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e-Government Banche e ICT Pubblicità online e-Government Banche e ICT Pubblicità online IL SOLE 24 ORE PUBBLICITÁ 11 I I I C T TECH SOLUTIONS & DAVIDE ORIANI DAVIDE ORIANI Per Ricoh i documenti prodotti hanno implicazioni finanziarie Per Ricoh i documenti prodotti hanno implicazioni finanziarie Multicanalità ed efficienza la sfida del settore Multicanalità ed efficienza la sfida del settore Dematerializzare per risparmiare Dematerializzare per risparmiare Il cliente è protagonista Il cliente è protagonista

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DAVIDEORIANIDAVIDEORIANIPer Ricoh i documenti prodottihanno implicazioni finanziarie

Per Ricoh i documenti prodottihanno implicazioni finanziarie

Multicanalitàed efficienza lasfida del settore

Multicanalitàed efficienza lasfida del settore

Dematerializzareper risparmiareDematerializzareper risparmiare

Il cliente è protagonistaIl cliente è protagonista

o p i n i o n iOpinioni

Andrea Pontremoli, Presidente e AmministratoreDelegato di IBM Italia

Smau volta pagina, torna alla sua formulaoriginaria non senza ottenere apprezzabilirisultati e ritrova in IBM l’alfiere dell’innova-zione. Sta forse qui il senso di una partecipa-zione attraverso cui, all’insegna della formu-la “Rendere speciale il tuo business”, IBM hasaputo evidenziare alle aziende italiane lesoluzioni ideali per guadagnare terreno incompetitività. Partendo proprio dall’analisidell’esistente. “Quanto sei pronto a creareinnovazione?” è infatti il nome del check-upIBM-SDA Bocconi che ha permesso ai mana-ger di testare il grado di orientamento all’in-novazione della propria azienda. L’analisidei 550 questionari raccolti - pronta per laCIO Conference GUIDE di Genova del 27 e28 novembre - indicherà proprio le aree cri-tiche su cui intervenire, aiutando a compren-dere il ruolo dell’IT come elemento abilitan-te dell’intero processo. Tre le aree espositive studiate per manifesta-re al pubblico una leadership indiscussa. Laprima, Innovation Solution Points, presenta-va i più recenti risultati dei laboratori diricerca IBM. Ampia, per questo, la scelta sucui soffermarsi, in un confronto realmente“interattivo”. A partire dal CELL, il micropro-cessore nato dalla collaborazione con Sony eToshiba per l’entertainment e per lo svilup-po del supercomputer “ibrido” Roadrunner,macchina con una prestazione di picco chesupera 1,6 milioni di miliardi di calcoli in vir-gola mobile al secondo e che sta per essereinstallata presso il Los Alamos NationalLaboratory dell’NNSA statunitense. Semprein tema di superpotenza computazionale,nella sezione Healthcare-Lifescience unmodello tridimensionale del cuore in attivitàe il folding di una proteina hanno sottoli-neato i punti di forza dell’impiego di BlueGene L nella ricerca. Poco distante, al model-lino di container equipaggiato con dispositi-vi di trasporto intelligente, il compito di illu-strare il Security Trade Lane, progetto IBMper Maersk Logistics che migliora la traccia-bilità dei container in movimento. In temadi Integrated Business Communications, spa-zio invece all’IP, al Networking, al MobileWorkforce, aree indicate dai CIO delle mag-giori aziende al mondo fra le prime 10 prio-rità per ottenere maggiore efficacia nella

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 5

IP,Networking,Mobile Workforcesono le aree indica-te dai CIO dellemaggiori aziende al mondo fra lepriorità per ottenere maggioreefficacia

IBM guarda oltre SMAU

“collaborazione tra dipendenti, fornitori epartner commerciali. Fra le soluzioni inmostra, la nuova versione di Lotus Sametime7.5. Dal virtuale al reale il passo è peròbreve, poiché la seconda grande area esposi-tiva - Innovation Experencies - ha richiamatol’attenzione sui casi di aziende italiane chehanno innovato, dal singolo processo all’in-tero modello di business, proprio in part-nership con IBM. Rispondendo infine alleesigenze del Digital Workstyle, percorso tratecnologia, applicazioni e servizi che stannocambiando il modo di lavorare, l’azienda hapresentato l’offerta di infrastruttura espres-samente rivolta alla piccola-media impresa eal retail: da un lato con le soluzioni ACG eBuy&Go, dall’altro con il Total Store. Leprime, acronimo di Applicazioni ContabiliGestionali, sono applicazioni Web, orientatealla SOA, che coprono tutta la catena delvalore delle attività aziendali: certificate nel-l’offerta IBM Express Advantage, semplifica-no lo svolgimento delle attività aziendali e sicaratterizzano per tecnologia avanzata, faci-lità di installazione e utilizzo, prezzi adegua-ti ai budget delle PMI. Con il Total Store, alcontrario, prende forma il negozio del futu-ro. Qui si parla di Personal ShoppingAssistant, un dispositivo collocato sul carrellodella spesa con cui il cliente interagisce. Masi parla anche di Anyplace Kiosk, strumentomultimediale interattivo “da parete” chia-mato ad assistere il consumatore nella scel-ta, fornendo informazioni e offrendo sugge-rimenti personalizzati. Infine il Self CheckOut, sistema in grado di consentire la sceltatra diverse modalità di pagamento dellamerce e abbattere i tempi di uscita. EspertiIBM hanno infine animato 13 tra i più inte-ressanti seminari dell’E-Academy, presentan-do novità del calibro di DB2 Versione 9“Viper”, il più significativo progresso tecno-logico nel mondo dei database server degliultimi vent’anni. Ma non solo: spazio, tra glialtri, anche ai nuovi software Tivoli per lasicurezza, studiati per gestire gli attacchiinformatici e ridurre i costi della sicurezza ITe il WebSphere Portal, sviluppato per miglio-rare i processi decisionali ed eseguire appli-cazioni transazionali con maggiore rapiditàe accuratezza.

E d i t o r i a l eEditoriale

Da sempre, uno dei principali motoridell'economia è la concorrenza. Ma,soprattutto, questa è un fattore scate-nante per innovare, un prodotto o unprocesso di business. Come affermavaqualche giorno fa Pietro Guindani,Amministratore Delegato diVodafone Italia, l'innovazione tecno-logica non deve andare nella direzio-ne della chiusura dei mercati, maverso la creazione di un reale vantag-gio per le aziende e per i clienti. Unariflessione importante, che sentiamosempre più spesso a incontri e conve-gni, ma che non vorremmo diventasseuna cantilena ripetuta a memoria.Innovare i prodotti e i processi peralcune aziende e per alcuni settori èun problema di sopravvivenza, peraltri è un modo per generare utili. Inqualsiasi caso, significa recupero dicompetitività.Al World Business Forum, recente-mente conclusosi a Milano, RudolfGiuliani diceva che “una guida nellapolitica o nel business deve esserecapace di indicare la strada, la dire-zione verso cui andare e in che modoarrivare”. Troppo spesso, invece, sirisponde con delle tattiche a quelleche sono delle strategie. In questomodo, le aziende tamponano i pro-blemi, ma non li risolvono. Giulianispiegava anche che bisogna impararedagli insuccessi, non nasconderli. Unpo’ sulla falsariga di Bill Gates e delsuo libro “Business alla velocità delpensiero” di qualche anno fa. Troppospesso gli imprenditori e i managerdelle aziende italiane sono attenti aisuccessi e molto meno agli insuccessi:non ne analizzano a sufficienza le

motivazioni. L'IT, in generale, risultaessere uno strumento formidabile permisurare le performance aziendali,ma anche per verificare le ragioni e lemotivazioni per cui una strategia, unprodotto o un servizio non hannoavuto la resa sperata. Giuliani spiega-va che un uso consapevole dell'infor-mazione all'interno delle aziendeagevola la gestione della conoscenza.Si traduce in capacità di fare previsio-ni attendibili, basate su dati storici,che si tramutano in decisioni semprepiù consapevoli. L'ICT, quindi è unostrumento eccezionale, se non unico,per misurare il successo o l'insuccessodi un'azione o di un progetto intempi ragionevoli per non pregiudica-re un business. Oggi la tecnologia cheabbiamo a disposizione, sebbeneampiamente da affinare, è volta araggiungere gli obiettivi di business,non solo nel vendere sogni. Bastasaper scegliere i partner giusti e cer-care di cambiare, lentamente, la cul-tura aziendale. Alcune sono rivoluzio-ni silenziose, come quella dell'e-mailche ha trasformato il modo di lavora-re di tutti. Altre sono invisibili, comela diffusione della banda larga sul cel-lulare o della collaborazione tra colle-ghi e reparti nelle banche, per gestiresempre meglio il patrimonio, che nonè fatto dalla mera raccolta, ma daiclienti. Non a caso, il dossier di questonumero è uno sguardo concreto suquanto la tecnologia sia un elementoimportante per le imprese, perché lebanche rappresentano il segmentopiù ancorato alle tradizioni che esistaal mondo. E l'Italia, in questo settore,ha dei validi argomenti.

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L'ICT consente di misurare succesi o insuccessi in tempi ragionevoli per non pregiudicare un business

La concorrenza abilita l'innovazione

Responsabili del supplementoClaudio C. GandolfoGigi Beltrame

EditingStudio GandolfoVia Vetta d'Italia, 1120144 MilanoTel. 02 [email protected]

Consulenti per questo numeroNicolò Boggiano PicoFrancesca DodiciFrancesco OldaniElisabetta Peracino

Progetto graficoe art directionRoberto Marino

PubblicitàIl Sole 24 Ore SpaSystem ComunicazionePubblicitariaVia Monte Rosa, 9120149 MilanoTel. 02 3022.1Fax 02 3022.3951

StampaMondadori Printingvia Mondadori, 1537131 Verona

(Ins. Pub. gratuito data 20/11/2006)

S Y S T E M

S o m m a r i oSommario- Andrea Pontremoli

Presidente e Amministratore Delegato di IBM Italia 5p a g i n a

- La concorrenza abilita l’innovazione 7p a g i n a

- Davide OrianiAmministratore Delegato di Ricoh Italia 10

p a g i n a

- Rapporto banche e ICT - L’analisi: School of Management Politecnico di Milano (30)

- Monte dei Paschi pensa alla filiale del futuro (38)- CONSOB sceglie Atos Origin per la gestione dei servizi IT (40)- L’analisi: GfK (41)- Performance Management al centro dei processi aziendali (42)- L’analisi: IDC (43)

- 150 comuni del Veneto connessi in banda larga wireless (50)- e-Government, e-democracy: dematerializzare

per risparmiare (51)- Un’architettura flessibile per servizi

più personalizzati all’INPS (52)

- In vetrina (60)- Personaggi & carriere (64)- Controeditoriale (66)

- Trasparenza nei costi di noleggio operativo (54)- Un “single point of contact” per l’ottimizzazione

dei fornitori (55)- Un’idea rivoluzionaria per pubblicare, e non solo (56)- Connettività a 360 gradi per le PMI (57)- Il peso della consulenza (58)

14p a g i n a

- Pubblicità interattiva: il cliente è protagonista (32)- Tecnologia e fitness accoppiata vincente (33)- Praticità ed efficienza con il chiosco

per le spedizioni self-service (34)- Telecomunicazioni: quando diventano

un fattore competitivo (35) 31p a g i n a

37p a g i n a

49p a g i n a

D o s s i e rDossier

TendenzeTendenze

Pubblica AmministrazionePubblicaAmministrazione

ProtagonistiProtagonisti

O p i n i o n iOpinioni

I n t e r v i s t aIntervista

Scenari & MercatiScenari Mercati&

- Furto di dati: la nuova minaccia per la sicurezza delle aziende (46)

- Internet Crime: le aziende italiane “senza rete nella rete”? (47) 45

p a g i n aS i c u r e z z aSicurezza

E d i t o r i a l eEditoriale

53p a g i n a

Il nostro blog: www.puntoict.biz

È vero che il documento elettroni-co sta facendo lievitare i costi chegravano sulle aziende?Dalle analisi condotte dalle principalisocietà di ricerca (Gartner, IDC,Infosource, ecc.) emerge che il volumedelle pagine stampate cresce con untasso del 20% all’anno, perchéaumentano i documenti in formatodigitale, le e-mail, gli allegati e soprat-tutto cresce l’esigenza personale distampare. In questo contesto, Ricoh sipropone come partner specializzatonella gestione dei documenti, conqualche argomento in più.

Per esempio?Siamo in grado di supportare le azien-de nella gestione documentale a tre-

10 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

I n t e r v i s t aIntervista

centosessanta gradi. Possiamo far rispar-miare ai nostri clienti costi che oggi inve-ce sono spese nascoste e, soprattutto,possiamo razionalizzare i processi digestione di tutti i documenti, che si trattidi fax, copie, stampe oppure di file.

Quindi, per Ricoh, non è solo un problema di stampa?I costi di stampa sono costituiti da unaserie di elementi, di cui l’acquisto delleattrezzature è solo una parte. Incide

anche la manutenzione, ma nel com-plesso siamo ancora a una percentualeinferiore al 50%. Contano poi molto iltoner e i vari prodotti di consumo, e diconseguenza l’amministrazione e l’uti-lizzo delle attrezzature. Sono tutte vocidi bilancio diverse, per cui molto spessole aziende non si rendono conto deicosti reali di produzione dei documenti.Senza dimenticare poi i rapporti conpiù fornitori che moltiplicano tempi erisorse.

Ricoh è leader mondiale nel mercato dell’Office Automation. La gamma di pro-dotti - tutti basati sulla tecnologia digitale - include copiatrici, multifunzione,stampanti, fax, fotocamere, scanner e dischi ottici. Il Gruppo comprende a livelloglobale più di 300 aziende e oltre 76.000 persone.

Per Ricoh i documentiprodotti hannoimplicazioni finanziarie

Per Ricoh i documentiprodotti hanno implicazioni finanziarie

Chi è Ricoh

Davide Oriani, 50 anni, milanese, è presente in azienda sin dalla nascita di RicohItalia nel 1990. Ha ricoperto in passato la funzione di Direttore Vendite Indirette,contribuendo al potenziamento dell’attuale rete commerciale in Italia, che oggicomprende oltre 800 punti vendita qualificati. Dopo l’esperienza come DirettoreMarketing sempre in Ricoh, gli viene affidata nel 1998 la Direzione della rete diVendita Diretta - che oggi comprende le Ricoh Point di Torino, Genova, Milano,Firenze, Padova, Roma, Napoli e la Ricoh Sicilia a Palermo, Catania, Messina - e nel2001 la Direzione Commerciale di Ricoh Italia. Nel 2002 viene nominato ManagingDirector di Ricoh Italia SpA.

Davide Oriani - Amministratore Delegato di Ricoh Italia

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 11

Come operate?Il nostro è un approccio consulenzialeche coinvolge innanzitutto il manage-ment delle aziende: effettuiamo un’ana-lisi in loco presso il cliente, con intervistein tutte le aree aziendali, per individuarele reali esigenze di gestione dei docu-menti. Per questo interessiamo il mana-gement e non solo i responsabili tecnici.

E quali risparmi potete offrire, in termini di costi aziendali?La nostra proposta offre in media il 20-30% di risparmio sui costi di stampa,ovviamente complessivi. Se pensiamoche il costo di stampa dei documentiincide per una percentuale tra l’1% e il3% sugli utili aziendali, risparmiare suquesta voce significa recuperare risorse eincrementare gli utili, il che non è sem-pre facile in un periodo complesso comequello attuale.

Un buon risparmio, ma dopo la fasedi analisi, come vi comportate?Dopo il processo di analisi, curato da unteam di specialisti direttamente presso lasede del cliente, viene preparato undocumento dettagliato con i risultatidell’attività di consulenza. In base a que-sto report, Ricoh propone una soluzionedi ottimizzazione sia in termini di costosia di miglioramento delle modalità digestione dei documenti. Stiamo parlan-do di un risparmio reale sui costi direttidi produzione dei documenti e sui costigenerali di gestione (per esempio, leattività di fatturazione). Quindi raziona-

I n t e r v i s t aIntervista

lizziamo e sensibilizzia-mo l’azienda sui diversicosti nascosti, solita-mente non consideratinelle valutazioni econo-miche. Il nostro approc-cio che, ripeto, non ètecnico ma tipicamenteconsulenziale, è benriconosciuto e apprez-zato dal mercato.

E per le attrezzatureesistenti?Ci facciamo carico delleperiferiche di stampagià presenti in azienda, che acquistiamoe sostituiamo con le nostre, a meno chele voci a cespite siano ancora troppoonerose sui bilanci. Questo tipo di operazione è stata pensa-ta per salvaguardare l’investimento giàeffettuato dai clienti.

Un processo di consulenza importante. È certificato ISO?Tutto il processo di consulenza e diattuazione del progetto, che prende ilnome di Total Document Value, è statocertificato ISO 9000. Infatti non si parlasoltanto di fornire prodotti, ma di attua-re un processo operativo nella sua glo-balità.

Controllo dei costi di stampa e risor-se finanziarie che si liberano, sonosolo promesse?Noi abbiamo delle certezze: il controllo

dei costi, oltre alrisparmio, è un fatto-re importante. D’altra parte c’è dadire che in moltissimeaziende i managernon conoscono neidettagli il numero e iltipo di attrezzaturepresenti nei propriuffici. Quindi già ottimizza-re le perifericheinstallate sarebbe untraguardo importanteper ogni azienda.

Vanno bene i processi, ma poi servo-no prodotti vincenti, o no?Ovviamente. Noi possiamo vantare unapproccio consulenziale perché disponia-mo di una gamma completa di prodotti,che parte da attrezzature multifunzionein bianco e nero e a colori, con velocitàdi stampa da 6 pagine al minuto in for-mato A4 fino ad arrivare a perifericheda 270 pagine al minuto, anche in A3.Inoltre possiamo offrire soluzioni adattealle postazioni personali, grazie a unanuova tecnologia proprietaria, che sichiama GelSprinter, con cui si ottengonorisultati di qualità eccezionale in tempidavvero brevissimi.

Per avere prodotti validi è necessa-rio avere a disposizione un repartodi Ricerca e Sviluppo all’avanguar-dia…La nostra è una multinazionale giappo-nese fortemente convinta che l’innova-zione sia indispensabile per essere lea-der di mercato. Per questo ogni annoinvestiamo in Ricerca e Sviluppo circal’8% del fatturato. Però, oltre ai pro-dotti per noi è molto importanteanche il rapporto con il cliente. PerciòRicoh è presente in ogni continente edispone di un team di specialisti appo-sitamente dedicato alle multinazionaliper garantire un livello di servizio e dicondizioni uguale in ogni parte delmondo. Pensiamo per esempio alleaziende che esigono un layout omoge-neo per le diverse filiali e che devonoreplicare la struttura e le capacità di

stampa secondo determinati standard.

Seguite solo grandi clienti o anche PMI?Siamo capaci di gestire tanto le PMIquanto le grandi aziende, sia tramite lediverse sedi Ricoh in tutta Italia sia attra-verso partner e dealer qualificati. PosteItaliane, per esempio, è un nostro clien-te, con attrezzature in ogni filiale tuttecollegate in rete, ed è un ottimo esem-pio di come Ricoh sia in grado di realiz-

zare un servizio efficiente di gestionedei processi di stampa anche in strutturemolto articolate. Abbiamo la capacità diinstallare attrezzature su tutto il territo-rio e di garantire un’assistenza tecnicacapillare, per poter affrontare e soddi-sfare qualunque esigenza in modo tem-pestivo.

Perché vi rivolgete direttamente amanager e imprenditori?Il nostro approccio è focalizzato sul valo-

re dei documenti e per questo motivo èfondamentale parlare ai top manager, airesponsabili del controllo di gestione o achi si occupa degli acquisti. Di fatto,quando noi prendiamo in considerazio-ne i costi di stampa, non ci riferiamosolo alle attrezzature, ma anche ai costimeno visibili del toner, dell’assistenza ecosì via. L’acquisto di un’attrezzatura insé rappresenta una spesa che è pari ameno di un quarto del costo dell’interoprocesso documentale.

I n t e r v i s t aIntervista

STAMPANTILASER ACOLORILe stampantiAficio diRicoh sonolaser, pergarantiremigliorequalità distampa, con

risoluzione fino a 1.200 dpi e velocitàda 8 a 35 pagine al minuto. Stampanosu supporti di diverso formato, finoall’A3, anche in fronte/retro. Sonocompetitive per prezzo d’acquisto ecosti di gestione e garantiscono semprecolori brillanti e testi perfettamentenitidi, sia a colori sia in bianco e nero.

STAMPANTI LASER B/NLe stampanti Ricoh in bianco e nero sidistinguono particolarmente per l’otti-ma economia di esercizio, oltre che pereccezionali funzionalità, efficienza equalità. La velocità e i formati massimidi stampa variano da 20 a 75 pagine alminuto e dall’A4 all’A3, a seconda deimodelli.

STAMPANTI A COLORI GELSPRINTERLe stampanti Ricoh basate sulla tecno-logia GelSprinter sono in grado di offri-re i benefici delle tradizionali stampantilaser (costi di stampa contenuti, velocitàdi stampa elevata) abbinati ai vantaggi

delle ink-jet (tempo di prima stampaimmediato, dimensioni contenute,minimo consumo di energia elettrica),per garantire il miglior rapporto prez-zo-prestazioni. Molto compatti e sem-

plici da utilizzare, i modelli GelSprinterstampano in fron-te/retro pratica-mente alla stessavelocità di stampadi una singola fac-ciata e, con lamodalità RisparmioColore, produconostampe a colori allostesso costo diquelle in bianco enero.

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I prodotti principali

12 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

listini e cataloghi. Facili da utilizzare,duplicano anche in formato A3 e, colle-gati a un computer, si trasformano inrapidissime stampanti capaci di lavorarecon velocità fino a 130 pagine A4 alminuto.

MULTIFUNZIONE A COLORI E B/NLa gamma Ricoh comprende modellimultifunzione - copiatrici, fax, scannere stampanti di rete - che offrono unarisoluzione fino a 1.200 dpi per garanti-re la massima precisione dei testi eun’ottima fedeltà cromatica. Sono veloci ed efficienti: alla produttivi-tà del bianco e nero aggiungono l’effi-cacia del colore, a un prezzo davveroconveniente, su formati fino all’A3.

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 13

Ma per “stampare”, si parla di pro-cessi che variano da azienda adazienda?Certamente. Esistono diverse tipologie diaziende, e ognuna ha in realtà le pro-prie abitudini e metodologie, quindinon possiamo generalizzare. Il nostro ènecessariamente un approccio persona-lizzato. Affrontiamo ogni progetto dazero, analizzando i costi reali, valutandoe verificando le esigenze degli utilizzato-ri. Ma l’interlocutore per la nostra consu-lenza deve essere un manager, perchésolo chi ha una visione globale degliaspetti economici dell’azienda riesce apercepire il risparmio reale che possiamogarantire.

Un lavoro lungo; come vi comportate?Dal primo contatto al contratto definiti-vo la strada è lunga, perché facciamosimulazioni, presentiamo al cliente lanostra proposta, la concordiamo insiemeper garantire la massima soddisfazione.La nostra struttura operativa è perfetta-mente preparata per fornire un suppor-to personalizzato al cliente e realizzarein concreto il progetto stesso.

C’è stata una forte crescita di RicohItalia, soprattutto quest’anno. Come mai?Il mercato ci sta apprezzando soprat-tutto per la chiarezza della nostraofferta, ma sulla crescita del fatturatohanno inciso fortemente alcune opera-zioni mirate effettuate nel corso del-l’anno. Ricoh ha un market share del

20%, offre un portafoglio prodottiinvidiabile e vanta un fortissimo presi-dio sui clienti. In più, attraverso le ana-lisi del Total Document Value permettea tutte le aziende di conoscere i detta-gli di costo di ogni output, con unsistema facilmente comprensibile

anche per chi non è un tec-nico.Quindi, grazie a Ricoh, imanager e i contabili dispongono di strumentiche semplificano la valuta-zione dei costi e consento-no di conoscere in detta-glio ogni singola spesa, inqualsiasi momento. Ilnostro approccio è quindidecisamente apprezzato,soprattutto per quantoriguarda la possibilità cheRicoh si faccia carico, in

toto o in parte, delle attrezzature dasostituire.

Attrezzature d’ufficio: che cosasignifica essere leader in questo settore?Significa una presenza sul territoriomolto capillare, per assicurare qualità eaffidabilità, ma soprattutto una grandecapacità di garantire davvero la massi-ma soddisfazione dei nostri clienti.Chiaramente questa visione ha senso sesi possono offrire prodotti con perfor-mance eccezionali e tecnologie sempreall’avanguardia, e se il tutto è suppor-tato da una organizzazione efficientee affidabile. Per comprendere l’impe-gno di Ricoh, basta citare il numero diprodotti lanciati nel 2006: ben 76, chediventano 110 se si considerano lediverse configurazioni possibili. Sonocifre importanti. Cifre da leader.

