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IL NUOVO MARCELLINO La redazione siamo noi Carissimi ragazzi, genitori, docenti e non docenti. Il Marcellino è sempre stato uno strumento utile alla comunicazione. Mettere per iscritto ciò che si svolge durante le ore scolastiche permette a chiunque di scoprire effettivamente le varie attività che si propongono, organizzano e realizzano all’interno della scuola. La voce e la partecipazione dei ragazzi, che ne sono i principali attori, sono quindi essenziali. Quest’anno, proprio per questo motivo, la realizzazione e la stesura del Marcellino sono state affidate ad un gruppo di ragazzi che formano una vera e propria redazione, in cui ognuno riveste un ruolo ben preciso. Una vera opportunità per venire a contatto con il mondo del giornalismo e con il lavoro di squadra. Il nuovo Marcellino non perde la sua chiara vocazione alla costruzione di un senso di appartenenza e condivisione, a quel clima di unione e condivisione che interessa noi tutti, protagonisti di questo mondo tutto nostro. Si è deciso tuttavia di modificarne un po’ la struttura, una prima parte sarà dedicata a tutte le attività, le iniziative e le esperienze che gli alunni e le famiglie hanno vissuto, una seconda parte si occuperà di cultura, affrontando di volta in volta una tematica differente. La redazione vi augura una buona lettura! Alice Dal Molin Le nostre esperienze Nido e Primavera p. 1 Infanzia p. 2 Primaria p. 3 Secondaria e Liceo p. 3-7 Esperienze condivise p. 7-9 Inserto culturale: Parliamo d’autunno p. 10-15 Gli auguri di Buon Natale Prossimi appuntamenti ISTITUTO DI CULTURA E LINGUE MARCELLINE Corso Repubblica, 2 ARONA (NO) www. marcellinearona.it 0322 243 645 [email protected]

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IL NUOVO MARCELLINO La redazione siamo noi Carissimi ragazzi, genitori, docenti e non docenti.

Il Marcellino è sempre stato uno strumento utile alla comunicazione.

Mettere per iscritto ciò che si svolge durante le ore scolastiche permette

a chiunque di scoprire effettivamente le varie attività che si propongono,

organizzano e realizzano all’interno della scuola. La voce e la

partecipazione dei ragazzi, che ne sono i principali attori, sono quindi

essenziali.

Quest’anno, proprio per questo motivo, la realizzazione e la stesura del

Marcellino sono state affidate ad un gruppo di ragazzi che formano una

vera e propria redazione, in cui ognuno riveste un ruolo ben preciso. Una

vera opportunità per venire a contatto con il mondo del giornalismo e con

il lavoro di squadra. Il nuovo Marcellino non perde la sua chiara

vocazione alla costruzione di un senso di appartenenza e condivisione,

a quel clima di unione e condivisione che interessa noi tutti, protagonisti

di questo mondo tutto nostro. Si è deciso tuttavia di modificarne un po’

la struttura, una prima parte sarà dedicata a tutte le attività, le iniziative

e le esperienze che gli alunni e le famiglie hanno vissuto, una seconda

parte si occuperà di cultura, affrontando di volta in volta una tematica

differente.

La redazione vi augura una buona lettura!

Alice Dal Molin

Le nostre esperienze Nido e Primavera p. 1

Infanzia p. 2

Primaria p. 3

Secondaria e Liceo p. 3-7

Esperienze condivise p. 7-9

Inserto culturale: Parliamo d’autunno

p. 10-15

Gli auguri di Buon Natale

Prossimi appuntamenti

ISTITUTO DI CULTURA E LINGUE MARCELLINE

Corso Repubblica, 2 ARONA (NO)

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Sezioni Nido, Primavera e Scuola dell’infanzia

Il nuovo anno è iniziato all’insegna della novità per alcuni, i nuovi arrivati, e della euforia del ritorno per i piccoli protagonisti della scuola delle Marcelline.

In aule colorate, tra iniziative finalizzate alla condivisione e alla partecipazione, le maestre Lorenza Marini, Ilaria Zimbaldi (Nido), Susanna Marini, Elena Caliendo (Primavera), Stefania Tondini Elisa Daverio Cecilia Forcherio (Scuola dell’infanzia), hanno dato avvio ad un anno carico di aspettative. In linea con il progetto educativo tradizionale, le proposte affondano le radici nella novità, nell’originalità e nella creatività. Qui di seguito riportate le esperienze di questo nuovo inizio.

Sezioni Nido e Primavera

Il percorso dell’inserimento

I piccini, andando a scuola, devono sentirsi a

casa nonostante sia per loro un nuovo

ambiente. Le maestre diventano dei punti di

riferimento per i bambini, eppure l’inserimento

è un percorso che richiede tempo. I bambini

possono restare a scuola a fare delle attività

accanto ai genitori e ai famigliari, già

dall’inizio dell’anno, per adattarsi meglio al

nuovo ambiente.

Il nido e la scuola materna danno loro la

possibilità di conoscere nuove persone e di

potersi integrare in un contesto differente che

gradualmente diventerà un luogo familiare

con nuovi importanti punti di riferimento. Per

questo motivo i primi mesi di scuola sono

decisamente importanti e la gestione degli

stessi deve essere attenta e curata.

