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PALACONGRESSI DI RIMINI

OPERE ESTERNE

PROGETTO ESECUTIVO

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA

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INDICE

1. OPERE STRUTTURALI................................................................................ 4 1.1 PREMESSA ........................................................................................................................ 4 1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO.................................................................................... 5 1.3 AZIONI SISMICHE............................................................................................................ 6 1.4 QUALITA' DEI MATERIALI ............................................................................................ 6 1.4.1 CALCESTRUZZI..................................................................................................................... 6 1.4.2 ACCIAIO IN BARRE PER C.A. .................................................................................................. 6 1.4.3 ACCIAIO PER TRAVI TRALICCIATE......................................................................................... 7 1.4.4 ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA............................................................................... 7 1.4.5 BULLONERIA ........................................................................................................................ 7

2. OPERE STRADALI DI FINITURA .............................................................. 8 2.1 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO DA REALIZZARE ............................................. 8 2.2 CARATTERISTICHE TECNICHE E COSTRUTTIVE .................................................... 8

3. OPERE IDRAULICHE................................................................................. 10 3.1 RETI FOGNARIE............................................................................................................. 10 3.2 RETE IDRICA .................................................................................................................. 10 3.3 RETE GAS METANO...................................................................................................... 10 3.4 IMPIANTO DI RICIRCOLO ACQUE LAGHETTO ED IRRIGAZIONE...................... 11 3.4.1 PREMESSA.......................................................................................................................... 11

4. IMPIANTI ELETTRICI ED AFFINI ........................................................... 12 4.1 RETE MT ESISTENTE RIMINI FIERA.......................................................................... 12 4.2 RETE TELEFONICA TELECOM.................................................................................... 12 4.3 RETE TELEMATICA A LARGA BANDA IN FIBRA OTTICA HERA....................... 13 4.4 IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE............................................................. 13 4.5 IMPIANTO DI FORZA ELETTRO MOTRICE .............................................................. 14

5. OPERE A VERDE........................................................................................ 15 5.1 PREMESSA ...................................................................................................................... 15 5.2 OPERE DI PREPARAZIONE .......................................................................................... 15 5.3 IL NUOVO BACINO D’ACQUA .................................................................................... 15 5.4 LE SPECIE VEGETALI ................................................................................................... 16 5.5 I PERCORSI E LE OPERE DI COMPLETAMENTO..................................................... 17

6. ESECUZIONE DEI LAVORI ...................................................................... 19

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PREMESSA

Il progetto delle opere esterne relative al nuovo Palacongressi di Rimini, si inserisce nel Progetto Unitario Convenzionato e fa riferimento alla Variante del P.R.G. (schede 8.11/12.1) relativa alla "Riqualificazione della sede da dismettere della Fiera e del Palacongressi", cui si fa riferimento per gli aspetti di inquadramento urbanistico.

Le opere esterne che interessano specificatamente il presente lavoro consistono essenzialmente nella riqualificazione di una parte del parco Ausa.

Il presente progetto tratta inoltre le reti impiantistiche e la loro interferenze con il sottopasso ciclopedonale da realizzare nel parco sotto a via della Fiera.

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1. OPERE STRUTTURALI

1.1 PREMESSA

La presente relazione ha lo scopo di riassumere ed illustrare le risultanze del progetto definitivo inerente le opere strutturali necessarie alla realizzazione dell’intervento in oggetto che consiste nella realizzazione di un ponte classificato di Ia categoria e che rientra nel Piano urbanistico convenzionato relativo all’area della ex Fiera di Rimini.

L’opera si rende necessaria per lo scavalcamento, con un’unica campata di luce netta di circa 25.0 metri, di un nuovo percorso pedonale per il collegamento con la città e di un canale artificiale inserito in un più generale contesto di arredo urbano dell’area.

Il progetto architettonico prevede un impalcato ad intradosso curvilineo e quindi la struttura manterrà tali caratteristiche geometriche.

La larghezza dell’impalcato di circa 14.0 metri è atta alla disposizione di due corsie per senso di marcia oltre a due marciapiedi adeguatamente protetti da parapetti metallici.

Strutturalmente l’opera è costituita da spalle costituite da muri in c.a. di altezza circa 5.0 metri ai lati delle quali scendono quattro scalinate di lunghezza circa 15.60 e di larghezza circa 2.55 metri anch’esse in c.a.; l’ impalcato è formato dall’accostamento di travi a costole ricalate sagomate ad arco con struttura a travi intralicciate composta acciaio calcestruzzo debitamente integrate con soletta superiore a formare il piano carrabile in c.c.a.; la sagoma delle nervature consentirà nel contempo anche l’alloggiamento di cavidotti per la risoluzione delle interferenze impiantistiche.

Al fine di garantire efficace irrigidimento e ripartizione del carico saranno previste idonee travi in c.c.a. e a carpenteria metallica disposte trasversalmente all’impalcato.

