p. 10-15 IL NUOVO MARCELLINO Gli auguri di Buon Natale · A.Benini, C. Guenzi, A. Guerrero, J. Mete...
Transcript of p. 10-15 IL NUOVO MARCELLINO Gli auguri di Buon Natale · A.Benini, C. Guenzi, A. Guerrero, J. Mete...
IL NUOVO MARCELLINO La redazione siamo noi Carissimi ragazzi, genitori, docenti e non docenti.
Il Marcellino è sempre stato uno strumento utile alla comunicazione.
Mettere per iscritto ciò che si svolge durante le ore scolastiche permette
a chiunque di scoprire effettivamente le varie attività che si propongono,
organizzano e realizzano all’interno della scuola. La voce e la
partecipazione dei ragazzi, che ne sono i principali attori, sono quindi
essenziali.
Quest’anno, proprio per questo motivo, la realizzazione e la stesura del
Marcellino sono state affidate ad un gruppo di ragazzi che formano una
vera e propria redazione, in cui ognuno riveste un ruolo ben preciso. Una
vera opportunità per venire a contatto con il mondo del giornalismo e con
il lavoro di squadra. Il nuovo Marcellino non perde la sua chiara
vocazione alla costruzione di un senso di appartenenza e condivisione,
a quel clima di unione e condivisione che interessa noi tutti, protagonisti
di questo mondo tutto nostro. Si è deciso tuttavia di modificarne un po’
la struttura, una prima parte sarà dedicata a tutte le attività, le iniziative
e le esperienze che gli alunni e le famiglie hanno vissuto, una seconda
parte si occuperà di cultura, affrontando di volta in volta una tematica
differente.
La redazione vi augura una buona lettura!
Alice Dal Molin
Le nostre esperienze Nido e Primavera p. 1
Infanzia p. 2
Primaria p. 3
Secondaria e Liceo p. 3-7
Esperienze condivise p. 7-9
Inserto culturale: Parliamo d’autunno
p. 10-15
Gli auguri di Buon Natale
Prossimi appuntamenti
ISTITUTO DI CULTURA E LINGUE MARCELLINE
Corso Repubblica, 2 ARONA (NO)
www. marcellinearona.it
0322 243 645
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Sezioni Nido, Primavera e Scuola dell’infanzia
Il nuovo anno è iniziato all’insegna della novità per alcuni, i nuovi arrivati, e della euforia del ritorno per i piccoli protagonisti della scuola delle Marcelline.
In aule colorate, tra iniziative finalizzate alla condivisione e alla partecipazione, le maestre Lorenza Marini, Ilaria Zimbaldi (Nido), Susanna Marini, Elena Caliendo (Primavera), Stefania Tondini Elisa Daverio Cecilia Forcherio (Scuola dell’infanzia), hanno dato avvio ad un anno carico di aspettative. In linea con il progetto educativo tradizionale, le proposte affondano le radici nella novità, nell’originalità e nella creatività. Qui di seguito riportate le esperienze di questo nuovo inizio.
Sezioni Nido e Primavera
Il percorso dell’inserimento
I piccini, andando a scuola, devono sentirsi a
casa nonostante sia per loro un nuovo
ambiente. Le maestre diventano dei punti di
riferimento per i bambini, eppure l’inserimento
è un percorso che richiede tempo. I bambini
possono restare a scuola a fare delle attività
accanto ai genitori e ai famigliari, già
dall’inizio dell’anno, per adattarsi meglio al
nuovo ambiente.
Il nido e la scuola materna danno loro la
possibilità di conoscere nuove persone e di
potersi integrare in un contesto differente che
gradualmente diventerà un luogo familiare
con nuovi importanti punti di riferimento. Per
questo motivo i primi mesi di scuola sono
decisamente importanti e la gestione degli
stessi deve essere attenta e curata.
A.Benini, C. Guenzi, A. Guerrero, J. Mete (I Liceo)
Progetto Su e giù per il mare blu Il percorso di quest'anno: “Su e giù per il mare blu”. In questo nuovo anno i più piccoli dell'Istituto Marcelline, i bambini del Nido e della sezione Primavera, sono chiamati alla ricerca di se stessi attraverso un progetto annuale, “Su e giù per il mare blu”, che ha per fil rouge la scoperta dei propri sensi percettivi nell'ambiente acquatico marino. Conoscere le proprie capacità visive, uditive, tattili, olfattive e gustative è un tassello fondamentale per crescere. I bambini si trovano ad affrontare una “grande” realtà per la prima volta; il mare è un mondo che si inizia ad attraversare a piccole bracciate, per questo vengono accompagnati in un progetto dedicato alla scoperta. I colori marini appaiono “a colpo d'occhio”: dal profondo blu degli abissi all'azzurro dell'acqua cristallina in superficie. Il rumoreggiare e lo scrosciare delle onde sulla spiaggia o l'infrangersi delle stesse sugli scogli sono ascoltati con curiosità dai bambini. L'ambiente salmastro, talvolta torrido e altre volte fresco, è ovviamente tipico del mare. Si percepisce subito sulle guance durante un soffio di brezza e riempiendo le narici e i polmoni di aria sana. Nell'acqua, il gusto salato suscita emozioni contrastanti: dalle buffe smorfie di disgusto alla sorpresa di un nuovo senso.
