affettuosi saluti, mentre mi segno.

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

179 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

632

Page 261: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 402

Cara Suor Nazarena

Comonte 22 Novembre 1865.

Giacché ho occasione mando col caretto con some tre melicone riso, ed orzo, cosi pure il cascame, che metterete via poi per quando faremo le nostre coperte; cosi pure vi mando un sacco con entro dello stopone, onde vogliate filare sul molinello, che sarà buono da far sacchi o lenzuoli dell'acqua. Vi raccomando di mandarmi indietro i sacchi del melicone quello del cascame e quello dello stopone cosi pure quel piccolo nel quale troverete il lino che manderete come si ritrova al Sig. Battista: Ditegli che lo aggradisca lo stesso, quantunque sia bruttissimo perché quest'anno è tutto cosi brutto e poco. La settimana ventura manderò a Soncino la bavella ed il bavellino che andava ai Consolandi, ma bisogna che mi sappiate dire se questa Libbra e mezza di bavella era purgata o no perché vi è una grande diversità. Quell'uomo di Casnigo ci è assai caro; egli è qui al paese per qualche giorni, onde accomodare le sue robe per poi ritornare alla Campagna, dove dice che gli piace assai. Faccia il Signore che perseveri. Manderò uno di questi giorni a prendere il torchiato a Spinone, cosi il fattore potrà vendere l'altro. Noi stiamo tutte, grazie a Dio, discretamente bene. La Rosina è ritornata e questa è forse l'unica nuova che posso darvi. Sarà difficile che venga a ritrovarvi in questa stagione: bisogna aver pazienza; io so già quello che volete dirmi, e vi rispondo, State quiete che tutto quello che v'inquieta non viene da Dio, non pensate al passato se non per metterlo tutto nel Cuor di Gesù e andate avanti con fede e con confidenza. Abbiate a cuore le vostre regole, i vostri doveri, le vostre Compagne, le vostre Figlie. State allegra nel Signore, che ne abbiamo motivo. Egli ci benedice più dei nostro meriti. Se nella scuola avete qualche povera figlia veramente necessitosa, sovvenitela, o col cibo, o col vestito, come non lasciate partir dalla vostra porta nessun povero che vi cerca la carità. Salutatemi Suor Maddalena che se ho tempo le occluderò qui due righe come Suor Anna e Suor Ignazia. Saluto le Figlie specialmente la Valota; stia in pace e faccia bene che questo basta. Vi saluto con tutto l'affetto, mentre mi segno

Lettere opera omnia

633

Page 262: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

N.B. Informatevi di quella Figlia di Peja, se è propria miserabile, abbandonata, priva di chi la custodisce; così pure se è savia, e non smaliziata e ciò per mia regola

Dite all'Anì di Peja che assolutamente non ci conduca il Fratello della Pierina, il quale non è per noi. Riguardo poi a quel Uomo che ci avete mandato l'altro giorno che desiderava entrare per fratello, dittele che non è adatto per noi.

180Fattelo filare presto il Stopone. Mandatemi la Spelaja il cottone, e bavella che già avrete filati cosi

pure il Cembalo, ma ricordatevi di farlo caricare da persone intendenti.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Nazarena Ferrari LEFFE

180 Scritto ai bordi della lettera.

Lettere opera omnia

634

Page 263: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 403

Cara Suor Nazarena181

Comonte 8 Dicembre 1865.

Io non so che cosa abbiate d'aver d'importante, però se quello

che avete da comunicarmi lo vedete necessario per la vostra quiete o pel buon ordine delle Sorelle e della Casa, fate pure una gita a Comonte; sempre però di ritornare a Leffe la sera, perché non istarei quieta a lasciarvi là tre sole Monache, e giovani. A dirvi la verità, questo vostro continuo desiderio di parlar con me, mi rende un po' in pensiero, e desidero anch'io una volta d'esserne informata. Voglio però lusingarmi che non vi sarà nulla di male. Approfittatevi dunque in tanto che è bel tempo, ma ve lo torno a dire, venite la mattina e ritornate la sera. Riguardo al Giubileo c'intenderemo a voce, giacché avete da venir qui; però Mons. Vescovo disse, che è meglio farlo quando si fa anche in Parrocchia: non vorrei però che questo mettesse inquietudine in voi o le vostre Monache, per ansietà di non farlo bene, come mi par di vedere. Fate una confessione in quattro parole, e la Comunione più santamente che potete, pregando secondo la mente del Sommo Pontefice. Tre giorni di digiuno in quest'Avvento, in una settimana; ed un poco di limosina, e santificate più che potete le vostre azioni, ed ecco che avete fatto tutto. Salutatemi tutte costì, ed in attenzione dunque di vostra venuta, con tutto l'affetto mi segno

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

181 Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

635

Page 264: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 404

Cara Suor Nazarena182

Vi mando copia della Scrittura da consegnare alla Giunta

Municipale. Spero che questa li persuaderà, ma ha caso avessero qualche osservazioni in proposito pregateli che scrivono, o a mè, o al Sig Antonio Piccinelli. Riguardo poi alla prima Comunione delle vostre Figlie, non bisogna tanto guardare sè hanno grande desiderio, o nò basta che sieno savie, s'intende nella loro età, e che sappiano che vanno a ricevere quindi eccetuato le due Rosine, una per la poca eta, e l'altra per non intendere chi và a ricevere. La Pierina, e l'ultima piccina di Seriate le manderei tutte. Non mi sovviene più se ne abbiate ancora di quest'ultime. la Teresina guarderò poi quanti hanni ha, e vi scriverò ancora prima di Pasqua. Termino per dare la Lettera alla Mari. Guarderò da potervi mandare il Carettino. Salute tutte.

Vostra Aff. Ma. Pa. Cerioli

183 Giacché faccio la condotta scrivetemi presto tutto quello che

vi abbisogna. 184 Fatte esaminare la Casa che credete in pericolo, da persone

intendenti, e prendete le precausioni necessarie, onde vivere tranquille.

182 Raccolta Suore suggerisce: "Marzo 1865". 183 Scritto ai bordi della lettera. 184 Nell'originale quest'ultimo paragrafo è all'inizio.

Lettere opera omnia

636

Page 265: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 405

Cara Suor Nazarena, e cara Suor Adelaide185

Ho ricevuto assieme alla Lettera di Suor Adelaide anche il

vostro biglietto. Bisogna poi che vi spiegate meglio perché il dirmi che siete ancora la stessa, e avete gli stessi diffetti ecc e cosa troppo generale, e lo fa ancora Suor Adelaide, ma io non sono soddisfatta. Ho poi piacere il sentire che metterete tutto il possibile per istruirvi nell'ora che avete di scuola; e nè ho assai caro, poiché le vostre Lettere sono grandemente scorette, e quando mi scrivete, sè non avete qualche cosa di secreto da comunicarmi, fattele sempre coreggere da Suor Adelaide, che sebbene anch'essa manchi assai, pure adesso che ha un'ora tutti giorni da ripassare la Grammatica, e con un poco d'attenzione dovrebbe far meglio. Starò dunque aspettando un altra vostra Lettera, dove abbiate da parlare di voi con più chiarezza, e particolarità. Unisco qui due righe anche per Suor Adelaide a risparmio di tempo, e di bollo. Carissima Adelaide ho sentito volentieri che finalmente sei arrivata a poter aver le Domeniche l'Evangelio, riguardo poi alla Dottrina non trovo nessun inconveniente il poterla fare; Quando dunque sia cosi, che tu sul luogo potrai meglio giudicare, ti potresti approfittare della buona volontà del sacerdote. Hai poi fatto ottimamente a non legarti con immagini, e Librettini col R:S: Calderoni, poiché mi dicceva anche Monsignor Vescovo, Venerdì che fù qui a Comonte, di non addomesticarsi troppo coi Sacerdoti, perché dopo si correrebbe pericolo che s'ingerissero in quello che a lor non tocca, e bisognarebbe quindi disgustarsi. Tienti amici, e rispeta tutti, ma famigliarità con nessuno. Sù questo proposito, di tè non ho paura, e riposo tranquilla. Ti occludo la formola dei Voti per voi altre tre, ma intendi, e fa ben capire anche alle altre due, che la pronuncia de' Voti, e solo una formalità se non è accompagnata d'una ferma risoluzione di volerli mettere in esecuzione per qualunque sacrificio che la lor pratica ci potesse costare. Questi sono i cari legami che ci uniscono alla Croce del nostro divin Sposo, e bisogna rinunciare per mantenerli ai nostri desideri ed alla nostra volontà senza guardare sè sia Grande, o

185 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Gennaio".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di gennaio 1864".

Lettere opera omnia

637

Page 266: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

piccolo il sacrificio che ci richiede. Egli è uno Sposo geloso che non vuole un cuor diviso tra sè, e Lui, tra la nostra volontà, e la sua, e non lasciamoci sedurre da nostro amor proprio che copre sempre con diverse apparenze le nostre infedeltà. Tieni ben impresso che non sono sempre i più meritori i grandi sacrifici, ma sibbene i minuti, e continui, che formano poi la corona delle vere Religiose. Ho poi piacere che la Giovannina vadi a grado, abbi dunque premura che bene si istruisca nelle Scuole, e sè ha qualche po' di tempo in libertà lasciela scrivere di più dell'ora consueta; Essa a passione per apprendere, e spero non getterà il tempo invano: tienila però in umiltà, e dipendente perché quantunque umile, il Demonio ci assale sempre per questa parte come la più debole. Perché cosa guadagnarebbe Ella, e noi, sè avvanzandosi d'abilità, perdesse lo spirito Religioso? Che abbia dunque l'ultimo posto (intendo sempre però esclusa la Catterina che come portinaia và sempre l'ultima) che sia rispettosa con tutte, e che dipenda, e chieda con umiltà e sommessione quanto Le abbisogna. Non so s'Ella è semplice ed attenta nelle accuse, ed aperta nel palesarsi, Sentirò volentieri qualche cosa in proposito. Con le scuole hai fatto bene a ridurle. Bisognerà far scrivere anche le mezzane. Sè avrò occasione ti spedirò il Libro delle Regole, e le immagini per la tombola. La Lonni è passata a miglior vita, cosi scrive la Superiora di Soncino, e fece una morte veramente invidiabile. Fa recitare le offerte alle nostre Figlie per suo suffraggio, com'è di costume, e facciono la Comunione le più grandi per Lei, cioè le applicano la prima essendo Sabbato lo Sposalizio. Ti occludo la misura della larghezza delle nostre Tavole, perché in quanto alla lunghezza bisognerà adatarle alla stanza dove vogliamo fare il Reffettorio delle Monache ch'io sono ancora del sentimento di farlo nella Scuola delle piccine. Riguardo alla fattura accomodano assai quelle di Soncino, ma ci vorebbe il coperchio sopra di noce. Guarda che le Figlie non ci rovinano il bel Tavolone. Spero che adesso non avrai a lamentarti che non ti scrivo. Salutemi tutte le Monache alle quali desidero tutte le virtù necessarie per una vera Suora della Sacra Famiglia, per la gloria di Dio e la loro stessa felicità, e che pregano per me, acciò le possa acquistare io stessa. Saluto anche le Figlie, e si ricordano esse pure che non saranno mai vere Figlie di S. Giuseppe sè non saranno ubbidienti sincere, caritatevoli, umili. Che il Signore ci ajuti, e ci benedica.

Aff. Com: e Madre

Suor Paola Elisa; Cerioli

Lettere opera omnia

638

Page 267: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

P.S. Guarda sè ai costì le Fedi di nascita della Martinelli,

Capponi, e Pezzoli, sè nò bisogna farmele fare. Ti raccomando di farti raccontare si dalla Catterina, come da

Suor Leonilde quanto ascoltano, e suggeriscono dalle Figliuole che ha lor si rivolgano per consigli, e per essere indirizzate nelle loro circostanze, per vedere sè operano con prudenza e con circospezione.

Non aver scrupolo a girare per la Casa, e molto più per gli uffici, questo è dovere esenziale di una Superiora.

Lettere opera omnia

639

Page 268: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 406

Cara Suor Nazarena186

Comonte 3 Aprile

Voleva scrivere a Suor Leonilde per raccomandarle le Raggazze

della prima Comunione, ma non potendo scrivere ad ambidue, cosi lo faccio con voi, che poi gliele raccomanderete voi essendo assai d'importanza il ben disporsi, e prepararsi a quest'Atto si grande della nostra SS: Religione, che può avere una influenza si grande sulla condotta avvenire.

Incomincio prima a dirvi che hanno tutte l'età conveniente d'ammettersi alla Comunione (come vi occludo qui l'elenco). La Teresina, la Melania, la Giovannina, la Boffelli, la Signorelli, la Ravelli, la Sormani, la Marina, la Gelmi, non mi sovviene d'altre perché la Pierina, la Rosina di Zogno, la Dolcini, e la Milesi mi sembra troppo presto. Non guardate sè hanno si o no desiderio, basta che sappiano e capiscono chi vanno a ricevere, e vi si accostano con tutto il rispetto, e la divozione. Sarebbe bene che il vostro Cappellano vi facesse sette o otto giorno l'istruzione come si costuma alle Figlie sopra la Confessione, e Comunione, poiché questo servirebbe pure di regola e d'istruzione per voi altre, non sapendone mai abbastanza. Noi qui a Comonte l'incominciaremo dimani, in Chiesa s'intende.

Stò aspettando la vostra Lettera per mandarvi il Carettino. Questa settimana sè il Signore mi darà grazia, anderei volentieri a Soncino, ma le Feste spero di passarle ancora a Comonte. Suor Luigi, grazie a Dio stà proprio bene, la medesima vi saluta tanto, assieme le vostre Monache. Scriverò a Monsignor Vescovo sè vi lascia celebrare la Santa Messa, e comunicarvi il Giovedì santo. Passate con spirito d'interna mortificazione queste due Settimane in preparazione alla grande solennità: e la memoria dei patimenti di nostro Signore ci infonda assieme l'amore, la confidenza, e fiduccia di poterlo seguire sulla via dell'annegazione della nostra volontà, specialmente di quella che richiede l'ezato adempimento de' nostri doveri, onde noi pure,

186 Di Bianchi suggerisce: "1863 o '64".

Raccolta Suore suggerisce: "1865". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

640

Page 269: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

cantare un giorno l'alleluia coi santi. Salutatemi le vostre Professe, e raccomandatemi alle orazioni quelle Figlie che hanno la bella sorta di cibarsi la prima volta delle carni dell'immacolato agnello.

Mi avete messo un po, di spina l'avermi scritto del vostro timore che voglia cadere un pezzo di Casa, quindi sentirò volentieri altre notizie. State sane, e che la carità, e la dilezione regni scambievole fra voi tutte onde il Signore faccia con voi dimora, come lo prego, e lo desidero. Addio.

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

P.S. Sè la Seta è così cattiva come voi ditte non vi conviene incannarla, e allora sarebbe meglio rimandarglieglia. Col prezzo dell'altra m'intendero io col Padrone della medesima, quando gli spedirò quella di qui.

Ho ricevuta in questo punto la vostra Lettera; Siete tutta legata nelle vostre miserie, come un pulcino nella Stopa, perché non sapete sbarazarvene, col sprecarle, e col mettere la vostra confidenza nel Signore, e così perdendo il tempo, a mirar questo è quel diffetto, e trascurarete le virtù più solide che vi condurebbero con più prestezza all'amor di Dio, ed alla vostra perfezione. Mi rincresce del mal essere della Sormani, tenetela da conto, e non abbiate scrupolo a farle mangiar di grasso, poiche il magro è nocivo pel dolor di ventre come vi dirà anche il Dottore. Vi raccomando anche assai la Milesi, eppoi tutte le piccine, lasciatele svilupare, e tenetele poco occupate, come date ad esse poca polenta essendo nociva, e guardate che il pane sia ben cotto, perché diversamente potrebbe pregiudicare.

Lettere opera omnia

641

Page 270: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 407

Cara Suor Nazarena187

Domenica188 di sera sono arrivata a Comonte felicemente. Gli

Esercizi di Soncino sono andati bene. Le esercitande interne erano 29 con due però venute gli ultimi giorni; quelle esterne erano sempre in gran numero. Il Rev. Sig. Grasselli piacque assai come non si poteva dubitare. Ieri189 abbiamo celebrato qui a Comonte il giorno di S.t Giuseppe, vi era Monsignor Vescovo come il solito degli altri anni, più hanno cantata la Santa Messa. Monsignor Vescovo fece la Comunione alla Comunità. Il Giò: con i Figli arrivarono pur qui Domenica, essi erano, compreso quello da fresco venuto, in numero di 9. Vi era pure il Prevosto di Bianzano. Monsignor Vescovo vide volentieri i nostri Figli così pure il Sig. Canonico. Essi stavano assai bene; e fecero sentire a Monsi: Vescovo a cantare il quale si divertì, eppoi si trattenne con essi, e con le nostre Figlie come il suo solito. Questa mattina190 sono partiti. Eccovi in poche parole informata come passò la nostra Festa. Ora veniamo ad altro. Vi occludo qui la Lettera per la Giunta Municipale. La lascio aperta onde possiate leggerla per vostra norma indi sigilatela, e speditela. Spero che questa basterà. Io stò bene, grazie a Dio, ma Suor Luigia, essendosi un poco strapazzata questi giorno, è un poco di mala voglia però spero. e ho tanta fede in S. Giuseppe che non sarà nulla. Salutatemi le Monache, e Figlie. Il Signore Iddio vi benedicca, e custodisca ora e sempre.

Vostra Aff. Ma

Suor Paola E. Cerioli

P.S. E' stato qui quell'Uomo che volevamo far per Fattore costì, ma siccome era il giorno di S.t Giuseppe così io non ho potuto ne vederlo, ne parlarne, vuol dire che lo vedro a Leffe quando verrò. Intanto per provedervi la Calce, i Mattoni, la Sabbia ecc,

187 Di Bianchi suggerisce: "21 Marzo 1865".

Raccolta Suore suggerisce: "Marzo 1865". 188 Di Bianchi annota: "19". 189 Di Bianchi annota: "20". 190 Di Bianchi annota: "Martedì".

Lettere opera omnia

642

Page 271: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

raccomandatevi per questo al Sacrista Faligname per contrattarle ed averle a miglior prezzo.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Nazarena Ferrari LEFFE

Lettere opera omnia

643

Page 272: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 408

Cariss: Superiora191

Quantunque Sabbato speri proprio di venire costi, non di meno

mando appositamente il Maffi avendomi detto Suor Catterina che aspettavi una pronta risposta riguardo ai Muratori, se dovevano, o nò ribocare la facciata all'ingrosso ovvero a fino. Ecco giacché vi sono i ponti io sarei di parere di farla ribocare a fino, non convenendoci giacché si ha i ponti tirarla solo cosi all'ingrosso. Nella stessa occasione poi che ti scrivo ti raccomando di far provedere le tavelle o taveloni, che sia, per solare il portico, essendo anche questa una fattura che mi preme assai; quindi prega il Sig. Battista che ti voglia dire che roba avete da provedere, e dove mandarla a provedere, così prepararla presto, desiderando anch'io intanto che sono costì di vedere a fare e terminare qualche cosa. Ti raccomando la sorveglianza ai Muratori, e sè fosse possibile mettervi dentro qualche muratore di più, poiché andando avanti le giornate si accorciano eppoi avrei timore che la Calce pel freddo non facesse presa. Non scrivo altro sperando come dissi a giorni di rivederti. Intanto ti saluto assieme la piccola comunità.

Aff. Madre

Suor Paola Elisa Cerioli

191 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Novembre".

Di Bianchi annota che il destinatario è Suor Nazarena Superiora a Leffe.

Lettere opera omnia

644

Page 273: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 409

Cara Suor Nazarena192

Dal Rev. Sig. Arciprete intesi le vostre buone nuove, e quelle

tutte della Famiglia; da Lui avrete voi pure intese le nostre che grazie a Dio continuano ad essere discretamente buone, poiche anche Suor Luigia sebbene lentamente pure tutti giorni guadagna, ed ha incominciato quest'oggi stesso a venire in reffettorio. Ringraziamo dunque e ben di cuore il Signore della sua bontà, e misericordia. Sento poi dal Rev. Sig. Arciprete come non siete informata riguardo all'affare del Cappellano, e Capellania. Ecco. Il Rev. Sig. Vicario mi rispose non essere Egli in grado d'accettare un tal posto, e per i suoi impegni presenti, e per la sua poca salute, che però avrebbe accettato volentieri il posto di Capellano stabile il Rev. Sig. D. Michele, e che riguardo alla Capellania essendo presentemente misera vi avrebbe unita un altro Legato di Messe, cioè il Legato Bordogna con riduzione di Messe come crederà Monsignore. Io mandai dunque tale risposta al Sig. Canonico onde volesse ultimare questa facenda e dietro suo ordine scrisci di nuovo al Rev. Sig. Vicario, che noi errevamo contente che continuasse come Cappellano stabile il presente, e che volesse far piacere di mandare alla Curia Vescovile la fondaria del Legato che si vorebbe ridure a favore della nostra Capellania ed altre carte relative onde Monsignor Vescovo voglia passare come meglio gli piacerà la riduzione e dar così termine a questa facenda. Ecco il tutto. Suor Rosa è ancora qui però partirà per Soncino la ventura settimana. Non dubito che avrete passato divotamente il giorno del Sposalizio, rinovate i vostri Voti e messa all'impegno d'osservarli più ezatamente per quanto vi sarà possibile per l'avvenire specialmente l'ubbidienza sulla quale il demonio sempre più ci tenta conoscendone l'importanza e la necessità di questa virtù specialmente nelle Comunità. Precedete coll'esem le vostre Compagne nel esatezza alle nostre poche Regole, nel silenzio, e nello spirito interiore, e di raccoglimento che però non vorrei che credeste consistere nel pensare a voi, al vostro carattere ecc, rifflessioni che v'imbrogliono, e vi fa essere cupa, e taciturna

192 Padre Di Bianchi annota: "Comonte fine Gennaio 1865".

Raccolta Suore suggerisce: "Fine Gennaioo 1865". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

645

Page 274: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

senz'altro vantaggio che procurarvi scrupoli, ed inquietudini ma invece di drizzare sempre le vostre intenzioni di fare, ed operare tutto per Dio con amore e larghezza di cuore poiché Egli è Padre. Sacrificategli invece le tendenze, ed inclinazioni del vostro carattere, specialmente in quello che può dare dispiacere alle vostre Compagne. Vi raccomando di non assogetar troppo al lavoro le più piccine delle vostre Figlie, credo di avervelo detto ancora, queste hanno bisogno di sviluppo, e il troppo assogetarle pregiudicarebbe alla loro salute, specialmente poi vi raccomando la Catterina Milesi avendola a mè pure raccomandata il suo Tutore che stette qui per ritrovarla. Riguardo al picolo Capitale del Giovanni quando ci pagano l'uso frutto noi non abbiamo diritto alla restituzione prima dell'epoca stabilita che credo non sia quest'anno come potrette verificare dalla Lettera che credo avervi lasciata costì. Salutatemi tanto le vostre Monache che ho propria voglia di rivedere, come anche le nostre Figliuole, ma prima della Quaresima sarà difficile. Il Signore ci conservi tutte nella sua santa grazia, e sparga le sue più copiose benedizioni.

Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

A caso che vengono ancora a parlarvi per quella Figlia di Gazzaniga, informatevi invece del suo Fratello maggiore (che sulla Fede ha 11 anni) sè è sano, d'inteligenza, robusto, e contadino, che sarebbe più facile per mandarlo alla Campagna però senza impegno fino a che non mi avete scritta.

Lettere opera omnia

646

Page 275: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 410

Cara Suor Nazarena193

Mi sono risolta in questo punto di mandarvi costì il Maffi

sentendo che siete in urgenza di dannari, cosi vi spedisco sei Napoleoncini. Per il medesimo mandatemi le ranze. Quando avrò il Caretto in libertà vi manderò il Melicone e le altre cose ricercate: Ho piacere che i Mutatori abbiano poco a terminare quando poi verrò guarderemo se possiamo fare ancora qualche cosa, o aspettare l'anno venturo: consulteremo come stiamo di Casa. Intanto ti saluto caramente assieme a tutte.

Tua Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

Le Monache vi salutano tutte in particolare Suor Luigia, e Suor Marianna.

193 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1865". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

647

Page 276: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 411

Cara Suor Nazarena194

Ho ricevuta la vostra Lettera, e rispondo alle vostre dimande.

Fatte pur fare l'antiporto e la stuffa che queste non sono spese inutili. Riguardo poi all'Animale comperatelo pure sè pare bene anche a voi, solamente che bisogna guardare, e raccomandare anche a quello che lo insacherà che non vi abbia d'andare a male come l'anno scorzo, né vi mettono cosi tante droghe come vi era in quello. Ho piacere che il Sig. D. Pietro pensi al Paradisino per l'esposizione, non dubito che compererà bene, e non ci spenderà tanto: Al Turibolo ci penserò io. Il campo ha ragione il Sig. Battista bisogna venderlo comè e non ha misura. Le Ragazze della ricreazione vedrete chè si assueferanno; Voi dite sempre che è per il pavimento del Portico, come infatti si rovinerebbe. Bisogna raccomandare alle Maestre che le facciono giocare, e Voi guardate che sieno ben sorvegliate, poiché a basso è più difficile vederle tutte essendovi tante stanze, e costì, se nè vedete il bisogno chiamate anche Suor Maria; insomma regolatevi voi in causa, che siete sul posto. Fatte pure venire il Rev. Sig. Spampati, e ogni tanto fattelo pure anche senza mia licenza. Quando avrò il Cavallo di libertà manderò a Leffe a prendere il Fieno, e mandarvi le cose che vi ho promesse, allora vi scriverò più allungo.

Il Sig. Antonio ha fatto il conto del Zambaiti, e vi mancherebbe gli interessi decorsi anteriormente al 9 Gennajo 1864 che devesi verificare; io però credo che non sieno stati pagati.

Non state poi a cruciarvi sul vostro temperamento, soportatevi dolcemente, come di S. Francesco di Sales: poiché vi emenderete più facilmente con la pace, e tranquillità, che con l'anzia, e la premura. Fatte spesso giaculatorie ed offritevi spesso, e tutta al Signore acciò faccia di voi la sua SS: volontà. Saluto tanto le Monache, e Figlie, e consideratemi.

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

194 Di Bianchi suggerisce: "Comonte dicembre 1864".

Raccolta Suore suggerisce: "Fine dicembre 1864". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

648

Page 277: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

P.S. Mi dimentico sempre da dirvi che a caso venga il Sig.

Ispettore che forze verrà per la fine dell'anno, che le usiate bella maniera, e non facciate come mè, ma condurlo con bel garbo a vedere le nostre Scuore Estere, e lasciare sè vuole che dimandi alle Raggazze, ciò che imparano ecc, ecc. Sè rimarca che nelle Scuole vi manca banchi, tavole ecc, e che sono scure rispondete con bella maniera, che un poco alla volta si accomoderà tutto, ma che bisogna andare adagio per le molte spese che abbiamo dovuto fare.

Sè non trova la Maestra patentata che Le avevamo data in nota, dite che essendosi quella ammalata intanto vi è quest'altra (cioè Suor Anna) che è pure patentata. Sè viene costì il Luigi diteli che quando può venga a Comonte. Io non ho trovata la sua scrittura Ben Molto Revereda bene F S

Lettere opera omnia

649

Page 278: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 412

Cara Suor Nazarena195

ho tardato a scrivervi, perché voleva quasi mandare il Caretto a

prendere del Carbon fossile per fare un esperimento sè ci conveniva invece di comperare della Legna, ma avendocene ora mandata ancora un poco da Soncino, cosi aspetto un altro momento. Non ho buone nuove da darvi. Suor Luigia, è stata presa più del solito dei suoi soliti incomodi, con altri aggiunti di vomito e svenimenti che a dirvi la verità mi faceva paura; ora sta un poco meglio ed il Medico la giudica fuori pericolo, ma ci vorrà del tempo a ristabilirsi essendo assai debole; Pregate il Signore acciò cè la voglia conservare lungamente, essendo si necessaria per l'Istituto. Sabbato ho mandato a prendere Suor Rosa onde nè prendesse cura, ed è arrivata quest'oggi. Essa mi è di molto solievo essendo molto brava per ammallati, d'altronde a Soncino essendovi Suor Adelaide, porta poco sconcerto che vi si assenti un poco. Fatte una Novena a S.t Giuseppe che abbia per scopo oltre il ristabilimento in salute di Suor Luigia quello che ci voglia mandare delle Novizie, ma proprie secondo il suo cuore avendone tanto bisogno. Ora rispondo a quanto mi dimandate con vostri due fogli. Avete fatto bene a far venire il Rev. Sig. Spampati; fattelo sempre quando nè vedete il bisogno, cioè ogni tanto, essendo egli confessore straordinario. Al Sig. Vicario le direte che ho mandata la di Lui Lettera al Sig. Canonico, onde possa poi mandare la nomina regolare di Cappellano al Sig. D. Michele, ma che abbia pazienza sè ritarderà poiché avendo tanti impegni non può disimpegnar tutto con quella pontualità che si vorebbe; e fatte al medesimo tanti miei doveri, come anche al Sig. D. Michele. Riguardo poi a fare recitare la Dottrina, non capisco bene come vi intendete, spiegandovi male nella vostra Lettera, però ecco. Sè Egli s'intende di fare come diciamo noi la disputa d'una Lezione del Cattechisco in Chiesa alla Domenica si intende a Dottrina come facevamo qui a Comonte una volta, allora si. Se poi intendesse qualche altra cosa, vi spiegarete più chiaro. Ringraziatelo poi tanto del Quadro. Mi pesa proprio la spesa dei sette

195 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Gennaio 1865".

Raccolta Suore suggerisce: "Gennaio 1865". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

650

Page 279: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

pezzi da venti Franchi, e mi sembra assai caro per la compra dell'Ostensorio, paradisino, e tavolette, molto più in questo momento che abbiamo speso una grossa moneta per comperare i candelieri della Chiesa di Santa Maria: però sè il Sig. D. Pietro Calderoni dice che non cè male, e si ritroveremo contente, io mi abbandono ad Esso in questo affare, e faccia quello che crede; Risparmi più che può, ma me gli faccia fare belli, e di buon gusto; Avete poi fatto benissimo a prestarvi per lavorare i Lenzuoli, e Pagliarci: questi sono piccoli servizi che sarebbe male ricusare; fatte quello che vi dicce il Sig. Batista riguardo al trasporto del legname, e al preparare i materiali per la Fabbrica, e bene anche per dar da guadegnare alla povera gente: Anche per il Bosco in Croce dimandate al Sig. Battista sè le pare bene incombenzare il Guardabosco per la sorveglianza, e sè quest'Uomo è sicuro, e cosa crede bene da darle. Per la Fanciulla di Gazzaniga, e troppo piccola. Riguardo all'orto mi pare proprio poco 3 Marenghi, e però aspetteremo ancora. Mi sono risolta, avendo anche la seta da mandare ad Alzano di fare la condotta sino costì; quindi pregate il Sig. Batista che voglia comperarmi un carico di Carbon fossile ma di quello stagionato, e bello.

Ricevo ora una vostra Lettera. Mi consolo delle vostre buone notizie: ma non posso trattenermi più a lungo, e rispondervi riguardo a quanto mi scrivete; però dandovi la Novena per lo Sposalizio Scriverò in proposito a voi, ed alle Monache. Intanto, ci vuole pazienza, l'ufficio di Superiora e pesante, bisogna regolarsi coi caratteri, non esigere troppo per non avvilire, e più di tutto bella maniera. Ricevo una Lettera del Sig. Canonico, e quindi ho creduto bene di scrivere io stessa al Re. Sig. Vicario.

In questo punto il Medico, che visitò Suo Luigia ci disse che frà otto, o dieci giorni potrà la medesima alzarsi da Letto, ciò vi dicco per vostra quiete, e consolazione. Operate per Dio, e abbandonatevi con fiducia nella sua Divina Providenza mentre che salutandovi voi, e tutte mi segno

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

651

Page 280: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 413

Cara Suor Nazarena196

Ecco a rispondervi ad una a una a tutte le dimande della vostra

Lettera. Riguardo all'esposizione del Venerabile fattela pure in quei giorni pressapoco che sapete che la facciamo noi. Mi è cara della licenza datevi dal Rev: Sig. Vicario di Gandino poiché questa era necessaria. Risvegliate la vostra fede in queste divote fonzioni rappresentando a Dio alla meglio che potete le vostre miserie., ed aspettando dalla sua bonta, e misericordia le grazie, e gli aiuti necessari per i bisogni dell'anima vostra, ma senza inquietudine, e senza avvilimento non avendone motivo con un Padre si buono. Secondate le vostre inclinazioni, ed il vostro carattere quando pensate molto a voi; credete che non fatte che imbarazzarvi senza alcun profitto. Confessatevi pure, sè lo credete qualche rara volta dal Rev. Sig. Spampati, ma non con l'intenzione di potervi poi tranquillizare, vi tranquillizarete quando vi gettarete nelle braccia del Signore con tutta quella confidenza di Figlia. Cercate a S.t Giuseppe in questa santa Novena, un cuore grande, e generoso onde vincere le vostre tre ripugnanze, i vostri disgusti. Soportatevi con pace, e sapiate soportare pure con pace i piccoli diffetti delle vostre Monache; Esse sono anziane più di voi, ed anche piene di buona volontà; bisogna adunque contentarvi di guardare ai diffetti più rilevanti, e a quando a quando poi far ad esse conoscere quanto starebbe bene che potessero anche vincersi dal tale o tal l'altro diffetto, o inclinazione. Colla dolcezza, ottirete assai. Più di tutto vi raccomando fattevi vedere di buon umore; è un grande sollievo per le Monache quando vedono la loro Madre contenta, e sodisfata. Vi raccomando poi le Figlie ammallatte, e non abbiate riguardo a dimandare il Medico quando abbisogna, e di tenerle a Letto: guardate che la Sormani col stare sopra doglia non abbia da storpiarsi di più; cosi rispettate la tosse della Giacomina, potendo portar conseguenza. Riguardo poi al lavorare delle Figlie, eccetuate quelle poche grandi, del resto compatite: in quanto poi alla sete credete chè è più cattiva ancora di

196 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Marzo".

Raccolta Suore suggerisce: "Marzo 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

652

Page 281: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

quello che potete immaginare, le vostre Figlie di qui nè incannavano un mezzo chilo circa al giorno con quatordeci, o quindeci Carelli che sia; e sono più grandi, e più pratiche, la maggior parte delle vostre.

Questo vi dicco per vostra regola. Noi non volevamo incanarne più, perché capirete che guadagnano nulla; ma ci scrivono, di saperci dire noi quanto possiamo volere per l'incanatura, (vedendo bene che non si può lavorare) noi le abbiamo ancora da rispondere: Voi altre però essendo richieste dite che state a quello che daranno a Comonte. Ricevete pure quella Figliuola di Casnigo, sè vengono a condurvela. Quest'oggi parto per Soncino al mio ritorno di manderò qualche cosa di lavorare: Ho scritto al Giò: per quel Figliuolo raccomandatemi dal Rev. Sig. Vicario, e appena avrò una risposta gli scriverò. Avrei scritto volentieri alle Monache, eppoi anche alle due Figlie grandi, ma bisogna compatirmi, avendo quasi sempre una cosa, o l'altra che me lo impedisce. Intanto salutatemele tanto, e ben di cuore. Ho ancora da vedere quell'Uomo che volevamo dare la sorveglianza di Spinone. Raccomandatevi sè però lo credete al Marengone per preparare la Calce il Sabbione ecc, sè potete almeno aver questi generi più a buon prezzo acquistandoli adesso. Termino avendo ancora le mie robe da preparare per Soncino. State sana, e libera di scrupoli, diversamente diverete come vostra Sorella, e senza alcun profitto. Il Signore vi conservi nella sua santa grazia, addio

Vostra Aff: Madre

Suor Paola E. Cerioli

P.S. Riguardo all'accettazione di quel Figlio che mi ha scritto il Rev.do Sig. Vicario di costì ditele che gli daremo risposta facilmente entro questa settimana. Fatte avere al più presto questa Lettera al più presto a Ranzanico. Ai 22 del corrente mese saprete che diamo principio ai SS. Esercizi dite dunque a quella donna che ci ha regalato i carelli ed il telaio che se vuol approfittarsene la prenderemo gratis. Lasciatelo poi detto anche a Leffe e a Gandino il giorno che gli incominciamo

Lettere opera omnia

653

Page 282: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 414

Cara Suor Nazarena197

Vi scrivo solo due righe, perché credo che vi scriva Suor Luigia. Riguardo ai Scartezzi quelli che vi portò quell'Uomo di Gandino, sono Scartezi per le Struzza, e credo che sieno cari; bisogna farli vedere a persone intendenti, cioè a scartezini, poiché la Gomora non sò sè abbia cognizione; eppoi vorrebbe sempre comperarci tutto essa. Quei scartezzi che ho fatto fare a Gandino per la Lana, sono belli, ed ha buon prezzo, io credo solamente che quelli piccolini mi ha Egli detto che sarebbe venuto a cambiarmeli, perché io gli voleva con la pelle nuova, e questi invece l’ha usata, ma siamo però restate d'inteligenza di darle mezzo Franco di più. In quanto poi a farveli provedere dalla Giacomina, potete tralasciare avendone noi di già abbastanza; ed anche saranno sempre più a buon Prezzo a Gandino, che a Milano dove vè gli vuole proveder questa.

In quanto poi al Canape per i Lissi, sicome adesso ve ne abbisogna uno subito, così per questa volta comperate la roba, per un'altra volta poi vi manderò il Canape. Riguardo alle Scuole abbiate pazienza che la Belli acquistando pratica acquisterà pure disinvoltura. Vi raccomando poi l'ordine, e la polizzia della vostra Casa, e d'aver a cuore le nostre Figlie onde imparano bene più che le Estere; quantunque mi stiano a cuore anche queste. Le Religiose vostre compagne sieno poi l'oggetto delle vostre premure particolari, non pretendete da esse di più di quello che non possono fare, ma assueffattele ad un ubbidienza pronta, ed ezatezza particolare a loro doveri. Vi raccomando poi assai anche la loro salute, abbiate premura che non manchi ad esse nulla, e si conservano sane, e robuste per più lungo tempo lavorare nella Vigna del Signore. In quanto a voi che conoscete i vostri diffetti cercate d'emendarvene, ma senza inquietuidine, e senza anzietà. Il Signore vi conceda le grazie

197 Raccolta Suore suggerisce: "Luglio 1865".

Lettere opera omnia

654

Page 283: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

necessarie al buon andamento della Casa, onde servir Iddio con fedeltà, e perseveranza Addio. Saluto tutte.

Vostra Aff. Madre Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

655

Page 284: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 415

Cara Suor Nazarena198

Ho ricevuto le vostre due Lettere, una per mezzo della posta e

l'altra dalla Madre della Pierina, e vi rispondo per questa stessa occasione. Riguardo al Giubileo vi saprò dir qualche cosa da qui qualche giorno perché ho scritto a Mons. Vescovo su questo proposito, e ne aspetto la risposta. Noi qui pensiamo di farlo entro la Novena di Natale, poiché una predichina vi è di già e faremo aggiungere alla mattina una piccola istruzione per le Figlie, cosi la parte di cinque giorni, e lo stesso, parlando col Rev.do Sig. Canonico Valsecchi potreste fare voi altre, anzi per poter continuare a far iscuola anche in questo tempo, sarebbe di parere fare cosi. Subito dopo Messa un piccolo discorsino, dopo pranzo un'Istruzione nella Confessione e Comunione, alla quale condurrei anche le Figliuole estere che potreste mettere in Chiesina e voi ancora in Coro, ed alla sera un piccolo discorsino per la Novena. Basta sentirò poi la lettera di Mons. Vescovo. Avete fatto benissimo a servirvi del vostro Capellano, trovandosi ammalato il Rev.do Sig. Vicario. Riguardo a venir io a Leffe, è difficilissimo, molto più che non vi vedo la necessità; quello che avete a dirmi sono tutti scrupoli, che è meglio sprezzare che discorrere. Torno ancora a raccomandarvi, state alle Regole, invigilate, onde nella casa tutto vadi con ordine come qui a Comonte ed a Soncino, onde né le Monache ne le figlie non si accorgano per questo riguardo del cambiamento delle Case. Ho trovato che a Soncino le Figlie facevano la visita alla Madonna tutte insieme ed in certi tempi fissi ed io l'ho disapprovato, poiché allora diventa una regola: invece io ho lor detto, Lasciate che le Figliuole facciano da se la visita, la quale ha da venir dal loro cuore e per pura divozione; la facciano poi esse in quel tempo che credono e che hanno di loro libertà. Vedete sono piccole cose e non cattive, però bisogna stare attente, onde non si introducano Regole più dell'ordinario. Altra cosa vorrei dirvi, appunto nell'occasione che era a Soncino con Suor

198 Di Bianchi suggerisce: "Primi di dicembre 1865, perché Franchini Gs. di Casnigo è

entrato 29 Nov.". Raccolta Suore suggerisce: "Primi di dicembre 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

656

Page 285: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Leonilde, e facendo io con essa le parti alle Figlie mi disse che vi era gran diversità da quelle là a quelle di Leffe era poi per il condimento, era poi per la quantità.... in tutte le maniere state attente che mangino roba ben cotta e ben condizionata, come pure siate un po' generosa anche nella parte, perché le vostre Figlie, essendo la maggior parte malsane e sgrofolose hanno più delle altre bisogno e necessità di mantenerle onestamente bene. Prendete pure, se credete bene l'animale del Massaro per vostro uso. Sento volentieri che Suor Maddalena faccia bene e si faccia voler bene. Io non ne dubitava; Toltone di quel poco difetto di esser troppo espansiva, è una Religiosa molto mortificata; però anche con questo difetto non istate troppo a crucciarla il più è quando è con le estere, ma quando è in ricreazione con le nostre Figlie lasciatele proprio quella libertà di ridere e saltare se lo vogliono assieme alle altre monache che alle loro figliuole che sono tutte giovani, molto più che stanno tutto il giorno occupate, quasi sempre sole e in confronto delle altre Case, sempre in solitudine. Dite a Suor Maddalena che questa donna non mi ha lasciato il tempo di rispondere anche ad essa, che però lo farò senza fallo presto. Io non ho ricevuto dalla Madre della Pierina le mostre del cascame. Quell'uomo di Casnigo199 mi dice di dimandarvi se avete costì un fagotto che va a lui con entro i ferri pei supelli, se no guardate di farlo sapere a sua sorella, acciò glieli prepari. Quell'uomo, se continua cosi è un vero regalo di S. Giuseppe per quella Casa. L'Enrichetta è partita martedì con suo Padre. S. Giuseppe pare che voglia fare qualche cosa di bello con quella Signora di Brescia, ditelo a Suor Maddalena. Termino per non far perdere la pazienza a questa donna e a Suor Luigia che è là in compagnia con la Pierina. Saluto tutte tanto di cuore. Il Signore vi benedica tutte e v'infonda il vero spirito di carità, d'umiltà e di sacrificio che più risplendono nel Mistero delle Feste alle quali ci avviniamo. Gesù, Giuseppe e Maria ci proteggano e ci custodiscano. State allegra, e servite Dio con libertà di cuore; questo è quello che vi desidera la vostra

Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

199 Di Bianchi annota: "Franchini Giuseppe".

Lettere opera omnia

657

Page 286: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 416

Cara Suor Nazarena200

Mi sono dimenticata da dirvi che facciate tre Carte della

semente Bigati che vi ho portato, e non lasciar quattro Oncie unite nella nascione, come vi ho consegnato, ecetuata l'altra carta dell'Oncia e mezza che va bene. Cosi per vostra norma ricordatevi che questa semente tiene molto tempo a nascere. Dimani finalmente si siamo risolte di mandare la Giovannina a Bergamo dalla Sig. Rossi, alla quale le ho di già fatto parlare. Dimani io pure vado a Soncino standomi assai a cuore i Bigati, che sento nascono poco bene. Non vi posso mandare la roba richiesta poiché non abbiamo qui ne Cavallo, ne caretto, che in questo momento lo addoperano a Soncino. Fatte bene il Mese di Maggio con divozione e premura, ma non esigete dalle Monache quella virtù, e spirito di mortificazione che il Signore non concede che a qualche anima privilegiata, desideratelo invece, e ne pregate il Signore, ma non fattevene meraviglia sè alle volte ne sono prive, poiché il troppo pretendere pregiudica allo spirito, ed al corpo. Questo ve lo dicco perché alle volte mi sembrate troppo austera, cioè pretendiate una virtù troppo maschia. Devo anche avertirvi che mi è sembrato che alle volte diate alle Monache a pranzo una sola pietanza mentre invece nelle altre Case sè nè dà due: cosi guardate che rare volte vi manchi il Lesso per avere il brodo; sia poi di Castratto, sia di Manzo sia di Vitello poi non importa. Vi raccomando poi le Figlie di tenerle non troppo occupate, quindi nei carelli andate dietro a cambiarle. Suor Luigia stà proprio bene. Non ho altro da dirvi che di salutarmi tanto le Monache, e Figlie, e di pregarvi dal Cielo ogni grazia, ogni benedizione.

In questi giorni non ho mai potuto fare ne la Scrittura al Fattore, ne quella ai Messanti, ed ora non saprò quando potrò farla, però la terro a memoria.

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli.

200 Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1865".

Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

658

Page 287: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 417

Cara Suor Nazarena201

Non perdetevi in scrupoli perché non acquisterete mai nulla,

ma mettete tutte le vostre mancanze nel cuore di Gesù acciò le consumi, e non vi pensate sè non per aprire il vostro cuore alla fiducia ed alla riconoscenza. Vendete pure il pezzo di terra per 6 Marenghi netti pero di tutte le spese: cioè tassa, bolli, scritture ecc. ecc Sento il mal contento dei Massari per aver fatto il Fattore, e questo mi fa essere più contenta di questa nostra rissoluzione. Non sò se vi pagheranno subito in 6 pezzi da 20 F° dell'Orto, ha caso che nò scrivetemi che guarderò di mandarvi qualche cosa, per dare poi a conto anche al mercatore. Quando potro mandare costì qualche d'uno vi faro avere le scritture dei Massari: intanto per vostra regola il Pollame che ci deve dare il Luigi e libbre 4. Suor Luigia lo lasciata bene quando sono partita, pero per essere più tranquilla ho mandato a Comonte Suor Rosa, intanto ch'io rimango qui. Suor Vincenza e partita il giorno stesso che partii io stessa per Soncino: grazie a Dio, era quieta, è sembrava anche persuasa della necessità di questo passo, conoscendo anch'Ella non essere adatatta pel nostro Istituto. Quel giovane di costì fà assai bene, ed il Giovanni nè contentissimo. Fatte solare di asse la Scuola, di Suor Anna, come nè abbiamo di gia parlato, perché io ho timore che l'umido di quella scuola le pregiudichi: Fattela visitare dal Dottore, come anche la Giacomina. Se credeste di cambiarla un poco in Scuola con Suor Leonilde per vedere sè le giova, fattelo pure con tutta libertà; solo raccomandate a Suor Leonilde sè fà l'Istruzione, di stare attaccata alla Dottrina, e non alzar troppo la voce essendovi immediata la Strada. I nostri Bigati sinora vanno bene, quantunque della Semente del Giapone che abbiamo al quinto nè sia rimasta dentro un terzo senza nascere: quella poi del Caucaso come avete voi pure, e nata benissimo; ricordatevi però che stenta assai a nascere. Lasciate per ultimo a fare il suolo delle stanze di sopra, perché sarei persuasa di farlo fare dei Solini; però questo non bisogna dirlo ai Muratori quelli d'abbasso cioè a piantereno le farete di legno

201 Di Bianchi suggerisce: "Soncino Marzo".

Raccolta Suore suggerisce: "Fine Maggio 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

659

Page 288: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

s'intende, e giacché avete il Mauro, e il Figlio del Batista fatteli dar dietro. Suor Adelaide vi saluta assieme Suor Maria, Suor Leonilde, e Suor Anna. Celebrate con letizia la Festa del nostro Santo protetore che abbiamo tutto il motivo essendo Egli nostro Padre, nostro Fondatore, e pregatelo che guardi ai nostri bisogni particolari e generali, e che mai, mai abbiamo di aver la disgrazia da demeritarsi il suo amore, e il suo patrocinio. Portate in pace la Croce dei vostri diffetti, e non accrescetela con la vostra immaginazione. Salutatemi le Monache, e Figlie. Il Signore vi dia un cuor generoso, ed un abbandono figliale nella sua misericordia.

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

P.S. Scrivetemi riguardo ai dannari che a caso scriverò a Comonte di spedirvegli, cosi pure la nota ancora della roba che mi chiedete. Datemi poi nuove di Suor Anna.

