Osso e cincia e lo strano caso del fantasma del bosco
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le pagine dei ragazziAg
rim
is
teri CinciA
oSSO
Febbraio. Nel bosco di querce vicino alla fattoria la natura
sembrava essersi addormentata. I ghiri ronfavano nelle loro tane, mentre la maggior parte degli uc-celli era partita verso sud, lascian-do i rami spogli e silenziosi.
Osso e Cincia e lo strano caso del fantasma del bosco
Ossa, peli e un piccolo cranio ridotti in un bozzolo... che orrore!
Provate a giocare agli agricoltori!Farming simulator 15 è un gioco di simulazione
che vi permette di vestire i panni di un impren-
ditore agricolo, di coltivare la terra e allevare
animali. È ben ricostruito grafi camente, con un pa-
esaggio naturale che fa da sfondo a un’azienda agri-
cola di diversi ettari strutturata in diverse coltivazioni
da gestire: dalla semina alla raccolta dei prodotti,
dalla cura delle macchine (trattori, aratri, mietitrebbie
e molte altre) alla vendita dei frutti della terra, all’alle-
vamento degli animali (vacche, pecore, galline, api),
fi no all’acquisto dei materiali (sementi dei cereali e
carburanti) necessari per continuare l’attività e persi-
no alla possibilità di chiedere un prestito alla locale
banca per fi nanziare le attività agricole.
Durante l’utilizzo dei mezzi agricoli è anche possibile
inquadrare l’azione dal cruscotto della macchina im-
piegata e controllare che tutto proceda per il meglio
usando gli specchietti retrovisori. La simulazione è
spinta al punto che lo sporco, la polvere, la terra si
accumulano sui veicoli mentre si lavora. Interessante
è la nuova introduzione, in quest’ultima versione 15,
del taglio della legna del
bosco, con la possibilità di
compiere le operazioni di
abbattimento degli alberi,
afferrare i tronchi e caricar-
li sul camion per il traspor-
to e la successiva vendita.
Il prezzo indicativo al pub-
blico di Farming Simula-
tor 15 è di euro 29,90.
Si può acquistare nei
negozi specializzati di
videogiochi, nelle prin-
cipali catene di elettro-
nica di consumo e su
Amazon.it
Ecco alcuni dei requisiti minimi per poter utilizzare il
gioco: Sistema operativo Windows Vista/7/8; sche-
da video con 512 MB di memoria video; ATi Rade-
on HD 2600/nVidia Geforce 8600 o superiore; spa-
zio su disco: 3 GB. •
Eppure, non tutti se ne erano andati, non tutti dormivano.
Osso e Cincia si incamminaro-no nel bosco prima del tramonto. Osso voleva sgranchirsi le zampe dopo una giornata trascorsa a son-necchiare nella stalla. Cincia svo-lazzava sulla testa dell’amico ca-
ne, curiosa come al solito. A un tratto l’uccellino vide qualcosa ai piedi di un grande albero.
«Guarda, Osso!»Tra le foglie secche si intravede-
va una specie di bozzolo di peli gri-gi, lungo alcuni centimetri.
80 VITA IN CAMPAGNA 2/2015
© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.
Il fantasma del bosco scruta il territorio...
Osso si avvicinò guardingo e lo annusò.
«Non ha né testa né coda».Cincia osservò da vicino lo
strano reperto.«Osso!»«Che c’é? Perché urli? Sono
qui!», rispose il cane sorpreso.«No... intendevo: c’è un osso
tra i peli! Bisogna indagare. Innan-zitutto delimitiamo la scena del crimine». Con abili colpi di becco Cincia tolse foglie e rametti da so-pra l’oggetto e cominciò a sfi lare i peli dal bozzolo».
«Altre piccole ossa», esclamò il cane.
«E un minuscolo cranio... con lunghi denti incisivi».
«Mmm, direi che si tratta dello scheletro di un topo selvatico, av-volto nei suoi stessi peli. Ma come è possibile? Quale creatura lo avrà ridotto così?» I due rabbrividirono.
«È stato il fantasma del bosco», disse una voce. Due lunghe orec-chie sbucarono da un cespuglio. Era la lepre che viveva tra i rovi al confi ne del bosco. Osso e Cincia la conoscevano bene.
«Il fantasma del bosco?»«Sì, quando ero piccola mia
mamma lo chiamava così. Gli umani lo chiamano barbagianni!»
«L’uccello rapace?», trasalì Cincia. «Ne ho sentito parlare, ma non ne ho mai visto uno».
«Per forza, è un animale nottur-no. Si ciba di piccoli roditori che cattura grazie alla vista sviluppata per vedere anche al buio e all’udito sensibilissimo, in grado di percepi-re i rumori più lievi. Un vero radar!»
«E perché tua mamma lo chia-mava il fantasma del bosco?», chiese Osso.
«Perché il piumaggio bianco
Lo sai che...
... le rane hanno gli occhi e il
naso molto in alto sulla testa, in
modo da vedere e respirare con
la maggior parte del corpo som-
mersa e, quindi, nascosta...
... il cane è considerato
il migliore amico dell’uo-
mo e pare che discenda
dal lupo e dallo sciacal-
lo. Il suo addomestica-
mento risale a più di
12.000 anni fa.
Maurizio Bonora
della parte anteriore del suo corpo lo rende simile a un fantasma quando vola di notte. E poi si dice sia amico di maghi e streghe!»
«Ma cosa dici? Maghi e streghe non esistono… vero? E poi non mi è ancora chiaro come abbia fatto il barbagianni a trasformare il topo in questo bozzolo di peli e ossa».
«Quando i rapaci notturni man-giano una preda», spiegò la lepre, «rigurgitano, ovvero espellono dalla bocca tutto quello che non ri-escono a digerire. Il bozzolo che
vedi, in realtà, si chiama borra ali-mentare ed è il resto della preda non digerita dal barbagianni».
«Wow, anche oggi ho imparato qualcosa di nuovo», disse Cincia. «Ci manca solo di vedere un bar-bagianni e sarei felicissima».
«Se aspettate ancora qualche minuto, dovrebbe uscire dal suo nido, che si trova in quel tronco ca-vo lassù. Ormai è quasi buio».
Fu così che la lepre, Osso e Cincia si nascosero in un cespu-glio e aspettarono.
Quando le ombre avvolsero il bosco, una sagoma bianca sbucò dal buco dell’albero. Il barbagian-ni lanciò un lugubre richiamo, di-spiegò le ali e si librò in volo, pla-nando verso il prato.
Cincia e Osso si guardarono soddisfatti: avevano risolto un nuovo caso e avevano potuto os-servare per la prima volta un ani-male davvero misterioso e magico.
Stefania PendezzaIllustrazioni di Erika Lerco
VITA IN CAMPAGNA 2/2015 81
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