Valentina Yan (I Liceo)
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Scuola dell’infanzia
Progetto EmozionArti: Esprimersi attraverso il linguaggio dell’arte
«L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di elaborate conoscenze teoriche e sperimentali.»
La finalità del progetto delle maestre Elisa Daverio e Stefania Tondini è quella di educare alla bellezza, abituare ad esprimere liberamente le proprie emozioni ed educare al senso critico attraverso i linguaggi dell’arte. Letteratura, arti visive, danza e musica sono gli ambiti in cui i bimbi si muovono. Fare esperienza di stasi, movimento e armonia, di suono, silenzio, ascolto e rumore; imparare a modellare, disegnare e manipolare; muoversi dalla lettera al testo: queste le attività di cui i bimbi si renderanno protagonisti.
Iniziamo la scuola tra artisti girovaghi
Ogni anno dalle maestre della scuola
dell’infanzia è organizzata una giornata
dedicata all’introduzione dei bambini al
progetto dell’anno scolastico. Quest’anno il
giorno 21 Ottobre 2016 si è appunto svolta
un’iniziativa originale e interessante. Questa
giornata ha avuto come protagonisti, oltre ai
bambini stessi, tre artisti girovaghi: una
danzatrice, una flautista e un pittore.
L’obiettivo è stato quello di mostrare le loro
attività coinvolgendo a pieno i bambini.
Le maestre, Stefania Tondini, Elisa Daverio e
Cecilia Forcherio, hanno trovato un modo
alternativo e coinvolgente per introdurre gli
alunni dell’infanzia nel mondo dell’arte e degli
artisti girovaghi, hanno scritto e narrato ai
bambini un racconto appassionante
coinvolgendoli e incantandoli.
Gli artisti girovaghi hanno fatto richiesta,
attraverso una lettera ai bambini dell’istituto
Marcelline, di poter “mostrare” le loro doti o
più semplicemente la loro arte. Nel cortile
della scuola, la danzatrice si è esibita in un
ballo, la flautista in una melodica
composizione ed il pittore ha esposto un
quadro, davanti ad un pubblico nutrito di
bambini. L’intento è stato quello di mostrare
ai piccoli l’arte e di coinvolgerli nel mondo
della libertà perché arte è libertà di
esprimere il proprio parere liberamente.
L.Baroncini, G.Bassetti, C.Lucchina, L.Piazzai
(I Liceo)
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Scuola Primaria Voci dalla Primaria Nei primi mesi dell’anno scolastico attività ed iniziative interessanti e differenti hanno coinvolto le cinque classi della scuola elementare. “Quale modo migliore per iniziare il percorso di studi che non con un’uscita sul territorio!” Afferma la maestra Elena Rossi,
docente della classe prima elementare. Ecco infatti che i bambini delle cinque sezioni hanno partecipato ad una gita scolastica nella quale hanno riscoperto e osservato i luoghi che li circondano. Hanno trascorso la mattinata passeggiando sul suolo aronese e successivamente hanno attraversato il Lago Maggiore sfruttando il servizio di navigazione. Si sono diretti ad Angera dove hanno pranzato al sacco e si sono svagati al parco giochi. La maestra Elena e i bambini della prima elementare ci hanno poi messo a conoscenza delle attività in cui si sono cimentati durante i primi mesi, tra le quali un esperimento basato su un argomento trattato dalla maestra durante le lezioni di storia. L’oggetto è stato il cambiamento dei materiali durante il tempo. L’esperimento è consistito nel versare dell’acqua in una ciotola e osservare il cambiamento subito attraverso il passare dei giorni, ovvero l’evaporazione. I bambini hanno voluto spiegarci anche che in classe hanno un angolo in cui si possono riposare leggendo libri nominato da loro: angolo morbido. Un lasso di tempo importante è stato dedicato allo studio degli ambienti della terra. Hanno rappresentato su dei cartelloni il mare, il prato, la montagna e la città. Anche i ragazzi di IV insieme a quelli di V, che quest’anno termineranno il loro percorso alle elementari, sono stati protagonisti di iniziative interessanti. Hanno visitato il monastero di Arona delle suore di clausura, dove è stato loro donata una casetta in legno rappresentativa della vita monasteriale. Si sono inoltre recati al palazzo del Comune di Arona dove hanno
incontrato il sindaco che li ha guidati alla visita dell’aula magna. Come ricordo dell’esperienza hanno ricevuto una spilla. Abbiamo chiesto la loro opinione sul futuro cambiamento che li aspetta l’anno prossimo. “Siamo contenti di iniziare un uovo percorso ma ci dispiace molto lasciare la maestra Bertolio!”
A. Dal Molin, L. Conduah, M.G. Ntiri (I Liceo)
Scuola secondaria e Liceo Un modo nuovo di vivere lo sport: la vela.
Quest’anno l’insegnante di scienze motorie Caterina Monticelli ha organizzato un corso di vela della durata totale di otto ore, distribuite in quattro lezioni, nel mese di Ottobre. A questo progetto hanno partecipato sia le classi della secondaria di I grado che quelle del Liceo. Il corso non è stato tenuto dalla professoressa bensì da due istruttori ufficiali della Lega Navale presso il lido di Arona. Sono state messi a disposizione i giubbotti di salvataggio e tre barche a vela dagli istruttori,
i quali hanno seguito gli studenti da terra per la preparazione, e a bordo di un motoscafo durante il tragitto sull’imbarcazione. Lo scopo finale di questa iniziativa era insegnare la nomenclatura specifica della disciplina e saperla mettere in pratica a bordo. Alla fine del corso ogni alunno ha ricevuto un diploma e una tessera della lega navale.