Lettere opera omnia

660

Page 289: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 418

Cara Suor Nazarena202

Quantunque abbia poco tempo in causa degli Esercizi non di

meno vi scrivo due righe premurandomi d'avvertirvi di una cosa. Ma prima vi dirò che ho ricevuta la vostra Lettera e mi sono consolata della Virtù delle vostre Monache; vedrete che un poco alla volta si accomoderà tutto, e voi pure con l'ajuto di Dio prenderete più attitudine per meglio disimpegnare il vostro posto. Quello poiche devo dirvi si è che mi è stato rifferito che costì sono un po' mal contenti della partenza di Suor Adelaide, perché diccono che voi siete tetra e melanconica, mentre essa quando apriva, ed accoglieva qualche d'una era polita, manierosa, cordiale, e voi non aprite bocca, come avete fatto e toccò al Rev. Sig. Arciprete di Seriate quando io era a Leffe, e ciò raccontò Egli stesso. Quindi vi raccomando, moderate e cercate d'accomodare la vostra faccia ad una illarità amabile e cortese, che tanto piace, e sa insinuarsi si bene negli animi e ciò anche con le raggazze di Scuola, e quelle che vengono alla Festa: allora vedrete che anche facendo il vostro dovere; vi farete amare e rispettare maggiormente. Non mi state a dire che non siete buona, questa è cosa da raggazza, una donna virtuosa sà adatarsi e cercar d'uniformarsi a quanto vede, e sè le raccomanda essere migliore. A caso che non vi potessi scrivere più prima di S.t Carlo vi avverto quel giorno di fare la comunione e di dare festa alla vostra piccola Comunità, celebrando noi il giorno della Fondazione dei Figlioli, cosi faremo noi pure qui, e cosi faranno a Comonte. Vi scrivo di fretta fretta avendo in corso gli Esercizi, un altra volta poi vi scriverò più a lungo. Le nostre Esercitanti sono trenta. Non ci conviene levare la vasca qui per condurla a Leffe, la farò invece prendere dal Gildo a Bergamo. Bisogna che vi dicca che nel pagare il fabbro qui a Soncino, o ritrovato che non cè poi tanto male di quello di costì, di maniera che prima di cambiarlo bisogna provarlo ancora, quando vi occorrerà qualche cosa. Saluto tanto le vostre Professe, eppoi le Figliuole. State sana, e tenetevi da conto, perché non mi è piaciuto il sentire che siete stata

202 Bianchi suggerisce: "Soncino fine ott. '64 - '65".

Raccolta Suore suggerisce: "Fine ottobre 1864". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

661

Page 290: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

incomodata. Datemi ancor vostre nuove qui a Soncino, dove conto fermarmi fino al Sant Martino. Il Signore sia con voi, e la vostra Comunità, con la sua santa grazia.

Non sò sè abbiate affittate quelle due stanze a caso che nò, guardate bene a che l'affittate.

Vostra Aff Madre

Suor Paola E. Cerioli La Rev. Superiora e la [...] tanto vi salutano

Lettere opera omnia

662

Page 291: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 419

Cara Suor Nazarena203

Vi voleva scrivere jeri sera, ma ho differito a questa mattina per

darvi nuove più certe della nostra cara ammalata. Ecco; appena giunta a Comonte vi dicco la verità mi faceva timore il suo stato. Essa aveva di già avuto un Salasso, e sanguisughe, e le continuava i dolori forti, e l'eccitamento al vomito; però sulla sera andò calmandosi, e questa notte dormì; di maniera che presentamente (sebbene a quando, a quando le si facciano sentire ancora un poco i dolori) si ritrova assai meglio, e non dubito più, con la grazia del Signore, e l'intercessione di S.t Giuseppe che non si ristabilisca presto come prima. Vi darò poi ancora sue nuove di qui a qualche giorno. Intanto state quiete, e ringraziamo il Signore della grazia che ci fà lasciandoci ancora questo soggetto si caro pel nostro Istituto. Mi è rincresciuto abbandonarvi cosi subito, e non potermi tratenere un po' con le mie care compagne, e Figlie, ma il Signore ha voluto cosi, e noi dobbiamo asogetarci volentieri alla sua santa volontà, offerendole a vicenda questo nostro comune sacrificio. Sapiatemi dire sè jeri i muratori sono arrivati a terminare la Latrina e collocare la vaschetta. Se questa mattina sono andati per la chiave e quando la metterete al posto. Quanto tempo hanno tenuto a fare i ponti per l'imbocatura del muro, se vanno avanti, e se vi sembra fattura di far presto: già ribocandola solamente dovrebbero far presto: scrivetemi tutto poiche io col pensiero stò dietro ai vostri muratori: mi saprete poi dire anche quante giornate vi metteranno, onde regolarci prima d'ordinar l'altra: cosi se siete contenta. Scrivetemi poi anche quando vi arriveranno le pelli da Clusone, per regolarmi a mandarle a prenderle, cosi la Lana. Sembra ora certa la venuta nel nostro Noviziato della Sorella di Suor Marianna, per questa fiera, cosi assicurò Ella Suor Luigia l'altro giorno che fù a Comonte: questo soggetto mi è assai caro. Vi saluto assieme le mie Monache, e vi desidero carità, pace, ed unione cordiale ed allegra come a vere Suore della Sacra Famiglia. Di tutto cuore, ed affetto

Vostra Aff. Madre Suor Paola E. Cerioli

Attendo presto riscontro. 203 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Gennaio 1865".

Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di Agosto 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

663

Page 292: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 420

Cara Suor Nazarena204

Ecco finalmente che vi mando Suor Maddalena per le Scuole,

spero che sarete contenta, e vi farà bene però state attenta, sorvegliatela nelle scuole, almeno nei principi come pure nelle Ricreazioni, e vedere come fà. Ho pensato da far venire a Comonte Suor Leonilde, e facilmente vi manderò poi costì Suor Catterina da mettere assieme la Valota nella Scuola delle piccole. Non vi mando, come vi aveva promesso la Sorella della Francesca perche ha un poco di mal d'occhi, e costì è una Casa che non si guarisce più: ma lasciatemelo dire, mia cara Suor Nazarena siete un po indolente su quello che riguarda la salute delle figliuole: io resto sorpresa che la Giacomina sia ancora lo stesso col suo male, mi sembra che se le aveste fatto una cura, come vi aveva raccomandato per otto o quindeci giorni, con le sue visite regolari del Medico, è senza farle prendere ne freddo, ne aria sarebbe guarita, cosi Dio sà... ma io non ve ne mando altre, se vi preme pensarete anche di farla guarire. Torno ancora a proposito di Suor Maddalena: state attenta, e sentite come fà l'Istruzione della Festa alle Estere. Cosi se vi pare darei alla medesima l'ufficio del Guardaroba per farla muovere.

Come dissi a Suor Maddalena, mandarete poi a pagare la Sig. Margozio per le Pelli: qui unite trovarete le sue Lettere. Ella mi dicce di tenermi 5 Franchi per la Rosina, ma ho qui unita un altra Lettera nella quale sino da tempo fà mi ordinava di dare ancora 2 Franchi alla medesima, eppoi se si volesse lasciare andare qualche cosa del conto l'ultima volta non ci ha servito troppo bene, però riguardo al prezzo credo che sia onestissima, quindi bisogna essere onesta voi pure perche forze avrà calcolato il prezzo alla roba scadente che ci ha mandato. Intanto vi saluto caramente, ne mi trattengo di più perché Suor Maddalena fara pur la mia parte. Addio.

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli205

204 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

664

Page 293: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 421

Cara Suor Nazarena206

Sono arrivata a Soncino venerdì della scorza settimana, e qui

ebbi Lettera da Monsignor Vescovo che vi dava licenza della Messa il Giovedì Santo, ma pensai che non potesse arrivarvi a tempo, cosi ve ne servirete per un altro anno. Ho ritrovato le Monache di qui in buona salute eccetuato Suor Marta però di poca cosa. Anche le Figlie stanno bene, e la Famiglia dei Fratelli. Questa pare che abbia messo buoni Fondamenti ma manca di soggetti, si stà sempre con la speranza che ne venga ma le nostre brame non vengono mai esaudite. Il Giovanni è un gran soggetto pieno di virtù ed infaticabile, con più le parlo con più trovo di edificarmi. Egli è proprio il Chiamato da Dio per quest'opera. Anche i Figliuoli che ora sono undeci mediante le sue cure sono buonissimi, e divoti; ed io spero la benedizione di Dio sopra quella Casa, per questi Figli, ed il loro Fondatore.

Dopo Pasqua spero di venire a ritrovarvi ed avviare un altra volta le opere di muratore. Intanto vi auguro felici le SS:e Feste Pasquali. Riscuscitate con nostro Signore e lasciate nel sepoltro le vostre mancanze, ma più di tutto la mancanza di confidenza in Dio, le rifflessioni sopra voi stessa che vi avviliscono, e che come legami v'impediscono di slanciarvi in Dio dove trovareste rimedio a tutti vostri mali.

Celebrate con gioia, e pace queste SS: Feste con le vostre Compagne, e Figlie, e dividete con esse la loro allegria. Salutatemele caramente, e ditele che ho voglia di rivederle. Tanti saluti per parte della Superiora di qui, ed a tutti. Il Signore vi custodisca ora e sempre.

Vostra Aff. Ma

Suor Paola E. Cerioli

205 A lato della lettera si trovano alcuni calcoli di difficile decifrazione. 206 Di Bianchi suggerisce: "Pasqua era il 16 Aprile '65. Comonte".

Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di Aprile 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

665

Page 294: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 422

Cara Suor Nazarena207

Sono a Soncino da Martedì, e ritornerò a Comonte Martedì

venturo, ciò vi serva di norma. Al mio ritorno guardero di mandarvi il caretto perché coll'istessa occasione mi possiate poi mandare il Cembalo che ho pensato bene di far venire a Comonte. Quando poi potrò vi farò condure costì Suor Catterina cosi potrete adoperarla o in Cucina se mai avete ancora la Giacomina ammalata, e mettere alla porta Suor Ignazia, ovvero nella Scuola delle piccole assieme la Valota. Desidero sapere come fà Suor Maddalena in Scuola; Essa e savia, buona, brava, e mortificata, ma il suo diffetto predominante, state attenta e di essere troppo espansiva, specialmente sè è contenta di maniera che si lascia trasportare al troppo ridere, alla troppa allegria, al troppo discorrere il che essendo giovane non può fare buon effetto specialmente nelle estere: quindi statele dietro, poiché Ella stessa desidera emendarsi. Vi raccomando di lasciare alle Figlie il loro tempo destinato per la ricreazione, perche non vorei che per la premura dei Tricotti le faceste lavorare anche in quel tempo: lavorano invece con gusto ai tempi assegnati, e basta. Tenete pure la regola che si usa nelle altre Case riguardo al cibo, trattamento delle Sorelle; guardate che tutto sia ben netto, cotto, e condizionate. Fatte ben cuocere la Minestra delle Figlie; noi abbiamo adotato questo sistema, e ci giova assai. Se fanno l'orzo a cena si accende il fuoco al mezzogiorno, è se hanno riso, o fidelini alle due; di maniera che la minestra deve essere cotta, e bene quando suona il primo segno del Rosario. Faccendo cosi non potrete farla assieme alle Monache, ma non importa, per esse ne farete un altra, ma sempre ben cotta, e rare volte con sola verdura. Vi dicco tutto questo perché noi abbiamo ritrovato qui, ed ha Comonte grande utilità, e risparmio. Non allontanatevi per nulla sia col cibo, sia coi metodi, orari, ecc, ecc dalle Regole, e costumanze delle altre case, ciò è più facile di quello si crede. Riguardo a quelle mostre di Cascame di cottone che vi aveva mandato, lo so anch'io che è maggior convenienza comperarlo a

207 Di Bianchi suggerisce: "Soncino '65".

Raccolta Suore suggerisce: "Novembre 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

666

Page 295: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Bergamo che costì, ma non è questo che io vi cercava: Io voleva sapere quanto poteva valere la mostra del Cascame più indietro qui a Leffe. Avete ora inteso? Ciò desidero sapere per mia norma.

Non so chi vi abbia consegnato quel involto di Bavella, e Fioretto, che dicono sia d'una Famiglia qui di Soncino, Consolandini perche essendo stato mandato qui, e non essendovi l'indirizzo cosi hanno creduto fosse nostro, dopo l'anno rimandato a Comonte dove credo che parte sia stato adoperato, e l'altro mischiato al nostro; onde bisogna ora saperci dire quanto era di Peso si la Bavella, come il Fioretto, per potercelo restituire. Un altra volta bisogna prenderne più di questi impegni, perche sapete come noi siamo. Mi dicono che avete lasciato ancora nel Legno un fagotto d'una Figlia mandata costì, cioè la sua roba, se cosi è io non ve la rimando più, perche dovevate prendere fuori del Legno tutto; onde cosi voi ci pensarete. Qui non ho nessuna novità; la Casa dei Fratelli va avanti bene, e S.t Giuseppe la custodisce in modo particolare, di maniera che mi è di grande consolazione: questa pure delle Sorelle va bene, ed ho condotto quì Suor Leonilde al posto di Suor Catterina, l'Adriana è guarita propria bene della sua malattia, e non le resta che a mettersi in forza. Il Signore ci assiste più de nostri meriti. Facciamo dunque bene, cara Suor Nazarena, e serviamolo con larghezza di cuore, e con generosità. Addio.

Vostra Aff Madre Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

667

Page 296: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 423

Carissima Suor Nazarena208

Vi scrivo di fretta due righe, avendo questa sera da dispore

anch'io il mio piccolo bagaglio per dimani mattina. Prima vi dirò che il Sig. Canonico credo che non verrà a Leffe, io ho mandato quest'oggi per veder sè veniva, ma non lo hanno ritrovato a Casa, però voi tenete ancora preparate le stanze che forse potrebbe darsi vi facesse ancora una improvizata: è innutile poi che vi dicca di trattarlo bene se viene, e farle bella accoglienza, avendovelo di già raccomandato. Le tre Coperte portate con mè a Comonte sono tutte piccole ciò vi serva di norma onde non crediate che vè nè fosse una più grande: riguardo poi ad ordinarne delle altre pare che queste dodeci già ordinate abbiano da bastare, a caso poi nè occoresse ancora saremo sempre in tempo di provederle in avanti. Provedetemi ancora della Lana circa tre o quattro Libre abbisognandomi ancora per tessere le Cottine delle Figlie. Riguardo poi alla Lana da far corpetti, io sarei di parere di comperarla copiata come quella che abbiamo presa per fare le Calze giacché la paghiamo lo stesso: però impiegatevi dentro solamente quelle due, o tre piccoline che non possono filare, sempre però che non gettono a male la roba diversamente tralasciate poiché i dannari vanno fuora, senza concluder nulla, insomma provarete con uno per vedere anche come riesce. Vi raccomando poi assai di non passegiare sul suolo nuovo del Portico, e meno poi farlo scopare; mettete degli assi dove dovete traversarlo per necessità, e guardate che Domenica quelle della ricreazione festiva non lo abbiano da rovinare; raccomandate ancora ai Muratori che lo facciono bene: cosi siate attenta onde sollecitare quelle poche fatture che hanno ancora da fare, onde possiate infine godere un poco di quiete. Non dimenticatevi di pettinare tutti giorni la Catterina, e quando avrò occasione per costì vi manderò l'oglio di merluzzo. Mi scriverete poi quanti dannari avete ancora costì, poiché non mi ricordo più e quanti ancora pressapoco vè nè occorerà, onde potervegli mandare. Dimandate al Sig. Battista riguardo a quella Donna che vi ricercò le due stanze in affitto per non imbarazarsi a caso fossero persona da non intricarsi; Egli la conosce, e

208 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

668

Page 297: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

vi saprà dire sì, o nò. Non state a fare ribocare quella stanza che ora facciamo soffitare, fattela soffitare polito, che la ribocatura gliela faremo dare questa primavera. Salutatemi tanto le Monache alle quali desidero, come a mè stessa il vero spirito della Sacra Famiglia di Nazarett. Salutatemi anche le Figliuole. Mi dimenticava di dirvi di far pitturare al Mauro Falegname l'antino dell'antiporto dove noi facciamo la Comunione, stando malissimo cosi grezzo. Scrivetemi poi spesso come va la vostra Casa.

209Giachè la R.da Madre è partita e ma lasciato qui la lettera da chiudere, prendo occasione volentieri per farle anch'io i miei saluti a lei e, à tutte di Costì, pregandole nell'istesso tempo di pregare il Signore acciò gli esercizi che le nostre Monache di S. Maria darranno principio Domenica Sera possano essere fruttuosi e ridondanti di benedizioni del Signore. Offriamogli con generosità quei piccoli sacrifici che il Signore tutti giorni ci chiede, sacrifici piccoli ma che tanto ci costano, pazientiamo senza lasciar di correggere e svellere sì i nostri che i difetti altrui, e queste piccole sofferenze sarranno di grande merito appresso Dio si, per noi che pei nostri prossimi. Mi raccomandi al Signore e mi faccia raccomandare dalle mie care Sorelle che io non mancherò di far lo stesso a suo riguardo. Ho sentito dalla Rda Madre che bramava, avere il Signor Canonico per conferire qualche cosa riguardanti la Direzione, io chedo non possa essere soddisfata per questa volta, però se queste cose le ha conferite colla Rda Madre stia tranquilla: che io le dico per esperienza che quando ne miei dubbi sono astata soddisfata e quieta è stato solo quando mi sono tranquilizata a quello che mi diceva la Rda Madre perché ella conosce a fondo il nostro carattere e quello delle nostre sorelle e dei metodi della Casa; non restiamo in inquietudine, ma togliamo le cose come fa la Superiora di Santa Maria cioè con quiete e pace e cosi riesce tanto bene

209 Scritto da altra mano.

Lettere opera omnia

669

Page 298: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 424

Cara Suor Nazarena210

Sono ritornata jeri da Soncino, ed ho fatto, grazie a Dio, buon viaggio. Giacché ho l'occasione di quest'Uomo, vi scrivo per dirvi d'affittare pure l'apartamento del Salone a quel Sacerdote che ve lo richiese, poiché essendo persona polita lo terrà da conto: però dimandate se avesse Famiglia e persone altre in Casa che lo potessero deteriorare, poiché è bello, e mi rincrescerebbe che lo rovinassero. Affittato questo apartamento vi resta ancora qualche Stanza occorendo da mettere a dormire qualche d'uno? essendoci necessaria quando mando costì qualche d'uno Riguardo all'affitto bisogna guardare se potete di tirarlo sui 50 Franchi. Termino avendo premura. Saluto tutte, e vi lascio nei cuori SS: di Gesù, Giuseppe, e Maria.

Vostra Aff Madre

Suor Paola E. Cerioli.

210 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

670

Page 299: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 425

Cara Suor Nazarena211

Ho sentito assai volentieri le notizie di costì come vi potete immaginare. Mi ha fatto sorpresa la partenza cosi subitanea della Rachele nulla meno prevedendo che sarebbe stato difficile riscuoterla della sua pigrizia e stato meglio che Ella stessa si sia risolta d'andarsene. Mi rincresce poi, dei cattivi umori, e melanconia delle altre due Novizie, bisogna aver pazienza, e procurare un poco con la persuasione, e un poco con una cer industria di guardare se vengono dalla nostra, sapendole anche compatire poiché è poco che sono in Noviziato è non possono avere quella virtù necessaria per vincersi, e superarsi. Guardate dunque di non prenderle di fronte, specialmente la Margherita, poiché essendo d'un carattere timidissimo bisogna invece avere una maniera tutta particolare. Non so come farete ora con la Cucina non essendoci la Rachele, io però sarei persuasa di metter intanto Suor Ignazia, con la Margherita, e per levarla un poco dall'ortaglia, e perche cosi impara anche quest'ufficio, che abbisognando ci sarà cara. Lunedì avrei caro che mandaste a Leffe la Belli assieme al Maffi (a piedi s'intende) perché in questi pochi giorni vorrei che la Valota l'istruisce un poco nella Scuola, onde poter poi essa condure a Comonte. Giovedì poi di mattina vi aspetto a Leffe voi pure assieme a Suor Ignazia, onde poter noi ritornare a Comonte. I muratori sono dietro a mettere via i travelli dissopra, e vi vorà anche lunedì essendo una fattura importante. I Raschini hanno terminato. Non ho altro di nuovo a dirvi se non di pregarvi a salutarmi le mie Professe, Novizie, e Figlie, ed augurando a tutte, ed a voi in particolare un vera amor di Dio, passo a dirmi

Vostra Aff Madre

Suor Paola E. Ceriooli

211 Di Bianchi suggerisce: "Leffe".

Raccolta Suore suggerisce: "Primi di Luglio 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Comonte.

Lettere opera omnia

671

Page 300: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 426

Cara Suor Nazarena212

Alla fine della ventura settimana vi manderò il Melicone, cosi sè mi manderete ancora la nota dell'altra roba che vi occore, e vi ho promesso mi farete piacere. Sapiatemi anche dire se vi abbisogna del Vino. Guarderò di ricordarmi di tutto, e di mandarvi anche la Caponaia. Monsignor Vescovo per ora non viene a Leffe, e quando poi verrà se potrò appena, e il Signore mi faccia la grazia, verrò a ritrovarvi. Io conterei di fermarmi qui sina a Martedì, o Mercoledì. Salutatemi le vostre Monache, e risponderò poi a Suor Anna per mezzo del Caretto. Salutatemi anche le Figlie. Non badatete agli srupoli, siate vigilanti a vostri doveri, e abbiate pazienza aspettando tutto dal tempo cioè un po' alla volonta. Con le Monache anzianne otterete molto con la bella maniera, e col vostro esempio. Il Signore sia con voi, e con la vostra comunità.

Vostra Aff Madre

Suor Paola E. Cerioli

Suor Anna farà bene col suo esempio. Riguardo alla confidenza delle Vostre Monache (parlo delle vecchie) quando vengono a raccontarvi il loro interno, pazientate che vedrete che andando avanti si vinceranno intanto compatitele

213Carissima Sorella

Mi è cara questa occazione per tratenermi un poco con lei, e con le mie compagne. Non posso esprimerle la gioja provata il giorno di S. Carlo nel vedere e godere i nostri frattelli e figli di S. Giuseppe che vennero a passare il dopo pranzo qui al Convento, essi era tutti vestiti in abiti uniformi, e fecero sentire i loro canti. Il Cherubino se continua

212 Di Bianchi suggerisce: "Soncino Nov. 1864 o '65".

Raccolta Suore suggerisce: "Novembre 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

213 Scritto sul retro da altra mano.

Lettere opera omnia

672

Page 301: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

così in poco tempo verrà un altro Giovanni, i figli sono 5 e fano assai bene. Riguardo al Zambaiti le dica che quando anderà a pagare al Sig Piccinelli Egli gli restituirà la sua obbligazione. Dopo S. Martino facilmente farà una gita o la Rev Madre, o Suor Luigia a Leffe, e allora condurrà anche Suor Costanza per sottoscrivere quella carta, in questo incontro le manderemo anche noi qualche strachino, e stopa, ma che anche loro ci mandi qualche poni, e nespoli. Guardi la scrittura del massaro della Famosa e troverà che noi siamo ancora in credito di 20 Fr. e qualche lira, se non li a pagati dopo la mia assenza, la Rev Madre le permette di comperar da esso con i medesimi tutto o in parte il suo animale. Mandi unaltra volta la nota alla Rev. Madre che cosi si ricorderà più bene, se scrivi subito la mandi a S. Maria. Intanto la Rev Madre, la Rev Superiora e le altre Monache le fa tanti saluti e io più di tutte e mi saluti tanto Suor Leonilde e le altre monache, e figlie in particolare la Valota che spero farà bene. Mentre con stima e rispetto o il bene di segnarmi. Suor Affesionatis Sorella Suor Adelaide Carsana. Voltate

Lettere opera omnia

673

Page 302: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 427

Cara Suor Nazarena214

Rispondo in fretta alla vostra Lettera per dirvi che ho scritto a Comonte di mandarvi i dannari pei vostri bisogni, cosi le Sibbre, e gli Abiti per le Figlie cioè la Valota, e la Giacomina, i Fazzoletti poi non ho potuto provederli, vuol dire che v'ingegnarete voi: non vi mando le altre robe perché bisogna che tenga qui il Cavallo e l'Asino, quando poi gli avremo in libertà vi manderò quanto mi chiedete. Vi occludo quì una nota di Pellami che mi farete piacere a far provedere a Clusone, subito dopo ricevuta questa mia onde poterli consegnare a quel Uomo che vi manderanno di Comonte: involgeteli bene e scrivetevi sopra da mandare tal quali sono alla Rev. Madre a Santa Maria secondo l'incombenza datemi. Ciò faccio onde non vengano smezati a Comonte. Fatte pure provedere a Clusone 4 Ranze da segare, e scrivete a Comonte che sono da mandare a S.t Maria. I fili di Lana che avete proviste mi sembrano assai cari, e di non averli mai pagati quel prezzo, quindi non comperatene più. Appena ritornerò a Comonte vi manderò il Certificato d'Ipoteca secondo la vostra richiesta. Tenete da conto i vostri Bigati che siete fortunata avendo una semente buonissima. S'inora, noi pure siamo contente quantunque della Semente del Giapone ne sia rimasta tanta senza nascere: di questa qualità sono dopo la terza muta li altri della seconda. Abbiamo qui due Novizie Milanesi, che condurò poi io a Comonte eppoi ne ho tolta una anche del Paese, cosi fanno tre. Faccia Dio che si possano fare secondo il nostro spirito. Salutatemi tutte, a nome anche delle Sorelle di qui. Il Signore vi dia la Pace.

Vostra Aff Madre

Suor Paola E. Cerioli

214 Di Bianchi suggerisce: "Soncino. Vedi Epistola della raccolta di P. Di Bianchi n°

419". Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

674

Page 303: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 428

Cara Suor Nazarena215

Vi scrivo da Comonte dove sono arrivata jeri sera; vi ho condotto tre novizie, una di Soncino e due Milanesi, e ne ho ritrovato qui altre due: siete contente? Faccia il Signore che possono riuscire come ci vogliono per noi, e pel nostro Istituto. Giacché ho in libertà l'Asnino vi mando qualche paja Sibre, qualche Lenzuoli, Fazzolletti, ed i Scarfogli che sono nei due pagliaricci, che questi poi me gli rimandarete, se non ne avrete bisogno: cosi pure vi mando 7 pezzi da 20 F. La veste per la Giacomina comperatela voi costì, avendone Ella estrema necessità; quella per la Valota la porterò poi io quando verrò costì assieme a due Fazzoletti poiché s'inora non ebbi mai tempo da pensarci; L'Animale guarderò di farvelo provedere, intanto abbiate pazienza. Vi mando la scrittura del Luigi, quella del Giò: io non la trovo. Sento volentieri che siate contenta del Fattore, le farò poi quell'altra scrittura che desidera. Mi sarebbe caro che mi mandaste una Cassa, avendone voi qui tante, ma vorrei quella soglia pitturata d'avanti, come quelle altre che ci hanno mandato ancor da costì: mi sarebbe stato caro anche quel vestiario grande disfatto, ma non voglio caricar troppo l'Asino, quindi questo lo mandarete un altra volta quando vi manderò il Cavallo, con l'animale, ed altre cose se vi abbisognerà. Vi scrivo di Fretta avendo premura. Salutatemi le Monache e le Figlie, e consideratemi

Vostra Aff Ma

Suor Paola E. Cerioli

Mandatemi le Ranze e i Pellami.

215 Di Bianchi suggerisce: "Comonte. Vedi Epistola della raccolta di P. Di Bianchi n°

418". Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

675

Page 304: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 429

Cara Suor Nazarena216

Eccovi contentata, mandandovi la seta d'incannare secondo il vostro desiderio: solo vi raccomando di mettervi dentro le più grandi, e le più sane ed anche queste lasciatele maggior tempo di ricreazione; per esempio un poco avanti pranzo, eppoi smezzateci anche il dopo pranzo poiché stando occupate dall'una e mezza, sino alle all'ora del rosario è troppo: eccettuate però quelle quattro, o cinque di grandi. Come vi raccomando alle piccole che sono scrofolose, di darle poca polenta, poiché la polenta è assai dannosa per questi mali. Noi qui a Comonte diamo la polenta alle Figlie solamente a pranzo e sera, e mattina diamo ad esse pane, e vedo che stanno più sane. Ho avuto buone informazioni di quel Uomo, che il Sig Battista ci ha proposto per Camparo; e aspetto la vostra risposta. Mandatemi il Telajo vi raccomando; cosi pure ci sarebbe assai caro delle Stroppe per fare la vite; sè nè abbiamo noi fattele tagliare dal Novelli, diversamente provedetele. Mandatemi indietro i sacchi, coi quali vi mando le robe. Spero di essermi ricordata di tutto. Sè Don Pietro si lamentasse perché non prendiamo quella Figlia, ditele che invece le prenderemo poi qualche Figliuolo sempre che sia sano ed abbia almeno undeci, o dodeci anni: or [...] e mendico riguardo al campo ditele che le rilascio mezzo Marengo cioè invece di sette e mezzo glielo lascio per sette netti d'ogni spesa. Mi saprete poi dire qualche cosa di questo campo in proposito, perché a dirvi la verità lo vendo volentieri. Raccomando poi tanto tanto a Suor Leonilde la seta, acciò cè nè abbia da dare ancora guardate chè è assai cattiva ma ci vuole pazienza. Salutatemi tanto tutte, e consideratemi.

Vostra aff Ma

Suor Paola E. Cerioli Alla Molto Reverenda Madre La Rev.da Suor Nazarena Ferrari LEFFE

216 Di Bianchi suggerisce: "Comonte. "Vedi Epistola della raccolta di P. Di Bianchi n°

424 Raccolta Suore suggerisce: "Fine Febbraio 1865".

Lettere opera omnia

676

Page 305: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 430

Cara Suor Nazarena217

Ecco che mando a prendere le Stroppe i Moroni, ed un mezzo carro di Fieno; sè di questo non ne avete bisogna comperarmelo che certamente sara più a buon prezzo costì che altrove. Dal Giò: riceverete N. 7 pezzi da 20 Fran: con i quali pagarete anche il Fieno. Non vi mando il Melicone poiché è tanto nuovo il nostro, come il vostro. Riguardo alle Patate, che mi pare mi abbiate chiesto per piantare, non abbiamo che il nostro bisogno. Dovevate pensarvi. Non avete che quel poco Orto, e non siete buona da cavarvi le vostre sementi? Riguardo alla roba da vestire le Figliuole ve la manderò appena che sarà fatta, volendola noi fare nostrana sui nostri Telai. Desidero saper nuova della Giacomina, e delle altre Figlie incomodate. Non risparmiate la visita del Medico quando vi è il bisogno: Come vi raccomando, con quelle persone che avete delle obbligazioni, come sarebbe quella donna di Peja, il Sig. Battista, la moglie del Falegname, la Sorella del Cappellana, e che sò io, siatele larga, quando vengono a ritrovarvi o d'un Caffe, o d'un bicchier di Vino ecc, ecc.

Con le Figlie poco sane non state a dare ad esse d'oglio. Avrei voluto scrivere anche alle Monache, e Figlie ma non ebbi tempo. Intanto salutatemele tutte e ben di cuore. Vi siete ricordata da mandare quella lettera a Figadelli? State di buon umore, compatite, e consideratemi quale con tutto l'affetto mi segno.

Vi mando un S.t Giuseppe che mi ha regalato Monsignor

Vescovo; Egli me ne diede due, uno lo mando costì, e l'altro lo manderò a S.ta Maria. Fattevi fare la sua cornice, e forze ne trovarete anche in Casa di quelle belle, e antiche.

Vostra Aff Ma

Suor Paola E. Cerioli Alla Molto Rev. Suor Nazarena Ferrari Leffe

217 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Raccolta Suore suggerisce: "Marzo 1865".

Lettere opera omnia

677

Page 306: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 431

Cara Suor Nazarena

La colpa non è vostra, è stato uno sbaglio del Novelli, perché ci aveva detto la sera, se avevamo della roba di preparar tutto in Stala ch'Egli voleva partir presto, e noi invece abbiamo pensato che non ritrovando nulla avrebbe sonato, mai più figurandosi che avesse da partire cosi: vi assicuro che provai io pure da mia parte molto dispiacere, e vi rimando di nuovo il Maffi con la Lettera che aveva preparata, e la roba.

Dite al Fattore che compri pure la semensina, e datele voi i dannari [...]218

sul resto poi ci intenderemo quando verro a Leffe. Intanto vi saluto assieme le vostre Monache, e Figlie. Addio

Vostra Aff. Madre

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Nazarena Ferrari Leffe

218 La lettera è stata tagliata.

Lettere opera omnia

678

Page 307: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 432

Cara Suor Nazarena219

Un poco per il cattivo tempo, un poco per comodo del Cavallo, ed altre cose, mi ha impedito di mandare costì prima d'ora Suor Maddalena, secondo la nostra inteligenza, e ritardera ancora di qualche giorno dovendo prima fare una condotta a Soncino, intanto vi mando il Maffi col Melicone; e col Quadro che vi manda il Rev. Sig. Canonico; e non dimenticatevi di mandarmi in vece il S.t Luigi. Vi mando pure del Cascame di cotone, e vi prego di sapermi dire quanto voi lo pagherete a comperarlo costì. Ciò desidero sapere per mia norma. Con questo Cascame faremo poi ancora delle coperte per nostro uso, quando mi mandarete il numero del Lino che ci vuole adatato per l'ordimento. Desidererei pure, sè fosse possibile, e se ve ne fosse di buono da sceglierne fra questo Cascame un poco d'adoperare da tessere sui nostri Telai qui di Comonte della roba per fare delle cottine alle Figlie, e ne desiderarei una mostra per la stessa occasione del Maffi.

Sapiatemi dire quanto è stato il Vino, e cosa avete ricevute, e se poteste mandarmi a restituire pel Maffi i 6 Marenghi che vi ho portato io, mi sarebbero carissimi avendone propria bisogno. Vi mando delle Pazienze, e poi delle immagini da farne delle altre, cosi pure tre Libretti da dare alle Figlie che sono state le più savie, e dei ditali, aghi, e spili pure per tutte le Figlie. Bisogna farmi ancora 4 corpetti di Lana ma grandi, e vi mando un poco di Lana, e il rimanente la comprarete. Delle Calze ne abbisognano ancora 8 Paja ma non cosi corti ma per Uomini. Fattemi le cose un po' adattate, perche tutti quei corpetti che mi avete mandati sono persuasa che anderanno bene a pochi, sono cosi fitti, piccoli, e stretti. Vi mando la Cottina della Maria, e un Cottolo con corpetto bianchi per la Giacomina, che sono ancora suoi. Avrei intenzione di mandarvi costì la Sorella della Francesca da mettere nel Telajo, perché questa la potrette poi adoperare in mancanza de la Giacomina e per la Porta, ed anche per mandare pel Paese assieme alla Giacomina essendo essa assai buona figliuola, e disinvolta di maniera che vi giovera proprio.

219 Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1865".

Lettere opera omnia

679

Page 308: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Vi raccomando di involgere ed accomodarmi ben bene il Quadro, onde non si freghi, ne discrosti, ne si rompa. Salutatemi tutte, e consideratemi.

Vostra Aff. Madre Suor Paola

Guardate che il sachello del Lino, con le due Lettere, ce lo hanno

datto a Soncino mandare alla Zambaiti. Il nostro pel Sig. Battista è ancora da farsi: quest'anno sono indietro assai.

Mia Nipote mi ha pregato di provederle costì due Lire di Pient di Lana, come provediamo noi: cosi se poteste mandarmeli unite anche il suo importo. Il Signore vi ajuti, e vi custodisca.

220Mie Cara La Suor Maddalena ma mi rincresce la Suor Leonilde pero Lei sapra piu bene di me.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Nazarena Ferrari LEFFE

220 Scritto da altra mano.

Lettere opera omnia

680

Page 309: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 433

Cara Suor Nazarena221

Ricevo ora la vostra Lettera, dalla Madre di Maria di Gandino, e vi rispondo subito due righe. Noi stiamo tutte bene, anche Suor Luigia posso propria dire che si sia quasi intieramente ristabilita. Abbiamo ancora la Panenghi a Letto, ed una Figlia di Orzi che ci mandò Suor Rosa da Soncino ammallata; ma in pieno possiamo ringraziare il Signore. La Settimana ventura manderò a prendere le Stroppe ma bisogna prepararne venti Pesi. Cosi pure fatte prepare strepati 30 moroni circa dei più belli che avete costì nel vostro vivajo, onde non far perdere il tempo quando verranno a prenderli. Colla stessa occasione poi vi manderò qualche dannaro. Vi mando il Libro per il mese di Marzo. Vi scriverò poi più a lungo un altra volta. Intanto salutatemi tutte e Monache, e Figlie e consideratemi

Vostra Aff Ma Suor

Paola E. Cerioli

222 Riguardo a quel Uomo che parlavamo per Camparo ditteli che sè ha da passare di Comonte le parleremo

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Nazarena Ferrari LEFFE

221 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Febbraio 1865. Vedi Epistola della raccolta di P.

Di Bianchi n° 420". Raccolta Suore suggerisce: "Fine Febbraio 1865".

222 Scritto a lato della lettera.

Lettere opera omnia

681

Page 310: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 434

Cara Suor Nazarena223

Ho mandato a Spinone il Gildo, a dividere il Melicone ed a dare un occhiata ai Fondi. Egli aveva incombenza di andar pure a Bianzano onde informare il Rev. Sig. Prevosto del cattivo precedere de' suoi massari che come potete pensare da mè non avevano nessun ordine: ma invece vi anderà il Luigi, e spero che si potranno distogliere. Ho fatto poi dimandare di questo Gazzolo Bortolo (al Prevosto di Spinone) e come spero essendo Egli addattatto lo farei per Camparo, ma non per Fattore poiché ora vi attende il Gildo.

Mi sarebbe poi carissimo il Telajo di quella buona donna di Peja, e lo farei portare in Convento: però bisogna prima che vi intendiate bene s'Ella crede donarcelo, ovvero sè fosse una miseria il prezzo chè Ella esige: diversamente non ci conviene. lo stesso le richiederei dei Carelli, onde poi non aver un giorno di costarci più del valore. S'ella crede con questi oggetti di fare una beneficenza all'Istituto, questo pregherà sempre per Lei e le farà celebrare qualche Messa, sè nò ci dicca ciò che vuole. La Casa dei Fratelli pare vadi bene: la settimana ventura vi anderà colà un altro Fratello224, che sembra nato fatto per quella Casa. Egli è di Chignolo d'Isola. Egli sarebbe il quarto, ma uno che vi è presentamente avendo la Madre vecchia non può fermarsi. Ma il Signore nè manderà ancora. I Raggazzi poi sono 7. Suor Adelaide giova assai a quella Casa; Essa fa delle frequenti gite alla Campagna, insegna a Figliuoli la pollizia, raccomanda l'ordine, e procura d'inviare quella Famiglia sullo stesso sistema, e regole della nostra. A Soncino ci lasciano perfettamette tranquille, nè più, credo, parlano della nostra Campagna ne di noi. Appena potrò guarderò di mandarvi il Melicone, e mandar a prendere il Telajo sè vè lo danno. Suor Luigia continua andar bene ma lentamente. Suor Rosa è ancora costì. Salutatemi tanto le Monache, e poi le Figlie, e consideratemi.

223 Di Bianchi suggerisce: "20 Febbraio 1865. Il f.llo entrò il 27.2.65"

Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di Febbraio 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

224 Di Bianchi annota: "Quadri Luigi".

Lettere opera omnia

682

Page 311: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Vostra Aff Madre Suor Paola Eli: Cerioli

Non sò ancora che cosa abbia detto il Zambaiti riguardo al conto

che per vostro mezzo le ho consegnato.

Lettere opera omnia

683

Page 312: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 435

Cara Suor Nazarena225

Differiva a mandarvi la qui occlusa perché sperava quest'oggi Lunedì di farvi una improvvizata a Leffe nell'occasione che doveva mandare ad Albino a prendere una parente della Sig. Barbera che veniva qui ad insegnarci a fare i fiori; cosi il Signore non lo ha voluto, verrò un altra volta se lo permetterà prima di andare a Soncino pei Santi Esercizi che incominciano col giorno 12 Marzo.

Ieri ho ricevuta la vostra Lettera per mezzo della Posta, e prima aveva ricevuta l'altra per mezzo particolare. Il Sig. Antonio Piccinelli penserà non dubito per l'affare dell'affittanza con la Comune. Riguardo al Massaro di Spinone, sentirete in quest'altro Foglio. Non era nulla l'esservi dimenticata di ringraziarmi per la rinnovazione de Santi Voti, questo non è di regola, ed avete poi fatto malissimo l'inquietarvi; intanto che vi perdete in queste vane inquietudini forse trascurarete altre cose più importanti. Abbiate la massima di S. Francesco di Sales, di guardare cioè, di tenere sempre il cuore in pace. Dei vostri diffetti dimandatene perdono a Dio, ma senza inquietarvi; Allargate invece il vostro cuore alla fiducia ed alla confidenza, e vedrete che otterete di più, e sarete più contenta. L'inquietudine viene dal Demonio, e dal nostro amor propio che non vorrebbe aver mancato, perche le dispiace vedersi pieno di debolezza. Queste invece vi tengono umile, ma quieta, e tranquilla appoggiata alla bontà del Signore. Quello poi che vi raccomando assai è di procurare di usare gran carità con le vostre Compagne, e di compatirle nei loro diffetti quando vengono ad accusarsi; Peccato confessato è mezzo perdonato, dice il Proverbio. Accoglietele con quella carità, come il nostro Salvatore, ce ne da tante tratte nel suo Evangelio, e come fà continuamente con noi. La Superiora è una Madre; Sè voi sarete dolce, affabile; le vostre Religiose vi saranno più aperte, e metteranno in voi più confidenza. Credete che un aspetto serio, e poco compatimento stringe il cuore ed allontana. Dunque vi raccomando assai. Inculcate poi l'ubbidienza, l'osservanza alle regole,

225 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Febbraio 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

684

Page 313: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

l'adempimento a doveri, e la Santa, e bella semplicità per corona di tutte le virtù; che otterete non nè dubito, ma dietro ad un poco di moderazione delle vostre inclinazioni, e del vostro carattere. Noi pure siamo senza lavoro, ora guardiamo di poterlo procurare un poco d'altra parte e sè ci verrà fatto nè daremo anche costì. Il Signore versi con abbondanza nel vostro cuore la pace e la tranquillità, e tutte le virtù necessarie per essere vera Suora della S. F. Addio addio

Vostra Aff. M.

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

685

Page 314: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 436

Cara Suor Nazarena226

Certamente che non è umiltà il sentire ripugnanza a farci avvertite dei nostri diffetti, che anzi dovressimo essere riconoscenti a chi ci fà la carità d'avvisarcene. Non bisogna per questo avvilirci, ma dire come diceva quel Santo "Questi sono frutti del mio orto" E poi confidare di più nel Signore, e nella sua Santa grazia. Per timore però della Superbia non dovete dimenticare i vostri doveri, perche passereste d'un male in un altro. Fatte il vostro dovere, senza scrupoli e senza paura, ma guardate di non farvi vedere di cattivo umore, perché d'una Superiora si pretende assai, e si rimarca tutto. Andate avanti coll'esempio, osservate le vostre regole, e dimandate al Signore la grazia che possiate far bene voi e ben governare la vostra Famiglia specialmente le vostre Religiose nello spirito dell'Istituto. Riguardo poi alla consolazione che come dite voi provate nel ripulire ed aggiustare l'indumenti delle vostre piccole Figlie, la credo una cosa naturale prodotta dalla vostra inclinazione, e mi sembra che occupandovi in questi uffici quando però non vi sia necessità abbiate da far dispiacere alle Maestre che le hanno in cura, quindi esaminatevi in proposito, e tralasciatele sè vedete che ho ragione. Quante volte la consolazione che si prova in certi uffici, ed occupazioni viene dalla natura, e noi crediamo che venga da Dio molto più poi sè questi uffici sono bassi. Ciò vi serva di norma. Vi raccomando un altra volta quando mi scrivete, di mettervi maggior attenzione, poiché questa volta vi era dentro di grandi spropositi, ciò vi dicco non per mè, ma perché non prendiate l'abbitudine, e scrivere cosi in qualche maniera anche agli altri. Alla prima occasione vi manderò poi quanto mi ricercate. Il Bambino Gesù vi infiami del suo santo amore onde servirlo con allacrità, e zelo, e senza scrupoli, e debolezza. Consideratemi quale salutandovi mi segno.

Vostra Aff Com Ma

Suor Paola E. Cerioli

226 Di Bianchi suggerisce: "Dicembre".

Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

686

Page 315: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 437

Cara Suor Nazarena227 Aveva già scritto a te e due righe anche alle Monache quando

mi giunse un altro tuo foglio e ti rispondo qui due righe. Riguardo al Sig. Vicario gli scriverò io stessa però prima è necessario che mi mandi il Decreto Vescovile delle riduzioni delle Messe per la nostra Cappellania, onde regolarmi per rispondergli. Non dimenticarti dunque di consegnarlo al Giovanni ben involto onde non lo perda. Ti mando N° 3 marenghi perché sento che siete all'asciutto: cosi pure l'orzo e quant'altro mi chiedete. Ti raccomando di mandarmi quella tenda restata ancora costì nell'occasione che venne Monsignore e che credo sia ancora sull'uscio in ascova nella casa di Suor Costanza. Vi do un'altra volta le buone feste come anche alle tue compagne: passatele santamente, a piedi della mangiatoia che racchiude il Re del Cielo, e pregate con noi la S. Famiglia che ci comunichi il suo spirito: spirito di pace di carità di sommissione di sacrificio, e ci accompagnino sempre con la divina grazia. La seconda Festa date un po' di ricreazione alla tua Famiglia; tutto serve a dar gloria a Dio e sempre più coltiva l'unione e la carità vicendevole. Ti raccomando poi tanto di non tener troppo impegnate al lavoro le tue figlie più piccine, specialmente la Milesi, avendomi detto il suo tutore che vidi oggi, che a casa è sempre stata sanissima. Esse hanno bisogno di sviluppo e bisogna regolarsi secondo l'età. Salutamele e ditte che sieno savie, che offrano i lor piccoli cuori al bambino Gesù e lo preghino che doni ad esse una stilla di quell'amor grande che lo fece scendere in terra, onde amino Lui al disopra di tutte le cose, e per amor suo amino il loro prossimo, specialmente tra esse cercando di compatirsi, e farsi vicendevolmente piacere. Alle più grandi metto due righe qui, premendomi di più per il buon esempio che sono tenute dare alle compagne. Non dimenticatevi delle vostre orazioni, specialmente queste SS. Feste la Famiglia dei Fratelli e tutti i bisogni spirituali delle case. Il Divino Infante sparga su voi i suoi lumi e le sue benedizioni.

227 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Dicembre 1864".

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di Dicembre 1864". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

687

Page 316: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Non ho potuto scrivere alle Figlie grandi come desiderava non avendo avuto tempo, però la preparero un altra volta.

Tua Affma Madre

Suor Paola E. Cerioli

P. S. Mando i Corporali, che farai consegnar assieme alla Lettera al Sig. D. Pietro228. ne manderà qualche d'uno che sono ancora da comodarsi. Ti mando pure intanto che li ho due altri napoleoncini che consegnerai al medesimo per le incombenze dategli. Ti mando 4 Palme per la vostra Chiesetta, ti raccomando di dare indietro al Gio: La Cesta, o Cassetta che saranno accomodate dentro da restituire alla Sig. Barbera.

Mando i Cartoni da fare le Capettine alle Figlie, alle quali glielo promesso, esse sono di già tagliate, e non hanno che di cucirle come vedranno la mostra. Le mando pure 6 Corone a chi le ho promesse. Riguardo poi ai Corpi di Lana ho la roba ancora sul Telaij, e non sò se [...]229

228 Di Bianchi annota: "Pietro Calderoni. Vedi Epistola della raccolta di P. Di Bianchi

n° 432". 229 La lettera termina così.

Lettere opera omnia

688

Page 317: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 438

Cara Suor Nazarena230

Mandatemi la Notifica lasciatavi costì dal Municipio ch'io stessa vi metterò quanto desiderano e si richiede, cosi capirò anche meglio. Riguardo al Dottor Gelmi io direi di non entrarvi con sottoscrizioni per non farci conoscere di un partito né dell'altro poiché essendo Monache, bisogna aver riguardo: però rispondete che voi senza licenza non potete e quando verrà la Reverenda Madre le dimanderete. Vi scrivo nulla, avendo premura di mandarvi questa lettera, onde mi possiate subito spedire la carta richiestavi. Vi saluto tutte e di cuore e credetemi.

Vostra Affma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

230 Di Bianchi suggerisce: "Dal timbro postale: 22 Maggio 1865".

Raccolta Suore suggerisce: "22 Maggio 1865". Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

689

Page 318: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere opera omnia

690

Page 319: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere a Rosa Masoni

LETTERA 439

Cara S. Rosa.

Comonte 4 Luglio 1862. Mi sono dimenticata di mandarti a dire di merendare tutti

giorni anche voi altre Monache, poiché facciamo cosi anche noi in queste giornate lunghe, eppoi bevete anche un po' di Vino a cena come la mattina. Spero chè starete tutte bene, e sarai contenta di Suor Nazarena, e Suor Colomba, chè saluto tanto. Prega per noi in questi S. Esercizi onde gli possiamo far bene, e cavarne frutto. Dopo facilmente verrò io a ritrovarti alla Campagna. Ti mando del Fiorettino da filarmi, chè mi preme assai, ma lo vorrei filato d'una sol mano quindi lo consegno a tè, poiché non avendo ora impegni potrai filarmelo presto. Le Monache tanto ti salutano, esse sono tutte franche eccetuato un poco S. Luigia la quale qualche volta sente il suo incomodo, però ora fà i Bagni i quali gli gioveranno assai. Termino perché questa sera incominciamo gli Esercizi, ed abbiamo ancora molte cose da preparare. Addio dunque, stà sana, e ti raccomando molto molto la nostra piccola casa Addio.

La Tua Aff. Com.

