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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Repubblica Italiana - Regione Siciliana SECONDO CIRCOLO DIDATTICO “GIOVANNI XXIII” di PATERNÒ (CT) CTEE06800N Via Vulcano, 12 – 95047 Paternò (CT) Codice Fiscale 80013160876 Tel 095 841054 /Fax 095 841054 e-mail [email protected] www.2circolopatern.gov.it pec [email protected] Piano per l’Inclusione 2017/18 approvato nel CdD del 22/06/2017 (verbale n. 12) PREMESSA Il presente documento intende agire nell’ottica del passaggio da una logica dell’integrazione delle diversità, statica ed assimilazionista, ad una logica dell’inclusione dinamica, intesa, quindi, come un processo che riconosca la rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. Accogliendo i suggerimenti dell’Index per l’inclusione, ci prefiggiamo l’obiettivo generale di trasformare il tessuto educativo del nostro istituto creando: 1. Culture inclusive (costruendo una comunità sicura ed accogliente, cooperative e stimolante, valorizzando ciascun individuo ed affermando valori inclusive condivisi e trasmessi a tutti: personale della scuola, famiglie, studenti); 2. Politiche inclusive (sviluppando la scuola per tutti: una scuola in cui la selezione del personale e le carriere sono trasparenti, ove tutti i nuovi insegnanti e alunni sono accolti, vengono aiutati ad ambientarsi e vengono valorizzati; organizzando il sostegno alla diversità, attraverso azioni coordinate ed attraverso attività di formazione che sostengano gli insegnanti di fronte alle diversità); 3. Pratiche inclusive (coordinando l’apprendimento e progettando le attività formative in modo da rispondere alle diversità degli alunni; mobilitando risorse: incoraggiando gli alunni ad essere attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro educazione, valorizzando anche le conoscenze e le esperienze fuori dalla scuola, mettendo in rete le risorse della scuola, della famiglia, della comunità). L’intento generale è, dunque, quelli di allineare la “cultura” del nostro istituto alle continue sollecitazioni di un’utenza appartenente ad un tessuto sociale sempre più complesso e variegato e, contemporaneamente, di attivare concrete pratiche educative che tengano conto delle più aggiornate teorie psico-pedagogiche e delle recenti indicazioni legislative regionali, nazionali e comunitarie riguardanti l’inclusione. Si tratta di non raggiungere un generico principio di tolleranza della diversità ma, piuttosto, di affermarle mettendole al centro dell’azione educative, trasformandole così in risorse per l’intera comunità scolastica. Tutto ciò sarà possibile se cercheremo di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento ed alla partecipazione, attraverso l’attivazione di facilitatori e la rimozione di barriere, come suggerito dal Sistema di Classificazione della Disabilità ICF (International Classification of Funtioning, Disability

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Repubblica Italiana - Regione Siciliana

SECONDO CIRCOLO DIDATTICO “GIOVANNI XXIII” di PATERNÒ (CT)

CTEE06800N

Via Vulcano, 12 – 95047 Paternò (CT) Codice Fiscale 80013160876 Tel 095 841054 /Fax 095 841054 e-mail [email protected] www.2circolopatern.gov.it pec [email protected]

Pianoperl’Inclusione2017/18approvatonelCdDdel22/06/2017(verbalen.12)

PREMESSAIlpresentedocumentointendeagirenell’otticadelpassaggiodaunalogicadell’integrazionedellediversità,staticaedassimilazionista,adunalogicadell’inclusionedinamica,intesa,quindi,comeunprocessochericonoscalarilevanzadellapienapartecipazioneallavitascolasticadapartedituttiisoggetti.Accogliendoisuggerimentidell’Indexperl’inclusione,ciprefiggiamol’obiettivogeneraleditrasformareiltessutoeducativodelnostroistitutocreando:

1. Cultureinclusive(costruendounacomunitàsicuraedaccogliente,cooperativeestimolante,valorizzandociascunindividuoedaffermandovaloriinclusivecondivisietrasmessiatutti:personaledellascuola,famiglie,studenti);

2. Politiche inclusive (sviluppando la scuola per tutti: una scuola in cui la selezione delpersonaleelecarrieresonotrasparenti,ovetuttiinuoviinsegnantiealunnisonoaccolti,vengono aiutati ad ambientarsi e vengono valorizzati; organizzando il sostegno alladiversità,attraversoazionicoordinateedattraversoattivitàdiformazionechesostenganogliinsegnantidifronteallediversità);

3. Pratiche inclusive (coordinando l’apprendimento e progettando le attività formative inmododarispondereallediversitàdeglialunni;mobilitandorisorse:incoraggiandoglialunniadessereattivamentecoinvoltiinogniaspettodellaloroeducazione,valorizzandoancheleconoscenzeeleesperienzefuoridallascuola,mettendoinretelerisorsedellascuola,dellafamiglia,dellacomunità).

L’intento generale è, dunque, quelli di allineare la “cultura” del nostro istituto alle continuesollecitazionidiun’utenzaappartenenteaduntessutosocialesemprepiùcomplessoevariegatoe,contemporaneamente, di attivare concrete pratiche educative che tengano conto delle piùaggiornate teorie psico-pedagogiche e delle recenti indicazioni legislative regionali, nazionali ecomunitarieriguardantil’inclusione.Sitrattadinonraggiungereungenericoprincipioditolleranzadella diversità ma, piuttosto, di affermarle mettendole al centro dell’azione educative,trasformandolecosìinrisorseperl’interacomunitàscolastica.Tutto ciò sarà possibile se cercheremo di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento ed allapartecipazione,attraversol’attivazionedifacilitatorielarimozionedibarriere,comesuggeritodalSistemadiClassificazionedellaDisabilità ICF (InternationalClassificationofFuntioning,Disability

