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COSA ABBIAMO IMPARATO AL

MONSTER UNIVERSITY TOUR

1

Questo mese abbiamo partecipato alla tappa

del Monster University Tour organizzata

presso l’Università di Verona. In questa

occasione abbiamo avuto modo di ascoltare i

consigli di un’esperta di Monster.it, un sito di

incontro tra domanda e offerta di lavoro. Le

aziende lo utilizzano per cercare personale, gli

iscritti possono caricare il loro curriculum e

candidarsi alle offerte di lavoro. Qui sotto vi

raccontiamo di cosa ha parlato Valentina

Fiore, la relatrice.

La ricerca di lavoro, che

ormai si svolge prettamente

online, è stato il primo

argomento affrontato. I

protagonisti sono tre: il web,

che è la piattaforma di

scambio fra azienda e

candidato, il recruiter dell’azienda e il

candidato, che ha a disposizione curriculum e

lettera di presentazione per far colpo sul

selezionatore.

Perché la ricerca sia efficace bisogna

impostare una vera e propria strategia e

chiedersi:

- Quali sono le aziende che mi interessano?

- Quali sono i requisiti più richiesti dal

mercato?

- Cosa “dicono” gli annunci?

- Il mio CV: in cosa si differenzia dagli altri?

- Le mie competenze sono ben valorizzate?

- Le informazioni sono aggiornate?

Il tempo impiegato dai recruiter per leggere

un curriculum durante lo screaming (prima

revisione) è di 30 secondi massimo un minuto.

Per questo quando si scrive il

cv è necessario essere

efficaci in pochissimo tempo,

comprensibili e leggibili. Per

dare supporto e valore al

curriculum è bene restituire

all’azienda le motivazioni per

le quali il candidato è quello giusto. Leggere

gli annunci ci aiuta a capire, in base alle

parole chiave, cosa cerca l’azienda in un

candidato. Non esiste quindi il curriculum

perfetto, si deve adattare all’annuncio che si

legge. Per questo per ogni account su

monster.it è possibile caricare fino a 5 cv

diversi e utilizzare quello più adatto al lavoro

per cui ci stiamo candidando.

Il cv va ottimizzato con il web anche in

termini di ricercabilità rispetto a tutti gli altri

cv caricati. I primi risultati sono quelli più in

linea con le parole chiave inserite dall’azienda

per la ricerca. Personalizzare il titolo del file

con le parole chiave che l’azienda potrebbe

inserire per la ricerca, ad esempio “CV Mario

Rossi Neolaureato Economia Verona”, è una

prima strategia. Un altro consiglio è

l’aggiornamento della data, più è recente più

possibilità ci sono che rientri fra i primi

risultati. Anche solo rimuovere il cv e

ricaricare lo stesso documento può

ottimizzare l’indirizzamento di quel cv nelle

banche dati. Parleremo più

approfonditamente di questo argomento nel

prossimo numero.

Continuando, si è parlato di reputazione sul

web.

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Non essere presenti online

è penalizzante, il web è la

prima vetrina che possiamo

sfruttare.

Vi proponiamo la grafica

che la Dott.ssa Fiore ha

presentato durante la conferenza. È tratta

dalla ricerca Adecco Work Trends Study 2015

che indaga su social recruiting, digital

reputation e smart working. Come illustrato i

profili social del candidato acquistano sempre

più importanza nel processo di valutazione

professionale, i selezionatori dopo aver

conosciuto il candidato attraverso il

curriculum visitano i suoi profili social per

cercare maggiori informazioni. Per questo è

importante curare la propria immagine sul

web utilizzando anche i filtri della privacy.

Riguardo al colloquio,

talvolta può svolgersi

telefonicamente.

Al primo contatto è

importante avere una voce

sveglia, carta e penna per

segnare ogni dettaglio,

soprattutto il nome della persona con cui si

sta sostenendo il colloquio, indirizzo e

contatti. Durante un video colloquio è

importante essere puntuali, mantenere il

contatto visivo e che l’ambiente sia silenzioso,

ordinato e luminoso. L’account è bene che

non abbia l’immagine profilo di default. Per

prepararsi a un colloquio faccia a faccia è

bene raccogliere informazioni sull’azienda,

essere informati sull’attualità del settore,

portare con sé una copia del cv, arrivare con

qualche minuto di anticipo e non perdere

l’occasione di fare delle domande sia per

capire come si muove l’azienda, qual è il suo

mercato di riferimento, sia per mostrarsi

motivati e interessati. Le aziende infatti

mirano a candidati con interesse e voglia di

imparare. Al colloquio vi chiederanno le

vostre competenze e capacità di base, quali

sono le vostre aspettative e testeranno le

vostre capacità interpersonali e trasversali.

