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OTTOBRE 2012 REG. N. 2/2011 DEL 19/01/2011 AL REGISTRO STAMPA DEL TRIBUNALE DI TERNI DIRETTORE RESPONSABILE: MICHELE DI SCHINO SOCIETÀ EDITRICE: SOECO SRL FOTO: MAURO AMATI

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OTTOBRE 2012REG. N. 2/2011 DEL 19/01/2011 AL REGISTRO STAMPA DEL TRIBUNALE DI TERNIDIRETTORE RESPONSABILE: MICHELE DI SCHINOSOCIETÀ EDITRICE: SOECO SRLFOTO: MAURO AMATI

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“Il mondo che ti piace. Con il clima che ti piace”. Non è la frase di un film, né un sogno ad occhi aperti. È il nome della campagna di comunicazio-ne lanciata dalla Commissione europea per salva-re il clima.

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IL MONDO CHE CI PIACE. CON IL CLIMA CHE CI PIACE

FOTO: MAURO AMATI

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Punto di partenza, le best practice, i buoni esempi provenienti da ogni angolo d'Europa. Uno di quelli più d'impatto in termini di ri-sparmio energetico e riduzione dell'inquinamento viene da Stoc-colma, dalla stazione centrale per essere precisi.

Qui il calore corporeo dei pendolari viene convertito ed utilizzato per riscaldare gli uffici che si trovano nelle vicinanze, riducendo così le emissioni di Co2 e generando risparmi del 20-25% sulla bolletta energetica dell'immobile.

Al lato opposto del continente, a Marsaskala, nell'isola di Malta, un impianto di trattamento dei rifiuti genera corrente elettrica per quasi 1.500 famiglie, mentre il calore prodotto riscalda una pisci-na vicina, che così può rimanere aperta tutto l'anno.

Sono molti i buoni esempi che ogni comune, regione e paese può seguire. Anche ispirandosi ai suoi cugini europei. E per facili-tare la conoscenza di queste buone pratiche, la campagna Ue lancia un sito internet disponibile in 23 lingue: http://world-you-like.europa.eu/en/.

MARTA BONUCCI

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FOTO: PAOLO BALISTRERI

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Perché non scegliere di creare il mondo che ci piace, con il clima che ci piace, mentre siamo ancora in tempo?

Una piattaforma che sfrutta il meglio del web, vale a dire la condivisio-ne di conoscenza, e che permette a cittadini, imprese e gruppi locali di promuovere e discutere le loro soluzioni a basse emissioni di carbonio. E per stimolare ulteriormente i clic, la Commissione lancia anche un concorso, il 'low carbon award', un premio all'idea 'a basso contenuto di carbonio' che è piaciuta di più.

E l'Italia è fra i Paesi Ue che ospiterà un evento ad hoc dedicato a 'Il mondo che ti piace. Con il clima che ti piace', previsto nel 2013. "La scelta sta a noi: possiamo agire sulla base delle conoscenze che già sono a nostra disposizione in materia di cambiamenti climatici. Oppure possiamo restare a guardare senza muovere un dito, mentre le cose peggiorano". Ha dichiarato la commissaria europea responsabile del-l'azione per il clima Connie Hedegaard. "Quindi perché non scegliere di creare il mondo che ci piace?”

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La persona al centro della mobilità, e non più la macchina. Una progettazione urbanistica a misura di pedone e non dipendente dai flussi di traffico. In sintesi, gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova, tenutisi il 5 e 6 ottobre a Reggio Emilia, propongono agli amministratori un modello di città vivibile a misura d’uomo ed incentrati sulla mobilità dolce.

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STATI GENERALI DELLA BICICLETTA

FOTO: PAOLO BALISTRERI

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Non più grandi opere infrastrutturali legate alla gestione di un traf-fico automobilistico sempre in aumento, ma interventi a favore di pedoni e ciclisti, per una città non-dipendente dalle macchine, ma in grado di disciplinare il movimento su gomma in favore di una qualità della vita e di una sicurezza incrementate. Soprattutto sulle strade urbane, per le quali si richiede, con la sola eccezio-ne di quelle a grande scorrimento, l’abbassamento del limite di velocità a 30 chilometri orari.L’evento, che si propone di divenire appuntamento annuale, promosso da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaiciclisti con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e l’adesione della Presidenza della Repubblica, è stato quindi l’occasione per parlare di mobilità nuova, ciclabilità e qualità ur-bana come un sistema integrato da progettare, sostenere e svi-luppare contemporaneamente e concordemente, ma soprattutto gli Stati Generali hanno rappresentato l’occasione per proporre impegni vincolanti per le Amministrazioni e per chi si candiderà in futuro ad amministrare il Paese.I lavori degli Stati Generali si sono avvalsi dell’attività di un Comi-tato scientifico composto da esperti in campo nazionale e interna-zionale: Maria Berrini, architetto, presidente di Ambiente Italia e dell’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio (Amat) del Comune di

