OSSERVAZIONI SULLA FAUNA DELLE GROTTE E DELLE ... et al...diano passante per la Sella Chianzutan...

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I1 fenomeno carsico delle Prealpi Carniche Orientali Mem. Irt. It. Spel., r. 11. vol. XII, 2001, pp. 75-88. OSSERVAZIONI SULLA FAUNA DELLE GROTTE E DELLE ACQUE CARSICHE SOTTERRANEE DELLE PREALPI CARNICHE ORIENTALI Riassunto Viene riportata una sintesi delle conoscenze sulla fauna cavernicola delle Prealpi Carniche orientali, in provincia di Udine, basata sulle segnalazioni della letteratura e su reper- ti originali. Nel complesso sono state individuate 41 specie di invertebrati, di cui 22 terrestri e 19 acquatiche, raccolte in 11 cavità naturali, una galleria artificiale e tre sorgenti. La fauna riscontrata è costituita da pochi elementi esclusivi degli ambienti sotterranei, mentre è maggiormente rappre- sentata la frazione troglofila e stigofila, in quanto le grotte esaminate presentano per lo più dimensioni modeste e le ricerche sinora effettuate sono ancora incomplete; inoltre la porzione settentrionale dell'area è stata in gran parte ri- coperta dalla coltre glaciale wurmiana, con conseguente probabile depauperamento della fauna ipogea. L'area stu- diata presenta affinità faunistiche da una parte con le Prealpi Carniche occidentali, dall'altra con le Prealpi Giulie, con le quali condivide alcuni elementi specializzati. Abstract A synopsis of the cave dwelling fauna of the eastern Carnic Pre-Alps, province of Udine, is reported based on literature citations as well as on origina1 data. 41 species of invertebrates (22 terrestrial and 19 aquatic) are identified; they were collected in 11 caves, an artificial gallery and three springs. The fauna includes few species specialized to the subterranean environment. Troglophilic and stygophilic species are better represented: this fact may be related to the small size of the caves, as well as to the incomplete researches; moreover, the northern part of the area was covered by ice during the last glaciation and consequently the subterranean fauna is rather poor. The study area shares some troglobitic and stygobitic species both with the western Carnic Pre-Alps and the Julian Pre- Alps. Introduzione I1 territorio considerato corrisponde al settore più orientale delle Prealpi Carniche ed è situato interamente nel bacino idrografico del Fiume Tagliamento, in provincia di Udine. Si tratta di un'area montuosa di forma approssimativamente triangolare, delimitata a nord e a est dal corso del Fiume Tagliamento e a ovest dalla valle del Tor- rente Arzino (lungo la quale corre il limite arnrnini- strativo con la provincia di Pordenone) e dal meri- diano passante per la Sella Chianzutan (fig. 1). La parte occidentale dell'area comprende i ri- lievi del Monte Cuir e del Monte Faeit, culminanti nei 1744 metri del Monte Piombada ed è separata dall'ampio solco glaciale, che ospita il Lago di Cavazzo, dai monti Brancot e San Simeone, che costituiscono l'estrema propaggine orientale delle Prealpi Camiche. Le aree di interesse speleologico sono situate al versante nord del Monte Faeit, nei comuni di Verzegnis e Cavazzo Carnico, e al versante nord- orientale del Monte Cuir, che sovrasta l'abitato di Avasinis, in comune di Trasaghis. Fatta eccezione per alcune cavità di modesto sviluppo, visitate a partire dalla fine dell'ottocen- to, le grotte sono tutte di recente esplorazione, come, di conseguenza, sono recenti le poche cita- zioni della bibliografia riguardanti la fauna cavernicola. Secondo la più aggiornata rassegna della bibliografia biospeleologica friulana (GASPARO, 1997a), su un totale di 340 lavori che considerano la fauna cavernicoladel Friuli, quelli relativi all' area in esame sono solamente 13 (alcuni dei quali ri- portanti esclusivamente citazioni di seconda mano) e si riferiscono a quattro grotte e due sorgenti.

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I1 fenomeno carsico delle Prealpi Carniche Orientali Mem. I r t . It. Spel., r . 11. vol. XII, 2001, pp. 75-88.

OSSERVAZIONI SULLA FAUNA DELLE GROTTE E DELLE ACQUE CARSICHE SOTTERRANEE DELLE PREALPI CARNICHE ORIENTALI

Riassunto Viene riportata una sintesi delle conoscenze sulla fauna cavernicola delle Prealpi Carniche orientali, in provincia di Udine, basata sulle segnalazioni della letteratura e su reper- ti originali. Nel complesso sono state individuate 41 specie di invertebrati, di cui 22 terrestri e 19 acquatiche, raccolte in 11 cavità naturali, una galleria artificiale e tre sorgenti. La fauna riscontrata è costituita da pochi elementi esclusivi degli ambienti sotterranei, mentre è maggiormente rappre- sentata la frazione troglofila e stigofila, in quanto le grotte esaminate presentano per lo più dimensioni modeste e le ricerche sinora effettuate sono ancora incomplete; inoltre la porzione settentrionale dell'area è stata in gran parte ri- coperta dalla coltre glaciale wurmiana, con conseguente probabile depauperamento della fauna ipogea. L'area stu- diata presenta affinità faunistiche da una parte con le Prealpi Carniche occidentali, dall'altra con le Prealpi Giulie, con le quali condivide alcuni elementi specializzati.

Abstract A synopsis of the cave dwelling fauna of the eastern Carnic Pre-Alps, province of Udine, is reported based on literature citations as well as on origina1 data. 41 species of invertebrates (22 terrestrial and 19 aquatic) are identified; they were collected in 11 caves, an artificial gallery and three springs. The fauna includes few species specialized to the subterranean environment. Troglophilic and stygophilic species are better represented: this fact may be related to the small size of the caves, as well as to the incomplete researches; moreover, the northern part of the area was covered by ice during the last glaciation and consequently the subterranean fauna is rather poor. The study area shares some troglobitic and stygobitic species both with the western Carnic Pre-Alps and the Julian Pre- Alps.

Introduzione

I1 territorio considerato corrisponde al settore

più orientale delle Prealpi Carniche ed è situato interamente nel bacino idrografico del Fiume Tagliamento, in provincia di Udine. Si tratta di un'area montuosa di forma approssimativamente triangolare, delimitata a nord e a est dal corso del Fiume Tagliamento e a ovest dalla valle del Tor- rente Arzino (lungo la quale corre il limite arnrnini- strativo con la provincia di Pordenone) e dal meri- diano passante per la Sella Chianzutan (fig. 1).

