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Giornale della comunità sanlazzarese | anno XXXVII | numero 4 | giugno-luglio duemilaquattordici contiene IP Viva la squola ! pagina 6 Un Parco per la città pagina 5 Viabilità, lavori in corso a pagina 10 Il valore del Partito democratico alle pagine 16 e 17 Un autunno di cultura per tutti a pagina 8 Tariffa associazioni senza fine di lucro: “Poste italiane spa - Sped. in abb. postale - D.l. 353/2003 (conv. in l.2/02/2004 n°46) Art.1 comma2 DCB - Fil. di Bologna” anno 38 numero 3 settembre ottobre 2015 In Piazza San Lazzaro

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Giornale della comunità sanlazzarese | anno XXXVII | numero 4 | giugno-luglio duemilaquattordicicont

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Viva la “squola!”pagina 6

Un Parcoper la città

pagina 5

Viabilità,lavoriin corsoa pagina 10

Il valoredel Partitodemocratico alle pagine 16 e 17

Un autunnodi culturaper tuttia pagina 8

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In Piazza San Lazzaro

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Nuova serie: Bimestrale a distribuzione gratuita.Autorizzazione tribunale di Bologna n°4697del 29/01/1978.

All’interno

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Direttore responsabile: Giancarlo PerciaccanteCondirettore: Veronica BrizziVice direttore: Dario MastrogiacomoCoordinatore di redazione: Gianni Grillini

In Piazza San LazzaroEditore: Pd Coordinamento di Bologna - via Rivani, 35 (Bologna) - tel. 0514198111 Stampa: F.D. via San Felice, 18/a - BolognaImpaginazione e pubblicità:AGAVENERA - tel. 0514848157 - [email protected]

In copertina:Assemblea studentesca all’ITC “Mattei”

Hanno collaborato:Renato Ballotta, Guido Calzolari, Michele Cavallaro, Rosanna Cocchi, Luigi Dovesi, Giancarlo Fabbri,Maria Rosa Frontini, Mauro Marino, Patrizia Melotti,Pier Luigi Perazzini, Gianluca Quartana, Andrea StuppiniFoto: Giancarlo Fabbri

Redazione:via Emilia, 2 (ponte Savena)San Lazzaro - tel. 051450654

Chiuso in tipografia il 16 ottobre 2015Tiratura: 15.000 copie

(Questo giornale viene distribuito gratuitamente e si av-vale del lavoro volontario di professionisti dell’informa-zione e non. Nessuno viene retribuito per l’attività svolta)

Scrivi al giornale:[email protected]

Scrivi anche a:[email protected]@pdsanlazzaro.itcircolo.berlinguer@[email protected]

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In Piazza San Lazzaro

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l’editoriale

Abbiamo vissuto un periodo molto complesso, pieno di momen-ti e scelte che definire “forti” è eufemistico: su tutti la vicenda

dell’azzonamento ANS-C3c-d, conosciuto come la “colata di Idice”. Il Consiglio comunale Il 12 febbraio 2015 ha votato la decadenza del POC relativamente a tale area. Accompagnano questo atto la denuncia per pressioni presentata dalla sindaco Conti, e le indagini tutt’ora in corso, il ricorso al Tar presentato dagli attuatori (e non solo loro), con richieste di risarcimento milionarie, l’iscrizione nel registro degli indagati di alcune persone etc.

Sui giornali si è scritto molto, a volte con parole ingenerose nei confronti del Partito e del gruppo consigliare del Pd. Non ce le me-ritiamo, e oggi occorre fare chiarezza.

Il Pd di San Lazzaro ha sostenuto la Giunta, fin dal primo momen-to, quando il 21 novembre 2014 fu approvata la delibera di indirizzi, che ha poi portato alla decadenza.

Quella che può sembrare una contraddizione - essere il partito principale della maggioranza che approvò il POC e che ora ne vota la decadenza è piuttosto un atto di coerenza. Certo, coerente!, verso i principi che erano alla base del piano e che vale la pena ricordare: • Potenziamento dell’offerta formativa• Potenziamento dell’offerta di attrezzature sportive• Potenziamento del sistema dei parchi urbani• Realizzazione di stralci del Parco fluviale lungo Idice e lungo Sa-

vena• Riqualificazione dell’ambito di via Commenda-via Speranza• Ampliamento del patrimonio di Edilizia Residenziale Sociale• Realizzazione di infrastrutture stradali e potenziamento del tra-

sporto pubblico• Ampliamento e valorizzazione del patrimonio comunale• Potenziamento degli spazi per l’integrazione, la socialità e l’offerta

culturale• Rafforzamento dei servizi e delle dotazioni delle frazioni.

Questi principi restano validi, oggi come ieri, e forse ancora di più di ieri. Ed è proprio per questo che il mancato rispetto degli impegni da parte degli attuatori, a partire dalle fideiussioni non versate, e a seguire, le opere di interesse pubblico mai iniziate, ci ha fatto dire

Una nuova paginadella storia di San Lazzaro

“il Pd oggi guarda avanti, e chiude questo capitolo”, potendolo fare, perché si è lavorato fin da subito seguendo tutte le regole, a partire dalle clausole presenti negli accordi, che hanno permesso all’attuale sindaco, Isabella Conti, e al gruppo consigliare, di avviare il percorso di decadenza.

Poi ci si è mossi per poter garantire ai consiglieri, chiamati a pren-dere una decisione così delicata, tutti gli strumenti necessari. Il ruo-lo di consigliere, infatti, contempla il dovere di indirizzo e control-lo dell’azione amministrativa, da svolgersi esercitando la massima diligenza. Vista la complessità del tema, il Pd sostenne i consiglieri nella richiesta del parere terzo pro veritate, in particolare facendosi garante dei costi che avrebbero dovuto sostenere. Fu uno dei mo-menti che vide tutto il Pd presente a fianco dei consiglieri, senza se e senza ma. Questo è il ruolo di un grande partito, e questo era chiamato a fare.

A seguire dico che il coraggio e la abnegazione dimostrate dal nostro sindaco Isabella Conti, dalla Giunta e non ultimo da tutto il gruppo consigliare, è per il Pd motivo di vanto e dimostra che sap-piamo essere un partito pronto ad accettare le sfide e capace di rin-novarsi.

Oggi siamo in un’altra “era geologica”: abbiamo, tutti, grande con-sapevolezza della importanza della difesa del territorio; occorre riscrivere il futuro della urbanistica di San Lazzaro. Gli strumenti li abbiamo: il programma presentato per il mandato 2014-2019 dal nostro sindaco e dal Pd stesso. A questi si aggiunge uno strumento nuovo, appena nato e che accompagnerà l’azione politica del Pd di San Lazzaro: ne parliamo nelle prossime pagine, e sarà il percorso che seguiremo per riavviare, finalmente, la partecipazione e la di-scussione sui diversi temi, con i nostri iscritti e con i sanlazzaresi che vorranno avvicinarsi al Pd.

Pensiero a conclusione: mentre ci si confrontava sul voto di deca-denza, una sera, parlando con il gruppo consigliare, ho sentito una battuta fra le altre: “male non fare paura non avere”. É con questo spirito, e con il coraggio che hanno dimostrato i nostri eletti, che iniziamo a scrivere una nuova e, credo, entusiasmante pagina della storia di San Lazzaro.

di MICHELE CAVALLARO

IN PRIMO PIANO

“Male non fare paura non avere”: il coraggio e l’abnegazione di Isabella Conti, della Giunta e del Pd

Sosteniamo assieme la nostra rivistaGentile lettrice,

entile lettore,da quasi 40 anni il nostro pe-

riodico è arrivato direttamente nella tua buchetta. Una storia lunga decenni, che nel corso del tempo ha affiancato il lavoro dei partiti politici di sinistra del no-stro territorio, della nostra città, partendo dal Pci e arrivando oggi fino al Pd. Lo abbiamo fat-to con passione e convinzione, raccontando mese dopo mese la trasformazione della società e del territorio.

Ma oggi per continuare serve l’aiuto di tutti, anche economico.

Per questo, credendo fermamen-te nella democrazia e nella funzio-ne sociale dei partiti, ti chiediamo un piccolo sostegno economico per far continuare a far vivere la no-stra e la tua rivista.

In Piazza San Lazzaro è pensato, scritto, impaginato e distribuito nella nostra città. Nessuno della re-dazione, dal direttore in giù, prende un euro di compenso per il lavoro svolto.

Ti chiediamo oggi un piccolo so-stegno per far sopravvivere “In Piaz-za San Lazzaro”

Per contribuire, sostenendo le spese di stampa della nostra rivi-

sta, è possibile fare un versamento presso uno dei Circoli del Pd di San Lazzaro oppure alle seguenti coor-dinatePosta:- versamento su c/c postale n°86188695 intestato a“PD coordinamento di Bologna”- causale: “sostegno a In Piazza San Lazzaro”

Banca: Monte dei Paschi- versamento su c/c intestato a “PD Unione Comunale di San Lazzaro”- iban:IT11U01030 37071000001719416 - causale: “sostegno a In Piazza San Lazzaro”.

Grazie a chi vorrà sostenerci

In Piazza San Lazzaro

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In Piazza San Lazzaro

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la città che cambia

Proiettile in una busta all’assessore ArchettiContro le minacce la solidarietà della città

Solidarietà di tutta San Laz-zaro a Giorgio Archetti, as-

sessore e presidente del Parco dei Gessi, vittima di una gra-vissima intimidazione, con un proiettile militare contenuto in una lettera, piena d’insulti, fatta ritrovare sul cofano della sua auto.

Una minaccia esplicita, effet-tuata alla vigilia dell’entrata in vigore del Piano quinquenna-le di gestione e controllo del cinghiale, nel Parco che rien-tra nei territori di San Lazzaro, Bologna, Ozzano e Pianoro. «Lasciaci sparare i cinghiali» è infatti scritto nella lettera e si riferisce al nuovo piano di

selezione, che ha previsto una riduzione e cambio dei selettori autorizzati a cacciare i cinghiali. «Sicuramente le nostre scelte - ha detto Archetti - hanno limitato spazi di manovra, impedendo a qualcuno di accedere alla ‘selezio-ne’ della fauna selvatica, ma era necessario farlo.

I Parchi rappresentano un bene comune, appartengono alla col-lettività, ma a noi amministratori spetta il compito di promuo-vere politiche e azioni a tutela dell’ambiente, della biodiver-sità e a garanzia della legalità». Immediata la reazione della città, con in prima fila Isabella Conti, «Siamo affianco al nostro asses-

sore Giorgio Archetti con deter-minazione e rigore - dichiara il sindaco -. Questi gesti non fanno altro che confermare come il per-corso da lui intrapreso fosse quel-lo corretto. Nessun tentennamen-to o passo indietro».

Anche il Pd di San Lazzaro «con-danna con fermezza chi utilizza lo strumento delle minacce e delle intimidazioni. Come Parti-to, assieme al gruppo consigliare, siamo al suo fianco, convinti che solo il rispetto delle regole de-mocratiche e della legalità siano la via maestra per la gestione del territorio».

Condanna del gravissimo atto anche da parte del presidente

dell’Ente di Gestione per i Par-chi e la Biodiversità dell’Emilia Orientale, Sandro Ceccoli, dal direttore del Parco dei Gessi, Massimo Rossi e dai sindaci dei Comuni che rientrano nel Parco che hanno espresso solidarietà a Giorgio Archetti e dall’asses-sore regionale alle Politiche per la Legalità, Massimo Mezzetti: «La lettera è, purtroppo - ha commentato Mezzetti - l’en-nesima intimidazione nei con-fronti di amministratori che con coraggio operano nell’inte-resse di una comunità».

La lettera con il proiettile è stata consegnata ai carabinieri, che hanno aperto un’inchiesta.

A fine settembre sono ini-ziati i lavori di riqualifica-zione del Parco 2 Agosto,

in gran parte finanziati con fondi regionali nell’ambito del bando “Concorsi di architettura per la riqualificazione urbana”, che ha visto il Comune di San Lazzaro tra i 14 vincitori.

Tra i principali interventi, la re-alizzazione di un molo urbano, un percorso pedonale di nuova costruzione che collegherà piaz-za Bracci a via della Repubblica attraverso una lunga passeggia-ta disposta sul confine del par-co. Il molo urbano è immaginato come un grande spazio di incon-tro dove fermarsi, chiacchierare, prendere il sole e passeggiare. Il suo andamento sarà modellato per armonizzarsi con il contesto naturale del parco e favorire mo-menti di aggregazione e di con-divisione del bene comune.

Il progetto prevede la parzia-le conservazione degli elementi arborei interni al parco provve-dendo all’abbattimento degli alberi che in seguito a verifiche

effettuate dall’Amministrazione sono risultati in condizioni di stabilità critica. Sono però previ-sti nuovi impianti arborei in nu-mero superiore a quelli abbat-tuti, oltre ad elementi di verde decorativo.

