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Periodico dell’Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e Lazio INTERVENTI: Olandesi: turisti col culto della qualità Le relazioni industriali nell’Europa dei 25 NOTIZIARIO: A Roma d’autunno e... si risparmia! Con nuove strategie e nuovo marketing sarà boom di giapponesi OSSERVATORIO Il mercato turistico nel periodo settembre-ottobre 2003 INTERVISTA Per Maria Pia Garavaglia Roma deve puntare anche su giovani e turismo non convenzionale Autorizzazione Tribunale di Roma n° 539 07/12/2001 - Spedizione in abbonamento postale 70% filiale di Roma - N° 12

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Periodico dell’Ente Bilaterale per il Turismo di Roma e Lazio

INTERVENTI:Olandesi: turisti col cultodella qualità

Le relazioni industrialinell’Europa dei 25

NOTIZIARIO:A Roma d’autunno e...si risparmia!

Con nuove strategie enuovo marketing saràboom di giapponesi

OSSERVATORIOIl mercato turistico nel periodo settembre-ottobre 2003

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EDITORIALE

Articolo 10 della legge “Biagi”: una scelta prima di tutto moralee di giustizia, poi tecnico-legislativa

E’stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 26 febbraio 2003 lalegge del 14 febbraio 2003 n. 30, la cosiddetta “Legge Biagi”.Generalmente non piace. Di per sé certamente non genererà

“nuovo lavoro” e rischia di precarizzare quel che c’è.E’ tuttavia concettualmente innovativa ma la sua applicabilità strutturaleal nostro sistema produttivo è tutta da verificare attraverso “regole”non ancora scritte, o meglio, affidate negozialmente alle parti sociali nelcontesto dei contratti collettivi di lavoro.A lume di naso essa incontrerà moltissime difficoltà prima di tutto sulpiano “culturale”, essendo il nostro un mercato del lavoro finalizzato -pur nelle sue estreme possibili flessibilità: stagionali, tempo determinato,sostituzioni, banchettistica, apprendisti, borse lavoro, contratto di inseri-mento, fino al “lavoratore a chiamata”, cioè l’extra giornaliero di cuisono pieni alberghi e pubblici esercizi - ad una stabilizzazione delrapporto tra lavoro disponibile e certezza di raggiungere un decentesalario a fine mese. Il posto fisso nel comparto turistico è ormai ridottoai minimi termini, quando non è solo un ricordo. Tuttavia la “riforma delmercato del lavoro” è legge dello Stato. E con essa occorre fare i conti.A nostro avviso però, i conti si devono fare con tutto l’articolato; cioècon i dieci articoli che la compongono e non soltanto con i primi nove.Si vuole invece eliminare l’articolo dieci cercando di accreditare tesipoco convincenti sia rispetto alla sua incostituzionalità che al fatto chesarebbe sostanzialmente mirato alla sola tutela della bilateralità. Puòanche darsi che qualche elemento di contraddizione sul versante tecni-co-giuridico possa esserci e, se così fosse, andrà chiarita e trovataopportuna e compatibile soluzione al più presto, perché la legge possaessere applicata per intero e non per parti.Non sta invece né in cielo né in terra che l’articolo dieci sia mirato allasola bilateralità. Essa è certo parte di un tutt’uno contrattuale e l’artico-lo in questione dice chiaramente che non è consentito cogliere fior dafiore, non pagare pegno (il rispetto degli obblighi contrattuali liberamen-te sottoscritti) e poi magari chiedere pure aiuto al Pantalone di turno.No, non ci siamo.A nostro modo di vedere esso è prima di tutto una scelta morale edi giustizia, effettuata consapevolmente dal legislatore nel pieno rispet-to del concetto che l’interesse collettivo è preminente rispetto a porta-tori di specifici interessi, anche se importanti. La scelta e la responsabili-tà politica è e resta del legislatore, cioè del Parlamento nella sua interez-za. Ad esso, ed ai singoli parlamentari (non ad altri) quando sarà ilmomento tutti noi daremo opportuna risposta, ciascuno in piena libertàdi giudizio.La responsabilità politica non si delega: la si esercita. E questo le coscien-ze dei cittadini ormai lo sanno molto bene, come le tornate elettoraliampiamente dimostrano.

Direttore responsabile: Pietro LicciardiDirettore: Giancarlo Mulas

Coordinatore Editoriale: Orfeo Cecchini

COMITATO DI REDAZIONE:Coordinatore: Bartolo Iozzia

Giuseppe Aiello - Guido ImprotaGianfranco Ferroni - Orfeo Cecchini

Antonio Calicchia - Caterina Saccaro

Produzione: Impatto srlStampa: Di MarcotullioFoto: Alberto Scarpitti

finito di stampare: novembre 2003

COMITATO SCIENTIFICOAttilio Celant - Giovanni Peroni

Giuseppe Aiello - Guido ImprotaFranco Paloscia

Maurizio Fantaccione

Provincia di Roma Assessorato al Turismo

Ente Bilaterale Territoriale per il Turismo

COMUNEDI ROMAturismo

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SOMMARIO

Immagine dell’Appia AnticaLe foto sono state realizzate daAlberto Scarpitti

La via Appia Antica fu costruita nel312 a.C. dal censore Appio Claudio.da subito assunse un ruolo partico-

lare, tanto da essere ricordata nel corsodei secoli come insignis, nobilissima, reginaviarum, perché collegava le regioni piùricche e civili del mondo antico.Dopo che gli Scipioni vi eressero la lorotomba nel 332 a.C. i romani fecero a garanel costruire lungo il tracciato i monu-menti più significativi, essendo questa ubi-cazione un assoluto motivo di prestigio.Considerata l’asse principale di tutte lecomunicazioni dell’Impero, la via Appiaconservò tale ruolo anche durante ilperiodo bizantino perché collegava la“vecchia” Roma con la “nuova” Roma:Costantinopoli. Una costante manutenzio-ne permise alla via di restare efficientefino in pieno medioevo, ove diventò via dipellegrinaggio - in quanto conduceva allecatacombe – e come prosecuzione dellavia Francigena, consentiva di giungere finoa Brindisi, dove i pellegrini si imbarcavanoper la terra Santa.La strada è stata recentemente restauratacercando di mantenere inalterate le carat-teristiche dell’impiantito viario, utilizzandoporfido dello stesso colore della via origi-naria. E’ continua meta di turisti che giun-gono da ogni parte del mondo per ammi-rare i ben conservati monumenti funebri,le antiche ville patrizie e l’incantevolepanorama naturalistico offerto dal parcodell’Appia Antica.

INTERVISTA

Per Maria Pia Garavaglia Roma deve puntare anche su giovani e turismo non convenzionaleAntonio Calicchia 4OSSERVATORIO

Il mercato turistico nel periodo settembre - ottobre 2003Giuseppe Aiello 6Turismo. Il mercato del lavoronel primo semestre 2003Giuseppe Aiello 8INTERVENTI

Olandesi: turisti col culto della qualitàFranco Paloscia 11Per i dinamici olandesi l’Italia è trendyLaura Ranca 12Le relazioni industriali nell’Europa dei 25

Modena 9 - 10 ottobre 2003Orsolya Farkas 13E se anche noi iniziassimo a dire basta?Guido Improta 17NOTIZIARIO

A Roma d’autunno e… si risparmia!Caterina Saccaro 18L’Enit informa 18Mostre, musica, teatro, eventi: la Roma da vivere 20Al Capo D’Africa raffinate atmosfere con vista L.R. 21Con nuove strategie e nuovo marketing sarà boom di giapponesiGiovanni Cucuzza 22TRIBUNA DEL LAVORO

Apposizione del termine alla durata del contratto di lavoroMario Miceli - Pasquale Siciliani 24Massimario - diritto del lavoro 25Le nuove forme di contratto della “riforma Biagi” Maurizio Fantaccione 26Massimario - diritto tributario 29

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4 / anno 2 - numero 12

periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

INTERVISTA

Antonio Calicchia

Il sistema turistico romano ilprossimo anno può sperare diarrivare a tre giornate di duratamedia dei soggiorni turistici?Non crede che una maggiorevalorizzazione del territorio pro-vinciale possa aiutare a far cen-trare questo obiettivo?«I tre giorni di permanenza media sonosicuramente un obiettivo raggiungibile.L’aumento che c’è stato negli ultimitempi, da 2,38 giorni a 2,70, ci fa intui-re che siamo sulla strada giusta. Sicura-mente molto c’è ancora da fare ma ilnostro impegno è continuo e costante. Ènecessario prevedere per i turisti un per-corso che consenta loro di “scoprire” le

bellezze culturali,artistiche e la ric-chezza di unpatrimonio eno-gastronomico lacui promozionenon potrà cherendere più inte-ressante il perio-do di permanen-za nel nostro ter-ritorio. Intendiamoottenere tutto ciòanche costruendoprogetti comuni

con la Provincia, con la quale presente-remo al prossimo World Tourism Marketdi Londra iniziative alle quali stiamo lavo-rando insieme».

Roma non può più rinunciare adinvestire sul turismo giovanile -a cominciare dall’allestimento diun secondo ostello della gioven-tù - e sul turismo alternativo.Quali programmi ci sono e conquali tempi?«Dare risposte adeguate a quella sem-pre più crescente “fetta” di turismo non

convenzionale che sceglie la capitalecome meta per trascorrere un periododel proprio tempo è una priorità perl’amministrazione comunale. Significadare risposte ad una domanda semprepiù crescente di ricettività a costi conte-nuti. Per questo si sta cercando, d’intesacon l’assessore al patrimonio, di definirel’accordo con la Regione Lazio per la rea-lizzazione dell’ostello della gioventù nelcomplesso del S.Maria della Pietà.Taleoperazione, insieme alla realizzazionedi un ostello per la gioventù nell’ex colo-nia Vittorio Emanuele di Savoia ad Ostia,già ristrutturata a tale scopo con i fondidel Giubileo, insieme alla possibilità diconvenzionarsi con strutture ricettive chepossano sopperire alla carenza di spaziin zone della città caratterizzate da unaforte richiesta giovanile, penso ad esem-pio ai quartieri intorno alle sedi univer-sitarie cittadine, consentirà a Roma diporsi allo stesso livello delle altre capi-tali. L’amministrazione comunale staanche impegnandosi per dotare la cittàdi aree di sosta con servizi per il turismoitinerante e per le attività connesse alturismo all’aria aperta. La sfida consistenel far conoscere ed apprezzare la Capi-tale come la città con il maggior nume-ro di parchi in Europa; sicuramente unvalore aggiunto e un forte motivo diattrattiva per i turisti».

Secondo lei il periodo dei saldinei negozi va liberalizzato osarebbe meglio continuare adeffettuarli in periodi fissi del-l’anno per farli diventare, conaltre specifiche iniziative, moti-vo di attrazione turistica?«L’amministrazione comunale sta avvian-do una politica di “destagionalizzazio-ne” per incrementare la presenza di visi-tatori nella Capitale in periodi conside-rati di minore afflusso turistico. Dal 10gennaio al 22 febbraio Roma sarà inte-ressata dai “saldi stagionali”. Si potràsoggiornare, a minor costo, in oltre 100alberghi, mentre circa 70 ristoranti offri-ranno caratteristici menù scontati e sispenderà meno per lo shopping negliesercizi commerciali. I turisti avrannodiritto ad una riduzione del biglietto pervisitare alcuni musei, fare dei tour dellacittà, assistere a determinati spettacoliteatrali ed inoltre verranno applicati scon-ti per le gite sul Tevere. Le agenzie diviaggio ed i tour operator che aderisco-no all’iniziativa offriranno dei pacchettituristici opportunamente predisposti perpoter usufruire delle agevolazioni previ-ste unitamente a quelle applicate dallacompagnia aerea Air One per coloro cheverranno a Roma nel periodo della pro-mozione».

Finita l’estate le notti di Romasono diventate piuttosto fiacchee i turisti stranieri oltre a qual-che cenetta romantica in qual-che ristorante hanno ben pocoaltro da fare. Ci sono iniziativein programma?«Roma non vive solo d’estate. Il leitmo-tiv che ha accompagnato l’amministra-zione comunale è far vivere Roma a tre-centosessanta gradi per trecentosessan-tacinque giorni all’anno. In particolare,stiamo realizzando molte iniziative peril periodo natalizio che vedranno prota-gonisti non solo luoghi centrali della cittàma soprattutto quartieri più decentrati.

« Dare risposteadeguate a quellasempre più crescente“fetta” di turismo nonconvenzionale chesceglie la capitale comemeta per trascorrere unperiodo del propriotempo è una priorità perl’amministrazionecomunale.»

Per Maria Pia Garavaglia Roma deve puntareanche su giovani e turismo non convenzionale

Maria Pia Garavaglia

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anno 2 - numero 12 / 5

periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

La Capitale vedrà la realizzazione didiversi villaggi dedicati al Natale che,aperti fino a tarda sera, si caratterizze-ranno come luoghi di ritrovo e di intrat-tenimento per cittadini romani e turistiin visita nella città, offrendo spettacoli divario genere con artisti internazionali espettacoli di musica dal vivo. Roma saràanche la sede di grandi manifestazionisportive: a febbraio il “Sei nazioni diRugby”, a marzo la Maratona di Roma,a maggio il concorso ippico di Piazza diSiena e gli Internazionali di tennis. Inoccasione di alcuni di questi appunta-menti verranno allestiti dei Villaggi del-l’ospitalità che offriranno fino a tardi pos-sibilità di svago e divertimento agliappassionati degli eventi sportivi».

Crede che una moderna indu-stria turistica possa limitarsi ai«viaggi culturali», che si orien-tano su musei, scavi e galleried’arte, oppure è necessario dedi-care attenzione anche ad altreforme di turismo?«Roma, universalmente conosciuta perle sue bellezze artistiche, ha da semprerichiamato visitatori da tutto il mondo.Il terzo millennio la vede come una dellecapitali internazionali preferite comesede di eventi congressuali, in grado dioffrire una scelta ampia e varia di strut-ture tutte dotate delle più moderne tec-nologie. I suoi grandi e prestigiosi alber-ghi, le sue splendide dimore storiche pos-sono soddisfare le più diverse esigenze.Roma è anche città del cinema, luogoprivilegiato per la produzione cinema-tografica internazionale, palcoscenicoideale per i registi di tutto il mondo. E’città di mare, il suo litorale con il nuovoporto turistico e gli scavi di Ostia anticarappresentano una grande ricchezza edattrattiva. Possiamo pertanto affermare,che l’interesse di chi la sceglie per i pro-pri viaggi e le proprie vacanze può esse-re soddisfatto da un’offerta diversifica-ta».

Statistiche alla mano la flessibi-lizzazione del lavoro nel settoreturistico e più in generale inquello dei servizi ha abbassato laqualità e non ha ridotto il lavoro

nero. Qual è l’impegno delComune contro questa piagasociale?“Siamo da tempo impegnati a favorireuna formazione adeguata rispetto allacrescente pluralità dei segmenti turisticiin grado di dare risposte ad una doman-da sempre diversa ed alla continua ricer-ca di qualità e professionalità. Il Comu-ne a tal fine ha promosso e sostenuto larealizzazione di due master universita-ri: il primo realizzato con la facoltà diEconomia, dipartimento di studi geoe-conomici, linguistici, statistici, storici del-

l’analisi regionale de La Sapienza; ilsecondo con la facoltà di Scienze politi-che, d’intesa con la facoltà di Economiadell’università Guido Carli. D’intesa conGoverno, Regione e Provincia c’è inoltrel’impegno a realizzare un osservatorioche segua l’intero percorso lavorativoall’interno del comparto turistico e untavolo di concertazione trilaterale (isti-tuzioni, aziende, lavoratori) per il soste-gno al reddito dei lavoratori del com-parto turistico in caso di crisi di settore,ristrutturazioni aziendali o riorganizza-zioni produttive».