Cercheranno anche di valutare le vostre

capacità nel gestire le difficoltà, quindi se vi

verranno rivolte delle domande niente

panico, mostrate le vostre capacità di

ragionamento anche se non conoscete la

risposta corretta.

Sulla pagina facebook di Cosp Verona è online

l’intervista a Valentina Fiore.

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IL METODO FEUERSTEIN COME STRATEGIA DI

SVILUPPO COGNITIVO E PROMOZIONE DELLA

MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO

Sally Brown diceva: “Odio la scuola. Mi fa

impazzire. Appena imparo una cosa, vanno

avanti con qualcos'altro!!!”.

Per tanti studenti e studentesse il rapporto

con la scuola è proprio come lo descrive Sally:

una corsa ad ostacoli, una sofferenza, una

immane fatica… Per questi studenti la scuola

non è più un luogo in cui apprendere

competenze, scambiare saperi, sviluppare

senso critico… ma uno spazio di frustrazione e

disagio.

I motivi che stanno alla base delle difficoltà di

apprendimento sono eterogenei e tra loro

diversissimi, legati sia alle caratteristiche del

soggetto in fase di apprendimento, sia

dell’ambiente famigliare di provenienza, sia

dell’istituzione scolastica. Si possono

evidenziare fattori connessi alla

demotivazione, alla disaffezione nei confronti

dell’istituzione scolastica, alla difficoltà nella

concentrazione e nell’attenzione,

all’inadeguatezza o all’assenza di un metodo

di studio ordinato ed efficace, al senso di

frustrazione che consegue ad un insuccesso o

ad uno sforzo non coronato dall’esito

sperato..

Ulteriori fattori di natura estrinseca possono

essere legati ad un’insufficiente rapporto

scuola-famiglia-alunno/a, al disinteresse o allo

squilibrato interesse dei familiari nel confronti

del vissuto scolastico dei figli, alla mancanza

di una adeguata e specifica programmazione

educativa della scuola, ad una poca cura dei

docenti verso i percorsi individualizzati di

insegnamento, a situazioni di disagio socio-

economico….

Talvolta gli insuccessi scolastici possono

essere il risultato di carenti abilità

metacognitive. La meta cognizione è un tipo

di autoriflessività sul fenomeno conoscitivo

che si basa sull’auto-osservazione dei propri

stati mentali. Quest’attività permette, tra

l'altro, di controllare i propri pensieri, e quindi

anche di conoscere e dirigere i propri processi

di apprendimento.

È la fondamentale capacità umana di

comprendere e riflettere sul proprio e l'altrui

stato mentale e sulle proprie ed altrui

percezioni, riuscendo così a prevedere il

proprio e l'altrui comportamento tra cui

sensazioni, credenze, sentimenti, disagi, etc.

Un soggetto che “usa” bene la

metacognizione è una persona che riesce a

porsi alcune domande fondamentali durante

l’esecuzione di qualsiasi attività di problem

solving:

STRATEGIE DI APPRENDIMENTO

IL METODO FEUERSTEIN

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1. Cosa sto facendo?

2. Perché lo sto facendo? Qual è lo scopo per

cui sto facendo questa determinata cosa?

3. Come posso agire per fare in modo che tale

processo sia massimamente efficace?

Si può quindi affermare che chi usa bene la

Metacognizione sia una persona che ha

scoperto il PROPRIO PERSONALE ED UNICO

METODO DI STUDIO ed è consapevole di

quello che fa e di come lo fa.

Un programma particolarmente efficace per

lo sviluppo metacognitivo è il metodo

Feuerstein che prende il nome dallo

psicologo che lo ha ideato.

Egli è assertore di una visione plastica e

dinamica dell’intelligenza, principio

dimostrato anche dalle scoperte in ambito

neuroscientifico. Feuerstein parla di

modificabilità cognitiva strutturale:

strutturale è il cambiamento quando è

generalizzabile, non esclusivamente relativo

ad un ambito ristretto, ma trasferibile ad

ambiti differenti; è permanente, tende ad

auto-perpetuarsi, a diventare un abitudine; è

flessibile, ossia disponibile ad essere

ulteriormente modificato da successive

esperienze.