Tra gli altri interventi previsti, la realizzazione di una fonta-na a lama d’acqua colorata da illuminazione al led e il rifaci-mento della pavimentazione dell’anfiteatro. La progettazione esecutiva dell’intervento di ri-qualificazione del parco è stata sviluppata coniugando quanto

definito nel progetto prelimi-nare vincitore del concorso di idee, con il rispetto delle norme vigenti in materia di superamen-to delle barriere architettoniche, la compatibilità con il costruito presente nell’intorno dell’in-tervento e la conservazione di alcuni elementi preesistenti nel parco, quali monumento  e tea-tro all’aperto, che si è deciso di conservare in quanto costitui-scono memoria storica del cen-tro abitato.

La fine dei lavori è prevista per il 31 marzo 2016. *

Il Parco 2 Agosto si fa belloGià avviati i lavori di riqualificazioneNuovi alberi e un grande spazio per passeggiarea cura della redazione

In Piazza San Lazzaro

Il sindaco: «Un luogo identitario per passeggiare e incontrarsi»

«La riqualificazione del Parco 2 Agosto - ha evidenziato il sindaco Isabella Conti - rappresenta una preziosa opportunità di genera-re bellezza per il territorio e per la comunità.  È stato effettuato uno studio meticoloso sull’acces-sibilità,  sulla varietà di 20 nuovi alberi che verranno piantumati, sulla distribuzione degli spazi. Potrà divenire un luogo identi-tario, per farci uscire volentieri a passeggiare, per incontrarci tra amici, per un pic nic, per leggere all’ombra di alberi sempre fioriti, per ascoltare musica».

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Una buona scuola per tutti!Dai nidi agli istituti superiori, gli impegni dell’amministrazione per oltre 5000 ragazzidi VERONICA BRIZZI

A metà settembre anche a San Lazzaro è suonata la campanella per un nuovo

anno scolastico che vede coin-volti oltre 5000 ragazzi: 677 per la scuola materna, 1417 per la scuo-la primaria, 839 per la scuola se-condaria di primo grado, 967 per IIS Majorana 1096 per l’ITC Mattei e 170 per la succursale del Liceo Fermi. A questi si aggiungono i quasi 300 piccoli iscritti ai nidi pubblici e privati convenzionati.

E per questi nostri piccoli cit-tadini, futuri adulti, che spesso passano più tempo a scuola che a casa, l’impegno dell’ammini-strazione è costante a trecento-sessanta gradi.

A partire dalla comunicazione e dalla diffusione delle informa-zioni su temi e progetti che coin-volgono le scuole del territorio, per arrivare a incentivare e favo-rire il processo di informatizza-zione delle procedure e di poten-ziamento dei servizi telematici (come l’avvio delle iscrizioni on-line ai servizi educativi e scolasti-ci comunali).

Grande attenzione viene data al potenziamento dei momenti dedicati all’educazione e forma-zione del buon cittadino, per abituare il bambino alla vita di comunità introducendolo a vari temi di rilevanza civile, come il rispetto dell’ambiente, il recupe-ro dei materiali, la sana alimenta-zione (il concorso “Piatto pulito speco finito” era volto proprio alla promozione di iniziative di educazione alimentare).

Quest’anno all’iniziativa “Rac-colta solidale, fa’ la cosa giusta” del 24 ottobre che si svolgerà nei principali supermercati di San Lazzaro, parteciperanno anche i bambini delle scuole dell’infan-zia, raccogliendo presso la scuola gli alimenti che avranno scelto insieme ai loro genitori.

L’esperienza del Pedibus – una delle migliori del territorio me-tropolitano- è attiva da cinque

anni nella fra-zione della Ponticella, e dall’anno scor-so alla Forna-ce, per poten-ziare i momen-ti dedicati alla f o r m a z i o n e del buon citta-dino. Ancora il sostegno alla cost i tuzione di percorsi di partecipazio-ne dei geni-tori alla vita scolastica per favorire l’in-dispensabile alleanza scuo-la-famiglia nel processo edu-cativo dei giovani cittadini e il rafforzamento della relazione tra le scuole e le realtà del territorio per allargare le esperienze posi-tive già realizzate.

Grazie al progetto Set, acroni-mo di Scuola e Territorio, finan-ziato da Unindustria anche a San Lazzaro, in una scuola media

verrà speri-mentato un tempo pieno speciale che offrirà conte-nuti formativi all ’avanguar-dia, dai corsi di inglese ai computer ai laboratori al supporto allo studio.

Da eviden-ziare anche la qualità delle mense sco-lastiche (che p r o d u c o n o circa 2000 pa-sti ogni gior-no) nelle quali vengono utiliz-

zati prodotti qualificati biologici, Dop, Igp, Filiera corta, Km zero e stoviglie in ceramica (come pre-visto dalla normativa regionale 29/2002) con una percentuale che supera l’80% .

Ancora i centri estivi, frequen-tati quest’anno da oltre 400 bambini, durante la scorsa esta-

te sono stati ancora più qualifica-ti grazie all’accordo fatto con le fattorie didattiche del territorio (come il Podere San Giuliano, Azienda agricola Corte dell’Ab-badessa, e Fattoria didattica Bel-vedere) per permettere ai nostri bimbi di andare a conoscerle e visitarle, vivendo un’esperienza arricchente stimolante ed edu-cativa.

Anche l’avvio degli istitu-ti comprensivi da settembre dell’anno scorso, secondo la pianificazione e gli indirizzi adot-tati dal Consiglio comunale, ha segnato il primo passo del rilan-cio del patto formativo scuola-territorio verso la costruzione di nuove relazioni in una ottica di co-progettualità, per l’utilizzo in modo integrato delle risorse educative e formative del nostro territorio e di rendicontazione sociale degli interventi realizzati e delle scelte operate.

Il nuovo Consiglio comunale dei ragazzi (CCR) si insedierà a metà novembre e quest’anno la-vorerà per la realizzazione di pro-getti proposti dai ragazzi stessi, ad esempio l’istituzione di eco-giornate con chiusura al traffico del centro per realizzare attività all’aria aperta e promuovere lo sport e il benessere. Il CCR è un importante progetto educativo che dal 1997 favorisce la parte-cipazione degli studenti della scuola primaria e secondaria ren-dendoli protagonisti della vita democratica del territorio.

Negli anni è sempre stato co-stante l’impegno dell’Ammini-strazione per la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimo-nio scolastico. La quasi totalità degli edifici scolastici soggetti a rilascio del Certificato di Preven-zione Incendi è stata adeguata. I lavori sul patrimonio scolasti-co sono proseguiti anche du-rante l’estate appena passata con interventi di ripristino del manto di copertura del plesso

in primo piano

L’interno di un asilo a San Lazzaro

“Mantenuti alti i livellidi qualità

senza aumentidelle tariffe“

Benedetta Simon

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In Piazza San Lazzaro

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scolastico Fantini e la manu-tenzione straordinaria del co-perto della scuola secondaria Rodari e l’avvio degli interventi di risanamento conservativo ed adeguamento alle norme di prevenzione incendi della scuo-la per l’infanzia Canova, che si concluderanno nell’estate 2016. Contestualmente ai lavori di ade-guamento alle norme di preven-zione incendi, l’Amministrazione ha attivato una campagna di ve-rifica della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici che ha por-tato nell’estate 2014 all’esecuzio-ne degli interventi di  migliora-mento sismico della scuola se-

condaria di primo grado Rodari. Quest’anno enorme soddisfa-

zione si è avuta per l’accordo per la scuola primaria Don Trombelli di Idice. Grazie ad un accordo fra il Comune e le suore domenica-ne della Beata Imelde proprie-tarie dell’immobile si è potuto assicurare la continuità didattica ed educativa per gli alunni (gli iscritti quest’anno sono 177): il Comune sarà titolare per i pros-simi cinque anni del diritto reale d’uso sulla struttura e si farà ca-rico dei servizi scolastici, mentre quelli extrascolastici sono stati affidati all’associazione “Al Giro-tondo”. Lo stanziamento per un

aiuto economico alle famiglie (in base all’Isee) permetterà di colmare la differenza rispetto alle rette comunali per la fruizione dei servizi extra-scolastici.

Anche per questo anno scola-stico, per incentivare la mobilità sostenibile sul territorio, i bam-bini residenti a San Lazzaro che frequentano la scuola primaria (nati tra il primo gennaio 2005 e il 31 dicembre 2010) potranno usufruire gratuitamente  del tra-sporto pubblico urbano portan-do con sè il proprio abbonamen-to personale.

“In un momento di razionaliz-zazione delle risorse – sottolinea

l’assessore alla Scuola Benedetta Simon - vengono mantenuti alti i livelli di qualità senza aumenti delle tariffe. Ai servizi educativi e scolastici dedichiamo il 22% del bilancio comunale (circa 6 mi-lioni e 800 mila euro all’anno), ai quali si aggiungono i servizi per l’integrazione sociale dei minori, che impegnano circa il 5% del-le risorse.  Investire sulla scuola, sull’educazione e sul benessere dei bambini è una priorità, an-dando incontro alle nuove esi-genze, che richiedono flessibilità e innovazione, e consolidando le esperienze di eccellenza del no-stro patrimonio scolastico”. *

Una fine settimana di ini-ziative, quella del 24 e 25 ottobre, per promuove-

re la diffusione del quotidiano, con consegna a domicilio del giornale a piedi e in biciclet-ta. Il segretario regionale del Pd,  Paolo Calvano,  ha illustrato l’iniziativa - nel corso della riu-nione dei segretari di Circolo del Pd dell’Emilia-Romagna che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone - dicendo che «at-traverso l’impegno dei volontari vogliamo promuovere la lettura del nostro quotidiano, dell’Unità. Con l’aiuto dei Circoli andremo casa per casa, in tutto il territo-rio della regione, consegnan-do il giornale agli iscritti al Pd e organizzando    banchetti nelle piazze”. “Coinvolgeremo i diri-genti del Pd regionale e gli eletti – ha detto ancora Calvano – e ci muoveremo, laddove possibile, a piedi e in bicicletta, come si fa-ceva una volta. Grazie agli sforzi dei nostri amministratori, infatti, tante città dell’Emilia-Romagna stanno diventando sempre più fruibili per i ciclisti e credo sia giusto dare anche un messaggio di sostenibilità e di attenzione all’ambiente».

L’Unità è tornata in edicola il 30 giugno, diretto da Erasmo D’Angelis, a dieci mesi dalla chiu-sura delle pubblicazioni, dispo-sta nell’agosto 2014 per la grave situazione economica.

«Era un mio impegno persona-le, oggi è una promessa mante-nuta. – ha scritto Matteo Renzi in una lettera aperta indirizzata agli iscritti del Partito Democratico - Ho chiesto che l’Unità sia uno spazio di libertà, di confronto, di discussione. - ha proseguito il se-gretario del Pd - che ci aiuti a rac-contare l’Italia bella, quella che non si arrende, quella dei tantis-simi circoli che fanno iniziative di livello, quella del volontariato e dell’associazionismo. L’Unità che vuol bene all’Italia».

«Vorrei che gli iscritti e i Cir-coli – ha detto ancora Renzi - la sentissero come loro patrimo-nio. Non solo dando una mano sia negli abbonamenti che nella diffusione alle feste. Ma anche partecipando. Scrivendo, com-mentando, criticando, propo-nendo.  L’abbiamo riportata in edicola. Adesso tocca a tutti noi averne cura».

Tanti i  messaggi inviati a fine giugno per la riapertura de l’Uni-

tà, a partire da quello del  Presi-dente della Repubblica Sergio Mattarella  che ha salutato il ritorno del quotidiano fondato da Antonio Gramsci nel 1921, au-spicando che riesca a «svolgere con successo il compito assunto, a beneficio non solo di una parte ma della qualità dell’intero di-battito pubblico».

Il nuovo  direttore D’Angelis

Le due giornate de L’Unità I Circoli Pd impegnati ad andare casa per casaRenzi: un giornale che racconti l’Italia bella

ha dal canto suo parlato di un giornale «completamente rinno-vato, forse unico nel panorama italiano. Un’oasi di riflessione con grandi analisi e racconti del mondo. Un racconto in positivo che non segue l’onda degli allar-mi. Tra allarmi e paura, noi sce-gliamo di guardare alla speranza e al futuro per raccontare come sta cambiando l’Italia».

a cura della redazione

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cultura

Itc teatro, uno spazio per tuttiIl programma della stagione 2015-2016raccontato e spiegato da Nicola Bonazzidi GIANCARLO FABBRI

La sala Rossa di Palazzo Mal-vezzi, ora sede della Città metropolitana di Bologna,

lo scorso 18 settembre ha ospita-to la presentazione della stagione 2015-2016 degli spettacoli di pro-sa, e non solo, all’Itc Teatro di San Lazzaro, con la partecipazione del sindaco Isabella Conti, del di-rettore artistico della Compagnia del Teatro dell’Argine Nicola Bo-nazzi e del consigliere della Città metropolitana Lorenzo Cipriani.

Una stagione partita col botto - dal 12 al 16 ottobre con “Milite Ignoto. Quindicidiciotto” di e col premiatissimo Mario Perrotta - che prevede anche una breve tra-sferta, il prossimo 19 novembre, nella sala Paradiso dell’Arci di San Lazzaro per lo spettacolo di Asca-nio Celestini “Laika”; il 10 ottobre è partita anche la rassegna per ragazzi. Il cartellone dettagliato della stagione di prosa è scari-cabile dal sito: www.itcteatro.it; info: [email protected].