Suor Paola E. Cerioli

Unitevi con lo spirito a noi in questi S. Esercizio, e il Signore

benedirà la vostra buona volontà è il rincrescimento che forse

Lettere opera omnia

691

Page 320: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

proverete a non farne parte. Sè ti abbisogna qualche cosa mandamelo a dire pel Giovanni. Quando abbisogna di nottare qualche cosa col Fattore chiama, e dì, chè scriva S: Nazarena, cioè mi sarebbe assai caro onde incominciare ad assueffarla, e impratichirla.

A Suor Rosa Mazoni Villa Campagna

Lettere opera omnia

692

Page 321: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 440

Cara Suor Rosa

Comonte, 9 Luglio 1863

Ho ricevuto la tua lettera, e com'è naturale intesi volontieri le vostre notizie. M'immagino il tuo imbarazzo per la venuta dell'Ispettore, ma sono contenta di non essermi trovata costì; per due motivi: uno perché è bene che vi assueffiate a tutto quello che può succedervi e poi perché sono sicura che tu e Suor Adelaide avete fatto assai meglio di me. In tutte le maniere sè viene ancora, come tu dici, parlate poco e con riflessione, né fatevi vedere premurose di mettervi in grazia, ma conservate sempre quella modestia, e quel riservo che tanto piace, e si conviene ad una persona Religiosa, unito a molta pulizzia e belle maniere; del resto lasciate alla Provvidenza la cura di farvi più, o meno apprezzare, secondo piace alla SS. Volontà di Dio. Per vostra norma vi unisco qui il Regolamento delle nostre scuole, che, come dite vi è stato richiesto: cosi saprete che cosa avrete da rispondergli, leggendolo ben prima: ma a caso non veniste più richieste, allora non parlatene neanche voi come io credo che non verranno altri. A caso vi facessero dimande ed interrogazioni, cavatevela con politica e destrezza, dicendo che non lo sapete che dimanderete... ecc. ecc. Torno a dirvi, non lasciatevi lusingare da elogi, se mai ve ne tributassero, temete, siate modeste, non lasciandovi prendere come gli Uccelli nella rete. Sento poi volentieri che le ragazze di scuola sieno cresciute, con ciò deve maggiormente crescere la tua vigilanza. Ti raccomando ancora che le Maestre dell'Istruzione stiano alla Dottrina, e per non imbrogliarsi non si servano nemmeno delle dimande che vi fa il vostro Capellano la Domenica poiché potrebbero dimenticarsi o cambiarne il senso. Ora non sarebbe male che le più grandi incominciaste a farle scrivere, ma solo una mezz'ora al giorno, essendo questo un di più per noi, né dobbiamo darle importanza: cosi la Maestra le condurrà tutte assieme (cioè quelle della seconda scuola) a due, a due, nella stanza grande, dove preparerete le tavole ed i calamai. Se per caso nelle grandi ve ne fossero di quelle che non volessero imparare a scrivere, non istate ad animarle, ma lasciate che facciano la propria volontà, che ciò non è

Lettere opera omnia

693

Page 322: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

necessario; come se ve ne fossero di quelle che non avessero Libri e penne, queste stiano in iscuola, e per quella mezz'ora puoi mettervi Suor Costanza. Giovedì prossimo è la B.V. del Carmine, titolare della nostra Chiesa: a caso dunque che i divoti non facessero niente come costumavano gli altri anni, io farei celebrare un Messa all'Altare della Madonna esponendovi la Reliquia, e tenendo le due candele accese quando sta scoperta, ed alla sera farei l'Esposizione, alla quale, se vi pare inviterei a darla il Rev.do Sig.r Prevosto. Alla sera della vigilia, sarebbe bene, che il Rev.do Capellano lo annunciasse al popolo, e raccomandasse pure anche l'elemosina, e per la piccola funzione, e pei bisogni della Chiesa. Continuate tutti i giorni a levar l'elemosina dalla Cassetta sino a che si potrà farle cambiare la chiave. Cosi il giorno della Festa raccomandate al Capellano che raccolga spesso l'elemosine che verranno sul bacile e metterle nella Cassetta. Gli altri giorni poi io terrei Chiusa la Chiesa, dalle 11 ore, alle 2 dopo pranzo. Essendo queste le ore nelle quali la Chiesa resta più abbandonata. Bramerei sapere per il ritorno del Giovanni, cosa importano al milla i quadrelli, la calce, ed i taveloni. Intanto al Giò: Galeazzo, fate mettere all'ordine l'ortaglia della Campagna, nettare i fili delle viti e preparare a Campagnola la buca della Calce. Ho fatto vedere la specifica del muratore al Sig.r Antonio231 e le parve assai alterata, vuol dire che prima di mettersi all'opera, cercheremo o per mezzo del fattore o del Sig.r Scotti232 di ridurla ad un prezzo più onesto. Intanto ho detto al Giovanni di sapermi dire il prezzo della calce, dei mattoni, e dei Tavelloni. Mando il Rituale per la Sacrestia, il pizzo per il Canopeo dell'Altare della Madonna; cosi pure sei spole per le candele. Il pizzo tienlo da conto poiché è di quello fino. Mando pure il desco per il lino che per noi è inutile; un materasso per l'infermeria e le tende pel Rev.do Capellano. Desidero sapere chi è l'Ispettore, se lo sai. Io sto meglio dalla mia tosse e mi tengo da conto. Le Monache pure stanno bene. Scrivimi se le Figlie fanno bene, e se la Catterina fa bene il suo ufficio con le ragazze estere. Salutami Suor Adelaide, Suor Leonilde, e tutte. Dì a Suor Costanza che ho veduto il Prevosto di Biansano, che la Casa non è ancora acquistata, e le scriverò poi quando il negozio sarà fatto. Ti raccomando esattezza a' tuoi doveri, alle Regole, ed a tutto quello che può contribuire al buon andamento dell'Istituto e delle Sorelle. Credo che merenderete ogni giorno come fanno qui però te lo dico per maggior sicurezza. Dì a Suor Adelaide che prenda la misura

231 Di Bianchi annota: "Piccinelli". 232 Di Bianchi annota: "Pietro".

Lettere opera omnia

694

Page 323: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

delle finestre del Coro; cioè, l'altezza, e la larghezza non dei telai né delle invetriate, ma dell'apertura dei muri, perché le tende non devono esser messe sui vetri, ma sugli assi nel muro come abbiamo anche noi qui nella Chiesa esterna. Noi crediamo bene di far le tende di tela, o gialla, o verde come si costumano per tutte le Chiese. Qui tutte ti salutano. Sta sana, unita a Dio e considerami

Tua Aff.ma Sorella

Suor Paola Elisabetta Cerioli D.S.F.

Alla Molto Rev.da Superiora La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

Lettere opera omnia

695

Page 324: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 441

Cara Suor Rosa,

Comonte 24 ottobre 1863

Mando espressamente un uomo, per prendere qualche abiti di parata delle Figlie, dei loro Fazzoletti di testa, grembiali, ed i fazzoletti bianchi capettati rossi, come la qui occlusa nota, essendo questa mattina stato qui Mons: Vescovo ad invitarle a pranzo in Gavarno; Dunque vedi quant'è necessario che io mandi a prendere la roba. Dì alle nostra Figlie di costì, che sieno savie, e non abbiano invidia che quando verrò a Soncino, le condurrò anch'esse dai Cerioli. Lunedì233 sera dal Gavarno anderò a Leffe. Ti mando il cotone per i lissi e le carcole per le vesti. Dì a Suor Giuseppa che faccia la spiga doppia, onde poterle voltare quando abbisogna. Io però desidererei che quando ne hanno fatto un mezzo braccia, si fermassero fino al mio arrivo per vedere come riesce, oppure mandacene un pezzettino in una lettera, per mia norma. Ricordati che i lenzuoli che ti hanno mandato l'ultima volta pel Giovanni sono tutti per la Campagna, quindi lasciateli ancora come sono nel suo involto. Noi stiamo tutte bene e ti salutiamo caramente. Dammi notizia come state, specialmente della Catterina, e come fa la Martinelli di Leffe, anzi a proposito di questa Figlia è stato qui il Sig.r D. Pietro Calderoni di colà, e mi dice di dirti, che a caso venisse a S. Maria sua madre o suo Padrino per condurla a Casa, di non lasciarla andare, poiché egli è il tutore e come tale la mise nell'Istituto, ed ha diritto sopra la Figlia. Ragguagliami anche della Campagna, e non allontanarti di troppo dalla Casa col vangare, ma abbi prudenza, essendo cosa nuova per queste parti, e tienle pulite. Ricevo in questo punto la tua lettera, e mi consolo delle buone notizie che mi dai; continua a fare bene, e considerami sempre nei Cuor SS.mi di Gesù Giuseppe e Maria

Tua Aff.ma Compagna

Suor Paola Elisabetta Cerioli

233 Di Bianchi annota: "26".

Lettere opera omnia

696

Page 325: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Mi sono state molto care le due righe di Mons. Vescovo. Guarda che alle volte la Martinelli di Leffe non abbia di fuggirti

dietro al Maffi, o ad altri che alle volte vengono costì, perché mi fido assai poco, quindi sta in guardia. Ti raccomando assai, che il Maffi abbia d'arrivare qui a Comonte Domenica sera dovendo Lunedì a buon ora le figlie partire per il Gavarno.234

Alla Molto Rev.da Superiora La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

234 Questa ultima parte è posta su di un foglietto distinto dalla lettera.

Lettere opera omnia

697

Page 326: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 442

Cara Suor Rosa

St. Maria 24 novembre 1863

Rispondo a tè poiché è lo stesso, persuasa che Suor Luigia sia a Leffe. Quando dunque la Donadoni la credete adattata pel nostro scopo, accettatela pure ch'io son contenta, guardate però bene che abbia salute diversamente invece d'ajuto ci sarebbe di spesa, e d'imbroglio. Quando avete occasione dovreste mandarci qui un altro Scaldaletto perché non ne abbiamo che uno, e vè nè bisognarebbe un altro per le ammalatte.

Ho desiderio di rivederti, però non prenderti di mè fastidio, e stà pure a Comonte quieta quel tempo che credete necessario per gl'impegni della Casa, ed Istituto, dovendo sempre preferire il ben pubblico al particolare, d'altronde credi che m'ingegno a tenermi da conto. Salutami tutte, in particolare Suor Marianna, alla quale non posso mai scrivere. A proposito di quanto mi scrive Suor Luigia del Fratello della Rachele, io ho parlato con la Maria ma Essa per ora non vuol collocarsi, però io crederei ancora più adattata per quella Famiglia la Valota perché è gente polita, in campagna ci vanno poco, e d'altronde ha anche un po' di mestiere della tela, e quello che più conto un bel carattere, di stare in armonia con tutti. Pero rifflettete ambidue, e sè cosi vi pare parlatene alla Figliuola; ha caso però trovaste in Essa una invincibile resistenza scrivetemi che guardaremo di trovarne un altra, perché questo partito decisamente non dobiamo lasciarlo partire. Ti saluto con tutto l'affetto.

Tua Aff. Compagna

Suor Paola E. Cerioli

La Belli non mi sembrarebbe adatatta per la Famiglia della Rachele, stante il suo carattere un po' risentito, e di comandare e invece, potrà fare assai bene con quel partito di St. Paolo.

Ti raccomando di portarci i spinacci pel Lino, e la roba da fare gli abblus ai Figliuoli.

Lettere opera omnia

698

Page 327: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 443

Cara Suor Rosa

Comonte 19 Gennaio 1864

Ho ricevute ambidue le tue a mè sempre carissime Lettere. Era già in aspettazione della morte della nostra Figlia Lonni, quindi non mi fece sorpresa. Non dubito che la sua dolorosa, e lunga malattia, unita ai meriti di Gesù Cristo le anticiperà la vizione beatifica di Dio dove sarà abbondantemente soddisfata da tutto quello che ha fatto per Lui. Questi Angeli abbiamo in Cielo, che pregheranno per noi, e pel nostro Istituto per arrivare noi pure a quella gloria, e felicità che mai non avrà fine. Noi grazie al Cielo stiamo tutte bene, non ostante questi freddi, si eccessivi; abbiamo ghiaccio da per tutto, che è una cosa sorprendente. M'immagino poi costì. Io ti raccomando di riparare più che puoi le tue Religiose, e le tue Figlie da questi freddi onde non abbiate d'ammalarvi specialmente le Figlie poco sane. Tieni l'orologio in dietro onde levare più tardi la mattina. Tieni calda la stufa nella Scuola, e accendi pure il fuoco di sopra per le Monache la sera: insomma fà quanto ti pare, e credi in queste circostanze. Ti raccomando poi anche assai di non lasciarti indurre a venire a Comonte sino a che la Stagione non si sarà fatta più mite poiché adesso credo che non vadino attorno sè non quelli a ciò costretti per grandissima necessità. Ti torno a dire di non prenderti pensiero per mè, che grazie a Dio stò proprio bene, e non manco alla mattina di trovarmi con le monache all'Esercizio, e a tutti gli altri orari della Comunità, ciò ti scrivo per tua quiete. La settimana scorza abbiamo avuto Monsignor Vescovo qui a Comonte, egli parlò alle Monache ed alle Figlie e secondo il solito ci lasciò tutte contente. Riguardo a quanto mi scrivi di Suor Marta, in Scuola faccia il suo dovere; fuori poi tù puoi regolarti secondo le circostanze. Bisogna che tanto Suor Marta, che Suor Anna ti raccontano quanto queste Figliuole hanno da secreto da comunicare ad esse, cosi tù potrai meglio giudicare con la tua maturità, ed esperienza sè questi convegni sono utili, e necessari, ovvero non sono che passatempi, e leggeresse da raggazze; perché allora le Maestre non hanno da perder tempo a scapito della loro salute, e dei loro doveri. Basta, hai inteso regolarti in causa come ti

Lettere opera omnia

699

Page 328: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

ispira il Signore. Scrivimi sè il Cappellano è contento dei Fratelli, e come fà Egli stesso. Cosi pure io non ho capito nulla riguardo a quanto mi hai scritto di quello che spendono i Fratelli pel loro proprio mantenimento perché non mi metti le epoche che li hai dati i dannari cosi non si può giudicare. Quando si può mandarmi il Caretto con della Legna grossa che non nè abbiano più, cosi pure nella stessa occasione, la roba delle vesti delle Monache e della crusca, e granasso sè nè hai d'avanzo costì. Io poi ti manderò del Verze, sè ti sarà caro, ed anche delle patate. Dimani, o dopo mandiamo a casa sua l'ultima nostra Novizia. Bisogna pregare St. Giuseppe acciò ci mandi degli altri lavoranti per la sua vigna, avendone cosi da bisogno. Spero per la fine della Settimana di avere una risposta dal nostro Rev. Sig. Arciprete di Seriate, sè accetta da venire costì a dare gli Esercizi per questa Quaresima che avrei assai piacere e dopo ti scriverò qualche cosa in proposito. Non ti mando la formola della Rinovazione de' Voti perché vi deve essere costì. Raccomanda alle professe che accompagnano col cuore, e lo mostrano nelle occasioni che hanno fatto i Voti, diversamente diventa, la rinovazione, una semplice formalità; Tengono ben impresso che il vero sacrificio non stà in ubbidire in quello che ci aggrada, e seconda il nostro amor proprio, ma in quello che ci avvilisce a nostri propri occhi, ed a quelli degli altri, e non trascurano i sacrifici piccoli, e minuti perché sono questi che faccendoci morire lentamente a noi stesse, ci formerà poi vere Religiose. Di a Suor Marta che si prepari, che alla mia venuta le porterò la Corona, e la croce. Ecco; sè il Signore mi fà la grazia conterei di venire costì otto, o dieci giorni prima d'incominciare gl'esercizi. Suor Luigia tanto ti saluta, come pure Suor Marianna, e le altre Monache. Saluta i fratelli, a quali scriverò presto. Sappiami dire della tua salute, e considerami quale con tutto l'affetto mi dicco.

Tanti saluti alle Monache, e Figlie

Tua Aff. Com: e Madre Suor Paola E. Cerioli

Mandaci alla prima occasione quel telo di coperta di bavella a listone che credo abbiano i Fratelli davanti al tavolo del loro Altarino.

Mandaci anche il Vascello di 3 Brente e mezza; dimanda al Giò: che il Gildo disse che è d'accordo con Lui, ed è quello che ha l'usciarino nuovo.

Lettere opera omnia

700

Page 329: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 444

Cara Suor Rosa

Comonte 4 Febbraio 1864.

Ho ricevuta la tua Lettera, e quella del Giò: chè mi consolò nel sentire che l'Armati ha ricuperata la tranquillità, e la pace; quantunque mi rincresca il vederlo ancora si attaccato alla sua volontà, ed a suoi conoscenti; speriamo che il tempo, e più di tutto la grazia di Dio arriverà ancora a scioglierlo di questi legami che sono sempre i più forti, e difficili, giacché di propria spontanea volontà si è messo in questa vocazione. Io spero di poter venire a Soncino il primo Lunedi di Quaresima, almeno sè al Signore piacerà; intanto tù fà venire un Muratore (che pel manuale ti servirai o del Giò: o del Giacomino), e fà dare il bianco, e imbocare le screpolature nella stanza vicino al dormitorio dove vi è il Melicone, e sè vi fosse entro ancora qualche poco di biada, falla mettere tutta nel dormitorio dove vi è l'altra, che metteremo poi all'uscio un antiporto con chiave, non volendo noi servirsi di questo dormitorio per gli Esercizi; cosi pure fa dare il bianco alla stanza dove tenete i panni sporchi, cioè quella vicino al coro di sopra. Fà preparare sè abbisogna sabbia, o terra, ma guarda che si mettono dietro presto, per lasciare il tempo d'assciugarsi. Riguardo ai serramenti ci penserò quando verrò io. Sorveglia acciò il Muratore non abbia da gettare il tempo, e possa far presto poiché ti assicuro che in giornata siamo assai strette in mezzi pecuniari, e bisogna che andiamo con molta industria per non sbilanciarsi: I dannari che avete scossi da' Buoi, sè pare anche a tè, io gli depositerei presso Costanzo, non tanto per timore che ci vengano derubati, quanto pel timore che gli consumiamo noi. Quando verrò io però guarderò di portare qualche cosa per i bisogni delle due Famiglie, immaginandomi che avrete ancora qualche dannaro di quelli portati di Comonte; in caso di necessità però puoi sempre levare qualche cosa anche di questi. Spero che avrai di già mandate le Lettere ai Rev: Parocchi; e che il numero delle Esercitante sarà discretto. Io ho scritto alla Sig. Pavoni, ma ho ancora da ricevere risposta. Salutemi tanto i Fra: specialmente il Giò: e dille che mi fù assai cara la sua Lettera, e le sue notizie, ma non le rispondo avendo si poco a vederlo; Io condurò

Lettere opera omnia

701

Page 330: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

meco il nuovo Figliuolo. Qui stanno tutte bene, cosi pure a Leffe avendo ricevuto nuove jeri sera. Salutami le Monache, Novizie, e le Figlie, che ho voglia da rivedere. Suor Luigia ti saluta. Stà sana, attenta alla tua comunità, polita, e divota di quella divozione vera, e solida che sola può farci felice in questa vita, e nell'altra.

Tua Aff. Com: e Ma.

Suor Paola Eli: Cerioli

Lettere opera omnia

702

Page 331: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 445

Cara Suor Rosa

Comonte 11 Luglio 1864

Differisco qualche giorno a mandare il Gio: dovendo noi adoperare il Cavallo in campagna, quindi ti scrivo questa mia per la Posta onde non resti inquieta per non ricevere nostre notizie. Ci è rincrescuta la mancanza delle Aspe, ma ora abbiamo terminato la Filanda, cosi ora ci sono innutili molto più che ho timore che le abbiate di nuovo confuse assieme tutte, e mandiate poi a Comonte quelle accomodate per costì. Cosi per un altro anno si avrà tempo di guardare meglio, e dispore per tempo. Mi è rincresciuto anche della Mercede, avendone noi qui da bisogna, però questa verrà la prima volta che ritornerà il Giovanni. Riguardo al Formento, non pensiamoci più poiché è impossibile batterlo a Santa Maria; per un altrano penseremo per tempo. Alle nostre Figlie non mancherà altre cose da lavorare. Riguardo a quello che mi chiede Suor Marta eccettuate le Vanghe che manderò per mezzo del Gio: il rimanente essendo roba che dobbiamo noi pure comperare, cosi potrettai comperarle tù pure costì, non covenendoci l'incomodo (dovendo noi servirsi d'altri per mandare a Bergamo) quando potete voi altre mandarle a comperare a Soncino dalla Catterina. Sento con dispiacere delle tue inquietudini pel Confessore, è però un accidente che si sieno ritrovati assenti ed il Cappellano, ed il Confessore, però quando avrò da scrivere a Monsignor Vescovo le dimanderò licenza in questi casi che possiate servirvi dal Rev. Sig. Arciprete: e sè Monsignor Vescovo venisse a St. Maria tù pure glielo potresti chiedere. Sento volentieri le buone nuove di salute della tua Famiglia, cosi pure del Gio: ed anche che il Carlino stia meglio, noi pure grazie al Signore godiamo buona salute. La Novizia d'Albino è arrivata da qualche giorno, e da quello che si può conoscere da questo poco tempo ci sembra un buon soggetto. Jeri abbiamo accettato pure una Portinaja per Leffe, e sarà al suo posto, credo quando verrano le mie Nipoti. Sè potessi sapere quando queste verranno, mi sarebbe caro, onde prepararle poi il loro alloggio. Ho piacere a sentire che le vostre ricreazioni sieno numerose, bisogna coltivarle, potendo fare in esse gran bene, però ti raccomando la

Lettere opera omnia

703

Page 332: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

sorveglianza, e lo star sopra te stessa. Ti lascio tutta la libertà a caso credesti d'allungarle d'una mezz'ora, cosi pure le Scuole, che credo avessimo fatto lo stesso pure gli altri anni. Salutemi tanto le Monache e dì a Suor Maria che quando ha da scrivermi, aggiunga sempre qualche riga che riguardi la sua condotta, e il suo profitto spirituale.

Nel ripassare le robe della Giuditta sospetto che vi sia entro le sospirate Calze di Suor Marta, a mè sembrano delle Monache, ma ad Essa sembrano sue, però quando verrà il Gio: le manderò costì onde possiate riconoscerle. Dei Telai ci manca un traverso, e Suor Luigia pensa che l'abbiate messo sotto la soffitta per un bastone di Scaliera. Alla prima occasione che ritornerà il Gio: mi manderai poi l'altro rimasto costì.

Ti prego poi tanto di non inquetarti sè passa li otto giorni senza che ti scriva, poiché credi, che questo mi porta disturbo, avendo alle volte tanto da fare: ma quando potrò guarderò di scriverti sempre. Intanto stà sana, e salutami il Gio: al quale scriverò appena potrò avere un po' di tempo. Suor Luigia ti saluta, cosi pure Suor Marianna, e tutte le altre. Che Gesù, Maria, e Giuseppe ci custodiscono ora, e sempre.

Tua Aff. Comp.

Suor Paola Eli: Cerioli

Torno ad aprire la lettera, poiché sentendo che abbiamo terminato d'adoperare il Cavallo qui a Comonte, cosi mi dò premura di mandare il Gio: costì. Col medesimo mezzo ti mando il Vino, ma bisognerà che lo adaqui per farlo durare di più poiché è l'ultimo. Il Formento dunque resta deciso di farlo far fuori alla Campagna, cosi alle Figlie resterà il tempo di battere tanto più presto la Linosa, solamente che la facciano bene, e con lena. Guarda di non confondere la Linosa invernenga, con l'altra, lo raccomando assai a Suor Maria, che tanto saluto, assieme Suor Anna, Suor Giuseppa e tutte. La saluto anch'io di tutto cuore assieme alle altre sorelle e Figlie a nome anche di Suor Marianna che e qui presente. Desidero sapere come fa la Suor Isidora cosi la R.da Madre desidera sapere se le Monache e Figlie sono tutte in buona salute.235

235 Questa ultima parte è posta su di un foglietto distinto dalla lettera. Padre Nicola

Di Bianchi afferma che, a partire da "La saluto anch'io di tutto cuore [...]" fino alla fine è scritto da altra mano.

Lettere opera omnia

704

Page 333: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 446

Cara Suor Rosa

Comonte 18 Agosto 1864

Aspettavo due tue righe, perché era anzioza di sentire sè il nostro Cappellano era stato a ritrovare Monsignor Vescovo, e cosa Egli gli aveva detto, e per la Cappellania, e per gli Esercizi, e questo per mia regola. Cosi andando avanti il tempo, e non dubitando punto che Monsignore sia contento che sè gli faccia, ti occludo qui una Lettera la quale è da mandare al Prevosto che era una volta a Soresina certo Legnani; e ora credo sia Canonico a Cremona il quale invito per dare gli Esercizi in compagnia dell'altro Predicatore nostro Bergamasco. Potrai fare dimandare al Sig. Arciprete di costì, onde sapere precisamente e di certo dove Egli si trova, e farle avere la nostra Lettera, più presto che puoi, poiché a caso che non accetti, possiamo invitare un altro. Non dubito che avrai fatto scrivere ai diversi Parocchi come l'anno scorzo per questi Esercizi, e ti addopererai per raccoglierne un buon numero. Riguardo a fare il Lino, non sò perché mi dimandi sè avete da mettervi dietro; lo volete conservare per l'anno venturo? Solo ti raccomando che si mettono dietro a farlo bene, con lena, con conclusione, e con ordine. Ricordatevi che l'anno scorzo hanno cavato meno dei dipendenti, eppoi non dubito anche più male: quindi quest'anno guarda da usare maggior attenzione, e che vi lavorano con lena e premura. Non sò sè sapi che il nostro Cappellano resta ancora per ora a Santa Maria. Al medesimo rincresceva assai di partire, e noi eravamo troppo sotto per ritrovare cosi subito un buono, e bravo Cappellano come nè abbiamo il bisogno, cosi si ha stabilito di andare avanti cosi, senza però fare un nuovo accordo ma invia provvisoria. Intanto ti raccomando di mandarle quando nè avete a quando a quando qualche cestino di frutta, o di verdura, poiché sò che si lamenta avendoglielo noi promesso. Non ho fatta la Manzione alla Lettera che ti occludo perché come ti dissi non sò dove stia, né il titolo che ora ha questo degno Sacerdote, però doppo che ti sarai informata glielo farai fare da Suor Marta, o Suor Anna. Quando viene ancora il Gio: mandami tutto il lino, e la Stoppa che avete filata, quell'Abito ancora del Secolo di Suor Marta, quello di Suor Costanza.

Lettere opera omnia

705

Page 334: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Non mando il Caretto per ora avendo anche noi d'adoperarlo, però sè ti fosse di bisogno scrivemi che solleciterò a mandarlo. Desidero assai di sapere notizie dei Fratelli. Noi stiamo tutte bene, e non dubito che sarà lo stesso anche di Voi tutte. Ti raccomado assai di far copiar bene le Lettere dei Parocchi, perché alle volte potete far dentro dei grandi spropositi, avendo voi tutte poca premura in questo. Per maggior sicurezza ti faccia qui mettere una nuova modola per timore che non trovi più quella dell'altra volta. Intanto ti saluto caramente,

Tua Aff. Compagna

Suor Paola E. Cerioli

Ho cerduto bene di far la manzione alla lettera del Predicatore per accompagnare il carattere.

Modula Reverend.mo Sig.re

Soncino-Agosto 1864

secondo il costume di quest'Istituto si dà anche quest'autunno una muta di SS. Esercizii per le estere. Questi incominceranno la sera del giorno 18 Ottobre.

Credo quindi farle cosa grata ad avvertirnela perché se avesse qualche Sua Parrocchiana che desiderasse d'approfittarne voglia far il piacere di farmene avvertita per tempo per mia norma. Mi è cara quest'occasione per porgerle i miei più distinti doveri mentre con tutto il rispetto raccomandandomi alle Sue orazioni mi segno

Di Lei

Umil.ma Serva Suor Paola Elisabetta Cerioli

Sup.ra Nell'Istit. Delle Suore D.S.F.

P.S. Per sua norma la spesa per ogni Esercitante è di Franchi cinque quelle della 2a tavola e di otto quelle che vorrebbero un trattamento migliore.

Lettere opera omnia

706

Page 335: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 447

Cara Suor Rosa

Comonte 19 Novembre 1864

Appena letta la tua Lettera ricevuta ora dal Novelli prendo la penna e rispondo. Si, grazie a Dio, abbiamo fatto proprio un buon viaggio e siamo arrivati a Comonte, che ricominciava ad imbrunire. Per buona fortuna che prima d'arrivare a Galignano ho incontrato la Giuseppina che veniva a Soncino, cosi ho risparmiato quasi un ora di tempo che avrei speso in sua casa, e giunsi ancora prima di notte. Il Cavallo è proprio andato bene, ma era la strada cosi piena di ghiaja. Suor Luigia è stata contentissima a sentire le buone nuove della Casa della Campagna, e desidera assai di venire a vederla, il chè farà, da qui però a qualche tempo. Ho veduto il Rev: Cappellano il quale mi sembra quieto e persuaso di dimettere qualunque ricerche sulla stanza desiderata, cosi anche questa è accomodata bene. Benedetto sia il Signore! Non aspettare il Caretto prima della mettà della settimana, perché prima deve andare a fare una condotta per Spinone, Leffe, e Bergamo, ciò ti dicco onde non abbi a pensar male sè non arriva prima. Col Caretto vi manderò un Figliuolo che accettai quest'oggi. Riguardo ai Fratelli sentendo da Suor Luigia la grande difficoltà di ritrovarne ho dimandato conto di quello di Bolgare236 portateci dal Cherubino, e n'ebbi buone informazioni. Fra le quali che è un lavorentone, ed io le ho fatto dire Domenica di venire a Comonte che aveva da parlarle. Cosi lo vedrò, e sentirò pure come la pensa. Mi pare chè non sapia accomodata bene la Marianna e la Francesca alla Campagna, e quasi vengo del tuo sentimento di lasciare ivi nessuna, e fare invece venire la Marianna a Comonte, dove nè abbiamo grande necessità per la porta. I Fratelli, molto più sè nè viene un altro potranno fare da Loro, e tutte le settimane manderanno le robe sporche a Santa Maria e tutte le settimane poi potrai andare tù con Suor Adelaide ad accomodarle, e polirle la Casa, sè nè vedete la necessità. Và bene? Bisognarebbe poi che destinaste una stanza nella Cascina onde mettervi tutto quello che appartiene ai Fratelli, e non mischiarlo, e confonderlo con le nostre robe: Cosi avressimo concertato ancora con Suor Luigia che

236 Di Bianchi annota: "Quarenghi Antonio".

Lettere opera omnia

707

Page 336: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

sarebbe meglio destinare per le Scuole estere in vece di Suor Adelaide la Suor Angela, e con le nostre Figlie Suor Adelaide, perché adesso le medesime sono molte, e nè manderei ancora a Soncino due, o tre, e ci vuole una maestra pratica, e cosi non può ancor essere Suor Angela, sebbene faccia polito. In questo punto vengo a sapere dal Sig. Canonico (che mandai a prendere quest'oggi) come Monsignor Vescovo dimani va a Gandino, per poi venire a Leffe, ond'io dimani per tempo bisogna che parta per colà, perché non sò né dove sarà alloggiato, né chi Le darà il pranzo. Il Sig. Canonico mi raccomandò di non mancare, e di prestarmi per l'allogio, e pel pranzo; ma Suor Nazarena non avendo ricevuto da mè nessun avviso non sò che cosa si avrà fatto: basta dimani vedremo. Un altra cosa ho ha dirti per la quale sono stata un po' inquieta. Questa è per riguardo del Confessore. Io ti occludo qui le due Lettere per il Prevosto, e L'Arciprete che quest'oggi abbiamo combinato col Rev: Sig. Canonico onde ti regoli in causa. La prima la darai alla Catterina da consegnare al Rev: Prevosto, e come tù prega la Catterina che faccia coraggio al medesimo onde venga ancora con regolarità a confessarci, che anche noi poi sapremo il nostro dovere. Quella del Rev: Sig. Arciprete poi sarebbe bene che potesti consegnargliela tù stessa acciò sè per caso ti facesse qualche rimarchi tu le possa rispondere, come per esempio. Alla Madre rincresceva troppo il dare dispiacere, e disgusto al Sig. Prevosto... eppoi le rincresceva anche l'arbitro che si era presa di cambiare le intenzioni di Monsignor Vescovo, e poteva forze aver un rimprovero ecc, ecc. ed altre simili cose, onde non abbia forze di rispondermi. Dopo che le avrai lette come è naturale le sigilerai. Ti occludo pure due righe pel Rev: Sig. Canonico dove vedrai meglio un altro motivo che concorse a tenermi un po' inquieta, per questo cambiamento di Confessore. Ti raccomando poi la maggior segretezza sù questo motivo, e non dimenticarti a sigilarla. Ora sono quieta perché spero di aver accomodato tutto. Non ho potuto fare la Lettera pel Sig. Canonico, la farò poi con più comodo. Lascio poi alla tua bravura d'accomodare le cose in maniera che ambidue restino soddisfatti, e persuasi dei motivi che aduco nelle mie Lettere, e quello che più mi preme che il Prevosto di St. Pietro resti ancora come prima nostro Confessore Ordinario, ti dirò poi il motivo.

Non ho altro a dirti. Intanto ti saluto assieme a Suor Adelaide, e tutte. Ora parto per Leffe. Dove spero di fermarmi poco. Addio, addio.

Tua Aff. Com: Suor Paola E: Cerioli

Lettere opera omnia

708

Page 337: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 448

Cara Suor Rosa,

Comonte 8 Marzo 1865.

Ho ricevuto solamente questa sera la tua carissima lettera ed il Giovanni è partito questa mattina. Ti scrivo dunque queste due righe per dirti di accettar pure quelle sette o otto esercitanti per carità perché mi rincresce proprio predicare al vento con un Predicatore cosi bravo. Ho sentito poi assai volentieri le buone nuove dei Fratelli e ringrazio ben di cuore il Signore della sua gran bontà e misericordia. Mi ricorderò di portare il vino. Riguardo all'altra roba che mi scrive Suor Marta mi sembra che possiate far senza. Colla speranza di presto rivederti mi segno

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Alla Molto Rev.da Superiora La Rev.da Suor Mazzoni Soncino

Lettere opera omnia

709

Page 338: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 449

Mie Carissime Suor Rosa, e Suor Luigia

Soncino 4 Maggio 1865

Sono rimasta contenta che il Giò: sia ritornato senz'altri Bigati, perché quantunque quelli del Giapone non siano nati bene, né si abbia speranza che nasca ancora la semente rimasta, nulla meno ne hanno tutti a sufficienza. I Fratelli poi e noi si ha propria da divertirsi, e si accorgeremo quando saranno grossi, sè almeno Dio li conserva, poiché la semente del Caucaso è nata benissimo.

Il Gio: è ritornato pieno di spirito; Egli è stato dal Sig. Canonico il quale gli disse di andar avanti con fede, e con coraggio, animandolo a non avere nessun riguardo a licenziar i Fratelli quando non li veda propri per l'opera incominciata; d'aver pazienza che St. Giuseppe li manderà poi adatati; e tante altre belle cose gli disse che rimase assai consolato. Jeri sono stata alla Campagna, ed era il primo giorno che i Figliuoli lavoravano da Essi in Campagna: era tanto tempo che desiderava che i dipendenti non entrassero a lavorare alla campagna ne i Fratelli a Campagnola, ma che facesse ognuno da sè: finalmente jeri è stato il primo giorno: mi augurava propria Suor Adelaide onde potesse una volta vedere i nostri Figli tutti uniti, e chi faceva andare i Buoi, chi l'erpice ecc. Essi stessi sono più contenti ed animati a fare cosi, da loro come mi sembrava contento anche il Fratello di Leffe: Ho gran desiderio che venga il Fratello del Giacomino (pel quale ho di già scritto al Rev: Parroco) perche mi sembra si adaterà meglio allo spirito della Casa, come siamo propria contenti di quello di Leffe. Adesso può venire anche quel Figliuolo di Ponte St. Pietro che di lavoro non ne manca a nessuno. Ho anticipato la mia lettera perché vorrei darvi campo di poter mandare a Bergamo a comperare il Fustane pei Figliuoli onde farli l'abito per le Feste. Ce ne vorrebbe a dir poco 50 Metri, forte, e color oliva. Pregherei la Nina di questo favore a provedercelo, come pure 12 Metri di fodra cenere e 6 di Tela greggia di machina per fodra di saccocce; poiche quella poca che abbiamo fatta noi la teremo per le nostre Figlie. Vi raccomando di mandarmi le Camicie dell'eternità intendo quelle ruggine che sono tre grandicelle, ed una piccina cosi tutta la tela ruggine rimasta che ne

Lettere opera omnia

710

Page 339: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

faremo dentro ancor qualche d'una, mano, mano che vengono i Figli, anzi sarebbe bene sè poteste mettere sul Telaio anche l'altra. Unisco qui una noterella d'altra roba da mandarci, cosi avrete campo da preparare. Vi prego di mandarmi uno scatolino delle mie Pillole, e quelle pochine che ho ancora nel Calamajo; non state però a pensar male, che grazie a Dio stò propria bene, ma lo faccio per queste scalmane che alle volte mi vengono, e sono prodotte (almeno io penso) dal mal di cuore. Ho tanta Fede, che non dubito che tù Suor Luigia starai bene, e di Suor Rosa poi non parlo. Vi raccomando poi che i Bigati ed altri impegni che avete alle mani non vi abbiano a far dimenticare dei vostri doveri verso le Figlie, dovendo esser sempre questo lo scopo principale delle vostre cure. Abbiate pure a cuore che in mezzo al tumulto delle occupazioni, le Suore conservano quella presenza di spirito che Le abbia da far stare sopra di sè, e non operano con precipizio, ma procurano di conservarsi in pace, quiete e raccolte essendo proprio questo l'operare che si dovrebbe ad una Suora della Sacra Famiglia. Dite a Suor Marianna che giacche ha costì Suor Catterina le faccia accomodare quelle sue disposizioni Testamentarie che credo manchi qualche cosa, onde dar fine anche a questo. Alla Gallina di Suor Rosa non le manca nulla, e Suor Giuseppa vi pensa: Suor Adelaide vi saluta tanto, come pure le altre Monache: aggradite i miei, e non pensate a me che Suor Adelaide, ne ha tutta la premura, di maniera che alle volte è la mia croce. Vedete come ricompenso! Abbiate cura di voi stesse, e pregando il Signore che vi dia lo spirito necessario per amarlo, e servirlo con tutte le vostre forze mi segno.

Vostra Aff. Comp.

Suor Paola Eli: Cerioli

Il Bigatino, fà bene. Egli è propria intendente di Bigati, e poi si presta a far tutto come quello dell'anno scorso.

P.S. Suor Nazarena mi ha scritto che ha accettato quella Fanciulla di Gazzaniga secondo la nostra inteligenza, ma non le hanno dato nulla; quindi bisognerebbe far scrivere al Sig. Canonico che Ho scriva Egli, Ho faccia scrivere a Voi a quel Rev: Parroco onda voglia soddisfare a quanto ha promesso per l'accettazione di quella Figlia.

Sara bene che scriviate alla Superiora di Monza per sapere qualche cosa di quella Tessadra.

Lettere opera omnia

711

Page 340: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 450

Cara Suor Rosa,

Comonte 28 Maggio 1865

Mando appositamente il Maffi a prendere le tavole dei bigatti che ti abbiamo ordinato perché non possiamo mutare i bigatti. Mandamele dunque senza fallo domani Lunedì per tempo o care od a buon prezzo. Ti raccomando di mandarmi anche quelle cose e i due borsellini delle due Milanesi non che i panni che avete costì della Margherita. Ti saluto di fretta. Salutami tutte

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Alla Molto Reverenda Superiora La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

Lettere opera omnia

712

Page 341: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 451

Cara Suor Rosa,

Ho ricevuto la lettera e quella della Rev.da Economa. Ho sentito con dispiacere l'affare del Cappellano, di maniera che sono tentata un'altra volta di venire costì quantunque però pensi che Mons. Vescovo vorrà venire a Genivolta e se potessi saperlo, io mi porterei costì subito onde guardare di poter ottener qualche cosa. Circa la semente trioltina, non so se oltre i due Braccianti e il Bifolco, vi sia anche l'Oste ed il Bonanti; cosi quante oncie è restata la tua, per regolarmi quante ne ho da prendere. Mi pare di aver trovato un canale per la seta d'incannare a Chiari o fra sette o otto giorni vi scriverò qualche cosa. Intanto vi farò preparare costì i caretti e quando verrà il Giovanni ve li farò condurre. Oggi il medesimo è andato a Leffe; dopo abbiamo qualche cosa anche noi da fargli fare; e lo manderò costì giovedì col frattello del Giacomino il quale mi si dice essere gran lavorentone; ma il Giovanni bisognerà proprio che faccia come dice Suor Adelaide, fissar a ciascuno la sera i loro lavori di conclusione, dividendo i figliuoli parte con un frattello parte coll'altro; diversamente avremo un uomo di più da mantenere, poiche fanno presto ad assueffarsi a far nulla; ed io in questo non guardo gli altri Frattelli ma guardo il Giovanni. Hanno d'andar d'accordo colla loro premura di lavorare e schivar le giornate e non secondare col tenere i Figliuoli in ozio e far fare ai lavoranti quello che dovrebbero far essi. Va bene le giornate come per esempio quelle che hanno tolte per istongiare i moroni, ma il di più se non ne avranno di estrema necessità, non farà che far perdere l'amor al lavoro ai Figli ed ai Fratelli perché essi trovando debole il Giovanni diranno sempre da prender delle giornate. Sento volontieri che le nostre Figlie prendono un poco di sistema, però guarda che Suor Marta non abbia da trascurare la scuola estera, che mi stanno anch'esse a cuore e non vedendo Suor Marta non ne verranno più nessune: quindi dovrebbe sempre andare in iscuola, poiché sapendo ch'Ella non ci sta mai più ne vengono: se poi dopo che è del tempo che è in iscuola non vede venir nessuna allora può andare colle nostre Figlie ma se ne vengono Suor Giuseppa la chiami. Venerdi è stato qui Mons. Vescovo, ed abbiamo

Lettere opera omnia

713

Page 342: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

fatto la Vestizione della Giulia. Ella ha preso il nome di Suor Giovanna237.

237 A questo punto la lettera continua con altra mano: finisco io la lettera essendo ora la R. Madre al riposo del dopo Pranzo in casa non

c'è niente di nuovo. La R. Madre sta bene ma ha bisogno dun po di quiete nella casa di Leffe io lo desidererei proprio che vi andasse per circa un mese avendone proprio bisogno ma Giuseppe della Cappellania di costì pare che la voglia rimandare ancora a S. Maria. Spero però in Dio che le cose prenderanno buona piega e che il Signore le vorrà concedere un po di tempo libero per tante fatiche. Le Novizie non fanno male ed anche L'adele comincia ad assuefarsi. Io grazie a Dio sto bene eccetuo i miei vecchi incomodi. Mi raccomandi al Signore e mi saluti di Cuore tutte le mie care Sorelle ma in particolare Suor Adelaide Ella poi riceva i tanti saluti della cara nostra Madre e i miei pure uniti e mi consideri quale mi pregio d'essere sua

Aff.ma Sorella Suor Luigia Corti Comonte lì 19. Giugno 1865.

Lettere opera omnia

714

Page 343: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 452

Reverenda Superiora,

Comonte 20 Giugno 1865

Mando appositamente il Maffi, perché ho pensato che facilmente Mons. Vescovo di Cremona, per Venerdi, giorno del S. Cuore, potrebbe essere nelle Salesiane a Soresina, per la Festa che fanno per la Beatificazione della Venerabile Alaquoque, ed in conseguenza essere a Genivolta la Vigilia o il giorno dopo; cosi desidererei saperlo di certo, ed è questo il motivo della venuta del Maffi, dunque manda a Genivolta dal suo agente, o dal Parroco per sapere quando viene e quanto si ferma; oppure dalle monache di Soresina se l'aspettano per quel giorno: Cosi io mi porterei costì subito, e risparmierei il viaggio di Cremona per intendermi su questa Cappellania. Ho ricevuto ora la lettera di Suor Adelaide. Sento del Luigi e ne sono contentissima. In quanto poi al resto bisognerà proprio che Suor Adelaide abbia pazienza e vi vada spesso alla Campagna, avanti Messa e vegliarvi di continuo. Vi saluto caramente ambidue e mi segno

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Alla Molto Reverenda Superiora La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

Lettere opera omnia

715

Page 344: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 453

Cara Suor Rosa,

Comonte 8 Luglio 1865.

Ho ricevuto la tua lettera e ti rispondo subito, per dirti di non impegnarti col Sig. Arciprete riguardo al Predicatore perché io sono in trattative con un Paroco Cremonese; a caso poi, chè questi non potesse accettare l'invito, ti saprò dire qualche cosa. Nello stesso tempo ti Fo sapere che la sottoscrizione nella quale ti aveva parlato nell'altra mia lo feci io stessa in vostro nome come pure l'oferta persuasa che costì non andassero atorno quindi ti serva di norma se a caso venissero per farvi sottoscrivere dille che siete già state sottoscritte.

Riguardo poi alle nuove che mi dai dei Fratelli sono assai fredde però spero colla grazia del Signore spero che si accomoderà ogni cosa; ma i Fratelli mancano di spirito e di coraggio questo è un grandanno. Riguardo poi a quell'ultimo Figliolo di Leffe, se il Giovanni non è contento lo mandi via intanto che è presto che non abbia da pregiudicare gli altri. Desidero poi sapere qualche cosa schietamente di Suor Adelaide riguardo all'andamento della casa dei Fratelli in particolare come si diporta il Doro e i Figli. Sono di partenza ancora per Leffe, perché ve bisogno di farle qualche Fattura di muratore in tanto che sono ancora le giornate un po' lunghe dipoi mi dispurrò per venire a Soncino avendo anch'io voglia di venire un poco costì; Intanto preparate delle Esercitande. Qui cè niente di nuovo, le Novizie fanno discretamente bene ed anche la Margherita sembra che prenda amore alla casa. La medesima ti raccomanda di comperare costì della semenza di radici di quella che si mangia le radici d'inverno, che ne ha gli Ortolani costì perche qui non ce ne di questa sorte. Dimani, se Dio lo permetterà anderò a Leffe, ma ritornerò Sabbato. Non sò se i Fratelli abbiano terminato di far fuori il Formento; ti raccomando assai di mandar con essi anche il Giò: a lavorare quando ha terminato da segare la stobia, e non tenerlo apposta a St. Maria per mandarlo innanzi, ed mentre si ha tanto da lavorare; Anche del Cavallo possono servirsi alla Campagna, e per preparare la sabbia, e per far fuori il Formento se vogliono. Non mi allungo di più

Lettere opera omnia

716

Page 345: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

avendo altro da dirti. Salutimi tutte, e di a Suor Marta che scriva a suoi Genitori, essendo sua Madre inquieta perché mai non Le scrive, ed ha tutta la ragione: mi rincresce solamente perche presso i suoi Genitori sembra che siamo noi a non darle la licenza. Salutandoti con tutto l'affetto mi dicco.

Tua Aff. Compagna

Suor Paola E. Cerioli

Alla Reverenda Madre Superiora La Rev. Suor Mazzoni

Lettere opera omnia

717

Page 346: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 454

Cara Suor Rosa,

Comonte 24 Agosto 1865

Ti scrivo subito per dirti che il giorno per gli Esercizi di costì è il giorno 7 (sette) di Ottobre e non 5 (cinque) ciò ti serva di norma. Nello stesso tempo dì a Suor Adelaide, che faccia pur fare quella notifica d'imposta sui Fabbricati come egli vuole, poiché a dirti la verità la paura di non essere poi più a tempo a presentarla pel tempo stabilito, il quale è alla fine del mese: daltronde non v'è nulla che ci possa recar danni, perché in quanto al valore da attribuirsi alla casa, bisogna tenere una via di mezzo, diversamente il metterla troppo poco si potrebbe avere la multa; e dove dice "Natura dei Fabbricati e loro uso e destinazione; può mettere Casa civile ad uso Orfanatrofio. E il possesso, a chi è intestata; basta lasciar sempre fuori Monache e Religiose. Del resto lo Scotti ve la farà bene. Solo vi raccomando di farla fare entro il mese. Ho fatto buon viaggio, ed ho ritrovato Suor Luigia in buon essere. Non ho altro da dirti: a giorni poi scriverò al Sig. Pietro per quel Capitale, non avendo potuto per ora, scrivere al Sig. Piccinelli. Salutandoti caramente mi dico di fretta

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Lettere opera omnia

718

Page 347: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 455

Cara Suor Rosa,

Comonte 26 Settembre 1865

Non ho potuto scriverti questa mattina pel Maffi, perché avevamo la chiusa degli Esercizi. Ora ti scrivo queste due righe, per dirti che mi sono risolta, giacché vedo che avete sì poche esercitanti, di stare ancora ai nostri primi principi d'una volta, che sono quelli ispirati da Dio, cioè di fare tutte le nostre opere gratis: quindi ti lascio la libertà di prendere 15 esercitanti gratis; non di più però, perché quest'anno non abbiamo mezzi per le molte spese fatte o di quà o di là. Dunque guarda che queste 15 sieno tolte dalle più povere ed anche dalle più bisognose; perché alle volte hanno mezzi ma non vogliono venire per non spendere. L'Augusta, io credo che uno dei motivi sia perché non ha da pagare, ma se potesse penetrare che vien tolta per carità verrebbe subito. Se conosci qualche contadina anche fuori di Soncino prendila purchè sia povera: Ti raccomando poi di guardar bene il bisogno e la povertà prima di accettarle. Concerta con Suor Adelaide e dimandate a perzone degne di fede, se veramente sono povere e bisognose. Io verrò costì il giorno stesso degli Esercizi col predicatore, quindi prima mi saprai dire il numero delle esercitanti, e cosa vi abbisogna o vi manca. Fate poche spese per questi Esercizi, poiché essendo gratis possiamo avere più libertà; però se qualchedune pagano non intendo per questo di rifiutarle, ma accettar tutto per carità, e per ispendere ancora per carità. Quando verrò a Soncino contenterò anche Suor Maddalena, e porterò meco camiccie, corsetti, e tutto, più che posso. Dille che vuoterò il guarnaroba di qui, per ricomodare quello di costì. Ti saluto tanto assieme a Suor Adelaide e a Suor Maddalena, e tutte. che se il Signore mi dà la grazia, spero presto di rivedere. Le nostre Esercitanti erano 20, ti lascio immaginare se conviene. Ci è restato qui una Novizia ed un'altra verrà se avremo buone informazioni. Sta sana e considerami quale con tutto l'affetto mi dico

Tua Aff.ma Serva

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Lettere opera omnia

719

Page 348: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Abbiamo qui anche la Sorella di Suor Marianna. Ti raccomando

la sorveglianza alle Figlie, raccomandalo anche a Suor Adelaide.

