OTTOBRE MISSIONARIO 2019 Parrocchia S. RMMAARIA MMAA ... · aprire gli occhi per scoprimi povero e...

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Parrocchia S. MARIA MADDALENA CASTION 045-7200019 www.parrocchiadicastion.it [email protected] 26 A SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO 29 SETTEMBRE 6 OTTOBRE 2019 P P o o v v e e r r o o L L a a z z z z a a r r o o o o p p o o v v e e r r o o r r i i c c c c o o ? ? LC 16,19-31 C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe… Le letture di oggi tornano sui beni materiali: domenica scorsa si parlava dei beni male acquisiti, tramite imbrogli e frodi; oggi, dei beni male usati, perché sprecati nel superfluo, ignorando chi è nel bisogno. La parabola parla di un uomo ricco, né buono né' cattivo, che ama vestirsi e banchettare molto bene. Spende molto per piacere e per il piacere di star bene, e lo fa col suo denaro. Buon per lui, ma vede e pensa solo a lui. Ma Gesù dice che dopo la morte il povero starà bene mentre il ricco starà male. Attenzione: come sempre, non vuole minacciare un castigo, ma aiutarci. E' come se dicesse: "Stai attento, perché se queste sono le tue scelte, prima o poi, ti troverai male, nel vuoto, come l'amministratore disonesto che da un giorno all'altro si ritrova sulla strada". Il vuoto, l'abisso è quello che io creo tra me e l'altro, rifiutandolo, considerandolo diverso, con diritti diversi. Infatti il ricco, ritrovandosi nel bisogno, non osa chiedere ad Abramo un po' di acqua, perché considera scontato che Abramo non va disturbato, come lui non andava disturbato, perché persona ricca e importante. Invece Lazzaro deve solo ubbidire e ringraziare se gli si chiede qualche cosa. Quest'abisso è quello che mi fa sentire povero davanti a chi è più ricco di me e ricco davanti a chi è più povero. E questo causa solitudine e stress perché, se vivo con queste categorie mentali, temo di impoverirmi e di svalutare il mio bell'aspetto. Un tormento continuo. C'è un povero, che è Gesù, che sta alla mia porta, e spera che prima o poi io lo veda e lo lasci entrare nella mia vita. Si chiama Lazzaro, che significa Dio aiuta. Se apro, lo lascio entrare e l'ascolto, sarò aiutato finalmente ad aprire gli occhi per scoprimi povero e bisognoso anch’io. Basterebbe questo per eliminare quell'abisso che mi separa dagli altri e da me stesso. Una Croce missionaria i cui colori tradizionali richiamano i cinque continenti. La Croce è lo strumento e il segno efficace dell’universalità della nostra missione: è luminosa, piena di colore, segno di risurrezione a una vita nuova per tanti che l’attendono già nell’oggi, nella speranza che per tutti arrivi un domani. Il mondo è trasparente, perché l’annuncio del Vangelo non ha barriere né confini: la carità cristiana e il bene superano le distanze e aprono lo sguardo della nostra mente e del nostro cuore. Il Santo Padre ha indicato per il mese missionario il tema «Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo». Prima di immergersi nell’acqua, Gesù si ‘immerge’ nella folla, si unisce ad essa assumendo pienamente la condizione umana, condividendone la debolezza e precarietà, eccetto il peccato”. In questo modo, ha rimarcato, «la missione del battezzato non è diversa dalla missione di Gesù stesso: “Come il Padre ha mandato me (a ‘immergersi’ nella folla), così io mando voi”». Perciò se ogni battezzato è un inviato, ciascuno «deve rispondere alla sua chiamata concreta», perché «nessun fedele è così povero o privo di risorse da non poter dare (o fare) qualcosa». La missione non è “delegabile”, nel senso di lasciarla agli altri : va riscoperta la responsabilità personale in ordine alla missione. OTTOBRE MISSIONARIO 2019 La lotta allo spreco di cibo è uno scontro di formiche contro un colosso senza volto. Un sistema agroalimentare con perdite lungo tutta la filiera, che nella sola Europa arriva a buttare 88 milioni di tonnellate di alimenti all’anno. L’Italia fa la sua parte, con 5 milioni di tonnellate. Di queste solo 80 mila vengono recuperate dal Banco Alimentare. A Catania, ad esempio, è un ex imprenditore, Lino Frazzetto, a pianificare la raccolta. Un furgone e un camion fanno il giro dei supermercati, dei negozi e delle industrie alimentari convenzionate. La merce è raccolta in un capannone e distribuita a 450 strutture, parrocchie e associazioni che si occupano della distribuzione a chi è in difficoltà. Così in molte altre città, ma c’è ancora un abbondante margine per fare di più. Un passo in avanti, ma non ancora un balzo nel contrastare un problema sistematico, che continua ad autoalimentarsi. Paradossalmente aggravato dalla crisi, perché induce i consumatori in difficoltà economica a buttarsi su sconti e promozioni inutili che inducono ad acquisti eccessivi e perciò a scarti all’ultimo anello della catena (consumatore finale), quando il recupero è pressoché impossibile. VANGELO VIVO La spesa dei disperati

