ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA … · Quintino Gianfreda, e decine di sacerdoti, oltre alle...

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ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNA ANNO LXVI I- N .3 -LUGLIO -SETTEMBRE 2012 - PUBB. TRIMESTRALE - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 CONV IN L. N. 46 ART. 1 COMMA 1 D.C.B. ROMA Di noi tremò la nostra vecchia gloria. Tre secoli di fede e una vittoria G. D’Annunzio

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ORGANO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GRANATIERI DI SARDEGNAANNO LXVI I­ N .3 ­LUGLIO ­SETTEMBRE 2012 ­ PUBB. TRIMESTRALE ­ SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 CONV IN L. N. 46 ART. 1 COMMA 1 D.C.B. ROMA

Di noi tremò la nostra vecchia gloria.Tre secoli di fede e una vittoria

G. D’Annunzio

lettera dal direttoreDopo un’estate infuocata siamo giunti con questo numero alla «rinfrescata». Speriamo che non cicostringa a sopportare temperature polari.La copertina di questo numero ci riporta all’attualità. Come ha detto il colonnello Siragusa nellasua allocuzione di saluto, i granatieri, infatti, non sono solo quelli che marciano e si schierano conla GUS del 1848, ma anche quelli che ben figurano nelle operazioni di pace nelle quali sono chia-mati ad operare.L’editoriale del Presidente Buscemi annuncia la Festa delle Associazioni d’Arma in programma peril 31 ottobre prossimo. In apertura, nella rubrica Attualità, il ricordo di don Cristoforo Maggio, già sottotenente deiGranatieri durante la guerra. Egli ha dimostrato concretamente fino alla fine dei suoi giornil’attaccamento che nutriva per la Specialità e per l’Associazione.Per la Storia, la cronaca della signora Trionfi del suo viaggio in Polonia per celebrare il ricordodei sei generali italiani, fra i quali il padre Alberto – già colonnello dei granatieri –, che vennerouccisi barbaramente dai tedeschi durante una marcia di trasferimento. Il rammarico della signora sta nel fatto che certe celebrazioni, ignorate in Italia, vengano fatte soloall’estero e senza nemmeno la rappresentanza delle autorità diplomatiche italiane.Come sempre, ponderosa la rubrica relativa all’attività delle Sezioni. L’Associazione è fatta diSezioni e vive e prospera grazie all’attività e alla dedizione dei suoi Presidenti e dei dirigentiperiferici; a loro, ancora una volta, vada il mio apprezzamento e quello della Presidenza nazionale.

Direttore responsabile: Antonino Torre

Redazione: Ernesto Bonelli, Alba Maria Mendico, Adalberto Bendinelli

Segreteria: Mario ScalziAmministrazione: Benito Chiepolo

indirizzo email redazione: [email protected] –––––––––––––

Autor. Trib. N. 5244 del 22-5-1956 Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (R.O.C.)

n. 1599 del 10 ottobre 2001–––––––––––––

Grafica: Marcello Ciriminna–––––––––––––

Stampa: Romana EditriceSan Cesareo - RM–––––––––––––

Editore: Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna00185 Roma, piazza Santa Croce in Gerusalemme, 7

Tel 06/7028289 - Fax. 06/70393086E-mail [email protected]

http://www.granatieridisardegna.itC.F.03073220588

Presidente Onorario: On. Lino FornalePresidente: Mario Buscemi

Vice Presidente: Ernesto BonelliSegretario Nazionale: Claudio Sampaolo

Comitato Centrale: Antonino Torre, Roberto PadovaniPaolo Rossi, Antonio Giovannelli

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rispecchia necessariamente il pensiero dell’editore e del direttore

La collaborazione al giornale avviene a titolo volontario e gratuito. Tutto il materialeche perviene in Redazione, anche se non pubblicato, non viene restituito. La reda-zione si riserva la facoltà di modificare e/o sintetizzare i testi che vengono forniti.

Chiuso in tipografia il 6-10-2012In copertina: i granatieri del secondo millennio.

in questo numero

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editoriale p. 3

attualità p. 4

brevi e liete p. 9

storia p. 10

offerte p. 13

lettere al direttore p. 14

letti per voi p. 16

alamari con le stellette p. 18

quote versate p. 22

attività associativa p. 24

sfileranno sempre... p. 36

editorialeeditoriale

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UNA ACIES«Una acies», un'unica schiera è il motto assuntodall'Accademia Militare nel dopoguerra quandoci fu l'unificazione fra l'Accademia di Fanteria eCavalleria di Modena e quella di Artiglieria eGenio che prima aveva sede a Torino.I tempi erano maturi per dare pari dignità a tuttele Armi e per formare i nuovi ufficiali in un'unicascuola. Perché questo riferimento? Quale rap-porto può esserci fra la storia del nostro Esercitoe l'attuale condizione della Associazioni d'Arma?La domanda trova risposta in una certa analogiafra la separazione fra le Armi di allora e le mol-teplicità delle nostre Associazioni che tuttora per-mane nel presente, quando quasi tutte si avvici-nano al secolo di vita. L'epoca delle grandi guerremondiali per fortuna è ormai lontana e le dimen-sioni delle Forze armate si sono via via ridotte,prima per il peso della minaccia nucleare che ren-deva inutili eserciti di dimensioni immense comeera stato in precedenza e poi, dopo la fine dellaguerra fredda, per i nuovi compiti di interventoper il sostegno della pace che ormai sono diven-tati normali e che richiedono forze assai più ri-dotte e formate da soli professionisti. Il clima disostanziale rifiuto dell'idea della guerra, che sirespira nell'epoca contemporanea, ha portato alnoto mandato costituzionale e soprattutto ad undiverso modo di percepire il mondo militare daparte della società.Di conseguenza le Associazioni d'Arma, nate orafforzatesi sull'eco della vittoria del 1918, hannooggi una fisionomia diversa, meno trionfalistica eforse meno retorica, anche se sono ancora ferma-mente legate alle tradizioni ed al ricordo del no-stro particolare tipo di vita. Certo è che le dimen-sioni dei nostri Sodalizi si sono via via ridotte, illoro impatto sul mondo esterno si è ridimensio-nato e, ahimè, i contributi ministeriali si sonoprogressivamente prosciugati.Come ho avuto modo di affermare in altre occa-sioni, i Granatieri sono stati influenzati da questoprogressivo ridimensionamento non solo nume-rico ma anche di immagine, molto meno di altreAssociazioni, tuttavia il cambiamento è percepi-bile e l'eliminazione della leva inciderà ancor piùsul nostro futuro. A fronte di tale tendenza èemersa da tempo, per l'esattezza undici anni fa,l'opportunità di una più stretta unione fra i vari