È l’approccio di Ricoh cheottimizza in modo globalela gestione dei documenti,ridisegnandone il flusso eincrementandone il valore.Ricoh propone soluzionihardware innovative e per-sonalizzate in base alle esi-genze delle aziende, oltrea software specifici per lagestione del flusso docu-mentale e per l’ottimizza-zione del costo totale dellaproduzione dei documenti. La metodologia Ricoh affronta la gestione deldocumento nella sua totalità - quindi dalla generazione elettronica alla distri-buzione e archiviazione dei documenti - con particolare attenzione alla sicu-rezza delle informazioni. Questo tipo di approccio considera l’intera vita deldocumento e ne analizza il percorso per accrescerne il valore. La gestione del-l’informazione aziendale è fondamentale per tutte quelle realtà che voglionostare al passo con i tempi, e il Total Document Value permette di progettare aquattro mani, tra Ricoh e il cliente, una soluzione efficiente capace di miglio-rare i processi documentali. L’ottimizzazione dei processi si concretizza poi inun’evidente riduzione dei costi di produzione e in una corretta mappaturadelle periferiche di stampa. I vantaggi si traducono quindi nella riduzione enella certezza dei costi della produzione dei documenti e nell’omogeneitàdella gestione fisica della produzione, al fine di garantire un flusso ottimalesia fisico sia digitale.

I n t e r v i s t aIntervista

Total Document Value

14 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

D o s s i e rDossier

Multicanalitàed efficienzala sfida per il settorebancario

Multicanalitàed efficienzala sfida per il settorebancarioLa crescita delle esigenze

della clientela,

la pressione competitiva e la

compliance sempre più

stringente aprono molteplici

fronti caldi per il settore

bancario. Importanti sfide che

si possono vincere con

l’apporto dell’Information

Technology.

La crescita delle esigenze

della clientela,

la pressione competitiva e la

compliance sempre più

stringente aprono molteplici

fronti caldi per il settore

bancario. Importanti sfide che

si possono vincere con

l’apporto dell’Information

Technology.

D o s s i e rDossier

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 15

parametri che sonomessi nel contoeconomico. Forsel’affermazione è un po’spinta ed eccessiva, matendenzialmente noncosì lontana dallarealtà. L’efficienza è lasola leva che possagiustificare i costi ediverrà sempre più unfattore di competitivitàe protezione delbusiness. Businessminacciatodall’apertura deimercati e dall’arrivo dinuovi competitor, dalcambiamentonormativo che regalaalla clientela possibilitàdi migrazione sempre

più agevoli, e dall’offerta di prodotto chesfruttando la multicanalità può articolarsi suelementi fino a ieri neppure considerati.Come si risponde a queste sfide? Gli espertiindicano una strada concettualmentesemplice: mettere a puntoun’organizzazione interna tanto flessibile eadattabile da rispondere velocemente edefficacemente al marketing, alle normative,all’innovazione di canale, il tutto a costiridotti. Non è poco ma è possibile.

Il ruolo dell’infrastrutturaÈ fondamentale. Se il tipo di organizzazioneinterna è destinato a mutare, passando dalparadigma verticale top-down per area aquello più moderno di tipo trasversale perprocessi, il ruolo dell’infrastruttura èdeterminante. Si tratta di concetti assunti esviscerati da tempo, ormai assimilati dallebanche ma che presentano possibilitàevolutive forse sorprendenti.Sostanzialmente il sistema informativo dellabanca a livello sistemico non può essere piùconsiderato un insieme di macchine (server)e canali di comunicazione, ma un nucleocomputazionale la cui potenza di fuoco, omeglio di calcolo, si può rivolgere nelladirezione opportuna e nei tempi richiesti. Egli automatismi che governano taleadattabilità devono essere tali da rendere

Dall’anno 2000 in poi, per il settore bancariosi sono aperti molteplici fronti dicambiamento, alcuni segnatamentetecnologici, altri derivati da cambiamentinormativi più o meno profondi (la cosiddettacompliance). Di tutte le industrie, il Financeè il settore che probabilmente vivemaggiormente di Information Technology, inquanto tutti i processi interni non muovononulla di fisico ma spostano ed elaborano datie informazioni. L’infrastruttura IT e lerelative applicazioni diventano quindi laspina dorsale e il sistema nervoso dellebanche. Oggi ciò che il cliente misura sonosostanzialmente i costi e l’efficienza. Dueparametri sempre più legati tra loro chepossono trarre motivazione e ottenereaccettazione solo da una compatibilità deglistessi. Con l’erosione dei margini di ogniattività, il supporto bancario non è più vistocome un costo necessario, sfuggente avalutazioni critiche, ma diviene uno dei tanti

Mega International è un fornitore disoluzioni di Business Process Analysis(BPA), Governance Risk & Compliance(GRC) e Enterprise Architecture (EA). Ilposizionamento sul mercato di Mega ènell’ambito dell’analisi e dellamodellazione dei processi che si esprimeattraverso consulenze organizzative chehanno l’obiettivo di allinearel’Information Technology agli obiettivi dibusiness. Fondata a Parigi nel 1991 aseguito di uno spin-off di Cap Gemini,

Mega ridisegna i processiMega ha accresciuto le propriecompetenze dai tool ai servizi diconsulenza, in particolare nel settoreassicurativo e finanziario. In Italia èpresente con una sede a Milano e siavvale di una rete di partner qualificati ecertificati. I progetti realizzati copronotutti i temi più importanti dellacompliance e spaziano dalla gestione deirischi operativi, a Basilea 2, Dl 232,Sarbanes-Oxley Act, Business ContinuityPlanning & Management e altro. Le areedi attività coinvolgono la definizionedelle architetture d’impresa per i dirigentidi azienda; un’ultima significativaesperienza è quella portata a termine conBanca Popolare di Bari in cui Mega hacontribuito a ridisegnare i processi digestione del credito che hanno consentitodi incrementare in modo determinantel’efficienza generale. I servizi messi adisposizione da Mega in ambito diriorganizzazione e ridisegno dei processisono particolarmente considerati dalleimprese, le quali alimentano un mercatoche, attualmente, è in grande crescita.

Carlo di Vittorio, Vice President

Bank & Finance Europe Mega

16 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

D o s s i e rDossier

Consulting di processo, il nuovo valore di T-Systems Italia

T-Systems è un’azienda del Gruppo Deutsche Telekom che conta 52.000 dipendenti ed è pre-sente in oltre 20 nazioni. In Italia è attiva con oltre 700 addetti in 6 sedi e si posiziona comeuno dei maggiori ICT Player, con particolare focus sull'outsourcing, grazie a uno dei più signifi-cativi data center in Italia dove viene “protetto” il business dei maggiori gruppi protagonistidell'economia del nostro Paese. A conferma di ciò sono i 25.000 Mips, 5.500 server e i 50.000utenti SAP. Solo per citarne alcuni, nell'ambito Finance, Reale Mutua Assicurazioni e la recen-te referenza Fondazione Cariplo che ha affidato a T-Systems Italia l’implementazione di unnuovo sistema informativo e la sua gestione. L’accordo, della durata di cinque anni, si inseriscenel processo di “Change Management” di Fondazione Cariplo finalizzato ad automatizzare emigliorare i processi. Accanto alla fornitura di servizi correlati alla gestione infrastrutturale, T-Systems Italia fornisce al mercato servizi di gestione di processo, come dichiara Alberto Cera,

Industry Line Finance Director di T-Systems Italia: “in questo momento stiamo mettendo in atto un grande impegno per fornireai nostri clienti non solo soluzioni tecnologiche, ma anche strumenti e soluzioni sempre più vicini al business. Grazie alle conoscenzeche abbiamo acquisito nel tempo con i clienti, possiamo proporci in qualità di consulente globale e puntiamo a indirizzare una grossafetta di ricavi su questo tipo di attività. Le consulenze che offriamo in partnership con aziende leader, hanno consentito ai nostriclienti di capire il nostro approccio e il valore che siamo in grado di dare nel considerare l'ICT non solo come strumento per adempie-re alle normative, ma come investimento a vantaggio del business. Riteniamo sia un importante valore di differenziazione”. È indub-bio che la compliance sia uno dei motori di cambiamento nel settore bancario, ma la sua traduzione pratica può avere ricadutemolto differenti. Continua Cera: “consideriamo Basilea 2. Se il progetto IT che ne implementa le regole è visto esclusivamente comeun adeguamento necessario, l'implementazione che ne deriva appare solo un costo. Se invece il progetto è impostato in modo daraccogliere e interpretare i dati di rischio, non soltanto sotto il profilo della “protezione”, ma anche e soprattutto sulla strada di uncorretto bilanciamento tra investimenti, business protetto e rischio intrinseco, il beneficio risulta strategico per l'azienda. Per questimotivi noi offriamo la possibilità di effettuare un'analisi attraverso una modalità predefinita che prende in considerazione oltre 250processi cardine dei quali misuriamo l’intensità del rischio. Successivamente mettiamo a punto i criteri di valutazione e gli algoritmiconseguenti. La valutazione dei processi critici è una scelta che lasciamo in azienda e che consente di stabilire un percorso e dellepriorità di interventi. Accanto a tutto questo, noi assicuriamo la continuità operativa in qualunque situazione”. I cambiamenti cheinvestono il settore bancario sono molteplici e alcuni di questi coinvolgono anche l'approccio rispetto all'outsourcing, che si staampliando soprattutto in senso selettivo. “Ciò che le banche, soprattutto di grandi dimensioni, ci stanno chiedendo è di offrire servizidi supporto in aree complementari - prosegue Cera -. Mi riferisco ad attività non correlate al core business quali, per esempio, l’ammi-nistrazione del personale. Noi abbiamo un'offerta di BPO (Business Processing Outsourcing) sull’area Document Management,Printing e HR che consente ai nostri clienti di delegare completamente questi ambiti all'esterno. Il settore bancario e assicurativo, pertradizione e per cultura, continua infatti a mantenere al proprio interno tutte le attività core, considerando questa scelta una posizio-ne produttiva ed efficace per il proprio business. Anche sotto il profilo della gestione ICT, ritenendo l'insourcing come la forma piùappropriata di gestione”. In tutto questo, l’Information Technology svolge un ruolo fondamentale e abilitante, conclude Cera: “l’ICT,in passato considerato solo un costo, risulta ormai essere una voce irrinunciabile nella crescita di processo e di business nelle realtàfinanziarie. La nostra esperienza nell'integrare ambienti, piattaforme e patrimoni informativi diversi assume, sotto questo profilo, unvalore sempre maggiore all'interno delle politiche di aggregazione e fusione in atto nel mercato. Se infatti tutte le informazioni dicui le banche dispongono, non sono aggregate nel modo migliore, non risultano funzionali al business. Per questo motivo, secondonoi, le realtà finanziarie dovranno sempre più integrare gli aspetti informativi, applicativi e di processi nell'ottica di raggiungere lamassima efficienza interna”.

trasparente agli utenti ciò che accade, con ungrado di affidabilità che possa garantire laBusiness Continuity. Obiettivi moltoambiziosi ma raggiungibili, come haspiegato Giovanni Lanfranchi, Direttore delLaboratorio Tivoli di Roma, uno dei centri dieccellenza mondali per lo sviluppo ditecnologie informatiche per il mondobancario: “fondamentalmente ci sono

quattro grandi aree di estremo interesse peril mondo bancario: l’area del ConfigurationManagement (gestione della configurazionee della compliance), il monitoraggio deisistemi (back-end ed elementi periferici comei cash dispenser), l’area del WorkloadManagement (la gestione e l’ottimizzazionedei carichi di lavoro) e infine il ServiceManagement che racchiude anche altre aree

quali gestione e automazione dei variprocessi. Per quanto riguarda il WorkloadManagement, le innovazioni che abbiamointrodotto sono sostanziali e oggi riusciamoa virtualizzare l’intero sistema informativorendendo disponibili le risorse dove equando servono. Ma soprattutto si riesce aeffettuare tutto questo in modo dinamico, inuna logica di grid computing che non solo

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Ogni cambia-mento deve

essere inquadratocome un mutamentointegrato e fluido che coinvolge, senzasoluzione di continui-tà, tutto ciò che vi sta attorno

In molti settori industriali e commerciali si sta assistendo a un cambiamento sostanziale nelmodo di gestire le attività. L’organizzazione aziendale, che tradizionalmente è di tipoverticale, sta adeguandosi alle esigenze di maggior efficienza e flessibilità imposte daimercati modificandosi in modo trasversale rispetto alle aree aziendali, assumendo unafisionomia “per processi”. Nonostante il mondo bancario abbia una connotazionetradizionalista di tipo verticale, l’organizzazione per processi è una strada che può darerisultati lusinghieri, come conferma l’esperienza della Banca Popolare di Bari. Cambiare iltipo di organizzazione intera non è un passaggio facile e immediato, ma le performanceraggiungibili dimostrano la valenza strategica della scelta, come ha dichiarato Luigi Jacobini,responsabile direzione governo di BPB: “Banca Popolare di Bari negli ultimi cinque anni è cresciuta esponenzialmente, pur rimanendouna banca di piccole dimensioni, attraverso tante piccole fusioni per incorporazione. L’ultima acquisizione deriva dall’acquisto di BancaMediterranea che ha raddoppiato la nostra dimensione operativa. Le varie fusioni hanno messo a confronto più culture aziendali condiverse modalità operative e l’ultima con Banca Mediterranea è stata la chiave di volta decisiva per avviare un processo diristrutturazione di tutto il modello organizzativo. Abbiamo quindi attuato un’opera di bonifica e normalizzazione di tutti i processi conlo scopo di trarre maggior efficienza e sostenere al meglio il “motore commerciale” nell’attività di sviluppo sui nostri territori”. Unadecisione strategica maturata profondamente all’interno della banca, prosegue Jacobini: “la trasformazione per processi attuata era edè nel nostro DNA e lo sarà sempre più in quanto si tratta di un cambiamento lungo, complesso e articolato. Riteniamo che una gestioneper processi possa consentire all’azienda di aumentare efficienza ed efficacia operativa in misura notevole. E questo risultato è lacondizione necessaria per stare sul mercato e trasformare le strategie in attività quotidiane coerenti”. Una trasformazione organizzativacosì radicale ha avuto un impatto importante sul personale e ha richiesto un grande impegno da parte dell’azienda. Attualmente, lanuova organizzazione è stata realizzata nella gestione del rischio ma verrà estesa a tutte le aree più importanti. Prosegue Jacobini:“abbiamo preso la decisione di riorganizzare per processi le principali aree aziendali; il nostro schema di riferimento è quello di ABI Labche stiamo personalizzando ed estenderemo ai crediti, all’area finanziaria e alla distribuzione (gestione delle filiali). La gestione perprocessi è già attiva nell’ambito del rischio sui prestiti personali e mutui. Abbiamo raggiunto un grado di efficienza che ci consente didare risposte in tempi rapidissimi e oggi siamo in grado di decidere un finanziamento nell’arco di due giorni. La velocità è un elementofondamentale per gestire la clientela efficacemente”. In tutto questo l’Information Technology ha giocato un ruolo fondamentaleanche dal punto di vista culturale, conclude Jacobini: “L’TI rappresenta il punto di partenza e di arrivo di tutta la progettualità. Senza ilsupporto informatico ogni riorganizzazione rimane un concetto sulla carta. L’attuazione dei processi avviene quindi solo attraverso uninvestimento mirato senza il quale non è possibile giungere ai risultati desiderati. Noi crediamo molto nel coltivare all’internodell’azienda le competenze necessarie a valutare e scegliere le soluzioni più adatte ai nostri obiettivi. Nel momento in cui si è deciso diavviare una riorganizzazione per processi abbiamo effettuato una software selection interna scegliendo direttamente Mega qualepartner tecnologico di riferimento per il progetto”.

Banca Popolare di Bari investe sui processi

consente di raggiungere sempre le miglioriprestazioni possibili, ma anche e soprattuttogarantisce un’affidabilità massima”. Macome si raggiungono tali performance?Come si riesce a rendere un gruppo di serverche fino a ieri erano assegnati a processi benprecisi un sistema unico e adattabile adattività anche variabili? Lo spiega Lanfranchi:“l’innovazione della nostra tecnologia derivadal considerare l’assegnamento dei carichi dilavoro, dei job, da processo statico adinamico. Viene esaminato il workload daeseguire e dinamicamente si assegna laporzione di attività alla migliore risorsadisponibile. Si tratta quindi di un motoreintelligente che basandosi su criteri

prestabiliti ottimizza in modo dinamico icarichi di lavoro, la gestione delle risorse,l’efficienza di attuazione. Ma ci sono anchealtri vantaggi: uno di questi, estremamenteimportante per le banche, è l’elevamento delgrado di affidabilità, che permette discartare i pezzi di infrastruttura che nonfunzionano: così aumenta la disponibilità delservizio. Andando più in profondità, noiconsideriamo l’intera infrastruttura come sefosse un cluster dinamico”. Un approccio,quello di IBM, che non solo presidial’infrastruttura ma ne consente una crescita euna evoluzione in modo totalmentetrasparente. Così, aggiungere un server oun’applicazione è una delle capacità del

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Accenture ha una profonda esperienza circa le esigenze del settore Finance ebancario in termini di innovazione e Information Technology. Abbiamo chiesto aDiego Rampoldi, Partner dell’area Financial Services di Accenture, quali sianole principali dinamiche che hanno influenzato il settore bancario. “Negli ultimi annile grandi banche hanno puntato alla crescita dimensionale organica e inorganica e,nel contempo, al raggiungimento di livelli di costo più contenuti, tali da favorirne lacompetitività. Occorre considerare che negli ultimi dieci anni l’efficienza del settoreè costantemente aumentata e il livello di cost-to-income medio si è contratto del7,5%: dal 68,1% del 1995 al 60,6% del 2005. Anche la redditività del settore è incostante crescita con un ROE medio cresciuto dal 1,7% del 1995 al 9,4% del 2005.Dopo una prima ondata di Merge & Acquisition terminata sostanzialmente tre annifa, se ne è ora aperta una seconda, che è caratterizzata anche da obiettivi cross-border”. Parallelamente a questi fenomeni, anche i prodotti hanno registratoun’evoluzione. “Relativamente ai prodotti - continua Rampoldi - si è vissuto un veroe proprio boom del credito al consumo e dei mutui, ma si è anche evoluta l’offerta(per esempio, con la proposizione dei conti a pacchetto), con cui le banche puntano a riconquistare la fiducia dei clienti la cuimobilità è infatti aumentata, sia in ambito retail sia corporate. Inoltre, continua a crescere il numero dei clienti di più banche”.Un cambiamento che ha avuto un impatto anche sull’Information Technology, precisa Rampoldi: “in generale in questi anni iprincipali fattori evolutivi sul settore IT sono stati l’evoluzione del business (crescita organica), la crescita inorganica, la pressioneda parte degli organi regolamentari (per esempio: IAS e Basilea 2) e la spinta alla riduzione dei costi. Le principali sfide all’IT diquesti ultimi anni hanno riguardato dunque la virtualizzazione dell’operatività (direct banking, evoluzione ATM, pagamenti), laconoscenza del cliente (CRM) e la gestione della compliance. In particolare, molto si è fatto negli ultimi anni per migliorare laconoscenza del cliente, investendo nei sistemi CRM. Sono stati soprattutto i grandi gruppi a portare a compimento progetti chehanno conseguito effettivi risultati in termini di segmentazione dell’offerta e di una maggiore spinta commerciale. Inizialmentei maggiori investimenti in area CRM sono stati indirizzati all’analisi del cliente (componente di Insight), attraverso lo sviluppo deisistemi di Data Management e Customer Intelligence. Negli ultimi due/tre anni, però, è cresciuta l’attenzione ai sistemi di FrontEnd CRM (componente di Customer Interaction), anche se con una certa lentezza. Per completare questo ciclo virtuoso eottenere un buon livello di differenziazione nei modelli di servizio è in realtà necessario che i grandi gruppi bancari proseguanonell’affrontare questo cambiamento, agendo con attenzione non solo sulle tecnologie, ma anche all’evoluzione della propriaforza commerciale, con interventi sui processi e sulla formazione delle Risorse Umane”. Da qui si capisce che un trendsicuramente importante da analizzare è quello della gestione della clientela, come afferma Rampoldi: “in questi anni si èprogressivamente affermato un modello di gestione specializzato per segmenti di clientela. L’IT ha risposto a queste esigenzeindirizzando soluzioni specializzate, dirette prevalentemente sul CRM (gestione cliente) e di Front End (Corporate Banking,gestione cliente più proattiva). Si è anche compiuto un cambiamento di approccio introducendo una migliore valutazione delprofilo rischio/rendimento del cliente. In generale, emerge però la problematica della mobilità della clientela. Per migliorare illivello di fidelizzazione del cliente Accenture propone un nuovo modello di approccio detto “delle 3 O”: Origination,Onboarding, Outside Marketing:- l’Origination si focalizza sul tema dell’acquisizione del nuovo cliente e indirizza anzitutto la semplificazione delle modalità diinterazione e degli aspetti più “burocratici” collegati alla vendita dei prodotti;- l’Onboarding riguarda il processo di retention del nuovo cliente acquisito. È un dato di fatto che i clienti che sono nel primoanno di rapporto sono caratterizzati da un tasso di mobilità superiore rispetto agli altri;- l’Outside Marketing si riferisce alla capacità dell’istituto finanziario di crearsi un network di alleanze con realtà non bancarieche detengono il contatto con il cliente vendendo anche prodotti di tipo bancario (credito al consumo, carte di credito, ecc.).Negli Stati Uniti questo modello è già applicato con successo e i maggiori gruppi bancari hanno stretto alleanze con le principalicatene di distribuzione. Per quanto riguarda l’Italia si tratta di un’opportunità da vagliare nel prossimo futuro, resa peròconcreta dalla realtà del livello di disintermediazione già oggi in essere (che tocca il 40% dei prodotti bancari semplici)”.Rampoldi conclude affermando che: “anche la quantità e la qualità dei dati messi a disposizione con le evoluzioni dei sistemirichieste da Basilea 2 si configurano come un’opportunità di trasformazione dei modelli commerciali in senso risk/price based”.

Accenture punta su Origination, Onboarding e Outside Marketing

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Centro Data opera da oltre venti anni nelsegmento delle soluzioni informaticheper l’area finanziaria delle aziende deisettori assicurativi, finanziari, parabancarie industriali. L’offerta risponde alleesigenze più complesse di gestionefinanziaria, dalla tesoreria operativa allagestione dei portafogli titoli,all’integrazione tra area finanza e areaamministrativa dell’azienda. TascProfessional, una delle soluzioni diCentro Data progettata per la gestioneautomatica della tesoreria anticipata e ilcontrollo banche, consente la previsionedei flussi di cassa e il controllo puntualedell’operatività bancaria. La soluzione,dotata di evolute funzioni automatichedi riconciliazione estratti conto,ottimizzazione portafoglio effetti egestione bonifici, guadagna sofisticatefunzionalità di pianificazione, reportinge consuntivazione dei flussi e delleoperazioni finanziarie grazie all’accordocon QlikView Italy. Tasc Professionalintegrerà la tecnologia di QlikView alfine di rendere i processi di gestionedella tesoreria più fluidi e trasparenti.

Centro Data analizza con QlikViewQlikView utilizza una nuova tecnologiaassociativa brevettata denominata AQL(Associative Query Logic), progettata perl’analisi di grandi quantità di datiprovenienti da diverse fonti e consente disviluppare in brevissimo tempoapplicazioni analitiche in modoeconomico ma sofisticato, alla portata diogni utente. “La gestione finanziaria èun elemento strategico e competitivo, ilcui valore non è sempre percepito acausa di vari fattori, tra questi lamancanza di Risorse Umane edeconomiche da dedicare - affermaMaurizio Brasca, Direttore Generale diCentro Data -. Riteniamo pertanto siafondamentale offrire all’impresa unostrumento in grado di far dialogare gliattuali sistemi di pianificazione con quelliper la tesoreria, tramutando il budget inrolling cash flow automaticamente. Inquest’ottica, le applicazioni QlikView, chepermettono a ogni tipo di utente dianalizzare interattivamente qualsiasiinformazione critica, in un modoaltamente intuitivo e produttivo, si sonorivelate estremamente efficaci”.

sistema, spiega Lanfranchi: “uno deigrossissimi vantaggi della nostra tecnologia edel nostro software è la possibilità diassecondare il cambiamentodell’infrastruttura. Aggiungendo ocambiando un server, oppure una o piùapplicazioni, il nostro softwareautomaticamente e autonomamentegestisce la nuova risorsa grazie a unafunzione di automatic discovery e la sfruttanel migliore dei modi. Ma c’è un altroscenario: quello dell’automatic provisioning.Un esempio può spiegare meglio la portatadi tale possibilità: grazie al dynamicworkload viene assegnato un job a unamacchina, in funzione delle risorsedisponibili. Ma che cosa accade se lamacchina effettivamente non è disponibile?In questo caso risolve la situazione unsoftware apposito da noi sviluppato,denominato Tivoli ProvisioningManagement, che estrae da un set di serverdisponibili la macchina adeguata, installasistema operativo e applicazioni e vitrasferisce il processo. Senza che il serviziosubisca interruzioni o rallentamentisignificativi”. Un passo avanti notevole.

