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Primo pianoIL 25 GIUGNO SI VOTA PER I BALLOTTAGGI A LECCE E IN ALTRI QUATTRO COMUNI Alessandro Chizzini pag. 10

Anno XVI n. 619

Periodico d’informazione del Salento

Primo pianoERRORE UMANO O GUASTO? SI INDAGA SULL’INCIDENTE AVVENUTO A GALUGNANOAlessio Quarta pag. 11

17.06.2017

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Clara Scarciglia pag. 12

PRIMO PIANO

Claudia Mangione pag. 26

SPETTACOLO

L’estate si accendecon Brigantedei Sud SoundSystem

La patatanovella diGalatina allaconquista del Nord Italia

Il buono dell’ozonoIl buono dell’ozono

6 17 giugno 2017

in copertina

Da alcuni anni l’ozonoterapia èrealtà anche a Lecce, grazie al con-tributo del dottor Luigi Formisano(nella foto), un medico napoletanoche ha sposato il Salento per amore,oltre che per professione. Laureatoin Medicina e Chirurgia, si è spe-cializzato in Medicina Interna ed èreferente per il Salento della “Fon-dazione Maria Guarino”. Dottor Formisano, cos’è e comefunziona l’ozonoterapia?La nostra storia inizia tra la finedegli anni ‘70 e l’inizio degli anni‘80, al Secondo Policlinico di Na-poli: il professor Carlo Luongo,docente della seconda universitàdi Napoli, iniziò a trattare conl’ozono i primi pazienti affetti da

neoplasia e curati sia con radioche con chemioterapia. Grazie alsuo impegno e a quello di Mar-gherita, sua figlia, anestesista e ri-cercatrice, è nata la “FondazioneMaria Guarino” (www.amoron-lus.com) che si occupa della terapiae della ricerca in campo oncologicoe di cui io sono un medico sosteni-tore. La tesi che la scarsa presenzadi ossigeno causa gravi problema-tiche risale al 1931, quando il pro-fessor Warburg vinse il premio No-bel dimostrando che l’ipossia (ov-vero la carente ossigenazione) pro-voca il cancro. È dunque utile contro i tumori? Alla luce delle innumerevoli pub-blicazioni scientifiche, possiamo

tranquillamente affermare che l’ozo-noterapia, apportando la giustaossigenazione al nostro corpo, con-trasta la cronicità della malattia:in pratica favorisce l’azione deifarmaci e aumenta le possibilità diguarigione. Il trattamento è asso-lutamente indolore e veloce: si ese-gue 4 giorni alla settimana con in-sufflazioni per via rettale assoluta-mente indolori, contemporanea-mente si assume acqua ozonizzata. Questo cosa provoca? Precisiamoche si tratta di una terapia integrantela chemio e non sostitutiva.Spesso nel corso della chemioterapiail paziente tende a soffrire di alcunieffetti collaterali, anche fortementeinvalidanti, che vanno dal calo di

globuli rossi o di glo-buli bianchi, alle aftedolorose del cavoorale, alla stanchezzao ai dolori. Graziealla somministrazio-ne dell’ozono si ri-ducono gli effetti col-laterali della terapia:questo permette una vita dignitosae socialmente attiva al paziente e,soprattutto, gli consente di conti-nuare ad eseguire la chemioterapia.È fondamentale ricordare che l’ozo-noterapia non guarisce, ma integravalidamente la chemioterapia. Come si fa ad usufruire di questaterapia?Il paziente si associa alla Fondazione

come socio sostenitore, pagandouna quota annua di 50 euro; talespesa gli permette di eseguire ilprotocollo che prevede quattro se-dute a settimana. Al medico soste-nitore si paga solo un rimborsospese che si aggira intorno ai 15euro a seduta (per il materiale con-sumato) e non paga la prestazionemedica. Al momento hanno aderito

