ORTO Manuale Bis

download ORTO Manuale Bis

of 68

description

Manuale verdura

Transcript of ORTO Manuale Bis

  • 2011

    MANUALEPER LA COLTIVAZIONEDELLORTO

  • Ortaggi 15

    Piccoli frutti 27

    Bayer perlambiente:questo opuscolo stampato su cartariciclata

    Finito di stampare nelFebbraio 2011. = marchio registratoCopyright 2011 byBayer CropScience S.r.l- Testi e foto: copyright 2011 degli autori.

    Disegni di Ales-sandra Michelettie Nicoletta Mon-tanari

    Ringraziamo peril materiale foto-grafico fornitociStocker srl diLana (BZ), TenaxS.p.A. di Vigan(LC) e i Vivai F.lliZanzi di Ferrara.

    FotoL.Lazzarini

    Strutture di sostegno pag. 2Minitunnel e reti pag. 2Pacciamatura pag. 3Il compost pag. 3Semina e moltiplicazione pag. 5Avvicendamento pag. 7La luna e le piante pag. 7Operazioni colturali pag. 8Allevamento e potatura pag. 9Innesto pag. 11Terreno e concimazione pag. 12Momenti di semina e raccolta pag. 67

    Cetriolo pag. 22Fagiolino pag. 25Fagiolo pag. 25Lattuga e lattughino pag. 24Melanzana pag. 20Patata pag. 18Peperone pag. 16Pomodoro pag. 15Zucchina pag. 21

    Fruttiferi 29Agrumi pag. 45Melo pag. 29Nettarino pag. 33Olivo pag. 40Pesco pag. 31Vite pag. 36

    Protezione 50

    Generale 2

    Gamma Natria pag. 50Parassiti animali pag. 52Malattie fungine pag. 59Protezione dalle infestanti pag. 64

    Fragola pag. 27

    MANUALE PER LAdi Loredano Lazzarini

    Contenuto

  • Bayer Garden questannopresenta molte novit: un mar-chio rinnovato, una veste graficapi moderna, comprensibile e so-prattutto una nuova gamma di agrofar-maci con sostanze attive di originenaturale: Natria.Per gli appassionati hobbisti orticoltori che apprezzano lanatura in quanto tale, lamano e la rispettano, Bayer Gar-den ha realizzato il manuale il tuo orto come te, per faravvicinare tutti al piacere dellorto biologico: veder cre-scere le piante, raccogliere le insalate quando sono an-cora tenere, attendere che i pomidoro siano belli rossi,saporiti, le mele mature e profumate, pronte per essereassaporate!Il manuale dellorto biologico fornisce consigli per chivuole coltivare il suo orto in maniera naturale senza perquesto rinunciare ad un buon raccolto. Nel manuale visono consigli su come coltivare con successo e la difesadelle piante ottenuta con limpiego dei prodotti Natria,la nuova linea di agrofarmaci Bayer Garden che conten-gono sostanze attive di origine naturale, come rame, zolfoe piretro, ammesse per limpiego in agricoltura biologica.Coltivare un hobby non semplice: le piante dellortosono esseri viventi con necessit proprie e dobbiamotener conto di molti fattori che possono essere determi-nanti nel risultato, come lesposizione al sole e il tipo diterreno e dobbiamo seguirle passo passo nella loro cre-scita aiutandole con i fertilizzanti e difendendole dai ne-mici con agrofarmaci dati razionalmente e in modo dasalvaguardare lambiente.Alla fine saremo ricompensati ampliamente e inorgoglitidai preziosi doni del nostro orto.

    COLTIVAZIONE DELLORTO BIOLOGICO

  • 2Strutture di sostegnoAlcuni ortaggi, come fagioli e cetrioli, hanno bi-sogno di essere sorretti in quanto hanno i fustitroppo deboli. A tale scopo si dispongono sem-plici intelaiature dove queste piante si arrampi-cano o vengono fissate.Possono essere impiegati rami ricavati dalla po-tatura degli alberi oppure canne di bamb, comenella foto a lato, per sostenere delle piante di fa-giolo. Sono molto usate anche corde e reti sor-rette da tutori.

    Minitunnel e reti

    Molte piante, per superare linverno, per anticipare lo sviluppo o anche perprodurre pi a lungo necessitano di ripari che le proteggano dalle bassetemperature, dalle brinate e dalla grandine. In commercio esistono piccolitunnel creati proprio per lorto famigliare, realizzati con strutture in acciaioplastificato e una copertura trasparente. Sono molto comodi perch si mon-tano ai primi freddi e si possono togliere in primavera. Contro i danni da uc-celli o per tenere lontani molti parassiti si possono impiegare delle reti amaglia sottile con cui coprire le colture o anche gli alberi da frutto.

    Da sinistra: si prestanomolto bene a sostenere lepiante strutture di soste-gno realizzate con cannedi bamb fissate in alto auna canna orizzontale (1),con canne di bamb le-gate in alto (2), con i ramidella potatura ben infissinel terreno (3) e con fili diferro o di corda di coccofissati fra due paletti (4)

    FotoTenax

    FotoTenax

    FotoL.Lazzarini

    FotoL.Lazzarini

    1 2 3 4

  • 3PacciamaturaLa pacciamatura si effettua ricoprendo il terreno con uno strato dimateriale, come paglia, segatura, foglie e altro, o con della cortec-cia oppure con un film plastico nero biodegradabile o infine anchecon un telo di cellulosa e amido. La pacciamatura una praticaatta sia a impedire la crescita delle erbe infestanti e a conservarelumidit nel suolo, che a evitare lerosione e mantenere, al livellodelle radici superficiali, una temperatura pi elevata e costante neimesi freddi.

    Il compost (terricciato, composta)In natura i residui organici prodotti e non pi utili alla vita (foglie secche,feci e cos via) vengono decomposti da microrganismi e insetti presenti nelterreno fino ad ottenere acqua, anidride carbonica, sali minerali e humus.Il compostaggio la riproduzione su piccola scala di quanto avviene in na-tura; il risultato di un processo monitorato dalluomo per controllare, inpresenza di ossigeno, la decomposizione e lumifica-zione di diverse materie organiche ad opera di macror-ganismi come insetti e lombrichi e di microrganismiquali batteri, alghe, funghi ecc. La composizione diquesta popolazione microbica molto variabile in fun-zione del clima e del substrato.Il compostaggio si effettua in un angolo dellorto dovesi posiziona un contenitore in plastica o in legno,senza fondo, riparato dalle intemperie e dalla luce delsole ma nel contempo arieggiato per favorire lossige-nazione e per conservare il calore durante linverno.Avendo lo spazio si pu anche prevedere di fare uncumulo sul terreno, riparato sotto un telo impermea-bile.Per ottenere un buon risultato occorre guidare la de-composizione attraverso un equilibrato mix tra caratteristiche e dimensionidei materiali raccolti, umidit, aerazione e temperatura.I residui organici utilizzabili per il compost sono gli scarti vegetali di cucina,dellorto e del giardino, foglie, fondi di caff, filtri di t, gusci di uova e dinoci, pezzi di cartone ecc.I materiali raccolti possiamo raggrupparli in due categorie: quelli ricchi dicellulosa, amido e zuccheri (residui di potatura, cortecce, cartone ecc.) equelli ricchi di sostanze proteiche (rifiuti di cucina, scarti dellorto ecc.); unapreponderanza dei primi provoca una riduzione dellhumus nel compostmentre un eccesso dei secondi perdita di azoto.Bisogna mettere tutto questo materiale nellapposito contenitore o sul cu-mulo avendo cura di rigirarlo con un bastone 1-2 volte al mese nei primimesi. La temperatura corretta che raggiunge il compost dopo 2-3 setti-

    FotoTenax

    Compostiera

    FotoStocker

  • 4mane di 60-70C. Dopo 6-12 mesi il nostro compost maturo e si ricono-sce dallaspetto soffice, dal colorescuro e dallodore gradevole. Aquesto punto pu essere tolto dalbasso del contenitore, che conti-nueremo a riempire, ricordandoci dirimescolare il nuovo materiale inse-rito.Il compost che otterremo fertile eprofuma di sottobosco (se maleo-dorante qualcosa andato storto).Possiamo utilizzarlo come fertiliz-zante prima della preparazione delterreno o per le piante del giardino:migliora la struttura del suolo e ladisponibilit di elementi nutritivi,quali lazoto. E adatto anche cometerriccio per i vasi e nelle buchedelle nuove piante da mettere a di-mora.

    Materiali utilizzabili per il compostaggioOttimi- scarti di frutta e verdura, scarti vegetali di cucina- fiori recisi appassiti, piante anche con pane di terra (parti legnose sminuzzate)- pane raffermo o ammuffito, gusci d'uova ridotti in piccoli pezzi- fondi di caff, filtri di t- foglie varie, segatura e paglia- sfalci d'erba (prima si fanno appassire; consigliabile mescolarli con altro materiale)- rametti, trucioli, cortecce e potature- carta comune, cartone, fazzoletti di carta, carta da cucinaAdatti ma con cautela- bucce di agrumi ridotte in piccoli pezzi- piccole quantit di cenere (la cenere contiene molto calcio e potassio)- avanzi di carne, pesce, salumi e formaggi- foglie di piante di difficile degradazione (magnolia, aghi di conifere)Da evitare- carta patinata in genere, riviste, stampe a colori, cartone plastificato- piante infestanti con semi a maturazione o malate- scarti di legname verniciato- vetri, metalli, batterie, oli esaustiNB - Pezzi di legno o foglie non decomposti presenti nel compost maturo aiutano l'inne-sco del processo e danno porosit alla massa

    Humus

    Copertura

    Laria devepoter passara

    Il materiale va inseritodallalto

  • 5Semina e moltiplicazione delle pianteSeminaIl modo pi semplice e naturale per riprodurre le piante la semina. I semisi trovano in commercio in bustine: bisogna fare attenzione a comprareprodotti di qualit e recenti in quanto la durata di germinabilit di un semedipende dalla specie e dalla suaconservazione.La semina pu essere effettuatasia direttamente a dimora, in terra,che in semenzaio: a dimora ne-cessario preparare accuratamenteil letto di semina mentre in semen-zaio occorre preparare corretta-mente il terriccio e seminare allagiusta profondit. La semina in se-menzaio si utilizza in genere persemi molto piccoli e quando sivuole anticipare il trapianto; si ef-fettua normalmente in una vaschetta coperta in cui si mantiene la giustaumidit e temperatura. Le vaschette di semina possono essere di terra-cotta ma anche fai da te con un materiale di recupero, come ad esempiovaschette del gelato forate sul fondo e ricoperte con un vetro. Il substatoda utilizzare dovrebbe essere formato da terra da giardino e sabbia grezzain parti uguali, per avere un terriccio nutriente e drenante. Lo strato di ter-riccio in uno strato sufficiente a permettere alla pianta di sviluppare bene leradici.I semi possono essere distribuiti a spaglio o in buchette oppure a file paral-lele e subito interrati a una profondit proporzionale alla dimensione del

    seme. Occorre bagnare abbondantemente. Le piantine nate, raggiunta unacerta dimensione, vanno trapiantate; non devono restare a lungo nel se-menzaio per evitare che filino, cio diventino troppo alte e chiare di colore.

    TrapiantoLa messa definitiva a dimora delle piantine in contenitore viene effettuatain due modi: mettendo nel terreno la piantina con tutto il suo pane di terraoppure trapiantandola a radice nuda.La prima tecnica quella pi sicura e si adatta sia alle piantine fatte incasa che a quelle comprate gi in vasetto.