L’opera è caratterizzata da un angolo di obliquità nullo, e quindi risulta in retto. Le spalle, così come i fianchi dell’impalcato e l’intradosso curvilineo dello stesso,

in aderenza alle specifiche di ordine architettonico saranno rivestite in pietra naturale. Le fondazioni, come risulta dalle relazioni geologico-tecniche redatte dal Geol.

Dott. Gianluca Venturini nell’Agosto 2004 e nel Luglio 2005 e successivamente integrate nel settembre 2006, saranno di tipo profondo e realizzate mediante pali trivellati in c.c.a. gettato in opera.

Per la definizione dell’azione sismica il coefficiente di fondazione sarà assunto pari a ε = 1.00, mentre si stima che la variazione stagionale del livello di falda sia sempre al di sotto di 2.5/3.0 metri dal piano di campagna attuale.

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1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Qui di seguito si riporta il quadro normativo di riferimento:

[1] Legge 5 novembre 1971, n° 1086 e relative Istruzioni emanate con Circ. n° 11951 del 14 febbraio 1974: "Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato,

[2] D.M. 2 Agosto 1980 : "Criteri generali e prescrizioni tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo di ponti stradali".

[3] D.M. LL.PP. 4 Maggio 1990: "Aggiornamento delle norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo di ponti stradali".

[4] D.M. LL.PP. 27 luglio 1985: "Norme tecniche per la esecuzione delle opere in cemento armato, normale e precompresso, e per le strutture metalliche".

[5] Circ. Min. LL.PP. 31 ottobre 1986: “Istruzioni relative alle norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche”.

[6] Circ. Min. LL.PP. 25 febbraio 1991 n. 34233 - Istruzioni relative alla normativa tecnica dei ponti stradali.

[7] D.M. 14 febbraio 1992 - e successiva integrazione 9 gennaio 1996 - "Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche".

[8] D.M. LL.PP. 12 febbraio 1982: “Aggiornamento delle norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.

[9] D.M. 11.03.1988 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.

[10] D.M. 09.01.1996 “Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento normale e precompresso e per le strutture metalliche”

[11] D.M. 16 gennaio 1996 - Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica della sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”.

[12] D.M. 16 gennaio 1996 - Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche. [13] Circolare 156 del 04.07.1996 “Istruzioni per l'applicazione delle Norme tecniche

relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi”

[14] Circolare 4/07/96 Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche relative ai “Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al D.M. 16/01/96

[15] Circolare 10/04/97 Istruzioni per l'applicazione delle "Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche" di cui al D.M. 16/01/96

[16] UNI 11104 Calcestruzzo - Specificazione, prestazione, produzione e conformità – Istruzioni complementari per l’applicazione della EN 206-1

[17] Istruzioni CNR 10012/85 Istruzioni per la valutazione delle azioni sulle costruzioni [18] Istruzioni CNR 10024/86 Analisi mediante elaboratore: impostazione e redazione

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delle relazioni di calcolo [19] Istruzioni CNR 10011 giugno 1998 Costruzioni in acciaio - Istruzioni per il calcolo,

l’esecuzione, il collaudo e la manutenzione

1.3 AZIONI SISMICHE

Nella progettazione delle strutture si è tenuto conto dell'influenza delle azioni sismiche per zone classificate di IIa categoria.

Il presente progetto preliminare delle strutture viene redatto durante il regime transitorio conseguente all’aggiornamento della classificazione sismica del territorio nazionale ed alla introduzione e ripetuta modifica di nuove normative tecniche.

Per la progettazione delle opere strutturali di cui all’oggetto si farà riferimento alla classificazione sismica di seconda categoria ed alla normativa tecnica del D.M 16 gennaio 1996 e si adotteranno comunque criteri di sicurezza adeguati.

Si ritiene opportuno procedere, salvo diverse esplicite indicazioni degli Enti Committenti, alla progettazione definitiva delle strutture secondo i seguenti criteri ed applicando i seguenti coefficienti:

C = 0.07 coefficiente di intensità sismica ε = 1.00 coefficiente di fondazione b = 1.20 coefficiente di struttura I = 1.00 coefficiente di protezione sismica .

1.4 QUALITA' DEI MATERIALI

1.4.1CALCESTRUZZI

Sulla base della vigente normativa e nel rispetto delle specifiche prestazionali delle opere definitive da eseguire, si è previsto, per tutte le opere in conglomerato cementizio armato definitive, un calcestruzzo che soddisfi i requisiti imposti dalla vigente normativa non solo rispetto ai valori caratteristici di resistenza, ma anche rispetto alle specifiche prestazionali delle stesse, facendo espresso ricorso alla UNI 11104 contenente le norme per l’applicazione della EN 206-1.

Con riferimento alla su citata norma, in considerazione del sito ove sono previste le opere, si è definita la classe di esposizione dei calcestruzzi come appartenenti alle classi:

• XC4 (calcestruzzi impalcato); • XC3 (calcestruzzi per muri e spalle); • XC2 (calcestruzzi per pali e fondazioni);

1.4.2 ACCIAIO IN BARRE PER C .A.

Per le opere in c.a. gettato in opera è prescritto l’impiego di barre in acciaio tipo Fe

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B 44 K controllato in stabilimento.

