OTTOBRE2012

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In redazioneLaura Di Palma, Marcello Bonomi, LoredanaMantovani, Delia Richiedei, Dino Matesich,Suor Antonietta Castelli, Suor Elisabetta Buf-foli, Davide Riccardi

In copertina, Duomo di Cefalù

Sommario

Privacy e certificati La raccolta e il trattamento di qualsiasi tipo di dato personale, sia esso scritto o fotografico, è per esclusivo uso internoalla parrocchia e al giornalino parrocchiale. L’interessato cui si riferiscono i dati personali ha il diritto in qualunque momento di ottenere la confermadell’esistenza o meno dei medesimi dati e di conoscerne il contenuto e l’origine, verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamen-to, la rettifica oppure la cancellazione secondo quanto riportato nell’art. 7 D.lgs. n. 196/03. I certificati richiesti verranno forniti alcuni giorni dopotale richiesta e saranno consegnati solo ed esclusivamente a chi compare nel certificato o, nel caso di minorenni ai genitori di tali.

festivo Invernale Estivo8.00 8.00

10.00 10.3011.15 18.3018.30

Prefestivi e Sabato Invernale Estivo8.00

18.30 18.30feriale Invernale Estivo

(da lunedì a giovedì) (da lunedì a giovedì)8.30 8.30

18.30(venerdì) (venerdì)

20.30 20.30

Don tino tel. 030 2301955 [email protected] andrea tel. 030 2301793 [email protected]. Domenico tel. 030 2306876

Operano nella comunitàSegreteria Parrocchiale Suor Antonietta 030 2301955Sagrestia Perna Franco 3403726777Cons. affari economici Natale Cosatto 030 2310214Consiglio PastoraleParrocchiale Sandonà Daniela 030 2306717Catechisti/animatori don Andrea 030 2301793Terza età Suor Laura 030 2306856Coro adulti Antonio Idra 030 2306229Coro giovani Tiziana Sbardellati 030 2300359

Sabrina Giambattista 030 2311531Gruppo missionario Marida Canori 030 2310253e Commissione CaritàGruppo pensionati Masserdotti Guido 030 2304297Ass. dilettantistica

sezione calcio Luca Papa 3666350878sezione pallavolo Alex Guizzo 3405818707

Redazione Marcello Bonomi 030 2306317Giornalino parrocchiale Laura Di Palma 030 2319767Volontari Villa Elisa Etiene Bicelli 030 2306347Commissione Liturgica Francesca Bottari 030 2304064Commissione Famiglia Italo e Giulia Crema 030 2304541Commissione Oratorio Flavio Nicassio 030 2311412Commissione Cultura Laura Di Palma 030 2319767Iniz. Cristiana Genitori Franco e Cristina

Mandonico 030 2319893Equipe Battesimi Salvatore e Margherita

Giuffrida 0302319777Atelier Betania Maria Mottinelli 030 2310206Piccolo Clero don Andrea 030 2301793

Davide Riccardi 030 2319767Gruppo Teatro Giamba Zambelli 030 3531228Caritas Carla Ghidini 030 2304526

Orario delle Sante Messe

I nostri sacerdoti

“Le 2 Sante” trimestrale della Parrocchia delle Sante B. Capitanio e V. Gerosa - BresciaDir. resp.: don Tino Decca (ODG elenco speciale) - Autorizzazione del Tribunale di Brescia - n. 46 del 23-11-2007

Chiamati a evangelizzare, “a piene mani” 3

La porta della Fede 4

25° di servizio di Don Tino 5

Grazie don 6

Il dono della Santità

di Padre Giovanni Battista Piamarta 8

Dalla Fede all’Amore 9

Dall’Africa 11

Catechesi date 11

A 50 anni dal Concilio Vaticano II 12

Un anno insieme: calendario pastorale 13

I° Percorso per fidanzati 16

Ciao Marta 17

A te, Elsa, che amavi pregare... 18

Creativa-mente approda alle “Do Sante” 19

...Volontari a Villa Elisa 19

Grazie Brunella! 20

3° anno di adorazione Eucaristica 21

La nostra estate a Bossico 22

Non tutti sanno che... 22

Un nuovo inizio 23

Irlanda, note di viaggio 25

Associazione PensionatiAnagrafe parrocchiale 27

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Hanno collaborato a questo numeroDon Tino Decca, Don Andrea Dotti, PadreDomenico Fidanza, Davide Riccardi, Lore-dana De Roberti, Franca Perna, GiuseppinaRagusa, Dott.ssa Virginia Federico, Luisa Ple-bani, Ragzze di quinta, Suor Antonietta Ca-stelli, Laura Di Palma, Suor Elisabetta Buffoli.

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Bentrovati!A tutti voi, cari fratelli e sorelle in Cristo, il mio ab-braccio più sincero.

Durante l’estate vivo sempre un periodo d’ango-scia nel vedere la Chiesa svuotarsi.

Qualcuno mi rassicura dicendomi che sono in va-canza e che sicuramente a Messa andranno doveci si trova… Sarà vero? Crediamoci!

Ma questo non toglie la mia gioia nel rivedere lachiesa riempirsi al riprendere dell’anno, anche seun po’ di tristezza mi rimane sempre nel pensareche comunque tanti posti rimangono vuoti e tantinostri fratelli non sentono la gioia di incontrarsi conil Signore e la loro Comunità cristiana.

Si fa urgente l’opera di evangelizzazione e ogni cri-stiano è chiamato a viverla!

La nuova evangelizzazione tanto auspicata dagliultimi due pontefici,si inserisce proprio qui: promuo-vere una cultura più profondamente radicata nelVangelo.

Tanti sono i motivi che ci indurrebbero a rassegnar-ci e a tirare i remi in barca.Ma la sintesi della nuovaevangelizzazione sta nel “Non abbiate paura!”

Nei deserti del mondo di oggi, dove i cristiani spe-rimentano la sfiducia del distacco della fede, dob-biamo, come Chiesa, non avere paura di cercare,d’inventare,di trovare nuovi strumenti,nuove parole

per annunciare la Parola di Dio. Condivido piena-mente le riflessioni che sta introducendo il Sinodosulla nuova evangelizzazione e che indicano il cuo-re della stessa: cioè l’incontro con Cristo.Gesù stes-so aveva raccontato la parabola del Seminatore.Ciò che mi colpisce sempre è che questo agricol-tore getta la semente a piene mani, con abbon-danza, incurante di dove il seme finirà.

Carissimi, il nostro modo di annunciare Gesù, e lafantasia nell’inventare mezzi e modi per raccontar-lo, deve avere questa caratteristica: piene mani.

Ecco allora che inventeremo di tutto per fare que-sta esperienza e in più nei gesti quotidiani, chetalora riteniamo banali, non perderemo l’occasio-ne per evangelizzare, che altro non è che serviree amare con lo stesso amore di Gesù. L’obiettivodi questa opera di evangelizzazione che la nostraparrocchia vuol vivere, è quello di essere un farma-co di gioia e di vita contro ogni paura.

Fratelli e sorelle, portiamo nel mondo, nelle nostrerelazioni di ogni giorno, la speranza del Vangelo,perché tutti gli uomini, più o meno consapevol-mente, hanno bisogno della speranza per poter vi-vere. La prospettiva per il nuovo anno, pare questa.

Ogni realtà della nostra Parrocchia, auspico abbiaquesto cuore. Non abbiamo altra ricchezza da po-ter condividere se non questa. Le famiglie è beneche si mettano in rete, per non sentirsi sole nell’af-frontare le sfide di ogni giorno.

In coda all’estate non possiamo poi non ricordarecoloro che il Signore ha chiamato a sé.Ricordo unapersona cara a tutti: don Lionello. Il Signore ce lo hafatto incontrare ed apprezzare nel suo magistero enel suo essere prete. Di questo lo ringraziamo.

Sulle nostre famiglie,comunità di vita e di amore, in-vochiamo il dono dello Spirito perché le animi e lesostenga in questa chiamata di evangelizzazione.

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Don Tino

Chiamati a evangelizzare,“a piene mani”

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Don Andrea

“La porta della fede (cfr At 14,27) che introducealla vita di comunione con Dio e permette l’ingres-so nella sua Chiesa è sempre aperta per noi.E’pos-sibile oltrepassare quella soglia quando la Parola diDio viene annunciata e il cuore si lascia plasmaredalla grazia che trasforma. Attraversare quella por-ta comporta immettersi in un cammino che duratutta la vita.” Con queste parole Benedetto XVI ini-zia il documento (porta fidei) con cui indìce questoanno come interamente dedicato alla riscopertadel dono della fede.

Il tempo in cui siamo inseriti è segnato da un pro-cesso di emancipazione del pensiero che ha ac-cettato che la fede stessa venisse contrappostaalla ragione e così anche chi vive con forza la di-mensione di fede si scopre in posizioni sottomesseo si autolimita nell’annuncio per paura di ferire laragione e il pensiero di qualcuno.

In questo contesto inizia anche per l’oratorio un al-tro anno di catechesi che vede proposta la vita difede nel catechismo, nella formazione degli adole-scenti, dei giovani, dei genitori, delle famiglie, deglianziani… E il fraintendimento che la fede sia fattadi idee da conoscere si inserisce nel nostro cam-mino, ed infine, serpeggia anche tra noi cristiani l’i-dea che la fede sia qualcosa da sapere. Davanti aquesto rischio ci ammonisce San Paolo che ai Co-rinzi scrive: “la mia parola e il mio messaggio non

si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, masulla manifestazione dello Spirito e della sua poten-za, perché la vostra fede non fosse fondata sullasapienza umana, ma sulla potenza di Dio. (1 Cor2,4-5)”

La nostra esperienza di fede non parte quindi dallacapacità di convincere qualcuno della veridicitàdelle nostre affermazioni, ma come ci lascia intrav-vedere il Papa, da un dialogo tra la nostra libertàe la grazia di Dio. Nella chiamata ad evangelizzaree nel nostro cammino dobbiamo anche fuggire ilrischio che la nostra idea di fede diventi il privarcidella nostra ragione o peggio della nostra volontà.