Lettere opera omnia

720

Page 349: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 456

Cara Suor Rosa,

Leffe 21 Ottobre 1865238

Sarai forze inquieta non avendo ricevuto mie notizie (se almeno non ti hanno scritto da Comonte) ma ricordati del proverbio "Nessuna nuova buona nuova". Cosi è proprio. Sono qui a Leffe da Martedì, e quest'oggi Sabbato ritornerò a Comonte col Rev: Sig Canonico, che lavorò propria con premura. Qui ho ritrovato tutte le Monache e Figlie in buona salute, e spero che starai bene tu pure, e la tua comunità. Quando avete terminato il muro sè il Maffi non vi è più necessario lo manderai a Comonte col Carettino; e mi manderai del Lino e poi anche un cinque o sei pesi di Rive, non sò come si chiami, ma è quella roba di gaja che adoperano i Falegnami per imbotire, le scranne. Sè il Maffi vi fosse caro tenerlo qui ancora qualche tempo fà come credi, solamente quando viene mandami quanto ti dicco. Non ho nulla da dirti, solo che di salutarti tanto assieme a Suor Adelaide e tutte mentre augurandoti dal Signore ogni benedizione con tutto l'affetto mi segno

Tua Aff. Com: Suor Paola E. Cerioli

P.S. Sono ritornata jeri a sera di Leffe e giacche ho ancora da mandare la Lettera in Posta ci aggiungo queste poche righe per dirti che sarebbe bene a prevenire la Madre della Margherita che facilmente venendo Suor Marta a Soncino la condurà anch'essa perché a dirti la verità noi tutte qui siamo di parere che non abbia vocazione, cosi non fà che patire essa e inquietare noi. Si capisce ch'Ella viene a casa volentieri; ma si lascia prendere dai rispetti umani. L'altro giorno non so per qual motivo stette nascosta per un paja d'ore, di maniera che Suor Luigia era inquietissima. Non capisco perché noi abbiamo tanto riguardo a mandare a casa una Novizia, ma vengono apposta per provare; e nei Conventi credo che più della meta vadino fuori, e

238 La data è scritta sul fianco sinistro del primo foglio della lettera.

Lettere opera omnia

721

Page 350: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

per questo non si fanno disonore e forze fanno nel mondo ottima riuscita.

Mandami per Mercoledi il Giovanni col Cavallo onde adoperarlo poi Suor Marta per venir qui e risparmiale i noli. Aspetto poi anche il Maffi con l'asinello pel Gio: mandaci un po' di fieno. Io sè il Signore mi farà grazia verrò per S. Carlo. Ricordati a prevenire i Genitori della Margherita.

Quella Governante di Brianza mi ha scritto che viene. Ti saluto239.

Mandami anche il Riso e qualche somma di Melicone. Tanti

saluti al Giovanni240

Alla Molto Rev. Madre La Rev.da Suor Rosa Mazoni Soncino S.ta Maria delle Grazie

239 Quest'ultimo paragrafo è scritto sul fianco della pagina. 240 Quest'ultimo paragrafo è scritto su di un'altra pagina.

Lettere opera omnia

722

Page 351: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 457

Cara Suor Rosa

Comonte, 2 Novembre 1865

Prevedendo anche domani una giornata cosi piovosa come oggi e per conseguenza di non poter venire costì, come avrei desiderato, cosi questa sera preparo queste due righe da mandarti in mia vece e mi servo da Suor Marianna per non istare occupata. Occludo qui il Foglietto della Festa dei Premi241, onde il Giovanni si regoli come ha da fare. Riguardo pure ai premi egli saprà meglio di me a chi vanno. Combinate dunque la vostra Festa tra il Giovanni, te, e Suor Adelaide, alla meglio che potete. Riguardo al Cappellano io ho pensato e ripensato, ma non so come combinare per fargli l'apertura che va in Cantina, perché a fargli l'intramezza bisognerebbe cambiare l'apertura che adoperiamo noi, diversamente esso potrebbe venirci in Casa, e trasportandola bisognerebbe metterla fuori dalla portineria che vedi che è un altro inconveniente; e fargli solamente un poco di tavolato per coprir via la cantina starebbe malissimo e ci rovinerebbe la stanza che ci accomoda cosi tanto; quindi tu fagli capire che ci rincresce, ma vede anch'egli che non si può. Se vuol servirsi della nostra cantina si servi pure e metti pur là, se lo ha, il suo vassellino, che noi tutti i giorni, basta che ce lo dica, gli caveremo il vino, con più sua comodità. Egli mi aveva pur chiesto, quando sono stata costì di fargli soffittare quello stanzino vicino alla Sacrestia, e fargli fare una stufa: io quello perché non ci vedeva difficoltà gli ho detto di sì, quantunque però la stuffa toccherebbe egli a farla fare, non di meno via gliela faremo: se egli dunque ve ne parla bisognerà aver pazienza e fargli questa fattura che mi pare spenderemo poco, perché degli assi ce ne vorranno pochi essendo piccolo e la stuffa in poco più d'una giornata la possono fare. S'Egli però non ve ne parla non istate a motivarglielo ma facciamo zitto che è capace di non volerlo più e aspettiamo quindi che lo chieda. Ti mando, secondo quanto mi mandò a dire Suor Adelaide N 30 da venti franchi, ma parlo ad ambedue ricordatevi che ora non vi rimane di tutti i vostri soldi delle galette, ecc. che poco più

241 Il foglietto a cui si riferisce la Cerioli potrebbe essere quello della seconda parte

della nota 16 del file "Capponi"[?]

Lettere opera omnia

723

Page 352: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

di circa 13 pezzi da 20 franchi ed abbiamo la specifica di tutto. Quindi dimando a voi. Come farete ad andar sino alla raccolta delle galette dell'anno venturo perché bisogna pensare che oltre le altre spese avete gli aggravi, dei quali la prima rata, credo che incominci qui in Febbraio e noi non potremo farvi sconta perché a dirvi la verità siamo alla stessa condizione di voi. Vorrei vedere un po' Suor Rosa a pensare; perché io sono contenta il poterla mettere un poco in pensiero: però credi che quanto dico è pura verità. Ho ordinato a Leffe i 4 corpetti grandi; se di quelli che avete costì ve ne sono qualcheduno eccessivamente stretti mandatemeli indietro che li farò rifare: ho pure ordinato le calze, ma bisogna mandarci indietro quel sacchellino di fioretto, bavella, ecc. come si trova che lo hanno portato costì per isbaglio. Le camiccie sono dietro a farle, e le manderò un'altra volta assieme alla roba, ed ai berettini che ora saranno tre perché domani vi condurranno. La Rosina non è ancora venuta quindi noi non l'aspettiamo più vuol dire che perde più ella che noi perché infina la Vocazione Religiosa è una grazia particolare che fa il Signore. Aspetto presto la governante. Le sue lettere sono piene di desiderio di far bene, Dio lo voglia. Dì alla mamma della Belli che sua Figlia sta bene e stia tranquilla che quando la medesima si mariterà gliene daremo parte. Le scuole incomincia pure a farle come gli altri anni se ne vedi il bisogno: cosi anche la sveglia per le Monache alle sei e le Figlie alle 5½. Cara Suor Rosa quantunque il tempo non mi permetta di venir domani però spero che il Signore mi farà grazia di venire ancora presto costì. Intanto stiamo unite nel Signore coi tre divini personaggi della cara Sacra Famiglia, onde possano infonderci il loro spirito d'umiltà, di rassegnazione, di vita nascosta. A proposito, mi dimenticavo di dirtelo. Lunedi Monsignor Vescovo ci ha fatto una vera sorpresa. Venne qui a dirci Messa e si fermò sin dopo le undici. Mi è stato carissimo, molto più che non aveva fretta e mi ascoltò con la pazienza ammirabile. Mi raccomandò poi assai e lo dico pure a te, onde ti serva d'istruzione, di raccomandar alle Monache le virtù sode esercitandole e fondandole ben bene nell'ubbidienza cieca e pronta nella bassa stima di loro stesse, nella annegazione della loro volontà. Con questi principi e con queste virtù, le nostre case saranno case di tranquillità, di Dio, ma sta assai alla Superiora il formarle cosi. Ora termino proprio volendo scriver due righe a Suor Adelaide. Quando mi scrivi, ricordati che bramo sapere ad una, ad una, come si diportano le mie professe; queste mi stanno a cuore perché dovrebbero essere lo specchio della Casa e la sponda della Superiora. Salutamele tutte come anche le figliuole, che mi

Lettere opera omnia

724

Page 353: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

consolo a sentire da Suor Maddalena che ora fanno bene, che possano almeno continuare. Tanti saluti alle Novizie. Io sto bene eccettuato che sono un poco raffreddata ed è per questo che mi approfitto anche del cattivo tempo per non venire costì. La Rev.da Madre Maestra pure, grazie a Dio sta benissimo. Salutami tanto il Giovanni ed il Cherubino. Conservati sana. Suor Luigia ti saluta ed io pure di cuore.

P.S. Guarda che sul Libretto dei Premi si dice che alla sera vi

sara la Benedizione col Venerabile, ed il canto del Tedeum. ma essendo la nostra Chiesa esterna bisogna tralasciare il Tedeum perche in questi momenti potrebbero interpretarlo sinistramento, cosi lo recitarete internamente da voi altre, ma non a voce alta in Chiesa. Anche la benedizione portarla alla Domenica per non distinguersi, e far sapere perche la diamo.

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Alla Molto Reverenda Superiora La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

Lettere opera omnia

725

Page 354: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 458

Cara Suor Rosa, e Suor Adelaide

Comonte 26 Novembre 1865

Scrivo ad ambidue, per non tenermi troppo occupata. Incomincierò a dire a Suor Adelaide, che le mando delle Calze, e corpetti pe Fratelli; della roba ancora pei gile che mettera in guardaroba per quando ne avrà bisogno: cosi pure altre cose che mi ha ordinate. La roba pei Figli raccomando di bagnarla. Il nuovo Fratello242 ritorna tutto contento e pieno di buona volonta di far bene. Il Signor Canonico mi scrive che quest'Uomo le pare un dono di Dio, e di St. Giuseppe all'Istituto. Faccia il Signore che le sue parole sieno quelle d'un Profetta. Egli lo condusse pur anche da Monsignor Vescovo acciò gli dasse la sua benedizione. Ho scritto al Giò: che mi sarebbe sembrato bene che gli avesse data la polizzia della casa; tù poi guarda d'insegnarle, a mettere tutto a suo posto, cosi vedere se ha abilità per riunire le robe sporche, accomodare le nette, e quant'altre vi è attorno per la casa, cosi accomodare il cortile mettervi la sua ghiaja, selciare dove vi è la necessità del passaggio ecc, ecc. Sarebbe assai bella cosa se avesse abilità anche per questo. Insomma lo raccomando ad ambidue in quello che potete di guardare che prenda radice, e possa far bene. Aspettero poi con desiderio qualche detagliata informazione da qui a qualche giorno. Mando un tavolo pel Giò:. Intanto che sono nette le strade mandatemi ancor presto il Caretto con la Legna, che noi vi manderemo il Stername. Ho mandato il vino al Capellano secondo il nostro accordo: questo è di Spinone, e mi sembra che condotto sina qui possa pagarvelo Ita: Lire 43 al Cavallo. Qui occluso trovarete il Biglietto da consegnare al Rev: Cappellano, l'importo lo terrete voi altre. Non mi ricordo se l'anno scorso vi ha pagato il Vino speditegli... sarà forze pagato. Non sò se vi aveva da mandare dei dannari, vuol dire che se ve ne abbisogna ve li manderò un'altra volta pel Giovanni. Sappiatemi dire come sta la Giovannina, se le è dato giù quell'enfiagione, come pure se è guarita perfettamente l'Adriana e como fa la Catterina e tenetela d'occhio accio non vada via e

242 Di Bianchi annota: "Paris Isidoro".

Lettere opera omnia

726

Page 355: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

porti via della roba poiché chi ce la messa dicono che è il suo vizio prediletto. Ho trovato al mio ritorno la Rosina, sin ora fa bene e ne son contenta, faccia Dio che perseveri. Non ho altra novità. Mercoledì aspettiamo il Rev.do Sig. Canonico che ci ha promesso di venir una sera a dormir a Comonte. Fate andar bene la vostra casa, che si osservi bene le regole e l'obbedienza abbiate a cuore lo spirito e non trascurate poi anche la salute del corpo. Il Signore vi accompagni sempre con le sue Benedizioni, onde possiate esser l'esempio delle Religiose e delle Figliuole e in unione dei Sacri Cuori di Gesù, Giuseppe e di Maria vi prego a considerarmi quale con tutto l'affetto mi segno

Vostra Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Lettere opera omnia

727

Page 356: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 459

Cara Suor Rosa

Comonte 17 Dicembre 1865

Avendo intenzione facilmente di ritenere a Comonte il caretto per varie fatture a noi pure necessarie cosi ti scrivo questa mia ondi non abbi a rimanere inquieta non vedendo subito di ritorno il Gio: che guarderei di poter mandare ancor prima delle Feste: Mi sono assai consolata alla speranza che il Giuseppe possa prendere radice nella nostra casa e che incominci ad ubbidire al Giò: in quelle cose che più gli pesavano: Ho proprio pregato S:t Giuseppe, e spero dalla sua bonta la grazia dimandata. Sento poi dalla Lettera di Suor Adelaide, il contratto che avete fatto dei Sassi di F 75 e mi rincrebbero assai. Il Giò: mi aveva scritto che le abbisognavano circa venticinque caretti di sassi pel selciato ch'io pure vedeva volentieri e di questi domandavano Soldi 10 al carro, ad andarli a prendere noi m'immagino. Io risposi di sì, perche la spesa era poco d'altronde avendo costì l'Uomo col caretto, e cavallo che non ha nulla da fare nella presente stagione poteva prender seco due o tre Figli e cosi in un paja di settimane al più provvedersi con poco o nulla del materiale. Ma 75 Franchi quando si ha bisogno di tante cose più utili e necessarie come sarebbero strame, e stername per le Bestie, materiali pell'alzamento della Stanza sopra la Cucina che crescendo la Famiglia vi sara necessita da fare, e varie altre cose che per mancanza di dannari bisogna differire, o tralasciare ti dicco proprio che mi sono rincresciuti: d'altronde mi era cara d'aver d'impiegare qualche Figliuolo, che col Giò: si può lasciar andare con tutta libertà: Ma basta adesso è fatta, e ci vuol pazienza; ti ho però voluto far conoscere questa cosa, onde un altra volta possa far prima le tue osservazioni. Mi ha pur fatto meraviglia a sentire dal Gio: che hai ancora da far nettare il campo dove avete fatto la Muraglia. Aspettate forze dissi al medesimo a farlo quando Nevica o pure questa prima vera quando avrete il lavoro che vi anderà sopra le spalle. Disse che stette alla campagna a condure la Sabbia ai Fratelli. Mi ricordo che quando si faceva il Muro a S.ta Maria si faceva interompere dall'Arare alla Campagna, e credo anche a Campagnola per condurci il Sabbione, ed ora che sono sul luogo, e si cerca

Lettere opera omnia

728

Page 357: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

d'impiegare i Figli si manda colà il Giovanni a condurcelo si può dire quasi in sulla porta. Ti aveva, mi pare, tanto raccomandato di nettar via tutti campi, lasciando netto, ben accomodato con ordine e polizzia ma... mi rincresce ma credi che giuntarete tanto di capitale, e tutti gli anni andarete diminuendo l'entrata. Ora il Giò: è innutile di mandarlo a lavorare alla Campagna, vi sono colà anche troppo braccia ma assegnatele qualche lavoro di conclusione costì, velo detto ancora, e statevi dietro: guardate: condur via i rottami, nettare i condotti, e raccogliere terra da unire ai letami, tagliare le siepi, e stongiare le piante, fare le foglie, ecc. e che faccia tutto da sè, perché esso per un lavoro da nulla subito vuol far venire qualche d'uno ad ajutarlo. Cara Superiora, ti raccomando: guarda che lavorano tutti: di tutti sei responsabili. Tieni con autorita il tuo posto, e non ascoltare il tuo cuore quando si tratta di non far nulla. Io parlo cosi alla generale.

Voleva occluderti una Lettera pel Gio: ma mi porto troppo in lungo avendola ancora da scrivere e premendomi di mandarti questa. Intanto dirai tù al Giò: che proveda il faletto come siamo stati d'inteligenza anche con Suor Adelaide: bisogna spendere i quattro, o cinque Marenghi a dir poco, e non lasciarceli rincrescere, che questi pochi dannari ne renderanno il doppio nelle raccolte, e cosi contentare il Cherubino che avrebbe tutta la ragione di lamentarsi se non se lo provede. Con tante terre che abbiamo, e tante Bestie in Stala, e veramente una pazzia non provedersi di sternami, onde poter fare del Letame, e lavorare cosi le terre senza ingrassi per cavar niente. Io vorrei tornare a raccomandare al Giò: di lasciare andare a Letto dopo cena i Figli piccolini come aveva ancora provato, ed ha tralasciato perche si svegliavano poi di notte: ma si assuefferanno, fanno cosi tutti, provi un altra volta: cosi sorveglieranno meglio gli altri, perche adesso sono molti. Quei due Figliuoli nuovi guarderò di farli venire solamente dopo il primo dell'anno. Salutemi Suor Adelaide, e intanto che è bel tempo le raccomando le sue gite alla Campagna, ma non si porti di notte; adesso che sono giornate corte, o pranzi là, ovvero anticipi il suo a S.t Maria d'un ora per poter ritornare ancora col giorno a casa. Unisca i suoi passi a quelli di Maria e Giuseppe quando andavano a Gerusalemme per farsi ascrivere secondo l'ordine dell'Imperatore. E tu sia Madre, ma senza debolezza, che guasta i Figli senza vantaggio: ma ti stia sott'occhio il dovere, la riuscita, e la responsabilità. Vedi che lunga Lettera e tutta da mio pugno. Dopo le SS. Feste giacche il Giò: costì conclude poco, puoi mandarlo a Comonte con metta dei Cavalletti che addoperate per fare il Lino, e metta pure di Lino da farsi cosi vedremo chi fa più presto a terminarlo,

Lettere opera omnia

729

Page 358: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

diversamente vedo che ci portiamo alla prossima primavera a terminarlo, perché avete poi tante altre facende da fare e noi qui a momenti non abbiamo più nulla da filare. Scusa vedi, ma credo sbagliere da poco. Sta sana, e guardati dal freddo perche adesso sei vecchia... non averne a male. Ti saluto tanto assieme la tua comunita. Saluta pure le Figlie alle quali raccomando in questa Santa Novena di essere docili, ubbidienti e sommesse. Il Signore ti conservi e ti faccia santa

Tua Aff.ma Madre e Compagna

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Lettere opera omnia

730

Page 359: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 460

Cara Suor Rosa,243

Mi sono dimenticata di prendere di nuovo la misura dei candellieri che voleva acquistare per la vostra Chiesa di costì perché il Sig.r Antonio bisogna che abbia perduta quella che aveva poiché me la manda di nuovo a ricercare. Spediscimi dunque in una lettera la misura precisa dell'altezza dei piccoli candelieri che si adopera per la Messa e di quelli che stanno sul primo gradino dell'altare. Quando Dio poi vorrà prenderemo anche i grandi con la Croce. Ti raccomando di far crescere la mussina per la statua di S.t Giuseppe: ho qualche franco anch'io da mettervi dentro e poi ne procurerò degli altri. Mi è capitato un buon partito per la Belli, quindi non parlar più di quanto ti aveva detto a sua Madre, e quando ti scriverò di mandarmi il Giovanni, allora manderai anche la Belli col caretto. Intanto non sta a parlar di questo, né alla medesima, né a sua madre, né alle Monache. La Sig.ra Rossi mi ha scritto, che domani, Domenica, verrà con qualche soggetto per la nuova casa; intanto ti raccomando assai la sorveglianza sopra la piccola Famiglia della Campagna, che non facciano cose nascoste né superfue, ma dipendano, e tutto sia palese. Se tu ti facesti dare ogni settimana il conto esatto sino d'un centesimo di quanto gli hai dato da spendere, non farebbero il loro libricino come hanno fatto, molto più che il Giovanni v'inclina un poco e s'incorre poi il pericolo che manchino in seguito di sincerità. Tieni poi sempre presso di te il libro del pane e pasta, onde poter sapere cosa spendono e consumano d'uno e dell'altro. Ciò è necessarissimo se abbiamo poi in seguito di star quiete ed essi acquistare il nostro spirito. Ti raccomando poi anche tanto il Giacomino perché a dirti la verità l'ultima volta mi è parso che lo tengano troppo da conto, bisogna ricordarsi che è un povero contadino e tale bisogna conservarlo cosi anche ti raccomando che non lo mandino a tendere l'uva. E' cosa assai pericolosa mandarlo attorno solo per due motivi. Uno pel pericolo che si trovi con qualche compagno, poiché è naturale che la gioventù cerchi la gioventù e poi incomincia a prendere quell'aria e sistema di comandare, girar attorno e far niente.

243 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, settembre 1864".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

731

Page 360: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Insomma ho una gran voglia che venga il S.t Martino poi vederlo sistemato con un lavoro. Intanto procura di tenerlo sempre a S.ta Maria, che di lavoro costì non ne manca e fallo tener d'occhio. Ora mi ricordo che deve andar col Giovanni a far l'erba nel campo alla Campagna e non mi ricordava più lasciali pur là che ne facciano tanta che è cosi necessaria. Quando piove poi raccomanda al Giovanni che non lo lasci lì seduto o a girandolare per la Casa, ma gli faccia tagliar o la paglia o i melicassi ovvero lo faccia smaringonare per la casa ed altre cose secondo il bisogno, basta che non stia in ozio. Ti ho detto anche troppo ma io penso sempre a questo figliuolo perché è grande ed è il primogenito della piccola famiglia ho un gran timore che si allevi un fa niente ed al dissopra della sua condizione, perché sè il Giovanni che la Catterina sono troppo di buon cuore, e non hanno quell'avvedutezza ed esperienza per la gioventù come abbiamo noi. La Catterina mi aveva cercato un paja sibbre ed un grembiale se ne hai tu daglieli se no glieli manderò alla prima occasione. Termino244 la Lettera io per farti vedere che stò bene, ma ho fatto scrivere perché era dopo panzo. Stà dunque tranquilla, e salutemi tanto le tue Monache, ed il Giovanni, e Catterina. Il Signore ti conservi, e ti benedica.

Tua Aff. Com: Suor Paola

Eli: Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Mazoni Soncino S.ta Maria delle Grazie

244 Da qui in poi la lettera è scritta di pugno della Beata.

Lettere opera omnia

732

Page 361: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 461

Cara Suor Rosa245,

Ti fo scrivere da Suor Marianna non perché sia ammalata, ma perché non è ora opportuna per il mio stomaco. Incomincio a dirti che io sto bene e che, se il Signore mi dà la grazia, farei conto per il fine del mese venturo di venire a ritrovarti. Ho veduto valentieri Suor Adelaide. La mi ha fatto proprio un grata sorpresa perché sentiva volentieri notizie dei Fratelli. Desidero sapere se il Davide è venuto volentieri, come sta, e se la cura più attenta più regolare e attenta che può avere costì, giova alla sua salute. Ti assicuro che mi fa compassione, poiché essendo di talento vede di più il suo stato: te lo raccomando assai. Ti mando qualche pasta ed un portogallo di dargli in mio nome. Ecco un nuovo Fratello246, questo sembra più adattato, ma non oso dire più nulla.... basta il Signore, se vuole potrebbe consolarci, e speriamolo nella sua bontà e misericordia. Non ho altro da dirti, che augurandoti buon fine e principio d'anno con mille benedizioni per cotesta casa che prego dal Signore. Addio

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elis.ta Cerioli

Alla Molto Rev.da Madre La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

245 Di Bianchi suggerisce: "Fine dicembre 1864".

Così anche la Raccolta Suore. 246 Di Bianchi annota: "Noris Giuseppe".

Lettere opera omnia

733

Page 362: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 462

Cariss. Suor Rosa, e Adelaide247

Ho scritto al Gio:v ed ho raccomandato assai al Gianmaria giacche era qui tanto la sorveglianza dei Figliuoli, come la confidenza, e la cordialita tra essi Fratelli, ma io non sò come questo sia fatto, pare che non capisca, però sarà cosi all'apparenza. Il Signore sa i nostri bisogni ed Egli vi provederà, lo spero, e non ne dubito. Sento che hanno quasi terminato i Muratori alla Campagna, ed io pure sono contenta che dopo incominciano a lavorare nel muro di cinta a Santa Maria; però io ho fatto un rifflesso che è assai meglio che incominciano non dove avevamo concertato tra noi lì in principio alla casa del Gussali ma in vece in fondo all'Ortaglia continuando il muro di già inviato infondo alla Siepe. E vero che in principio avete il danno delle Galline, ma la in fondo invece vi vien dentro la gente, che portano assai più danno. In sù non hanno coraggio per timore dei Grazioli; d'altronde anche per le Figlie che lavorano in campagna, e meglio che sieno più sicure lontane che vicino, che si possono vedere. Anche per il danno delle Galline lì in principio le potete vedere, e in fondo nò, d'altronde facendo il muro in principio vengono ancora delle finestre. Date d'unque ascolto a me incominciate ad assicurarvi in fondo, che un po alla volta, cioè un altro anno lo compiremo sino in principio. Vi raccomando poi prima che si mettono a fare i fondamenti di far mettere le paline, e farle vedere anche a Scotti. Già essendo il muro di gia inviato si fa presto, a prendere la direzione, e non vi sarà nulla col Gussali voi pero state attente onde facciono le cose bene, e non siate dannegiate, che pero col Sig. Scotti stò tranquilla. Mi scriverete poi qualche cosa, quando incominciate, e sè il primo pensiero vi piace, vedrete che ho ragione, e sarete voi pure contente. Mando 10 Capelli per i Figliuoli, quelli che mancano suppliranno coi vecchi. L'Abito per Gio: non ho potuto ancora provederlo ma lo manderò costì quando manderò l'arato, Così le Camicie, e le Calze.

Scusatemi pure sè non vi mando ne anche l'altra roba che mi avete chiesto perche jeri, ed oggi vi è sempre stato qualche d’uno che per una cosa, e per l'altra mi hanno tenuta occupata, pero state quiete

247 Di Bianchi suggerisce: "1864 o 1865. La lettera è indirizzata a Villacampagna". La

Raccolta Suore suggerisce: "Settembre 1865".

Lettere opera omnia

734

Page 363: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

che mandero tutto pel Carettino assieme all'aratro. Termino perche ho fretta saluto ambidue assai di cuore; Suor Luigia secondo il suo solito non ce male, io pure grazie a Dio sto bene Salutatemi tutte, e dite a Suor Marta che manderò anche a Lei i Libri, e la saluto.

Vostra Aff. Com.

Suor Paola E. Cerioli

Mandate al più presto la Lettera a Scotti.

Lettere opera omnia

735

Page 364: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 463

Mie Cariss. Figlie, e Compagne248

Eppoi un bisogno di trattenermi con voi perché vi amo, e mi siete Figlie eppoi un dovere perche vi son Madre conviene che di tanto in tanto abbandoni ogni altro affare prenda la pena e vi scriva per dimostrarvi la mia affezzione, la mia premura, e stimolarvi ad avvanzarvi sempre più in quelle virtù ed abiti che formano la vera Religiosa cara a Dio, ed utile al prossimo. Voi felici sè tutte amandovi vicendevolmente, e di cuore non aveste altra mira, altro desiderio che di amare, e servire il Signore con la pratica costante delle virtù evangeliche, e con l'immitazione della Vita ed esempi di nostro Signore, la sua SS: Madre, e del glorioso S.t Giuseppe, come nè abbiamo il dovere dopo che si siamo assunte il caro titolo di Suore della Sacra Famiglia. Voi tutte, o quasi tutte avete veduto i primi principi di questa novella Istituzione, e vi avete cooperato per la sua stabilità, continuate ora con l'istessa alle vostre Regole, e con l'attenta diligenza a vostri doveri che si consolidi e si stabilisca sempre più a vantagio di tante povere Figlie. Sacrificate dunque le vostre ripugnanze e le vostre inclinazione sè mai vi facessero innesate, e negligenti per un opera si bella. Abbiate tutte lo steso zelo, la stessa premura perché tutte servite lo stesso padrone, tutte portate lo stesso titolo, tutte aspirate allo stesso premio. Gran progresso vedete, e gran profitto fà quella Casa, quella Famiglia dove tutte le Sorelle si amano, si onorano, si stimano non ostante i tanti e si diversi caratteri che la compongono, ma la virtù, e l'amor del Signore, ci deve far indulgenti sulle imperfezioni di ciascheduna, e pensando ai nostri propri diffetti compatir quelli d'altrui. Guardate come facciano i Santi. Essi si sono santificati coll'amore, e col compatire; amatevi e compatitevi voi pure e diverete sante; perché la carità vi farà umili, mansuete, pazienti. Dopo le vostre compagne, che come consorelle devono sempre occupare dopo Dio ed i Santi il primo posto nel vostro cuore amate le vostre Figlie, ma il vostro amore non vi faccia cieche sui loro difetti che dovete anzi cercare di conoscerli, per coregerle, e far che si emendano dando ad esse esempio di vita mortificata, e laboriosa

248 Di Bianchi suggerisce: "Seriate, 18 agosto 1864 dal timbro postale".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

736

Page 365: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

essendo nel lavoro, nella fatica e nella privazione che dovranno in seguito condure la loro vita. Amate le vostre scolari, e tutte quelle che si abbandonano alle vostre cure, ed ai vostri consigli, ma sieno questi tutti rivolti, e non abbiano di mira che la loro unica e vera felicità. Amate i vostri doveri, i vostri uffici, i vostri impieghi, e non gli trascurate mai per vostra colpa, e negligenza. Amate le vostre opere, il fine, e lo scopo pel quale il Signore creò questo novello Istituto, a preferenza d'altri più nobili, e più grandi. Fate in fine tutto per amor del Signore, per la sua gloria, per piacerli, e per far la sua SS: volontà, ed Egli verserà sopra voi, e sopra la vostra casa le Sue più elette, e copiose benedizioni. Sè avessimo ben da considerare la grazia grande che il Signore ci fece ritirandoci dal mondo, e chiamandoci a servirlo nella sua Santa Casa, vi sò ben dire che lo serviressimo con cuore ben più grande, generoso, e riconoscente. Che il Signore cè la faccia questa grazia, per onore della Santa Divina Famiglia. Del resto state allegre, perché una modesta gioja, ed allegria concore assai alla buona armonia d'una Famiglia, ed a servir meglio il Signore, come giova alla salute del corpo per poter meglio, e più allungo impiegarla nel suo santo servizio. Ricordatevi di mè, e di tutte le altre nostre Sorelle, e compagne acciò la carità si mantenga sempre viva a maggior vantaggio delle opere nostre. E salutandovi tutte ad una ad una vi prego a compatirmi, e considerarmi

Vostra Aff: Compagna, e Madre

Suor Paola Elisabetta Cerioli

Alla Molto Rev.da Madre La Rev.da Suor Rosa Mazzoni S.t Maria delle Grazie Soncino

Lettere opera omnia

737

Page 366: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 464

Mie Cariss.e249

Scrivo due righe assieme ad ambidue, per dirvi cosa vi mando.

La tela per la piccola tovaglia del tavolino sul presbiterio. Due tovagline per la Comunione che pensarete poi a guarnire, e le altre adoperarete per altri usi. Il Libretto dei Disegni per Suor Rosa onde faccia tanto pizzo, delle immagini che darete una ad ogni nostra Figlia, e le altre le adoperarete pel gioco della Tombola le Domeniche, e qualche d'una di quelle più ordinarie le darete a Suor Anna da regalare alle sue piccine quando sono savie. Le Cartelle della Tombola che pensarete poi a far incolare. In una Carta vi sono dei ritali che ho ritrovati, e gli darete a Suor Maddalena onde mi faccia qualche cosa. La carta del Grasselli l'ho ritrovata. Mando le Tende per due Finestre, e le altre le manderò la prima volta che verrò, sè queste anderanno bene. Mando un paja di Griglie che guardarete sè si può adatarle sulla Finestra della Stanza dov'è S.t Giuseppe. Le balancine. Lunedi mandateci il Caretto avendo gran bisogno di tenerlo qui un poco per le condotte di Campagna. Mi sarebbe carissimo che mi mandaste il Fieno, mà bisogna tralasciare perche ha del odore e il Cavallo stenta a mangiarlo, quindi mandateci invece ancora del Melicone. Bisogna però avertirlo il Fattore che stia attento prima di condure a Casa il Fieno, poiché mi pare che sia successo lo stesso anche quest'Autuno, e sarebbe meglio farlo andare per il primo, avanti che patisca di più. Appena avrò il Gio: Galeasso di libertà lo manderò a Soncino, dove si concerterà poi per le nostre fature. Mi saprete poi dire sè vi parebbe meglio fare una daccordo col capo anche dei materiali, o nò - però questi mi è sembrato che gli abbia messi molto caro, e che dopo la battitura del Formento potressimo noi pure risparmiare, mediante i Buoi la condotta, basta vedremo. Vi saluto tutte addio, addio vostra

Aff. Com: Suor Paola E. Cerioli Alla Molto Rev.da Madre Superiora La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

249 Di Bianchi annota: "Suor Rosa e Suor Anna".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine giugno 1863".

Lettere opera omnia

738

Page 367: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 465

Cara Suor Rosa250

Non mandando costì il Caretto questa settimana cosi ti scrivo queste due righe perché tù saresti inquieta non è vero? Sono però inquieta anch'io questa volta perché mi hanno detto che hai un forte raffreddore, e tù non ti terrai da conto. Desidero dunque saper tue nuove, e raccomando a Suor Adelaide che ti faccia alzar tardi la mattina, ed andar a letto presto la sera, portarti a Letto l'acqua e latte, e quanto Ella crede che ti possa giovare onde guarire, e non lasciarti invecchiare adosso la tosse. Il Giò: invece di venire a S.a Maria o creduto bene di mandarlo a Leffe a prendere le Stroppe, ed un mezzo caro circa di fieno poiché qui a Comonte non nè abbiamo più; verra dunque costì solo che alla metta della settimana, cosi mi pare. Jeri è stato qui il Rev: Sig. Canonico ed abbiamo concertato di far venire a Comonte per il giorno di S.t Giuseppe i nostri Figli col Giovanni, e fare cosi una improvizata a Monsi: Vescovo, che sè nulla succede verrà a pranzo come il solito degli altri anni. Si vorrebbe poi cantar Messa quel giorno, ed io faccio sponda sul Gio: che credo sia buono, e insegnerà ai Figliuoli. Quindi a tè scrivo per tempo acciò sè ad Esso pare d'arrivarci istruisca i Figliuoli onde poter quel giorno cantare la Messa, e fare un improvizata al nostro Monsi: Vescovo che tanto lo aggradirà. Ti piace questa notizia? Sè il Signore mi da grazia sarò a S.ta Maria col Graselli Sabbato sera, cosi Domenica ci farà l'Omelia, e vi confesserà; anzi confesserà forze Sabbato sera, eppoi anche le Figlie. Questo ti dicco per tua regola. Suor Luigia sta bene, e poi propria per suo conto sta quieta, io pure stò bene, cosi tutte, eccetuata la Penenghi che è ancora al solito. Desidero saper nuove della vostra piccola ammalatta; temo che il dopio viaggio le abbia pregiudicato. Ho sentito della Nina che non avete trovato da collocarla con quella Donna, non importa, adesso è nostra; tenetela da conto, che il Signore lo aggradira. Salutemi tutte le Monache e Figlie, e pregandoti dal Cielo ogni benedizione mi segno

Tua Aff. Madre Suor Paola E. Cerioli

250 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, marzo 1865. Vd Ep 177".

La Raccolta Suore suggerisce: "Primi di marzo 1865".

Lettere opera omnia

739

Page 368: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 466

Cara Suor Rosa251

Per lasciare il Gio: costì per i lavori mando il Maffi a prendere il Caretto perché vorrei mandare a Leffe onde condurci del Carbon fossile per esperimento sè convenga di più che comperare della legna. Lascio poi costì il Carettino perché quando potrà verrà poi il Gio: ed allora ricondura a S.t Maria il Caretto. Sè avete poca farina mandateci del Melicone che intanto ve lo faremo preparare macinato. Vi raccomando il Rive d'addoperarsi per i Cuscini da cucire. Mi sarebbe stato caro mandarmi dei canoni di Melicone d'abbrucciare per risparmio di Legna, ma mandando il Melicone non si può, vuol dire che s'ingegnaremo per un altra volta. Ieri fù a ritrovarci il nostro buon Monsignor Vescovo, e mi lasciò assai consolata. Le ho dimandato sè potevamo far venire a S.t Maria i Figliuoli ammalatti specialmente in questi principi, come era il Carlino252, ed Egli mi disse di sì, però intendiamoci nella Cascina. Quindi sè ti pare bene puoi farvi venir adesso il Carlino.

In questo punto mi venne consegnata la tua Lettera, e quella di Suor Adelaide. Sono rimasta assai contenta delle notizie dei Fratelli, ora desidero sapere sè l'ultimo ci stà volentieri. Ho grande fiducia che adesso il Signore li voglia propria prosperare, poiché l'anno scorso è stato un vero anno di prova; Sono dietro a pregare il Sig. Canonico acciò voglia venire con mè a fare una gita costì, nè avrei tanto piacere e per animare maggiormente i Fratelli e poi anche per voi altre, ma non sò sè verrà. Dì a Suor Adelaide, che il Sig. Vicario non ha accettato la Cappellania delle Monache per la sua incerta salute, però resta fatto ancora nella persona di D. Michele Mosconi che accettò volentieri. Il Sig. Vicario mi ha scritto una Lettera politissima, e dice che ha presentato a Monsi:e altro Legato da ridure, in favore del nostro Cappellano cosi questo resta fornito bene. Riguardo poi al compenso dell'anno scorso non mi dicce più nulla. Suor Nazarena poi è assai contenta della Sorba, e della Vasca, essendo riuscite ambidue benissimi, ora resenta in Casa il suo bucato con gran comodita. Essa ha

251 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 1865".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima settimana di Gennaio 1865". 252 Di Bianchi annota: "Zana".

Lettere opera omnia

740

Page 369: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

pure fatto fare la Stuffa nella Cucina dove ora vi stanno le Figlie ad incannare ed è contenta: vi ha pur fatto fare il suo Antiporto a mezzaluce, e vi stà assai bene. Ho piacere che ti siano graditi i Candellieri, e m'immagino come saranno stati bene sul l'altare. Che cosa a detto il nostro Cappellano gli sono piaciuti? Ti mando i due Scodellini dimenticati come pure due spole per i due candelieri della Messa. Ho poi qui il bel Quadro di S.t Giuseppe che vi manderò poi; intanto bisogna guardare di mettere assieme dannari, per poterle fare l'Altare, bisogna studiare la maniera fare una qualche questa, basta pensaci tù sè credi interessa anche il Cappellano egli ha tante relazioni. Ti prego poi di far bene una novena a questo nostro gran Santo acciò ci voglia mandare una qualche Novizia, quando penso che nè abbiamo si da bisogno, che ci vuole cosi tanto a formarle, e che non sè ne presenta nessune, a dirti la verità mi proprio fastidio, la fede però non mi manca, ma intanto si và avanti, e le Figlie, ed i bisogni crescono: preghiamolo che ci esaudirà. Ecco tù incomincia la novena dicendo quelle tre belle orazioncine Sabbato, cosi ho tempo da scrivere anche a Leffe e la faremo tutte unite. Questa volta S. Giuseppe dovrà proprio ascoltarci. Cosa dici? Consegnerai al Giò: la Lettera qui occlusa, e le dirai che le risponda due righe. Non ho altro da dirti se non di stare quieta ch'io grazie a Dio sto propria bene, anche riguardo alla tosse. Il salasso che ho avuto mi ha propria giovato. Riguardo poi alle tue inquietudini bisogna asueffarti a aprezzarle, opera con scioltezza, e non ricominciare ad aver dubi sul tuo operare, che ti conduranno poi ad avere scrupolo in tutto va via alla buona come facevi una volta, cosi dice sempre anche a mè Monsignore. Non so sè abbia detto a Suor Adelaide di far dire una Messa costì al Capellano secondo la mia intenzione, dì secondo la tua che è lo stesso e poi pagala, e tanto tempo che aveva l'intenzione. Manda questa Lettera occlusa a mia nipote la Luigia, ma non per la Posta poiché ora a francarla ci vuole venti centesimi, e tu potrai trovare qualche d’uno che va ad Orzinuovi e fargliela consegnare. Giacché il Carlino sta più bene lascielo pure alla Campagna, che ho più gusto anch'io, ci salveremo solamente in caso di necessità. Ho parlato col nostro Monsignor Vescovo del nostro Cappellano, ma Esso si vede che desidera che stia costì, solamente che faccia bene; Vedi che lunga Lettera. Intanto ti saluto assieme a Suor Luigia, e ti raccomando di nuovo di star quieta riguardo la mia salute, e di operare con tutta la libertà di spirito con le tue compagne, che saluto tutte ben di cuore, specialmente Suor Adelaide, e le Professe. Saluto pur tanto le Figlie.

Lettere opera omnia

741

Page 370: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Tienti da conto, che vedi come siamo poche, e considerami quale mi segno

Tua Aff. Com: e M.

Suor Paola E. Cerioli Tanti saluti a Fratelli.

Lettere opera omnia

742

Page 371: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 467

Cara Suor Rosa253

Scrivo a te, perché a dirti la verità avrei scrupolo non avendoti mai mandato una Lettera254. Sè potessi combinare di poterti godere qualche giorni o qui, o a Comonte avrei gusto anch'io, ma mi rincresce perche bisogna fare due Condotte nulla meno potrei venir io costì un giorno di questa settimana per condurvi le due Novizie, e nel ritorno mandare a S:t Maria la Tessadra; dopo poi qualche giorno col mezzo che veresti tu a S:t Maria verebbe a Comonte la Margherita, che ho di già accettata per Novizia, e spero fara buona riuscita. Però non state a pensar male se non vengo, perché bisognerà che mi regoli secondo le circostanze avendo Suor Marta ancora maldisposta; anzi jeri stette a Leffe tutto il giorno; le hanno messo ancora le Sanguisugne ed oggi torniamo ancora a rimetterle, onde vedi che è un bel imbarazzo per la Scuola, che sebbene ne vengono poche nulla meno la Maestra ci vuole. Intanto mando là Suor Costanza, e con le nostre Figlie metto or una, or l'altra delle Novizie perché di suor Angela non bisogna farne conto avendo i Bigati, come ne meno di Suor Adelaide che corre tutto il giorno dovendo sorvegliare, ed anche per i Fratelli. A proposito di questi il Cherubino è ritornato, e noi ne siamo contente; egli fà bene, ed è soddisfatto anche il Gio: avrà sì i suoi diffetti, ma ha anche dei buoni numeri. Egli ha condotto la sua roba, e Suor Adelaide, è restata assai contenta, perché bella, e pulita e quello che è più senza ch'Egli vi dia importanza. Il Luigi poi, starebbe proprio bene a Casa: ora il Gio: ha provato a mandarlo in campagna.

Riguardo poi alle due Figlie che mi parla Suor Luigia sono contenta della loro destinazione, cioè della Bettelli assai dell'altra non sò chi sia il partito però sara certamente buono. Bisogna ricordarsi di mandare prima del giorno 20 qualche dannari a Suor Nazarena poiché a gli Agravi di Leffe e Spinone e poi da dare 3 Marenghi al Muratore senza altri minuti spesi che occorono sempre, ci vorra un 6 pezzi da 20 F. Ella aspettava il Caretto perché le abbisognava altre cose, ma non potendolo per ora mandare a Comonte, cosi intanto bisogna supplire

253 Di Bianchi annota:"Da Soncino a Comonte"

La Raccolta Suore suggerisce:"Prima metà di maggio 1865". 254 E' forse la prima lettera che scrive a Suor Rosa?

Lettere opera omnia

743

Page 372: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

col mandarle il più esenziale cioè i dannari: si potrebbe pure consegnare all'Uomo qualche paja di Sibre per le Monache, e qualche fazzolettino per le Figliuole che mi scrive averne sì bisogno, il rimanente glielo manderò appena avremo il Caretto in liberta. Termino, dovendo andare in Chiesa. Salutemi tanto Suor Luigia, e ringrazia le Novizie delle loro Lettere: vorrei poterle rispondere, ma sè credi non posso arrivarci, mi rincresce... ma cercherò di supplire col raccomandarle di cuore a Dio onde conceda ad esse virtù tanto da morire a loro stesse, e non viveve che per Dio, pel quale siamo create, onde goderlo poi per tutta l'eternità. Salutemi, e ringrazia pure le nostre Professe alle quali desidero perfezioni in tutto, onde servisi di lucerna a chi vien loro dietro. Le nostre Figlie pure salutemi, che vorrei vedere attive e attente nei loro doveri, come chi opera per Dio, e non per gli Uomini. Suor Adelaide ti saluta tanto come tutte le altre Monache. Addio, addio.

Tua Aff. Com:

Suor Paola E. Cerioli

Manda a Leffe le due vesti che ti mando per la Giacomina, e la Valota avendogliele promesse.

Ti raccomando poi ancora di non pensar male sè per caso non venissi questa settimana, perche sai che vi è sempre qualche intoppi.

Lettere opera omnia

744

Page 373: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 468

Cara Suor Rosa255

Brava, Suor Rosa, brava. Mi consolo che adempi bene il tuo

Ufficio. Ricordati che mi tengo dà conto, è quasi tutti i giorni dopo pranzo mi ritiro a riposare per circa un ora, e questo mi fà assai bene. Suor Adelaide, e Suor Maria hanno di mè tutta la cura, la tosse è poca anzi il dopo pranzo, la sera, e la notte si può dire chè non tosso quasi mai, il più è la mattina. Ti raccomando la Campagna, e le Figlie chè facciono bene. Ti raccomando Suor Luigia, fà chè mangi spesso, e di sostanza, e dille chè ti ubbidisca. Qui non abbiamo niente di nuovo, ma abbiamo la pace, la quiete la contentezza chè ci manca? Stà sana, non pensa a mè, e nel Signore metti ogni tua sollecitudine.

Tua Aff. Com: Suor Paola

Alla Rev. Suor Rosa Mazoni Assistente Nelle Suore D.S.F Comonte

255 La Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1862"

Lettere opera omnia

745

Page 374: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 469

Cara Suor Rosa256

Per mezzo del Giò: che ritorna costì ti scrivo due righe per dirti che ho fatto buon viaggio, ed ho ritrovato le Monache tutte in salute, cosi pure quelle di Leffe delle quali ho ricevuto Lettera in questo punto. Per il Carettino mandami l'Orologio che avete apena fuori della Chiesa; cosi non dimenticarti di mandarmi le cambre con le quali erano francate le mezze griglie alla Campagna, che ho detto al muratore di levare, e l'unirai a quella che aveva io in saccoccia, onde mandarle poi a Leffe assieme le grilie, e risparmiare di farne fare delle altre. Mi sono dimenticata che siamo restate d'inteligenza di mandar a dire al Sig. Vicario che sè partiva l'avrei avvisato onde poi facesse i miei doveri con Mons: Vescovo, e le raccomandasse quelle due faccende, cioè della Cappellania, e del Decretto; è vero che lo abbiamo raccomandato da poi al Sig. Arciprete; ma forze il Sig. Vicario secondo l'inteligenza fatta, aspettera che Le mandi a dire che sono partita, però sè credi bene anche tù fallielo sapere, diccendoli che Le raccomando riverirmi Monsignor Vescovo, e le due faccende ch'Ella sà: Ti mando l'ordimento per le nostre Vesti, ma non le calcole perché la vogliamo fatta in Tela, e non spigata. Io però desiderarei che quando nè hanno fatta un poco, nè tagliaste un pochettino, e mè lo aveste da mandare a far vedere, occludendolo in una Lettera. Desidero sapere sè avete incominciato a lavorare in Ortaglia, e come vi riesce, sè avete comperato i vostri Rastelli, e le vostre zappe, perché mi sembra meglio proprio di zappare fuori i cavicchi, insomma sè proviste, ed accomodate le vostre robe con ordine, come vi raccomando quel poco che lavorate, lavoratelo bene, e con lena e con raccoglimento, che quando vengo possa trovarmi contenta. Dimani sè puoi mandaci l'asino col carettino, perché qui non abbiamo più nulla da filare, al suo ritorno poi vi manderò quanto mi avete richiesto. Il Gio: nostro tenetelo a S.t Maria onde faccia il Letame, ed altre cose. State attenta che l'affittuale non porti via dal luogo roba verde, cioè chè streppi viti pianticelle ecc, ecc che allora faremmo noi pure i nostri passi.

