Osservazioni Ampliamento Cava Don Paolo

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Alla cortese attenzione: del Sindaco di Cutrofiano; del Responsabile Ufficio Tecnico, Cutrofiano; del Responsabile Servizio Attività Estrattive Puglia; del Responsabile Ufficio Urbanistica Regione Puglia; del Resp. Ufficio Tutela delle Acque Regione Puglia; del Responsabile Autorità di Bacino Regione Puglia; del Resp. Servizio Ambiente e Polizia Prov. di Lecce; Oggetto: Osservazioni, sul presunto sconfinamento del limite planimetrico di cava autorizzato e sulle criticità idrogeomorfologiche del secondo ampliamento di superficie, richiesto dalla ditta Colacem S.P.A. per la cava “Don Paolo” a Cutrofiano in fase istruttoria. Le associazioni e i comitati sottoscriventi, intendono trasmettere quanto è stato osservato sovrapponendo opportunamente le superfici autorizzate e la superficie di ampliamento richiesta in fase istruttoria della cava “Don Paolo”, sulle cartografie tecniche e ortofoto a disposizione. PREMESSO quanto segue: a) Presunto sconfinamento del limite planimetrico di cava autorizzato. Da una prima osservazione condotta attraverso la visione delle ortofoto e la Cartografia Tecnica Regionale del 2006 ( fonte: S.I.T Puglia), e le ortofoto del 20 Aprile 2010 del G.I.S. di Google Earth, si evidenzia come vi sia stato in questo intervallo temporale, un presunto sconfinamento rispetto alle Superfici di Cava Autorizzate (del Decreto dell’Assessore n.31/Min. del registro del 07/05/1998 e 1° Ampliamento con Determina del Dirigente n. 00033 del Registro Atti Dirigenziali del 24/09/2005). (vedi allegati A,B e C) Nelle ortofoto e nella Cartografia Tecnica Regionale del 2006 (vedi allegati B e C), si può notare che ad ovest del piano di cava sono individuabili chiaramente percorsi di strade temporanee, abbondantemente oltre i limiti di coltivo autorizzato, detti percorsi sono riscontrabili anche nelle successive ortofoto del 20 Aprile 2010 su Google Earth (vedi allegato A), con questo confronto si intende ulteriormente evidenziare che l’attività di cava nelle ultime fasi si è sviluppata nelle immediate vicinanze dei suddetti percorsi stradali temporanei, quindi molto probabilmente oltre il limite autorizzato. Se tale presunto sconfinamento fosse confermato attraverso un’attività di verifica in loco, si dimostrerebbe come l’attività estrattiva in essere, abbia anche determinato una sostanziale invasione dell’area annessa di 150 m dal reticolo fluviale affluente del canale “Metallo”, area tutelata dal PUTTp Regionale, di cui si darà ampio approfondimento in seguito. b) criticità idrogeomorfologiche del secondo ampliamento di superficie della cava “Don Paolo”

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Osservazioni di 11 associazioni in merito ad un presunto sconfinamento del cementificio Colacem SpA di Galatina detentrice di autorizzazioni per estrazioni minerarie presso la cava "Don Paolo" in agro di Cutrofiano.

Transcript of Osservazioni Ampliamento Cava Don Paolo

Alla  cortese  attenzione:    

del  Sindaco  di  Cutrofiano;  

del  Responsabile  Ufficio  Tecnico,  Cutrofiano;  

del  Responsabile  Servizio  Attività  Estrattive  Puglia;  

del  Responsabile  Ufficio  Urbanistica  Regione  Puglia;  

del  Resp.  Ufficio  Tutela  delle  Acque  Regione  Puglia;  

del  Responsabile  Autorità  di  Bacino  Regione  Puglia;  

del  Resp.  Servizio  Ambiente  e  Polizia  Prov.  di  Lecce;  

   Oggetto:     Osservazioni,  sul  presunto  sconfinamento  del   limite  planimetrico  di  cava  

autorizzato   e   sulle   criticità   idro-­geomorfologiche   del   secondo  ampliamento  di  superficie,  richiesto  dalla  ditta  Colacem  S.P.A.  per  la  cava  “Don  Paolo”  a  Cutrofiano  in  fase  istruttoria.  