È stata sicuramente un’esperienza piacevole
e soprattutto molto apprezzata in quanto non
si tratta di uno sport facilmente praticabile o
diffuso.
Martina Campagnoli (II Media)
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Cinema e adolescenza: il Cineforum Tra le novità di quest’anno, un’attività che ha
suscitato particolare interesse è stata il
Cineforum.
Si tratta di un evento, aperto ai ragazzi di
prima e seconda liceo, tenuto dal
responsabile di cinematografia della Diocesi
di Milano, don Gianluca Bernardini, che ci ha
fornito dei piccoli insegnamenti riguardanti il
mondo del cinema, per imparare
gradualmente a leggere il linguaggio
cinematografico. In questi quattro incontri si è
presa visione di pellicole differenti e tuttavia
aventi come filo conduttore la vita degli
adolescenti.
Al termine di ciascun film il dibattito guidato
da don Gianluca ha permesso a tutti i ragazzi
di esprimere il loro parere e le emozioni
suscitate in loro dal film, facendo riferimento
alla propria esperienza personale.
Infine, per comprendere al meglio il vero
significato di questa iniziativa si è deciso di
intervistare proprio Don Gianluca.
Da dove nasce l’idea del cineforum?
"La proposta del cineforum è venuta da parte
della scuola. Conoscendomi, le suore
Marcelline, sapendo della mia attività,
normalmente di animatore di cineforum, di
conduttore di cineforum, di proposta e anche
di critica cinematografica, mi hanno chiesto
se potevo fare questo tipo di attività nella
vostra scuola, la scuola superiore. Io ho
accettato di buon grado, mi sembrava che
potesse essere uno strumento utile per poter
essere educati all'audiovisivo e per poter
parlare attraverso un film che normalmente è
un testo cinematografico."
Quali tematiche vengono trattate? Per
quale motivo sono state scelte proprio
queste?
" Ho fatto una scelta precisa, ho cercato di
prendere quattro film che comunque
avessero come protagonisti dei giovani o dei
ragazzi più o meno della vostra età. Quindi i
temi che sono stati trattati sono proprio quelli
dell'adolescenza, della crescita,
dell'aspirazione, dei propri ideali di vita, i
rapporti, le relazioni, per esempio con la
famiglia, con gli amici, con l'altro sesso.
Quindi mi sembrava molto bello e utile che
fossero trattati argomenti che riguardassero
da vicino gli adolescenti e i ragazzi di oggi."
Com'è nata l'idea di creare il cineforum?
"L'idea di creare il cineforum è un'idea molto
antica, molto vecchia, fa parte un po' ormai,
credo, della cultura, della storia, diciamo così,
del cinema. Una volta che è nato il cinema si
è incominciato a vedere i veri film. L'idea del
cineforum è quella di poter parlare con un
film, cioè quello di cercare, di trovare
attraverso il testo del film motivi per cui
dialogare, per cui confrontarsi, per cui
crescere anche attraverso una proposta
artistica come quella della settima arte: il
cinema.”
Intervista di Anastasia Manna (II Liceo)
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Viaggio nel sistema solare
Noi alunni della classe 3^ della scuola
secondaria di primo grado, in occasione
dell'Open Day scolastico di sabato 19
novembre, abbiamo installato l'exhibit
"Viaggio nel Sistema Solare" nel corridoio del
nostro grado. Si tratta di un progetto
interdisciplinare, realizzato nelle ore di
approfondimento scientifico e in quelle di
disegno tecnico, a cura del professor Salina e
della professoressa Cattaneo.
Attraverso il reperimento del materiale, le
sfere di polistirolo di diverso diametro e i
colori acrilici per dipingerle, e l'impiego di
circa 3-4 ore di lavoro, abbiamo creato un
vero "identikit" per ogni pianeta solare
nell'arco di due settimane! Inoltre, sono stati
aggiunti all'esposizione Plutone (il pianeta
nano), la fascia degli Asteroidi e le comete.
La fase di montaggio più complessa è stata in
linea di massima quella in cui bisognava
fissare al soffitto i pianeti. Tuttavia, grazie alla
"mano" sempre presente di Helage, che ha
contribuito ad appendere le sfere di
polistirolo, il lavoro è stato portato a
compimento con successo!
Ringrazio tutti per la collaborazione, ma
soprattutto i docenti che hanno fornito a noi
alunni gli accorgimenti necessari per
concretizzare al meglio questo progetto
Martina Chizzola, Valentina Yan
(III Media- I Liceo)
La II Liceo a Milano tra arte e
cultura
Dicembre è alle porte. Le temperature si sono
notevolmente abbassate e la luce del sole in
questi giorni ci abbandona sempre prima.
Proprio in una di queste fredde giornate,
quella del 29 Novembre, la seconda Liceo,
accompagnata dalle docenti Mucin e
Cattaneo, si è recata a Milano per trascorrere
una piacevole giornata all’insegna dell’arte.