1.4.3ACCIAIO PER TRAVI TRALICCIATE

Per le opere a carpenteria metallica delle travi tralicciate si impiegherà classe FE510C CORTEN.

1.4.4 ACCIAIO PER CARPENTERIA METALLICA

Per le opere a carpenteria metallica si impiegheranno piatti e profili serie HE di classe FE 360.

1.4.5 BULLONERIA

I bulloni per i collegamenti delle opere a carpenteria metallica saranno di classe 8.8.

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2. OPERE STRADALI DI FINITURA

2.1 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO DA REALIZZARE

La soluzione progettuale adottata prevede una sezione stradale che consente di mantenere la classificazione del tratto di via della Fiera oggetto di intervento come strada urbana di quartiere (Categoria E), secondo quanto previsto dal Decreto Min. Infrastrutture e Trasporti del 05-11-2001. In particolare la sede stradale avrà due corsie di larghezza pari a 3,50 metri, banchine laterali pari a 0,50 metri, e sarà affiancata da marciapiedi aventi come profondità minima 1,50 metri di collegamento con le aree esterne del Palacongressi, e percorsi ciclabili di collegamento con i percorsi ciclabili previsti nella nuova sistemazione del parco. La larghezza delle corsie ciclabili è pari a 1,50 metri ad eccezione del tratto in corrispondenza del ponte dove tale larghezza sarà ridotta ad 1,00 metro, per permettere l’inserimento della barriera laterale tipo New Jersey.

Il presente progetto è stato redatto in conformità alle disposizioni previste nel D.P.R. 503/96 in materia di barriere architettoniche. In particolare per la completa fruizione da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria e sensoriale, l’accessibilità dei percorsi è garantita dal dimensionamento degli spazi e dalle caratteristiche metrico-qualitative del progetto.

I percorsi saranno privi di ostacoli che riducano la larghezza utile, peraltro mai inferiore a m 0,90 e comunque tali da consentire l’eventuale inversione del senso di marcia a persone su sedia a ruote, avranno pavimentazione antisdrucciolevole e pendenza massima di norma non superiore al 5% ed in casi eccezionali all’8%. Se il dislivello non è superiore ai cm 15 la pendenza potrà essere del 15% massimo (D.P.R.503/96 art.4 e D.M.236/89 artt. 4-8 punti 4.2.1.-4.2.2., 8.2.1-8.2.2-8.1.11.). Il dislivello tra il piano dei marciapiedi e le adiacenti aree carrabili non supererà i cm 15 (D.P.R.503/96 art.5).

In prossimità degli attraversamenti pedonali, opportunamente segnalati, il fondo stradale carrabile sarà differenziato mediante rugosità al fine di evidenziare la necessità di moderare la velocità (D.P.R.503/96 art.6).

2.2 CARATTERISTICHE TECNICHE E COSTRUTTIVE

La sovrastruttura stradale di progetto è una sovrastruttura stradale semirigida suddivisa come segue:

• strato di sottofondazione in materiale arido; • strato di fondazione in misto granulare stabilizzato; • strato di base in misto cementato e in misto bitumato; • strato superficiale (usura e collegamento) in conglomerato bituminoso.

In particolare per quanto riguarda le caratteristiche della pavimentazione stradale, si

possono distinguere le seguenti tipologie di intervento:

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• Via della Fiera:

- Reinterro degli scavi in terra di cava rientrante nelle classi A2-4/A3 delle norme UNI 10006/2002;

- formazione di sottofondo stradale in terra di cava rientrante nelle classi A2-4/A3 delle norme UNI 10006/2002 nello spessore di 30,0 cm;

- posa in opera di misto granulare stabilizzato nello spessore di 20,0 cm; - posa in opera di misto cementato nello spessore di 20,0 cm; - posa in opera di conglomerato bituminoso per strato di base nello spessore di

8,0 cm; - esecuzione di bynder da 5,0 cm; - esecuzione di tappetino d’usura da 3,0 cm.

• Viabilità provvisoria: - Demolizione di marciapiedi esistenti in conglomerato bituminoso; - scavo di sbancamento fino alla quota di progetto; - posa in opera di misto granulare stabilizzato nello spessore di 30,0 cm; - esecuzione di bynder da 10,0 cm; - posa di New Jersey a protezione dello scavo ed esecuzione di segnaletica

provvisoria.

• Piste ciclabili: - Posa in opera di misto granulare stabilizzato nello spessore di 30.0 cm; - posa in opera di cordoli di delimitazione prefabbricati su allettamento in

calcestruzzo di classe Rck 200; - posa in opera di calcestruzzo Rck 250 nello spessore di 15.0 cm con rete

elettrosaldata diametro 6 cm maglia 20x20; - esecuzione di tappetino d’usura da 3.0 cm; - stesa di resina acrilica legata con inerti ad alta resistenza all’usura con idonea

pigmentazione.