L’opportunità della complianceRispetto ai cambiamenti normativi vi sono dafare alcune considerazioni che mettono afuoco le opportunità insite nei cambiamentiindotti. L’approccio tradizionale, che a frontedi un’esigenza specifica mette in atto unasoluzione funzionale esclusivamentededicata, è ormai tramontato. I maggioriesperti sostengono da tempo che non è piùpossibile interpretare l’IT bancario come unpuzzle di applicazioni più o meno integrateche in modalità top-down eseguono

un’attività precisa. Se ogni cambiamentointerno o impresso da fattori esterni sitraduce in patch funzionali, il grado diflessibilità complessivo decade velocementee la gestibilità dell’infrastruttura arriva a unpunto critico di impasse. Quindi, ognicambiamento deve essere inquadrato comeun mutamento integrato e fluido che

coinvolge non solo ciò che si rendenecessario realizzare ma, senza soluzione dicontinuità, tutto ciò che vi sta attorno. Unesempio classico in tal senso è rappresentatoda Basilea 2 e da tutto ciò che vi è correlato.La gestione del credito secondo la nuovanormativa deve assumere una connotazioneglobale nei processi bancari, in cui i dati di

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L’adeguamento del quadro normativo italiano in tema di gestione dellafattura costituisce il driver per la realizzazione di processi integrati difatturazione elettronica. Un’innovazione che permette di raggiungererisparmio di costi per la veicolazione dei dati, condivisione immediatadelle informazioni con controparti sia nazionali sia internazionali,garanzia di sicurezza e riservatezza dei dati, ma anche e soprattutto laconservazione dei dati, riducendo drasticamente i costi di processoall’interno dell’azienda. Sanpaolo, cogliendo le opportunità abilitatedalla normativa e in linea con le esigenze espresse dalle impreseinterpellate nel corso di una indagine condotta dalla banca, ha giàpronta la soluzione: Sanpaolo Fattur@. Sanpaolo Fattur@ è il primosistema integrato di gestione elettronica che, avvalendosi di LinksSanpaolo - il portale di Web banking per le imprese - permette alleaziende clienti di scambiarsi fatture in via telematica, dare alla propriaclientela comunicazioni di dettaglio relative ai pagamenti e dar corso allaarchiviazione documentale e alla conservazione sostitutiva.

La fatturazione elettronicaSanpaolo Fattur@ è un’offerta di nuovi servizi completa, innovativa eadattabile alle esigenze della clientela, con:• Servizi di gestione documentale (per esempio l’invio di fatture elettroniche) di tipo multiformato e personalizzabili in funzione delleesigenze specifiche delle aziende• Invio della fattura personalizzabile per destinatario: posta, e-mail, CBI, portale dedicato ai non clienti Sanpaolo• Riconciliazione tra incassi e pagamenti inviati/ricevuti e le fatture, semplificando le attività amministrative in carico all’azienda• Funzionalità per la gestione delle dispute/eccezioni• Archiviazione documentale e conservazione sostitutiva.

Ma Sanpaolo Fattur@ offre alle aziende clienti molto di più• Accesso a un’infrastruttura tecnologica leader di mercato le cuicomponenti (acquisizione multiformato, conservazione sostitutiva, firmadigitale ecc.) sono date insieme al servizio senza necessità per l’aziendadi aggiornamenti alla sua infrastruttura IT• Elevato il livello di affidabilità e sicurezza dell’infrastruttura,perfettamente in linea con quanto già in uso presso il sistema bancario.

Notevole riduzione dei costi ed efficientamento dei processiSanpaolo Fattur@ permette di risparmiare fino al 90% dei costi sostenuti

per la gestione cartacea della fattura. Ma in sintesi ecco i principali benefici che la fatturazione elettronica offre alle aziende:

Benefici economici• zero costi di carta, buste e bolli; • zero ritardi e disguidi; • zero costi per gestione archivi; • zero costi di distruzione documenti; • zerocosti per data entry manuale; • riduzione dei tempi di ricevimento e lavorazione; • riduzione dei tempi delle contestazioni • elaborazioneautomatica delle informazioni (es. riconciliazione incasso/pagamento).

Benefici organizzativi: disponibilità online delle informazioni da parte di tutte le funzioni aziendali.

Vantaggi logistici: eliminazione degli spazi destinati agli archivi.

Fatturazione Elettronica: Sanpaolo gioca d’anticipo

Emessa nel 2001 la direttiva comunitaria per la fatturazioneelettronica, Direttiva EU 115/2001, definisce un quadro normativo diriferimento per l’utilizzo della fattura elettronica presso tutti gli Statieuropei e prevede importanti semplificazioni amministrative e diordine fiscale.Il Decreto Legislativo 20 febbraio 2004 n. 52 acquisisce la direttivaeuropea identificandone gli elementi caratterizzanti del contestonormativo nazionale. E infine la circolare dell’Agenzia delle Entrate45/05 – 19 ottobre 2005 definisce le modalità di fatturazione e diassolvimento agli obblighi IVA per le fatture in formato elettronico.

L’attuale quadro normativo consente di rispondere alle esigenze delleimprese in un mercato che nell’ultimo trentennio ha assistito a: • aumento significativo nella diffusione delle tecnologiedell’informazione;• aumento delle imprese che utilizzano sistemi ERP (EnterpriseResource Planning);• riduzione delle barriere di ingresso per l’utilizzo di tecnologieevolute (es. firma digitale);• affermazione di linguaggi standard per l’interscambio delleinformazioni e dei documenti (es. XML).

Lo scenario normativo

Alcune ricerche, tra cui una condotta dall’EACT - EuropeanAssociation of Corporate Treasuries - hanno evidenziato che il costosostenuto dalle imprese per la gestione cartacea è troppo alto: ilcosto medio per la gestione manuale varia tra 30 e 50 euro cosìsuddivisi:• 15/22 euro per la gestione documentale• 2/6 euro per la gestione del pagamento• 20/25 euro per la rendicontazione/riconciliazione

Alcune cifre sui costi di gestione manuale

rischio devono essere inseriti in un circuitonuovo, anche al di fuori della meravalutazione del rischio stesso. Uno dei puntidi arrivo è l’integrazione e l’interoperabilitàdelle informazioni, che non si traducesemplicemente nell’integrazione delleapplicazioni. Queste ultime possono essereintegrate con un relativamente semplicelavoro tecnologico; l’integrazione delleinformazioni richiede invece una revisioneorganizzativa. E tutto questo consente alsistema di raggiungere la necessariaflessibilità per affrontare le nuove sfide. Unesempio che traduce in pratica questiconcetti è rappresentato dal caso della BancaPopolare di Bari, descritto in un box, dovel’ottemperamento delle richieste imposte daBasilea 2 è diventato un formidabilepropellente per incrementare l’efficienza e,in ultima analisi, la competitività della banca.Tipicamente, prima della messa in atto dellenorme imposte da Basilea 2, una richiesta dicredito espressa da un cliente, scatenavaall’interno della banca serie di procedure eattività che determinavano, dopo varipassaggi, l’accettazione o il diniego allarichiesta formulata. Basilea 2 aggiunge nuovidettami valutativi e, se questi vengonoaggiunti in termini di attività a quelleprecedenti, il risultato è di appesantire ilsistema, allungare i tempi di risposta e, indefinitiva, perdere competitività. Infatti, ciòche conta è la velocità nel dare risposte enon è più possibile pensare di consumare30/40 giorni per arrivare a un risultato. Inuna situazione di questo tipo è evidente cheil cliente, se trova un soggetto più veloce,cambia strada facilmente. Se l’introduzionedi Basilea 2 avviene con una revisione miratadei processi e un’ottimizzazione degli stessi,la capacità di risposta della banca,l’efficienza, può addirittura migliorarerispetto allo scenario precedente econseguentemente raggiungere un livello dicompetitività superiore. Ma in definitiva ènecessario che tutto l’ambito InformationTechnology sia interpretato come unfondamento di sistema, un corpo flessibileche sappia adattarsi alle esigenze delbusiness. Una sfida non di poco conto.

I costi della multicanalitàL’offerta di prodotti finanziari e la loro

gestione attraverso una molteplicità di canaliè sicuramente un trend affermato chemarcherà un costante sviluppo. La possibilitàdi accedere ai conti bancari ed effettuarequalsiasi operazione via Internet, viatelefono, attraverso i dispositivi mobilioppure mediante altre modalità ancora da

inventare è un obiettivo prioritario sia per lebanche sia per i clienti. Partendo dal remotebanking a salire (trading on-line), vi sononumerosi e sostanziali vantaggi che il mezzodigitale offre. Se i plus per i clienti sonoessenzialmente legati alla flessibilità egestibilità facilitata delle proprie posizioni,

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I recenti miglioramenti delle tecnologiedi Rete e l’esplosione di Internet hannoreso possibile l’accesso a unacomunicazione a basso costo, favorendoun notevole ampliamento delleapplicazioni e ponendo le basi per lacreazione di nuovi canali di fornitura, diprodotti e servizi telematici. Parimentianche le imprese bancarie hannoaumentato i loro investimenti in ICT alloscopo di sviluppare servizi innovativi asupporto delle varie tipologie di clienti:privati, imprese, enti della PubblicaAmministrazione.Tra questi hanno assunto particolareimportanza per il mercato corporate iservizi offerti dalle banche avvalendosidegli standard di Corporate BankingInterbancario - CBI. Il servizio CBI, checiascuna banca declina e personalizzanell’ambito della propria offertacommerciale, permette a ogni impresa diinterfacciarsi con un’unica banca (bancaproponente) per inviare disposizioni diincasso e pagamento e ricevere lerelative rendicontazioni da tutte le altrebanche di cui è cliente (banche passive),consentendo altresì l’ottimizzazione delproprio Cash Management nell’ambitodelle attività di tesoreria. Il servizio CBIha fatto registrare negli ultimi anniun’elevata crescita, portando circa500.000 imprese a divenire utenti delservizio di remote banking presso le oltre630 banche aderenti. Grazie alle analisi svolte in questi ultimitre anni nell’ambito dell’Associazione peril Corporate Banking Interbancario(ACBI), condivise con tutti gli stakeholderdel servizio CBI (istituzioni, enti pubblici,aziende, associazioni di categoria,

Il CBI 2: nuovi servizi a supporto delle imprese software vendor, service provider, ecc.)attraverso il Forum di Consultazione, ilsistema bancario italiano è ormai prontoad affrontare la sfida che gli sviluppi delmercato offrono, attraverso una nuovaofferta innovativa di servizi di CorporateBanking: il CBI 2. Già a partire danovembre 2006 le principali bancheitaliane saranno in grado di aggiungerenella propria offerta competitiva i nuoviservizi standardizzati CBI a elevato valoreaggiunto resi possibili grazie al passaggioda quella attuale alla nuova architetturaCBI, basata su standard XML, chepermetterà di soddisfare le esigenze diriconciliazione, tracking/tracing, sicurezza(firma digitale), velocità, latenza zero,compatibilità e flessibilità attraverso ilcolloquio diretto tra i diversi soggettiappartenenti alla comunità CBI, in un’ottica end-to-end.I nuovi servizi riguarderanno area incassi,pagamenti, gestione documentale einformativa.Essi consentiranno una gestioneintegrata, con relativa riconciliazione, trail ciclo di fatturazione (Supply Chain),quello dei pagamenti (Financial ValueChain) e, più in generale, quellofinanziario.

Associazione per il Corporate Banking InterbancarioSede Legale: Piazza del Gesù, 49 - 00186 RomaUffici: Via delle Botteghe Oscure, 46 - 00186 Romatel. 06/6767441-459 - fax 06/6767688www.acbi.ite-mail: [email protected]

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Nel Bollettino di Vigilanza n.7 delluglio 2004, la Banca d’Italia recepiscela visione “sistemica” che devesottendere a qualsiasi progettorelativo alla tutela della continuitàoperativa in un’organizzazione. Lacontinuità operativa del business vienedefinita come l’insieme di “tutte leiniziative volte a ridurre a un livelloritenuto accettabile i danniconseguenti a incidenti e catastrofi checolpiscono direttamente oindirettamente un’azienda”. Èevidente che ciò significa valutare tuttii fattori che presentano aspetti di

criticità nel garantire il funzionamentodei diversi processi aziendali:tecnologie dell’informazione e delletelecomunicazioni, infrastrutturefisiche, spazi di lavoro, qualità econtinuità dell’energia elettrica,Risorse Umane e relativi ruoli eresponsabilità. Questo si deve quinditradurre nella realizzazione di unpiano di continuità operativa globaleche formalizzi i principi, fissi gliobiettivi e descriva le procedure per lagestione della continuità operativa deiprincipali processi critici dell’impresa.Questi passaggi riguardano, senzaeccezione, tutte le tipologie di istitutidi credito. La pervasività dei flussiinformatici nell’attività operativa

Emerson Network Power ridefinisce la Business Critical Continuity per il settore bancario

rende estremamente onerosa unadiscontinuità nel servizio informatico.Anello fondamentale della “catenadella Business Continuity” sono leinfrastrutture fisiche che proteggono ecreano le condizioni ambientali e dialimentazione affinché leapparecchiature informatiche possanofunzionare in sicurezza. In primaistanza i gruppi di continuità (o UPS)che garantiscono la qualità e lacontinuità di alimentazione elettrica ei sistemi di condizionamento diprecisione (Precision Cooling) chegarantiscono l’asportazione del calore

generato dalleapparecchiatureinformatiche emantengono lecondizioni ditemperatura e umiditàideali per il lorofunzionamento. In questiultimi anni i Data Centerdelle banche hannoconosciuto drasticheevoluzioni che ne hannoridisegnato learchitetture. Alla base di

questi sviluppi, l’esponenziale crescitadelle capacità elaborative deimicroprocessori e la tendenza semprepiù marcata di concentrazione didensità di calcolo delleapparecchiature di ultima generazionecome, per esempio, i blade server inconfigurazione rack. È evidente cheuna tale rivoluzione nei Data Center,apre una serie di criticità nuove. Laprima e più rilevante di queste è lanecessità di dissipare efficacemente ilcalore addizionale generato dallaconcentrazione di server ad altadensità. “I sistemi di coolingtradizionali, tipicamente dellesoluzioni con mandata d’aria sottopavimento, possono raggiungere unacapacità di smaltimento di circa 3 kW

per metro quadrato, una potenza piùche sufficiente per le apparecchiatureIT di vecchia generazione.L’incremento di calore per metroquadrato generato dall’inserimento dinuovi apparati in un rack è però di unordine di grandezza superiore. Èevidente che le tecnologie tradizionalinon siano più sufficienti”, spiegaGiordano Albertazzi,Amministratore Delegato diEmerson Network Power Italia. Sipensi, infatti, che se oggi i Data Center“tradizionali” hanno un carico termicodi 1-2kW per metro quadrato, un rackcomposto da 6 blade server puòarrivare a generare un carico termicodi 24 kW in 0,7 metri quadrati.Dissipare tale calore, e farlo in modoefficiente diviene, dunque, un aspettochiave per permettere la transizionetecnologica dell’infrastruttura IT e perassicurare una piena Business CriticalContinuity alle organizzazioni delsettore bancario e finanziario. LiebertX-treme è la risposta concreta cheEmerson Network Power fornisce a chideve gestire questo esponenzialeincremento di calore in un DataCenter.Questa piattaforma di soluzioni eservizi è stata realizzata basandosi sulconcetto di Adaptive Cooling & PowerArchitecture, ovvero l’uso di un’estesagamma di soluzioni dicondizionamento e alimentazione perfar fronte a tutte le esigenze diraffreddamento di una modernainfrastruttura. “L’ampia gamma diservizi offerti, unitamente alla nostraesperienza e alla capillare presenza sulterritorio italiano - precisa Albertazzi -ci consente di definire in maniera piùaccurata, insieme ai nostri clienti, lasoluzione di supporto tecnico che piùsi adatta alle loro esigenze, al fine digarantire la continuità delleprestazioni nel tempo”.

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D o s s i e rDossier

Olivetti costruisce dispositivi per il settorebancario da oltre 30 anni e vanta unaposizione di leadership mondiale nelsettore della stampanti per applicazionidi front office con oltre 1,5 milioni diinstallazioni. In Cina, Olivetti detienel’80% del mercato. La gamma prodotti èarticolata in diverse tipologie, qualilettori e scanner di assegni, sistemi diaffrancatura, stampanti di sportello,stampanti specializzate e altro. Lagrande quota di mercato delle stampantida sportello rappresenta uno deicapisaldi dell’azienda di Ivrea, comespiega Anna Duce, Responsabile

Olivetti studia la filiale del futuro

Marketing Business di Olivetti: “ilnostro grande marketshare nellestampanti da sportello ci consente di fareleva su questi apparati per sviluppareuna serie di miglioramenti funzionali:prestazioni ottimizzate, funzionalitàevolute di scansione. Inoltre, vogliamoaggiungere a questi dispositivi altriapparati di sportello dedicati altrattamento dell’immagine come i lettoridi assegni”. Per quanto riguarda questidispositivi, l’offerta Olivetti è incentratasulla famiglia “Immagina” articolata intre differenti modelli (Simple, Extended eAdvanced Graphic Printing). Il modello diingresso prevede la lettura a singolodocumento; il modello intermedioExtended è disponibile in tre varianti condifferenti velocità di scansione edimensioni del feeder; il modello dipunta AGP offre la stampa ink-jet di dueo quattro linee di validazione. Lastrategia di Olivetti per il settorebancario nel medio termine è quella diunire alla fornitura di apparati l’offertadi servizi quali l’installazione e lamanutenzione degli apparati ma,soprattutto, servizi applicativi che

possanosupportare lagestionedocumentale.Un altro ambitomoltoimportante perOlivettiriguarda tutto ciò che concerne i sistemiself service della banca. “Uno dei trendche le banche stanno evidenziando èquello della riorganizzazione dei processicon una ricaduta anche sull’interazionecon la clientela. Olivetti punta adiventare un partner di riferimento dellebanche per costruire la filiale del futuro.Anche se lo sportello bancario continueràa esistere nella forma attuale, siattueranno importanti evoluzioni perarrivare a offrire ai clienti procedure self-service. Per questo - conclude Duce -abbiamo introdotto sul mercato dellestazioni multimediali, che chiamiamoservice point, con le quali è possibileeffettuare operazioni di sportello comequelle realizzabili via Internet e inaggiunta si ha la possibilità di stampare eottenere funzionalità superiori”.

per il settore bancario questo significasostanzialmente comprimere i costi. In altreparole, un cliente ad alta cultura informaticain banca non ci va quasi mai, e questosignifica ridurre i costi di gestione. Tuttavia,questa conclusione è da soppesare conattenzione, in quanto la virtualizzazionedello sportello bancario presenta dei costinon trascurabili dal punto di vista siadell’investimento, sia del mantenimento.Sembra paradossale ma i canali digitali sonopiù deboli delle relazioni personali; aggirarei controlli di sportello intessuti attraverso leprocedure attuate dal personale è molto piùdifficile che ideare e mettere in atto truffe eraggiri per via telematica. L’anello debolenon è tanto l’IT , quanto i suoi utenti. Bastipensare ai fenomeni di phishing dove èproprio l’utente a consegnare i propri dati aimalintenzionati. La sicurezza e la gestione

delle frodi diventano quindi elementi criticiche richiedono un approccio profondo daparte delle banche. L’esperienza in questoambito da parte di importanti player dellaconsulenza bancaria esprime esattamentequesto concetto, come spiega DiegoRampoldi, Partner dell'area Financial ServicesAccenture: “nella gestione delle frodi mancaancora la cultura di un approccio coerentetra tecnologica e processi; tuttavia le nuovetendenze organizzative vengono in aiuto. Una tipica problematica di gestione dellefrodi legata alla sicurezza informatica èquella dell’impersonificazione dell’utenteattraverso il furto dell’identità digitale. Letecniche di hacking si sono fatte piùsofisticate, facendo leva su quello checontinua a essere il punto più debole dellacatena: l’utente stesso. Le tecniche di socialengineering come il phishing costituiscono

una delle armi più subdole a disposizione delpotenziale truffatore: si tratta per esempiodi mail ben costruite che fanno credere alcliente di dover svolgere una qualsiasi azionesul sito dell’istituto finanziario, cheovviamente richiede l’inserimento delleproprie credenziali. In realtà si viene dirottatisu un sito fasullo, dove queste informazionivengono catturate per poi essere utilizzate inmodo fraudolento. Le istituzioni finanziarieitaliane stanno rispondendo a questo tipo diminaccia sostanzialmente con l’arma dellastrong authentication, che prevedetipicamente l’uso di un “token” in grado digenerare una password temporanea nonriutilizzabile (one time password). Lecontromisure possono essere in realtàmolteplici, includendo per esempio soluzionitrasparenti all’utente come quelle di“behaviour anomaly detection”

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Al fine di dar vita a un Gruppo leader inItalia e in Europa, SIA (SocietàInterbancaria per l’Automazione) e SSB(Società per i Servizi Bancari) hannoannunciato la fusione. Il nuovo soggettosi posiziona ai primi posti per ilprocessing delle carte di credito e didebito, dei sistemi di pagamento e dellesoluzioni per i capital market. Molteplicie importanti gli obiettivi chel’operazione si prefigge di raggiungeregrazie al nuovo Gruppo, quali lapossibilità di completare la gamma diofferta di prodotti e servizi per ilprocessing delle carte; lo sviluppo diun’offerta nei pagamenti europei e nelclearing, nei sistemi di accesso, nellesoluzioni di Corporate Banking

SIA e SSB si fondonointerbancario, negli applicativi per lebanche e nei servizi di rete; la possibilitàdi assicurare servizi alle società dimercato e focalizzare l’offerta sullesoluzioni per gli intermediari finanziarinell’ambito della sorveglianza, backoffice titoli, informativa mercati econnettività. Il tutto accompagnato damaggiori possibilità di crescita e piùefficaci economie di scala. Il nuovoGruppo eredita l’esperienza di SSB e SIAe potrà rispondere più efficacemente allesfide future come, per esempio, latrasformazione dettata dalle normativeeuropee tra le quali la SEPA (Single EuroPayment Area) al fine di posizionarsicome primario provider tecnologico dipiattaforme di clearing dei pagamenti.

(identificazione delle anomaliecomportamentali) o di “mutualauthentication” (mutua autenticazione).La “behaviour anomaly detection” comportala verifica di una serie di caratteristiche(pattern) tipicamente legate all’utente(comportamenti correlati all’operatività odevice fingerprinting. Viene definito un tassodi anomalia tollerabile, superato il quale sipreferisce attivare un meccanismo diautenticazione fuori linea, il cosiddetto OBA:Out of Bound Authentication), per esempioinviando all’utente al momento opportunouna password via SMS direttamente sul suocellulare.La “mutual authentication” può inveceessere realizzata prevedendo la scelta diun’immagine da parte del cliente durante lafase di registrazione, immagine che viene poipresentata dal sito al momento dell’accesso.Pertanto, se il cliente non ritrova questaimmagine, capisce immediatamente diessersi collegato a un sito fasullo. Ma lagestione delle frodi presenta anche altrifronti sui quali l’IT può intervenire consuccesso. Un esempio è quello dei sistemi diFraud Detection (Rilevamento Frodi), cheapplicano a questo tema i principi e iprodotti di Business Intelligence”. Davanti aquesto scenario occorrono parametri miratiper misurare il valore della sicurezza esoprattutto un’evoluzione organizzativa.Prosegue Rampoldi: “l’approccioorganizzativo alla sicurezza è in forteevoluzione e il trend è di spostare questa

responsabilità al di fuori dell’area IT, sullabase del principio della segregation of duty(suddivisione delle responsabilità). Così sivengono a creare professionalitàappositamente dedicate quali il CISO (ChiefInformation Security Officer), figura cherisponde al CSO (Chief Security Officer) cheaccentra su di sé le responsabilità di sicurezzainformatica (logica), sicurezza fisica eBusiness Continuity. A sua volta questa figurapuò riportare al CEO (Chief Executive Officer)

o al CRO (Chief Risk Officer), che detiene laresponsabilità di gestione dei rischi aziendali.La tendenza a una gestione integrata trasicurezza informatica (logica) e fisica siriscontra ormai anche nei device, ove lostesso dispositivo è utilizzato per accedere aun locale fisico o a una transazioneinformatica (come la multi-technology smartcard)”. Allo stesso tempo si rendononecessari nuovi parametri che possanomisurare la sicurezza e che rendano tangibilel’operato delle politiche messe in attodall’organizzazione precedentementedescritta. Tuttavia emergono criticità neldefinire i budget relativamente a questoambito applicativo, come spiega ancoraRampoldi: “la difficoltà che i CISO (o i CSO)incontrano nell’ottenere la giusta attenzionee il corretto livello di budget è da imputarealla difficoltà di misurare quantitativamentei benefici della sicurezza, benefici chetipicamente sono associabili a mancati costi.Si tratta dei costi causati degli impatti di undisastro o di un attacco informatico inassenza di contromisure, ma anche di grandio piccole e numerose frodi. La percezione delvalore della sicurezza da parte del businesspuò essere quindi facilitata attraverso la suamisurazione. Il corretto approccio ègiustificare le richieste di budget o gli

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Il Laboratorio Tivoli di Roma è la piùgrande struttura italiana di IBM dedicataallo sviluppo di software avanzati per lagestione dei sistemi informativi. Si trattadi un centro di eccellenza composto dioltre 500 professionisti di vario tipo. Ilsoftware Tivoli è progettato perautomatizzare le attività di SystemManagement con particolare attenzioneagli ambienti on-demand. Rispetto almondo bancario, il Laboratorio Tivoli diRoma ha come missione principale losviluppo di tecnologie dedicate alle areedi Configuration Management,monitoraggio dei sistemi, WorkloadManagement e Service Management.Recentemente il Laboratorio Tivoli ha

annunciato Dynamic Workload Broker,un software particolarmente avanzato emirato per il settore bancario, come hadichiarato Giovanni Lanfranchi,Direttore del LaboratorioTivoli:“Tivoli Dynamic Workload brocker 1.1,annunciato a fine settembre, rientranella categoria del WorkloadManagement, l’ottimizzazione dei carichidi lavoro delle varie attività all’internodei processi bancari. Si tratta di unsoftware estremamente importante inquanto la gestione del carico di lavoro ècentrale per il funzionamento dellabanca. Per noi si tratta di una grandeinnovazione che traduce dinamicamenteciò che precedentemente era gestito

Ricerca e innovazione: la vocazione di IBMstaticamente. In sintesi, il nostrosoftware permette di consideraretutto il sistema informativobancario in forma virtualizzata edi sfruttarne le capacità e lapotenza di calcolo in una logica digrid computing”. La tecnologia diIBM traduce in pratica i concetti diDinamic IT, un paradigma cheinterpreta l’infrastruttura e isistemi non come un insieme dimacchine deputate a varieapplicazioni, ma come un unicumin grado di rispondere sempre al meglioa qualsiasi processo o compito sianecessario eseguire. Un esempio può farcomprendere la portata dell’innovazione

di IBM, continuaLanfranchi:“consideriamo unatipica attività dellabanca, per esempio,l’aggiornamento ditutti i conti correnti.È un processo checoinvolge diverserisorse e scatena altriprocessi correlati.Tradizionalmente,per ogni compito èassegnata unarisorsa, un server, unsoftware o altro che

è evocato in funzione dellapianificazione. Tuttavia se una di questerisorse per un qualsiasi motivo non fossedisponibile, il processo o una parte diesso di blocca. Con Tivoli DynamicWorkload brocker 1.1 tutto questo èscongiurato. L’innovazione introdotta ènel far evolvere l’associazione diworkload statico in qualcosa di dinamico.Esaminando in modo intelligente iprocessi da svolgere, il nostro softwarealloca le varie mansioni a pezzid'infrastruttura e sistema più adatti arenderne lo svolgimento efficiente. Inquesto modo si ottengono diversi esostanziali miglioramenti nelleperformance. In prima istanza si

utilizzano in modo ottimizzato tutte lerisorse hardware e software di cui labanca dispone. Poi si raggiunge un gradodi affidabilità elevatissimo in quanto èpossibile escludere in modo automatico etrasparente ciò che non funziona o èsovraccarico a favore delle migliorerisorsa disponibile in quel momento”. Ma non solo. La flessibilità è oggi unarichiesta di sistema imprescindibile esempre più spesso le infrastruttureinformatiche e i sistemi subisconovariazioni di composizione, diapplicazione e di allocazione. Anche inquesto ambito, il software IBM si ponecome una soluzione particolarmentemirata, conclude Lanfranchi: “uno deigrandissimi vantaggi è che in funzionedel cambiamento dell’infrastruttura,Tivoli Dynamic Workload brocker 1.1automaticamente e autonomamente negestisce le risorse. Attraverso sofisticatefunzioni di automatic discovery,inserendo un nuovo server,automaticamente se ne ottiene lamappatura con conseguente utilizzoottimizzato. A tutto questo si aggiungeun'importante funzione qualel’automatic provisioning che consente dipredisporre un server selezionandolo daun pool di macchine disponibili, diconfigurarlo, installarlo nelle applicazioninecessarie e metterlo in produzione persvolgere operazioni e processi necessari”.Un sistema in grado di reagire agli eventie svolgere sempre i processiprogrammati.