   

Le   associazioni   e   i   comitati   sottoscriventi,   intendono   trasmettere   quanto   è   stato   osservato  sovrapponendo   opportunamente   le   superfici   autorizzate   e   la   superficie   di   ampliamento   richiesta   in  fase  istruttoria  della  cava  “Don  Paolo”,  sulle  cartografie  tecniche  e  ortofoto  a  disposizione.      

PREMESSO  quanto  segue:    a)  Presunto  sconfinamento  del  limite  planimetrico  di  cava  autorizzato.    

Da   una   prima   osservazione   condotta   attraverso   la   visione   delle   ortofoto   e   la   Cartografia  Tecnica  Regionale  del  2006  (   fonte:  S.I.T  Puglia),  e   le  ortofoto  del  20  Aprile  2010  del  G.I.S.  di  Google  Earth,     si   evidenzia   come   vi   sia   stato   in   questo   intervallo   temporale,   un   presunto   sconfinamento  rispetto   alle   Superfici   di   Cava   Autorizzate   (del   Decreto   dell’Assessore   n.31/Min.   del   registro   del  07/05/1998  e  1°  Ampliamento  con  Determina  del  Dirigente  n.  00033  del  Registro  Atti  Dirigenziali  del  24/09/2005).  (vedi  allegati  A,B  e  C)  

Nelle  ortofoto  e  nella  Cartografia  Tecnica  Regionale  del  2006  (vedi  allegati  B  e  C),  si  può  notare  che   ad   ovest   del   piano   di   cava   sono   individuabili   chiaramente   percorsi   di   strade   temporanee,  abbondantemente     oltre   i   limiti   di   coltivo   autorizzato,   detti   percorsi   sono   riscontrabili   anche   nelle  successive   ortofoto   del   20   Aprile   2010   su   Google   Earth   (vedi   allegato   A),   con   questo   confronto   si  intende  ulteriormente  evidenziare  che  l’attività  di  cava  nelle  ultime  fasi  si  è  sviluppata  nelle  immediate  vicinanze   dei   suddetti   percorsi   stradali   temporanei,   quindi   molto   probabilmente   oltre   il   limite  autorizzato.  

Se   tale   presunto   sconfinamento   fosse   confermato   attraverso   un’attività   di   verifica   in   loco,   si  dimostrerebbe  come  l’attività  estrattiva  in  essere,  abbia  anche  determinato  una  sostanziale  invasione  dell’area  annessa  di  150  m  dal  reticolo  fluviale  affluente  del  canale  “Metallo”,  area  tutelata  dal  PUTTp  Regionale,  di  cui  si  darà  ampio  approfondimento  in  seguito.      b)  criticità  idro-­geomorfologiche  del  secondo  ampliamento  di  superficie  della  cava  “Don  Paolo”  

Il   progetto   del   secondo   ampliamento   di   superficie   della   Cava   “Don   Paolo”   in   fase   di  autorizzazione,   ricade   nelle   immediate   vicinanze   dal   reticolo   fluviale   affluente   del   canale   “Metallo”  esattamente  ad  ovest  della  stessa  cava.  

Tale  reticolo,  oltre  ad  essere  un  impluvio  è  anche  un  corso  d’acqua  episodico  a  secondo  l’intensità  e  la  frequenza  delle  piogge,  esattamente  come  tutti  i  canali  presenti  nella  zona.  

Da  un  sopralluogo,  si  può  osservare  che  il  corso  d’acqua  in  esame  parte  da  un  sistema  di  canalette   laterali   della   strada   vicinale   “Diana”   e   si   estende   verso   nord,   convogliandosi   in  direzione  del  complesso  fluviale  superficiale  che  fa  riferimento  al  canale  dell’”Asso”.  