A.Benini, C. Guenzi, A. Guerrero, J. Mete (I Liceo)

Progetto Su e giù per il mare blu Il percorso di quest'anno: “Su e giù per il mare blu”. In questo nuovo anno i più piccoli dell'Istituto Marcelline, i bambini del Nido e della sezione Primavera, sono chiamati alla ricerca di se stessi attraverso un progetto annuale, “Su e giù per il mare blu”, che ha per fil rouge la scoperta dei propri sensi percettivi nell'ambiente acquatico marino. Conoscere le proprie capacità visive, uditive, tattili, olfattive e gustative è un tassello fondamentale per crescere. I bambini si trovano ad affrontare una “grande” realtà per la prima volta; il mare è un mondo che si inizia ad attraversare a piccole bracciate, per questo vengono accompagnati in un progetto dedicato alla scoperta. I colori marini appaiono “a colpo d'occhio”: dal profondo blu degli abissi all'azzurro dell'acqua cristallina in superficie. Il rumoreggiare e lo scrosciare delle onde sulla spiaggia o l'infrangersi delle stesse sugli scogli sono ascoltati con curiosità dai bambini. L'ambiente salmastro, talvolta torrido e altre volte fresco, è ovviamente tipico del mare. Si percepisce subito sulle guance durante un soffio di brezza e riempiendo le narici e i polmoni di aria sana. Nell'acqua, il gusto salato suscita emozioni contrastanti: dalle buffe smorfie di disgusto alla sorpresa di un nuovo senso.

Valentina Yan (I Liceo)

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Scuola dell’infanzia

Progetto EmozionArti: Esprimersi attraverso il linguaggio dell’arte

«L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di elaborate conoscenze teoriche e sperimentali.»

La finalità del progetto delle maestre Elisa Daverio e Stefania Tondini è quella di educare alla bellezza, abituare ad esprimere liberamente le proprie emozioni ed educare al senso critico attraverso i linguaggi dell’arte. Letteratura, arti visive, danza e musica sono gli ambiti in cui i bimbi si muovono. Fare esperienza di stasi, movimento e armonia, di suono, silenzio, ascolto e rumore; imparare a modellare, disegnare e manipolare; muoversi dalla lettera al testo: queste le attività di cui i bimbi si renderanno protagonisti.

Iniziamo la scuola tra artisti girovaghi

Ogni anno dalle maestre della scuola

dell’infanzia è organizzata una giornata

dedicata all’introduzione dei bambini al

progetto dell’anno scolastico. Quest’anno il

giorno 21 Ottobre 2016 si è appunto svolta

un’iniziativa originale e interessante. Questa

giornata ha avuto come protagonisti, oltre ai

bambini stessi, tre artisti girovaghi: una

danzatrice, una flautista e un pittore.

L’obiettivo è stato quello di mostrare le loro

attività coinvolgendo a pieno i bambini.

Le maestre, Stefania Tondini, Elisa Daverio e

Cecilia Forcherio, hanno trovato un modo

alternativo e coinvolgente per introdurre gli

alunni dell’infanzia nel mondo dell’arte e degli

artisti girovaghi, hanno scritto e narrato ai

bambini un racconto appassionante

coinvolgendoli e incantandoli.

Gli artisti girovaghi hanno fatto richiesta,

attraverso una lettera ai bambini dell’istituto

Marcelline, di poter “mostrare” le loro doti o

più semplicemente la loro arte. Nel cortile

della scuola, la danzatrice si è esibita in un

ballo, la flautista in una melodica

composizione ed il pittore ha esposto un

quadro, davanti ad un pubblico nutrito di

bambini. L’intento è stato quello di mostrare

ai piccoli l’arte e di coinvolgerli nel mondo

della libertà perché arte è libertà di

esprimere il proprio parere liberamente.

L.Baroncini, G.Bassetti, C.Lucchina, L.Piazzai

(I Liceo)

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Scuola Primaria Voci dalla Primaria Nei primi mesi dell’anno scolastico attività ed iniziative interessanti e differenti hanno coinvolto le cinque classi della scuola elementare. “Quale modo migliore per iniziare il percorso di studi che non con un’uscita sul territorio!” Afferma la maestra Elena Rossi,

docente della classe prima elementare. Ecco infatti che i bambini delle cinque sezioni hanno partecipato ad una gita scolastica nella quale hanno riscoperto e osservato i luoghi che li circondano. Hanno trascorso la mattinata passeggiando sul suolo aronese e successivamente hanno attraversato il Lago Maggiore sfruttando il servizio di navigazione. Si sono diretti ad Angera dove hanno pranzato al sacco e si sono svagati al parco giochi. La maestra Elena e i bambini della prima elementare ci hanno poi messo a conoscenza delle attività in cui si sono cimentati durante i primi mesi, tra le quali un esperimento basato su un argomento trattato dalla maestra durante le lezioni di storia. L’oggetto è stato il cambiamento dei materiali durante il tempo. L’esperimento è consistito nel versare dell’acqua in una ciotola e osservare il cambiamento subito attraverso il passare dei giorni, ovvero l’evaporazione. I bambini hanno voluto spiegarci anche che in classe hanno un angolo in cui si possono riposare leggendo libri nominato da loro: angolo morbido. Un lasso di tempo importante è stato dedicato allo studio degli ambienti della terra. Hanno rappresentato su dei cartelloni il mare, il prato, la montagna e la città. Anche i ragazzi di IV insieme a quelli di V, che quest’anno termineranno il loro percorso alle elementari, sono stati protagonisti di iniziative interessanti. Hanno visitato il monastero di Arona delle suore di clausura, dove è stato loro donata una casetta in legno rappresentativa della vita monasteriale. Si sono inoltre recati al palazzo del Comune di Arona dove hanno

incontrato il sindaco che li ha guidati alla visita dell’aula magna. Come ricordo dell’esperienza hanno ricevuto una spilla. Abbiamo chiesto la loro opinione sul futuro cambiamento che li aspetta l’anno prossimo. “Siamo contenti di iniziare un uovo percorso ma ci dispiace molto lasciare la maestra Bertolio!”