L’Itc Teatro di via Rimembran-ze, gestito dal 1998 dal Teatro dell’Argine, con oltre 200 gior-nate di apertura al pubblico non propone soltanto spettacoli di prosa ma anche progetti inter-nazionali, il Festival delle scuole, cine concerti, eventi fuori cartel-

lone e, da quest’anno, una pic-cola stagione teatrale parallela sotto l’insegna ItcTeatroOn per presentare prove d’attore, dram-maturgie innovative, chicche te-atrali per appassionati. E con “A teatro con 1 €” per gli studenti delle scuole medie e superiori di Bologna e provincia che amano il teatro, anche quest’anno torna l’opportunità di assistere a tutti gli spettacoli di prosa. Infine in collaborazione con le associa-zioni di audiolesi e loro familiari, Agfa e Fiadda, tornano anche gli spettacoli sovrattitolati com-prensibili, quindi, anche dai non udenti.

Come ci precisa il suo presi-dente, Nicola Bonazzi, la Compa-gnia del Teatro dell’Argine non è solo visione passiva, anche se coinvolgente, degli spettacoli ma con l’Itc Studio di via Vittoria, in zona Caselle sempre a San Laz-zaro, anche azione teatrale. «L’Itc Studio - ci spiega Bonazzi - è uno spazio per tutti: bambini, ragaz-zi e adulti, sia per chi è alla sua prima volta sia per professionisti di lungo corso. Sette sale attrez-zate e dedicate alle attività e ai corsi; uno spazio dove rilassarsi e studiare tra una prova e l’altra o dove attendere i propri bam-

bini, dotato di biblioteca, zona internet wi-fi, il tutto a disposi-zione gratuita dei frequentatori. Un luogo di studio e di ricerca, di preparazione di spettacoli e di laboratori, di cultura, di intercul-tura, di sociale e di socialità. Uno spazio e un tempo da riempire e reinventare».

L’Itc Studio è stato costituito nel gennaio 2009, come costola dell’Itc Teatro, caratterizzandosi subito come luogo dedicato alla didattica, come aula decentrata al servizio delle scuole, dei geni-tori dei bambini e dei ragazzi, in particolare quelli con problemi di disabilità, di disagio sociale o di integrazione culturale. Negli anni sono stati attivati, rivolti a tutti, corsi di teatro, drammatur-gia, regia, dizione, danza, musica, canto, tessuti aerei, teatro-circo, scrittura, lettura espressiva e po-esia.

«La Compagnia del Teatro dell’Argine, nata nel maggio del 1994 - riprende il discorso Bonaz-zi - è da sempre attenta al rappor-to con il territorio e a generare sempre più offerte culturali diver-sificate. Proprio in quest’ottica, di coinvolgimento attivo dello spet-tatore, cerca di creare occasioni di confronto con gli artisti, come

gli incontri tra pubblico e com-pagnie dopo gli spettacoli della stagione di prosa.

Dopo il successo dell’anno scorso prosegue il laboratorio di visione e critica teatrale, rivolto allo spettatore, intitolato “Allena-re lo sguardo”, curato dal giornali-sta e critico teatrale Massimo Ma-rino. Tra gli obiettivi del laborato-rio quelli di fornire gli strumenti per una visione consapevole, fa-vorire la partecipazione allo spet-tacolo, la discussione, l’analisi del lavoro teatrale in tutti i suoi molti piani, dagli investimenti emotivi alle invenzioni artistiche - preci-sa il presidente della Compagnia concludendo - dagli sforzi pro-duttivi all’unicità dell’opera». *

1 novembre, ore 16.30Diapason (vincitore del Premio Palla al Centro 2013 Giuria dei Bambini per tutte le età) - I Circondati. Due musicisti inconcludenti sono i protagoni-sti di due assurde storie in grado di creare una sequenza di gag di forte coinvolgimento, adatte a un pubblico di tutte le età. E dopo lo spettaco-lo «Dolcetto o scherzetto?»... Venite travestiti, se volete!

6 novembre, ore 21Teatro... Voce della società giovanile (vincitore della III edizione “Voce della società giovanile”) – Endas/Provincia di Bologna/Teatri Solidali. Una vetrina per compagnie teatrali emergenti italiane. In scena temi di rile-vanza sociale per dare la possibilità a giovani artisti di veder realizzati i propri lavori. Ingresso Gratuito

17 e 18 novembre, ore 21Pamphylus - Ass. Culturale Reon | Associazione Culturale Nahia. Una storia passionale del XIII secolo, che porta oltre il confine del lecito il sentimento amoroso, la manipolazione del corpo e della mente, a quasi 800 anni dalla sua creazione…

19 novembre, ore 21(SALA PARADISO CIRCOLO ARCI SAN LAzzARO) Laika - Fabbrica | romaeuropa festival 2015. Ascanio Celestini torna all’ITC Teatro con il suo nuovo spettacolo che azzarda un tema a dir poco irre-quieto: come sarebbe, cosa farebbe e cosa penserebbe Gesù se tornasse sulla Terra…(A seguire incontro con l’Autore).

I prossimi appuntamenti dell’autunno

Marina Malpensa

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28 novembre, ore 21A-solo - Studi di assenza in pubblico - VolterraTeatro/Carte Blanche-Cen-tro Nazionale Teatro e Carcere | Compagnia della Fortezza. Aniello dialoga con se stesso, con la sua biografia riscritta, con le sue maschere, con le figu-re ormai storiche a cui ha dato vita negli anni, con le parole e i pensieri che hanno innescato, guidato, modellato il suo personale atto di sospensione, il suo straordinario percorso artistico, filosofico e umano.(A seguire incontro con la Compagnia).

29 novembre, ore 16.30Il sogno di Tartaruga (vincitore del Premio Festival Internazionale Enfanthe-atre Aosta 2010/11) - Il Baule Volante. Protagonisti gli animali della savana: un sogno raccontato agli altri… ma tutti risero. Una storia raccontata, con vivacità e tanta musica, come in un sogno.(Per famiglie, bambine e bambini dai 3 agli 8 anni)

Dal 4 al 6, dal 8 al 13, dal 15 al 20 dicembre, ore 21La Terra vista dalla Luna - Teatro dell’Argine. Un annuncio alla radio: è imminente una eclissi di Luna. In uno spazio semi deserto si muovono lentamente e silenziosamente cinque vecchi, che ascoltano ignari e in-consapevoli il flusso continuo di notizie…(Giovedì 17 replica sovrattitolata per non udenti - Sabato 5, sabato 12 e sabato 19 a seguire incontro con la Compagnia).

19 e 20 dicembre,3 repliche: ore 15.30-16.30-17.30Un albero non fa il Natale - Teatro dell’Argine - TEATROBUS | Cortile dell’ITC Teatro | Prenotazione obbligatoria. Lettura animata. Esistono davvero oltre cinquanta specie di abeti? E raggiungono veramente ot-tanta metri di altezza? E cosa dire dei piccoli animali che vi vivono sopra, sotto o dentro? E voi che credevate che l’abete servisse solo per abbellire la casa a Natale… (Per famiglie, bambine e bambini dai 3 ai 7 anni).

Marina Malpensa:un intenso programma culturale

Si sa che le notizie vanno prese alla fonte ed è per questo che ci siamo rivolti all’as-

sessore alla Cultura, Marina Malpensa, per conoscere di prima mano almeno i princi-pali eventi culturali proposti dal Comune di San Lazzaro. Partendo, però, con uno sguar-do rivolto al recente passato.

Ci può dire il suo parere sulle iniziative estive, Fiera compresa?

«Precisando che i meriti, che indubbiamente ci sono, vanno attribuiti ai funzionari dell’Uf-ficio cultura, e per la Fiera all’Istituzione Pro-meteo, posso solo esprimere soddisfazione. Riguardo alla Fiera abbiamo rilevato un grande apprezzamento all’idea di rendere piazza Bracci il salotto della nostra manife-stazione. Una festa di massa che nella sola giornata di domenica, calcolando anche il Jamboree al parco della Resistenza, ha visto la partecipazione di circa 50mila persone. Grande successo hanno registrato anche gli oltre cento eventi estivi del cartellone “Che spettacolo San Lazzaro” tra i quali cito il pro-gramma musicale “Crossover live”, le attività per bambini e adulti in Mediateca e, su piaz-ze e luoghi caratteristici del nostro territorio, il bellissimo e partecipatissimo concerto nel chiostro di Santa Cecilia della Croara, con l’eccezionale partecipazione del soprano nipponico Yasuko Arimitsu, e gli ormai con-solidati Concerti al Parco».

Però quest’anno non c’è stata la rasse-gna cinematografica…

«Come già detto in molte occasioni pubbli-che, non è stata una scelta dell’amministra-zione ma del gestore che non si è presen-tato al consueto bando per sua autonoma decisione. Ciò ovviamente non preclude la possibilità di proseguire in futuro un rap-porto ben avviato».

E per l’ autunno-inverno prossimi quali sono le proposte?

«Passata l’estate e le iniziative all’aperto ri-prendono le attività teatrali e spettacolari

dell’Itc Teatro, quelle espositive e didattiche del Museo “Donini”, ma il cardine della stagio-ne culturale comunale sarà la Mediateca che proporrà iniziative, eventi, laboratori per adulti e bambini, oltre a un ventaglio di 28 corsi in grado di soddisfare ogni esigenza».

Nel dettaglio?«Vogliamo andare incontro all’esigenza dei giovani di trovare lavoro, o di crearsi un’atti-vità autonoma, quindi abbiamo potenziato i corsi rivolti alla formazione: “Marketing stra-tegico, promuovi la tua attività”, in dieci lezio-ni, e due incontri gratuiti: “Un curriculum su misura” e “Realizza il tuo progetto d’impresa”. Consolidata la presenza dei due laboratori di scrittura, quello “storico” di Gianni Cascone che si incentra sul rapporto col territorio, e quello di Cristiano Governa su scrittura e ripresa vi-deo; l’anno scorso fu istituito quello di Ornella Mastrobuoni, che ha avuto un gran successo di affluenza e che si rivolge in particolare, ma non solo, alle donne. Accanto ai consueti cor-si di lingua: giapponese, inglese e spagnolo, quest’anno a richiesta torna anche l’arabo. Proseguendo nell’elenco ci saranno tre corsi di fotografia, tre di informatica, altrettanti di natura e ambiente, quattro di psicologia e sa-lute, altrettanti di arte e filosofia, e infine tre di

cucina che si terranno ad Habilandia in via Kennedy 32».

Dal fascicolo informativo vedo che sono quasi tutti a pagamento...

«É naturale che sia così poiché i docenti, che sono dei professionisti, devono riceve-re un compenso per il loro lavoro. Non sono comunque cifre alte; il costo medio di ogni incontro si aggira sui dieci euro».

Ci sono anche iniziative per bambini e ragazzi?

«Prosegue la programmazione di Mediate-ca e museo “Donini”. Segnaliamo in partico-lare le visite guidate e i laboratori al museo, le “Notti in Mediateca”, gli spettacoli e i la-boratori didattici, il progetto “zoom” rivolto all’espressione artistica col metodo di Bru-no Munari, il progetto distrettuale “Nati per leggere” e “Rebebè” con letture sceniche per bambini e le attività dell’Ortoteca per i nostri giovani “urban farmers”. A corredo di tutto ciò vi sono poi i servizi dedicati ai ra-gazzi per orientamenti bibliografici rivolti a ricerche didattiche e scolastiche. Vogliamo che la Mediateca diventi un luogo sempre più centrale nella vita culturale delle giova-ni generazioni di sanlazzaresi».

G. F.

In scena all’ITC Teatro

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la città che cambia

Strade, il punto sui lavoriI progetti per migliorare la viabilitàIntervista al vicesindaco Claudia D’Eramodi GIANCARLO FABBRI

Mentre si avviano a con-clusione le opere stra-dali per la messa in stra-

da del filobus Crealis (l’ultima fase sul lato nord della via Emilia si dovrebbero concludere il 24 ottobre), col vicesindaco Claudia D’Eramo facciamo il punto sulle opere stradali previste sul terri-torio.

Per i cantieri sulla via Emilia sarà davvero la tappa fina-le?

«I lavori per il Crealis procedono verso la conclusione nonostante un primo slittamento di una set-timana per il rinvenimento degli scheletri. Tempi che sono stati recuperati anticipando alcune lavorazioni; poi, con la riaper-tura in anticipo di due mesi del doppio senso di marcia da via Caselle a via Fornace, abbiamo recuperato un’ulteriore settima-na. Per il maltempo il comple-tamento del nodo via Fornace era slittato di quattro giorni ma in linea coi tempi previsti; anzi ci si avvia a concludere i lavori in lieve anticipo rispetto alle previ-sioni iniziali».

In compenso i lavori alla ro-tatoria della Mura sono fer-mi…

«Oggi sono in fase di riavvio. Erano stati sospesi perché l’Enel tardava con l’eliminazione della

vicina cabina elet-trica e l’allaccio alla nuova. Abbiamo quindi chiesto di po-ter riprender i lavori e di rinviare gli sposta-menti in una secon-da fase nel caso in cui Enel tardi ancora».