La parte occidentale dell'area comprende i ri- lievi del Monte Cuir e del Monte Faeit, culminanti nei 1744 metri del Monte Piombada ed è separata dall'ampio solco glaciale, che ospita il Lago di Cavazzo, dai monti Brancot e San Simeone, che costituiscono l'estrema propaggine orientale delle Prealpi Camiche.

Le aree di interesse speleologico sono situate al versante nord del Monte Faeit, nei comuni di Verzegnis e Cavazzo Carnico, e al versante nord- orientale del Monte Cuir, che sovrasta l'abitato di Avasinis, in comune di Trasaghis.

Fatta eccezione per alcune cavità di modesto sviluppo, visitate a partire dalla fine dell'ottocen- to, le grotte sono tutte di recente esplorazione, come, di conseguenza, sono recenti le poche cita- zioni della bibliografia riguardanti la fauna cavernicola.

Secondo la più aggiornata rassegna della bibliografia biospeleologica friulana (GASPARO, 1997a), su un totale di 340 lavori che considerano la fauna cavernicola del Friuli, quelli relativi all' area in esame sono solamente 13 (alcuni dei quali ri- portanti esclusivamente citazioni di seconda mano) e si riferiscono a quattro grotte e due sorgenti.

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In particolare, sino al 1970, l'unica cavità ad essere considerata è la Grotta di Corona, Fr 112. Ad essa fanno riferimento le poche citazioni faunistiche, riguardanti solo specie troglofile, pre- senti in una nota speleologica di GORTANI (1903) e nella prima monogrdia sulla fauna aracnologica della Carnia di DI CAPORIACCO (1922). Le stesse citazio- ni sono in seguito richiamate da DE GASPERI (1 9 16), BACCETTI & CAPRA (1969) e BRIGNOLI (1972).

All'inizio degli anni '70 viene pubblicato uno stu- dio cariologico sull'ortottero Troglophilus cavicola (Kollar), basato su esemplari raccolti nelle gallerie militari che si aprono nella caverna denominata La Cianevate, Fr 109, ad opera di KIAUTA (1973). A tale lavoro fanno riferimento anche due brevi segnalazioni di CARACCI (1975) e CHIAPPA (1987).

I lavori apparsi negli ultimi decenni del Novecen- to (THALER, 1982; GRUBER, 1984; PEZZOLI, 1988, 1989,1992) considerano i materiali raccolti negli stessi anni da biospeleologi triestini e genovesi in tre grotte e due sorgenti non indagate in precedenza.

Nella rassegna bibliografica citata più sopra non sono infine indicate due note pubblicate nello stesso anno. La prima (GASPARO, 1997b) contiene dati ine- diti relativi alla fauna di quattro grotte presenti nel- l'area in esame, la seconda (CELLA & MAZZILIS, 1997) riporta il ritrovamento di resti di alcuni ele- menti troglosseni in una grotta del M. Verzegnis, di recente esplorazione

In considerazione delle scarse conoscenze sulla fauna cavernicola del territorio indagato, sono state recentemente effettuate dagli autori alcune escur- sioni in grotte sia "storiche", sia di recente esplora- zione, che hanno consentito di integrare l'elenco dei taxa risultante della bibliografia con numerose spe- cie non ancora segnalate per le grotte delle Prealpi Carniche orientali.

Materiali e metodi di indagine

La fauna terrestre è stata indagata mediante la raccolta diretta sul campo, esaminando attentamente sia le pareti, sia i suoli degli ingressi e dei vani interni delle cavità.

Le ricerche sulla fauna acquatica sono state ese- guite nei ruscelli ipogei (mediante retino immanicato, con vuoto di maglia di 100 p) e nelle pozzette di stillicidio (mediante una pompetta aspirante manua-

le e successivo filtraggio attraverso il retino). Nelle sorgenti e nei corsi d'acqua sotterranei il retino è stato posizionato con la bocca controcorrente, men- tre veniva effettuata una rimozione manuale del se- dimento a monte dello stesso.

Parte del materiale raccolto è stato deposto entro tubi contenenti etanolo al 7096, parte è stato mon- tato a secco secondo le tradizionali tecniche di pre- parazione degli invertebrati.

Catalogo faunistico

Viene riportato l'elenco delle specie di inverte- brati sinora rinvenute nei sistemi carsici delle Prealpi Carniche orientali, ordinato secondo il criterio si- stematico adottato nella recente checklist delle spe- cie della fauna italiana (MINELLI et al., 1993- 1995).

Per ciascuna specie sono stati considerati: 1. gli eventuali dati bibliografici, in successione cronologica, con riferimento al nome del taxon come riportato nel contributo originale, l'autore, l'anno di pubblicazione e le pagine di riferimento della cita- zione; 2. il nome e l'eventuale numero di catasto delle sta- zioni considerate nei lavori di cui al punto prece- dente, con il richiamo numerico corrispondente alla citazione b i b l i ~ g r ~ c a ; 3. il materiale inedito esaminato, riferito alle sta- zioni, di cui si riporta la denominazione e l'eventuale numero di catasto; per ogni stazione sono indicati il numero e il sesso degli esemplari, i dati relativi alla raccolta e alla determinazione dei reperti e l'indica- zione della collezione ove gli stessi sono depositati (sono state utilizzate le seguenti abbreviazioni: MB = M. Bodon; CM = C. Morandini; FG = F. Gasparo; PMG = P. M. Giachino; GG = G. Gover- natori; MK = M. Kahlen; FS = F. Stoch; MZ = M. Zapparoli; CSIF = Circolo speleologico e idrologico friulano di Udine; MFSN = Museo friulano di Sto- ria naturale di Udine; MVR = Museo civico di Sto- ria naturale di Verona); 4. una breve nota sull'ecologia e la corologia delle specie, con riferimenti alle citazioni della letteratura che riguardano il Friuli.