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and Health, 2001) sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tale Sistemaclassificalostatodisaluteedisabilitàattraversoquattro“categorie”(funzionicorporee,strutturecorporee, partecipazione e attività; condizioni ambientali), variabili che, se considerate nel loroinsieme, ci danno un quadro più ricco della persona che va oltre la semplice distinzioneabile/disabileechetienecontodelfattocheognistudente,inunospecificomomentodellasuavita,può essere portatore di bisogni educative speciali, intesi anche nell’accezione positiva delleeccellenze.Secondo l’ICF il bisogno educativo speciale (BES) rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva difunzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo, indipendentemente dall’eziologia, chenecessitadieducazionespecialeindividualizzata.Occorre,quindi,abbandonareilriferimentoaiBEScomeadun’areadiminoranzachehabisognodiessereintegratadallamaggioranza“normale”eritenere,piuttosto,cheladisabilitàelosvantaggiononsianosolo“dentro”alragazzomasianoilprodottodellasuarelazioneconilcontestoculturaleesociale.Una vera attenzione verso l’inclusione scolastica dovrebbe evitare la creazione di categorie esottocategorie etichettanti ed avviare una profonda riflessione sulle tematiche educativo-didattiche, sugli stili d’insegnamento, sulle scelte metodologiche, sulla gestione della relazioneeducativa,sullosviluppodell’intelligenzaemotiva,sugliapproccicurricolari.Infineèbenericordarechedareattenzioneaibisognieducativispecialinonvuoldireabbassareillivellodelleattesenegliapprendimenti,mapermettereatutti lapienaespressionedellepropriepotenzialitàgarantendoilpienorispettodell’uguaglianzadelleopportunità.NORMATIVADIRIFERIMENTO

ü Artt.3,33e34dellaCostituzioneItaliana“Tuttiicittadinihannoparidignitàsocialeesonoeguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, diopinionipolitiche,dicondizionipersonaliesociali….Ècompitodellarepubblicarimuoveregliostacoli…cheimpedisconoilpienosviluppodellapersonaumana”;“L’arteelascienzasonolibereeliberoneèl’insegnamento”;“Lascuolaèapertaatutti…”;

ü Legge 517/1977: abolizione delle classi differenziali, garanzia al diritto di istruzionedell’alunnoconhandicap,istituzionedell’insegnamentodisostegno,modalitàdiraccordotrascuolaeservizisanitari;modificadeisistemidivalutazioneedarticolazioneflessibiledelleclassi.

ü Legge104/1992:coinvolgimentodellevarieprofessionalitàeducative,sanitarie,socialiinunprogetto formativo individualizzato, redazionedidiagnosi funzionale (ASL) eprofilodinamico funzionale (equipe multidisciplinare), istituzione del piano educativoindividualizzato(PEI).

ü Legge53/2003:principiodellapersonalizzazionedell’apprendimento.

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ü Legge59/2004:IndicazioneNazionaliperiPianidiStudioPersonalizzati.ü Legge170/2010:riconoscimentodeidisturbispecificidell’apprendimentoedistituzionedel

pianodidattipersonalizzato(PDP)conindicazioniprecisesuglistrumenticompensativielemisuredispensative.

ü Direttiva 27 dicembre 2012: strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativispeciali;organizzazioneterritorialeperl’inclusionescolastica.

ü CircolareMIURn.8del6marzo2013.ü NotaMIURprot.1551del27giugno2013Pianoannualeperl’inclusività–DirettivaMIUR

27dicembre2012eCMn.8/2013.ü BozzadiCircolareMIURdel20settembre2013:strumentid’interventoperalunniconBES.

Chiarimenti.La direttiva e le successive circolari e note di chiarimento, delineano e precisano la strategiainclusivadellascuolaitaliana,alfinedirealizzarepienamenteildirittoall'apprendimentopertuttiglialunnieglistudentiinsituazionedidifficoltà.Siridefinisceecompletailtradizionaleapproccioall'integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo diinterventoediresponsabilitàdituttalacomunitàeducanteall'interaareadeibisognieducativispeciali(BES),dasancireannualmenteattraversolaredazionedelpianoannualeperl'inclusività.LadirettivaestendepertantoatuttiglistudentiindifficoltàildirittoallaPersonalizzazionedell'apprendimento,richiamandosiespressamenteaiprincipiEnunciatidallalegge53/2003.INDIVIDUALIZZAZIONEEPERSONALIZZAZIONEÈ opportuno osservare che la Legge 170/2010 insiste più volte sul tema della didatticaindividualizzataepersonalizzatacomestrumentodigaranziadeldirittoallostudio,conciòlasciandointenderelacentralitàdellemetodologiedidattiche,enonsolodeglistrumenticompensativiedellemisuredispensative,perilraggiungimentodelsuccessoformativodeglialunniconDSA.“Individualizzato”èl’interventocalibratosulsingolo,anzichésull’interaclasseosulpiccologruppo,chediviene“personalizzato”quandoèrivoltoadunparticolarediscente.Più in generale – contestualizzandola nella situazione didattica dell’insegnamento in classe –l’azioneformativaindividualizzataponeobiettivicomunipertuttiicomponentidelgruppo-classe,maèconcepitaadattandolemetodologieinfunzionedellecaratteristicheindividualideidiscenti,conl’obiettivodiassicurareatuttiilconseguimentodellecompetenzefondamentalidelcurricolo,comportandoquindiattenzionealledifferenzeindividualiinrapportoadunapluralitàdidimensioni.L’azione formativapersonalizzataha, inpiù, l’obiettivodidareaciascunalunno l’opportunitàdisvilupparealmegliolepropriepotenzialitàe,quindi,puòporsiobiettividiversiperciascundiscente,essendostrettamentelegataaquellaspecificaedunicapersonadellostudenteacuicirivolgiamo.