In mezzo alla sofferenza e allosconforto, per i malati di tumorec’è la possibilità quantomeno dialleviare il dolore, di sopportareun po’ meglio la battaglia controil male del secolo e di attutire glieffetti della chemio o della radio-terapia. Parliamo dell’ossigeno-ozonoterapia, una terapia che usacome agente terapeutico una mi-scela di gas naturale medicale,l’ozono appunto, miscelato in pic-cole percentuali con ossigeno me-dicale. Sostanzialmente, l’ozono migliorala capacità del sangue di apportareossigeno ai tessuti: ne consegueuna riattivazione del microcircoloe della ossigenazione periferica.Questa terapia, che viene praticataanche in Salento, ha un’azione an-tinfiammatoria e antalgica, favo-risce l’attivazione dei processi ri-parativi e rigenerativi, la fluidifi-cazione del sangue, l’immunosti-molazione e l’immunomodulazione,permette la riduzione dell’insuli-

noresistenza e stimola i processidi detossificazione. Va precisato che l’ozonoterapiarientra, come ricordava il com-pianto professor Umberto Veronesi,“tra le cosiddette medicine nonconvenzionali, che la comunitàscientifica considera come integra-tive, ma non sostitutive delle curetradizionali”. Quindi, non è ingrado da sola di curare il tumore,ma può aiutare il paziente a sop-portare meglio i dolori della ma-lattia e quelli provocati dagli effetticollaterali dei trattamenti medicitradizionali. Purtroppo, il quadro relativo allaprovincia di Lecce in tema di tu-mori, così come disegnato dal rap-porto Istat del 2014, quello piùrecente a disposizione, non è deipiù rassicuranti. Dal 1990 si èpassati da una mortalità di 19,8persone ogni 10mila abitanti al29,1 del 2014, anno in cui per laprima volta il Salento ha toccatola stessa quota di mortalità regi-

strata in tutta Italia. La sezione diLecce della Lega Italiana per laLotta contro i Tumori ha analizzatoil tasso di mortalità dei tumori ingenerale, con un focus mirato sutre tipologie specifiche quali il tu-more ai polmoni, quello alla vescicae quello alla mammella. Per quantoriguarda il primo caso, la situazionesi è stabilizzata nei pazienti disesso maschile, dopo una spaven-tosa impennata negli anni prece-denti, mentre per le donne malatela mortalità è superiore alla mediaregionale e a quella di Brindisi eTaranto, ma scende se comparatoa livello nazionale e ai dati relativiagli anni precedenti. Cresce il nu-mero di pazienti morti per tumorealla vescica ed è ben più gravel’incidenza dei tumori al seno: nel1990 le morti sono state 2,7 sempreogni 10mila abitanti e nel 2014un balzo dell’incidenza a 4,4 chein termini percentuali significa unaumento del 39% di donne uccisedal cancro.

È questo il pensiero del dottor Formisano, che in questa intervista ci spiega come si effettua il trattamento in grado di garantire reali benefici ai malati oncologici

“L'ozonoterapia non guarisce i tumori, ma integra validamente la chemioterapia”

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Il buono dell’ozono

A cura di Alessio Quarta

7 17 giugno 2017

in copertina

Sono diversi i pazienti che in pro-vincia di Lecce si affidano all’ozo-noterapia per attutire gli effetti col-laterali della chemioterapia. In lottacontro un tumore al seno o al pan-creas, costretti a subire gli inevitabilicambiamenti che la malattia imponee a lottare in ogni modo grazie allachemio. E che nella terapia a basedi ozono trovano un alleato im-portante per sostenere con più forzala battaglia con la malattia.“Ho iniziato la chemio tre mesi fae l’ozonoterapia due mesi fa, assu-mendo acqua ozonizzata e facendoregolarmente le insufflazioni -ci rac-conta una paziente che sta combat-tendo la propria battaglia controun carcinoma al seno e di cui prefe-riamo mantenere l’anonimato-. Hoancora un altro mese da fare inbase al protocollo. In effetti i beneficili avverto, non ho tutti gli effetticollaterali della chemio. A parte laperdita di capelli, ho avuto all’iniziodel trattamento chemioterapico duecali di emocromo, da quando hocominciato con l’ozonoterapia nonho più avuto episodi del genere. Disolito quando a causa della chemiosi abbassano le difese immunitariesi tende a prescrivere al pazientealtri farmaci, invece con l’ozono ivalori si ripristinano attraverso unmetodo naturale. Adesso mi sentobene, ho affrontato più della metàdella chemio e ora aspetto di farel’operazione”.

