Paganini - Istituto Salesiano San Domenico SavioPaganini morì improvvisamente il 27 maggio 1840 a...

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Niccolò Paganini 1 Niccolò Paganini nasce in un quartiere popolare di Genova da una famiglia di umile estrazione. Il padre lo avvia prestissimo allo studio del mandolino; strumento che verrà presto sostituito dal violino intorno ai 9 anni. Questi primi anni di studio furono così severi e duri che Paganini, da adulto, attribuì spesso ad essi la causa della sua cattiva salute. Già a dieci anni il piccolo Niccolò si esibiva pubblicamente, al teatro di Sant’Agostino, presentando una sua composizione: delle “variazioni” su un canto popolare piemontese. A 13 anni il padre lo accompagna a Parma per andare a lezione da Alessandro Rolla - un famoso violinista dell’epoca - ma il maestro dopo aver ascoltato il giovane dice di non avere nulla da insegnargli e lo indirizza sugli studi di composizione con Ferdinando Paër. Dal 1800 inizia le sue tournee musicali cominciando ad avere una vita disordinata e irrequieta, piena di disavventure economiche e giudiziarie; capitò addirittura che arrivasse ad un concerto senza strumento perché lo aveva impegnato al gioco. Il celebre violino che lo accompagnerà quasi tutta la vita - il Guarneri del Gesù del 1741 detto “Il Cannone” - gli verrà regalato da un ammiratore meravigliato dalla sua bravura. Dopo alcuni anni al servizio della Granduchessa di Toscana si liberò da ogni vincolo e divenne impresario di se stesso iniziando a girare per mezza Europa e divenendo grande virtuoso anche di chitarra. Sposatosi con una cantante avrà da lei un figlio che chiamerà con i nomi di tre grandi condottieri dell’antichità: Achille Ciro Alessandro. Nel 1820 pubblica i “24 Capricci per violino”, una delle sue opere più importanti, in cui il violino, attraverso tecniche quasi sovraumane, rivelava possibilità mai viste sino ad allora. Nel 1834 esausto e malato, dopo aver raccolto ovunque successi ed essersi guadagnato la stima e la ammirazione di grandi musicisti, si ritirò in Italia e successivamente a Nizza. Terrà sempre meno concerti e tenterà un’avventura finanziaria ardita: aprire un locale dove si sarebbe esibito per attirare clienti. L’idea fu un totale fallimento. Paganini morì improvvisamente il 27 maggio 1840 a Nizza in casa del presidente del Senato. Il vescovo di Nizza ne vietò la sepoltura in terra consacrata. Il suo corpo fu quindi imbalsamato e conservato nella cantina della casa dov'era morto. Dopo vari spostamenti, nel 1853 fu sepolto nel cimitero di Gaione e successivamente nel cimitero della Villetta di Parma. Niccolò Paganini (1782-1840)

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  • Niccolò Paganini

    1

    Niccolò Paganini nasce in un quartiere popolare di Genova da una famiglia di umile estrazione. Il padre

    lo avvia prestissimo allo studio del mandolino; strumento che verrà presto sostituito dal violino intorno

    ai 9 anni. Questi primi anni di studio furono così severi e duri che Paganini, da adulto, attribuì spesso

    ad essi la causa della sua cattiva salute. Già a dieci anni il piccolo Niccolò si esibiva pubblicamente, al

    teatro di Sant’Agostino, presentando una sua composizione: delle “variazioni” su un canto popolare

    piemontese. A 13 anni il padre lo accompagna a Parma per andare a lezione da Alessandro Rolla - un

    famoso violinista dell’epoca - ma il maestro dopo aver ascoltato il giovane dice di non avere nulla da

    insegnargli e lo indirizza sugli studi di composizione con Ferdinando Paër. Dal 1800 inizia le sue

    tournee musicali cominciando ad avere una vita disordinata e irrequieta, piena di disavventure

    economiche e giudiziarie; capitò addirittura che arrivasse ad un concerto senza strumento perché lo

    aveva impegnato al gioco. Il celebre violino che lo accompagnerà quasi tutta la vita - il Guarneri del

    Gesù del 1741 detto “Il Cannone” - gli verrà regalato da un ammiratore meravigliato dalla sua bravura.