256 Di Bianchi annota: "Da Soncino a Villacampagna".

Lettere opera omnia

746

Page 375: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Non ho altro da dirti sè non chè di raccomandarti di star molto sopra tè stessa, e pensar poco a mè, ma molto a Dio, e di salutarmi tutte le Monache, e Figlie.

Tua Aff. Suor Paola

E. Cerioli

Jeri ho veduto il Sig: Scotti e mi disse che voleva andare a vedere i prati, ma io Le dissi che poteva tralasciare perché i Grazioli non volevano dare che 4 pezzi da 20 f. e mezzo; ed io meno di 6 non voleva affittarlo. Sè non avete comperato i Rastelli mandate il Gio: a provederli, cosi pure le zappe. La Serafina crederei bene d'incominciare a farla zappare, quella di Leffe poi aspetterei ancora. Guarda che facilmente verrà il Padre di questa Figlia a ritrovarla, vorrei dunque che la ritrovasse bene, e restasse contento. Quando viene qualche d’uno per parlarvi dalla parte della Cascina, mandateli in Portinaria, poiché da quella parte non stà bene. Addio.

Lettere opera omnia

747

Page 376: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 470

Cara Suor Rosa257

Ti scrivo per mano di Suor Luigia essendo dopo pranzo è non potendo star occupata. Ho fatto buon viaggio e mi sento bene. Abbiamo vendute le nostre Galette di qui ma quelle della Campagna non avvendo la mostra non posso vederle, quindi mando il Novelli seccondo la nostra inteligenza a prendere la Vacca è nello stesso tempo a prendere la mostra delle Galette del Fattore è delle altre che abbiamo al quinto del Padre del Fattore. Se poteste mandarmene una libbra grossa per sorta in un cavagnolo con una carta che le divida; Noi cosi faressimo una prova per vedere cosa rendono. Quelle del Rev.do Cappellano credo che sieno simili alle nostre e quelle del Fattore; a Caso però che fossero diverse mandatemene un pocchetino per mostra. Vi raccomando che non abbiano a nascere quelle poche Galette che hanno regalato alla Madonna che mi mandarete poi alla prima Occazione. Ti raccomando d'invigilare sulla tua piccola comunità onde abbia di andar bene particolarmente poi in quello dove siamo più sentite è riguardate dagli altri; come in Chiesa nella recita delle Orazioni bene, a tempo con chiarezza senza affetazioni è tutte con voce unanime è concorde. Invigila acciò non manchi niente al Capelano in Chiesa e in Sagrestia. Non dimenticarti le Chiavi nella porta e guarda di non far suonare molte volte inutilmente, sta pulita netta ed assettata è lo stesso fa che sia delle Monache. Non sò se ti avvessi detto di ordinare l'uscio che dal dormitorio va nell'infermeria ora sospendelo perché faccilimente nè o un altro da mettervi. Sono rimasta assai Contenta delle molte belle Galette che vi sono sui boschi di qui è spero grazie a Dio di fare un abbondante raccolto. Ti saprò poi dire quando potrete raccogliere le vostre galette poiché se le vendo conerrà poi combinarsi per le Condotte. Spero che per il Giovanni avvrete mandato il Piviale è la Continenza che mi era dimenticata. Le monache ti salutano tanto addio pure con tutto l'affetto. Salutami Suor Adelaide, Suor Leonilde è tutte, come anche le Figlie. Sta unita a Dio, e che Gesù Giuseppe e Maria sieno il nostro appoggio il nostro ajuto ora e sempre

257 Di Bianchi annota: "Da Soncino a Comonte".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di giugno 1863".

Lettere opera omnia

748

Page 377: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Tua Aff. Com.

Suor Paola E. Cerioli Colgo l'occazione onde salutarla anch'io caramente è la prego dàr

miei Saluti anche alle mie Care Vechie Sorelle è in particolare Suor Adelaide che ringrazio tanto dei disturbi che Si è presa a mio riguardo. Così Suor Leonilde le fo memoria di quello che le o detto nel momento della mia partenza. Come anche le mie care Novizie spero si ricorderanno ancora di quelle due parole; me le Saluti tanto èd anche le altre Compagne, è Figlie in particolare la Sei, la Lonni, la Peruti, è la Cassina che le scriverò poi appena potrò. Prego poi lei a tenersi d'acconto e quieta Che il Signore l'ajuterà non dubito per il disimpegno del suo Ufficio fino all'arivo della Rev.da Madre che mi pare sia presto. Le manderò le robe di Suor Adelaide

Suor Luigia Corti D.S.F.

Lettere opera omnia

749

Page 378: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 471

Cariss: Suor Rosa258

Forze ti rincrescerà a non venire a Comonte a fare gli Esercizi, ma una di voi bisognava chè restase costi, quindi vedi chè il bisogno è maggiore in Suor Adelaide, essendo maggiori i suoi impegni, quindi abbi pazienza, chè tù gli farai un altra volta. Già noi dobbiamo sempre sacrificare i nostri gusti, e i nostri desideri, guardiamo dunque di farli volentieri onde poter poi essere grate al Signore.

Invece di Suor Adelaide, e S. Marianna mando costi Suor Nazarena e Suor Colomba. Tù farai intanto le vedi di Suor Adelaide ma S. Colomba, e le Figlie vorrei chè stessero sotto, e dipendessero da Suor Nazarena, come anche riguardo ai pasti, e all'economia della Casa, quindi guarda che lo facciano la rispettono, e l'ubbidiscono. Faccio cosi per incominciare ad assueffarla. Sè Essa in questo tempo mi vuol scrivere, o tù, o Suor Colomba, non è necessario chè vè le facciate vedere, né chè sappiate ognuna cosa mi scrivete, poiché per regola generale, quando si scrive alla Madre si ha d'aver libertà. Crederei poi bene di lasciar fare la cucina a Suor Nazarena, cosi tù resti più in libertà a caso che vengano qualche d’uno, e ti raccomando di guardare sè Suor Nazarena sorveglia bene la scuola, la Brasi, e le Figlie. Tù fà bene, sia contenta, stà sana, e considerami sempre la tua Affezzionatiss.

Com: ed Madre

Suor Paola E. Cerioli Ti raccomando di stare molto sopra di tè perché S. Nazarena è

assai sotile e vede tutto.

Alla Stimatiss: Suor Rosa Mazoni

258 Di Bianchi annota: "Da Comonte a Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "30 giugno 1862".

Lettere opera omnia

750

Page 379: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 472

Suor Rosa Cariss: 259

Dopo fatta, e chiusa la Lettera ci venne in mente di mandare a prendere il Legno, cosi lo adoperarò io pure a venire a Soncino. Nello stesso tempo ci potete mandare a Comonte Suor Nazarena, con la Bettelli granda, la Felice, e quella Raggazza nuova di Soncino. Io sarei di parere sè pare anche a te, e a Suor Adelaide, di far venire a S.t Maria Suor Giuseppa, e le altre Figlie che sono alla Campagna, e raccomandare la Casa alla Maria onde apra, e chiuda le Finestre a luogo, e tempo, e far ivi dormire due Uomini.

A caso poi che non trovaste i due Uomini che abbiano ivi da dormire, cioè uno di sopra, e l'altro da basso, e che la Maria non potesse prendersi l'impegno di tendervi di giorno all'ora per questi pochi giorni sino che si raccoglie le galette potete mandarvi Suor Giuseppa e l'Ani con L'angelina, la Maffi, e la Bettelli piccola, però fatte come vi pare meglio poiché voi siete sul luogo, e sapete meglio le circostanze. Addio, Addio.260

259 Di Bianchi annota: "Da Comonte a Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Maggio 1863". 260 La lettera non è firmata. Sembra piuttosto un foglietto aggiunto ad una lettera per

completarla.

Lettere opera omnia

751

Page 380: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 473

Cara Suor Rosa261

Comonte 19 Luglio.262

Ti mando qui occlusa la Lettera da consegnare alle Maestre. Ti raccomando che abbiano da usare molta politica in Scuola sino a che non si sono assueffatte per non distogliere le Raggazze che vi vengono in grazia dei Studi. Non passano d'un eccesso all'altro, e non stiano a dire che ora non si vuol far più scrivere. Ciò è falzo, scriveranno ancora si, ma a luogo e tempo cioè quando saranno buone un poco a leggere, e quando poi scriveranno si insegnerà ad Esse quant'è necessario e conviene al loro stato. Lo stesso pure coi conti, Le facciono scrivere i numeri, ed anzi manderò loro per maggior comodo d'insegnare la Tavola nera che abbiamo qui, e fare qualche summa, ma sopra tutto senza darle importanza, cosi come facciamo con le nostre Orfane. Sè qualche d'una poi cerca che sì Le insegni qualche cosa di più rispondono sempre, non ho tempo, mi rincresce far distinzione da queste, ecc, ecc. E' sè qualche d’uno dimanda a tè, e vuol sapere cosa fatte, e insegnate nelle Scuole, rispondegli con bel garbo. Guardi, le nostre Scuole, sono scuole di carità, e si insegna in Esse quant'è necessario, e tutto quello che ci vuole per la Classe povera. Sè poi qualche d’uno t'importunasce che s'insegni di più, per questo, o per altro motivo, rispondi. Dimanderò alla Madre, oppure quando verrà gli parleranno essi, ma io da mè stessa non posso arbitrarmi. Ti pare che vadi bene Suor Rosa? Sè per caso ti sembrasse di dovermi fare qualche osservazioni, sù questo, o sù altre cose tanto della Regola, come della Casa, ti ricordo il dovere che hai di farmele conoscere, e ciò per convenzione tra noi stabilita. Ti raccomando il tuo piccolo governo, invigila con assiduità, ma con pace, coreggi, compatisci alle piccole miserie, e sopra tutto non farti scorgere diffidente sui diportamente delle Sorelle onde non avvilirle, prega poi tanto acciò il 261 Di Bianchi annota: "A Leffe". 262 Di Bianchi suggerisce: "1864 o 1865".

La Raccolta Suore suggerisce: "1863". L'unico anno in cui il 19 luglio rimane di Lunedì è il 1858. Nell'anno 1863 il 19 Luglio compare di Domenica e nel 1864, poiché è un anno bisestile, il 19 Luglio è di Martedì. Questo stando alle indicazioni trovate nella lettera.

Lettere opera omnia

752

Page 381: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Signore, la Madonna SS: e S. Giuseppe suppliscono alle tue mancanze. Col Cappellano, raccomandatevi sì, sè avete qualche bisogno, come ora di sorvegliare qualche volta sui Muratori, ed altro sè avete necessità, ma guardatevi dal troppo, e dalla troppa famigliarità, e confidenza. Che conserviate sempre d'una parte e dall'altra, quel rispetto, e quella stima tanto necessario, specialmente nel vostro posto. Addio, salutemi Suor Adelaide, Suor Leonilde, e tutte. Noi stiamo tutte bene, con entro anche mè. Mi darai poi notizia di tutto. La Maddalena è sortita Sabbato sera dall'Istituto. Termino per mandar presto la Lettera in Posta poiché vorrei la riceveste domani Martedì. Ti scriverà poi Suor Luigia per le lunghe. Desidero sapere sè sono dietro alla Fabbrica. Il Fattore che vi ha detto che ha due cento carra di Legna, nè mandi al Fornacciajo più che può, poiché dovrebbe essere abbastanza da pagarlo dei materiali, eppoi avvanzarne per nostro uso, facendo il conto di salvarne cento, ed altri cento venderli. Stà sana e considerami.

Tua Aff. Com. Suor Paola E. Cerioli

Quando Suor Adelaide, pel suo Ufficio và in Scuola,

raccomandale, che usi belle maniere, e sapia soprimere il suo carattere.

Lettere opera omnia

753

Page 382: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 474

Cara Suor Rosa263

Leffe 29 Luglio264.

Il nostro Rev. Sig. Capellano di costì desidera che le facciamo mettere all'ordine quella Stanza vicino alla sua Cucina, quindi intanto ch'Egli stà a Cremona negli Esercizi di al Giò: che gliela faccia mettere all'ordine, cioè darli il bianco, e farli il pavimento, poiché credo che consista tutto in questo però, esso vedrà. L'altra stanza poi vicina che vogliamo riservarsi per noi non farle niente e lasciela nello stato presente, però bisognerà far chiudere con mattoni l'apertura che credo che vi sia (almeno sè non è stata già inmurata) sino da questo Autuno. Raccomanda al Gio: che sorvegli onde facciano presto, perché questi muratori mi fanno paura. Io sto assai volentieri qui a Leffe, e mi trovo pur bene di salute, Le Monache pure stanno bene cosi pure le Figlie. La Giuseppina mi scrisce chè verrà a Leffe, Lunedi, o Martedì. Scrivo a Comonte onde ti rimandano ancora il Gio: col Caretto (almeno sè non hanno cose di premura colà) perché sento che ti è cosi necessario. Sè viene qualche Ispettore, non sò sè ti abbia scritto di condurli pure nelle Scuole Estere avendo essi diritto di andarvi, come anche d'interogare le Fanciulle, d'altronde a noi non portano pregiudizio non potendo essi cambiare i nostri metodi. Ho scritto al Cappellano che parlasse con Monsignor Vescovo della Cappellania, e gli dimandasse pure per li esercizi. Dimanda dove è Parroco un certo Legnani stato Prevosto di Sorezina, eppoi, credo, Rettore in Seminario; indi fà fare d'una Monacha la soppracritta alla qui occlusa Lettera, e sigillata che l'abbi fagliela avere. Invito questo per gli Esercizi perché il Parroco di Cassano, non può venire. Prima però di mandarla, senti dal Cappellano sè Monsi: Vescovo mi dà licenza di farli, che io non dubito vorrà dire di sì. Dirigi le tue Lettere Gandino per Leffe facendole fare la Manzione, o di Suor Anno, o di Suor Marta, perché io avrei intenzione di fermarmi qui tutto il Mese d'Agosto, sè Dio lo volesse. Salutemi tutte, e guarda di far bene la Novena della Madonna

263 Di Bianchi annota: "Vd Ep 437 e 488". 264 Di Bianchi annota: "1864 (dal timbro)".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

754

Page 383: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

acciò ci assista sempre col suo Santo Sposo per condure una vita edificante, ed esemplare nel suo santo servizio. Salutemi tanto il Gio: e spero presto di poterle dare qualche buona nuova. Sapiami dire, quanta linosa avete cavata si da quella invernenga che dell'altra, come avete la campagna, e cosa fanno le Figlie. Tienti da conto, senza scrupolo, essendo la salute un dono di Dio, che non si conosce sè non quando si è ammalati. Addio considerami

Tua Aff. Com: Suor Paola Eli: Cerioli.265

P.S. Ti manderò un altra volta la Lettera per il Predicatore non

avendo adesso tempo per trascriverla. Suor Adelaide ti saluta tanto, cosi pure la Suor Nazarena e Suor Leonilde.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Mazoni

265 Il pezzo della lettera che inizia con "essendo la salute" fino a "Eli: Cerioli" è scritto

sul fianco sinistro della lettera.

Lettere opera omnia

755

Page 384: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 475

Cara Suor Rosa266

Leffe 3 Agosto267

Ho ricevuta la tua Lettera, e giacché era dietro a Scrivere al Gio: cosi la occludo qui acciò gliela mandi. Ti scrivo due righe sole per darti mie nove, avendo scritta assai lunga quella del Gio: Sento volentieri le tue buone nuove, e quelle della Casa, io pure grazie a Dio stò bene. E' già da Mercoledi che ho qui le mie due Nipoti, ed esse ci stanno assai volentieri, non sò poi quanto si fermeranno. Ho voglia che vedi i due compagni che S.t Giuseppe manda al Giovanni, e mi sapi dire come ti piacciono. Io sono contentissima, e spero che faranno buona riuscita specialmente poi il più piccolo, che credo anche il più vecchio. Quando avrò un momento di tempo scriverò poi anche alle tue Monache. Bisognarebbe che la settimana ventura mandaste a Comonte il Caretto, perché bisogna che mandino a Spinone a prendere il vino, e vedi che essendo una cosa sì delicata non mi fido da nessuno che dal Gio: Sapiami dire sè ora poi fatte senza camparo per l'Uva, e sè siamo state a tempo d'avvizarvi.

Suor Adelaide, e tutte di qui ti salutano, io pure tanto eppoi tanto. Procura che facciono bene, e divotamente la novena della Madonna, le tue Monache e Figlie promettendo l'emenda di qualche vizio, o l'acquisto di qualche virtù, per poi ottenere la sua protezione in vita, e il suo ajuto in morte. Di nuovo salutandoti mi dicco

Tua Aff. Com:a

Suor Paola Eli. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Mazoni Soncino Santa Maria delle Grazie

266 Di Bianchi annota: "Vd Ep 488; 496; 72; 74; 184. Vd Corr 104, 144". 267 Di Bianchi suggerisce: "1864 (dal timbro)".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

756

Page 385: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 476

Cara Suor Rosa268

Comonte 20 Ottobre269.

Ho fatto buon viaggio, quantunque sia arrivata a Comonte tardi pel motivo che il Cavallo era assai stanco, e quantunque si fossimo fermati anche a Romano. Il Giovanni era partito, quindi non posso mandarvi le robe pel talaio, né le altre cose che voleva mandarvi, quindi io crederi di aspettare sino ad un altra occasione, ed intanto aprire ben ben il Telaio acciò non prenda la porvere, sina a che si potrà mandarvi il bisognevole. Ti raccomando poi ancora il raccoglimento, e la sorveglianza specialmente in Campagna, e di non pensare a mè, né a Suor Luigia, ma a Dio pel quale viviamo, ed operiamo, ed il quale solo esser deve l'oggetto de' nostri pensieri, e desideri.

Se ti abbisogna dannari per l'ordinario di Domenica và da Costanzo, e ti raccomando assai che per Sabbato alla più lunga il Galeazzo termini da lavorare per noi, poiché bisogna che andiamo con grande ecconomia, e risparmio, e tù non farti prendere dalla Compazione, poiché la prima compazione la dobbiamo avere per le nostre Figlie essendo questo il nostro scopo, e sè sapeste quante in questi giorni sono state qui a raccomandarsi per esservi accolte, e bisognerà riceverne senza fallo essendovi si grande necessità. A caso che il Galeazzo dicca che le aveva detto che le voleva far fare la siepe, rispondi che ho pensato bene di farla fare a nostre dipendenti quando non avranno lavorieri, cosi pure levare le piante a caso che vè nè fosse ancora. Raccomanda ancora al Rev. Cappellano, la sorveglianza sopra i lavori della Campagna, e sopra il Fattore, onde faccia il suo dovere essendo pagato, e che si faccia obbedire. Il mese venturo vi saranno gli Agravi, e vi vorà 14 Napoleoncini, innoltre vi ha tre mesi di Salario al Fattore, e 4 Napoleoncini circa al Muratore, senza tutti quelli dell'ordinario, ed altre spese che mano mano succedono, e senza i Buoi che ora vi è necessità di comprare, dunque veda quanto è necessario restringersi con le giornate, essere accorte, e vigilanti coi dipendenti, e riparare più chè si può i danni soferti, per un motivo, o 268 Di Bianchi annota: "A Soncino". 269 La Raccolta Suore suggerisce:"1864".

Lettere opera omnia

757

Page 386: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

per l'altro nelle nostre Campagne. Da Leffe pure scrivono, di sempre nuove spese, e imprevedute che vengono fuora, ma basta noi facciamo quello che possiamo guidate dalla ragione, e il Signore, e S. Giuseppe non ci mancherà mai, mai; questo lo spero. Spiami dire qualche cosa di quella Fanciulla di Leffe, perché alle volte mi dà pensiero. Addio, tienti da conto, e non aver scrupolo di prendere quello di chè hai bisogno, quando nè vedi necessità. Scrivimi pure come và della Catterina, e della vostra ortaglia. Suor Luigia ti saluta, e ti ringrazia del Bofettino. Chè il Signore ci conservi tutte nella sua santa grazia

Tua Aff. Com:

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

758

Page 387: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 477

Cara Suor Rosa270

Ho anticipata la venuta di Suor Adelaide, e Suor Maria, perché mi stava a cuore di far venire a Comonte la Melania avendomi essa fatta molta impressione avendola veduta sì dimagrata, d'altronde bisognava ancora chè venissero. Ti raccomando a te come la più vecchia lo spirito dell'Istituto chè ben lo conosci, acciò si abbia sempre più a radicare, dipendendo di questo tutta la riuscita delle nostre opere. Suor Adelaide è piena di buona volontà, e anche Suor Maria, povereta, piena di buoni desideri, e di voglia di far bene, onde formate una piccola comunità chè mi fà stare tranquilla. Ti raccomando di stare in compagnia della Superiora chiamata, o nò, quando ha gente, poiché essa è timida, e giovane, molto più poi, chè lo desidera. Anchè Suor Maria agradirà molto i tuoi suggerimenti, Essa fà bene, e ti sarà cara, tù pure vicendevolmente raccomandati ad Esse. Ti prometto chè senza fallo ti farò venire a Comonte per gli Esercizi, intanto stà quieta ch'io stò bene, e il Dottore non mi volle cavar sangue, avendomi trovato il polso quieto, la voce mi è tornata, e la tosse anderà. Raccomandami tanto al Signore acciò possa anch'io far bene. Suor Luigia tanto ti saluta, e ti scriverà un altra volta. Addio, stà sana, attenta, e considerami

Tua Aff Compagna

Suor Paola Elisa: Cerioli271

270 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 1862".

La Raccolta Suore suggerisce: "Marzo 1863". 271 Di Bianchi annota: "Comonte 1862".

Lettere opera omnia

759

Page 388: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 478

Cara Suor Rosa272

Ti scrivo in fretta due righe, essendo già ora tarda. Mi consolo che tutto vadi bene, noi pure grazie a Dio, stiamo bene, e contente pei S. Esercizi. Ti mando indietro le Solette, le quali sono da disfare, avendo tutte il capeletto troppo piccolo e corto, e poi fatte male, come vedrai. Mi rincresce a non poterti mandare il Formagello, poiché non né abbiamo quasi più, ti mando invece un salame con l'aglio. Il Sacco, lo ha il Molinaro, e lo manderò senza fallo un altra volta. Di al Fattore che venda una Somma di Linosa, e cinque Somme di Formento, e tieni in mano i dannari per pagare gli Agravi. Ti mando del Giovani 4 Sfanziche Io non ti posso assicurare sè verò Mercoledi, però Lunedì senza fallo sarò alla Campagna di mattina. Le Monache tanto ti salutano, come pure S. Nazarena, e S. Colomba. Io sto bene, ed anche il mio stomaco si è rinforzato. Ti ringrazio tanto della tua premura. Ti raccomando tanto di stare attenta, e far bene come non nè dubito. Ti saluto tanto tanto, e resto col desiderio di rivederti presto presto, ed abbracciarti.

La Tua Aff Com: ed Madre

Suor Paola E. Cerioli

272 Di Bianchi annota: "Comonte Ottobre 1862".

La Raccolta Suore suggerisce: "7 luglio 1862".

Lettere opera omnia

760

Page 389: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 479

Cara Suor Rosa273

Mandami la mia sottoveste di Lana, ed il mio corpetto di Lana che porto sotto l'inverno, poiché io non ho qui che quel corpettone senza maniche che porto nei gran freddi; cosi pure un Cottolo pesante, e le mie Mutande di Lana quelle leggere, ed il Fazzoletto di Lana cenere che teneva sempre dalla parte del Letto. Le Monache pure hanno qui niente, ed il freddo incomincia a farsi sentire. Le Figlie, eccetuata, credo, la Maffi non hanno né calze né sottoveste d'inverno, e anch'esse incominciano a sentire il Freddo. Abbiamo pure bisogno di coperte di Letto per l'inverno, vuol dire che sè mandaste tre Preponte per le Monache, alle Figlie le daressimo le nostre a maglia che abbiamo addosso ma bisognarebbe mandarcene due per la Loni, e la Maffi. Ti mando il Vino per Suor Luigia, ma nelle Bottiglie, poiché nel Fiasco ammufisce presto. Tienla da conto che gli passeranno anche gli scrupoli. Sè viene Suor Luigia a ritrovarmi con la Felice, ti raccomando di dirle che non abbia da prendersi dietro i suoi Raggazzi. Un altra volta ti aspetterò tè. Non ti dò altre notizie poiché il Sig Canonico, vi racconterà tutto a voce. Salutami tanto S. Luigia chè sperò vedrò presto. Salutami pure Suor Leonilde, Suor Anna, Suor Giuseppa, e le nostre Novizie, da parte anche di Suor Adelaide e Suor Maria. Siamo restate molto contente del Sig Canonico, e con infinite obbligazioni. Addio, state tutte unite, e allegre nel Signore, e abbiatemi sempre per

Vostra Aff Com:

Suor Paola E: Cerioli

Per non caricare troppo il Legno quando viene Suor Luigia, perché avrà seco forze anche qualche Figlia, tralasciate di mandarci le preponte, che cè le mandarete un altra volta.

Sè ha qualche danari dille che ce li porti poiché siamo senza.

273 Di Bianchi suggerisce: "Soncino, Novembre 1862". La Raccolta Suore suggerisce: "Ottobre 1862".

Lettere opera omnia

761

Page 390: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 480

Cara Suor Rosa274

Ho ricevuta or ora la tua Lettera diretta a Suor Luigia, e mi consolo nel sentire le buone notizie di salute di cotesta tua Famiglia, poiché mi consolano anche quelle della Lonni alla paura che avva di sentire di essa tristi notizie. Ieri sono venuta di Leffe, e contenta d'aver lasciata quella piccola Famiglia ben avviata, e tutta di buona salute. Quante grazie non dobbiamo a Dio per tanti benefici! e quanti obblighi non abbiamo di far bene per un Signore sì buono, che non ostante le nostre continue mancanze, ed offese ci tratta con tanta bontà, è misericordia! Ho preghiamo il Signore Suor Rosa che ci faccia la grazia in queste SS. Feste di poterlo una volta servire con più fervore, generosità, e fermezza. Col Gio: credo di avervi mandato quanto desideravate. I zoccoli della Giacomina, e la roba per fare il corsetto alla Peruti. Le immagini di pazienza con cordone, e fodra per le Monache, e Figlie le più belle a chi le fà più bene. Ti raccomando assai di farmene fare di belle, mando anche i bambini, e le carte, i più piccoli a chi gli fà meglio. Avevo fatto comprare anche del magetto, ma lo' hanno perduto, cosi lo manderò un altra volta. Le robe del presepio Suor Adelaide mi disse che sono S.t Maria quelle ch'ella aveva alla Campagna l'anno scorso, cosi ho tralasciato di mandarvele. La settimana ventura manderò la Monicha a S. Maria, ed allora scriverò alle Figlie di costì, intanto salutele, e dille che le raccomando d'eccitare nel loro cuore desideri santi per la venuta del Divino Infante. Mando due Coperte da cucire le quali terminate le darete a Fratelli invece delle bianche che ritirarete per voi altre. Mando la roba per gli abblus dei Figliuoli ed i Calzoni del Giacomino. Ecco, a me sembrarebbe bene d'adoperare la roba tessuta di cottone per gli abblus, e quella tessuta di Bavella per i Calzoni. Raccomando poi grandemente a Suor Marta di tagliar bene, e non lasciarli tanto attorno. Saluto poi tutte grandemente, e di cuore. Tu tienti da conto, e vivi tranquilla che s'inora grazie a Dio stò proprio bene. Ho scritto in qualche maniera perché aveva premura. Addio. addio

Tua Aff Com: Suor Paola E. Cerioli.

Ti mando tre pezzi da 20 F uno lo terai tù, e due gli darai al Giò:

274 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, Dicembre 1863".

La Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di dicembre 1863".

Lettere opera omnia

762

Page 391: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 481

Cara Suor Rosa275

Rispondo ad ambidue le tue Lettere, cioè à quella mandatemi dalla Posta, e l'altra pel Giò: Mi consolo prima di tutto delle vostre buone notizie di salute, e grazie al Cielo lo stesso è di noi tutte. Spero che anche la Peruti, e la Catterina rinfrescandosi la stagione potranno rimettersi. Ti raccomando a dare a queste due, ed alla Sei s'intende un poco di Vino, che vi manderò poi pel Gio: uno di questi giorni, cioè appena è accomodato il Caretto. Io ho voluto scriverti queste due righe, pel timore che il medesimo abbia da differire ancora qualche giorni la sua venuta costì, e perché non resti inquieta. Dalla tua Lettera rilevo il cambiamento d'ufficio che hai fatto tra Suor Anna, e Suor Costanza, e questo mi rincresce, perché è sempre cattivo sistema cambiare ad ogni tratto gl'impieghi alle Monache, sè non vi è un motivo rilevante. Bisogna che non abbi inteso la mia Lettera. In essa dicceva di mandar solo un qualche giorno Suor Costanza in Scuola, e ciò faceva per sollevarla, e prendere poi l'occasione di cambiare Suor Annna, quando avevate o il pane da fare, ovvero il bucato, o qualche altre faccenduzze per far muovere Suor Anna, onde la continua vita comoda non Le faccia prendere quell'idee, e importanza superiori alla propria condizione, cioè maniera d'affettazione. Hai ben inteso? Del resto Suor Anna è ottima per le Scuole, e mi è rincresciuto a sentire l'ufficio che Le avevi dato del guardaroba, contrario affatto pel suo carattere, e che non levavi più Suor Costanza dalla Scuola, senza mio ordine, perché ho sempre paura che nei cambiamenti la Scuola soffra, e le Raggazze vengono pregiudicate. Ti sono poi obbligata della premura che hai per mè, ma ti prego di non stare ad aspettarmi, perche ho paura che ciò ti tenga distratta più del solito, e ti faccia come si dicce prender via dagli altri. Io verrò poi a S.t Maria, sè potrò, quando L'assistente mi scrivera che i Muratori sono già avvanzati nella Fabbrica di Campagnola, perché vedrò volentieri come riesce quell'alzamento. Non intendo poi perché la medesima mi scrive, se voglio i gambi di lupini col frutto, perché Ella sà cosa nè voglio fare. Termino per

275 Di Bianchi suggerisce: "Comonte 1864".

La Raccolta Suore suggerisce: "27 luglio 1863".

Lettere opera omnia

763

Page 392: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

mandar subito la Lettera in Posta. Salutemi tutte e Monache, Novizie, e Figlie. Addio, addio.

Tua Aff Com: Suor Paola E. Cerioli

Sup: nell'Isti: della Sacra Fa.

Sino da jeri abbiamo qui la Maria del Fattore che aspetta il caretto per venire costì

Lettere opera omnia

764

Page 393: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 482

Cara Suor Rosa276

Ti mando il Cordone, o lavorato volentieri per tè. Io sto discretamente bene, e mi tengo da conto come hai raccomandato. Come la più vecchia, ti raccomando, a dar esempio in tutto, e per tutto e fare che la vostra piccola Casa sia un luogo di delizia pel Signore, e vi risplenda l'ordine, la regola, e la pace.

Stà sana, e raccomadami al Signore. S. Maria facilmente l'abbandoneremo, abbia pazienza, tutto per il meglio. Ti saluto tanto tanto

Tau Aff Compagna

Suor Paola E. Cerioli

276 Di Bianchi suggerisce: "Soncino 1862".

La Raccolta Suore suggerisce: "Giugno 1862".

Lettere opera omnia

765

Page 394: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 483

Cara Suor Rosa277

Ho ricevuta la tua Lettera, e mi consolo delle buone notizie che ivi mi dai. Riguardo alla Lettera in essa rinchiusa di Suor Marta, bisogna dirle che abbia premura di non perdere la roba, che dopo non si disturberà, a ricercarla; che queste Calze278 qui non sono state portate, che pensi, e guardi meglio che Le avrà ancora costì. Da questo poi prenda esperienza quanto la negligenza de' propri uffici, porta disturbi, e perdita di tempo. Ti riccorda quando hai il Cavallo in libertà, cioè che non si adopererà più alla Campagna di mandarlo a Comonte col Vascellino del Novelli, le robe che vi erano ancora caricate, e qui il Telajo grande che è ancora in piedi, e che potrai far strapare dal Giovanni: cosi a S.t Maria non resterà che quel solo che adopera Suor Giuseppa. Ti raccomando di accomodare bene il Lino, acciò non abbiamo da perdere d'una parte quello che si crede di guadagnare dall'altra. Io sarei di parere che ha battere la Linosa stessero nella stanza grande dove faccevano scuola quest'Inverno, e prendere le sue misure acciò restasse poi netta è in libertà la Domenica, per l'oratorio delle Ricreazioni festive. Bisogna poi guardare che la facciono fuori bene perché mi riccordo che quando la faccevano qui a Comonte sia poi per una scusa, sia poi per altro nè lasciavano dentro ancor tanta: cosi pure che guardano d'unire e legare bene le Sete del Lino, perché anche qui vi è la sua, e noi andiamo via troppo alla buona. Io darei la cura del Lino, sempre però sotto la sorveglianza della Maestra d'Agraria, oltre la tua s'intende alla Belli, che essendo nelle sue cose assettata, né terrà da conto. Quando poi sarà il tempo di fare il Lino pensaremo come combinare, poiché l'anno scorzo nè anno cavato poco, ed impiegato più tempo di quello che si richiedeva.

Quando si ha qualche lavoro d'importanza alla mano, bisogna attendervi con ordine, cura, e quieta sollecitudine. Riguardo poi a battere il Formento io non vedo come possano fare a batterlo le nostre Figlie, perché in Convento, mai più, in Cascina vi ho le mie difficolta, e

277 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 1864". Annota: "A Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Giugno 1864". 278 Queste Calze sono state ritrovate... in un'altra lettera precedente.

Lettere opera omnia

766

Page 395: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

per l'aja, e per la porta, sempre aperta quindi quest'anno sè tù pure sei persuasa lo manderai sul Carro a barosse alla Campagna onde pensi il Giovanni a farlo battere dai Braccianti. Perdiamo qualche cosa, è vero, ma lo acquisteremo nel fare maggiore Linosa. Cosa ti pare? Un altro anno poi vedremo. La nuova Novizia è ancora d'arrivare, però ha scritto che sarà a Comonte entro la settimana. Ho avuto jeri notizie di Leffe; colà stanno tutte bene. Delle galette nè hanno fatto, credo circa dodeci, o tredeci Pesi in Casa e cinque circa il Massaro. Quando viene il caretto mandami la piccola statuetta di S. Giuseppe che farò accomodare, eppoi quei pochi fiori, e il piccolo cestino dove voleva collocarlo. Guarda di non perdere un altra volta quel pezzettino d'intalio che va collocato sulle portine del Coro che credo averlo lasciato nel Tavolo di sopra. Dì al Giovanni che mi è stata carissima la sua Lettera, e al sentire che si è divertito coi suoi Figli a Crema, mi rincresce poi dei nuovi incomodi del Carlino, e vorrei che il Signore ce lo lasciasce ancora in vita, essendomi esso pure caro al pari degli altri due. Non scrivo al Giovanni perché vorrei prima ritrovarle qualche compagno, e quindi darli buona notizia: ma vedo che è difficile, perché anche quello suggerito della Catterina che fù qui a Comonte questa mattina non è adattato: però ne aspettiamo un altro; è chi sà forze che questo non sia a seconda de' nostri desideri. Mandami, sè ti ricordi, quando verrà il Gio: la nota del raccolto delle Galette fatte costì, che troverai descritte sul primo Foglio d'un Libretto che ho lasciato nel Libro registri. Ti raccomando assai a tenere tutto notato, e con ordine; questo è assai necessario in una comunità. Termino non avendo altro a dirti, che pregandoti a salutarmi le Monache alle quali raccomando l'amore alle proprie regole, la cordiale amicizia tra esse, l'attenzione a propri doveri, e un distacco perfetto della propria volontà. Ti raccomando pure le Figlie, che lavorano, e prendono amore al lavoro, essendo questo assai necessario per la loro condizione, innoltre un Figlia laboriosa è un tesoro nelle Famiglie, poiché generalmente hanno anche meno diffetti, tendendo esse ai propri impegni, e non ha quelli degli altri. Salutele tutte, e si riccordino di mè nelle loro orazioni. Stà sana, e vivi da Religiosa raccolta, questo è necessario dovendo sempre tù trattare con esteri. Il Signore ti ajuti.

Tua Aff Com

Suor Paola E. Cerioli

Non mettermi sulle Lettere Superiora Generale, dillo anche al Giò: io non lo sono.

Lettere opera omnia

767

Page 396: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Assieme ai Telai, manda anche i Pettini, tempiali, naette e quant'altro và unito... Al caso che avesti qualche osservazione da farmi riguardo al Formento scrivemi, poiché quanto ho scritto è un pensiero che mi è venuto, vedendo la difficoltà di poterlo battere le Figlie non sapendo dove, ed ha far l'aja vi è difficile, e portarebbe mi pare spesa, e tempo, eppoi sono poche però sè hai formato qualche pensiero tù pure, mè lo saprai dire cosi concertaremo. Le nostre Figlie sono esse pure dietro a tagliarlo.

Guarda di non mischiare la linosa invernenga, con l'altra. La R.da Madre dice di mandarle più presto che può il Carello

perche dovendo noi filare parte delle Galette di Leffe ci bisogna le aspe da cambiare, come se poteste cambinare di mandarci col caretto la Mercede ci sarebbe in questo incontro assai cara che pare a lei? a me sembra niente che venga a Comonte col Giovanni però guardi anche lei sè sia meglio darle in compagnia una piccola figlia oppure Farla venire sola col Giovanni279.

Ho280 ricevuto questa mattina Lettera dal Rev: Sig. Canonico, ove mi dice che riguardo alle visite delli Ispettori, questi possono bensi sè lo chiedono andare nella Scuola estera, ma mai in Casa, e con le nostre Figlie e in questo stà ferma, anche col Sig. Vicario, come ti dissi.

279 Di Bianchi annota:" Da "Guarda di non mischiare..." fino a "venire sola con il

Giovanni." è scritto da altra mano. 280 Da qui riprende la scrittura della Cerioli.

Lettere opera omnia

768

Page 397: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 484

Cara Suor Rosa281

Ho ricevuto il Melicone, e le altre cose speditemi. Il Melicone è assai scadente, e non mi vogliono dare che 27 Lire; io però sono persuasa di venderlo istessamente avendo bisogno di dannari ma non ti posso mandar ora l'importo sino a che non lo percepisco anch'io, però lo manderò entro la ventura settimana; che facilmente bisognerà mandare costì il Carettino a prendere della roba per gli Esercizi. Ai dipendenti che ti cercano del Melicone, puoi far dare di questa qualità che mi hai spedita, cercando essi di spendere meno, cosi sarei di parere che nè vendesti ancora di questo un Carro costì. Cosi col carra che ho venduto io, e con quello che venderete voi altri potrai andare avanti un poco. Nelle ricreazioni Festive cambia qualche volta Suor Maria, con Suor Anna, e quando sono molte lasciale ambidue, oltre Suor Marta s'intende, poiché tù non hai da far altro che girare e sorvegliare; colle nostre Figlie, a caso puoi far star Suor Isidora. Mi piacerebbe che nelle ricreazioni prendessero piacere a giocare alla Tombola, e interessarla poi con qualche immagine, anche il canto, col canto provano molto gusto; L'istruzione dovrebbe farla Suor Marta. Questa sera aspetto il Rev: Sig. Canonico, perché dimani non può fermarsi a pranzo. Riceverai quanto le Figlie mi hanno ricercato. Ti mando due cavagne da adoperarsi in ortaglia pei sassi, cosi pure il Formento Marzellino da seminare, e dei Sigolotti da impiantare. Suor Luigia, e tutta in facende a dispore per dimani, cosi pure le altre Monache. Salutemi tutte specialmente Suor Maria. Ti raccomando assai di stare attenta ed anche di notare tutto quanto spendi.

L'olio di Linosa lo manderò un altra volta avendolo ancora da far fare. Ti saluto, e ti lascio con tutta la tua comunità, nei Sacri Cuori di Gesù, Maria e Giuseppe.

Tua Aff. Com: Suor Paola E. Cerioli

281 Di Bianchi annota: "Da Comonte a Soncino".

Lettere opera omnia

769

Page 398: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Non mando il Cottolo per la Maffi perché di quella roba non vè nè più, però gliene manderò un altro la ventura settimana, quando viene il carettino.

Alla Molto Rev. Madre. La Rev: Suor Rosa Mazoni. Soncino.

Lettere opera omnia

770

Page 399: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 485

Cara Suor Rosa282

Ho fatto buonissimo viaggio, e nè ringrazio di cuore il Signore. Sono rimasta molto contenta, e soddisfatta del buon andamento di costì. S:t Giuseppe vi protege, e vi assiste in modo speciale; Egli vi faccia progredire sempre più nella via intrapresa della vostra perfezione, e del bene di tante povare anime alle vostre cure, affidate. Bramo saper nuove come fà Suor Marta, e sè le Raggazze Le si affezzionana. Ella le prenda con molta carità, e dolcezza, e non dubito che Le farà presto dimenticare Suor Maddalena. Riguardo al molto numero di Fanciulle mi fece fare un buon riflesso Suor Luigia, cioè che crescendo ancora in numero, come spero, si potrà fare tre scuole; le grandi, e le mezzane dove sono presentamente con le Loro due Maestre, e le piccine, piccine con un altra in una delle Scuole vecchie, dove si potrebbe dare anche ad Esse maggior libertà, e in mancanza di Monacha affidarle anche ad una nostra buona Figlia. Vi pare che vadi bene? Dopo la coltura dello spirito si necessario pel buon andamento della Casa, ti raccomando assai la salute del corpo delle Religiose, specialmente di quelle che hanno d'ufficio di stare nelle Scuole; bevete tutte il Vino a pranzo, e cena. Qui hanno fatto un poco di Vino nuovo, e forse dimani vè nè spediranno, Suor Luigia ha avuto la vizita del Sig. Ispettore delle Scuole, Sig: Trona, il quale volle andare a vedere la nostra Casa, e vizitare le Scuole; stette in quella delle estere, e fece alle Fanciulle qualche dimande della Dottrina, eppoi andò nelle nostre, vi fece leggere, e spiegare a qualche d'una quanto si leggeva, come le risposte della Dottrina, andò di sopra dove vi era la Classe, e là pure fece qualche dimanda. In pieno però, dicce Suor Luigia, che da quello che il medesimo credeva trovare restò contento, Esso è stato qui Sabbato mattina. Io ho fatto molto bene a ritornare jeri sera a Comonte poiché Suor Luigia era inquietissima. Essa mi credeva già bella e annegata sotto l'acqua di Venerdì, chè qui a Comonte cadè tutto il giorno a dirotto, e non fù che il rispetto umano che la trattenne dal mandare un Uomo almeno a Romano per vedere sè era viva, o morta. Vedete cosa vuol dire, e cosa fà l'immaginazione!

282 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, novembre".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di luglio 1863". Annota: "A Soncino".

Lettere opera omnia

771

Page 400: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Ora è contenta. Vi saluto tutte tanto, e di cuore, come saluto tanto le nostre care Figlie, che avrei veduto volentieri ancor prima di partire, e di alle medesime che raccomando di procurare di far sempre più bene, acciò il Signore Le bendicca, e che la prima volta mandarò ad Esse la Fiera, Riguardo poi a quanto ti ho raccomandato di stare in Scuola, quando sei in libertà regolati in causa, poiché adesso che vi è Suor Marta è altra cosa, e fà come ti par meglio. Noi stiamo tutte bene. Tienti da conto, e considerami quale mi segno. Suor Luigia ti saluta in particolare come anche Suor Adelaide.

Tua Aff. Com: Suor Paola Cerioli

Raccomanda a Suor Marta che racconti alle sue Scolare dei belli

esempi istrutivi, quando è tempo. Il Vino non è ancora all'ordine. Di a Suor Adelaide che la

Piscide, la manderò quando verranno a S.ta Maria a prender tè, e che il corpetto della Luiselli non era adatato per quello che voleva fare, ma le cercherò qualche altra cosa per la prima volta che verrà il Giò: intanto la saluto tanto.

Lettere opera omnia

772

Page 401: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 486

Cara Suor Rosa283

Giacché ho un po' di tempo preparo due righe per te, mia cara Suor Rosa, da consegnare poi Lunedì al nuovo Fratello che verrà ad accrescere il numero nella nuova Fondazione. Questo sembra un buon giovane, e spero che farà come un altro Giacomino. Ecco adesso sono tre, faccia il Signore che facciono bene, prendono spirito, e mettono radici. Dami dunque buone nuove, che nè sento propria necessità. Eccoci anche quest'anno alle SS: Feste Natalizie. Con che rapidità passa il tempo! E qual disinganno è mai questo mondo! Felici noi, che il Signore ha fatto la grazia di conoscerlo, e di distacarcene, sebbene esaminando capisca che anche nei Chiostri vi può essere il suo piccolo mondo, Si il suo piccolo mondo, e cosi nol fosse! Mio Dio, quanti motivi d'umiliarci! Sia tuo impegno, mia cara Suor Rosa, di chiudere ogni adito onde questo nemico entra nella tua Comunità. Che lo spirito del Signore vi regni sempre, spirito di distacco, d'umiltà, di rassegnazione... Esercita ben bene le tue Religiose in questo spirito dell'Evangelio senza del quale l'abito Religioso non è che apparenza. Quando sento delle Religiose che trovano ripugnanza alla dipendenza, all'umiliazione, dico queste non hanno lo spirito del Signore, non lo amano, perché non seguono i suoi esempi. Quindi sia tua cura di estirpare, e soffocare queste erbe cattive sè mai vè nè fossero dal cuore delle tue Figlie, specialmente le Novizie; che facciano costì pure il loro Noviziato, e senza riguardi. Tù pure converai meco della sua necessità. Assueffale all'Ubbidienza pronta, ceca, alla sommessione, non solo a tè, ma a tutte. Fà che dipendono nelle cose piccole di Suor Giuseppa, o d'altre Monache, acciò si assueffano poi ad ubbidire di buona voglia a qualunque Superiora. Impieghele quando puoi in uffici bassi, disgustosi, di fatica. Rompi le loro avversioni sè mai ne avessero, e avanti che prendono forza. Che sieno esate poi alle proprie regole, impieghi ed uffici. E noi poi, cara Superiora? Esaminiamo in questa Santa Novena qual è quel diffetto che ci può impedire dal slanciarsi in Die con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente, con tutto il nostro spirito, con tutte le nostre forze. Non

283 Di Bianchi suggerisce: "Dicembre 1863". Annota: "A Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Dicembre 1864".

Lettere opera omnia

773

Page 402: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

sia mè, ti prego, che abbia da occupare anche solo una parte del tuo cuore, ma sia tutto di Dio, poiché Egli lo ha creato tutto per sè. L'amor disordinato per le Creature, che credo pecchi un poco il tuo, ci rende inquiete, distratte ecc. mentre invece l'amor di Dio ci rende contente, allegre rassegnate. Riffetti, e vedrai che ho ragione. Questa Novena dunque procura che tutti i pensieri di qualunque sorta che ti si volgeranno per la mente rifferibili a mè procuri subito di metterli nel grande amore che il Signore ha avuto per noi, sue povare creature, di mandarci il suo diletto Fgliuolo; e quanto patì nella sua nascita il Divino Infante, di privazioni, di povertà, di freddo, d'umiliazione. Ecco, questo è quello che ti dò questa Novena.

Scriverò poi a tutte assieme le tue Monache, ed anche alle Figlie prima delle Feste, se il Signore mi darà grazia.

Scrivimi poi sè ti piace questo nuovo Fratello. Agradisci i miei più affettuosi saluti, e falli agradire pure alle tue Compagne e Figlie. Il Signore ti tiri a Sè col fuoco del suo santo amore.

Tua Aff Com.a Suor P: E. Cerioli

Lettere opera omnia

774

Page 403: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 487

Cara Suor Rosa284

Non voleva scriverti avendo pochi giorni a vederti, nulla meno lo faccio per dirti che a mè sembrarebbe meglio di mettere il Predicatore nella saletta solita perché vi è il fuoco, e la stanza nuova farla servire per il Parlatorio. Fà preparare tutto è polito. Mandaci Sabbato il Giò: con un poco di Legna minuta, avendo molto bisogna, intendo però di quella secca, poiché di verde nè abbiamo anche noi. Mandami pure quella cornice indorata che avete costì, non sò poi in qual luogo, ma mi pare proprio che vi sia, e di avermela fatta mandare quando era costì per mettere a qualche quadro, che poi non andava bene. Basta, cerca, che se vi è la troverai. Suor Luigia stà bene. Saluto tutte. Il Signore ti conservi nella sua santa grazia

Aff. Com. e M

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre. La Rev: Suor Rosa Mazoni. Soncino.