Fondamentale, insieme all’ozono-terapia, è il rispetto di una specificaalimentazione: “Insieme alla cura abase di ozono ho cominciato a se-guire la dieta così come prescrittamidal dottor Formisano -continua lasignora-. L’unione della chemio,dell’ozonoterapia e di una correttanutrizione stanno dando i proprifrutti perché mi permettono di com-battere con più forza la malattia.Oggi io sono in grado di fare tuttele cose, di portare avanti la miavita e il mio lavoro”.Migliora l’emocromo, miglioranole difese immunitarie per affrontarela chemio senza alcuna controindi-cazione, ma permangono gli aloni

di diffidenza intorno all’ozonotera-pia: “Io stessa all’inizio ero moltodiffidente, lo sono per natura. Nes-suno dei tanti oncologi in questianni me ne ha mai parlato, ne sonovenuta a conoscenza tramite il pas-saparola e mi sono messa subito acercare su Internet, per capire megliodi cosa si trattasse. Ho preso contatticon la Fondazione Maria Guarinoe mi sono recata a Napoli, ho sot-toscritto la quota associativa e poimi hanno indirizzato per l’iniziodel trattamento nel centro a me piùvicino. Infatti, fino a quel momentoignoravo ci fosse un centro di ozo-noterapia a Lecce, a pochi passi dacasa”.

L’ozonoterapia viene utilizzata anchein diversi campi medici per guarirealcune malattie o per alleviarne idolori. Partiamo, ad esempio, dalladermatologia. Qui per la sua azionedisinfettante, sterilizzante antibatterica,antivirale e antimicotica si fa ricorsoall’ozonoterapia in caso di piaghe in-fette, Herpes simplex o zoster, quelloche più comunemente viene cono-sciuto come “Fuoco di Sant’Antonio”,micosi cutanee, acne e foruncoli,fistole e ascessi.Altro campo di applicazione è quellodelle arteriopatie periferiche, condizionipatologiche degli arti, per lo più inferiori,caratterizzate dall’ostruzione acuta oprogressiva delle arterie a causa diemboli o placche aterosclerotiche. Per la sua azione sul sangue e sul si-stema circolatorio l’ozonoterapia vieneutilizzata anche nel campo dell’an-giologia per curare insufficienza ve-nosa, ulcera diabetica, flebiti, varicidolorose, arteriopatie, gangrene, pia-ghe da decubito, arteriosclerosi nellepersone più anziane.L’arteriosclerosi non è altro che unispessimento delle pareti interne deivasi sanguigni che fa la sua appari-zione in conseguenza di vari fattori dirischio, quali possono essere l’età,l’ipertensione, il diabete. L’infiltrazionedi sostanze nocive nelle pareti delle

arterie provoca un processo infiam-matorio e una lesione dei vasi che, ri-chiamando le piastrine, iniziano a for-mare delle placche. Se non si correg-gono i fattori di rischio, queste placcheaumentano gradualmente di volumefino ad occludere le arterie determi-nando ischemie, ictus, malattie coro-nariche e infarto. Altro campo in cui l’ozonoterapia riescea intervenire, curando la patologia, èquello della fibromialgia, la cui origineè ancora ignota e che colpisce preva-lentemente il sesso femminile. È spes-so difficile da diagnosticare perché isuoi sintomi possono essere confusicon quelli di altre malattie: dolorecronico, rigidità, stanchezza fisica, acui si aggiungono manifestazioni col-laterali come cefalea, fotofobia, disturbiuditivi, turbe digestive, allergie, ano-malie neurologiche e sbalzi di umore.Anche in questo caso l’ozono si è di-mostrato efficace grazie alle sue pro-prietà antinfiammatorie e antidolori-fiche in grado di migliorare l’ossige-nazione cellulare e il microcircolo san-guigno. Come efficace è il trattamentoper curare la candida, la più comunedelle infezioni femminili. Ma anche inneurologia, medicina generale e im-munologia troviamo campi di appli-cazione con riuscita favorevole del-l’ozonoterapia.

