ORIZZONTI - Ristretti · network per fare prodotti migliori degli altri e vendere di più perché...
Transcript of ORIZZONTI - Ristretti · network per fare prodotti migliori degli altri e vendere di più perché...
ORIZZONTI 1
Anno 2008-09 n.3
in questo numero:
Quale futuro? pag. 2 ensando al futuro pag. 3-10
Il Futurismo pag. 11 S-prigionando la creatività: i disegni pag. 12-13 S-prigionando la creatività: le poesie pag. 14 Non solo musica pag. 15
pag. 16 Ri-strettamente utile pag. 17-18 SOS stranieri Sani-dentro
pag. 19-21 pag. 22
Direttore responsabile:
Direzione C. C. Agrigento
Redazione I professori del CTP:
Ginetta Gambino,
Giovanna Alaimo,
Concetta Bellia.
I detenuti: G. B.
G. C.
M.C.
M.C.
M. J.
M.P.
G. P.
F. S.
A. N.
V. Z
ORIZZONTI 2
Chi riesce a vivere senza pensare mai al futuro?
Il futuro è ciò che ci aspetta singolarmente, ma anche ciò che avverrà alle persone che amiamo, allo Stato e alla comunità a cui apparteniamo, alla Terra e ai gruppi umani che la popolano. Il futuro di ciò che
Il futuro è ciò che non è ancora accaduto e noi, tutti noi, abbiamo un presente con cui dobbiamo fare i conti. Ed è
semi capaci di generare dall
Senza proiezione nel futuro, la vita ci sembra vuota di significato, ripetizione inutile, un sopravvivere che esclude la speranza dal proprio orizzonte.
Il nutrimento, la sostanza del futuro è proprio la speranza. Solo se essa si traduce in un impegno concreto perché i nostri sogni si realizzino, la speranza può essere produttiva di fatti e non di delusioni. E dobbiamo essere capaci di sognare le cose che valgono veramente per noi stessi e per gli altri, senza perdere il contatto con la concretezza della realtà. Costruire se stessi, giorno dopo giorno, per essere migliori di come siamo oggi, chiedersi cosa possiamo fare per il bene degli altri, forse, può essere un buon investimento per il futuro perché tutti noi, singolarmente, siamo i costruttori di quel che sarà.
Diventare consapevoli che, anche se solo in parte,piccola o grande che sia, il futuro, nostro e di altri, dipende da noi, ci rende persone più responsabili in questo presente pur difficile e limitato da sbarre. Di qualsiasi natura siano queste sbarre.
Quale futuro ci aspetta, dunque? Quello che saprà darci la politica locale, nazionale e internazionale; quello che ci saprà dare la tecnologia e la scienza, la fantasia e la ricerca, la creatività e lo studio, il lavoro e le scelte economiche. Ognuno di noi deve però convincersi di avere una parte nella determinazione di quel che sarà, attraverso le scelte fatte nel proprio oggi.
Non ripiegarsi su se stessi e saper trarre da tutte le esperienze, anche le più negative, qualcosa che possa servire a generare un futuro con più giustizia e più benessere per tutti, può essere la grande sfida di
processo costruttivo del futuro quando si è privati della libertà, è estremamente difficile, ma non impossibile se si pensa ai figli, se si
né la fantasia.
E allora, visto che ognuno di noi dà la propria pennellata al grande affresscegliere il colore che lo renda più luminoso.
Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita. (Muriel Barbery) La mutilazione per cui la vita perdette quello che non ebbe mai, il futuro, rende la vita più semplice, ma anche tanto priva di senso. (Italo Svevo) Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. (Eleanor Roosevelt)
ORIZZONTI 3
Le nuove tecnologie. Negli ultimi anni mi sono occupato di Nuove Tecnologie Comunicative e Media Education, ho preso una Laurea in Scienze della Formazione Multimediale e ho scritto e progettato formazione guardando al futuro e ai nuovi mezzi informatici. Ho creato due blog dedicati ai problemi che vivono i detenuti italiani e gli operatori del settore. Ho pubblicato dei lavori didattici multimediali e ho raccontato insieme al prof. Nunzio Lauretta, docente di storia contemporanea della Facoltà di Scienze della Formazione
anglo- un DVD che la provincia di Siracusa ha voluto distribuire nelle scuole per avvicinare i giovani alla storia della nostra terra attraverso mezzi nuovi e più coinvolgenti dei libri di testo, strumenti che i pedagogisti ritengono straordinari per
nto. A questo tipo di lavoro punterò per il mio futuro professionale. Difficile uscire dal carcere e trovare lavoro, conosco bene il problema, ma so anche che piangersi addosso non ha nessun senso.
Le nuove tecnologie stanno cambiando il presente e ci condurranno verso una società diversa, una vita più tecnologica, più semplice e complessa nello stesso tempo. Sempre di più ci offriranno nuove opportunità di lavoro, rapporti personali con tutto il mondo, ci faranno conoscere nuova gente, scambiare opinioni e idee politiche, scambiare prodotti commerciali ed economico-finanziari.
Tutto ciò ci è permesso grazie ad internet, accade con Facebook e con Myspace che sono dei social network, attraverso i quali si può creare una pagina personale (Home Page) dove caricare video, foto, e dati personali. I social network (Facebook e Myspace) consentono un nuovo modo di comunicare che sta riscuotendo un successo straordinario, tanto da rubare spazio ai Blog (piccoli siti internet paragonabili a dei diari su cui raccontare le proprie giornate, passioni, interessi, da condividere con altri blogger, cioè con coloro che gestiscono dei blog). Facebook ha contagiato il popolo italiano di internet con 2 milioni di iscritti, nel mondo ne conta 175 milioni.
In carcere pochi sanno cosa sono i social network e come funzionano, spero di riuscire a spiegarlo e lanciare un messaggio di speranza per il futuro anche professionale di chi come me è attualmente trattenuto dietro le sbarre. Purtroppo i detenuti che ancora non lo conoscono potranno scoprire internet solo fuori dal carcere, ma spero che si possano informare e soprattutto
attraverso corsi di formazione professionale di buona
qualità. Chi impara bene ad usare questi strumenti potrà giovarsene fuori per molti scopi. Internet può essere usato per giocare, lavorare, studiare, comunicare con amici, datori di lavoro, collaboratori, aziende, colleghi, politici di tutto il mondo.
Obama il nuovo Presidente degli Stati Uniti, usa internet per comunicare con gli americani, il suo staff ha creato spazi su Facebook, fondamentali per la campagna elettorale. La
Mariastella Germini comunica con gli studenti e gli insegnanti attraverso Facebook e YouTube (grande contenitore online di video).
Ma qualcuno deve pure inserirle queste informazioni e mentre prima servivano dattilografi e prima ancora amanuensi, adesso le nuove tecnologie hanno creato nuove professioni: informatici, programmatori spin doctor, grafici
web, creatori di siti, formatori multimediali, esperti di marketing multimediale, e tante altre figure.
Migliaia di programmatori stanno diventando milionari inventando software (programmi) per il nuovo telefonino
cambiare gli
tastiera, qualche mese fa è stato un agrigentino, si chiama Giuseppe Taibi è laureato in ingegneria. I negozi online a cui tutti i possessori di un iPhone, circa 17 milioni, o di un iPod touch possono collegarsi con un clic per comperare miniprogrammi che aggiungono funzioni al cellulare o al lettore musicale, hanno venduto il software di Taibi facendogli guadagnare tantissimi dollari. È bastata la conoscenza
ginali per cambiare il futuro di questo
giovane siciliano che anziché aspettare di partecipare al concorso pubblico, ha voluto inventarsi imprenditore di se stesso.