GASTROPODA Hydrobiidae Grazianapupula (Westerlund, 1886)

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1. Belgrandiella pupula (Westerlund, 1886): PEZZOLI, 1988: 108. Sorgenti presso Somplago (1). Materiale esaminato: Grotta I di Somplago, Fr 1652 (4 nicchi nel laghetto di stillicidio, 26.VIII. 1997, FS leg., MI3 det. 1997, coll. MFSN); Sorgente di Pozzis (8 ex., 16.VI. 1994, FS leg., MB det. 1995, coll. MFSN). Elemento crenofdo, forse stigofdo, riscontrato in Italia con frequenza nelle sorgenti collinari e alpine a est del Fiume Piave ( ~ Z Z O L I , 1988; STOCH, 1997). In Friuli è specie comune, talora rinvenuta anche in grotta (PEZZOLI, 1988).

Hauffenia tellinii (Pollonera, 1898) 1. Hauffenia (H.) tellinii: PEZZOLI, 1989: 54. Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1) Specie ritenuta stigobia, con area di distribuzione compresa tra il Fiume Brenta e la Slovenia, piutto- sto frequente nell'ambiente interstiziale, più rararnen- te raccolta in grotte, anche in Friuli ( ~ Z O L I , 1988; STOCH, 1993, 1996, 1997).

Bythinella schmidtii (Kuster, 1852) l . Bythinella schmidti (Kuster, 1852) (sic!): PEZZOLI, 1988: 108. Sorgente della Peschiera di Trasaghis (1); Sorgenti presso Somplago (1). Specie crenofila, talora raccolta in grotta dove è presente forse come stigofila (PEZZOLI, 1988), ad ampia distribuzione lungo l'arco alpino ed in Italia peninsulare.

SadlerianafZuminensis (Kuster, 1852) 1. SadlerianafZuminensis (Kuster, 1852): ~ Z Z O L I ,

1988: 108. Sorgenti presso Somplago (l). Specie crenofila, estranea alla fauna delle acque carsiche sotterranee.

Ellobiidae Zospeum isselianum Pollonera, 1886 Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (2 nicchi, 11.1X.1999, FS leg., MB det. 2000, coll. MB); Grotta I di Somplago, Fr 1652 (3 nicchi, 26.VIII. 1997, FS leg., MB det. 1997, coll. MB). Piccolo gasteropode troglobio, sinora noto di diverse grotte delle Prealpi Camiche e Giulie e della Slovenia occidentale (PEZZOLI, 1992; SLAPNIK, 1991), dove si

rinviene nelle parti interne, vagante sulle pareti umi- de e sulle concrezioni o su detrito vegetale.

Zospeum spelaeum (Rossmassler, 1839) 1. Zospeum spelaeum (Rossmassler): PEZZOLI, 1992: 165. Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1). Elemento troglobio, distribuito nei sistemi carsici del- le Prealpi orientali (ad est del Fiume Brenta) e del Carso dinarico settentrionale (GIUSTI & PEZZOLI, 1982), a cui vengono riferiti - in attesa di una revisio- ne generale che consenta di valutare la validità delle molte specie descritte nella seconda metà dell'otto- cento e nei primi decenni del Novecento - i reperti di forme con nicchi che presentano due pliche parietali (PEZZOLI, 1992); in Friuli la specie è segnalata per una dozzina di grotte delle Prealpi Carniche e Giulie, oltre che per sorgenti carsiche e stazioni epigee situa- te lungo alvei torrentizi, ove sono stati spesso rinve- nuti nicchi fluitati dalle acque (-OLI, 1992).

Zonitidae Aegopis gemonensis (Férussac, 1832) 1. Zonites gemonensis Fér.: GORTANI, 1903: 9. Grotta di Corona, Fr 1 12 (1). Elemento limitatamente troglofilo a distribuzione al- pino-orientale, già segnalato per l'area montana del comune di Trasaghis e per diverse altre stazioni epigee del Friuli (BOATO et al., 1989).

CRUSTACEA Copepoda Harpacticoida Canthocamptidae Attheyella (Attheyella) wierzejskii (Mrazek, 1893) Materiale esaminato: Sorgente di Pozzis (1 d, 16.VI. 1994, FS leg. et det., coll. FS). Elemento crenofilo, comune nelle sorgenti dell'arco alpino (STOCH, 1998), ma da ritenersi estraneo alla fauna delle acque carsiche sotterranee.

Bryocamptus (Arcticocamptus) rhaeticus (Schrneil, 1893) Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (1 Qin pozzette di stillicidio, 1 1 .IX. 1999, FS leg. et det., coll. FS). Elemento stigosseno, diffuso in sorgenti e nell'am- biente interstiziale lungo l'arco alpino (STOCH, 1993, 1998), sinora mai segnalato in grotta. La sua pre-

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senza alla Grotta di Corona depone a favore di una modesta circolazione idrica nella cavità, almeno in periodi di elevata piovosità.

Bryocamptus (Rheocamptus) pygmaeus (Sars, 1863) Materiale esaminato: Sorgente di Pozzis (9 ex., 16.VI. 1994, FS leg. et det., coll. FS). Specie ad ampia distribuzione in Europa, vive in sor- genti, ruscelli, grotte, ambiente interstiziale, muschi e nell'ambiente ipotelminorreico. Rinvenuta anche in grotte del Friuli (STOCH, 1993) come stigofila.

Bryocamptus (Rheocamptus) tatrensis Minkiewicz, 19 16 Materiale esaminato: Grotta I di Somplago, Fr 1652 (l d e 3 QQ nel laghettto di stillicidio, 26.VIII. 1997, FS leg. et det., coll. FS); Sorgente di Pozzis (1 Q, 16.VI. 1994 FS leg. et det., coll. FS). Specie ad ampia distribuzione in Europa centro-

orientale, di cui è stata di recente confermata la va- lidità a livello specifico (STOCH, 1993,1997); mol- to comune nelle grotte, nelle sorgenti e nell'arnbien- te interstiziale in Friuli (STOCH, 1993,1997).

Bryocamptus (Rheocamptus) typhlops (Mrazek, 1893) Materiale esaminato: Grotta di Corona I1 ( l d in pozzette di stillicidio, 1 1 .E. 1999, FS leg. et det., coll. FS); Risorgiva di Eolo, Fr 658 ( l dne l torrente, 24.111.1990, FG & FS leg., FS det. 1993, coll. FS). Interessante specie eustigofila, presente in ambien- te di superficie nell'Europa centro-settentrionale, ma sempre cavemicola nelle aree più meridionali; in Friuli non è frequente e gli scarsi reperti si riferiscono tutti a grotte delle Prealpi Giulie (STOCH, 1997).