La cura del benessere La testimonianza di una paziente che, grazie all’ozonoterapia abbinata adun’alimentazione specifica, riesce a convivere da mesi con un cancro al seno

12 regioni, dal Nord al Sud, dovei medici sostenitori si prodiganonell’aiutare i pazienti oncologici. Al trattamento possono accederetutti o ci sono tipologie di pazientiche non possono prenderne parte?La terapia può essere seguita datutti: non sono descritti effetti col-laterali. Purtroppo al momento al-cuni tumori rispondono meno dialtri, per esempio quelli polmonarie quelli neuroendocrini. Comunque,anche in pazienti affetti da questepatologie si hanno miglioramentiperché si ottiene un miglioramentodello stato chimico e biologico del-l’individuo.Quante sedute occorre fare? La te-rapia cambia di volta in volta inbase alla patologia specifica delpaziente? Io seguo quanto previsto dal pro-tocollo oncologico della Fonda-zione, vale a dire quattro sedute asettimana per tre mesi, dal lunedìal giovedì, poi tre mesi di pausa incui il paziente mi tiene informatosu tutto, dopo di che riprende sene ha bisogno. Per quanto concerne

le malattie non neoplastiche comela candida, la fibromialgia, i pa-rassiti intestinali, la psoriasi e lemalattie della pelle, l’artrite possonoavere risultati positivi grazie aglischemi terapeutici che ho messo apunto e che sono calibrati in basealle necessità del paziente. Per icasi di psoriasi o di artrite reuma-toide ricordo che oltre all’ozono sihanno splendidi risultati associandol’alimentazione e la pulizia dell’in-testino, l’idrocolonterapia, che pra-tico da anni presso il mio studio.In tutto questo discorso quanto èimportante l’alimentazione?Da diversi anni mi occupo di ali-mentazione specifica nelle variepatologie: mangiare bene rappre-senta un elemento importantissimodella terapia. Nel 2015 ho avuto ilpiacere di presentare il mio lavoroAlimentazione consapevole all’Expodi Milano; in quella relazione horacchiuso tutte le mie osservazionidi quasi 25 anni di professionemedica svolta qui nel Salento. Allafine ho concluso che è più impor-tante escludere qualche alimento

o limitarlo fortemente, senza cam-biare radicalmente la filosofia ali-mentare del paziente: basta pocoper ottenere dei buoni risultati. Quali sono gli alimenti da evitarenel caso di pazienti oncologici?Ad esempio, conviene ridurre ilconsumo di dolci e farine raffinateperché, innalzando la produzioneinsulinemica, scatenano un aumentodei fattori di crescita, che incidonosull’aumento della neoplasia. Hoqualche dubbio anche sull’uso in-discriminato di cocktail vitaminicie anti-ossidanti: spesso si usanosenza sapere che l’antiossidante fabene alla cellula vitale, ma aiutaanche la cellula tumorale, pertantovanno prescritti da un medico esolo se assolutamente necessario.Credo che la corretta alimentazionesia uno dei fattori da instaurarepoiché insieme alle altre terapiepuò aiutarci nella cura di qualsiasipatologia: Ippocrate, uno dei padridella medicina, qualche millenniofa diceva: “Fa che il cibo sia la tuamedicina e che la medicina sia iltuo cibo”.

Non solo per i tumori: gli altricampi di utilizzo medico dell’ozono