Ad essere visitate sono state la chiesa di San
Lorenzo Maggiore, quella di Sant’Ambrogio e
ovviamente la magnifica ed imponente
Cattedrale. La visita ha occupato l’intera
giornata, sino al tardo pomeriggio.
Nonostante la stanchezza ed il clima
pungente, questa è stata un’occasione per
osservare più da vicino ciò che abbiamo
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trattato durante le ultime lezioni di storia
dell’arte. L’ uscita si propone come
continuazione di quella dell’anno scorso.
Dalla Milano romana alla Milano gotica.
Queste giornate all’insegna della cultura
nascondono un grande valore, permettono di
approfondire, e perché no, riscoprire le
bellezze architettoniche che il nostro paese
ha da offrirci.
Una bella esperienza vissuta con piacere da
tutti, alunni ed insegnanti. Un altro modo di
affrontare la scuola, insieme, divertendosi,
lontano dalle solite classi e dagli ordinari
banchi.
Ludovica Valletta (II Liceo)
La vita è un sogno, e i sogni…
non sono che sogni
Il giorno lunedì 05 dicembre la scuola delle
Marcelline si è recata a Milano in vista
dell’evento organizzato da ‘España Teatro’,
che ha messo in scena una rivisitazione in
chiave moderna dell’opera “La vida es sueño”
di Calderon de la Barca: il collegamento tra la
vita e il sogno, il libero arbitrio, la differenza
tra la realtà e il sogno... erano solo alcuni
degli argomenti trattati in questa prima.
Inoltre, se la prospettiva del teatro fosse
apparsa noiosa agli occhi di qualcuno sono
sicura che abbia avuto modo di ricredersi non
appena messo piede nell’auditorium: uno
spettacolo all’insegna del divertimento,
accompagnato dalle più famose canzoni
spagnole e da coreografie in cui hanno reso
partecipi anche gli spettatori, facendoli salire
sul palco e, anche se per qualche istante,
dato la possibilità di diventare spettatori e
attori.
Non bisogna inoltre dimenticare la
disponibilità e la bravura dei giovani attori
che, nonostante recitassero in una lingua
diversa dalla nostra, hanno saputo travolgerci
con il loro modo semplice e vitale e hanno
reso quella mattinata indimenticabile.
Dedicato a noi che semplicemente sogniamo:
se viviamo i nostri sogni con grande intensità,
a volte, non distinguiamo la realtà dalla
finzione. Il nostro protagonista vive come tutti
noi la sua vita e i suoi sogni. In un mondo
controllato da regole e leggi si trova a
sognare altre realtà, trovare un modo per
raggiungere la propria libertà, e ottenere in tal
modo soddisfazione personale e felicità, ma
così facendo si allontana dal mondo reale.
Arianna De Lise (II Liceo)
Sulle tracce delle nostre origini.
Mostra Homo Sapiens
Lunedì 05 Dicembre 2016, in occasione
dell'uscita scolastica che ha coinvolto sia la
secondaria di primo grado sia quella di
secondo, oltre ad aver assistito allo
spettacolo teatrale “La vida es sueño”, ci
siamo recati al “MUDEC” (Museo Delle
Culture), a visitare la mostra “Homo sapiens”.
Uno spazio culturale interessante e
innovativo dove, attraverso attività concrete
abbiamo potuto ripercorrere le tappe dei
nostri antenati riscoprendo le nostre origini.
La mostra era allestita in diverse sale, in cui
si potevano osservare alcuni pannelli
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illustrativi sui quali veniva spiegata la storia, il
tipo di ominide presentato e la mutazione
dello stesso. Molti erano gli scheletri, tra cui
anche quello del famoso ominide Lucy. Noi
della secondaria di primo grado svolgendo
degli “esercizi” del tutto particolari abbiamo
potuto comprendere molti aspetti particolari
legati allo sviluppo del genere umano, al
nostro passato e al nostro presente.
Questa uscita didattica è stata decisamente
istruttiva per noi tutti.
Martina Chizzola (III Media)
Esperienze condivise La tradizionale castagnata. Stare insieme per aiutare.
Foto di Alessia Dolci
Il 6 novembre si è tenuta la tanto attesa castagnata dell’Istituto Marcelline. Questa castagnata ha il compito di raccogliere fondi per le famiglie bisognose dell’Albania e del Messico ma non solo, perché come obiettivo troviamo anche quello di far divertire i
partecipanti e di far trascorrere un buon pomeriggio diverso dal solito.
Durante la giornata abbiamo intervistato alcuni genitori della Secondaria di I grado, la Sig.ra Preside Diana De Micheli e il capo d’istituto Suor Laura Radiff.
Intervista ai genitori
Cosa pensa dell’organizzazione?
Quest’ anno erano molto organizzati e la pioggia del mattino non ha creato nessun problema (Giuliana, mamma di Vittoria Cosentino; Elena Vistoli, mamma di Alessandro Silvestri)
Ha riscontrato differenze rispetto agli anni passati?
L’occasione della castagnata è sempre bella e piacevole e siamo riusciti a trascorrere una meravigliosa giornata. (Sandro Talarico, papà di Alessia Talarico; Monica, mamma di Martina Massenzana)
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Per quale motivo ha scelto di partecipare?