sodalizi, non tanto intermini di integra-zione perché ognunoè giustamente attac-cato alla propria sto-ria e alle proprie tra-dizioni, quanto in vi-sta di un maggiorcoordinamento che civeda tutti rivolti allostesso modo, sia ver-so le Autorità e leIstituzioni sia versol'opinione pubblica ela società civile.È così nata ASSO-ARMA che nonvuole essere una componente aggiuntiva, un'As-sociazione in più da sommare alle numerose giàin vita (più di trenta senza contare le Associa-zioni Combattentistiche), ma uno strumento dicollaborazione ed un fattore di forza nei rapportiverso l'esterno, ove l'apparire compatti e animatidallo stesso spirito e dagli stessi sentimenti ri-sulta quanto mai importante. Particolarmente ef-ficace poi la formazione dei Comitati di coordi-namento periferici detti Assoarma locali, chehanno superato il numero di 50 e che consentonodi presentarci in modo omogeneo ed ordinatonelle varie occasioni celebrative su tutto il terri-torio nazionale. E in questo senso la funzione deiGranatieri, quali esperti di rappresentanza e ceri-moniale, sta risultando spesso evidente, confe-rendoci rinnovato prestigio ed assicurando la no-stra attiva presenza nelle cariche direttive dei sin-goli comitati. Come avvenuto a Gorizia, a Triestee a Torino negli anni passati, quando i raduni diAssoarma hanno riscosso indubbio successo. Lagiornata delle ASSOCIAZIONI D'ARMA, pre-vista per il prossimo 31 ottobre dovrà essere unaconferma visibile di quella vitalità che ancora cisostiene e che qualcuno vorrebbe ignorare.Ancora una volta è auspicabile che i Granatieri sisentano protagonisti in questa circostanza e mo-strino chiaramente tutto il nostro orgoglio e lachiara volontà di «esserci» e di essere presenti inprima fila.Vi aspetto.

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Sono le parole che don Cristoforo Maggio, classe1921, ha voluto per la sua sepoltura, lui che, uf-ficiale del corso allievi ufficiali di Forlì nel 1943,

volle «scegliere la Chiesa», per essere poi, non un co-modo parroco, ma un missionario nelle delegazioniestere al servizio degli emigranti. Si era negli anni’60, quando dal Sud, forte era l’emigrazione inSvizzera e Germania; e lui era lì, in Svizzera tra il1961 e il 1967, e in Germania tra il 1973 e il 1985 a cu-rare le necessità, non solo spirituali, di chi si trovavain difficoltà in terra straniera.Utilizzava la sua missione come punto di acco-glienza, aiutava in ogni modo gli emigranti, cer-cando per loro una sistemazione abitativa e di la-voro. Mai la sua vocazione adulta (congedato nel 1945,entrò in Teologia a Salerno e fu sacerdote nel 1949)gli fece dimenticare il suo essere stato soldato ed ilsuo aver indossato i gradi di ufficiale e soprattuttogli Alamari bianchi.Nel periodo di pausa della sua missione, nel 1968appunto, fu tra i fondatori della sezione Granatieridi Terra d’Otranto con sede a Maglie; ed a quella se-zione ha dato un sostegno forte, così come all’Associazione ed in particolare al giornale.Ha partecipato a molti raduni; ha concelebrato, conl’indimenticabile padre Chiti, la Messa nei raduninazionali di Lucca, Asiago e Cuneo 2001, qui anchecon padre Defendente Bellotti.Presente anche nelle manifestazioni locali, volle ren-dere omaggio ai Carabinieri (lui che era figlio diCarabiniere) dopo il massacro di Nassirya, visi-tando, con un nutrito gruppo di Granatieri in con-gedo, il comando di Compagnia di Maglie, reci-tando in tale occasione dinanzi al monumento aiCaduti alcune preghiere, frutto del suo sentimentodi soldato e sacerdote: un misto di cordoglio, spe-ranza, auspicio di pace e attaccamento al senso deldovere.Per le sue indubbie benemerenze, don Cristoforoebbe la Stella al Merito della Repubblica italiana perla sua opera di missionario e la nomina a Cavaliere

della Repubblica italiana per la sua opera in ambitoassociativo.E’ deceduto il 10 luglio, giorno del 63° anniversariodella sua ordinazione sacerdotale, dopo un breveperiodo di malattia.

ADDIO AL GRANATIEREDON CRISTOFORO MAGGIO

«Dilexit Ecclesiam»

Don Cristoforo ritratto con gli alamari.

Il gra. Miccoli regge la Colonnella della Sezione di Magliedurante la commemorazione.

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Canonico del Capitolo arcivescovile di Otranto, havisto intorno a sé per l’ultimo saluto Sua Eccellenzamons. Donato Negro, il Vicario arcivescovile, mons.Quintino Gianfreda, e decine di sacerdoti, oltre alleautorità del suo piccolo paese di nascitaGiuggianello, un gruppo di Granatieri della sezionedi Maglie e tanti concittadini che commossi hannoespresso il loro rammarico a nipoti e pronipoti.Il vescovo, il sindaco, il Presidente del Centro studicittadino (di cui don Cristoforo era presidente ono-rario), prof. Antonio Ruggeri hanno espresso il ri-cordo, ciascuno per l’ambito di pertinenza; il grana-tiere Umberto Miccoli ha richiamato i forti insegna-menti che don Cristoforo ha sempre impartito: l’ob-bedienza, il senso del dovere, l’attaccamento agliAlamari e il coraggio. Il granatiere Fabio Ronzini ha letto la preghiera delGranatiere, che tutti hanno ascoltato in piedi e cheha prodotto in chiesa uno spontaneo applauso.All’ultima dimora è stato portato a spalla dai sacer-doti suoi confratelli: «dilexit Ecclesiam»; gli eranoaccanto i Granatieri.Don Cristoforo anche nel momento di «andareavanti», ha voluto ricordarsi della sua Associazionee lo ha fatto con un lascito di 5.000 Euro per il gior-nale ed il Fondo di solidarietà.

Hanno espresso per via telegrafica la loro partecipazione allutto il Presidente Nazionale dell’ANGS gen. MarioBuscemi ed il Presidente Regionale Gra. GiuseppeCaldarola.

Don Cristoforo con alamari e stola.

GIORNATA DELLE ASSOCIAZIONI D'ARMA

Il Consiglio nazionale permanente delle asso-ciazioni d’arma (ASSOARMA) ha organizzatoper il 31 ottobre 2012 a Roma una manifesta-

zione/incontro di tutte le asso-ciazioni aderenti. La stessa avràluogo allo stadio delle Terme diCaracalla con inizio alle ore10,30. È prevista la presenza dialte cariche dello Stato.La partecipazione quanto piùpossibile numerosa di granatierisarà un chiaro segno della nostravitalità e nello stesso tempo unaindicazione al ministro dellaDifesa, a fronte delle note mi-nacce di scioglimento, dell'im-portanza della nostra Specialità. Il generale Buscemi, nella du-plice veste di Presidente nazio-nale dei Granatieri e di respon-sabile di Assoarma, rivolge per-tanto un vivissimo invito a tutti i

Presidenti regionali perché svolgano un'azioneparticolarmente vivace affinché i nostri Soci ade-riscano alla cerimonia.

Le Regioni Lazio, Umbria,Abruzzo e Campania possonointervenire nell'arco della stessagiornata con un impegno relati-vamente semplice, per gli altrisarà comunque molto apprez-zato un minimo di presenze.Per eventuali consumazioni dipasti e pernottamenti dovrannoessere formulate le consuete ri-chieste. Le segnalazioni dei par-tecipanti dovranno pervenireimprorogabilmente entro il 10ottobre p.v. alla Presidenza na-zionale.Il Presidente Buscemi conta suun intervento il più possibile in-cisivo perché la nostra presenzasia veramente «massiccia».