INTERVISTA

Per il quarto anno consecutivo l’Ente Bilate-rale per il Turismo di Roma e l’editrice

Impatto hanno dato alle stampe l’Annuariodelle agenzie di viaggio e dei tour opera-tor di Roma e provincia, divenuto ormai unapresenza stabile e consolidata nell’editoria spe-cializzata. La pubblicazione si presenta più riccadi dati e informazioni, amplia-ta nella foliazione, che passada 96 a 150 pagine, e con unautilissima agenda delle agenziedi viaggio.Altra novità è l’elen-co completo dei principalimonumenti di Roma con i rela-tivi orari di visita.Anche que-st’anno dunque l’Annuariodelle agenzie di viaggio e deitour operator di Roma eprovincia migliora e potenzia lasua funzione di strumento dipromozione dell’intero territo-rio capitolino in Italia e nel mondo. Ciò senzavenir meno al compito, che svolge ormai inmaniera egregia, di fornire una informazione com-pleta e dettagliata su un comparto, quello delleAgenzie di Viaggio e dei Tour Operator, di estre-ma importanza per il mantenimento e l’amplia-mento dei flussi turistici. La distribuzione del volu-me, che sarà disponibile presso gli alberghi e leagenzie di viaggio di Roma e provincia, nelle agen-zie italiane associate alla Fiavet e nelle 18 sediEnit nei cinque continenti, fa inoltre dell’An-nuario delle agenzie di viaggio e dei touroperator di Roma e provincia una fantasti-

ca vetrina; peraltro già utilizzata ed apprezzatada importanti strutture alberghiere romane perla propria promozione pubblicitaria.Già da alcuni anni è stata avviata una politica perla valorizzazione delle risorse turistiche diffusesul territorio provinciale, che arricchiscono e

ampliano la tradizionale offertaproveniente dalla capitale. Comeè stato confermato dai dati del-l’Osservatorio del mercato turi-stico e del lavoro – la cui sinte-si è pure presente nell’annuario– si è trattato di una scelta cheha portato buoni frutti, dalmomento che l’intero compar-to ha potuto fino ad oggi farfronte ad una serie incredibiledi eventi negativi (dalla guerrain Medio Oriente, all’epidemiadi Sars, al perdurare della crisi

economica internazionale) pro-prio grazie alla crescita dei flussi verso le locali-tà dell’hinterland romano. Non c’è dubbio chel’Annuario delle agenzie di viaggio e deitour operator di Roma e provincia, che daanni agevola la diffusione delle notizie necessarieai turisti, alla stampa, ai tour operator e agli agen-ti di viaggio per organizzare i soggiorni a Roma,rappresenti un elemento qualificato ed efficaceper il successo di tale politica. Non crediamo diesagerare se suggeriamo di considerare ormail’annuario come un vero e proprio ambasciato-re della migliore ospitalità e organizzazione turi-stica della capitale e della sua provincia.

Annuario delle agenzie di viaggioe dei tour operator di Roma e Provincia

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6 / anno 2 - numero 12

periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

Giuseppe Aiello

L’analisi dei dati sull’andamento della domandaturistica negli alberghi della provincia di Romanel corso del quinto bimestre dell’anno in corso

evidenzia un primo dato significativo: il bimestre chiudecomplessivamente con il segno positivo sia negliarrivi sia nelle presenze. Era dal mese di marzo chenon accadeva. Certo l’orizzonte non è ancora sgombroda nubi, ma il segnale è da cogliere. I viaggiatori hannoforse ripreso una certa fiducia nel miglioramento delquadro internazionale. C’è, tuttavia, da sottolineare ilclima di incertezza sulla reale evoluzione della situazionesul fronte del terrorismo. Inoltre, il continuo rafforza-mento dell’euro sul dollaro e le prospettive di debolissi-me crescite del PIL nei paesi più industrializzati conti-nuano a caratterizzare le scelte di consumo turistico alivello internazionale.

Nel periodo settembre – ottobre gli alberghi della pro-vincia di Roma hanno registrato 1.344.536 arrivi e3.314.205 presenze, con una crescita rispettivamente di+1,91% e di +3,97%. Anche se l’andamento è ancorasensibilmente diversificato fra italiani e stranieri, il secon-

do dato da evidenziare è che il quinto bimestre, graziesoprattutto al buon andamento di settembre, ha regi-strato la crescita sia della domanda italiana sia,sebbene in misura pù contenuta, della domandastraniera (tabelle 1 e 2). La domanda italiana è cre-sciuta, anche in questo bimestre, in maniera sensibile:essa si è attestata negli alberghi nell’intera provincia su522.936 arrivi (+4,53%) e 1.094.508 presenze(+8,52%), mentre la domanda estera ha registrato821.600 arrivi (+0,31%) e 2.219.697 presenze(+1,86%) (tabella 1 e 2).L’analisi della domanda per categoria di esercizi alberghie-ri evidenzia la forte crescita nel bimestre degli esercizi acinque stelle (anche in virtù della crescita di capacità ricet-tiva rispetto l’anno precedente), ma anche di quelli difascia media e medio-bassa. Diversa, invece, la situazioneper gli hotel a quattro stelle, che hanno visto flettere gliarrivi e crescere, in misura contenuta, le presenze.

Come appare dalle tabelle da 3 a 6, ancora una volta gliandamenti di Roma e del suo hinterland sono diversifica-ti: quest’ultimo cresce a ritmi più sostenuti rispetto aquelli della capitale. In particolare, a Roma vi è stata unaleggera flessione degli arrivi complessivi (-0,46%) ed una

OSSERVATORIO

Il mercato turistico nel periodo settembre - ottobre 2003

Tabella 1 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2003

Paesi 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 83.020 208.050 547.696 1.320.805 495.111 1.264.685 175.616 414.896 43.093 105.769 1.344.536 3.314.205

Italiani 19.453 42.167 176.513 358.814 201.691 432.063 105.954 219.550 19.325 41.914 522.936 1.094.508

Stranieri 63.567 165.883 371.183 961.991 293.420 832.622 69.662 195.346 23.768 63.855 821.600 2.219.697

Tabella 2 - Provincia di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2003 - Var. % su anno precedente

Paesi 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 26,45 25,52 -0,66 1,25 1,99 3,83 3,86 2,85 5,81 7,98 1,91 3,97

Italiani 18,64 24,04 3,87 9,45 5,97 8,43 3,39 -1,65 4,75 9,27 4,53 8,52

Stranieri 29,05 25,91 -2,68 -1,50 -0,57 1,60 4,59 8,44 6,68 7,16 0,31 1,86

Tabella 3 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2003

Paesi 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 80.924 204.004 487.689 1.190.201 420.614 1.090.633 139.143 336.253 34.550 86.648 1.162.920 2.907.739

Italiani 19.010 41.561 151.593 298.587 147.319 305.824 80.077 166.036 14.136 30.105 412.135 842.113

Stranieri 61.914 162.443 336.096 891.614 273.295 784.809 59.066 170.217 20.414 56.543 750.785 2.065.626

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anno 2 - numero 12 / 7

periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

OSSERVATORIO

Tabella 4 - Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2003 - Var. % su anno precedente

Paesi 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 23,26 23,08 -3,76 -1,02 -0,06 1,39 -1,64 2,28 3,15 5,91 -0,46 1,87

Italiani 15,94 22,26 2,22 8,73 2,59 3,05 -0,97 3,52 1,56 6,08 2,25 6,04

Stranieri 25,69 23,30 -6,24 -3,90 -1,44 0,76 -2,54 1,10 4,28 5,82 -1,88 0,26

Tabella 5 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2003

Paesi 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale 2.096 4.046 60.007 130.604 74.497 174.052 36.473 78.643 8.543 19.121 181.616 406.466

Italiani 443 606 24.920 60.227 54.372 126.239 25.877 53.514 5.189 11.809 110.801 252.395

Stranieri 1.653 3.440 35.087 70.377 20.125 47.813 10.596 25.129 3.354 7.312 70.815 154.071

Tabella 6 - Hinterland di Roma - Arrivi e presenze negli esercizi alberghieri: Settembre - Ottobre 2003 - Var. % su anno precedente

Paesi 5 stelle 4 stelle 3 stelle 2 stelle 1 stella Totale

Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Totale N.D. N.D. 34,69 27,95 15,41 22,32 5,06 8,02 18,13 18,48 20,24 21,94

Italiani N.D. N.D. 15,18 13,16 16,37 24,15 6,47 8,09 14,57 18,33 14,00 17,73

Stranieri N.D. N.D. 53,12 44,05 12,89 17,72 1,77 7,86 24,08 18,74 31,49 29,55

lieve crescita delle presenze complessive (+1,87%), dovu-ti al non positivo andamento della domanda straniera, cheha visto flettere gli arrivi di quasi 2 punti percentuali men-tre le presenze sono rimaste all’incirca stabili rispetto lostesso periodo dell’anno precedente. La domanda italianaha, invece, avuto un andamento decisamente positivo, inparticolar modo sul fronte delle presenze: questo dato ècomune a tutte le categorie di hotel (tabelle 3 e 4).

Decisamente molto buona la crescita della domandanegli alberghi dell’hinterland, che hanno registrato nelbimestre incrementi superiori al 20%. In quest’area dellaprovincia crescono sia la domanda italiana sia quellaestera in tutte le categorie di esercizi. Non bisogna,però, lasciarsi prendere da facili entusiasmi. Il fenomenosi spiega certo con l’accresciuta capacità di marketingdegli operatori dell’hinterland rispetto al passato, maanche (e soprattutto) con la crescita del numero di ope-ratori sul mercato (l’offerta dell’hinterland è ormai paria poco meno del 20% dell’offerta di ricettività alberghie-ra dell’intera provincia di Roma) e con i bassissiminumeri di partenza.Sul fronte della domanda estera, occorre rilevare la con-tinua ed apprezzabile crescita della domanda europea(+4,69% di arrivi e + 5,91% di presenze), ed in partico-lare della domanda proveniente dalla Francia, dallaGermania, dal Regno Unito e dalla Russia, mentre ladomanda proveniente dalla Spagna ha registrato unalieve flessione.Ma il dato di maggior rilievo riguarda alcuni andamentidella domanda extraeuropea. In particolare è da apprez-

zare il forte rallentamento della flessione della domandaproveniente dagli U.S.A. (-1,12% di arrivi e +0,79% dipresenze) e dal Giappone (-4,76% di arrivi e +0,29% dipresenze).Si tratta di un dato di elevata importanza, considerato ilpeso di questi due mercati per il turismo nella provinciadi Roma.Anche in questo caso non possiamo, però, con-cludere che i problemi sono alle spalle: gli incerti scena-ri economici internazionali e l’ulteriore rafforzamentodell’euro sul dollaro lasciano aperti i problemi e rinno-vano le sfide di marketing per gli uomini d’impresa e peri soggetti pubblici con competenze nel turismo.

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

G. A.

Due volte l’anno l’Osservatorio del mercato del lavoronel settore turistico rende noti i dati delle rilevazionieffettuate sul territorio. Quelli che seguono sono i dati

relativi al primo semestre 2003

1. L’occupazione nell’industria alberghiera di Romae ProvinciaNel corso del primo semestre del 2003 l’occupazione nelleimprese alberghiere della Provincia di Roma ha registratoun trend lievemente positivo rispetto allo stesso periododell’anno precedente, grazie alla crescita di capacità ricet-tiva, ma anche al positivo andamento del mercato turisticonell’hinterland. Si tratta di un dato fortemente significativo,in quanto denota, tra l’altro, che il sistema dell’offerta diricettività non ha fatto ricorso a licenziamenti nonostanteil momento critico che il mercato sta attraversando.Nell’insieme degli alberghi della Provincia l’occupazione al30 giugno 2003 è risultata essere pari a 16.405 unità, conun lieve incremento del 2,38% rispetto a giugno 2002. Daregistrare una più accentuata crescita dell’occupazione fem-minile (+4,9%) rispetto a quella maschile (+1,03%).Negli alberghi della città di Roma gli addetti sono 13.822,con una crescita del 2,01%.Anche in questo caso l’incre-mento ha riguardato in primo luogo l’occupazione femmi-

nile (4.892 unità) con +5,73%, che è cresciuta in misurasuperiore a quella maschile (8.930 unità), il cui andamen-to è risultato quasi stabile con +0,08%.Data la struttura dell’offerta alberghiera, l’occupazione risul-ta ovviamente concentrata prevalentemente nelle catego-rie medio-alte.Anche questa volta a subire gli effetti della flessione delmercato delle presenze alberghiere a Roma è stato, inve-ce, l’anello debole dell’occupazione, cioè il lavoro extra, alquale le imprese hanno fatto ricorso in misura ridotta del22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: nelcorso del semestre il numero di ore di lavoro extra neglialberghi è ammontato a circa 675 mila di ore di lavo-ro, pari a circa 625 addetti ad orario pieno stabilmenteoccupati su base annua. Questo dato è soggetto ad ulte-riori approfondimenti per verificarne ulteriormente l’an-damento, trattandosi di un valido indicatore dello stato disalute del mercato.Nell’hinterland romano l’occupazione negli esercizi alber-ghieri ha registrato, grazie al migliore andamento del mer-cato e alla crescita di capacità ricettiva, una crescita del4,45% passando a 2.583 unità. Qui il ricorso al lavoro extrarisulta abbastanza elevato, soprattutto in quelle impresedotate di servizio ristorante: le ore di lavoro extra nel seme-stre sono state circa 520 mila, corrispondenti ad una occu-pazione su base annua di circa 480 unità.

OSSERVATORIO

Turismo. Il mercato del lavoronel primo semestre 2003

Tab. 7 - Addetti nelle imprese alberghiere della Provincia di Roma - Giugno 2003

Valori assoluti Variazioni % su Giugno 2002Categoria F M Totale F M Totale

5 stelle 401 1.818 2.219 21,88% 7,70% 10,01%

4 stelle 2.580 4.586 7.166 9,28% 1,60% 4,23%

3 stelle 2.128 2.999 5.127 -0,23% -2,88% -1,80%

2 stelle 562 931 1.493 1,63% 0,54% 0,95%

1 stella 212 188 400 -8,62% -5,53% -7,19%

Totale 5.883 10.522 16.405 4,90% 1,03% 2,38%

Fonte: Ente Bilaterale Territoriale di Roma e Provincia

Tab. 1 - Addetti nelle imprese alberghiere di Roma - Giugno 2003

Valori assoluti Variazioni % su Giugno 2002Categoria F M Totale F M Totale

5 stelle 396 1.802 2.198 20,36% 6,75% 8,97%

4 stelle 2.281 4.054 6.335 9,72% 0,47% 3,61%

3 stelle 1.656 2.260 3.916 -0,48% -5,24% -3,28%

2 stelle 421 681 1.102 3,69% -0,73% 0,92%

1 stella 138 133 271 -7,38% 3,10% -2,52%

Totale 4.892 8.930 13.822 5,73% 0,08% 2,01%

Fonte: Ente Bilaterale Territoriale di Roma e Provincia

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

2. La distribuzione dell’occupazione per categorie aRoma La distribuzione degli addetti fissi per categoria è la seguente:• alberghi a 5 stelle: 2.198 addetti, pari al 15,90% del tota-le; l’occupazione maschile in questa categoria di alberghi con-tinua ad essere decisamente superiore alla media: negli hotela 5 stelle è, infatti, occupato il 20,18% degli uomini occupatinegli alberghi di Roma, contro l’8,09% delle donne;• alberghi a 4 stelle: 6.335 addetti, pari al 45,83% del tota-le; l’occupazione femminile in questa categoria di alberghi haun peso crescente: negli hotel a 4 stelle è infatti impiegato il45,40% degli uomini occupati negli alberghi di Roma e il46,63% delle donne;• alberghi a 3 stelle: 3.916 addetti, pari al 28,33% del tota-le; l’occupazione maschile in questa categoria di alberghi èinferiore alla media: negli hotel a 3 stelle trova infatti lavoroil 25,31% degli uomini occupati negli alberghi di Roma, con-tro il 33,85% circa delle donne;• alberghi a 2 stelle: 1.102 addetti, pari al 7,97% del tota-le; anche in questa categoria di esercizi alberghieri l’occupa-zione maschile è lievemente inferiore alla media: negli hotela 2 stelle è infatti occupato il 7,63% degli uomini impiegatinegli alberghi di Roma, contro l’8,61% delle donne;• alberghi a 1 stella: 271 addetti, pari al 2,05% del totale;anche in questo caso l’occupazione maschile è nettamenteinferiore alla media: negli hotel a 1 stella è infatti occupatosolo l’1,48% degli uomini occupati negli alberghi di Roma,contro il 2,82% delle donne.Il rapporto camere/addetto è mediamente di 2,85 camerenell’insieme degli esercizi.A livello di categoria di esercizi, il rapporto camere/addetti èil seguente:- alberghi a 5 stelle: 1,3 camere per addetto;- alberghi a 4 stelle: 2,65 camere per addetto;- alberghi a 3 stelle: 3,54 camere per addetto;- alberghi a 2 stelle: 4,16 camere per addetto;- alberghi a 1 stella: 4,87 camere per addetto.La distribuzione della occupazione per settore di attivitàaziendale, continua ad evidenziare un’elevata concentra-zione di addetti nel terzo, quarto e sesto livello di inquadra-mento contrattuale, sia per gli uomini che per le donne.Titolari e dirigenti sono presenti in maniera quasi esclusiva nelsettore “Direzione - Amministrazione”,dove è impiegata anchela più alta quota di quadri e di addetti dal primo al terzo livello.Nel settore alloggio registriamo un’elevatissima concen-trazione di addetti al sesto livello, mentre nel ricevimento- portineria prevalgono gli addetti inquadrati al terzo ed alquarto livello.Nel settore commerciale si continua a registrare un’ap-prezzabile presenza di titolari, ma anche una forte concen-trazione di occupati inquadrati come quadri A ed al secon-do e terzo livello di inquadramento contrattuale.Nel settore sala - bar trovano invece maggiore occupazio-ne gli addetti inquadrati al quarto livello, con una prevalenzadi uomini rispetto alle donne; in cucina registriamo invece

una prevalenza di addetti al quarto livello e al settimo livellocon una prevalenza della componente maschile.