Secondo l’approccio di Feuerstein obiettivo

dell'apprendimento non è solo di tipo

contenutistico e legato alle discipline, ma è

l’acquisizione di competenze conoscitive o

strategie di apprendimento. L’obiettivo

quindi è quello di aumentare le competenze

meta cognitive, ossia la capacità di auto

analizzare le operazioni e funzioni cognitive

che si mettono in atto nel momento in cui si

esegue un compito.

Al fine di promuovere il processo di

cambiamento individuale e la capacità di

meglio fronteggiare le situazioni della vita

(scolastica e non), Feuerstein ha messo a

punto il Programma di Arricchimento

Strumentale che si presenta come una

strategia di intervento volta a creare, attivare

e sviluppare i prerequisiti del pensiero meta

cognitivo, nonché favorire la motivazione

intrinseca grazie alla formazione di abitudini

cognitiva, aumentare la capacità attentiva e la

creatività …

L’applicazione è attualmente sperimentata in

molte parti del mondo (Europa, Stati Uniti,

America Latina…) in ambiti diversificati quali

la riabilitazione, l’educazione formale,

l’azienda e in tutte quelle situazioni in cui vi è

come finalità l’adattabilità e la flessibilità della

persona.

Marzia Marangoni

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A COSA SERVE FARE UN TIROCINIO?

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Questo mese lo spazio

interviste ospita

Melania Giuliani, una

laureanda del corso di

laurea magistrale in

Formazione e Sviluppo

delle Risorse Umane

presso l’ateneo di Verona con una tesi

riguardo il Disability Management e

l'integrazione lavorativa della fasce deboli.

Da sempre fortemente motivata a sviluppare

conoscenze e competenze nell'ambito delle

Risorse Umane, Melania ha conseguito una

laurea triennale in Scienze Cognitive a Trento.

Ha poi deciso di proseguire i suoi studi in

questo ramo, sia per interesse personale, sia

per voglia di sviluppare competenze nell’area

dell’organizzazione, in particolar modo dello

sviluppo delle persone all’interno di

un’organizzazione e della loro formazione,

promuovendone la motivazione, la

partecipazione, la responsabilità e il

benessere.

1. Perchè hai scelto di intraprendere

un’attività di tirocinio?

In passato ho scelto di intraprendere un

percorso di tirocinio curriculare presso il Cosp,

perché ero e sono tuttora motivata a mettere

in pratica le competenze acquisite tramite il

percorso di studi effettuato. Inoltre

l’obiettivo era quello di promuovere al meglio

la mia ipotetica futura figura professionale,

cercando di essere sempre a disposizione per

imparare cose nuove da aggiungere al mio

bagaglio culturale.

2. Come sei venuta a conoscenza

dell’Azienda presso la quale hai svolto lo

stage? Hai scelto tu Cosp Verona?

COSP - Comitato Provinciale per

l'Orientamento Scolastico e Professionale- mi

sembrava la realtà ideale dove mettere in

pratica tutti gli obiettivi prefissati, una realtà

che mi ha da sempre incuriosita e dove avrei

potuto conoscere “con i miei occhi” il mondo

dell’orientamento. Dopo un’accurata ricerca

degli enti presenti sul territorio veronese,

avevo deciso di mandare un semplice cv vitae.

Di fatto questa operazione andò a buon fine e

sicuramente è stato un percorso stimolante,

ricco di obiettivi personali raggiunti e dove

ho avuto la fortuna di conoscere persone

estremamente competenti, professionali e

soprattutto umane.

3. Di cosa ti sei occupata durante il tirocinio?

Le attività che hai svolto erano coerenti con

quelle delineate dal tuo progetto formativo?

Durante questo iter ho osservato attività e

strumenti d’aula e di gruppo, partecipando in

modo attivo ad attività formative e di

orientamento. Inoltre grazie ad aiuti preziosi e

precisi ho effettuato analisi ricerche quali-

quantitative. Le attività che sicuramente mi

hanno lasciato tanto, non solo dal punto di

vista lavorativo, ma soprattutto umano, sono

state tutte quelle riguardanti la

partecipazione, non solo “passiva”, ma anche

attiva a tutte le attività di orientamento ai

giovani delle scuole superiori, come ad

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esempio i vari master di orientamento, e tutte

le attività del progetto Itinera. Tutto questo

era perfettamente in linea con quanto

stipulato con il progetto formativo.