Da tempo si parla di altre rotatorie in punti cruciali della viabilità lo-cale; iniziamo con quella della Cico-gna…

«Sulla rotatoria alla Cicogna, tra le vie Emilia, Fondè, Fanti-ni e Moro, la cui realizzazione è un onere in capo al centro commerciale Globo, c’è di mez-zo una porzione del comparto di Villa Cicogna, di proprietà dell’Unipol-Unaway, che ci fa tardare per gli aspetti patrimo-niali. Sistemato questo aspetto l’attuatore dovrebbe poi essere in grado di affidare i lavori e pro-cedere finalmente con la realiz-zazione della rotatoria, l’apertu-ra di via Fantini e, infine, la rea-lizzazione di nuovi stalli di sosta dietro la macelleria Calzoni».

Poi c’è quella tra le vie Al-tura, Bellaria, Canova e Rio Polo…

«Per la rotatoria su via Bellaria il tema è legato ai lavori del co-siddetto “Nodo di Rastignano”. L’opera è infatti finanziata dal primo stralcio funzionale ma sarà realizzata alla sua conclu-sione. Infatti verrà fatto prima il collegamento tra la rotatoria Ma-falda di Savoia, di Bologna, a via Madre Teresa di Calcutta, al Trap-polone di San Lazzaro al confine con Pianoro, poi la risistemazio-ne ambientale del lungo fiume Savena, alla Ponticella, e infine la rotatoria Altura-Bellaria».

Infine c’è anche quella tra le vie Canova e Repubblica…

«Quella in via Fratelli Canova,

finanziata dalla Regione nell’am-bito del progetto di abbatti-mento e ricostruzione di tre palazzine ex Iacp, sarà realizzata a conclusione dell’intervento abitativo e dopo la messa a re-gime della nuova viabilità locale successiva ai lavori Crealis. E nel 2016 dovremmo intervenire per il ripristino del marciapiede lato fiume di via Canova, attualmen-te molto dissestato».Ci vuole quindi pazienza ricor-dando che nel 2000, in tutto il territorio di San Lazzaro, c’era soltanto la rotatoria tra le vie Pa-lazzetti e Scuole Farneto; oggi ce ne sono ben diciassette. *

Mura San Carlo, i lavori per la realizzazione della rotonda

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Con ventuno voti favorevo-li (Pd, M5S, Nc, Sel), e tre astenuti (Fi), il Consiglio

comunale ha approvato il pro-gramma di riqualificazione di un’area di proprietà comunale, con magazzini e stazione ecolo-gica, in via Speranza. Approva-zione che quindi consente l’alie-nazione e la valorizzazione di un’area degradata da rigenerare senza consumi di nuovo suolo con funzioni residenziali (limitate a 200 metri quadri per ospitalità connesse all’attività insediata), di servizio e terziarie.

L’intento dell’amministrazione comunale è infatti di riqualifi-care l’area, di circa 12mila metri quadrati, con la sostituzione de-gli edifici con altri di qualità, e funzionalità differenti, anche per ridurre le superfici impermeabili; saranno delocalizzate la Stazione ecologica attrezzata, e i magazzi-ni comunali, in altra area comu-nale alla Cicogna, nell’ex parco di Villa Montanari, già prevista dal Piano operativo comunale (Poc), e la realizzazione di un nuovo archivio comunale con una su-perficie utile di circa 800 metri quadri.

L’alienazione dell’area di via Speranza avverrà tramite asta secondo i criteri dell’offerta eco-nomica più vantaggiosa (si parte da una base di un milione e die-cimila euro), della qualità della proposta progettuale – sia per gli interventi privati sia per quel-li pubblici (viabilità, parcheggi, dotazioni) – fino alla bonifica e rinaturalizzazione delle aree spondali comunali e demaniali del torrente, come stralcio del progettato parco fluviale lungo Savena, come collegamento ci-clopedonale del comparto di via Speranza a via Minarini e alla via Emilia.

Inoltre in via Speranza si in-tende promuovere un’attività imprenditoriale con pluralità di funzioni e caratteristiche di com-

patibilità e complementarità col tessuto esistente e connotazioni rivolte alla sostenibilità ambien-tale e al risparmio energetico.

Con l’approvazione unanime della delibera il Consiglio ha dato mandato alla Giunta comunale di specificare ulteriormente i criteri da utilizzare nella valutazione delle offerte nell’approvazione dell’avviso d’asta il cui esito non sarà vincolante per l’amministra-zione comunale. Infatti l’esito dell’asta sarà subordinato all’ap-provazione di un Pua (Piano ur-banistico attuativo) in variante al Poc.

Gli indirizzi di pianificazione dell’intervento, infatti, ribadi-scono che l’obiettivo primario è quello di ridurre al minimo il consumo di suolo libero tramite la rigenerazione dell’esistente. Si precisa, appunto, «che le mag-giori opportunità di rigenerazio-ne vengono offerte dalle aree artigianali sviluppatesi ai margini dei centri edificati, oggi ingloba-te nel tessuto urbano e in via di dismissione». E quindi il Comune di San Lazzaro «intende prende-re parte al processo di rigenera-zione urbana proponendosi nel ruolo di promotore immobiliare pubblico alienando l’area di via

Speranza, inserita nell’area arti-gianale del quadrante delle vie Caselle, Commenda, Ca’ Ricchi e Speranza, oggi in gran parte di-smessa, come punto di partenza e volano capace di innescare più ampi processi di rigenerazione di questa parte di città».

In pratica un ritorno alle idee che alla fine degli anni ’90 porta-rono al convegno del 14 novem-bre 1997, nella sala della Conser-ve Italia, per progettare il 2000 sul tema “San Lazzaro nel contesto metropolitano: progetti di attua-zione, nuove idee per il governo del territorio e per uno sviluppo

Il rilancio di via SperanzaVia libera al progetto per modificare l’areaNon ci sarà altro consumo di suolo

sostenibile” e, infine alla redazio-ne del primo Piano di riqualifica-zione urbana (Pru) dell’area nord di San Lazzaro.

Sono passati quasi vent’anni e già allora si pensava di recupera-re l’area artigianale del quadrante di Caselle con fini residenziali; ma allora ci furono poche adesioni. Può darsi, come auspica e ricorda l’amministrazione comunale, che con la dismissione dei magaz-zini comunali si possa tornare a quell’idea che all’epoca del con-vegno fu molto applaudita ma poco seguita dagli imprenditori.*

G.F.

Il magazzino comunale

la città che cambia

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la politica

Conferenza donne Pd:Morena Gubelliniconfermata coordinatrice

Sabato 10 ottobre 2015, al circolo Pd “Strazzari” (ex Dazio), alla presenza della coordinatrice provinciale Federica Mazzoni e del

segretario comunale Michele Cavallaro, sono stati rinnovati gli or-ganismi della Conferenza territoriale delle Donne democratiche di San Lazzaro.

Per il prossimo mandato triennale è stata confermata con voto unanime delle aderenti presenti la coordinatrice uscente Morena Gubellini che, al termine delle operazioni di voto, ha nominato an-che le componenti del nuovo Esecutivo che sarà così composto:

Lucia Chiodini, Rosanna Cocchi, Rosanna Facchini, Benedetta Si-mon, Giuseppina Venturi, tesoriera.

In questi anni la narrazione giornalistica e televisiva ha privilegiato l’individuazione di

leader vincenti o capri espiatori perdenti relegando superficial-mente i partiti in un ruolo subal-terno nella spiegazione delle di-namiche politiche, sociali ed eco-nomiche dei paesi e dei territori.

Ma non ci sono vincenti se non ci sono squadre coese. Facciamo qualche esempio. Tutti rimpian-giamo la felice stagione dell’Uli-vo, quando Prodi vinceva su Ber-lusconi, ma doveva poi negoziare ogni singolo passo con una com-plessa coalizione di partiti e di correnti dentro ai maggiori par-titi, nessuno dei quali lo riteneva veramente parte della propria squadra e da ultimo dovendo accettare di formare governi con 100 tra ministri e sottosegretari. Al contrario Renzi è innanzitut-to un leader vincente perché ha vinto nettamente il congresso del nostro partito ed ha ottenuto su tutti i principali temi dell’agenda politica il consenso degli organi dirigenti eletti in sede congres-suale a fine 2013, come si può vedere dalle registrazioni tutte pubbliche delle riunioni della di-rezione nazionale del Pd.

Nel nostro piccolo vale anche per le cronache giornalistiche di questi mesi che dipingono Isabella Conti sola contro tutti e omettono di dire che intorno a lei ha lavorato e continua a lavorare un’ampia squadra composta da-gli assessori e dai tanti consiglieri comunali del Pd, dal segretario cittadino e dalla sua segreteria e dai tanti iscritti che in più sedi hanno espresso apprezzamento e sostegno all’azione del sindaco e dell’amministrazione tutta. Non abbiamo bisogno di gridarlo al mondo proprio perché ben con-sapevoli della complessità delle scelte assunte e dell’abnegazio-ne con cui i nostri eletti si sono impegnati per discernere il bene della nostra comunità.

Al contrario del Pd, i reitera-ti fallimenti amministrativi del Movimento 5 Stelle, da ultimo il Consiglio comunale di Livorno a maggioranza M5S che boccia il primo bilancio presentato dal sindaco del M5S, sono anche ascrivibili alle difficoltà di un mo-vimento che raccoglie significati-vo consenso con critiche serrate e parole aggressive, ma non rie-sce a selezionare classe dirigente e ad accompagnarla nel percorso

amministrativo.Con queste considerazioni in

mente, il Partito democratico di San Lazzaro vuole essere ancor di più presente al fianco del nostro sindaco, della giunta e del nostro gruppo consiliare per supportarli e affiancarli tanto nella elabora-zione politica quanto nell’assun-zione delle responsabilità politi-che sottese alle tante e comples-se scelte che ogni giorno insieme ci troviamo ad affrontare.

Nei mesi scorsi il Pd di San Lazzaro in due partecipate as-semblee si è ritrovato a discutere delle proposte programmatiche avanzate dalla nostra nuova se-greteria provinciale con l’inno-vativa formula dei tavoli tematici mutuati dal modello della Leo-polda. Ne è scaturito un ampio e strutturato contributo al segre-tario Critelli, anche su temi che riguardano da vicino il nostro territorio.

Ora inizieremo a lavorare su di noi. Fin dalla metà di ottobre sono attivi alcuni tavoli di ana-lisi, confronto e decisione che coinvolgono tutti gli iscritti del Pd locale tanto sugli aspetti or-ganizzativi del partito (la festa e l’autofinanziamento; le forme di

Il valore del Partito democraticoAnalisi, confronto e decisioni del Pdper fiancheggiare sindaco, Giunta e consiglieri

comunicazione; le regole di fun-zionamento) quanto, soprattutto, sui Circoli e sugli ambiti di rifles-sione programmatica.

Chiunque fosse interessato può mandare una mail a:

[email protected]. In particolare, un esempio del-

le potenzialità notevoli del lavoro da svolgere nei prossimi anni per affiancare la nostra amministra-zione li potete cogliere nell’arti-colo a fianco. *

di GIANLUCA QUARTANA

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In Piazza San Lazzaro

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Una corsa per sostenerela lotta al tumore al seno

A fine settembre a Bologna si è tenuta la nona edizione della

“Race for the Cure”,  evento sim-bolo della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tu-mori del seno su tutto il territorio nazionale.

È una manifestazione di tre giorni ricca di iniziative dedica-te a  salute, sport, benessere  e solidarietà  che è culminata con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km, lungo le vie

del centro cittadino di Bolo-gna con partenza ed arrivo ai Giardini Margherita. Vi hanno partecipato oltre 17.000 iscrit-ti. Fra questi, molti cittadini, consiglieri comunali, assessori ed anche la Conferenza delle donne democratiche di San Lazzaro.

È stata una bellissima espe-rienza che ha permesso a tutti noi di poter testimoniare il pro-prio sostegno ad iniziative atte a salvaguardare la salute delle donne.

Per migliorare la qualità di vita delle personeSiamo uno dei gruppi di la-

voro del Pd sanlazzarese voluti dal segretario Michele Cavallaro per realizzare sup-porti all’attività programmati-ca del partito. A noi sono stati affidati i temi della famiglia, dei diritti, delle politiche abi-tative.

Dopo alcuni mesi di attività, pensiamo possa essere utile mettere a disposizione la no-stra esperienza di persone che hanno comunicato e lavorato insieme, regolarmente, per conseguire questo scopo co-mune.

Abbiamo iniziato a riunirci anche per avere una prima im-pressione l’uno dell’altro (non tutti ci conoscevamo bene), abbiamo chiarito le aspetta-tive reciproche e discusso a lungo sugli obiettivi del lavoro che avremmo dovuto affron-tare.

A posteriori possiamo dire che quelle riunioni iniziali sono state fondamentali: sono servi-te a costruire la responsabilità che i membri sentono su di sé, collettivamente, necessaria a realizzare una motivazione e un maggior impegno rispetto al lavoro individuale.