A. Dal Molin, L. Conduah, M.G. Ntiri (I Liceo)

Scuola secondaria e Liceo Un modo nuovo di vivere lo sport: la vela.

Quest’anno l’insegnante di scienze motorie Caterina Monticelli ha organizzato un corso di vela della durata totale di otto ore, distribuite in quattro lezioni, nel mese di Ottobre. A questo progetto hanno partecipato sia le classi della secondaria di I grado che quelle del Liceo. Il corso non è stato tenuto dalla professoressa bensì da due istruttori ufficiali della Lega Navale presso il lido di Arona. Sono state messi a disposizione i giubbotti di salvataggio e tre barche a vela dagli istruttori,

i quali hanno seguito gli studenti da terra per la preparazione, e a bordo di un motoscafo durante il tragitto sull’imbarcazione. Lo scopo finale di questa iniziativa era insegnare la nomenclatura specifica della disciplina e saperla mettere in pratica a bordo. Alla fine del corso ogni alunno ha ricevuto un diploma e una tessera della lega navale.

È stata sicuramente un’esperienza piacevole

e soprattutto molto apprezzata in quanto non

si tratta di uno sport facilmente praticabile o

diffuso.

Martina Campagnoli (II Media)

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Cinema e adolescenza: il Cineforum Tra le novità di quest’anno, un’attività che ha

suscitato particolare interesse è stata il

Cineforum.

Si tratta di un evento, aperto ai ragazzi di

prima e seconda liceo, tenuto dal

responsabile di cinematografia della Diocesi

di Milano, don Gianluca Bernardini, che ci ha

fornito dei piccoli insegnamenti riguardanti il

mondo del cinema, per imparare

gradualmente a leggere il linguaggio

cinematografico. In questi quattro incontri si è

presa visione di pellicole differenti e tuttavia

aventi come filo conduttore la vita degli

adolescenti.

Al termine di ciascun film il dibattito guidato

da don Gianluca ha permesso a tutti i ragazzi

di esprimere il loro parere e le emozioni

suscitate in loro dal film, facendo riferimento

alla propria esperienza personale.

Infine, per comprendere al meglio il vero

significato di questa iniziativa si è deciso di

intervistare proprio Don Gianluca.

Da dove nasce l’idea del cineforum?

"La proposta del cineforum è venuta da parte

della scuola. Conoscendomi, le suore

Marcelline, sapendo della mia attività,

normalmente di animatore di cineforum, di

conduttore di cineforum, di proposta e anche

di critica cinematografica, mi hanno chiesto

se potevo fare questo tipo di attività nella

vostra scuola, la scuola superiore. Io ho

accettato di buon grado, mi sembrava che

potesse essere uno strumento utile per poter

essere educati all'audiovisivo e per poter

parlare attraverso un film che normalmente è

un testo cinematografico."

Quali tematiche vengono trattate? Per

quale motivo sono state scelte proprio

queste?

" Ho fatto una scelta precisa, ho cercato di

prendere quattro film che comunque

avessero come protagonisti dei giovani o dei

ragazzi più o meno della vostra età. Quindi i

temi che sono stati trattati sono proprio quelli

dell'adolescenza, della crescita,

dell'aspirazione, dei propri ideali di vita, i

rapporti, le relazioni, per esempio con la

famiglia, con gli amici, con l'altro sesso.

Quindi mi sembrava molto bello e utile che

fossero trattati argomenti che riguardassero

da vicino gli adolescenti e i ragazzi di oggi."

Com'è nata l'idea di creare il cineforum?

"L'idea di creare il cineforum è un'idea molto

antica, molto vecchia, fa parte un po' ormai,

credo, della cultura, della storia, diciamo così,

del cinema. Una volta che è nato il cinema si

è incominciato a vedere i veri film. L'idea del

cineforum è quella di poter parlare con un

film, cioè quello di cercare, di trovare

attraverso il testo del film motivi per cui

dialogare, per cui confrontarsi, per cui

crescere anche attraverso una proposta

artistica come quella della settima arte: il

cinema.”

Intervista di Anastasia Manna (II Liceo)

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Viaggio nel sistema solare

Noi alunni della classe 3^ della scuola

secondaria di primo grado, in occasione

dell'Open Day scolastico di sabato 19

novembre, abbiamo installato l'exhibit

"Viaggio nel Sistema Solare" nel corridoio del

nostro grado. Si tratta di un progetto

interdisciplinare, realizzato nelle ore di

approfondimento scientifico e in quelle di

disegno tecnico, a cura del professor Salina e

della professoressa Cattaneo.

Attraverso il reperimento del materiale, le

sfere di polistirolo di diverso diametro e i

colori acrilici per dipingerle, e l'impiego di

circa 3-4 ore di lavoro, abbiamo creato un

vero "identikit" per ogni pianeta solare

nell'arco di due settimane! Inoltre, sono stati

aggiunti all'esposizione Plutone (il pianeta

nano), la fascia degli Asteroidi e le comete.

La fase di montaggio più complessa è stata in

linea di massima quella in cui bisognava

fissare al soffitto i pianeti. Tuttavia, grazie alla

"mano" sempre presente di Helage, che ha

contribuito ad appendere le sfere di

polistirolo, il lavoro è stato portato a

compimento con successo!