Chiediamo al Signore in questo anno della fede,mentre ci accingiamo a riprendere tutti gli impegnidella comunità, di riscoprire che la fede è dono diDio preparato da Lui nel creare l’intimo e il profon-do dell’uomo, che c’è una perfetta corrisponden-za tra la natura dell’uomo e la fede e che mentrel’uomo scopre il suo destino compie il suo itinerariodi fede.

L’invito e l’augurio per quest’anno diviene così dinon essere inseriti tra coloro che si comportatocome se Dio non ci fosse o tra quelli che si compor-tano come se Dio ci fosse,ma di agire tra quelli chesanno che Dio c’è, che svela Se stesso e anchel’uomo a se stesso, nel suo Amore di Padre in CristoGesù nella potenza dello Spirito.

Buon anno della fede!

La porta della Fede

Incontri settimanaliin Comunità Familiare di Evangelizzazioneogni martedì alle ore 21.00 presso 9 case

“chiese domestiche”, della nostra parrocchia.Appuntamento per un incontro con Gesùnella preghiera, nell’ascolto della Parola,

nella condivisione della fede.

Per tutti: giovani, singoli, fidanzati, sposi, vedovichiedi a don Tino qual è la CFE più vicina a te

e vieni a provare un incontro! Sarai il benvenuto!

Oppure telefona aFederico e Luisa Plebani 338 1255987

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di servizio

don Tino25°

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La notizia della scomparsa di don Lionello giungequasi inaspettata un giorno di inizio luglio. Cer-to, sapevamo della sua malattia, ma la maggiorparte di noi parrocchiani, pensava che, dopouna dura battaglia, il male fosse stato sconfitto.Don Lionello era un sacerdote speciale: sempresorridente amava stare tra noi, tanto che ci con-siderava un po’ i suoi parrocchiani.E noi, gli volevamo bene: eravamo ormai abituatia lui come presenza fissa durante le cerimoniepiù importanti dell’anno pastorale… Suo ancheil compito della predicazione degli esercizi spiri-tuali parrocchiali, durante la Quaresima, ai qualierano sempre presenti molti fedeli.Nessuno di noi potrà mai dimenticare la sua vocesquillante, con la quale richiamava l’attenzioneal Vangelo e proclamava il suo amore per Cristoe la sua ammirazione per il papa bresciano Pao-lo VI. La sua era una presenza importante per lanostra parrocchia e di certo la sua mancanza sisentirà davvero.Difficile scrivere un ricordo di lui… Preferiamo in-vece ricordarlo con le espressioni di coloro chelo conoscevano… espressioni “a caldo” sgorga-te dai cuori appena saputo del suo ritorno allaCasa del Padre…

“...ora sei nella Pace eterna ! E’ stato un dono pre-zioso averti conosciuto don Lionello”. DANIELA

“Ringrazio Dio per aver avuto il privilegio di conosce-re la tua testimonianza... Ciao Don Lionello!” PAOLA

”E beati sono quelli nella tua volontà, che sorellamorte non gli farà male” - Buon viaggio e grazie ditutto don! LAURA

“Sarai parte anche tu dei bellissimi fiori che la VITAmi ha regalato. Grazie per come hai saputo donar-ti. Ciao Don Lionello” MARINA

“Ciao don... Era un piacere venire a confessarsi date, era un piacere chiacchierare con te.. è stato unvero piacere conoscerti.. E ora sei lassù a vegliaresu di noi.. Buon viaggio”ANDREA

“È stato un piacere che il giorno più bello delle miavita e di mia moglie ci hai accompagnato al sacra-mento del matrimonio....Grazie Don…” CHRISTIAN

“Buon viaggio Don Lionello” CLAUDIA

“Buon viaggio” ILARIA

“Il pensiero di tutta la comunità a Don Lionello”KATE

“Un grande uomo!” PAOLO

“Ciao Don Lionello” GIAMBA

Grazie donLaura

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Nella Luce di Cristo(dall’omelia dellaVeglia Funebre per don Lionello)“Nel terreno del nostro cuore Dio ha piantato primala radice dell’amore verso di Lui e poi si è svilup-pato, come chioma, l’amore fraterno (S. GregorioMagno). Così è stata la vita e il ministero di donLionello: amore appassionato per Dio e il prossimo.L’amore per Dio diventata la motivazione della suarisposta alla chiamata: «Tu sai che ti voglio bene»(Gv 21,15), è stato il segreto di una esistenza do-nata, vissuta in pienezza e per questo ricolma diprofonda gioia. L’amore verso il prossimo, soprattut-to verso i più bisognosi e sofferenti, è stato per luila spinta decisiva che lo ha reso un suscitatore dicomunione e un seminatore di speranza…”

Soli Deo placere desiderans(dall’omelia di Mons.Vincenzo Pelvial funerale di don Lionello)“Solo chi nutre uno spirito di preghiera e di con-templazione può alimentare la propria vita anchenei momenti di prova e sofferenza. Don Lionello loha dimostrato. Niente lo ha turbato e niente lo hadistolto da questo profondo desiderio: vivere sinoin fondo il suo servizio e dovere di padre e amicodi quanti a lui ricorrevano per ricevere il perdono,un consiglio, un orientamento di vita.Amare Dio in-stancabilmente e fedelmente: era il segreto del suocuore. Voleva piacere a Dio solo, soli Deo placeredesiderans. Prete che desiderava ardentementel’amore del Signore era don Lionello.La verità è cheDio ci desidera. Questa è forse, tra tutte, la veritàpiù difficile da afferrare. Davvero amare Dio è ciòche dà armonia a tutti gli altri desideri. Ecco qualedesiderio plasmava la vita del nostro don Lionel-lo. In Lionello c’era una particolare risonanza pertutto ciò che nel Vangelo si riferisce a Gesù e agliinfermi: «Guarite i malati» (Lc 9,2). I malati erano isuoi padroni. Se ha avuto degli eccessi, la colpa vaattribuita, per così dire, a un eccesso di amore peri malati. Per loro ha voluto il meglio. Sotto il profilodelle attenzioni umane ed etiche soleva dire che imalati vanno venerati,quasi come va adorata l’Eu-caristia. Si commoveva pensando che il giudizio diDio passa attraverso l’esame dell’amore, poiché di

fatto il valore che ha l’uomo agli occhi di Dio cor-risponde esattamente all’amore o meno di cui èintrisa e formata la sua personalità. L’Eucaristia e ilmalato, di qualunque provenienza, erano indisso-ciabili. La sua fede si snodava tra adorazione all’Eu-caristia e venerazione per il malato. Come non ri-cordare i sedici anni di fruttuoso ministero all’Ospe-dale militare del Celio e la vicinanza alle famigliee ai militari malati e feriti. Negli ultimi mesi, avvoltoegli stesso nel silenzio,ha vissuto nel crogiolo di unasofferenza acutissima che gli ha fatto sperimentarel’angoscia, mai la disperazione. Distaccato ormaida tutto, teneva come unico punto focale Gesù:il Crocifisso, da cui si sentiva sorretto, unitamentealle persone che gli stavano più vicino. Per donLionello la morte non era la tragedia del finire, mal’accesso al riposo, l’ingresso nella comunione conDio, Signore della vita, l’abbraccio con la Mammaceleste. In Cristo risorto e asceso al cielo, don Lio-nello è entrato nell’intimità di Dio. La parola “cielo”non indica un luogo sopra le stelle ma qualcosadi molto più sublime: indica Cristo stesso, la Perso-na divina che accoglie pienamente e per semprel’umanità, Colui nel quale Dio e uomo sono persempre inseparabilmente uniti. L’essere dell’uomoin Dio, questo è il cielo. E noi ci avviciniamo al cielo,anzi,entriamo nel cielo,nella misura in cui ci avvici-niamo a Gesù ed entriamo in comunione con Lui.Caro don Lionello ti abbiamo voluto bene e conti-nuiamo a volerti bene nella comunione dei Santi.Abbondi il Signore per te nella sua misericordia eti accolgano la Virgo fidelis e i nostri Santi militari inquella dimora in cui per sempre non c’è che pacee amore”.

