ORTODONZIA E RIABILITAZIONE MIOFUNZIONALE: QUALE ... evolutiva/e08... · della problematica...

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ORTODONZIA E RIABILITAZIONE MIOFUNZIONALE: QUALE CORRELAZIONE FUNZIONALE? E. Pezzella, S. Abagnale, R. Valletta, M. Bianco, G.Pellegrino. Dipartimento di Ortognatodonzia, Prof. R. Martina, Università di Napoli Federico IIINTRODUZIONE MATERIALI E METODI RISULTATI CONCLUSIONI Le malocclusioni dento-scheletriche presentano uneziologia multifattoriale; già E. Angle nel 1907 descrisse linfluenza delle azioni di forze muscolari esercitate da labbra, guance e lingua sul progredire e sulla persistenza di malocclusioni, su quanto fosse difficile trattarle e sulla complessità del mantenimento del risultato ortodontico raggiunto qualora tali disfunzioni non siano rimosse. Tra i fattori che alterano il normale sviluppo cranio-dento-facciale, le abitudini viziate sia statiche che dinamiche, quali deglutizione atipica, linterposizione labiale e gli altri vizi orali, sembrano rivestire un ruolo di fondamentale importanza. SCOPO DEL LAVORO Obiettivo del lavoro è stato verificare la presenza di lavori in letteratura che facciano diretto riferimento ad un rapporto di cooperazione e collaborazione tra lortodontista e la figura del logopedista, al fine dindividuare delle linee guida per il corretto timing dintercettamento della problematica ortodontica e di quella funzionale, inquadrando le possibili terapie ortodontiche in relazione alla tipologia dento-scheletrica e ai disturbi delle funzioni orali e valutando i tempi della rieducazione funzionale in relazione al trattamento ortodontico. Estata effettuata una review della letteratura al fine dindividuare: -Il timing e approccio alle problematiche ortodontiche nei 3 piani dello spazio (verticale, sagittale e trasversale) con particolare riferimento alle 3 classi di Angle - Il timing e la tipologia dellapproccio logopedico alle varie problematiche miofunzionali. - Il timing e le modalità di approccio terapeutico ortodontico-miofunzionale combinato per ciascuna tipologia di problema. Pochi studi in letteratura fanno direttamente riferimento ad un approccio combinato tra ortodonzia e rieducazione funzionale. Nella maggior parte dei casi le due problematiche vengono affrontate in modo separato ed indipendente e solo 5 studi su 53 analizzati fanno riferimento ad una collaborazione tra la figura dellortodontista e quella del logopedista. Grabowski R. e coll hanno pubblicato dal 2006 al 2008 sul Journal Orofacial Orthopedics, 3 articoli in successione mettendo in correlazione lo sviluppo di malocclusioni in soggetti con abitudini viziate o meno nel passaggio dalla dentizione precoce a quella mista, ma non si fa alcun riferimento alleventuale trattamento ortodontico e/o logopedico eseguito. Le problematiche ortodontiche e logopediche sono trattate secondo letteratura nei seguenti modi o step: Leliminazione di qualsiasi tipo di abitudine viziata (succhiamento dito, respirazione orale, deglutizione atipica), viene in letteratura considerato univocamente il primo step prima dintraprendere qualsiasi tipo di trattamento sia ortodontico che riabilitativo delle funzioni orali. Approccio ortodontico Approccio logopedico CROSS BITE: DEGLUTIZIONE ATIPICA: Età migliore per il successo della terapia è 7-8 anni, prima dei 6 anni il bambino è troppo piccolo per seguire un trattamento riabilitativo I CLASSE CON DIASTEMI E/O MORSO APERTO: La correzione può avvenire spontaneamente in genere entro i 4 anni a seguito della sospensione del vizio orale , altrimenti si interviene con apparecchiature fisse e/o removibili LA PRESENZA DI APPARECCHIATURE INGOMBRANTI SOTTO IL PALATO, DI QUASIASI GENERE ECCETTO LA BARRA TRANSPALATALE, IMPEDISCE LESECUZIONE DI UNA CORRETTA TERAPIA RIABILITATIVA II CLASSE CON O SENZA INTERPOSIZIONE LABBRO: III CLASSE Da tenere in considerazione la problematica ereditaria valutando la prognosi auxologica, la postura linguale in relazione alla modalità respiratoria, spesso orale. Allo stato attuale della letteratura, le problematiche dento-scheletriche connesse ad alterazioni miofunzionali vengono trattate con approccio quasi esclusivamente ortodontico, dando poca rilevanza ad una eventuale terapia combinata e/o ad un timing ben definito tra lapproccio ortodontico e quello riabilitativo miofunzionale. Tuttavia lo status funzionale di un bambino deve essere considerato anche prima di decidere la terapia ortodontica da effettuare per ridurre o eliminare le problematiche indotte da alterazioni miofunzionali pregresse, al fine di ottenere anche la stabilità del trattamento ortodontico stesso.