Tutti i volontari che hanno partecipato a questa iniziativa volevano rendersi utili e soprattutto desideravano aiutare il più possibile la vita di quelle numerose famiglie con problemi economici raccogliendo ì fondi necessari. (Monica Rondoni, mamma di Martina Massenzana)
Coloro che invece hanno partecipato solo come ospiti hanno gradito l’ambiente e soprattutto si sono gustati un buon sacchetto di castagne calde appena cucinate. (Elena Vistoli, mamma di Alessandro Silvestri; Dolci, papà di Alessia Dolci)
Intervista di Martina Campagnoli ( II Media)
Foto di Alessia Dolci
Intervista a Suor Laura Radiff
Qual è lo scopo di questa ricorrente
iniziativa?
Lo scopo della castagnata è approfittare della
produzione di castagne, che attirano
moltissimo le persone, per dare un'offerta alle
missioni Marcelline.
I fondi raccolti a chi sono destinati?
Quest'anno vanno alla casa di Saranda, da
cui è giunta suor Daniela per farci visita,
portando con sé fotografie e spiegazioni di
quella che è la sua missione.
È’ soddisfatta della partecipazione della
cittadinanza aronese?
Molto! Eravamo preoccupati per il maltempo
dato dalle previsioni, ma la pioggia è caduta
solo questa mattina, perciò siamo stati molto
fortunati.
Chi si occupa della preparazione delle
castagne?
Le famiglie giocano il ruolo principale della
preparazione delle castagne. C'è chi aiuta il
giorno prima a tagliare le castagne, i papà
che la mattina collaborano spostando i tavoli
e i fuochisti.
Da dove vengono le castagne?
Quest'anno provengono da un posto a Invorio
che ce le ha procurate e abbiamo accolto,
inoltre, il contributo delle famiglie attraverso
un sacchetto di castagne, raccolte nei boschi
della zona.
Intervista alla Preside
A quale edizione della castagnata siamo
giunti?
La castagnata viene organizzata da una
ventina di anni.
È soddisfatta della partecipazione della
cittadinanza aronese?
Assolutamente sì. È un bel modo per far
conoscere la nostra realtà, per dedicare del
tempo a chi è meno fortunato di noi,
realizzando uno scambio che porta al bene.
Quest'evento è mai parso come
un'occasione per incontrare facce
conosciute?
Senz'altro. La nostra scuola ha un portone
che rimane chiuso per tutelare chi è
all'interno. Tuttavia ci sono momenti come
questi in cui, tra le persone che vanno e che
vengono, incontro ex allievi che ritornano per
rivedere i luoghi di un pezzo della loro storia.
C'è sempre una grande emozione, la stessa
che ho provato anche oggi.
Ho visto all'ingresso che sono esposti
molti lavori e prodotti artigianali. Da chi
sono stati realizzati?
I lavori di artigianato di cucito e di ricamo
sono stati realizzati dalle signore e dalle
suore, che lavorano per i bambini della
difficile realtà della Casa di Saranda, in
Albania.
Le marmellate, invece, sono state preparate
in casa dalle suore Marcelline e infine le torte
e i biscotti sono stati portati dalle famiglie.
Quest'anno c'è stata un'attiva sinergia!
Ha notato qualche differenza di qualità
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delle castagne nel corso degli anni? (Dato
che per un certo periodo non se ne
trovavano tante)
I primi anni le castagne erano nostrane
poiché venivano raccolte dalle famiglie.
Dopodiché c'è stata un'epidemia che ha fatto
ammalare tantissimi castagneti della nostra
zona e che ha portato all'acquisto di castagne
di diversa origine. Adesso, con piacere,
sappiamo che la malattia sta degradando e i
castagneti ritornano a dare frutto.
Devo dire che quest'anno la qualità delle
castagne è ottima e la preparazione pure.
Interviste di Valentina Yan (I Liceo)
Giornata KUM
Kum è in origine Talità Kum, “fanciulla alzati”.
Il giorno 3 Dicembre 2017 genitori e alunni
hanno condiviso una giornata insieme per
servire gli altri, alla riscoperta ciascuno dei
propri talenti. Lavoretti manuali dei più
svariati generi sono stati prodotti dalle
famiglie dei nostri alunni, dalla scuola
dell’infanzia alla secondaria di primo grado.
Un sabato all’insegna dello slancio, della
corsa, del salto verso l’alto come Icaro,
simbolo della tradizione del KUM.
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Autunno. Una porta. Un inizio
“Ogni seme che l’autunno getta nelle
profondità della terra
ha un modo proprio di separare nucleo e involucro
al fine di formare le foglie, i fiori e i frutti.
Ma quali siano i modi,
lo scopo delle peregrinazioni di tutti i semi
è identico:
arrivare e levarsi innalzi al volto del sole”
Kahlil Gibral, Iran dalle alte colonne
Molti considerano l’autunno una stagione di
passaggio che proietta nel freddo clima
invernale.
Se per gli altri è un periodo di transizione, per
noi studenti costituisce un inizio: l’inizio della
scuola, dell’attività sportiva, della quotidianità,
l’inizio di nuove amicizie e di avventure che
porteremo sempre con noi. È proprio in
questa stagione che ogni alunno crea le basi
per poi realizzare i propri obiettivi,
migliorandosi e crescendo non solo dal punto
di vista scolastico, ma anche personale.