• Marciapiedi: - Posa in opera di misto granulare stabilizzato nello spessore di 30.0 cm; - posa in opera di cordoli di delimitazione prefabbricati sul lato della strada ed

ove necessario sul lato campagna, su allettamento in calcestruzzo di classe Rck 200;

- posa in opera di calcestruzzo Rck 250 nello spessore di 15.0 cm con rete elettrosaldata diametro 6 cm maglia 20x20;

- posa in opera di pavimentazione composta da elementi in marmo di Jura, colore bianco crema.

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3. OPERE IDRAULICHE

3.1 RETI FOGNARIE

L’intervento sul parco ha forti implicazioni con la progettazione delle opere idrauliche, soprattutto dovute alla realizzazione del sottopassaggio ciclopedonale che prevede scavi fino a circa 6,50 m sotto al piano stradale attuale.

La realizzazione di tale opera implica la risoluzione delle interferenze sia con la struttura del ponte, che con gli specchi d’acqua previsti a fianco della pista ciclopedonale.

Per quanto riguarda la realizzazione di nuovi tratti di fognatura, il progetto prevede: • La deviazione e rifacimento di un tratto della tombinatura Ausa del ø 1200 mm.

con un collettore di tipo scatolare delle dimensioni interne di 3000x1500 mm.; • La deviazione del collettore φ 600 in cls esistente sotto a via della Fiera, che,

per evitare interferenze con il ponte, sarà deviato nel parco fino a confluire nella nuova condotta in uscita dal Palacongressi del ø 800 in cls e diretta alla tombinatura Ausa mediante una tubazione del ø 1200.

Per quanto concerne la raccolta e lo smaltimento delle acque bianche sulla

piattaforma stradale del ponte, il progetto prevede la realizzazione di canalette in cls sia a bordo strada sia a bordo marciapiede con opportuni collegamenti alla rete di raccolta acque bianche che andranno a confluire nella tombinatura dell’Ausa.

3.2 RETE IDRICA

L’intervento sulla rete acquedottistica, concordata con l’Ente Gestore (HERA Rimini s.r.l.), riguarderà principalmente la realizzazione, in una prima fase, dello spostamento delle due condotte in via della Fiera in corrispondenza del nuovo ponte, la prima in acciaio del DN 550 e la seconda in Ghisa sferoidale del DN 100, mediante una condotta provvisoria in acciaio del DN 300 che funzionerà da by-pass; una seconda fase, a ponte ultimato, riguardante il ripristino della continuità su via della Fiera delle tubazioni in acciaio, una DN 500 e l’altra DN 100 in ghisa sferoidale, che verranno ancorate al disotto dell’impalcato del ponte.

Tali condotte saranno ispezionabili dall’alto del ponte mediante chiusini in ghisa modulari a riempimento pavè del tipo carrabile classe B125 secondo norma UNI EN 124.

3.3 RETE GAS METANO

L’intervento sulla rete gas, concordato con l’Ente Gestore (Società Gas Rimini), verrà realizzato come indicato sugli elaborati grafici con dettagli costruttivi che dovranno essere concordati al momento opportuno con la direzione lavori e sono:

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- Eliminazione, lungo il parco Ausa lato monte, delle condotta di bassa pressione del DN 150; realizzazione di una nuova condotta di bassa pressione del DN 150 e una in media pressione del DN 65 che andranno a collegarsi alle reti esistenti di via della Fiera, lato mare, e lungo via del Centino, alla cabina di riduzione gas nel parco Ausa, lato monte;

- Realizzazione di condotta gas provvisoria in media pressione DN 80 a fianco di via della Fiera (in corrispondenza del nuovo ponte sull’Ausa); ripristino definitivo del DN 80 al disotto dell’impalcato stradale del ponte e contestuale rimozione della tubazione provvisoria.

3.4 IMPIANTO DI RICIRCOLO ACQUE LAGHETTO ED IRRIGAZ IONE

3.4.1 PREMESSA

Nell’ottica di una riqualificazione delle aree verdi pubbliche, nel parco Ausa, e’ stata prevista la realizzazione di un laghetto artificiale il quale sarà costantemente alimentato dalle acque prelevate, mediante un impianto di sollevamento, dal lago adiacente della Cava.

Il sistema di impianto sarà del tipo ad “alimentazione in continuo” (24 ore su 24) in cui l’acqua prelevata dal lago della Cava andrà prima a riempire il laghetto artificiale e conseguentemente, mediante un sistema di troppo pieni, l’acqua in esubero per caduta ritornerà al lago di origine.

Questo sitema avrà il vantaggio di permettere un ricambio completo dell’acqua evitando eventuali stagnazioni; inoltre il fondo del laghetto sarà sagomato per garantire un effetto a cascata in modo da originare l’ossigenazione stessa dell’acqua.