Uno dei mezzi più semplici e ormai usati dal 100% dagli internauti è la casella di posta elettronica per ricevere o
futuro
ORIZZONTI 4
pensando al futuro
spedire email. Per creare un indirizzo mail è semplicissimo, basta registrarsi in uno dei tanti provider o siti internet che offrono questo servizio, ed ottenere gratuitamente il proprio indirizzo email (esempio: [email protected]) e poter inviare file di ogni genere e scrivere a chiunque in tutto il mondo senza spendere neanche il costo del francobollo e con la garanzia che tutto avverrà in pochissimi secondi. Pensate che dal 2011 gli aerei comunicheranno via
ropea ha approvato nuove regole che prevedono la sostituzione del sistema di comunicazione vocale attualmente in uso tra veicoli e centri di controllo del traffico aereo con la trasmissione terra-aria di messaggi scritti. Tutto ciò per decongestionare il traffico radio, risparmiando milioni di euro. Tutte queste novità richiedono comunque nuove competenze e creano nuovi tipi di lavoro.
Facebook nasce come mezzo per mantenere un legame tra
diverse. Poi si è evoluto ed è diventato quello che è oggi, un
vita reale.
È vero che dentro questi straordinari contenitori ci sono anche tante sciocchezze, forse è per
virtuale tra studenti, ma questo non sminuisce la loro
frequentato da 175 milioni di persone appartenenti a razze, colori, lingue, culture, religioni e formazioni diverse.
I frequentatori maggiori sono trentenni e quarantenni. In futuro si potrà sfruttare il social network per fare prodotti migliori degli altri e vendere di più perché è già diventato un grande strumento di marketing, sia in termini di conoscenza dei gusti delle persone, sia per diffondere il proprio messaggio o il proprio prodotto.
Io sono certo che influenzerà sempre di più sia i consumatori che gli elettori. Insomma mi pare che il futuro sia davvero diverso dal passato e molto ricco di opportunità per chi saprà fare i conti con il mondo digitale che ormai fa parte della nostra vita.
Dobbiamo solo impegnarci per utilizzare al meglio questi straordinari mezzi offerti dalle moderne tecnologie per migliorare il nostro quotidiano, ma soprattutto il nostro futuro di cittadini, elettori, studenti, lavoratori, professionisti, politici, casalinghe, genitori, coppie... Prepariamoci ad un futuro diverso, interessiamoci a tutto ciò che ci appassiona di più con uno sguardo alla rete che può sicuramente aiutarci tantissimo. Il computer, il web,
igitale possono rappresentare uno strumento rieducativo e possono essere utili al reinserimento sociale perché offrono nuove opportunità per un futuro diverso.
A. N.
La fede. L Eterno è la mia forza e il mio scudo, il mio cuore ha confidato in Lui e sono stato soccorso, perciò il mio cuore esulta in Lui e Lo celebrerò e Lo loderò tutti i giorni della
mia vita.
portato a riflettere e a rivedere tutto il mio passato pieno di errori. Alla fine di queste mie riflessioni sono arrivato alla conclusione di volere costruire il mio futuro su basi diverse dal passato. Mentre in passato costruivo il mio domani su cose che non avevano alcun valore, ora desidero costruirlo su basi solide e principi spirituali che hanno un valore inestimabile. Vorrei farmi una famiglia, godere della pace di Dio nel mio cuore, e apprezzare le cose semplici della vita, come stare sotto un tetto e
godere della serenità famigliare e dei momenti dolci in compagnia dei miei figli. In futuro
trasmetterne la Parola. Voglio dimorare nella casa del Signore tutti i giorni della vita che mi verrà concessa.
Spero che il Signore mi sia compagno in questo
viaggio di speranza G. S.
Una finestra aperta al mondo, qualcuno parla di diario della contemporaneità, ma al contrario dei tradizionali diari segreti, la rete, il web, internet, i blog, i portali, sono accessibili a tutti. Chiunque può visitarli, leggerne i contenuti ed
proprie opinioni su quelli che sono i temi trattati.
La quintessenza della condivisione: si mette in rete se stessi e si chiede agli altri cosa ne pensano.
Questo è il futuro
Prima di ogni cosa bisogna tenere conto di tre aspetti: primo, non nutrire nessun genere di preoccupazioni; secondo, avere coscienza pura; terzo, essere completamente distaccati così che il tuo senso non inclini verso la seduzione di questo mondo. Medita in completa solitudine, chiudi la porta, raccogli il tuo spirito, elimina i pensieri terreni preservato giorno e notte in questo esercizio, ne ricaverai una gioia senza fine.
SIMEONE IL TEOLOGO
ORIZZONTI 5
Imprenditoria. Guardo al mio futuro pensando al passato e a quello che ho costruito, con tanta fatica, insieme alla mia famiglia. Per me è proprio dal passato che inizia il futuro.
Prima della disavventura che mi ha portato in carcere, ero un piccolo imprenditore nel settore della panificazione. Mio padre, pur avendo solo la 5a elementare, con grande impegno e abilità, è riuscito a creare un panificio che nel tempo è diventato uno dei più rinomati della zona in cui abito. In questi ultimi anni siamo stati io e mio fratello ad avere la responsabilità di portare avanti quella che è diventata una vera e propria azienda con dieci lavoranti.
Da quando sono in carcere, pur non potendo collaborare attivamente, non smetto di pensare in positivo e mi sforzo di trovare idee nuove per far crescere la mia azienda, quando tornerò ad essere libero. Penso a
valorizzando i contenuti legati alla tradizione artigianale su cui si fonda il nostro lavoro e a come diffondere
nostri prodotti da forno. Penso a raggiungere mercati più ampi di quello locale attraverso la realizzazione di un sito web che faccia conoscere a un pubblico vasto quello che siamo capaci di produrre. Questo significherebbe avviare un
potrebbe far crescere la produzione, e quindi i posti di lavoro, portando nel Mondo qualcosa che appartiene alla migliore tradizione alimentare della mia Terra. Già in
schemi aprendo un locale che offriva ai clienti la ristorazione e insieme il piacere di assistere a spettacoli di vario tipo. Io non ho paura di rischiare cercando formule nuove. So che questo comporta dei rischi, ma è sicuramente più stimolante.
Anche se ho sbagliato qualcosa nel mio percorso di vita, sono uno che si rialza cercando di non ripetere gli stessi errori. Niente potrà fermare il mio entusiasmo di giovane imprenditore del Sud, convinto che le grandi potenzialità di tutto il Mezzogiorno si tradurranno in sviluppo e ricchezza solo se riusciremo a modernizzare i nostri sistemi di
cultura d cultura generale. La conoscenza è diventata il motore della produzione, ed è tale da richiedere a un numero sempre più elevato di persone: 1) la capacità di essere creativi; 2) la capacità di trasformare un'idea creativa in innovazione; 3) la capacità di mettere queste innovazioni sul mercato.
Saper realizzare bene un prodotto non basta più per dare un futuro alle aziende: bisogna avere anche tutti gli strumenti per vendere quel prodotto a quanti più clienti è possibile.
M. C.
Tossicodipendenza. Ciao a tutti.
Io mi chiamo Giuseppe, io sono un tossicodipendente.
droghe di tutti i tipi e in tutti i modi. Sono stato sempre un drogato. Facevo abuso di cocaina. Per di più la fumavo. Tagliavo quella che davo ai clienti, ma quella che usavo io no. A volte, quando non fumavo, ero nervoso, violento, non ragionavo più, mi venivano le astinenze, un freddo in piena estate, non ero cosciente di quello che facevo, ero preso nella morsa della tossicodipendenza, non ne potevo fare
Io non chiedo la comprensione, o la clemenza, non voglio uno sconto di
penna, ma solo quello che mi spetta. Ho sbagliato ed è giusto che ora paghi, anche perché ero consapevole di
È da quando avevo 15 anni che accumulo precedenti penali, denunce. Sono stato arrestato tre volte dal 2001 al 2008, sempre per spaccio, quindi quello che chiedo ora è un aiuto per potere uscire dalla droga. Il carcere non mi fa paura, non perché mi vanti o sia coraggioso, ma perché mi spaventa di più il pensiero che tornando libero potrei diventare di nuovo schiavo della droga. Ho paura di ritornare a fare quello che ho fatto sempre da piccolo: drogarmi e spacciare Io ho bisogno di essere curato psicologicamente a liberarmi dalla droga, dalla lussuria e dai soldi facili. Non mi servono i farmaci o le terapie, ma una Comunità di recupero. Voglio cambiare vita per sempre e dare persone che in questo momento soffrono per me . Voglio dare una svolta alla mia vita, perché ho 30 anni e non voglio passare la vita in carcere, non voglio avere una vita da drogato. Voglio, invece, crearmi una famiglia, voglio ritrovare la serenità e voglio godermi la libertà: riuscirò ad avere il futuro che tanto desidero?