Foto di Giulia Bassetti
Questa crescita interessa tutti, seppur con
sviluppi differenti, ma tutti noi, dal bambino
della scuola dell‘infanzia al ragazzo del liceo,
siamo tesi e dobbiamo tendere verso un
unico scopo:” arrivare e levarsi innalzi al volto
del sole.”
Questa stagione porta con sé molti
cambiamenti: dagli alberi che diventano
spogli, alle giornate che si accorciano.
Come in natura, così anche nell’ambito
scolastico. Molte sono le novità, su tutte, la
redazione del “Marcellino”, un gruppo nutrito
di studenti che si dedicherà alle pagine della
nostra scuola.
La prima uscita di quest’anno si propone di
seguire il filo conduttore dell’autunno, con le
sue sfaccettature e le sue interpretazioni nell’
arte, in musica e in poesia.
Si augura a tutti di vivere a meglio questa
periodo dell’anno, con gli occhi sempre
puntati verso il proprio “sole”
Elisa Iaconianni (II Liceo)
L’autunno con gli occhi dei bambini…
In questa edizione del Marcellino siamo
stati soprattutto noi della secondaria di
primo e secondo grado a riflettere e a
scrivere articoli sul tema dell’autunno.
Abbiamo quindi pensato di rivolgere, con
il permesso della Maestra Elena, alcune
semplici domande agli alunni di prima
elementare che entusiasti hanno risposto
a tutte queste.
Sapete quali sono i colori dell’autunno? “Sono giallo, marrone, verde, arancione, rosso e oro.” Silvia Vi piace l’autunno? “Sì!”
Perché vi piace? “Perché dopo arrivano l’inverno, la primavera e l’estate e diventiamo grandi.” Giulia “Perché gli alberi in generale diventano gialli, rossi, un po’ marroncini o un po’ arancioni, e qualche volta restano verdi.” Lorenzo “Perché vediamo le foglie che cadono.” Gabriele
Che giochi fate in autunno? “Buttiamo le foglie.” Arianna “Saltiamo nei mucchi di foglie come se fossero una piscina.” Mattia “Saltiamo nelle pozzanghere.” Daniele “A scuola facciamo dei lavoretti con le foglie.” Ludovica Quindi avete fatto dei lavoretti?
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“Sì tantissimi! I bambini hanno fatto un disegno con le foglie schiacciate, hanno riprodotto un cestino di frutta autunnale e stanno finendo un quadretto con delle foglie pressate.” Maestra Elena
Vi piace raccogliere le castagne? “A me no perché una volta sopra una castagna che avevo raccolto c’era una lumaca.” Giulia
Finite le domande abbiamo avuto il permesso di scattare un po’ di foto ai lavoretti esposti e ai bambini che al termine di questa breve intervista hanno ripreso il loro lavoro.
Martina Massenzana (III Media)
…e con gli occhi dei più grandi
Autunno Silenzioso insegnante pungente. stimolante. Ti avvicini con cautela, sai quanto è importante. Con caldi colori dipingi questa tela sfumata da soavi rumori da delicati profumi. Così, per incanto, riaffiorate le nostre sole certezze, avvolti da un lieve bianco di nebbia, spinti da questa travolgente brezza subito dimentichiamo Estate stagione di spensieratezza. Silenzioso insegnante,
come foglie frementi allieve insicure, ci lasciamo trasportare con apparente disinvoltura lontano.
Ludovica Valletta (II Liceo)
Foto di Giulia Bassetti
Tornare bambini, d’autunno
L'autunno è quella stagione che ci fa
riscoprire colori magici che dipingono le
strade. Ci fa rivivere i ricordi passati quando
ancora giocavamo tra i cumuli di foglie,
spensierati. I boschi si riempiono di cercatori
di funghi che perquisiscono senza mai
fermarsi in cerca di questi doni del bosco. La
natura non solo ci regala funghi ma anche
numerosi piccoli frutti marroni, le castagne,
che ci regalano sempre un sorriso quando le
vediamo cucinare. Inoltre, non c'è nulla di più
affascinante di camminare per le strade e
osservare (gocce di pioggia colorate, le
foglie) che lentamente spogliano gli alberi
pronti ad ospitarne di nuove.
Un mondo di colori e armonia: questo è
l'autunno
Anastasia Manna (II Liceo)
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Foto di Giulia Bassetti
Otoño El cielo está gris, y todo parece así suave y silencioso ante mis ojos. El mundo está durmiendo, el frío acaricia dulce los árboles y los tejados de las casas como una madre a sus hijos. El viento sopla entre la frondosidad del bosque cantando manso una canción de cuna acunando la ciudad. Ver es complejo con esa niebla candida que se vierte sobre las calles rojas y amarillas de otoño. ¡Y todo esto parece una ilusión! me doy cuenta de que un sueño es a veces mejor que la realidad, por más que duela al despertar. Y tiemblo, oculto las manos en los bolsillos, cierro los ojos y grito en mi interior.
Arianna De Lise (II Liceo)
Foto di Alessia Dolci
L’autunno tra musica, arte e
poesia
Le note dell’autunno
“Si gonfia di grigio il cielo
e il suolo è già grondante di foglie
si è profumato d'autunno.
Il tempo che si addormenta
mi sembra
un bimbo in braccio al vento come in un canto
d'autunno."