3. L’occupazione nelle imprese di viaggi di Roma eprovinciaL’universo delle imprese di viaggi e turismo della provincia diRoma è costituito da oltre 1.000 agenzie, di cui il 15% sonotour operator (intesa come attività esclusiva o prevalente) el’85% sono dettaglianti. Il 70% circa delle imprese è costituitonella forma di S.r.l., il rimanente 30% è costituito sotto formadi impresa individuale,di società di persone e,nel caso di touroperator, di S.p.A.. Secondo le prime elaborazioni, da inten-dersi come provvisorie, nell’insieme queste imprese dannooccupazione a circa 7.200 addetti (con una media di poco supe-riore a 7 addetti, anche se ovviamente la distribuzione degliaddetti è molto diversa tra dettaglianti e tour operator), sostan-zialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno prece-dente (+0,28%). I tre quarti circa degli addetti (circa 5.400 unità)sono lavoratori dipendenti (non sempre a tempo indetermi-nato), il 14% (circa 1.000 unità) sono collaboratori familiari el’11% (poco più di 790 unità) sono collaboratori esterni.

OSSERVATORIO

Fig.1 - addetti negli alberghi di Roma - Giugno 2003

Fig.2 - Addetti negli alberghi di Roma per classi d’età

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

Franco Paloscia

A nche l’Olanda non è al riparodai venti della congiunturaeconomica negativa. La cre-

scita del Pil nel 2002 è stata la peggioredegli ultimi anni. L’Italia, però, può sem-pre confidare sul “sogno italiano” diun popolo non numeroso ma in cui lacomunità dei viaggiatori è altissima edè in crescita: dal 1993 al 2002 il nume-ro dei turisti che vanno all’estero pervacanza è salito dal 63% al 68%. Quasisette milioni di persone su sedici milio-ni di abitanti, un autentico record chepone l’Italia al riparo dalla minaccia diun tracollo di questo mercato al qualeattinge abbondantemente.Certo, la clientela olandese non equi-vale numericamente a quella tedesca,francese e inglese - per rimanere inEuropa - ma per le nostre località turi-stiche non è da poco registrare oltreun milione e trecento mila arrivi e piùdi 7 milioni di presenze. È un bel baci-no di domanda che fa gola a molti paesipresenti in Olanda con i loro agguer-riti uffici che investono spesso più dinoi per catturare un cliente che si col-loca nelle fasce medio - popolari.Mare e laghi sono in testa nelle pre-senze ma gli sport invernali sono inespansione come le vacanze verdi.Il 35% predilige gli alberghi ma si pro-fila sempre più marcato un orienta-mento verso case rurali, agriturismo,strutture all’aria aperta. Non tanto peruna mania di risparmio ma per la pas-sione ambientale di una comunità cheha un grande rispetto per la natura eidealizza una vacanza in ambienti ver-gini, non degradati e dove c’è costan-te attenzione per l’ecologia.L’Olanda non è così vicina, i turisti pri-vilegiano l’automobile - circa il 70% - aconferma che il viaggio nel nostro Paeseequivale non solo ad un periodo diriposo ma ad un tour alla scoperta deinostri itinerari culturali, del nostro pae-

saggio, dei nostri centri minori.Golf, trekking, strade del vino e del-l’olio, vacanze attive (900.000 turisti)sono i nuovi prodotti alternativi piùrichiesti. Nelle principali fiere turisti-che la richiesta di informazioni e opu-scoli sulle regioni che vantano catalo-ghi diversificati è in aumento. Il Lazioè tra le regioni più gettonate non sol-tanto per Roma, che per gli olandesi èun vero mito, ma anche per le escur-sioni verso il mare e le aree che offro-no ambienti salutari e ricchi di gastro-nomia e artigianato.Una bella inserzione pubblicitaria cheillustri l’ampia proposta di una regio-ne è più gradita delle consuete imma-gini - cartolina. Come viaggiatoreormai collaudato, l’olandese pretendedai tour operators che trattano l’Ita-lia - il cui peso nei cataloghi varia dal3% al 10% delle loro vendite - che ledestinazioni proposte sono in gradodi offrire un ampio portafoglio di moti-vazioni di cui poi il cliente combinerà

il suo mix personale. Invitare un olan-dese per un educational o un fam trip,fargli visitare località, alberghi, villaggi,zone agrituristiche è una mossa inci-siva, gradita agli agenti di viaggio, ai gior-nalisti, agli opinion leader.Chi conosce l’Italia, se è un buon olan-dese, ama aggiornarsi, ha la modestiadi non ammettere che non ha bisognodi tornarci.Ciò vale anche per Roma. È una desti-nazione di ritorno, non è difficile “fide-lizzare ” questi ospiti.Attenzione peròa capirli bene: un olandese, non perpresunzione, ma ha il culto della qua-lità dell’accoglienza, anche in un mode-sto campeggio o in una locanda.Sentirsi ospite, ad esempio, della Capi-tale è un motivo di orgoglio, ma sareb-be un errore imperdonabile trascura-re la qualità del servizio, le pubblicherelazioni, quella cultura dell’ospitalitàche per lui, viaggiatore di antica data,è nel suo bagaglio di viaggio come unlibro o una macchina fotografica.

INTERVENTI

Olandesi: turisti col culto della qualità

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

Laura Ranca

Pensare che dall’Olanda arri-vino solo tulipani è sbagliato.Con una popolazione di

oltre sedici milioni di abitanti ed unasituazione economica più che rosea,il paese di Van Gogh e dei mulini avento si conferma tra quelli con lapiù accentuata propensione ai viaggiall’estero.Gli olandesi considerano l’Italia lapatria della cultura, della moda, deldesign e dell’enogastronomia; graziepoi all’apprezzato stile di vita e allaqualità superiore dell’offerta gene-rale il nostro paese gode di unaposizione di vantaggio sul pianoturistico. Ma cosa cercano gli olan-desi in un soggiorno nel Bel Paese?Gli operatori turistici non hannodubbi: una vacanza di gusto, in cuiprevalga la conoscenza di cose bellee nuove; diversa dal comune esoprattutto che si sottragga alleregole della vacanza di massa.Potendo contare su discrete possi-bilità economiche questi nordeuro-pei vengono in Italia per periodilunghi, anche un mese intero e infat-ti la percentuale di coloro che supe-rano le due settimane di soggiornoè del 76%.Per conquistarli basta poco. Il turi-sta olandese è poco attento allaforma ed agli alberghi di lusso prefe-risce quelli di media categoria, icampeggi, le case in affitto, special-mente se si tratta di famiglie conbambini piccoli. E’ invece più esigen-te sul piano dell’ospitalità, dellacortesia e della disponibilità, chedevono essere impeccabili. In unalloggio o nei villaggi turistici sidimostrano i più disciplinati, civili eriguardosi verso il prossimo; pursenza rinunciare ai momenti di alle-gria e relax.Lungo la Penisola sarà facile incon-

trarli nelle campagne del Lazio, dellaToscana, dell’Umbria, essendo -specialmente i più giovani - grandiamanti del verde e del turismo all’a-ria aperta. Anche la domandatendenziale si orienta pertantosempre di più verso la ricerca di unturismo “verde”, legato alla scopertadei prodotti e dei territori pococonosciuti. In questo caso la ricercadell’alloggio è in linea e la preferen-za va agli agriturismi, alle case rurali,alle ville di campagna. Grande inte-resse riscuotono pure le strade deivini - senza disdegnare quelle dell’o-lio e del pane - e infatti i nostriristoratori li ricordano come attenticonsultatori di carte dei vini ecompetenti degustatori di bianchi erossi doc.Chi li conosce sa che gli olandesiprediligono un turismo itinerante eal lettino con ombrellone preferi-scono gli spostamenti frequenti dauna spiaggia all’altra o da una localitàall’altra. In questo senso l’Italia è unameta ideale in quanto offre la possi-bilità di passare dal mare alla monta-gna, dalle città d’arte alla campagna oalle terme percorrendo distanzerelativamente brevi; naturalmentesenza tralasciare i piaceri dellabuona tavola. Anche per questo gliolandesi prediligono la propria autocome mezzo di trasporto (52,94%);seguono l’aereo (27,53%) e l’ auto-bus (19,53%). Quasi il 75 % dunqueopta per un mezzo di trasporto suruote e dunque sarebbe opportunoper loro contare lungo tutta la Peni-sola su una segnaletica dettagliata ecostante.Fra le destinazioni preferite figuranoToscana,Veneto, Lazio, Lombardia eTrentino. Negli ultimi anni si è regi-strata però un’attenzione tuttanuova dei turisti olandesi neiconfronti delle regioni meridionali efra queste Sicilia e Sardegna risulta-

no sempre più frequentate e richie-ste. L’incoming olandese comunqueè parecchio stagionale, così l’inver-no la destinazione principale èrappresentata dalla montagna, conle sue piste da sci, mentre in prima-vera e in estate la preferenza va almare, ai laghi, alla campagna e allecittà storiche. Il loro grande amoretuttavia è per l’arte. Gli olandesiarrivano dalla terra di Van Gogh e diRembrand, da un paese che vantauna storia straordinaria anche sulpiano artistico. Abituati ai grandimusei come quello di Amsterdamsono fortemente stimolati adimmergersi nell’arte italiana sulleorme dei grandi pittori olandesi, chein Italia avevano formato circoli ecolonie. In genere quello olandese èun turismo giovane e gli under tren-tacinque che scelgono l’Italia comemeta per le vacanze sono semprepiù numerosi, favoriti anche dalladistanza non eccessiva e dalla possi-bilità di raggiungere le varie destina-zioni in auto o con mezzi comunquemeno cari dell’aereo.L’Italia, vantaggi economici a parte, ècomunque vista come una destina-zione trendy, alla moda; per questofrequentato soprattutto dalle fascedi età più attente a tutto ciò che fatendenza e che garantisce il massi-mo del divertimento. Ecco così chealla pace di agriturismi e case ruraliper le loro serate italiane gli olande-si alternano le discoteche ed i localinotturni, preferibilmente quelli dellariviera adriatica, dove tra musica,balli e spettacoli le occasioni perdivertirsi non mancano.In definitiva i nostri punti di forzaper attirare questo tipo di domandaturistica sono lo stile di vita, l’am-biente, la cultura e l’enogastronomiaitaliche, che per sugli olandesi - inprevalenza giovani e dinamici -agiscono come una vera calamita.

INTERVENTI

Per i dinamici olandesi l’italia è trendy

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anno 2 - numero 12 / 13

periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

Orsolya Farkas Ricercatrice della Fondazioneuniversitaria “Marco Biagi”

L a conferenza internazionaleorganizzata da Adapt (Associa-zione per gli studi internazio-

nali e comparati sul diritto del lavoroe sulle relazioni industriali) e dal Cen-tro studi internazionali e comparati“Marco Biagi” presso l’Università degliStudi di Modena e Reggio Emilia,che siè tenuta il 9 e 10 ottobre a Modena,ha avuto come tema l’allargamentodell’Unione Europea, cercando di valu-tarne l’impatto sul sistema delle rela-zioni industriali e, più in generale, sulmercato del lavoro. La conferenza èstata promossa dal ministero del Wel-fare nell’ambito delle iniziative dellapresidenza italiana della Ue e ha ulte-riormente messo in evidenza l’impor-tanza del dibattito tra studiosi, pro-fessionisti e funzionari della pubblicaamministrazione provenienti dagliattuali stati membri e dai paesi che dalprimo maggio 2004 entreranno a farparte dell’Unione Europea. Il pro-gramma e i dibattiti, stimolati da nume-rosi interventi, hanno coinvolto i circa130 partecipanti presenti al convegno.L’elemento di maggior difficoltà, su cuidibattono personalità del mondo acca-demico e personalità politiche dell’Ue,è il raccordo di tutti gli stati europeiintorno ad un fulcro comune. La ten-denza attuale infatti è di definire uncomune denominatore europeo attra-verso un processo di negazione; ovve-ro è più facile concordare su ciò chel’Europa non è.Tendenza spiegabile nelfatto che la diversità tra gli stati, leregioni, le persone o tra le relazioniindustriali risalta di più rispetto agli ele-

menti di unità. Ma è nel confronto, neldibattito culturale e politico sull’inte-grazione europea che l’esistenza diun’Europa comune a tutti gli stati,membri e candidati, diventa tangibile:il linguaggio che sottende a questidibattiti si basa su valori comunemen-te accettati e condivisi, pur nella con-sapevolezza di sfumature all’internodello stesso. La nozione di benchmar-king, un’idea molto cara a Marco Biagi,ci aiuta a recuperare le radici di que-sta “Europa comune”: le singole diver-se esperienze si arricchiscono dall’apprendimento di iniziative volte a svi-luppare gli scambi di informazioni edelle migliori pratiche. Certo, per ladefinizione delle migliori pratiche èindispensabile l’esistenza di un pro-cesso di valutazione delle esperienzerealizzate finalizzate al conseguimen-to di obiettivi di continuo migliora-mento.Nell’ambito delle relazioni indu-striali i criteri comuni, o almeno i valo-ri fondamentali, si sono sviluppati insie-me con l’evoluzione dell’integrazioneeuropea e sono raccolti intorno almodello sociale europeo. Non è diffi-cile dimostrare che questi valori sonoaccettati da un numero sempre piùelevato di stati che sono determinatia diventare membri dell’Unione. Per ipaesi ex-socialisti i valori dell’integra-zione europea rappresentano unmodello di modernizzazione da segui-re attraverso la creazione di societàdemocratiche dove prevalgono ilrispetto dei diritti umani e del diritto.

Come sarà l’Europa dei venticinque?Come emerso da molti relatori, l’al-largamento rappresenta una delle

sfide più importanti e, allo stessotempo, un’opportunità per l’Europadel XXI secolo, ed offre una possibi-lità unica per promuovere la crescitae lo sviluppo economico e sociale, lastabilità e la sicurezza. L’allargamentoverso i paesi dell’Europa Centrale eOrientale (più Cipro e Malta) è alcentro del dibattito, ormai da diversianni.Tuttavia ancora oggi, alcuni mesiprima dell’allargamento, numerosipunti oscuri e dubbi si snodano circal’idea di come possa delinearsi un’Eu-ropa costituita daventicinque stati.La situazione nonè diversa nell’am-bito delle rela-zioni industriali.Anzi, i paesi can-didati hannoun ’esper ienzamolto ampia ediversificata dellerelazioni indu-striali, acquisita inparticolari conte-sti socio-econo-mici e politici. Certamente, l’ingressonell’Unione Europea da parte deinuovi stati membri non potrà lascia-re l’assetto europeo immutato: l’Eu-ropa dei venticinque sarà necessaria-mente diversa da quella dei quindici.Non è sufficiente prendere coscien-za del fatto che gli ultimi stati cheentreranno a far parte dell’UnioneEuropea dovranno adattarsi al qua-dro esistente, ma quello che succe-derà dopo il primo maggio 2004influirà su tutta l’Europa: nella miglio-re delle ipotesi, sia per i vecchi cheper i nuovi stati membri ci sarà un

INTERVENTI

Le relazioni industriali nell’europa dei 25Modena 9 - 10 ottobre 2003

Lo sviluppo delle relazioni industriali in Europa: tra dialogo sociale bilaterale e tripartitismoAllargamento e implementazione della legislazione europea: il ruolo della contrattazionecollettiva Partecipazione dei lavoratori e allargamento dell’Unione Europea Flussi migrato-ri verso Occidente nell’Unione Europea dell’allargamento

Nell’ Europa comune le singole esperienze si arricchiscono dall’apprendimento di iniziative, scambi di informazioni e migliori pratiche

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

mutuo apprendimento, dove le partisociali, affrontando le dinamiche chenecessariamente si profileranno lungoquesto percorso, potranno trovaresoluzioni innovative.Altrimenti, l’al-largamento non potrà essere un suc-cesso in termini di integrazione, marimarrà a livello di cooperazioneinter-statale.