Echinocamptus pilosus (van Douwe, 19 15) Materiale esaminato: Risorgiva di Eolo, Fr 658 ( l d e 2 Q Q nel torrente, 24.111.1990, FG & FS leg.,

Fig. 1 - Distribuzione delle cavità delle Prealpi Cmiche orientali oggetto di indagine. I cer- chi indicano le cavità segnate al catasto delle grotte del Friuli (Fr) e la posizione dell'unica cavità artificiale (CAFVG) considerata. I qua- drati indicano le sorgenti esaminate.

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FS det. 1993, coll. FS). Specie ad ampia distribuzione, vive in sorgenti ed acque sotterranee; già segnalata in grotte del Friuli ove è presente come stigofila (STOCH, 1993,1997).

Elaphoidellaphreatica s.1. (Chappuis, 1925) Materiale esaminato: Risorgiva di Eolo, Fr 658 (3 QQ nel torrente, 24.111.1990, FG & FS leg., FS det. 1993, coll. FS). Il materiale esaminato appartiene ad un complesso di specie che necessita di essere revisionato. Probabil- mente tutte le citazioni per l'Italia si riferiscono in re- altà (STOCH, 2001) ad Elaphoidella pseudo- phreatica (Chappuis, 1928), mentre gli esemplari del- la Risorgiva di Eolo, come altri di recente raccolti in grotte delle Prealpi Giulie (FS, dati inediti), si avvici- nano invece a E. phreatica S. str. della Romania e a E. proserpina Chappuis, 1934 dell' Austria.

Moraria sp. Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (1 Q in pozzette di stillicidio, l l .IX. 1999, FS leg. et det., coll. FS); Grotta I di Somplago, Fr 1652 (1 cT nel laghetto di stillicidio, 26.VIII. 1997, FS leg. et det., coll. FS). Specie nuova per la scienza in corso di descrizione, presumibilrnente stigobia, rinvenuta anche in alcune grotte del Trentino, dei Monti Lessini e del Monte Baldo (STOCH, 2000).

Copepoda Cyclopoida C yclopidae Paracyclops imminutus Kiefer, 1929 Materiale esaminato: Sorgente di Pozzis (1 Q, 16.VI. 1994, FS leg. et det., coll. FS).

Specie ad ampia distribuzione in Europa, solo di recente confermata per l'Italia (STOCH, 2001); si rinviene frequentemente in grotte come elemento stigofilo non specializzato.

Acanthocyclops cf. vernalis (Fischer, 1853) Materiale esaminato: Sorgente di Pozzis ( l cTe 2 QQ , 16.VI. 1994, FS leg. et det., coll. FS). Gli esemplari raccolti afferiscono ad un gruppo di spe- cie che necessita di essere revisionato. Si tratta di un elemento di acque superficiali, sicuramente estraneo alla fauna delle acque carsiche sotterranee dell'area.

Diacyclops italianus (Kiefer, 193 1) Materiale esaminato: Risorgiva di Eolo, Fr 658 (26 ex. in pozzette, 24.111.1990, FG & FS leg., FS det. 2000, coll. FS). Specie stigobia in corso di ridescrizione, che ha il suo locus typicus sui Colli Berici ed è diffusa in buo- na parte dell'Italia nordorientale (STOCH, 2000), sia in ambiente interstiziale che cavernicolo.

Diacyclops sp. gr. languidoides (Lilljeborg, 190 1) Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (69 ex. in pozzette di stillicidio, 11.IX. 1999, FS leg. et det., coll. FS). Interessante specie stigobia, nuova per la scienza, già segnalata in grotte delle Prealpi Giulie (STOCH, 1997), ma non ancora descritta; è da ritenersi per il momento endernica del Friuli-Venezia Giulia.

Speocyclops infernus (Kiefer, 1930) Materiale esaminato: Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1 cT e 1 Q nel torrente, 1 Qin una pozzetta, 24.111.1990, FG & FS leg., FS det. 1993, coll. FS).

Triphosa dubitata, Risorgiva di Eolo (foto G. Governatori).

Troglophilus cavicola, Risorgiva di Eolo (foto G Governatori).

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Specie stigobia, endemica dell' Italia nordorientale e della Slovenia, diffusa sia in ambiente interstiziale che nelle zone vadosa ed epifreatica dei massicci carsici (STOCH, 1993, 1997).

MALACOSTRACA Isopoda Isopoda gen. sp. 1. Isopoda: GASPARO, 1997b: 36,41. Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1); Grotta I degli Stalli Grignés, Fr 2158 (1).

Arnphipoda Gammarus fossarum Koch, 1836 Materiale esaminato: Sorgenti presso Somplago (26 ex., 6.VIII.1997, FS leg. et det., coll. MFSN). Elemento stigosseno, ad ampia distribuzione in Eu- ropa, frequente in Friuli nelle sorgenti prealpine e all'imboccatura delle grotte (STOCH, 1993, 1997).

Niphargus cf. galvagnii Ruffo, 1953 Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (1 Q ovig. e 2 juv. in pozzette di stillicidio, 1 l.IX.1999, FS leg. et det., coll. FS); Sorgente di Pozzis (7 ex., 16.VI. 1994, FS leg. et det., coll. MVR). Niphargus galvagnii è una interessante specie endemica di grotte del Trentino e del Massiccio del Grappa (STOCH, 2000). La sua presenza in Friuli estenderebbe pertanto considerevolmente verso Est il suo areale. L'assenza di maschi adulti non con- sente tuttavia una attribuzione certa del materiale friulano a questa specie.

Niphargus sp. Materiale esaminato: Risorgiva di Eolo, Fr 658 (2 juv. nel torrente, 1 juv. in pozzette, 24.111.1990, FG &FS leg., FS det. 1993, coll. MVR). I1 materiale raccolto alla Risorgiva di Eolo è costi- tuito da pochi individui giovani indetemiinabili a li- vello specifico.

ARACHNIDA Scorpiones Chactidae Euscorpius germanus (C. L. Koch, 1836) Materiale esaminato: Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, 165 CAIFVG (2 ex., 17.XI. 1999, GG leg. et det., coll. MFSN).

Entità a distribuzione alpino-dinarica con penetrazioni nella regione balcanica (CRUCITTI, 1993). Frequente soprattutto sotto pietre interrate in suoli forestali, talora si rinviene come elemento troglosseno nelle cavità carsiche. È stato di recente segnalato per grotte delle Prealpi Giulie (GOVERNA- TORI & CHIAPPA, 1997).