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Sipossonoquindiproporreleseguentidefinizioni.Ladidatticaindividualizzataconsistenelleattivitàdirecuperoindividualechepuòsvolgerel’alunnoperpotenziaredeterminateabilitàoperacquisirespecifichecompetenze,anchenell’ambitodellestrategie compensative e del metodo di studio; tali attività individualizzate possono essererealizzatenellefasidilavoroindividualeinclasseoinmomentiadessededicati,secondotutteleformediflessibilitàdellavoroscolasticoconsentitedallanormativavigente.Ladidatticapersonalizzata,invece,anchesullabasediquantoindicatonellaLegge53/2003enelDecretolegislativo59/2004,calibral’offertadidattica,elemodalitàrelazionali,sullaspecificitàedunicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe,considerandoledifferenzeindividualisoprattuttosottoilprofiloqualitativo;sipuòfavorire,così,l’accrescimentodeipuntidiforzadiciascunalunno,losviluppoconsapevoledellesue“preferenze”e del suo talento. Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didatticapersonalizzatasisostanziaattraversol’impiegodiunavarietàdimetodologieestrategiedidattiche,talidapromuoverelepotenzialitàeilsuccessoformativoinognialunno:l’usodeimediatorididattici(schemi, mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degliinterventisullabasedeilivelliraggiunti,nell’otticadipromuovereunapprendimentosignificativo.La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina dunque, per l’alunno e 2lostudente con DSA E BES, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi diapprendimento.TIPOLOGIEDIBES

1. Alunnidisabili(legge104/1992);2. Alunni con disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici (legge

170/2010). Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specificidell'apprendimento (DSA), anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, dellacoordinazionemotoria,ricomprendendo–perlacomuneoriginenell'etàevolutiva–anchequelli dell'attenzione e dell'iperattività, mentre il funzionamento Intellettivo limite(Quozienteintellettivoda70a85)vieneconsideratouncasodiconfinetraladisabilitàeildisturbospecifico.

Ledifferentiproblematiche,ricompreseneidisturbievolutivispecifici,nonvengonocertificateaisensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misureprevistedallastessaleggequadro,etraqueste,all'insegnantedisostegno.Lalegge170/2010,atalpunto,rappresentaunpuntodisvoltapoichéapreundiversocanaledicuraeducativa,concretizzandoiprincipidipersonalizzazionedeipercorsidistudioenunciatinellalegge53/2003,nellaprospettivadella“presaincarico”dell'alunnoconBESdapartediciascundocente

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curricolareedituttoilteamdidocenticoinvolto,nonsolodall'insegnanteperilsostegno,chetral'altroèconsideratodisostegnoall'interaclasse.Alunniconsvantaggiosocialeeculturale;ladirettiva,ataleproposito,ricordachetalitipologiediBESdovrannoessereindividuatesullabasedielementioggettivi(comeades.unasegnalazionedeglioperatorideiservizisociali),ovverodibenfondateconsiderazionipsicopedagogicheedidattiche.Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla nonconoscenzadellalinguaitaliana–peresempioalunnidioriginestranieradirecenteimmigrazione–èparimentipossibileattivarepercorsiindividualizzatiepersonalizzati,oltrecheadottarestrumenticompensativiemisuredispensative (adesempiodalla letturaadaltavoceedalleattivitàove laletturaèvalutata, lascritturavelocesottodettatura,ecc.). Intalcasosiavràcuradimonitorarel'efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario.Pertanto,adifferenzadellesituazionididisturbodocumentatedadiagnosi,lemisuredispensative,neicasisoprarichiamati,avrannocaratteretransitorioeattinenteaspettididattici,privilegiandodunque le Strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati più che strumenticompensativiemisuredispensative.Alunni con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perchéappartenentiaculturediverse.L'areadellosvantaggioscolasticoapparequindimoltopiùampiadiquellariferibileesplicitamentealla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di specialeattenzioneperunavarietàdiragioni.Qualsiasialunnopuòincontrarenellasuavitaunasituazionechegli creabisognieducativi speciali;dunqueèunacondizioneche riguarda tuttiea cui siamotenuti, deontologicamente e politicamente, a rispondere in modo adeguato e individualizzato.L'offertaformativadellascuoladeveprevedere,nellaquotidianitàdelleazionidacompiere,degliinterventidaadottareedeiprogettidarealizzare,lapossibilitàdidarerispostediverseaesigenzeeducativedifferenti.Intalsenso,lapresenzadiAlunnidisabilioindifficoltànonèunincidentedipercorso,un'emergenzadapresidiare,mauneventoperilqualeilsistemasiriorganizza,avendogià previsto, al suo interno, forme di flessibilità o adattamenti in grado di rispondere alle varierichiesteeducative.DESTINATARIDELPAISono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con bisognieducativispecialicomprendenti:

ü disabilità(aisensidellaLegge104/92)ü disturbievolutispecifici(Legge170/2010);ü alunniconsvantaggiosocio-economico;

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ü svantaggiolinguisticoe/oculturale.DefinizionediBisognoEducativoSpecialeUnbisognoeducativospecialeèunadifficoltàchesievidenziainetàevolutivanegliambitidivitadell’educazione e/o apprenditivo. Simanifesta come funzionamentoproblematico in terminedidanno, ostacolo o stigma sociale; necessita di un Piano Educativo individualizzato e/opersonalizzato.La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o perdeterminati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici,fisiologicioanchepermotivipsicologici,sociali,rispettoaiqualiènecessariochelescuoleoffranoadeguataepersonalizzatarisposta”.È importante sottolineare che il processod’inclusionenella scuolapuòavvenire realmente soloquando condiviso da tutto il personale coinvolto. Inoltre, in presenza di studenti con BES, ènecessario in primo luogo avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e dellerisorse/strategienecessarieperoperare.Occorreformalizzarecompitieprocedure, inmodochetutticooperinoalraggiungimentodiunesitopositivo.TipologiedialunniconBisogniEducativiSpecialiComeemersodallarilevazioneiningressoeffettuatadaiteamdeidocentisullabasediunaschedadirilevazionemessaapuntodalGLI,complessivamentenell’Istitutovisono:

ü n.34alunnicondisabilitàcertificata;ü n.1 alunni con bisogni educativi speciali (D.S.A, e area svantaggio - il numero è da

aggiornaredopoilmonitoraggiodellavalutazioneinizialedellecompetenze);paricomplessivamenteal4,4%deglialunni.AlunnicondisabilitàAll’iniziodell’anno scolastico, inbasealleesigenzeemerse, si individuano ledisciplineo le areedisciplinari incui intervenire. Ildocentespecializzatocura i rapporticon igenitoriecon l’ASPdiriferimento;redige,congiuntamenteconglioperatoridelserviziosanitarioterritoriale,conigenitorie ilconsigliodiclasse, ilPEIedilPDF;partecipaaiG.L.H.O.,aiG.L.H.d’IstitutoealleriunionidelGruppodiLavoroperl’Inclusione;allafineriferisceilsuooperatoinunarelazionefinale.SceltemetodologicheAll’internodelleclassiincuisonopresentialunnicondisabilità,siadottanostrategieemetodologiefavorentil’inclusioneeillavorodigruppo,comel’apprendimentocooperativo,iltutoring,leattivitàlaboratoriali.