31 ottobre 2012

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Quest’anno la tradizionale commemorazionedi Padre Chiti, che verrà svolta in manieraaustera, verrà affiancata dalla rievocazione

dell’epopea del 3° Reggimento granatieri, dalla cam-pagna d’Albania alla deportazione in Germania.

Programma previsto, allo stato delle cose, è il se-guente:

Sabato (24 novembre)

ore 10,00 - Alzaban-diera all’interno dellaCaserma Piave.Benvenuto delle Auto-rità cittadine.Deposizione di una co-rona al monumento inPiazza d’Armi.Formazione del corteoe trasferimento pressoil monumento in PiazzaCahen.Allocuzione del Presi-dente Nazionale AN-GS.Illustrazione del monu-mento a cura di unesponente dell’ANGS.Intitolazione della via(o altro) al 3° Reggime-nto Granatieri.Esecuzione di inni e canti patriottici da parte delcoro «Vocibus Unitis» con accompagnamento dellaBanda comunale.Ore 12,30 – Pranzo sociale in ristorante convenzio-nato.Ore 16,00 – Sala del Consiglio comunale – Relazionedel Prof. Claudio Bizzarri sul tema «Orvieto cittàetrusca, romana e medievale: indagini sull’Orvietoipogea».A seguire - Incontro sul tema: «Giubileo Orvieto-Bolsena 2013-2014, indetto da S.S. Benedetto XVI», erelazione sul tema «Orvieto città Santuario delCorpus Domini» a cura del Gra Ten. Col. SilvioManglaviti, insegnante militare e studioso dellaGeografia Storica del territorio orvietano.Ore 19,30 – Cena presso ristorante convenzionato.Ore 21,30 – Basilica Cattedrale – Musiche e canti

eseguiti dalla Corale Polifonica del Duomo diOrvieto e dal Coro della Scuola di musica.

Domenica (25 novembre)

Ore 9,30 – Messa solenne presieduta da S. E. Mons.Benedetto Tuzia, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi. Commemorazione di Padre Chiti a cura del PadreCappuccino Flavio Ubodi, Presidente dell’Associa-zione Amici di Padre Chiti, che illustrerà anche lo

stato di avanzamentodel processo di beatifi-cazione.Ore 11,15 – Sala delConsiglio Comunale -Relazione del Grana-tiere Ten. Col. GiovanniScarpelli (già Ufficialedel 3° Reggimento Gra-natieri durante la Cam-pagna di Albania) sultema «L’epopea delTerzo Reggimento gra-natieri dalla Campagnad’Albania alla prigioniain Germania».Eventuale presenta-zione del libro del Gra.Scarpelli.Ore 12,30 – Pranzo so-

ciale in ristorante convenzionato.Nel pomeriggio Ammainabandiera e commiato aipartecipanti.

Sono in corso di definizione le convenzioni con al-berghi, ristoranti, cantine e musei per offrire ai ra-dunisti la solita calorosa accoglienza.Nei prossimi giorni saranno inviate agli interessaticomunicazioni e stampe via e.mail con tutte le infor-mazioni del caso.Per delucidazioni rivolgersi all’indirizzo in calce.

Paolo RossiPaolo Rossi c/o Villa Ciconia Via dei Tigli, 69

05019 Orvieto Scalo (TR)Tel. 349-4960063

Fax 0763 – 302077

COMMEMORAZIONE DI PADRE CHITI24 novembre 2012

attualitàattualità

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Il giornale «il Piccolo» di Trieste, nell’edi-zione del 14 marzo 2012, riportava la notiziadella visita della Cancelliera Merkel a Roma.

A corredo dell’articolo, una foto dei due statistiMonti e Merkel che passavano in rassegna unpicchetto di militari che nella didascalia veni-vano erroneamente definiti Carabinieri.I granatieri in congedo: Graziano Valdemarin,Fulvio Lucani e Franco Fabris, hanno immedia-tamente scritto alla redazione del giornale chie-dendo di precisare che: «I militari in questionesono Granatieri di Sardegna e non Carabinieri,con tutto il rispetto dovuto a questi ultimi».Ad ogni buon conto riportiamo una foto scattatanella stessa occasione. Il commento dei «malevoli» potrebbe essere: «Ilgigante e i … nani» con chiaro riferimento allastatura fisica dei soggetti fotografati.Ovviamente.

GIUSTA RICHIESTA DI PRECISAZIONE14 marzo 2012

L’INNO DEI GRANATIERI ESEGUITODURANTE UNA RASSEGNA CORALE

IN PROVINCIA DI VERONA26 luglio 2012

Singolare e simpatico fuori programma du-rante una Rassegna Corale Internazionalenella splendida cornice di Villa Merighi di

San Giorgio in Salici nel Veronese. Giovedì 26 luglio, invitato da Rodolfo MoriUbaldini, Presidente del Centro regionale ANGSdella Sardegna, il Presidente della Sezione diVerona, Roberto Pellegrini, si è recato ad assisterealla manifestazione in oggetto, nella quale si esibi-vano un coro finlandese e la Corale PolifonicaSanta Cecilia di Cagliari, in tournèe nel Veneto,che ha, nel suo vasto repertorio, anche brani di ca-rattere storico-patriottico.Al termine delle esibizioni ufficiali, il MaestroGiovanni Pani, storico direttore e fondatore delCoro Sardo, dopo aver comunicato al pubblico lapresenza del rappresentante ANGS veronese e,aver dato anche brevi ragguagli storici suiGranatieri, faceva intonare ai suoi coristi il nostro

L’assessore alla cultura ringrazia il direttore del CoroFinlandese.

La Sezione di Velletri ha ripreso l’attivitànell’ambito dell’Associazione nazionaleGranatieri di Sardegna.

Il seggio elettorale, regolarmente costituito dalPresidente regionale Ernesto Tiraboschi, eracomposto dal generale Filippo Ferrandu, dallostesso Tiraboschi e dal colonnello Mauro Delli

Compagni.Il tenente Mauro Castrichella è stato elettoPresidente. Vice presidente è stato nominato ilsottotenente Massimo Casentini.Al Consiglio Direttivo e a tutti i soci veliternivadano i nostri migliori auguri di ogni possibilesuccesso.

attualitàattualità

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Inno. I presenti, tra la sorpresa e la curiosità,hanno salutato il fuori programma con un grandeapplauso.La cortese traduttrice presente ha avuto il suo belda fare a spiegare ai finlandesi le notizie suiGranatieri!Successivamente, al Presidente Pellegrini, al diret-tore del Coro Finlandese ed al locale Assessore allaCultura, sono stati consegnati alcuni omaggi, tra iquali una significativa pergamena-ricordo dellaCorale Sarda (vedi foto). Il Maestro Pani è stato,con la sua squisita cortesia un validissimo alfieredella proverbiale ospitalità isolana.La Corale Santa Cecilia, ha proseguito, nei giornisuccessivi, la sua tourneè nel Veneto, avendo ilsuo momento magico nella esibizione all’internodella Basilica di San Marco a Venezia di cui pub-blichiamo relativa foto.

R.P.