    Per trapiantarefare dei fori conun piantatoio einserire la pian-tina. Per fare lerighe dritte aiu-tarsi con una cor-dicella.Compattare laterra contro lapiantina. Bagnaresuccessivamente

    Tipi di semina - Da sinistra: a spaglio, adatto a semi piccoli; afila e a riga, quando si dispongono in un solco pi o meno pro-fondo; a postarelle, quando i semi si depongono in piccole bu-chette equidistanti, adatto ai semi pi grossi

  • Nel caso le radici siano arrotolate allesterno del pane, contro il vasetto, bene staccarle prima del trapianto. Se si dispone di piantine con la radicenuda, bisogna far attenzione a distendere accuratamente lapparato radi-cale nel buchetto, fatto con un piantatoio o una paletta, richiudendo poicon la terra e pressando bene. Dopo il trapianto sempre necessario ba-gnare abbondantemente.

    TaleeLa talea un pez-zetto di una pianta(fusto, ramo, fogliao radice) che vienetagliato e piantatonel terreno o messoin un vasetto conacqua per dare vitaad un nuovo esem-plare. Si utilizzano

    materiali sani, preferibilmente giovani e teneri, che vanno interrati o messiin acqua rispettando la polarit della pianta. La talea va tolta dalla piantacon un coltello molto affilato; se di fusto o di ramo, si taglia poco sottolattaccatura di una foglia che peraltro va asportata unitamente ad even-tuali gemme fiorali. E bene usare un prodotto per stimolare lemissione diradici. Non tutte le piante sono indicate per una propagazione per talea.

    Picchettatura e messa a dimoraLe piantine nate in semenzaio in alcuni casi vanno trapiantate in appositivasetti non appena hanno almeno 2 foglie avendo cura di non rovinare leradici. Lo scopo di predisporre le piantine con il loro pane di terra per la

    messa a di-mora nel-lorto.Bisogna in-naffiarlenormal-mente e te-nerle allaluce, maisotto il sole.La messa

    definitiva a dimora si effettua quando le radici hanno raggiunto il bordo delvasetto. Si trapiantano interrando tutto il pane di terra facendo attenzione anon coprire di terra il colletto della pianta e quindi si bagna abbondante-mente. Analogamente si procede per le piantine comprate. Nel caso le radicisiano arrotolate allesterno, contro il vasetto, bene staccarle prima del tra-pianto.

    6

    La picchettaturaconsiste nel se-minare a spaglioin una seminierae quindi, quandole piantinehanno almenodue foglie vere,trapiantarle,senza rovinare leradici, in vasetti

    Per fare una taleabisogna aspor-tare un getto, to-gliergli le fogliebasali, reciderloalla base con uncoltello affilato,immergerlo inuna soluzione ra-dicante e pian-tarlo. Innaffiareleggermente

  • AvvicendamentoLavvicendamento, o rotazione, delle colture una pratica fondamentalenella coltivazione biologica: permette di mantenere in equilibrio lambientein cui si opera utilizzando il suolo nel modo pi razionale: si mantiene co-stante il tasso di sostanza organica nel suolo facendo seguire una colturamiglioratrice ad una depauperante, in modo da evitare la stanchezza delterreno dovuta dalla continua presenza delle medesime specie. Con lavvi-cendamento si riduce il pericolo di diffusione di parassiti e malattie. Siopera suddividendo lorto in aiuole destinate a una sola coltura, sostituen-dola di anno in anno con unaltra, secondo schemi predefiniti. Esempio dirotazione nel caso si sia diviso lorto in sei settori: 1 anno, crucifere, 2 le-guminose, 3 composite, 4 liliacee, 5 cucurbitacee e 6 solanacee.

    La luna e le pianteFin dai tempi pi antichi la misteriosa luminosit dellaluna e il suo aspetto mutevole hanno spinto gli uomini acercare correlazioni tra le vicende terrene e il nostro sa-tellite. Numerosissimi sono gli influssi dovuti alla luna: diparticolare evidenza sono quelli meteorologici, quellisulla biologia umana e quelli sulle pratiche agricole. In-fatti accertato che molte pratiche agricole dovrebberoessere fatte in periodi di luna crescente (tra la lunanuova e la luna piena) o di luna calante (tra la lunapiena e la luna nuova).In luna crescente va seminta la maggior parte degli or-taggi e precisamente quelli di cui si consuma il frutto (adesempio il pomodoro e lo zucchino) oppure il fiore (ad esempio il carciofo).In luna crescente vanno piantati anche ortaggi da foglia, come prezzemoloed erbette. Sempre in luna crescente si trapiantano tutti gli ortaggi e si rac-colgono quelli da radice e da frutto per il consumo fresco. E anche il mo-mento di effettuare linnesto a spacco e la potatura di alberi deboli.In luna calante si fanno le lavorazioni e la concimazione del terreno, si se-minano gli ortaggi che accestiscono (ad esempio cavoli e bietole da coste)e quelli che devono ritardare la fioritura (lattuga, aglio, spinacio). Semprein luna calante le colture da sovescio si seminano ma anche si interrano, siraccolgono i bulbi e le verdure da conservare e si potano gli alberi vigorosi.E anche il momento di fare gli innesti a gemma, preparare le marze per gliinnesti, raccogliere la frutta, vendemmiare e travasare il vino.Le piante che producono baccelli (fagiolo, fagiolino) vanno piantate il lunacrescente ma nelle zone particolarmente fertili e con estati umide questaoperazione si fa in luna calante.

    7

  • 8Operazioni colturaliNella descrizione delle varie piante diamo informazioni su molte operazioni

    colturali specifiche per ogni coltura. Ve-diamo di seguito solo quelle comuni allamaggior parte di esse.Una volta allanno occorre rivoltare il ter-reno e questo pu essere fatto a mano,vangatura, oppure a macchina con unamotozappa, fresatura. La profondit dellalavorazione in genere di 20-30 cm. Dopola vangatura o la fresatura occorre renderepiano il terreno e si usa il rastrello.Unaltra operazione importante nellorto lasarchiatura che si effettua con lappositazappetta e consiste nel tagliare erovesciare lo strato di terreno superficiale

    dellinterfila. Questa operazione permette di eliminare le erbe infestanti, difavorire la circolazione dellaria e del calore del sole nel terreno e infine ditrattenere lumidit.Nellorto spesso occorre riportare terra dallinterfila alla base delle piante.Questa operazione si chiama rincalzatura e si esegue con la zappa o colrastrello spostando il terreno dallinterfila al piede delle piante. Viene effet-tuata in particolare per prevenire linverdimento dei tuberi della patata e pereffettuare limbianchimento del radicchio.

    IrrigazioneI sistemi di irrigazione dellorto sono diversi. Il pisemplice quello a pioggia che pu essere effettuatoo con una lancia a mano o con irrigatori fissi a settore,oscillanti o a girandola. E un sistema che ha lo svan-taggio di utilizzare molta acqua e di bagnare le foglie,cosa che porta facilmente allo sviluppo di molte malat-tie, come la peronospora e la ticchiolatura.Pi complessi nella realizzazione sono i sistemi goc-cia a goccia che consentono di dare alla base dellepiante il giusto quantitativo di acqua senza bagnare lefoglie. Si pu impiegare un tubo poroso che si di-spone lungo le piante oppure dei tubi appositi a cuivengono applicati dei gocciolatoi in corrispondenzadelle piante. Lacqua che esce dal gocciolatoio pene-tra nel terreno interessando uno spazio via via pigrande.

    I sistemi goccia a goccia consentono di risparmiare molta acqua ma nonsono adatti nei primi periodi dopo il trapianto. Questi impianti possono es-sere collegati con dei piccoli computer per lirrigazione automatica.

    Per vangare oc-corre effettuareuno scavo lungouno dei lati lun-ghi dellaiuola edepositare laterra lateral-mente; quindi ro-vesciarci dentrouna porzione diterreno fino allafine dellaiuola.Per finire si riem-pie lultima partedellaiuola con laterra che erastata asportata

    Impianto di irri-gazione a goccia

    FotoL.Lazzarini

  • Allevamento e potaturaLa potatura dei fruttiferi unarte. Il potatore opera sulle piante per alle-varle mantenendo la chioma equilibrata secondo determinate regole, sindal primo anno di vita.Se le potature sono corrette e ben studiate, la reazione positiva si vede intermini di vegetazione e di fruttificazione. Su diverse specie, come melo eciliegio, ha valore di accompagnamento e di attivazione dello sforzo pro-duttivo mentre altre, come la vite e il kiwi, hanno bisogno di interventi ener-gici. Ma non tutto: la necessit di interventi cambia non solo con laspecie, ma anche con la variet, il sistema di allevamento, il tipo di terrenoe la disponibilit di acqua.Quando si acquista un esemplare di piante da frutto si acquista unastone gi innestato da 1 o 2 anni, pronto per essere trapiantato, cui vaimpostata la forma che si vuole ottenere quando la pianta sar adulta;

    dopo limpianto la pianta va tagliata allaltezza della prima ramificazione,detta anche impalcatura, che si vuole ottenere; tale altezza, a secondadella forma che si desidera ottenere, va da 40 cm a un metro e mezzo.Normalmente per le piante in commercio sono gi provviste dei rami prin-cipali della prima impalcatura: queste sono pi facili da gestire per lhobbi-sta poich basta assecondarne la forma.Ogni trattato di frutticoltura descrive decine di forme di allevamento. In unfrutteto realizzato nellorto o in un piccolo appezzamento tre sono le formeconsigliabili, quelle appiattite, quelle a vaso e quelle a piramide.Le forme appiattite, come la palmetta, sono quelle in cui le piante sonoallevate sostenute da pali e fili orizzontali e sono indicate se vi poco spa-zio, infatti hanno uno spessore di un metro o poco pi. Sono adatte permolti fruttiferi, fra cui melo, pero e susino.La forma a vaso quella in cui le piante si allevano cercando di ottenereuna forma simile a quella naturale, partendo da 3-5 branche che sono de-stinate a diventare i rami, allevate in modo da formare un cono rovesciato.E adatta a specie di ridotta vigoria ma anche per melo, fico e susino.

    9

    Palmetta a branche orizzontali piegate a90 rispetto al fusto e legate a dei fili disostegno. Langolazione con cui fissarele branche pu essere anche di 45

    Lallevamento a piramide quello in cui la piantaviene lasciata ramificarenaturalmente

    Allevamento a vaso: dal troncopartono 3 o pi branche chevengono disposte a forma dicono rovesciato

  • 10

    La forma a piramide, quella in cui lastoneviene lasciato ramificare naturalmente, ha i mi-nori problemi di potatura e di governo. Eadatto per melo, pero e pesco.