Nel costruire insieme il per-corso di lavoro eravamo ben consapevoli che oggi l’aspetto sociale in tutte le sue mani-festazioni è, a ogni livello di governo, priorità e urgenza

da affrontare; è infatti reso dram-matico dalle conseguenze della più lunga crisi economica della storia e dai cambiamenti che si stanno determinando nella strut-tura stessa delle nostre comunità (dall’immigrazione al progressivo invecchiamento). E insieme a ciò vi è la consapevolezza che nessu-no deve essere lasciato indietro, dai più fragili ai più bisognosi, a coloro che rischiano di essere emarginati.

Con la convinzione quindi che la matrice di riferimento per co-struire politiche oggi è quella della rigenerazione delle comu-nità, cui devono concorrere tutte le azioni che si possono mettere in campo, abbiamo deciso di iniziare a lavorare sullo sviluppo attuativo dei Piani sociali di zona.

Sono lo strumento per la salute e il benessere sociale che, su sca-la distrettuale, specifica gli inter-venti in area sociale e sociosani-taria, compreso il Piano annuale delle attività per la non autosuffi-cienza e individua le specifiche ri-sorse che Comuni, Ausl, Provincia e Regione impegnano per l’attua-zione degli interventi.

Con questa visione abbiamo af-frontato l’analisi delle politiche di “welfare” contenute nei Program-mi attuativi del Piano sociale di zona del distretto di San Lazzaro sulle famiglie e i minori, sugli an-ziani, i disabili, l’esclusione socia-le e l’immigrazione, i giovani.

Gran parte del lavoro, che non

consideriamo ancora concluso, è stato impegnato dalla ricerca della conoscenza della realtà e dei fenomeni in atto, partendo dai dati e dalle analisi dello stato attuale delle cose.

Per questo abbiamo svolto pa-recchi incontri con la presenza degli amministratori sanlazzaresi (assessori competenti, presiden-te della 2^ Commissione consilia-re, capogruppo Pd in Consiglio), e dei tecnici del Comune.

Siamo ancor più convinti oggi, dopo l’esperienza fatta, che per realizzare una politica informata e competente, all’altezza delle sfide e dei problemi che abbiamo di fronte, occorre partire dalla co-noscenza della realtà: per affron-tare un tema è necessaria una informazione di base comune, conoscere i dati del territorio e della situazione di bisogni e delle criticità, individuare le esigenze e i problemi della nostra comunità, sulla cui base costruire proposte di intervento e linee di azione.

Non possiamo anticipare risul-tati, i lavori sono ancora in cor-so. L’impegno di tutti noi è stato tanto ma molto di più è quello che abbiamo avuto in termini di arricchimento e di conoscenza; il clima di fiducia e collaborazio-ne che si è sviluppato tra di noi e con coloro che ci hanno aiutato, a partire dai nostri consiglieri, dalla giunta e dai tecnici, ci rendono motivati a proseguire con questo metodo.

Per ultimo diciamo che, tra i futuri obiettivi prioritari di lavoro, ci sono quello di com-pletare il quadro conoscitivo in forma più analitica e la condi-visione dei risultati coinvolgen-do i cittadini, l’associazionismo e le forme di rappresentanza sociale, attraverso incontri e la predisposizione di un questio-nario da sottoporre nei pros-simi mesi ai cittadini sui temi del “welfare”, perché il nostro partito ritiene fondamentale raccogliere sul territorio le vi-sioni, le sensibilità, i problemi, le criticità e le proposte che scaturiscono dalla vita e nella vita della nostra comunità.

Con questo percorso il grup-po metterà a disposizione ele-menti di merito sulle questioni trattate che, con successive va-lutazioni, discussioni e sintesi negli organismi del Pd, daran-no forma a indirizzi e proposte per realizzare il miglioramento della qualità di vita delle per-sone e del loro modo di stare insieme verso la garanzia di un futuro migliore per le nuo-ve generazioni e per costituire una comunità solidale fondata sui principi dell’equità e della solidarietà.

Rosanna CocchiGuido Calzolari

Maria Rosa FrontiniMauro Marino

Patrizia MelottiAndrea Stuppini

la politica

Race for the cure: l’arrivo ai Giardini Margherita

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Festade l’Unità

Prima di affrontare il tema Ci-cogna ci prendiamo una “li-

bertà”: partiamo dal fondo, cioè dall’ultimo e più recente impegno di festa: il “provinciale” svoltosi tra l’agosto e il settembre scorsi al Parco Nord e che ha visto al lavo-ro, nella gestione di due ristoranti, il Centopassi e i Gaudènti, decine e decine di volontari del Pd di San Lazzaro. Gestito, il primo, come sempre in collaborazione con i volontari di Libera, l’Associazione “nomi e numeri contro le mafie” fondata da Don Ciotti, e il secon-do con Ezio e Brunella in “sala co-mando” a sfornare piatti di ottima qualità.

Per la verità, entrambi i ristoran-ti hanno ricevuto ripetuti com-plimenti e spesso richieste della serie: “ma fate anche catering?…” (Una coppia di giovani che forse pensava al loro matrimonio). Op-pure: “Ma… dove lo si trova que-sto ristorante?...”. Segni evidenti che le cucine li avevano soddisfat-ti in pieno. Infatti, degli oltre do-dicimila coperti serviti, 9.476 li ha

realizzati il Centopassi i cui introiti sono stati interamente donati a Libera. 270 mila euro l’incasso complessivo (Centopassi: 194.500 - Gaudènti: 75.800).

Nel bel mezzo della festa, pur-troppo, è accaduto un triste episo-dio: la morte improvvisa di Beppe (vedi box), uno degli storici volon-tari di Libera. Ciò, oltre a lasciare sgomenti tutti quanti l’hanno co-nosciuto, ha trasmesso un enor-me e profondo senso di vuoto negli animi dei volontari.

Riguardo la Cicogna le cose sono un po’ più complesse. Il risultato non ha “brillato” come un tempo. Ne abbiamo parlato con i compo-nenti del team organizzativo: Ro-mano Grazioli, Giorgio Querzé e la mitica Giuseppina (Pina) Venturi.

Sugli incassi prima di tutto, calati rispetto al 2014: 159 mila euro in meno, segno evidente di grande sofferenza.

«In primo luogo - afferma Gior-gio - bisogna tener conto della si-tuazione economica pesante che anche dalle nostre parti si fa senti-

re. Inoltre i dati non sono omoge-nei. Quest’anno infatti ci sono sta-ti tre giorni in meno di festa. Per forza di cose l’incasso è minore. E in più mancava il ristorante To-scano (112 mila euro d’incasso nel 2014) gestito dal Pd del Quartiere San Vitale che per loro scelta, per essere più vicini al loro territorio, si sono impegnati in un’altra festa. Tanto è vero che se consideriamo il mancato incasso dei 3 giorni di festa in meno e quelli del Tosca-

Dalla Cicogna al Parco NordIl bilancio degli appuntamenti del 2015Una giornata per il sostegno di Libera

no, non compensati dalle entrate di “Griglieria” e “cucina spagnola”, entrambe di iniziativa privata che non hanno corrisposto alle attese, siamo su per giù attorno alla cifra del 2014».

C’é una sua logica in ciò che dice Giorgio, ma, forse, occorre andare più a fondo.

«Certo, ci sono luci e ombre…». É Romano a parlare. «Positivi sono i risultati ottenuti dai due ristoran-ti: il Tradizionale e il Centopassi. Il

di GIANNI GRILLINI

Ciao Beppe! Ovunque tu sia…Beppino, il suo nome, meglio cono-

sciuto dai compagni e amici con il nomignolo di Beppe. Bellini era un pila-stro del ristorante Centopassi di Libera, impegnato da diversi anni alla Festa del Parco Nord di Bologna, prima ancora dell’avvio della collaborazione con il Pd di San Lazzaro, poi, inevitabilmente, vo-lontario anche alle due ultime edizioni alla Cicogna, alla Festa de l’Unità, pro-tagonista dal montaggio, alla gestione, allo smontaggio delle strutture. Su di lui ci si poteva contare, sempre, fino all’ulti-mo. All’improvviso, il 14 settembre, nel pieno della Festa provinciale è venuto a mancare lasciando in tutti noi un senso di smarrimento totale e un vuoto profondo.

Da tempo sofferente, era stato ricoverato al Sant’Orsola per accerta-menti. Purtroppo, quel giorno, quel maledetto giorno, il suo cuore non ha retto, si è fermato e ha cessato di battere. E ci è stato portato via.

L’ultima sua foto che ho visto, scattata col cellulare dai compagni che erano andati a fargli visita la sera prima della sua morte, lo ritra-eva in piedi nel corridoio del reparto, in pigiama, con quei suoi occhi

penetranti, salutare col pugno chiuso (simbolo di lotta) dando l’idea che non si sarebbe arreso, che avrebbe “com-battuto” fino in fondo la sua battaglia di vita. Sfortunatamente è stato tutto vano. Beppe ha dovuto alzare bandiera bianca, arrendersi e cedere il passo...

Ai compagni che gli fecero visita in quei giorni ebbe il coraggio di dire: “Ocio! - come era solito dire fissando-ti dritto negli occhi - mi raccomando, dovesse succedermi qualcosa d’irre-parabile non chiudete il ristorante…

voglio che si faccia una gran festa!”. Con tutta probabilità si senti-va prossimo alla fine. E così è stato. Mercoledì 16, giorno del suo funerale, ai Centopassi, più di 300 volontari hanno “festeggiato” in suo onore.

Inutile dire che negli ultimi giorni di festa ci è mancata la sua pa-rola e, sicuramente, questa, ci mancherà negli anni a venire. Ora è lassù, dal cielo ci guarda e ci osserva, magari scuotendo il suo indice in segno di disaccordo… Ciao Beppe!

Gigi

ENTRATE 2015

TRADIZIONALE 200.198

CENTOPASSI 82.183

GRIGLIERIA TOSCANA 5.030

CENTONARA 43.099

BAR 16.091

TOMBOLA-RUOTA 47.880

LIBRERIA 3.989

COMMERCIALE 21.541

ALTRE 3.660

TOTALE EURO 423.671

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primo, forza trainante dell’intera festa che peraltro, se si conside-rano i 3 giorni di festa in meno, avrebbe superato il 2014 andan-do oltre ogni aspettativa. Bene la libreria e i dibattiti seguiti da un pubblico numeroso. Stessa cosa per le iniziative sportive che van-no incrementate. E bene direi an-che le due novità introdotte: “il te-atro” e il “baby parking”, quest’ul-timo spazio molto apprezzato dalle mamme presenti alla festa. Deludente invece è stato il risulta-to del Bar che sotto quella veste, forse non è stato all’altezza della domanda».

Molto preoccupata è la Pina, la tesoriera. È indiscutibile. È colei che deve far fronte durante tutto l’anno alle richieste di spesa. E, proprio per i dati che comincia-no a prendere consistenza, con

un utile netto da portare in cassa ridotto ai minimi termini, vive il momento con una certa ango-scia. Ma non é solo l’esito della festa che la angustia. «Per ciò che riguarda il partito in generale - af-ferma - c’è da far fronte agli impe-gni: gli affitti delle sedi, le utenze, la federazione, le iniziative, il gior-nale… - queste pagine che state leggendo, ndr -. Serve un’ampia e attenta riflessione, occorre pensa-re a come uscire da una situazione complicata per mantenere in vita ogni cosa. L’alternativa - e non è ciò che si augura, ndr - è tirare i remi in barca e vivere di politica “riflessa” dal nazionale. Aggiunge-rei anche che con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, il solo due per mille dell’Irpef non ci porta molto lontano. Occorrono forme trasparenti di finanziamen-

to al territorio (la Festa de l’Unità è una di queste) altrimenti si corre un grosso rischio: lasciare solo ai ricchi la possibilità di fare politi-ca». Poi aggiunge: «La Festa della Cicogna ha contribuito a soste-nere Libera, l’Associazione che si batte contro le mafie, con 6.800 euro e ciò è motivo di vanto e di orgoglio».

La prospettiva quindi non è del-le migliori perché in discussione c’è anche questo giornale che, bene o male, da circa quarant’an-ni arriva in tutte le famiglie di San Lazzaro. Anche questo, frutto di un lavoro volontario, alla pari di quelli che si prodigano nelle feste per raccogliere risorse indispensa-bili alla politica. «Una fortuna il vo-lontariato - come dice Romano - la vera “eccellenza” del Pd, da curare e conservare gelosamente. Senza

il loro impegno non sarebbe pos-sibile alcuna manifestazione, festa o attività. Sicuramente la nostra festa deve adeguarsi ai tempi ma, principalmente, va salvaguardata. I risultati poco brillanti di queste ultime due edizioni - conclude Ro-mano - ci impongono una profon-da riflessione. L’obiettivo di fondo resta: come riportare la festa ai risultati positivi di anni fa».

Appunto. Se, solo nel 2010 la Cicogna incassava più del doppio di quanto realizzato nel 2014 e di quest’ultima edizione, una ragio-ne dovrà pur esserci. Quale? Dove si é sbagliato? Quanto ha inciso la crisi economica del Paese?