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VerificaevalutazioneGli alunni diversamente abili sono valutati in base ai descrittori e al documento di valutazioneindividualizzati.Leverifiche,oraliescritte,concordateconidocenticurriculari,possonoprevederetempipiùlunghidiattuazione.Individualizzazionedeipercorsid’apprendimentoNella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitanol’autonomia personale, sociale e didattica, limitando, per quanto possibile, la dipendenzadell’alunnodaldocenteperleattivitàdisostegno.Nelcasodiadozionediprogrammazionedifferenziatasisvilupperannotuttiiraccordipossibiliconlaprogrammazionedellaclasse,inmododafavorirel’inclusionedell’alunno.Continuitàeducativo-didatticaL’Istituto considera la continuità educativo-didattica come fattore facilitante il processo diapprendimentodell’alunnocondisabilitàeperquestosicreanolecondizioniaffinchél’insegnanteperleattivitàdisostegnoassegnatoadunaclassepermanga,perquantopossibile,anchenegliannisuccessivi.AlunnicondisturbispecificiGli alunni con disturbi specifici che non rientrano nelle categorie stabilite dalla legge 104/92possonousufruirediunpianodistudipersonalizzatoedellemisureprevistedallalegge170/2010.Taleleggedisponecheleistituzioniscolastichegarantiscono“l’usodiunadidatticaindividualizzatae personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio, introducendo strumenticompensativiemisuredispensative.Gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) hanno competenze intellettive nellanormaoancheelevate,ma–perspecificiproblemipossonoincontraredifficoltàascuolaedevonoessere aiutati quindi a realizzare pienamente le loro potenzialità. I disturbi specificidell’apprendimentosonoiseguenti:

ü Dislessiaü Disgrafiaü Disortografiaü Discalculia“Alcunetipologiedidisturbi,nonesplicitatinellalegge170/2010,dannodiritto

adusufruiredellestessemisureiviprevisteinquantopresentanoproblematichespecificheinpresenzadicompetenzeintellettivenellanorma”(Direttivadicembre2012).

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Rientranoinquestacategoriaglialunnichepresentano:ü Deficitdellinguaggio.ü Deficitdelleabilitànonverbali.ü Deficitnellacoordinazionemotoria.ü Deficitdell’attenzione.ü Funzionamentocognitivolimite.ü Disturbodellospettroautisticolieve(qualoranonprevistodallalegge104).

AdempimentidelteamdeidocentiIlteamdeidocenti,qualoraravvisidifficoltànelpercorsoscolasticodell’alunnononriconducibiliadordinariadifficoltàdiapprendimentoechepossonoesserericonducibiliadisturbievolutivispecifici,informalafamiglia,affinchéprovvedaagliopportuniaccertamenti.Successivamente il team dei docenti prende in esame eventuale documentazione clinica e/ocertificazionepresentatadallafamiglia.PredisposizionedelPianoDidatticoPersonalizzatoIl team dei docenti predispone gli interventi di inclusione, assumendosi la responsabilitàpedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonchéprogettazioniestrategiedidattiche-educativecalibratesuglistandardattesiperlecompetenzeinuscita.Inpresenzadicertificazionecheattestaildirittodell’interessatoadavvalersidellemisureprevistedallaLegge170/2010(leggesuiDSA),ilteamdeidocentiètenutoaredigereilP.D.P.In presenza di studenti caratterizzati da disturbi clinicamente fondati, diagnosticabili ma nonricadentinelleprevisionidellaL.104/92odellaL.170/2010èopportunoredigereilP.D.P.:ilteamdeidocentipuòdecidereseformulareononformulareilP.D.P.,maètenutoamotivareperiscrittoleragioniperlequali,purinpresenzadidiagnosi,nonritienedidoverredigereilPiano.Èrimessaparimentialladecisione,motivataeverbalizzata,delteamladecisionediricorrereomenoalla redazione del P.D.P. per tutti quei casi che si pongono oltre l’ordinaria difficoltà diapprendimento,purinassenzadidiagnosiodicertificazione.LarilevazionediunameradifficoltàdiapprendimentonondovrebbeindurreallacompilazionedelP.D.P.IlcoordinatorediclassepuòchiederelaconsulenzadelGLI.La famiglia collabora alla stesura PDP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo. Ilteamdeliberal’attivazionedelpercorsoindividualizzato

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DocumentazioneIl coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere consegnata alDirigenteScolastico,cheprendevisionedelPDPelofirma.MonitoraggioIldocenteprevalenteinformailreferentedelGLIdelpercorsodiinclusioneattivato.IlmonitoraggiodelPDPsaràeffettuatoduranteiConsiglidiinterclasseedurantegliincontridelgruppodilavoroperl’inclusione.ValutazioneIlteamdeidocentiassumelaresponsabilitàpedagogico-didatticaaifinivalutativi.Alunniconsvantaggiosocio-economico,linguisticoe/oculturaleTalitipologiediBESdovrannoessereindividuatesullabasedielementioggettivicome,adesempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure ben fondate considerazionipsicopedagogicheedidattiche.Pertalecategoriagliinterventidovrannoesseremessiinattoperiltempostrettamentenecessarioehannocarattere“transitorio”privilegiandostrategiedidattiche.Lemetodologieelestrategiedidattichedevonoesserevoltea:

ü Utilizzare una didattica interattiva, coinvolgente e supportata da adeguati mediatorididattici,soprattuttomultimediali.

