Qualità percepita e soddisfazione del paziente (Giampaolo Collecchia)
“Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni,...
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“Paesaggio designa una determinataparte di territorio, così come è percepita dallepopolazioni, il cui carattere deriva dall’azione difattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”
Il miglior modo per conoscereun paesaggio è percepirlo in senso più ampio,probabilmente “entrando” in esso efacendone esperienza in ogni suo aspetto.
Un buon modo di partenza per percepire ilterritorio è guardarlo da un punto di osservazioneposto in alto; ma ciò non è ancorasufficiente.
scuola
spiaggia
scuola
Lanca Lucconi
scuola
bosco
scuola
Orto/giardino
Si apprende molto di più attraversandolo e annusandolo e osservandone idiversi elementi stando loro vicino.
Ecco alcuni esempi di attività didatticheda organizzare durante un’escursione:
Tracciare schizzi e disegnare, qualeprimo strumento per osservarecon cura; possono essere schizzipanoramici,
così come disegni di alcuniparticolari oggetti e caratteristiche
Raccogliere alcuni “pezzetti di paesaggio”; attraverso la raccolta di foglie, fiori, piccole pietre ecc., spesso testimonianze dei caratteri naturali del paesaggio, bambini e ragazzi si sentono più direttamente coinvolti nella percezione del paesaggio stesso
Proporre una spiegazione (da partedi esperti o di insegnanti) di alcunecaratteristiche del paesaggio:la spiegazione è sempre più efficacequando proposta all’aperto e direttamentedi fronte a ciò che viene illustrato;
Camminare attraverso il paesaggio:indipendentemente dalla durata edalla difficoltà del percorso, l’esperienzapersonale delle diverse parti di un’areaattraversata, delle diverse forme (peresempio quelle del rilievo) edell’ambiente nella sua fisicitàè essenziale a tutte le età.
I bambini più piccoli traggono grandevantaggio dalla conoscenza diretta del paesaggioattraverso l’escursione; in questocaso, tali esperienze - vissute e partecipatefisicamente, con tutto il corpo - diventanoattività didattiche complete per l’Educazioneal Paesaggio.
La percezione del paesaggio - nel suosignificato più ampio - include non solo lapercezione visiva, ma tutto ciò che vienepercepito dai cinque sensi.
L’essere umanoha la possibilità di distinguere paesaggi sonori,così come paesaggi degli odori e deisapori e paesaggi tattili, vale a dire i diversimodi attraverso cui l’ambiente che ci circondacomunica con noi.
Il bosco parlaAbbiamo fatto silenzioPer ascoltare la voce del bosco.Il bosco parla:Ho sentito gli uccellini,Il grido del fagiano.Ho sentito le foglie.Cantiamo la canzone dell’albero.Cantavano anche loro.Ho sentito la voce del bosco E mi ha detto di tornare.
Il bosco parlaAbbiamo fatto silenzioPer ascoltare la voce del bosco.Il bosco parla:Ho sentito gli uccellini,Il grido del fagiano.Ho sentito le foglie.Cantiamo la canzone dell’albero.Cantavano anche loro.Ho sentito la voce del bosco E mi ha detto di tornare.
I lumaconiAbbiamo visto i lumaconiA strisce, senza guscio, bavosi, mollicci, lunghi, lisci.Strisciavano, mangiavano le foglie, l’erba, i funghi.Escono se piove.Ne ho toccato uno sulla schiena, era mollissimo.
I lumaconiAbbiamo visto i lumaconiA strisce, senza guscio, bavosi, mollicci, lunghi, lisci.Strisciavano, mangiavano le foglie, l’erba, i funghi.Escono se piove.Ne ho toccato uno sulla schiena, era mollissimo.
I verdi scuola d’infanzia Vaccari
Testi tratti da:
Educare al PaesaggioTraduzione Italiana del report "Education an Landscape for Children", Consiglio d'Europa, marzo 2009
Benedetta Castiglioni
Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna Treviso
A scuola nel bosco
Nel nord Europa esiste da anni un modello di scuola dell’infanzia davvero originale, il Waldkindergarten o, più recentemente, la Forest School in Gran Bretagna, la loro sede è il bosco, o, dove non c’è, lo spazio verde più facilmente raggiungibile come un prato, un campo, una spiaggia. I bambini che frequentano questo tipo di scuola trascorrono a contatto con la natura il tempo che i bambini delle scuole tradizionali passano all'interno della struttura scolastica. Il bosco, così, diventa scuola, fornisce materiale di gioco e di riflessione pedagogica; i bambini vivono in questo modo i tempi della natura, in ogni stagione.
L’attività di questa scuola si sviluppa attorno ad alcuni cardini educativi:
La pedagogia dei boschi, il rapporto sensoriale con la natura diventa fondamentale per un’ armonica crescita del bambino, l’ambiente naturale diventa familiare e un luogo di scoperta e meraviglia
Il gioco con i materiali che si trovano in natura; il fatto di costruire da soli giochi o inventarli a partire da quello che l’ambiente offre, costituisce una potente molla per la creatività.
L’autoapprendimento, gli educatori esercitano un controllo saldo ma invisibile, quando un bambino incontra una difficoltà, non danno soluzioni, ma lo aiutano a risolvere il problema in modo autonomo.
1999, un seminario di formazione rivolto alle insegnanti, presentando l’esperienza tedesca e svizzera. A conclusione del seminario è stata offerta la possibilità ad una scuola d’infanzia interessata di partecipare all’iniziativa.
Esperienze nelle scuole d’Infanzia Comunali:1999/2000 Simonetta al Parco della Vernavola. Questa esperienza ha prodotto un video e una riflessione scritta.
2000/01 con modalità differenti, Malcovati al Parco della Vernavola.
2008/09 e 2009/10, grazie al contributo della Fondazione Cariplo, abbiamo portato il progetto in 4 scuole d’infanzia comunali: Castiglioni, Muzio, Negri, Santa Teresa.
2011/12 Vaccari, grazie al contributo della Fondazione Banca del Monte di Lombardia.
Le tappe