Ringrazio tutti per la collaborazione, ma

soprattutto i docenti che hanno fornito a noi

alunni gli accorgimenti necessari per

concretizzare al meglio questo progetto

Martina Chizzola, Valentina Yan

(III Media- I Liceo)

La II Liceo a Milano tra arte e

cultura

Dicembre è alle porte. Le temperature si sono

notevolmente abbassate e la luce del sole in

questi giorni ci abbandona sempre prima.

Proprio in una di queste fredde giornate,

quella del 29 Novembre, la seconda Liceo,

accompagnata dalle docenti Mucin e

Cattaneo, si è recata a Milano per trascorrere

una piacevole giornata all’insegna dell’arte.

Ad essere visitate sono state la chiesa di San

Lorenzo Maggiore, quella di Sant’Ambrogio e

ovviamente la magnifica ed imponente

Cattedrale. La visita ha occupato l’intera

giornata, sino al tardo pomeriggio.

Nonostante la stanchezza ed il clima

pungente, questa è stata un’occasione per

osservare più da vicino ciò che abbiamo

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trattato durante le ultime lezioni di storia

dell’arte. L’ uscita si propone come

continuazione di quella dell’anno scorso.

Dalla Milano romana alla Milano gotica.

Queste giornate all’insegna della cultura

nascondono un grande valore, permettono di

approfondire, e perché no, riscoprire le

bellezze architettoniche che il nostro paese

ha da offrirci.

Una bella esperienza vissuta con piacere da

tutti, alunni ed insegnanti. Un altro modo di

affrontare la scuola, insieme, divertendosi,

lontano dalle solite classi e dagli ordinari

banchi.

Ludovica Valletta (II Liceo)

La vita è un sogno, e i sogni…

non sono che sogni

Il giorno lunedì 05 dicembre la scuola delle

Marcelline si è recata a Milano in vista

dell’evento organizzato da ‘España Teatro’,

che ha messo in scena una rivisitazione in

chiave moderna dell’opera “La vida es sueño”

di Calderon de la Barca: il collegamento tra la

vita e il sogno, il libero arbitrio, la differenza

tra la realtà e il sogno... erano solo alcuni

degli argomenti trattati in questa prima.

Inoltre, se la prospettiva del teatro fosse

apparsa noiosa agli occhi di qualcuno sono

sicura che abbia avuto modo di ricredersi non

appena messo piede nell’auditorium: uno

spettacolo all’insegna del divertimento,

accompagnato dalle più famose canzoni

spagnole e da coreografie in cui hanno reso

partecipi anche gli spettatori, facendoli salire

sul palco e, anche se per qualche istante,

dato la possibilità di diventare spettatori e

attori.

Non bisogna inoltre dimenticare la

disponibilità e la bravura dei giovani attori

che, nonostante recitassero in una lingua

diversa dalla nostra, hanno saputo travolgerci

con il loro modo semplice e vitale e hanno

reso quella mattinata indimenticabile.

Dedicato a noi che semplicemente sogniamo:

se viviamo i nostri sogni con grande intensità,

a volte, non distinguiamo la realtà dalla

finzione. Il nostro protagonista vive come tutti

noi la sua vita e i suoi sogni. In un mondo

controllato da regole e leggi si trova a

sognare altre realtà, trovare un modo per

raggiungere la propria libertà, e ottenere in tal

modo soddisfazione personale e felicità, ma

così facendo si allontana dal mondo reale.

Arianna De Lise (II Liceo)

Sulle tracce delle nostre origini.

Mostra Homo Sapiens

Lunedì 05 Dicembre 2016, in occasione

dell'uscita scolastica che ha coinvolto sia la

secondaria di primo grado sia quella di

secondo, oltre ad aver assistito allo

spettacolo teatrale “La vida es sueño”, ci

siamo recati al “MUDEC” (Museo Delle

Culture), a visitare la mostra “Homo sapiens”.

Uno spazio culturale interessante e

innovativo dove, attraverso attività concrete

abbiamo potuto ripercorrere le tappe dei

nostri antenati riscoprendo le nostre origini.

La mostra era allestita in diverse sale, in cui

si potevano osservare alcuni pannelli

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illustrativi sui quali veniva spiegata la storia, il

tipo di ominide presentato e la mutazione

dello stesso. Molti erano gli scheletri, tra cui

anche quello del famoso ominide Lucy. Noi

della secondaria di primo grado svolgendo

degli “esercizi” del tutto particolari abbiamo

potuto comprendere molti aspetti particolari

legati allo sviluppo del genere umano, al

nostro passato e al nostro presente.

Questa uscita didattica è stata decisamente

istruttiva per noi tutti.

Martina Chizzola (III Media)

Esperienze condivise La tradizionale castagnata. Stare insieme per aiutare.

Foto di Alessia Dolci

Il 6 novembre si è tenuta la tanto attesa castagnata dell’Istituto Marcelline. Questa castagnata ha il compito di raccogliere fondi per le famiglie bisognose dell’Albania e del Messico ma non solo, perché come obiettivo troviamo anche quello di far divertire i

partecipanti e di far trascorrere un buon pomeriggio diverso dal solito.

Durante la giornata abbiamo intervistato alcuni genitori della Secondaria di I grado, la Sig.ra Preside Diana De Micheli e il capo d’istituto Suor Laura Radiff.

Intervista ai genitori

Cosa pensa dell’organizzazione?

Quest’ anno erano molto organizzati e la pioggia del mattino non ha creato nessun problema (Giuliana, mamma di Vittoria Cosentino; Elena Vistoli, mamma di Alessandro Silvestri)

Ha riscontrato differenze rispetto agli anni passati?