La  cartografia  dell’I.G.M.  identifica  il  suddetto  reticolo  fluviale  in  maniera  chiara,  con  un  tracciato  di   colore  azzurro   segno  grafico   inequivocabile   che   sta  ad   indicare  un  corso  d’acqua  (vedi  allegato  G);  tale  rappresentazione  è  evidente  anche  nella  cartografia  messa  a  disposizione  dall’Autorità  di  Bacino  sul  Sistema  Informatico  Territoriale  della  Regione  Puglia  (vedi  allegato  I);   nell’Atlante   della   documentazione   cartografica,   serie   n.   10   –   Geomorfologia   del   PUTT/p  Regionale,  il  tracciato  è  stato  rimarcato  inequivocabilmente  come  reticolo  fluviale  (vedi  allegato  H).  

 Inoltre   nelle   ortofoto   si   può   osservare   la   continuità   del   reticolo   fluviale,   nascosto   in  alcuni   tratti   da   arbusti   e   canneti,   tipica   vegetazione   locale   presente   sugli   argini   dei   corsi  d’acqua.  

 Il  corso  d’acqua  in  esame,  rientra  nell’analisi  dei  regimi  di  tutela  previsti  dall’Autorità  di  Bacino  

nel  PAI  e  nelle  NTA  del  PUTT/p  Regionale  della  Puglia,  oltre  a  rientrare  in  una  opportuna  valutazione  sulle  criticità  geomorfologiche  prevista  dal  P.T.C.P.  della  provincia  di  Lecce.  

Le  N.T.A.  del  PAI  dell’Autorità  di  Bacino  della  Puglia,  riportano  prescrizioni  previste  nell’Art.  6    comma  1  e  8  e  nell’Art.  10  comma  3,  riportati  di  seguito:  

 “ARTICOLO  6  Alveo  fluviale  in  modellamento  attivo  ed  aree  golenali    1.  Al   fine  della   salvaguardia  dei  corsi  d’acqua,  della   limitazione  del   rischio   idraulico  e  per  consentire   il  libero   deflusso   delle   acque,   il   PAI   individua   il   reticolo   idrografico   in   tutto   il   territorio   di   competenza  dell’Autorita'  di  Bacino  della  Puglia,  nonché  l’insieme  degli  alvei  fluviali  in  modellamento  attivo  e  le  aree  golenali,  ove  vige  il  divieto  assoluto  di  edificabilità.  …    …   8.   Quando   il   reticolo   idrografico   e   l’alveo   in   modellamento   attivo   e   le   aree   golenali   non   sono  arealmente   individuate  nella  cartografia   in  allegato  e   le  condizioni  morfologiche  non  ne  consentano   la  loro  individuazione,  le  norme  si  applicano  alla  porzione  di  terreno  a  distanza  planimetrica,  sia  in  destra  che  in  sinistra,  dall’asse  del  corso  d’acqua,  non  inferiore  a  75  m.    ARTICOLO  10  Disciplina  delle  fasce  di  pertinenza  fluviale.  …    …  3.  Quando  la  fascia  di  pertinenza  fluviale  non  e'  arealmente  individuata  nelle  cartografie  in  allegato,  le  norme   si   applicano  alla   porzione  di   terreno,   sia   in   destra   che   in   sinistra,   contermine  all’area  golenale,  come  individuata  all’art.  6  comma  8,  di  ampiezza  comunque  non  inferiore  a  75  m.”    