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Padre Domenico

Il 21 ottobre è ormai alle porte e sarà un giorno digrazia per la Congregazione“Sacra Famiglia di Na-zareth” perché il Papa Benedetto XVI proclamerà ilnostro Fondatore,Padre Giovanni Battista Piamarta,Santo. La Chiesa proclama i Santi per noi affinchèpossiamo metterci sulle loro orme e percorrere letracce del loro esempio luminoso; si! Abbiamo bi-sogno di vie luminose, di punti di riferimento pervivere la nostra quotidianità; la nostra società vie-ne definita del sociologo Bauman “liquida” per-chè dominata da pochi punti fissi, da un “sentirecomune” che impedisce di vivere una profondaesperienza di fede e da una incapacità di avere ilcoraggio di scegliere tra Bene e Male perché tuttoè possibile, si pretende tutto e subito,con la conse-guente perdita dei valori; in questo contesto i Santisono necessari alla nostra società e al nostro tem-po con le loro vite e le storie ricche di fiducia nelSignore, di intraprendenza creativa e coraggiosanel vasto campo della società cristiana. Sant’Agostino dice che la fede cristiana somigliaad un albero : più in profondità arrivano le radici emaggiormente i rami si estendono in cielo; la vitadi Padre Piamarta radicata nell’esperienza dellaChiesa bresciana e universale estende ancoraoggi i suoi rami a noi suoi successori, ai simpatiz-zanti e a coloro che hanno intuito la sua significati-vità parlandoci del dono dato e ricevuto.“Pietas et Labor” è il “motto” che Giovanni Piamartaha scelto per dar vita alla Congregazione: preghie-ra filiale e lavoro sono i due pilastri che gli hanno per-messo di sperimentare quell’“amore oblativo” tipicodella vita di coloro che godono della Vita Piena inDio e sentendosi Figlio amato da Dio con una mis-sione speciale da realizzare,nel corso della sua nonsi è preoccupatao più di se stesso,ha fatto della sua

esistenza un dono, una vita spezzata e condivisa alservizio di Dio e della povera gioventù di fine Otto-cento ed inizio Novecento; il suo itinerario di educa-zione partiva dalla esperienza lavorativa, facendointuire ai suoi giovani che il lavoro ben fatto li grati-ficava e soprattutto comprendevano che avrebbepermesso loro di farsi una posizione dignitosa nellavita,alla base dell’apprendimento dei mestieri c’erala formazione religiosa per far prendere coscienzaai ragazzi il dono della vita e dei talenti che il Signo-re aveva affidato a ciascuno. La sua intuizione halasciato una grande impronta di sé nella diocesi diBrescia; forse conosciamo poco il suo nome ma lesue opere rimangono nella memoria storica dellanostra città , chi non conosce l’Istituto Artigianelli ol’Editrice Queriniana?! La sua opera abbraccia mol-ti campi del vivere sociale: dal mondo del lavoro aquello agricolo, dall’educazione scolastica al setto-re dell’editoria e della teologia. Dove questo straordinario uomo di Dio attingeva l’e-nergia sufficiente per la sua molteplice attività? Larisposta è chiara: la preghiera assidua e fervorosaera la sorgente dell’ardore apostolico instancabile edell’attrattiva benefica che esercitava su tutti coloroche avvicinava. Egli stesso affermava, come ricor-dano le testimonianze dei contemporanei: “Con lapreghiera si diviene forti della medesima fortezza diDio . . .Omnia possum”.Tutto è possibile con Dio,perLui e con Lui. (dall’omelia del Papa Giovanni Paolo IIdella Messa di Beatificazione, 12 ottobre 1997) Sabato 19 febbraio 2012 avevo annunciato la ca-nonizzazione con questo sms:“Grande gioia per lanostra Congregazione...oggi il santo Padre Bene-detto XVI ha comunicato che Padre Giovanni Bat-tista Piamarta sarà proclamato Santo il 21 ottobre2012! Lode al Signore” mentre le camapane dellanostra Parrocchia suonavano a festa.Ed ora tutti inattesa dell’sms che vi manderò da Piazza San Pie-tro per raccontarvi l’emozione ed il mandato che ilSanto Padre Benedetto XVI ci affiderà e del suonodelle campane che il nostro Don Tino farà suona-re per suscitare il desiderio di scoprire e conosceremeglio la vita del nostro Santo Bresciano.San Giovanni Piamarta metta in noi il coraggio di spen-dere la nostra vita a servizio della gioventù povera o diquella povera gioventù che ha perso valori e speranzein un futuro migliore, insegnando loro ad essere“buonicristiani e onesti cittadini”e il desiderio di trovare quell’ar-monia tra preghiera e lavoro per vivere in pienezza ladimensione spirituale e umana della nostra vita.

Il dono della Santità di PadreGiovanni Battista Piamarta

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Papa Benedetto XVI, con la lettera apostolicamotu proprio “Porta fidei” ha indetto l’ Anno dellafede che ha avuto inizio giovedì’ 11 ottobre. Un’oc-casione preziosa per tornare alle radici del nostrodirci cristiani.

Ma a quale scopo?

Al fine di “riscoprire e riaccogliere questo donoprezioso che è la fede; conoscere in modo piùprofondo le verità che sono la linfa della nostravita; condurre l’uomo d’oggi, spesso distratto, aun rinnovato incontro con Gesù Cristo, via, veritàe vita”.

Così si esprime il Santo Padre:

«Desideriamo che questo Anno susciti in ogni cre-dente l’aspirazione a professare la fede in pienezzae con rinnovata convinzione, con fiducia e speran-za. Sarà un’occasione propizia anche per intensi-ficare la celebrazione della fede nella liturgia, e inparticolare nell’Eucaristia, che è “il culmine versocui tende l’azione della Chiesa e insieme la fon-te da cui promana tutta la sua energia”. Nel con-tempo, auspichiamo che la testimonianza di vitadei credenti cresca nella sua credibilità». (PortaFidei,9)

Riscoprire i contenuti della fede professata, cele-brata, vissuta e pregata, attraverso la catechesi eriflettere sullo stesso atto con cui si crede, è quindiun impegno che ciascuno di noi deve fare proprio.

A 50 anni del Concilio ecumenico Vaticano II –punto di riferimento per la vita della Chiesa e per lasua attuale missione – siamo infatti invitati a riflet-tere sulla nostra fedeltà a Gesù e sull’urgente aiutoda prestare ai nostri fratelli, mentre cresce la diffu-sione di comportamenti, progetti e norme di vita inevidente contrasto col Vangelo.

Nella sua lettera di indizione Il Papa ci invita aconfrontarci, nel corso di quest’anno, sul valoreinestimabile della fede cristiana e sui beni che ciprocura.

Per fare questo, troviamo la guida sicura nella Paro-la rivelata: è Dio stesso che ci illumina sulle disposi-

zioni di fede e sulle sorgenti di grazia che ci devonoaiutare a comportarci da veri credenti.

In questa lettera, il Santo Padre, ci parla di «forza ebellezza della fede» e «dell’esigenza di scoprire ilcammino di fede per mettere in luce, con sempremaggior evidenza, la gioia ed il rinnovato entusia-smo dell’incontro con Cristo». Forza, bellezza, gioia,entusiasmo: sono parole attraenti, ma soprattuttovere, perché lasciano intravedere la promessa dibene che la fede porta con sé.

Affinché l’Anno della fede, quindi, ci sia proficuooccorre che ognuno di noi si renda consapevoledella propria condizione di credente, cioè della di-sposizione attuale nel credere in Dio e a tutto ciòche Egli ci ha rivelato, secondo quanto la Chiesaci propone. Un’occasione che è anzitutto dono digrazia, alla quale si deve unire la nostra coope-razione, proprio perché la fede progredisce nellamisura in cui ci rendiamo consapevoli di ciò cheDio ci ha rivelato, Lo professiamo con franchezza,ci sforziamo di praticare quanto Egli ci chiede eci adoperiamo perché altre persone giungano acondividere questo dono.

In questo modo la nostra fede si consolida uni-tamente alla speranza e all’amore verso Dio e ilprossimo. In effetti in noi la fede matura, rendendosioperosa nel compiere per amore la volontà divinae nella dedizione al prossimo sull’esempio di Cristo.

Suor Antonietta

Dalla Fede all’Amore“La Parola del Signore corra e sia glorificata” (2Ts 3,1)

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“La fede opera per mezzo della carità” (Gal 5,6).Ciattira ad amare Dio al di sopra di tutto e ad amareil nostro prossimo come noi stessi, secondo l’inse-gnamento e l’esempio di Gesù: “Questo è il mio co-mandamento: che vi amiate gli uni gli altri,come iovi ho amati” (Gv 15,12).

Su questa fraternità saremo giudicati: “Ogni voltache avete fatto queste cose a uno solo di que-sti miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt25,40). Non è possibile amare Dio come Padre senon ci dedichiamo al bene dei suoi figli, nostri fra-telli. Infatti la fede cresce quando è vissuta comeesperienza di un amore ricevuto e quando vienecomunicata come esperienza di grazia e di gioia.E’ proprio crescendo nella fede che ciascun cre-dente si fortifica!

Un altro tema importante di questo Anno è la “nuo-va evangelizzazione”, cioè l’annuncio del Vangeloai popoli di antica cristianità, che hanno smarritola fede o che vivono in una società secolarizzata, incui è difficile testimoniare i valori cristiani.

Benedetto XVI, al termine della sua lettera, esprimeun augurio:«Possa l’Anno della fede rendere sempre più saldoil rapporto con Cristo Signore, poiché solo in Lui viè la certezza per guardare al futuro e la garanziadi un amore autentico e duraturo ». (Porta fidei 15)

Nel corso dell’ Anno, quindi, sarà per noi decisivoripercorrere la storia della propria fede (persona-le e comunitaria), nel suo insondabile intreccio trasantità e peccato. Ma in questo cammino è ne-cessario fissare lo sguardo su Gesù Cristo, “Coluiche dà origine alla fede e la porta a compimento”(Eb 12,2) e sui testimoni della fede: Maria, gli apo-stoli, i discepoli, i martiri, i consacrati, gli operatori digiustizia, i santi (canonizzati o no) e anche noi.

Volentieri,dunque,ci apriamo a questa prospettivae con l’aiuto dello Spirito Santo, ci impegniamo adiventare segno vivo della presenza del Risorto nelmondo, vivendo questo evento di grazia affidan-doci a Maria, la madre di Dio, proclamata «beata»proprio perché «ha creduto»!