FRANCESCA LEONARDI

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Milano, ricercatrice in materia di pianificazione ambientale e territoriale, in Comitato scientifico in rappresentanza di Legambiente; Matteo Dondè, architetto, esperto in pianificazione della mobilità ciclistica, moderazione del traffico e riqualificazio-ne degli spazi pubblici, nel Comitato in rappre-sentanza di #salvaiciclisti; Edoardo Galatola, in-gegnere, ricercatore ed esperto in sicurezza stra-dale e ambientale, responsabile Sicurezza di Fiab, in rappresentanza di Fiab e Maria Rosa Vit-tadini, docente di Tecniche di analisi urbane e territoriali presso la facoltà di Architettura, Diparti-mento di Pianificazione del territorio, Università Iuav di Venezia, in rappresentanza di Anci.A conclusione dei lavori, è stato prodotto dal Co-mitato scientifico il Libro Rosso della Ciclabilità e della Mobilità Nuova (disponibile per intero in al-legato) i cui punti fondamentali sono articolati lun-go assi quali la tutela di Paesaggi e Territori at-trezzati per la mobilità dolce, le Città di persone, libere dalle auto e maggiormente vivibili, con Ci-

clisti e Pedoni al centro della progettazione urba-nistica e delle scelte e strategie di sviluppo, l’in-vestire sulla Mobilità Dolce.Anche per la mobilità di propone un obiettivo nazionale 20-20-20, inte-se come percentuali di ripartizione modale, tra bici, pedoni, trasporto pubblico locale-Tpl e il raggiungimento dei 20.000 km della rete ciclabi-le nazionale. Il tutto attraverso strategie come il ridisegno degli spazi urbani e dei quartieri Car free, la progettazione e attivazione di servizi inte-grati innovativi che incoraggino il passaggio dal-l’utilizzo dell’automobile a sistemi integrati di mo-bilità, e una profonda revisione organica del Co-dice della Strada e delle norme tecniche in mate-ria di mobilità, magari con il coordinamento di una Cabina di Regia nazionale. Al termine della due giorni, le conclusioni del sindaco del comu-ne emiliano ospitante e presidente dell'Anci Gra-ziano Delrio: "Il cambiamento nasce dal basso e dalle città, per questo bisogna lavorare per dif-fondere una cultura amministrativa che renda la

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Diffondere una nuova cultura amministrativa nelle città che rimetta al centro il cittadino e non il mezzo di trasporto.

mobilità ciclabile parte della programmazione degli enti locali. L’allean-za tra associazioni e Comuni di cui questo evento è testimone costitui-sce una grande potenzialità da sfruttare per rendere il cambiamento ineluttabile. Per questo occorre che chi si candida a governare il Pae-se, chiunque sia, prenda impegni precisi in materia di mobilità dolce sia in termini di azioni, sia di monitoraggio delle città attraverso indicato-ri. Il tema della mobilità sostenibile deve entrare nell’agenda del Paese e il lavoro svolto in questi giorni deve proseguire con i sindaci in prima fila in questa grande campagna per una mobilità nuova”.

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Il 21 novembre sarà in tutta Italia “Festa dell’Albe-ro 2012”, l’appuntamento organizzato da Legam-biente che si affianca alla Giornata nazionale del-l’albero istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per avvicinare e co-involgere i cittadini di ogni età ai temi ambientali, con una particolare attenzione alle scuole e ai gio-vani, veri protagonisti dell’evento.

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FESTA DELL’ALBERO 2102

FOTO: VALERIA DI SCHINO

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Infatti, oltre alle azioni di riqualificazione e valorizzazione degli spazi verdi urbani, con opere di piantumazione e di ripulitura, grande spazio sarà dedicato ai concorsi per le scuole. Si parte dalla terza edizione del concorso letterario “Se io fossi il “indaco. Spunti su un parco a misura di bambino”, rivolto ai bambini e ra-gazzi dai 7 ai 13 anni con l’intento di stimolare la scrittura e la cul-tura dell’ambiente nelle seguenti fasce 7-10 anni e 11-13 anni e si arriva al nuovo concorso giornalistico rivolto ai più grandi, ai ragazzi di medie e superiori divisi nelle categorie 11-14 e 15-19 anni, intitolato “Come sono gestiti i parchi nella mia città?”, che valuterà sia articoli in stile giornalistico che video prodotti dai ra-gazzi. “Bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, nonni, volontari e amministratori tutti insieme per restituire alla comunità locale spa-zi belli e accoglienti per una città più vivibile e sostenibile”., que-sta la presentazione di Legambiente.