E la disaffezione dalla politica già emersa con la scarsa partecipazio-ne al voto per la Regione? Ci sono argomenti e tempo sufficienti per riflessioni e correzioni. *

«Ma c'è stato un forte segnaledi ripresa della Festa»

La Festa de l’Unità della Cico-gna 2015 è la prima, dopo

anni, che vede tutte insieme tante novità: a partire dallo spa-zio bambini, ma anche il teatro, con tante iniziative. Lo stesso bar ha cambiato gestione e ha provato ad offrire anche mo-menti di spettacolo. L’estetica degli stand è migliorata ren-dendo gli allestimenti più uni-formi. Si sono eliminate le ban-carelle all’interno della festa, si è ampliato lo spazio dibattiti, si è resa più coerente e contestua-le la strutturazione dei dibattiti e anche la libreria ha avuto più spazio. Infine si sono eliminate le giostre, di complessa gestio-ne, ad esempio per le autoriz-zazioni necessarie, e che si è evidenziato come fossero un punto di attrazione solo per un pubblico circoscritto.

Poi i numeri di quest’anno dicono un’altra cosa, e dispiace per chi vuole vedere sempre il

bicchiere mezzo vuoto: il risultato complessivo, e quindi economico, è certamente migliorato, percen-tualmente, pur avendo aperto per meno giorni, e anche in termini assoluti, grazie al lavoro del team di quest’anno, che qui voglio rin-graziare.

Siamo ancora molto lontani, è vero, dai risultati del 2010, ma cambierebbe di un bel po’, in senso positivo, se si aggiungesse il risultato fatto dai due nuovi ri-storanti, purtroppo non di nostra gestione. Il ristorante spagnolo, di iniziativa privata, che, posizionato all’entrata della festa, ha dato cer-tamente un nuovo volto allegro e luminoso, così come la proposta della griglieria Toscana, partita in sordina per poi recuperare.

Però dal punto di vista dei coper-ti che sono stati fatti, solo stimabili per i due ristoranti esterni, vedia-mo che le presenze di quest’anno sono state in forte aumento, visto anche che i nostri ristoranti sono

restati un fiore all’occhiello, supe-rando il risultato dell’anno prece-dente.

Tutto ciò in un contesto che vede le feste de l’Unità, in senso complessivo, pur con esempi in controtendenza, vivere per prime la situazione di crisi economica.

Crisi che si nota quando i nostri visitatori, pur di non rinunciare alle nostre rinomate offerte culinarie, per lo più hanno scelto la strada del “piatto unico”, apprezzando o una buona minestra o un gustoso secondo, ma raramente insieme.

Questo non significa che il pro-blema non ci sia: il risultato della festa del 2014 aveva confermato il trend negativo avviatosi a valle dell’anno d’oro del 2010. L’impe-gno che abbiamo messo per mi-gliorarci nel 2015 ha cominciato a dare i primi frutti, ed è solo l’inizio di un lavoro che ci vedrà ulterior-mente impegnati per il prossimo anno.

Permettetemi di fare una puntualizzazione: il Pd di San Lazzaro, oramai da anni, è eco-nomicamente autonomo, non riceve direttamente contributi derivanti dal finanziamento pubblico, e anzi, in alcune occa-sioni, ha anche contribuito a so-stenere le altre sedi provinciali, in una catena di solidarietà che è parte della nostra storia, come quest’anno, come già ricorda-to in precedenza, in cui il Pd si è fatto garante per sostenere i nostri consiglieri. Il lavoro dei volontari permette di fare poli-tica senza dover dipendere da nessuno, le porte sono aperte, il lavoro da fare tanto, la voglia di divertirsi insieme e poter dire “c’ero anch’io” è alle stelle! Solo così potremo rimanere nel trac-ciato che ci ha indicato Beppe. Qualsiasi cosa succeda, che sia una gran festa!

Michele Cavallaro

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L’assegno del Pd di San Lazzaro consegnato a Libera

Sindaco, vicesindaco e presidente del Consiglio comunalenella cucina del ristorante tradizionale

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In Piazza San Lazzaro

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il ricordo

Veronesi, onestà e competenzaSocialista, fu sindaco di San Lazzaro nel 1980Quello che ci resta dei suoi insegnamentidi LUIGI DOVESI

Nei giorni scorsi abbiamo salutato Nerino Veronesi, sindaco di San Laz-zaro dal 1980 al 1983. Ferroviere, so-

cialista, assessore dal 1975, nel 1980 venne eletto sindaco. Una brava persona.

Dal dopoguerra in poi, per oltre 30 anni, San Lazzaro è stata amministrata da gover-ni unitari Pci-Psi con sindaci espressi dal Partito socialista; anni positivi e di buon governo per il Comune.

Dal 1975 ho lavorato a fianco di sindaci socialisti come Lambertini e Veronesi rico-prendo il ruolo di vicesindaco: furono anni che prefigurarono il futuro del territorio e videro la realizzazione di tante opere e ser-vizi per sostenere una comunità in rapida crescita, dalla costruzione del Centro arti-gianale della Cicogna ai Piani di edilizia po-polare, ai servizi scolastici e sportivi.

Nerino Veronesi diventò sindaco nel lu-glio 1980. Pochi giorni dopo, il 2 agosto, Bologna fu ferita dalla terribile strage della stazione, che provocò la morte di 85 perso-ne, fra cui tre cittadini di San Lazzaro. Co-minciò così il suo mandato da sindaco con un Consiglio comunale in piazza Bracci per la difesa della democrazia.

Poi iniziò il lavoro amministrativo con i progetti di fattibilità del Parco dei Gessi, le convenzioni dei centri socio-ricreativi per gestire spazi pubblici, l’apertura del Parco 2 agosto, le varianti al P.R.G. che già nei criteri informatori presentavano i principi di salvaguardia dell’ambiente naturale e agricolo e del suolo come bene collettivo esauribile e la casa come bene sociale non speculativo.

E come non ricordare, in particolare, l’im-pegno intenso e competente da Veronesi profuso nel settore della viabilità, per la re-alizzazione del ponte sul Savena di via Bel-laria, per il completamento della rete viaria a sud di San Lazzaro e per la ricostruzione del ponte della Ponticella?

Il lavoro amministrativo si basava su una franca collaborazione che non escludeva momenti di confronto difficile e serrato tra i Partiti che componevano la Giunta comunale. Partiti con sensibilità diverse, in un periodo in cui a livello nazionale erano collocati uno all’opposizione e uno al go-verno e via via marcavano distanze sempre più ampie.

Nerino Veronesi, persona mite e di buon senso, non sempre si trovò a suo agio in un

contesto in cui, anche in Emilia-Romagna e a livello locale, aumentavano i motivi di contrasto. Nel 1983 si interruppe la colla-borazione fra il Pci e il Psi e Nerino si dimise da sindaco.

Nei tre anni di lavoro con lui i rapporti personali furono sempre improntati da sti-ma reciproca, che non venne meno neppu-re quando il Psi uscì dalla Giunta.

Tanti i ricordi dell’operato di Nerino Ve-ronesi. Fra questi voglio citarne uno che testimonia il buon rapporto che riusciva a stabilire con la gente.

In occasione della ricostruzione del pon-te alla Ponticella, Veronesi si impegnò mol-to per cercare una soluzione che evitasse l’interruzione del transito durante i lavori di ristrutturazione, ma questa soluzione non fu tecnicamente possibile. I cittadini, tut-tavia, compresero e apprezzarono molto il suo impegno.

L’insegnamento che si può trarre è che i risultati, nella realizzazione delle opere, sono legati alle condizioni economiche e normative, ma l’impegno per cercare solu-zioni è sempre riconosciuto e apprezzato dai cittadini e Veronesi, nella sua attività amministrativa, ha sempre dedicato il mas-simo impegno per risolvere i problemi con serietà, onestà e competenza. *

Veronesi tra Don Nucci e Papa Wojtyla nel 1982 al cimitero dei Polacchi

La scomparsa di Remo

MaggioraniUn grave lutto ha colpito Mauro

Maggiorani, docente, direttore dei “Quaderni del Savena” e collabo-ratore del nostro giornale. Lo scorso 10 di ottobre è scomparso suo padre Remo, “Pippo”. Aveva 87 anni, era nato nel 1927 a Castel d’Aiano. Operaio, era stato partigiano con la 7a Brigata Mo-dena della Divisione Armando.

Lascia la moglie, Maria, e tre figli, Sil-via, Mauro e Claudia.

Un messaggio di cordoglio è stato in-viato dal segretario Michele Cavallaro, a nome del Partito Democratico di San Lazzaro.

La redazione di In piazza San Lazza-ro, che annovera Mauro tra i suoi più assidui collaboratori, si stringe con af-fetto a lui e alla sua famiglia nel ricor-do di Remo Maggiorani.

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In Piazza San Lazzaro

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il ricordo

«Ciao Werther, ci mancherai»Romani e il suo grande impegno per una comunità più giusta e democraticadi RENATO BALLOTTA

Se ne è andato Werther Ro-mani, un intellettuale di grande valore che ha ammi-

nistrato San Lazzaro per ben vent’ anni, con passione e amore per il Comune dove ha abitato per mol-tissimi anni.

Personalmente l’ho conosciuto nel lontano 1975, quando entrai per la prima volta in Consiglio co-munale, dove, prima ancora che come assessore e vicesindaco, ho potuto apprezzarlo per i suoi in-terventi, sempre di grande forza e autorevolezza.

Nei quindici anni successivi in cui ho condiviso con lui i banchi del Consiglio, è sempre stato per me un punto di riferimento, anche quando ho avuto maggiori re-sponsabilità nel Partito e al termi-ne di un mandato amministrativo si trattava di candidare il Pci a go-vernare di nuovo San Lazzaro. In quei momenti non è mai mancato un suo importante contributo di competente amministratore, ma anche di docente universitario e italianista di grande valore, capace di garantire l’assoluta chiarezza e comprensibilità dei testi presenta-ti ai cittadini.

Se San lazzaro ha avuto la for-tuna di averlo tra i suoi più pre-stigiosi amministratori, un rin-graziamento deve andare anche alla lungimiranza dei dirigenti

del Pci che lo coinvolsero. Tra le belle testimonianze in ricordo di Werther tenute dai partecipanti all’ultimo saluto, c’è stata anche quella di Rino Montroni, ora pre-sidente dell’Anpi di San Lazzaro, allora dirigente locale del Pci. Egli ha raccontato che fu lui, assieme a Bruno Francia, ad andare a casa di Werther, appena giunto a San Laz-zaro, per chiedergli di candidarsi alle elezioni del 1970 nella lista del Pci, facendo tanto da convincerlo. Un episodio che Werther ricordava spesso: scherzando faceva risalire a quell’incontro l’inizio di un im-pegno che lo ha tanto coinvolto, sottraendo inevitabilmente tem-po alla famiglia e alla carriera uni-versitaria. Un impegno del quale in realtà parlava con piacere, con-sapevole delle tante cose buone fatte per la sua comunità.

L’elenco in proposito è lungo: sono molte le generazioni di ge-nitori e studenti che hanno po-tuto apprezzare i risultati che ha ottenuto da assessore alla cultura e alla scuola. Istituzioni culturali come il Museo “Luigi Donini”, l’Itc-Teatro e la Biblioteca comunale, senza la sua determinazione e ca-pacità di coinvolgere e motivare le energie migliori, oggi non avreb-bero la qualità che conosciamo.

Un esempio della sua capacità di motivare le persone e promuo-

vere energie è lo splendido libro su San Lazzaro che ha curato e intitolato “La sto-ria, l’ambiente, la cultura”, dove ha saputo avvalersi di tante compe-tenze.

L’affetto e la stima della quale è stato circon-dato è emersa anche dalle testi-monianze, di chi ha collaborato più da vicino con lui all’interno del Comune, come Mauro Maggiorani, Gabriele Nen-zioni, Silvano Pirazzoli e da chi, come Luigi Dovesi e Sonia Parisi, da sindaci di San Lazzaro sono stati suoi colleghi di Giunta.

Luigi Dovesi con il quale Wer-ther è stato vicesindaco, ha ricor-dato anche come egli amasse de-finirsi un comunista e come voles-se così sottolineare in realtà il suo impegno per una comunità più giusta e democratica. Un ricordo emerso anche dalle testimonian-ze di Antonio Genovese e Renzo Cremante dell’Università di Bolo-gna e da Alberto Preti, dell’Istituto storico della Resistenza, del quale

Werther è stato presidente. La vice sindaco Claudia D’Era-

mo, portando l’ultimo saluto a Werther in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha sottolineato anche l’importan-za dell’eredità che ha lasciato an-che a chi come lei, pur non aven-dolo conosciuto, è chiamato oggi a governare San Lazzaro.

Concludo questo breve ricordo, ringraziando la sua famiglia, che ha voluto che l’ultimo saluto affet-tuoso di tanti cittadini di San Laz-zaro avvenisse nel Comune per il quale Werther ha fatto tanto e che ha tanto amato. *

Isabella Conti:un grande uomo

«Un grande uomo di cultura, generoso verso la sua città - hanno scritto il sin-

daco Isabella Conti e la Giunta - ebbe una visione non meramente amministrativa, ma anzi appassionata e lungimirante. Per Roma-ni l’impegno politico era un impegno mora-le, etico, nel quale credeva fermamente e a cui si dedicava con responsabilità e sempre gratuitamente. Lo ricordiamo così, ringra-ziandolo, per la dedizione, la passione e la

disponibilità all’ascolto che l’hanno con-traddistinto».