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“Negli ultimi anni le istituzionibancarie hanno vissuto unatrasformazione veloce e significativa,che le ha portate a effettuareinvestimenti anche importanti intecnologia - commenta VaristoPreti, Vice Direttore Generale diCedacri -. Se da un lato è stata laforte spinta competitiva a richiedereuna sempre maggiore automazionedei sistemi bancari, dall’altro latomolto hanno influito le richieste diBankitalia a rendere indispensabilel’implementazione di strumentitecnologici più idonei per affrontare icambiamenti in atto. Di fatto, lacombinazione di questi fattori ha resosempre più cruciale il ruolo dellatecnologia nella banca-azienda e, diconseguenza, anche la selezione delfornitore più adeguato è diventatauna scelta di importanza strategica, ingrado di creare valore aggiunto”.Quello che gli istituti di creditocercano oggi, quindi, è un partnertecnologico che li sappia supportarenella realizzazione di progettirispondenti a necessità ben definite,studiati e personalizzati sulla base dispecifiche esigenze e perfettamenteallineati alle nuove normativeeuropee.Consapevole di questa necessità,Cedacri, società leader in Italia neiservizi di outsourcing informatico peril mondo bancario, ha instaurato con iclienti un vero e proprio rapporto dipartnership. Questo con l’obiettivo digarantire la disponibilità non solo dieccellenti soluzioni sempretecnologicamente all’avanguardia, maanche di uno staff di tecnici ed espertialtamente specializzati, in grado disvolgere un ruolo consulenziale di altolivello a supporto dellariorganizzazione dei processi interni dibanche e istituti finanziari clienti. Unesempio dell’impegno di Cedacri inquesto senso è il supporto fornito allebanche nel delicato processo di

L’outsourcing di Cedacri è anche consulenziale

adeguamento ai dettami imposti daBasilea 2. “Il Sistema Informativo diCedacri - prosegue Preti -, utilizzatoda oltre 65 istituti di credito ecostantemente allineato allenormative di Bankitalia, offre unostrumento per l’analisi del rischio dicredito pienamente integratonell’organizzazione aziendale eadattato alle necessità delle diversetipologie di cliente”. La soluzione perBasilea 2 progettata dall’aziendaemiliana è basata su tre principicardine: revisione dei sistemiinformativi, implementazione dimodelli di valutazione eriorganizzazione strutturale. Grazie aCedacri le istituzioni bancarie sono cosìin grado di effettuare valutazioniqualitative e quantitative del meritocreditizio di qualsiasi tipo di impresacon un’assoluta garanzia di affidabilitàe precisione delle stime dei parametridi rischio, concentrandosi su tre aspettifondamentali: le metodologieutilizzate per le stime dei parametriutili di calcolo dei requisitipatrimoniali; le caratteristiche e lastruttura degli archivi e delle basi datidestinate ad alimentare i modelli e lediverse procedure di gestione deirischi; gli assetti organizzativi e leprocedure che presiedono allagestione dei rischi.

investimenti utilizzando un processo formaledi analisi e gestione del rischio (RiskManagement) supportato con businesscase capaci di valutare gli impattieconomici e finanziari o le economie discala e le sinergie derivanti dall’adozioneo dalla realizzazione di valide soluzioni disicurezza. La conformità (compliance) è ildriver di valutazione più semplice per lasicurezza, ma non è l’unico e neppurequello più completo. Non dimentichiamoche la sicurezza è la capacità di gestire irischi di business e che gli impatti disituazioni di rischio mal gestito possonoessere molto significativi anche in terminidi immagine e di attrattività neiconfronti della clientela”. Il punto di arrivo è considerare lasicurezza informativa come funzionearchitetturale, conclude Rampoldi “aconclusione di questo discorso èopportuno ribadire l’importanza diaffrontare la sicurezza informatica comeuna funzione architetturale, trasversaleall’interno del sistema IT dell’azienda, inanalogia a un sistema di supporto di unorganismo complesso (un parallelismocon il sistema immunitario) e non comeuna scelta soggettiva dei singoli ambiti diprogetto. Si possono citare due possibiliindicazioni in questa direzione. La prima riguarda la presenza di unaserie di funzioni di gestione dellasicurezza ben enucleate all’interno deiprincipali framework architetturali, comequello J2EE (Java) e quello .NET diMicrosoft. La seconda è riferibile allatendenza a spogliare il PC client diqualsiasi funzione applicativa,trasformandolo sostanzialmente in unmezzo di accesso (thin client) afunzionalità comunque centralizzate.Questa scelta, già applicata presso alcuneistituzioni finanziarie a livello europeo,consente non solo una generaleriduzione del TCO (Total Cost ofOwnership) delle workstation distribuite,ma anche un approccio infrastrutturalealla loro sicurezza (non contenendoapplicativi diventano molto difficilmenteattaccabili)”.L’IT quindi, è un elemento necessario, chese correttamente inquadrato diventasufficiente.

l ’ a n a l i s iL’analisi

Creare spazi di lavoro integrati,dove le persone possano trovarequanto serve per lavorare, cono-scere, informarsi e interagire.Questa in sintesi la sfida che emer-ge dalla ricerca 2006dell’Osservatorio Intranet Banchepromosso dalla School ofManagement del Politecnico diMilano e da ABI Lab, Centro diRicerca e Sviluppo delle Tecnologieper la Banca. Benché il raggiungi-mento di questo obiettivo appaiain generale ancora lontano, sonoormai molti i segnali che confer-mano un trend convincente in que-sta direzione. Dal punto di vistatecnologico si assiste infatti a unaprogressiva integrazione in logica

Web di strumenti e applicazioni,con una copertura crescente deiprocessi non solo direzionali e disupporto, ma anche legati ai pro-cessi core commerciali e di opera-tions. Questi ultimi, in particolare,sono supportati in modo semprepiù completo da applicazioni disportello Web, sistemi che costitui-scono per molte banche la verasfida tecnologica di questi anni.Sulla base di un campione di 16Banche italiane, rappresentativo diquasi il 70% del sistema bancariodel nostro Paese, la ricerca 2006 haevidenziato una presenza rilevantedi applicazioni di sportello Webgià attive (9 casi) e una tendenza aimplementarli nel breve periodo (4casi in fase di progettazione).Benché già diffusi e oggetto diattenzione manageriale e notevoliinvestimenti, gli sportelli Web ven-gono ancora progettati e imple-mentati in molti casi in una meralogica di sostituzione tecnologica,soppiantando, o peggio incorpo-rando, le tecnologie legacy, senzaperò di fatto metterne in discussio-ne le logiche fondamentali a livel-lo di funzionalità, processi e utiliz-zo. Si rinuncia così alle molteplicioccasioni di arricchimento e ripen-samento di processi e flussi dicomunicazione che l’introduzionedella tecnologia Web nei processidella banca potrebbe consentire.

Virtualizzazione e convergenza su WebL’altro trend rilevante nella dire-zione di uno spazio di lavoro inte-grato è l’implementazione sulleIntranet di strumenti di collabora-tion, in un’ottica di progressiva vir-tualizzazione e convergenza suWeb del sistema di comunicazionee relazione. Seguendo un percorsoincrementale che parte spesso dal-

Così il Web cambia le banche dall’interno:verso uno spazio di lavoro e comunicazioneintegrato

l’introduzione di semplici strumen-ti asincroni, per poi introdurrestrumenti sempre più sofisticati dinatura anche sincrona, le banchestanno incorporando nelle proprieIntranet sempre maggiori strumen-ti di comunicazione e collaborazio-ne. Spesso, tuttavia, queste inizia-tive avvengono in maniera speri-mentale ed estemporanea, al difuori di un piano consapevole eorganico, con risultati, in terminisia di utilizzo sia di vantaggi perce-piti, non sempre soddisfacenti.L’impatto più significativo si hainvece laddove gli strumenti sonoconsapevolmente rivolti a crearecomunità di professionisti dislocatisul territorio, che trovano in questistrumenti la possibilità di riconnet-tersi al proprio network, ricreandoidentità e possibilità di scambio erelazione che turnover e dispersio-ne geografica rischiano di negare.Un passo avanti verso il raggiungi-mento di uno spazio davvero effi-cace di lavoro e relazione verràfatto quando le banche procede-ranno a un’integrazione vera eprofonda degli ambienti di colla-borazione e comunicazione conquelli operativi e commerciali. Lebarriere sostanziali in questo pro-cesso di integrazione non sembra-no essere tecnologiche, quantopiuttosto di natura politica e orga-nizzativa: il governo dello sviluppoe la gestione delle Intranet e deglisportelli Web, in particolare, sonospesso affidati a unità e responsa-bili diversi, che faticano a mettereinsieme logiche di gestione e svi-luppo tradizionalmente differenti.

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Stefano Mainetti Mariano Corso

School of Management Politecnico di Milanowww.osservatori.net

Il Comune di Pescara, titolare delrelativo mercato ittico, ha deciso diapportare un cambiamento radicaleal sistema di vendita del pesce permigliorare l’economia locale. Nelmercato del pesce di Pescara vengo-no contrattate circa 2.500 tonnellatedi prodotti ittici all’anno. In passato ilsistema d’asta tradizionale era taratosolo per gli operatori del mercatolocale ed escludeva di fatto la possibi-lità di acquistare e prenotare adistanza o di consultare le statistiche

del borsino. Per dare vita al processodi rinnovamento è stato scelto unsistema server Fujitsu SiemensComputers che consente di attuare letransazioni di asta ittica all’ingrosso,direttamente in via telematica.Infoteam, partner tecnologico diFujitsu Siemens Computers, ha invecesviluppato il portale www.e-fish.pescara.it, dove si trova laparte riservata agli utenti per l’acqui-sto online. Attraverso un pratico telecomando, i

compratori possono lanciare l’offerta,bloccando così il prezzo d’asta cheviene indicato su un display elettroni-co al centro della sala.A oggi, l’asta telematica conta circa150 acquirenti, distribuiti tra il merca-to di Pescara e quello di Giulianova,l’altro ente che ha aderito all’iniziati-va. Notevoli i vantaggi ottenuti dal-l’adozione della soluzione integrataFujitsu Siemens Computers: elimina-zione di barriere fisiche e geografi-che per le operazioni d’asta ittica,

maggiore razionalizzazione dellerisorse, completa tracciabilità e totalevisibilità del prodotto. Oggi vienegarantita una maggiore trasparenzanei processi di vendita ed è possibileevitare i “cartelli” che di solito si for-mano nei mercati a carattere locale.L’integrazione dei server di dominioRX 300 e RX 200 con i server di pas-saggio TX 200 S uniti alla consolleSCENIC P320, ha permesso la riduzio-ne dei costi e garantisce una maggio-re affidabilità dell’hardware, assicu-rando così massima stabilità ed eleva-te prestazioni.

Organizzazioni con reti di agentio di vendita importanti, diffusesu un territorio molto vasto: diffi-cile, qualche volta, portare inaula le persone per un corso diformazione; difficile, altre volte,allontanarle dalla loro postazio-ne. Sono casi sempre più fre-quenti nelle aziende che hannoreti ed esigenze di istruzionecomplesse, come è il caso dimolte realtà del settore finanzia-rio.AchieveGlobal, società interna-zionale di consulenza e formazio-ne manageriale, collabora inItalia con alcune delle più impor-tanti realtà del settore bancario eassicurativo e ha introdotto, nellaprogettazione dei propri percorsiformativi, delle soluzioni chevedono il PC quale protagonistadella formazione e comunicazio-

ne aziendale. Ormai sono presen-ti nelle aziende PC multimedialiche, oltre a soddisfare le esigen-ze transazionali, e gestire appli-cazioni Web based, consentonodi fruire di contenuti live(Company Web TV o FinancialWeb TV ) e di ricevere file multi-mediali da fruire “on demand”che possono avere, al propriointerno, anche contenuti formati-vi sia tecnici sia comportamentalianche integrati tra loro. Questamodalità formativa, quando col-legata con la tradizionale forma-zione d’aula, contribuisce aimplementare il modello dell’in-formazione e formazione conti-nua, una scelta strategica per losviluppo delle Risorse Umanesempre più richiesta dalle azien-de. Indipendentemente dal setto-re di appartenenza.

Aste al mercato ittico di Pescara

Per dare vita alprocesso di rinnova-mento è stato sceltoun sistema server checonsente di attuare le transazioni di astaall’ingrosso, diretta-mente in via telematica

““

Il PC come strumentodi formazione e informazione continua

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T e n d e n z eTendenze

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T e n d e n z eTendenze

Internet sta provocando una rivoluzioneche ha dimensioni ancora tutte da sco-prire. La pubblicità, ovviamente, è colpi-ta direttamente dal Web, e colpisce a suavolta il marketing e la comunicazione.L’obiettivo di IAB Italia è quello di contri-buire alla crescita del mercato dell’adver-tising su Internet nel nostro Paese, pro-muovendo una maggiore e più profondaconoscenza delle opportunità e dei mec-canismi del nuovo media. Non è solo unamissione, è un vero e proprio manifestodi intenti. “Sensibilizzare sull'argomentodell'advertising online non è un'opera-zione semplicissima - ha spiegato LaylaPavone, Managing Director IsobarCommunications, Presidente IABItalia e IAB Europa, membro delConsiglio di AmministrazioneAudiweb -. L'attività di divulgazione eformazione è estremamente importanteper noi, ma ci rendiamo conto che ormaiil concetto di pubblicità interattiva è pas-sato, mentre l'investimento su quelli chevengono definiti i nuovi media è tutto

da scoprire”. Infatti, se confron-tiamo gli investimenti suInternet effettuati in altri Paesieuropei, ci rendiamo conto chesiamo ancora alla fase inizialedel mercato. “Quando un’a-zienda pianifica la comunicazio-ne in Inghilterra, per esempio -ha proseguito Pavone -, si tieneimmediatamente conto diInternet e delle varie attività,mentre in Italia tutto questodiventa accessorio. Sono davve-ro poche le aziende che pensa-no a un piano di comunicazio-ne integrato; molto spesso sicreano invece campagne diver-se, che magari condividono lacreatività, ma senza continuitàdel messaggio”. EppureInternet mette a disposizionediversi strumenti che consento-

no di misurare l'efficacia dei messaggi,praticamente in tempo reale: soluzioniche non sono assolutamente paragona-bili con altri media. “Quello che è evi-dente a chi lavora con la pubblicità Webè la possibilità di avere sempre e in ognimomento il polso della situazione, riusci-re a capire qual è il tipo di risposta deiclienti-consumatori - ha proseguitoPavone -, quindi è possibile eventual-mente anche correggere la comunicazio-ne in corso d'opera. Le potenzialità delWeb sono enormi, l'investimento è asso-lutamente praticabile e i ritorni sono cer-

tificati. Pensiamo ad argomenti come l'e-mail marketing o il search, dei quali siè parlato nello IAB Forum appena con-cluso, che sono estremamente interes-santi dal punto di vista marketing peruna vasta serie di aziende. Inoltre, il Webè uno strumento straordinario per riusci-re a definire obiettivi di branding e diprodotto, spesso fondendo i due concet-ti, visto che alla campagna pubblicitariasi possono legare altri aspetti, come gio-chi, mini siti e comunque forme di infor-mazione e intrattenimento ai clienti”.Insomma, il Web è a tutti gli effetti uncanale, che ha la prerogativa di essere incontinua evoluzione. “Oggi parlare diWeb, siti, blog è qualcosa di assoluta-mente naturale - ha concluso Pavone -,ma oggi le frontiere passano anche esoprattutto per i motori di ricerca e per ivideo, nei quali c'è molto da scoprire mache possono offrire eccellenti opportuni-tà, non solo per chi opera nei beni dilargo consumo”. Per un'organizzazionecome IAB, è veramente ardua l'impresadi fare formazione permanente su questitemi in Italia. Altri Paesi europei si stan-no dimostrando molto più ricettivi. Ma èsolo questione di tempo. Incontrare iconsumatori, ormai, è un’esigenza: cellu-lari, Web, giornali, freepress… Seguire ilproprio target è fondamentale per chi facomunicazione, e il Web oggigiorno èimportante. Il cambiamento riguarda lacatena del valore e i processi collegati.Una rivoluzione silenziosa.

Pubblicità interattiva:il cliente è protagonista

Chi è IAB

Fondata nel giugno 1998, IAB Italia, che fa parte del network IAB Europe,raggruppa i più importanti operatori della pubblicità online ed è il charteritaliano dell’Interactive Advertising Bureau, la più importante associazionenel campo della pubblicità su Internet a livello mondiale. IAB è il punto diriferimento del settore per quanto riguarda lo sviluppo e la divulgazione didati e informazioni, la misurazione e la metrica, la definizione e l’applicazio-ne degli standard.

T e n d e n z eTendenze

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Anche l’occhio vuole la sua parte, e ilmantenimento della forma fisica passaanche attraverso l’utilizzo del video.Monticello spa & fit è il nuovo centrobenessere, aperto da pochi mesi aMonticello Brianza in provincia di Lecco,la cui filosofia è orientata a offrire ilmiglior servizio per il relax e la formafisica dei propri clienti. Il progetto èstato realizzato dalla società BluBay conil patrocinio del Comune di MonticelloBrianza, che ha reso possibile la creazio-ne dell’intera struttura. Ogni dettaglioè curato con la massima attenzione econcepito per offrire ai clienti uno stan-dard di altissimo livello e per garantirea ogni socio un’esperienza ogni voltaunica. “In quest’ottica abbiamo decisodi utilizzare la tecnologia più avanzata,per offrire valore aggiunto ai percorsiche gli utenti possono effettuare all’in-terno della struttura, attrezzata con 15Public Display LCD da 40 pollici di NECDisplay Solutions” ha affermatoValentino Tomasoni, Presidente diBluBay.

Dieci di questi schermi sono stati posi-zionati nell’area fitness per permettereagli ospiti che si allenano di intrattenersiguardando i programmi televisivi, men-tre nella zona benessere è stato realizza-to uno spazio chiamato “stanza deisogni”, un ambiente dove morbidi ecomodi materassi ad acqua distendono ilcorpo e favoriscono la circolazione e incui i clienti possono rilassarsi godendo dipaesaggi naturali incontaminati proiet-tati su cinque display da 40 pollici.“Considerati gli standard di utilizzo, eraassolutamente necessario poter usufrui-re di monitor professionali di altissimolivello - ha precisato Tomasoni -.Eravamo in cerca di una soluzione diottima qualità e di grande impatto visi-vo, ma con un giusto prezzo, e NECDisplay Solutions ci è sembrato da subitoun partner ideale”. I public display LCD4010 garantisconoimmagini brillanti con un contrasto ecce-zionale anche in presenza di condizioniluminose molto critiche. L'ottima riprodu-zione di applicazioni audio/video in for-

mato 16:9 è garantita da un tempo dirisposta di soli 16 millisecondi e lamodalità DV Mode (Dynamic VisualMode) di nuova concezione permette diottimizzare la rappresentazione deicolori in modo dinamico, in funzionedel contenuto dell'immagine. Altro fattore chiave nella scelta dei pro-dotti NEC Display Solutions è stato ilconsumo energetico. Considerato l’uti-lizzo costante superiore alle otto ore algiorno, la scelta della tecnologia LCD èrisultata ottimale, in quanto richiedemeno del 50% dell’energia necessariarispetto a un monitor CRT, mentre ilrisparmio energetico e la durata sonosuperiori anche ai display con tecnolo-gia al plasma.L’iter del progetto ha richiesto tempi diimplementazione veramente minimi: indue mesi dal contatto iniziale i PublicDisplay erano già a disposizione delpubblico. “Questo conferma la grandefacilità di montaggio e di utilizzo deinostri monitor - ha specificato GianlucaCodina, Country Manager di NECDisplay Solutions Italia -. L’utilizzo deiPublic Display è in forte crescita e sonoin aumento le aziende consapevoli dellepotenzialità di questi dispositivi percomunicare e coinvolgere il grandepubblico”.

Tecnologia e fitness accoppiata vincente

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T e n d e n z eTendenze

NCR e Pitney Bowes hanno annunciatoil lancio di un nuovo chiosco interatti-vo in grado di pesare, affrancare estampare etichetteper la spedizione, iltutto naturalmentein modalità self-ser-vice. Questa solu-zione si indirizza aservizi postali,negozianti, corrieri espedizionieri ead altre realtàaziendali. “Idue leader dimercato hannoattinto alleproprie rispet-tive risorse,condividendooltre 200 annidi esperienzaper portare ilself-service aun nuovo livel-lo - ha dichia-rato IanSiveyer, VicePresidente,Postal Solutions di PitneyBowes -. Questa soluzione si riveleràparticolarmente utile per le postemondiali. Oltre ai chiari vantaggi per iconsumatori, è in grado di offrire uneccezionale valore aggiunto ai servizipostali e alle aziende”. Pitney Bowesoffre la suite di software mailstreampiù completa al mondo, hardware esoluzioni che consentono alle aziendedi gestire i flussi di posta, documenti epacchi per migliorare la comunicazio-ne. Combinando esperienza e innova-zione, NCR è leader globale nel com-parto delle soluzioni selfservice, degliATM, del self-check-out, dei chioschiinterattivi e in quello dei servizi diself-check-in di alberghi e di aeroporti.

“Le spedizioni self-service offrono agliesercenti e ai servizi postali un canalea basso costo per acquisire nuovi clien-

ti e crearenuoveopportunitàdi guada-gno - haaffermatoMikeWebster,VicePresidentand GeneralManager,NCR Self-Service -. Inquestomondodove sem-pre piùspesso l’u-tente fa dasé, i consu-matoriapprezzano

e scelgono ilself-service per

operazioni di rou-tine, senza dover

affrontare la scomodità di lunghecode”.La soluzione di NCR e Pitney Bowes èstata progettata per garantire una piùampia facilità d’uso e supporta diverselingue, valute e tariffe postali a livellomondiale. Offrendo ai consumatorimaggiore comodità e un più ampioaccesso ai servizi postali e di spedizio-ne, il chiosco garantisce anche alleaziende postali la possibilità di preve-dere il Total Cost of Ownership, aiu-tandole a rispettare gli impegni presinei confronti di un servizio fondamen-tale. Grazie a questa soluzione i consu-matori possono effettuare velocemen-te tutte le operazioni di spedizione,come la pesatura di pacchi o buste,possono selezionare la classe di servi-zio desiderato e stampare i francobollio le etichette per la spedizione.Inoltre, tramite la funzionalità distampa “on demand” di valori bollatiin vari tagli, questo tipo di chiosco eli-mina i costi di stampa, distribuzione,contabilità e distruzione dei valori bol-lati inutilizzati. La tecnologia garanti-sce inoltre che l’affrancatura sia sicurae rintracciabile, assicurando gli introitialle poste.