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La mail di Maria a Padre Isaac in vista dell’inau-gurazione della nuova chiesa parrocchiale dellacomunità di Santa Monica, in Africa, avvenuta loscorso 20 maggio.Dear Father Isaac, I have received your agreable invi-tation and don’t dissemble my emotion. I have muchshare the of the church of Kabwe and for Thaiti…Caro Padre Isaac,ho ricevuto il tuo gradito invito e nonti nascondo la mia emozione.Ho condiviso molto conle chiese di Kabwe e Thaiti. Ho condiviso anche la vo-stra gioia. Il tuo invito ha fatto rivivere nel mio cuore ilricordo dell’ esperienza della fede e della chiesa. Hovissuto le attese di tutta la comunità di Kabwe e le tue,in particolare,padre Isaac.Non posso che ringraziareCristo Gesù per il dono che ho ricevuto e tutti voi per-ché abbiamo vissuto fraternamente. Con molto ram-marico ho dovuto rifiutare l’invito per questo eventoimportante e storico della vostra parrocchia.Nel prossi-mo mese di agosto partirò per la Repubblica del Con-go,per un’esperienza di 3 mesi.Mi occuperò di cucitoe del centro di nutrizione.Riceverò madri e figli e credoche rimarrò incantata perché so di amare i bambini.Grazie padre Isaac, tu sei un dono e una testimonian-za che mi accompagnerà sempre. Ringrazio tutta lacomunità di ST.MONICA ed i miei rispetti vanno a suasignoria, il vescovo Clement Mulenga.Vostra in Cristo, MariaP.S. Pregherò per la vostra messa il 20 maggio.

La risposta di Padre Isaac a Maria e alla comunità“The celebrations on 20th May went on well it was co-lourful and the people of Lukanga, St. Monica Parishwere very delighted.The Church was officially openedand blessed.We are now using the same Church forall our prayers. We still have a number of areas tolook at as we endeaver to finish the building of theChurch. I take this oppoturnity to thank you and allthe Christians in your Parish for all the support yourender to us.We received the money (EURO) and webought some books for the Sacristy since we are or-ganising the Sacristy as most of the things we wereusing belonged to the Sisters who were the ownersnof the Chapel we were using”.“Le celebrazioni del 20 maggio si sono svolte bene;tutto era colorato e il popolo di Lukanga, ParrocchiaS.Monica era molto felice.La chiesa è stata inaugura-ta e benedetta. Ora stiamo usando la stessa chiesaper tutte le nostre preghiere.Abbiamo ancora un cer-to numero di lavori per terminare la costruzione dell’e-dificio. Colgo l’occasione per ringraziare voi e tutti icristiani nella vostra parrocchia per tutto il supportoche ci state dando.Abbiamo ricevuto i soldi (EURO)e abbiamo comprato alcuni libri per la Sagrestia inquanto stiamo organizzando l’ambiente perché lamaggior parte delle cose che usavamo finora ap-parteneva alle Suore proprietarie della cappella cheospitava le nostre funzioni”.

Dall’Africa

Catechesinell’anno della Fede“Gesù ci educa alla Fede”

per adulti, giovani e tutti...

alle ore 20.45 presso la Sala della Comunità

22 ottobre 201212 novembre 201226 novembre 20123 dicembre 2012

10 dicembre 201214 gennaio 201321 gennaio 20134 febbraio 2013

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Suor Elisabetta

Come far memoria di un evento singolare, ma an-cora poco conosciuto?Chi era protagonista ai tempi dell’indizione lo ri-corda come “momento in cui la Chiesa intendevaridare un’identità cristiana all’interno del contestostorico e culturale dell’umanità globalizzata”.Lo slogan che allora si ripeteva era “CHIESA cosadici di te stessa”? Tale domanda non aveva loscopo di condannare l’una o l’altra eresia o diaffermare l’una o l’altra verità di fede, né di con-trapporsi a movimenti scismatici; al contrario essavoleva ridefinire l’identità cristiana presa nel suoinsieme e nei suoi aspetti principali. Questa l’intui-zione che ha spinto papa Giovanni XXIII, ad indireil Concilio Vaticano II, nonostante fosse stato datutti ostacolato…Come annunciare il Vangelo in una società mul-tietnica, multiculturale e multireligiosa? Comedialogare con il mondo condividendone la sorte,le speranze e i problemi? Come presentare almondo globalizzato la natura e la missione del-la Chiesa? I giovani di allora vivevano questoevento con grande entusiasmo per la fede e lamissione universale della Chiesa. I vescovi pro-venienti da tutto il mondo davano un’immagineviva e variegata della Chiesa, la discussione cheavveniva nelle aule conciliari e i primi decretimanifestavano la tendenza ad orientare tutta lavita cristiana all’adempimento del mandato diGesù: “Andate in tutto il mondo ad annunciare ilVangelo ad ogni creatura”. Una lettura ottimisticadei primi documenti dimostrava il cammino chela Chiesa stava compiendo: si “scopriva” il dialo-go con le religioni, non più nemiche di Cristo, mapreparazione a Cristo. Si confermava che “tuttala Chiesa è missionaria e corresponsabile dellamissione alle genti”. Si parlava di “inculturazionedella fede nelle varie culture e storie religiose deipopoli”. Si mostrava il desiderio di dialogare contutto il mondo. Dopo il Concilio è iniziata la con-

fusione delle voci, non a causa del Concilio, cheè stato e rimane una meravigliosa epopea delloSpirito Santo, ma perché varie correnti di pensie-ro ne hanno distorto i testi e la volontà dei padriconciliari in una direzione o di ritorno al passatoo di supposto “progressismo”. In questi 50 anni ildibattito e la trasmissione dei valori del Conciliodimostrano che la strada è iniziata, ma che vaora ripresa con coraggio sia per il rinnovamentopastorale che per l’approfondimento e l’aggior-namento teologico del Concilio stesso.

A noi “Chiesa bresciana” non deve mancare l’au-dacia propria di Paolo VI, chiamato a continuarel’opera iniziata dal suo predecessore, dimostratanel continuare il lavoro delle sessioni concilia-ri, nonostante le discussioni e le critiche che leerano indirizzate. Paolo VI ha avuto la forza dellafede perché era animato dalla certezza che sele “ispirazioni dei nuovi cammini” sono guidatedallo Spirito nessuna fatica è vana. Tante cose sipotrebbero dire in merito, ma per non rischiare diessere riduttiva, invito i lettori ad una conoscenzadiretta dei testi Conciliari.

A 50 annidal ConcilioVaticano II

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ottobre 15 L16 Ma17 Me Acqua e vino verso Cana18 G 15.00 III età

meeting Chierichetti19 V 21.00 adolescenti

21.00 comm. Famiglia 20 S 21 D canonizzazione Piamarta

15.00 ICFR Gerusalemme + Emmaus20.30 10 comandamenti

22 L 20.45 Catechesi per tutti23 Ma 16.00 Gruppo Betania24 Me25 G 15.00 III età26 V 20.30 inc. zonale catechisti

21,00 adolescenti27 S 20.30 Adorazione per bambini

compleanni Pensionati 28 D 15.00 ICFR Betlemme

16.00 III media Genitori e ragazzi20.30 10 comandamenti

29 L30 Ma31 Me

novembre1 G Solennità di tutti i santi2 V notte di adorazione3 S

4 D 15.00 ICFR Naz. + Cafarnao20.30 10 comandamenti

5 L adorazione guidata per famiglie6 Ma7 Me 20.45 Commissione liturgia8 G 15.00 III età

20.30 catechisti Zonali (6/8 anni)Gita Sottoilmonte

9 V 21.00 adolescenti10 S 16.00 Genitori post battesimi

11 D 15.00 ICFR Antiochia + 2 Antiochia20.30 10 comandamenti

12 L 20.45 catechesi per tutti13 Ma14 Me 20.45 incontro catechisti15 G 15.00 III età

20.45 inizio corso fidanzati20.30 catechisti Zonali (9/11 anni)

16 V 21.00 adolescenti21.00 comm. Famiglia

17 S castagnata + tombolata 18 D 16.00 incontro genitori e ragazzi 3 media

20.30 10 comandamenti19 L 20.45 catechesi per single

20 Ma21 Me Acqua e vino verso Cana - cpp22 G 15.00 III età

20.45 corso fidanzati23 V 21.00 adolescenti24 S 20.30 adorazione bambini

25 D formazione ragazze 4-5 elementare e 1 media10.00 rinnovo promesse battesimali (gruppo Cafarnao)15.00 ICFR Gerusalemme+ Emmaus16.00 prime confessioni (gruppo Gerusalemme)20.30 10 comandamentipranzo d’autunnogiornata del seminario

26 L 20.45 catechesi per tutti27 Ma28 Me29 G 15.00 III età

20.45 corso fidanzati30 V 20.30 inc. zonale catechisti

21.00 adolescenti

dicembre1 S Sinodo diocesano

compleanni Pensionati 2 D formaz. ragazze 2-3 media - 1 superiore

15.00 ICFR Betlemme20.30 10 comandamenti

3 L 20.45 Catechesi per tutti4 Ma5 Me6 G 15.00 III età

20.45 corso per fidanzati7 V 20.30 veglia dell’Immacolata

notte di adorazione8 S Solennità dell’Immacolata Concezione

bancarella delle meraviglieSinodo diocesano

9 D 10.00 consegna del Vangelo (gruppo Nazareth)15.00 ICFR Nazareth + Cafarnao + Antiochiabancarella delle meraviglie20.30 10 comandamenti

10 L 20.45 catechesi per tutti11 Ma 16.00 Gruppo Betania12 Me 20.45 commissione Liturgia13 G 15.00 III età

20.45 corso fidanzati14 V 20.30 Messa associazione pensionati

21.00 adolescenti15 S ritiro 10 comandamenti

16 D 15.00 ICFR 2 Antiochiaritiro 10 comandamenti

17 L 21.00 liturgia penitenziale18 Ma19 Me Acqua e vino verso Cana20 G 15.00 auguri III età

20.45 corso fidanzati21 V 21.00 adolescenti22 S 20.30 adorazione per bambini

scambio auguri + compleanni 23 D 20.30 10 comandamenti 24 L

calendario pastorale

un annoinsieme

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25 Ma Solennità del Natale26 Me27 G28 V29 S30 D31 L 18.30 S.Messa e canto del Te Deum