G. M.
Nell'attuale organizzazione socio-economica, la conoscenza è diventata il motore della produzione e richiede a un numero di individui di gran lunga superiore rispetto al passato: la capacità di essere creativi la capacità di trasformare
un'idea creativa in innovazione la capacità di mettere queste
innovazioni sul mercato
futuro
Due carcerati guardavano fuori dalle sbarre della prigione, uno vide solo il fango della strada e si rattristò,
l'altro guardò le stelle e si rallegrò.
ANDREA GASPARINO
ORIZZONTI 6
pensando al futuro
pensando al futuro
pensando al futuro
Per superare la crisi economica occorre la consapevolezza che tutti devono impegnarsi di più, rinunciando a pensare che debba
fare i sacrifici
Solo così si può sperare che il futuro sia meglio del presente.
Crisi economica. Una galleria lunga e buia della quale non si vede la fine. C i
lobbie potentissime, la difesa strenua dei propri vantaggi e privilegi da parte di alcune categorie, la divisione da parte di altre, la poca sensibilità delle forze politiche. I capitoli di questo
costose, inflazione di nuovo al galoppo, debito pubblico in crescita, debolezza del dollaro e apprezzamento della moneta europea che rende il Made in Italy poco appetibile sui mercati che storicamente lo vedevano protagonista, pressione fiscale a livello record, poche possibilità di lavoro per i giovani, stipendi e pensioni non dinamici, rata dei mutui a tasso variabile insostenibile per moltissimi, sicurezza per i cittadini a livello di guardia e tale da far
estesa.
difficile da ricercare e applicare.
è partito dal mondo della politica chiuso in se stesso; chi chiama in causa
stanno comodamente fuori mentre altri sono stritolati in una sorta di competizione impossibile tra partner, altri addossano la responsabilità alla
esportata in tutto il mondo, altri ancora incolpano i signori del petrolio che stanno strangolando
.
Il fatto è che il modello di sviluppo legato al capitalismo ha perso dinamicità ed è tendenzialmente in crisi mentre altri modelli economico-sociali hanno fallito irrimediabilmente e irreversibilmente là dove sono stati imposti e subiti. Non
Anche le socialdemocrazie del nord Europa, basate sul servizi sociali di primaria tutela, stanno manifestando crepe preoccupanti.
Senza voler scivolare nella politica dobbiamo dire che
perché per la litigiosità delle varie componenti, avrebbe dato segni di vitalità e di voglia di fare: ma il contrasto suicida dei poteri forti, le reali difficoltà, le attese sproporzionate rispetto alle possibilità concrete di operare per la mancanza
programma, ne rendono difficile il percorso verso quelle riforme profonde di cui il paese necessita.
Da questo tunnel si esce solo tutti insieme, lasciando da pare gli egoismi, il tornaconto personale, la difesa strenua di privilegi anacronistici, e con un rinnovato clima di fiducia verso le istituzioni, il rilancio del turismo non più gestito per
naturali e culturali, la giusta punizione per i fannulloni che si
per dare lavoro soprattutto alla manodopera giovanile, la riqualificazione della università, la lotta all economia sommersa e all evasione fiscale. Tutto ciò deve essere accompagnato dalla collaborazione completa di
una democraz Questo è il minimo indispensabile per far ripartire il motore in panne, ma sarà reso possibile solo se il quadro
, darà segni di risveglio.
Il recupero della fiducia da parte
riaccendere il fuoco delle riprese, ma esso va accompagnato da sindacati che invece appaiono staccati dal paese reale e dai bisogni non solo dei lavoratori ma
aese.
Occorre una nuova coscienza in tutti, ma sembra proprio che debba incominciare
del mondo occidentale ha capacità intrinseche di autoalimentarsi e riprendersi.
Le dittature di qualsiasi colore, via via sperimentate, hanno portato solo guerre, morte, fame e miseria. Non rimane quindi che riprendere il circuito virtuoso che ha portato al nostro paese benessere e pace per oltre sessanta anni.
S. P. e G. C.
La routine quotidiana ci fa spesso dimenticare che la vita
pensiamo di giungere a destinazione senza che il minimo incidente ci turbi. La verità e che non sappiamo niente di
guasterà, né se il tram resterà senza corrente, né se troveremo il nostro posto di lavoro quando arriveremo in azienda, e se noi stessi ci arriveremo vivi e vegeti. Quando più rapidamente ce ne accorgeremo, tanto più
concentrando in ogni incontro tutte le nostre energie, e mantenendoci abbastanza flessibili da capire e accettare
cose vanno come vorremmo. Dobbiamo ricordare che nasciamo creativi, e che dipende da noi inventarci ogni volta le nuove sceneggiature che ci servono.
MAYA ANGELOU
ORIZZONTI 7
pensando al futuro
ancora più problematico il futuro di chi esce dal carcere.
Le Istituzioni dovrebbero pensare anche ai problemi degli ex detenuti per ridurre i rischi della reiterazione del reato.
pensando al futuro
pensando al futuro
pensando al futuro
Occupazione. La crisi economica mondiale, la disoccupazione, i licenziamenti, la cassa integrazione e il problema immigrati, sono i temi che trovano più spazio nei quotidiani e nei telegiornali di tutto il mondo. In Italia fanno preoccupare economisti, ma anche casalinghe, impiegati, operai e imprenditori piccoli e grandi. La mancanza di lavoro, soprattutto nelle aree meridionali, sta in cima alla lista dei problemi. Il lavoro sommerso non accenna a ridimensionarsi in misura significativa e anzi, in questa fase di crisi, potrebbe crescere, particolarmente nelle regioni del sud Italia per la mancanza cronica di occasioni di lavoro. Il mancato rispetto degli obblighi delle leggi e dei
dei lavoratori ad una giusta retribuzione e gravi conseguenze sul piano della loro sicurezza. É il binomio lavoro nero-
i incidenti gravi, e anche mortali, nostro sistema economico.
La presenza di stranieri sta progressivamente aumentando, ma il tasso di integrazione purtroppo non è soddisfacente, e
clandestina, che va ad alimentare il mercato del lavoro nero, è molto elevato. La disoccupazione crescente, a causa della crisi economica, rende difficili i rapporti tra gli stessi cittadini
on dobbiamo dimenticare che gli Inglesi hanno protestato contro il
realizzare un impianto petrolifero sul territorio britannico servendosi di lavoratori italiani.
Gli immigrati regolari che svolgono il loro lavoro nel nostro paese rappresentano una risorsa preziosa che aiuta a
rnostra popolazione. costituisce una delle ragioni di trasformazione del mercato del lavoro e, considerato popolazione, indispensabile. Dovremo, però, migliorare molto gli interventi volti a garantire un effettivo processo di integrazione economica e sociale degli immigrati. Ma come tutti sappiamo il nostro è un paese complicato: pensiamo a come è stato lento, dagli anni 50 ad oggi, il processo di integrazione fra gli stessi Italiani del nord e del sud. Eppure noi del sud ci siamo sempre accontentati di fare i lavori più umili, quelli che da qualche decennio fanno proprio gli immigrati stranieri.
Il problema disoccupazione, mi obbliga a riflettere sulle opportunità di lavoro di un giovane appena uscito dal carcere. Quale Istituzione si occuperà di guidare un ex detenuto alla ricerca di un posto di lavoro? Quale futuro lo aspetta? I nostri governanti non si pongono il problema, i sindacati hanno da risolvere il problema dei cassa integrati. Eppure se si vogliono città più sicure e carceri meno affollate, si deve di quelli
che, come gli ex detenuti e gli immigrati clandestini, non trovano grandi spazi di accoglienza.