4. Il tirocinio si è rivelato utile a fini

lavorativi? Ora cosa stai facendo?

Questa esperienza di tirocinio è stata

assolutamente utile per la mia formazione,

ho acquisito diverse competenze, soprattutto

rafforzato le cosiddette “abilità trasversali”.

Diverse figure che tuttora lavorano al Cosp

sono dei veri modelli di riferimento da

seguire.

E’ stata la mia prima esperienza nel mondo

“dell’orientamento”, ho avuto la possibilità di

ascoltare le emozioni e i sentimenti, dubbi,

perplessità, incertezze, ma anche sogni di

ragazzi e ragazze riguardo il loro futuro.

Questo tirocinio mi ha dato la possibilità di

conoscere un mondo che tutti noi abbiamo

sotto i nostri occhi, ma che in pochi riescono a

“toccare con mano” davvero. Inoltre ho

potuto apprendere quali sono le competenze

di chi lavora all’interno del Cosp.

Alcune di queste competenze, penso di essere

stata in grado di apprenderle, sicuramente

non alla perfezione ma penso di poterle

migliorare in futuro. Al momento alcune di

queste abilità le sto concretamente

mettendo in pratica nello stage che sto

svolgendo in Calzedonia (uffici HR),

esperienza che mi sta dando tantissimi stimoli

e voglia di migliorarmi. Credo sia importante

nella vita non sentirsi mai arrivati, ma sempre

all'inizio di nuove esperienze da vivere con

entusiasmo, flessibilità e desiderio di

imparare sempre.

5. Consiglieresti a uno studente/neolaureato

questa esperienza?

Sì perchè penso sia una porta d'ingresso

fondamentale per il mondo del lavoro. E'

un'opportunità essenziale e da cogliere, in cui

puoi davvero capire il tuo orientamento

lavorativo e sviluppare più competenze,

soprattutto quelle trasversali.

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WORK IN PROGRESS

E’ un progetto di sistema su tutto il territorio regionale che vuole aprire un dialogo

sinergico ed azioni efficaci volti ad un maggior coinvolgimento degli insegnanti e studenti

all’interno delle imprese.

Nonostante in Veneto siano moltissime le aziende impegnate nell’iniziativa (una su tre:

22mila su 68mila), gli studenti sono molti di più (38mila quelli che quest’anno devono

maturare ore di formazione fuori dall’aula scolastica). Il progetto VIA mira a ottimizzare le

risorse disponibili, concentrandosi sul vero obiettivo della riforma (trasmettere ai ragazzi

la passione che si respira nelle aziende), evitando che i progetti di alternanza si traducano

in un mero adempimento burocratico. (Fonte: L’Arena)

Una rete di sei scuole capofila Carlo Anti, Liceo G. Fracastoro, Liceo E. Medi, Istituto M.

Minghetti, G. Silva - M. Ricci e Educandato agli Angeli assieme ad alcuni Partner e Aziende

del territorio Cosp Verona, T2i - Verona Innovazione, Fondazione Edulife ed

Esev - CPT, Berner Italia, Intesys SPA e Fabi collaborano insieme per la

realizzazione di progetti di alternanza scuola - lavoro in forte sinergia tra

scuola e impresa.

Progetto FSE Regione Veneto promosso da Cim&Form

Confindustria Verona

Finanziato da Fondazione CariVerona

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COSP VERONA

COSP Verona può essere definito come un modello di integrazione di agenzie e di servizi

nell’ambito del sistema di istruzione-formazione.

Rappresenta una realtà che, al di là degli orientamenti politici e dei fini istituzionali di ciascuno

associato, riunisce enti economici, associazioni datoriali e sindacali, agenzie di orientamento e

formazione professionale, distretti scolastici, club service e altri soggetti che operano sul territorio

veronese.

COSP Verona nasce nel 1990 ed è una rete locale per l’orientamento composta oggi da 68 soci. È

un’associazione senza scopo di lucro che coinvolge i diversi soggetti del sistema istruzione-

formazione in attività di: consulenza, formazione, ricerca, progettazione.