LA SEZIONE DI VELLETRIRIPARTE ALLA GRANDE

1870: LA PRESA DI ROMA1870: LA PRESA DI ROMAa fumettia fumetti

da un’idea di Antonino Torreda un’idea di Antonino Torre

SAVERIO DI TULLIOSAVERIO DI TULLIO

Presentato in Campidoglio a Roma illibro di storia a fumetti “1870: lapresa di Roma” di Saverio Di Tullio,ortonese, pubblicato in occasione del142° anniversario della Breccia diPorta Pia. Un’originale e innovativaformula di rivisitare la nostra Storia.

da un’idea di Antonino Torre

1870: LA PRESA DI ROMAa fumetti

3 agosto 2012

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brevi e lietebrevi e liete

I COSTAMAGNA:TRE GENERAZIONI DI GRANATIERI

Giorgio Costamagna, nato a Torino il 25 no-vembre 1989, ha partecipato con successo al190° Corso «Audacia» dell’Accademia diModena.Attualmente, sta frequentando a Cesano il III

anno della Scuola di Applicazione al terminedel quale, a settembre 2013, verrà assegnato al1° Reggimento Granatieri.Giorgio è il figlio di Valter, Presidente pro-vinciale ANGS di Torino, che ha svolto il servizio militare di leva nel 1978-1979 presso il1° Battaglione «Assietta».Il papà di Valter, Renato, venuto a mancare il 25 giugno 1973, era stato caporale istruttorepresso il reggimento di Orvieto nel periodo 1948-1949.La famiglia Costamagna, quindi, vanta tre generazioni di Granatieri senza contareDomenico Cortesio, fratello della mamma di Renato, che Granatiere nella Grande guerra,per le ferite riportate, è deceduto al fronte il 9 novembre 1915 presso l’ospedale 231.A questo punto possiamo ben dire che per i Costamagna gli Alamari sono proprio di casa.Il socio piemontese che con molta discrezione ci ha fornito le notizie e la fotografia delmomento in cui, con non malcelato orgoglio, Valter appunta gli Alamari sul bavero del fi-glio.

Noi non possiamo che congratularci con Valter e augurare al giovane Giorgio un avvenire colmodi ogni possibile successo.

ANTOR

brevi e liete brevi e lieteNOZZE A OULX - SUSA (TO)

Lo scorso 22 settembre, il figlio del granatiere Giancarlo Sibille e dellaconsorte Claudia Elisa Rosa Brusin, è convolato a nozze.

Ai novelli sposi, Giulio ed Evghenia Gurianova, i Granatieri Piemontesi, attra-verso il loro Presidente Regionale Pier Andrea Ferro, formulano i più sinceri au-guri di tanta felicità e salute.

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storiastoria

RICORDATI IN POLONIA SEI GENERALI ITALIANI TRUCIDATI DAI TEDESCHI

Sono partita da Roma il 7luglio con un volo Luf-thansa delle ore 14,45.

Sono arrivata a Berlino alle ore16,55. Ho immediatamente tro-vato Padre Artur Katolo che eravenuto a prendermi con la suamacchina. Abbiamo percorsopiù di duecento chilometri esiamo andati a prendere il par-roco di Zelichowo, Padre Zbi-gniew Stoltman che ci ha fattostrada per l’agriturismo doveabbiamo cenato.Poi Padre Artur e il parrocosono andati via ed io sono stataguidata alla mia camera che erasituata in una piccola casetta aimargini del bosco. Una casettatutta per me. L’indomani mattina alle 9.00Padre Katolo è passato a pren-dermi e ci siamo recati alla casaparrocchiale di Zelichowo. Lachiesetta è molto piccola perciòPadre Zbigniew aveva predi-sposto l’altare e le sedie fuoridalla chiesa. C’erano bandiereitaliane e polacche piantate sudi un supporto con dei garofanibianchi e rossi davanti allagrande croce in rilievo che sitrova sulla facciata della chiesastessa. Attaccato all’altare c’eraun foglio con la riproduzionedelle fotografie dei sei generaliitaliani (con i rispettivi nomi)che io avevo pensato a far ripro-durre con l’aiuto di StefanoCaccialupi dal libro di CarloUnia: Lager 64/Z – Un altrovolto della Resistenza – edi-zione dell’Ateneo & Bizzarri,

Roma, 1977. Mentre eravamo in attesa nellacasa parrocchiale ho incontratolo storico del paese, TadeuszWachowiak, che aveva cono-sciuto fra l’altro Jan Witka cheera stato testimone oculare del-l’eccidio e che io avevo incon-trato nel 1975 nella mia visitasul luogo dell’eccidio. Con lui econ Padre Artur che mi facevada interprete siamo andati sulluogo dove si trovava la stalla(ora non c’è più e non c’era giàpiù nemmeno nel 1975) dove idiciassette generali avevanodormito nella notte fra il 27 ed il28 gennaio 1945 e la strada cheavevano percorso, indicandomivia via il posto dove ciascuno diloro era caduto. Il generaleGiuseppe Andreoli era cadutogià un po’ fuori del paese e mihanno mostrato la foto diquando gli abitanti del luogohanno fatto un funerale con lasua salma, riportandola al cimi-tero dove erano sepolti già glialtri. Mentre del generale UgoFerrero non fu mai possibile ri-trovarne il corpo.Siamo andati anche a dire unapreghiera sulla tomba di JanWitka, in ricordo della sua testi-monianza. La cerimonia è cominciata alle12.00 per dare modo al vice mi-nistro Jacek Polanczyk delMinistero dei Combattenti diarrivare da Varsavia insiemecon Ludwik Misiek ufficiale ve-terano dell’armata di Wlad-yslaw Anders.

Erano anche presenti il sindacodi Wiellen: Zbigniew Stochaj, ilsindaco di Krzyz Wlkp:Zygmunt Jasiewicz, nonché ilvice prefetto della provincia diTrzcianka-Czarnkow: TadeuszTeterus. Padre Artur ha letto il mes-saggio che aveva inviato il no-stro Ambasciatore a Varsavia,Riccardo Guariglia.Durante le messa hanno parlatolo storico, Tadeusz Wachowiak,oltre ovviamente al parroco.Alla fine della cerimonia hapreso la parola il vice ministro

Resoconto del viaggio in Polonia in occasione della celebrazione dell’8 luglio 2012a Zelichowo, luogo dell’eccidio di sei generali italiani: Carlo Spatocco; EmanueleBalbo Bertone di Breme; Alberto Trionfi; Alessandro Vaccaneo; Giuseppe Andreoli;Ugo Ferrero avvenuta il 28 gennaio 1945.

Alberto Trionfi.