Capodanno in oratorio

gennaio 20131 Ma Solennità della Madre di Dio

18.30 S.Messa e canto del Veni Creator2 Me convegno Sacrofano3 G convegno Sacrofano4 V gita presepi

convegno Sacrofano5 S convegno Sacrofano6 D Solennità dell’Epifania

benedizione dei bambini20.30 10 comandamenti

7 L Adorazione guidata per famiglie8 Ma9 Me

10 G 15.00 III età20.45 corso fidanzati

11 V 21.00 adolescentinotte di adorazione

12 S13 D 15.00 ICFR Gerusalemme+ Betlemme

15.00 Festa dei battesimi20.30 10 comandamenti

14 L 20.45 catechesi per tutti15 Ma16 Me Acqua e vino verso Cana

20.45 commissione Liturgia17 G 15.00 III età

20.45 corso fidanzati18 V 21.00 adolescenti

21.00 Commissione Famiglia19 S20 D 15.00 ICFR Emmaus

16.00 III media Genitori e ragazzi20.30 10 comandamenti

21 L 20.45 catechesi per tutti22 Ma23 Me 20.45 incontro Catechisti24 G 15.00 III età

20.45 corso fidanzati25 V 21.00 adolescenti26 S 20.30 adorazione per bambini

compleanni pensionati27 D 10.00 S. Messa di elezione ICFR

ritiro Antiochia20.30 10 comandamenti

28 L 20.45 catechesi per Single29 Ma30 Me31 G 15.00 III età

20.45 corso fidanzati

febbraio1 V 21.00 adolescenti

notte di adorazione2 S3 D 11.15 Iniziazione cristiana dei ragazzi

20.30 10 comandamenti4 L 20.45 catechesi per tutti5 Ma 16.00 Gruppo Betania6 Me7 G 15.00 III età

chiusura corso fidanzati8 V notte di adorazione - Talità kum

21.00 adolescenti9 S festa carnevale - Talità kum

10 D carnevale - Talità kum20.30 10 comandamenti

11 L12 Ma13 Me Mercoledì delle ceneri14 G 15.00 III età - cpp15 V16 S17 D formazione ragazze 2-3 media -1 superiore

15.00 ICFR Antiochia + Betlemme20.30 10 comandamenti

18 L esercizi spirituali parrocchiali19 Ma esercizi spirituali parrocchiali20 Me esercizi spirituali parrocchiali21 G 15.00 III età

esercizi spirituali parrocchiali22 V 21.00 adolescenti

esercizi spirituali parrocchiali23 S 20.30 adorazione per bambini

compleanni Pensionati24 D 15.00 ICFR Nazareth+ Cafarnao

20.30 10 comandamenti25 L26 Ma27 Me 20.45 Commissione Liturgia28 G 15.00 III età

marzo1 V 20.30 Via Crucis

21.00 adolescentinotte di adorazione

2 S3 D 10.00 Consegna Bibbia (gruppo Gerusalemme)

15.00 ICFR Gerusalemme + EmmausRitiro volontari20.30 10 comandamenti

4 L Ador. guidata per famiglie5 Ma6 Me7 G 15.00 III età8 V 20.30 Via Crucis

21.00 adolescenti9 S

10 D ragazzi 4-5 elementari e I media16.00 III media ragazzi e genitori20.30 10 comandamenti

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calendario pastorale 11 L12 Ma13 Me 20.45 incontro catechisti14 G 15.00 III età15 V 20.30 Via Crucis

21.00 adolescenti21.00 Commissione Famiglia

16 S 17 D 10.00 Consegna Padre Nostro (gruppo Cafarnao)

15.00 ICFR Nazareth + Cafarnao20.30 10 comandamentispiedo di primavera

18 L 20.45 catechesi per Single19 Ma20 Me21 G 15.00 III età22 V 20.30 Via Crucis

21.00 adolescenti23 S Veglia delle Palme in Cattedrale

compleanni pensionati 24 D Domenica delle Palme messe: 8.00-10.00-18.30

20.30 10 comandamenti25 L 21.00 Liturgia penitenziale26 Ma27 Me28 G Giovedì Santo29 V Venerdì Santo30 S Veglia pasquale

31 D Pasqua di Risurrezione

aprile1 L lunedì dell’Angelo

Pellegrinaggio cresimandi2 Ma Pellegrinaggio cresimandi3 Me Pellegrinaggio cresimandi4 G5 V notte di adorazione6 S assemblea Ass. pensionati

7 D 15.00 ICFR Betlemme + Gerusalemme20.30 10 comandamenti

8 L 20.45 catechesi per single9 Ma 16.00 Gruppo Betania

10 Me 20.45 commissione Liturgia11 G 15.00 III età12 V 21.00 adolescenti13 S ritiro 10 comandamenti

14 D 15.00 ICFR 2 Antiochiaritiro 10 comandamenti

15 L Adorazione guidata per famiglie16 Ma17 Me18 G 15.00 III età19 V 21.00 adolescenti20 S 16.00 Genitori post battesimo

21 D 10.00 Ammissione gruppo Emmaus15.00 ICFR Emmaus + Antiochia20.30 10 comandamenti

22 L23 Ma24 Me serata di inizio convivenza per famiglie

25 G giornata di convivenza per famiglie26 V 21.00 adolescenti27 S 20.30 adorazione per bambini

compleanni pensionati 28 D 15.00 ICFR Nazareth + Cafarnao

20.30 10 comandamenti 29 L30 Ma

maggio1 Me2 G 15.00 III età

20.45 commissione Liturgia3 V 21.00 adolescenti

notte di adorazionePellegrinaggio Madonna delle Rocche

4 S 5 D formazione ragazze 4-5 elementare e 1 media

15.00 ICFR 2 Antiochia20.30 10 comandamenti

6 L cpp7 Ma8 Me9 G 15.00 III età

10 V 21.00 adolescentiritiro 3 media + Messa di elezione

11 S 12 D Cresime ragazzi e adulti

20.30 10 comandamenti13 L14 Ma15 Me16 G 15.00 III età17 V 21.00 adolescenti18 S veglia di Pentecoste

19 D Solennità di Pentecoste16.30 form. Ragazze 2+3 media e I superiore20.30 10 comandamenti

20 L21 Ma 16.00 Gruppo Betania22 Me23 G 15.00 III età24 V 21.00 adolescenti25 S 21.00 Saggio di Danza

26 D SS. TrinitàRinnovo promesse Matrimoniali20.30 10 comandamenti

27 L28 Ma29 Me30 G 15.00 III età

Corpus Domini cittadino31 V 20.30 Chius. mese di maggio

compleanni + Ballando sotto le stelle

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calendario pastoralegiugno

1 S Festa dell’oratorio 2 D Festa dell’oratorio

Corpus Domini20.30 10 comandamenti

3 L4 Ma5 Me6 G 15.00 III età

Gita a Concesio7 V notte di adorazione

sospensione adorazione eucaristica8 S

9 D 20.30 10 comandamenti10 L grest11 Ma grest12 Me grest13 G grest

14 V gita grest 15 S 16 D 20.30 10 comandamenti17 L grest18 Ma grest19 Me grest20 G grest21 V gita grest

ritiro 10 comandamenti22 S ritiro 10 comandamenti

23 D ritiro 10 comandamenti24 L grest25 Ma grest26 Me grest27 G gita grest28 V festa grest29 S compleanni pensionati

30 D

È la proposta che la parrocchia fa alle coppie in procinto di sposarsi,si tratta di un tempo di preparazione intensa sul significato

del sacramento del matrimonio per una scelta ancor più consapevole.

Iscrizioni in segreteria parrocchialeReferenti: Festa Stefano e Roberta tel. 3491999660-3200379071

Via Botticelli, 5 - Brescia (zona questura) - tel. 0302301955 - www.leduesante.net

Incontri nei giovedì ore 20.4515 novembre 201222 novembre 201229 novembre 20126 dicembre 2012

13 dicembre 201220 dicembre 201210 gennaio 201317 gennaio 201324 gennaio 201331 gennaio 20137 febbraio 2013

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Franca

Anche Elsa se n’è an-data… Con lei scom-pare una figura stori-ca della nostra comu-nità, una frequentatri-ce assidua di messe,catechesi, feste, gite…organizzate dalla par-rocchia: non manca-va mai, era semprein prima linea; con ilpasso di una bersa-gliera arrivava alle7.30 del mattino sulsagrato della chiesa,sedeva sul muretto inattesa che aprissero ilportone, poi entravacon devozione e si fer-mava sempre al solitoposto: secondo ban-

co a destra, il “suo” posto. Guai a chi lo occupavaprima di lei! Si inginocchiava e pregava ad altavoce: recitava il rosario accentando la prima let-tera dell’Ave Maria, quasi a voler attirare con forzal’attenzione della Madonnina.L’accompagnavo ogni sabato alla messa prefesti-va: questo incarico me lo aveva affidato don Pal-miro; lei mi attendeva già in strada, nonostante iltempo, con l’immancabile borsina di plastica inmano; in parrocchia bisognava arrivare alle 18,perla lettura dei vespri.