ü Favorirelaco-evoluzionenell’apprendimento.ü Sviluppareformediapprendimentocooperativo.ü Sviluppareformediapprendimentotrapari(tutoring).ü Ricorrereaformediapprendimentoattivo.ü Sfruttare ipuntidi forzadiciascunalunno,adattando icompitiaglistilideglistudentie

dandovarietàeopzionineimaterialienellestrategied’insegnamento.ü Utilizzaremediatorididatticidiversificati(mappe,schemi,immagini).ü Collegarel’apprendimentoalleesperienzeealleconoscenzepregressedeglistudenti.ü Favorire l’utilizzazione immediata e sistematica delle conoscenze e abilità, mediante

attivitàlaboratorialeü Sollecitare la rappresentazione di idee sotto forma di mappe, dautilizzarecome

facilitatoriproceduralinellaproduzionediuncompito.ü Farlevasullamotivazioneadapprendere.ü Sviluppareunadidatticametacognitiva.ü Favorirel’autostima.

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GLI(GruppodiLavoroperl’Inclusione)IlGLHIvieneaffiancatodalGLI,coordinatodaDirigentescolastico;nefannopartetuttelerisorsespecificheedicoordinamentopresentinellascuola:funzionistrumentali, insegnantidisostegno,AEC;assistentiallacomunicazione,docenti“disciplinari”conesperienzae/oformazionespecificaocon compitidi coordinamentodelle classi, genitori edesperti istituzionali oesterni in regimediconvenzioneconlascuola.IlGLIsvolgefunzioniinterneedesterneallascuola,relativeatutteleproblematicheriferiteaiBESedelabora,annualmente,ilPianoperl'inclusione.(PAI)PIANOANNUALEPERL’INCLUSIONEIl pianod'inclusione rivoltoagli alunni conbisognieducativi speciali, èparte integrantedelPOFd'istitutoesiproponedi:

ü Favorireunclimadiaccoglienzaeinclusioneneiconfrontideinuovistudentiedellelorofamiglie,delnuovopersonalescolastico.

ü Definirepratichecondivisetrascuolaefamiglia;ü Sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il

percorsodistudi;ü Favorireilsuccessoscolasticoeformativoeprevenireblocchinell'apprendimentodiquesti

studenti,agevolandonelapienainclusionesociale.ü Adottarepianidiformazionecheprevedanol'utilizzodimetodologiedidattichecreative;ü Promuoverequalsiasiiniziativadicomunicazioneedicollaborazionetrascuola,famigliaed

entiterritorialicoinvolti(comune,Asl,provincia,regione,entidiformazione,...);ü Definirebuonepratichecomuniall'internodell'istituto;ü Delineare prassi condivise di carattere: amministrativo e burocratico (documentazione

necessaria); comunicativo e relazionale (prima conoscenza); educativo–Didattico(assegnazioneAccoglienza,coinvolgimentodelconsigliodiclasse).

Ilpianoannualeperl‘inclusivitàè,quindi,unostrumentocheconsentealleistituzioniscolastichediprogettarelapropriaoffertaformativainsensoinclusivo,spostandol’attenzionedalconcettodiintegrazioneaquellodiinclusione.Ilconcettodiinclusioneattribuisceimportanzaalmododioperaresulcontesto,mentrecolconcettodiintegrazionel’azionesifocalizzasulsingolosoggetto,cuisiimputanodeficitolimitidivariogenereeacuisioffreunaiutodicaratteredidatticoestrumentaleperilsuperamentooilmitigamentodeglistessieperessereintegratonelsistema.Sitrattadiuncambiamentodiprospettivacheimponealsistema“scuola”unnuovopuntodivistachedeveessereelettoalineaguidadell’attivitàeducativo-didatticaquotidiana.

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IlSecondoCircoloDidattico“GiovanniXXIII”ritiene che, la programmazionee l’effettuazionedel percorsodidattico vada indirizzata verso lapersonalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi rispettando la peculiarità diapproccio,metodo,stileelivellodiapprendimentodituttiidiscentie,inparticolare,deiBES;Propone,quindi,che,perquantoattieneallospecificodidattico,siricorraa:

1. individualizzazione(percorsidifferenziatiperobiettivicomuni);2. personalizzazione(percorsieobiettividifferenziati);3. strumenticompensativi;4. misuredispensative;

utilizzatisecondounaprogrammazionepersonalizzataconriferimentoallanormativanazionalee/oalledirettivedelPTOF;siproponeuncongruoutilizzoeunimpiegofunzionaledellerisorseumane,finanziarie,strumentalie immateriali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (es. facilitatorelinguistico,psicologo,assistentieducatorioallapersona).PUNTIDICRITICITÀEPUNTIDIFORZADELP.A.I.Perl’attuazionediunaconcretapoliticadiinclusioneènecessarioriscontrareipuntidicriticitàeipuntidiforzaattualidellascuola.Adoggisiritienedidoversegnalare,perovviareladdovesianellapossibilità,iseguentiPuntidicriticità:

ü scarserisorsefinanziariepercorsidiformazionedelpersonale;ü tardivadisponibilitàdellerisorsefinanziarieannualiattraversolequaliattivareopportuni

interventidisostegno/integrativi;ü difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata,

informazionisufficientiutiliaprevedereeventualiBESperl’annoscolasticosuccessivo.Puntidiforza:

ü presenzadifunzionistrumentaliegruppidilavoro;presenzadiprogettispecifici.