La Presidenza del Consiglio comunale, dal canto suo, ne ricorda «la figura di stu-dioso e di storico, di un uomo che ha pro-fuso tanto impegno civico per il bene della nostra comunità.

Un impegno pubblico disinteressato, vis-suto anche attraverso la partecipazione attiva alla vita della città».

L’assegnazione del Lazzarino d’Oro nel 2010

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In Piazza San Lazzaro

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news

Raccolta solidale, per “fare la cosa giusta!”Sabato 24 ottobre torna la

Raccolta solidale, giornata dedicata alla raccolta di pro-dotti alimentari e non, presso i supermercati del nostro terri-torio. La raccolta è organizzata dal Comune di San Lazzaro in collaborazione con le associa-zioni, le parrocchie, i centri so-ciali ed altre realtà istituzionali che operano a San Lazzaro.

Nei supermercati Conad (via Jussi 16/DEF e via Emilia 43), Coop (via Martiri delle Foibe 4), Famila (via della Meccanica 26), InCoop (via Calindri 90), La Cascina (via Benassi 9), Mar-gherita Conad (via Jussi 57) sarà possibile acquistare e do-nare uno o più prodotti come latte a lunga conservazione,

biscotti, scatolame, zucchero, olio, omogeneizzati, sapone, shampoo, detersivi, che saranno distribuiti a persone e famiglie in difficoltà individuate dal Comu-ne.

La raccolta sarà effettuata di fronte ai supermercati elenca-ti, che esporranno il manifesto dell’iniziativa, da parte di addetti e volontari aderenti a varie Istitu-zioni, Associazioni ed Enti.

La novità di questa edizione è la raccolta nelle scuole: dal 15 al 21 ottobre i prodotti portati dai bambini verranno raccolti pres-so ciascuna scuola, per confluire infine nella raccolta solidale di sabato 24 ottobre. Un piccolo grande gesto di solidarietà per educare a regalare.

Parco dei Cedri , riapertoil ponte ciclopedonale

Con un investimento di  oltre 40.000 euro, ripartito al 50% tra i Comuni di Bologna e San Lazzaro, l’11 settembre è stato ri-

aperto il passaggio sul fiume Savena  che collega il territorio dei due comuni, e precisamente il Parco dei Cedri  con il Parco della Resistenza. Il ponte era stato chiuso ad aprile a causa della rottura di una delle assi del piano di calpestio sul lato Bologna. Successiva-mente è stato riscontrato, a prima vista, anche un leggero degrado sugli appoggi del ponte, e pertanto è stata avviata una indagine strumentale approfondita volta ad individuare le reali criticità del-la  struttura. Tali indagini strutturali non hanno però dato riscontri negativi sulla portanza del ponte.

Nei mesi estivi i responsabili degli uffici tecnici del Comune di Bologna e San Lazzaro hanno eseguito congiuntamente diversi ac-certamenti e incontri per definire, sulla base delle risultanze delle indagini, le modalità di intervento, sia a livello tecnico che contabi-le, provvedendo a individuare le necessarie risorse nei rispettivi bi-lanci e concordando sulla necessità di eseguire con urgenza i lavori di ripristino, trattandosi di un’opera di interesse strategico per  la viabilità ciclopedonale di entrambi i Comuni.

Un Albo dei cittadini virtuosi

Lavori per la riqualificazione dei marciapiedi

All’Albo dei Cittadini Virtuosi sono iscritti i singoli cittadini che intendono collaborare con il Comune per la cura e la rigenera-

zione dei beni comuni. Le forme di collaborazione dei cittadini con l’Amministrazione sono delineate e disciplinate nella Carta sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rige-nerazione dei beni comuni.

I cittadini iscritti possono realizzare interventi, a carattere occa-sionale o continuativo, di cura o gestione condivisa, per integrare o migliorare gli standard manutentivi garantiti dal Comune o mi-gliorare la vivibilità, la fruibilità degli spazi pubblici e la qualità dei beni comuni.

Per attivare interventi di collaborazione, i cittadini iscritti presen-tano, ogni qualvolta lo ritengono opportuno, una proposta di col-laborazione, o formulandone una propria oppure aderendo ad una formulata dal Comune.

Per informazioni e suggerimenti scrivi [email protected].

Da mercoledì 23 settembre sono partiti i lavori di rifacimento della pavimentazione dei marciapiedi di via Venezia, via Tori-

no, via Modena e via Reggio Emilia. La durata prevista per i lavori è di circa 30 giorni, che potranno

subire variazioni in relazione alle condizioni meteo.

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In Piazza San Lazzaro

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SanlazzaroWiFi, liberoe senza autenticazione

"Giovani per la cultura"A.A.A. volontari cercasi

A San Lazzaro si naviga gratuitamente e senza credenziali! Importanti novità infatti sono arrivate in materia di WiFi: da

inizio settembre è possibile connettersi liberamente ad Internet attraverso la rete “freelepida SANLAzzARO”, senza bisogno di credenziali.

Oltre ai punti del territorio già coperti dalla rete - Piazza Bracci e il Municipio, la Mediateca, la sede di via Salvo D’Acquisto, il parco della Resistenza, piazzetta via Jussi-via Repubblica - ora la coper-tura è stata ampliata anche alla zona esterna al Centro Sociale “Fiorenzo Malpensa”.

Per accedere basta collegarsi alla rete “freelepida_SANLAzzA-RO”: sarà presentata una pagina di accesso. Dopo aver cliccato sul pulsante “ACCEDI”, si potrà navigare gratuitamente. Il servizio WiFi si integra con l’infrastruttura MAN (Metropolitan Area Network) realizzata dal Comune e dalla Regione Emilia-Ro-magna in collaborazione con Lepida spa per il collegamento in fibra ottica delle sedi comunali e regionali.

Destinatari del progetto “Giovani per la cultura” sono venti gio-vani, dai 15 ai 29 anni, che abbiano voglia di mettersi in gioco,

crescere e imparare, collaborando con il Comune di San Lazzaro attraverso attività di volontariato. In particolare per la Mediateca, per un supporto alle attività di studio estivo dei ragazzi, soprat-tutto per coloro che dovranno recuperare materie scolastiche per settembre; e per l’organizzazione della rassegna estiva, la gestione degli eventi, la comunicazione delle iniziative e la distribuzione del materiale pubblicitario.

Se avete un’età compresa tra 15 e 29 anni compiuti e siete dispo-nibili per un minimo di 20 ore e un massimo di 80 ore di attività di volontariato da svolgersi entro la fine dell’anno, potete contattare Informagiovani di San Lazzaro dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 al numero 051/6228066, oppure via mail all’indirizzo [email protected] indicando in oggetto “Volonta-rio per Giovani per la cultura”.

“Giovani per la cultura” nasce grazie a “Volontariamente”, pro-getto sovradistrettuale finanziato da Legge Regionale 14/2008, e YoungERcard, servizio di cui il Comune di San Lazzaro fa parte.

news

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Non passa giorno senza che i media ci informino e documentino il verificarsi

in più luoghi di disastri naturali di ogni tipo: tempeste, trombe d’aria e precipitazioni di grande intensità che arrecano danni, di-struggono e uccidono.

Si parla di eventi eccezionali imputabili a un cambiamento del clima dovuto al continuo surri-scaldamento della terra causato dall’inquinamento, e sicuramente c’è del vero in tutto ciò, tuttavia il clima della terra anche nel passa-to ha subito continue variazioni, anche estreme, si pensi alle gla-ciazioni, agli effetti della migra-zione dei continenti o, sempre per ragioni climatiche, anche alla scomparsa dei dinosauri, per ren-dersi conto che tali eventi sono eccezionali solo per noi, per la nostra idea e organizzazione di società che da sempre ha cerca-to di condizionare l’ambiente e il clima alle proprie esigenze e vor-rebbe fissarne le caratteristiche nel tempo.

Leggendo le antiche cronache si incontrano spesso descrizioni di eventi atmosferici estremi e ho pensato di presentarvi il reso-conto di una tempesta, seguita poi da un’invasione di cavallette, accaduta nel territorio bologne-se di questi giorni ma settecento anni fa.

Il 15 ottobre 1314, come narra il Ghirardacci nella sua Historia di Bologna:

«Verso le parti di Ferrara repen-tinamente, la mattina si levò un nuvolo così denso, et così scuro, che pareva, che volesse cagionare una grandissima pioggia sopra quelle parti, sendo accompagnata da un vento valido, et impetuoso; che piegava, a forza soffiando, le cime de gli alberi quasi a terra; et venendo verso li prati di Sala, et di quelle parti vicine, fece tanta rovi-na, che molte case scoperse, et por-tò in aria molti pagliari, et ispianò molti arbori, et quercie grossissime, facendo l’istesso male verso San Giovanni in Persiceto, et le circonvi-cine castella; et durò questa crudel

furia quasi due hore: ma cessasto il vento cadè una impetuosissima pioggia con tempesta mescolata: il quale durò poco, et tosto sparendo i nuvoli, apparse un sole rossiccio, et di spendore melanconico, con un vento Sirocco oltre modo caldo; et mentre che egli così sopra la terra spirava, cominciarono dalle parti verso Ferrara a venire a nuvoli den-sissimi verso il territorio di Bologna certi animali simili alle Lucuste: delle quali alcune havevano due, altre quattro, et altre sei piedi, tutte negre, con alcune picchie verdi, et rosse; le quali su le ore diciotto del giorno di maniera copersero tutto quel paese, che poca terra si vede-va, nè pur una si trovò, che ne gli edificij, et case entrasse: ma stando alla campagna per tre giorni, divo-rarono insino alle radici dell’herba, et quanto di verde in quei contor-ni ritrovarono; et era così grande il numero dei questi animali, che uscendo gli huomini della loro ha-bitationi per caminare alli suoi ne-gocij, o cavalcando alcuni per quel-le strade, di maniera levavansi in

Una tempesta di 700 anni faUn evento atmosferico estremo del 1314 accompagnato da un’invasione di cavallettedi PIER LUIGI PERAZZINI

aria, che infastidivano oltre modo li viandanti, et davano al camino loro insopportabile impedimento».

Come affrontarono simili di-sgrazie gli uomini del tempo? Nell’unica maniera che conosce-vano, come ci racconta ancora il cronista:

«Ora stando così le cose di quei paesi, il Vescovo di Bologna mos-so dalla gran pietà, impose a tutti li Parrochi delle chiese di quei con-torni, che la mattina del glorioso S. Luca Evangelista dovessero col Ves-sillo della Santa Croce accompa-gnati da tutto il loro popolo andare processionalmente, et benedire i campi, et con le orationi impetrare dal Signore Iddio che liberasse quel paese da tanto travaglio; il che fu con molta divotione da tutti ese-guito; ma (o bontà di Dio) mentre, che il Sacerdote benediceva i cam-pi, andavano le locuste insieme ammassandosi, et quasi come un panno steso, che in ruotolo si rivol-ga, si conducevano verso li fiumi, et quivi gittandosi si annegavano et erano dall’acqua portate via».

Le Scatole Rosse: dì la tuasulla violenza contro le donne

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Grazie all’iniziativa delle Scatole Rosse organizzata anche quest’anno dal Comune ognu-

no di noi potrà lasciare una testimonianza, raccontare un’esperienza, anche se di un passato lontano, inviare o segnalare un racconto, un brano, una citazione che ritiene significativa e che vorrebbe condividere con gli altri; donando uno scritto con una propria riflessione, un pensiero, o anche un sogno o una speranza...

Per partecipare, entro il 10 novembre, si può inviare il proprio contributo via [email protected] o inserendo lo scritto in una de “Le Scatole Rosse”

situate sul territorio di San Lazzaro di Savena, dalla Mediateca alla piscina, dai centri sociali alla Ausl ai supermercati.

Per tutti i dettagli www.comune.sanlazzaro.bo.it.I testi ricevuti saranno custoditi in una raccolta conser-

vata presso gli archivi comunali a ricordo della giornata “25 novembre - anno 2015”.

Una selezione dei contributi, effettuata da una com-missione di esperti, sarà oggetto della lettura in occa-sione del Consiglio comunale organizzato per sensibiliz-zare e riflettere sul tema della violenza contro le donne.

In Piazza San Lazzaro

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amarcord

Smog, limitazionia fine cantieri BoBoLe limitazioni al traffico dei veicoli più

inquinanti partite l’1 ottobre nei co-muni della Regione non si applicano a San Lazzaro. Nel nostro territorio le limi-tazioni partiranno solo alla conclusione del Cantiere BoBo.

Le misure per il contenimento dell’in-quinamento e le sue deroghe sono pre-viste dal PAIR, il Piano Aria Integrato Re-gionale 2020 con il quale la Regione sta-bilisce le azioni necessarie a rientrare nei valori limite fissati dall’Unione Europea entro il 2020. Tutte le informazioni sul sitohttp://www.arpa.emr.it/liberiamo.