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storiastoriaJacek Polanczyk, lo storicoTadeusz Wachowiak e poi iocon la traduzione estemporaneadi Padre Artur.Jacek Polanczyk mi ha poi con-ferito la medaglia «PRO ME-MORIA».Molto commovente è stata poila fila di tutti i sindaci del luogoche recavano corone di fiori allagrande croce dove si trovavanoanche le due bandiere, polaccaed italiana. Mi è molto dispia-ciuto non aver avuto la possibi-lità di predisporne una anche ioda parte dell’A.N.E.I., ma es-sendo arrivata la sera prima alle22.00 era stato impossibile.C’era ovviamente tutta la popo-lazione di Zelichowo; molte si-gnore, più anziane, avevano lelacrime agli occhi, molti sonovenuti a stringermi la mano allafine della cerimonia. Sono stata poi chiamata da cro-nisti della radio per un’intervista:alcune domande sulla storia deigenerali e su di me, sempre atten-tamente tradotte simultanea-mente da Padre Artur. Lo storico, Wachowiak, mi hachiesto copia del libro di CarloUnia, nonché, ove possibile,anche del libro che lo storico

Jacek Wilczur; anche lui po-lacco, ha scritto: Le tombedell’Armir, Mondadori, 1987che è introvabile in Polonia,perché vorrebbe scrivere unlibro sulla vicenda. Mi ha anchedetto che mi darà l’indirizzodove richiedere la documenta-zione polacca sulla vicenda.Non può richiederla di personaperché deve essere un familiare

a farlo.Alla cerimonia è seguito unpranzo offerto dal sindaco nel-l’agriturismo. Ho potuto par-lare con Jacek Polanczyk (eral’unico con cui potevo parlaresenza l’aiuto dell’ottimo padreArtur dato che potevamo par-lare in inglese). Il sindaco mi hafatto sapere che desiderereb-bero costruire sul luogo e la-sciare alla cura del locale liceouna stele-ricordo dei sei gene-rali nonché delimitarne il loropercorso nel paese. Il lunedì 9alle ore 6.00 è venuto a pren-dermi padre Artur, mi ha ripor-tato a Berlino da dove ho presoun aereo per Francoforte e lacoincidenza per Roma.Sono rientrata a casa verso le18.00, molto stanca ma anchemolto contenta per tutto quelloa cui avevo partecipato. Madevo confessare di aver sentitomolto la mancanza di una par-tecipazione più attiva dell’Ita-lia, c’era solo la mia presenza,che non è davvero molto.

Maria Trionfi

Maria Trionfi viene accolta da una folta rappresentanza di autorità, il sindaco diWiellencon con alte autorità politiche e i veterani dell’armata Wladyslaw Anders.

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storiastoria

LA FAMIGLIA DI UN ALTRO CADUTO DEL PIROSCAFO «CRISPI»CONTATTA MONTEFUSCO

Ricerche e studi

Il nostro Gino Montefusco èdivenuto il riferimento pertutte le famiglie che hanno

perso un congiunto nell’affonda-mento del piroscafo «F. Crispi».In effetti, sull’affondamentodella nave e le conseguenti per-dite di vite umane che ne seguì,al momento, fu sicuramentestesa una cortina di silenzio permotivi propagandistici e di na-tura operativa. All’epoca si co-municò alle famiglie l’indispen-sabile che, il più delle volte, nonsanava la voglia di sapere.Ora, a distanza di anni, uno deisopravvissuti cerca di illuminarei contorni della tragedia e riescea destare l’interesse dei familiaridei caduti.

Da Montefusco riceviamo unalettera nella quale ci comunica:

«… ritengo opportuno informarvi diun nuovo caso che, mi preme sot-tolineare, nasce sempre dal reperi-mento del mio numero telefoniconel Sito della nostra Associazione. Stavolta a telefonarmi, nel giugno

scorso, fu iI Sig. Giorgiani daCastiglione d'Otranto (Lecce) ecome al solito, nei giorni successivi,non esitai all’invio di materiale inmio possesso (copie di ritagli digiornali e quant' altro che neglianni hanno narrato quella triste edrammatica vicenda). Risultato: un'altra bellissima letteraricevuta, in risposta, dal Sig. LuigiGIORGIANI, di cui allego copia,perchè possiate decidere se riportarlasul nostro giornale».Ed ecco quanto ha scritto ilSignor Giorgiani:

Castiglione d'Otranto20- 06- 2012

Egregio sig. Montefusco,

desidero, a nome mio personale,della mia famiglia e della famiglia dimio fratello Totò (classe 1935),esprimere i ringraziamenti piùprofondi per la sensibilità e la repen-tina disponibilità dimostrataci nel-l'averci fatto conoscere, a distanzadi 69 anni, modi, tempi, luoghi e cir-costanze della triste sorte toccata a

nostro Padre.I diversi elementi dell'affondamentodel piroscafo " F. Crispi ", costato lavita a tante centinaia di giovani sol-dati, erano, prima dei preziosi docu-menti inviateci, a tutti noi scono-sciuti e tali sono rimasti per quanti(moglie, genitori, parenti) sono pas-sati ad altra vita, lacerati da un duroe inconsolabile dolore.Fieri della sensibilità di un commili-tone come lei e soddisfatti del suogentile aiuto, devotamente la salu-tiamo e commossi la ... abbracciamo.

Luigi GIORGIANI(classe 1939)

Informazioni su mio padre:

VITANTONIO GIORGIANINato ad Andrano (Lecce)il 5-07-1908. Disperso il 19-04-1943.Richiamato nel 6° Reggimentoart. c.a. 602 Batteria - Modena.Ultima lettera 18-04-1943 in par-tenza da Livorno - Destinazioneignota. Non ricordo altre comu-nicazioni.

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offerte pervenuteofferte pervenute

o f f e r t e

pervenute

o f f e r t e

OFFERTE PERVENUTE ALLA DATA DEL 20 SETTEMBRE 2012PER IL POTENZIAMENTO DEL GIORNALE:

Euro 2.500,00 Gra. Don CRISTOFORO MAGGIO

“ 200,00 Sig.ra VENEGONI Pollinini Beatrice (in memoria dello zio Don Luigi Quadri)

“ 20,00 Sezione di BASSO VERONESE

“ 20,00 Gra. ROSIN Gianfranco

“ 15,00 Sezione di VIGNOLA

“ 20,00 Sezione di JESI (in memoria del Gra. Mattioni Elio)

“ 10,00 Gra. SECCHIERI Francesco (in memoria di Bettarello Laura)

“ 10,00 Sezione di MASERADA (in memoria del Gra. Granzotto Giuseppe)

“ 10,00 Sezione di PADOVA (in memoria del Gra. Bertin Tiziano)

“ 10,00 Sezione di FIRENZE (in memoria del Gra. Settesoldi Guido)

“ 50,00 Gra. MONTEFUSCO Gino

“ 25,00 Sezione di MONZA

“ 150,00 Famiglia REDIGOLO, Sezioni di JESOLO, ERACLEA, MUSILE DEL PIAVE

e S.DONA’ DI PIAVE (in memoria del Gra. Redigolo Carlo)

PRO TERREMOTATI EMILIA ROMAGNA:

Euro 100,00 Gra. SELLERI Giorgio

“ 50,00 Gra. PADOVANI Roberto

PER IL FONDO DI SOLIDARIETA’ «STENIO CONTIGLIOZZI»:

Euro 2.500,00 Gra. Don CRISTOFORO MAGGIO

Euro 200,00 Sig.ra CONTIGLIOZZI Luisa

“ 15,00 Sezione di VIGNOLA

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lettere al direttorelettere al direttore