Le relazioni I lavori della Conferenza sono statiaperti da Andrea Landi, preside dellaFacoltà di Economia, Università diModena e Reggio Emilia, che ha ancheintrodotto l’intervento di RobertoMaroni, Ministro del Lavoro. Il Ministroha colto l’occasione per comunicare lapubblicazione nella Gazzetta Ufficialedel decreto attuativo della legge Biagi

ed ha, inoltre,ripercorso bre-vemente gli ele-menti maggior-mente innovatividella riforma, conparticolare atten-zione alla moder-nizzazione mer-cato del lavoro ealla promozionedell’occupazione.La successivarelatrice, OdileQuintin, direttore

generale della Commissione Europea,ha ribadito l’importanza della qualitàdel lavoro: ai sensi della rinnovata stra-tegia Europea per l’occupazione l’o-biettivo non è solo di creare più postidi lavoro, ma di creare posti di lavorodi qualità, e per misurare in un modooggettivo la performance degli statimembri gli indicatori hanno un ruolocruciale.Tra gli indicatori si trovanoanche la presenza dei sindacati, o altraforma di rappresentanza dei lavorato-ri, e l’efficienza della comunicazione trail datore di lavoro ed i lavoratori.Manfred Weiss, Università di Franco-forte, ha aperto la sua presentazionecon dati che offrono una panoramicadi notevole importanza: con l’allarga-mento il territorio dell’Unione aumen-terà del 30%, la popolazione di circa il

25%, invece il Pil solo del 5% che ègrosso modo uguale al Pil dell’Olanda.Il Pil pro capite dell’Unione diminuiràquindi del 18% e la differenza dei red-diti all’interno della popolazione saràduplicata. I paesi candidati, soprattuttoquelli dell’Europa Centrale e Orienta-le (vale a dire Polonia,Repubblica Ceca,Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Estonia,Lettonia e Lituania) devono ancoracompletare il processo di transizionedall’economia di pianificazione stataleall’economia di mercato. L’incompiu-tezza di tale transizione, fatta eccezio-ne per la Slovenia, lascia la sua impron-ta anche sulle relazioni industriali: leistituzioni sono state create, ma gliattori non hanno ancora la piena capa-cità di gestire il loro spazio, le oppor-tunità, il potere.

Preoccupazione per la debolezzadelle relazioni industrialiI relatori che hanno parlato in rappre-sentanza dei sindacati, delle organizza-zioni datoriali o del mondo della ricer-ca, hanno tutti messo in evidenza ladebolezza delle relazioni industrialiponendo, peraltro, sotto una lente diingrandimento l’esperienza di un paese,o di un settore.Tutti erano d’accordosul fatto che vi è ancora un ampio spa-zio nel quale le relazioni industriali diquesti paesi possono svilupparsi.Tut-tavia, questa affermazione non esclude

che in alcune situazioni il dialogo tra iprotagonisti del mondo del lavoro abbiaportato risultati importanti. Basti ricor-dare che all’inizio degli anni ’90 in cia-scuno stato dell’Europa Centrale, gliorgani tripartiti hanno avuto un ruolodeterminante nell’assicurare una trans-izione pacifica dal sistema comunistaverso un’economia di mercato e unordinamento democratico basato suiprincipi di diritto.Vi era un accordocondiviso da tutti secondo cui a livel-lo nazionale le parti sociali dovevanopartecipare attivamente all’elaborazio-ne delle scelte sociali ed economicheriguardanti la direzione dello sviluppoda intraprendere.Una sfida di così gran-de portata, come la transizione eco-nomica e politica, non avrebbe potutoessere realizzata senza prendere inconsiderazione l’impatto sociale. Sottoquesto profilo il mezzo più utile nel-l’assicurare un clima cooperativo era ildialogo sociale.Tuttavia, a livello sub-nazionale la situa-zione era ben diversa: i negoziati eranoorganizzati unicamente a livello nazio-nale, una simile cooperazione tra leparti sociali non esisteva a livello set-toriale o aziendale. Le maggiori con-seguenze dei cambiamenti radicali nelmondo del lavoro erano che l’attra-zione del capitale straniero ha prece-duto la tutela dei lavoratori, quindi lecondizioni di lavoro sono peggiorate,

INTERVENTI

« Con l’allargamento ilterritorio dell’Unioneaumenterà del 30%, lapopolazione di circa il25%, invece il Pil solodel 5% che è grossomodo uguale al Pildell’Olanda. Il Pil procapite dell’Unionediminuirà del 18%. »

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ma allo stesso tempo i sindacati conla loro appena riguadagnata indipen-denza non erano ancora capaci di assi-curare una tutela adeguata. Inoltre, inun clima generale di diffidenza, il nume-ro dei lavoratori sindacalizzati ha con-tinuato a diminuire. Il periodo di con-solidamento dopo le grandi privatiz-zazioni non ha portato miglioramenti:la presenza di piccole e medie impre-se è diventata dominante, ma nellequali i sindacati o altri rappresentatidei lavoratori sono spesso assenti. Inol-tre, molto spesso si fa uso di contrat-ti di diritto privato e non di lavoroescludendo a priori qualsiasi tutela deilavoratori o possibile partecipazioneai meccanismi decisionali. A questopunto, Guido Bolaffi Segretario gene-rale della Confartigianato ha invitato ipaesi candidati ad esaminare l’esem-pio dell’Italia nel settore da lui rap-presentato, attraverso le modalità ditutela dei lavoratori anche nelle pic-cole imprese e la garanzia di un per-corso di formazione professionale.

E’ diminuito l’interesse per la trasformazione economicaPur non sminuendo l’importanza deldialogo sociale a livello nazionaledurante il periodo di transizione, c’èda aggiungere che il consenso presen-te all’inizio della trasformazione eco-nomica non esiste più: gli interessi sisono polarizzati ed il dialogo tra leparti sociali è diventato maggiormen-te conflittuale.A questo punto occor-re sottolineare che in molti paesi del-l’Europa centrale si continua a cerca-re la soluzione a livello nazionale, inseno all’organo tripartito, anche se lacontrattazione bilaterale sembra esse-re il mezzo più adatto. Entrambe leparti, i sindacati e le organizzazionidatoriali si aspettano un sostegno daparte del governo a tutela dei propriinteressi. Le cause di questa situazio-ne si trovano da un lato nella man-canza delle organizzazioni datoriali chepossano essere partners dei sindaca-ti, e non rappresentino esclusivamen-te l’interesse economico delle azien-de; dall’altro nella debolezza dei sin-dacati, e non per ultimo, nella capaci-

tà negoziale molto debole di entram-bi le parti.Nonostante la situazione attuale nonpossa definirsi ideale, l’integrazioneeuropea indubbiamente crea un’acce-lerazione dello sviluppo sotto due pro-fili: quello pratico e quello legislativo.Per quanto riguarda il primo, nell’eradella globalizzazione il clima coopera-tivo nelle aziende e il pieno coinvolgi-mento dei lavoratori nelle decisionidell’azienda costituiscono un elemen-to fondamentale per mantenere lacompetitività, salvaguardare i posti dilavoro e migliorare la qualità del lavo-ro. L’economia europea non ha futurose accetta la sfida della concorrenzaverso livelli più bassi piuttosto chepuntare sulla qualità del lavoro e sul-l’innovazione. Per arrivare ad un climacooperativo tra i lavoratori ed il mana-gement dell’azienda, le varie forme dipartecipazione dei lavoratori offronola soluzione. Le possibilità sono quasiinfinite e riguardano: il contenuto (dal-l’informazione a co-determinazione),lo scopo (dal trattamento delle risor-se umane alle scelte strategiche finan-ziarie) e la modalità (sindacati o rap-presentanti eletti, works councils). Se lavoce dei lavoratori è presa in consi-derazione vi è una maggiore probabi-lità che le decisioni vengano attuatecon una maggiore efficienza, perché

tutti comprendano meglio le ragionidelle decisioni, ed i lavoratori riesca-no ad identificarsi con gli obiettivi del-l’azienda.

Standard minimi per la legislazione comunitariaSotto il profilo legislativo, le fonticomunitarie prevedono principi gene-rali e standard minimi piuttosto cheregole dettagliate nell’ambito della par-tecipazione dei lavoratori. Per colma-re lo spazio lasciato dal legislatorecomunitario entrano in gioco le tradi-zioni nazionali e gli esempi di altripaesi. Fino al 1989, in tutti i paesi ex-socialisti, la partecipazione dei rap-presentanti dei lavoratori al manage-ment delle imprese ha avuto un ruoloimportante. Certo, sotto condizioniben diverse: leimprese nondovevano soprav-vivere secondo leregole del merca-to e i rappresen-tanti dei lavorato-ri potevano dis-cutere le proble-matiche cheriguardavano ilwelfare. Non èsemplice oggicostruire sullabase di questaeredità una rappresentanza che siacapace di rispondere alle esigenze diuna efficace partecipazione nel conte-sto del mercato e della concorrenza.I paesi dell’Europa Centrale moltospesso cercano di trasmettere nei pro-pri ordinamenti gli esempi di altri paesidell’Europa Occidentale. Le recentimodifiche ai codici di diritto del lavo-ro ne danno testimonianza. Per moti-vi storici le “innovazioni” sono per lopiù ispirate al sistema tedesco, oltre aldovuto adattamento delle normativeall’acquis communautaire.Durante la Conferenza si è parlatotanto del dialogo sociale, ma moltomeno della contrattazione collettiva.Manfred Weiss in un suo commentoha affermato che il dialogo sociale nonpuò sostituire la contrattazione col-

INTERVENTI

« Il dialogo sociale nonpuò sostituire lacontrattazione collettivae quindi non è possibileprescindere dalleproblematiche cheriguardano il potere ed idiritti dei sindacati,oppure il diritto allosciopero. »

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lettiva e quindi non è possibile pre-scindere dalle problematiche cheriguardano il potere ed i diritti dei sin-dacati, oppure il diritto allo sciopero,anche se queste tematiche non sonostate al centro della discussione dellaConferenza.

L’adesione della TurchiaLa relazione di Toker Dereli dell’Uni-versità di Istanbul ha dimostrato cheanche se il via ai negoziati per l’ade-sione all’Unione europea della Turchianon è stato fissato, l’acquis commu-nautaire già funziona come punto diriferimento per le modifiche apporta-te al codice del lavoro. La nuova legge,approvata nel 2003, contiene un’unicadisposizione sul divieto della discrimi-nazione, che precedentemente erastata menzionata solo vagamente edin varie disposizioni. Invece, per quan-to riguarda il trasferimento delle azien-de, il riferimento alla legislazione comu-nitaria è incompleto: la legge turca nonviene applicata in caso di fusioni (mer-gers), partecipazioni e cambiamenti nelcorporate status. Il lavoro interinale, acausa della resistenza opposta dai sin-dacati, rimane un canale sconosciuto,ma una maggiore flessibilità è stataintrodotta nell’organizzazione e perl’orario di lavoro.

I flussi migratoriLa relazione di Hubert Krieger dellaFondazione di Dublino ha esaminatoun argomento molto attuale: i flussimigratori verso l’Occidente dopo l’al-largamento. Quasi tutti gli stati mem-bri temono un flusso incontenibile,anche se un’ipotesi di questo generenon può ad oggi essere sostenuta daricerche scientifiche. La Fondazione diDublino ha eseguito un sondaggio nel-l’aprile di 2002 con la partecipazionedi 5000 persone nei paesi candidati. Irisultati hanno dimostrato che la tipo-logia del lavoratore migrante si è note-volmente differenziata rispetto al pas-sato. La condizione di migrazione nonsarà più frutto della necessità di cer-care un impiego nel paese di acco-glienza, ma si tratta il più delle volte di

giovani che hanno una qualifica ed unlivello di istruzione tale da consentireun’integrazione relativamente rapida:cioè i giovani qualificati, o altamentespecializzati, che conoscono e parlanocorrentemente diverse lingue stranie-re.Vi è però una notevole differenzatra la manifestazione dell’intenzionemigratoria e la partenza effettiva. Nel-l’ambito del sondaggio quasi tutti glistudenti hanno dichiarato la loro inten-zione di maturare l’esperienza di stu-dio o lavoro all’estero. Secondo i risul-tati del sondaggio, i flussi sarannomolto contenuti, anzi i lavoratori alta-mente qualificati aiuteranno a colma-re alcune carenze strutturali al mer-cato del lavoro dei vecchi stati mem-bri. Piuttosto, il problema sarà presentein maniera preponderante nei paesicandidati: ci sarebbe bisogno di utiliz-zare le risorse dei giovani qualificatianche nel paese di origine. Nellamigliore delle ipotesi, terminata l’e-sperienza all’estero, i giovani tornanonel loro paese di origine contribuen-do ad arricchire il capitale umano.

ConclusioniIn conclusione, si può richiamare unodei relatori, György Károly, della Con-federazione Nazionale dei Sindacati

Ungheresi, che ha riassunto le pro-spettive dei paesi candidati.Allo statoattuale, nei paesi dell’Europa Centra-le si assiste ad un processo di indivi-dualizzazione dove ognuno cerca disopravvivere secondo i propri meto-di, ma l’allargamento, anche se non daun giorno all’altro porterà notevolicambiamenti.Tutto ciò, perché l’Unio-ne europea significa non solo un’u-nione economica e monetaria, maanche un’unione sociale, basata suivalori comuni tra i quali si trova anchela partecipazione responsabile. Daparte dei lavoratori vi sono notevoliaspettative per fare parte del gruppo.Con la partecipazione di dieci nuovistati, il gruppo stesso cambierà, ognu-no contribuisce attraverso la propriaesperienza e attraverso il reciprocoapprendimento si trovano nuove solu-zioni. Dopo il 1° maggio 2004 l’Unio-ne Europea non sarà più basata sulladoppia prospettiva: l’allargamento peri 15 stati membri e l’adesione per i 10nuovi stati.Verrà dato avvio ad unanuova fase della storia europea: l’inte-grazione di 25 sistemi di relazioni indu-striali in cerca di miglioramento con-tinuo e di nuovi valori con la parteci-pazione seria e responsabile delle partisociali.

INTERVENTI

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Guido ImprotaDirettore APT Roma

L a pubblicazione dell’AnnuarioAlberghi 2004 da partedell’Azienda di Promozione

Turistica del Comune di Roma, cioffre lo spunto per tentare di rilan-ciare un interrogativo: quale futuroper il turismo a Roma?Se ci fosse un governo del turismo,sarebbero già stati convocati gli StatiGenerali per riflettere su una cresci-ta impetuosa dell’offerta. Se ci fosseuna industria del turismo, ci sarebbeuna intensa attività di lobbing peraccreditare analisi e proporre solu-zioni.Se il prodotto Italia ed il segmentocittà d’arte fosse competitivo… nonsaremmo nella Roma del 2003, allafine di una stagione che è andata cosìcosì, nella quale si sono contati piùturisti rispetto all’anno scorso macomunque non in misura tale daguardare con soddisfazione i tassi dioccupazione registrati dalle imprese.E’ vero, c’è stato l’11 settembre, unacrisi economica in molti momentiallarmante, la guerra in Iraq, la SARS,gaffes da parte di uomini di Governo,la corsa dell’Euro e il treno dello svi-luppo economico continua ad esserefermo alla ricerca di una locomotivadi qualsiasi Paese che lo faccia ripar-tire per qualsiasi destinazione.Ma se anche non ci fosse stata questasingolare e molte volte drammaticaconcatenazione di eventi e situazioni,Roma avrebbe comunque avuto diche riflettere, almeno dal 1999 inavanti: 83 nuovi alberghi, 5.757 nuovecamere, 14.616 letti in più, tutti glialberghi classificati 3/4/5 stelle ingrado di offrire il bagno in camera.Per non parlare del boom che regi-strano i B&B (4.077 posti letto in1.052 strutture) e lo smarrimentoche inizia a serpeggiare nelle 184

Case per Ferie di fronte a conti chenon tornano.Tanta quantità, molta qualità, pocheintelligenze strategiche al lavoro etattica a profusione, come anche inoccasione del recentissimo WorldTravel Market abbiamo avuto mododi constatare.Va riconosciuto al SegretarioRegionale della Cgil Stefano Bianchi ilmerito di aver lanciato per primo l’al-larme rispetto alla difficoltà che leforze economiche e politiche di que-sta città stanno incontrando nel rilan-ciare una nuova capacità progettuale..A noi corre l’obbligo almeno di nonfar finta di niente.Come ad esempio sui prezzi: da unlato le tabelle ufficiali continuano aregistrare aumenti; dall’altro (vedi i

contratti con i Tour Operator) siriconoscono percentuali di scontodel 60/70% che sviliscono il migliora-mento qualitativo sia della città chedei servizi resi e, cosa ancor piùgrave, ostacolano un corretto quantonecessario posizionamento dei diver-si segmenti di offerta.Per non parlare dei cataloghi: dove ilTevere navigabile, i saldi, il mare, lemostre, gli eventi, l’architettura delXXI secolo e tutto ciò che di nuovoil buon governo di questa città èstato in grado di realizzare non riescead avere visibilità rispetto all’antico, albarocco, al sacro, al notturno e a tuttigli aggettivi che potete immaginareaccanto al nome “ROMA”.E se iniziassimo anche noi a dire“Basta”?

INTERVENTI

E se anche noiiniziassimo a dire basta?