Praticità ed efficienza con il chiosco per le spedizioni self-service

Pitney Bowes

Gli 86 anni di leadership tecnologica di Pitney Bowes hanno prodotto diverseimportanti innovazioni nel mailstream, contribuendo alla costante presenzadell’azienda nella top list dei detentori di brevetti dell’Intellectual PropertyOwners Association.

NCR CorporationNCR Corporation è tra le principali aziende nello sviluppo di soluzioni realiz-zate per aiutare le imprese a costruire relazioni più solide con i propri clienti.Il data warehouse Teradata, gli sportelli ATM, i sistemi retail e i servizi IT rea-lizzati da NCR sono alla base di soluzioni di Relationship Technology.

T e n d e n z eTendenze

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 35

Verizon è oggi il player nel settoreTelco con i più alti utili ed è presentein ogni parte del mondo. Si rivolge almercato delle aziende medie e grandicon una fortissima vocazione interna-zionale. “Non facciamo concorrenzaalle Telco nazionali - ha commentatoMassimo Peselli, Country Managerper l’Italia di Verizon Business -,perché non ne avremmo le possibilità.Abbiamo una rete proprietaria, pre-sente in 65 Paesi e siamo in grado difornire servizi di comunicazione seam-less e sistemi informativi all'avanguar-dia”. Il punto focale, per aziende diquesto tipo, è riuscire a offrire ai clien-ti una serie di strumenti efficaci e affi-dabili che possano sostenere la crescitadelle aziende stesse. “Ma è sul control-lo dei costi che Verizon riesce ad avereuna marcia in più - ha proseguitoPeselli -, perché l'affidabilità dei siste-mi è per tante multinazionali un fatto-re critico di business. Per questo moti-vo operiamo con successo in segmentiquali Finance o Luxury and Fashion,perchè i nostri sistemi in outsourcingpermettono di avere costi trasparentie soprattutto una misura delle perfor-mance, attraverso il Web. Proprio laRete è per noi uno strumento di con-tatto con i clienti: l'assistenza è viaWeb, la gestione è via Web e anche ilcontrollo dei costi avviene via Web”.Il mercato italiano è poco abituato avedere che cosa accade sulla reteaziendale, ma, proprio nell'interessedelle imprese, inizia a crescere ladomanda di servizi più interattivi. “Ilpassaggio al digitale di molti processirende le reti e le comunicazioni sem-pre più importanti - ha proseguitoPeselli - e la nostra offerta va in que-sta direzione. Usare strumenti sempliciper controllare le varie attività sullarete, piuttosto che il billing in temporeale, sono esigenze sentite per chi ha

delle attività internazionali e vuolerimanere in contatto con tutti.L'industria italiana ha sempre avutoalcune difficoltà con le multinazionali,soprattutto se la paragoniamo ai Paesivicini come la Svizzera, ma sta crescen-do l'interesse verso i nostri servizi,soprattutto per le imprese di fasciamedia, che iniziano a essere ricono-sciute come success story importantianche all'estero. Noi siamo in grado difornire i servizi, ma anche di supporta-re le aziende aiutandole a comprende-re i meccanismi comunicativi, i consu-mi e gli usi, con un'analisi approfondi-ta”. Inoltre, Verizon pone moltissima

attenzione alla flessibilità, fattoreimportante per le aziende che stannoriscuotendo successo. “I nostri clientisono rappresentati da aziende cheoperano in mercati fortemente com-petitivi, in cui la qualità deve essereconiugata con la flessibilità dell'usodei servizi - ha concluso Pesetti -. Glistrumenti tecnologici devono essereavanzati ma affidabili, e l'uso devepoter essere deciso dal cliente. Questaè una caratteristica importante soprat-tutto per chi opera nei Paesi con imaggiori tassi di sviluppo, come Indiao Cina, dove affidabilità e qualità deiservizi sono un fattore chiave”.

Telecomunicazioni: quando diventano un fattore competitivo

Kartogroup SpA, leader nella produ-zione di articoli in carta per uso igieni-co e domestico e proprietaria dei mar-chi Perla e Scala, nell’ultimo decennioha vissuto un’importante crescita chene ha ampliato la dimensione a livellointernazionale, con stabilimenti e sedioperative in Italia, Francia, Spagna,Benelux, Ungheria e Germania. Dallasede di Carraia – Capannori, nel cuoredel distretto cartario di Lucca, vengonoalimentati e controllati tutti i principalisistemi e applicazioni gestionali che

CAAM SGR è una società di gestionedel risparmio che promuove e gesti-sce soluzioni di investimento colletti-vo, di diritto sia italiano sia estero,con accesso a tutti i mercati mondia-li. In occasione della dismissione diuna delle due sedi della società e delconseguente trasferimento in ununico stabile dalle dimensioni piùampie, l’azienda ha avuto l’esigenzadi ricercare un partner tecnico alta-mente affidabile, in grado di realiz-zare le necessarie e delicate opera-zioni di cablaggio della nuova strut-tura. Il progetto prevedeva il cablag-

gio di tutta la rete della nuova sedee il cablaggio di tutto il nuovo CEDdi circa 180 mq, creato ex novo almomento del trasferimento. Dopoun’attenta valutazione delle alterna-tive sul mercato, CAAM SGR ha scel-to Siemon Italia, filiale dell’aziendaleader a livello mondiale nella pro-duzione e nell’innovazione di solu-zioni di cablaggio di rete ad altaqualità e alte prestazioni per l’imple-mentazione di soluzioni di cablaggiostrutturato. Siemon, grazie all’offer-ta di prodotti 10G, si è dimostrata lascelta ideale per un investimento

efficace ed efficiente sia nel breve sianel lungo termine. Il portafoglio disoluzioni Siemon 10Gip a elevateprestazioni fornisce un’assicurazioneper le applicazioni Ethernet a 10Gigabit (10GBASE-T) basata su unmodello di canale worst case di 100metri e 4 connettori. In particolare,la soluzione Siemon 10G 6 UTP uti-lizzata da CAAM SGR fa parte di unafamiglia di soluzioni completa cheinclude il sistema 10G 6 schermato, ilsistema TERA di Categoria 7/Classe Fe il sistema XGLO, in fibra ottica a 50micron ottimizzata per laser.

risiedono su una robustaarchitettura centralizzata.Tutte le sedi Kartogroupsono collegate alla reteEasynet tramite bandalarga (xDSL) o linee dedi-cate e hanno configura-zioni di backup per lelinee e per gli apparati dirouting: ciò consente dioperare con la massimaaffidabilità e le migliori

performance disponibili. Una rete adue livelli che, con un investimentocompetitivo, supporta il traffico voce-dati e opera con il 99,9% di garanzia didisponibilità di sistemi e applicazioni,nel rispetto delle direttive di Basilea 2.Per gli utenti mobili è stato previsto ilcollegamento alla rete VPN IP/MPLSKartogroup, con accesso dial-up inter-nazionale e un servizio ADSL per il per-sonale che opera direttamente sul mer-cato. “Avevamo l’obiettivo di introdur-re una VPN a livello europeo, e allo

stesso tempo l’esigenza di ottimizzare icosti e aumentare l’affidabilità e laqualità dei servizi di rete - spiega GiulioMarsili, Direttore Sistemi informatividel Gruppo - e, al termine di uno stu-dio per la ricerca della migliore soluzio-ne e del partner in grado di installarla,abbiamo scelto la soluzione MPLUSproposta da Easynet, basata sulla tec-nologia IP/MPLS”. Tutta la rete è gesti-ta da Easynet, che fornisce supportocentralizzato 24x7 e strumenti di moni-toraggio e reportistica che offrono aKartogroup un controllo accurato sulfunzionamento di tutte le singole sedi.

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S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&Kartogroup con Easynet gioca la carta dell’innovazione tecnologica

Cablatura per CAAM SGR

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S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

InnovareSu .ICT avevamo già parlato di comenella strategia di Monte dei Paschil’innovazione di processo passasseattraverso strumenti tecnologici flessi-bili, che lasciassero la libertà di utiliz-zare i più svariati strumenti per l’ac-cesso dei dati. Ora, rilanciano, attra-verso un accordo che rappresenta unimpegno per sfruttare nel migliore deimodi gli sviluppi tecnologici. “La filia-le della nostra banca - ha affermatoErnesto Rabizzi, Vice Presidente diMonte dei Paschi di Siena - devepuntare all’eccellenza del servizio e latecnologia è uno strumento estrema-mente utile per raggiungere questo

Monte dei Paschi pensa alla filiale de

scopo. Il nostro piano industriale pre-vede, per il periodo 2007-2009, 150nuovi sportelli e 500mila nuovi clienti,ma intende anche ampliare la nostrapresenza nel campo dell’insurance,della previdenza. Dobbiamo rivisitarela governance per migliorare la rela-zione con la clientela”. Si tratta, quindi, di un accordo di col-laborazione che riguarda i servizi e laconsulenza tecnologica, ma anche unquadro dettagliato degli scenari dibusiness e organizzativi. Per il GruppoMPS gli obiettivi dell’accordo sonoquelli di diminuire il “cost income”spostando parte delle attività sui cana-li a basso costo, e di focalizzare il per-

Per il Gruppo

MPS gli obiettivi del-

l’accordo sono diminui-

re il “cost income” e

focalizzare il personale

sulle attività di

alto valore

“A Roma la presentazione in grande stile dell’accordo tra la

banca più antica e Microsoft. Alla presenza dei massimi esponenti della

banca e di Microsoft, compreso il CEO Steve Ballmer, eccezionalmente in Italia.

S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

el futurosonale delle filiali sulle attività ad altovalore. Contemporaneamente sivogliono aumentare i numeri di bancadiretta, fidelizzando i clienti esistentie acquisendone di nuovi con azionimirate delle filiali e dei canali telema-tici. Si vogliono inoltre proporre alcliente offerte e servizi di terze parti,in uno scenario di azienda estesa.

MulticanalitàLa Filiale del Futuro non è solo unluogo fisico, ma un modo diverso dientrare in contatto con i clienti, sfrut-tando nel migliore dei modi gli stru-menti della multicanalità e l’attivitàdelle persone. Il servizio al cliente nondeve essere ridotto alla sola vendita diun prodotto o alla singola risposta auna sua esigenza, ma deve essere con-cepito come un processo che lo sup-porta nelle sue attività quotidiane.Questo si raggiunge creando uno spa-zio relazionale con il cliente, a suppor-to dei canali operativi sia tradizionalisia telematici. La relazione con il clien-te segue quindi un percorso eteroge-neo sui canali del Gruppo e vienecostruita in base ai comportamenti,alle esigenze e alla soddisfazione deiclienti. Il cliente può instaurare uncontatto con la banca attraverso qual-siasi canale del Gruppo, quali l’ATM ol’Internet Banking, per poi proseguirecon approfondimenti con personalespecializzato del Contact Center, tra-mite strumenti innovativi come la tele-fonia su IP o la videoconferenza. Ilcliente viene accompagnato nel pro-cesso con avvisi e notifiche sui canalida lui indicati, e può percepire lo statodi avanzamento delle proprie opera-zioni o richieste informative. Il servizioviene completato, arricchito e perso-nalizzato con la vendita diretta di pro-dotti e servizi sui canali, aperta anchea prodotti di terzi.

Le persone“Questo di Banca Monte dei Paschi è

un progetto importante per noi - hacommentato Marco Comastri,Amministratore Delegato diMicrosoft Italia - perché possiamomettere a disposizione le nostre cono-scenze, le soluzioni e i prodotti per uncaso concreto di efficienza ed efficaciadi business. Possiamo testare sulcampo le nostre soluzioni per la secu-rity, le smart card per l’identificazionedei clienti nel rispetto della privacy, ilVoIP, le video chiamate e le video con-ferenze. Ma anche gli alert via SMSper ricordare gli appuntamenti aiclienti e tutto quell’insieme di infor-mazioni che permettono di avererisposte immediate consultando perso-nale specializzato in tempo reale. È unesempio concreto della nostra strate-gia “people ready”, ossia volta a valo-rizzare il lavoro delle persone all’inter-no delle imprese”.“Abbiamo una condivisione di visionea medio termine con Monte dei Paschi- ha dichiarato Steve Ballmer, ChiefExecutive Officer di MicrosoftCorporation - perché andiamo insie-me verso l’innovazione, con unapproccio creativo. Forniamo soluzioniper aumentare l’efficienza delle perso-ne, con una fortissima reingegnerizza-zione dei sistemi di contatto con iclienti. Solo in questo modo, il perso-nale delle aziende potrà svilupparenuove idee per dialogare con i clienti.Quindi, la tecnologia è uno strumentodi supporto anche all’elaborazione dinuovi concetti di business, perché svol-ge il ruolo di abilitatore, mentre inpassato era troppo spesso considerataun freno, a causa della scarsa flessibili-tà dei vari applicativi. Oggi parlare diBusiness Intelligence è normale, per-ché i dati sono sempre raggiungibili, equindi si migliora il controllo e si ha lospazio per creare nuove esperienze. Inpratica, la tecnologia permette di rea-lizzare al meglio il business, migliorarei processi. Ma questo è vero solo se sipassa attraverso un ridisegno dei pro-

cessi sulla base delle possibilità diaccesso alle informazioni”.

L’importanza degli standardUn processo di questo tipo diventasignificativo solo se si rispettanodeterminati standard. “Le tecnologiedevono essere in grado di dialogaretra loro, nel senso che la soluzione dimemorizzazione dei dati deve fornire

questi ultimi a tutti coloro che nefanno richiesta - ha proseguitoBallmer -. Questo si realizza solo se siaccettano degli standard di mercatoper fare comunicare le applicazioni traloro, rendendo possibile l’aggregazio-ne e la disaggregazione dei dati atotale discrezione degli utenti.Dobbiamo fornire una nuova esperien-za d’utilizzo degli strumenti informati-vi, perché attraverso quelli che sonoprogrammi standard per il front end,come per esempio Excel, si possanoscoprire nuove opportunità di busi-ness. Allo stesso tempo, il potenzia-mento del back office rende i datiaccessibili in vario modo, con regolecerte per il loro accesso. Innovazionisignificative, sebbene possano appari-re modeste rispetto ad altre. Ma sitratta di innovazioni di processo chesono vitali per le aziende”.

Il servizio al clien-te non deve essereridotto alla sola venditadi un prodotto ma deveessere concepito comeun processo che lo sup-porta nelle sue attivitàquotidiane

““

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S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

Nell'ambito delle sue scelte strate-giche, la CONSOB (CommissioneNazionale per le Società e la Borsa)

ha deciso di continuare a esternaliz-zare parte della gestione dei proprisistemi informativi, affidando taliservizi in Outsourcing a una terzaparte, sia per lo sviluppo sia per lagestione e il supporto agli utenti.L'esigenza di CONSOB era quella diselezionare un partner tecnologico

che potesse affiancarla nel corsodegli anni al fine di supportare lagestione dei servizi IT accelerandol'introduzione di modelli di efficien-za ed efficacia per lo svolgimentodel proprio ruolo istituzionale eoperativo. Lo scopo del contratto èquello di "affidare" una parte deiservizi IT al partner scelto mante-nendo un controllo operativo e tec-nologico delle attività, delle infra-strutture e dei processi IT e garan-tendo ai propri dipendenti i neces-sari strumenti di lavoro con il massi-mo della qualità e nel rispetto deisempre più stringenti vincoli dibilancio.La Gara iniziata a fine maggio, èstata assegnata ufficialmente adAtos Origin scelta quale unico refe-rente per la capacità di garantire,grazie alla completezza dell'offertae alla dimensione nel mercato,tutti i servizi e i livelli di qualitàrichiesti da CONSOB.Il contratto triennale, dal punto divista operativo è suddiviso in:• gestione tecnica parziale delsistema informativo;• fornitura di servizi di assistenzaagli utenti;• fornitura di servizi di sviluppo emanutenzione di software applica-tivo."Siamo stati scelti dalla CONSOBper il migliore progetto tecnico che

garantisce la massima efficienza edefficacia di gestione nonché livellidi sicurezza e riservatezza idoneialle stringenti problematiche delcliente - precisa Marina Neri,Direttore Public Sector e GrandiClienti Atos Origin Italia -. "AtosOrigin è stato riconosciuto qualepartner in grado di fornire suppor-to completo in ambito ICT, dall'a-nalisi dell'esigenza, allo sviluppo egestione delle soluzioni". Il con-tratto triennale rinnovabile avrà unvalore di 9 milioni di Euro.

CONSOB sceglie Atos Origin per la gestione dei servizi IT

Lo scopo del con-

tratto è quello di “affida-

re” una parte dei servizi IT

al partner scelto mante-

nendo un controllo opera-

tivo e tecnologico delle

attività, delle infrastruttu-

re e dei processi IT

“Atos Origin

Atos Origin, uno dei principali ITservice provider a livello interna-zionale, supporta i propri clientinel tradurre gli obiettivi strate-gici in risultati concreti, fornen-do servizi di consulenza, systemsintegration e outsourcing. La società, con ricavi annui supe-riori ai 5.5 miliardi di euro, èpresente in 40 Paesi nel mondocon un organico di oltre 47.000persone.Atos Origin è il WorldwideInformation Technology Partnerdei Giochi Olimpici e ha unabase di clienti internazionali intutti i settori del mercato.

CONSOB

La CONSOB - Commissione Nazionale per le Società e la Borsa è l'autoritàdi controllo del mercato italiano dei prodotti finanziari; obiettivi dellasua attività sono la tutela degli investimenti e l'efficienza, la trasparenzae lo sviluppo del mercato mobiliare. La CONSOB è un'autorità ammini-strativa indipendente, dotata di una particolare autonomia nello svolgi-mento delle sue funzioni.

l ’ a n a l i s iL’analisi

Ormai è palese. Il trend che si era evi-denziato nel corso del 2005 è statoampiamente confermato nei primisette mesi del 2006. I computer porta-tili, in ogni loro forma, sono ormai laparte predominante del mercato deicomputer in Italia.

Oltre 2 milioni di computerIl mercato italiano dei PersonalComputer è un buon mercato, nelsenso che sono stati venduti da ago-sto 2005 a luglio 2006 oltre due milio-ni e mezzo di pezzi. Un dato incorag-giante, soprattutto per la crescitarispetto allo stesso periodo dell’annoprecedente, dove i PC erano di pocosuperiori ai due milioni duecentomila.

Una crescita, quindi, davvero consi-stente, che va oltre un già sostanzioso16%. Ma i freddi dati non dimostranola realtà del mercato: i PC desktopcomunque crescono, anche se dipoco, mentre è letteralmente esplosoil mercato dei notebook, con una cre-

scita superioreal 25%. Tuttobene, se guar-diamo i volu-mi, ma checosa accade avalore? Ottimala crescita deinotebook,superiore al20%, contenu-ta la diminu-zione nel mercato desktop, intorno al-10%. Sono dati davvero incoraggian-ti, perché la caduta dei prezzi dei pro-dotti, che si registra soprattutto nellagrande distribuzione e nella distribu-zione specializzata, viene controbilan-ciata dai prodotti venduti nel canaletradizionale informatico, nel qualeemergono i prodotti di fascia alta e ledifferenze tecnologiche e le innova-zioni.

NovitàIl settore dei Personal Computerrisentirà, nel medio termine, di alcu-ne innovazioni significative. La prima

riguarda l’ingresso sulmercato di processoripiù potenti ma che altempo stesso consu-mano meno e hannominori necessità diessere raffreddati,mentre dall’altro latoMicrosoft lancerà ilnuovo sistema opera-tivo.Questi due aspetti diinnovazione sui pro-

dotti incideranno pesantemente sullevendite dei PC, perché sarà possibileda una parte realizzare form factorinnovativi, e dall’altra avere delleapplicazioni nuove, più moderne.Questi fattori coinvolgono nello stes-so modo il mercato business e il mer-

Il mercato dei PCsegna il sorpassodel portatile suldesktop

cato consumer, sebbene le esigenzedi base siano differenti. Si accentue-ranno, più che altro, le differenze trale linee di prodotto, come avvieneper il mercato dei desktop aziendalie dei desktop casalinghi, sia perdotazione di accessori sia per presta-zioni (processore e scheda video).L’avanzata della multimedialità edelle connessioni in rete always onpermetterà di creare prodotti da col-legare alle TV più piccoli e completi,ma soprattutto silenziosi.

Price sensitiveQuello dei PC è un mercato di sosti-tuzione, e visto che le performancesono sempre meno importanti, entrain gioco il prezzo. Infatti, il mercatodiverrà sempre più price sensitive eper l’industria si verificherà uno sta-bilizzarsi dei prezzi. Il prezzo mediodei PC, infatti, sta rallentando ladiscesa, attestandosi sotto il 10% subase annua per i desktop e sotto il5% per i portatili. Il prezzo mediodei computer da scrivania è scesosotto i 700 euro, mentre quello deinotebook è rimasto sopra i 1.000euro. Parlando di computer, è inte-ressante segnalare che, nel corso delperiodo preso in esame, c’è stata unagrandissima ripresa delle workstatione dei server, con percentuali di cresci-ta sui volumi che sfiorano il 50%,superato in valore.

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Fonte: GfK, 2006

Fonte: GfK, 2006

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S c e n a r i & M e r c a t iScenari Mercati&

Chi deve decidere, in azienda, deveavere a disposizione degli strumenti ilpiù possibile completi e semplici dausare. “In SAS abbiamo deciso di pun-tare su una vera e propria suite di solu-zioni che siano di supporto ai decisoriaziendali, in modo da fare comprende-re loro quanto sta succedendo in azien-

da, diventando così strumento permisurare gli obiettivi in ogni area dibusiness” ha dichiarato ChristophSporleder, Director SolutionDevelopment di SAS Europe,Middle East & Africa. Il PerfomanceManagement è diventato un argomen-to centrale per SAS, e sulla piattaformatecnologica SAS 9 sono nate tutta unaserie di funzionalità in numerose areeverticali, tanto da coprire praticamenteogni singola attività. “Noi abbiamointrapreso una strada importante alivello strategico - ha proseguitoSporleder - in modo da riuscire a offrirestrumenti flessibili ma al tempo stessoestremamente specializzati. Il concettoè quello di realizzare soluzioni verticaliper i vari ambiti, come Financial,Human Resources e via di seguito, chesi basino su standard già presenti sulmercato. Quando oggi ci rechiamo inun’azienda, non possiamo pretenderedi essere i soli fornitori di prodotti

informatici, quindi abbiamo realizzatosoluzioni aperte ai più importanti stan-dard di mercato, focalizzandoci suirisultati di efficacia ed efficienza per iclienti”. Un esempio concreto è SASFinancial management, una soluzioneon demand che permette agli utenti diestrarre le informazioni in tempo realee consente, per esempio, a chi è addet-to alla preparazione dei budget, divelocizzare la fase di data entry e aimanager di validare i dati più veloce-mente. Una soluzione che si adattaperfettamente al sistema ERP. “IlPerformance Management deve rico-prire un ruolo centrale in azienda - haproseguito Sporleder -, perché tutte leattività svolte e tutte le informazioniche se ne ricavano devono concorrere asupportare le decisioni in modo detta-gliato. Non è solo una questione finan-ziaria, piuttosto che produttiva o distri-butiva, ma si tratta di avere a disposi-zione strumenti che sempli-fichino la pianificazioneaziendale e le attività ope-razionali con la strategiacorporate”. Il processo diSAS, quindi, si basa su infor-mazioni che risiedono sudiversi server appositamentepreparati. “Il nostro concet-to di base, che poi fa partedella strategia di SAS - hacontinuato Sporleder - è uti-lizzare e condividere il piùpossibile dati già manipolatie resi omogenei. Questo è,per noi, un elemento fonda-mentale, e riguarda quelloche definiamo “condivisionedi metadati”. Solo in questomodo è possibile riuscire aottenere il massimo delleprestazioni dalle soluzioni esoprattutto una grandissimaaffidabilità dei risultati, per-

ché riusciamo a integrare nel miglioredei modi le soluzioni di fornitori diver-si. Questo genere di operazioni, solita-mente, comporta una spesa enorme intermini di tempi e risorse, mentre noisiamo in grado di fare in modo cheogni attività compiuta in azienda siautile a supportare il PerformanceManagement, al di là dei soli aspettifinanziari”. Il mercato ha accolto moltobene questo tipo di approccio, certa-mente non invasivo, ma soprattuttol'investimento non è ingente e si adat-ta perfettamente agli investimenti giàcompiuti dalle aziende. “Forniamostrumenti innovativi - ha conclusoSporleder - che si basano sulle attivitàinformatiche già presenti in azienda.Permettiamo quindi di preservare gliinvestimenti e il know how acquisito,ma al tempo stesso possiamo proporresoluzioni di estrema utilità per il sup-porto alle decisioni”.