La   tutela   sulle   fasce   di   pertinenza   fluviale   non   inferiore   a   75   m   dall’asse   del   corso  d’acqua,   prevista   nelle   N.T.A.   del   P.A.I.   è   applicabile   anche   per   il   suddetto   ramo   fluviale   del  canale   “Metallo”,   per   tale   motivo   si   osserva   che   un’area   relativamente   modesta   ad   ovest  dell’ampliamento   di   cava   richiesto,   rientra   nella   fascia   di   pertinenza   dello   stesso   ramo   (vedi  allegato  D)      

Per   quanto   previsto   dal   PUTT/p   Regionale,   tutti   i   reticoli   fluviali   superficiali   nel   comune   di    Cutrofino   hanno   un   regime   di   tutela,   stabilito   dall’art.   3.08.3   comma   3.2   punto   b   nelle   N.T.A.,   per  un’area  annessa  formata,  per  ciascuno  dei  due  perimetri,  da  una  fascia  della  profondità  (costante  per  tutta   la   lunghezza  del   tratto  di   ciascuna   "classe"   del   corso  d'acqua),   riportata   sulla   cartografia   dello  strumento  urbanistico,  pari  di  150  metri  per  lato  (classe  2.1).  

 Nell'"area   annessa",   si   applicano   gli   indirizzi   di   tutela   di   cui   al   punto   1.3   dell'art.2.02   e   le  

direttive   di   tutela   di   cui   al   punto   2.3   dell'art.3.05;   (N.T.A.)   a   loro   integrazione   si   applicano   alcune  prescrizioni.  

Il  punto  3  delle  prescrizioni  riporta  quanto  segue:    “-­3.  le  attività  estrattive,  ad  eccezione  dell'ampliamento,  per  quantità  comunque  contenute,  di  cave  attive,  se  funzionali  (sulla  base  di  specifico  progetto)  al  ripristino  e/o  adeguata  sistemazione  ambientale  finale  dei  luoghi  compresa  la  formazione  di  bacini  annessi  ai  corsi  d'acqua;”.  

Le  aree  annesse  del  reticolo  fluviale  posto  ad  ovest  del  piano  di  coltivo  della  cava  “Don  Paolo”  ricoprono  una  vasta  zona  di  superficie  dell’ampliamento  richiesto  per  la  stessa  cava,  in  tale   zona   si   prevedono   considerevoli   quantità   di   materiale   movimentato,   eccezione   non  assimilabile  nelle  prescrizioni  previste  dal  punto  3  dell'art.3.05  delle  N.T.A  del  P.U.T.T./p.  (vedi  allegato  E).    

Inoltre   per   una   corretta   analisi   idrologica   ed   idraulica   dei   luoghi   è   opportuno  considerare  che  nello  strumento  urbanistico  P.T.C.P.  della  provincia  di  Lecce,  si  evidenzia  una  zona  di  pericolosità  rispetto  agli  allagamenti  “molto  alta”(  Tavole  ptcp10  e  w113a),  ricadente  su   parte   dell’area   interessata;   questo   fattore   rileva   come   detta   area   sia   particolarmente  vulnerabile  a  possibili  dissesti  derivanti  da  attività  antropiche  rilevanti  come  quelle  estrattive    (vedi  allegato  F).    

CHIEDONO    

alle   SS.VV.     responsabili   della   vigilanza   e   del   procedimento   autorizzativo,   la  verifica   del   presunto   sconfinamento   in   oggetto   e   la   considerazione   nel   processo  valutativo   di   autorizzazione   per   l’ampliamento   in   oggetto,   dei   punti   osservati   nella  presente  nota.    Distinti  Saluti.      Cutrofiano    08/07/2011      

- Forum  Amici  del  Territorio  –  Cutrofiano  (Le)  

- Il  Formicaio  –  Lecce  

- CulturAmbiente  Onlus  

- Nuova  Messapia  -­  Soleto  (Le)  

- SAVE  Salento  –  Salviamo  il  Salento  

- Tramontana  

- Coordinamento  Civico  per  la  Tutela  del  Territorio  e  della  Salute  dei  Cittadini  

- CittadinanzAttiva  T.D.M.  Comprensorio  Adriatico  

- Meetup  Galatina  5  Stelle  

- Forum  Ambiente  e  Salute  

- Meetup  Salentini  Uniti  con  Beppe  Grillo