L’occasione della castagnata è sempre bella e piacevole e siamo riusciti a trascorrere una meravigliosa giornata. (Sandro Talarico, papà di Alessia Talarico; Monica, mamma di Martina Massenzana)

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Per quale motivo ha scelto di partecipare?

Tutti i volontari che hanno partecipato a questa iniziativa volevano rendersi utili e soprattutto desideravano aiutare il più possibile la vita di quelle numerose famiglie con problemi economici raccogliendo ì fondi necessari. (Monica Rondoni, mamma di Martina Massenzana)

Coloro che invece hanno partecipato solo come ospiti hanno gradito l’ambiente e soprattutto si sono gustati un buon sacchetto di castagne calde appena cucinate. (Elena Vistoli, mamma di Alessandro Silvestri; Dolci, papà di Alessia Dolci)

Intervista di Martina Campagnoli ( II Media)

Foto di Alessia Dolci

Intervista a Suor Laura Radiff

Qual è lo scopo di questa ricorrente

iniziativa?

Lo scopo della castagnata è approfittare della

produzione di castagne, che attirano

moltissimo le persone, per dare un'offerta alle

missioni Marcelline.

I fondi raccolti a chi sono destinati?

Quest'anno vanno alla casa di Saranda, da

cui è giunta suor Daniela per farci visita,

portando con sé fotografie e spiegazioni di

quella che è la sua missione.

È’ soddisfatta della partecipazione della

cittadinanza aronese?

Molto! Eravamo preoccupati per il maltempo

dato dalle previsioni, ma la pioggia è caduta

solo questa mattina, perciò siamo stati molto

fortunati.

Chi si occupa della preparazione delle

castagne?

Le famiglie giocano il ruolo principale della

preparazione delle castagne. C'è chi aiuta il

giorno prima a tagliare le castagne, i papà

che la mattina collaborano spostando i tavoli

e i fuochisti.

Da dove vengono le castagne?

Quest'anno provengono da un posto a Invorio

che ce le ha procurate e abbiamo accolto,

inoltre, il contributo delle famiglie attraverso

un sacchetto di castagne, raccolte nei boschi

della zona.

Intervista alla Preside

A quale edizione della castagnata siamo

giunti?

La castagnata viene organizzata da una

ventina di anni.

È soddisfatta della partecipazione della

cittadinanza aronese?

Assolutamente sì. È un bel modo per far

conoscere la nostra realtà, per dedicare del

tempo a chi è meno fortunato di noi,

realizzando uno scambio che porta al bene.

Quest'evento è mai parso come

un'occasione per incontrare facce

conosciute?

Senz'altro. La nostra scuola ha un portone

che rimane chiuso per tutelare chi è

all'interno. Tuttavia ci sono momenti come

questi in cui, tra le persone che vanno e che

vengono, incontro ex allievi che ritornano per

rivedere i luoghi di un pezzo della loro storia.

C'è sempre una grande emozione, la stessa

che ho provato anche oggi.

Ho visto all'ingresso che sono esposti

molti lavori e prodotti artigianali. Da chi

sono stati realizzati?

I lavori di artigianato di cucito e di ricamo

sono stati realizzati dalle signore e dalle

suore, che lavorano per i bambini della

difficile realtà della Casa di Saranda, in

Albania.

Le marmellate, invece, sono state preparate

in casa dalle suore Marcelline e infine le torte

e i biscotti sono stati portati dalle famiglie.

Quest'anno c'è stata un'attiva sinergia!

Ha notato qualche differenza di qualità

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delle castagne nel corso degli anni? (Dato

che per un certo periodo non se ne

trovavano tante)

I primi anni le castagne erano nostrane

poiché venivano raccolte dalle famiglie.

Dopodiché c'è stata un'epidemia che ha fatto

ammalare tantissimi castagneti della nostra

zona e che ha portato all'acquisto di castagne

di diversa origine. Adesso, con piacere,

sappiamo che la malattia sta degradando e i

castagneti ritornano a dare frutto.

Devo dire che quest'anno la qualità delle

castagne è ottima e la preparazione pure.

Interviste di Valentina Yan (I Liceo)

Giornata KUM

Kum è in origine Talità Kum, “fanciulla alzati”.

Il giorno 3 Dicembre 2017 genitori e alunni

hanno condiviso una giornata insieme per

servire gli altri, alla riscoperta ciascuno dei

propri talenti. Lavoretti manuali dei più

svariati generi sono stati prodotti dalle

famiglie dei nostri alunni, dalla scuola

dell’infanzia alla secondaria di primo grado.

Un sabato all’insegna dello slancio, della

corsa, del salto verso l’alto come Icaro,

simbolo della tradizione del KUM.

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Autunno. Una porta. Un inizio

“Ogni seme che l’autunno getta nelle

profondità della terra

ha un modo proprio di separare nucleo e involucro

al fine di formare le foglie, i fiori e i frutti.

Ma quali siano i modi,

lo scopo delle peregrinazioni di tutti i semi

è identico:

arrivare e levarsi innalzi al volto del sole”

Kahlil Gibral, Iran dalle alte colonne

Molti considerano l’autunno una stagione di

passaggio che proietta nel freddo clima

invernale.

Se per gli altri è un periodo di transizione, per

noi studenti costituisce un inizio: l’inizio della

scuola, dell’attività sportiva, della quotidianità,

l’inizio di nuove amicizie e di avventure che

porteremo sempre con noi. È proprio in

questa stagione che ogni alunno crea le basi

per poi realizzare i propri obiettivi,

migliorandosi e crescendo non solo dal punto

di vista scolastico, ma anche personale.