La nostra società è cambiata, i giovani italiani hanno mediamente un livello di istruzione più elevato di quello dei loro genitori ed è anche in questo modo che si favorisce il progresso economico e sociale, ma il pregiudizio è uno di quei problemi che continua a permanere.
Il curriculum di un ex detenuto spesso non è molto ricco e nelle carceri purtroppo mancano ancora azioni trattamentali tali da consentirgli di affrontare il mondo del lavoro con adeguate competenze. Purtroppo se non si ha un buon curriculum, da soli non si va da nessuna parte. Molti detenuti decidono di cambiare vita e sono disposti a fare qualsiasi lavoro, ma altri restano smarriti di fronte alle difficoltà e tornano a percorrere la strada che li riporterà in carcere. Per
costoro occorrerebbero adeguate politiche del lavoro, sostegno del reddito, formazione, assistenza nella ricerca del lavoro. Le politiche del lavoro dovrebbero essere utilizzate anche per ridurre al minimo i rischi della reiterazione del reato. Noi detenuti dobbiamo mettercela tutta per cambiare
alle Istituzioni di trovare risorse per incentivare nzione, anche da parte del privato, degli ex detenuti,
fin dal loro primo giorno di libertà.
E. L. e A. N.
Inoccupato storico
Disoccupato di lunga durata
Preoccupato a lungo termine
[ vignetta tratta dal sito http://www.ristretti.it/ ]
ORIZZONTI 8
pensando al futuro
Cronologia delle dominazioni straniere in Sicilia
La lingua siciliana. Lriconosciuta la propria lingua. Inoltre, quasi tutte le lingue regionali dello Stato italiano sono oggi tutelate dalla legge 3366 del 25/11/1999, non è compresa fra queste la lingua siciliana. Tuttavia dal 1957 nelle scuole pubbliche delle regioni a statuto speciale è promosso insegnamento, anche se in modo generico, del Molti Siciliani dichiarano di sentirsi socialmente e culturalmente ridotti quando parlano il dialetto e il dialetto siciliano si potrebbe trovare ormai sulla via del tramonto. Esso tuttavia ità della multicultura siciliana, la cui particolarità risiede nel fatto che ogni singolo siciliano rappresenta un soggetto multiculturale, contrariamente a quanto succede nei paesi a forte immigrazione in cui la multiculturalità nasce dalla simultanea presenza di diverse etnie. Chi parla siciliano è come se parlasse ben 8 lingue: greco, latino, arabo, francese, spagnolo, catalano, tedesco e italiano. Si può pertanto sostenere che, grazie al passaggio di tanti popoli sul suolo siciliano e al vero groviglio di idiomi che questi hanno creato, si sia sviluppata in modo autonomo una lingua cosmopolita capace di resistere alle influenze delle altre culture c capace di acquisire da ognuna di esse quanto, di volta in volta, più utile al suo arricchimento, stratificando, nei secoli, tali conquiste sulle proprie originarie fondamenta. Il dialetto siciliano ha uno statuto speciale rispetto agli altri dialetti
rango di vera e propria lingua.
Questo non annulla il fatto che è una lingua considerata di
trascurato. Eppure dal punto di vista linguistico ha tutte le caratteristiche per essere considerato una lingua a pieno titolo, visto che è stato, dopo il disfacimento del Latino, la prima lingua letteraria italiana (Dante, nel De Vulgari
Eloquentia: tutto ciò che gli italiani poeticamente compongono si chiama siciliano; e il Devoto: la Sicilia a partire dal XII secolo, nel periodo delle due grandi monarchie, la normanna e la sveva, ha elaborato la prima lingua letteraria italiana ), ha la sua propria grammatica ed il proprio vocabolario. Come la società tradizionale, anche il dialetto non può permettersi il lusso della nostalgia: il suo futuro è legato alla capacità di adeguarsi al mondo che evolve.
G.C. e S.P.
Quale futuro potrà avere la Lingua Siciliana? Nonostante il Siciliano sia riuscito a sopravvivere con grande vigore per secoli e secoli pur non essendo lingua ufficiale di stato, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione e la conseguente "italianizzazione" culturale dell'isola, a lungo termine, dovrebbero comportare un progressivo abbandono dell'uso di tale idioma.
L'unica possibilità di interrompere questo processo è legata all'ufficializzazione della Lingua Siciliana e al suo insegnamento nelle scuole.
MATRI
Matri sì sempri cummia,
nun ti perdu un sulu istanti,
nì passatu nì prisenti matri iu ti fazzu cumpagnia cu lu sensu miu in sintunia
Matri cadi ni pinzeri la ragiuni fa duluri
ma è chiù granni lu to beni è chiù forti du muriri
Matri chisti versi sù pittia poviri, ma sacri di Puisia
Angilu che in terra nun canusci guerra
sì la virità
nun ci sta stannu seculi ne seculi!
su picca milli seculi!
pi dittì quantu ti vogghiu nun ci stannu seculi ne seculi
nun bastanu li seculi! spiritu candidu chiancu
chi scurri intra o me focu
V. A. P.
ORIZZONTI 9
pensando al futuro
Madri detenute.
Mi chiamo Isabella, mi trovo detenuta da 5 mesi. Per me è la prima volta e mi sento molto strana, ristretta in queste quattro mura. Prima ne sentivo parlare da alcuni amici miei, che hanno vissuto questa esperienza. Sono madre di un bambino di 7 anni che non vedo dal giorno del mio arresto. Quello che mi auguro per il mio futuro è di uscire presto da questo luogo, riabbracciare il mio tesoro, recuperare il tempo che ho trascorso lontano da lui, cercare di non sbagliare più e avere una vita migliore con la mia famiglia.
Isabella M.
Sono una ragazza, mamma di 3 splendidi bambini che omento che io
passo senza pensarli, perché è da 15 mesi che non sto con loro. Da qualche mese hanno perso il padre, quindi stanno crescendo senza padre e senza madre e questo mi addolora tanto. In questo ultimo periodo ho capito il vero valore della famiglia. Quello che io spero per il mio futuro è di riuscire a dare dei valori ai miei figli, farli crescere in modo onesto e con dei sani principi. Soprattutto devo fare in modo di non commettere più gli stessi errori che mi hanno portato in carcere perché ormai dovrò essere per loro madre e padre insieme.
Rosa C.
Sono circa 10 anni che la mia vita si è scombussolata: entrando e uscendo dal carcere il mio matrimonio è finito e alla fine unica compagna della mia solitudine è rimasta la droga! Ho perduto così anche la cosa più bella della mia vita, mio figlio, il mio tesoro. Dal
di vivere e, invece di lottare, mi sono abbandonata a me stessa, non smettendo mai di pensare a lui. Sono passati degli anni, ma anche se lo vedevo tutte le settimane, quando dovevo andare via, il mio cuore si
frantumava in mille pezzi ed io cercavo la mia unica
vita. Quello che mi auguro è di trovare un equilibrio e di avere la forza di rialzarmi, di lottare con tutte le mie forze per far sì che mio figlio torni di nuovo con me. Il futuro? per me è tutto racchiuso nel sogno che faccio ogni notte: io e mio figlio, mano nella mano, insieme.
Marcella C.
Il rapporto tra madri detenute e figli, è fonte di ansia e insicurezza: per questo è necessario per le donne in
serenità tutto ciò che questo rapporto comporta.
Sarebbe molto importante che un genitore-detenuto avesse tutto il sostegno possibile per salvare la sua famiglia e il futuro dei suoi figli.