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ParteI–analisideipuntidiforzaedicriticitàA. RilevazionedeiBESpresenti: Infanzia Primaria

1. disabilitàcertificate(Legge104/92art.3,commi1e3) 6 34

ü minorativista / /

ü minoratiudito / /

ü psicofisici 6 34

2. disturbievolutivespecifici / /

ü DSA / 2

ü ADHD/DOP / /

ü Borderlinecognitivo / /

ü Altro / /

3. svantaggio(indicareildisagioprevalente) / /

ü Socio-economico / /

ü Linguistico-culturale / /

ü Disagiocomportamentale/relazionale / /

ü Altro / /

Totali 6 36%supopolazionescolastica 2% 6,8%n.PEIredattidalGLHO 6 34n.diPDPredattidaiConsiglidiClasseinpresenzadicertificazionesanitaria / 2n.diPDPredattidaiConsiglidiClasseinassenzadicertificazionesanitaria / /

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ParteI–analisideipuntidiforzaedicriticitàB. Risorseprofessionalispecifiche Prevalentementeutilizzatein… Sì/No

Insegnantidisostegno

Attivitàindividualizzateedipiccologruppo

Attivitàlaboratorialiintegrate(classiaperte,laboratoriprotetti,ecc.)

AEC

Attivitàindividualizzateedipiccologruppo

Attivitàlaboratorialiintegrate(classiaperte,laboratoriprotetti,ecc.)

AssistentiallaComunicazione

Attivitàindividualizzateedipiccologruppo

Attivitàlaboratorialiintegrate(classiaperte,laboratoriprotetti,ecc.)

Funzionistrumentali/coordinamento SÌ

Referented’Istituto(disabilità,DSA,BES) ReferenteH,DSA,BES SÌ

Psicopedagogistieaffiniesterni/interni SÌ

Docentitutor/mentor NO

Altro /

Altro /

C.Coinvolgimentodocenticurricolari Attraverso Sì/No

Coordinatoridiclasseesimili

PartecipazioneaGLI SÌRapporticonfamiglie SÌTutoraggioalunni SÌProgettididattico-educativiaprevalentetematicainclusiva

Altro /

Docenticonspecificaformazione

PartecipazioneaGLI /Rapporticonfamiglie SÌTutoraggioalunni SÌProgettididattico-educativiaprevalentetematicainclusiva

Altro /

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Altridocenti

PartecipazioneaGLI SÌRapporticonfamiglie SÌTutoraggioalunni SÌProgettididattico-educativiaprevalentetematicainclusiva

NO

Altro / Attraverso Sì/No

D.CoinvolgimentopersonaleATAAssistenzaalunnidisabili SÌProgettidiinclusione/laboratoriintegrati

NO

Altro /

E.Coinvolgimentofamiglie

Informazione/formazionesugenitorialitàepsicopedagogiadell’etàevolutiva

Coinvolgimentoinprogettidiinclusione

Coinvolgimentoinattivitàdipromozionedellacomunitàeducante

Altro /

F. Rapporti con servizi socio-sanitari territoriali eistituzionideputateallasicurezza.RapporticonCTS/CTI

Accordidiprogramma/protocollidiintesaformalizzatisudisabilità

NO

Accordidiprogramma/protocollidiintesaformalizzatisudisagioesimili

NO

Procedurecondivisediinterventosulladisabilità

Procedurecondivisediinterventosudisagioesimili

NO

Progettiterritorialiintegrati NOProgettiintegratilivellodisingolascuola

RapporticonCTS/CTI NOAltro /

G.RapporticonprivatosocialeevolontariatoProgettiterritorialiintegrati NOProgettiintegratilivellodisingolascuola

NO

Progettialivellodiretidiscuole NO

H.Formazionedocenti

Strategieemetodologieeducativo-didattiche/gestionedellaclasse

Didatticaspecialeeprogettieducativo-didatticiaprevalentetematicainclusiva

Didatticainterculturale/ItalianoL2 SÌ

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Psicologiadell’etàevolutiva(compresiDSA,ADHD,ecc.)

Progettidiformazionesuspecifichedisabilità(autismo,ADHD,Dis.Intellettive,sensoriali…)

Altro /

I.Interventiinclusiviattuatiafavoredialunnicertificaticonleggequadro104/92Attivitàdiinclusione Puntidiforza Criticità

Attivitàdiaccoglienzadiistituto Incontri con le famiglie. Presenzadell’Equipe Multidisciplinare delterritorio. Presenza degli operatoridell’U.I.C..Accessibilitàdeidisabiliatuttiglispazi

È necessario un maggiorecoinvolgimentoesensibilizzazionedituttelefamiglie.

Predisposizione PEI e PDF concondivisione obiettivi educativi edidattici. Raccordo tra PEI e laprogettazionediclasse

Affinitànellacomposizionedeiteamdei docenti. Flessibilità didattica eapplicazionedistrategieinclusive.

Monte ore inadeguato rispetto alleesigenze didattico-educativedell’alunno

Visitediistruzioneconlaclasse Momenti di condivisione esocializzazioneconilgruppoclasse

Timoridapartedellefamiglie.

L.InterventiinclusiviattuatiafavoredialunnicertificaticonDSA

Attivitàdiinclusione Puntidiforza CriticitàStesuradelPDPdapartedeiconsiglidiclasse

Programmazione corso diformazione relativo agli alunni conBES.Professionalitàdeidocenti.

Adoggi,mancatoaggiornamentoperDSAdapartedeidocenti.

Laboratoriodiinformatica Presenza di spazi laboratoriali nellasedecentrale.

Assenza di spazi laboratoriali nellasede succursale. Assenza di reteLAN/WLANnellasedesuccursale.

Strumentazioneinformatica PresenzadiLIMintutteleclassidellasede centrale e di strumentazioneinformatica.

AssenzadiLIMnelleclassidellasedesuccursaleaseguitodiripetutifurti

M.Interventiinclusiviattuatiafavoredialunniconsvantaggioeconomico,linguisticoeculturale

Attivitàdiinclusione Puntidiforza CriticitàRealizzazionediattivitàinclusivee/ostesuraPDPdapartedelconsigliodiclasseafavoredialunniconsvantaggiosocio-economico;linguistico-culturale;comportamentale;relazionale

Professionalità dei docenti.Programmazione corso diformazionesualunniconBES.