COMUNE DI ROMA - CAPACITA’ RICETTIVA (al 1° ottobre 2003)

Tipologia N. Esercizi Camere Posti lettoAlberghi 800 40.431 81.665Residence 61 3.001 8.060B&B 1.052 2.043 4.077Affittacamere 231 1.095 2.012Case per ferie 184 6.042 9.975Case Vacanze 286 760 1.622Alloggi agrituristici 18 86 244Campeggi 10 - 11.300Ostelli 3 90 408Fonte:Azienda di Promozione Turistica del Comune di Roma

Ricettività alberghiera nel Comune di Roma al 1°ottobre 2003

STELLE ESERCIZI CAMERE LETTI BAGNI5 19 3.116 6.835 3.1164 146 17.320 35.641 17.3203 314 14.258 28.069 14.2582 216 4.511 8.881 4.2841 105 1.226 2.229 869TOTALE 800 40.431 81.655 39.847Fonte:Azienda di Promozione Turistica del Comune di Roma- novembre 2003

Comune di roma - costo dei servizi alberghieri in camera doppia con bagno

ANNO 1999 ANNO 2004 INCREMENTO PERCENTUALEPrezzo Prezzo Prezzo Prezzo Sul prezzo Sul prezzo

Hotel Medio Minimo Medio Max. Medio Minimo Medio Max. minimo massimo5 stelle 304,92 510 510,56 742,29 + 68% + 45%4 stelle 172,60 247,99 218,27 321,46 + 28% + 30%3 stelle 90,47 152,47 107,20 199,24 + 19% + 31%Fonte: Azienda di Promozione Turistica del Comune di Roma - Prezzi espressi in Euro

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NOTIZIARIO

Caterina Saccaro

Nel mese dei saldi di finestagione Roma offre aituristi stranieri una serie di

ghiotte opportunità per visitare lacittà e trascorrere una indimenti-cabile vacanza a prezzi veramentevantaggiosi. E’ la campagna di“destagionalizzazione” turisticache il vice sindaco dell’Urbe,Mariapia Garavaglia, ha presentatoa Londra durante il World TravelMarket, importante manifestazioneche si è svolta sulle rive del Tamigidal 10 al 13 novembre, e in occa-sione dell’incontro con i tour ope-rator inglesi organizzato il 10novembre a “Terrazza Italia” nellospazio Enit.Dal 10 gennaio al 22 febbraioprossimo i turisti potranno dun-que sbarcare nella Capitale conpacchetti scontati che comprendo-no il soggiorno in oltre 100 alber-ghi; circa 70 ristoranti offrirannocaratteristici menù a prezzo ridot-to e si risparmierà anche per loshopping negli esercizi commer-ciali. Ma non è finita qui; i visitatori

A Roma d’autunno e…si risparmia!

Los Angeles, la RegioneLazio a Beverly Hills

Alla vigilia del workshop Italia, chesi è svolto a Los Angeles e SanFrancisco la delegazione Enit di LosAngeles ha curato l’evento“Surprising Lazio”, che si è tenutonella cittadina di Beverly Hils insinergia operativa conl’Assessorato al turismo dellaRegione Lazio e la Camera di com-mercio Italy America West.

L’iniziativa è stata seguita con gran-de interesse dagli operatori turisti-ci, dai network televisivi e dai mediadel mondo dello spettacolo, i qualierano presenti con loro rappresen-tanti di alto livello, ai quali EugenioMagnani, dirigente Enit del NordAmerica, ha presentato il territoriolaziale con l’aiuto di un DVD pro-dotto dall’amministrazione regiona-le. La serata-evento è stata l’occa-sione per una forte promozionedella destinazione turistica il cui

valore è stato sottolineato anchedalla presenza del Console generaled’Italia Diego Brasili, i premi Oscaritaliani Giorgio Moroder e PietroScalia e alcuni dei più qualificatioperatori turistici interessati al seg-mento “special interest” di altagamma.

Firmato l’accordo Italia-Cina sul turismo

E’ stato firmato un accordo fra

L’Enit informa

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NOTIZIARIO

avranno diritto ad una riduzionedel biglietto di ingresso in alcunimusei o per assistere a determina-ti spettacoli teatrali, acquistarelibri, fare dei tour della città.Sconti verranno applicati anche suitiket per la gita in battello sulTevere e al prezzo eccezionale di 6euro si potrà effettuare il tour sto-rico artistico in bus. L’ampiagamma di facilitazioni riguardaanche il viaggio, grazie all’accordostipulato con la compagnia aereaAir One e in vigore per l’interoperiodo della promozione.Com’è evidente si tratta di unosforzo organizzativo notevole e diuna eccezionale opportunità perchi deciderà di concedersi in unperiodo di “bassa stagione” qual-che giorno di svago o una roman-tica e indimenticabile vacanza.Approfittarne è facile, basta rivol-gersi ad una delle agenzie di viag-gio e ai tour operators che aderi-scono, i quali hanno pronti pac-chetti turistici opportunamentepredisposti per usufruire inmaniera integrata delle agevolazio-ni previste.La campagna di “destagionalizzazio-ne” sarà pubblicizzata con opusco-li e depliant preparati per l’occa-sione e in distribuzione pressotutte le delegazioni Enit all’estero ei tour operator con i quali sono in

contatto; inoltre il personale è ingrado di dare tutte le informazioninecessarie. I turisti italiani potran-no invece rivolgersi alle agenzie diviaggio della Fiavet su tutto il terri-torio nazionale e presso gli ufficidella compagna aerea Air One.A Roma il materiale promozionalesarà disponibile presso gli alberghi

che aderiscono all’iniziativa, pressole agenzie di viaggio interessate enei punti di informazione turisticadel Comune. In tutti questi luoghia chi lo richiederà sarà data unabrochure con l’elenco completo ditutte le agevolazioni, cui il turistapuò accedere esibendo la cardcontenuta nel suo interno.

Italia e Cina in seguito al qualeoltre 70 milioni di cinesi, se lo vor-ranno, potranno visitare il nostropaese. Ci si aspetta adesso unamassiccia richiesta di visti perl’Italia e l’Enit, grazie a un recenteprovvedimento legislativo, ha cosìdestinato otto unità lavorative allesedi diplomatiche di Pechino,Shangai e Canton.Secondo il presidente dell’Enit,Amedeo Ottaviani, «con la firmadell’accordo turistico tra l’Italia e

la Cina, molto atteso dalle catego-rie del turismo e fortemente volu-to dall’ente, si apre una nuovagrande frontiera per il turismoeuropeo e per quello del nostroPaese. Già ora i cinesi spendonopiù di 12 miliardi di dollari per iviaggi all’estero, ma l’Italia ha potu-to ospitare non più di 350 milaviaggiatori di affari per i limiti pre-visti nei viaggi outgoing.Dovremo svolgere un’intensa atti-vità di comunicazione e promozio-

ne per far conoscere ai cinesi lenostre regioni e le loro attrattive».Era presente alla firma dell’accor-do anche il direttore generaledell’Enit, Piergiorgio Togni il qualeha annunciato che «l’ente ha giàaperto un ufficio turistico aPechino per avviare i contatti con itour operator, il mondo delle agen-zie e per promuovere l’immaginedell’Italia e delle nostre regioni,favorendo l’internazionalizzazionedelle imprese turistiche».

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MOSTRE

Dal 12 febbraio al 2 maggio 2004BERNINI,VELAZQUEZ, LUCAGIORDANO. LE CORTI DELBAROCCOEsposizione dedicata all’arte barocca, illinguaggio figurativo della società corti-giana europea della seconda metà delSeicento. In mostra dipinti, acqueforti, inci-sioni, disegni, medaglie e arazzi.SCUDERIE DEL QUIRINALE,www.scuderiequirinale.it

Prevista da marzo a luglio 2004I TESORI DEGLI AZTECHIEsposizione documentaria sulla culturadel popolo Azteco. In mostra circa 450capolavori tra sculture, ceramiche smal-tate e gioelli.PALAZZO RUSPOLI,www.palazzoruspoli.it

Prevista da aprile a luglio 2004MOSAICO MINUTO ROMANOEsposizione di oggetti preziosi realizzatinell’Ottocento e utilizzati dai ricchi visi-tatori come souvenir della città.MUSEI CAPITOLINI - Palazzo Caffa-relli, www.museicapitolini.org

Prevista per aprile 2004MONACI IN ARME. Storia edarte degli ordini militari cavalle-reschiEsposizione storico documentaria sugliordini monastico cavallereschi: i Templari,i cavalieri del Santo Sepolcro, i cavalieridi Malta.MUSEO NAZIONALE DI CASTELSANT’ANGELO

Prevista per la primavera 2004ORIENTE-OCCIDENTEEsposizione dedicata al dialogo tra i popo-li e le culture. In mostra dipinti e disegni.L’esposizione sarà accompagnata da con-certi e proiezioni di film e documentarirealizzati da registi di diversi paesi.

ACCADEMIA DI FRANCIA – VILLAMEDICI, www.villamedici.it

Prevista per la primavera-estate 2004PAUL KLEERetrospettiva dedicata all’artista tede-sco (1879-1940).COMPLESSO DEL VITTORIANO

MUSICA CLASSICA

ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIAStagione sinfonica e concertisticaAuditorium Parco della Musica,www.santacecilia.itdirettore: MYUNG-WHUM CHUNG:- musiche di: Wagner;16, 19 e 22 marzo 2004.- musiche di: Morricone e Rachmani-nov;22, 24 e 25 maggio 2004.- musiche di: Haydn e Mahler;29, 31 maggio e 1 giugno 2004“KODO - IL BATTITO DEL CUORE”Tamburi giapponesi dell’isola di Sado;26 febbraio 2004.GREGORY SOKOLOV:Pianoforte(Programma da definire);12 marzo 2004.MAURIZIO POLLINI: Pianoforte(Programma da definire); 22 aprile 2004.direttore BERLINEN PHILHAR-MONIKER - SIMON RATTLE:- musiche di: Haydn, Bach, Brahms eSchönberg; 4 maggio 2004.- musiche di: Dvoràk e Bruckner;5 maggio 2004direttore. WOLFGANG SAWALLISH:- musiche di: Schubert e Brahms;8, 10 e 11 maggio 2004- musiche di: Rossini;13, 15, 17 e 18 maggio 2004SOLISTI DI MOSCA - YURUBASHMET: direttore e violino(Programma da definire); 28 maggio2004

TEATRO DELL’OPERA DI ROMATeatro alle Terme di Caracalla,www.operaroma.it

MESSA DA REQUIEM, direttored’Orchestra: Gianluigi Gelmetti,musiche di Giuseppe Verdi;rappresentazione unica: 9 luglio 2004

MUSICA LIRICA

TEATRO DELL’OPERAwww.opera.roma.it- TOSCA, musiche di G.Puccini; dal 9al 28 marzo 2004- CAVALLERIA RUSTICANA,musiche di P. Ma scagni; dal 23 marzoal 4 aprile 2004- DON CARLO, musiche di G.Verdi;dal 13 al 22 maggio 2004- FLAUTO MAGICO, musiche diW.A.Mozart;dal 30 giugno al 4 luglio 2004

DANZA

TEATRO DELL’OPERAwww.opera.roma.itGISELLE, musiche di Adolphe Adam,coreografie di Carla Fracci; dal 30 giugnoal 4 luglio 2004

SPORT

MARATONA DELLA CITTA’ DIROMA, www.maratonadiroma.itAnnuale appuntamento podistico. 42 chi-lometri di percorso lungo i luoghi simbo-lo della Città Eterna.Marzo 2004

CONCORSO IPPICO DI PIAZ-ZA DI SIENAPrestigioso torneo romano che, nella cor-nice di Villa Borghese, accoglie i maggioriesponenti dell’equitazione mondiale.Fine di maggio 2004

GOLDEN GALA – MEETING DIATLETICA LEGGERACome ogni anno si svolge allo Stadio Olim-pico uno dei più importanti appuntamentieuropei di atletica leggera.Luglio 2004

Mostre, musica, teatro, eventi: la Roma da vivere

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

NOTIZIARIO

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

L.R.

Inaugurato un anno fa e situato nelcuore archeologico di Roma l’Ho-tel Capo D’Africa, si presenta come

una ideale immensa finestra sul Colos-seo.Tra il Foro Romano e la DomusAurea questo albergo con il suo lookcosmopolita classico e contempora-neo allo stesso tempo si dimostra intotale sintonia con i gusti dei viaggia-tori internazionali. La facciata di inizioNovecento è il biglietto da visita di undesign che si rivela ricercato e raffina-to, capace di ricreare una atmosferacalda ed elegante, con opere di artisticontemporanei e un gradevole sotto-fondo di musica jazz che accompagnacon discrezione i clienti dalla hall finoin camera.Al Capo D’Africa nulla è lasciato al

caso e anzi tutto è affidato al buongusto, che sempre rifugge dall’osten-tazione. La priorità è data ai dettagli,come risalta nelle 65 camere, dispostesu tre piani e ognuna diversa perdimensioni ma sempre immerse nelletonalità dell’ocra, della sabbia e dellozafferano; rallegrate da opere di arti-sti contemporanei. All’interno almarmo o al parquet del pavimento del-l’ingresso si alterna la moquette ingle-se delle camere da letto, mentre le altetestate in legno di faggio dei letti, l’u-nione di legno e vetro opacizzato deimobili e la pelle rossa delle poltronecreano un’atmosfera estremamenterilassante.Tutte le stanze sono dotatedi cassaforte privata, telefono, radio,frigo bar, pay tv, attacco per il perso-nal computer e per il modem ma ciòche le contraddistingue è certamente

la vista su uno degli angoli più famosidella capitale. Spettacolare è il colpod’occhio che si gode dalla “studio-suite”: un’ampia stanza con terrazzoprivato di 40 mq da dove, nella privacypiù totale, si ammira ogni particolaredel Colosseo. Dalla terrazza della “stu-dio-suite” a quella del roof garden,dove fra rose rampicanti, alberi di limo-ne e ulivi è possibile gustare piacevolicolazioni e pranzi leggeri mentre lasera, illuminata dalle luci di fiaccole ecandele, diventa il luogo ideale perintrattenersi prima e dopo la cena.Completano il tutto la palestra - conpavimento in parquet, soffitto a voltae macchinari Technogym - e il solarium,ospitato in primavera e in estate nellaterrazza dell’ultimo piano.Il Capo D’Africa però non è solo perchi si ferma a Roma per turismo. Conle sue tre sale conferenza dotate di unmoderna strumentazione multimedia-le e capaci di accogliere fino a 70 per-sone si propone infatti come sedeesclusiva per meeting e incontri dilavoro.

NOTIZIARIO

Al Capo D’Africa raffinate atmosfere con vista

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

Giovanni Cucuzza

YOKOHAMA – Dopo gliattentati dell’11 settembre2001 negli Stati Uniti, la

Guerra in Iraq e l’epidemia di Sars igiapponesi stanno riscoprendo il

gusto del viaggioe del turismo,come sembraindicare il suc-cesso del Jataworld turismcongress & tra-vel fair; l’annua-le congressodegli operatorituristici e fieraturistica mon-diale che si èsvolto aYokohama dal 2al 5 ottobre

2003. All’incontro hanno partecipa-to più di 94 paesi, con 780 spaziespositivi e 300 «exhibitors»; ilprimo giorno, quando l’ingresso erariservato esclusivamente agli opera-

tori del settore, i visitatori sonostati ben 17 mila mentre in totalesono stati registrati 91410 ingressi.Come si capisce dalle cifre si trattadi un appuntamento estremamenteimportante, al quale ha partecipatoanche una delegazione dellaRegione Lazio e dell’Azienda di pro-mozione turistica della Provincia diRoma per sottolineare l’attenzioneverso un mercato così importanteper in nostro turismo regionale eprovinciale e anche per contribuirea migliorare la qualità dell’accoglien-za di viaggiatori esigenti, dai gusti eusi da noi forse ancora non benconosciuti e compresi.Come è stato segnalato durante ilcongresso, ed è emerso con forzada parte dell’utenza specializzata enon, occorrono nuove strategie dimarketing e maggiore attenzione aisegmenti di mercato che prometto-no maggiori sviluppi nel prossimofuturo. Secondo HidetoshiKobayashi, managing director delmarketing Japan travel bureau, infat-ti la struttura del mercato dei viag-

giatori giapponesi verso l’estero èfondamentalmente «binaria»; ovve-ro è rappresentata dai cosiddettistock consumers - rappresentati datutti coloro i quali hanno abbastan-za denaro e tempo per viaggiare inqualsiasi momento e che sonomolto attenti alla sicurezza (verysafety conscious)- e dai cosiddettiflow consumers - ossia coloro i qualiviaggiano solo quando hanno abba-stanza denaro e tempo e sonomolto attenti ai prezzi praticati(more price conscious). All’interno diquesto tipo di mercato vanno poiconsiderati altri aspetti, imprescindi-bili per la corretta impostazione diogni piano di lavoro che tende adattrarre e movimentare un maggiornumero di turisti dal Giappone. Adesempio si deve fare attenzione alsignificato e allo scopo che attribui-scono i flow consumers al viaggio,desiderosi soprattutto di riposo,relax e con un gran desiderio di fug-gire dalla routine quotidiana. Glistock consumers invece intendono ilviaggio come ragione di vita e unmodo per dare nuovo senso al loroquotidiano. Risulta dunque vincenteper questi ultimi proporre viaggi cheabbiano come parola chiave impara-re, sorprendere, impressionare, cam-biare. Lo stock consumers insommadeve poter fare una esperienza raffi-nata, esclusiva, con servizi e in strut-ture di prima categoria. I flow consu-mers invece saranno più attratti davacanze rilassanti da vivere come unrimedio contro lo stress, occasioneper trascorrere un po’ di tempo conla propria famiglia e per portare acasa un “buon ricordo».Per il prossimo futuro la tendenzasarà comunque di un forte aumentodei viaggi da parte delle donne dai30 anni in su e di adulti oltre i 55anni; ovvero di quelle fasce in cui sicollocano in maggior numero i

NOTIZIARIO

Con nuove strategie e nuovo marketingsarà boom di giapponesi

Da quest’anno il Jata Congress e il WorldTravel Fair si sono unificati dando luogo

ad una unica manifestazione che si è svolta alPacifico Yokohama. Il Jata-WTF avrà una caden-za annuale e quindi sarà l’unica e più importan-te fiera del turismo in Giappone che si rivolgesia agli operatori che al pubblico. Il Congressoha registrato 844 partecipanti, provenienti da90 Paesi, i quali per la maggior parte hannodibattuto sulla crisi internazionale del turismodopo i tragici eventi dell’11 settembre 2001, laGuerra in Iraq e soprattutto il periodo dell’epi-demia Sars. L’area espositiva della Fieracomprendeva per questa edizione 20.000 metri

quadrati con un’affluenza complessiva, nei tregiorni della manifestazione, di 91.410 visitatoridi cui 33.751 operatori turistici. Erano presenti94 Paesi o regioni, per un totale di 300 esposi-tori con 782 stands. L’Enit ha allestito unostand di 126 metri quadrati nel quale sonostate ospitate la Regione Lombardia, la RegioneLazio e l’Azienda di promozione turistica diRoma; inoltre vi erano spazi personalizzati dalleimprese: Bettoja Hotels, Atlante Hotels, TheCharming Hotels of the World, Framon HotelsGroup, Grand Hotel Beverly Hills e Alitalia.Aivisitatori sono stati stati distribuiti 22.200opuscoli illustrativi sull’Italia in generale.