284 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Lettere opera omnia

775

Page 404: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 488

Cara Suor Rosa285

Non avrei avuto tempo da scriverti, ma ti faccio queste due righe, per dirti che se il Signore mi farà grazia, verrò costì per il raccolto, cioè, o per la fine di questa settimana, o subito dopo le SS: Feste, ma bisogna che Venerdi mi mandiate ancora il Giovanni col Caretto a condurci del Ravizone poiché noi qui abbiamo nulla da imboscare, ed i Bigati sono tanti tanti, e belli: quelle due Oncie sono quasi andate tutte al Bosco, ma ci vuole una pazienza di Giobbe a doverli tutti mettere sui Boghetti, non di meno ringrazio il Signore che sono andati bene. Mi è poi assai rincresciuto che non mi abbiate mandata la roba delle due Milanesi, stavamo qui ad aspettarla, perché una di queste doveva partire, e poi non mi avete mandato nulla. La colpa è di Suor Marta che lo sapeva, ma non è proprio il suo ufficio il guardaroba, pazienza! E' una grande virtù l'esatezza a' suoi doveri, e bisogna raccomandarlo a tutte. Basta, metto qui la notta della roba lasciata qui dell'una, e dell'altra di queste due giovani, onde me la possa mandare, almeno se non è stata confusa assieme all'altra roba del guradaroba. Saluto tutte, e mi consolo che Suor Marta stia bene. Salutemi tanto il Giovanni. Farò avvertire il Sigr. Gavazzeni che i Bigati sono andati al Bosco, ma bisogna sapermi dire il giorno che contate di raccogliere, poiché esso probabilmente non verrà che in quell'occasione. Sta sana. Il Signore ti assista

Tua Aff. Com.

Suor Paola E. Cerioli

285 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, giugno"

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di giugno 1865".

Lettere opera omnia

776

Page 405: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 489

Cara Suor Rosa286

Hai fatto benissimo a condure il Sig Vicario a benedire la Lonni dal momento ch'egli stesso lo aveva richiesto, in queste circostanze bisogna regolarsi in causa. In generale in Casa non si può introdure nessuno, ma in certi casi, e con certe persone, sebbene rare volte la Superiora può arbitrarsi. Ciò ti serva di tua quiete. Mi rincresce che non mi abbi ubbidita a prendere la ricetta che con tanta premura ti aveva mandata, occorre dire che da Superiora ubbidiente la prenderai adesso, ne hai da bisogno, o nò non importa ti farà sempre bene: Ecco, scaldarsi a Letto, prendere il Caffe con un po’ di pane dopo pranzo, e l'acqua e Latte sera, e mattina per quindeci giorni. Le Lettere del Gio: e anche quella del Cesare mi ha consolato, questa volta non scrivo ad Essi avendo dovuto fare una lunga Lettera per Leffe e le scriverò un altra volta. Riguardo allo stername da comperare dal Sig Ludrini, già è molto, però lo facciono pure; Sento che i dodeci Napoleoncini delle Piante sono già dileguati, però ora avete ancora quelli 8 che vi diede Ludrini, e con questi non anderai avanti un poco? Ti raccomando di far Muovere il Melicone. Il nostro credito verso Ludrini e di 22 Marenghi.

Avrei assai caro che i Figli portassero sempre l'abito uniforme almeno l'ablus, ma considero che resterebbero poi senza la Domenica, vuol dire che intanto consumano quelli che avevano prima di fustano, che diversamente non si saprebbe che farne, dopo poi anderanno sempre in uniforme. Salutemi tanto il Gio: e poi anche il Cesare; tanti saluti pure alle Monache, e le nostre Figlie, come un buon principio d'anno. Salutemi in particolare la Lonni e dille che si abbandoni con confidenza nella braccia del Signore pronta a fare in tutte le maniere la sua SS: volontà. Tienti da conto, e considerami

Tua Aff Coma

Suor Paola E. Cerioli

A Leffe stanno tutte bene

286 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, dicembre 1863. Vd Ep 484".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine dicembre 1863".

Lettere opera omnia

777

Page 406: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lascia più che può il nostro Giovanni alla Campagna acciò i fratelli se ne possano servire per condure al lavoro i loro Filgloli

La Rda Madre dice di mandar la Festa le Figlie in letto alle Ore 9. la sera

la saluto di cuore desidererei sapere quanto spendono i Fratelli al mese per uso

della Propria Casa cioè in cibarie ecc. ma lo Faccia come Lei senza che esse lo sappiano, cioè lo faccia con Furberia almeno se può Faccia il conto cosa spendono d'ordinario al mese poiché il resto sarà per loro

Ti raccomando che non spendono altri dannari che questi che ci vogliono per lo strame, giacché non si ha da dare fuori dannari incontrandoli con Ludrini perché abbiamo delle grandi spese, e non si cava un soldo.

Lettere opera omnia

778

Page 407: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 490

Cara Suor Rosa287

Due righe cosi alla sfuggita. Ti mando la roba onde far fare i gilè per S. Carlo ai Figliuoli, ed il giacche per Giovanni secondo l'inteligenza formata con Suor Adelaide. Io crederei bene di far fare un Gilè anche al Doro, lavora tanto! Lielo dirai a Suor Adelaide: mando pure alla medesima dei Corpetti, e delle Calze pei Figliuoli, e Fratelli. Sono assai contenta a vedere la Margherita si disposta a tornare a casa; perché mi pesa di più quando bisogna propria rimandarle contra la loro volontà. Non mi trattengo di più perché se il Signore mi dara grazia si rivedremo presto. Con Suor Maddalena manda in Compagnia quella Figliuola di S.t Croce, che poi la tornero a ricondure costì. Con Suor Marta ti mando la Locatelli, la quale ora fa assai bene, e lavora assai. Sarebbe mia intenzione quando vengo a S.t Maria di condure Suor Leonilde, per mettere nelle nostre Figlie assieme a Suor Maria e mandare a Leffe Suor Catterina: però dimando il tuo consiglio, e quello di Suor Adelaide, perche dopo per un anno almeno non bisognerebbe cambiarle più. Mi sappia dire Suor Adelaide sè i corpette vanno bene, e quante ancora ne occorono, cosi le Calze. Saluto tutte in particolare. Addio.

Tua Aff Comp

Suor Paola E. Cerioli

287 Di Bianchi suggerisce: "comonte, ottobre 1864". Annota: "A Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine ottobre 1865".

Lettere opera omnia

779

Page 408: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 491

Cara Suor Rosa288

Ti scrivo per dirti di non mandarci questa settimana il Caretto ma aspetta sino a chè non abbiamo alla Campagna un altro Uomo e intanto fà stare colà il Giovanni poiché hanno da tagliare la Legna, eppoi hanno quei due Figliuoli infermi, e il povero Giovanni non sà da che parte voltarsi con tanto lavoro, ed ho sempre paura che si ammali dovendo alzarsi anche di notte per gli ammalatti. I Candellieri te li manderò per mezzo del Carettino col Fratello Giuseppe, o con un altro, poiché questi dice che mi darà risposta entro la settimana e non sò quello che deciderà egli, e che faro io. I bambini sono belli, e ti ringrazio. Raccomanda a Suor Adelaide che tenga a registro il Melicone che manda a Comonte, e registri la farina che vi rimandiamo, cosi pure tenga notta di quella che mandate alla Campagna, e tutto con bel ordine, è bene, onde poi poter sapere, e confrontare cosa và in una Casa, e in un altro, poiché tutto serve a tener miglior regola, e più cognizione dell'uscita d'ogni Famiglia. Salutemi tanto la medesima, Suor Marta, e tutte. Tanti saluti pure ai due Fratelli, specialmente il Giò: ho molto sul cuore quei due Figli ammalatti, ma il Signore è padrone è saprà ben Egli perché ci dà questa croce, e a luogo, e tempo ci rimedierà. Intanto teniamola pazientemente poiché le croci sono per gli amici di Dio, sempre portandole volentieri. Ho un altro Figliuolo che vorei regalare al Giò: però sano intendiamoci, ma mi rincresce un poco perché ha soli 10 anni, ma è un povaro Orfano, e tanto me lo raccomandano, che finalmente dirò di sì. Questo è il Fratello della Rota. Termino non avendo altro da dirti. Dunque ti saluto con tutto l'affetto.

Tua Com. e M

Suor Paola E. Cerioli Alle volte mi viene il sospetto che i Figliuoli potessero mettere

malumore tra il Giò: e Cherubino, cioè riportando qualche parola... cosi per ignoranza. Sai come fanno alle volte anche le nostre Figlie, molto più che il Cherubino è un pò burbero. Però te lo dicco per norma. 288 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, febbraio 1865". Annota: "A Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine dicembre 1864".

Lettere opera omnia

780

Page 409: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 492

Cara Suor Rosa289

Ho tardato a risponderti per riguardo alle due Ragazze raccomandate dal Sig. Giudice perché a dirti la verità so, e vedo per molta esperienza quanto i Figliuoli risentono, o spiegano poi più tardi le tendenze de propri genitori, non dimeno trattandosi d'un Paese dove abbiamo Casa, e avuto riguardo alla persona che le raccomanda le accetterò ma a condizione che vengono accompagnate d'una dichiarazione in scritto a chi dobbiamo noi riconsegnarle, a chi si addossa l'obbligo di venirle a prendere a caso che si scoprisse in Esse tendenza, o principio di pazzia, come anche sè le medesime Figliuole non si potessero assueffare alla nostra maniera d'educazione, o che per altre cause, o motivi, non si trovassero pel nostro Istituto. Inoltre che sieno fatte accompagnare da loro a Comonte, essendo questo il luogo ove vogliamo collocarle, e che abbiano almeno gl'indumenti necessari per cambiarsi. Questo è quanto posso fare, e dirti in proposito di queste due povare Figlie.

Questa settimana, se Dio lo vorà vado a Leffe, e ti scriverò poi di là. Tù vivi quieta a mio riguardo che mi tengo da conto, e sto bene. Raccomandami al Signore acciò faccia sempre la sua SS: volontà. Se vedi Monsignor Vescovo, dimandagli se ci dà licenza di poter dare i soliti Esercizi alle Estere, e falle i miei doveri. Addio, considerami

Tua Aff Compa

Suor Paola Eli: Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Mazoni Soncino.

289 Di Bianchi annota: "Comonte".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine luglio 1864".

Lettere opera omnia

781

Page 410: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 493

Cara Suor Rosa290,

Non andar in collera: ho differito di soli pochi giorni la mia gita costì. Ciò è stata causa la malattia aggravante della nostra figlia Locatelli, ed altri piccoli impegni da terminare, che lasciavano Suor Luigia inquieta e turbata se partiva da Comonte. Spero la ventura settimana di rivederti, poiché mi sta veramente a cuore la Casa di costì, molto più adesso pei bigatti. Intanto ho mandato col bigattino la sola Catterina e condurrò meco la donna. Se nascono i bigatti la Catterina, per questi pochi giorni, starà alla Campagna invece di questa. Tu fa metter una scalliera nella cucina delle figlie, come di già avevamo divisato, ed un'altra nella cucina della Maddalena ed d'una parte metti la Mercede, e dall'altra Suor Anna, la quale però dovrà sorvegliare anche la medesima ed aver tutto l'impegno dei bigatti. La scuola che m'immagino sarà assai diminuita, potrà farla tutta Suor Marta. Destineremo poi quanto vorrò come regolare con più ordine che si può il disimpegno dei bigatti. Mandami a Comonte la Vavassori e la Peruti assieme al Giovanni ch'io credo che basti e sieno ben custoditi. Scrivimi pure due righe come state costì e come vanno le vostre faccende. Termino avendo pochi giorni a rivederti. Intanto anticipandoti tanti saluti sì a te che alle Monache mi dico.

Tua Aff.ma Madre

Suor Paola Elisabetta Cerioli

Su Comonte Di al Giovanni che ho mandato a Leffe per il suo certificato, e lo

porterò, assieme a quello del Cesare al più presto potrò. Ti raccomando che si abbiano da ingegnarsi con le Bestie, onde non comperare altro Fieno, poiché fanno così tutti. Se vogliono un carra di Paglia, noi l'abbiamo a Leffe. Alla Molto Rev.da Madre La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino.

290 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, maggio 1864".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di maggio 1864".

Lettere opera omnia

782

Page 411: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 494

Cara Suor Rosa291

Suor Luigia mi consolò dandomi sì buone notizie della tua Casa, e quella dei Fratelli. Che il Signore sia sempre lodato, e benedetto. Riguardo poi a te ho sentito con molto dispiacere che abbi avuto tre giorni di febre, e tutt'ora la tosse, e soppra più che non vuoi curarti. Il motivo dunque pel quale ti scrivo è per obbligarti a tenerti da conto. Guarda tutte le sere hai da scaldarti a letto, e prendere almeno per quindeci giorni un bicchiere d'acqua, e Latte la sera, e la mattina, dopo la S. Messa i giorni di comunione; e dò l'ufficio a Suor Giuseppa di pottartela, come anche il fuoco quando vai a Letto. Dò poi incombenza a Suor Isidora di farti tutti giorni il Caffè dopo pranzo, e di portartelo con un pò di pane, perché sò che mangi poco; cosi pure do incombenza a Suor Marta di metterti sul Letto la Preponta a caso che non l'avesti, e di darti ancora qualche cosa da metterti adosso specialmente in vita, e sè non avesse niente adopera la mia cottina di mezza stagione, quella che voleva tagliar sù per i Figliuoli, che credo sia ad S.t Maria e potrai metterla sotto la bustina perché io sò che costì fà assai freddo. Ecco, questi sono i pochi rimedi, e le medicine ch'io come Medico ti ordino, di prendere almeno per quindeci giorni, dopo sè non avrai più la tosse, cambierò la Ricetta.

Prego poi Suor Anna a scrivermi sè mi ubbidici, e come stai, poiché a tè su questo riguardo credo poco, o nulla. Noi stiamo bene come avrai già sentito da Suor Luigia. Termino perché la medesima ti avrà già raccontato quanto avevamo di notizie. Stà sana. Buone Feste a tutte, e considerami.

Tua Aff Co

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev Madre La Rev. Madre Superiora Suor Rosa Mazoni Soncino.

291 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 24 dicembre 1863 (dal timbro). Vd Ep 479".

Così anche la Raccolta Suore.

Lettere opera omnia

783

Page 412: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 495

Cara Suor Rosa292

Ti mando qualche Libri del Mese di Marzo, acciò nè regali uno alla Giuseppina, un altro alla Natalia ed uno alla Luigia quando vengono a ritrovarti. Non ho potuto rispondere al Sig. Arciprete che mi ha scritto per accettare una Figlia perché non ho avuto tempo. Le risponderò ad un'altra occasione cioè la prima volta che ritornerà il Cavallo. Intanto sapiami dire sè questa Figliuola che mi raccomanda la quale è una certa Bignami Stefana d'anni 10 è sana e robusta, e atta ai lavori di Campagna, cosi pure sè ha sentimento, per essere istruita diversamente andiamo contrario al nostro scopo. Mi saprai dire dunque qualche cosa cosi mi regolerò col risponderli. Ti mando un altra volta la povera Figliuola ammalatta, spero che questo doppio viaggio non le pregiudicherà. Il Medico mi disse che queste arie per essa erano pregiudicevoli, infatti stette sempre a Letto. Sè mia Nipote può collocarla ancora ad Orzi da quella sua Madre adotiva sarebbe una grande bella cosa; forze l'aria nativa potrebbe ancora giovarle. Mia Nipote non doveva né anche mettermela poiché da quello che sento è stato ancora ammalatta eppoi non è costruzione per noi. Basta, sè ora può darcela indietro tutto è niente, diversamente bisogna aver pazienza; solo tenerla separata dalle altre Figlie, e ben governarla. Noi non abbiamo niente di nuovo. Salutemi tutte e considerami quale mi segno.

Tua Aff Com

Suor Paola E. Cerioli P.S. Mandami dei centesimi per fare le elemosine. Che faccia anche Suor Marta il Mese di S. Giuseppe in Scuola

delle Estere. Alla Molto Rev. Madre Suor Maria Mazoni Soncino.

292 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, febbraio. Vd Ep 497".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine febbraio 1865"

Lettere opera omnia

784

Page 413: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 496

Cara Suor Rosa293

Ti mando il Maffi col carettino per restituire la roba spediteci. Intesi con meraviglia della vizita che ebbe il Giovanni, ma più poi quella del Giudice fatta costì. Asserendo noi non avere Istituto, ma sole case private, mi sembra che non avesse diritto di vizitare la Casa molto meno poi il volere andare di sopra: o almeno ci voleva un plausibile motivo che giustificasse questa sua richiesta. Le dimande che fece riguardo ancora agli Esercizi è un vero pretesto poiché sono già stati informati non una, ma due volte dall'Ispettore, e dal Sig Vicario a voce, ed in iscritto, e dal momento che hanno trovata la falsità dell'accusa perché vengono ancora a farci le stesse dimande. Io non sò cosa d'altro ti abbiano dimandato, ma dovreste sempre rispondere questo io nol sò, lo saprà la Madre, io stò qui solo per attendere, e sorvegliare le nostre faccende domestiche, sè hanno qualche cosa scrivono che lo farò avere alla medesima, ma io non le sò dire niente in proposito. Stà sempre sù questo che non abbiamo Istituto ma sole case private, che non pretendiamo tenere educandato, ma solo delle povare Figlie cosi per fare una carità, che questo lo possono far tutti non essendo proibito il far del bene; ed essere noi un'associazione di donne che cercano, come devono far tutte, del bene, e non del male. E' ti raccomando molto di non nominare mai né il Sig Canonico, né il nostro Monsignor Vescovo. Non lasciarti abbagliare dai bei discorsi ma rispondi poche parole, e polite, perché noi non avendo né spirito, né scienza, né esperienza potressimo con facilità, e senza volerlo imbarazarci. E' stato qui adesso il Rev. Sig. Arciprete, assieme ad un Sindaco, e avendoli io raccontato quanto mi scrivesti, mi dissero che facesti male a condure il Giudice per la Casa, prima perché essendo solo non poteva, eppoi doveva essere munito d'un mandato del Municipio che lo autorizzava a ciò fare, e in quanto alle dimande intorno agli Esercizi, risponderli che ha tutto questo si aveva di già dato evasiva. A momenti tutti annunciandosi chi per uno, chi per l'altro ci metteranno in ridicolo, ed in scherzo vedendo che per la nostra dabbonagine tutti possono venire a interogassi, vedere,

293 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, aprile 1864".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di aprile 1864".

Lettere opera omnia

785

Page 414: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

e cosi appagare la loro curiosità. Sè tù non puoi capire i mandati, e le carte d'autorizzazione, dirle che vengono accompagnati da qualche d'uno che tù conosci. Più di tutto non aver timore, e sia franca. Vedi che cosa abbiamo guadagnato con la nostra condiscendenza? Ma questa vizita poi è veramente a ridere, sè almeno è veramente come mi scrivi.

Riguardo poi alla mia salute, stò bene, però ho un pò di tosse, ed è per questo che aspetto un poco a venire a Soncino, onde tenermi da conto. Le Monache stanno tutte bene, anche quelle di Leffe. Gli Esercizi andarono bene. Salutami tanto il Giovanni al quale scriverò dimani non essendo stata attempo a scriverle per il Maffi. Ti raccomando a coltivare lo spirito di carità, e d'annegazione nelle tue Monache, poiché a nulla giova il resto sè manca l'essenziale. E' tù lo spirito d'Orazione acciò questa t'impetri Lume, forza, e prudenza per ben reggere tè, e le tue compagne. Il Signore supplisca alla nostra pochezza, e per l'onore della sua santa Casa volga in meglio ogni nostro operato. Salutemi tutte Monache, e Figlie. Stà sana e pensa poco a mè che nulla guadagni ma pensa a quello che può darti ogni bene, in questo mondo, e nell'altro. Salutemi pure i Fratelli, ed i Figliuoli. Addio, addio

Tua Aff. Com. Madre Suor Paola Eli: Cerioli

Alla Molto Rev.da Madre La Rev.da Suor Rosa Mazoni Soncino.

Lettere opera omnia

786

Page 415: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 497

Cara Suor Rosa294

Ti scrivo cosi due righe di fretta pel Maffi onde darti mie notizie. Ho fatto buon viaggio, ed ho ritrovate tutte di buona salute. Dimani secondo la nostra inteligenza aspetto di ritorno il Maffi col melicone. Intanto ti mando un pezzo da 20 F: il rimanente sul prezzo del Melicone lo manderò Sabbato pel Giovanni. Guardati dalle piccole spese. Ti mando il Libbro per la Lezione e tù ci restituisci quello del Curato. Quando Suor Maria lavora, e stà in Campagna tutto il giorno non bisogna che digiuni. Le Figlie pure quando lavorano tutto il giorno puoi anticiparle ancora di mezz'ora l'ora del riposo, cioè alle 8, e mezza. Ti raccomando, come anche a Suor Maria di guardare sè i Figli295 lavorano, quando sono a S.t Maria, specialmente poi il Giacomino. Spero che avrai fatto smovere il Melicone tanto d'una parte che dall'altro, e sè ti pare farne portare ancora sul Solajo in Convento. Mandaci quella poca Linosa: cosi pure la cassetta che adoperano per fare i Lisci sè almeno puoi accomodare bene sul Caretto. Ti raccomando di stare attenta e raccolta. Salutami tutte, e considerami quale con tutto l'affetto mi segno. Tanti saluti al Giovanni.

Tua Aff. Com:

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Masoni Soncino

294 Di Bianchi annota: "Comonte". 295 Probabilmente siamo dopo il 1863 poiché la Cerioli parla di Figli.

Lettere opera omnia

787

Page 416: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 498

Cara Suor Rosa296

Scrivo a te questa volta, in risposta alla Lettera di Suor Adelaide, jeri ricevuta. Sento volentieri dell'interessamento di Monsi: Vescovo per la nostra Capellania; Faccia S.t Giuseppe che possa una volta essere sicura. Non essendovi necessità che venga costì adesso verrò poi a mettervi in piedi il lavoro di Coperte, e di sgarzatura della lana e delle Struzza poiché ci vuole del tempo a riunire tutti gli attrezzi necessari, come anche a far imparare il mestiere alle Figlie di qui per poi insegnarlo alle altre, ma vedo esservi proprio necessità d'una brava maestra in questi lavori, diversamente non si farebbe che consumare la roba, e il tempo; perche le cose bisogna farle con ordine, tenere la sua stanza apposita per questo che non vi abbia d'entrare nessuna, e chiuderla quando non si lavora, diversamente è meglio non incominciare: Io cerchero la Maestra, perche quanto a Suor Angela, non può sempre attendere a questo lavoro, nè avrà abbastanza pratica, e bravura d'istruire le altre. Va bene Suor Rosa? Adesso ho acquistato esperienza che sè vogliamo aver un utile nei nostri lavorieri bisogna farli bene, con ordine, e precisione. Riguardo poi al desiderio esternato della Giuseppina di voler venire qualche giorni a Comonte con le sue Figlie, ti prego di farle intendere che noi non possiamo tenere in Convento persone estere, essendovi il Noviziato, eccettuato le soli mie Nipoti, a Leffe poi è diverso il caso essendovi la Casa di Suor Costanza, dove non restano in convento. Questo ti raccomando assai di dirglelo accio non ve le abbia da condure: del resto salutemela tanto e dille che mi scusi, ma cosi sono le nostre Regole. Saluto pure la Natalia alla quale le auguro ogni bene, e benedizione di Dio nel suo prossimo novello stato.

Suor Luigia è pur essa qui a Leffe da jeri e si fermerà otto, o dieci giorni; a Comonte abbiamo poi mandato Suor Nazarena. Io sto bene, e vivo qui assai volentieri come tù sai. Salutemi tanto Suor Adelaide e tutte, da parte anche di Suor Luigia, e Monache di qui. Il Signore ti faccia santa. Credimi e considerami

Tua Aff. Compa. Suor Paola E. Cerioli

296 Di Bianchi suggerisce: "Leffe, 1864". Annota: "A Soncino. Vd Ep 437; 464; 465;

496". La Raccolta Suore suggerisce: "Luglio 1865".

Lettere opera omnia

788

Page 417: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 499

Cara Suor Rosa297

Ecco le tre Donne, ed il Bigatino: questo forze non ti piacerà all'aspetto ma noi abbiamo avute ottime informazioni si riguardo alla bontà, che della sua capacità per Bigati. Basta, il Signore benedica la nostra buona intenzione, per cooperare ad un abbondante raccolto.

Io sarei di parere di metterlo a dormire in Cascina però non saprei avendo le Figlie; tù con Suor Adelaide fatte quello che meglio credete e regolatevi in proposito, non sapendo cosa dirvi. A caso che Lunedi non possa venire non stà a pensar male. Mandami indietro il Cavallo col Giò: quest'oggi per risparmiare una giornata. Ti saluto di fretta

Tua Aff. Suor Paola Cerioli

Verrebbe per Fratello costì un Fratello del Giacomino, giovane

di 19 Anni, assai buono, e lavorentone come mi vien detto: però sentirei prima il parere del Gio: avanti di accettarlo, sapiami dunque dire qualche cosa298.

297 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, maggio 1865". Annota: "A Villacampagna. Vd

371; 343; 440". La Raccolta Suore suggerisce: "Aprile 1865".

298 Probabilmente è scritta prima del 4 maggio 1865 [cf la lettera datata 4 maggio (1865?)].

Lettere opera omnia

789

Page 418: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 500

Cara Suor Rosa299

Non ho potuto mandarti il Giovanni prima d'ora perché già sò che quando è qui una cosa, o l'altra vi è sempre da fargli fare. Ora riceverai le Coperte, il Melicone ecc, ecc. Voleva mandarti della frutta ma non sapeva sè ne abbisognavate, in caso che vi fosse cara mè lo saprai dire pel Giovanni, che aspetto senza fallo Giovedi carico di Legna grossa. Lunedi prossimo di sera facciamo gli Esercizi per noi Monache; e Lunedì mattina manderai a Comonte Suor Maria, Suor Anna, Suor Marta, e Suor Isidora e tù, e Suor Giuseppa starete costì a custodia delle Figlie, e della Casa, ed ha pregare per noi acciò gli facciamo bene. Subito terminati verrò io a Santa Maria ad accompagnarle. Sabbato dirai alle Figlie della Scuola che sino a Mercoledi dell'altra settimana non si fà più scuola, perché verremo a Soncino Martedi. Ti raccomando in questo tempo la custodia delle nostre Figlie. Io direi che le nostre Monache potrebbero servirsi per venire a Comonte del nostro Cavallo bianco che te nè pare? E' stato qui il Padre della Catterina, il quale mi disse che ha la Moglie ammalatta, e desidera vedere sua Figlia. Sarà forze questo un pretesto per vederla, in tutte le maniere però e meglio che venga coll'occasione del Giovani, ma Sabbato senza fallo tornerò à rimandarla, sino a che non abbiamo trovato un altra donna da mettere alla Campagna. Il Cherubino pure verrà Sabbato.

Cara Suor Rosa ti raccomando questa volta d'aver pazienza, sè perdi i SS. Esercizi, qualche d'una già bisognava star fuori, ho scelto tè come più vecchia, l'anno venturo però tù sarai la prima. Guarda da far lavare le Coperte che ti spedisco con l'acqua, e sapone, e farle accomodare ben bene prima di guarnarle. Siamo in pensiero di ritornare a prendere il Giuseppe, il Sig Prevosto di Capriate al quale feci dimandare informazioni, me le diede buone, e mi scrisse che era un buon cristiano, ma soggunsce però che non garantiva sulla sua perseveranza. Questo è il motivo che mi tiene incerta, che del resto mi sarebbe caro, però sentirò volentieri un tuo parere e quello del Giovanni.

299 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, ottobre 1864". Annota: "A Villacampagna".

La Raccolta Suore suggerisce: "Settembre 1864".

Lettere opera omnia

790

Page 419: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Sappiami dire quante vè ne sono negli Esercizi, e sè i Parochi hanno risposto. Come pure sè hai scritto alla Maestra di Trigolo come mi pare di avertelo detto.

Io stò bene, cosi pure tutte di qui. Tienti da conto, e ti raccomando l'attenzione alle Figlie ed alla Casa in questo tempo che sarai sola. Dì a Suor Giuseppa che la farò poi venire a Comonte anch'essa una qualche volta, intanto mi raccomandi al Signore acciò possa far bene questi Santi Esercizi.

Che il Signore ci benedica, e ci conservi nella sua santa grazia. Di cuore

Tua Aff. Compa.

Suor Paola E. Cerioli P.S. Ho pensato che la Catterina non può venire col Caretto,

essendo carico di Legna, quindi è meglio che venga a Comonte con le Monache Lunedi, cosi farà gli Esercizi

Lettere opera omnia

791

Page 420: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 501

Cara Suor Rosa300

Guarda dal lasciarti prender un altra volta dall'inquietudine che hai provata, come mi scrivi, dopo il tuo ritorno a Soncino. Il Signore te ne liberi.. non avreste più pace; perche questa sorta d'inquetudini essendo prodotte dall'immaginazione ti legarebbero in maniera di aver paura a parlare, cosa dannosissima in una Superiora che dovrebbe essere sciolta, e senza debolezze. Quello che mi hai detto qui, sono tutte cose semplici, ed indiferenti di maniera che quasi non mi ricordo, e sè fossero anche state cose più rilevanti avresti fatto male malissimo a tacerle, sia poi per scrupolo sia per altro fine. Guardati dunque sul bel principio di questo diffetto, ed anche se nella tua vita ti succedesse di cadere proprio in quel fallo, mettiti nel Cuore Santissimo di Gesù con confidenza grande e non pensarci più. Ti raccomando poi assai la vigilanza della Casa, il tenerti raccolta, l'occuparti in qualche cose, e tener a mano il tempo. Tu devi essere lo specchio della Casa, e l'esempio delle Religiose. Ti raccomando poi anche le frequenti Giaculatorie, e quando puoi qualche visita a Gesù Sacramento, onde ti illumini, e ti regga a ben custodire e guidare la tua Casa, onde il Signore vi abiti volentieri. Non sò sè verranno anche costì a cercarti per una sottoscrizione301 di protesta, e Ringraziamento al Santo Padre per quello che ha fatto all'Italia riguardo a mantenere la Religione, a caso dunque che venissero, puoi sottoscrivere, come pure le Monache, e Figlie; noi abbiamo sottoscritto tutte: però ricordati di mettere il solo tuo nome di secolare senz'altro per esempio -Rosa Mazoni, Maria Longhi, ecc. Siccome poi si aggiunge alla sottoscrizione un Offerta cosi puoi dare un Argento tra tutte. Non ho altro di nuovo, eccetuato che fà un gran caldo, specialmente la notte. Suor Luigi stà bene, però sai quanto è apprensiva. Suor Costanza pure stà bene, e cosi tutte. Le Novizie non fanno propria male. Mi è rincresciuto nel sentire i dispiaceri del Gio: per i Figli ed i Fratelli, ma d'una parte le

300 Di Bianchi suggerisce: "Estate 1865". Annota: "A Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine giugno 1865". 301 Nella lettera datata [8?] luglio 1865 si fa riferimento ad una lettera scritta

precedentemente. Con buona probabilità la lettera a cui ci si riferisce è questa. Quindi la data di questa lettera è anteriore all'[8?] luglio 1865.

Lettere opera omnia

792

Page 421: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

servirà di maggior esperienza, e pratica per l'avvenire. Il Cherubino302, e il Giammaria303 sono d'animo piccolo, e non hanno né spirito né nessun idea di reggere Figliuoli, d'altronde non hanno idee slanciate, e non vedono al di là della loro Casa: ma spero che a forza d'esperienza si formeranno più pratici, e più disinvolti. Ho voglia di venir costì, ma fa ancora troppo caldo. Salutemi tutte, le Monache alle quali raccomando lo spirito d'umiltà e di distacco. Saluto pure le Figlie, e vorrei fossero ubbidienti, e docili. Il Signore ti dia la pace, non essendovi bene sopra la terra che la possa paragonare. Stà sana, e considerami

Tua Aff.a Compagna Suor Paola E. Cerioli

P.S. Il nostro Giovanni, quando non avete un lavoro di

conclusione da farle fare a S.t Maria, mandatelo alla Campagna a lavorare con i Figliuoli, perche oltre che sorveglia anch'esso guadagna la giornata.

Per vostra norma, non fatte nessun prezzo per ora delle poche Galette che raccoglierete costì, perché oltre che questo valgano molto meno delle altre, sono ribassate grandemente, come anche la seta.

302 Di Bianchi annota: "Cottinelli". 303 Di Bianchi annota: "Pezzoli".

Lettere opera omnia

793

Page 422: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 502

Cara Suor Rosa304

Ti occludo qui aperta la Lettera pel Gio: perche cosi vedrai riguardo al Fratello che vi era stato proposto di Martinengo, ed ai due Figliuoli. Io ho fatto buon viaggio, e grazie a Dio sto bene. Ti raccomando di nuovo la sorveglianza della tua Famiglia in particolare delle Figlie avendone propria da bisogno. Quando il Gio: ha terminato da condure i quadrelli che mi ha detto sono più pochi di quello che credeva, lo manderete a Comonte, dovendolo mandare a Leffe con del Melicone e con questa occassione mandarete a Comonte la Felice, Mercede, e Rachele. Però prima terminate di tirare la seta. Riguardo ai quadrelli da comperare ancora da Consolandi, sè non sono di già provisti, crederei bene di provederne solo 10 milla condotti da esso a S.t Maria, mettà per sorta s'intende per vedere che cosa ci conduce, e sè saremo contenti di questi prendere anche gli altri dieci milla. Va bene? Vi mando la Tovaglia, sapiatemi dire sè và bene, e sè stà bene, diversamente vi manderò ancora la vostra. Mi sembra che quella vadi lavata essendo sporca, però fà come vuoi. Tanti saluti a Suor Adelaide, e tutte. Stà sana, pensa al Signore, e considerami

Tua Aff Com

Suor Paola E. Cerioli

304 Di Bianchi suggerisce: "1865". Annota: "A Soncino. Vd Ep 201".

La Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di maggio 1865".

Lettere opera omnia

794

Page 423: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 503

Cara Suor Rosa305

Ho fatto buon viaggio, e sono arrivata a Comonte qualche minuti soli dopo partito Monsi. Vescovo che fù qui a ritrovarci. Secondo la nostra inteligenza o parlato con il Sig. Scotti riguardo a quell'insolenti ma, lo trovai un po freddo, egli è la Sig. Peppina parve ci Faccessero poco caso, però mi promise che gli avrebbe Fatti chiamare, io però ho pensato bene di scrivere due righe a Costanzo onde Faccia cessare questi scandali. Scrivimi ti prego due righe perché sono un po inquietta. A caso avesti qualche altri disturbi manda pure a chiamare Costanzo poiché vedo che è ancor lunica. La Belli sta meglio ed è venuta anche la Novizia. Di Leffe ho ottime nuove. Invece di Giovedi verrò Venerdì per aspettare la Donna pei Bigati. Ti saluto premendomi assai di mandare il Maffi, onde possa ritornar carico col Fieno domani. Ti saluto tanto tanto assieme a tutte

Tua Aff.

Suor Paola E. Cerioli 306 La saluto di Cuore anch'io e la ringrazio di tutte quelle belle

cose che ci mandò

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Mazoni Soncino

305 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, maggio 1862". 306 Di Bianchi annota: "Scritto da altra mano". Non sembra azzardato dire che si tratti

di Suor Luigia Corti.

Lettere opera omnia

795

Page 424: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 504

Cara Suor Rosa307

Assieme il Fieno ho fatto mettere due Pagliaricci uno pel Bigatino, e l'altro per la Donna; Quello che dormiva entro il Maffi fallo vuotare, e portare a S.ta Maria per lavare. Cosi pure i Lenzuoli coperta di Lana, e coperta sopra; questa sè è netta e decente potrai adoperarla pel Bigatino. Di al Giovanni che le prepari il suo letto, e tù le manderai i Lenzuoli, guanciale, assi e cavaletti. Quello poi della Donna bisogna farlo mettere nella stanza di sopra dove stava il povero Fattore. Secondo quanto siamo state d'inteligenza farai poi vendere un carro di Melicone, per le spese ordinarie di case, Noi stiamo tutte bene, eccetuato la Belli la quale però ha migliorato sensibilmente, e la Locatelli che è stata presa anch'essa di mal di petto. Salutemi tutte, e considerami

Tua Aff. Com:

Suor Paola E. Cerioli

308 La saluto anch'io di cuore e la prego a salutarmi tutte le

monache ma in particolare le Novizie e desiderò che mi dica come si diportano. La R.da Madre dimani va a Leffe.

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Mazoni Soncino

307 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, maggio".

La Raccolta Suore suggerisce: "Fine aprile 1864". 308 Di Bianchi annota: "Scritto da altra mano". Non sembra azzardato dire che si tratti

di Suor Luigia Corti.

Lettere opera omnia

796

Page 425: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 505

Cara Suor Rosa309

I portatori della presente sono due Uomini mandati, credo propria dal Signore, in ajuto al Giovanni nella novella Istituzione. Spero che sarà contento, e che questi metteranno radici. Tù fagli accompagnare alla Campagna, ovvero manda a chiamare il Giovanni, e consegnali. Di al medesimo che dicca che sono i Campari dell'Uva, o come egli crede; per non mettere fuori altre diccerie. Scriverò per la Posta al medesimo, volendo ora il mezzo partir subito. Intanto salutemelo tanto, come anche le tue Monache. Di fretta addio.

Tua Affe. Com.

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Rosa Mazoni Soncino

309 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 8 agosto 1864. Vd Ep 72. corr 116".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di agosto 1864".

Lettere opera omnia

797

Page 426: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 506

Cara Suor Suor Rosa310

Ho sentito volentieri del tuo buon viaggio, anche quello delle Figlie a Comonte, grazie a Dio, è stato felice. Mi sono informata riguardo a quello che ti ho detto delle visite scolastiche. Ecco. Per quello che aspetta all'interno della nostra Casa va bene quanto ti dissi, e stà ferma non ammettere visite d'alcuna sorte, tranne che non si presentassero con un mandato apposito firmato dal Municipio o da altre competenti autorità, che non succederà311. Riguardo poi alle Scuole esterne credo che non si possa escludere la sorveglianza governativa, o municipale, però un altra volta ti darò una decisa informazione, per regolarti come ti hai da diportare, intanto usa politica e regolati in causa. Ti raccomando, che a caso venisse il Rev: Sig Vicario a ritrovarti, e ti facesse delle dimande riguardo al nostro Istituto tù stii alla larga rispondendo; Non saprei non sò, lo saprà la Rev. Madre ecc, ecc e sbrigarti presto, e parlar poco come fà Suor Adelaide a Leffe che tanto si fà stimare; sempre però con rispetto, polizzia, e bella maniera come deve fare una Religiosa. Riguardo poi alla Giuseppina, Le poi dire che prenda pur seco anche il Sig Pietro che lo metteremo nella Foresteria cioè in Casa di Suor Costanza, dove faremo preparare anche per Lei, e per la Luigia, cosi esse resteranno più comode, e con più libertà.

Finisco312 la Lettera della R.da Madre raccontandole la storia del nostro Cavallo; appena a casa non ha mai voluto mangiare e di li, qualche ora morì contro nostra aspetazione. La Rda dice che non le importa che sia morto perché infine era un infermo e bisognava comperare un cara di Fieno. Ho sentito dell'angelina che e in collera per averle menato via la Rda Madre, ma suplirò con Farle apresso la Rda Madre che la condurà a Leffe quando anderà lei, è Suor Adelaide la manderemo a Santa Maria; ovvero questa a Comonte, e Suor

310 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 1864". Annota: "A Soncino. Vd Ep 488; 465;

437". La Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà di maggio 1864".

311 In una lettera precedente la Cerioli scrive che non sapeva bene come fare con gli Ispettori. In un'altra poi un "Sindaco" rimprovera la Cerioli per aver ammesso in Casa senza autorizzazione un Ispettore.

312 Di Bianchi annota: "Scritto da altra mano. Da Suor Luigia".

Lettere opera omnia

798

Page 427: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Luigia costì. Ho313 tornato a riprendere io la penna perché Suor Luigia è andata all'esercizio della sera. Io dunque ti saluto tanto tanto, assieme la tua comunità. Ti raccomando a tenerti da conto, e non aver degli scrupoli. Stà sana, e considerami quale mi segno.

Un altra volta ti scriverò con più comodo, ed allungo, avendo ora premura.

Io non anderò à Leffe sè non quando verranno le mie Nipoti.

Tua Aff Com: Suor Paola E. Cerioli

Il Sig Canonico mi scrive di farti tanti doveri. Salutemi il

Giovanni. Quando fai il Pane mettevi sempre dentro un poco di farina di formento.

313 Di Bianchi annota: "Scritto ancora dalla B. Cerioli".

Lettere opera omnia

799

Page 428: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 507

Cara Suor Rosa314

Eccomi a mantenerti la parola col darti nostre notizie che grazie sono proprie buone. Suor Luigia jeri si fece applicare le sanguisughe, e le fecero assai bene. Ora stà quieta che grazie a Dio spero che anderà sempre più acquistando, e starà meglio di prima. Mi è poi molto rincresciuto l'avermi mandato in quel stato quella Figlia di Orzi; siamo qui in tante eppoi con quel male sotile che si vede chiaro ha di già adosso... mi rincresce anche l'essere stata tante ore chiusa in Legno con Suor Colomba; mentre voi altre potevate collocarla in una stanza della Cascina, o pure questo era il caso di mandarla a casa sua che forze la libertà, e l'aria nativa le avrebbero giovato... Basta ora è qui, e ci vuole pazienza. Non scrivo altro per mandare la Lettera alla Posta questa sera. Potresti provare a far parlare a chi teneva in casa questa Figlia e dirle che questa và a morire sè la lasciano in Convento, e che provano a tenerla a Casa che l'aria aperta, e la libertà certamente non potrà che giovarle. Nel qual caso la faressimo un altra volta condure costì. Saluto tutte e te in particolare mentre mi segno.

Tua Aff Ma e Com

Suor Paola E. Cerioli

314 Di Bianchi suggerisce: "Da Comonte a Soncino. Vd Ep 485".

La Raccolta Suore suggerisce: "Febbraio 1865".

Lettere opera omnia

800

Page 429: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 508

Cara Suor Rosa315

Certamente che venendo la Bilingardi in Convento a mangiare può anche fare la ricreazione, molto più poi la sera, che adesso non stanno più sù a lavorare nè meno le nostre Figlie, alle quali dopo il Rosario si fà l'Istruzione, e dopo Cenano, e vanno a Letto alle 9. Mi è poi arrivato nuovo che la medesima abbia fatto avvertire il suo Vicario che non era più Novizia, mentre io avendoglielo sugerito, mi pregava di non dirle nulla, venendo Ella volentieri costì e noi glielo abbiamo concesso. Sono però anch'io persuasa che non vi riuscirà non di meno lo abbiamo fatto per contentarla. Però quando verrò io costì, che spero fra la settimana, se non ci starà volentieri ritornerà indietro col mio imbarco. Va bene? Bisogna lasciarle qualche Figlia onde l'ajutano ad accomodare le robe dei Fratelli, e poi le faranno anche compagnia, perché a dirti la verità a tirare in convento, e mischiare con la nostra roba quella degli Uomini mi sembra che non vadi bene, con le Figlie può starvi tanto in Convento, che in Cascina, ma bisogna sosvegliarla. Ti ho poi detto di farla pranzare prima, o dopo le Monache, perché mi rincresceva a farla mangiare in cucina, essendo essa polita cosi poteva stare in reffettorio. Riguardo poi alla Chiesa m'immagino che verrà in Coro, e non nella Chiesa esterna, ed assisterà alla Messa, ed altre Funzioni con voi. Io desiderarei di poter venire costì entro la settimana, però bisognerà vedere sé Dio lo permetterà. Suor Luigia stà proprio bene; ella vorebbe venire costì con mè ma prima è ancor troppo presto, eppoi mi rincresce che abbandoni le due Novizie; Riguardo all'Altare per ora non bisogna parlarne; anche dei Sassi, e quadrelli dirai al Giovanni che s'intenderemo a voce. Stò aspettando che venga qualche Fratello, ma fin ora non nè vidi alcuno, però vivo sempre di desiderio cosi pure per le Novizie. Salutemi tanto, e Monache, e Fratelli, e Figli, e tù considerami

Tua Aff Compa:

Suor Paola Eli: Cerioli

315 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 1864 o 1865". Annota: "A Soncino. Vd Ep 499".

La Raccolta Suore suggerisce: "Aprile 1865".

Lettere opera omnia

801

Page 430: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Mando un povero Figliuolo di Seriate, orfano che restava di

nessuno. Vi mando un pocho di Fustane per vestirlo. P.S. A caso che questa settimana non possa venire costì, non

pensar male, perché voglio terminare qualche piccole facende che abbiamo inviate. Addio.

Sè poteste mandare ancora il Gio: a prendere un bel Caretto di Stername m'immagino che potrebbe esser caro alla Campagna.

Lettere opera omnia

802

Page 431: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 509

Cara Sorella316

Comincio io, la lettera per ordine della Reverenda Madre. Comincio dal darle notizia della salute della R.da Madre siccura che questo sarà il primo suo desiderio: Essa sta bene, ma ha bisogno di riposo è quiete che a motivo della mia malferma salute gli tocca strepasarsi tutto giorno e cosi ci serviamo di croce luna con laltra, Ella vedendomi sempre cosi malaticcia, io non potendola risparmiare. Io vado di continuo offrendo a Dio questa croce sempre sperando nella sua bontà che sia per ridonarmi la primiera salute onde poter esser meno d'agravio possibile alla casa, quando però sia la SS. Volontà. Ella sarà desiderosa sapere a che scopo abbiamo Costì Mandato la Bilingardi: Ecco noi abbiamo combinato di darle317 Costì una stanza in Cascina ove abbia da stare a lavorare come una Donna di Casa. Per servirsene da mandare a fare le vostre proviste, e quant'altro può occorervi di giorno, o di notte. Essa poi dovrà tener conto della roba dei Figli, come le dirà Suor Adelaide, accomodarla ed andare anche alla Fossa per lavare o custodire le Figlie invece di una Monacha, cosi pure andare in compagnia di Suor Adelaide alla Campagna, dove vedendo quanto questa vi fà, possa poi in un bisogno andarvi da sola, a prendere le sue robe di lavare, ed accomodare. Noi l'avevamo licenziata non trovandola pel nostro Istituto, quant'essa ci pregò di mandarla costì come una donna di Casa, a vostro servizio e per quello dei Fratelli, e vedendo noi che forse ci avrebbe potuto giovare, cosi si siamo risolte di provarla, a questa condizione. Ti raccomando di non tenerla alle nostre regole onde non abbia da credere di essere ancora costì per Novizia, ne di darle uffici con le nostre Monache.

Però a dormire bisogna bisogna metterla in convento, come pure a mangiare, ma ha lavorare io le assegnerei quella stanza della Maddalena, ovvero, un altro, e mettervi anche le robe dei Fratelli e Figli che ha d'accomodare il che è sempre più decente che si tengono

316 Scritto da altra mano. Di Bianchi suggerisce: "Comonte, 1864". Annota: "S.r Rosa (parla di Bilingardi). A

Soncino. Vd Ep 498". La Raccolta suore suggerisce: "Aprile 1865".

317 Di Bianchi annota: "Scrive la Madre Cerioli".

Lettere opera omnia

803

Page 432: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

separate dalle nostre. La settimana ventura farei conto di venire costì se almeno il tempo me lo permette, ma facilmente allora bisognerà che tù venga a Comonte perché Suor Luigia bisogna tenerla da conto e guardare che non si strapazzi. A Suor Vincenza le abbiamo cambiato l'ufficio, e messa nell'incanatojo con le Figlie, questa è l'ultima prova che Le diamo.

Gli esercizi sono andati bene, ma erano solo 28 esercitanti. Salutami tanto Suor Adelaide e Suor Marta, e Giuseppa, come le Novizie, e le Figlie. Sappiami dire che coperte vi manca per mandarvele col Caretto: cosi pure sè avete ritrovato la seta d'incannare, poiché faccio conto di condurvi io pure tre, o quattro altre Figlie. Ti raccomando poi di sapermi dire come fa la Biringardi, e di sorvegliare cosa dice con le Figlie, e con Suor Isidora, che m'immagino vedrà di sovente più delle altre, e non aver riguardo a comunicarmelo, poiché intanto che è poco tempo che è venuto sia meno fastidio a mandarla a Casa; quindi ti raccomando, poiché essa ha la Sua bella età, e sè non ci è utile, non dobbiamo far eccezzione. Intanto ti saluto tanto, e col desiderio di poterti presto vedere mi sottoscrivo

Tua Aff. Com:

Suor Paola E. Cerioli Ti raccomando di nuovo di non tenere la Bilingardi come

Novizia, ne pretendere da Essa, quello che fanno le Monache. come pure sapiami dire, sè a tuo parere, e quello di Suor Adelaide vi sembra che abbia da riuscire e sia adatatta, per lo scopo che pretendiamo, e sè piace a voi pure questa rissoluzione, o nò.

A Tavola stia da sè, cioè dopo o prima che le Monache abbiano mangiato.