    PotaturaPer potatura si intendono quelle pratiche attea determinare la forma delle piante e il loromodo di vegetare e di fruttificare per massi-mizzare la resa produttiva. Si effettua me-diante tagli ai rami in periodi ben definiti ecaratteristici di ogni specie. In giardino normal-mente si vogliono produrre buoni frutti conpiante piacevoli da guardare e questo rendepi facile la potatura.Potare vuol dire tagliare determinati rami, te-nere sotto controllo i succhioni, effettuare laspollonatura eliminando i germogli basali su-perflui e infine diradare i frutti. La potatura puavvenire durante il riposo vegetativo oppure

    quando la pianta in vegetazione (potatura verde).Nei primi 3-4 anni dimpianto si imposta la forma della pianta mentre in se-guito occorre mantenerla, regolandone lo sviluppo per ottenere unequili-brata fruttificazione senza incorrere nel fenomeno dellalternanza. Ognispecie necessita di una potatura appropriata ed necessario conoscerequali rami fruttificheranno; nella parte dedicata alle diverse piante sono ri-portate queste informazioni.Normalmente con la potatura si eliminano o si accorciano dei rametti inse-riti sulle branche e presenti in numero eccessivo; anche i succhioni e i pol-loni vanno soppressi.I rami pi grossi difficilmente vanno tagliati se non per motivi di forma dellapianta, di rinnovamento e di risanamento mentre le branche vanno accor-ciate periodicamente per mantenere la pianta nelle dimensioni volute o

    pollone

    succhioni

    Quando potareGennaio: meli, peri e kiwiFebbraio: meli, peri, kiwi, albicocchi, susini e vitiMarzo: peschi, viti e agrumiAprile: si interviene sulle piante dannegiate dallinvernoMaggio: si eseguono operazioni correttive sulle brancheGiugno: si effettua la potatura verdeLuglio/Settembre: potatura dopo raccolta per elimi-nare i rami esauriti e le zone dombraOttobre: non effettuare potatureNovembre/Dicembre: meli, peri, albicocchi e susini; meglio rimandare a inizio anno

    Succhioni e pol-loni, cio i ramidritti verso lalto,vanno eliminati

    I frutti vanno di-radati: occorretogliere quelli insovrappi dopounallegagioneabbondante edopo la cascola

    DIRADAMENTO

  • possibili nel giardino.Alcune settimane dopo la fioritura, se vi stata una abbondante allega-gione, occorre eliminare alcuni frutti scegliendoli fra quelli malformati e pipiccoli. Pi avanti si avr una cascola naturale e in seguito si dovr fare unulteriore diradamento che, ad esempio, nel melo consiste nel lasciare almassimo un frutto ogni 8-10 cm.

    InnestoLinnesto una pratica agronomica antichissimaper la moltiplicazione di piante, senza modifi-carne le caratteristiche. E noto, infatti, che se sipianta un seme, ad esempio di melo, la piantache ne deriva ha caratteristiche diverse daquelle della madre e spesso quelle migliori risul-tano meno evidenti. Con linnesto si stabilizzanole caratteristiche che ci interessano moltiplican-dole anche allinfinito. E lunico modo per supe-rare le barriere imposte dalle leggi della natura.Linnesto consiste nel saldare sullapparato radi-cale di una pianta, detta portainnesto, una por-zione di ramo, detta marza o nesto o gentile, oanche una gemma, detta scudetto, provenientedalla cultivar che ci interessa, purch dellastessa specie o di una specie affine.

    11

    Come potare

    Le grosse branche vanno potate tagliandole ad angolo retto con una sega, senza provo-care scosciamenti, in altre parole lacerazioni della corteccia nella parte inferiore. Si pro-cede eseguendo un taglio iniziale nella parte inferiore del ramo, a circa mezzo metro dalpunto dinserzione, quindi si esegue il taglio dalla parte superiore e infine si elimina ilmoncherino vicino al tronco.Le potature dei rami pi piccoli, quelli con le gemme, consente di concentrare la forzadella pianta nel rinnovo della chioma e nella produzione di frutti. Il taglio deve essere fattopoco sopra ad una gemma e inclinato in senso parallelo alla sua posizione.

    1 taglio nellaparte inferiore 3 taglio50 cm.

    2 taglio

    A sinistra, inne-sto di vite. Ri-sulta evidente lacopertura di pro-tezione con unmastice apposito

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

  • 12 Il portainnesto in grado di regolare lo sviluppo della parte aerea riducen-dola (portainnesti nanizzanti) o rafforzandola, di influire sulla precocitdella produzione e anche sulla longevit della cultivar. Sempre con lascelta del portainnesto si pu adattare una cultivar a un particolare tipo diterreno e alle diverse condizioni climatiche. Anche la resistenza ai parassitipu essere indotta dai portainnesti.Un portainnesto si dice franco quando nasce dal seme di una pianta colti-vata mentre definito "selvatico" se una piantina nata spontaneamente:le piante che ne derivano sono vigorose. Spesso i portainnesti provengonoda talea e sono stati selezionati per disporre di piante con caratteristichespecifiche.In commercio le piante da frutto vengono di regola vendute gi innestate.Se si vuole effettuare da soli linnesto per ringiovanire una pianta vecchia oper cambiare cultivar ci si dovr attenere alle semplici regole dello schemariportato sopra.

    Terreno e concimazioneLe piante necessitano di un suolo permeabile, fertile, senza umidit sta-gnante. Le radici occupano strati abbastanza superficiali: sia ortaggi chealberi da frutto non superano i 40-60 cm di profondit per cui questo lostrato di terreno cui siamo interessati.Il fattore di cui tener conto per la riuscita della coltivazione biologica la

    Innesto a gemma o a occhioSi preleva una gemma da un ramo vigoroso di una cultivar e la si inserisce nel portain-nesto su cui si fa una incisione a T, si sollevano i due lembi di corteccia, vi si inseriscelo scudetto contenente la gemma e si lega il tutto con rafia; consigliabile coprire conun mastice apposito.

    Innesto a marzaSi utilizzano 2-3 porzioni di rami di un anno, con 2-3 gemme. Si pu procedere in di-

    versi modi. Per realizzare quello aspacco si taglia verticalmente il ramoper alcuni centimetri (dopo averlo benlegato subito sotto) e vi si inserisconole marze tagliate appuntite verso ilbasso. Quello a corona invece prevededi fare delle incisioni verticali sulla cor-teccia del portainnesto e inserirvi lemarze tagliata a V. E fondamentale chemarza e portainnesto vengano perfetta-mente in contatto, quindi necessariauna legatura ben stretta ed consiglia-bile coprire con un mastice apposito.

    INNESTO A CORONAINNESTO A SPACCO

  • qualit del terreno anche se, pi o meno, tutti i terreni agricoli consentonobuoni risultati, comunque migliorabili con opportuni accorgimenti. Nel ter-reno vivono una quantit di microorganismi (funghi, batteri, protozoi, alghe,piccoli invertebrati ecc.) cos elevata che si pu dire che il loro numero inun grammo di terreno sia superiore a quello di tutti gli abitanti della terra.La coltivazione biologica tiene in gran conto questo ecosistema che allabase di ogni risultato agronomico.I suoli vengono classificati in funzione della tessitura, del pH, del contenutoin NPK (azoto, fosforo e potassio) e del contenuto di sostanza organica.In base alla tessitura, teoricamente sono tre le categorie di terreno: leggeri,a medio impasto e pesantima in natura il suolo costi-tuito da una miscela dei trecon percentuali molto varia-bili.Brevemente diremo che iterreni leggeri sono quellisabbiosi o ghiaiosi; quelli dimedio impasto sono ricchi dihumus, fertili e assorbonobene lacqua mentre i terrenipesanti sono quelli argillosi,formati da finissime parti-celle che si compattano fradi loro; in periodi di siccit sono molto duri; dopo una pioggia diventanocollosi e impiegano anche giorni ad asciugare.I terreni leggeri e pesanti possono essere migliorati con tecniche agrono-miche, incorporandovi annualmente il materiale organico di cui si dispone,oltre a terriccio da giardino e torba: per i primi consigliabile effettuarequesta operazione a fine inverno-inizio primavera mentre per quelli pe-santi, in autunno-inverno.Il pH il grado di acidit o alcalinit di un terreno. Le piante prediligono peruna crescita ottimale un certo pH anche se possono vivere con pH legger-

    13

    I terreni di medio impasto sonosoffici, difficilmente manten-gono una forma e trattengonobene lumidit

    I terreni leggeri sono granulosial tatto e non si riesce a com-pattarli e a dargli una forma.

    I terreni pesanti sono quelliche, quando sono umidi, per-mettono di ottenere una pallase schiacciati fra le mani

    Carenza diazoto. A sinistracarenza di po-tassio

    FotoL.Lazzarini

    FotoL.Lazzarini

  • 14

    mente differenti. Nel concimare terreni acidi utile, ad esempio, aggiungere fertilizzanti con-tenenti calcio che ne aumentano il pH.Per lo sviluppo delle piante fattore determi-nante il contenuto nel terreno di macroele-menti (NPK) e microelementi (Mn, Fe, Zn, Boecc.) in forma a loro disponibile. Alla loro ca-renza, dovuta anche al consumo che nefanno le piante, si sopperisce con concima-zioni distribuendo un concime. Questo puessere organico (letame, sangue di animali,foglie morte ecc.) e fornisce sicuramente N(azoto) ma non necessariamente P e K (fo-sforo e potassio). Tale inconveniente si su-pera con fertilizzanti organo-minerali, come adesempio quelli contenenti N organico addizio-nato con P e K ottenuti da sali naturali (es sol-fato potassico); questo tipo di concimi sonoammessi in agricoltura biologica. Un buon rap-porto tra NPK potrebbe essere NPK 6:5:13.Questultima una concimazione che serve

    ad aumentare nel terreno la dotazione di elementi nutritivi necessari allosviluppo e quindi soddisfare il fabbisogno nutrizionale delle piante: il rac-colto dipende sempre solo da quanto viene loro rilasciato dal terreno.Tre sono i tipi di concimazione: dimpianto, di fondo e di copertura. Vedia-moli brevemente.Concimazione dimpianto - Il fabbisogno delle piante viene soddisfattoallimpianto o alla semina della coltura. Si utilizza un fertilizzante naturale,secondo le indicazioni riportate nel testo.Concimazione di fondo - Si fa in autunno-inverno, in occasione della lavo-razione del terreno, mediante lapporto di sostanza organica e la costitu-zione di una scorta di elementi nutritivi poco mobili come fosforo e potassio.La concimazione di fondo prevede, nei terreni sfruttati intensivamente, la di-stribuzione di letame maturo (3-5 kg/m) o di terriccio concimato (5 litri/m) odi una torba bionda (5 litri/m). Nei terreni sabbiosi o argillosi si distribui-scono 10 litri/m di torba bionda o 3-5 kg/m di scarti vegetali compostati.Per tutti i tipi di terreno va aggiunto un apporto di concime.Concimazione di copertura - E necessaria durante la fase vegetativa eriproduttiva della pianta per far fronte a richieste superiori di nutrienti (ades. durante la fioritura).

    Zona daconcimare

    30cm

    30cm

    Zona daconcimare

    Le radici si tro-vano sotto lachioma e neifruttiferi in ge-nere arrivano acirca 60 cm diprofondit. Laconcimazione vafatta in questazona, senza inte-ressare i primi 30cm intorno altronco

  • PomodoroIl pomodoro una pianta erbacea, eretta o ricadente, alta anche pi di unmetro. Ha fiori gialli. I frutti hanno polpa carnosa con piccoli semi e pos-sono avere forme e dimensioni molto diverse: tondo, ovale, allungato, agrappolo e a ciliegino.Tutte le parti verdi sono tossiche, in quanto contengono solanina. Anche ifrutti verdi la contengono.Clima - Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale di20-24C. E una pianta molto sensibile al freddo.Semina - Nei climi caldi si semina direttamente a dimora inmarzo-maggio. Quando le piante raggiungono i 5-6 cm occorrediradare lasciando una sola piantina ogni 20-60 cm.La semina in semenzaio protetto si effettua in dicembre-febbraioo in marzo se allaperto, con 3-4 g di seme per m, a una profonditdi 2-5 mm.Trapianto Normalmente si utilizzano piantine acquistate che sitrapiantano, secondo le variet coltivate, a una distanza di 20-60 cmsulla fila e 1-1,5 m tra le file. E necessario sostenere le piante con un tu-tore o con dei fili. Loperazione analoga se si dispone di piantine prodottedirettamente.Cure colturali Si adatta a qualsiasitipo di terreno con pH leggermenteacido o moderatamente basico.Occorre concimare alla preparazionedel terreno, in pre-trapianto, con con-cimi biologici NPK; successivamente sifanno ancora interventi allallegagionedel 1 palco e alla fioritura del 4 palco.Il pomodoro necessita di abbondantibagnature.Asportare i germogli ascellari; buonapratica effettuare insieme anche la ci-matura, per impedire alla pianta un ec-cessivo sviluppo in altezza.Raccolta I pomidoro da salsa si rac-colgono quando sono completamenterossi mentre quelli da insalata quandosono ancora rosati. I S. Marzano destinati a fare la passata possono es-sere conservati in freezer fino al momento dellimpiego.Propriet E antiartritico, calmante e rinfrescante. Il pomodoro crudocontiene licopene per cui un ottimo rimedio naturale contro i radicali li-beri.