    Dopo alcuni anni al servizio della Granduchessa di Toscana si liberò da ogni vincolo e divenne

    impresario di se stesso iniziando a girare per mezza Europa e divenendo grande virtuoso anche di

    chitarra. Sposatosi con una cantante avrà da lei un figlio che chiamerà con i nomi di tre grandi

    condottieri dell’antichità: Achille Ciro Alessandro. Nel 1820 pubblica i “24 Capricci per violino”, una

    delle sue opere più importanti, in cui il violino, attraverso tecniche quasi sovraumane, rivelava

    possibilità mai viste sino ad allora. Nel 1834 esausto e malato, dopo aver raccolto ovunque successi ed

    essersi guadagnato la stima e la ammirazione di grandi musicisti, si ritirò in Italia e successivamente a

    Nizza. Terrà sempre meno concerti e tenterà un’avventura finanziaria ardita: aprire un locale dove si

    sarebbe esibito per attirare clienti. L’idea fu un totale fallimento.

    Paganini morì improvvisamente il 27 maggio 1840 a Nizza in casa del presidente del Senato.

    Il vescovo di Nizza ne vietò la sepoltura in terra consacrata. Il suo corpo fu quindi imbalsamato e

    conservato nella cantina della casa dov'era morto. Dopo vari spostamenti, nel 1853 fu sepolto nel

    cimitero di Gaione e successivamente nel cimitero della Villetta di Parma.

    Niccolò Paganini

    (1782-1840)

  • Niccolò Paganini

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    Curiosità varie

    "Paganini non ripete"

    Questo popolare detto ebbe origine nel febbraio del 1818 al Teatro Carignano di Torino, quando Carlo

    Felice di Savoia, dopo aver assistito a un concerto di Paganini, fece pregare il maestro di ripetere un

    brano. Paganini, che amava improvvisare molto di quello che suonava e alcune volte si lesionava i

    polpastrelli, gli fece rispondere appunto che «Paganini non ripete». Per questo motivo gli fu negato il

    permesso di eseguire un terzo concerto in programma.

    Il patto col Diavolo

    La figura di Paganini era spesso collegata a Satana: si diceva che avesse stipulato un patto con il

    demonio per poter suonare in quel modo. Questa associazione con il diavolo era aiutata dalla sua

    immagine: era magro e pallido, a causa della sifilide, e vestiva interamente di nero. Il viso era spesso

    truccato e gli occhi rientrati nelle orbite; aveva perso tutta la dentatura a causa del mercurio

    somministrato per curare la sifilide e la bocca gli era così rientrata. Quando Paganini suonava sul

    palcoscenico si calava nel personaggio del violinista demoniaco cercando di sembrare il più possibile

    uno spiritato.

    Video e ascolti:

    Paganini e la sindrome di Mafran: https://www.youtube.com/watch?v=CRivrOWDkMw

    Il cannone di Paganini esce dall’Italia (1997): https://www.youtube.com/watch?v=RZBjBy_VQAA

    Il capriccio 24: https://www.youtube.com/watch?v=hsJdLv38fy8

    capriccio 5: https://www.youtube.com/watch?v=amfCqFUMBkY

    Il concerto n. 1 per violino e orchestra: https://www.youtube.com/watch?v=RPfd3064NdE

    Il grande violinista Uto Ughi spiega ed esegue la celebre “campanella” di Niccolò Paganini:

    https://www.youtube.com/watch?v=y0KoZPimP7Y

    una delle composizioni per chitarra di Paganini: https://www.youtube.com/watch?v=TbxqbMxuRbo

    …era prassi scrivere variazione su temi famosi. Queste le variazioni scritte da Paganini fatte sull’innno

    inglese: https://www.youtube.com/watch?v=YGmIlMS60c0