Foto di Giulia Bassetti

Questa crescita interessa tutti, seppur con

sviluppi differenti, ma tutti noi, dal bambino

della scuola dell‘infanzia al ragazzo del liceo,

siamo tesi e dobbiamo tendere verso un

unico scopo:” arrivare e levarsi innalzi al volto

del sole.”

Questa stagione porta con sé molti

cambiamenti: dagli alberi che diventano

spogli, alle giornate che si accorciano.

Come in natura, così anche nell’ambito

scolastico. Molte sono le novità, su tutte, la

redazione del “Marcellino”, un gruppo nutrito

di studenti che si dedicherà alle pagine della

nostra scuola.

La prima uscita di quest’anno si propone di

seguire il filo conduttore dell’autunno, con le

sue sfaccettature e le sue interpretazioni nell’

arte, in musica e in poesia.

Si augura a tutti di vivere a meglio questa

periodo dell’anno, con gli occhi sempre

puntati verso il proprio “sole”

Elisa Iaconianni (II Liceo)

L’autunno con gli occhi dei bambini…

In questa edizione del Marcellino siamo

stati soprattutto noi della secondaria di

primo e secondo grado a riflettere e a

scrivere articoli sul tema dell’autunno.

Abbiamo quindi pensato di rivolgere, con

il permesso della Maestra Elena, alcune

semplici domande agli alunni di prima

elementare che entusiasti hanno risposto

a tutte queste.

Sapete quali sono i colori dell’autunno? “Sono giallo, marrone, verde, arancione, rosso e oro.” Silvia Vi piace l’autunno? “Sì!”

Perché vi piace? “Perché dopo arrivano l’inverno, la primavera e l’estate e diventiamo grandi.” Giulia “Perché gli alberi in generale diventano gialli, rossi, un po’ marroncini o un po’ arancioni, e qualche volta restano verdi.” Lorenzo “Perché vediamo le foglie che cadono.” Gabriele

Che giochi fate in autunno? “Buttiamo le foglie.” Arianna “Saltiamo nei mucchi di foglie come se fossero una piscina.” Mattia “Saltiamo nelle pozzanghere.” Daniele “A scuola facciamo dei lavoretti con le foglie.” Ludovica Quindi avete fatto dei lavoretti?

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“Sì tantissimi! I bambini hanno fatto un disegno con le foglie schiacciate, hanno riprodotto un cestino di frutta autunnale e stanno finendo un quadretto con delle foglie pressate.” Maestra Elena

Vi piace raccogliere le castagne? “A me no perché una volta sopra una castagna che avevo raccolto c’era una lumaca.” Giulia

Finite le domande abbiamo avuto il permesso di scattare un po’ di foto ai lavoretti esposti e ai bambini che al termine di questa breve intervista hanno ripreso il loro lavoro.

Martina Massenzana (III Media)

…e con gli occhi dei più grandi

Autunno Silenzioso insegnante pungente. stimolante. Ti avvicini con cautela, sai quanto è importante. Con caldi colori dipingi questa tela sfumata da soavi rumori da delicati profumi. Così, per incanto, riaffiorate le nostre sole certezze, avvolti da un lieve bianco di nebbia, spinti da questa travolgente brezza subito dimentichiamo Estate stagione di spensieratezza. Silenzioso insegnante,

come foglie frementi allieve insicure, ci lasciamo trasportare con apparente disinvoltura lontano.

Ludovica Valletta (II Liceo)

Foto di Giulia Bassetti

Tornare bambini, d’autunno

L'autunno è quella stagione che ci fa

riscoprire colori magici che dipingono le

strade. Ci fa rivivere i ricordi passati quando

ancora giocavamo tra i cumuli di foglie,

spensierati. I boschi si riempiono di cercatori

di funghi che perquisiscono senza mai

fermarsi in cerca di questi doni del bosco. La

natura non solo ci regala funghi ma anche

numerosi piccoli frutti marroni, le castagne,

che ci regalano sempre un sorriso quando le

vediamo cucinare. Inoltre, non c'è nulla di più

affascinante di camminare per le strade e

osservare (gocce di pioggia colorate, le

foglie) che lentamente spogliano gli alberi

pronti ad ospitarne di nuove.

Un mondo di colori e armonia: questo è

l'autunno

Anastasia Manna (II Liceo)

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Foto di Giulia Bassetti

Otoño El cielo está gris, y todo parece así suave y silencioso ante mis ojos. El mundo está durmiendo, el frío acaricia dulce los árboles y los tejados de las casas como una madre a sus hijos. El viento sopla entre la frondosidad del bosque cantando manso una canción de cuna acunando la ciudad. Ver es complejo con esa niebla candida que se vierte sobre las calles rojas y amarillas de otoño. ¡Y todo esto parece una ilusión! me doy cuenta de que un sueño es a veces mejor que la realidad, por más que duela al despertar. Y tiemblo, oculto las manos en los bolsillos, cierro los ojos y grito en mi interior.

Arianna De Lise (II Liceo)

Foto di Alessia Dolci

L’autunno tra musica, arte e

poesia

Le note dell’autunno

“Si gonfia di grigio il cielo

e il suolo è già grondante di foglie

si è profumato d'autunno.

Il tempo che si addormenta

mi sembra

un bimbo in braccio al vento come in un canto

d'autunno."

(Ballata d'autunno - Mina)

Anche la musica si esprime attraverso

l'autunno, una stagione che si manifesta

attraverso l'avvenire di un periodo

malinconico e sempre più spoglio del calore

del sole, ma caratterizzato da giornate

avvolte dalla nebbia che trovano tuttavia

conforto nel tepore casalingo.