I numeri dello Jata World TourismCongress & Travel Fair

« La struttura delmercato dei viaggiatorigiapponesi versol’estero èfondamentalmentebinaria; ovvero èrappresentata daicosiddetti stockconsumer.»

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

cosiddetti stock consumers. Dunquesarà questo segmento di clientelache gli operatori romani dovrannoimparare a conoscere e curare. Lestrategie da seguire, sempre secon-do Hidetoshi Kobayashi, sono tre.Innanzitutto far emergere i mercatidi nicchia, ovvero quelli che privile-giano le destinazioni meno cono-sciute e pertanto che rispecchianodi più la reale vita quotidiana delpaese di destinazione. In secondoluogo la proposta di una grandevarietà di tour, ma con pochi parte-cipanti per ciascuno di essi.In definitiva ciò che i giapponesichiedono è un turismo di qualità, inluoghi diversi dalle mete turisticheabituali e più inflazionate. Ciòpotrebbe sembrare di facile attua-zione, soprattutto in considerazionedelle innumerevoli possibilità cheoffre anche la nostra provincia,eppure nel caso dei giapponesi si haa che fare con una cultura e unostile di vita assai diverso dal nostro,nonostante l’apparente occidenta-lizzazione del paese del sol levante.Basti pensare che il Giappone èancora fondamentalmente maschili-sta, nel senso che le donne occupa-no un ruolo sicuramente diverso daquello che invece occupano nellanostra società mentre il reciprocomodo di relazionarsi dei nipponicitiene assai in considerazione ilrispetto della persona, soprattuttose anziana, la classe sociale di appar-tenenza, la gerarchia. Ne è prova ilrituale che accompagna un gestosemplice come il presentarsi: ilmodo corretto per un giapponese èl’inchino ripetuto e l’ultimo a farlodeve essere chi è inferiore per età,ruolo o carica rivestita. Per dare ilproprio bigliettino da visita all’inter-locutore bisognerebbe porgerlocon entrambe le mani e nel versoche consente al destinatario di leg-gerlo, naturalmente accompagnandoil tutto con il classico inchino. Sitratta di un piccolo esempio, tutta-via indicativo di quanto possa esse-re complicato intraprendere consuccesso delle attività con turisti

provenienti da quel paese; tanto piùche nel settore alberghiero e deiviaggi i nipponici sono abituati adavere un servizio preciso e una pun-tuale scansione del tempo da dedi-care a ciascuna attività. Infine non èsufficiente conoscere bene l’ingleseper evitare incomprensioni linguisti-che e sarebbe auspicabile potersempre disporre di personalemadrelingua.Come è stato possibile capiredurante il congresso il mercatogiapponese è un frutto maturo, dacogliere ma con estrema attenzio-ne; anche perché una scriteriatacaccia al turista non sufficientemen-

te attenta al particolare tipo diclientela comporterebbe una imme-diata disaffezione e la conseguentecancellazione della destinazione dalbook dei preferiti. Oltretutto l’Italiaè la quinta destinazione nel mondofra quelle più gettonate dai giappo-nesi, a pochi punti di scarto dalleprime quattro, e basterebbe vera-mente poco per incrementare ilnumero degli arrivi. Soprattutto ilLazio potrebbe promuovere le loca-lità ancora poco note del litorale,quelle termali e dell’entroterra col-linare e montano che hanno certa-mente le carte in regola per “stupi-re” gli stock consumers.

NOTIZIARIO

di Japan-Italy

MILANO - Il seminario tenuto dalla Japani-taly.com in occasione della recente manife-stazione del TTG a Rimini ha chiarito chel’incoming giapponese, a partire dall’estatescorsa sta cambiando. Cresce notevolmentela quota degli individuali (FIT), o dei piccoligruppi, mentre diminuiscono in modo sensi-bile i gruppi organizzati dai grandi touroperator giapponesi. Inoltre diventa piùimportante l’attività delle agenzie di viaggiomedie e medio-piccole che sono in grado dioffrire un prodotto personalizzato; crescel’interesse da parte dei visitatori nipponiciper località diverse dalle solite e con unaofferta culturale valida, ma anche di tipoenogastronomico (slowfood) e naturalistico(trekking, agriturismo). Aumenta notevol-mente anche il numero di coloro checonsultano internet per pianificare il proprioviaggio ed eventualmente prenotare diretta-mente l’alloggio ed altri servizi, consideran-do che a febbraio 2003 il numero di famigliecollegate in banda larga aveva superatoabbondantemente i 15 milioni.In crescita pure il numero di voli charterdiretti in Italia dalla provincia giapponese,

evitando le partenze dai due aeroportiinternazionali di Narita-Tokyo e Osaka,mentre si nota anche una forte presenza di“repeaters”, che intendono conoscere l’Italiain tutte le sue sfaccettature.Sono infine molto richiesti i luoghi ricono-sciuti patrimonio Unesco, il che significacome le istituzioni influiscano molto sullescelte dei turisti giapponesi.Tutto ciò indica la possibilità di nuovi spaziper l’offerta italiana, slegata dalla rete deitour operator giapponesi, la quale può rivol-gersi direttamente agli “individuali” e iniziareun dialogo, purché capisca e segua le regolenon scritte dei rapporti commerciali con ilGiappone, i giusti canali di comunicazione edabbia un minimo di presenza alle manifesta-zioni specializzate che si tengono in Giappo-ne. Sopratutto per gli alberghi italiani lacreazione dei canali diretti di comunicazionecon i turisti giapponesi sta diventandofondamentale.Purtroppo alla recente fiera del turismoJata, che si è tenuta i primi di ottobre aYokohama, soltanto pochi operatori privatierano presenti mentre tra le amministrazio-ni pubbliche hanno partecipato solo leRegioni Lazio e Lombardia.

Il modo di viaggiare dei giapponesista cambiando

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

Mario Miceli - Pasquale

Siciliani

Cassazione. Sezione Lavoro, 6settembre 2003, n.13044.Presidente: Mileo, relatore: DeLuca, P. M.:Nardi, parti: ric.:Aeroporti di Roma S.p.A., res.:Carassai

La previsione, nella contrattazione col-lettiva, di ipotesi soggettive - che con-sentano l’apposizione di un termine alcontratto individuale di lavoro - pur dis-costandosi dalla disciplina legislativanella stessa materia, risulta tuttaviacoerente con la successiva evoluzionedella medesima disciplina (art. 8,comma 2, legge 23.7.1991, n. 223, edart. 75, legge 23.12.2000, n. 388).La disposizione (art. 23, legge23.2.1987, n. 56) - che consente allacontrattazione collettiva l’individuazio-ne di nuove ipotesi di legittima apposi-zione di un termine al contratto indivi-duale di lavoro - opera sul medesimopiano della disciplina generale in mate-ria (di cui alla legge 18.4.1962, n.230) e si inserisce nel sistema da que-sta delineato, senza alcuna limitazioneper la delega conferita alla contratta-zione collettiva, essendo questa depu-tata ad individuare ipotesi di legittimaapposizione del termine affatto diver-se, anche se disomogenee, rispetto aquelle già previste dalla medesimadisciplina generale in materia.Pertanto, deve ritenersi consentito allefonti collettive prevedere l’ammissibili-tà di contratti a termine collegati arequisiti puramente soggettivi.

La pronuncia in esame affronta iltema delle causali soggettive chepossono legittimare l’apposizione del

termine nel contratto a tempodeterminato, con riferimento allariforma di detto contratto introdot-ta dal D.lgs. 368/2001.Nella fattispecie, la società ricorrevaalla suprema corte censurando lasentenza impugnata della Corte diAppello che aveva negato che la con-trattazione collettiva potesse con-sentire l’apposizione del termine alcontratto individuale di lavoro anchea fronte di situazioni soggettive dellavoratore in virtù dell’art. 23 l. n.56/1987.La suprema corte ha accolto il ricor-so della società chiarendo che nes-sun principio o criterio direttivoviene enunciato dal citato articolo inordine alle ipotesi da individuare diapposizione del termine alla duratadel contratto di lavoro. LaCassazione ha precisato, altresì, chela legge n. 56/87 prevede soltantoche le ipotesi di apposizione del ter-mine debbano essere ulteriori e,perciò, diverse da quelle già previstedalla legge. Da ciò, pertanto, discen-de una sorta di delega in bianco afavore dei contratti collettivi e deisindacati i quali non sono vincolatialla individuazione di ipotesi oggetti-ve ed omologhe a quelle stabilitedalla legge.Tale decisione è conforme alla suc-cessiva evoluzione legislativa inmateria di contratti a termine cheprevede (art. 8 legge n. 223/91 e art.75 legge n. 338/2000) casi soggettividi legittima apposizione del terminequali i lavoratori in mobilità ed i lavo-ratori anziani.La pronuncia desta particolare inte-resse in quanto la Corte è stata chia-mata a risolvere il problema dellacompatibilità della legge n. 56/87rispetto all’assetto normativo della

legge n. 230/62 che prevedeva, perl’appunto, che i casi di apposizionedel termine dovessero ritenersi isti-tuzionalmente riservati a causalioggettive, tassativamente previstedalla stessa legge.Pertanto, avendo la suprema corterilevato che l’art. 23 della legge n.56/87, nel demandare alla contratta-zione collettiva la possibilità diampliare la casistica del contratto atermine originariamente stabilitadalla legge in modo inequivoco e tas-sativo, conteneva una delega in bian-co a favore della stessa contrattazio-ne collettiva, ha abbattuto qualsiasiincompatibilità tra la normativavigente e le previsioni sindacali nellamisura in cui introducano causalisoggettive di ammissibilità al ricorsoal contratto a termine.La suprema corte, con la sentenzain epigrafe, pur essendosi pronun-ciata su una questione riguardantela legislazione precedente allarecente riforma, si è, comunqueriferita alla nuova normativa, enun-ciando un principio interpretativopotenzialmente valido anche per ilregime vigente. In effetti, la sentenzaha allargato l’ambito della propriaindagine confrontando la rispostadata alla medesima questione dallojus superveniens, rintracciandoanche nella disciplina introdotta dalD.lgs. 368/2001 ipotesi di legittima-zione di causali soggettive che siaffiancano a quelle oggettive istitu-zionalmente previste, confermandocosì la perfetta coesistenza dientrambe le tipologie.In conclusione, la flessibilizzazionecon la quale è stata allargata la casi-stica legittimante il contratto a ter-mine evidenziata dalla sentenza siriconnette all’ampliamento dellasfera d’intervento della magistraturachiamata ad operare, dinanzi a causa-li soggettive, un controllo sulla sussi-stenza dei requisiti prescritti, men-tre, nei confronti di fattispecie ogget-tive, l’operato del Giudice dovràspingersi sino alla verifica dell’effetti-va ricorrenza delle situazioni generi-camente descritte dalle norme.

TRIBUNA DEL LAVORO

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Diritto del lavoro

Apposizione del termine alla duratadel contratto di lavoro

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

MATERIE RISERVATE ALLA CON-TRATTAZIONE AZIENDALE

Corte di Cassazione - SezionelavoroSentenza n. 9784 del 18 giugno 2003Oggetto: lavoro - lavoro subordi-nato - contratto collettivo - disci-plina (efficacia) - in genere - Con-tratti Collettivi nazionali e azien-dali - Carattere paritetico - Con-seguenza in tema di riserva dimateria.

Atteso il carattere paritetico del con-tratto collettivo nazionale e del con-tratto aziendale, l’eventuale divieto,contenuto nell’uno e rivolto all’altro,di occuparsi di determinate materie,non può automaticamente comporta-re la inefficacia di una diversa regola-mentazione successivamente adotta-ta dal contratto collettivo “incompe-tente”, per essergli la materia stata sot-tratta in forza della previsione conte-nuta nel contratto precedente.

Contratto di tirocinio: è il giudi-ce che verifica i requisiti

Corte di Cassazione - SezionelavoroSentenza n. 13013 del 5 settembre2003Oggetto: Lavoro subordinato -Costituzione del rapporto -Assunzione - Tirocinio (appren-distato) - Sussistenza dei requisi-ti fattuali del rapporto di tiroci-nio - Verifica dei requisiti di formae validità prescritti dalla legge -Necessità - Mancata contesta-zioni delle parti - Rilevanza -EsclusioneAl fine dell’esatta qualificazione di unrapporto di lavoro subordinato come

contratto di tirocinio, per superareeventuali incertezze inerenti alla sus-sistenza dei requisiti fattuali caratte-rizzanti il rapporto (come pure di altrirapporti di lavoro, speciali rispetto alrapporto di lavoro subordinato ordi-nario), il giudice di merito non puòomettere di verificare la sussistenza direquisiti di forma e/o validità prescrit-ti dalla disciplina legale speciale; taleverifica - che il giudice del lavoro puòeffettuare d’ufficio ex articolo 421 delCodice di procedura civile - prescin-de dall’avvenuta contestazione di unadelle parti nel giudizio sulla sussisten-za del medesimo requisito, trattando-si di requisito legale, rilevabile cometale d’ufficio.

Corte di Cassazione - SezionelavoroSentenza n. 7752 del17 maggio 2003 Oggetto: Retribuzione - Contrat-to collettivo - Adeguatezza aiprincipi di proporzionalità e suf-ficienza - Accertamento - Riferi-mento al trattamento previstoper altri dipendenti - Esclusione- Riferimento al parametro“esterno” ex art. 36 Cost. -Necessità - Disparità di tratta-mento fra lavoratori della stessaposizione contrattuale - Irrile-vanzaNel rapporto di lavoro subordinato laretribuzione prevista dal contratto col-lettivo acquista, pur solo in via gene-rale, una “presunzione” di adeguatez-za ai principi di proporzionalità e suf-ficienza, che investe le disposizioni eco-nomiche dello stesso contratto anchenel rapporto interno fra le singoleretribuzioni ivi stabilite; ne consegueche, ai fini dell’accertamento dell’ade-guatezza di una determinata retribu-zione, non può farsi riferimento ad una

singola disposizione del contratto chepreveda un diverso trattamento retri-butivo per altri dipendenti, l’eventua-le inadeguatezza potendo essere accer-tata solo attraverso il parametro di cuiall’art. 36 Costituzione, che è “ester-no” rispetto al contratto, né può assu-mere rilievo, ai fini di tale accerta-mento, l’eventuale disparità di tratta-mento fra lavoratori della medesimaposizione, atteso che non esiste a favo-re del lavoratore subordinato un dirit-to soggettivo alla parità di trattamen-to e che, soprattutto quando il trat-tamento differenziato trovi il suo fon-damento in un dato oggettivo di carat-tere temporale, l’attribuzione di undeterminato beneficio ad un lavorato-re non può costituire titolo per attri-buire ad altro lavoratore, che si trovinella medesima posizione, il diritto allostesso beneficio o al risarcimento deldanno (nella specie, la S.C. ha confer-mato la decisione di merito che - conriferimento all’attribuzione ai lavora-tori neoassunti di un salario differen-ziato con esclusione di alcune vociaggiuntive previste dalla contrattazio-ne collettiva - aveva negato il diritto diquesti ultimi di conseguire le differen-ze retributive richieste).