Performance Management al centro dei processi aziendali

Una soluzione che

permette agli utenti di

estrarre le informazioni

in tempo reale e

consente di velocizzare

la fase di data entry e di

validare i dati

“ “

l ’ a n a l i s iL’analisi

La maturità degli utenti e la ricono-sciuta necessità di migliorare l'efficien-za dei processi hanno sostenuto inquesti anni la crescita del mercatodelle applicazioni di Document-Content Management, che ha fattosegnare tassi di sviluppo superioririspetto alla media del settore IT.Ovviamente, anche all'interno del seg-mento Document-Content la crescita siè manifestata in misura diversa,mostrando andamenti più o menocostanti ma sempre sostenuti. Aree giunte negli anni scorsi allamaturità, per esempio la gestionedocumentale, sono state rivitalizzanteda novità di tipo tecnologico (nuovistandard, linguaggi, sistemi di work-flow, firma digitale, integrazione consistemi di office automation ecc.) e

normativo (dalla legalizzazione deldocumento informatico al riconosci-mento della validità del formato PDFper la firma digitale). Questo ha per-messo di rilanciare il segmento GED(gestione elettronica documentale),affiancandolo alle aree più nuove delContent Management: Web Content,Record Management, Digital Content. La domanda per questo tipo di appli-cazioni è andata aumentando mano amano che le imprese hanno percepitol'opportunità di gestire i pro-cessi documentali secondo unalogica più moderna, rispon-dente ai nuovi requisiti di busi-ness e normativi. A livellomondiale le stime IDC preve-dono una crescita del mercatoa un tasso di poco superiore al13% annuo tra il 2005 e il2010 (tasso medio annuo nelperiodo considerato).Ma quali sono le tendenze perquesto mercato? In manieraun po’ bizzarra si potrebbeaffermare che l'obiettivo è"strutturare" l'informazione"non strutturata". Il gioco di parolerichiama tuttavia all'attenzione lanecessità di ricondurre la gestione didocumenti e contenuti a quello che èil loro ciclo di vita. In questo senso, leproblematiche dell'archiviazione elet-tronica sostitutiva, della firma digitale,della sicurezza (Secure ContentManagement), dello storage sono tra ipiù attuali e alimentano il dinamismodi questo segmento. Tra le tendenze non bisogna trascuraredue ulteriori fronti: il primo concerne ilbisogno di ottimizzare il patrimonioinformativo esistente, i cicli di produ-zione e la modifica di contenuti, cherichiedono agli utenti una dose ditempo non trascurabile della propriagiornata, determinando impatti nega-tivi sui costi interni. Punti unici diaccesso, strumenti di ricerca più avan-zati (per esempio, grazie alla nuova

Prospettive per le tecnologie e il mercatodel ContentManagement

generazione di motori semantici), tec-nologie di visualizzazione dei contenu-ti sono tra i principali tools a supportodi questa esigenza. Il secondo tema ha a che fare con lanuova fase del Web (cosiddetta 2.0)che introduce meccanismi bidirezionalidi interazione tra la rete e gli utenti,aprendo così la strada per una nuovaera di Internet. Stiamo parlando peresempio dei modelli di gestione piùdemocratica del Web Content (dai

blog privati ai Corporate Blog, dal casoWikipedia fino alla nuova frontieradello Storage di informazioni digitalisul Web). La Rete inizia ad assumere un ruolopiù centrale per gli utenti e i nuovi"stili" possono aprire nuove opportu-nità di business.

Di tutto questo si parlerà nel corso del-l'evento IDC "Content & DocumentManagement Conference 2007", cheavrà luogo a Roma presso l'Hotel VillaPamphili il 30 Gennaio p.v. e a Milanopresso l'Hotel Executive il 15 Febbraiop.v. Per informazioni sul programma eper l'iscrizione al convegno IDC, visita-re il sito Internet:http://www.idc.com/italy, oppure contattare la segreteria al numero 02 28457 352 o all'indirizzo e-mail:[email protected].

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Fabio RizzottoIT Research ManagerIDC Italia

Previsioni di crescita del mercato delle Applicazioni di

Content Management (miliardi di dollari)

Fonte: IDC, 2006

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 45

S i c u r e z z aSicurezza

Nel corso di un evento avvenuto aMilano e promosso da Sophos, si èpotuto fare il punto della situazionedella sicurezza in Italia. È stato possibi-le mettere a confronto molte persona-lità di spicco e aziende che operano nelsettore. Vito Divincenzo, Sales andMarketing Director di SophosItalia, per esempio, ha puntualizzatocome oggi ogni reato abbia una com-ponente che coinvolge la tecnologia, ecome quindi la sicurezza sia un proble-ma fondamentale. “La dimostrazioneci viene da recenti episodi molto evi-denziati anche dai media - ha dichiara-to Divincenzo -. Dalle intercettazioniillegali svolte da alcune persone all’in-terno della divisione Sicurezza diTelecom all’episodio del pedofilo cheda mesi tiene in scacco anche i più abiliinformatici dell’FBI, la maggior partedegli atti criminosi ci dimostra che lacomponente tecnologica sta acquisen-do un peso sempre maggiore. Per contrastare questo fenomeno inlarghissima diffusione è cruciale impe-gnarsi nella diffusione di una reale cul-tura della sicurezza. Dal nostro canto,siamo diventati recentemente editori

“La sicurezza di reti, sistemi e informazioni è una sfida sempre più complessa - ha dichiarato a margine del convegnomilanese Enrico Campagna, Marketing Manager di I.NET -. Un dato significativo è che oggi oltre il 25% del fatturato diI.NET deriva dalla sicurezza, in risposta al crescente numero di criticità italiane. Parlo di soluzioni per la protezione a livel-lo globale: delle infrastrutture, dei dati e dei datacenter. La domanda crescente riguarda la sicurezza della gestione ope-rativa, ovvero la continuità operativa dei processi aziendali. Le aziende stanno diventando consapevoli del cambiamentodi modi e tempi degli attacchi informatici. Servono regole, governance della sicurezza, perché il pericolo può provenirenon solo dall’esterno, ma sempre più spesso nasce all’interno delle organizzazioni. Inoltre, anche il perimetro di controllosi è notevolmente allargato, per la flessibilità con cui vengono usate le tecnologie che subiscono continui cambiamenti distato passando da business a consumer e viceversa. Per esempio posso usare il laptop aziendale per altre funzioni, comeper scaricare video, oppure posso collegarmi da un Internet Café, via smart phone, o usare pen USB. I confini PolicyEnforcement sono talmente estesi che diventano ingovernabili, ecco perché è sempre più fondamentale la cultura dellasicurezza”.

di Secured, un giornale che si proponedi contribuire in questo senso. I conte-nuti editoriali sono forniti da unComitato Scientifico formato da perso-nalità di spicco del mondo della sicu-rezza informatica provenienti dalmondo dell’impresa, della PA, dell’ana-lisi, del giornalismo”.Gigi Tagliapietra, Presidente Clusit,Associazione italiana per la sicurezzainformatica, ha invece enfatizzato unconcetto importante. “Siamo semprecollegati in Rete - ha affermatoTagliapietra -, e anche quando spe-gniamo il nostro PC, per esempio, labanca continua a effettuare operazioniper nostro conto; ecco perché diventafondamentale tutelarsi.Continuamente. Lo scenario dellacybercriminalità sta cambiando giornodopo giorno. Non esiste più l’hackersolitario spinto dalla ricerca della gloriapersonale, una specie di romanticoRobin Hood. Adesso si è passati a veree proprie associazioni a delinquere checompiono attacchi mirati a scopo dilucro. Anche le minacce informatiche sievolvono velocemente e diventanogiorno dopo giorno sempre più insidio-

se. Se una volta poteva bastare l’antivi-rus, adesso la cura da sola non bastapiù: serve prevenzione”. “L’UniversitàBocconi conta una media di 3.000 PCcollegati in rete al giorno - ha spiegatoMarco Pirovano, Area SistemiInformatici e Telematici dell’Università Bocconi -. Al momentodell’iscrizione ogni studente riceve unaccount, che su richiesta può tenereper sempre. Attualmente gli iscritti allanostra Università sono 16mila. La Reteè fondamentale, registriamo tutte lelezioni e lo mettiamo online a disposi-zione degli studenti. Il problema princi-pale era rappresentato dallo spam. Nel2003 ricevevamo 60 milioni di messag-gi di cui il 75% era costituito da cam-pagne spam. Oggi, grazie all’introdu-zione nel 2004 della soluzionePureMessage di Sophos, non arrivanopiù i milioni di e-mail spam che ci inta-savano ogni giorno. Adesso il traffico“spazzatura” viene bloccato alla fonte.Tutte le e-mail spam sono messe inquarantena, ci viene segnalata la listadi e-mail bloccate in modo da poterverificare se, eventualmente, ci siaqualche messaggio importante”.

Sicurezza: è importante o è fondamentale?

I.NET: la sicurezza è fattore critico per i nostri clienti

S i c u r e z z aSicurezza

Il furto di dati rappresenta oggi ilrischio più oneroso che le aziende sitrovano ad affrontare: nel 2005, laComputer Crime Survey svolta dall’FBIha calcolato che il costo medio deidanni causati da ogni singolo attaccoai sistemi di sicurezza dei computer èdi 24.000 dollari. Il furto e l’utilizzoinappropriato di dati sensibili sonocostati in media 355.553 dollari, inforte crescita contro i 168.529 dell’an-no precedente. “Oggigiorno tutte leaziende utilizzano, scambiano e comu-nicano dati sensibili in formato elettro-nico e sono dunque a rischio di furto -ha dichiarato Didier Schreiber,Marketing Manager SouthernEurope SurfControl -, con conse-guenti perdite economiche, responsa-bilità legali e danni all’immagineaziendale”. Recentemente è stato evi-denziato come un quarto delle impre-se abbiano subito, nell’ultimo anno, ilfurto di informazioni riservate. “Ciòconferma la crescita costante che que-sto fenomeno ha registrato negli ulti-mi 5 anni - ha proseguito Schreiber -, acausa del sempre maggior numero diinformazioni che viene archiviato e per

i molteplici canali attra-verso i quali questi datipossono essere diffusi eportati fuori dal luogo dilavoro”. Oggi, il, 90%della proprietà intellet-tuale delle aziende è dis-ponibile in formato digi-tale, il 45% viene tra-smesso via e-mail e l’80%di questi dati è considera-to “altamente confiden-ziale”. Il boom dei dispo-sitivi mp3, delle chiavetteUSB e dei cellulari offre aidipendenti numeroseopportunità per sottrarrecon facilità dati riservati,così come le applicazioni di InstantMessaging, Voice-over InternetProtocol e P2P, sempre più presentinegli uffici. “Alcune tra le più impor-tanti e note realtà aziendali internazio-nali, come Apple e Yahoo - ha prose-guito Schreiber -, hanno subito questagrave forma di attacco alla sicurezzainformatica, e un dato che è emerso daquesti casi è che spesso il furto nonavviene dall’esterno ma dall’interno

dell’azienda stessa: se ciò che preoccu-pa gli IT manager sono gli attacchi daparte di hacker (37%), più dei dannicausati dai dipendenti (18%) e daeventuali attacchi terroristici (2%), larealtà dimostra che la causa principaledi perdita di dati sensibili sono gli erro-ri dei lavoratori. Sommati ai furti, glierrori commessi da personale internocausano quattro volte più perdite didati. Chi lavora in un ufficio sa esatta-mente il valore delle informazioni edove si possono trovare, e i dipendentisono maggiormente propensi a furti diproprietà intellettuali, mentre gli attac-chi dall’esterno puntano al furto diidentità”. Nonostante queste allarman-ti prospettive, le aziende tendono anascondere la testa sotto la sabbia enon prendono in considerazione l’im-plementazione di soluzioni in grado diovviare a questo problema: fondamen-tale è infatti capire dove e come ven-gono archiviate le informazioni confi-denziali, chi può accedervi, e comegestire in modo ottimale la diffusionedi questi dati, mettendo dunque apunto una protezione a 360 gradi, ingrado di coprire tutti i diversi punti divulnerabilità delle reti IT.

Furto di dati: la nuova minacciaper la sicurezza delle aziende

Chi è SurfControl

Grazie a SurfControl, la comunicazione Internet diventa un vantaggio, e nonuna minaccia, per l’attività aziendale. Le migliori soluzioni disponibili sul mer-cato offrono ai clienti gli strumenti necessari a incrementare il controllo e lasicurezza della rete aziendale, ottimizzando l’efficienza delle risorse, l’attivitàdi business e la conformità normativa. SurfControl Enterprise Protection Suitecopre tutti i punti di vulnerabilità della rete aziendale con soluzioni on-demand di protezione e-mail e Web a livello gateway, client e per gli utentiche si connettono in modalità remota. Tutti i prodotti offerti dall’EnterpriseProtection Suite sono supportati dal sistema di rilevamento delle minacce lea-der del settore, fornito dal team di esperti SurfControl. I ricercatori SurfControllavorano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per fornire agli utenti una protezionedinamica per contrastare le minacce emergenti. L’azienda conta più di 23.000clienti in tutto il mondo, 14.5 milioni di utenti, e più di 500 dipendenti negliStati Uniti, in Europa e in Asia.

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S i c u r e z z aSicurezza

Il mercato dell’e-commerce cresce.Stando ai dati del Consorzio delcommercio elettronico italiano, si èdecuplicato in 6 anni. Pur rimanen-do ancora fanalino di coda a livellointernazionale, non è più possibilepensare a una moda passeggera.Eppure in Italia molte aziende nonne sanno ancora apprezzare i van-taggi e, addirittura, a ben guardare,ne sono talvolta preoccupate.Si parla spesso dei timori dell’utentead acquistare online, invece rara-mente si considerano i dubbi delleaziende a vendere o, ancora di più,a proteggere i propri marchi e pro-dotti sul Web. L’incapacità di utiliz-zare la Rete per difendersi dallaRete stessa è emersa in tutta la suapreoccupante gravità nel recenteconvegno organizzato da INDICAM(Istituto di Centromarca per la lottaalla contraffazione), dal titoloemblematico “Mondo Web e tuteladella proprietà intellettuale: senzarete nella rete?”. E in effetti la sen-sazione è proprio quella di aziendeche camminano sul filo della Retesenza rete. L’osservazione è ancorapiù grave se si considera che esisto-no altre “aziende” che, al contrario,sembrano saper utilizzare moltobene il Web per conseguire vantag-gi illeciti. Si tratta dei contraffattoriche trovano nelle potenzialità delWeb una incredibile opportunità efacilità di business senza confini. Asentire i dati presentati dalColonnello della Guardia di FinanzaUmberto Rapetto, addirittura il30% della merce che viaggia suInternet in Europa è contraffatta. “Idati dell’Italia sono in linea con lamedia europea, ma la vera novità inquesto settore - ha aggiuntoRapetto - è che si assiste a un pas-saggio dal tradizionale modello b2ca un modello b2b”. Questi dati

fanno pensare che è urgente pren-dere misure serie e condivise percombattere la contraffazione.Eppure, come tardi arriva l’impresaitaliana a cogliere le potenzialità delWeb (talvolta addirittura più tardi

dei contraffattori stessi) così ancorafatica a vedere che l’unico modo pervincere l’Internet Crime è combatter-lo con le sue stesse armi. Quali?Naturalmente le armi offerte dalWeb stesso. La tecnologia che non èsolo in mano alle aziende criminali,ma è a disposizione di chi conosceInternet. Canali Web, motori di ricer-ca, directory di shopping e di pubbli-cità, comparatori di prezzo, market-place, siti di annunci, aste. Questisignori conoscono molto bene glistrumenti del Web. Eppure, nelcorso del convegno si respirava unastrana aria di “impotenza tecnologi-ca”. Tutti i mali dei titolari di marchirappresentati da aziende comePomellato, Ferrari, Flos, Gucci,Richemont Italia sembravano risiede-re nell’incapacità di eBay di tenereveramente pulita la sua piattaformae nei buchi del suo programmaVERO. Si è dovuto attendere il tardo

pomeriggio, a platea purtroppo ridi-mensionata, per sentire che questaguerra si può vincere, utilizzandocon competenza e rigore gli stru-menti stessi del Web. Non è un casoche a parlarne sia stato un relatoreche ha partecipato alla nascita dieBay in Italia e che in questa azien-da ha avuto anche la responsabilitàdella sicurezza. Oggi è a capo di unastart up il cui nome è una mission:Protect Veritas (PV). “Esistono tec-nologie e soluzioni software avan-zate - ha affermato Ugo Celestino,Direttore Generale di PV - in gradodi combattere e vincere la contraffa-zione online. Sono strumenti come inotissimi cookies, i codici di trackag-gio usati per la pubblicità online,l’incrocio di dati personali e non, gliindirizzi IP di registrazione e loginche identificano univocamente uncomputer per l’accesso a Internet eche fotografano comportamento etipo di attività svolta sul sito”.Strumenti normalmente utilizzatidagli operatori del Web e che oggisono messi a disposizione delleaziende tramite questa società che,per prima in Italia, combatte con-traffazione e altri abusi di marchi eprodotti che avvengono su Internet.Speriamo che i titolari di marchisappiano dotarsi di queste armi delWeb, pena il fallimento del sistemaindustriale delle marche che, comeha affermato Carlo Guglielmi,Presidente di INDICAM, “è il fioreall’occhiello, anche in termini diinnovazione, del nostro SistemaPaese. Non siamo qui a difendere ilMade in Italy perché l’Italia è ilquarto Paese produttore al mondodi falsi e il primo consumatore. Noivogliamo difendere - ha conclusoGuglielmi - il prodotto originale,perché solo qui sta l’eccellenza delMade in Italy”.

Internet Crime: le aziende italiane “senza rete nella rete”?

A sentire i dati

presentati dalla

Guardia di Finanza,

addirittura il 30%

della merce che

viaggia su Internet

in Europa

è contraffatta

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Si accorcia ulteriormente la distanza trale imprese e la burocrazia, grazie all’in-novazione digitale. La “scrivania virtua-le” del Portale Nazionale delle Imprese(www.impresa.gov.it) si è arricchita dinuovi servizi online. Lo ha reso noto ilCNIPA-Centro Nazionale perl’Informatica nella PubblicaAmministrazione. In particolare, saràpossibile effettuare la richiesta di auto-rizzazione per convegni e congressiriguardanti i medicinali all’AgenziaItaliana del Farmaco (AIFA). Il servizio,che è realizzato nell’ambito della con-venzione sottoscritta recentemente dalMinistero della Salute e dal CNIPA, èrivolto alle oltre 1.500 segreterie orga-nizzative che, per conto delle aziendefarmaceutiche, trasmettono circa 30mila richieste annue di autorizzazioneper l’organizzazione di eventi su tema-tiche attinenti all’impiego di medicina-li. La funzionalità che il Portale delleImprese mette a disposizione è unagestione completa delle richieste, con

la possibilità, in particolare, di modifi-carle online inserendo ulteriori aziendefarmaceutiche o eliminando quelle giàpresenti, e di monitorarne lo stato diavanzamento. Ancora, sul Portale delleImprese è disponibile un primo insiemedi servizi realizzati con la convenzionesottoscritta tra il Dipartimento deiVigili del Fuoco del Ministerodell’Interno e il CNIPA. La convenzioneconsente ai titolari delle attività sog-gette agli obblighi di prevenzioneincendi di richiedere online il parere diconformità e il controllo dello stato del

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P u b b l i c a A m m i n i s t r a z i o n ePubblicaAmministrazione

Portale delle imprese:nuovi servizi online

La Commissione Europea ha firma-to un contratto con il consorzioEquant/Hewlett Packard per lafornitura della infrastruttura insostituzione di numerose infra-strutture di data communication alivello europeo. Il contratto-qua-dro, che si chiama s-TESTA(Secured Trans European Servicesfor Telematics betweenAdministrations), definisce un net-work protetto di telecomunicazio-ni dell’UE e risponde all’esigenza

crescente di scambi di informazio-ni sicure tra le amministrazionieuropee e nazionali. Per creareuna rete di telecomunicazioni cheserva molteplici interlocutori all’in-terno di numerosi settori di attivi-tà, la Commissione Europea, ilConsiglio Europeo, Europol el’Agenzia ferroviaria europeahanno congiunto i propri sforzi. Ilcontratto quadro s-TESTA è statoassegnato al termine di una proce-dura di gara congiunta e permet-

terà alle amministrazioni europeea livello UE e nazionale di scam-biarsi dati in modo sicuro a affida-bile in molteplici settori. FrancoFrattini, Vice Presidente dellaCommissione per la Giustizia,Libertà e Sicurezza, ha commenta-to che questa iniziativa offrirà unastruttura portante sicura per con-nettere il nuovo sistema informati-vo Schengen, che includerà i datibiometrici, e facilitare l’interope-rabilità di differenti sistemi.

Un nuovo accordo per rendere più sicura la rete IT dell’UE

procedimento amministrativo. Per oraquesti ultimi servizi sono attivati nelleprovince di Bologna e di Pesaro; l’e-stensione a tutto il territorio nazionaleseguirà un piano, predisposto dalDipartimento dei Vigili del Fuoco, chesi svilupperà nel corso del 2007.Contestualmente, si procederà al com-pletamento dei servizi previsti dallaconvenzione, tra i quali la possibilità dirichiedere il rilascio o il rinnovo delCertificato di Prevenzione Incendi e dipresentare eventuale domanda dideroga.

Sarà possibile effettuare la richiesta di autoriz-zazione all’Agenzia Italiana del Farmaco per conve-gni e congressi sui medicinali. È poi disponibile unaserie di servizi realizzati con la convenzione tra ilDipartimento dei Vigili del Fuoco e il CNIPA

“ “

Un network senza fili che connette inbanda larga quasi tutti i 119 comunidel vicentino e altri 30 delle provincedi Treviso, Padova e Verona, su un ter-ritorio di 2.500 Kmq penalizzato dalDigital Divide. Telmar SpA, uno deiprimi WISP (Wireless Internet ServiceProvider) italiani, offre connettività inbanda larga senza fili a centinaia diabbonati nei comuni della province diVicenza, Treviso, Padova e Verona,grazie alla tecnologia Alvarion, leadermondiale del wireless broadband.Telemar Spa si è infatti qualificatacome WISP già dall’ottobre 2005 e hainiziato a realizzare una rete wirelessprivata per fornire connettività inbanda larga al territorio della provin-cia di Vicenza e dei comuni limitrofi.Oggi, quasi tutti i comuni del vicenti-no e molti delle province di Treviso,Padova e Verona - un’area, come sidiceva, di circa 2.500 Kmq - possonogodere dei vantaggi della banda largasenza fili, e sono già centinaia gliutenti connessi alla rete, tra cui alcuneAmministrazioni Pubbliche e moltissi-me aziende.

Un network che si può ampliareLa tecnologia Alvarion ha permessoinfatti a Telemar di colmare il DigitalDivide nelle aree non ancora raggiun-te dalla banda larga, oppure di offri-re, nelle aree già servite, una connes-sione con velocità di trasmissionemaggiore di quella possibile con lelinee xDSL. Un network espandibile, eche in futuro potrà offrire nuovi servi-zi a valore aggiunto. Attualmente sista vagliando la possibilità di aggiun-gere all’offerta i servizi di video-sorve-glianza e video-controllo, un altotroughput dati su dorsali specifiche,videofonia, video conferenza, ecc. Aquesto proposito, è in fase di speri-mentazione l’utilizzo di alcune teleca-

mere nel territorio. La rete wireless inbanda larga, realizzata da Telemarcon il supporto dell’installatoreNTRnet, è completamente gestita contecnologia Alvarion Hiperlan nelle fre-quenze dei 5,4-5,7 GHz. Il “centro stel-la” è localizzato presso la sede diTelemar a Vicenza. Da qui, tramitelink Punto-Punto, si diramano le dor-

sali che collegano il centro stella conle varie località sede delle Access Unit(AU). Le AU si collegano quindi alcliente finale tramite link Punto-Multipunto. Ogni AU ha una capacitàdi 32 Mbps per settore ed è in gradodi gestire fino a 512 utenti in modalitànon criptata e fino a 128 in trafficocriptato.

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150 comuni del Veneto connessi in banda larga wireless

Telemar e Alvarion

Telemar SpA opera dal 1995 come ISP prevalentemente nel territorio della pro-vincia di Vicenza. Si è qualificata negli anni con la creazione di reti telematichee fornitura di connettività verso la rete Internet su tutto il territorio nazionale. Iltarget è il mercato business: aziende ed enti che, per le loro caratteristiche ope-rative, hanno sedi dislocate nel territorio e necessitano di integrare il sistemainformativo e colloquiare con il mondo esterno. Da ottobre 2005 Telemar si èqualificata come WISP.Alvarion, con più di 2 milioni di unità installate in 150 Paesi e un fatturato diquasi 200 milioni di dollari nel 2005, è oggi leader mondiale nel mercato dellabanda larga wireless (BWA), di cui detiene il 32% (Skylight Research 2004).Fornisce i propri prodotti a carrier, ISP e operatori di rete privati. Con l’estensio-ne della copertura delle reti mobili GSM e CDMA ai Paesi in via di sviluppo e adaltre aree difficili da raggiungere. Alvarion offre soluzioni di rete mobili e scala-bili che si caratterizzano per il ridotto costo di ingresso, commutazione a livellolocale e funzionalità VAS integrata.

code agli sportelli”.La tavola rotonda è stata moderata daldirettore generale di Forum PA, CarloMochi Sismondi. A seguire, l’interventodi Pierluigi Ridolfi, membro del CNIPA epresidente della commissione per ladematerializzazione, che ha illustrato lasituazione e le prospettive della gestio-ne elettronica della documentazioneamministrativa, e di Carlo Notarmuzi,dirigente Ufficio politiche per la digita-lizzazione della PA, del Dipartimentoper l’innovazione e le tecnologie. AlfieriVoltan ha poi parlato del contributodell’ICT nella riorganizzazione dei pro-cessi aziendali. Non sono mancate letestimonianze di imprese ed enti chehanno introdotto soluzioni di gestionedocumentale all’interno della propriaorganizzazione. Tra questi, AciInformatica, iPOST e Postel, il Comunedi Bressanone.