    15

    Potatura verde

    Quando si sono for-mati quattro grappolidi frutti occorre cimarele piante

    Si eliminano i getti late-rali, lunghi 2-3 cm, chesi trovano allascelladellattaccatura dellefoglie

    Solanumlycopersicum(= S. esculentum)Fam. Solanaceae

    ORTAGGI

  • 16

    A tavola Il pomodoro si mangia in insalata, alla griglia o ripieno. In cu-cina presente in ogni tipo di sugo.

    PeperoneIl peperone un arbusto perenne alto da 30 cm a un metro, coltivato comeannuale. Il frutto di colore verde allinizio, per passare poi attraverso levarie tonalit di giallo, arancio e rosso; la sua forma variabilissima.Clima Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale di 20-

    23C.Semina La semina si effettua a spaglio in semenzaio protetto(temperatura superiore a 20C) in febbraio-aprile, con 2-3 g diseme per m, a una profondit di 2-3 mm. Quando le piantinehanno emesso quattro foglie si trasferiscono in vasetti di torbadove si lasciano per un paio di mesi.

    Seminare direttamente a dimora non consigliabile.Trapianto Le piantine nate in semenzaio e trasferite

    nei vasetti vanno messe a dimora in aprile-maggio,quando le temperature notturne non scendonosotto i 15C. La distanza di 30-50 cm sulla filae 50-70 cm tra le file. Il colletto va lievemente in-terrato. Non conviene ritardare il trapianto, inquanto le piantine possono facilmente filare esi aggroviglia lapparato radicale.E consigliabile impiegare piantine acquistate gipronte per essere trapiantate.

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari,minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e luma-che.Oidio, peronospora, muffa grigia, rizoctonia,septoriosi, sclerotinia, Pythium.

    Tuta absoluta

    FotoM.Mochetti

    SEMINA PICCHETTATURA TRAPIANTO CIMATURA RACCOLTA

    Marzo 2 foglie vere Aprile - Maggio 4 grappoli di frutti Giugno - Ottobre

    Capsicum annuumFam. Solanaceae

  • 17

    SEMINA PICCHETTATURA TRAPIANTO A DIMORA RACCOLTA

    Gennaio - Aprile 4 foglie vere Aprile - Maggio Giugno - Ottobre

    Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto e permeabile,pH leggermente acido ed esposizione soleggiata. Sono piante sensibili aiterreni salini.Si concima alla preparazione delterreno, in pre-trapianto, con con-cimi biologici NPK; successiva-mente occorrono ancora treinterventi, il primo allinizio della fio-ritura, il secondo allingrossamentodei primi frutti e il terzo alliniziodella raccolta.I peperoni necessitano di bagna-ture non eccessive da eseguire conregolarit.La specie si avvantaggia della rin-calzatura, che favorisce lemissione di numerose radici avventizie, da effet-tuarsi quando la base della piantina tende a lignificare. Si effettua anche lascacchiatura dei getti ascellari e la cimatura a due foglie sopra i frutti in for-mazione.

    Raccolta Scalare quando i frutti hanno raggiunto la colorazione e la di-mensione desiderata.Propriet Ha elevato contenuto di vitamina B e C; il suo basso conte-nuto calorico lo rende adatto alle diete dimagranti. Le variet piccanti favo-riscono le attivit digestive e stimolano la secrezione gastrica ma sonosconsigliate a chi soffre di ulcera o di iperacidit gastrica e ai bambini.In tavola Si mangiano crudi, in insalata o in pinzimonio, grigliati, ripieni oin peperonata.

    PeperoncinoSi coltiva come il pepe-rone ma ha bisogno dimolta acqua, senzaper creare ristagni.Per aumentare il gustopiccante dei frutti,basta ridurre, anchedrasticamente, le innaf-fiature nei 2-3 giorniprecedenti la raccolta.

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari,minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e luma-che.Oidio, peronospora, muffa grigia, rizoctonia,septoriosi, sclerotinia, Pythium.

    Nottue fogliari

    FotoR.Angelini

  • 18

    PatataLa patata una pianta erbacea annuale con radici ramificate e uno steloche, nei primi stadi di sviluppo, ha un portamento eretto (altezza da 60 a150 cm) mentre, raggiunta la maturit, ne assume uno prostrato. La parte

    edule, la patata, un fusto sotterraneo.Clima Richiede climi miti e freschi; la temperatura otti-

    male di 15C.Piantagione Per la riproduzione delle patate non siusano i semi bens i tuberi, cio le patate stesse.E consigliabile usare tuberi non provenienti dal pro-prio orto, ma da altre zone, meglio se di montagna,perfettamente sani e forniti di gemme, i cosiddettiocchi, ben sviluppate; devono avere un diametro tra

    i 4 e gli 8 cm. La messa a dimora si effettua tra feb-braio e giugno nelle regioni settentrionali e in settem-

    bre-dicembre a sud. La distanza di semina di 30 cmsulla fila e 50-60 cm tra le file. E possibile impiegare anche

    patate pi grosse, tagliandole in 2-3 pezzi contenenti 2-3 occhiciascuno e lasciandole prime allaria per 3-4 giorni.

    Il terreno va lavorato a fondo tracciando dei solchi profondi 7-10 cm in cuidepositare e interrare i tuberi.Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto, profondo, fre-sco e con pH leggermente acido.Due settimane dopo la piantagione bisogna effettuare la prima rincalzaturaradunando la terra sulla fila e coprendo i germogli fino al colletto. La mede-sima operazione si ripete ogni 20 giorni fino a quando le piante si toccano.La patata ha elevata necessit di concime; occorre concimare allimpiantocon concimi biologici NPK; successivamente necessitano ancora due inter-venti, il primo allemergenza della chioma, tra le file e il secondo ai latidella rincalzatura, allinizio della suberificazione.Nella fase di germogliazione la patata ha modeste esigenze idriche e le ir-rigazioni vanno fatte nei momenti di carenza per mantenere la freschezzadel terreno. In seguito le irrigazioni devono restare costanti facendo atten-zione a non provocare ristagni.

    SolanumtuberosumFam. Solanaceae

    Coltivazione in-dustriale e ama-toriale di patate

    FotoL.Lazzarini

    FotoL.Lazzarini

  • Raccolta Si effettua tra met luglio e settembre, normalmente quando lapianta appassita.Prima di procedere alla raccolta bene tagliare e asportare lavegetazione aerea.Le patate vanno fatte asciugarequalche giorno e quindi pos-sono essere conservate moltimesi al buio, ad una tempera-tura di 6-10C.E bene ricordare che le partiverdi della patata contengono lasolanina, sostanza velenosa,per cui non devono essere man-giate.Propriet Il decotto di fogliefresche della pianta della patata(20 g di foglie/litro dacqua) conaggiunta di miele contrasta latosse secca mentre senza mieleaiuta nelle infiammazioni delle vie urinarie.

    In cucina Le patate sono un alimento che non manca mai sulla tavola etanti sono i modi di cucinarle: lesse, fritte, arrosto, sulla brace, schiacciatein purea o come sformati. E come non ricordare gli gnocchi!

    19

    1A RINCALZATURA 2A RINCALZATURA RACCOLTA

    Nord: Febbraio - GiugnoSud: Settembre - Dicembre Dopo 2 settimane Dopo un mese Luglio - Settembre

    50 cm

    30cm

    a Si tracciano deisolchi nel terreno e sidepongono i tuberi

    b Si effettua unaprima rincalzaturadopo 15 giorni

    c Dopo un mese sieffettua la secondarincalzature in mododa formare dei fossettitra le file

    a

    b

    c

    Fasi dellacoltivazionedella patata

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, dorifora, nottue fogliari,minatrici, Tuta absoluta, tripidi, acari e luma-che.Oidio, muffa grigia, rizoctonia, septoriosi,sclerotinia, Pythium.

    Dorifora

    FotoR.Angelini

    IMPIANTO

  • 20

    Melanzana una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco pi di un metro. Ha fiori

    violacei o anche bianchi e frutti grandi, allungati o rotondi, nor-malmente violacei. I frutti, contenendo solanina, sono tossici edi sapore sgradevole ma divengono commestibili e molto grade-voli dopo la cottura.Clima Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale di 21-29C e la crescita si arresta quando scende sotto i12C.

    Semina Nei climi caldi direttamente a dimora in marzo-aprilemettendo una decina di semi in buchette profonde 5 cm. La di-

    stanza di semina di 30-50 cm sulla fila e 70-100 tra le file.Quando le piante raggiungono i 4-5 cm occorre diradare lascian-

    done una sola per buchetta.La semina in semenzaio protetto si effettua in gennaio-marzo a spa-

    glio, con 2-4 g di seme per m, a una profondit di 0,5-1 cm. Quandole piantine hanno raggiunto i 6-7 cm e hanno emesso la quinta foglia si

    trapiantano in vivaio o in vasetti di torba dove si lasciano per un paio dimesi.Trapianto Le piantine nate in semenzaio vanno messe a dimora tra feb-braio e maggio, quando non vi pi il pericolo di gelate tardive. La di-stanza quella riportata per la semina. in ogni caso consigliabileimpiegare piantine acquistate gi pronte per essere trapiantate.

    Cure colturali Il terreno deve essere di medio impasto, profondo, bendrenato e con pH leggermente acido. Le melanzane necessitano rincalza-ture ogni 20-30 giorni. Quando le piante raggiungono i 25 cm occorre ci-marle e le variet alte necessitano di sostegni.Occorre concimare alla preparazione del terreno con concimi biologici

    SolanummelongenaFam. Solanacee

    Marzo - Aprile Altezza 4-5 cm Giugno - OttobrePiante alte 25 cm70 cm

    30cm

    SEMINA DIRADAMENTO CIMATURA RACCOLTA

    Malattie e parassiti

    Afidi, Tuta absoluta, mosca bianca, dorifora,minatrici fogliari, nottue, tripidi, acari e luma-che.

    Oidio, muffa grigia e peronospora.Afidi

    FotoR.Angelini

  • NPK; successivamente necessitano ancora di interventi alla ripresa vege-tativa, allallegagione dei primi frutti e allinizio della raccolta.Le melanzane richiedono bagnature costanti: tre volte la settimana primadellallegagione e successivamente una, facendo sempre attenzione a nonbagnare le foglie.Raccolta Si effettua scalarmente dalla primavera allautunno quando ifrutti non sono ancora completamente maturi e sono ancora compatti.Propriet E ipotensiva e diuretica.In cucina La melanzana deve essere consumata solamente cotta. Ha lapropriet di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui lolio, consen-tendo la preparazione di piatti fra i pi gustosi.

    ZucchinaLa zucchina (o zucchino o zucchetta) una pianta erbacea annuale, gra-cile, con un fusto strisciante o rampicante, ramificato, piuttosto lungo. I fiorigialli hanno sesso diverso sulla stessa pianta; sono commestibili e assaiapprezzati.Il frutto pi o meno cilindrico e viene utilizzato immaturo: la sua gros-sezza dipende unicamente dal momento della raccolta; il colore verde ela polpa di regola verdina.Clima Vuole un clima temperato caldo poco ventoso. Il terreno deve es-sere soleggiato e la temperatura ottimale di 20-28C.Semina In semenzaio si semina in marzo, utilizzando vasetti deldiametro di 10 cm, mettendo 2 semi per ciascuno. In aprile-mag-gio si semina direttamente a dimora in buchette profonde 5-7cm, distanti tra loro un metro sulla fila e tra le file; in ogni bu-chetta si mettono 4 semi.Occorre diradare lasciando 2 piante ogni metro. Anche lebranche vanno diradate, se il cespuglio troppo folto. La ci-matura dei tralci laterali pu essere effettua quando questi sonolunghi una sessantina di centimetri.