La mission del COSP è legata alla promozione e attuazione di interventi che collegano il mondo

della formazione e dell’istruzione al mondo del lavoro. I soci che vi partecipano sono attori

presenti stabilmente nel panorama economico e sociale veronese, intervengono in modo

operativo, con risorse economiche e umane, know how e ruolo istituzionale, nei diversi progetti

promossi da COSP Verona. I soci riconoscono nel COSP un ente super partes che, per la pluralità

di interessi e posizioni, rappresenta il nodo centrale di una rete di soggetti difficilmente collegati

tra loro. I campi di intervento sono molteplici e interessano azioni di orientamento in un’ottica di

life long guidance.

Attività offerte:

• Consulenze orientative a supporto delle scelte scolastiche, formative e profes-

sionali

• Colloqui individuali

• Bilancio di competenze

• Incontri a supporto dello sviluppo di carriera

Per maggiori informazioni visita il sito www.cosp.verona.it

O invia una richiesta a [email protected]

Via G. V. Zeviani, 8 37131—Verona

tel. fax +39 045 597108

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A.G.B.D. ONLUS-Associazione sindrome di Down A.I.V. Formazione Scarl ACCADEMIA DI BELLE ARTI G.B. CIGNAROLI E

SCUOLA BRENZONI ADICONSUM TERRITORIALE DI VERONA ANCE VERONA COLLEGIO COSTRUTTORI EDILI ANCL-Associazione Nazionale Consulenti del

Lavoro ANFFAS ONLUS VERONA ANP-Associazione Nazionale Presidi APINDUSTRIA GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI ASS. CFP CNOS/FAP TUSINI ASS. SAN GAETANO CENTRO SERVIZI FORMATIVI ASS. CFP CNOS/FAP SAN ZENO C.C.I.A.A.CAMERA DI COMMERCIO di Verona C.F.P ISTITUTO CANOSSIANO C.IM.& FORM. CASARTIGIANI- Verona CGIL VERONA CONFEDERAZIONE GENERALE

ITALIANA DEL LAVORO CISL SCUOLA CISL VERONA CNA-Conf. Nazionale Artigianato CODACONS VERONA COLDIRETTI VERONA-FEDERAZIONE

PROVINCIALE COLDIRETTI VERONA COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOM.

LAUREATI DI VERONA E PROV. COMITATO GENITORI IC 17 MONTORIO CONFAGRICOLTURA VERONA CONFCOMMERCIO VERONA CONFESERCENTI CONFINDUSTRIA VERONA COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI

VERONA COORDINAMENTO GENITORI ISTITUTI

COMPRENSIVI VERONA COORDINAMENTO GENITORI ISTITUTI

SUPERIORI VERONA C.S.F. STIMMATINI E.S.E.V.-CPT VERONA ENAIP VENETO ENTE BILATERALE TURISMO GARDESANO FABI FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI

ITALIANI

FEDERALBERGHI GARDA VENETO FEDERCONSUMATORI VERONA FEDERMANAGER VERONA FIDAE- Federazione Istituti Di Attività Educativa FLC CGIL VERONA-Federazione lavoratori della

conoscenza Verona INLINGUA VERONA IPS CONSULTING & CPS RESURSING SRL ISISS "M.O. LUCIANO DAL CERO" ISTITUTO DESIGN PALLADIO ISTITUTO DON CALABRIA ITALMODA LIONS CLUB CANGRANDE LIONS CLUB S. VIGILIO GARDA ORIENTALE LIONS CLUB VR- CATULLO LIONS CLUB VR- RE TEODORICO M.E.M.- MOV. EDUCATORI MILANIANI OFFICINA DELLA MODA ORDINE DEGLI INGEGNERI DI VERONA E

PROVINCIA PROSPERA PROSPETTIVA FAMIGLIA PROVINCIA DI VERONA- C.F.P. DI VERONA PROVINCIA DI VERONA- C.F.P. DI ZEVIO PSYCO AREA RE ART FASHION INSTITUTE ROTARY CLUB LEGNAGO ROTARY CLUB VERONA EST DISTRETTO 2060 ROTARY CLUB VERONA NORD SCALIGERA FORMAZIONE Scarl U.G.L. - Unione Generale Lavoro UPA Confartigianato UIL SCUOLA UIL UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

SOCI COSP

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Progetto grafico e impaginazione di Rosamaria Provenzale per COSP Verona

Redazione a cura di Rosamaria Provenzale, COSP Verona

Con il patrocinio di

In collaborazione con

Per maggiori informazioni visita il sito www.cosp.verona.it

O invia una richiesta a [email protected]

Via G. V. Zeviani, 8 37131—Verona

tel. fax +39 045 597108

COSP Verona

Grazie al contributo di