Non solo poeti e pittori hanno tratto

ispirazione per le loro opere dai colori vivaci e

dai molteplici cambiamenti autunnali; infatti

nella storia della musica si ricordano più

composizioni di musicisti che hanno fatto

dell'autunno il protagonista assoluto, messo

in scena dalle note nelle sue diverse

sfumature.

"L'autunno ti fa sonnolento,

la luce del giorno è un momento

che irrompe e veloce è svanita:

metafora lucida di quello che è la nostra vita."

(Autunno - Francesco Guccini)

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Con queste parole, l'artista modenese

Guccini fa notare il verificarsi dell'equinozio

d'autunno attraverso la diminuzione della

luce, causata anche dal grigiore della pioggia

e della nebbia.

"So never mind the darkness

We still can find a way

'Cause nothin' lasts forever

Even cold November rain"

----------------------------------------------------

"Per cui non importa l'oscurità

Possiamo ancora trovare una via

Perché niente dura per sempre

Nemmeno la fredda pioggia di Novembre"

(November rain - Guns N' Roses)

"November rain" si tratta di una canzone

d’amore, per certi versi triste e malinconica;

infatti la pioggia di novembre, titolo del brano,

diventa sia sinonimo di tristezza e di lacrime,

ma anche di purificazione, freschezza e vita

che tornano nuovamente, anche dopo gli

avvenimenti più drammatici.

"October and kingdoms rise

And kingdoms fall

But you go on

And on."

----------------------------------------------------

"Ottobre e i regni sorgono

E i regni crollano

Ma si va avanti

E avanti."

(October - U2)

October è una composizione brevissima che

emana tranquillità, grazie a una melodiosa

introduzione di pianoforte.

Attraverso questo brano, la rock band

irlandese degli U2 offre un toccante duetto fra

la voce di Bono e il piano di The Edge, che

realizza un contrasto particolare con il genere

musicale tipico del gruppo.

La canzone delinea la speciale atmosfera

che si respira in autunno e sprona a guardare

oltre le apparenze ingannevoli della stagione

e ad "andare avanti".

Infine concludo con un'opera vera e propria,

degna di essere nominata anche tra i brani

della musica più moderna: "L'autunno" di

Antonio Vivaldi, celeberrimo compositore

veneziano vissuto a cavallo tra 1600 e 1700.

È uno dei più importanti concerti per violino

del musicista.

Tratto dalla raccolta "Le quattro stagioni",

"L'autunno" tratta i temi della vendemmia,

con la figura del dio romano Bacco, e della

caccia, caratteristiche che ritraggono la

stagione sotto un profilo più tradizionale, ma

sempre in un clima sereno e trasognato.

Interpretato nelle sue differenti sfaccettature

e noto agli occhi di tutti, l'autunno è da

sempre un tema presente nella musica, un

linguaggio universale che tutti riescono a

comprendere, a prescindere dall'epoca e

dall'artista. Valentina Yan

Autunno in versi

L’arrivo della stagione autunnale e tutti i

cambiamenti che comporta sono stati fonte di

ispirazione non solo per pittori e musicisti, ma

anche nella storia della letteratura, vari autori

hanno ideato elaborati incentrati sull’unicità

delle caratteristiche della stagione.

Il campo della poesia è un ambito in cui vari

poeti hanno scritto, descritto, esplicitato e

condiviso la loro libera interpretazione

dell’autunno.

San Martino, Giosuè Carducci

La nebbia e gl’irti colli

piovigginando sale,

e sotto il maestrale

urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo

dal ribollir de' tini

va l'aspro odor dei vini

l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi

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lo spiedo scoppiettando

sta il cacciator fischiando

su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi

stormi d'uccelli neri,

com'esuli pensieri,

nel vespero migrar.

Carducci descrive il tardo autunno in

Maremma.

La nebbia sale dalla pianura alle colline ed il

mare risponde furioso all’impetuosità del

maestrale.

La presenza di elementi naturali, quali la

nebbia e lo scontro tra la potenza del vento e

le acque del mare, rendono immediata

l’immaginazione del territorio maremmano

pervaso da un’aria autunnale.

L’acre odore del mosto che invade le vie dei

paesi è un’altra immagine tipica dell’autunno

che è periodo di vendemmia.

L’autore contrappone successivamente l’aria

festosa del borgo, dovuta alla preparazione

del vino e degli spiedi, alla malinconia del

tramonto delle giornate che si accorciano e si

raffreddano con passo svelto.

La figura del cacciatore che osserva uno

stormo di uccelli migrare è la

rappresentazione dell’inquietudine del poeta.

Autunno, Vincenzo Cardarelli

Autunno. Già lo sentimmo venire

nel vento d'agosto,

nelle piogge di settembre

torrenziali e piangenti

e un brivido percorse la terra

che ora, nuda e triste,

accoglie un sole smarrito.

Ora passa e declina,

in quest'autunno che incede

con lentezza indicibile,

il miglior tempo della nostra vita

e lungamente ci dice addio.

Nella poesia di Cardarelli viene considerato

l’arrivo dell’autunno, che già si percepisce

nell’aria di agosto e negli acquazzoni di

settembre.

Il cambio di stagione comporta cambiamenti

della morfologia territoriale, difatti la terra si

spoglia delle verdi chiome arboree estive e i

fievoli raggi solari illuminano debolmente i

paesaggi.

La lentezza con cui trascorre e si evolve la

stagione è interpretata dall’autore come il

percorso vitale di un uomo.