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In Piazza San Lazzaro

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Curiosando qua e là

LA RICONVERSIONEDI UNA SCUOLA ELEMENTAREPercorrendo la consolare verso est, all’entrata dell’abitato di Idice, sul lato destro, sotto il regime fascista e inaugurata nel lontano 1935, fu costruita la scuola elementare con annessa palestra per la frazio-ne e zone limitrofe (foto 1/1935). Una edizione straordinaria de “L’Assalto” del 28 ottobre 1936, setti-manale della Federazione fascista di Bologna, uscito per celebrare il XIV anniversario della marcia su Roma, ne parla in chiave trionfalisti-ca: «…Le raccomandazioni dell’Autorità tutoria, circa l’economia nelle

spese generali dei Comuni, non hanno consentito la costruzione di opere pubbliche degne di rilievo - sotto questo aspetto sembra non essere cambiato nulla, ndr -. Segnaliamo tuttavia le scuole in località Idice, con separata palestra, che hanno riscosso l’unanime plauso di Autorità e di competenti per la squisitezza del gusto architettonico».La scuola, usurata e resa inagibile negli ultimi anni, è stata oggetto di un intervento conservativo da parte della Coop Risanamento e ricon-vertita in condominio (8 appartamenti), sottostando ai dettati della Sovrintendenza ai monumenti come esempio di architettura “littoria” degli anni Trenta.

Oggi, come si può vedere (foto 2), lo stile è stato mantenuto e sulla facciata è rimasta la scritta “scuole comunali”, testimonianza architettonica della “squisitezza del gusto” che ha retto al tempo. La palestra attigua, invece, è sta-ta demolita e al suo posto è sor-to un edificio che in futuro verrà adibito a Centro sociale.

La vecchia foto è tratta dal volu-me Novecento di provincia (a cura di Mauro Maggiorani, Pier Luigi Perazzini, Federica Rossi)

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GIARDINO PIETRO ZOCCAGiuseppe zocca, nonostante l’età, è un signore vispo (“io - dice - ho ormai ottant’anni…”). Pietro, il ventiduenne sanlazzarese disperso in Russia nell’ormai lontano 1943 a cui l’Am-ministrazione locale ha dedicato un giardino in prossimità della rotonda tra le vie Caselle e via Caduti di Sabbiuno, a pochi metri dalla casa in cui visse prima di essere chiamato sotto le armi nel lontano 1939 (v. In Piazza San Lazzaro, aprile/2015), era un suo cugino. Casualmente, pur non abitando a San Lazzaro, si è ritrovato il numero della rivista tra le mani e la curiosità l’ha portato ad incontrarci.Attorno al cippo - sistemato a sue spese - ha messo a dimora ventitre piante (simbolica-mente - ma è un caso - una per ogni giovane che allora vide partire per la guerra) a cui presta amorevolmente e quasi quotidianamente la sua cura. Da poche settimane a fianco del cippo (v. foto) ne è sorto un altro più piccolo sul quale spicca una targhetta con i nomi degli altri sanlazzaresi dispersi in Russia come Pietro, suo cugino, che di seguito vogliamo nuovamente ricordare: Giorgio Bondioli, Salvatore Cevenini, Duilio Gualandi, Giulio Men-goli, Renato Romani, Silvano Taddia, Bruno Tomasini, Egidio Venturi, Dino zani.

Lì sul posto lo abbiamo incontrato e senza mezzi termini è andato dritto al sodo: “Devi darmi una mano… alla mia età come posso portare avanti l’opera”. Da più di un anno, Giuseppe, è lì a sistemare, a pulire, a togliere erbacce. “Particolarmente in estate, ogni giorno, le piante vanno innaffiate, e va fatta pulizia, bisogna prendersi cura di questo spazio. Perché lo faccio? Perché di questi giovani che non hanno fatto più ritorno a casa non ne parla mai nessuno. Qui, a pochi metri - dice - c’è una presa d’acqua... Cosa ci vuole a portare fino alle piante un tubo sgocciolatoio che le mantenga continua-mente bagnate?” Appunto, cosa ci vuole? E Giuseppe si dichiara anche disposto ad accollarsi le spese.È un luogo della memoria che vale la pena di visitare. Del resto come altri a San Lazza-ro: il cippo di Ugo Mezzini a Idice; quello dei Martiri di Pizzocalvo nell’omonima via; il Parco 2 Agosto e Piazzale 11 settembre. Ciò che ha realizzato Giuseppe lo ha fatto ide-almente e disinteressatamente per tutti: giovani, anziani, semplici cittadini e perché no, anche per i discendenti di tutti questi poveri ragazzi. Vogliamo stabilire, ogni anno, la posa di una corona in ricordo simbolico di tutti questi giovani?L’invito all’Amministrazione ci sembra d’obbligo.

amarcord

di GIANNI GRILLINI

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Siamo nel futuro... PARADISO

Via Bellaria n. 7 40068 San Lazzaro di Savena Bo051 451200051 [email protected] riservato ai Soci Arci

Musica dal vivo:TUTTI I SABATO SERA BALLO CON LE MIGLIORI ORCHESTRE E...DOMENICA SERA CON IL DUO DAL VIVO!!!:dom 25 ottobre Graziano e Maurizia, sab 31 ottobre Orch. Budriesidom 1 novembre Katia Righetti Trio, sab 7 novembre Orch. Bucchi e Venturi,dom 8 novembre Davide Ballestri, sab 14 novembre Orch. Salvi,dom 15 ndom 15 novembre Orch. Laura e St. Zizza, sab 21 novembre Orch. Vanessa e Claudio,dom 22 novembre Davide Salvi Duo, lun 23 novembre Orch. Mauro Levrini,sab 28 novembre Orch. Patrizia Ceccarelli, dom 29 novembre Tiziano Ghinazzi.

Venerdì 25 dicembre

Domenica pomeriggio:inizio ore 15:00

Natale con L’ORCHESTRA ROBERTO SCAGLIONI !!!

Martedì pomeriggio: con VIVIANA Venerdì pomeriggio: con Dj Manuel e Altri

Tutti i VENERDI’ SERA dalle 22,00con DJ Tito Valdez.venerdì 25 dicembre in Sala 77

Venerdì Latino Americanolun 23 novembre Orch. Mauro Levrini

Serate speciali:lun 26 ottobre Serata Speciale Compleanno Arbizzani,

Buon anno 2016

Serata di San Silvestro

Barbara LucchiMassimo Venturi

con Orchestra

La Sala 77:Le tombole,Il burraco,Le Sagre,Il ballo e...tutto lo spazio per ogniidea da realizzare!idea da realizzare!

Tombolissima del 31 dicembre 2015sono aperte le prenotazioni

sono aperte le prenotazioni

Bar

Giovedì pomeriggio:inizio ore 14:30

IL CENTRO CHE UNISCE LE GENERAZIONI

6 gennaio 2016Befana per tutti i bambini!!! Spettacolo ,calze e doni GRATIS!!!alle ore 10,00 in Sala

77

BAR CON ANGOLO COLAZIONI E IMPIANTO INTERNET WI-FIGRATIS PER TUTTI I SOCISEMPRE APERTO DALLE ORE 07,00 ALLE 00,30SELF SERVICE “LA BUONA TAVOLA” APERTO TUTTI I GIORNIA PRANZO E CENA - CHIUSO IL LUNEDI’ SERA

Mercoledì sera:inizio ore 20:30Tombola

Tutti i giovedì sera con Tabarroni “Live Dj”

Sala

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Domenica 25 ottobre tornano le eccellenze del territorio.

Prodotti tipici e negozi aperti nel centro di San Lazzaro

dalle 9 alle 19.Le strade del centro di San Lazzaro si animano dei colori e

dei sapori dell’autunno.

Dalle 9 alle 19 saranno aperti in via straordinaria i nego-

zi mentre in via Jussi, via Emilia e via Repubblica saranno

presenti stand con: marroni e caldarroste, tartufi e funghi,

salumi e formaggi, dolci, marmellate, miele, piante ed

erbe aromatiche, artigianato artistico.

Alle 16.30, all’ITC Teatro di via Rimembranze 26, esibizio-

ne del corpo bandistico Città di San Lazzaro diretto dal

Maestro Gianfranco Donati.

I SAPORI DELL'APPENNINO

Via F.lli Canova 49, Telefono: 051 465132Orario in vigore dal 1° ottobre 2015Lunedì, martedì, venerdì ore 9-13Mercoledì, giovedì ore 9-17Sabato, domenica e festivi ore 9-13 e 15-18Al momento di chiudere il giornale non è ancora disponibile il programma della stagione invernale che è in via di defi-nizione. Chi fosse interessato può consultare nei prossimi giorni il sito: www.museodellapreistoria.it

MUSEO “LUIGI DONINI”

> BIBLIOTECACresce il prestito interbibliotecario. É  come se Sala Borsa, le biblio-teche di quartiere, Archiginnasio, Centro Amilcar Cabral, Casa della Conoscenza e Mediateca diventassero un’unica grande biblioteca a disposizione di tutti.Da ottobre, infatti, grazie al “prestito circolante,” puoi ricevere in Me-diateca i libri (tra oltre due milioni di volumi) delle biblioteche di Bo-logna e Casalecchio. A viaggiare non sono i lettori.Basta recarsi al banco delle informazioni negli orari di apertura della Mediateca e i libri (no cd, dvd e libri già in prestito o prenotati da altri utenti) richiesti entro le ore 13 del mercoledì, se disponibili, verran-no consegnati a partire dal venerdì mattina. I libri non ritirati entro il martedì successivo saranno rispediti alla biblioteca di provenienza.> CINECLUBÉ ripreso l’appuntamento settimanale con i film di oggi e di ieri per rivedere i classici, scoprire vecchi e nuovi autori, esplorare la vitali-tà del cinema dei nostri giorni. Tutti i martedì alle ore 21, proiezioni gratuite.Per conoscere i titoli e il calendario basta iscriversi alla newsletter del-la Mediateca. > GRUPPI DI LETTURADue i gruppi (minimo dieci partecipanti ciascuno) che si riuniranno il lunedì, una volta al mese: Sanleggeredisavena (ore 17-19) e Lettori in Media (ore 18-20) realizzati in collaborazione con la cooperativa Open Group.È sufficiente registrarsi compilando il modulo on line, oppure rivol-gersi direttamente al bancone informazioni della Mediateca negli orari di apertura. Le letture verranno scelte dai partecipanti.La partecipazione è gratuita.> REBEBÈRassegna di letture animate per bambini/e nell’ambito del progetto Nati per leggere. Prenotazione obbligatoria dal sabato che precede l’appuntamento al 051.6228060 (dal venerdì se sabato è festivo).Costo: 2 € a persona sia adulto che bambino. Sabato 24 ottobre, ore 17.30 (prenotazione da sabato 17 ottobre)Il circo dei bambini - a cura di Teatrino dell’es - Spettacolo a numeri circensi con burattini, marionette e pupazzi mossi a vista.Verranno presentati circa 15 numeri di 5 minuti l’uno, nei quali è ri-chiesta la partecipazione diretta dei bambini, attiva non solo a livello verbale ma anche motorio.Età consigliata: 3 - 5 anni.> MONDORTOÈ l’orto didattico biologico della Mediateca nato dalla sinergia tra il Comune di San Lazzaro e Manutencoop. Un’occasione unica per tor-nare in contatto con la terra, la natura e il naturale fluire del tempo. Diventa agricoltore urbano! Per bambini e bambine da 4 a 12 anni.Per far parte del gruppo di agricoltori urbani basta telefonare (051.6228070-73) o scrivere a: [email protected] mettendo come oggetto Urban farming, nome ed età.Periodicamente sarai chiamato a dare una mano, fare alcuni lavoretti, accudire l’orto… e magari portare a casa qualche ortaggio!

GLI APPUNTAMENTI IN MEDIATECA

Voglia di bio, di prodotti a chilometro zero di frutta, ortaggi, carne, for-

maggi, pane, farine e vino:

> Centro “Tonelli” Mura S. Carlo (Domenica, ore 8.30-12.30)

> Via Caselle, parcheggio a fianco della Mediateca (Mercoledì, ore 8-14)

> Villa Serena, Centro “Malpensa” (Martedì, ore 17.30-21)

La letteraGentile direttore,nella lettura dell’ultimo numero del vostro giornale  In Piazza, alla pagina 8, all’articolo  “Il piazzale della stazione dedicato a Perlasca” mancava il riferimento all’opera da me regalata al Comune di San Lazzaro messa nel giardino a fronte della targa scoperta dal figlio di Perlasca. Spero sia stata una dimenticanza, questa è la seconda opera che regalo al nostro Comune…                    

Gennaro Natullo

Un’omissione non voluta di cui ci scusiamo con l’artista

La poesiaIl treno della vita

Corre la data sul calendarioanno per anno, ma ora sento…

che tempo e spazio su quel binariohanno un respiro sereno e lento.

Perché temere un fatto certoche sì per tutti dovrà venire

per chi ha goduto, per chi ha sofferto,per chi si era illuso di non morire!

Corre nel tempo avanti il trenocon il biglietto… che dà la vita,anch’io udrò lo stridio del freno

che annuncerà: la corsa è finita!Provo a sorridere, non penso ai lutti,quella fermata chi potrà annullarla?

prima o poi scenderanno tutti…è obbligatoria, non si può non farla!

Ma è proprio l’ultima stazione…Non s’odon più rumori, tutto tace,

per una, tante, tutte le personelà dove veramente… c’è la pace!

Gabriele Carati

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