Buongiorno,

sono Luca Favini e sono il nipote di Mario Favini, unodei 36 superstiti dalla 121ª compagnia cannoni da47/32 che, nella seconda guerra mondiale, furonoschierati sul fronte Russo e anche una delle persone ci-tate nel manoscritto di Bruno Berini «121ª compagniacannoni da 47/32 Granatieri di Sardegna - Ricordi diguerra» liberamente scaricabile dal sito dell’Associa-zione Nazionale. Di recente mi sono venute alla manodelle lettere del nonno, deceduto il 10 ottobre 1992, chemi hanno riportato alla mente i racconti che egli facevaad un bambino (al tempo avevo solamente 10 anni) af-fascinato dalla guerra e dalle imprese compiute dai no-stri valorosi soldati durante l'ultimo conflitto mon-diale. Cercando tra i ricordi del nonno e sfruttandoanche la tecnologia di internet ho trovato moltissimomateriale, ma per me sarebbe impagabile stringere lamano, se ancora in vita, ad uno di quei valorosi uominiche hanno combattuto a fianco del mio nonno.Tra questi ricordo: Piero Lombardi, Angelo Goggia,Bruno Berini (che una volta scriveva sul Granatiere),Emilio Prussi, Alviero Mantovani.Forse chiedo troppo ma se fosse possibile pubblicare sulprossimo numero del Granatiere questo mio appello omi deste una mano a recuperare qualche informazionesulle persone di cui sopra, ve ne sarei veramente grato.Lascio i miei recapiti e vi autorizzo (nel caso) a pubbli-carli sulla rivista.

CordialmenteLuca Favini

Mobile +39 349 83 63 940E-mail: [email protected] : http://www.zippohq.com

Egregio Direttore,

Vi scrivo questa lettera per porgervi una richiesta inmerito all’edizione N° 4 dell’ottobre 2011 della vostrarivista.Mi chiamo Pierluigi Viale e scrivo dalla Frazione diSpinetta Cuneo.In un articolo all’interno dell’attività Associativa eprecisamente facendo riferimento al titolo «267°Anniversario della Battaglia della Madonna del-l’Olmo» viene riportata in sintesi la mia ricerca neltempo relativa al mio bisnonno Dalmazzo Viale.A scopo di divulgazione della ricerca, viene riportato ilmio cognome e non il nome, impedendo ad eventualialtri ricercatori del tempo di avere un possibile contattocon me persona scrivente.Chiedo se fosse possibile, di completare la frase sulgiornale (messo sul vostro sito) aggiungere il nomePierluigi (tutto attaccato) al già presente cognomeViale.

Anticipatamente ringrazio e porgocordiali distinti saluti.

Pierluigi Viale

Pierluigi Viale - Via Cauteri, 50 Frazione Spinetta12100 CUNEO

Eccola accontentata,signor Favini. Speriamo che il suoappello venga raccol-to da chi sia in gradodi darle le informa-zioni che desidera.Per noi è un modo perricordare gli eroiciGranatieri del FronteRusso.

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lettere al direttore

Egregio Direttore,

anche al bravo Erbon, può sfuggire qualche dettaglio. Miriferisco all’ articolo sulla cerimonia del Monte Cengio,apparsa nel numero scorso della nostra rivista.Oltre alla presenza di tutti coloro che ha ricordato, vi eraanche il Centro regionale della Lombardia dei Granatieridi Sardegna, con il suo Presidente Cav. EnricoMezzenzana, accompagnato per l'occasione da ungruppo di cittadini di Casorezzo, luogo in cui visse negliultimi anni della sua vita il non dimenticato Ten.M.A.V.M, Don Luigi Quadri.Presenti per la prima volta, sono rimasti entusiasti dellagrande partecipazione a questa cerimonia ricorrente chedovrebbe essere annoverata fra quelle Nazionali per lasua importanza.Unico neo il tempo, con nuvole presenti e un clima nonproprio gradevole.

Enrico Mezzenzana

lettere al direttorelettere al direttore

Egregio Direttore,

apprezzo molto la nostra Rivista da Lei magistral-mente diretta, ma l'ultimo numero mi ha partico-larmente colpito per gli autorevoli articoli del no-stro Presidente nazionale Gen. Mario Buscemi edel Comandante del Primo Granatieri Col.Massimo Siragusa. Il Gen. Buscemi, giustamentesi preoccupa della sorte della nostra Specialità, edin poche ma profonde parole ricorda anche alcuniepisodi volutamente dimenticati, della nostra an-tica e gloriosa Storia, come l'impresa di Fiume e lapresenza dell'allora Principe ereditario Umberto diSavoia, poi divenuto Re Umberto II nei ranghi delPrimo e Secondo Granatieri in Roma. Il Suo acco-rato appello alla sensibilità del ministro dellaDifesa Amm. Di Paola, interpreta lo stato d'animoe di ansia di tutti noi Granatieri.Il Col. Siragusa, con vigore e passione ha esaltatole virtù militari e personali di tutto il Reggimento,non celando amarezza ed inquietudine per le solitericorrenti nubi che si addensano sul cielo della no-stra Caserma Gandin.Condivisibili anche i commenti sulla sfilata «so-bria». Personalmente, una grande parata militare,con mezzi cingolati, cavalli e Frecce Tricolori, cioètutti i Reparti esistenti, che sono poi la parte sanae più bella della Nazione, la preferirei il 4Novembre, Festa delle FF.AA., fine vittoriosa dellaPrima Guerra Mondiale e conclusione delRisorgimento Nazionale. Il 2 giugno ricorda il re-ferendum istituzionale, il cui «esito» divise e di-vide tutt'ora il popolo italiano. Il 4 Novembre è ilgiorno in cui Stato, FF.AA. e Popolo devono dedi-care a tutti i Caduti per la grandezza e la sicurezzadella Patria.Purtroppo termini come grandezza della Patria ePatria stessa sono oggi in disuso o mal interpretati,da chi è in conflitto con la propria coscienza, se lacoscienza ancora alberga in costoro.Grazie della Sua cortese ospitalità e granatiereschisaluti

Maurizio Ceccotti Presidente della Sezione di Amelia

Amelia, 10 agosto 2012

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Quali nomi importanti si ha la fortuna dileggere, sfogliando le pagine di«Testimonianze di protagonisti» del

glorioso 3° Rgt Granatieri dopo l’8 settembrein Grecia.Spinelli, Castagnoli, Pipola, Napoli, Fornale,Contigliozzi, Holzer, lo stesso Scarpelli cura-tore della raccolta: ufficiali esemplari a 20anni, ufficiali superiori poi, alcuni anche al co-mando dei Reggimenti e della Brigata, infineprestigiosi dirigenti della nostraAssociazione, direttori del giornale, nomi lettipiù volte nelle pagine del periodico associa-tivo fin da quando essoaveva un formato enorme enon possedeva copertina.E, oltre ai nomi degli uffi-ciali, si legge delle imprese,dei sacrifici compiuti daiGranatieri per onorare ilReggimento!Salvare a costo della vitaun lembo della bandieradel 3° da parte di quattroufficiali durante i due annidi dura prigionia nei lagernazisti in Germania ePolonia; rinunciare ad unrientro, sicuro ma disono-revole, in Patria e restareinsieme ai propri ufficiali esottufficiali nel campo diconcentramento, espri-mendo il proprio rifiutocon l’intonazione della«marcia dei Pifferi», ov-vero l’inno del 3°.Noi, che nei raduni can-tiamo: «Siamo i Granatier,superbi e fier, orgoglio del-la stirpe, poema di valor…ad esso noi darem tutto il nostro cuor…» ecantiamo col cuore e anche con commozionegrande, noi non riusciamo ad immaginare«quanto sofferto» là nella difesa di Roma,come là nella lontana Atene, dopo la procla-

mazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943.Il ten. col. Giovanni Scarpelli, che trascorsecome «riserva d’Armata» 15 mesi ad Atenedopo la fine della guerra, e che ha poi svoltouna grande opera nella Direzione nazionaledell’ANGS, come Presidente regionale del-l’Abruzzo, oltre ad aver collaborato col Cen-tro Studi e nella conduzione del FondoGiacchi, ha dedicato molto tempo alla raccoltadi testimonianze riguardanti la fine del 3° RgtGranatieri in Atene nel settembre del 1943.Alcune testimonianze raccontano lo stessoepisodio, ma ognuna ha il suo colore, la sua

angolatura, descrive stati d’a-nimo differenti; si legge la de-lusione degli ordini giunti daRoma, la rassegnazione ad undestino crudele, il presagio diuna meta differente da quellapromessa, ma si legge evidentesempre il senso del dovere edell’obbedienza.Fa molto riflettere la lettura diqueste pagine che riguardanola triste conclusione del ser-vizio prestato dal 3° in Atenedurante la seconda guerramondiale; a noi, Granatieri intempo di pace, fa involonta-riamente confrontare i nostripiccoli sforzi con gli Alamari(un Quirinale, un Altare dellaPatria, un campo a MonteRomano) con la sofferenza dichi portava sul bavero gliAlamari al freddo e per unpiatto di minestra.Ma gli Alamari sono stati esono nel cuore dei Granatierie, quando il cuore ti fa sentireil comando «devi», occorre

obbedire.Grazie Scarpelli; le tue pagine devono diven-tare lettura per tutti gli associati, in quanto lastoria del Corpo fa bene al nostro spirito e cirende grati ogni giorno di più ai nostri Padri.

letti per voiletti per voi

8 SETTEMBRE 1943: IL 3° RGT GRANATIERI IN ATENERACCOLTA DI TESTIMONIANZE

di Umberto Miccoli

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letti per voiletti per voi

Un libro documentario, ricco di testimonianze e cita-zioni; tutte riportate con meticolosa precisione, cheinvogliano a concatenare nomi, date ed eventi.

L'Autore ripercorre l'evoluzione tecnica ed il diffondersidell'interesse per il volo, dagli ultimi anni dell'Ottocentofino alla prima Guerra Mondiale del 1915-1918. Dai pri-mordi, quindi, di quel fenomeno che fu la «Macchina più pe-sante dell'aria» che affascinò anche gli italiani, già esaltatidallo sport e dalle gare ciclistiche e dall'automobile.Anche quel movimento o agitazione culturale che fu il«Futurismo» che spronava ad andare sempre avanti a progre-dire, osare, sfidare contribuì ad entusiasmare gli italiani a li-

brarsi nell'atmosfera. Tanto era l'interesse, che toccò anche l'audacia di certa parte delclero, che nel 1909 il Papa Pio X ebbe ad ammonire i preti ciclisti mentre nel 1918, PapaBenedetto XV, fu costretto a prendere atto che una dozzina di agguerriti preti piloti, sierano arruolati nell'aviazione francese. Nel libro ricorrono nomi di assi del volo, discontri quasi cavallereschi e tanti eroi comeil peruviano Chevez, Baracca e molti altri perarrivare anche alle imprese di D'Annunzio,azzardate, sfidanti, guerresche.Non si tratta di un libro celebrativo deglieroi ma vengono ricordati anche tutti co-loro che si sacrificarono con coraggio sindai primi anni delle sperimentazioni suquesti nuovi grandi uccelli dell'aria mec-canici e con l'uomo a guidarli in volo.Si ricordano i primi campi di addestra-mento, il primo aeroporto fu quello diCentocelle a Roma e figurano documenta-zioni di uffici militari del tempo, le testi-monianze nei musei, giornali, riviste,scrittori, ecc ma anche le lacune dellescuole di preparazione al volo; comeerano allestite, la mancanza di una certacultura per gli aspiranti e pochi istruttori.Persisteva poi ancora una certa diffidenzasulla nuova maniera di viaggiare.Poi venne l'interesse e l'entusiasmo ancheda parte delle Autorità Militari con laguerra del 1915 -1918 e l'Aeronautica fecela sua buona parte nel conflitto. Ma l'impulso più grande le fu dato daMussolini, ma qui siamo già in altraepoca... e l'Autore, dovrebbe farci leggereanche il seguito!

Alba Maria Mendico

DAL FANGO AL VENTOED. EINAUDI

di Fabio Caffarena

alamari con le stellettealamari con le stellette

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CAMBIo AL VERTICE DEL 1° REGGIMENTO GRANATIERI

Gli onori al Comandante della brigata.

Il comandante subentrante e quello cedente.

La consegna della Bandiera di guerra del reggimento.

Il Comandante della brigata, gen. Massimo Scala.

Il giorno 14 settembre 2012 ha avuto luogo in Roma Capitale, presso la Caserma «A. Gandin»,la cerimonia di cambio del comandante il 1° rgt. Granatieri, nel corso della quale il Col. MassimoSiragusa ha ceduto il comando del reggimento al Col. Claudio Caruso.

Il Colonnello Massimo Siragusa ha assunto l’incarico di Capo Ufficio Personale del Comando per laFormazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

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alamari con le stellettealamari con le stellette