I temi ricorrenti nella poesia sono quindi la

malinconia per lo scorrere della vita umana e

la maturità che segue la prima-giovinezza

che porterà l’uomo, inesorabilmente, verso la

conclusione della sua esistenza.

Alice Dal Molin( I Liceo)

Quando l'arte parla, d'autunno I colori sono caldi, dai toni rossastri di un calore insolito, un po' pungente, a volte umido; le pennellate, i tratti sono diversi, distinguono un ardore, un'ispirazione distante ma concorde. E’ autunno. Per Gauguin è un tripudio di natura, una distesa verde lambiccata di cupole arboree giallastre, su uno sfondo aranciato e, in alto, il bianco del cielo ad annebbiare i raggi. La luce del sole è dietro.

By the stream, autumn P. Gauguin 1885

Argenteuil è un piccolo comune dell' Île-de- France, in autunno Monet lo vede dalla Senna increspata, dai toni dal grigio all'azzurro; sullo sfondo si staglia la cittadina

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a dividere quella distesa d'acqua dal cielo, grigio anch'esso. E poi, il riflesso del caldo colore della vegetazione ancora carica del peso delle foglie. Di nuovo l'arancione, come in Gauguin, e il cielo che si specchia nella Senna.

Autumn effect at Argenteuil, C. Monet 1873

La pioggia protagonista silenziosa dell'autunno di Munch, due figure di spalle attendono (o osservano?) un cielo senza confini e una natura di un verde profondo, diretta ad un orizzonte che pare assente. Ancora i colori, gli stessi, quelli tipici. Colori di foglie aranciate, il verde è alle spalle, colori ripresi dai cappelli delle osservatrici, dalla casa, dal patio. Le figure rialzate, in primo piano, eppure la protagonista è sempre Natura.

Rain, E. Munch 1902

L'uva, il raccolto. Il frutto distintivo della stagione, centrale nel dipinto. Gli acini e le mani tese di un bimbo. Il paesaggio fa da sfondo. Mancano quei colori tipici, ma qui l'intento è più probabilmente rappresentare il sapore dell'autunno.

Autumn, or The Grape Harvest, F. Goya 1786

L’Arcimboldo delinea con della frutta e della verdura il volto di Autunno. Quasi una maschera carnevalesca. Una pera diventa un naso, i capelli sono grappoli d'uva, la bocca è una castagna l'orecchio un fungo, l'orecchino un fico semiaperto, il mento una melagrana e una zucca un cappello.

Autunno, G. Arcimboldo, 1573

Una selezione tra molte delle opere pittoriche e artistiche che hanno scelto, nel corso degli orientamenti e delle correnti, come soggetto l’autunno. In fondo il passare delle ore e il fluire del tempo sono sempre stati oggetto di riflessione, meditazione e interesse. Il tempo, si sa, si dipana attraverso le stagioni e a guardare queste opere non si può che pensare a S.A. Kierkegaard “Per questo preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra.”

Prof.ssa Silvia Mucin (Liceo)

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La redazione: Iaconianni Elisa (Direttore)- Dal Molin Alice (Vicedirettore)-

Valletta Ludovica e Yan Valentina (Giornaliste-corretrici di bozze)- Visconti

Andrea e Guerrero Alessandro (Art Director)- Manna Anastasia, De Lise Arianna,

Martina Chizzola, Martina Campagnoni, Alessia Dolci, Martina Massenzana,

Emanuele Paglioni (Giornalisti)-Bassetti Giulia (Fotografia)

BUON NATALE DA NOI TUTTI!

Prossimi Appuntamenti

Mercoledì 21 Dicembre 2016 h. 20.30 S. Messa di Natale

Giovedì 22 Dicembre 2016 h. 16.00 Incontro d’Auguri per le

sezioni Nido e Primavera.

Sabato 14 Gennaio 2017 h. 15.00 Open Day

Mercoledì 11 e Venerdì 13 Gennaio 2017 Lezioni Aperte al Liceo

Linguistico

Carissimi genitori, è cominciato l'Avvento e il

Natale si avvicina. Nell'atrio del nostro Istituto abbiamo

aperto la prima finestrina del calendario d'Avvento. Non

c'era un cioccolatino, ma un invito: "oggi recita una poesia di Natale". Ho pensato: solo i bambini possono recitare la poesia a Gesù Bambino?

Oppure il desiderio di aprire la nostra finestra sulla culla e di guardare il Bambino è anche

mio? Allora, nella mia letterina di Natale oltre a farvi gli

auguri, vi invito a ridiventare bambini e a rivivere la

bellezza dell'attesa di questo incontro speciale con Gesù:

ognuno di voi è cercato da Lui per un momento tutto

personale. Per vivere questa "meraviglia" insieme, vi

invitiamo alla tradizionale celebrazione della S. Messa di Natale il giorno 21 dicembre;

tale momento sacro sarà preceduto da un incontro

famigliare in Istituto, alle ore 19.00: la ditta Pellegrini ci

offrirà un apericena e così ci scambieremo gli auguri.

Avremo la gioia riavere con noi anche la legale

rappresentante S. Anna. Tutti poi, con le fiaccole accese, ci

incammineremo in canto verso la parrocchia dove gli alunni ci

aiuteranno a pregare con i loro cori di Natale: ore 20.30

Buon Natale!

Con tanto affetto S. Laura

ISTITUTO DI CULTURA E LINGUE MARCELLINE

Corso Repubblica, 2 ARONA (NO)

www. marcellinearona.it

0322 243 645

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