Ad Elsa si univano poi Marta, Rosa, Elvira, Luciana:era un bel gruppo chiassoso, a volte litigioso, masenza malizia né cattiveria; le chiamavo “le mienonnine”.Fu grazie ad Elsa che imparai a conoscere labellezza dei Salmi, degli Inni e dei Cantici. Elsami insegnò anche a recitare il rosario quasiquotidianamente, cosa insolita, per me, cheprima riservavo questa preghiera al solo mesedi maggio.Ti ringrazio cara Elsa per questo tuo dono! Elsa erauna donna dal carattere forte e determinato, osti-nata e renitente ad ogni consiglio.Fu così che cadde, come tanti altri ingenui anziani,nella rete dei “ladri di sogni”.Fortunatamente all’ultimo momento ebbe la pron-tezza di reagire e il suo libretto della pensione fusalvo: rischiò molto quella volta! Quando compì 90anni,suor Laura e il gruppo della terza età la festeg-giarono.Lei ringraziò dicendo: “sono del 1920, come tan-ti uomini importanti: papa Wojtyla, Alberto Sordi,Ciampi e… il papà della Franca!”.Ma il tempo trascorreva e, poco alla volta, il passodella bersagliera rallentò; le numerose cadute lacostrinsero ad usare un bastone; poi, le fu affianca-ta una badante e, ora ci ha lasciato, ormai ospitedella R.S.A.“Luzzago”.Nel cuore di chi l’ha conosciuta resterà per sempreil ricordo di quella cara e ostinata nonnina che pre-gava ad alta voce nel secondo banco della suachiesa. Ciao Elsa.

A te, Elsa,che amavi pregare...

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Dott.ssa Virginia Federico

Anche quest’anno è stato proposto il progettoCreativa-mente promosso e finanziato dalla Com-missione servizi alla persona della CircoscrizioneEst di Brescia, e rivolto alla terza età. Nuovamen-te l’obiettivo principe è stato quello di realizzareuno spazio di incontro per e con gli anziani, valo-rizzando, a livello individuale, le risorse disponibilie a livello collettivo, il potenziale del territorio dellastessa Circoscrizione.Nella fattispecie si è cercato di affrontare tema-tiche scottanti per la popolazione anziana, qualil’isolamento e l’emarginazione sociale da un latoe benefici e vantaggi derivanti dalla cultura delreciproco sostegno, affinché anche nella terza enella quarta età possano essere presenti l’autono-mia decisionale e la capacità progettuale.Tutto il progetto si è sviluppato presso il Gruppopensionati ”Le Do Sante” nelle sale dell’OratorioParrocchiale e si è articolato in 10 incontri delladurata di due ore ciascuno; gli incontri hanno re-gistrato sempre grande partecipazione e grandeentusiasmo.Un gruppo di partecipanti quasi tutto al femminile,ma che è stato sin da subito “fertile” per la viva

partecipazione e la capacità di mettersi in discus-sione, avallando le forme di confronto e di apertu-ra del gruppo.Sono state trattate varie tematiche, dalla gestionedelle emozioni, alla vita dentro il gruppo, alle diffi-coltà comunicative, relazionali, di ascolto, fino adaspetti più legati alla memoria e al cambiamentodi questa funzione con il progredire dell’età.È stato semplice condurre gli incontri con meto-dologie attive e partecipative, utilizzando tecnichediverse, come la drammatizzazione o le simulazio-ni, i focus group, attività di psico-educazione o piùsemplicemente ludiche: in tutti i casi il gruppo si èsempre mostrato entusiasta di quanto proposto esenza tirarsi mai indietro o mostrare qualche resi-stenza si è messo in gioco fino in fondo. In definitiva,si può certamente dire che è questo il vero elemen-to di successo del progetto: le sue partecipanti,che sono partite dalla propria individualità e han-no saputo mettere insieme limiti e risorse per creareun’anima gruppale vitale e piena d’energia.

Coordinatrice Servizi alla PersonaDomenica Sidari

Creativa-mente approda alle “Do Sante”

CARI RAGAZZI…“Grazie per la vostra testimonianza che, in questianni,ci avete donato.Una testimonianza vera, fattadi semplicità e gioia, in modo assiduo e costante.Per gli ospiti voi siete una ventata di primavera: invoi rivedono se stessi, i propri figli e i propri nipoti. Ilgiovedì pomeriggio scorre in allegria e spensiera-tezza perché voi alleviate il loro malessere non tan-to nel corpo quanto nel cuore”Con queste belle parole, il gruppo dei pensionatidella parrocchia ha voluto premiare i nostri giovaniche, guidati da suor Piermaria, da qualche anno,prestano la loro attività di volontariato, tutti i giovedìpomeriggio presso la RSA “Villa Elisa”.È davvero ammirevole come questi ragazzi(quest’anno sono 31, dagli 11 ai 18 anni) che ac-compagnati dai genitori, chi in bicicletta, chi apiedi, arrivano puntuali e gioiosi tutti i giovedì, daogni zona della parrocchia o da altre zone dellacittà. Loro hanno saputo costruire un legame di-retto con gli ospiti; li chiamano per nome comese fossero i loro nonni, li coccolano un po’, li sti-molano a parlare facendosi raccontare le lorostorie e, a volte, organizzano per loro dei giochio dei canti.

Anche i nonnini sono contenti di vederli arrivare equelli ancora lucidi mentalmente li ringraziano efanno loro tanti complimenti, mentre altri tendonole mani perché vogliono una carezza o un po’ dicompagnia.Si parla quasi sempre male dei giovani di oggi maquesto perché non vengono messi in evidenza icasi di bontà come questo; i nostri ragazzi, infatti,oltre a tutti i loro numerosi impegni riescono a tro-vare del tempo per donare un sorriso ai nonni di“Villa Elisa”. Bravi ragazzi, continuate così anche daadulti perché il bene, in un modo o nell’altro, vienesempre ripagato!

Giuseppina

...Volontari a Villa Elisa

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Lo scorso 24 giugno, dopo unalunga e combattuta malattia ètornata alla Casa del Padre, Bru-nella Treccani Zullo. Brunella cheavrebbe compiuto 52 anni pochigiorni dopo la sua scomparsa,era sposata con Nando e madredi sei figli. Da tempo lei e Nandoerano impegnati attivamente nel-la nostra comunità parrocchiale,come catechisti e membri di com-missione. Si dice che dal numerodi persone presenti al funerale diuna persona sia possibile capireil bene diffuso da questa: a parlare per Brunellaera la nostra chiesa, gremita di persone che l’a-vevano conosciuta e amata. A ricordarla per noi,una mamma, che, come lei, ha vissuto la dolorosaprova della malattia…

Ricordo con infinita dolcezza quando la vedevoassorta in preghiera nella cappella dell’ospedale.Tale era il suo trasporto che spesso non osavo di-sturbarla.Mi sembrava di intromettermi in un colloquio priva-to, allora mi mettevo in un angolo e pregavo. Pre-gavo per lei che tante preghiere aveva fatto perme nelle settimane precedenti. Sì perché un giornoin cui ero felice di aver sconfitto il male la Suora miaveva confidato che Lei aveva pregato per me. Perme? mi sono chiesta. Perché mai questa donna,che in fondo mi conosce così poco, ha pregatoper me? Lei che sta conducendo la sua lotta con-tro un male ancora più cattivo del mio! Dunquemi avvicinai per ringraziarla con il cuore colmo digioia e meraviglia e le dissi che avrei pregato perla sua guarigione.

E fu in quel preciso istante che rima-si folgorata dalla sua profonda fedee bontà, sì perché lei mi rispose:“dobbiamo pregare tutti per tutti!”Forse inconsapevolmente mi ha tra-smesso un insegnamento grandissi-mo, l’amore per il prossimo.Sì perché per le mamme è un mec-canismo automatico pensare aipropri figli quando si parla d’amore,ma lei mi aveva mostrato un senti-mento ancora più grande, che vadi là di quello che ti appartiene.Non posso nascondere che l’aver

incontrato una persona come lei ha provocato unvero e proprio “terremoto” in me. Ho capito quantoprofonda fosse la sua devozione quando alla noti-zia della morte di una piccola bimba che facevaterapia nel nostro stesso reparto, la sua risposta èstata secca: “non pretenderemo mica noi di inse-gnare a LUI il suo mestiere!” La sua fede in DIO eratale che nei suoi occhi non ho mai scorto la paura,che invece aveva attanagliato me.E che dire della gioia che ho provato nel vederlaquella domenica, il 3 Giugno,che percorreva la na-vata a fianco del suo caro marito per rinnovare lepromesse matrimoniali. Anche in quell’occasioneha dimostrato il suo AMORE, per il marito, per i figli,per noi tutti! Mi piace pensare a Lei come a unasorella maggiore che t’indica quale percorso intra-prendere semplicemente percorrendolo un passoavanti al tuo!Mi piace pensare che il Signore abbia voluto chela incontrassi per capire esattamente dove andare.Mi manca, ma sono sicura che sia in Cielo che ciguarda e che prega per noi tutti. Questo dolce ri-cordo rimarrà con me per sempre...grazie Brunella.

Grazie Brunella!

Piante e Fiori

di Casa d’EsteVia Giorgione, 7 - Tel. 030 2304185Centro Comm.le Margherita d’Este

B R E S C I A

FORNITORE UFFICIALE DELLA NOSTRA PARROCCHIA

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Luisa

In questa stagione in cui il sole sembra abbando-narci, cogliamo l’occasione della ripresa dell’ado-razione eucaristica per andare alla ricerca del veroSole…Un missionario in Nuova Guinea si accorse cheuno dei nuovi cristiani, un fiero capo della tribùKanaka, alla fine di ogni Messa andava davantial tabernacolo e vi rimaneva a lungo, dritto comeuna palma, a dorso nudo. Il missionario, incuriosito,un giorno gli chiese cosa facesse, così fermo e si-lenzioso davanti al tabernacolo. Ridendo, il kanakorispose: «Tengo la mia anima al sole!».

D’altra parte,anche Santa Caterina da Siena,nei Dia-loghi, si riferiva all’Eucaristia come a un Sole:Il Corpo del Verbo è un sole (L’Eterno Padre a S.Caterina da Siena, Dialogo, 110).