Per informazioni sulla campagna si può scrivere a [email protected] o telefonare allo 06 86268413 - 348 - 417 – 418.

FRANCESCA LEONARDI

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FOTO: VALERIA DI SCHINO

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Un calo così marcato Terna non lo registrava da aprile 2009: nello scorso mese di settembre, rispet-to al dato 2011, i consumi nazionali di energia elet-trica sono calati del 9,6%, per una richiesta ener-getica pari a 26,4 miliardi di kWh. Una domanda, peraltro, pari a quella registrata in agosto, quando i consumi si erano attestati sui 26,7 miliardi di kWh (ma in sostanziale tenuta rispetto al dato dello scorso anno, +0,3%).

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CONSUMI ELETTRICI -9,6%

FOTO: VALERIA DI SCHINO

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Ma mentre nei mesi estivi sono presenti fattori in grado di motiva-re per la quasi totalità incrementi e cali nei consumi di energia elettrica, come ad esempio il ricorso all’aria condizionata collega-to alle alte temperature estive che ha frenato la curva discenden-te dei consumi, le cause oggettive di questo calo, attribuite dagli analisti di Terna sia al minor numero delle giornate lavorative ri-spetto allo scorso anno (20 contro le 22 di settembre 2011), che alla temperatura atmosferica media, inferiore di circa un grado e mezzo, non possono giustificare l’intero ammanco.

Infatti, pur tenendo conto dovutamente di questi due fattori, il ca-lo risulta comunque attestarsi al 7,3%, e trovare motivazione nella crisi economica che, alla ripresa della stagione lavorativa, si riper-cuote sui consumi di aziende e privati in maniera importante, pro-spettando un trend in diminuzione per i prossimi mesi invernali.

Il bilancio annuale provvisorio nei primi nove mesi del 2012 si pro-spetta, pertanto, con un calo complessivo del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, con una fotografia dell’Italia dei consu-mi in picchiata progressiva da nord e sud: -9,0% al Nord, -9,5% al Centro e -10,8% al Sud.

MICHELE DI SCHINO

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FOTO: MAURO AMATI

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Ci sono etichette e etichette. Quelle che indicano un “protocollo” e quelle che, invece, cercano di far bene alla salute del pianeta. Come l'Etichetta per il clima di Legambiente, progetto appena sbarcato in Italia che propone un'etichettatura volontaria dei prodotti.

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LEGAMBIENTE E L’ETICHETTA... PER IL CLIMA

FOTO: MAURO AMATI

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Obiettivo: informare i consumatori sul quantitativo di emissioni di gas climalteranti generato da prodotti o servizi durante una o più fasi del loro ciclo di vita.Un progetto che vuole rendere i consu-matori più consapevoli del costo ambientale legato alla produzio-ne di un bene, dalla nascita alla morte. In ogni fase di vita di un qualsiasi prodotto - dall'estrazione di materie prime allo smalti-mento – comporta un consumo in termini energetici. E quindi l'emissione in atmosfera di gas a effetto serra. L'etichetta per il clima indica appunto questo, e serve a sapere non solo cosa si compra, ma a conoscere anche l'impatto ambientale dell'acqui-sto. E allo stesso tempo, serve ad avvicinare due mondi che so-no troppo spesso distanti, quello della produzione e quello dei

MARTA BONUCCI

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consumatori. Come si legge? Facile. Nei prodotti che riportano l'etichet-ta (azzurra), viene indicato il quantitativo (in grammi, chilogrammi o ton-nellate) delle emissioni di gas a effetto serra espresse in CO2eq. Subito sotto, un riferimento alla fase, o alle fasi, del ciclo della vita del prodotto cui si riferisce la quantità di emissioni indicata. E ancora, informazioni relative all'istituto di ricerca che ha effettuato le analisi, una “dichiarazio-ne numerata” con informazioni dettagliate – reperibile anche sul sito viviconstile.org – uno spazio riservato all'azienda produttrice e, in bas-so, il logo di Legambiente. Allo stesso sito è presente inoltre una lista dei prodotti e delle aziende “etichettati per il clima”. Ancora troppo po-chi quelli che decidono si assumono volontariamente questa “responsa-bilità” nei confronti del consumatore e dell'ambiente. Speriamo che au-mentino, venendo incontro anche alle richieste dei consumatori – in ba-se a un recente sondaggio Eurobarometro, infatti, otto italiani su dieci sarebbero favorevoli ad introdurre delle etichette che evidenzino le emissioni di gas serra dei beni acquistati.  

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FOTO: VALERIA DI SCHINO

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FOTO: MAURO AMATI