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Parrocchia

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045-7200019

www.parrocchiadicastion.it [email protected]

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Le letture di oggi tornano sui beni materiali: domenica scorsa si parlava dei beni male acquisiti, tramite imbrogli e frodi; oggi, dei beni male usati, perché sprecati nel superfluo, ignorando chi è nel bisogno. La parabola parla di un uomo ricco, né buono né' cattivo, che ama vestirsi e banchettare molto bene. Spende molto per piacere e per il piacere di star bene, e lo fa col suo denaro. Buon per lui, ma vede e pensa solo a lui. Ma Gesù dice che dopo la morte il povero starà bene mentre il ricco starà male. Attenzione: come sempre, non vuole minacciare un castigo, ma aiutarci. E' come se dicesse: "Stai attento, perché se queste sono le tue scelte, prima o poi, ti troverai male, nel vuoto, come l'amministratore disonesto che da un giorno all'altro si ritrova sulla strada". Il vuoto, l'abisso è quello che io creo tra me e l'altro, rifiutandolo, considerandolo diverso, con diritti diversi. Infatti il ricco, ritrovandosi nel bisogno, non osa chiedere ad Abramo un po' di acqua, perché considera scontato che Abramo non va disturbato, come lui non andava disturbato, perché persona ricca e importante. Invece Lazzaro deve solo ubbidire e ringraziare se gli si chiede qualche cosa. Quest'abisso è quello che mi fa sentire povero davanti a chi è più ricco di me e ricco davanti a chi è più povero. E questo causa solitudine e stress perché, se vivo con queste categorie mentali, temo di impoverirmi e di svalutare il mio bell'aspetto. Un tormento continuo. C'è un povero, che è Gesù, che sta alla mia porta, e spera che prima o poi io lo veda e lo lasci entrare nella mia vita. Si chiama Lazzaro, che significa Dio aiuta. Se apro, lo lascio entrare e l'ascolto, sarò aiutato finalmente ad aprire gli occhi per scoprimi povero e bisognoso anch’io. Basterebbe questo per eliminare quell'abisso che mi separa dagli altri e da me stesso.

Una Croce missionaria i cui colori tradizionali richiamano i cinque continenti. La Croce è lo strumento e il segno efficace dell’universalità della nostra missione: è luminosa, piena di colore, segno di risurrezione a una vita nuova per tanti che l’attendono già nell’oggi, nella speranza che per tutti arrivi un domani. Il mondo è

trasparente, perché l’annuncio del Vangelo non ha barriere né confini: la carità cristiana e il bene superano le distanze e aprono lo sguardo della nostra mente e del nostro cuore. Il Santo Padre ha indicato per il mese missionario il tema «Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo». “Prima di immergersi nell’acqua, Gesù si ‘immerge’ nella folla, si unisce ad essa assumendo pienamente la condizione umana, condividendone la debolezza e precarietà, eccetto il peccato”. In questo modo, ha rimarcato, «la missione del battezzato non è diversa dalla missione di Gesù stesso: “Come il Padre ha mandato me (a ‘immergersi’ nella folla), così io mando voi”». Perciò se ogni battezzato è un inviato, ciascuno «deve rispondere alla sua chiamata concreta», perché «nessun fedele è così povero o privo di risorse da non poter dare (o fare) qualcosa». La missione non è “delegabile”, nel senso di lasciarla agli altri: va riscoperta la responsabilità personale in ordine alla missione.