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Nell’incontro di Roma del 12 ottobrescorso organizzato da Siav, in collabora-zione con il CNIPA e con il patrocinio delMinistro per le riforme e innovazioninella Pubblica Amministrazione, lagestione elettronica dei documenti siconferma uno strumento indispensabileper abbattere i costi e migliorare la quali-tà dei servizi pubblici. L’impianto norma-tivo introdotto con il codice digitale ècompleto e le tecnologie ci sono. Quelloche manca ancora è lo slancio per sosti-tuire un sistema di gestione ancora lega-to all’uso della carta. L’alternativa, e cioèil passaggio al digitale, permetterebbealla PA un risparmio di 32 miliardi di euroogni anno, secondo quanto affermatodal CNIPA. E cioè si avvicina all’equivalen-te della legge Finanziaria di cui si sta dis-cutendo attualmente. Questi alcuni deirisultati emersi durante il convegnoromano sul tema “e-government, e-democracy”.

Qualità dei servizi e gestione docu-mentaleSi è discusso della qualità dei servizi edella modernizzazione della PA comeindice fondamentale per la competitivi-tà del Paese, per la riduzione dei costi eper garantire tempi più veloci nellosvolgimento delle pratiche, anche avantaggio dei cittadini. La tecnologia ha, in tale contesto, unruolo centrale e strategico, così comemolto importante è la gestione docu-mentale per la realizzazione di un’am-ministrazione che fornisca servizi piùinclusivi e aperti, interoperabili, traspa-renti ed economici. Dice Alfieri Voltan,Presidente di Siav, società leadernella fornitura di software e serviziinformatici a enti e imprese: “la riduzio-ne di tempo e spazio nello svolgimentodelle pratiche è solo il vantaggio piùevidente della gestione elettronica deidocumenti. Ci sono poi tutta una serie

di vantaggi indi-retti che fannocapo alla possibi-lità di riorganiz-zare i processi dilavoro per potermonitorare l’effi-cienza operativaall’interno dellaPubblicaAmministrazione,misurare i risulta-ti ottenuti e ilmiglioramentodelle prestazioni,in funzione diuna trasparenzatotale verso citta-dini e imprese.Questo si traducein tempi certi nel-l’esecuzione dellepratiche e l’elimi-nazione delle

e-Government, e-democracy:dematerializzare per risparmiare

Chi è SiavSiav è una società di sviluppo soft-ware e di servizi informatici, natanel 1989 con l’obiettivo di propor-re soluzioni in segmenti del merca-to informatico caratterizzati da unelevato know-how e dall’impiegodi tecnologie innovative e all’avan-guardia. Siav è capofila di SiavGroup, insieme di società distribui-te sul territorio italiano e inSvizzera, con la missione di pro-muovere le tecnologie e le soluzio-ni sviluppate. La sede principaledella società si trova a Rubàno(Padova). Con una posizione di lea-dership in Italia nei segmenti dimercato in cui opera, Siav proponesoluzioni flessibili, integrate e pro-gettate su misura per le medie egrandi imprese, per la PA e per ilsettore dei beni culturali.

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P u b b l i c a A m m i n i s t r a z i o n ePubblicaAmministrazione

Grandi numeri: ventitre milioni di assisti-ti, 18 milioni di pensioni, un milione emezzo di società clienti; collegamenticon 1.000 municipalizzate, 800 banche e14 mila uffici postali. L’INPS è la piùgrande realtà italiana che si occupa diPrevidenza Sociale ed è caratterizzata daun volume di fuoco di dati che vienegestito da 33 mila persone e da un siste-

ma informativo che deve essere necessa-riamente avanzato, integrato, potente ein grado di evolvere in funzione delleesigenze, oltre che disponibile 24 ore su24, 7 giorni su 7.

I vantaggi della Service Oriented ArchitectureTra gli obiettivi prioritari dell’INPS c’èquello di ottimizzare le operazioni peraumentare la flessibilità e ridurre i costi,ma soprattutto di essere in grado di for-nire i propri servizi con un approcciorealmente multicanale, così da consenti-re agli utenti di accedere alle informa-zioni in modalità eterogenee, con un

utilizzo sempre più esteso delle tecnolo-gie emergenti quali Internet, call center,televisione digitale. Anche in questo casoi dati si commentano da soli: ogni anno icontatti via call center sono circa 5 milio-ni; il sito registra 8 milioni di visitatori epiù di 20 milioni di accessi autorizzati; iservizi erogati online raggiungono quota40 milioni. Il tutto in linea con i valorichiave della strategia dell’ente, che sibasa da sempre sulla qualità dei servizi esulla esigenza che i clienti possano fruirnein maniera semplice e flessibile. In assolu-ta sicurezza.L’infrastruttura tecnologica doveva neces-sariamente evolvere all’insegna di questiobiettivi.L’INPS, in collaborazione con IBM, haavviato un progetto di consolidamentoche si propone di integrare e ottimizzarele risorse e ha scelto di investire sugliopen standard e su una strategia multica-nale per favorire l’interazione diretta conla clientela. Punto di svolta è l’adozionedella Service Oriented Architecture.Grazie alla SOA, le applicazioni sono ingrado di interoperare in maniera efficacee flessibile tra loro all’interno dell’infra-struttura e con l’esterno, assicurando una

risposta immediata alle esigenze delbusiness. Le funzioni di virtualizzazionedanno grande flessibilità all’intero siste-ma informativo e riducono drasticamen-te i costi di gestione e di sviluppo. Per introdurre modifiche alle applicazio-ni, come nel caso dell’adeguamento anuove normative, tutto è più semplice eveloce: con la SOA ogni componentedell’infrastruttura viene rappresentatoun’unica volta e perciò richiede ununico intervento, sia per le modifichesia per la manutenzione. Per la suacomplessità il progetto dell’INPS si è svi-luppato in fasi diverse: ha richiesto unadefinizione e un disegno preciso dell’ar-chitettura e dei servizi; l’orchestrazionedei servizi e delle applicazioni; una clas-sificazione delle applicazioni che nefavorisce l’utilizzo e l’integrazione; lapubblicazione dei servizi per gli utentiinterni. Ora è in corso la fase di pubbli-cazione agli utenti esterni. I vantaggi intermini di efficacia e flessibilità sonotangibili: l’infrastruttura è realmente ingrado di essere on demand nei confron-ti delle esigenze di business dell’ente; icosti di gestione si sono ridotti, comepure quelli di sviluppo.

Un’architettura flessibile per servizi più personalizzati all’INPS

L’INPS, in collabora-

zione con IBM, ha avviato

un progetto di consolida-

mento che si propone di

integrare e ottimizzare

le risorse e ha scelto di

investire sugli open stan-

dard e su una strategia

multicanale

““

ogni funzione dell’organizzazione e inciascun Paese in cui opera - concludeBarbonetti -. Conoscenza, comunicazio-ne e fiducia sono altrettanti fattori chia-ve alla base di una straordinaria espe-rienza da parte del cliente. Per noi ilsuccesso dei clienti è anche il nostro: perquesto Easynet offre un servizio clientieccellente”. Questa caratteristica haconvinto clienti come Avenance,Kartogroup, Kellogg Italia, Tchibo,Jamba!, Kohler Mira, Vedior, Diesel eVolvo.

P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Creare una relazione tra offerta e domanda di beni e servizi mediante l’at-tività di uomini con una forte sensibilità commerciale: questa è la missionedi PartnerIncluded. Si tratta di una piattaforma dedicata a tutti i partner(aziende o privati) che offre un metodo operativo per entrare in contattocon il mondo della domanda e dell’offerta creando business. La chiave èl’outsourcing, con una piattaforma che non ha alcun costo per il partner.Chiunque può utilizzarla, purché abbia come obiettivo la crescita nellacomunicazione, nel marketing, nella commercializzazione di prodotti e diservizi sia su territorio nazionale sia internazionale, in modo da ampliareulteriormente le possibilità di transazioni tra domanda e offerta.www.partnerincluded.com

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 53

PartnerIncluded èHuman Market Place

Rockwell Automation ha espansoil proprio software informativoplant-wide, comprendendo in talesviluppo l’ampliamento delleofferte relative al sistema di esecu-zione della produzione (MES), conarchitettura orientata ai servizi(SOA) e il progetto di riunire inuna sola suite integrata - RockwellSoftware FactoryTalk - le offertedi prodotti software della società.“Vista la crescente domanda daparte delle aziende produttrici dimigliorare la qualità, ridurre icosti, incrementare la produttivitàe rispettare i requisiti di conformi-tà, l’integrazione dei sistemi diproduzione e aziendali non è piùun lusso, ma un imperativo strate-gico - ha dichiarato Kevin Roach,Vicepresidente di RockwellSoftware (Rockwell Automation) -.La suite di software FactoryTalk diRockwell Automation riunirà lesoluzioni attualmente offerte nelcampo del controllo, della visualiz-zazione e della gestione delleinformazioni con il MES.Rappresenterà inoltre un punto dipartenza per lo sviluppo e l’acqui-sizione di ulteriori applicazionialtamente scalabili e rispettosedelle norme, in grado di offrire aiclienti una maggiore comprensio-ne delle operazioni produttive e disupportarli nell’applicazione distrategie aziendali per l’ottimizza-zione della produzione”.

“Ci impegniamo al massimo perché inostri clienti diventino i nostri piùappassionati sostenitori”. Con questeparole Sergio Barbonetti,Amministratore Delegato eDirettore Generale di Easynet Italia,conferma che la chiave del successo diEasynet è la volontà di andare oltre ilsemplice dovere: “se questo significasalire su un aereo per visitare una sededi produzione, lo faremo. Ciò che con-traddistingue Easynet è la disponibilitàa dare sempre qualcosa in più. Se è veroche nel nostro settore, come in numero-si altri, a parità di condizioni la differen-za tra i vari concorrenti non è così ele-vata, il servizio clienti assume un ruolostrategico”. Ed è proprio la miglioreopportunità per distinguersi dalla com-petizione e sicuramente il metodo piùefficace per fidelizzare i clienti, mentreil “passa parola” tra clienti soddisfatti siconferma uno dei sistemi più economiciper ampliare il proprio business. “Il miglior servizio clienti è permeatodai valori generali dell’azienda e dalsuo messaggio di brand, e si riflette in

Easynet:sempre qualcosa in più

Rockwellha espansoil propriosoftwareinformativo

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P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Il noleggio operativo nell’informatica èrelativamente giovane. Sembrava pen-sato solo per le grandi aziende, mentreprobabilmente nel corso del 2007 si sco-prirà che potrà coinvolgere anche lePMI. “Il noleggio operativo, come loconcepisce ECS - ha dichiaratoMassimiliano Molese, BusinessDeveloper Manager di ECS Italia -, èuno strumento di estrema libertà.Infatti, il cliente si rivolge a noi peravere in primo luogo una grande flessi-bilità sull'infrastruttura informatica, masoprattutto per evitare l'obsolescenzadei prodotti e liberare risorse finanziareparalizzate su tematiche che non sonocore business”. In pratica, un’aziendapassa dal possesso degli apparecchiinformativi, computer, terminali e ser-ver, a un noleggio aperto, flessibile, chenon impatta sui bilanci aziendali e nonincide su ammortamenti e cespiti.Inoltre, l'azienda non deve preoccuparsidei costi occulti dell'informatica, comeavviene, per esempio, nel caso di azien-de che hanno acquistato molte stam-panti a basso costo che però, nelle spese

di cancelleria, vanno a gonfiare i conticon l'acquisto dei toner. “Il noleggiooperativo è un costo deducibile dagliutili, come avviene per le auto, traspa-rente nei costi e che permette di fare unrefresh tecnologico - ha proseguitoMolese -. I nostri contratti sono di 36mesi, mediamente, ma durante questoperiodo il cliente è libero di effettuaredei cambiamenti, proprio per adeguarsia nuove esigenze. Quindi, poniamo ilcaso di un'azienda con diversi computerportatili: nell'arco dei tre anni di con-tratto è facilissimo che vi sia una sostitu-zione dei modelli a 16-24 mesi. Noi cifacciamo carico di rivendere i notebooke di fornirne di nuovi, perché l’aziendanasce come broker di prodotti informa-tici”. Quindi, ECS fornisce un serviziocontinuativo, con l'assicurazione delbene, l’assistenza tecnica e il reintegrodel prodotto nei termini contrattuali.“Quando apriamo un contratto - hacontinuato Molese - ci prendiamo incarico l'intero parco macchine del clien-te, azzerando istantaneamente i costi. Siparte da zero, dopo di che c'è un perio-

Trasparenza nei costi di noleggio operativo

do di tempo in cui il contratto di noleg-gio è aperto e quindi il cliente opera inpiena libertà, scegliendo i modelli e lemarche che preferisce. Solo alla fine diquesto periodo pensiamo a contrattua-lizzare. In pratica, i contratti non scado-no mai, si rinnovano, tanto che abbia-mo un tasso di fidelizzazione enorme. Iconteggi non vanno fatti sulla fine delcontratto, ma si deve ragionare in ter-mini di refresh tecnologico, che rende icontratti semplicemente vantaggiosi.Chiedo sempre ai clienti scettici sehanno mai noleggiato o acquistatoun’auto, e quindi si riesce a spiegare lasimilitudine piuttosto in fretta”. È sem-pre un problema culturale, in Italia, male cose stanno cambiando. “Oggi pro-poniamo dei contratti in cui siamo capa-ci di definire quanta percentuale delparco macchine si può cambiare ognianno senza che cambino le tariffe - haconcluso Molese -, e questo è valido perle aziende che devono cambiare dei PC,piuttosto che dei server o delle posta-zioni ATM. Nel corso del 2007 avremo aportafoglio un’offerta per le PMI, concontratti di fornitura che andranno dai500 ai 25 mila euro, visto che ci sono deidriver fortissimi, come VoIP o sistemimultifunzione. Il noleggio operativo, seben pensato, può essere davvero vin-cente”. E Basilea 2 offre, proprio per ilnoleggio, delle occasioni incredibili. Pertutti.

ECS

ECS aiuta le aziende a rendere piùdinamici, ottimizzare e proteggeregli investimenti informatici. Leadereuropeo nel noleggio e nella gestio-ne delle infrastrutture informatiche,ha un solo obiettivo: fornire soluzioniglobali e modulari che rispondanoalle necessità dei clienti.

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 55

P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Circa tre anni fa la rete dati diAquafil si presentava come un'in-frastruttura di comunicazionemolto diversificata nella qualecoesistevano linee CDN, leased line,sistemi frame relay e soluzioniISDN. La presenza di numerosi pro-vider, ciascuno incaricato di gestiresingole aree o elementi dell'infra-struttura IT, contribuiva a complica-re lo scenario creando, inoltre, sac-che di inefficienza. Si trattava,quindi, di intervenire ottimizzandotecnologie e servizi, ma anche affi-dando a un unico fornitore qualifi-cato la gestione organica di questoambiente di comunicazione misto. Aquafil ha ritenuto che il suo parti-

colare progettotecnologico sisposasse perfet-tamente con lacultura di Vanco,il VirtualNetworkOperator che sipropone alleaziende comeunico punto dicontatto per lagestione end-to-end dell'interarete. L'analisi del-l'infrastruttura èstata interamentecondottadall'Italia ancheper quantoriguarda le filialiestere, con il van-taggio di una piùstretta collabora-zione fra la socie-tà e il provider. Da questa anali-si, avviata nel-l'ottobre 2003, è

emersa la necessità di ottimizzare labanda trasmissiva e si è individuatal'opportunità per Aquafil di benefi-ciare di notevoli efficienze nei costidi connettività, abbandonando lesoluzioni a traffico per passare atariffe flat. Il team Vanco ha indivi-duato le migliori soluzioni di con-nettività locali attraverso il SAM(Supply Account Management). Sitratta di un servizio centralizzatoche sfrutta la capillare presenzageografica dell’azienda per fornirele quotazioni nei diversi Paesi, sullabase delle migliori offerte disponi-bili localmente. Dal febbraio 2004 Vanco ha gestitocompletamente le diverse tecnolo-

Un “single point of contact”per l’ottimizzazione dei fornitori

Chi è Aquafil

Società del gruppo Bonazzi, èun'azienda operante nel settoredelle fibre sintetiche, dei polimerie della chimica. Fondata nel 1956,si colloca tra i numerosi esempidell'eccellenza italiana nel settoretessile: un risultato che scaturiscedalla sapiente combinazione fratradizione e moderna visioneimprenditoriale. Oggi opera attra-verso tre divisioni dedicate: Carpet(BCF), Textile e Technopolimers,che nel 2005 hanno consentito allasocietà di raggiungere i 330 milio-ni di euro di fatturato, con 1.700dipendenti.

gie di networking e security primaaffidate a più interlocutori, e abreve acquisirà anche la responsabi-lità di gestire l'applicazione ERPSAP funzionante sul networkAquafil. “Con Vanco abbiamo final-mente razionalizzato la gestionedei diversi fornitori e delle diverseproblematiche, affidandola a unsingle point of contact che ci garan-tisce precisi livelli di servizio e costichiari e prevedibili”, ha precisatoPaolo Zanada, Direttore ICT diAquafil.Durante questi due anni di collabo-razione le aspettative iniziali sonostate confermate. Inoltre, Aquafil ha apprezzato lagestione di Vanco, tant’è che loscorso dicembre ha affidato all’a-zienda un‘ulteriore ristrutturazionedella rete dati che oggi presentasoluzioni di “active backup” in ognisede e soprattutto ha esteso ad altridue anni la collaborazione conVanco stessa.

Il suo creatore è stato anche uno deipadri di Red Hat Linux. Adesso promettedi cambiare il mondo dell’editoria.Sebbene a rilento, il progetto di BobYoung sta decollando a livello mondialee cavalca l’onda del Web come strumen-to di pubblicazione dei contenuti. “Ilsistema editoriale funziona bene per icreatori di best seller - ha dichiaratoYoung -, probabilmente costruiti a tavoli-no dagli uffici marketing, ma non lasciaspazio ai titoli che non promettono ven-dite nell’ordine dei milioni, a meno chenon si tratti di editoria tecnica o specia-lizzata. Molto spesso, gli editori si rifiuta-no di pubblicare, non perché il libro, il cdo le foto non siano validi o significativi,ma perché il titolo non ha un potenzialemercato”. Così, attraverso il sitowww.lulu.com, ogni singolo utente ha lapossibilità di inserire il proprio libro, cd,foto o altro, e di fare in modo che venga

scaricato, piuttosto che fatto stampare econsegnato a casa. Con un guadagnopercentuale diretto ben preciso. “Nonvengono ceduti diritti a Lulu e, detrattele spese di stampa, il guadagno è inlarga parte dell’autore - ha proseguitoYoung -. Nell’editoria succede l’esattocontrario: all’autore resta una minimaparte degli introiti. Inoltre, non sononecessari investimenti di marketing one-rosi, perché basta comunicare che hai

pubblicato un libro a chi ti interessa.Questo è un caso per cui il lettore èanche editore e viceversa, nel senso chechi acquista i libri può anche scriverli”.La libreria virtuale creata da lulu.com hadelle somiglianze con Amazon, perchéanche qui gli utenti possono scaricare leopere e scambiarsi opinioni. L’autore chevuole utilizzare il servizio, può vedersiriconosciuta una quota sul venduto realedel libro e non vi sono soglie minime daraggiungere. Si può partire da un docu-mento Word per costruire un libro, ma sipossono anche realizzare calendari par-tendo dalle proprie foto, o cd musicali.“Noi ci occupiamo di minimizzare l’impe-gno degli autori - ha concluso Young -,per cui mettiamo a disposizione sistemidi stampa da qualsiasi standard di stesu-ra dei testi, abbiamo procedure per lacreazione di copertine in modo automa-tico e offriamo ogni altra possibilità.L’utente, poi, potrebbe decidere di farescaricare i file gratuitamente, e noi(come del resto lui) non percepiremmoun centesimo. Ma è nella logica dellecose: è un sistema partecipato”. Oggi ilmarketing ha addirittura coniato il ter-mine Luluism, riferendosi a una filosofiapolitica che va oltre al capitalismo e alcomunismo. Infatti, lulu.com permette ailavoratori di possedere i mezzi di produ-zione invece di passarli alle aziende, ma,come per il capitalismo, permette al libe-ro mercato di decidere e controllare iltutto. Una rivoluzione, vera e silenziosa.

56 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

Un’idea rivoluzionaria per pubblicare, e non solo

P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Chi è Lulu

Fondata nel 2002, Lulu rappresenta il principale mercato editoriale indipendentenel Web per il fai da te digitale. È l'unico luogo nel Web dove si può pubblicare,vendere e comprare qualsiasi cosa e tutto ciò che è digitale, libri, musica, fumetti,fotografie, film, ecc. Fornisce gli strumenti che lasciano il controllo del contenutonelle mani delle persone che creano il contenuto. Lulu è un partner tecnologico,non un editore.

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 57

P r o t a g o n i s t iProtagonisti

Siportal è una delle pochissime azien-de a offrire garanzie sulle prestazionidei prodotti di connettività ed èdiventata leader nella fornitura diconnessioni non vincolate alla lineatelefonica Telecom. Del resto, unacorretta ed efficiente connessioneInternet rappresenta ormai una realenecessità per il flusso lavorativo quo-tidiano di ogni azienda, ma quandola trasmissione dati poggia su un’uni-ca rete di connessione principale sicorre sempre il rischio di rimanere“isolati”. Siportal ha posto rimedio aquesto limite logistico rispondendocon un servizio innovativo, che sirivolge alle PMI: una soluzione inte-grata di connettività multirete.“Sfruttando i nostri esclusivi accordicon i principali carrier nazionali - haspiegato Stefano Saluta,

Responsabile Vendite di Siportal - siriesce a ottenere un risultato gene-ralmente precluso a tutte quelleaziende che si sono legate a un solofornitore di servizi wholesale. Lanostra soluzione prevede due distintereti di connessione, tra loro collega-te, che apportano il vantaggio esclu-sivo di usufruire di più reti d’accessosu cui appoggiare le connessioniprincipali, distintamente dai relativibackup”.Il Collegio dei Geometri di Siracusa,al quale Siportal ha fornito questoservizio, ha la possibilità di lavoraresu due connessioni contemporanea-mente, con tutti i vantaggi di effi-cienza e velocità che questo compor-ta. Inoltre, quando una delle due retipresenta un problema tecnico, gliutenti vengono spostati sull’altra

senza perdere un solo minuto di con-nessione.L’ambito di applicazione di questesoluzioni riguarda, oltre all’ADSL (da640 kilobit al secondo fino a 12megabit), anche i servizi HDSL chevanno oltre i 2 megabit.“Non solo - ha proseguito Saluta -,Siportal è anche in grado di propor-re, tenendo debitamente conto dellecondizioni presenti sulle singole città,reti e connessioni per ottenere laprestazione migliore e il minorrischio in caso di down delle connes-sioni principali”. Come è stato fattoappunto per il Collegio dei Geometridi Siracusa: un servizio di connettivi-tà a 360 gradi volto a fornire potentie innovativi strumenti che coinvolgo-no tutte le attività aziendali interneed esterne. Insomma, una piattafor-ma che riunisce in un unico protocol-lo IP tutti i canali di comunicazione(voce, dati, video, fax, e-mail…) checompetono alle sedi del Collegio, dislocate lungo il territorio, aumen-tando in tal modo efficienza, sicurez-za e scalabilità e abbassando i costiglobali di gestione e di consumo.

Connettività a 360 gradi per le PMIChi è Siportal

Nato nel 2001, il Network TelematicoItaliano Siportal è un punto di riferi-mento tra gli utenti e gli operatoridel mercato Internet italiano. Nel2002 ottiene dal Ministero delleComunicazioni l’autorizzazione peroffrire i servizi di accesso a Internet,iniziando ufficialmente la sua attivitàdi Internet Service Provider (ISP).Siportal opera quindi sul mercatosfruttando principalmente i proprisiti, che fruiscono tutti di modalità e-commerce e che vengono utilizzatidirettamente dai clienti finali o daipartner che li usano per proporre ailoro utenti i servizi.