Inesistenti/ridotte forme di sussidioda parte dei servizi sociali delComune a favore delle famiglie congraviproblemifamiliari.Mancanzadifacilitatori linguistici a fronte dialunninondimadrelingua.

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Sintesideipuntidiforzaedicriticitàrilevati*: 0 1 2 3 4Aspettiorganizzativiegestionalicoinvoltinelcambiamentoinclusivo XPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degliinsegnanti

X

Adozionedistrategiedivalutazionecoerenticonprassiinclusive; XOrganizzazionedeidiversitipidisostegnopresentiall’internodellascuola

XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, inrapportoaidiversiserviziesistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alledecisionicheriguardanol’organizzazionedelleattivitàeducative;

X

Sviluppodiuncurricoloattentoallediversitàeallapromozionedipercorsi formativiinclusivi;

XX

Valorizzazionedellerisorseesistenti X Acquisizioneedistribuzionedirisorseaggiuntiveutilizzabiliperla realizzazionedeiprogettidiinclusione

X

Attenzionededicataallefasiditransizionechescandisconol’ingressonel sistemascolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimentolavorativo.

X

Altro: Altro: *=0:perniente1:poco2:abbastanza3:molto4moltissimoAdattatodagliindicatoriUNESCOperlavalutazionedelgradodiinclusivitàdeisistemiscolastici

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ParteII–Obiettividiincrementodell’inclusivitàpropostiperilprossimoanno

AtalfinelaScuolaintende:

ü creareunambienteaccogliente;ü sostenerel’apprendimentoattraversounarevisionedelcurricolo,sviluppandoattenzioneeducativa

intuttalascuola;ü promuoverel’attivapartecipazionedituttiglistudentialprocessodiapprendimento;ü favorireneglialunnil’acquisizionediunatteggiamentocollaborativo;ü promuovereculturepoliticheepraticheinclusive,attraversounapiùstrettacollaborazionefratutte

lecomponentidellacomunitàeducante.

Propone,quindi,che,perquantoattieneallospecificodidattico,siricorreràa:

ü individualizzazione(percorsidifferenziatiperobiettivicomuni);ü personalizzazione(percorsieobiettividifferenziati);ü adozionedistrumenticompensativi;ü adozionedimisuredispensative;

utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale e/o alledirettivedelPTOF.Perl’annoscolastico2017/2018gliobiettiviprincipaliinmeritoalleprincipaliareediintervento,finalizzatiallariduzionedellebarrierechelimitanol’apprendimentoelapartecipazionesociale,sonosottoriportati.Aspettiorganizzativiegestionalicoinvoltinelcambiamentoinclusivo(chifacosa,livellidiresponsabilitànellepratichediintervento,ecc.)TraicompitidelGLIc’èanchel’elaborazionediunPianoAnnualeperl’inclusività(P.A.I.)–ComeprecisatonellenotaMIURn.1551del27/06/2013…“Nonèun‘documento’perchihabisognieducativispeciali,maèlostrumentoperunaprogettazionedellapropriaofferta formativa insenso inclusivo,è losfondoe il fondamentosulqualesviluppareunadidatticaattentaaibisognidiciascunonelrealizzaregliobiettivicomuni”.

ü DirigenteScolastico:promuoveiniziativefinalizzateall’ inclusione;esplicitacriterieprocedurediutilizzofunzionaledellerisorseprofessionalipresenti;

ü GLI: rilevazioniBESpresentinella scuola; rilevazione,monitoraggioevalutazionedel livellodi inclusivitàdellascuola;coordinamentostesuraeapplicazionediPianidiLavoro(PEIePDP);raccoltaecoordinamentodelle proposte formulate dalla Commissione BES; supporto al consiglio di interclasse/intersezione/teamdocenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive;collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. esplicitazione nel PTOF di un concreto impegnoprogrammaticoperl’inclusione;

ü Funzioni Strumentali: collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione;elaborazionediunapropostadiPAI(PianoAnnualeper l’inclusività)riferitoatuttiglialunniconBES,daredigerealterminediogniannoscolastico

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ü CommissioneBES:raccoltaedocumentazionedegli interventididattico-educativi;formulazionepropostedilavoroperGLI;elaborazionelineeguidaPAIdeiBES;raccoltaPianidiLavoro(PEIePDP)relativiaiBES.

ü Consigli di interclasse/intersezione/Teamdocenti: individuazione casi in cui sianecessaria eopportunal’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative edispensative;rilevazionedituttelecertificazioni.rilevazionealunniBESdinaturasocio-economicae/olinguistico-culturale; definizione di interventi didattico-educativi, strategie e metodologie; stesura eapplicazionePianodiLavoro(PEIePDP);collaborazionescuola-famiglia-territorio;

ü CollegioDocenti:supropostadelGLIdeliberadelPAI(mesedigiugno);ü Docenti curriculari: impegnoapartecipareadazionidi formazionee/oprevenzioneconcordateanchea

livelloterritoriale.

Adozionedistrategiedivalutazionecoerenticonleprassiinclusive

ü ValutazionedelPianoAnnualedell’Inclusione,initinere,monitorandopuntidiforzaecriticità.ü Formazionenellastrategiarazionale-emotivaasupportodeglistudenticondifficoltàdiapprendimentoe

nellagestionedelleproblematiche.ü Commissione BES: raccolta e documentazione sugli interventi didattico-educativi, consulenza ai colleghi

sullestrategie/metodologiedigestionedelleclassi,propostadistrategiedilavoroperilGLI.ü ElaborazionepropostadiPAIriferitoatuttiglialunniconBESalterminediogniannoscolastico.

Perquantoriguardalamodalitàdiverificaedivalutazionedegliapprendimentiidocentiterrannocontodeirisultatiraggiuntiinrelazionealpuntodipartenzaeverificherannoquantogliobiettivisianoriconducibiliailivelliessenzialidegliapprendimenti…

ü Relativamente ai percorsi personalizzati, i Consigli di interclasse/intersezione/team dei docenti,concorderannolemodalitàdiraccordoconledisciplineinterminidicontenutiecompetenze,individuandomodalitàdi verificadei risultati raggiunti prevedendoancheproveassimilabili, sepossibile, aquelledelpercorsocomune.