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4. IMPIANTI ELETTRICI ED AFFINI

4.1 RETE MT ESISTENTE RIMINI FIERA

Come rilevabile dalle tavole di progetto, lungo il confine Est del palazzo dei congressi all’interno del parco ausa è presente una dorsale di energia elettrica di Media Tensione di proprietà di Rimini Fiera. Tale dorsale è in tensione e serve l’attuale palazzo dei congressi.

Durante le diverse fasi di lavorazione a servizio del parco, si dovranno garantire tutte le condizioni di sicurezza e si dovrà porre particolare attenzione in modo da non danneggiare tali linee elettriche.

4.2 RETE TELEFONICA TELECOM

Per garantire il soddisfacimento delle nuove esigenze impiantistiche in fatto di linee telefoniche a servizio del Nuovo Palacongressi di Rimini, dell’Auditorium e delle palazzine direzionali dovranno essere integrate con nuove infrastrutture le dorsali già presenti su via Della Fiera. Le nuove infrastrutture saranno realizzate sempre su via Della Fiera ma lato Riccione mentre le linee esistenti permarranno su lato Ravenna. Le nuove e le vecchie infrastrutture saranno intercollegate fra loro per garantire la massima flessibilità.

Come detto, lungo via Della Fiera, è presente la dorsale principale che è costituita da cavi telefonici multicoppia e fibre ottiche posati in tubazioni interrate. Nell’area dove verrà realizzato il ponte su via Della Fiera in corrispondenza del parco tale dorsale interferirà con i lavori edili.

Come rilevabile dalle tavole grafiche di progetto si dovranno predisporre quindi, una serie di tubazioni interrate per lo spostamento provvisorio di tale dorsale al di fuori dell’area di intervento del ponte. Le tubazioni saranno derivate dai pozzetti esistenti a monte e a mare del futuro ponte e saranno posate lungo la viabilità provvisoria che verrà approntata durante i lavori lato Cava.

Sarà cura di Telecom sfilare le linee telefoniche multicoppie e le fibre ottiche dalle tubazioni esistenti per il tratto in oggetto e riposarle nel tratto provvisorio.

Successivamente, all’interno della struttura in c.a del ponte, verranno predisposte le tubazioni definitive che collegheranno sempre i pozzetti a monte e a valle ripristinando la situazione originaria.

Una volta terminati i lavori edili ed impiantistici sul ponte sarà sempre cura di Telecom sfilare e riposare nella posizione originaria la dorsale telefonica.

Lungo il confine est del Nuovo Palacongressi di Rimini, è presente un’altra dorsale costituita sempre da cavi telefonici multicoppia e fibre ottiche. Tale dorsale è posata ad una profondità di circa 1m sotto il piano attuale di calpestio; considerate le nuove opere inerenti al parco, tale linee interferirebbe con i lavori di scavo per cui verranno predisposte anche tutte le infrastrutture necessarie per lo spostamento verso il palacongressi in una posizione in cui le opere di scavo non interferiranno.

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4.3 RETE TELEMATICA A LARGA BANDA IN FIBRA OTTICA HERA

In previsione di un’ampliamento e di un potenziamento della rete telematica comunale a larga banda in fibra ottica, Hera S.p.A. a prescritto la realizzazione di un’infrastruttura lungo via Della Fiera.

Tale infrastruttura prevede la realizzazione di tubazioni e pozzetti su via Della Fiera a partire dalla rotonda di intersezione fra via Monte Titano e via Della Fiera fino ad arrivare a mare del nuovo ponte sul parco.

Per quanto riguarda questo stralcio si dovrà predisporre un tritubo all’interno della struttura in c.a. del ponte che collega i pozzetti a monte e a valle dell’intervento.

4.4 IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE

L’impianto di pubblica illuminazione prevede il rifacimento di tutta l’illuminazione pubblica presente attualmente su via Della Fiera, su via Monte Titano e all’interno del parco limitato all’area di intervento.

In particolare in questo secondo stralcio verrà smantellato e rifatto l’impianto di pubblica illuminazione su via Della Fiera per il tratto sul nuovo ponte, compreso l’impianto di illuminazione “scenografica” del ponte stesso e verrà smantellato e rifatto l’impianto di illuminazione a servizio della pista ciclopedonale all’interno del parco.

L’illuminazione pubblica su Via della Fiera nel tratto del ponte verrà realizzata

utilizzando: 1. per la sede stradale apparecchi installati in fila continua con ottica

asimmetrica equipaggiati con lampade allo xenon ed incassati nel new-jersey (vedi LT5);

2. per la pista ciclopedonale apparecchi installati sotto il corrimano del parapetto con ottica asimmetrica equipaggiati con lampade allo xenon (vedi LT2).

L’illuminazione della zona sottostante il ponte verrà realizzata utilizzando: 1. Apparecchi illuminanti da incasso lungo le scale per scendere nel parco

equipaggiati con lampade fluorescenti compatte (vedi LT1); 2. Apparecchi di segnalazione da incasso nella struttura del ponte lungo la pista

ciclopedonale al di sotto del ponte, equipaggiati con LED smd da 1,5W (vedi LT4 );

3. Apparecchi illuminanti da incasso a soffitto della struttura del ponte per l’illuminazione della pista ciclopedonale nella zona al di sotto del ponte, equipaggiati con lampade HIT da 35W (vedi LT3).