(Ballata d'autunno - Mina)
Anche la musica si esprime attraverso
l'autunno, una stagione che si manifesta
attraverso l'avvenire di un periodo
malinconico e sempre più spoglio del calore
del sole, ma caratterizzato da giornate
avvolte dalla nebbia che trovano tuttavia
conforto nel tepore casalingo.
Non solo poeti e pittori hanno tratto
ispirazione per le loro opere dai colori vivaci e
dai molteplici cambiamenti autunnali; infatti
nella storia della musica si ricordano più
composizioni di musicisti che hanno fatto
dell'autunno il protagonista assoluto, messo
in scena dalle note nelle sue diverse
sfumature.
"L'autunno ti fa sonnolento,
la luce del giorno è un momento
che irrompe e veloce è svanita:
metafora lucida di quello che è la nostra vita."
(Autunno - Francesco Guccini)
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Con queste parole, l'artista modenese
Guccini fa notare il verificarsi dell'equinozio
d'autunno attraverso la diminuzione della
luce, causata anche dal grigiore della pioggia
e della nebbia.
"So never mind the darkness
We still can find a way
'Cause nothin' lasts forever
Even cold November rain"
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"Per cui non importa l'oscurità
Possiamo ancora trovare una via
Perché niente dura per sempre
Nemmeno la fredda pioggia di Novembre"
(November rain - Guns N' Roses)
"November rain" si tratta di una canzone
d’amore, per certi versi triste e malinconica;
infatti la pioggia di novembre, titolo del brano,
diventa sia sinonimo di tristezza e di lacrime,
ma anche di purificazione, freschezza e vita
che tornano nuovamente, anche dopo gli
avvenimenti più drammatici.
"October and kingdoms rise
And kingdoms fall
But you go on
And on."
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"Ottobre e i regni sorgono
E i regni crollano
Ma si va avanti
E avanti."
(October - U2)
October è una composizione brevissima che
emana tranquillità, grazie a una melodiosa
introduzione di pianoforte.
Attraverso questo brano, la rock band
irlandese degli U2 offre un toccante duetto fra
la voce di Bono e il piano di The Edge, che
realizza un contrasto particolare con il genere
musicale tipico del gruppo.
La canzone delinea la speciale atmosfera
che si respira in autunno e sprona a guardare
oltre le apparenze ingannevoli della stagione
e ad "andare avanti".
Infine concludo con un'opera vera e propria,
degna di essere nominata anche tra i brani
della musica più moderna: "L'autunno" di
Antonio Vivaldi, celeberrimo compositore
veneziano vissuto a cavallo tra 1600 e 1700.
È uno dei più importanti concerti per violino
del musicista.
Tratto dalla raccolta "Le quattro stagioni",
"L'autunno" tratta i temi della vendemmia,
con la figura del dio romano Bacco, e della
caccia, caratteristiche che ritraggono la
stagione sotto un profilo più tradizionale, ma
sempre in un clima sereno e trasognato.
Interpretato nelle sue differenti sfaccettature
e noto agli occhi di tutti, l'autunno è da
sempre un tema presente nella musica, un
linguaggio universale che tutti riescono a
comprendere, a prescindere dall'epoca e
dall'artista. Valentina Yan
Autunno in versi
L’arrivo della stagione autunnale e tutti i
cambiamenti che comporta sono stati fonte di
ispirazione non solo per pittori e musicisti, ma
anche nella storia della letteratura, vari autori
hanno ideato elaborati incentrati sull’unicità
delle caratteristiche della stagione.
Il campo della poesia è un ambito in cui vari
poeti hanno scritto, descritto, esplicitato e
condiviso la loro libera interpretazione
dell’autunno.
San Martino, Giosuè Carducci
La nebbia e gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
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lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Carducci descrive il tardo autunno in
Maremma.
La nebbia sale dalla pianura alle colline ed il
mare risponde furioso all’impetuosità del
maestrale.
La presenza di elementi naturali, quali la
nebbia e lo scontro tra la potenza del vento e
le acque del mare, rendono immediata
l’immaginazione del territorio maremmano
pervaso da un’aria autunnale.
L’acre odore del mosto che invade le vie dei
paesi è un’altra immagine tipica dell’autunno
che è periodo di vendemmia.
L’autore contrappone successivamente l’aria
festosa del borgo, dovuta alla preparazione
del vino e degli spiedi, alla malinconia del
tramonto delle giornate che si accorciano e si
raffreddano con passo svelto.
La figura del cacciatore che osserva uno
stormo di uccelli migrare è la
rappresentazione dell’inquietudine del poeta.
Autunno, Vincenzo Cardarelli
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
Nella poesia di Cardarelli viene considerato
l’arrivo dell’autunno, che già si percepisce
nell’aria di agosto e negli acquazzoni di
settembre.
Il cambio di stagione comporta cambiamenti
della morfologia territoriale, difatti la terra si
spoglia delle verdi chiome arboree estive e i
fievoli raggi solari illuminano debolmente i
paesaggi.
La lentezza con cui trascorre e si evolve la
stagione è interpretata dall’autore come il
percorso vitale di un uomo.
I temi ricorrenti nella poesia sono quindi la
malinconia per lo scorrere della vita umana e
la maturità che segue la prima-giovinezza
che porterà l’uomo, inesorabilmente, verso la
conclusione della sua esistenza.