Opiliones Sclerosomatidae Amilenus aurantiacus (Simon, 188 1) 1. Amilenus aurantiacus (Sirnon): GRUBER, 1984: 63. Voragine di Grignés, Fr 482 (1). Specie troglofila a geonemia dinarico-alpina (MARCELLINO, 1989), nota anche per altri sistemi sotterranei del Friuli (GRUBER, 1984; PAOLETTI, 1979); di norma si rinviene alle pareti delle grotte, a breve distanza dagli ingressi.

Araneae Dysderidae Harpactea grisea (Canestrini, 1868) Materiale esaminato: Grotta degli Stavoli Pra di Steppa, Fr 2204 (1 Q, 18.111.2001, GG leg., FG det. 2001, coll. MFSN). Specie legata al suolo, presente in ambienti prativi o di bosco, da secchi a moderatamente umidi, nel set- tore centro-orientale delle Alpi meridionali (dal Can- tone di Grigioni alla Slovenia occidentale) (ALICATA, 1966; MAURER & HANGGI, 1990); per il Friuli è se- gnalata di alcune stazioni epigee (THALER, 1976) e di due grotte delle Prealpi Carniche (GASPARO, 1996a, 1997b).

Tetragnathidae Meta menardi (Latreille, 1804) 1. Meta menardi (Ltr.): DI CAPORIACCO, 1922: 84. 2. Meta menardi (Latreille): BRIGNOLI, 1972: 159. Grotta di Corona, Fr 1 12 (1,2). Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (2 dd 1 Qe 9 juv., 11.1X.1999, FG & GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN); Grotta I di Somplago, Fr 1652 (1 Q subadulto, 18.111.2001, GG leg., FG det. 2001, coll. MFSN); Grotta degli Stavoli Pra di Steppa, Fr 2204 (1 Q e 4 juv., 18.111.2001, GG leg., FG det. 2001, coll. MFSN); Grotta di Corona II (2 juv., l l .IX. 1999, FG & GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN); Risorgiva di Planecis (2 juv., 18.111.2001, GG leg., FG det. 2001, coll. MFSN);

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Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, 165 CAFVG ( l Q e 4 juv., 17.XI.1999, GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN). Elemento troglofilo, frequente in cavità naturali e arti- ficiali di tutta l'Europa e del Nordafrica; caratteristi- co per la grande taglia, si rinviene di norma nei tratti iniziali delle grotte, dove costruisce tele orbicolai alle pareti. È stato più volte segnalato per grotte friulane, situate sia nella fascia prealpina, sia in quella alpina (BOLDORI, 1936; BRIGNOLI, 1971, 1975; DRESCO, 1963, GASPARO, 1996b, 1997b; GOVERNATORI & CHIAPPA, 1997; Gozo, 1908; PAOLETTI, 1979).

Metellina merianae (Scopoli, 1763) Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (1 d e l Q, ll.IX.l999,FG&GGleg.,FGdet. 2000, coll. MFSN); Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, 165 CAJFVG (5 C?$ 4 QQ e 2 juv., 17.XI. 1999, GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN) Specie troglofila diffusa in tutta l'Europa, l'Asia Minore e l'Africa settentrionale; presenta una taglia nettamente inferiore alla specie precedente, con cui spesso convive nelle zone prossime agli ingressi delle grotte. Risulta segnalato per diverse grotte friulane (BOLDORI, 1936; BRIGNOLI, 197 1, 1975; DRESCO, 1963, GASPARO, 1996b, 1997b; GOVERNATORI & CHIAPPA, 1997; Gozo, 1908; PAOLETTI, 1979; PRETNER & STRASSER, 193 1).

Nesticidae Nesticus idriacus Roewer, 193 1 l . Nesticus idriacus Roewer: GASPARO, 1997b: 32, 41. Voragine di Grignés, Fr 482 (1); Grotta I degli Stalli Grignés, Fr 2158 (1). Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 ( l d e 1 Q, 1 1 .IX. 1999, FG & GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN); Grotta di Corona 11, (1 cT, 11 .IX. 1999, FG & GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN). Specie troglofila presente nell'arco alpino orientale, dalle Prealpi Bellunesi alla Slovenia occidentale (BRIGNOLI, 1975; DRESCO, 1966; PAOLETTI, 1978, 1979; ROEWER, 193 1 ; THALER, l98 l), dove si rinvie- ne generalmente nelle parti interne delle cavità carsiche. Considerata a lungo specie rara, in base a quanto riportato nelle più recenti note biospeleologiche riguardanti il Friuli risulta larga- mente diffusa nelle grotte di tutta la fascia prealpina (GASPARO, 1996b, 1997b).

Nesticus sp. 1. Nesticus cellulanus Clerk (sic!) (det. incerta): GORTANI, 1903: 9. 2. Nesticus cellulan~is: DE GASPERI, 19 16: 196. Grotta di Corona, Fr 112 (1,2). Segnalazioni non confermate di una specie troglofila presente in gran parte dell'Europa centro-setten- trionale, risalenti ad un'epoca in cui la sistematica del genere Nesticus Thorell, 1869 era molto con- fusa. Nesticus cellulanus (Clerck, 1757) è citato, sulla base di reperti recenti, per alcune grotte friulane (GASPARO, 1996b, 1997b).

Linyphiidae Troglohyphantes sbordonii Brignoli, 1975 1. Troglohyphantes sbordonii Brignoli: THALER, 1982: 165. Grotta I degli Stalli Grignés, Fr 21 58 (1). Materiale esaminato: Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, 165 CAIFVG ( l Q, 17.XI. 1999, GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN). Specie troglofila presente nell'arco alpino orientale, fra il corso dei fiumi Piave e Isonzo. Per il Friuli è segnalata di diverse località cavernicole ed epigee (GASPARO, 2000; THALER, 1982).

Agelenidae Tegenaria silvestris L. Koch, 1872 Materiale esaminato: La Cianevate, Fr 109 (1 6: 28.XI.2000, FG leg. et det., coll. FG); Risorgiva di Planecis ( l d, 18.111.2001, GGleg., FG det. 2001, coll MFSN). Specie lapidicola, diffusa in Europa centrale e sudorientale, molto frequente nella parte liminale delle grotte dell'Italia settentrionale, dove tesse piccole tele orizzontali presso la base delle pareti o fra i sassi del fondo. È stata più volte segnalata per il Friuli, anche sulla base di reperti cavernicoli (DRESCO, 1963; BRIGNOLI, 1975; GASPARO, 1996b, 1997b; GOVERNATORI & CHIAPPA, 1997).