Corte di Cassazione - Sezionelavoro Sentenza n. 7843 del 19 maggio 2003,Oggetto: Sospensione del rappor-to di lavoro - Corresponsione

TRIBUNA DEL LAVORO

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Diritto del lavoro

Massimario

E’il datore di lavoro a stabilire se il cosiddetto“tempo divisa” debba essere retribuito o meno.

La diatriba è stata risolta dalla Cassazione la quale hachiarito che se l’operazione di vestizione per indossareuna divisa è specificata nel dettaglio dal datore di lavo-ro, che ne disciplina tempo e luogo di esecuzione, iltempo occorrente, detto appunto tempo-divisa, rientranel lavoro effettivo e come tale deve essere retribuitoal lavoratore.

Tratto da Il Sole 24 Ore di lunedì 10 novembre 2003

Quando è retribuito il cambio “divisa”

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

della retribuzione - Esclusione -Patti conclusi tra i lavoratori edil datore di lavoro per la sospen-sione del rapporto di lavoro edella retribuzione - Validità - Fon-damento.Il principio generale di effettività e cor-rispettività delle prestazioni nel rap-porto di lavoro comporta che, al difuori delle espresse deroghe legali ocontrattuali, la retribuzione spetti sol-tanto se la prestazione di lavoro vieneeseguita, salvo che il datore di lavoroversi in una situazione di mora creden-di nei confronti dei dipendenti.Ne con-segue che sono validi, in linea di prin-cipio, i patti conclusi tra i lavoratori edil datore di lavoro per la sospensionedel rapporto di lavoro; tali fatti nonhanno ad oggetto diritti di futuraacquisizione e non concretano rinun-zia alla retribuzione, invalida ex art.2113 c.c., atteso che la perdita del cor-rispettivo discende dalla mancata ese-cuzione della prestazione.

Decreto legislativo 8 aprile 2003,n. 66.Art. 4, comma quinto, ine-rente gli obblighi di comunica-zione.

Un mese di tempo in più a dispo-sizione dei datori per comunica-re il superamento delle 48 oreLa comunicazione obbligatoria per ildatore di lavoro, relativa al supera-mento delle 48 ore di lavoro settima-nale da parte dei dipendenti, deve esse-re effettuata entro un mese dalla sca-denza del periodo cui gli straordinarisi riferiscono. Lo ha stabilito il Mini-stero del Lavoro e delle Politichesociali con la lettera circolare 11 set-tembre 2003 n. 5/27373/70, in seguitoalle difficoltà incontrate dai datori dilavoro nella raccolta e nell’elaborazio-ne delle comunicazioni dato il lasso ditempo troppo breve. Il documento inesame va così a modificare le prece-denti previsioni contenute nella circo-lare ministeriale 30 luglio 2003 n. 27che avevano fissato in 48 ore dalla finedel periodo di straordinari (un qua-drimestre, un semestre o un anno) iltermine ultimo per l’invio della comu-

nicazione al settore ispezione compe-tente per territorio della Direzioneprovinciale del lavoro. L’obbligo dellacomunicazione riguarda tutti i datoridi lavoro che impieghino più di diecidipendenti all’interno dell’unità pro-duttiva e non solo quelle industriali.Altra previsione introdotta dalla let-tera circolare 11 settembre 2003riguarda la definizione di “settimanalavorativa” cui la comunicazione devefare riferimento. Nel documento, inconsiderazione della difficoltà di for-nire una definizione “rigida”, viene pre-cisato che può considerarsi tale “ogniperiodo di sette giorni”, lasciando cosìal datore di lavoro la possibilità di sce-

gliere se far coincidere tale periodocon la settimana prevista dal calenda-rio (dal lunedì alla domenica). In que-sto caso la fine del periodo di svolgi-mento degli straordinari va fatta coin-cidere con la fine della settimana,rimandando alla comunicazione suc-cessiva i giorni rimanenti prima dellafine del periodo stesso. Nessuna varia-zione, invece, per le modalità di comu-nicazione, indicate nella precedentecircolare n. 27/03, in cui si precisa chele informazioni che il datore di lavoroè tenuto a fornire si riferiscono allegeneralità dei dipendenti interessati,ferma restando la possibilità di verifi-che da parte degli organi ispettivi.

TRIBUNA DEL LAVORO

Maurizio Fantaccione

Prosegue la carrellata sulle novità intro-dotte nel mercato del lavoro iniziata sulnumero precedente di Roma & provinciain cifre.

La collaborazione coordinata econtinuativa sostituita dal “lavo-ro a progetto”.Con la nuova normativa l’esperienzadelle collaborazioni coordinate econtinuative finisce e viene sostituitadal lavoro a progetto; rimane in vitasolo la collaborazione occasionale. Lostesso decreto legislativo prevedeperò che i contratti in essere, chenon possono essere ricondotti ad unprogetto o ad una fase di esso, man-tengono efficacia fino alla loro sca-denza e in ogni caso per un periodonon superiore ad un anno dalla datadi entrata in vigore del presenteprovvedimento. Ciò significa che tuttii contratti saranno efficaci al massimofino all’agosto-settembre 2004.Ulteriore ancora di salvezza per icontratti di collaborazione coordina-

ta e continuativa è la contrattazionecollettiva, che può mantenerli in vitaper periodi superiori ad un anno. Difatto a favore della contrattazionecollettiva viene previsto il potere diderogare alla legge senza definire unlimite temporale, forse anche persempre. Quindi non è remota la pos-sibilità che le collaborazioni coordi-nate e continuative senza un proget-to permarranno nelle aziende piùgrandi.A differenza della collaborazione nellavoro a progetto vengono individua-te in modo puntuale le fattispecie perle quali non è applicabile il contrattodi collaborazione. Inoltre viene previ-sta per il datore di lavoro la possibili-tà di indicare nel contratto alcuneforme di coordinamento sull’esecu-zione, anche temporanea, del proget-to; ciò senza arrecare pregiudizioall’autonomia del lavoratore poichése il giudice accerta la sussistenza diun rapporto di lavoro dipendente ilcontratto di lavoro a progetto si tra-sforma in un contratto di lavoro sub-ordinato.

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Diritto tributario

Le nuove forme di contratto della “riforma Biagi”

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

Di rilievo la previsione che stabilisceche il controllo giudiziale è limitatoesclusivamente all’accertamento del-l’esistenza del progetto, programmadi lavoro o fase di esso senza potersconfinare nel merito delle sceltetecniche operate dal committente.Per il lavoro a progetto è previsto ilrispetto di requisiti formali: formascritta, durata, indicazione del proget-to o del programma di lavoro, indivi-duazione del contenuto della presta-zione, indicazione del corrispettivo,tempi e modalità di pagamento, disci-plina dei rimborsi spese. Cause natu-rali di interruzione della prestazione:malattia, infortunio, ecc., non proro-gheranno la durata del contratto. Darilevare che se la sospensione si pro-trae per un periodo superiore ad unsesto della durata del contratto o,comunque, superiore a 30 giorni, ilcommittente può recedere dal con-tratto.

La collaborazione occasionale.Le prestazioni occasionali non rien-trano nell’ambito dei lavori a proget-to al verificarsi di particolari condi-zioni stabilite dal decreto in materiadi occupazione e mercato del lavoro.Il decreto legislativo definisce le pre-stazioni occasionali come quelle deri-vanti da rapporti di lavoro di duratacomplessiva non superiore a 30 gior-ni in un anno solare (quindi ripetibilenegli anni nel rispetto del predettolimite), per le quali il compenso com-plessivamente percepito non supera i3.000 Euro. Sono inoltre prestazionioccasionali alcune attività accessorieposte in essere da disoccupati daoltre un anno, casalinghe, studenti epensionati, disabili, nonché lavoratoriextra comunitari in regola con il per-messo di soggiorno nei sei mesi sus-seguenti la perdita del lavoro, quali:piccoli lavori di manutenzione dome-stica o di assistenza familiare, inse-gnamento privato, lavori di pulizia,realizzazione di manifestazioni, colla-borazioni con associazioni di volon-tariato.La prestazione di collaborazioneoccasionale sarà retribuita diretta-

mente dal soggetto somministratorea fronte del rilascio di “buoni” cheassicurano un importo che compren-de anche la previdenza e l’assicura-zione contro gli infortuni del costo di7,5 euro l’ora.

L’associazione in partecipazione.La nuova normativa prevede che incaso di rapporti di associazione inpartecipazione, resi senza una effetti-va partecipazione ed adeguate eroga-zioni a chi lavora, il lavoratore ha dirit-to ai trattamenti contributivi, econo-mici e normativi stabiliti dalla legge edai contratti collettivi per il lavorosubordinato svolto nella posizionecorrispondente. Ciò chiaramenteapre un fronte molto pericoloso perqueste tipologie di contratto che, aquesto punto, diventano una sorta dispada di Damocle in capo al commit-tente vista la difficoltà di definire inmodo oggettivo il termine di “effetti-va partecipazione alla gestione” e“adeguate erogazioni” (vincolate, tral’altro, ad una percentuale degli utili).In realtà, mentre è chiara la volontàdel legislatore, molto meno chiararisulta la sua esposizione normativa.

Il lavoro ripartito.Con il decreto attuativo della LeggeBiagi viene finalmente tipizzato il con-tratto di lavoro “ripartito” o “job sha-ring” con il quale due lavoratori assu-mono in solido l’adempimento diun’unica ed identica obbligazionelavorativa. Il rischio dell’impossibilitàdella prestazione per fatti attinenti aduno dei coobbligati è posto in capoall’altro obbligato.Tuttavia il datore dilavoro non può sottoscrivere il con-tratto con più di due persone: la limi-tazione alla sola coppia serve a quan-tificare in modo certo gli oneri eco-nomico-finanziari.Ogni lavoratore, dunque, è responsa-bile personalmente e direttamentedell’intera obbligazione contrattualeassunta, fermo restando l’ipotesi diestinzione della medesima mediantel’adempimento di uno solo dei lavo-ratori coobbligati.L’obbligo solidale che il legislatore ha

previsto come vincolo dei due coob-bligati, ha l’obiettivo di fornire una“sorta” di garanzia che assicuri l’esat-to adempimento della complessivaobbligazione contrattuale.Vincolo cheè ancora più forte se si considera chela sua applicazione non è esclusanemmeno quando ricorrano situazio-ni per le quali al datore di lavoro risul-ti oggettivamente impossibile fruire dientrambe le prestazioni lavorative(malattia, infortuni, maternità, ecc.): inquesti casi il lavoratore che sta svol-gendo l’attività si accollerà per interol’obbligazione. Detta solidarietà è,però, bilanciata da una grande discre-zionalità che il legislatore ha lasciatoai due coobbligati nello svolgimentodella prestazione: i lavoratori hanno lafacoltà di poter effettuare, in qualsiasimomento, sostituzioni tra loro, modi-ficare la distribuzione dell’orario dilavoro, ecc., in un’ottica di dinamicitàe flessibilità.Vi è poi da sottolineare come, in casodi sostituzione di uno dei coobbligaticon un terzo estraneo, la sostituzio-ne sia possibile solamente qualora ildatore di lavoro dia il proprio assen-so. Più precisamente, sia in caso dilicenziamento, che in quello di dimis-sioni, l’estinzione del contrattoriguarderà entrambi i lavoratori con-temporaneamente, fatte salve pattui-zione diverse lasciate all’arbitrariaattività contrattuale delle parti.Il contratto deve essere stipulato informa scritta ma è valido anche seconcluso verbalmente; l’atto scritto èrichiesto solo ai fini della prova dialcuni elementi.E’ di tutta evidenza che il lavororipartito non deve ricevere un tratta-mento economico e normativo com-plessivamente meno favorevolerispetto a quello subordinato diuguale livello, a parità di mansionisvolte. Ciascun lavoratore ha diritto apartecipare alle riunioni assemblearinel rispetto dei limiti previsti dallenorme in materia (dieci ore annue).

Contratto di apprendistato.Fino a quando non sarà completata,dalle Regioni per la parte di compe-

TRIBUNA DEL LAVORO

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

tenza, la regolamentazione dei con-tratti di apprendistato seguirà i detta-ti normativi della disciplina preceden-te, ad eccezione della soppressione ditutta una serie di norme ritenuteobsolete:- non si renderà più necessario richie-dere, alla direzione provinciale dellavoro - servizio ispezioni sul lavoro -l’autorizzazione preventiva per instau-rare un rapporto di questo tipo;- scompare l’obbligo,del datore di lavo-ro, a consegnare al lavoratore, almomento dell’assunzione, una comuni-cazione contenente i dati di registra-zione del lavoratore sul libro matricola;- scompare l’obbligo, del datore dilavoro, a trasmettere alla Direzioneprovinciale del lavoro la copia delcontratto di assunzione part-time deilavoratori.Quando la riforma sarà operativa,inoltre, i contratti di lavoro aventicontenuti formativi saranno total-mente assorbiti dai contratti diapprendistato che saranno distinti intre diverse tipologie:- apprendistato per l’espletamentodel diritto dovere di istruzione e diformazione, finalizzato al consegui-mento di una qualifica professionale;- apprendistato professionale, chesarà sicuramente la tipologia più dif-fusa, finalizzata al conseguimento diuna qualifica attraverso una forma-zione sul lavoro e la acquisizione dicompetenze di base, trasversali tecni-co-professionali;- apprendistato per l’acquisizione diun diploma o per percorsi di alta for-mazione.Ad eccezione della disciplina cheattiene gli aspetti formativi, i caratte-ri generali della regolamentazione deicontratti in oggetto e fissata dal D.Lgs. e si può riassumere nei seguentipunti:limite numerico: apprendisti nonsuperiori al 100% delle maestranzespecializzate – resta confermata laderoga per le imprese artigiane;forma: il contratto deve essereredatto in forma scritta e deve con-tenere la prestazione lavorativa, ilpiano formativo adottato, nonché la

qualifica che verrà acquisita alla finedel periodo formativo;compenso: è fatto divieto per l’ap-prendista di essere remunerato conle tariffe del cottimo, però, è previstoche durante il rapporto di apprendi-stato la categoria di inquadramentonon potrà essere inferiore per più didue livelli a quella corrispondentealle mansioni o funzioni oggetto delcontratto;durata: è possibile sommare iperiodi di apprendistato svolti nel-l’ambito del diritto/dovere di istru-zione e formazione con quelli diapprendistato professionale nellimite del rispetto del limite massi-mo della durata.risoluzione: la risoluzione del rap-porto è possibile sempre al terminedel periodo di apprendistato(durante il periodo di apprendistatoè invece possibile solo in presenzadi una giusta causa o di un giustifi-cato motivo).

Contratto di inserimento pro-fessionaleEsordisce il contratto diInserimento Professionale destinatoa sostituire il Contratto diFormazione Lavoro. Si tratta di uncontratto di lavoro subordinato,assimilato al contratto a termine,che punta a consentire l’ingresso inazienda del lavoratore, adeguando,mediante un progetto individuale, lesue competenze alle mansioni dasvolgere.Il progetto individuale di inserimen-to verrà redatto col consenso dellavoratore e con modalità previstenei contratti collettivi di lavoro. Seentro cinque mesi dall’entrata invigore del decreto legislativo leparti non avranno provveduto adefinire la regolamentazione, ilMinistro del Lavoro convocherà leparti per il raggiungimento dell’ac-cordo; se esso no sarà raggiuntodecorsi quattro mesi sarà il Ministrostesso con proprio decreto a detta-re le regole.E’ fatto divieto di utilizzare questaformula contrattuale a tutti i datori

di lavoro che nei 18 mesi preceden-ti abbiano mantenuto in serviziomeno del 60% dei lavoratori assunticon tale tipologia contrattuale(sono esclusi i dimessi, licenziati pergiusta causa, coloro che non hannosuperato il periodo di prova, i primiquattro contratti non trasformati).Il contratto potrà essere stipulatoper un periodo da un minimo dinove mesi ad un massimo di diciot-to mesi. Per i portatori di handicapgrave la durata è ampliata a 36 mesi.E’ prevista la forma scritta, in man-canza della quale il contratto è nulloed il rapporto si intende costituito atempo indeterminato. Nel contrattodeve essere riportato il progettoindividuale di inserimento e tutta laformazione che verrà impartita allavoratore dovrà essere annotata suun apposito libretto. Al lavoratoreassunto con contratto di inserimen-to professionale può essere attri-buito un livello di inquadramento almassimo inferiore di due livellirispetto ai lavoratori che svolgonomansioni corrispondenti a quelleche il progetto di inserimento tendea conseguire. Per il conteggio delnumero dei dipendenti ai fini dellaverifica dei livelli occupazionali ipredetti contratti non vengono con-teggiati al pari dei cfl, mentre ai finidegli incentivi economici, questisono analoghi a quelli previsti per icfl solo se applicati a soggetti svan-taggiati.