L’illuminazione pubblica sulla pista ciclopedonali nel tratto di parco oggetto di intervento verrà realizzata utilizzando:

1. Apparecchi illuminanti su palo con altezza fuori terra pari a 4m posti lungo la pista ciclopedonale, equipaggiati con lampade HIT da 70W.

L’illuminazione del laghetto sottostante al ponte verrà realizzata utilizzando: 1. Apparecchi illuminanti da incasso lungo il ciglio del lago del tipo idoneo

all’installazione sommersa con grado di protezione IP68 Classe di isolamento III equipaggiati con LED da 9W a 12V. L’alimentazione di tali apparecchi

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verrà garantita grazie a trasformatori di sicurezza installati in quadri di tipo stradali posti lungo la pista cilopedonale.

Le linee di alimentazione dell’impianto di pubblica illuminazione lungo Via della

Fiera saranno derivate da un quadro elettrico di tipo stradale dotato di controllore elettronico di potenza; Tale quadro sarà installato al di fuori di questo secondo stralcio per cui sarà inserito nelle opere del primo stralcio. La pista ciclopedonale sarà alimentata da un quadro indipendente ma con le stesse caratteristiche tecniche.

Sia la pubblica illuminazione su Via della Fiera e lungo il Parco sarà conforme a quanto prescritto dalla norma UNI EN 13201 e alla Legge regionale LR19/2003.

4.5 IMPIANTO DI FORZA ELETTRO MOTRICE

E’ previsto un impianto di pompaggio che andrà ad alimentare il nuovo laghetto artificiale il quale fungerà da serbatoio per l’irrigazione delle aree verdi limitrofe, per cui sarà previsto un ulteriore gruppo di pompaggio.

A servizio di questi impianti verranno realizzati tutti gli impianti elettrici di distribuzione della forza elettro motrice necessari.

La distribuzione avverrà tramite tubazioni interrate che si attesteranno su pozzetti di derivazione e/o ispezione con la logica distributiva della pubblica illuminazione.

Le linee di alimentazione si attesteranno su un quadro elettrico si tipo stradale posto a fianco dei quadri di pubblica illuminazione.

L’impianto di forza elettro motrice avrà una fornitura Enel indipendente dalla pubblica illuminazione.

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5. OPERE A VERDE

5.1 PREMESSA

L’intervento per la realizzazione del parco sul quale affaccerà il nuovo Palacongressi interessa una superficie complessiva di circa 30.400 metri quadrati, dei quali circa 3.000 mq saranno occupati dal nuovo specchio d’acqua al di sopra del quale passerà il nuovo ponte di accesso al complesso congressuale.

L’impianto del nuovo parco mira a valorizzare l’integrazione con le aree verdi limitrofe (Parco Fabbri a nord e Parco urbano V° PEEP a sud) con il disegno di percorsi sinuosi e alberature sparse, che integrino i soggetti arborei conservati.

5.2 OPERE DI PREPARAZIONE

Per la realizzazione del parco si prevedono opere di movimentazione del terreno per la realizzazione della conca al di sotto del nuovo ponte, con raccordi morfologici e modellazione del terreno.

Nelle zone oggetto di opere di sbancamento, per la ricostruzione del suolo per la sistemazione a verde si prevede il riporto di terreno vegetale per uno spessore medio di 10 cm al fine di permettere la formazione di prato e riporti localizzati per l’impianto di nuovi soggetti arborei ed arbustivi. In tali zone, al fine di accelerare il rinverdimento dei pendii ed evitare fenomeni di dilavamento superficiale si prevede inerbimento con idrosemina.

Per le alberature esistenti si prevedono opere di manutenzione straordinaria e sistemi di salvaguardia con potature e verifiche fitosanitarie. Per i soggetti localizzati in ambiti interessati dal cantiere si prevedono forme di protezione con dispositivi idonei alle diverse situazioni.

In generale su tutte le aree da sistemare a verde verranno effettuate lavorazioni del terreno ed eventuali miglioramenti agronomici laddove risultassero necessari.

5.3 IL NUOVO BACINO D’ACQUA

Il nuovo specchio d’acqua si colloca ad una quota superiore (-5.00) rispetto al lago di cava esistente (-8.00); raccoglie le acque piovane della zona, ma per il mantenimento del livello dell’acqua, pesca direttamente le acque dal lago esistente attraverso una pompa con vasca di accumulo.

La pompa permette inoltre il riciclo e la movimentazione dell’acqua all’interno del bacino; l’ossigenazione, e quindi la generale qualità dell’acqua, è garantita da un sistema di cascatelle che provvedono anche ad un migliore raccordo altimetrico alle quote del terreno circostante e ad un interessante effetto scenografico.