Lettere opera omnia

804

Page 433: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 510

Cara Suor Rosa318

Non ho mandato costì il Caretto Sabbato perche andò invece a Leffe, di là non mi mandarono né i Pellami, ne le Ranze ordinate non avendole ritrovate, e non vi saranno che da qui ad otto giorni; dunque bisognerà aspettare altra occasione che potrò mandare colà. La Cassa me l'hanno mandata ed è qui a Comonte, ma io ho creduto bene di non spedirvela costì per non caricare di troppo l'Asina sembrandomi più necessario di mandarvi i Scarfogli. Ti mando le Sibbre, e del Fustame il quale è del Figlio Andrea, cioè quello di Terno. I Veli, e le guarnizioni siamo restate d'inteligenza che le avresti comperate tù costì; non è vero? Desidero saper nuove dei Bigati, sè sono cresciuti, e sè sono belli: quelle due Oncie che abbiamo qui del Giapone sono simili a quelli di costì, per la qualità, vi raccomando assai di attenderli dietro quando marutano, e di imboscarli un po rari facendo sè abbisogna anche la sesta scaliera. Vi raccomando di far attendere più che potete il Gio: a condure i quadrelli, poiche ce ne vengono ancor molti, e sono quasi pagati. Dopo questi sarei di parere di prenderne ancora un dieci milla perché sè vogliamo fare il Muro cè ne vorrà tanti, però con vostro comodo bisognerà informarsi cosa si paga l'infimo prezzo!

Gio: dice che sarebbe pazzia a fare il Muro adesso, maturando a momenti i fretto, ed ha ragione, bisognerà quindi portarsi dopo la vendemmia: Non posso dirti nulla delle Novizie essendo ancora poco che sono qui. Desidero sapere anche come stà Suor Marta. Appena il Gio: avrà terminato di condure i Quadrelli accordati lo manderete con il Caretto a Comonte. Ricordatevi della roba della Margherita, e dei due borsini delle milanesi319. Io ho ancora il pensiero di venir costì ma non questa settimana verrò l'altra, sè il Signore mi da grazia. Non strepazzatevi troppo nel lavoro e tenetevi da conto che S. Giuseppe ci

318 Di Bianchi suggerisce: "Comonte, giugno".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di giugno 1865". 319 In una lettera precedente la Cerioli si lamenta che si sono dimenticate a Soncino la

roba della Margherita e i borsini delle due milanesi.

Lettere opera omnia

805

Page 434: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

farà fare ancora un buon raccolto; speriamolo. Salutatami il Giovanni le Monache e le Figlie. Suor Luigia sta bene; e ti saluta320.

Il Signore ti conservi, e t'assista con la sua Santa grazia.

Tua Aff Compa Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre

La Rev. Suor Rosa Mazoni Soncino

320 Di Bianchi annota dopo le parole "e ti saluta" "di cuore".

Lettere opera omnia

806

Page 435: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 511

Cara Suor Rosa321

Avrei voluto scriverti una lunga lettera e di mio proprio pugno, ma avendo di già scritta la presente a Suor Leonilde, ti mando questo solo biglietto Scritto d'altra mano per raccomandarti varie cose, piccole sì, ma necessarie. Prima la sorveglianza nelle Scuole, e di tutto quello che raccomandai a Suor Leonilde nella presente lettera. Guarda proprio che tengano chiuse le gelosie verso la Cascina poiche ci vedranno anche troppo, con quelle verso la vostra corte. Che non alzino molto la voce quando dicono le orazioni e quando cantano, essendo proprio contro alla civiltà, alla modestia, ed alla gravità religiosa. Che le Maestre non parlino in ricreazione delle loro scuole, né di quanto in esse si fa. Che in Chiesa non abbiano da cambiar tuoni di Litanie ed Inni senza tua espressa licenza, che dovrai dare di raro perché questo continuo cambiamento credi è vanità e leggerezza: l'ho fatto anch'io quand'era costì, ma mi rincresce. Che dicano le orazioni in Chiesa adagio, chiare, che rispondano tutte, e tutte nel medesimo tuono, modestamente, senza alzar tanto la voce, e senza spropositi, che ne dicono tanti, specialmente, nel Sacramentato; ma questo è colpa delle Maestre. Sta attenta come fa Suor Marta colle nostre Figlie, se sta esattamente al nostro metodo, perché avrei timore che qualche volta vi mancasse, specialmente negli orari coll'abbreviarli o alterarli, specialmente nell'Istruzione. Che nelle ricreazioni, le Monache non abbiano da scontraddirsi o altercare tra esse, benché in cose piccole, poiché è sempre contro la Carità, che in noi Religiose dovrebbe essere grandissima essendo la carità quella che ci tiene tutte unite, in santa pace e concordia. Procura dunque, che questa si mantenga sempre, viva e scambievole, compatendosi vicendevolmente nelle nostre comuni miserie. Sorveglia anche la Sagrestana essendo nuova, che non abbia comunicazioni col Capellano e faccia esattamente il suo ufficio. Cara Suor Rosa, coraggio, il posto di Superiora è un peso, ma il Signore lo porta con te. Ama tutte indistintamente le tue Figlie, coreggi con forza quando v'è il bisogno; ma sappi anche compatire e sopportare le nostre comuni miserie. Va avanti coll'esempio poiché tu

321 Di Bianchi annota: "Da Comonte a Soncino".

La Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà di luglio 1863".

Lettere opera omnia

807

Page 436: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

devi essere la lucerna alla luce della quale devono correre le tue Religiose. Sta però allegra, che il Signore, la Madonna SS. e S. Giuseppe non abbandonano chi in lui confida. Sta sana e tienti da conto, non aver scrupolo e quando ai bisogno prendi il tuo caffè e quant'altro ti occorre. Fa insomma con te, come faresti con una tua Compagna, per conservarti sana avendo noi bisogno da lavorare e non da riposare. Ho gran voglia di venir a trovarti, ma quando il Signor lo vorrà. Ti auguro buone Feste e raccomandami a Maria SS. Addio

Saluto tanto e di cuore Suor Adelaide, e risponderò ad essa la prima volta, essendo ora stata troppo occupata. Riguardo al Melicone, io non sarei di parere di venderlo, ma aspetterei ancora. Quando viene il Gio: mandateci pure il Melicone che noi vi manderemo la Farina.

Lettere opera omnia

808

Page 437: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 512

Cara Suor Rosa322,

La presente è la zia del Davide la quale assieme al Padre del medesimo viene a prendere il Figlio. La Zia, la quale è conosciuta da Suor Adelaide mi ha cercato di darle da dormire per questa notte, dunque io direi di metterla a dormire, o in una stanza in cassina vicina al Nipote, e a caso che ti paresse mal collocata metterla nella stanza nuova dov'è il soffà in parlatorio. Basta, concerterai con Suor Adelaide dove vi par meglio e più conveniente. Riguardo all'uomo ed il cavallo vadano all'albergo, che cosi siamo d'intelligenza, non essendo conveniente che stiano in cassina e nemmeno alla Campagna323.

Ti saluto di fretta e sono

Tua Aff.ma Madre Suor Paola Elis.ta Cerioli

P.S. A caso che quest'uomo ti cercasse qualche danaro o pel

viaggio o per altro non sta a dargli niente avendo fatto anche troppo pel suo Figlio

Alla Molto Rev.da Superiora La Rev.da Suor Rosa Mazzoni Soncino

322 Di Bianchi suggerisce: "8 gennaio 1865".

La Raccolta Suore suggerisce: "Gennaio 1865". 323 La lettera prosegue con quattro righe barrate il cui contenuto è il seguente:

"Guarda che ti ho spediti i candellieri, ma si sono dimenticati a Bergamo i due piccoli per la Messa che ti manderò poi alla prima occasione".

Lettere opera omnia

809

Page 438: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 513

Cara Suor Rosa324

E mia intenzione e volontà che tutti i prodotti della mia sostanza lasciati a voi in eredita sieno impiegati a mantenere e condure innanzi il mio Istituto e tutte le pie opere opere come ho fatto io medesima, poiché voi non siete che erede d'apparenza, essendo la mia sostanza tutta dell'Istituto, e delle sue opere. Nel caso poi che trovaste impedimento tali che fosse moralmente impossibile eseguire la mia volontà mantenendo il mio Istituto, e le mie opere quali io le ho stabilite; impiegate d'accordo ed in unione con le vostre Sorelle più anziane cioè con quelle che hanno maggior senno e spirito dell'Istituto i prodotti della mia sostanza nel mantenere le mie Suore i miei Fratelli gli Orfanelli e le Orfenelle conservando il rimanente del prodotto assieme a tutta la sostanza che non potete in altro consumare per riattivare a tempo opportuno in tutto il suo spirito e nella sua integrità il mio Istituto con tutte le sue opere di carità. Vi raccomando poi che appena seguita la mia morte facciate voi pure subito il vostro Testamento nominando un'erede di vostra fiducia e di quella delle vostre compagne nella sostanza che vi ho lasciata e colle presenti istruzioni. Che Gesù Maria e Giuseppe conservano questa sostanza pel fine nel quale è stata consacrata.

Vostra Affa Compagna

Cerioli Costanza Vedova Busechi-Tassis

324 Di Bianchi annota: "Il testamento è del 5 Marzo 1865".

Lettere opera omnia

810

Page 439: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Lettere ad altre suore

LETTERA 514

Cariss: Suor Leonilde.

Comonte 13 Agosto 1863

... Il tuo nuovo posto mi obbliga a scriverti queste poche righe per ricordarti l'obbligo che ti stringe del buon esempio come una delle più vecchie, e delle più anziane dell'Istituto. L'esercizio della presenza di Dio ti è ora più che mai necessario, questo è una guardia che ti salverà d'infiniti diffetti che potresti incorere nel posto che occupi presentamente. Che Suor Maddalena non abbia da vedere in te che esempi di edificazione, come ti raccomando di essere la guardia, e la custodia dei nostri regolamenti. Schiva con la medesima ogni parola innutile, e non lasciarti trasportare dalla tua vivacità naturale a moti, ed atti che non sieno più che modesti. Tieni la Scuola pulita, raccolta, e non alzar troppo la voce specialmente nelle Istruzioni, e quando canti poiché ciò, e villano, impolito, da segno di presunzione, e stà male in tutti specialmente in una Religiosa. Raccomanda ciò assai anche a Suor Maddalena, poiché è giovane e non può aver ancora quella modestia, riservatezza, e gravità, si necessaria in una Suor della Sacra Famiglia, quantunque abbia buona volontà. Ti ricordo pur anche della Regola che abbiamo di non parlare nelle comuni ricreazioni (e meno poi in altri tempi) sia con le nostre Figlie, sia con le Monache, di quanto si fà nelle Scuole, delle Scolare, chi va, chi viene ecc, ecc tranne che alla Superio, od Assistente, che vi chiameranno, e direte loro a parte, acciò le Religiose non vengano a saper nulla di ciò,

Lettere opera omnia

811

Page 440: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

e questo raccomando assaissimo ad ambidue, essendo facile il mancarvi. Questa Regola Suor Leonilde è assai necessaria poiché questi discorsi, e queste novelle, dissipano assai lo spirito delle Sorelle, e il vostro prorpio, annoja chi ascolta, e toglie pur anche l'amore alle altre nostre occupazioni. Mi sembra di averti detto tutto o almeno il più necessario, e chiudo tutto in queste parole sia modesta in tutto sino nella voce e nella stessa allegria. Sè farai cosi tirerai le benedizioni di Dio, e di S.t Giuseppe, su tè, e le tue compagne che seguiranno il tuo esempio, e sarai veramente utile, ma di quella utilità sola che dà gloria al Signore, e ci procurerà la vita eterna. Salutami tutte, specialmente S:r Adelaide, e sappemi dire, come la passi nel tuo Ufficio. Raccomandati al Signore il quale è quello che ti darà i lumi, e le grazie necessarie al buon disimpegno del tuo ufficio. Addio, addio, un Ave Maria anche per mè in questa santa Festa della Maddonna.

Saluto Suor Maddalena, Suor Giuseppa Suor Marta, e l'Anì, e tutte le Figlie

Tua Aff Com: e Madre Suor Paola Eli: Cerioli Sup. nell'Istituto delle

Suore della S.F. P. S. Sè fosse persuasa anche la tua Superiora mi sembrarebbe

meglio alla Festa che le Monache non giocassero saltando con le Ragazze nelle ricreazioni Festive, essendo assai facile a perdere quella gravità, e modestia a noi si necessaria. Quindi senza dire ad Esse che non potete più giocare scansarvi cosi con destrezza.

Lettere opera omnia

812

Page 441: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 515

325Due righe sole a tè, avendoti lasciata, mi è parso un poco di mal umore. Cara Suor Leonilde non lasciarti prendere dal pensiero di credere d'essere meno amata, questa è una tentazione che ti farà perdere la pace, l'allegria, ed anche il raccoglimento, e l'esatto adempimento de' nostri doveri. Io amo tutte indistintamente, e mi trattengo più con l'una, o con l'altra secondo i loro particolari bisogni. Fà dunque di superarti, e prega in questi pochi giorni della novena il Celeste, e Divin Infante, che riempia il tuo cuore del suo santo, e casto ardore, onde superare per suo amore ogni pensiero, ogni dubbio, ogni tentazione, e ti attacchi a Lui come vera e perfetta Suora della Sacra Famiglia, e come tale ti faccia dilegiente, attiva, ubbidiente docile, ed umile per servirlo con tutte le forze in questa vita, e goderlo poi un giorno nella Patria dei Santi. Salutami la Rev. Superiora, Suor Nazarena, e Suor Colomba che lascio a piedi della cara mangiatoja per infiamarsi dell'amore che ardeva nel divin cuore del Celeste Infante, e di là pure imparare quelle sublimi lezioni che tanto bene appresero i Santi. Quando verrà poi il Giò: della Famosa manderò quanto mi hanno richiesto. Ti saluto a nome pure delle Suore di qui, e Saluto pure le nostre care Figlie, alle quali mando le pazienze, carta, e bambini, ma col patto che si vogliono bene fra esse, compatirsi amarsi, come fà il Signore con noi. Stà sana e considerami sempre quale con affetto mi dicco.

Tua Aff Com e Ma.

Suor Paola E. Cerioli Suor Leonilde

325 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Dicembre 1863?"

Raccolta Suore suggerisce: "Seconda metà del dicembre 1863".

Lettere opera omnia

813

Page 442: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 516

Cara Suor Leonilde326

Chè il Signore coroni la schietezza nel scroprire i tuoi diffetti con altrettanto coraggio per saperli vincere, e superare. Suor Leonilde, dopo tanti anni di Religione saremo ancor Fanciulle per perdersi in innesie, e lasciar scorere il tempo si prezioso per formarsi alla virtù! Il Signore non abbandona mai chi a Lui confida, siamo noi che abbandoniamo Lui per seguir chi? Le nostre passioni, che il demonio cerca di tener vive per impedire il bene, e il profitto che potressimo fare se cercassimo veramente di superarle. Io ti amo al par delle altre, ma alle volte non posso a meno di farti conoscere il disgusto, e dispiacere che mi dai con i tuoi diffetti, ed imperfezioni, molto più che fornita di spirito come sei tù basterebbe si poco a vincerle! Coraggio dunque, io non ho punto di dubbio, che il Signore, mediante l'intercessione di Maria SS: e del nostro gran Padre S. Giuseppe arriverai finalmente a spogliarti de' tuoi diffetti che quantunque piccoli pure dan mal esempio in una comunità, e t'impediscono d'arrivare a quella perfezione alla quale sei chiamata. Ti prego di pregare pure per mè, che suggerendo alle altre non abbia poi da trovarmi con le mani vuote e fare come i Canalli che danno agli altri tutta l'acqua, e tengono niente per Sè. Scrivemi ancora, sè ciò può servire a tuo sollievo che guardarò sempre, almeno con sole due righe di riscontrarti. Ti raccomando le nostre Figlie, e di far bene, con amore, e diligenza il tuo Ufficio di Sacrestana. Dì al Signore, che vuoi servirlo in terra, e poi nel Cielo, ed io pure in compagnia. Addio, stà sana, col Signore che non si sbaglia, e tienemi sempre, e considerami

Tua Aff Com: e Ma

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Suor Leonilde Valsechi 327

326 Di Bianchi suggerisce: "Comonte 63". 327 Di Bianchi annota: "Scritto da altra mano: "SONCINO 2"".

Lettere opera omnia

814

Page 443: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 517

328Non saprei, secondo quanto mi chiedi, qual cosa raccomandarti in questa Santa Novena che meglio possa disporti alle prossime Sante Feste che una grande semplicità di spirito di mente e di cuore. Questa è la virtù prediletta del Divino Infante, e per questo, prima ai semplici che ai Dotti fece Egli parte della sua nascita, e chiamò per primi a vedere le sue meraviglie. La semplicità ti farà umile, ubbidiente sincera, e ti attirerai dal Signore la forza di resistere alle tue cattive tendenze e le sue più scelte benedizioni. Questa virtù pure devi inculcare alle nostre Figlie sè vogliono piacere al Bambino Gesù, e desiderare che venga a nascere nel loro cuore. Uniamoci poi tutte in ispirito ai piedi della culla del Divino Infante, e preghiamolo ben di cuore che infondi nei nostri cuori quella viva Fede, che da l'anima, e coraggio a tutte le nostre buone rissoluzioni. Aggradisci i fecili auguri per le SS. Feste, e considerami quale di cuore salutandoti mi dicco.

Tua Aff Com. e Madre

Suor Paola E. Cerioli

Alla Rev.a Suor Leonilde Valsechi 329.

328 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Dicembre 64". 329 Di Bianchi annota: "Scritto da altra mano: "LEFFE 3"".

Lettere opera omnia

815

Page 444: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 518

Cara Suor Leonilde330

Giacché ho occasione ti scrivo queste due righe per animarti a progredire sempre più nel distaco di te stessa, e nella rinuncia, e disprezzo delle tue inclinazioni, e mala volontà, nell'esato adempimento de tuoi doveri, e pratica mortificazione specialmente in quello che riguarda l'Ubbidienza. Essendo tù la più vecchia, e anziana della Casa, ai da precedere tutte con l'esempio; ed io lo spero proprio sapendo quanto desideri avvanzarti nella virtù, e perfezione.

Ti raccomando la Scuola estera, guarda da seguire in tutto, e per tutto i metodi abbracciati, e gli orari stabiliti, e ciò otterrai facilmente sè sarai raccolta, e la Scuola in ordine, e silenzio. Dimanda, e dipendi quando vedi il bisogno dalla tua Rev: Superiora e credi che quanto Essa ti dirà, e consiglierà sarà sempre il meglio e ben fatto: Questo ti prego proprio di cercare di ben imprimerti nella mente essendo necessario per praticare l'ubbidienza cieca.

Desidero che il Signore ti conceda tutti quegli ajuti più necessari pe' tuoi bisogni spirituali, onde essere d'edificazione alle altre compagne, e di sollievo, e consolazione alla tua Superiora.

Il Signore lo faccia per intercessione del nostro Padre S.t Giuseppe al quale ti raccomando. Credemi, e considerami quale ben di cuore, e con affetto mi dicco.

Tua Aff Madre

Suor Paola E. Cerioli Tanti saluti a Suor Anna alla quale raccomanda le nostre Figlie,

e il metodo, e la maniera che abbia concertato di tenere con le medesime.

Saluto pure Suor Ignazia.

A Suor Leonilde Valsechi LEFFE

330 Di Bianchi suggerisce che la lettera è scritta da Comonte.

Lettere opera omnia

816

Page 445: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 519

Cara Suor Leonilde331

Che cosa ti dirò per prepararti a questa Santa Solennità, come mi cerchi nella tua Lettera sè non quello che suggeri a me pure il nostro buono, e santo e Monsignor Vescovo cioè di pregare la Beatiss: Vergine di farti Ella la grazia di prepararti a dovere alla venuta dello Spirito Santo, e di fare tu pure tutto quello che puoi per disporti specialmente col vuotarti, e col morire; ma morir bene a tutto quanto. Volesse Dio ch'io pure potessi metterlo in pratica, come lo suggerisco a te e lo desidero a tutte.

Ti raccomando che la cura che devi avere pei Bigatti, non ti abbiano da dissipare lo spirito, tienti raccolta con frequenti giaculatorie, e col procurare di rinovare spesso intenzione che operi per Iddio, per piacerli, e per fare la sua SS:a Volontà. Sè il raccoglimento, e lo spirito interiore è necessario a tutte le Religiose, molto più lo è a noi che per la natura del nostro Istituto abbiamo si tante, e si variate cure, e facende tutte che dissipano, e distragono. Amiamo la vita di Marta, ma anche quella di Maddalena, cosi conserveremo in mezzo al tumulto e alle fatiche lo spirito religioso, senza il quale non potremo mai essere sè non religiose d'abito, e d'apparenza. Il Signore ajuti la tua buona volontà, e la renda forte onde superare le inclinazioni della corotta natura. Cosi lo desidero, e lo spero a me pure.

Addio di cuore

Tua Aff Com e Madre Suor Paola E. Cerioli.

Alla Reverenda Suor Leonilde LEFFE

331 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Pentecoste".

Lettere opera omnia

817

Page 446: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 520

Mie cariss. Compagne e Figlie332

Il Signore non ha voluto assecondare i vostri ed i miei desideri di fermarmi costì qualche giorno di più, cosi non ho potuto ascoltarvi da sole, ne godere della vostra compagnia, ma Egli è il Padrone e le sue divine disposizioni sopra di noi sono sempre giuste, e misericordiose. Questo Ottobre spero di venire ancora costì, e fermarmi se non molto, certamente più dell'altra volta, almeno sè Suor Luigia continuerà a star bene come pare che si porta adesso. Sono stata a Soncino, ma non mi sono fermata cola che la sola parte di tre giorni, perche abbiamo noi pure qui i Muratori e poi mi stava al cuore Suor Luigia quantunque come vi dissi grazie a Dio stia bene, ma ha una certa malattia che si vive sempre in timore. Mie carissime se siamo lontane col corpo non lo siamo certamente con lo spirito. Tutte oltre il fine che abbiamo comune con tutti gli Uomini, abbiamo quello in particolare d'operare in una stessa opera per lo stesso scopo con le stesse regole, uffici, e costumanze che ci fa aver simile persino i pensieri ed i desideri: fra i quali più in particolare di far bene, e sempre più credere nel distacco di noi medesime per dar gloria, e piacere a Dio. Con più moriremo a noi stesse, e perderemo del nostro anderemo avanti nella virtù, nello spirito, e nella santificazione, e profittaremo in verità, e realtà. Questo e quello che raccomanda a me e raccomanda a voi il nostro ottimo Monsignor Vescovo; egli da Uomo Santo non parla che di distacco, perché sa bene che da questa morte spirituale consiste tutta la santità. Vi stia a cuore i vostri doveri, siate esate fino allo scrupolo a mantenere le costumanze e gli ordini dell'Ubbidienza sia nelle scuole sia con le Figlie; non curate le ripugnanze della natura, e non vi servano che per farne un sacrificio al Signore. Credete che tutti gli Uffici hanno il loro peso, ma se lo portarete volentieri vi sara leggero. Animatevi l'una l'altra a far bene, non abbiate che un sol cuore con la vostra Superiora, una sola volonta che la sua. Vi raccomando questa Novena di Maria SS: e farla fare bene anche alle Figlie. Raccomandiamoci a Maria Vergine onde ci ajuti a compir l'opera della nostra santificazione.

332 Di Bianchi suggerisce che la lettera è scritta da Comonte.

Lettere opera omnia

818

Page 447: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Vi raccomando pure di vivere in quella santa allegria che tanto ajuta per avere lo spirito più pronto, e docile nelle occasioni di vincersi, e sottomettersi, la ricreazione, e concessa per questa, approfitatevi dunque ad onore, e gloria pure del Signore. Pensate ognuna per voi, e non guardate come fanno, ne come vi stanno le altre, non cercate che di dar buon esempio, ed essere le prime nell'osservanze delle delle sue regole, e nell'ezato adempimento de propri doveri. Aggradite, vi prego, il desiderio che ho di vedervi contente, e felici, e lo sarete sempre quando avrete la pace, e tranquillità nel cuore, e nello spirito indizio sempre di aver bene operato. Vi saluto tanto, e di cuore. Il Signore vi accompagni sempre per darvi poi il premio promesso a chi lo serve con premura ed amore. Addio, addio.

Vostra Aff Com: e Madre

Suor Paola E. Cerioli

A Suor Leonilde e a Suor Anna.

Lettere opera omnia

819

Page 448: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 521

Mie Care Maestre333,

Comonte 20 Luglio 1863

Suor Luigia mi afflisse ragguagliandomi della vostra premura e sollecitudine per istruire le fanciulle che vengono alla vostra Scuola con idee e metodi superiori alla loro condizione, il che è un distaccarsi dal nostro spirito e dalle nostre Regole abbracciate dietro esperienza, ed approvazione di persone Sante, di non dare cioè a questa Classe istruzione maggiore alla loro condizione di povere Figlie che devono guadagnarsi il pane non con lo studio, ma con la fatica e col lavoro. Mie Carissime, non siate voi mai le prime, che sin dal principio di questa istituzione vogliate alterarla per il vano timore di farsi credere illeterate; il Ciel vi guardi. Non dubito che Suor Luigia vi avrà fatto meglio conoscere lo scopo di quest'Istituto, ed attribuisco la vostra mancanza a pura ignoranza di questo articolo. Tutte l'Istituzioni hanno il loro fine pel quale il Signore le ha create. Le une si danno all'educazione civile, le altre si danno per gli ospitali. Chi abbraccia la vita contemplativa; chi professa povertà, ecc. ecc. La nostra, si consacrò al ricovero e all'educazione delle povere Figlie della Campagna e dei Villaggi. Tutte le istituzioni in conseguenza, adattarono le loro regole, al fine pel quale furono da Dio create: perché, vi parrebbe ben fatto, che chi abbracciò povertà, volesse poi possedere? E volesse star ritirato nella propria stanza chi scelse il servizio dell'ospitale? Che chi si diede all'educazione civile non volesse insegnar che il lavoro manuale? e chi si consacrò all'educazione della Classe povera, e miserabile volesse insegnare lettere, grammatica, e le Regole del tre? Vedete che sarebbe cosa ridicola ed informe, poiché anderebbe contro i loro principii. Basata bene questa massima converrete meco che avendo noi abbracciata l'educazione della povera Classe non bisogna mettere nella mente delle Figlie idee di studi e di lettere; poverette, invece di giovarle non fareste che rovinarle col farle perdere l'amor al lavoro ed alla propria condizione, con pregiudizio di esse e di danno alle loro Famiglie che

333 Di questa lettera esistono due copie perfettamente uguali.

Lettere opera omnia

820

Page 449: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

hanno bisogno di chi le ajuti nelle loro faccende domestiche e nei loro manuali lavori. Esse dunque hanno bisogno di lavorare, per guadagnarsi il vivere, e di lavorare casalingamente e con passione, a far camiccie, calze, remende, rappezzar bene i propri indumenti, e quelli de' loro Padri e fratelli. Insegnate pur ad esse, oltre l'istruzione della Dottrina Cristiana, a ben leggere chiaro e senza spropositi, l'aritmetica mentale, dovendo sempre, come porta la lor condizione vendere, e comprare; a scrivere, ma solo quant'è necessario per imparare a fare il proprio nome, e poco più e qualche piccola noterella pei loro bisogni. Le fatte pur scrivere i numeri con qualche piccola somma ecc. ecc. Ecco quant'è necessario e dovete insegnare alle vostre scolari. Siate poi premurose d'insegnar ad esse, la pulizzia sì necessaria anche per la salute; che si tengano composte, nette, assettate, sì nella persona, che negli abiti, pulite nel parlare, modeste e di belle maniere. Siccome poi la nostra natura cerca sempre d'innalzarsi al sopra di quanto siamo, e voler sapere ciò che non ci aspetta, così esse cercheranno d'andar avanti senza però, credete, la voglia d'approfittarsi: così voi le andrete dicendo, che prima di tutto, bisogna ed è necessario che imparino a ben leggere, e quindi a scrivere, e quando scrivono, che incomincierete come si costuma con le aste, poi le parole sino a che sanno fare discretamente come si disse il proprio nome e poco più. Fattele scrivere anche i numeri, insegnandole qualche piccola somma, ecc. In tutto lo stesso come facciamo con le nostre orfane, senza darle importanza, e fermatevi lì. Vedrete, mie carissime, che prima di ben imparare quanto si è detto, esse non verranno più a scuola, perché essendo povere appena giungono ad un'età di potersi adoperare a servirsi in qualche cosa, i suoi Genitori, o chi fa per essi le tengono a casa in servizio della famiglia, ed in ajuto dei loro piccoli negozi. Se poi non le tengono a casa sempre, certamente però nei tempi dei Bigatti, delle filande, ecc.: e quando poi ritornano a scuola bisogna incominciar da capo, essendosi dimenticate in quel frattempo, quanto avete loro insegnato, per mancanza d'esercizio. Vedete dunque, che l'esperienza pratica ci fa vedere quanto si può, e si deve ad esse insegnare. Ma, e se vi fosse di quelle scolare che vengono costantemente alla scuola? Queste saranno ben poche, nel qual caso potranno perfezionarsi di più in quello che loro insegnate, e sarà per esse di vantaggio, frequentando assiduamente la scuola, l'apprendere altre doti e qualità ben più necessari, onde fermarsi alla virtù per divenire un giorno brave, e savie giovani. Ma mi direte ancora, e se venisse qualche fanciulla civile? Pochissime vi rispondo, pochissime, poiché il nome stesso che

Lettere opera omnia

821

Page 450: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

portano le vostre scuole di carità le terranno lontane. E poi vorrete voi per qualcheduna di queste, cambiar l'insegnamento della scuola, e far distinzione di persone e di Studi, con pericoli di invidia tra le fanciulle, e di far distinzione nelle Maestre. E' vero che vi sono altre istuituzioni che tengono scuole per le civili, e per le povere, ma il nostro dalla sua fondazione si è dato a' soli poveri, che sono i più bisognosi. Stando dunque coi poveri, e "Non vogliamo, come dice nostro Signore nel suo Evangelio; servire a due Padroni avvegnachè od odierà od amerà l'altro o starà sottomesso all'uno e sprezzerà l'altro";. Vi ricordate di quanto ci disse il nostro buon Vescovo di Cremona quando venne la prima volta a ritrovarci a Villa Campagna, e consolandosi della nostra Istituzione perché tutta in vantaggio dei poveri, ci animava a proseguire dicendo Evangelizzano i poveri. Evangelizzano i poveri. Si, i poveri siano l'oggetto delle nostre fatiche, delle nostre cure, e delle nostre attenzioni, e credete che non è minor vantaggio per essi il procurare di tenerli, e farli amare la propria condizione di quello sia esercitar con essi altre opere di pietà, e di misericordia. Mi è cara l'occasione, mie care figlie e maestre onde raccomandarvi pur anche, d'aver sempre in mira nel vostro posto, d'operar puramente pel Signore, pel quale siamo create, ed al quale per grazia speciale, vi siete consacrate per più amarlo e servirlo in questa vita, e goderlo poi eternamente nell'altra. Pregate per me, acciò possa aver parte anch'io a qual posto beato, chè il Signore per tutti, ha preparato. Vivete tranquille, e scrivetemi con quella libertà che ha diritto il titolo col quale mi onorate per espormi i vostri sentimenti, ed aprirmi i vostri cuori volendo sempre essere con la grazia del Signore tutta vostra quale mi sottoscrivo

Aff.ma Madre

Suor Paola Elisabetta Cerioli.

Lettere opera omnia

822

Page 451: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 522

Cara Suor Marta334.

La ricorenza delle Sante Feste Natalizie mi impegna a scrivervi per raccomandarvi di preparare il vostro cuore alla venuta del Redentor del mondo, con un attenzione più attenta, con una mortificazione più generosa con un obbedienza più cieca onde questo Divin Infante nascente possa con abbondanza applicarvi i frutti dell'Incarnazione. Fatte che più di tutto abbia da trovarvi spoglia di vana stima, persuasione e concetto di voi. Delle Lodi che vi si tributono ne dovete far poco conto, e non possono insuperbirsi perché se le metterete a confronto dei vostri diffetti vedrette che questi sono maggiori, e molte volte le lodi sono dettate da viste interessate, e sempre esagerate. Ho però piacere che siate amata dalla vostra Scuola, e che godiate stima perché con questa potrete far molto bene, solo guardatevi dal vento della vana stima perché il suo veleno e tanto sottile che quando si crede di andarne sicure è allora che il suo pungolo ci ha già penetrate. Non lasciate però di fare il vostro dovere, e fattelo senza scrupoli o vani timori, solamente tenete un occhio anche per voi, perché la prima carità deve essere con noi stessi. Essendo voi quasi sempre occupata nelle scuole estere, dovete aver cara e goder in Dio quel tempo libero che potrete impiegare nella casa, e con le nostre Figlie, e se non vedete necessità, e bisogno schivate più che potete i coloqui in parlatorio con questa, o con quella delle vostre Scolari, che sempre dissipano (intendo sempre quando prevedete motivi frivoli e inconcludenti) cosi acquisterete maggior tempo, e avrete la mente più libera d'attendere alle cose di Dio, ed allo spirito dell'Istituto. Non dubito che la vostra Rev. Superiora vi lascierà tutta la libertà, sè una qualche volta mi vorete scrivere raguagliandomi con confidenza di figlie quanto può interessar voi, per vostra quiete, e riposo, secondo le nostre regole, e costumanze. Io poi sentirò più volentieri che da altri i vostri diportamenti e le notizie della vostra Scuola, poiché ciò mi dinoterà la vostra fiduccia in me, ed affezione. Che il Santo Bambino vi riempia delle sue celesti benedizioni. Pregate per mè.

Vostra Aff. Madre Suor Paola E. Cerioli Alla Molto Rev. Suora. La Rev.da Suor Marta Longhi, Soncino - S.a Maria.

334 Di Bianchi suggerisce: "Dicembre".

Lettere opera omnia

823

Page 452: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 523

Cara Suor Marta335

Giacché Suor Luigia scrive alla Superiora, rispondo due righe alla vostra Lettera, ma di fretta perché jeri sera ho scritto al Giò: ed ora l'altro Giò: e lì per partire. Scrivero per le Feste alla Rev. Sup, e Suor Adelajde come anche sè potrò a Suor Costanza: dico se potrò, perché la mia volonta lo vorebbe, ma essendo quattro le nostre Case, e quasi tutte scrivono a me, credete che non posso arrivare avendo anche da scrivere riguardo alla Casa, come questa settima che mi preme di fare delle memorie da presentare poi Giò: di che verrà il Sig. Canonico a Comonte a confessarci. Voi che avete nulla ricordatevi in questa novena di scrivere a vostri Genitori, che la Sup. ve ne darà licenza. Discorerò col Sig. Canonico del giorno di ritiro d'introdure costì; gliene parlai anche l'altra volta, e sembra anch'Egli persuaso di farlo per ora, come diceva io il tempo di due ore la mattina. Però desidererei portarmi costì io pure per la prima volta, onde vedere che effetto fà. Bas combinaremo, poiché io non verrò che dopo il primo dell'anno, e avanti si scriveremo ancora, e potrebbe anche darsi di anticipare; torno a dire prima bisognera combinar bene, ed è per questo che desidero trovarmi qui. Mi è rincresciuto tanto della Martina, però se viene al Convento accoglietela ancora con carità: ma fa pure compazione la Catterina quantunque per la sua età la meriti poco. Voi prendete le cose senza inquietudine, ma tranquillamente ricordatevi che in tutto ci vuole la grazia del Signore, e senza questa potreste lavorare, giorno, e notte addietro a queste povare anime senza guadegnare un palmo. Se avete tempo scrivetemi con tutta libertà; quantunque non vi risponda subito, lo farò però sempre quando vedrò la necessità. Salutatemi la Rev. Sup. l'Economa alla quale mando quanto mi ha cercato almeno mi pare, sè nò lo manderò la prima volta perche credo vi manchi qualche Faz: Saluto pure Suor Giu: Suor Maria tutte come le Figlie. Il Signore vi comuni il suo Santo Spirito in questo santo tempo, onde formarvi vera Suora della Sacra Famia. Di fretta addio.

335 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Dicembre '63 o '64".

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino.

Lettere opera omnia

824

Page 453: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Vostra Aff Madre Suor Paola E. Cerioli

Per la novena mandero le figure del Presepio pei Fratelli, e Suor

Adelaide.

Alla Rev. Suor Marta

Lettere opera omnia

825

Page 454: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 524

Cara Suor Marta

Per assecondare i vostri desideri di scrivervi, vi mando queste due righe. Sento con piacere del bel numero delle vostre Scorari, ringraziate il Signore che vi da un mezzo di far del bene, ma abbiate però sempre presente di non trascurare la vostra salute per quella degli altri. Amate i sacrifici che seco portano l'adempimento de' vostri doveri, ma più specialmente quelli che sono necessari per non allontanarsi dalle nostre regole, fine, e scopo della nostra Istituzione. Per questo vi stia a cuore anche le nostre povare Figlie che sono le prime che il Signore ci ha consegnate e per le quali ha fondato quest'Istituto. Amate le nostre Regole e più quelle che sentite maggior ripugnanza ad addempiere, considerando che con questi sacrifici operarete la vostra salute, oggetto unico del nostro vivere, ed operare.

Il Signore vi dia il coraggio pari alla vostra buona volontà, onde poter essere vera Suora della Sua Santa Famiglia

Vostra Aff Madre

Suor Paola Eli: Cerioli

Alla Rev. Suor Marta

Lettere opera omnia

826

Page 455: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 525

Mia cara Suor Marta336

Mi fareste veramente un torto se aveste da dubitare che mi avessi da dimenticare di Voi, mia cara Suor Marta perche vi scrivo di raro, non pensate mai tal cosa da mè; credete che le sole occupazioni, e Lettere più necessarie, mi fanno essere tarda a trattenermi con voi; nulla meno questa mattina vi scrivo, per consegnare questa mia alla vostra Rev. Superiora. Mi consolo proprio nel sentire dei vostri sentimenti d'attaccamento, ed affezzione verso le nostre Figlie, poiche queste ci sono state date da Dio prima d'ogni altra estranea, è per questo appunto cè nè sarà dimandato conto prima d'ogni altra, un giorno da Dio. Vorrei che cosi l'intendessero tutte le nostre Suore che il primo, e principale nostro dovere sono l'educazione delle Figlie di S.t Giuseppe, eppoi potendo le altre. In questo Paese, mi stanno proprio a cuore anche queste vostre Figliuole estere; compatitele nei loro diffetti, istruitele nella loro ignoranza, siatele Madre affettuosa, ma in maniera però che non vi abbiano da farvi perdere la vostra pace, la vostra tranquillità. Procurate d'allevare bene, con sentimenti modesti, e virtuosi le Figliuole più piccole, queste potranno portare quella riforma nei costumi che difficilmente potete aspettarvi dalle grandi. Cosi mi dicceva jeri il Rev. D. Stefano Grasselli, quello che fece gli esercizi costì l'ultima volta. Ricordatevi di quanto vi disse a riguardo di queste povare Giovanni, Egli parlo jeri con la Rev. Superiora, ed essa vi dirà a voce come regolarvi. In quanto poi a fare qualche penitenza per queste povare anime, aprovo, e lodo la vostra buona volontà, ma contentatevi d'una maggior esatezza a vostri doveri, e superate più che potete i vostri piccoli incomodi, credo cagionati più dal DemOnio, che della vostra costituzione fisica, ch'io credo, se non robusta almeno sana. Dimandate sempre a Dio, ma con fede, e desiderio, che vi conceda salute, e forza per poter lavorare con maggior impegno nella vigna del Signore; Egli ve la concederà non ne dubito, ma dimandatela con perseveranza. Ho voglia di vedervi, e spero che questo sarà presto rinfrescandosi la stagione. Avete ragione che non sarebbero per noi i ricami, ma quando penso che le

336 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Estate".

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino.

Lettere opera omnia

827

Page 456: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Contadine stesse, sebbene malamente, pure ricamano anch'esse, mi fa essere pieghevole ad accettarne, d'altronde non gli daremo da fare alle nostre Figlie, alle Novizie, e Sorelle: quindi sè ne avete, o sè vi vengono date, accettatele, e mandatene a Comonte che si procurerà di farli bene, e presto. Che tutto il vostro operare sia per Dio, per la sua gloria, e per fare la sua santa volontà. Egli vi custodisca, vi illumini, e vi conceda le grazie necessarie prima per voi, e poi per guidare le altre. Consideratemi quale con tutto l'affetto mi dicco

Vostra Aff Madre

Lettere opera omnia

828

Page 457: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 526

Cara Suor Marianna337

Siete una Secretaria di pochi Soldi. Mandate sempre una Carta per volta. Non sapete che unito alla Notifica bisogna che unisca la Patente della Maestra? Così bisogna fare viaggi sopra viaggi, e questo è il motivo che vi torno a rimandare il Maffi. Lo attendo dunque dimani nuovamente dovendo egli lavorare qui, essendovi molte cose da fare. Dategli dunque la Patente di Suor Adelaide ch'ella crede sia a Seriate in mano di D. Pietro Piccinelli, diversamente (che sarà forse meglio) mandatemi quella di Suor Catterina, che farò notare Lei in vece di Suor Adelaide, però è bene che ritirate anche questa abbisognando sempre. Riguardo a quella Figliuola del Sig. Vicario non è per noi; e in quanto a rispondere a quella Sig. di Comun Nuovo bisogna aspettare quando sapremo il giorno preciso degli esercizi. Scrivo di fretta perché il Maffi vuol partire. Salutatemi tanto Suor Luigia e tutte. Scriverò poi alla medesima con più comodo. Vi saluto di cuore e tanto

Vostra Aff M

Suor Paola E. Cerioli

Alla Molto Rev. Madre La Rev. Suor Marianna Rossi COMONTE

337 Di Bianchi suggerisce che il mittente si trova a Soncino.

Lettere opera omnia

829

Page 458: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 527

Cara Suor Marianna338

Suor Rosa vi manda il Riso, quantunque assai in colera perché vi siete tenuta mezzo Marengo sul cambio della Geneva, e ha promesso che voi non sarete più il suo cambiovalute. Sento dei vostri Bigati, e di quelli del Gildo, ma io credo poco, e al medesimo, e a Suor Luigia perché sono due spaventoni, e faranno non di meno, delle Galette. Noi ci contentiamo, e nella nostra povertà e speriamo pure di fare un discreto raccolto. Mandatemi lo spirito delle Figlie del Sacro Cuore, e le Costituzioni. Non dite a D. Giovanni quello che vi aveva detto, poiché ho veduto che i Libbri non li legge né meno, e sono ancora da tagliare. Termino perché mi chiamano il parlatorio, e sono le mie due Nipoti. Salutatemi tanto Suor Costanza e tutte Voi vivete quiete, e consideratemi

Vostra Aff.

Suor Paola E. Cerioli A Suor Marianna

338 Di Bianchi suggerisce che il mittente si trova a Soncino.

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Comonte.

Lettere opera omnia

830

Page 459: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 528

Cara Suor Maddalena339

Ho ricevuto tutte tre le vostre Lettere, e rispondo ora giacché mando costì appositamente il Maffi per prendere il Fagoto di quell'Uomo di Casnigo che dice di aver portato costì la di lui Sorella. Riguardo alle Scuole sostenete sempre il vostro posto e il timore di aver poche scolari non vi faccia mai tradire i vostri doveri; però guardate, addoperate rare volte le mani, vi vogliono motivi grandi per farlo: mettetele sul corritojo a lavorare, e non entrano più in Scuola se non hanno dimandato scusa del mal esempio: Voltatele con la scranna contro il muro ecc, ed altri castighi come a ciascheduna credete bene che le possa giovare per emendarsi. Il Signore dunque vi ha collocata in una Casa che per essere tutta a posta alle vostre inclinazioni naturali vi potra giovare assai allo spirito, ed a vincervi de vostri diffetti: Fatte dunque tutte le mattine l'offerta al Signore di tutti i sacrifici che quantunque non volontari non di meno vi saranno giovevoli, e vi apriranno la strada ad altri più grandi, e più volontari. Guardatevi però d'un pericolo, il quale sè è dannossimo in tutti lo è specialmente in una Religiosa, e questo è il concentramento, e per mancanza d'altri pensieri, e la solitudine, e quiete della Casa perdervi, e macchinare sù quanto di strano vi passa per la mente, credendo, e facendo peccato delle cose più indiferenti, e strane che passano per la nostra fantasia; che ne vengono si tante! Fattevi forte sù quest'articolo, e spresate queste fantasie, non permettendovi di ragionarvi sopra; e quanto vi sembrano più strane, e cattivi, tanto più vi sieno sospette di non fermarvi sopra, se vi avete, o nò condisceso: Tali giudicHo io ciò che mi scrivete col vostro ultimo Foglio, che dopo averlo letto non capiva dove potevate voi trovar peccato. Povarette noi se per queste da voi credute mancanze vi abbisognassero le indulgenze del Giubileo per assolverle: se non altro mi avete fatto ridere...

Ricordatevi, vedete, che non vi avvanzarete mai un passo nella perfezione, e passarete la vostra vita contrastando innutilmente coi

339 Di Bianchi annota: "Nominata in Epistola della raccolta di P. Di Bianchi n° 501/2,

504/2 (13.8.63), 406/2. Nel '65 perché parla del Giubileo. Raccolta Suore suggerisce: "Prima metà del dicembre 1865".

Lettere opera omnia

831

Page 460: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

vostri pensieri, a godimento del Demonio. State dunque all'erta, pensate poco a voi, e molto a vostri doveri. Anche il Sig [...] ma con cuor grande e consideratelo sempre Padre tenero, affettuoso, liberale, e misericordioso. Cosi facevano i Santi. Riguardo poi all'avizo che mi date coll'ultimo vostro Foglio avete fatto assai bene, e questo, e lo spirito della nostra Casa. Se vedete qualche altra cosa contraria a noi regolamenti farete bene ad avvertirmene. Il caso poi che aveste da eccedere nei voi rimarchi vi avvisero, ciò vi dicco per vostra tranquillità. S.t Giuseppe pare che ci stia preparando qualche belle cosa con quella Signora di Brescia, ma però ora non saprei, sembra una Fondazione: Essa vuol venire a trovarmi a Comonte, cosi mi scrisce l'ultima volta. L'Enrichetta e partita sine da oggi otto, ma invece aspettiamo un'altra Novizia di Zogno, che ci chiese di venire a farsi vedere.

Termino col raccomandar ancora la santa libertà di spirito. Il Signore è si buono, e noi Le facciamo tanto intorto dubitando sempre della sua misericordia. State allegra, e non vi scaldate la fantasia col S: Giubileo, ma fatte ogni cosa con quiete, pace, e tranquillità, senza nulla di straordinario, eccettuato le opere prescritte. Il Signore vi benedica.

Vostra Aff Madre Suor Paola

Cerioli 340 La Catterina tessadra è andata a Seriate da sua Sorella.

340 Scritto a lato della lettera.

Lettere opera omnia

832

Page 461: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 529

Cara Suor Anna341

Scrivo a voi quello che scrisci, e raccomandai alla nostra Sorella Suor Leonilde armatevi, e fornitevi di semplicità, di quella semplicità che fà i santi, e della quale ci da esempio si ammirabile, e si risplendente nella sua nascita il Bambin Redentore. Andiamo via alla buona, e ci conoscono qual siamo. Voi siete l'ultima di questa piccola Comunità, nè abbiate a caro, e cercate d'apprendere delle vostre Sorelle quello che vedete per voi più necessario per essere vera Suora della Sacra Famiglia. Il Bambino Gesù vi accompagni sempre con la sua santa grazia, e vi conceda la forza necessaria per correre dietro alle sue sante pedate, così potrete amarlo come Egli vuole, e voi certamente lo desiderate. Insegnate alle vostre Scolari prima di tutto ad amare il Signore, e vivere secondo i suoi santi comandamenti, cercando d'amarsi tra Esse, d'ubbidirvi, e dar ascolto a vostri suggerimenti. Buone Feste, e tanti saluti della

Vostra Aff Com e Madre

Suor Paola E. Cerioli

Alla Re.da Suor Anna Tiraboschi.

341 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Dicembre".

Lettere opera omnia

833

Page 462: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 530

Cara Suor Maria342

Il Signore tenga da te lontano il turbamento, l'angoscia e tutto quello che può inquietarti alla vista dei tuoi difetti e dei tuoi mancamenti: basta che questi ti facciano umile, del resto tieni il cuore sempre aperto alla fiducia e alla confidenza. Procura di morire a te stessa, specialmente nelle cose minute e piccole, e quello che riguarda il tuo ufficio, immaginandoti che il Signore ti chieda questa e aspetta la tua fedeltà nel compierle, il poter poi egli versare in te l'abbonbanza delle sue grazie. Tutta la vita di una Religiosa non dovrebbe essere altro che il cercare di morire a se stessa, alle proprie inclinazioni, gusti e desideri, perché così esser meglio riempita dallo spirito del Signore, che mai non si comunica alle anime piene di sè, ma le vuole morte, per innalzare poi in lei l'edificio spirituale.

Preghiamo la SS. Vergine che ci ajuti in questa morte spirituale, onde poter provare la pace, la quiete, la consolazione. In questi combattimenti spirituali, ti raccomando di da far andare avanti a tutto l'acquisto della confidenza della tua Superiora, essendo questo un dovere ed una regola del nostro Istituto, quindi deve avere la preferenza ad ogni altra vittoria. Te la raccomando dunque caldamente, come ti raccomando d'avermi presente nelle tue orazioni, acciò quella perfezione che suggerisco agli altri, possa prima procurarla in me come ho l'obbligo e il dovere.