Tegenaria tridentina L. Koch, 1872 Materiale esaminato: La Cianevate, Fr 109 (2 QQ 28.XI.2000, FG leg. et det., coll. FG); Risorgiva di Planecis ( l Q, 18.111.2001, GG leg., FG det. 200 1, coll. MFSN); Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, 165 CAIFVG (2 QQ 17.XI. 1999, GG leg., FG det. 2000, coll. MFSN). Specie limitatamente troglofila, presente in un'area

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che si estende dalla Baviera e dalla Svizzera sudorientale alla Slovenia occidentale (MAURER & HANGGI, 1990; MUSTER, 1999; WIEHLE, 1964), segnalata molto recentemente per poche grotte delle prealpi Carniche e Giulie (GASPARO, 1997b; Go- VERNATORI & CHIAPPA, 1997).

Acari Acari gen. sp. 1. Acari: GASPARO, 1997b: 3 1-32. Voragine di Grignés, Fr 482 (1).

CHILOPODA Lithobiidae Eupolybothrus grossipes (C. L. Koch, 1847) Materiale esaminato: La Cianevate, Fr 109 (1 Q, 3 1 .V.2000, FG leg., MZ det. 200 1, coll. MZ). Elemento lapidicolo, limitatamente troglofdo, appar- tenente ad un gmppo diffuso nell'Europa mediter- ranea e in Anatolia (ZANAZZO et al., 1994), già se- gnalato per il Friuli di una grotta delle Prealpi Giulie (ZAPPAROLI, 1 989).

Eupolybothrus tridentinus (Fanzago, 1874) Materiale esaminato: La Cianevate, Fr 109 (3 d d e 1 Q, 3 1 .V.2000, FG leg., MZ det. 200 1, coll. MZ). Specie a distribuzione alpino-illirica (ZAPPAROLI, 1989), spesso segnalata di grotte, anche friulane (GASPARO, 1996b, 1997b; GOVERNATORI & CHIAP- PA, 1997; MINELLI, 1985).

DIPLOPODA Diplopoda gen. sp. l . Diplopoda: GASPARO, 1997b: 36. Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1).

INSECTA Collembola Collembola gen. sp. 1. Collembola: GASPARO, 1997b: 36. Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1).

Orthoptera Rhaphidophoridae Troglophilus cavicola (Kollar, 1833) 1. Troglophilus cavicola Kollar (det. incerta): GORTANI, 1903: 9. 2. Troglophilus ? cavicola (Koll.): BACCETTI & CAPRA. 1969: 8.

3. Troglophilus cavicola (Kollar, 1833): KIAUTA, 1973: 29-36. 4. Troglophilus Cavicola (sic!): CARACCI, 1975: 180. 5. Troglophilus cavicola: CHIAPPA, 1987: 19. Grotta di Corona, Fr 112 (1, 2); Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, 165 CAIFVG (3,4,5). Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 112 (3 dd e 3 QQ, 11.IX. 1999, FG & GG leg., GG det. 2000, coll. MFSN); Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1 d e 2 QQ, 19.XI. 1995, GG leg. et det., coll. CSIF); Grotta di Corona I1 (1 Q, 1 l .IX. 1999, FG & GG leg., GG det. 2000, coll. MFSN); Grotta I di Somplago, Fr 1652 (2 Q Q, 18.111.2001, GG leg. et det., coll. MFSN); Risorgiva del M. Amula ( l Q, 14.111.1999, GG leg. et det., coll. MFSN). Elemento balcanico-alpino, presente nell'associa- zione parietale di molte grotte del Friuli, anche della destra orografica del Tagliamento (BACCETTI & CAPRA, 1969; GASPARO, 1997b).

Troglophilus neglectus neglectus Krauss, 1879 Materiale esaminato: Risorgiva di Planecis (399, 18.111.200 1, GG leg. et det., coll. MFSN). Specie a distribuzione simile a quella di i? cavicola, anche se meno estesa verso ovest ( B A C C E ~ , 1982). È già nota per diverse altre grotte del Friuli, dove è stata rinvenuta anche in sintopia con ?: cavicola (BACCETTI & CAPRA, 1969; GOVERNATORI & CHIAPPA, 1997).

Orthoptera gen. sp. 1. Orthoptera: GASPARO, 1997b: 37. Risorgiva del Col del Sole, Fr 721 (1).

Coleoptera Carabidae Anophthalmus sp. Materiale esaminato: Risorgiva di Eolo, Fr 658 ( l Q nella sala degli Stalli Grignés, 19.XI. 1995, GG leg. et det., coll. MFSN). I1 rinvenimento di un unico esemplare di sesso femminile, non identificabile a livello specifico, rappresenta la prima segnalazione del genere Anophthalmus Sturm, 1844 nel settore più orien- tale delle Prealpi Carniche. La specie congenere geograficamente più vicina - e l'unica conosciuta a ovest del Tagliamento - è Anophthalmus charon Meggiolaro, 1964, noto di poche cavità dei rilievi

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calcarei compresi fra le valli dei torrenti Meduna e Arzino (REGALIN, 1982; GASPARO, 1997b).

Laemostenus schreibersi (Kuster, 1846) 1. Laemostenus (Antisphodrus) schreibersi (Kuster): GASPARO, 1997b: 3 1-32. Voragine di Grignés, Fr 482 (1). Materiale esaminato: La Cianevate, Fr 109 (1 b: 3 1 .V.2000, FG leg., GG det. 2001, coll. MFSN); Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, 165 CA/ FVG (1 9, 17.XI. 1999, GG leg. et det., coll. CSIF). Specie troglofila diffusa nelle Alpi centro-orientali, segnalata anche di suoli forestali e di altre stazioni epigee (BRANDMAYR & ZETTO BRANDMAYR, 1988; GOVERNATORI, 1994; PRAVISANI & TOROSSI, 1988); le citazioni per grotte friulane sono particolarmente numerose (CASALE, 1988; GASPARO, 1996b, 1997b; GOVERNATORI & CHIAPPA, 1997; MAGISTRETTI, 1965; MULLER, 1926,1930; PRETNER & STRASSER, 1931; REGALIN, 1982).