    Trapianto Il trapianto delle piantine, con 4-5 foglie, va effettuato, colpane di terra, in aprile.Cure colturali Il terreno deve essere di medio impasto, ricco di humus,con pH tendenzialmente acido.

    21

    Cucurbita pepoFam. Cucurbita-cee

    SEMINA DIRADAMENTO RACCOLTA

    Aprile - Maggio 5 - 6 foglie Luglio - Settembre

  • E abbastanza esigente in fatto di concima-zione: alla preparazione del terreno, in pre-semina, si distribuisce un concime biologicoNPK; occorrono poi altre due concimazioni,la prima allinizio della fruttificazione e la se-conda allinizio della raccolta.Per la coltivazione sono utili tutori alti unmetro e piantati accanto alla pianta cheandr legata su di essi con dei fili di rafia. una pratica consigliabile perch favorisce lacircolazione dellaria tra le foglie e le opera-zioni di raccolta.Bagnare normalmente allinizio del periodo

    vegetativo o subito dopo il trapianto mentre successivamente, fino allin-grossamento dei frutti, sufficiente tenere umido il terreno. E preferibilenon bagnare le foglie.Raccolta La produzione di zucchine di 3-5 kg/m. Le zucchine si rac-

    colgono tagliandole con un coltello affilato nellarco di 2-3 mesi quandohanno raggiunto la dimensione voluta (in genere 12-15 cm).In frigorifero possono essere conservate fino a un paio di settimane.Propriet Specie povera di sale, di vitamine e di enzimi facilmente di-geribile e rinfrescante: adattissima per le diete.In cucina Le zucchine si consumano crude, grigliate, fritte, cotte al fornoripiene. Sono un ingrediente della zuppa di verdura.

    CetrioloE una pianta annuale con fusto erbaceo che pu raggiungere i 4metri di lunghezza e ha portamento strisciante o rampicante. Ha fiori

    maschili e femminili sulla stessa pianta. I frutti sono allungati condelle tipiche protuberanze, di colore in genere verde scuro, ma ne esi-

    stono anche di chiari. La polpa dolce, fresca e croccante.Clima Temperato caldo e umido.Semina Si effettua in aprile-maggio direttamente a dimora. Le file de-vono essere distanti un metro luna dallaltra distanziando le piantine di50 cm sulla fila. E consigliabile mettere 3 semi per ogni buchetta dira-

    22

    Le zucchine si rac-colgono corretta-mente tagliandolecon un coltello affi-lato

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, minatrici fogliari, nottuefogliari, acari e lumache.

    Oidio, muffa grigia e peronospora.Afidi

    Cucumis sativusFam. Cucurbi-tacee

    FotoR.Angelini

  • 23

    dando e lasciando solo le pi robuste quando le piantine hanno 7-8 foglie.Non opportuno coltivare nuovamente i cetrioli sullo stesso terreno primadi 3-4 anni.Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto, profondo e conpH leggermente acido. Richiede una posizione in pieno sole.Occorre concimare pi volte con un concime biologico NPK, alla semina,dopo 2-3 settimane, allinizio della fruttificazione e a met raccolta.

    E indispensabile irrigare soprattutto nelle prime fasi del ciclo colturale, inseguito innaffiare con regolarit avendo cura di non lasciare asciugaretroppo il terreno.Lapice vegetativo va spuntato sopra la quarta foglia per sti-molare la produzione di getti laterali con fiori femminili.Quando la pianta ha raggiunto una certa dimensione pu es-sere fatta salire su dei tutori, siano essi bastoni o reti.Raccolta Dopo due mesi dalla piantagione si possono co-minciare a raccogliere i cetrioli che devono essere ben sodi.Si conservano sottaceto.Propriet E un frutto molto dissetante, rinfrescante, depu-rativo. Non ha colesterolo e solo 11 calorie ogni 100 g. Con-tiene la vitamina C. Alcune persone, e in particolare ibambini, hanno problemi a digerirlo.Ricetta Il cetriolo, raccolto immaturo, quando ancora di piccole dimen-sioni, detto cetriolino e pu essere messo sotto aceto e consumato, adesempio, come antipasto.

    Cetriolini

    SEMINA CIMATURA RACCOLTA

    Aprile - Maggio 7 - 8 foglie Eliminare piante deboli Giugno - Settembre

    TRAPIANTOO DIRADAMENTO

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, minatrici fogliari, nottuefogliari, acari e lumache.

    Oidio, muffa grigia e peronospora.

    FotoA.Pollini

    Nottue fogliari

  • 24

    Lattuga e lattughinoComposita annuale con un cespo costituito da foglie a spatola o tondeg-gianti inserite in un breve fusto. La lattuga la pi nota tra le insalate; neesistono un grande numero di variet, le pi comuni sono:

    a) a cappuccio. E la lattuga pi caratteristica, ha fogliegrandi e carnose;b) iceberg. Pianta compatta e foglie croccanti, di colorechiaro e sapore delicato;

    c) romana dalla caratteristica forma allungata e consapore deciso;d) lattughino, detto anche a cespo morbido, da ta-glio, con foglie ondulate di colore verde intenso orossiccio.

    Clima Temperato. Teme il freddo intenso e il caldosecco.

    Semina e trapianto Durante tutto lanno in semenzaio.

    Il trapianto si effettua un mese dopo la semina ponendo le piantine distanti25 cm sulle file e 40 cm tra le file. Le lattughe possono essere seminateanche direttamente a dimora tra febbraio e aprile e a settembre-ottobre.Occorrono 2 g di seme per m. Profondit di semina: 1-2 cm. Il lattughinoinvece si semina a spaglio a 0,3-0,5 cm di profondit impiegando circa 5 gdi seme per m.

    Lactuca sativaFam. Composite

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, nottue fogliari, minatricifogliari e lumache.

    Oidio, peronospora, ruggine, muffa grigia ealternaria.Nottue fogliari

    FotoA.Pollini

    FotoL.Lazzarini

    FotoL.Lazzarini

  • 25

    Cure colturali Necessita di terreno sciolto, ben drenato e soleggiato; pHneutro o tendente allacido. Si concima prima della semina o del trapiantocon un concime biologico NPK; dopo due settimane dal trapianto si ripete.Irrigare spesso anche quando le piante sono ben sviluppate.Raccolta Si effettua una raccolta scalare dei cespi man mano che sonoben formati, prima della comparsa dello stelo fiorale, tagliandoli alla basecon un coltello ben affilato; in media il raccolto di 1,5 kg di lattuga per m.Il lattughino invece consigliabile tagliarlo non troppo basso usando le for-bici; nel corso dellanno possibile effettuare 2-3 tagli in quanto le piantetagliate ricacciano; si raccolgono da 500 g a 2 kg di insalatina per m.Propriet Le foglie della lattuga hanno propriet diuretiche e stimolanolintestino pigro; contengono le vitamine A, C e quelle del gruppo B. Hannobasso valore calorico: 20 cal/100 g.A tavola Si mangiano in insalata: hanno un sapore fresco e delicato.

    Fagiolo e fagiolinoLe variet di fagiolo possono essere nane come il Borlotto e ilCannellino oppure rampicanti come il Vigevano e il Lima. Il frutto un baccello che contiene allinterno i fagioli (semi). Alcune va-riet hanno un baccello duro che si apre facilmente mentre altre,le cosiddette mangiatutto, come i piattoni e i fagiolini, hanno unbaccello commestibile,.Clima Temperato caldo. Non tollerano le gelate e le precipitazioni ec-cessive.Semina Direttamente a dimora a inizio primavera a sud e in maggio-ini-zio giugno a nord. Le variet nane richiedono file distanti 50 cm con pian-tine sulla fila ogni 6-7 cm, mentre per le variet rampicanti le file devonoessere distanti un metro luna dallaltra e la distanza tra le piantine 20 cm.Profondit di semina: 3-5 cm.Cure colturali Necessita di un terreno di medio impasto, profondo, bendrenato e con pH leggermente acido.Occorre concimare con un concime biologico NPK alla lavorazione del ter-reno e allo stadio di 3-4 foglie.E indispensabile irrigare soprattutto nelle prime fasi del ciclo colturale e al

    Phaseolus vulgarisFam. Leguminose

    SEMINA 1 DIRADAMENTO 2 DIRADAMENTO RACCOLTA

    Secondo le specieQuando le piantine pos-sono essere maneggiate 5 - 6 foglie Giugno - Novembre

    40 cm 10cm 25

    cm

  • 26

    Variet rampicantiSEMINA DIRADAMENTO IRRORAZIONE ACQUA RACCOLTA

    Marzo - Giugno Togliere piante deboli Giornalmente con siccit Maggio - Settembre

    1 m20

    cm

    Malattie e parassiti

    Afidi, nottue fogliari e lumache.

    Antracnosi, mal bianco, ruggine, peronosporae muffa grigia.

    Mal bianco

    FotoR.Angelini

    FotoL.Lazzarini

    momento della formazione dei baccelli.Le variet rampicanti, quando hanno raggiuntouna certa dimensione, vanno sorrette da tutori,siano essi bastoni o reti.Raccolta I fagioli da sgranare vanno raccolticon i baccelli quasi secchi se si vogliono conser-vare mentre, per cucinarli freschi o surgelarli, ibaccelli devono essere morbidi. I fagiolini e ipiattoni invece vanno raccolti giornalmente fre-schi e non molto ingrossati perch altrimenti di-ventano filamentosi.Propriet E riconosciuto avere attivit ipoten-siva, diuretica e antiinfiammatoria.In cucina Si usano lessi in minestre e mine-stroni.

  • 27

    FragolaLe fragole sono erbacee perenni alte 10-20 cm, munite di lunghi stoloniche danno origine a nuove piantine, hanno fiorellini bianchi a 5 petali. Ifrutti sono piccoli e profumatissimi: le fragoline di bosco!Le fragole coltivate derivano da due specie giunte dal-lAmerica: F. virginiana e F. chiloensis. Entrambe produ-cono i cosiddetti fragoloni che per hanno un sapore eun profumo non paragonabili a quelli della nostra specieselvatica.Clima Richiede climi temperati e ventilati; cresce beneanche in zone fresche e ad altezze di 700-1000 m. Resi-ste ai freddi invernali ma molto sensibile ai ritorni difreddo e alle gelate tardive.Propagazione La fragola una pianta che emette deglistoloni che danno origine a nuove piantine; possono es-sere recisi e trapiantati. Per favorire lattecchimento delle piantine appenatrapiantate consigliabile irrigare a pioggia.In commercio sono disponibili piantine gi pronte per il trapianto.Cure colturali Predilige il terreno del sottobosco per cui vive bene su unterreno soffice e fresco. Richiede un pH acido (5-6), anche se non indi-spensabile.Concimare alla preparazione del terreno, in pre-trapianto, con un concimebiologico NPK; successivamente si interviene a inizio fruttificazione e

    Fragaria vescaFam. Rosaceae

    FotoL.Lazzarini

    PICCOLI FRUTTI

  • 28

    quindi ogni 2 mesi sulle variet rifiorenti. Dal secondo anno si effettua unaprima concimazione a inizio vegeta-zione, una seconda a inizio fruttifi-cazione e una a fine estate.La fragola richiede moderate annaf-fiature ma continuative; moltosensibile ai ristagni dacqua.A fine inverno alle fragole si effettuala cosiddetta toelettatura inquanto vanno tolte le foglie e glistoloni secchi e si lasciano solo 2-3germogli per pianta.Raccolta A partire da aprile-mag-

    gio si raccol-gono settimanalmente le fragole mature. La raccoltasi pu protrarre fino a settembre nelle variet rifio-renti. Le fragole vanno staccate col picciolo.Propriet Sono ricche di vitamine A, gruppo B e C;contengono anche sali minerali di calcio, fosforo eferro mentre hanno pochi zuccheri per cui sono fra ipochi frutti adatti ai diabetici.I rizomi delle fragole hanno azione astringente, depu-rativa e diuretica.Ricetta Le foglie, raccolte prima della fioritura, siutilizzano per preparare una bevanda sostitutiva delthe dal delicato aroma e possono anche essere ag-giunte a minestre e frittate.