LLeetttteerraa aa mmiioo ffiigglliioo Unico amore della mia vita, ho deciso di scriverti questa lettera, anche se so che non la leggerai.
che ti ho abbracciato e riempito di baci... per me è come se fosse successo ieri, perché io quel ricordo lo tengo vivo nella mente. Quanto mi manchi tesoro mio, lo sa solo Dio! Immagino quanto sarai diventato grande e bello. Riconosco di avere fatto tanti sbagli e non sai quanto ne sono pentita perché stai pagando tu gli errori che ho commesso io. Stai crescendo senza la tua mamma, ed io
Se potessi tornare indietro quante cose cambierei, ma purtroppo non si può. Sai, amore mio, quando sono triste mi fermo a guardare la tua foto, il tuo sorriso mi rianima e riempie le mie grigie giornate di luce. Tu sei tutto per me, la mia unica vera ragione di vita. Ti prometto che quando saremo di nuovo insieme non ti lascerò
Con amore la tua mamma che non smette mai di pensarti.
ORIZZONTI 10
pensando al futuro
Per gli ergastolani il futuro è già un passato o semplicemente non esiste.
riesco a trovare altra motivazione del carcere che non
(almeno provare) a spingere fuori dal cerchio della violenza chi vi è entrato. Ma dire: sarai in carcere per tutto il resto della tua vita
irreparabilmente in un cerchio di violenza.
cerchio della violenza, dica a se stesso: solo questo cerchio è
quella pena? A chi giova, allora? E perché? E che diventa allora quella pena se non inutile vendetta?
Pietro Ingrao
Fine pena mai.
Nelle carceri italiane sono reclusi oltre 1300 ergastolani. Una buona parte ha avuto la forza ed il coraggio di uscire dalla penombra carceraria e di riproporre pubblicamente la questione della pena detentiva a vita.
Quirinale e a Maria Luisa Boccia, oggi ex senatrice del PRC, prima
Poco meno di 12 anni fa, il Senato approvò la trasformazione
legge si arenò a Montecitorio. Prevalse il senso comune giustizialista. Il dolore dei familiari delle vittime va rispettato, ma le legittime ragioni non possono trasformare il diritto, il male in vendetta.
La Cons Ma a smentire questa sentenza, ci sono i tanti ergastolani che ancora oggi, dopo aver superato la soglia dei 30 anni di reclusione, sono ancora nella patrie galere.
o 27 comma 3 della Costituzione ), annulla i concetti stessi di
risocializzazione (tema che nessuna corrente di pensiero può comunque eludere), di riabilitazione, di ricomposizione delle lacerazioni sociali. La ragione profonda della sua abolizione, risiede quindi nei principi supremi della Costituzione e dei Diritti umani: la persona è il fine ultimo del nostro ordinamento e la dignità umana non può essere negata pretendendo una pe vera e propria morte civile.
na di schiavitù perpetua, come pena più dolorosa e crudele della morte. Il Codice penale francese del 28 Settembre 1791, pur prevedendo la
pena capitale, disumano, illegittimo, inaccettabile nella misura in
Anche autorevoli personalità della nostra storia repubblicana, tra i quali Palmiro Togliatti, Aldo Moro e Pietro Ingrao, si sono espressi
diretto sbocco a livello costituzionale, poiché si ri-tenne che dovesse essere affrontato e risolto dal legislatore ordinario. La e
ergastolo non si sono tradotti in legge. Il 30 aprile 1998, la senatrice Ersilia Salvato, di Rifondazione Comunista, presentò al nne
bocciato dalla Camera dei deputati. Diverse associazioni, quali ANTIGONE e PANTAGRUEL e la necessità della sua abolizione. Dal 1 dicembre del 2007 quasi 800 ergastolani e 13.000 persone, tra detenuti, parenti, amici, cittadini, volontari hanno portato avanti uno sciopero della fame per chiedere che venga discussa in Parlamento la proposta di legge della
Purtroppo, come le foglie cadono in autunno, in Italia i governi cambiano ogni stagione e i testi presentati dai parlamentari ristagnano nelle aule. Con un giusto periodo di detenzione, il condannato, in qualche modo, ripaga la società del suo errore, ma deve essere possibile permettere il suo recupero. Per questo motivo, la legge prevede che il detenuto segua un percorso trattamentale. Riabilitare e favorire il recupero secondo i dettami della
, per questo motivo circa 800 detenuti italiani hanno già presentato ricorso alla
La nostra Italia, definita la patria del diritto, che si è fatta promotrice del
riconoscere la dignità umana?Si pensa, giustamente, che anche il peggiore criminale abbia la possibilità di cambiare se stesso e ritornare alla vita sociale ordinaria, ma questo agli ergastolani è vietato!
3° piano DX
ORIZZONTI 11
Il Futuro ha cent'anni Mostre in tutta Italia per celebrare Marinetti, Depero, Balla e gli altri Futuristi
centenario della nascita del FUTURISMO
Fu il 20 febbraio 1909 che F. T. Marinetti pubblicò a Parigi il manifesto artistico e culturale del Futurismo.
I , esso ebbe la capacità di prevedere la cultura a venire, la cultura del futuro, esprimendo il programma degli aderenti rispetto alla pittura alla letteratura, alla musica al teatro e al cinema.
arte, ma tutti gli aspetti del lavoro culturale, attraverso un profondo ottimismo nei confronti del progresso scientifico e tecnologico. I soggetti delle loro
della città industriale. Il modo di rappresentare questi emblemi della vita moderna è a sua volta frutto di una integrale reinvenzione. Tutto si muove, tutto corre, tutto è rapido. Il dinamismo è un principio di scomposizione della forma chiusa, gli artisti scompongono e ripetono
ione della contemporaneità. Mar rali
e parole in libertà.
Per celebrare lo storico evento che ha sancito la nascita del primo
provinciale della nostra cultura, segnando il cammino di tutta la a venire, i più grandi musei italiani e stranieri gli
dedicano delle grandi mostre.
M. C.
Marinetti sente che nell'era dell'industria, degli immensi agglomerati urbani, del telefono e della radio, dei trasporti e dei mezzi di comunicazione di massa, della terra "rimpicciolita dalla velocità", in cui la stessa psicologia umana viene profondamente modificata dalla rapidità della vita moderna, deve nascere una nuova cultura, che rifletta i cambiamenti generati dalle scoperte della scienza e della tecnica, non più legata al passato, in grado di produrre nuovi linguaggi capaci di esprime la grande trasformazione epocale.
ORIZZONTI 12
i disegni
Q.Y., Ispirazioni futuriste. Donna
M.C., Ispirazioni futuriste. La mia vita: il passato, il presente e il futuro
Il verbo italiano creare, al quale il sostantivo creatività rimanda, deriva dal creare latino, che condivide con crescere la radice KAR.
Cosa significa creatività?
Il dizionario UTET[1] ne offre una duplice definizione: come capacità, facoltà, attitudine a creare; come attività, operosità dinamica, forza costruttiva.
Il dizionario Garzanti[2] la definisce come la capacità di creare, di inventare con libera fantasia.
[1] Grande dizionario della lingua Italiana, UTET, III vol. (cert-dag), Torino, 1964. [2] Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana, Garzanti, 1987.
ORIZZONTI 13
M.J., S Africa: il presente
M.J., Ispirazioni futuriste. La guerra e la pace
M.J., S Africa: il futuro
ORIZZONTI 14
Nessuno sta solo
In questo stesso istante
un uomo torturato solo perché ama la libertà.
Ignora dove vive, che lingua parla, che colore ha la pelle, come si chiama,
ma in questo stesso istante
Si può sentire il suo pianto
di animale perseguitato mentre si morde le labbra,
per non denunciare i suoi amici.
Lo senti? Un uomo solo che grida ammanettato,
esiste in qualche posto
ma non senti, come il dolore del suo corpo,
si ripete nel tuo? Non ti sgorga il sangue sotto i colpi ciechi?
Nessuno è solo!!!
Adesso in questo istante, anche a te, anche a me
ci tengono ammanettati.
Nessuno è solo!!!
I. S.
le poesie
Un angelo senza ali
Io sono un ragazzo pieno di sbagli, oggi mi sento un angelo senza ali,
la mia anima con gli amici ho condiviso
ma mi hanno tradito dietro alle spalle mi hanno buttato dietro alle sbarre
e oggi il cuore mi fa male,
perché sono senza ali e non posso volare
devono passare anni prima che crescano le ali, devono passare anni prima che si apra quella porta, quella porta fatta di ferro, quella porta rugginosa,
dove ti appoggi le mani e
dove aspetti solo di sentire una voce: - liberante
V. Z
amicizia.