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ORTODONZIA E RIABILITAZIONE MIOFUNZIONALE: QUALE CORRELAZIONE FUNZIONALE?

E. Pezzella, S. Abagnale, R. Valletta, M. Bianco, G.Pellegrino. Dipartimento di Ortognatodonzia, Prof. R. Martina, Università di Napoli “Federico II”

INTRODUZIONE

MATERIALI E METODI

RISULTATI

CONCLUSIONI

Le malocclusioni dento-scheletriche presentano un’eziologia multifattoriale; già E. Angle nel 1907 descrisse l’influenza delle azioni di forze muscolari esercitate da labbra, guance e lingua sul progredire e sulla persistenza di malocclusioni, su quanto fosse difficile trattarle e sulla complessità del mantenimento del risultato ortodontico raggiunto qualora tali disfunzioni non siano rimosse. Tra i fattori che alterano il normale sviluppo cranio-dento-facciale, le abitudini viziate sia statiche che dinamiche, quali deglutizione atipica, l’interposizione labiale e gli altri vizi orali, sembrano rivestire un ruolo di fondamentale importanza.

SCOPO DEL LAVORO Obiettivo del lavoro è stato verificare la presenza di lavori in letteratura che facciano diretto riferimento ad un rapporto di cooperazione e collaborazione tra l’ortodontista e la figura del logopedista, al fine d’individuare delle linee guida per il corretto timing d’intercettamento della problematica ortodontica e di quella funzionale, inquadrando le possibili terapie ortodontiche in relazione alla tipologia dento-scheletrica e ai disturbi delle funzioni orali e valutando i tempi della rieducazione funzionale in relazione al trattamento ortodontico.

E’ stata effettuata una review della letteratura al fine d’individuare: - Il timing e approccio alle problematiche ortodontiche nei 3 piani dello spazio (verticale, sagittale e trasversale) con particolare riferimento alle 3 classi di Angle -  Il timing e la tipologia dell’approccio logopedico alle varie problematiche miofunzionali. -  Il timing e le modalità di approccio terapeutico ortodontico-miofunzionale combinato per ciascuna tipologia di problema.

Pochi studi in letteratura fanno direttamente riferimento ad un approccio combinato tra ortodonzia e rieducazione funzionale. Nella maggior parte dei casi le due problematiche vengono affrontate in modo separato ed indipendente e solo 5 studi su 53 analizzati fanno riferimento ad una collaborazione tra la figura dell’ ortodontista e quella del logopedista. Grabowski R. e coll hanno pubblicato dal 2006 al 2008 sul Journal Orofacial Orthopedics, 3 articoli in successione mettendo in correlazione lo sviluppo di malocclusioni in soggetti con abitudini viziate o meno nel passaggio dalla dentizione precoce a quella mista, ma non si fa alcun riferimento all’eventuale trattamento ortodontico e/o logopedico eseguito. Le problematiche ortodontiche e logopediche sono trattate secondo letteratura nei seguenti modi o step: L’eliminazione di qualsiasi tipo di abitudine viziata (succhiamento dito, respirazione orale, deglutizione atipica), viene in letteratura considerato univocamente il primo step prima d’intraprendere qualsiasi tipo di trattamento sia ortodontico che riabilitativo delle funzioni orali. Approccio ortodontico Approccio logopedico CROSS BITE:

DEGLUTIZIONE ATIPICA: Età migliore per il successo della terapia è 7-8 anni,

prima dei 6 anni il bambino è troppo piccolo per seguire un trattamento riabilitativo

I CLASSE CON DIASTEMI E/O MORSO APERTO: La correzione può avvenire spontaneamente in genere entro i 4 anni a seguito della sospensione del vizio orale , altrimenti si interviene con apparecchiature fisse e/o removibili LA PRESENZA DI APPARECCHIATURE INGOMBRANTI SOTTO IL PALATO, DI QUASIASI GENERE ECCETTO LA BARRA TRANSPALATALE, IMPEDISCE L’ESECUZIONE DI UNA CORRETTA TERAPIA RIABILITATIVA II CLASSE CON O SENZA INTERPOSIZIONE LABBRO: III CLASSE Da tenere in considerazione la problematica ereditaria valutando la prognosi auxologica, la postura linguale in relazione alla modalità respiratoria, spesso orale.

Allo stato attuale della letteratura, le problematiche dento-scheletriche connesse ad alterazioni miofunzionali vengono trattate con approccio quasi esclusivamente ortodontico, dando poca rilevanza ad una eventuale terapia combinata e/o ad un timing ben definito tra l’approccio ortodontico e quello riabilitativo miofunzionale. Tuttavia lo status funzionale di un bambino deve essere considerato anche prima di decidere la terapia ortodontica da effettuare per ridurre o eliminare le problematiche indotte da alterazioni miofunzionali pregresse, al fine di ottenere anche la stabilità del trattamento ortodontico stesso.