L’evoluzione del contratto part-timeCon la riforma, il lavoro supplemen-tare è ammesso solo con il contrat-to di lavoro part time. Può essererichiesto dal datore di lavoro anchein assenza di un contratto collettivoeffettivamente applicato, previo con-senso del dipendente.La sua applicabilità è stata estesa atutte le ipotesi di lavoro a tempodeterminato previste dal D.Lgs.368/01 e senza i limiti previsti dalD.Lgs. 61/00: tetto del 10% delladurata dell’orario di lavoro riferito aperiodi di lavoro non superiori al

TRIBUNA DEL LAVORO

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mese, maggiorazione del 50% perciascuna ora supplementare ecce-dente il limite; ciò nell’ottica che, inassenza di una disciplina collettiva, ilcontratto di lavoro supplementarepuò essere concordato tra le partisenza alcun limite.Inoltre, in caso di nuove assunzioni atempo pieno non vi è più l’obbligo diprocedere prima alla richiesta di tra-sformazione dei rapporti part timepreesistenti.Di rilievo la novità secondo la qualeil lavoratore supplementare, in pre-senza di contrattazione collettiva,può essere imposto dal datore dilavoro con il rischio di sanzioni peril lavoratore che non si adegua adesso.Ulteriori novità sono rappresentatedalla: eliminazione del cosiddettoconsolidamento, in base al quale illavoratore che ha svolto lavoro sup-plementare in via meramente occa-sionale, ha diritto a vedersi trasfor-mare l’orario supplementare in ora-rio di lavoro “normale”; dalla appli-cazione del pro rata temporis perogni disposizione di legge o di con-tratto senza alcuna deroga.Menzione a parte merita la possibili-tà offerta con l’introduzione deicontratti “flessibili”. Questa deveessere concordata con contrattospecifico da redigersi dopo la stipulao contestualmente alla stipula delcontratto di lavoro supplementare.In esso dovranno essere indicati:- le condizioni e le modalità in rela-zione alle quali il datore di lavoropuò modificare la collocazione tem-porale della prestazione lavorativa;- le condizioni e le modalità in rela-zione alle quali il datore di lavoropuò variare in aumento la duratadella prestazione lavorativa;- i limiti massimi entro cui può esse-re variata la prestazione lavorativa;i termini di preavviso entro cui ildatore di lavoro deve avvisare illavoratore;- le compensazioni economiche o dialtro beneficio da riconoscere allavoratore a fronte della modificacontrattuale.

TRIBUNA DEL LAVORO

Corte di Cassazione, Sezione tri-butariaSentenza n. 12989/03, 21.1 - 5.9 2003

ACCERTAMENTO - Mancata oinattendibile tenuta delle scritturecontabiliLa disposizione sancita dall’art. 7, co. 4-ter, D.L. 10.6.1994, n. 357 conv. con L.8.8.1994, n. 489 (“Semplificazione diadempimenti e riduzione di sanzioni perirregolarità formali”), in tema d’accerta-mento del reddito d’impresa,non ha effi-cacia retroattiva. Ne consegue che lamancata o inattendibile tenuta delle scrit-ture contabili, da parte dell’imprendito-re, in epoca anteriore all’entrata in vigo-re di tale norma, legittima il ricorso allaprocedura dell’accertamento induttivodi cui all’art.39,co.2.,D.P.R.29.9.1973,n.600. Non è rilevante l’esistenza di unaregolare contabilità “informatica”.

Corte di Cassazione, Sezione tri-butariaSentenza n. 12972/03, 23 - 5.9 2003,ACCERTAMENTO - metodo indut-tivo- Possibilità per il giudice di valu-tare autonomamente gli indizi uti-lizzati dall’UfficioCon la Sentenza in esame la Cassazioneesprime il principio per il quale è da esclu-dersi un’interpretazione dell’art. 39, co.2, D.P.R. 29.9.1973, n. 600, concernentel’accertamento induttivo, secondo laquale,una volta verificata la legittimità delricorso a questo metodo di accerta-mento, sia preclusa al giudice tributariola possibilità di valutare gli elementi indi-ziari impiegati dall’Ufficio per porre inessere l’accertamento stesso. Il giudicepuò quindi rilevare le incongruenze del-l’operato dell’Ufficio e l’eventuale con-trasto con i criteri di ragionevolezza inmodo da giungere anche, in ipotesi,a con-clusioni diverse.Infatti, per la Suprema Corte va ribaditoil consolidato principio in base al quale il

giudice tributario ha il potere di con-trollare l’operato della P.A. e, in partico-lare,di verificare se gli effetti che essa hadesunto dai fatti considerati indizi ai sensidello stesso art.39,co.2,D.P.R.600/1973“siamo o meno compatibili con il crite-rio della normalità, potendo, in ipotesi,pervenire alla determinazione di un red-dito presuntivo inferiori rispetto a quel-lo indicati dall’Amministrazione”.Nel casodi specie, il giudice di merito ha perciòagito in base al principio così enunciato,laddove ha ritenuto legittimo il ricorsoall’accertamento induttivo, ma illogico enon conforme alla realtà economico-aziendale del contribuite all’applicazionedi percentuali di redditività costanti suiprofitti lordi al fine di determinare il red-dito di impresa.Di conseguenza,esso halegittimamente provveduto a valutare invia autonoma gli elementi emergenti dallarealtà processuale, pervenendo a con-clusioni parzialmente difformi rispetto aquelle delle P.A.

IVA - Autoveicolo in leasing - Ope-razioni imponibili - Uso PrivatoCon la sentenza dell’11.9.2003, in causaC-155/01, la Corte di Giustizia dell’U-nione europea esprime il principio secon-do il quale è incompatibile con la SestaDirettiva del Consiglio 17.5.1977,77/388/CEE (in materia di armonizza-zione delle legislazioni degli Stati membrirelative all’imposta sulla cifra d’affari -Sistema comune di imposta sul valoreaggiunto: base imponibile uniforme) lanormativa di uno Stato membro in basealla quale le prestazioni rese ad un citta-dino di tale Stato in altri Stati membrisono soggette ad Iva,qualora tali presta-zioni, se fossero state fornite allo stessosoggetto sul territorio nazionale, non gliavrebbero dato il diritto di dedurre l’im-posta assolta a monte.Nella specie, il caso concreto rispetto alquale i giudici comunitari hanno emana-to la pronuncia in esame,riguarda un’im-

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Diritto tributario

Massimario

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periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

presa, con sede in Austria, che avevapreso in leasing un autoveicolo da un’im-presa stabilita in Germania,per utilizzar-lo soprattutto in Austria.Tale impresa siera opposta alla decisione dell’Ammini-strazione finanziaria austriaca che avevaassoggettato l’operazione ad Iva inAustria.La normativa di questo Stato escludevala possibilità di dedurre l’imposta pagataper il noleggio di taluni veicoli.A questo riguardo,La Corte di Giustiziadell’Unione europea ha modo di osser-vare che, ai sensi della normativa comu-nitaria, il leasing di autoveicoli è configu-rabile come una prestazione di servizi,imponibile in linea di principio nel luogoin cui il prestatore del mezzo di trasportoha stabilito la sede della propria attivitàeconomica,o costituito un centro di atti-vità stabile, nel caso di specie la Germa-nia, e non nel luogo di utilizzo del benelocato. Inoltre, la normativa comunitariaassimila l’uso di un bene destinato all’im-presa a fini ad essa estranei ad una pre-stazione di servizi,qualora tale bene abbiaconseguito una deduzione totale o par-ziale dell’Iva, in modo da evitare che nonsia assoggettato ad una imposta l’uso a

fini privati di un bene aziendale.Nel casoconcreto, l’autoveicolo oggetto del lea-sing era utilizzato ai fini dell’impresa: Lanormativa austriaca pone il caso che l’u-tilizzatore del bene abbia diritto all’este-ro al rimborso dell’imposta ivi assolta amonte.Tale diritto sarebbe previsto dinorma solo qualora la prestazione siafornita ai fini dell’impresa nello Stato incui l’Iva è assolta.Da ciò deriva che l’im-piego dell’autoveicolo che consente dettorimborso non potrebbe essere conside-rato a fini estranei a quelli dell’impresa,come prevede invece la disciplina comu-nitaria.

ACCERTAMENTO - Acquisizioneirrituale di elementi rilevanti - Uti-lizzabilitàCon la presente pronuncia a Corte diCassazione ha modo di ribadire il prin-cipio per il quale l’acquisizione irritualedi elementi rilevanti per l’accertamentofiscale non comporta la loro inutilizzabi-lità, laddove manchi un’esplicita previsio-ne in tale senso.Da ciò discende che gliorgani di controllo possono utilizzaretutti i documenti di cui siano venuti dipossesso, salvo verificarne l’attendibilità,

in considerazione della loro natura e delloro contenuto e dei limiti di utilizzabili-tà derivanti da eventuali specifiche pre-clusioni. Nel caso concreto, il giudice dimerito aveva erroneamente ritenuto chenei rilievi avanzati dall’Ufficio in sede diaccertamento vi fossero troppe dedu-zioni per relazioni e prove non sufficien-ti circa l’inesistenza di alcune operazio-ni: in realtà, la Suprema Corte sottolineala presenza di elementi emergenti dai ver-bali di constatazione, relativi ad ispezio-ni effettuate nei confronti della societàcontribuente , che a loro colta richiama-vano verifiche effettuate presso altreditte, nella misura in cui queste ultimeerano conduttrici di beni acquisitimediante contratti di leasing dalla socie-tà contribuente stessa.Nell’esprimere il principio di cui sopra,dunque, la Cassazione riconosce la fon-datezza dell’argomentazione per cui leispezioni in parola non possono essereritenute fonte di deduzione per relazio-ne, ma costituiscono diretta fonte diprova a dimostrazione dell’inesistenzadelle operazioni commerciali documen-tate tramite false fatture della societàcontribuente.

NON SI PERDE L’AGEVOLAZIO-NE DELLA TREMONTI-BIS SEALL’IMPRESA VIENE SOTTRAT-TO IL BENE STRUMENTALE

OGGETTO: Istanza di interpello -XY Snc - Agevolazione c.d.“Tre-monti-bis” di cui all’articolo 4 dellalegge 18 ottobre 2001,n.383.La Tremonti-bis si applica anche se il benestrumentale viene sottratto all’impren-ditore. Le Entrate con la risoluzione180/E hanno chiarito, infatti, che l’im-prenditore in caso di furto perde la dis-ponibilità del bene, ma indipendente-mente dalla sua volontà e quindi senzaintenti elusivi. La risoluzione chiarisce,infine, che nel periodo d’imposta in cuimanca il bene devono cambiare le moda-lità di calcolo dei disinvestimenti in quan-to - non sussistendo un parametro diriferimento per calcolare l’eventuale red-dito prodotto dal bene sottratto - ènecessario calcolare diversamente il loroammontare.

TRIBUNA DEL LAVORO

Dopo la firma avvenuta nel marzo scorso delprotocollo d’intesa fra la Provincia, i sindacati e

l’Ente Bilaterale di Roma col quale per la primavolta è stato istituito un sostegno all’occupazioneper i lavoratori del turismo, analogo accordo dove-va essere firmato anche con la Regione Lazio. Aquesto proposito il vice presidente della Giunta eassessore a scuola, formazione e lavoro, GiorgioSimeoni, con l’assessore alle attività produttiveFrancesco Saponaro avevano preso impegno con irappresentanti dei sindacati e dell’Ebt di Roma perredigere l’atto. L’incontro si è svolto prima dell’esta-te; da allora non si è saputo più nulla. Comprensibilela preoccupazione tra gli addetti ai lavori, soprattut-to in considerazione della importante novità chel’istituzione di un fondo di sostegno al redditorappresenta per un settore così esposto a ciclichecrisi e appena transitato da un periodo veramentenero, tra attentati, guerre ed epidemie.

Roma&provincia in cifre ha così chiesto lumipresso gli uffici regionali, dove però sembra esserciil massimo riserbo. Dopo qualche insistenza abbia-mo comunque avuto assicurazione che la firmadell’accordo ci sarà, anche se non ci si sbilancia suitempi. Forse è questione di qualche mese. Sempresecondo la nostra fonte, che non ha voluto esserecitata, la bozza di accordo sarebbe al momento alvaglio degli uffici amministrativi per «renderecompatibili i contenuti con la legislazione vigente».Secondo quanto ci è stato riferito la Regione nonha mai abbandonato il progetto che, vale la penaripeterlo, costituisce una importante conquista peril turismo romano e laziale, che contribuisce nonpoco al bilancio economico generale, sia in terminidi introiti per le imprese e l’erario che in termini dioccupazione. La notizia ci conforta e soprattuttoconforta i titolari e i lavoratori delle migliaia diaziende turistiche laziali.

Accordo regionale per il sostegno al reddito.L’Iter prosegue ma in silenzio

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anno 2 - numero 12 / 31

periodico dell’EBT sull’andamento del turismo a Roma e Provincia

LE NOSTRE ATTIVITÀ

Attività formativa - annualità 2003-2004

IGIENE E SICUREZZA

NELLA RISTORAZIONE:

IL SISTEMA HACCP 1

IGIENE E SICUREZZA

NELLA RISTORAZIONE:

IL SISTEMA HACCP 2

IL FOOD AND BEVERAGE

MANAGER 1

IL FOOD AND BEVERAGE

MANAGER 2

INFORMATICA DI BASE 1

INFORMATICA DI BASE 2

GOVERNANTE D’ALBERGO 1

GOVERNANTE D’ALBERGO 2

ADDETTO ANTINCENDIO

IN ATTIVITÀ A RISCHIO

DI INCENDIO MEDIO

RESPONSABILE DEL SERVIZIO

DI PROTEZIONE E

PREVENZIONE DAI RISCHI

RAPPRESENTANTE

DEI LAVORATORI PER LA

SICUREZZA

GOVERNANTE D’ALBERGO

IL RICEVIMENTO E L’UTILIZ-

ZO DEL PROGRAMMA

FIDELIO

OPERATORE TURISTICO

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 RomaEBT

Via Machiavelli, 7000185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

AIRFIREVia Tenuta della

Mistica, 33/3700155 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

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EBTVia Machiavelli, 70

00185 Roma

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24

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72

72

72

72

8

16

32

180 +3mesi di

stage

180 +3mesi di

stage

180 +3mesi di

stage

Lunedì-Mercoledì15.00-18.00

Martedì-Giovedì17.00-20.00

Martedì-Giovedì17.00-20.00

Lunedì-Mercoledì15.00-18.00

Lunedì-Mercoledì16.00-19.00

Martedì-Giovedì17.00-20.00

Lunedì-Mercoledì16.00-19.00

Martedì-Giovedì17.00-20.00

Mercoledì8.30-17.30

Lunedì9.00 – 17.30

Martedì9.00-17.30

Dal Lunedì al Venerdì9.00-13.00

Dal Lunedì al Venerdì9.00-13.00

Dal Lunedì al Venerd9.00-13.00

Diploma di scuolamedia inferiore;

Esperienza di cucina di almeno 1 anno.

Diploma di scuola media superiore;

Esperienza di cucina di almeno 3 anni;

Conoscenza buona dell’inglese

e dell’informatica di base.

Esperienza ai piani di almeno 3 anni;

Diploma di scuola mediasuperiore; Conoscenza sco-

lastica della lingua inglese.

Diploma di scuola media superiore;

Conoscenza scolasticadella lingua inglese;Conoscenza di una

seconda lingua straniera;Conoscenza

dell’informatica di base;

30/09/03

30/09/03

30/09/03

30/09/03

15/12/03

15/12/03

15/12/03

15/12/03

10/12/03

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21/01/04

30/01/04

30/01/04

30/01/04

CORSI RIVOLTI A PERSONALE OCCUPATO

Giorno e orario di svolgimento

Data di chiusura

PrerequisitiScadenza

inoltro richieste

Sede formativa

Durata in ore

Data diavvio

% assenzeammesse

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18/11/03

20/11/03

24/11/03

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13/01/04

12/01/04

13/01/04

17/12/03

02/02/04

03/02/04

25/02/0403/05/04

25/02/0403/05/04

25/02/0403/05/04

10/12/03

11/12/03

16/12/03

18/12/03

31/03/04

01/04/04

31/03/04

01/04/04

17/12/03

09/02/04

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