Staphylinidae Parocyusa longitarsis (Erichson, 1837) 1. Chilopora longitarsis (Erichson): GASPARO, 199713: 32. Voragine di Grignés, Fr 482 (1). Specie a distribuzione euromediterranea (BOLOGNA & VIGNA TAGLIANTI, 1985). Colonizza le sponde sabbioso-limose o ghiaioso-fangose di piccoli corsi d'acqua, dove si rinviene anche sotto detriti vege- tali (KOCH, 1989).

Cholevidae Orostygia pretneri Muller, 193 1 1. Orostygiapretneri G. Muller: GASPARO, 1997b: 36. Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1). Materiale esaminato: Risorgiva di Eolo, Fr 658 (5 ex., 19.XI. 1995, GG leg., PMG det. 2001, coll. CSIF, MFSN e PMG). Elemento troglobio, conosciuto solo di poche grot- te delle Prealpi Carniche situate nei massicci calcarei compresi fra le valli del Meduna e del Tagliamento (GASPARO, 1997b; MULLER, 193 1 ; PRETNER & STRASSER, 1931; REGALIN, 1982; SBORDONI et al., 1982).

Diptera Diptera gen. sp.

1. Diptera: GASPARO, 1997b: 37. Risorgiva del Col del Sole, Fr 721 (1).

Lepidoptera Geometridae Triphosa dubitata (Linnaeus, 1758) Materiale esaminato: Grotta di Corona I1 (1 ex., 1 1 .IX. 1999, FG & GG leg., GG det. 2001, coll. CSIF); Risorgiva di Eolo, Fr 658 (1 ex., 12.VIiI.2001, GG & MK leg., CM det. 2001, coll. GG). Specie ad ampia distribuzione, con areale che si estende dall' Asia orientale all'Europa occidentale e dalle regioni centrali della Scandinavia a quelle del- l'area mediterranea (SKOU, 1986). Gli adulti si rin- vengono spesso all'interno delle grotte, dove pos- sono anche svernare (BOLOGNA & VIGNA TAGLIAN- TI, 1985).

Noctuidae Scoliopteryx libatrix (Linnaeus, 1758) Materiale esaminato: Grotta di Corona, Fr 11 2 (1 ex., 11 .IX. 1999, FG & GG leg., GG det. 200 1, coll. CSIF). Specie olartica, con areale che comprende 1'Euro- pa, l'Asia settentrionale e regioni dell' Africa e del- l'America del Nord (HACKER, 1989). Gli esemplari adulti si rinvengono di frequente svernanti anche al- l'interno di cavità sotterranee (BOLOGNA & VIGNA TAGLIANTI, 1985; WOLF, 1934-1938).

Le stazioni e la loro fauna

Le stazioni di cui si hanno dati faunistici com- prendono 11 cavità carsiche, una galleria artificiale e tre sorgenti ( l ) . Per ciascuna grotta vengono indi- cati il numero del catasto speleologico del Friuli, la denominazione (compresi eventuali sinonimi), la quota dell'ingresso (in metri s.l.m.), il comune, la località, il dislivello totale e la lunghezza dei vani ipogei (in metri); nel caso di grotte non ancora inserite a

1) CELLA & MAZZILIS (1997) hanno segnalato, inoltre, la presenza di resti di elementi troglosseni per la grotta Ma- gico Alverman (Fr 3509), nell'area del M. Verzegnis. In particolare, i resti si riferiscono al coleottero carabide Ama- ra aenea (Degeer, 1774) e ai molluschi gasteropodi Discus perspectivus (Megerle von Muhlfeld, 18 16), Macrogastra asphaltina (Rossmassler, 1836) e Macrogastra plicatula (Draparnaud, 1801).

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catasto, in quanto in corso di esplorazione, o di sor- genti, i dati speleometrici sono stati omessi. Le sigle usate sono: Fr (catasto del Friuli), CAIFVG (catasto delle cavità artificiali), n.c. (non catastata). Seguono gli eventuali riferimenti bibliografici di interesse biospeleologico e l'elenco sintetico delle entitàrinve- nute, già segnalate nel paragrafo precedente.

Fr 109, La Cianevate, m 300, com. Cavazzo Camico, loc. Rio Faeit, disl. m 5, lungh. m 25. Araneae: Tegenaria silvestris, Tegenaria tridentina. Chilopoda: Eupolybothrus grossipes, Eupoly- bothrus tridentinus. Coleoptera: Laemostenus schreibersi.

Fr 112, Grotta di Corona, m 600, com. Cavazzo Carnico, loc. Corona, disl. m4, lungh. m 35. Bibliografia: BACCETTI & CAPRA, 1969; BRIGNOLI, 1972; DI CAPORIACCO, 1922; DE GASPERI, 1916; GORTANI, 1903. Gastropoda: Zospeum isselianum, Aegopis gemonensis. Copepoda: Bryocamptus (Arcticocamptus) rhaeticus, Moraria sp., Diacyclops sp. gr. languidoides. Amphipoda: Niphargus cf. galvagnii. Araneae: Meta menardi, Metellina merianae, Nesticus idriacus, Nesticus sp. Orthoptera: Troglophilus cavicola. Lepidoptera: Scoliopteryx libatrix.

Fr 482, Voragine di Grignés (Grotta delle Stretto- ie), m 745, com. Trasaghis, l o ~ . Chian de Forchia, disl. m 28,5, lungh. m 25. Bibliografia: GASPARO, 1997b; GRUBER, 1984. Opiliones: Amilenus aurantiac~is. Araneae: Nesticus idriacus. Acari gen. sp. Coleoptera: Laemostenus schreibersi, Parocyusa longitarsis.

Fr 658, Risorgiva di Eolo (Grotta di Avasinis), m 405, com. Trasaghis, loc. Avasinis, disl. m 246, lungh. m 5298. Bibliografia: GASPARO, 1997b; PEZZOLI, 1992. Gastropoda: Zospeum spelaeum, Hauffenia tellinii. Copepoda: Bryocamptus (Rheocamptus) typhlops, Echinocamptus pilosus, Elaphoidella phreatica

s.l., Diacyclops italianus, Speocyclops infernus. Amphipoda: Niphargus sp. Isopoda gen. sp. Diplopoda gen. sp. Collembola gen. sp. Orthoptera: Troglophilus cavicola. Coleoptera: Anophthalmus sp., Orostygiapretneri. Lepidoptera: Triphosa dubitata.