OTTOBRE MISSIONARIO 2019

La lotta allo spreco di cibo è uno scontro di formiche contro un colosso senza volto. Un sistema agroalimentare con perdite lungo tutta la filiera, che nella sola Europa arriva a buttare 88 milioni di tonnellate di alimenti all’anno. L’Italia fa la sua parte, con 5 milioni di tonnellate. Di queste solo 80 mila vengono recuperate dal Banco Alimentare. A Catania, ad esempio, è un ex imprenditore, Lino Frazzetto, a pianificare la raccolta. Un furgone e un camion fanno il giro dei supermercati, dei negozi e delle industrie alimentari convenzionate. La merce è raccolta in un capannone e distribuita a 450 strutture, parrocchie e associazioni che si occupano della distribuzione a chi è in difficoltà. Così in molte altre città, ma c’è ancora un abbondante margine per fare di più. Un passo in avanti, ma non ancora un balzo nel contrastare un problema sistematico, che continua ad autoalimentarsi. Paradossalmente aggravato dalla crisi, perché induce i consumatori in difficoltà economica a buttarsi su sconti e promozioni inutili che inducono ad acquisti eccessivi e perciò a scarti all’ultimo anello della catena (consumatore finale), quando il recupero è pressoché impossibile.

VANGELO VIVO

La spesa dei disperati

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CCAALLEENNDDAARRIIOO LLIITTUURRGGIICCOO SSEETTTTIIMMAANNAALLEE 26ª settimana del Tempo Ordinario e 2ª settimana della Liturgia delle Ore

26ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Am 6,1a.4-7; Sal 145 (146); 1 Tm 6,11-16; Lc 16,19-31 Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. R Loda il Signore, anima mia.

29 DOMENICA

LO 2ª set

10.30 S. Messa suff. Modena M. Maddalena (anniv) Modena Alvise e Castelletti Rosa Zanetti Francesca (anniv) e Aurelio Modena Rosa

105a Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

S. Girolamo (m) Zc 8,1-8; Sal 101 (102); Lc 9,46-50 Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande. R Il Signore ha ricostruito Sion ed è apparso nel suo splendore.

30 LUNEDÌ

LO 2ª set

Lampada al Santissimo: secondo intenzione offerente (P.A.)

S. Teresa di Gesù Bambino (m) Zc 8,20-23; Sal 86 (87); Lc 9,51-56 Prese la decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. R Il Signore è con noi.

1 MARTEDÌ LO 2ª set

08.00 S. Messa

Ss. Angeli Custodi (m) Es 23,20-23a; Sal 90 (91); Mt 18,1-5.10 I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio. R Darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie.

2 MERCOLEDÌ

LO Prop

08.00 S. Messa secondo intenzione offerente (M.B.)

Ne 8,1-4a.5-6.7b-12; Sal 18 (19); Lc 10,1-12 La vostra pace scenderà su di lui. R I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore.

3 GIOVEDÌ LO 2ª set

08.00 S. Messa 09.30 Comunione agli ammalati e anziani

S. Francesco d’Assisi, patrono d'Italia (f) Gal 6,14-18; Sal 15 (16); Mt 11,25-30 Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. R Tu sei, Signore, mia parte di eredità.

4 VENERDÌ LO Prop

08.00 S. Messa suff. di TUTTE LE ANIME DEL PURGATORIO 09.30 Comunione agli ammalati e anziani Ogni Primo Venerdì del mese la nostra Comunità Parrocchiale si raduna insieme all’Apostolato della Preghiera per la Santa Messa di riparazione e per rinnovare la consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore di Gesù.

"Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre Tua e della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria di Dio nostro Padre."

Bar 4,5-12.27-29; Sal 68 (69); Lc 10,17-24 Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli. R Il Signore ascolta i miseri.

5 SABATO LO 2ª set

18.30 S. Messa suff. Zanetti Brigida (trigesimo) e Castelletti Giuseppe Berti Gemma e Bendinelli Antonio

27ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94 (95); 2 Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10 Se aveste fede! R Ascoltate oggi la voce del Signore.

6 DOMENICA

LO 3ª set

10.30 S. Messa suff. Benvenuto Francesca