Per l’unione della natura divina con la natura uma-na, voi veniste in tanta eccellenza, che in questoavete maggiore eccellenza e dignità dell’ange-lo: poiché io presi la natura vostra e non quelladell’angelo. Io mi sono fatto uomo, e l’uomo si èfatto Dio, per l’unione della natura mia divina conla vostra natura umana. Questa grandezza è datain generale ad ogni creatura ragionevole; ma fragli uomini elessi i miei ministri per la salute vostra,affinché per loro vi sia ministrato il Corpo e il San-gue dell’Unigeníto mio Figlio,perché voi lo riceviatedalle loro mani...Questo Verbo, mio Figlio, col suo Corpo e col suoSangue prezioso è un sole tutto Dio e tutto uomo;poiché egli è una medesima cosa con me ed iocon lui: la potenza mia non è separata dalla sa-pienza sua, né il calore, fuoco dello Spirito Santo, è

separato dal Padre e dal Figlio: perché egli è unamedesima cosa con noi. Lo Spirito Santo procededal Padre e dal Figlio,e i miei ministri, nel corpo del-la Santa Chiesa, distribuiscono i raggi di questo di-vin Sole, dandovi il corpo di Cristo per cibo e il suosangue per bevanda...Questo Corpo è un Sole; però non vi può esseredato il Corpo senza che vi sia dato il Sangue, né ilSangue né il Corpo senza l’Anima di questo Verbo;né l’Anima né il Corpo senza la mia Divinità,poichél’una non si può separare dall’altra.Così in questo ineffabile Sacramento voi ricevetetutta l’essenza divina sotto quella bianchezza delpane; e siccome il sole non si può dividere, la divini-tà e l’umanità intera non si posson dividere in que-sta bianchezza dell’Ostia. Quand’anche l’Ostia sidividesse in mille migliaia di minuzzoli, in ciascunadi queste particelle si troverebbe Iddio e l’Uomotutt’intero. Come dividendosi lo specchio non si di-vide l’immagine che si vede nello specchio, cosìdividendosi quest’Ostia non si divide la Divinità el’Umanità, ma si troveranno in ciascuna parte nellaloro totalità e senza essere diminuite.L’Adorazione Eucaristica Perpetua nella nostraparrocchia è un dono grande di Dio che si rinno-va anche quest’anno… È sempre possibile aderiredonando un’ora della propria settimana a questopreziosissimo servizio, compilando i foglietti che sitrovano nella cappellina dell’adorazione.

L’Adorazione si tiene tutti i giornidalle 9 alle 22

il primo venerdì del mese prosegue per tutta la notte

3° annodi adorazione Eucaristica

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Le ragazze di Quinta

Non tutti sanno che all’inter-no della flotta di navigazionedel Lago d’Iseo, si trova unamotonave battezzata “La Ca-pitanio”, proprio in onore del-la nostra santa patrona.Varata nel 1926, “La Capita-nio” era originariamente unbattello a vapore, ma il moto-re tradizionale è stato ormaisostituito da un diesel neglianni 70. Oggi la motonaveche è stata recentemente re-staurata e dotata di arredo in-

terno con mobili e letti, comein una barca da crociera,nonfa più servizio tranne in occa-sioni speciali.Viene per lo piùusata come imbarcazioneda diporto, destinata dunquea scopi sportivi e ricreativi outilizzata a fini commerciali,con contratti di locazione enoleggio, per l’insegnamentodella navigazione da diportoe come unità appoggio daicentri di immersione subac-quea.

La nostra estate a BossicoQuello che mi

è piaciuto di più

è stata l’opportunità

di conoscere

nuove suore

e nuove amiche

(Sofia)

Mi è piaciuto moltoandare in chiesa,

prendere una candelae far finta che fosse

una stella(Francesca)

Mi è piaciutotantissimo conoscerenuove amichee impararenuovi canti(Cristina)

Mi è piaciuto moltol’intervento su Bartolomea,ma anche le passeggiate,la possibilità di conoscere

nuove amicheprovenienti da città diverse

(Aurora)

Quello checi è rimasto dentro

è sicuramentela Gioia di conoscere

nuove amichee l’importanzadi aver voglia

di stare insieme!

Non tutti sanno che...

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Dopo la pausa estiva riprendono le attività catechi-stiche per bambini, ragazzi e loro genitori, guidateda un buon gruppo che ha, ancora una volta, ri-sposto Sì alla chiamata vocazionale che il Signoreha posto nel loro cuore; con la Sua Grazia noi ca-techisti potremo essere strumenti per coinvolgeregioiosamente in ogni singolo incontro tutti coloroche vorranno affidarsi.Il Sì di ognuno, poi, è reso ancor più speciale in que-sto Anno della Fede, perché riponiamo la nostrapiena Fiducia nell’opera dello Spirito Santo che è laLuce-Guida, come lo è per la Chiesa universale chevivrà anche il Sinodo dei Vescovi sulla nuova evan-gelizzazione e per la Chiesa particolare alla qualespetterà un altro Sinodo,quello sulle Unità pastorali.Ciaffidiamo ed affidiamo i nostri Pastori nell’unico verostrumento di dialogo con il Signore: la preghiera.Come ci ha detto don Tino nel corso della giornataresidenziale del 16 settembre, è altresì nostro com-pito, camminare coesi nella stessa direzione versoCristo impegnandoci a dare un peso non eccessi-vo alle nostre sensibilità e particolarismi, per evitarefratture e divisioni; il dialogo costruttivo deve essereprevalente per armonizzare il confronto di idee,opi-nioni, operato.Proprio per questo motivo, noi che siamo stati chia-mati quali “trasmettitori” della fede (insieme ai sacer-doti e alle sorelle consacrate) e veniamo identificati

come tali,dentro di noi abbiamo la necessità di con-vertire il cuore ed i sentimenti al bene ed all’amoreverso tutti; Gesù stesso ci viene in aiuto in questo,perché l’incontro con Lui è più facile se riusciamo avederlo nel prossimo, nelle persone che Lui ci metteaccanto,sempre,perché è vivo nel cuore di ognuno.Giovanni Paolo II, riprendendo il significato delconsapevole sacrificio che l’evangelizzazione por-ta con sé, disse “non abbiate paura, aprite, anzi,spalancate le porte a Cristo”: quali migliori porte,se non quelle del cuore, devono restare completa-mente aperte per far entrare l’ossigeno dell’amoree poi trasmetterlo a tutti? La paura stessa non devevincerci, neppure nel mondo pieno di zone d’om-bra e di obiezioni che vari contesti o ambiti (cultu-rali, scientifici,economici,…) sollevano in continua-zione per irretire coloro che vacillano e non trovaun sicuro sostegno al proprio cammino di fede.Tanti “credo” che ci corteggiano quotidianamente,tanti idoli dalle apparenti innocenti sembianze, manoi possiamo davvero fare la differenza essendonon schiavi di una illusoria libertà ma liberi servitoridi vita vera, creando anche delle comunità nellacomunità, facendo sentire speciale, amata ed uni-ca ogni singola persona; Gesù non dice “vi amo”ma “ti amo”, parla a me, dialoga con me, ascoltame. Se “io” sto bene in un luogo (come la Parroc-chia), sono sereno ed i rapporti sono veri e sinceri

Un nuovo inizio

Davide

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non cercherò altri lidi ma farò sì che altri possanoprendere parte a questo cristianesimo quale “far-maco” di Gioia e di Vita.Oggigiorno possiamo fare tante scelte, abbiamosempre innanzi una molteplicità di occasioni davivere, alcune delle quali (una o più) sembrano es-sere state pensate “apposta per me”. La nostra Par-rocchia offre in sé numerosi spunti da cui possiamoattingere: le catechesi serali, l’I.C.F.R., i corsi per i Fi-danzati, le C.F.E., i 10 comandamenti, Vita Nuova,… La scelta, consapevole, poi è aiutata dai nostrisacerdoti e dai coordinatori che meglio possonocapire dove incastonare il cammino da seguire.Se durante la nostra vita cristiana ci capita di nonessere proprio l’esempio di “buon credente” ma nesiamo consapevoli e ci diamo il compito di miglio-rarci continuamente saremo senza dubbio aiutatidalle parole e dall’esempio di Gesù, sempre pre-sente nelle occasioni che ci vengono date.Il credere veramente nell’amore di Dio, il mettere Cri-sto al centro della“ruota”come fulcro della nostra esi-stenza tramite l’adorazione eucaristica, l’essere umilicome Egli è stato umile abbassandosi, divenendopane eucaristico e facendosi crocifiggere, potrebbetrasformarci in vere persone capaci di accoglieresenza giudicare, dare fiducia al prossimo, capire glialtri e le loro debolezze,allontanare i pregiudizi ed es-sere fiamma accesa dal Suo essere Fuoco Vivo.

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Domenica 21 ottobre - ore 11.15Domenica 25 novembre - ore 11.15

Sabato 08 dicembre - ore 11.15Domenica 13 gennaio - ore 11.15Sabato 30 marzo Veglia PasqualeDomenica 07 aprile - ore 11.15

Sabato 18 maggio Veglia di PentecosteDomenica 19 maggio - ore 11.15Domenica 30 giugno - ore 10.30Domenica 28 luglio - ore 10.30Domenica 25 agosto - ore 10.30

Si invitano i genitori a rivolgersi ai don almeno 2 mesiprima del Battesimo, per poter provvedere adeguatamente

e per tempo alla preparazione necessaria per ricevere il Sacramento.