Lo splendore di un amicizia non è la mano tesa, né il sorriso felice,
né la gioia della compagnia: è la comunione spirituale,
quando scopriamo che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi.
M.C.
Perché le cose belle finiscono così velocemente? Perché ti senti la persona più felice del mondo
e un attimo dopo è come se il mondo ti crollasse addosso?
Perché la vita è così ingiusta? Ho imparato che bisogna assaporare
i momenti belli e non aspettare perché non sai se il giorno dopo
potrai ancora farlo!
Mi manchi!!!
M. C.
ORIZZONTI 15
IMIGRAZIONE. La povertà o i sistemi di governo basati sulla dittatura, sono la causa principale di un
ingendo intere popolazioni a lasciare il proprio paese per cercare altrove quel benessere
telegiornale che quotidianamente non dia notizia di sbarchi di clandestini sulle coste siciliane. La meta preferita è Lampedusa, ma gli scafisti sono arrivati fino alle coste ragusane e Porto Empedocle. Per quanto riguarda la legislazione italiana, essa risultò essere del tutto inefficace,
questo fenomeno poneva. Poi nel 1989 fu emanata la
pianificava i flussi migratori. Recentemente, nel 2002, il governo emanò una legge volta a limitare il fenomeno
- ione
negare a nessuno, è sempre attuale. Per questa gente ilità: fuggire diventa una
scelta obbligata.
Intere famiglie intraprendono viaggi che si trasformano in a causa delle vie di fuga, tutte altamente
rischiose, pur di fuggire da un paese che non offre più prospettive ne garanzie di vita. Sicurameriprovevole di questa vicenda è la speculazione economica attuata dai proprietari di imbarcazioni; infatti, ogni persona per navigare verso la libertà deve pagare una somma che va dai mille ai duemila euro. Dal momento che il problema rigconcordi criteri per far sì che il peso di questi profughi sia
In ogni caso restano due problemi da risolvere prima possibile: il primo è contrastare la fuga di migliaia di uomini, donne e bambini, organizzata da trafficanti senza
sicure dopo avere estorto loro somme di denaro, speculando sulla disperazione; il secondo è quello di ospiimmediata è ingiusta e irrispettosa: la solidarietà verso
sicurezza è ancora tutto da sperimentare.
E. L.
ELUANA. Un nome che negli ultimi tempi ci è diventato molto familiare visto che i mass media ci hanno letteralmente bombardato di notizie che riguardavano Eluana Englaro e troppi luminari nel campo della medicina, psicologi, politici, opinionisti, gente dello spettacolo, gente comune, non ha colto al volo la buona occasione di tacere, di non infierire, di non far diventare il dolore spettacolo. Un popolo di falsi moralisti, gente che non si ferma neppure dinanzi alla sacralità della morte, al dolore di un padre, di avvoltoi in cerca di una carcassa da ripulire, sì avvoltoi dotati di ragione e di sentimenti ha invaso i canali della comunicazione di massa. E così, vergognandomi di appartenere alla razza umana, ho assistito allo spettacolo sconfortante dato da uomini che hanno
vita, di politici che hanno usato una così grande disgrazia come un simbolo di partito. Gente comune, divisa tra due marciapiedi, inneggiava come gli ultras allo stadio, senza comprendere che la partita era tra la vita e la morte e in nessuno dei due casi ci sarebbe stato un vincitore: se non si fosse portata Eluana alla morte assistita si sarebbe prolungato il calvario suo e quello di un padre e una madre che da diciassette anni erano costretti tra atroci pene a veder morire lentamente la figlia, se invece si fosse continuato ad assisterla
più, e le sofferenze di tutti coloro che la amavano.
Non ho provato nessuna pena alla notizia della morte di Eluana.
G. B.
DROGA.
spregiudicata della malavita. Entrando nel tunnel della droga non se ne esce di colpo
importante contare su queste sostanze senza tener conto delle conseguenze. Per alcuni di noi, avviene un
ro resta solo
esperienze, stimoli ed emozioni, perché ci sentiamo soli è abbiamo bisogno di qualcuno che ci capisca ... e sempre meno ci rivolgiamo al mondo degli adulti per sfiducia e disprezzo nei loro confronti, perché non sono in grado di
nella droga un modo per colmarlo. Spesso si confonde la volontà con il desiderio, invece la volontà è la capacità di scegliere i desideri, è la capacità di dire di no! Iniziando a
qualcuno che ci stia accanto, e si và a cercare sempre quella più pesante, restandone schiavi. Mi rivolgo a tutti quelli che come me, sono entrati in questo tunnel, dobbiamo cercare di avere più autostima, autocontrollo ma soprattutto saper dire di NO!
M. C.
ORIZZONTI 16
PERMESSI PREMIO (ART. 30 ter O.P.)
Possono essere richiesti dai condannati che abbiano tenuto regolare condotta e che non risultino socialmente pericolosi al fine di consentire di coltivare interessi affettivi, culturali e di lavoro. Istanza: va diretta al magistrato di sorveglianza il quale, acquisito il parere obbligatorio ma non vincolante del Direttore del carcere, può concedere permessi premio per la durata non superiore ai 15 giorni e in ogni caso per non più di 45 giorni per ciascun anno di espiazione.
del programma di trattamento e deve essere seguita dagli educatori e assistenti sociali penitenziari in collaborazione con gli operatori sociali del territorio. Requisiti: la concessione dei permessi è ammessa : a) nei confronti di condannati alla reclusione o
anni anche se congiunta
b) nei confronti dei condannati alla reclusione superiore a 3 anni dopo quarto di pena, se si tratta di reati non appartenenti
c) nei confronti di condannati alla reclusione per delitti
metà della pena e comunque non oltre 10 anni; d) nei confronti di co
anni. Il provvedimento relativo ai permessi premio è soggetto a reclamo entro 24 dalla comunicazione al tribunale di sorveglianza. ART. 30 QUATER O.P.: CONCESSIONE DI PERMESSI PREMIO AI RECIDIVI
Questo articolo è stato inserito dalla legge 5 dicembre 2005 n. 251 (cosiddetta ex Cirielli). I permessi premio possono essere concessi ai detenuti, ai quali sia stata applicata la recidiva prevista
casi : a) nei confronti di condannati alla reclusione o
anche se congiunta
b) nei confronti dei condannati alla reclusione superiore a 3 anni, se si tratta di reati non apdi metà della pena;
Il Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro
reinserimento sociale
INFORMA
che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
per la concessione di sovvenzione economica a fondo perduto (L.R. 19 agosto 1999, n.16) in favore dei detenuti (presso istituti di pena o in forma
di una attività di lavoro autonomo professionale e imprenditoriale in qualunque settore (artigianale, commerciale, intellettuale ed artistico).
interessati possono consultare la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana N.2 del 9/1/2009 oppure il sito web del Garante www.garantedirittidetenutisicilia.it, o chiedere copia del bando e della relativa modulistica alle direzioni degli istituti penitenziari aventi sede in Sicilia. Inoltre, si possono ottenere informazioni via e-mail ([email protected] o [email protected]) o telefonando ai numeri 0917075477-420-422). Le domande dovranno pervenire a partire dalle ore 8.00 del giorno 9 febbraio 2009 e fino alle ore 14.00 del giorno 8 luglio 2009. Le domande con i relativi allegati ed attestazioni possono essere inviate: 1) tramite raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata all'Ufficio del Garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro reinserimento sociale, via Generale Magliocco n.36
90141 Palermo; 2) consegnate all'ufficio ricezione della posta del Garante, all'indirizzo sopra citato, avendo cura che il latore sia in possesso di fotocopia della domanda sulla quale verrà apposto, quale ricevuta, apposito timbro dell'ufficio ricevente.