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Lo specchio d’acqua ha forma organica definita da un elemento di contenimento e delimitazione duro, realizzato con una lamina in acciaio Cor-ten, adatto a segnare in modo netto tale conformazione delle sponde.

Per l’aspetto della sicurezza, lungo il bordo lago saranno presenti fasce di Iris (Iris germanica” e Iris pseudacorus) alternate a fasce arbustive che serviranno da protezione e da delimitazione in modo che la lamina in acciaio Cor-ten non sia in alcun modo elemento di pericolo.

La profondità massima è di cm 150 nella zona centrale, mentre le zone a livelli crescenti hanno profondità di cm 30 con salti di quota realizzati con analogo materiale metallico.

Per l’impermeabilizzazione del fondo si prevede l’impiego di telo bentonitico posato su sottofondo compattato, fissato dall’elemento metallico di contenimento e coperto da un sottile strato di ghiaia nelle zone meno profonde.

Al fine di favorire la formazione di microhabitat naturali e in particolare l’insediamento e lo sviluppo di una fauna ittica il più possibile variegata si prevede la formazione, sul fondo dello specchio d’acqua, di zone protette: accumuli di materiale ghiaino-terroso disposti a mezzaluna, in modo tale da formare zone riparate rispetto al flusso della corrente, valorizzate e integrate con idonee piante acquatiche.

5.4 LE SPECIE VEGETALI

Per la scelta delle specie da inserire nell’area del nuovo Parco, sono state seguite le indicazioni dettate dal “Regolamento comunale del verde urbano privato e pubblico e delle aree incolte” del Comune di Rimini – Settore ambiente e sicurezza (approvato con Deliberazione di C.C. n° 76 del 27.03.2001 esaminata senza rilievi dal Co.Re.Co. nella seduta del 11.04.2001).

In particolare nell’ Allegato C: “Specie arboree ed arbustive utilizzabili nei Comuni costieri dell’Emilia Romagna, zona litoranea di terza Linea” si trovano elencate le specie vegetali, arboree ed arbustive, caratterizzate da un alto valore ecologico – ornamentale, particolarmente adatte alla tipologia di ambiente in cui andranno a collocarsi, ambiente classificato di Terza Linea, dove con tale termine si identifica tutta l’area retrostante agli stabilimenti balneari con distanza superiore ai 300m. (Art. 9 - Nuovi impianti e sostituzioni).

Le specie vegetali scelte richiamano la flora esistente, rappresentando un episodio di continuità ambientale ed ecologica, arricchendo l’area con essenze caratterizzate da fioriture e particolari colorazioni autunnali, anche in modo da rendere il Parco vitale e fruibile in tutte le stagioni.

Oltre al trapianto di soggetti arborei presenti in corrispondenza della conca di progetto, i soggetti arboreo-arbustivi che andranno ad arricchire la varietà del Parco Ausa, favorendo l’inserimento paesaggistico del Nuovo Palacongressi, saranno:

Pinus pinea (pino domestico) Quercus ilex (leccio) Populus alba (pioppo bianco) Salix alba (salice bianco) Quercus cerris (cerro)

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Quercus petraea (rovere) Prunus avium (ciliegio selvatico) Cercis siliquastrum (albero di Giuda) Ligustrum lucidum (ligustro) Cornus sanguinea (corniolo) Salix caprea (Salicone) Populus nigra ‘italica’ (Pioppo cipressino) Ligustrum vulgare (Olivella) Cornus mas (Corniolo) Arbutus unedo (Corbezzolo) In particolare per l’impianto di alberature sviluppate si prevede la formazione di buche

di impianto di dimensioni cm 100 x 100 x 70 riempite con terreno locale nelle aree già a verde e con terreno vegetale di riporto nelle aree oggetto di opere di sbancamento. Idoneo trattamento sarà effettuato per l’impianto di arbusti riducendo la buca di impianto ad un volume di cm 50 x 50 x 50.

Le alberature saranno ancorate al suolo con pali tutori in legno opportunamente fissati al fusto con legacci elastici per evitare successivi danni al fusto.

Tutte le superfici arbustive saranno opportunamente coperte da pacciamatura in corteccia di conifera o materiale analogo, al fine di ridurre l’evapotraspirazione e lo sviluppo di specie infestanti

5.5 I PERCORSI E LE OPERE DI COMPLETAMENTO

Un altro significativo aspetto nello sviluppo progettuale è la valorizzazione della connessione ciclo-pedonale con il disegno di percorsi che, by-passando il traffico veicolare, si collegano a quelli esistenti attorno al lago di cava e alla nuova pista ciclabile su Via della Fiera consentendo così la continuità fino al mare e l’integrazione del nuovo parco di progetto con l’esistente parco di cava in maniera organica.

La sinuosità dei percorsi si adatta al nuovo andamento planialtimetrico del sito, evitando pendenze inadatte alla fruibilità diffusa del parco.

Le tipologie di pavimentazioni di progetto sono conglomerato “natura” tipo Sacatrasparent per i percorsi principali e calcestre per quelli secondari.