Fr 721, Risorgiva del Col del Sole, m 350, com. Trasaghis, loc. Col del Sole, disl. m 52, lungh. m 480. Bibliografia: GASPARO, 1997b. Orthoptera gen. sp. Diptera gen. sp.

Fr 1652, Grotta I di Somplago, m 270, com. Trasaghis, loc. Somplago, disl. m 2, lungh. m 9. Gastropoda: Zospeum isselianum, Graziana pupula. Copepoda: Bryocamptus (Rheocamptus) tatrensis, Moraria sp. Araneae: Meta menardi. Orthoptera: Troglophilus cavicola.

Fr 2 158, Grotta I degli Stalli Grignés (Voragine I1 di Grignés), m 772, com. Trasaghis, disl. m 21, lungh. m 67. Bibliografia: GASPARO, 1997b; THALER, 1982. Araneae: Nesticus idriacus, Troglohyphantes sbordonii. Isopoda gen. sp.

Fr 2204, Grotta degli Stavoli Pra di Steppa, m 793, com. Trasaghis, loc. Pra di Steppa, disl. m40, lungh. m 164. Araneae: Harpactea grisea, Meta menardi, Tegenaria tridentina.

n.c., Grotta di Corona 11, m 600, com. Cavazzo Carnico, loc. Corona. Copepoda: Bryocamptus (Rheocanzptus) typhlops. Araneae: Meta menardi, Nesticus idriacus. Orthoptera: Troglophilus cavicola. Lepidoptera: Triphosa dubitata.

n.c., Risorgiva del M. Amula, m 500 ca., com. Trasaghis, loc. M. Arnula. Orthoptera: Troglophilus cavicola.

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n.c., Risorgiva di Planecis, m 450, com. Trasaghis, loc. Col del Sole. Araneae: Meta menardi, Tegenaria silvestris, Tegenaria tridentina. Orthoptera: Troglophilus neglectus neglectus.

165 CAFVG, Complesso La Cianevate - Bus dei Pagans, m 300, com. Cavazzo Carnico, loc. Rio Faeit, disl. m 27, lungh. m 361. Bibliografia: CARACCI, 1975; CHIAPPA, 1987; KIAUTA, 1 973. Scorpiones: Euscorpius germanus. Araneae: Meta menardi, Metellina merianae, Troglohyphantes sbordonii, Tegenaria tridentina. Orthoptera: Troglophilus cavicola. Coleoptera: Laemostenus schreibersi. Le citazioni di Troglophil~is cavicola attribuite da CARACCI (1975) e CHIAPPA (1987) alla Cianevate, sono da riferirsi alle gallerie artificiali, dove è stato raccolto il materiale considerato nella nota di KIAUTA (1973: 31).

Sorgente di Pozzis, m 610, com. Verzegnis, loc. sot- to il cimitero in riva sinistra del T. Arzino. Gastropoda: Grazianapupula. Copepoda: Attheyella (Attheyella) wierzejskii, Brq'ocamptus (Rheocamptus) pygmaeus, Bryo- camptus (Rheocamptus) tatrensis, Paracyclops imminutus, Acanthocyclops cf. vernalis. Ostracoda gen. sp. Amphipoda: Niphargus cf. galvagnii.

Sorgente della Peschiera di Trasaghis, m 190, com. Trasaghis. Bibliografia: PEZZOLI, 1988. Gastropoda: Bythinella schmidtii.

Sorgenti presso Somplago, m 220, com. Cavazzo Carnico. Bibliografia: PEZZOLI, 1988. Gastropoda: Graziana pupula, Bythinella schmidtii, Sadlerianafluminensis. Amphipoda: Gammarus fossarum.

Considerazioni conclusive

Nelle grotte delle Prealpi Carniche orientali sono state individuate 41 specie di invertebrati (22 terre-

stri e 19 acquatiche), di cui l l possono essere con- siderate esclusive dell'ambiente sotterraneo (troglobie o stigobie).

Per quanto attiene la fauna terrestre, quattro en- tità risultano troglobie e, tra quelle identificate a li- vello specifico, solo Orostygiapretneri è endemica delle Prealpi Carniche, mentre rimane da approfon- dire la reale identità dell'unico rappresentante del genere Anophthalmus. Le due specie del genere Zospeum sono invece ampiamente diffuse nelle grotte dell'arco alpino orientale. I1 limitato numero di grotte indagate e i pochi dati faunistici desumibili dalla letteratura non forniscono elementi per consi- derazioni di carattere biogeografico. I1 limitato nu- mero di specie troglobie può essere messo in rela- zione con la modesta estensione di gran parte delle grotte campionate e il presumibile depauperamento della fauna della porzione settentrionale dell'area ad opera del ghiacciaio tilaventino nel Wurm. Le due specie di coleotteri troglobi sono state infatti rinve- nute solamente nella Risorgiva di Eolo che, oltre a essere la grotta di maggiore sviluppo, è localizzata nella parte meridionale dell'area carsica.

Più interessante risulta invece la fauna acquatica. Nell'area sono state identificate sette specie stigobie, di cui due sono in attesa di descrizione. I1 numero più elevato di elementi specializzati è stato riscon- trato anche in questo caso nella Risorgiva di Eolo. Tra le specie stigobie non vi sono elementi endemici ad areale ristretto alle Prealpi Carniche; due specie (Moraria sp., Niphargus cf. galvagnii) denotano una stretta affinità con le aree prealpine del Veneto e del Trentino-Alto Adige, mentre altre due (Diacyclops sp. gr. languidoides, Elaphoidella phreatica s.1.) sono note anche delle Prealpi Giulie; le rimanenti tre specie (Hauffenia tellinii, Speocyclops infernus, Diacyclops italianus) han- no invece un areale più ampio che abbraccia l'inte- ro arco alpino orientale.

Ringraziamenti

Si desidera ringraziare tutti gli specialisti che hanno in vario modo collaborato nell'analisi dei reperti e il dott. Andrea Tagliapietra, del Corpo Forestale dello Stato, per i preziosi suggerimenti. Inoltre si ricorda- no, per il prezioso contributo fornito, i soci del Circo- lo Speleologico e Idrologico Friulano che hanno pre- stato l'assistenza tecnica e hanno consentito di esten-

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dere le ricerche a grotte di recente scoperta e tutto- ra in corso di esplorazione.

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