Avv. Lino Buscemi
IL GARANTE
Sen. Salvo Fleres
ORIZZONTI 17
c) nei confronti di condannati alla reclusione per delitti 1 O.P. e nei confronti di
terzi della pena e comunque non oltre quindici anni. PERMESSI PER GRAVI MOTIVI FAMILIARI (art. 30 O.P.)
Nel caso di imminente pericolo di vita di un familiare o di un convivente il magistrato di sorveglianza può concedere ai condannati e agli internati il permesso per rcon le cautele previste dal regolamento e con la previsione della scorta.
Per gli imputati, durante il procedimento di primo grado, il permesso può essere concesso dal giudice presso cui pende il processo, dopo la sentenza di
I permessi possono essere concessi eccezionalmente per eventi familiari di particolare gravità. Il detenuto che non rientra in istituto allo scadere del permesso senza giustificato motivo è punito in via
non più di 12. Negli altri casi è punibile per il reato di evasione ex art. 385 c.p. .
Limiti alla concessione I detenuti e gli internati per reati associativi (416 bis e 630 c.p., art. 74 D.P.R. 309/90) possono avere i permessi premio solo se collaborano con la giustizia, oppure quando la loro collaborazione risulti impossibile, ad esempio perché tutte le circostanze del reato sono già state accertate (art. 4 bis O.P., comma 1, periodo 1). I detenuti e gli internati per altri reati gravi (commessi per finalità di terrorismo, omicidio, rapina aggravata, estorsione aggravata, traffico aggravato di droghe) possono avere i permessi premio solo se non vi sono elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva (art. 4 bis O.P., comma 1, periodo 3). Chi è evaso, oppure ha avuto la revoca di una misura alternativa, non può avere i permessi premio per 3 anni (art. 58 quater, commi 1 e 2, O.P.). Non vi può averli per 5 anni nel caso abbia commesso un reato, punibile con una pena massima pari o superiore a 3 anni,
durante una misura alternativa (art. 58 quater, commi 5 e 7, O.P.).
ORIZZONTI 18
Pcittadini di Stati che non appartengono
Si applica, in questa materia, il D.L.vo 25 luglio 1998 n. 286 e successive modifiche
DÉTENUS ÉTRANGER SANS PERMIS DE SÉJOUR
L - celui qui est venu en Italie enfeignant
- qui est venu régulièrement pas obtenu ou demandé le permis de séjour; - qui a eu révoqué le permis de séjour ou
Pour cet étranger détenus la loi italienne
rémis en
détention définitive au dessous de deux ans
détenus peut proposer opposition dans dix jours de la disposition légale).
retenu pour soixante jours dans un centre de séjour et assistance temporaire (CPT). En ce cas il y aura une audience avec le juge de paix et liberation du détenus et il pourra aussi présenter une opposition au décret
confiance.
partir dans cinq jours et
quatre ans.
DETENUTO STRANIERO SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO
Senza permesso di soggiorno è lo straniero: - che è entrato in Italia violando le leggi che regolano
- che è entrato regolarmente, ma non ha richiesto o ottenuto il permesso di soggiorno; - a cui è stato revocato o non è stato rinnovato il permesso di soggiorno. Per questo straniero detenuto la legge italiana prevede
oppure quando deve scontare una pena definitiva non
è decisa dal magistrato di sorveglianza e il detenuto può proporre opposizione entro dieci giorni dal provvedimento).
tivamente eseguita lo straniero può essere trattenuto per un massimo di sessanta giorni in un centro di permanenza e assistenza temporanea (CPT). In questo caso è prevista una udienza davanti al giudice di pace alla presenza di un avvocato, che potrà chiedere che il trattenimento non prosegua e che potrà
anche quando è un avvocato di fiducia.
lasc
processo per direttissima con una pena che va da un minimo di uno ad un massimo di quattro anni di reclusione. Anche contro questo provvedimento di espulsione si può presentare ricorso al giudice di pace e anche in
dallo Stato.
Pour la loi italienne tous les citoyens
Européenne son
En ce cas, est appliqué le Décret Législatif 25 Juillet 1998 n. 286
ORIZZONTI 19
Mais aussi en ce cas il pourra présenter un récours au juge de paix et en ce dernier cas
ne peut pas être expulsé du pays:
1) Si, dans son Etat, il peut être persécuté pour race, sexe, langue, nationalité, religion, opinion politique, pour des raisons personnels ou socials.
2) -huit ans. 3)
ou avec le conjoint italien. 4)
est né mais il a moins que six mois.
séjour est le suivant: s
ministère public le demande, lui sera délivré un permis de séjour pour six mois, renouvelable si
Ce permis de séjour est delivré aussi - à la fin de la peine de detention - peine pour un délit commis quand il était mineur et qui a partiintégration fixés avec les educateurs.
avoir aussi des mesures conservatoires comme les
présentation chez une poste de police. En ce cas il ne peut pas être expulsé et peut sojourner en
peine définitive, il peut, prévues par la loi, demander et avoir une peine avec une mesure alternative comme la détention domiciliare ou le confiance aux services sociales. En
il
DÉTENUS ÉTRANGER AVEC PERMIS DE SÉJOUR
Sarrêté ou condamné, il ne perd pas son permis de séjour. Mais le préfet de police peut révoquer ou
Ci sono dei casi in cui lo straniero senza permesso di soggiorno non può essere espulso.Questi casi sono: 1) se nello Stato di provenienza la persona può essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali; 2) se la persona ha meno di diciotto anni; 3) se la persona convive con un parente fino al quarto grado o con il coniuge italiano; 4) se è la madre o il padre di un figlio che sta per nascere o se il figlio è nato,ma ha meno di sei mesi. Se lo straniero si trova in queste condizioni può richiedere il permesso di soggiorno e opporsi
Un altro caso in cui lo straniero può ottenere il permesso di soggiorno è quello in cui dimostra di volersi
delinquere e per questo può correre dei pericoli. In questo caso, normalmente su proposta del pubblico ministero, viene rilasciato un permesso di soggiorno valido per sei mesi, rinnovabile se lo straniero segue il programma di reinserimento che è stato prima concordato. Questo permesso di soggiorno è rilasciato anche a fine pena allo straniero che abbia scontato una pena inflitta per un reato commesso quando era minorenne e che abbia dato prova di partecipare ai programmi di assistenza e integrazione concordati con gli educatori. Lo straniero detenuto in custodia cautelare può ottenere anche misure cautelari non carcerarie, come gli arresti
posto di polizia. In questo caso non può essere espulso e può soggiornare in Italia sino a quando dura la misura cautelare. Lo straniero detenuto in espiazione di una condanna definitiva può, se sussistono i presupposti previsti dalla legge, chiedere e ottenere di scontare la pena con una misura alternativa quale la detenzione domiciliare o
prova al servizio sociale. Anche in questo caso lo straniero non può essere espulso e può soggiornare in Italia fino al momento in cui finisce di scontare la pena.
DETENUTO STRANIERO CON PERMESSO DI SOGGIORNO
Se lo straniero con permesso di soggiorno viene arrestato o condannato, non per questo perde automaticamente il permesso di soggiorno. La legge prevede, però, che il questore possa far revocare o rifiutare il rinnovo del permesso di soggiorno quando ritiene che lo straniero sia pericoloso. La conseguenza successiva è
ORIZZONTI 20
Lo straniero condannato (anche in caso di patteggiamento) con sentenza passata in giudicato per alcuni tipi di delitti non può ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, salvo casi eccezionali.
delitti (fra gli altri, i reati relativi agli stupefacenti, alle violenza sessuali, alla prostituzione e al
e la
(esempio: vendita di cd duplicati abusivamente o di borse o vestiti con marchi contraffatti) comporti la perdita del permesso di soggiorno. Si può presentare ricorso contro la revoca o il rifiuto di rinnovo del permesso di soggiorno. Il ricorso deve essere presentato tramite un avvocato al tribunale amministrativo regionale. Se durante il periodo di detenzione il permesso di soggiorno scade, è bene che il detenuto chieda il rinnovo. Spesso le questure, applicando una datata
ma è bene comunque avanzare la richiesta. PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI GIUSTIZIA
Può essere concesso, su richiesta presenza dello
straniero è ritenuta indispensabile per celebrare un processo per gravi reati. E un permesso della durata di tre mesi, ma è prorogabile.
in Italia per partecipare a un processo che si sta celebrando contro di lui o nel quale lui è parte offesa
a rientrare in Italia.
concessa dal Questore del luogo ove si tiene il processo.
en force de chose jugée pour quelques types de crimes il ne peut pas avoir le renouvellement du permis de séjour.
crimes ( crimes qui concernent les stupéfiants, la violence à une femme, la prostitution ou la
condamnation définitive pour crimes relatifs aux
séjour (ex: vente de CD doublés abusivement ou de sacs ou vêtements avec marque contrefait).