Alice Dal Molin( I Liceo)
Quando l'arte parla, d'autunno I colori sono caldi, dai toni rossastri di un calore insolito, un po' pungente, a volte umido; le pennellate, i tratti sono diversi, distinguono un ardore, un'ispirazione distante ma concorde. E’ autunno. Per Gauguin è un tripudio di natura, una distesa verde lambiccata di cupole arboree giallastre, su uno sfondo aranciato e, in alto, il bianco del cielo ad annebbiare i raggi. La luce del sole è dietro.
By the stream, autumn P. Gauguin 1885
Argenteuil è un piccolo comune dell' Île-de- France, in autunno Monet lo vede dalla Senna increspata, dai toni dal grigio all'azzurro; sullo sfondo si staglia la cittadina
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a dividere quella distesa d'acqua dal cielo, grigio anch'esso. E poi, il riflesso del caldo colore della vegetazione ancora carica del peso delle foglie. Di nuovo l'arancione, come in Gauguin, e il cielo che si specchia nella Senna.
Autumn effect at Argenteuil, C. Monet 1873
La pioggia protagonista silenziosa dell'autunno di Munch, due figure di spalle attendono (o osservano?) un cielo senza confini e una natura di un verde profondo, diretta ad un orizzonte che pare assente. Ancora i colori, gli stessi, quelli tipici. Colori di foglie aranciate, il verde è alle spalle, colori ripresi dai cappelli delle osservatrici, dalla casa, dal patio. Le figure rialzate, in primo piano, eppure la protagonista è sempre Natura.
Rain, E. Munch 1902
L'uva, il raccolto. Il frutto distintivo della stagione, centrale nel dipinto. Gli acini e le mani tese di un bimbo. Il paesaggio fa da sfondo. Mancano quei colori tipici, ma qui l'intento è più probabilmente rappresentare il sapore dell'autunno.
Autumn, or The Grape Harvest, F. Goya 1786
L’Arcimboldo delinea con della frutta e della verdura il volto di Autunno. Quasi una maschera carnevalesca. Una pera diventa un naso, i capelli sono grappoli d'uva, la bocca è una castagna l'orecchio un fungo, l'orecchino un fico semiaperto, il mento una melagrana e una zucca un cappello.
Autunno, G. Arcimboldo, 1573
Una selezione tra molte delle opere pittoriche e artistiche che hanno scelto, nel corso degli orientamenti e delle correnti, come soggetto l’autunno. In fondo il passare delle ore e il fluire del tempo sono sempre stati oggetto di riflessione, meditazione e interesse. Il tempo, si sa, si dipana attraverso le stagioni e a guardare queste opere non si può che pensare a S.A. Kierkegaard “Per questo preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra.”
Prof.ssa Silvia Mucin (Liceo)
La redazione: Iaconianni Elisa (Direttore)- Dal Molin Alice (Vicedirettore)-
Valletta Ludovica e Yan Valentina (Giornaliste-corretrici di bozze)- Visconti
Andrea e Guerrero Alessandro (Art Director)- Manna Anastasia, De Lise Arianna,
Martina Chizzola, Martina Campagnoni, Alessia Dolci, Martina Massenzana,
Emanuele Paglioni (Giornalisti)-Bassetti Giulia (Fotografia)
BUON NATALE DA NOI TUTTI!
Prossimi Appuntamenti
Mercoledì 21 Dicembre 2016 h. 20.30 S. Messa di Natale
Giovedì 22 Dicembre 2016 h. 16.00 Incontro d’Auguri per le
sezioni Nido e Primavera.
Sabato 14 Gennaio 2017 h. 15.00 Open Day
Mercoledì 11 e Venerdì 13 Gennaio 2017 Lezioni Aperte al Liceo
Linguistico
Carissimi genitori, è cominciato l'Avvento e il
Natale si avvicina. Nell'atrio del nostro Istituto abbiamo
aperto la prima finestrina del calendario d'Avvento. Non
c'era un cioccolatino, ma un invito: "oggi recita una poesia di Natale". Ho pensato: solo i bambini possono recitare la poesia a Gesù Bambino?
Oppure il desiderio di aprire la nostra finestra sulla culla e di guardare il Bambino è anche
mio? Allora, nella mia letterina di Natale oltre a farvi gli
auguri, vi invito a ridiventare bambini e a rivivere la
bellezza dell'attesa di questo incontro speciale con Gesù:
ognuno di voi è cercato da Lui per un momento tutto
personale. Per vivere questa "meraviglia" insieme, vi
invitiamo alla tradizionale celebrazione della S. Messa di Natale il giorno 21 dicembre;
tale momento sacro sarà preceduto da un incontro
famigliare in Istituto, alle ore 19.00: la ditta Pellegrini ci
offrirà un apericena e così ci scambieremo gli auguri.
Avremo la gioia riavere con noi anche la legale
rappresentante S. Anna. Tutti poi, con le fiaccole accese, ci
incammineremo in canto verso la parrocchia dove gli alunni ci
aiuteranno a pregare con i loro cori di Natale: ore 20.30
Buon Natale!
Con tanto affetto S. Laura
ISTITUTO DI CULTURA E LINGUE MARCELLINE
Corso Repubblica, 2 ARONA (NO)
www. marcellinearona.it
0322 243 645