    IMPIANTO PACCIAMATURA RACCOLTA RIMOZIONI STOLONI

    Luglio - Agosto20 giorni primadella raccolta Aprile - Giugno Giugno - Settembre

    A destra: gli stolonipossono esserefissati al terreno oin un vasetto inter-rato per ottenerenuove piante

    Malattie e parassiti

    Afidi, mosca bianca, minatrici e nottue fogliari,tripidi, acari e lumache.

    Muffa grigia e oidio.

    Nottua fogliare

    FotoR.Angelini

    Pacciamatura confilm biodegradabile

  • 29

    Malus spp.Fam. Rosaceae

    MeloIl melo un albero vigoroso, che pu raggiungere i 10 m di altezza, conforma eretta, chioma globosa e apparato radicale piuttostosuperficiale. La corteccia del tronco liscia e le foglie, diforma ovale e appuntita, sono di color verde scuro con ilmargine seghettato; i fiori, ermafroditi, sono composti dacinque petali di colore bianco rosato e sono riuniti in co-rimbi. Fiorisce in aprile. Le gemme sono a legno e miste,portate dai rami fruttiferi.Frutti La mela un falso frutto detto pomo. Ha formatondeggiante, pi o meno allungata o appiattita. Le dimen-

    sioni variano secondo le variet e il colore pu essere giallo, verde, rossocupo, ecc. La polpa bianca o giallina. La maggior parte delle variet sonoautosterili per cui occorre piantare almeno due variet per ottenere unabuona fruttificazione. L'impollinazione entomofila.Produce su dardi, lamburde, brindilli e rami misti.

    POTATURA TRATTAMENTI RACCOLTA

    Dicembre-Marzo Marzo-Agosto Luglio-Ottobre

    FotoL.Lazzarini

    FRUTTIFERI

  • 30

    Come riconoscere le formazioni fruttifere?

    Abbiamo tre tipi di gemme, a legno (da cui derivano rami), a fiore (dove si formeranno ifiori e quindi i frutti) e miste; sono presenti su rami di diverso tipo, variabili da specie a

    specie. I pi comuni rami congemme a fiore sono i rami misti, idardi, le lamburde, i brindelli e imazzetti di maggio.I rami misti sono rami con gemmea legno e a fiore, sono presentisulla quasi totalit dei fruttiferi esono quelli pi produttivi.I brindelli sono rametti di 15-30 cmdi lunghezza che producono, sullepomacee, una gemma mista al-

    lapice e gemme a legno che danno origine a foglie sullasse; sulle drupacee produ-cono solo gemme a fiore.I dardi sono gemme a legno appuntite che danno origine a un ramo cortissimo, di 1-2cm, con una gemma a legno. Il secondo anno si allunga di un altro paio di cm e il terzoda origine a una gemma a fiore e prende il nome di lamburda. Sono caratteristici dellepomacee e possono produrre per una decina danni. Sempre sulle pomacee si trovanoingrossamenti allattacco delle gemme a fiore, le borse, molto corte e in grado di dareorigine a dardi e a brindelli. Raggruppamenti di borse e di lamburde sono detti zampedi gallo.I mazzetti di maggio sono invece propri delle drupacee, sono tozzi e corti, non supe-rano i 6 cm dilunghezza.Come i dardidiventanoproduttividopo 2-3anni. Vannoconservatiperch pos-sono pro-durre permolti anni,nel ciliegioanche 40.

    a legno a fiore a legno e a fiore

    TIPI DI GEMME

    LAMBURDA ZAMPA DI GALLO

    drupacee

    BRINDILLO

    LAMBURDA E DARDOSU BORSA

    drupaceepomacee

    pomacee

    RAMO MISTO

    BORSA

  • 31

    Piantagione Le piante (gli astoni innestati) vanno messe a dimora in au-tunno o in primavera, distanziate di 3-4 metri luna dallaltra; la miglioreesposizione in pieno sole.Clima - Il melo si pu coltivare ovunque, ma predilige i climi freschi e lezone montane tra i 600 e i 1000 metri; nel nostro paese si adatta in tutte leregioni.Terreno - Non ha particolari esigenze purch non sia troppo umido o argil-loso. Teme la siccit, i ristagni d'acqua, leccesso di calcare ed sensibilea temperature inferiori a -20C.Portainnesti Il portainnesto pi usato lM9. Induce scarsa vigoria e alta

    produttivit. L'innesto su francoconferisce grande sviluppo erende la pianta molto longeva.Entra per in produzione pi tardi.Cure colturali Durante i periodisiccitosi, soprattutto dopo la fiori-tura, il melo necessita di frequentima moderate irrigazioni che favori-scono lingrossamento dei frutti;tali irrigazioni vanno sospese unmese prima della raccolta. E sem-pre consigliabile impiegare un im-pianto di irrigazione a goccia.Al momento dellimpianto si me-scola il concime con la terra diriempimento della buca. Successi-vamente, a partire dal 3 annodimpianto, consigliabile conci-mare in post-fioritura e in autunnocon un concime biologico NPK.Quando si ha unelevata allega-

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Variet GalaAnnaglo. A sini-stra variet Je-ronime

    A sinistra, varietPrimiera, resi-stente alla tic-chiolatura

  • 32

    gione bisogna praticare un primo diradamento tre settimane dopo la fiori-tura, eliminando i frutti malformati; successivamente, in giugno, dopo lacascola, si interviene lasciando 1-2 frutti per lamburda.Potatura La potatura dei meli va fatta durante il riposo vegetativo dira-dando e sfoltendo i rami vigorosi nella parte apicale. La potatura verde sieffettua in giugno e in agosto sulle piante con eccessivo vigore, per elimi-nare i succhioni.Variet Sono migliaia le cultivar di melo attualmente presenti sul mer-

    cato. Maturano tra fine agosto e fine ottobre e molte di queste possonoessere conservate a lungo.

    Alcune variet sono resistenti alla ticchiolatura,un patogeno molto pericoloso che necessitadi continui trattamenti fungicidi. Queste va-riet, fra cui Gold Rush, Summerfree, Pri-miera e Crimson Crips, sono adatte allorto

    familiare e allottenimento di frutti biologici.Esistono variet di melo ornamentale che si pos-sono coltivare anche in vaso, sul terrazzo. La fiori-

    tura abbondante e i piccoli frutti maturano inottobre.Raccolta Le mele si raccolgono da agosto aottobre, secondo le variet.Le prime a maturare, in agosto, sono quelle delgruppo Gala. A settembre si raccolgono le Deli-cious rosse che maturano dopo 15-20 giorni; tra

    met settembre e inizio ottobre la volta delleGolden delicious e delle Stark delicious. Tra fine set-

    tembre e met ottobre si raccolgono le Renetta del Ca-nada e le Stayman si raccolgono a inizio ottobre ematurano a partire da novembre.Le Annurca si raccolgono a ottobre come pure le Im-

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Variet GoldPink. A destra:Piccole mele or-namentali. Sottovariet CrimsonCrisp, resistentealla ticchiolatura

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

  • 33

    peratore che maturano a novembre e si possono conservare fino ad aprile.Da ultimo, a fine ottobre, si raccolgonole Fuji e le Granny Smith; questul-tima matura dopo un mese e pu essere conservata fino allestate succes-siva.Conservazione Le mele vanno tenute al fresco. Alcune variet invernali,per essere conservate, devono essere raccolte prima della maturazione fi-siologica e messe in cantina. Le mele, oltre che per il consumo fresco,sono un ottimo ingrediente per le torte e sono anche adatte per ricavare unsucco di frutta.Propriet La mela contiene zuccheri semplici, vitamine, acidi organici etannini. Una mela sbucciata ha solo 53 Kcalorie/100 g. E consigliata nellediete perch contiene pectine che hanno un effetto saziante e nel con-tempo protettivo sulle mucose. La mela in grado di dare un prezioso ap-porto di carotenoidi (20 g/100 g). Contrariamente a quanto si crede labuccia contiene una quantit trascurabile di nutrienti che invece si trovanoabbondanti nella polpa.

    Prunus sp. =Persica sp.Fam. Rosaceae

    Malattie e parassiti

    Afidi, cocciniglie, carpocapsa, cidia, tentre-dini, larve minatrici, ragno rosso.

    Ticchiolatura, mal bianco.

    Ticchiolatura

    FotoR.Angelini

    Pesco e nettarinoIl pesco un albero da frutto di dimensioni medio-piccole, alto in genere 4-5 m, ma pu raggiungere anche gli 8 m. Ha corteccia bruno-cenerina, ramiradi, divaricati, dapprima verdi e poi rossastri e apparato radicale superfi-ciale.Le foglie sono lanceolate, strette, seghettate e con un corto pic-ciolo. I fiori, ermafroditi, sono rosa, con cinque petali, riuniti ingruppi di 3 o 4. La fioritura, che precede la comparsa delle fo-glie, inizia a fine marzo. La maggior parte dei fiori autofertile.Frutti La pesca un frutto carnoso, detto drupa, dalla formatendenzialmente tondeggiante, solcato longitudinalmente. Ri-cordiamo:- la comune pesca, con frutti dalla buccia rivestita da una fitta peluria. Lapolpa bianca o gialla;- la pesca noce o nettarina, che produce frutti glabri e lucenti con caratteri-stiche della polpa del tutto simili alle precedenti;

  • 34

    La cura delle piante durante il periodo vegetativo

    Ad aprile alla base dei rami fruttiferi si lasciano solo 1-2 germogli che serviranno lanno successivo egli altri vanno cimati a una foglia. A maggio si diradano i frutti e si tolgono i rametti dorsali in eccesso.A giugno vanno cimati i germogli apicali pi vigorosi 5 foglie sopra lultimo frutto. In estate, dopo laraccolta, tagliare il ramo che ha fruttificato al di sopra del germoglio allevato a primavera.

    - la percoca o pesca cotogna:ha polpa gialla e soda ed adatta alla cottura e alla con-servazione in scatola, sia inpezzi che come confettura.Le pesche maturano da fine maggio, le pi pre-coci nelle aree del sud, fino a settembre perquelle pi tardive. La maturazione scalare e pudurare un paio di settimane.Piantagione La messa a dimora si effettua inautunno con astoni di due anni di innesto che, seinnestati su franco o coltivati a vaso, vanno di-stanziati di 5-6 metri luno dallaltro. Allevato a pal-metta le distanze possono scendere anche a 3-4metri. Le piante di pesco, a causa delle tossineche lasciano, non possono essere piantate per al-meno 2 anni dove vi erano altri peschi.Clima E adatto a quelli miti e nel nostro paesetrova il suo habitat naturale. Sono piante cheamano estati abbastanza calde ed inverni piutto-sto freschi: per fiorire necessitano di un certo pe-riodo con temperature inferiori a 7C. In inverno ilpesco resiste anche a temperature di 15C. Ifreddi tardivi in prossimit della fioritura provo-cano gravi danni e il vento, prima della matura-zione, causa un distacco anticipato dei frutti.Terreno - Ama quelli sciolti e profondi e temequelli umidi e pesanti. Innestato su mandorlo resi-ste ai terreni calcarei.