Organizzazionedeidiversitipidisostegnopresentiall’internodellascuolaDiversefigureprofessionalicollaboranoall’internodell’istituto:docentidisostegnocontitolaricongliinsegnantidiclasse. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni,attivitàlaboratorialicongruppi.Gliassistentiallacomunicazionefavorisconointerventieducativiperl’alunnocondisabilitàsensoriale.Referentiperi BES: due funzioni strumentali sull’area dell’integrazione dell’inclusione (scuola dell’infanzia, scuola primaria;secondariaprimogrado).

- Docenteconcompetenzepsicopedagogiche- Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali

all'inclusione:1. Attivitàlaboratoriali(learningbydoing)2. Attivitàperpiccologruppi(cooperativelearning)3. Tutoring4. Attivitàindividualizzata(masterylearning)diapprendimentosiaperglialunnicondisabilità,siaper

glialunniBESincorrelazioneconquelliprevistiperl’interaclasse.La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti,l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, lasuddivisione del tempo, l’utilizzo dimediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidispecifici.

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Damenzionarelanecessitàcheidocentipredisponganoidocumentiperlostudioopericompitiacasainformatoelettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer persvolgere leproprieattivitàdiapprendimento.Aquesto riguardo risultautileunadiffusaconoscenzadellenuovetecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formatoelettronico.Obiettivirelativialladidattica

- Utilizzosistematicodellenuovetecnologieedisoftwaredidattici- Saràfavoritaladidatticacooperative,l’apprendimentoattivoel’apprendimentotrapari(tutoring)- Progettoaccoglienza

Organizzazionedeidiversitipidisostegnopresentiall’esternodellascuola,inrapportoaidiversiserviziesistenti

- Utilizzooculatodellerisorseprofessionaliinbaseallaspecializzazione/esperienzanellediversetipologiedidisabilità.

- Utilizzodelleorenonfrontalideidocenticurricularidipostocomunetramitestesuradiprogettifinalizzatialrecuperodeglialunnicondifficoltàdiapprendimento.

- CoinvolgimentodeiC.T.I.eiC.T.S.,delleA.S.P.edeiCentridiAssistenzaTerritoriali.

Siauspicaunnumerocongruodirisorseprofessionali(docentispecializzatinelsostegno)Ruolodellefamiglieedellacomunitàneldaresupportoenelparteciparealledecisionicheriguardanol’organizzazionedelleattivitàeducativeLascuolaprevededifornireinformazionierichiederelacollaborazioneallefamiglie.Prevedeinoltrelavalorizzazionedelruolodellefamiglieepartecipazionepropositiva.Sicercherà,altresì,diincentivarelapartecipazionedellefamiglieadeventualiprogettirealizzatidallascuola,alfinedi coinvolgerle in attività di promozione della comunità educante. Si cercherà, infine, di curarel’informazione/formazionesutematicherelativeaidisturbispecificidell’apprendimento.SviluppodiuncurricoloattentoallediversitàeallapromozionedipercorsiformativiinclusiviInbaseallesituazionididisagioesulleeffettivecapacitàdeglistudenticonbisognieducativispeciali,vieneelaboratounPDP(PEInelcasodialunnicondisabilità).NelPDPvengonoindividuatigliobiettivispecificid’apprendimento,lestrategieeleattivitàeducativo/didattiche,leiniziativeformativeintegratetraistituzioniscolasticheerealtàsocio/assistenzialioeducativeterritoriali,lemodalitàdiverificaevalutazione.Perognisoggettosidovràprovvedereacostruireunpercorsofinalizzatoa:

- rispondereaibisogniindividuali- monitorarelacrescitadellapersona- monitorarel'interopercorso- favorireilsuccessodellapersonanelrispettodellapropriaindividualità-identità

ValorizzazionedellerisorseesistentiOgniinterventosaràrealizzatopartendodallerisorseedallecompetenzepresentinellascuola

- Classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione dimomentiformativi.

- Valorizzazionedellarisorsa“alunni”attraversol’apprendimentocooperativoperpiccoligruppi,permezzodeltutoraggiotrapari.

- Valorizzazionedeglispazi,dellestrutture,deimaterialiedellapresenzavicinadiunaltroordinediscuolaperlavoraresullacontinuitàesull’inclusione

Acquisizioneedistribuzionedirisorseaggiuntiveutilizzabiliperlarealizzazionedeiprogettidiinclusione- Sitrattadiunpuntodicriticità.LascuolapuòsoloesprimereilproprioimpegnoadutilizzareIfondialfinedi

migliorarel’inclusione.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Repubblica Italiana - Regione Siciliana

SECONDO CIRCOLO DIDATTICO “GIOVANNI XXIII” di PATERNÒ (CT)

CTEE06800N

Via Vulcano, 12 – 95047 Paternò (CT) Codice Fiscale 80013160876 Tel 095 841054 /Fax 095 841054 e-mail [email protected] www.2circolopatern.gov.it pec [email protected]

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel Sistema Scolastico, lacontinuitàtraidiversiordinidiscuolaAttenzionededicataallefasiditransizionechescandisconol’ingressonelsistemascolastico,lacontinuitàtraidiversiordinidiscuolaeilsuccessivoinserimentolavorativo.Inaccordoconlefamiglieegliinsegnantivengonorealizzatiprogettidicontinuitàalfinedifavorireilpassaggiofraidiversiordinidiscuola.laCommissioneFormazioneClassiprovvederàall’inserimentonellaclassepiùadattadeglialunnicondisabilitàeibisognieducativispeciali.LaformulazionedelPAIèvoltaasostenerel'alunno,dotandolodicompetenzechelorendanocapacedifarescelteconsapevoli,permettendoglidisviluppareunproprioprogettodivitafutura.