Realizzare progetti in ambito tecnologi-co e applicativo è una delle attività diconsulenza più consolidate a livellomondiale. Il problema è avere a disposi-zione capacità e competenze per gover-nare i progetti, analizzando le criticità ele peculiarità, ma utilizzando al tempostesso prodotti standard in fase realizza-tiva. “Da sempre Realtech offre consu-lenza sulla piattaforma SAP, da 10 anniin Italia, e sfrutta il rapporto di vicinan-za tra le sedi delle due aziende inGermania” ha commentato AngeloBenvenuti, Direttore Generale diRealtech Italia. Sperimentazione e pro-totipazione: è questo il valore aggiuntodi Realtech, unito alla capacità di ascol-tare i clienti per poter sfruttare, nelmigliore dei modi, gli applicativi realiz-zati da SAP. “Investiamo molto nell’ac-quisizione di competenze, nella forma-zione e nella sperimentazione delleinnovazioni tecnologiche, soprattutto dipiattaforma - ha proseguito Benvenuti -.Molte imprese, forse troppe, portanoancora le “cicatrici” di scelte tecnologi-

che effettuate in unpassato recente. Solooggi, in molti casi,hanno iniziato a com-prendere che cosarealmente voglionoottenere dalle solu-zioni informatiche ecome devono com-portarsi i fornitori, siain termini operativi,sia in termini digaranzie”.L’ultima frontieracavalcata da SAP èl’Enterprise SOA,un’architettura chegià oggi è realtà eche vede Realtech pri-meggiare a livellomondiale. “Abbiamofatto un grande inve-stimento per essere iprimi a proporsi sulmercato come consu-

lenti in questo ambito - ha continuatoBenvenuti - e ci siamo accorti che il mer-cato, ossia le imprese, sono particolar-mente sensibili su questo fronte.NetWeaver permette di portare sul mer-cato degli applicativi innovativi, piùsemplici da far usare agli utenti, esoprattutto nuovi paradigmi”. Il CRM,per esempio, sta attraversando unanuova fase di rivitalizzazione, da unaparte perché le aziende hanno compre-

Realtech Italia

Realtech Italia è la filiale della multinazionale tedesca Realtech AG (quotata allaBorsa di Francoforte) ed è presente nel nostro Paese con uffici a Milano (AgrateBrianza), Roma, Torino, Padova e Avellino. Realtech conta oggi oltre 1.500 azien-de clienti che hanno scelto la sua partnership a livello mondiale. Realtech è leadernella progettazione, nella realizzazione e nel governo di soluzioni IT innovativeper la gestione dei processi di business aziendali e per il presidio dei sistemi infor-mativi. L’eccellenza delle soluzioni proposte e la qualità dei servizi di consulenzafanno di Realtech una “NetWeaver Company” in grado di sviluppare insieme aipropri clienti le migliori risposte applicative e tecnologiche per tutte le esigenzedi business.

Il peso della consulenzaso quali sono le richieste da fare ai ven-dor informatici, dall’altra anche perchéle soluzioni oggi sono molto più vicinealle esigenze e ai processi di business.“Per chi svolge il lavoro del consulente -ha concluso Benvenuti - è fondamentaleessere di supporto ai clienti, al fine discegliere le tecnologie, le piattaformema anche le implicazioni che possanosoddisfare le esigenze di business. Lecomplessità dei progetti devono esseresviscerate, al fine di rispondere in modo

adeguato alle richieste che vengonoposte, e Realtech è all’avanguardia pro-prio in questa fase: non interpreta sem-plicemente le esigenze, cerca di com-prenderle a fondo”.

Sperimentazione e

prototipazione: è questo

il nostro valore aggiunto,

unito alla capacità di

ascoltare i clienti per

poter sfruttare al meglio

gli applicativi realizzati

da SAP

““

58 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

P r o t a g o n i s t iProtagonisti

60 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

I n v e t r i n aInvetrina

BenQ FP91R è il primo LCD della nuova Serie-R per uso professionale. Questonuovo monitor è dotato di interfaccia OSD (On-Screen-Display), regolazionedell’altezza e rotazione dello schermo di 90° e di eccezionali prestazioni concolore standard sRGB, stabilità di colore e intensità in tutti i livelli di grigio.Integra, infatti, un dispositivo di compensazione della luminosità che calibraautomaticamente la luminanza ottimale. Inoltre, un dispositivo di regolazioneindipendente a sei colori permette ai professionisti di visualizzare colori corri-spondenti a quelli realmente stampati. Fedeltà ulteriormente incrementataattraverso le 5 posizioni gamma che simulano gli effetti di colore dell’ambien-te reale grazie a 13 diverse posizioni di temperatura di colore che possonovariare da 4.000°K a 10.000°K, con scostamento di 200°K, per una maggioreaccuratezza nella riproduzione cromatica e un miglioramento nella stabilitàdella resa colore.

Si distingue per le dimensioni ridotte ma offre eleva-te prestazioni in termini di connettività e funzionali-tà. Il nuovo HP iPAQ rw6815 Personal Messenger èl’ultimo pratico PDA con funzionalità avanzate quali:possibilità di sincronizzare automaticamente calenda-rio, contatti, agenda ed e-mail via rete GSM graziealla tecnologia DirectPush, mantenendomemorizzati gli appun-ti, i numeri telefonici el’agenda. Inoltre, l’appli-cativo Microsoft Officeconsente agli utenti dileggere presentazioni,fogli di calcolo e docu-menti per essere sempreproduttivi e aggiornatiin qualsiasi luogo.Infine, anche per imomenti di svago, lefunzionalità di enter-tainment soddisfano leesigenze di chi vuoleascoltare musica, vederevideo o scattare foto-grafie con la fotocame-ra HP Photosmart inte-grata.

Consente di convertire in wireless qualsiasi stam-pante dotata di porta parallela. Con Edimax PS-1206PWg, gli utenti possono facilmente condivide-re la stampante connettendola semplicemente auna rete via cavo o wireless. Anche per gli ambienti SoHo, PS-1206PWg è facileda configurare, grazie all’installazione guidatabasata su Windows e può essere configurata attra-verso qualsiasi rete client che supporta il browserWeb. Grazie alla compatibilità con reti wiredEthernet 802.3, 802.3u e lo standard wireless802.11g/b con una velocità di rete fino a 54Mbpsin modalità wireless. Questo modello supporta lastampa peer-to-peer(TCP/IP/IPX/NetBEUI/AppleTalk) e Server-Based(Novell, NetWare e Windows) e fornisce una moda-

lità di stampa completache comprende le fun-zioni LPR, IPP, SMB/TCP,Raw Printing e UnixLogical, consentendo

così agli utenti discegliere la miglio-

re modalità distampa aseconda dellespecifiche esi-

genze.

Con Edimax ogni stampante può diventare wireless

HP iPAQ rw6815: l’assistente di lavoro portatile

Colori sempre fedeli col nuovo monitor LCD professionale di BenQ

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 61

I n v e t r i n aInvetrina

My Book Pro Edition II, 11TB di dati nel libro diWestern Digital

È una soluzione ideale per pic-cole realtà aziendali che gesti-scono grandi quantità di con-tenuti. Si presenta in un casedal design elegante a forma dilibro. My Book Pro Edition II èil nuovo dispositivo storage,prodotto da Western Digital,in grado di immagazzinarefino a 1 terabyte (1TB) di con-tenuti digitali in tutta sicurez-za. Infatti, My Book ProEdition II può essere impostatoin modo da riservare metàdella sua capacità al mirroringin tempo reale dei dati utentecon l’utilizzo della tecnologiaRAID 1, modalità che garanti-sce l’integrità dei dati grazieal backup in parallelo su duedischi diversi. Le elevate pre-stazioni di My Book ProEdition II lo rendono idealeper l’utilizzo in applicazioniavanzate quali l’editing didiversi flussi video, senza chesi perda o venga rallentatoalcun frame. Oltre alla capaci-tà di 1TB e a due diverseopzioni RAID (1 e 2), il nuovosistema offre tre interfacceUSB 2.0, FireWire 400 eFireWire 800.

Waitec Shining LCD TV: alta definizione in grande formato

Affascinanti, completi emoderni, tutti i nuovi modelliLCD TV Waitec Shining sonostudiati per rendere al megliocon le trasmissioni ad altadefinizione HDTV. Tutti igrandi TV Waitec, disponibilinei diversi modelli da 37”,42” e 47”, infatti hannoschermo ad alta risoluzione(con interfacce HDMI per unasemplice connessione con ilmassimo della qualità video),e ottemperano allo standardHDCP (High-bandwidth

Digital Content Protection). La risoluzione Full HD di 1920x1080 con eccezio-nali valori di contrasto e luminosità e un tempo di risposta di soli 8ms consen-tono ai nuovi televisori Waitec Shining di regalare colori sempre nitidi e bril-lanti, immagini in movimento straordinariamente definite a garanzia dellamigliore qualità di visualizzazione anche con film su DVD, eventi sportivi egiochi di ultima generazione, oltre a essere già pronti per l’avvento dellanuova risoluzione video e HD DVD. La ricca dotazione di ingressi video per-mette, inoltre, di collegare contemporaneamente diverse tipologie di sorgen-ti video come, per esempio, lettori DVD, videocamere, videoregistratori, PC equalsiasi sorgente video a qualsiasi risoluzione.

Soprattutto per chi viaggia all’estero, Tumi presenta due utili kit portatili perricaricare i propri dispositivi elettronici anche lontano da casa. L’adattatoremultiplo è dotato di un caricatore USB in grado di rilevare e convertire auto-maticamente la corrente a 110 e a 220 volt in corrente in uscita a voltaggio

universale (5,0 volt), che rappresentaormai lo standard elettrico per telefonicellulari, macchine fotografiche e altriapparecchi portatili. Il kit comprendeanche una presa per accendisigari e uncavo estraibile da 27 pollici (68,5 cm)che si collega al caricatore USB, interfac-ciabile con tutti gli altri connettori chelo rendono compatibile con molte altremarche e modelli di telefoni, macchinefotografiche e PDA.

Batterie sempre cariche con i kit Tumi dedicati ai viaggiatori

62 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

I n v e t r i n aInvetrina

Prestazioni e design per i nuovi PC business Acer Veriton 1000

Sono in grado di aumentare significa-tivamente l’efficienza e la produttivitàdi grandi utenti e piccole-medieimprese. La serie di PC desktop profes-sionali Acer Veriton 1000 Small FormFactor è stata progettata specificamen-te per utenze business. Quel che colpi-sce subito sono le dimensioni, conte-nute in appena 3 litri di volume fisico,con una superficie più piccola di unfoglio A4. Questa nuova linea di desk-top professionali Acer fornisce il massi-mo della produttività e della sicurezzacon il minimo del surplus. Le prestazio-ni, appunto, sono garantite dalla tec-nologia Intel vPro che integra il chip-set Intel di ultima generazione Q965GExpress, capace di incrementare le pre-stazioni generali del sistema ottimiz-zando l’ampiezza di banda disponibilee la scheda grafica Intel GraphicsAccelerator 3000. I Veriton 1000 possono contare su affidabili harddisk Serial ATA con capacità fino a 400 GB che operano a 3GB/s per-mettendo, quindi, una ancora maggior velocità di trasferimento datie il massimo della protezione.

Mio MH610, più di unsemplice navigatoresatellitare

Atlantis Land si conferma brand fortemente attivo e orientato all’innovazioneintroducendo la famiglia FlyBoost, costituita da prodotti che offrono soluzioni

per il wireless outdoor, pensata e progettata perrispondere alle esigenze dei Wireless Internet ServiceProvider e di tutti gli operatori del mondo wirelessoutdoor. Una serie di prodotti utili a portare connetti-vità wireless in posti non raggiunti da servizi ADSL(per esempio, piccole comunità) o per realizzareWLAN aziendali, network di videosorveglianza o linkpunto-punto. La famiglia FlyBoost è in grado di forni-re soluzioni complete, e comprende una serie di pro-dotti utilizzabili in ogni applicazione. FlyBoost HS302 èun hot spot che consente una completa gestione degliutenti senza l’ausilio di altre apparecchiature. A que-sto si aggiunge l’access point FlyBoost AP301, dotatodi un set completo di funzionalità di traffic shapingper ottimizzare il flusso di dati.

Wireless outdoor con Atlantis Land FlyBoost

È l'ultimo prodotto, in ordine ditempo, della vasta gamma di pro-dotti GPS di Mio Technology e haricevuto il premio di InternationalDesign, assegnatogli dall'iF DesignCommittee in Cina, affermandosicome uno dei prodotti GPS più ele-ganti e all'avanguardia presentioggi sul mercato. Mio MH610 è unnavigatore satellitare leggero, dota-to di touch screen da 2,7" e nuovosoftware di navigazione Mio Mapv3 e con le mappe Tele Atlas di 24Paesi europei. In aggiunta alle carat-teristiche standard di un navigatoresatellitare portatile, Mio MH610comprende anche la navigazionecross-country, le segnalazioni dellepostazioni fisse autovelox e lamodalità per utilizzarlo a piedi e inbicicletta. Oltre alle funzionalitàGPS, che rappresentano il top dellagamma, il Mio MH610 è anchevisualizzatore di foto, lettore mp3,riproduttore video e contienenumerosi giochi. Include anche unutile software WorldMate pre-instal-lato per informazioni locali sulmeteo, conversione valuta in temporeale, misure, prefissi telefonici. Il Mio MH610 può contenere oltre 1GB (espandibile a 4GB tramitememory card SD o MMC) di foto,musica e video nella memoria interna.

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 63

I n v e t r i n aInvetrina

Canon Powershot G7, qualità reflex in dimensioni compatte

Adatto al fotografo e all’appassionato, segna il confine tra reflex digitale e com-patta ad alte prestazioni. Canon PowerShot G7 è una fotocamera professionale aottica fissa, in molti casi preferibile alle reflex soprattutto in quanto a portabilità.La nuova fotocamera Canon dispone di un sensore da 10 megapixel, obiettivocon zoom 6x stabilizzato e del nuovo processore d’immagine DIGIC III. Incorporadue nuove tecnologie Canon: il Face Detection AF/AE capace di rilevare i voltipresenti nell’immagine e ottimizzarne la messa a fuoco e la Noise ReductionTechnology per la riduzione del rumore e sensibilità estesa a 1600 ISO, per otte-nere foto nitide anche in ambienti con scarse condizioni di luce. Infine,PowerShot G7 è compatibile con i flash della gamma Speedlite grazie alla slittaaccessori con contatti dedicati e lenti di conversione (opzionali). Infine, le funzio-ni video avanzate permettono di riprendere ad alta risoluzione XGA (1024 x 768 pixel) a cadenza di 15 fps con audio. Èanche possibile registrare in VGA e QVGA a 30 fps video più fluidi.

Sempre connessi con il nuovo smartphone di HTCSottile ed ergonomico, TyTNè il nuovo smartphone diHTC che fornisce un’ampiagamma di avanzate funzio-ni offrendo la possibilitàall’utente business di porta-re in tasca tutta la potenzadegli strumenti di lavorodell’ufficio anche in movi-mento. Funzionalità fonda-mentali per il business rac-chiuse in un apparecchioche offre la soluzione defini-tiva per la connettività: tri-band UMTS 3G, che permet-te agli utenti di viaggiare in Europa, Stati Uniti e Asia,oltre a GSM, GPRS, EDGE, Wi-Fi, Bluetooth e una portamini-USB che rendono semplice il trasferimento dati,ovunque e in qualsiasi momento. Progettato per sem-plificare al massimo le funzioni di messaggistica, TyTNè dotato della tecnologia Windows Mobile 5.0 DirectPush Email, navigazione Internet, sincronizzazione conil calendario Microsoft Outlook, contatti ed e-mail ecapacità di lavorare con applicazioni della suiteMicrosoft Office come Word, Excel, Power Point evisualizzatore di documenti PDF. TyTN dispone di un’er-gonomica tastiera QWERTY a scomparsa e di unoschermo touch-screen a colori da 2.8 pollici. Tra lecaratteristiche vi è il comodo jog wheel, per un utilizzosemplice, anche con una sola mano.

Evobook Light, è l’Ultra Mobile PC studiato per chi hanecessità di avere un vero e proprio notebook semprecon sé, senza rinunciare a un design elegante e raffina-

to, in uno stiletotalmente inno-vativo.Ultracompatto eleggerissimo,solo 228mm x146mm x25.1mm in 850gdi peso, EvobookLight è ultramaneggevole,presenta una

linea essenziale di colore nero lucido. Dotato di sistemaoperativo Origami e processore VIA Eden NaNo da 1GHz, hard disk da 40GB, memoria soDIMM da 512MB,estendibile fino a 1GB, Video RAM VIA VN800, altopar-lanti integrati e 2 porte USB 2.0, Evobook light permettedi contenere tutta la tecnologia del notebook in unpalmo di mano. Anche dal punto di vista della connetti-vità offre grandi potenzialità grazie alla connessione Wi-Fi e Bluetooth integrati. Evobook Light presenta, inoltre,un’interfaccia semplice e intuitiva, grazie al suo schermoTFT LCD Touch Screen da 7” con risoluzione 800 x 480pixel e zoom fino a 1024 x 600 e ai tasti funzione pro-grammabili posizionati sul fronte, che garantiscono lamassima velocità di utilizzo ovunque e in qualunquemomento.

Evobook Light, il notebook ultra-compatto per una mobilità totale

64 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

P e r s o n a g g i & c a r r i e r ePersonaggi&carriere

Mauro Carettoni

LG Electronics Italia nominaMauro Carettoni come nuovoKey Account Manager per ladivisione ISP (Information SystemProducts).In LG Electronics, Carettoniseguirà alcuni distributori dislo-cati sul tutto il territorio nazio-nale, gestendo le attività di ven-dita verso questi ultimi per pro-dotti dell’area informatica qualimonitor, masterizzatori, note-book e USB flash drive. Mauro Carettoni proviene daun’esperienza lavorativa, matu-rata nel settore informatico, cheha inizio nel 1983.

Negli ultimi quattro anni ha ricoperto il ruolo di Responsabile delladistribuzione all’interno della Business Unit Peripherals di Acer.

Country Manager Italia di HTC Europe

Daniele De Grandis è statonominato nuovo CountryManager Italia di HTC Europe,diventando il responsabiledella presenza e dello sviluppodi tutte le operazioni di HTC inItalia. Nato nel 1965, DeGrandis ha maturato 18 anni diesperienza nell’industria delletelecomunicazioni, operandonel settore Marketing eVendite di aziende internazio-nali. Esordisce nel 1988 inAlcatel Italia, dove si occupaprevalentemente di marketingdi prodotto. Il 1994 vede il suoingresso in Nokia Italia comeAccount Manager, esperienzamolto importante alla luce delsuo successivo incarico inEricsson, dove ricopre perquattro anni la carica di SalesDirector. Con la nascita nel 2001 dellajoint venture SonyEricsson, DeGrandis viene nominatoDirettore Marketing dellanuova azienda, studiando glistrumenti più efficaci perimporre un nuovo brand sulmercato.

ATON ha annunciato la nomina di Otello Azzali a nuovo VicePresident del CdA per il mercato italiano. In questo ruolo Azzali, cheproviene da significative esperienzepresso alcune tra le principali realtàa livello nazionale e multinaziona-le, darà nuova enfasi al percorso diinternazionalizzazione di ATONSpA e incentiverà la sua crescitasotto il profilo sia dell’innovazionetecnologica, sia del livello di consu-lenze offerte ai propri clienti.Azzali ha iniziato la sua carriera nel1982 come Responsabile Controllodi Gestione e Sistemi Informativi inAmadori e successivamente ha rico-perto il medesimo ruolo inSalvarani fino al 1991, anno in cui èdiventato Direttore Commercialedell’azienda, ristrutturandone larete di vendita italiana. Nel 1997 entra in IntermecTechnologies con la carica diDirettore Generale fino al 2000, quando diventa Regional GeneralManager Southern Europe.

Otello Azzali

Key Account Manager per la divisione ISP di LG Electronics

Vice President del CdA di ATON SpA per il mercato italiano

Daniele De Grandis

novembre 2006 - .ICT & tech solutions - 65

P e r s o n a g g i & c a r r i e r ePersonaggi&carriere

Gianluca Baini

Global Account Director Vodafone Europe & Mature Markets di Lucent Technologies

Gianluca Baini è stato nominatoGlobal Account Director VodafoneEurope & Mature Markets di LucentTechnologies, incarico che prevede -oltre alla gestione delle attività com-merciali verso “One Vodafone” -anche quelle realtive a Irlanda, UK,Germania, Olanda, Italia, Grecia,Spagna e Portogallo. Oltre al nuovoruolo internazionale, Baini fa partedel board di direzione di LucentItalia. Direttore Commerciale perVodafone Global dal 2004, Baini haprecedentemente ricoperto l’incaricodi Direttore Commerciale perVodafone Omnitel e H3G in Italia e diDirettore Commerciale per Vodafone Sud Europa. Prima di approda-re a Lucent, Gianluca Baini ha lavorato in Microdesign srl, dove si èoccupato di progettazione SW, per poi passare in Alenia Spazio,società del gruppo Alenia-Finmeccanica, gestendo attività di proget-tazione di apparati di bordo per satelliti di telecomunicazione edove ha ricoperto il ruolo di Program Manager in numerosi program-mi ESA, Eutelsat e Intelsat.

Stéphane Deruelle

Wind River, il leader globale di solu-zioni di DSO (Device SoftwareOptimization), annuncia la nomina diStéphane Deruelle a Regional Directorper il Sud-Ovest europeo. Deruelle sioccuperà dello sviluppo delle attivitàdi business di Wind River per i mercatidi Italia, Francia, Spagna, Grecia ePortogallo, con la responsabilità di farcrescere le quote di mercato dell’a-zienda per le soluzioni Linux nei set-tori telecomunicazioni e consumerelectronics. Con 15 anni di esperienzacome Sales Manager in Francia e inaltri Paesi europei, prima di approda-re a Wind River Deruelle ha ricoperto per 5 anni la posizione diDirettore per l’Europa Occidentale di Montavista Software, un’azien-da che fornisce soluzioni Linux per i mercati delle telecomunicazionie dei sistemi embedded. In precedenza, ha lavorato presso IntegratedSystems, dove ha ricoperto diversi ruoli fino a diventare Direttore peril Sud Europa.

Giorgio Grasso

Direttore delle Risorse Umane di CA

La filiale italiana di CA haannunciato la nomina diGiorgio Grasso a Direttoredelle Risorse Umane. In questoruolo, Grasso sarà responsabi-le della gestione e sviluppodelle relazioni con il persona-le, della formazione azienda-le, delle attività di selezione eassunzione e della realizzazio-ne di programmi in linea conle direttive della casa madre.Grasso, 42 anni, vanta unaconsolidata esperienza nelcampo della gestione delleRisorse Umane all’interno didiversi settori, tra i quali lagrande distribuzione organiz-zata, il food and beverage el’informatica. Laureato in giu-risprudenza presso l’UniversitàCattolica del Sacro Cuore diMilano, inizia la sua carrierapresso il Gruppo GemeazCusin, attivo nella ristorazionecollettiva e nell’emissione dititoli di servizio (TicketRestaurant). Dal ‘96 al ‘98 èHuman Resource Manager diCoca Cola Bevande Italia.Successivamente, Grasso occu-pa analoga posizione inFriskies Italia (Gruppo Nestlé).Nel 2000 fa il suo ingresso inSoftware AG Italia, dove rico-pre la posizione diResponsabile Risorse Umane.

Regional Director di Wind River per il Sud-Ovest europeo

Probabilmente è vero. Oppure, iPC attualmente sul mercatorispondono in misura soddisfacen-te alle esigenze di chi li usa. Certoè che anche i trend di contingen-za indicano che il comparto note-book sta rallentando, seppur dipoco, la sua crescita.Probabilmente, entro pochi annil'andamento del PC portatile saràsimile a quello attuale dei desk-top, come è fisiologico tra le com-modity. Riponiamo grandi speranze neltablet PC, l'unico prodotto ingrado di portare una vera evolu-zione, sia di processo sia di utiliz-zo. Basta che le aziende produttri-ci si occupino anche dei decimalidi market share. Per cominciare.

66 - .ICT & tech solutions - novembre 2006

c o n t r o e d i t o r i a l eControeditoriale

È ormai noto da tempo nel com-parto che i Personal Computer,siano essi desktop o notebook,sono considerati a tutti gli effettidelle commodity. I più recentilanci di linee di prodotto nonfanno altro che confermare que-sta considerazione. Le componen-ti sono pressoché uguali, le confi-gurazioni cambiano di poco, e leaziende produttrici delle compo-nenti (quelle che fabbricano sche-de madri, video, memorie, proces-sori, per intenderci) sono pochissi-me e tendono ad aggregarsi. Eccoquindi che per le imprese acqui-stare o rinnovare il proprio parcomacchine somiglia sempre di piùal rinnovo della flotta di automo-bili aziendali. Più belle e rappre-sentative per la dirigenza e via viaa scendere per gli altri. Questofattore è rilevabile anche dall'e-spansione della formula del lea-sing in entrambi i mercati. Ma seil PC è una commodity, quali sonole discriminanti per la sua scelta?Il rapporto prezzo/prestazioni? Ilgrado di personalizzazione? Latempistica di consegna?L'assistenza post vendita? La faci-lità di implementazione all'inter-no della rete aziendale?Probabilmente un mix di questifattori, ma sicuramente non più lecaratteristiche intrinseche del PCstesso. Infatti, ormai i desktopaziendali hanno caratteristicheanaloghe, mentre qualche diversi-tà esiste ancora nei notebook pergiustificare il prezzo di vendita ela scelta della mobility come desk-top replacement. Però, soprattut-to per questi ultimi, il discorsoeconomico si fa più stringente. Nel mondo, le aziende produttricidi componentistica si contano

sulle dita di una mano. Questo fasì che, pur assemblati in configu-razioni diverse, i notebook sianosostanzialmente uguali, portandoanche in questo comparto la discriminante sul prezzo e sull'as-sistenza post vendita. Quello che li differenzia è, inmolti casi, il design dello chassis.Come un frigorifero. Si sceglie lacapacità in litri, il design, e l'assi-stenza post vendita. Triste, mavero.Ora, i grandi brand dichiaranoche non inseriscono più grandiinnovazioni e tecnologie perchégli utenti non intendono pagareuna maggiorazione di prezzo perqueste. E loro non intendono pro-durre PC che rischierebbero dirimanere invenduti.

PC o frigoriferi?