I primi, in conglomerato “natura” tipo Sacatrasparent sono realizzati su sottofondo compattato di 25 cm, massetto in cls di cm 10 di spessore e soprastante tappetino di usura costituito da inerti provenienti da frantumazione confezionato a caldo con legante trasparente steso e compattato dello spessore di cm 5.

I secondi in calcestre sono realizzati su sottofondo compattato e due strati sovrapposti rispettivamente di cm 2 e 8 di graniglia calcarea a granulometria variabile. Per evitare fenomeni di dilavamento del calcestre, lungo le parti del percorso in pendenza, la pavimentazione in calcestre sarà realizzata su sottofondo compattato sul quale sarà posto un massetto in cls di cm 10 di spessore e uno strato di cm 2 di graniglia calcarea con pezzatura 1-3 mm.

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Per il drenaggio delle acque meteoriche dei percorsi si prevedono idonee pendenze trasversali verso le aree a verde e canalette rinverdite laterali nelle quali vengono convogliate anche le acque di scorrimento superficiale dei pendii a prato.

Nella zona del lago di cava, collocata a Sud, e del relativo parco, è prevista la riqualificazione della vegetazione esistente con interventi di manutenzione straordinaria ed integrazione con specie igrofile che aiutino il consolidamento e la messa in sicurezza delle sponde, in particolare verrà consolidata la sponda nord con una palificata avente le medesime caratteristiche di quelle già presenti nella sponda sud del lago; in questo modo si provvede anche alla loro fruibilità concentrata in una banchina curvilinea realizzata in legno, collegata al sistema dei percorsi con una scalinata in legno e calcestre.

La vegetazione sviluppatasi naturalmente lungo la sponda, Salix spp.e Tipha sarà oggetto di interventi di manutenzione straordinaria, con selezione delle specie invasive ed integrazione con specie igrofile idonee ad accrescere la biodiversità locale.

Per il completamento del parco saranno posizionate delle panchine e dei gazebo attrezzati.

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6. ESECUZIONE DEI LAVORI

L’opera da realizzare è ubicata in una zona centrale della città e in particolare interessa una delle vie più importanti per il collegamento mare-monte.

Poiché i tempi per le lavorazioni, come si evince dal cronoprogramma, ammontano a poco più di un anno, sarà necessario organizzare il cantiere in maniera tale da garantire il traffico veicolare su via della Fiera se pure con alcune limitazioni.

A tale proposito si prevede la deviazione del traffico su una viabilità provvisoria, come si evince dalla Planimetria di cantiere (tavola PD T 006), lasciando quindi la possibilità di eseguire i lavori di scavo relativi alla formazione del parco ed ai lavori in via della Fiera, fino al ripristino della agibilità della stessa una volta ultimato il nuovo ponte.

Prima di iniziare i lavori sarà comunque indispensabile eseguire una serie di opere provvisionali necessarie alla gestione dei numerosi sottoservizi presenti sotto via della Fiera, a garanzia della continuità dei servizi di fornitura, tra cui alcuni fondamentali quali acqua, gas e telefono a gran parte della città di Rimini.

Per quanto concerne Telecom, lungo via Della Fiera è presente la dorsale principale

che è costituita da cavi telefonici multicoppia e fibre ottiche. Nell’area dove verrà realizzato il ponte in corrispondenza del parco tale dorsale interferirà con le lavorazione per cui dovrà essere provvisoriamente spostata al di fuori dell’area di intervento per poi essere ricollocata nella posizione originaria a lavori ultimati.

Le tubazioni e i pozzetti necessari allo spostamento di tale sottoservizio saranno posati dal lato in cui si creerà la deviazione del traffico veicolare durante l’esecuzione del ponte e andranno a collegarsi con le infrastrutture esistenti a monte e a valle dell’intervento.

Per quanto concerne la rete gas esistente lungo il tratto di via della Fiera interessato

dall’intervento, sono presenti due condotte di cui una di media e l’altra di bassa pressione. Come già descritta al punto 3.3 per consentire i lavori di costruzione del ponte, dovrà essere provvisoriamente spostata al di fuori dell’area di intervento solo la tubazione di media pressione, per poi essere ricollocata nella posizione originaria a lavori ultimati.

L’attuale tubazione del gas in B.P. esistente nel tratto del ponte, sarà eliminata e non sarà più ricostruita. Questo potrà avvenire solo dopo aver provveduto alla realizzazione delle due nuove condotte dalla cabina di riduzione a via della Fiera passando da via del Centino.

Per quanto concerne la rete idrica, esistente lungo il tratto di via Della Fiera

interessato dall’intervento, sono presenti due condotte di cui una del diametro di mm 100 e l’altra del diametro di mm 550. Per quanto riguarda lo spostamento della condotta DN 100 non si rilevano particolari difficoltà, mentre per quella del diametro 550 mm, date le considerevoli dimensioni e l’importanza che riveste la condotta stessa, si stanno valutando con l’Ente Erogatore le modalità d’intervento più adatte per limitare i disagi all’utenza.