Anno pastorale 2012/2013date proposte dalla parrocchiaper la celebrazione dei Battesimi

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Loredana

Descrivere a parole il fascino di una terra comel’Irlanda è cosa non facile. Tralascerò il monotonoresoconto delle località visitate nel tour. Cercheròinvece di trasmettere le emozioni che questo pa-ese ha suscitato per i suoi molteplici aspetti, ricon-ducibili essenzialmente a due, antitetici eppurecomplementari, che a volte armonizzano e a voltestridono: la magia del profondo silenzio rotto dalrumore del vento impetuoso e il calore della musi-ca e delle voci nei pub affollati; cieli trasparenti ecieli percorsi da nubi nere; tratti di verde racchiu-si da muretti a secco e paesaggi disabitati nellabrughiera; deliziosi cottages dal tetto di paglia ecostruzioni di vario stile immerse nel verde.Da queste immagini emerge che colore, musica etradizione sono le parole chiave per rendere la ma-gia che cattura chi visita l’Irlanda magari per la pri-ma volta. In questa terra tutto è colore: il cielo chepassa dall’azzurro intenso al blu quando è liberodalle nuvole e non piove; le città con case grigie esevere o di mattoni rossi con facciate alte e spoglietutte uguali, quasi monotone, se non fosse per leporte gialle, blu, viola, verdi, rosa e rosse; le insegnevariopinte e laccate dei pub e le vetrine dei negozisormontate da balconi fioriti; persino due ponti a

Dublino, l’ Halfpenny e il Calatrava bridge, uno az-zurro e l’altro bianco danno colore all’acqua delfiume Liffey, scura quasi nera per la torba del fondo.Il colore tuttavia che identifica l’Irlanda come“Isoladi smeraldo” è il verde.Già all’aereoporto verde è il colore dell’aereo dell’A-er Lingus che imbarca i turisti e che presenta comelogo il trifoglio,usato da S.Patrizio,Patrono dell’isola,per spiegare la Trinità. Il verde in tutte le sue sfuma-ture è presente in ogni panorama irlandese: nellevaste brughiere quasi selvaggio ma ingentilito dalpallido rosa dell’erica; brillante nei giardini all’italia-na di Powercourt, tra fiori putti e fontane; tenero ecurato come quello dell’erba del Parco di Phenix,dove insieme all’obelisco di Wellington svetta sullasommità di un’altura la croce eretta a ricordo del-la visita del Papa; scuro e minaccioso nel muschioche ricopre le alte scogliere di Moher a strapiombosull’Oceano Atlantico; infine il verde brillante per lefrequenti piogge delle vallate che si perdono finoal mare in una alternanza di brulle alture dove pa-scolano capre dalla testa nera e pecore dal vellochiazzato di azzurro o rosso per riconoscerne il pro-prietario.Un altro colore, il grigio, spicca prepotente nel ver-

IRLANDAnote di viaggio

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de. Di pietra grigia sono le più belle e famose co-struzioni irlandesi. Le croci celtiche del sito monasti-co, fondato dal monaco Ciaran a Cronmacnoise,un luogo dove il tempo pare essersi fermato all’e-poca d’oro della cristianità irlandese.Il silenzio è quasi mistico rotto solo dal volo dellecornacchie che si posano su ciò che rimane del-le sette chiese allora esistenti o sulla torre circolareche ancora domina un prato verde acido dissemi-nato di tombe grigie.Qui l’atmosfera è stata ideale per una nostra brevepreghiera. A Cashel, su una altura si innalza la for-tezza grigia dei re di Munster con la torre circolare ela cattedrale di S. Patrizio di cui sono rimaste solo lemura. Qui il Santo ha incoronato re Angeus, feren-dolo ad un piede con il suo pastorale. Il re sopportòimpassibile pensando che si trattasse di una provadivina.Che dire del grigio dei castelli di cui l’Irlandaè ricca.A Cahir si trova quello risalente al periodo norman-no, ritenuto tra i più belli e meglio conservati. Il fasci-no del suo interno, dominato da alte mura di cintae da massicce torri, riporta alla mente Re Artù e isuoi cavalieri,perché proprio qui è stato girato il filmEscalibur.In tutta l’Irlanda i miti , le leggende e la storia fannoda cornice alla realtà di tutti i giorni; si sentono nel-le parole delle ballate cantate nei pub davanti auna pinta di birra. Si dice che riempire un bicchieredi Guinness è poesia che cola e saper bere unabirra è una cosa seria che richiede applicazionequasi quanto essere sobri.Nelle strade sotto la luce dei lampioni piccoli com-plessi musicali invitano a ballare le danze tradi-zionali usando chitarre e fisarmoniche insieme atamburelli e zufoli di latta. Le ballate cantano fattie personaggi reali: “The fields of Athenary” ricordala carestia che colpì l’Irlanda nella metà del 1800;“Molly Malone” ricorda la pescivendola a cui Dubli-no ha dedicato un monumento. Esse sono così dif-fuse che la stessa guida ce le ha cantate durantegli spostamenti.Perfetto connubio tra tradizione e realtà è Dubli-no che mantiene intatta più di ogni altra localitàl’atmosfera e il fascino di un passato glorioso maprofondamente ancorato al presente e proiettatoverso un futuro pieno di incognite sia in campo po-litico che in quello economico.Dublino,prima e ultima tappa del nostro tour,è unacapitale ricca di contraddizioni. In essa convivonofantasia e austerità, attaccamento al passato e

voglia di vivere il presente. Queste contraddizionisono evidenti nel Trinitry College, un’oasi di pacenel cuore della città dove si conserva il Book ofKells, prezioso codice miniato dei Vangeli risalenteal IX secolo e l’arpa gaelica in legno che compa-re sulle monete e sugli stemmi dell’Irlanda e dovestudenti passano da aule severe e antiche al pratocircostante nel quale si sdraiano o ai pub vicini perbere ed ascoltare musica.Collegata idealmente al College è la Cattedraleanglicana di S.Patrizio eretta nel 1200 sul sito diun pozzo dove il Santo battezzava i cristiani. Al suointerno si custodisce la tomba del suo più illustredecano Jonathan Swift. Da sottolineare infine latradizionale ospitalità di questo paese. Gli alberghiinfatti e i ristoranti dove abbiamo sostato ci han-no offerto ambienti raffinati con mobili, lampada-ri, quadri d’epoca, camere confortevoli e sale dapranzo elegantemente preparate tanto che si ave-va la sensazione di essere non turisti ma gli invitatiad un pranzo di nozze; questo nonostante il menùproposto fosse poco variato e molto calorico perl’abbondanza di patate.Ci sarebbero tanti altri particolari da sottolinea-re che richiederebbero molto più tempo, ma nonposso fare a meno di ringraziare Don Tino che ac-compagnandoci in questo viaggio ci ha portatoa collegare idealmente la tradizione cristiana diquel paese a quella della nostra terra nella cele-brazione di due messe in chiese irlandesi, dove si èespressa l’universalità della fede.

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Il Gruppo Pensionati ha lo scopo di creare aggregazione per l’assistenza e aiutoalle persone anziane, con attività ricreative e culturali.

Se vuoi conoscere e farti conoscere, sei il benvenuto!

Associazione PensionatiPROGRAMMA per l’ANNO 2012 – 2013

27/10 sabato compleanni ottobre8/11giovedì gita a sotto il monte17/11 sabato tombolata e castagnata

nel salone dell’oratorio25/11 domenica festa d’autunno da coccinella1/12 sabato compleanni novembre8/9/12 bancarella delle meraviglie14/12 venerdì? s. messa

per i defunti dell’associazione ore 20.3020/12 auguri natale le amiche del giovedi’22/12 sabato scambio di auguri di buon natale

e buon anno e compleanni di dicembre31/12 lunedì cenone di fine anno con lotteria4/1/13 venerdì gita ai presepi17/1 giovedì ? festa ai novantenni della parrocchia

26/1 sabato compleanni gennaio

9/2 sabato festa carnevale e san valentino

23/2 sabato compleanni febbraio

17/3 domenica spiedo di primavera

23/3 sabato compleanni marzo

6/4 sabato assemblea generale associazione

22/4 sabato gita a roma 6 giorni

27/4 sabato compleanni aprile

4/5sabato pellegrinaggio alla madonna della roccada padre massimiliano

31/5 venerdì ballando sotto le stelle e compleanni maggio

29/6 sabato compleanni giugno

Tutti i martedìalleore 15.30GAREDI BRISCOLAe TOMBOLATE

Tuttiigiovedìalleore15.00Incontroconlepersoneanziane

RINATI DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO SANTO“Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto

la sua Parola, e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre”Ramona Iuliana BahrimTeresa Lavanga (di Giovanni e Victoria Simona)Rebecca Pasetti (di Christian e Irene)Matteo Brivio (di Paolo e Annamaria)Gabriele Giacopini (di Paolo e Anna)Emma Caffi (di Michele e Mara)

Aurora Bonicelli (di Alessandro e Angela)Anna Girelli (di Marco e Stefania)Gaia Cristini (di Damiano e Alba Barbara)Aba Amissah Benedetta (di Jacob e Emilia)Gaia Re (di Luca e Negritella)

UNITI NEL MATRIMONIO CRISTIANO

“Vuoi unire la tua vita alla mia, nel Signore che ci hacreati e redenti? Si, con la grazia di Dio, lo voglio”

Alfonso Iovieno & Ramona Iuliana Bahrim (20.6.2012)Andrea Maria Soffientini & Nubia PatriciaYanez de la Cruz (28.6.2012)Luca Crema & Valeria Clemenza (20.7.2012)Luca Raineri & Anna Maria Paderno (15.9.2012)Darìo Guillen & Arianna Vadrucci (29.9.2012)

Simone BonardiElisa MiotelloMarta MondiniMaria RavelliBrunella Treccani ZulloEugenia Milesi Bassi

Don Lionello TorosaniMichele GiambraLuigi PedersoliWalter OndelliAgata DoroteaFrancesco Campagnola

MORTI IN CRISTO GESU’“Io credo: il Signore è risorto e vive,e un giorno anch’io risorgerò con Lui”.

Anagrafe parrocchiale

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