    A sinistra, diverse variet dipesco Royal. Dallalto: RoyalEstate,Royal Jim,RoyalEstate e Royal Mayestic

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    ziFo

    toVi

    vaiF

    .lliZ

    anzi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    POTATURA

    Marzo

  • 35

    Portainnesti La riuscita di una coltivazione di pesco dipende dalla giustascelta del portainnesto rispetto al tipo di terreno. Attualmente il pi impie-gato un ibrido di pesco x mandorlo (GF677) che induce vigoria ma anchefrutti pi piccoli rispetto al Franco Slavo (P. silvestris), molto utilizzato inpassato. Sono disponibili anche piante su selezioni di franco Montclar in-dicate per terreni freschi. Altri portainnesti sono derivati da susino, masono poco usati.Cure colturali - Prima della raccolta, per un mese, un mese e mezzo, oc-corrono irrigazioni abbondanti ogni 10 giorni. E sempre consigliabile im-piegare un impianto di irrigazione a goccia. Ogni anno occorre concimarecon un concime biologico NPK in post- fioritura e in autunno. In primavera consigliabile effettuare anche una concimazione azotata. Al momentodellimpianto si mescola il concime con la terra di riempimento della buca.Per ottenere frutti belli e grossi utile praticare il diradamento che va ese-guito 4-6 settimane dopo la fioritura.Potatura La potatura dei peschi ha lo scopo di regolare la produzione emigliorare la qualit dei frutti. In linea di massima va fatta energicamentediradando e sfoltendo e, per mantenere in equilibrio vegetazione e produ-zione, deve essere man mano maggiore col passare degli anni fino a eli-minare anche il 50% dei rami misti quando la pianta adulta. Bisognasempre ricordare che il fiore e, quindi, il frutto si sviluppa soltanto su legnodellanno precedente.La potatura verde va effettuata in aprile lasciando solo 1-2 germogli allabase dei rami fioriferi; in maggio si effettua il diradamento dei germogli dor-

    sali; in giugnovengono cimatianche i germogliapicali, se vigo-rosi, e in estate,dopo la raccolta,si tolgono i ramiche hanno fruttifi-cato sopra i ger-mogli basali.Variet La faci-

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

    DIRADAMENTO RACCOLTA POTATURA ESTIVA

    Maggio Giugno-Agosto

    SCELTA DEI GERMOGLI

    Aprile-maggio Dopo la raccolta

    A sinistra: pesconoce alle portedi Milano

  • 36

    lit con cui si riescono ad ottenere nuove cultivar di pesco fa si che nesiano disponibili un gran numero e che sia difficile orientarsi in esse. Lecultivar di pesco vengono distinte in cultivar da consumo fresco, nettarinee percoche, in variet a polpa gialla o bianca e infine in base allepoca dimaturazione:- pesche precocissime: maturano in giugno; le prime a maturare sono laTasti Red a polpa gialla e la Amanda a polpa bianca. Hanno frutti dimedia grossezza, con buccia rossa e qualit organolettiche buone.- pesche di media maturazione: maturano in luglio; fra quelle a polpa giallavi sono Redhaven, la pi diffusa al mondo, e Flavorcrest. A polpabianca ricordiamo Maria Bianca, Francy e Maura. Consigliabili lenuove generazioni del gruppo Royal con frutti dolci, grossi e consistenti.- pesche tardive: maturano in settembre; fra quelle a polpa gialla Fair-time, Red Fall, Tardibelle e Red Star. A polpa bianca ricordiamoDouceur e la Gladys con frutti grandi.- nettarine: hanno un calendario simile a quello delle pesche normali esono quasi tutte a polpa gialla. Matura in giugno Big Bang, in luglio BigTop, in agosto Venus e Orion e in settembre le Fair. Fra le poche apolpa bianca ricordo Magique (luglio), Silver Star e Royal Queen

    Nettarine NBRoyal Queen ea destra LateFair

    Pesche di varietRoyal Pride

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

  • 37

    Malattie e parassitiAfidi, cocciniglie, cydia, anarsia, tignola,mosca della frutta, ragnetto rosso

    Bolla del pesco, oidio, monilia.

    Seccume delle foglie: malattia batterica causa dimacchie brune sulle foglie di cui pu causarne latotale caduta. Si pu curare concimando abbon-dantemente.Bolla

    FotoR.Angelini

    Nettarine BigTop NG e a sini-stra Big Bang

    (agosto).- percoche: un tempo impiagate quasi esclusivamente per uso industriale,ora alcune variet vengono apprezzate anche dal pubblico per il consumofresco (Carson, Androse eBaby Gold 9). Maturano, secondo le culti-var, tra inizio luglio e fine agosto.- platicarpa: sono le nuove pesche e nettarine schiacciate di origine orien-tale, caratterizzate da sapore e aroma eccellenti. Ricordiamo le Ufo eSweet Cap.Raccolta Le pesche si raccolgono da giugno a settembre, quando sonomature. Vanno prese con il palmo della mano e staccate delicatamente pernon danneggiarle.Conservazione Le pesche precoci e quelle a polpa bianca si conser-vano pochi giorni. Le altre possono essere conservate in frigorefero ancheper un mese, se raccolte ancora dure. Sono anche adatte ad essere essic-cate o per marmellate.Propriet La pesca contiene zucchero (in prevalenza saccarosio) e solo28 calorie/100 grammi; ricca di vitamina A, B1, B2, C e PP, di pectina edi carotenoidi; contiene sali minerali quali potassio, fosforo, magnesio,zolfo e ferro. E depurativa, ha unimportante azione diuretica, energe-tica, leggermente lassativa e sedativa. In cosmesi il succo fresco un ec-cellente tonico per la pelle.

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

  • 38

    ViteLa V. viniferacomprendedue sottospe-cie, la V. vini-fera silvestris(viti selvatiche)e la V. viniferasativa (viti colti-vate).La vite hafusto, dettoanche ceppo,esile e contortoa portamento rampicante per cui si adatta facilmente ai diversi tipi di colti-

    vazione. I rami sono detti tralci quando sono lignificati e pampiniquando sono erbacei. I tralci sono costituiti da nodi e internodi. Lefoglie della vite sono semplici e alterne. La vite possiede dei vi-ticci, detti anche cirri, organi erbacei che durante l'estate si avvol-gono ai sostegni per poi lignificare in autunno. Le infiorescenzehanno un numero di fiori molto variabile, anche 100.La vite viene allevata per produrre uve da tavola oppure da vino.Frutti - Il frutto della vite una bacca, lacino. Il grappolo, formatodagli acini, ha forma, dimensione e colore variabile a secondadella variet. Produce sui tralci, rami dellanno, nati da gemmemiste dellanno precedente.Piantagione Limpianto andrebbe fatto in autunno e comunqueentro marzo, mettendo a dimora le barbatelle innestate di 2 anni.Le piantine vanno protette da possibili gelate coprendole condella terra o della plastica. Premesso che la vite una specie in-

    capace di stare in piedi da sola, i diversi sistemi di allevamento hanno tuttilo scopo di sorreggerla, ottenere la maggiore esposizione alla luce, au-mentare larieggiamento ai grappoli e facilitare la potatura e la raccolta.Clima - La vite si adatta a moltissimi climi purch posta in pieno sole: laradiazione solare un fattore determinante per l'epoca di maturazione del-l'uva e il suo grado zuccherino. Per quanto riguarda le temperature sihanno danni con -15C in inverno e -5C in caso di brinate tardive, motivo

    Vitis viniferaFam. Ampelida-cee

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

    Un piccolo vi-gneto familiare.Per proteggerlodalla grandineoccorre coprire ifilari con reti

    Sistema di alle-vamento ad al-berello in unazona ventosa. Lepiante sono pro-tette da murettidi pietra

    ALLEVAMENTO ALLEVAMENTO RACCOLTA

    1 anno Giugno-luglio Agosto - ottobre

  • 39

    per cui le viti non possono essere coltivate oltre i 1000 m di altitudine.Terreno - La vite predilige quelli di medio impasto con pH tra 6,5 e 7,5mentre sarebbero da evitare quelli sabbiosi e argillosi. I terreni sassosisono molto indicati per le uve da tavola che ne traggono beneficio e dannograppoli con acini grossi e croccanti.Sistemi di allevamento e potatura La vite viene allevata in moltissimimodi fra cui lalberello, la spalliera, il cordone speronato e la pergola. Lal-berello un sistema di allevamento adatto alle zone calde; ha un troncoalto da 20 cm a un metro, da cui partono 2-4 branche con alcuni speronciniche vengono rinnovati tutti gli anni. Si piantano al centro di un quadrato di1,2-2 m di lato. I grappoli duva sono quasi a livello del terreno.Il sistema a spalliera, denominato anche sistema Guyot, di cui esistono di-verse varianti, una struttura sorretta da fili tesi tra pali; sui pali si fissa iltronco, un ceppo alto circa 80-100 cm, da cui si alleva un tralcio a frutto e

    uno sperone. Il primo si taglia a 6-12 gemme, si fissa sul filo e sar lunicotralcio uvifero che dalla primavera dar origine ai grappoli; il secondo sipota a 2 gemme che daranno origine al tralcio fruttifero e allo speronedellanno successivo. Le viti si piantano a una distanza di 1,3-1,8 m lunadallaltra.Il sistema Sylvoz adatto ai terreni fertili. Il ceppo si fa arrivare a 180 cm dialtezza e si piega per formare un cordone orizzontale permanente lungo 2-3 metri che si fissa al filo centrale dellimpalcatura. Su di esso sono pre-

    senti 6-8 tralci uviferi con 10-12 gemme; questi tralci vanno piegati verso ilbasso e legati al filo inferiore. Sulle curvature degli speroni si formano deigermogli che si legano al filo superiore e servono per lanno successivo.Le viti vanno piantate a 2-3 metri di distanza le une dalle altre. Nella pota-tura di produzione si elimina il ramo ad archetto che ha fruttificato e si al-leva un tralcio nato sulla curvatura.Il cordone speronato un sistema a cordone permanente e si presenta

    Sistemadi allevamentoSylvoz

    Sistemadi allevamentoa spallierao Guyot

  • 40

    Sistema di alle-vamento a cor-done speronato

    Sistema di alle-vamento a per-gola

    particolarmente semplice da mantenere. Il fusto si fa arrivare a 70 e 110cm di altezza e si piega per formare un cordone orizzontale permanentelungo 1,2-1,5 m che si fissa al filo inferiore dellimpalcatura. Su di essosono presenti speroni fruttiferi ogni 25-30 cm; il secondo e il terzo filo ser-

    vono per legare la vegetazione dellanno. Con la pota-tura di produzione si eliminano gli speroni e i relativitralci che hanno prodotto mentre il tralcio che si for-mato alla base dello sperone si pota a 2-3 gemme. Ladistanza sulla fila va da 1,5 a 2,5 m tra pianta e pianta.La pergola, di cui esistono varianti in ogni regione dIta-lia, formata da due strutture di sostegno, una verticalee una orizzontale o obliqua, posta a 1-2 m da terra; suquestultima si tendono i fili alla distanza di mezzometro luno dallaltro. Sui fili alti, lungo il filare, vengonolegati cordoni permanenti e la nuova vegetazione men-

    tre i capi fruttiferi, da sostituire ogni anno, vanno distesi sul tetto.Portainnesti La vite si moltiplica bene per talea ma, a causa della fillos-sera, dalla fine del XIX secolo viene innestata su piede americano. Fra iportainnesti si distinguono Kober 5BB, ottimo per terreni fertili, 420Aper zone asciuttedi collina, 140Ruggeri e 1103Paulsen per ter-reni siccitosi ecalcarei.Cure colturali -Il terreno va te-nuto libero da in-festanti conperiodiche lavo-razioni.La pianta di viterichiede irriga-zioni solo nelcaso di gravesiccit. Frequenti piogge possono favorire malattie fungine come la pero-nospora in primavera e la botrite nel periodo che precede la raccolta.La concimazione di fondamentale importanza nella coltura della vite; sieffettua alla ripresa vegetativa e in post raccolta impiegando un concimeorgano-minerale che, dopo lapplicazione, va interrato leggermente. Quindi