Addio, il Signore ti aiuti e ti custodisca

Tua Aff.ma Com e Madre Suor Paola E. Cerioli

342 Manca l'originale

Di Bianchi annota: "L'originale è nel Tramsumpti Processus in Curia di Bergamo in Alleg. D dopo la pagina 825,- è senza data- nel Summarium a stampa è a p.939). Padre Di BIanchi annota: "Figlia di Andrea e fù Antonia Balinata. Nata a Arcene 13.9.1834. Entrò nell'Istituto 4.11.1856. Vestì abito religioso 8.12.1857. Pronunciò primi Voti semplici il 23.1.1859. I Voti perpetui 30.4.59. Morì il 23.4.1904 (in Archivio di Comonte: registrazione Suore Sacra Famiglia pag. 10)".

Lettere opera omnia

834

Page 463: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 531

Carissime343

Mi compatirete; ma scrivo a tutte tre per risparmio di tempo, e per star meno occcupata. La neve caduta appunto questa notte, e tuttora continua mi ha tolto il piacere di vedervi, come contava di farvi forze una improvvizata. Bisogna dunque aver pazienza ed aspettare un tempo migliore. Voi desiderate sapere notizie delle nostre case. Eccole. Incominciero da questa qui, eppoi di S.t Maria, eppoi della Campagna. Siete contente? Di qui. Suor Luigia ora dicco propria che si è affatto ristabilita, ma però per un poco bisogna rispettarla perche la malattia è stata lunga, e pericolosa. Suor Rosa partira dunque per Soncino entro la settimana perché ora ha terminato il suo ufficio d'infermiera ed anderà a riprendere il suo di Superiora. Essa stà benissimo, e mi lascia di salutarvi tanto eppoi tanto. Le Monache e Novizie stanno tutte bene: queste poi sono cresciute di una ed è venuta la Novena di Natale; certa Carolina Longoni di Bergamo, non sò sè ve lo abbia ancor scritto, con quest'ultima le postulanti sono tre. La Giulia, la Dilingardi, e questa. Le Figlie poi crescono sempre, e ne abbiamo molte. Di Santa Maria ho buone nuove; Le Raggazze di Scuola sono un buon numero, specialmente le grandi. Suor Marta ha una maniera tutta propria per la Gioventù e vi fà assai del bene. Ora vi è cola Suor Colomba perché Suor Adelaide non può tendere alle nostre Figlie, avendo la Casa dei Fratelli, però andando Suor Rosa a Soncino facilmente tornerà a Comonte Suor Colomba. Ora sono dietro a raccogliere le Esercitanti, ma sono poche, però vi è ancora del tempo e ne sperano un discreto numero: La famigliuola della Campagna pare che vadi avanti bene. Il Cherubino fà assai bene, ed ha preso molto amore; vè nè un altro che ci era assai caro, ma avendo la Madre vecchia vuol andare a Casa: ciò rincresce assai a tutti: il Signore però ci ha provveduto mandandoci un altro fratello di Chignolo il quale sembra proprio come noi cercavamo: Egli ha qualche cosa anche del suo ed è pieno di buona volontà verso questo nascente Istituto. I figliuoli poi sono sette e due

343 Di Bianchi suggerisce: "Comonte Ottobre 1864. Cherubino Cottinelli entrò il 4

ottobre". Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Leffe.

Lettere opera omnia

835

Page 464: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

altri che veranno presto essendo già acettati. Ecco queste sono tutte le nuove che posso darvi. Abbiamo bisogno di soggetti d'un parte, e dell'altra, lo vedete anche voi, ma più volentieri esserne scarse piuttosto che avere soggetti non adatati. Procuriamo mie carissime Figlie, e compagne di tirare coi nostri buoni diportamenti le benedizioni di Dio sopra le nostre case. Siamo ancora sui principi, mettiamovi buoni fondamenti, e solidi, stando tutte unite con carità, e con spirito. Allora niente potrà abbaterci. Guardiamoci dalle insiede del nemico, andiamo avanti con coraggio, combattiamo le nostre passioni, estirpiamo i nostri diffetti, il Signore ci ajuterà, ci protegerà, ci salverà. Vi raccomando poi assai d'acquistare quello spirito di semplicità, il quale deve essere carateristico nel nostro Istituto. Si, semplicità nelle parole, semplicità nel tratto, semplicità in tutto. Ai semplici ed agli Umili è aperto il Cielo. Questa bella virtù inculcatela pure alle vostre Figlie, alle vostre scolari. State unite alla vostra Superiora, vi stia a cuore di non amaregiarla. Mirate Dio, e sarete ubbidienti. Che il Signore vi faccia gustare la pace d'un reto e buon operare, per mai dipartirvene. Ringraziamolo poi di cuore per tutti i benefici che ci ha fatti, e ci fà continuamente, e specialmente di averci chiamati a servirlo nella sua Santa Casa, e facciamo tanto bene, onde poterlo poi andare a lodare, e servire in quella del Paradiso. State sane, e allegre tutte nel Signore, assieme la vostra Superiora, e le vostre Figlie che saluto con tutto l'affetto.

Vostra Aff Ma

Suor Paola E. Cerioli

Alle Rev: Suor Maria Suor Leonilde, Suor Anna

Lettere opera omnia

836

Page 465: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 532

Mie Carissime

Quanto sarebbe danoso pel nostro Istituto sè dopo i tempi delle maggiori facende, come sono quelli degli Esercizi per le estere, d'altri lavori, frà quali più specialmente di quello della cura, e sorveglianza a Bigati, nel qual tempo si è proprio costrette a rinunciare perfino (oltre a nostri comodi che poco importerebbe), alle nostre più care pratiche di pietà, e di religione, non si mettesse, dicco, tutta la cura, ed attenzione per raccogliere lo spirito che senza un'abitudine e grazia particolare spesso si dissipa, e raccogliere in un con esso la pratica del silenzio, e della preghiera, la puntualità all'ubbidienza ed alle nostre regole. Perché a che ci giovarebbe l'avvanzo e l'aumento delle nostre entrate quando fosse a danno e con pregiudizio del nostro principale interesse qual è l'acquisto della perfezione religiosa? Non sia cosi per noi ma procuriamo che la vita maggiormente attiva costretta qualche volta a condure per la natura delle nostre opere abbia invece da procurarci il doppio vantagio, e di fare un sacrificio al Signore del nostro riposo, e della nostra quiete quando il bisogno lo vuole, e lo richiede, e d'imprendere con maggior amore, e lena terminate le fatiche le nostre pratiche, e comuni osservanze. [...]344

344 La lettera termina così.

Lettere opera omnia

837

Page 466: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 533

Cara Sorella345 L'enrichetta è partita appena che capitò suo Padre che fù oggi

otto: contenta e giubilante. Le altre non fanno male e anche la Rossi. Aspettiamo ancora la governante e quella di Scano ma non vediamo nessuna comparire. Abbiamo ricevuto una lettera di una giovine di Zogno che desidera venire a presentarsi e sembra un buon soggetto alla lettera che ci scrisse; vedremo poi quando verrà. Quella Sig. Fè, di Brescia ha scritto che vuol venire a Comonte per intendersi meglio dice solo che le rincresce che il nostro Istituto non sia del tutto fondato quando verrà io credo che troverà di più di quel che crede. E' stata qui la Gut. con la Lupini e mi disse che non la voglio lasciare perché fà bene e le è cara, ma essa ha desiderio di tornare ancora in Convento io le dissi di aver pazienza e rimanervi colà fino che vi vede la fine alla Sig. Camilla perché la Lupini avendo tanta affezione per noi le può giovare. Io lo sempre in pensiero quella benedetta Sig. e la chiedo sempre a Dio pel bene del nostro caro Istituto io non so se sarà mia immaginazione perche vedo che la R. M. non vi pensa neanche ed io non posso a meno di non pregare per aver questo soggetto, se Ella mi tiene d’accordo ed anche le sue Monache continuo a pregare altrimenti voglio far di tutto per cacciar via il pensier tenendolo proprio per una tentazione.

346Ho scritto a Monsignor Vescovo per il Santo Giubileo, ed Egli

mi rispose che è meglio che si faccia nelle nostre case nel tempo che si fanno in Parrocchia. Cosi noi a Comonte lo faremo la settimana ventura che si fanno le Missioni per questo in Seriate. Bisogna fare due visite alla Chiesa, che noi faremo nelle nostre, e pregare giusta l'intenzione del Sommo Pontefice, digiunare il Mercoledì, il Venerdì, ed il Sabbato di una Settimana. Il Confessore potrà cambiare il digiuno, anche fuori di confessione, anche dicendo alla Superiora, perche la Superiora dica a tutte, e faccia e disponga per tutte.

345 Di Bianchi suggerisce: "Comonte 1865".

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Soncino. Sembra Suor Rosa. La lettera è iniziata con scrittura di altra mano.

346 Da qui inizia la scrittura della Cerioli.

Lettere opera omnia

838

Page 467: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Confessione, e Comunione, la Confessione in quattro parole e la Comunione più santamente che si può: alla Raggazze che non si comunicano, cambi il Confessore come sopra: Fate un po' d'elemosina: la Superiora supplisca nel far la limosina anche alla limosina che per lucrare il Giubileo dovrebbero fare le singole persone che sono in sua mano. Santificatevi più che potete massime nel mese del Giubileo; ed ecco che avete fatto tutto. Cosi mi scrisce Monsignor Vescovo, a caso poi non capiste, e aveste qualche osservazione hai sempre costì il Rev. Sig. Prevosto vostro Confessore col quale intenderti, e regolarti. Sarebbe stato bene che in questa occasione aveste potuto fare qualche giorni per ciascheduna di privati esercizi, e di questi ne aveva parlato anche col Rev. Sig. Canonico, ma non saprei come combinarli. Tu però con Suor Adelaide e le più vecchie guardate se poteste senza interompere le Scuole, che mi rincrescerebbero, fare per ciascheduna almeno tre giorni intieri di ritiro: o vero se vi sembra meglio tutte assieme di fare qualche meditazioni ad uso esercizi di più e farvi venire anche le Figliuole. Basta. Noi qui a Comonte, ed a Leffe facciamo fare al nostro Cappellano una o due meditazioni, ed una istruzione per le Figlie sulla Confessione, e Comunione e cosi la parte di 5 giorni. Ma voi altre lo vedo anch'io non potete far cosi, a motivo del vostro Cap.no. Pregate tanto in questo mese per la conversione dei povari peccatori acciò si approfittano di questo tempo di grazia; e pregate pei bisogni di Santa Chiesa nostra Madre e secondo la mente del Sommmo Pontefice, Vicario di Cristo in terra. Assieme la Legna mandami Sabbato anche del Lino. Di a Suor Adelaide quanti fazzoletti abbisognano pei fratelli, e quanti pei Figli. Mando il Vino pel Sig. Prevosto. Il fagotto del Giuseppe, ed i ferri pei Zuppelli. Addio, la mia Rev. Superiora, ti ringrazio di tutto quanto hai fatto per me quando sono stata a S. Maria. Il Signore ti benedica e custodisca

Tua Aff Com: Suor Paola

Lettere opera omnia

839

Page 468: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 534

Cariss

Adopera pure S.uor Maria, dove, e come credi, questo è tutto il mio piacere d'assueffarla per le cose di Casa, e dell'Istituto. Non è avarizia, né amor alla roba la tua premura per le faccende domestiche guarda da non lasciarti prendere dagli scrupoli in questo proposito, eppoi non bada alle altre piccole cose che provi. Indirizza sempre la tua intenzione a Dio, e non cura, e disprezza le mille miserie che vengono, e vanno nel nostro spirito, queste sono croci da soportarsi con pazienza come le altre finchè piace al Signore di levarcele.

Ti raccomando a tenerti da conto, e non aver scrupoli col mangiare.

Mi è stato carissimo il Quadro, perché assai bello. Ti mando le 2

Camicie della Madre della Santina.[...]347

347 La lettera termina così.

Lettere opera omnia

840

Page 469: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 535

Mie care Professe348 Eccoci alla novena dello Sposalizio della SS:a Vergine mettiamo

tutto l'impegno per farla bene onde gli Augusti Sposi accompagnino con le loro benedizioni la pronuncia che faremo della rinnovazione dei nostri voti, mantenendoli poi cosi fedelmente sina alla fine de' nostri giorni. Ma questo richiede sacrifici; sacrifici della nostra volontà, dei nostri giudizi, dei nostri comodi. Beati i sacrifici che faremo per uno Sposo si grande. Rendiamoci propizi in questa santa Novena Maria SS. col suo Sposo Giuseppe immolandole ciascuna di noi il diffetto che più l'impedisce dal raggiungere un fine si nobile qual è quello della perfezione de' nostri Voti. Un colpo d'occhio basterà a Voi per conoscervi, io non oso suggerirvegli, guardate però sè questi diffetti provenissero in qualche d'una di mancanza di rifflessione nelle parole e di precipitazione nelle opere che quasi sempre fà cadere in errore; in altre di troppa sensibilità per se stesse, o ha Parenti chè occupandole sempre il pensiero le fà dimenticare la mansuetudine e l'esatezza a propri doveri. Sè il rifflettere troppo al proprio operare vi fà inquiete, e scrupolose, a danno de' vostri impieghi...

Il Demonio si serve di tutto, ma il Demomio può nulla con un cuore generoso, e costante. La via del Cielo ci è aperta, là ci aspettano i nostri Augusti Personaggi, non siamo noi sì vili, e dappoco di trascurare un posto si bello per non farsi un po' di violenza, per non voler più partire. Il Signore sia il nostro appoggio, Maria SS:a il nostro ajuto, S. Giuseppe il nostro protetore. Essi vi benedicono, e benedicono con voi le vostre rissoluzioni. Pregate anche per mè acciò il Signore mi usi misericordia, e possa con voi goderlo un giorno nella bella Patria del Paradiso. Voi poi Suor Colomba offerite al Signore il ritardo che si frapone alla pronuncia de vostri Voti, questo ritardo vi sarà di merito sè l'offrirete a Dio con atto d'uniformità a suoi Santi voleri. Verrà presto il vostro giorno, io lo spero, e vè lo desidero proprio. Fatte bene, e più ancora in preparazione della grazia aspettata. Saluto tutte di cuore, e mi segno.

Aff Madre Suor Paola Eli. Cerioli

Alle Professe delle Suore della Sacra Famiglia Soncino.

348 Di Bianchi suggerisce: "12 Gennaio".

Lettere opera omnia

841

Page 470: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 536

Mie care Figlie349

Ieri è stato qui il nuovo Cappellano assieme al Sig. D. Pietro. Egli m'interogò dei proventi di questa Cappellania, de' suoi pesi, e de' suoi obblighi. Mi parve contento, ma però non posso propria dire che abbia accettato. Mi ha detto che desidera di venire a veder il luogo, e facilmente verrà presto assieme credo al Sig. Pietro Carrara, e dopo mi pare vorrà decidersi. Le sembra poco l'onorario, e mi cercò i Lumi, io risposi di sì in parte, però che si avrebbe fissato una tal quantità. Monsignor Vescovo desidera questo soggeto per noi, e questo mi assicura che lo voglia pure il Sig, e ciò mi rende contenta. Ho riccevuto le vostre Letterine, e mi consolo dell'edificazione che vicendevolmente ci date. I buoni esempi sono di molto eccitamento pel ben operare, e sono le pietre sulle quali si edifica la nostra perfezione. La Superiora ami, ed abbia cura delle sue Figlie, e compagne, queste ajutano la medesima, e colla loro docilità, e premura le rendono men grave il peso del quale è caricata. Beata quella Casa, quella Famiglia dove l'amore regna reciproco perché il Signore vi farà la sua dimorà, e nulla potra scuoterla. Ma intendiamoci, non solamen carnale per il buon essere temporale ma più quell'amore spirituale che desidera la perfezione dell'anima, e lo spogliamento de' nostri vizi, diffetti, ed imperfezioni. Sè alle volte vi succede qualche contratempi, o qualche cosa che pare ad alcuna di voi che non vadi bene, sia poi sulle Regole, sui vostri metodi, sul vostro governo, usanze ecc, ecc scrivetemi onde anche voi altre possiate regolarvi, e fare come noi, onde tutte regersi, e governarci sullo stesso sistema e spirito che conserva l'Istituto. Adesso vi schiarisco d'una cosa. Quando per esempio la Superiora da per penitenza ad una Religiosa di mangiare una sola pietanza, non tocca questa ad avvertire la cuciniera, ma la Superiora, e sè la cuciniera per caso fozza da quella avvisata non dovrebbe darle ascolto ma continuare il suo sistema sino a che venga dalla Superiora avertita, perché gli ordini sieno poi di qualunque cosa, o motivo non vengono che dalla Superiora. Questo vi serva anche per altri casi. Cosi pure tornando al nostro proposito,

349 Di Bianchi suggerisce: "Dic. 1862".

Di Bianchi annota che le destinatarie sono le Suore di Soncino.

Lettere opera omnia

842

Page 471: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

dando una sola pietanza non si deve darla più abbondante, poiché allora è lo stesso chè darne due, Mi capite. Cosi tocca alla superiora, l'ordinare qualle delle due deve sospendere. Ora parliamo delle Figlie. Fanno esse bene? La Lonni, e la Maffi sono ancora così chiuse? La Gamberini e stuffa della Campagna? Dittele che la sua Vanga l'aspetta, e chè appena potrò venir io costì la manderò a Comonte, avendone bisogno; e le piccole? La Teresina è ancora sì cattivella? la Sormani si disutile? E' la Giacomina continua a far bene? Qui non cè male e grande, e piccole. Adesso vanno le grandi in Campagna a terminare di fare i solchi, ed a zappare i fili della vite, altre fanno giù la seta, e le piccine la maggior parte con le mani, e piedi impiegati. Fattemi fare sè avete della bavellina 3 paja Calze per donna, ma bisogna tingerla. Metteteci sopra per quattro, e cinque ditta, o cottone, o stoppa per risparmiare la bavellina. Datemi conto della Casa, e sè siete in giornata con le spese. Tutte vi salutano e mè più ancora di più delle altre, e vi desidero pace, e amor del Signore che vi faccia vincere e superare voi stesse per non vivere che in Lui, e per Lui in santa contentezza.

Vostra Aff. Suor Paola Eli. Cerioli

Lettere opera omnia

843

Page 472: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 537

Mie Cariss. Sorelle350

Scrivo ad ambidue Suor Adelajde, e Suor Rosa per risparmio di tempo, e di fatica. Voi mi dite di star quieta, che state bene, e non pensare a voi altre, ma mio Dio non è la prosperità né la salute del corpo quello chè mi fà pensare spesso a voi, ma il buon andamento della Casa, lo spirito, e la regolare osservanza, poiché dalla buona, o cattiva riuscita di questo dipende l'onore di tutta la Casa. La Lettera dunque, che Suor Rosa scrive alla Sorella non poteva a meno di rincrescermi. Deve una Religiosa scrivere a suoi, mandare a salutare gli amici, ed eccitarli a scriverle, quando questi né lo fanno, né si interessano: non può invece sè crede scrivere alle compagne, quantunque anche questo innutile, poiché sarebbe una perdita di tempo, chè potrebbe invece impiegare al lavoro, e la Superiora lo permette! Vedete, mie Cariss: dove stanno i miei pensieri; e poi quel vostro desiderio, di aver gente per acquistarvi delle Novizie, e quello di S. Maria, mi piace poco. Non è il numero chè fà credito all'Istituto, anzi credete a mè chè parlo per esperienza, questo non può chè pregiudicarle, sè non hanno testa, e in giornata è si difficile! dunque poche, pochè ma scelte, ma esemplari. Non rallegratevi delle prosperità temporali, ma chè il vostro nome sia scritto sù in Cielo. Cosi disse un giorno Gesù Cristo a suoi Apostoli. Esaminatevi dunque bene avanti a Dio, sè i vostri desideri sono puri, e conformi al suo Spirito, sè nò cercate di riformarli. Ho piacere chè D. Acquilino vi piacia, ma vi raccomando, di usare sempre una certa modestia, e moderazione con tutte, e quando vi usano buone grazie, e quando nò, poiché ciò stà assai bene in una Religiosa. Facciamo bene, mie Care, stiamo raccolte, sbrighiamoci con quelli di fuori poiché ci fanno perdere il tempo, e ci dissipano, d'altronde questo non è il nostro scopo, ma bensi unicamente tendere alle nostre Orfane, ed alla Scuola e basta. Sè sapeste come stà bene una Religiosa di poche parole, soda e tende a fatti suoi questa è l'esempio del Convento, e lo sarà anche di fuori. Ma scusatemi, mie Carissi: ma datemi ragione. Ho ricevuto quanto mi avete mandato, ma io non posso mandarvi dannari. Dite al

350 Di Bianchi suggerisce: "Comonte".

Di Bianchi annota che le destinatarie sono Suor Adelaide e Suor Rosa.

Lettere opera omnia

844

Page 473: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Fattore chè vendi un 6 Somme di Formento, cosi pagherete Costanzo, e ci manderete qualche cosa pel Giò: Sabbato della Settimana ventura, e mi saprete poi dire anche il prezzo, ma non mandatelo a Comonte il Formeto senza mio ordine, poiché facilmente ci converà venderlo costì. Fatte pure stopare le Finestre, come vi aveva detto, e vi mando la tela per il telaro. Non mi avete mandato né la Veste fatta, né Filo, né bavella, chè non dubito sarà tutto terminato, non avendo voi altre nulla da fare, e guardate chè vi mando ancora dell'altra bavella, chè mi preme terminata alla fine del mese, e nè potete filare più fusi al giorno, tutte molto più Suor Rosa chè non ha chè la poca cucina.

Guardate chè qui le Figlie non hanno chè un ora di ricreazione compreso il pranzo onde regolatevi. Non sò in chè maniera le mie Lettere vi arrivano sì tardi, guardate di saperne il motivo, e rimeditatevi. Vi saluto tutte, anche Suor Marianna che agradii la sua Lettera. Ditte a Suor Rosa che stia di buon animo, che ora son quieta, poiché non dubito chè farà meglio, essendo piena di buona volontà ma ha bisogno d'ajutarla. Tù riffletti bene a tutto, e stà tranquilla e Dio le guardi dai rispetti umani. Tutte le Monache vi salutano. Ho! chè il Signore vi faccia provare quella pace deliziosa chè si prova quando si fà, e si opera rettamente. Addio, addio Chè Gesù, Maria, e Giuseppe, vi benedicono, e vi custodiscono.

Vostra Aff. Sorella

Suor Paola E. Cerioli Vi scriverò ancora per la mettà della settimana.

Lettere opera omnia

845

Page 474: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 538

351Per non lasciarvi tanto tempo senza nostre nuove, cioè sino al

ritorno del Giò: la ventura settimana vi scrivo ancora queste due righe per la Posta. Noi stiamo tutte bene, e niente di nuovo sia d'amaro, o di dolce venne a sturbare la nostra tranquillità, sebbene per una persona Religiosa non vi abbia da essere niente che la disturbi abbandonata nelle braccia della Divina providenza, come porta il suo carattere dal momento chè si consacrò al Signore. Ma la nostra miseria è si grande, ed io lo provo tante volte per esperienza! E' si questo ci sarebbe si utile! per compatire il nostro prossimo, per conservarci raccolte, per adempiere con più esatezza a nostri doveri. E' si ha ben ragione di dire chè la pace, e la tranquillità sono la porzione de' Giusti. Non vi raccomando i vostri doveri persuasa che farete tutte ciò chè potrette, non di meno pregate sempre Gesù, Maria, Giuseppe, chè suppliscono alla vostra pochezza, e vi regono, custodiscono e protegano. Scrivetemi tutto come fatte, sè avete disturbi, sè pace, come fanno le Figlie. Quando potrò farò volentieri una gita, ma ora vedete bene, abbiamo l'affare di Grumello, quello di Leffe, e poi sento il bisogno un poco di riposo quantunque questo sia il meno, faccendo a mè poco male il viaggio. Vi raccomando a tenervi da conto per conservarvi in salute, e sè vi sentite bisogno merendate tutti giorni, poiché si pranza presto, e la giornata è lunga molto più quando fà caldo, fanno cosi anche qui, quantunque Suor Nazarena celleraja vi metta il pane in si parco modo, chè fà ridere ma essendo questo usanza di tutti giorno, non cè male, nelle Merende poi straordinare allora si abbonda di più. Ecco; de' nostri Pani, sè nè dà uno e si aggiunge, frutta quando sè nè ha.

Mandatemi la misura dell'altezza, e larghezza delle finestre sul Solajo per il Giovanni ch'io vi farò fare i Telaj di ramata, o di tela, poiché avendo ora da ripore il Formento ciò è necessario. Dite al Fattore chè mi cerchi un nido di Merli, mi è stato ricercato dal dottor Breda, ed io glielo procuro volentieri. Ditemi sè volete fare del Formento, e sè il Melicone và avanti, noi teniamo sempre l'occhio a quel poco sul Solajo e vorremo chè non avesse da diminuire, ma invece va diventando poco, poco, e si fà sponda sul vostro per la fine del

351 Di Bianchi suggerisce: "Estate 1862".

Di Bianchi annota che il destinatario si trova a Villacampagna.

Lettere opera omnia

846

Page 475: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

mese. Qui tutte vi salutano, teniamoci unite nella voglia di far bene ed amare, e servire il Signore, e la sua Santa Famiglia onde essere poi sempre unite e separarci mai più nei secoli de' secoli... Addio, addio tutte tre.

Vostra Aff Compa: e Madre

Suor Paola E. Cerioli

Lettere opera omnia

847

Page 476: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 539

Mie Cariss.e352

Eccoci alla vigilia della Novena del Sposalizio di Maria SS:a e

quindi della rinnovazione de' nostri voti. giorno solenne deve esser questo per tutte le Suore della Sacra Famiglia pronunciando Esse un altra volta quella bella formula che ci lega si strettamente col nostro Sposo Gesù. Ho possa questa unione accrescere nel nostro cuore l'amore, e la confidenza verso uno Sposo si buono, si indulgente che ci preferi a tante che meglio di noi lo avrebbere onorato, e servito. La rinoscenza la gratitudine mie carissime, v'ispiri sentimenti generosi, e costanti; non perdiamoci in vanni ed innutili desideri, ma accettiamo di buon grado quelli che giornalmente questo Sposo ci chiede per mezzo della voce dell'Ubbidienza; Siamole docili, siamole fedeli. Seguiamo Lui con la Stessa prontezza sia poi al Tabor, sia al Getzemini, sia al Calvario, ma con l'ubbidienza che ci serva di guida. Beati i sacrifici che farete per amore di questa virtù. Procurate in questa Novena di togliere alla vostra ubbidienza quello che ve la fà parer pesante, e rendere imperfetta che sarà certamente l'amor proprio, la ripugnanza al sacrificio, e la mancanza d'uniformità di giudizio con chi comanda; levate questi ostacoli, e l'ubbidienza vi sara legera, piana soave, e vi renderà felice. Non parlo poi delle altre virtù, che sono pure materie de Voti perché l'ubbidienza e la principale e con questa le altre virtù vi saranno tutte appianate. Vivete ed operate da vere anziane dell'Istituto accio le altre possono seguire le vostre pedate, e cosi mano, mano servendo d'esempio le une alle altre tirare dal Signore sopra l'Istituto benedizioni feconde di buone opere per la gloria di Dio, e la salute del prossimo. Pregate il Signore anche per mè, avendone grandissimo bisogno, e salutatemi con tutto l'affetto e ben di cuore mi dicchiaro.

Vostra Aff Com e Madre

Suor Paola Eli. Cerioli

352 Di Bianchi suggerisce: "12 Gennaio".

Lettere opera omnia

848

Page 477: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

LETTERA 540

Mie Cariss.e353

Quantunque abbia poco a venire costì, e vedervi nulla meno

l'avvicinarsi della grande solennità Pasquale m'impegna a scrivervi anche solo due righe per augurarvi felici, e prospere queste SS:e Feste: La risurezione di Gesù Cristo vi dia coraggio, e lena a superare tutte le ripugnanze della natura sè mai ne aveste per l'ezato adempimento de' vostri doveri, e come cristiane, e come Religiose rifflettendo che noi pure risusciteremo come Lui, e chi avrà con Lui, e per Lui più patito più bello, e glorioso sarà il suo risorgimento. Io non saprei qual cosa ci possa meglio animare nel bene che questa, e risvegliarci dalla nostra spirituale pigrizia. Il Signore vi consoli in queste SS.e Feste, con quelle consolazioni che versava nel cuore alle sante Donne, e ai Discepoli che primi andarono al sepolcro, e ditele una parola anche pei bisogni spirituali, e temporali delle nostre Case, onde tutte gl'individui abbiano lo spirito del Signore. Sè aveva tempo arei scritto volentieri alla Valota, e Giacomina, cosi bisogna aver pazienza, intanto salutatemele ben di cuore e ditele che procurano spogliarsi, e lasciar nel sepolcro i loro diffetti onde essere più agili ad accompagnare le pie Donne, e vedere e sentire quello che Signore le ispirerà al cuore. Termino, dovendo quest'oggi stesso partire. La pace, e la gioja spirituale vi animi, per meglio servire ed amare il Signore. Sono tutta vostra.

Aff Com. e Madre

Suor Paola E. Cerioli

353 Di Bianchi suggerisce: "Pasqua".

Lettere opera omnia

849

Page 478: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Ordine cronologico delle Lettere

Numerazione Datazione Numero Lettere 1 2 Aprile 1835 113 2 2 Novembre 1836 114 3 19 Febbraio 1837 115 4 7 Maggio [1844] 159 4 (23 Marzo) [1845] 120 5 3 Agosto [1845] 117 6 11 Febbraio [1846] 119 7 8 Marzo [1846] 157 8 1 Giugno [1846] 155 9 5 Giugno [prima del 1847] 161 10 30 Settembre [1846] 109 11 10 Dicembre [prima del 1847] 170 13 24 Dicembre[non dopo il 1846] 156 14 8 Aprile 1848 121 15 28 Febbraio 1849 163 16 9 Marzo .. “ 122

Lettere opera omnia

850

Page 479: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

17 2 Settembre “ 123 18 7 Gennaio 1850 124 19 25 Aprile [1850] 158 20 16 Luglio “ 125 21 11 Settembre “ 164 22 27 Ottobre “ 126 23 6 Novembre “ 127 24 18 Novembre “ 128 25 2 Febbraio 1851 129 26 23 Marzo “ 130 27 25 Marzo “ 131 28 1 Aprile “ 165 29 14 Aprile “ 132 30 11 Giugno “ 233 31 16 Luglio “ 133 32 26 Luglio 1851 134 33 5 Ottobre “ 135 34 17 Novembre “ 136 35 26 Novembre “ 234 36 21 Dicembre “ 166 37 27 Dicembre “ 137 38 29 Gennaio 1852 138 39 5 Febbraio “ 139 40 28 Febbraio “ 140 41 22 Marzo “ 141 42 12 Maggio “ 142 43 1 Agosto “ 171 44 2 Settembre [1852] 143 45 10 Febbraio 1853 144 46 28 Luglio “ 145 47 18 Agosto “ 146 48 25 Settembre “ 147 49 11 Novembre “ 235 50 25 Maggio [Prima del 1854] 160 51 4 Febbraio 1854 13 52 [Febbraio 1854] 14 53 28 Febbraio 1854 15 57 18 Ottobre “ 236 55 30 Ottobre “ 16 56 9 Novembre “ 148 58 25 Dicembre “ 149

Lettere opera omnia

851

Page 480: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

59 20 Gennaio 1855 1 60 14 Febbraio “ 150 61 25 Giugno “ 151 62 3 Luglio “ 152 63 23 Dicembre “ 153 64 11 Gennaio 1856 154 65 18 Gennaio “ 237 66 7 Gennaio 1857 172 67 19 Marzo “ 2 68 26 Marzo “ 173 69 29 Marzo “ 3 70 30 Marzo [Prima del 1858] 181 71 8 Aprile 1857 17 72 5 Maggio “ 174 73 11 Maggio “ 4 74 20 Giugno “ 175 75 31 Luglio “ 5 76 9 Dicembre “ 167 20 Dicembre “ 176 77 24 Febbraio 1858 168 78 22 Aprile “ 18 79 4 Maggio “ 19 80 12 Luglio “ 177 81 1 Settembre “ 20 82 10 Settembre “ 178 83 17 Ottobre “ 179 84 [9 Novembre 1858] 182 85 9 Dicembre 1858 21 86 17 Dicembre “ 22 87 21 Gennaio 1859 23 88 29 Aprile “ 24 89 11 Agosto “ 238 90 5 Settembre “ 25 91 29 Dicembre “ 26 92 25 Marzo 1860 27 93 14 Aprile “ 239 94 2 Luglio “ 28 95 3 Agosto “ 241 96 5 Settembre “ 242 97 5 Novembre “ 29 98 17 Gennaio 1861 30

Lettere opera omnia

852

Page 481: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

99 12 Febbraio “ 31 100 25 Aprile “ 32 101 30 Aprile “ 33 102 16 Maggio “ 541 103 17 Novembre “ 34 104 27 Novembre “ 35 105 7 Marzo 1862 36 106 [16 Aprile 1862] 266 107 18 Aprile 1862 37 108 25 Aprile “ 254 109 [29 Aprile 1862] 38 110 29 Aprile 1862 255 111 8 Maggio “ 256 116 12 Maggio “ 41 112 15 Maggio “ 9 113 16 Maggio “ 39 114 17 Maggio “ 40 115 17 Maggio [1862] 267 117 28 Maggio 1862 257 118 [Maggio 1862] 503 119 ([Maggio] 1862) 232 121 3 Giugno 1862 180 122 6 Giugno “ 10 123 6 Giugno “ 11 124 20 Giugno “ 42 125 30 Giugno [1862] 88 126 (30 Giugno 1862) 471 127 ([Giugno] 1862) 482 128 (Giugno 1862) 314 129 [Giugno 1862] 383 131 4 Luglio 1862 439 132 7 Luglio “ 43 133 10 Luglio (1864) 334 134 12 Luglio 1862 44 167 12 Luglio “ 244 136 19 Luglio “ 45 138 27 Luglio “ 319 139 31 Luglio “ 102 130 [Luglio 1862] 333 140 [Luglio-agosto 1862] 360 140 [1-10 Agosto 1862] 340

Lettere opera omnia

853

Page 482: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

142 22 Agosto 1862 320 143 26 agosto [1862] 89 144 (Fine agosto 1862) 376 141 (Estate 1862) 227 143 [Estate 1862] 538 145 10 Settembre 1862 46 147 13 Settembre “ 268 149 20 Settembre 1862 47 148 [Settembre 1862] 381 150 [Settembre 1862] 342 155 6 Ottobre 1862 48 161 [Prima 12 Ottobre] “ 49 156 14 Ottobre “ 542 157 25 Ottobre “ 258 158 30 Ottobre “ 50 154 [Ottobre 1862] 478 159 (Ottobre 1862) 468 160 1862 270/a 162 [Ottobre “ 273 163 [Prima 11 Nov. 1862] 304 165 14 Novembre 1862 51 166 17 Novembre “ 183 168 [17 Novembre “ 269 184 17 Novembre 1862 245 169 22 Novembre “ 259 170 25 Novembre “ 106 164 [Novembre 1862] 479 171 [Novembre 1862] 271 172 [Fine novembre 1862] 363 173 14 Dicembre 1862 321 174 21 Dicembre “ 336 175 27 Dicembre “ 52 176 [Dicembre 1862] 337 177 [Dicembre 1862] 536 151 (IIa metà sett.) [1862] 385 152 (da Settembre...) [1862] 343 153 (da Settembre...) [1862] 389 178 [1862] 110 179 [1862] 111 180 [1862] 353 181 [1862] 364

Lettere opera omnia

854

Page 483: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

182 [1862] 371 120 [1862/63] 278 183 2 Gennaio 1863 322 184 7 Gennaio 1863 240 185 27 Gennaio 1863 53 186 [Gennaio 1863] 341 188 3 Febbraio 1863 6 189 4 Febbraio 1863 323 190 14 Febbraio 1863 54 187 15 Febbraio [1863] 368 191 19 Febbraio 1863 [timbro post.] 372 192 [Prima di Aprile 1863] 369 193 12 Marzo 1863 324 194 17 Marzo 1863 338 195 [29 Marzo 1863] 303 196 [Marzo 1863] 367 197 [Prima di Pasqua (1/ 1863] 370 198 2 Aprile 1863 260 199 4 Aprile 1863 55 201 19 Aprile 1863 56 204 1 Maggio 1863 317 202 15 Maggio 1863 543 203 [29 Maggio 1863] 297 206 [Maggio 1863] 384 207 [Maggio 1863] 289 208 (Maggio 1863) 296 210 [Maggio 1863] 316 211 (Maggio 1863) 472 212 (Prima metà Giug.) [1863] 280 213 (Prima metà Giugno 1863) 470 213 17 Giugno 1863 261 214 22 Giugno 1863 262 209 [Giugno] (maggio 1863) 301 215 (Fine giugno 1863) 464 216 (Io semestre) [1863] 96 217 9 Luglio 1863 440 218 (Ia metà Luglio 1863) 511 219 [Nov.] (Ia m. luglio 1863) 485 220 20 Luglio 1863 521 221 8 Agosto 1863 7 222 12 Agosto 1863 57

Lettere opera omnia

855

Page 484: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

223 12 Agosto 1863 8 224 13 Agosto 1863 514 225 [14 Agosto 1863] 318 226 16 Agosto 1863 325 227 18 Agosto 1863 58 229 [Settembre 1863] 279 230 14 Settembre 1863 59 231 21 Settembre [1863] 91 232 (Settembre 1863) 224 233 (fine sttembre) [1863] 347 234 5 Ottobre 1863 60 235 6 Ottobre 1863 263 236 24 Ottobre 1863 441 237 [Prima di Nov. 1863] 93 238 [Ottobre 1863] 312 239 [2 Novembre 1863] 275 240 1 Novembre 1863 61 241 13 Novembre 1863 62 242 21 Novembre 1863 63 243 24 Novembre 1863 442 244 28 Novembre 1863 64 245 28 Novembre [1863] 277 246 29 Novembre 1863 264 247 2 Dicembre 1863 265 248 [Metà Dicembre 1863] 205 249 [Dicembre 1863] 208 250 [Dicembre 1863] 310 251 [24 Dicembre 1863] 494 252 [Dicembre 1863] 480 253 [Dicembre 1863] 515 254 [Dicembre 1863] 489 255 [Dicembre 1863] 197 256 [Dicembre] (1863) 228 257 [1863] 104 200 (Ia metà aprile) [1863] 300 205 (maggio) [1863] 272 258 [Gennaio 1864] 345 259 [Fine 1863] 365 260 [1863] 516 261 [Dicembre 1863/64] 523 262 (1 Gennaio 1864) 377

Lettere opera omnia

856

Page 485: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

263 3 Gennaio 1864 326 264 9 Gennaio 1864 65 265 19 Gennaio 1864 443 266 12 Gennaio 1864 327 267 [Gennaio] (1864) 405 268 4 Febbraio 1864 444 [Febbraio 1864] 211 269 11 Marzo 1864 246 270 12 Marzo [1864] 94 271 28 Marzo 1864 328 272 (Fine Marzo 1864) 388 273 [31 Marzo-Aprile 1864] 95 273 12 Aprile 1864 247 135 14 Aprile 1864 243 274 5 Settembre 1860 242 [8 Aprile 1864] 193 275 20 Aprile 1864 250 276 27 Aprile 1864 66 277 [Aprile 1864] 305 [Aprile 1864] 496 278 [Dopo 4 Maggio 1864] 282 279 12 Maggio 1864 67 280 [18 Maggio 1864] 251 281 28 Maggio [1864] 283 282 [Maggio] (1864) 504 283 [Maggio 1864] 493 284 (Metà maggio) [1864] 506 285 (Fine maggio) [1864/65] 315 286 [3 Giugno 1864] 286 287 24 Giugno [1864] 90 288 28 Giugno 1864 329 289 [Giugno] (1864) 293 290 [Giugno 1864] 361 291 (Giugno) [1864] 483 292 3 Luglio 1864 544 293 11 Luglio 1864 445 294 11 Luglio 1864 68 295 19 Luglio [1864/65] 473 296 23 Luglio 1864 69 297 29 Luglio 1864 474 298 (Fine Luglio 1864) 492

Lettere opera omnia

857

Page 486: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

299 3 Agosto 1864 475 300 5 Agosto [1864] 194 301 [8 Agosto 1864] 505 302 10 Agosto 1864 248 303 15 Agosto 1864 70 304 18 Agosto 1864 [timbro post.] 463 305 18 Agosto 1864 446 306 4 Settembre [1864] 195 307 [5 Settembre 1864] 215 308 5 Settembre 1864 71 309 10 Settembre 1864 249 310 22 Settembre 1864 105 311 23 Settembre 1864 72 312 23 Settembre 1864 107 313 (Settembre 1864) 210 314 [Settembre 1864] 460 315 [Ottobre 1864] 500 [Ottobre 1864] 490 316 [Ottobre 1864] 212 317 19 Ottobre 1864 73 318 20 Ottobre (1864) 476 319 [20 Ottobre 1864] 199 320 30 Ottobre 1864 74 321 [Fine Ottobre 1864/65] 418 322 [Ottobre 1864] 531 323 3 Novembre 1864 75 324 7 Novembre 1864 292 325 8 Novembre 1864 108 326 [8 Novembre 1864] 276 327 19 Novembre 1864 447 328 29 Novembre 1864 184 329 29 Novembre 1864 390 330 [Nov.-Dicem. 1864] 217 331 2 Dicembre 1864 76 332 22 Dicembre 1864 77 333 22 Dicembre 1864 185 334 (Fine Dicembre 1864) 294 335 (Fine Dicembre) [1864] 201 336 [Dicembre 1864] 202 337 [Dicembre 1864] 220 338 [Dicembre 1864] 221

Lettere opera omnia

858

Page 487: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

339 [1863/64] 309 340 [1864] 356 341 [Dicembre 1864] 411 342 [Dicembre 1864] 437 343 [Fine Dicembre 1864] 461 344 [Febbraio 1865] 491 345 [Dicembre 1864] 517 346 3 Gennaio 1865 78 347 (Ia sett. Gennaio) [1865] 466 348 8 Gennaio 1865 512 349 9 Gennaio 1865 112 350 12 Gennaio 1865 391 351 13 Gennaio 1865 79 352 [Gennaio 1865] 387 353 20 Gennaio 1865 223 354 [20 Gennaio 1865] 359 355 24 Gennaio 1865 80 356 [Fine Gennaio 1865] 409 357 [Gennaio 1865] 412 358 [20 Febbraio 1865] 434 359 23 Febbraio 1865 81 360 [Febbraio 1865] 198 361 [Febbraio 1865] 382 362 (IIa metà Febbraio 1865) 435 363 [Fine Febbraio 1865] 196 364 (Fine Febbraio 1865) 429 365 [Febbraio 1865] 433 366 [Febbraio] (1865) 495 367 (Febbraio 1865) 507 368 [5 Marzo 1865] 513 369 7 Marzo 1865 186 370 8 Marzo 1865 448 371 [Marzo 1865] 465 372 [21 Marzo 1865] 407 373 (Marzo 1865) 404 374 [Fine Marzo 1865] 206 375 (Marzo) [1864/65] 287 376 [Marzo] (1865) 413 377 (Marzo 1865) 430 378 8 Aprile 1865 12 379 (Ia metà Aprile 1865) 421

Lettere opera omnia

859

Page 488: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

380 17 Aprile 1865 392 381 (Aprile) [1864/65] 508 382 (Aprile) [1864] 509 383 [Maggio 1865] 499 384 4 Maggio 1865 449 385 (Ia metà Maggio 1865) 467 386 22 Maggio 1865 [timbro post.] 438 387 26 Maggio 1865 82 388 26 Maggio 1865 330 389 28 Maggio 1865 450 390 (IIa metà Maggio 1865) 502 391 [Maggio 1865] 352 392 [Maggio 1865] 313 393 [Maggio 1865] 380 394 (Maggio 1865) 416 395 [Marzo] (1865) 417 396 (Maggio 1865) 427 397 (Maggio 1865) 428 398 1 Giugno 1865 393 399 11 Giugno 1865 394 400 [Giugno] (1865) 488 401 [Giugno] (1865) 510 402 ½19 Giugno 1865« 451 403 20 Giugno 1865 452 404 22 Giugno 1865 187 405 27 Giugno 1865 331 406 (Metà Giugno) [1865] 204 407 (Giugno 1865) 311 408 [Estate (Fine Giug.) 1865] 501 409 (Primi Luglio 1865) 425 410 8 Luglio 1865 453 411 27 Luglio 1865 83 412 30 Luglio 1865 395 413 31 Luglio 1865 219 414 (Luglio 1865) 414 415 1 Agosto 1865 84 416 2 Agosto 1865 396 417 19 Agosto 1865 397 418 24 Agosto 1865 454 419 26 Agosto 1865 398 420 [Agosto 1865] 222

Lettere opera omnia

860

Page 489: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

421 4 Settembre 1865 188 422 9 Settembre 1865 189 423 10 Settembre 1865 85 424 15 Settembre 1865 399 425 [Settembre 1865] 379 426 22 Settembre 1865 400 427 26 Settembre 1865 455 428 29 Settembre 1865 401 429 (Settembre 1865) 213 430 (Settembre) [1864/65] 462 430 21 Ottobre 1865 456 431 [Ottobre 1865] 200 432 [Fine Ottobre 1865] 346 433 (Ottobre 1865) 410 434 (Ottobre 1865) 420 435 (Ottobre 1865) 432 436 2 Novembre 1865 457 437 22 Novembre 1865 402 438 26 Novembre 1865 190 439 26 Novembre 1865 458 440 (Novembre) [1865] 422 441 [Novembre 1864/65] 426 442 4 Dicembre 1865 332 443 [Primi Dicembre 1865] 415 444 6 Dicembre 1865 191 445 8 Dicembre 1865 403 446 11 Dicembre 1865 86 447 [Prima 13 Dicembre 1865] 218 448 (Ia metà Dicembre) [1865] 528 449 17 Dicembre 1865 87 450 17 Dicembre 1865 459 451 22 Dicembre 1865 192 452 4 Agosto 1865 216 453 [1865] 355 454 [1865] 533

Lettere opera omnia

861

Page 490: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

Date molto incerte 12 Ottobre [Dopo 1842 169 1844 159 [4 gen., non prima 1850] 162 (Ia metà Nov. [1862] 99 [Maggio 1862] 339 [Luglio 1862] 299 (Ia metà Aprile) [1862] 374 [Prima Novembre 1862] 375 (Marzo) [1862] 477 (Fine Agosto) [1863] 92 (Maggio) [1863] 302 [Fine 1863] 281 (IIa metà Sett. [1863] 386 12 Luglio 1863 378 [12-18 Agosto 1863] 98 13 Settembre 1863] 373 15 Ottobre [1863] 274 [Novembre 1863] 295 [Novembre 1863] 306 [Dicembre 1863] 486 3 Aprile [1863/64] 406 (Aprile 1865) 101 [Marzo 1864] 290 22 Novembre [1864] 284 [Gennaio 1864] 288 (27 Luglio) [1864] 481 (Luglio) [1864] 498 (Metà Aprile) [1864] 203 (Primi Luglio) [1864] 344 [Gennaio 1864] 229 [Gennaio 1865] 419 (Fine Marzo) [1865] 214 [9 Settembre 1865] 209 [Dicembre] (1863) 308 ? ? 97 ? ? 100 ? ? 103

Lettere opera omnia

862

Page 491: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

? ? 207 [Dicembre] ? 225 ? ? 226 ? ? 230 15 Febbraio “ 116 ½19 Marzo« ? 231 6 Maggio ? 252 “ 523 ? ? 285 ? ? 291 ? ? 298 [Fine maggio] ? 307 [Dicembre] ? 348 ? ? 349 ? ? 350 ? ? 351 ? ? 354 16 Aprile ? 357 13 ? ? 358 ? ? 362 ? ? 366 [Novembre] ? 408 ? ? 423 ? ? 424 ? ? 431 [Dicembre] ? 436 ? ? 469 ? ? 484 ? ? 487 ? Dopo il 1863 497 ? ? 518 [Pentecoste] ? 519 ? ? 520 [Dicembre] ? 522 ? ? 524 23 Luglio ? 335 16 Agosto ? 118 [Estate] ? 525 ? ? 526 ? ? 527 [Dicembre] ? 529

Lettere opera omnia

863

Page 492: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

? ? 530 ? ? 532 ? ? 534 [12 Gennaio] ? 535 ? ? 537 [12 Gennaio] ? 539 [Pasqua] ? 540 ? ? 545 [Dicembre] ? 546 ? ? 253

Lettere opera omnia

864

Page 493: Paola Elisabetta Cerioli · Cosa vuoi per quanto dicano io sono tranquilla e contenta persuasa che ciò sia stata la volontà di Dio: e questa lusinga mi da coraggio e lena di continuar

INDICE

Lettere alle suore ____________________________________________ 375

Lettere a Luigia Corti ____________________________________ 377

Lettere a Adelaide Carsana _______________________________ 493

Lettere a Nazarena Ferrari________________________________ 611

Lettere a Rosa Masoni ___________________________________ 373

Lettere ad altre suore ____________________________________ 811

Lettere opera omnia

865