On peut présenter recours contre la révocation ou le refus du renouvellement du permis de séjour. Le recours doit être présenté par un avocat au tribunal administrative regional.
Si le permis de séjour expire pendant la detention, le détenus en peut demander le renouvellement. Souvent les préfectures de police refusent le renouvellement mais on peut présenter une demande.
PERMIS DE SÉJOUR POUR RAISONS DE JUSTICE
Le permis peut être donné si on pense
pour célébrer un procès pour délits très graves. Ce eut renouveler.
en Italie pour participer à un procès contre ou en
rentrer en Italie.
e par le préfet de police du pays où le procès se déroule.
ORIZZONTI 21
La di Vasco Rossi,
unico capace di guadagnarsi la complicità di una straordinaria folla di fan ai suoi concerti. Decisamente controcorrente Vasco irrompe nel
moda la canzone impegnata politicamente e scompiglia lo scenario musicale stravolgendo gli schemi esistenti con dei riferimenti, nei testi, a temi del privato che arrivano direttamente, come un pugno allo stomaco. Primo fra tutti in Italia a sostituire la chitarra acustica con quella elettrica, il suo linguaggio è il rock e la band il suo mezzo di espressione
Poeta metropolitano. I suoi testi sono polemici, provocatori e ironici. Raccontano le piccole e grandi esperienze di vita vissuta che
comunicare con la stessa verità e autenticità. Non contengono , ognuno vi
attesa dal suo popolo, non solo per incontrarsi ma anche e soprattutto per riconoscersi, festeggiare, sognare, amare, provare grandi emozioni e...stare meglio insieme ad un amico vero! Non a caso i suoi concerti richiamano sempre un numero enorme di fans, risultando poi talmente carichi di energia che il coinvolgimento risulta totale.
VASCO ROSSI, di Zocca (Modena) come disc jockey ed è il fondatore, nel 1975, della prima radio libera in Italia, Punto Radio. A oggi sono 132 le canzoni che ha scritto per sé. Difficilmente scrive canzoni per altri interpreti tranne alcu Patty Pravo per cui ha scritto il brano
grande successo, vincitore del premio della Critica al .
Per che si classifica seconda al Festival di Sanremo nel 1999 e "Prima di Partire", canzone che parla di 'viaggi e mutamenti' portata al successo dalla rocker toscana, nella primavera - estate 2003. E ancora per Paola Turci e per gli Stadio. Ultimo brano per gli Stadio è presentato al Festival di Sanremo e arrivato quinto nella classifica generale, Fiorella Mannoia gli ha regalato una grande emozione scegliendo di interpretare una canzone che potrebbe sembrare scritta proprio per lei.
Vasco scrittore , per Mondadori, un grande successo editoriale, record di vendite, 105.000 copie. Nel maggio 2005 riceve la laurea honoris causa in scienze della comunicazione
à di Milano.
Negli stessi giorni in cui il V
È il primo libro di canzoni da sfogliare o, se preferite, canzoni da leggere come fossero il romanzo di una vita, quella di Vasco.
[tratto dal sito ufficiale http://www.vascorossi.net/ ]
ORIZZONTI 21
UN SENSO
Voglio trovare un senso a questa vita Anche se questa vita un senso
Voglio trovare un senso a questa storia Anche se questa storia un
Voglio trovare un senso a questa voglia Anche se questa voglia un senso Sai che cosa penso Che se non ha un senso Domani arriverà... Domani arriverà lo stesso Senti che bel vento Non basta mai il tempo Domani un altro giorno arriverà... Voglio trovare un senso a questa situazione Anche se questa situazione un sen Voglio trovare un senso a questa condizione Anche se questa condizione
Sai che cosa penso Che se non ha un senso Domani arriverà Domani arriverà lo stesso Senti che bel vento Non basta mai il tempo Domani un altro giorno arriverà... Domani un altro giorno... ormai è qua! Voglio trovare un senso a tante cose Anche se tante cose un senso
(G.Curreri, S.Grandi, V.Rossi )
ORIZZONTI 22
LE FIBRE ALIMENTARI Cosa sono?
Con il termine fibra alimentare si indica quella parte dei vegetali che il nostro organismo non è in grado di assimilare. Esse sono contenute in frutta e verdura, cereali, noci e semi, legumi.
Le fibre non sono tutte uguali
Nonostante il nome collettivo con cui sono designate, le fibre hanno proprietà diverse tra loro. Si possono innanzitutto suddividere in due grandi famiglie a seconda del loro comportamento nei confronti
solubili non solubili
Le fibre solubili: - abbassano la colesterolemia, poichè contribuiscono
alla eliminazione del colesterolo - abbassano la glicemia, poichè rallentano
l'assorbimento dei carboidrati
Le fibre insolubili: - riducono il tempo di transito intestinale delle feci; - riducono l'utilizzo delle calorie e dei grassi; - modificano pH e composizione di feci, urine, flora
intestinale e attività degli enzimi del colon. - hanno un'azione disintossicante e anticancerogena (in
seguito alla riduzione del tempo di transito delle feci diminuisce il contatto delle feci con le mucose);
Molte malattie sono associate ad una dieta a basso contenuto di fibre: Metaboliche: obesità, gotta, diabete, calcoli renali e calcoli biliali. Cardiovascolari: ipertensione, malattie celebrovascolari, ischemia e infarto del miocardo, vene varicose, trombosi delle vene profonde, embolia polmonare. Del colon: stitichezza, appendicite, diverticolite, diverticolosi, emorroidi, cancro del colon, sindrome del colon irritabile, colite ulcerosa, malattia di Crohn. Altre: carie dentaria, malattie autoimmuni, anemia pernniciosa, sclerosi multipla, ipertiroidismo e affezioni cutanee.
L'assunzione di una quantità troppo elevata di fibre, soprattutto insolubili, può determinare una riduzione
dell'assorbimento di minerali come ferro e calcio. Inoltre esistono alcune patologie che sono aggravate dall'assunzione eccessiva di fibre, come il morbo di Crohn e il colon irritabile. Quindi, come sempre quando si parla di alimentazione, l'equilibrio è la parola d'ordine.
La quantità di fibre consigliata è di 25 grammi al giorno.
Alimenti ricchi di fibre: legumi, broccoli, carciofi,
mandorle, farine integrali, avena ed in generale tutti gli alimenti di origine vegetale.
La fibra solubile è presente sopratutto in frutta e legumi, quella non solubile in cereali ed in alcuni tipi di ortaggi.
a cura di M. J.
ALIMENTI a maggior contenuto di fibra alimentare
FIBRA TOTALE
Crusca pura 44% Legumi freschi/secchi
Fagioli, lenticchie, piselli 10-25%
Frutta secca Fichi secchi, uvetta, prugne secche 10-15%
Pane e pasta integrali
10%
Semi oleosi Mandorle, noci, nocciole, arachidi 6-14%
Frutta fresca Ciliegie, mele, pere, pesche, arance 1,5-2%
Verdura fresca/cotta
Carote, spinaci, sedano, pomodori, peperoni, finocchi
1-3%
Farine bianche 1,5-2% Altro Olio, zucchero bianco,
carni, bibite Quasi 0%