    A destra: uve datavola di varietItalia e Garga-nica

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

  • 41

    effettuare una leggera irrigazione. Al trapianto oltre al concime sopra men-zionato sempre consigliabile usare anche del letame. Utile il sovesciodi leguminose.Cimatura: operazione di eliminazione degli apici e serve a migliorare laf-flusso degli zuccheri verso i grappoli; si effettua a fine giugno per favorirela crescita di femminelle o entro agosto, allinvaiatura, asportando gli apici

    in modo pi soft, cercando di lasciare pi foglie possibile.Variet - Sono centinaia le variet di uve da vino coltivate in Italia. Fra lebianche ricordiamo Albana, Moscato, Pinot, Prosecco, Riesling, Tocai,Trebbiano e la Vernaccia; fra le rosse Barbera, Cabernet sauvignon, Dol-cetto, Lambrusco, Marzemino, Melot, Nebbiolo, Pinot e Sangiovese.Anche le uve da tavola sono moltissime, le principali sono lItalia che hagrappoli bellissimi, acini grossi, gustosi e croccanti e ottima conservabilit,la Regina, dalle origini antichissime, color giallo dorato, con acini grossi,dolce e ottima al gusto e la Red Globe, una variet che si presenta congrappoli grandi e acini grossi di colore rosato. Il sapore dolce. E' moltoresistente e si conserva facilmente. Meritano di essere ricordate anche ilPizzutello Bianco con acini medio-grandi, di colore giallo-verdastro ogiallo-dorato, dolce e molto gradevole e la Baresana o Imperatore,unottima cultivar di origine antichissima con acini molto grossi, di coloregiallo dorato chiaro e polpa piuttosto croccante e succosa.Non vanno dimenticate le uve apirene, cio senza semi, bianche e rosse.Raccolta Luva va raccolta quando gli acini sono maturi, tagliando ilgrappolo al peduncolo oppure con 10-20 cm di tralcio.Conservazione Luva deperisce facilmente dopo la raccolta e va conser-vata in frigorifero dove pu durare anche 7-8 settimane. Per anticipare o ri-tardare la raccolta delle uve da tavola si coprono i filari con un telo diplastica.

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Uve bianche davino: da sinistraChardonnay,Riesling e Pinotbianco

  • 42

    Propriet L'uva si impiega per il consumo fresco o per la produzione divino. Serve anche per ottenere succhi, distillati come le grappe e pu es-sere seccata.Il decotto di foglie viene usato come astringente.

    OlivoLolivo una pianta sempreverde a crescita molto lenta, pu raggiungeredimensioni molto rilevanti e pu avere una vita pi che millenaria graziealla sua capacit di rigenerare dalla ceppaia l'apparato epigeo e ipogeo

    danneggiato.Il fusto formato da un legno duro, pesante e moltoprofumato, con la corteccia di colore grigio, liscia neiprimi anni e poi nodosa e scura.Lapparato radicale superficiale, la chioma haforma conica ed irregolare. Le piccole foglie sonolanceolate, coriacee con la pagina inferiore grigio-ar-gentea e quella superiore di colore verde. I fiori sonopiccoli e abbondantissimi, biancastri, con 4 petali,riuniti in minuscoli grappoli di 10-15 fiori che formano

    Olea europaeaFam. Oleaceae

    Uve rosse davino: da sinistraPinot nero, Mer-lot e CabernetSauvignon

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    zi

    Foto

    Viva

    iF.ll

    iZan

    ziMalattie e parassiti

    Tignola dell'uva, tignoletta dell'uva, cicaline eacari.

    Oidio, peronospora, botrite.

    Oidio

    FotoR.Angelini

  • 43

    uninfiorescenza detta mignola.Lo sviluppo delle infiorescenze ha inizio inaprile ma la fioritura vera e propria si ha trafine maggio e linizio di giugno. L'impollina-zione anemofila.Frutti I frutti, le olive, sono drupe carnosedi forma ovoidale, con un seme, il nocciolo,duro e legnoso. Loliva l'unico frutto dalquale si estrae un olio, infatti la polpa necontiene il 25-30%.Alternanza In olivicoltura un fattore moltoimportante lalternanza di produzione,cio il fatto che un anno le piante produ-cono molto e il successivo molto poco. Lecause sono molteplici e legate fra loro; in-nanzitutto la predisposizione della cultivar,le condizioni climatiche, potature sbagliate,concimazione inadatta, attacchi parassitari,in particolare della mosca dell'olivo e, nonultimo, il ritardo nella raccolta dei frutti. Persuperare questo problema consigliabileintervenire con la potatura, anche straordi-naria, irrigare e concimare durante l'anno eanticipare la raccolta.Piantagione Si effettua in marzo, subito prima della ripresa vegetativa,dopo una lavorazione profonda del terreno; si mettono a dimora gli astoniinnestati o anche i polloni provvisti di radici. I primi frutti si possono avere

    gi dopo tre anni.Clima - Lolivo predilige il temperato-caldocon ridotte precipitazioni ma elevata illumi-nazione; mal sopporta leccessiva siccit, iristagni idrici nella zona interessata dalleradici e lunghi abbassamenti di tempera-tura in inverno.Terreno - Si adatta a ogni tipo di suolo,anche calcareo, ma preferisce quelli scioltio di medio impasto.Portainnesti Un tempo si utilizzavacome portainnesto lolivo selvatico mentre

    oggi si utilizzano cultivar rustiche e vigorose, gli olivastri, ottenuti da semidi piante coltivate o da talea.Cure colturali - Per lolivo lirrigazione non indispensabile ma consi-gliabile soprattutto nei primi anni d'impianto e nel periodo estivo; carenzedi acqua possono ridurre le produzioni.La concimazione si effettua alla ripresa vegetativa impiegando un concimeorgano-minerale. Al trapianto il medesimo prodotto si utilizza nella buca.

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

    Una pianta diolivo molto de-corativa in ognigiardino

    A sinistra, elimi-nazione dei ramiresidui

  • 44

    E sempre consigliabile usare anche del letame.Potatura - La potatura si deve effettuare a fine inverno, prima che lapianta entri in vegetazione. L'olivo produce sui rametti a frutto di un anno,lunghi da 25 a 50 cm, che vanno scelti e conservati; va eliminato invece ilmaggior numero di rametti a legno, quelli a direzione verticale e quelli sec-chi o danneggiati.Variet Normalmente le cultivar sono classificate, in relazione alla desti-nazione del frutto, in variet da mensa e variet da olio, tenendo comun-que presente che tutte le cultivar possono essere utilizzate per entrambigli impieghi. Fra le variet da mensa ricordiamo lAscolana tenera, colti-vata in tutta Italia, pianta vigorosa dalla drupa grossa e polposa, la Dolcedi Cerignola, presente in Puglia, mediamente vigorosa e con frutti grossi ela Nocellara etnea, siciliana, vigorosa, con frutto grosso e maturazionetardiva; annoveriamo, fra le variet da olio, la Frantoio, diffusa in Toscanacon frutto grosso, polposo e ricco di olio, la Leccino, presente nellItaliacentrale, con frutti grossi e carnosi, da cui si ricava un olio di buona qualite la Coratina, diffusa in Puglia, con frutto grosso e produzione elevatama alterna.Raccolta Le olive non hanno un periodo di raccolta ben preciso sia perle differenze tra cultivar e cultivar, sia perch molte variet sono a matura-zione scalare; in genere si effettua a ottobre per il consumo fresco e tra lamet di ottobre e gennaio per produrre olio. Le olive da olio si raccolgonoquando i frutti sono maturi mentre quelle da tavola a cavallo dell'invaiatura,in funzione delle lavorazioni che verranno effettuate in seguito, per poteressere consumate.Le olive dovrebbero essere raccolte precocemente, ma mature, perchhanno sapore pi gradevole, acidit pi bassa e resa in olio migliore.

    Malattie e parassiti

    Mosca dellolivo, tignola e cocciniglie.

    Occhio di pavone.Occhio di pavone

    Primavera-Estate Fine Maggio-Luglio Dopo la raccolta

    SPOLLONATURA DIRADAMENTO POTATURA

  • 45

    Conservazione Le olive da mensa, per poter essere consumate, neces-sitano di alcuni trattamenti, la deamarizzazione e il lavaggio. Lolio, per es-sere conservato correttamente, deve essere preservato dalla luce, dalcalore e dall'ossigeno dell'aria.Propriet Le olive delle variet coltivate contengono un 18-24% di olioche viene estratto con la molitura. Lolio doliva, povero di grassi saturi, uno dei prodotti pi antichi e importanti della nostra coltura ed fondamen-tale nella dieta mediterranea. Ha propriet febbrifughe, astringenti e antin-fiammatorie. Si impiega anche per conservare diversi cibi come adesempio il tonno.

    Agrumi (arancio, limone, mandarino)Gli agrumi sono piante appartenenti a diversi generi, di cui i principali sonoCitrus, Fortunella e Poncirus. Ci soffermeremo solo sul primo, il Citrus, cuiappartengono, fra laltro, arancio (C. sinensis), limone (C. limon), manda-rino (C. reticulata), mandarancio (C. clementina), mandarino tangerine (C.tangerina) e pompelmo (C. paradisi). Sono piante sempreverdi. Limone earancio possono raggiungere anche i 9 m di altezza; molto pi piccoli imandarini. Le foglie sono lanceolate o ellittiche, intere, coriacee, articolatesul picciolo e persistono sulla pianta oltre 2anni. Il loro colore varia dal verde scurodelle pi vecchie al verde giallastro perquelle giovani.Le piante da seme e quelle selvatiche hannogrosse spine accanto alle foglie, mentrequelle coltivate di solito le perdono. I fiori,detti zagare, sono ermafroditi, hanno per lopi 5 petali, grandezza variabile da 1 a 5 cmdi diametro e colore bianco. In alcune speciei boccioli sono variamente colorati. La fiori-tura si ha da febbraio-marzo allestate, men-tre la maturazione dei frutti va dallautunnoalla primavera dellanno successivo. C unacerta attitudine alla rifiorenza.Il frutto normalmente una bacca di forma rotonda oppure ovata, dettaesperidio, caratterizzato da una buccia spessa con la parte esterna vivace-mente colorata. La polpa formata da cellule ingrossate a botticella,piene di un succo acquoso pi o meno acidulo e colorato, racchiuse, coisemi, negli spicchi dellendocarpo. Questi variano da 5 a 12.Piantagione E consigliabile mettere a dimora in autunno piantine di 2-3anni di innesto con il loro pane di terra. Le piante coltivate in vaso pos-sono essere trapiantate anche in primavera, se si ha poi la possibilit di ir-rigare. Lo spazio richiesto da ogni pianta di circa 15-25 m.Clima - Deve essere mite con temperature comprese tra i 13 e i 30C. Non

    Citrus sp.Fam. Rutaceae

    Pianta di cle-mentino spinoso.I frutti sono dettianche manda-ranci

    Foto

    L.La

    zzar

    ini

  • 46

    sopportano temperature che scendano sotto i 2-3 gradise non per brevissimi periodi. Anche venti forti e persi-stenti provocano danni, soprattutto nelle zone costiere,come il disseccamento delle foglie e dei gi