IL NUOVO COMANDANTE

Il Colonnello Claudio Caruso è nato il 5 giugno1965 a Roma. Ha frequentato il 167° Corso d’Accademia nel pe-riodo 1985-1987 e, successivamente, la Scuola diApplicazione di Torino dal 1987-1989. Dal 1990 al1993 ha ricoperto l’incarico di Vice Comandante eComandante Compagnia Mortai Pesanti, Coman-dante di Plotone e Comandante Compagnia Fuci-lieri nell’ambito del 2° Battaglione «Cengio» primae 2° Reggimento Granatieri di Sardegna poi. Da settembre 1993 a gennaio 1994 è Vice Coman-dante di compagnia in Somalia nell’Operazione«IBIS 2», mentre nel periodo giugno-agosto 1994 èComandante di Compagnia nell’OperazioneVespri Siciliani a Palermo. Da settembre 1994 a settembre 1996 è Comandantedi compagnia Allievi Ufficiali presso l’AccademiaMilitare di Modena e dal 1996 al 1997 Comandantedi compagnia armi di sostegno e Comandantecompagnia di rappresentanza nel 1° ReggimentoGranatieri di Sardegna. Dal 1998 al 1999 è Capo ufficio OAI del 1°Reggimento Granatieri di Sardegna. Successivamente, presta servizio presso lo SME - VReparto Affari Generali - Agenzia promozione dei reclutamenti come Ufficiale addetto. Dalgiugno 2005 al settembre 2007 ricopre l’incarico di Capo sezione radio e tv dell’UfficioPubblica Informazione del V Reparto Affari Generali presso lo Stato Maggiore dell’Esercito. Dal 2007 al 2009 assume l’incarico di Comandante del Battaglione «Assietta» del 1°Reggimento Granatieri di Sardegna e nel periodo agosto 2008 - febbraio 2009 è Comandantedi Gruppo Tattico nell’ambito dell’operazione nazionale «Strade sicure», in concorso e con-giuntamente alle forze di polizia. Da febbraio 2009 a settembre 2012 ricopre l’incarico di Capo sezione coordinamentodell’Ufficio Pubblica Informazione del V Reparto Affari Generali presso lo Stato Maggioredell’Esercito. Dal 14 settembre è Comandante del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna.Ha frequentato il 124° corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra ed il 7° corsoSuperiore di Stato Maggiore Interforze presso il Centro Alti Studi della Difesa.E’ laureato in Scienze strategiche ed ha conseguito i Master in Scienze strategiche e inComunicazione istituzionale; è qualificato Public Information Officer.Il Colonnello Caruso è decorato con la Croce d’Argento per anzianità di servizio, la Crocecommemorativa per l’operazione in Somalia, la Croce commemorativa per operazioni diSalvaguardia delle Libere Istituzioni e Mantenimento Ordine Pubblico, la Medaglia delleNazioni Unite.E’ coniugato con la Signora Simona con la quale ha avuto tre figli: Giulia, Matteo e Riccardo.

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alamari con le stellettealamari con le stellette

È stato un incontro entusiasmante, ricco disignificativi stimoli alla nostra memoriache è andata alla ricerca di lontane emo-zioni e di prime esperienze di vita militarecon gli Alamari.Non avremmo giammai immaginato allora(eravamo all'inizio degli anni ottanta) chesaremmo stati tanto permeati del sensoprofondo della nostra appartenenza, dellospirito di corpo che coltivavamo giorno pergiorno e che ha pregnato i nostri animi finoa farli palpitare all'unisono con i senti-menti più veri dell'amicizia, del puro spi-rito di cameratismo, nello slancio prorom-pente di dedizione e dono di se stessi ai piùdeboli e più bisognosi di incoraggiamento.Abbiamo trascorso con l 'entusiasmo dei

vent'anni quegli indimenticabili dodicimesi di vita militare al 2° Granatieri «Cen-gio».Riviviamo oggi le stesse ansie e le stesse at-tese di allora: nei primi anni ottanta, supe-rata la crisi delle contestazioni, si era allaricerca dei valori calpestati dagli anni dipiombo; oggi viviamo nella disperata ri-cerca di un futuro da donare ai nostri figli,di un'alternativa morale e sociale da con-trapporre al dio denaro, agli aridi obiettividel pil e dello spread.Ci siamo dati appuntamento nei giorni 16 e

17 giugno 2012, in una trattoria romanaprima ed il giorno successivo nella caserma«Albanese Ruffo». Sono affluiti un centi-naio di Granatieri e quasi tutti i quadri diallora, dal Comandante di Battaglione aiComandanti di Compagnia e di Plotone, aigagliardi Sottufficiali.È stata una vera festa, con grandi emozionida far luccicare gli occhi, trattenendo astento le lacrime per la gioia mentre ci siriabbracciava con calore granatieresco, tracommilitoni, Sottufficiali, Ufficiali.Questi ultimi li abbiamo visti in una nuovaluce, non più sul piedistallo delle funzionidi Comando ma stretti stretti a noi nel rivi-vere le stesse emozioni, con la palese dimo-strazione che la buona semente da loro get-

tata è caduta su un terreno fertile ed haprodotto grande frutto.Si, gli spensierati ventenni di allora si sonoritrovati maturi cinquantenni che vivonoed operano nel tessuto sociale della nostraamata Italia, facendo propria l'esortazionefinale della Preghiera del Granatiere « fa (oDio) che i Granatieri d'Italia siano d'e-sempio a tutti i cittadini nella fedeltà aiTuoi comandamenti e alla Tua Chiesa, nel-l'osservanza delle patrie leggi, nella consa-pevole disciplina verso l 'autorità costi-tuita».

TRENTANNI DOPO ALLA «RUFFO»17 giugno 2012

La grande partecipazione della folla, a destra il gen. Bonelli. In primo piano il gen. Massimiliano del Casale e Nicola Canarile.

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È stato veramente un esempio che ci augu-riamo contagi tutti i Granatieri (e non solo)che hanno avuto ed hanno il privilegio diindossare i bianchi Alamari,Un ringraziamento o doveroso a tutti i par-tecipanti ed in particolare a coloro chehanno voluto con determinazione e resopossibile tutto questo: all’infaticabile Tene-nte Stefano Cocumelli ed al binomio trasci-natore Sebastiano Genovese e Dimitri Stuc-

chi.Con questi sentimenti ci siamo salutati perfar rientro alle nostre sedi, ai nostri im-pegni quotidiani con il forte desiderio dimantenere saldi i contatti e promuovere ini-ziative a sfondo sociale a premessa di ulte-riori incontri, per meglio far partecipi i gio-vani Granatieri di oggi del privilegio del-l’appartenenza.

I Granatieri del «Cengio»

Lo schieramento alla Ruffo.

CAMBIO DEL COMANDANTE DEL 2° BATTAGLIONE «CENGIO»28 settembre 2012

Cambio al vertice del 2° Battaglione«Cengio» del 1° Reggimento dei Gra-natieri di Sardegna di stanza a Spo-

leto. A sostituire il comandante Liberato A-madio, il Tenente Colonnello Claudio Benci-venga.Bencivenga e Amadio sono stati ricevuti nellamattinata 26 settembre dal sindaco di SpoletoDaniele Benedetti in occasione della visita alleistituzioni cittadine a seguito della nuova no-mina di Bencivenga a cui il sindaco ha fatto gliauguri per il nuovo incarico.Insieme a Benedetti, che ha ringraziato ilTenente Colonnello Amadio per l'operato ela vicinanza dimostrata alla città durante lasua permanenza a Spoleto, erano presenti ilVicesindaco Stefano Lisci e il Comandantedella Polizia Municipale Vincenzo Russo.La cerimonia militare del cambio del coman-dante durante la quale l'attuale comandanteAmadio ha ceduto il comando al TenenteColonnello Bencivenga si è svolta il 28 set-tembre presso la Caserma «Garibaldi».

Bencivenga e Amadio rendono omaggio al sindaco Benedetti.

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quote versatequote versate

q u o t e

v e r s a t e

q u o t e

QUOTE TESSERAMENTO VERSATE DALLE SEZIONI AL 20/09/2012

VENETO

€ 90,00 ASIAGO

€ 330,00 BASSANO DEL GRAPPA

€ 270,00 BASSO VERONESE

€ 135,00 CAMPOSAMPIERO

€ 495,00 CASTELFRANCO VENETO

€ 195,00 CEREA

€ 1.020,00 CITTADELLA

€ 150,00 COGOLLO DEL CENGIO

€ 150,00 CONEGLIANO

€ 285,00 DOLO (Riviera del Brenta)

€ 135,00 DUE CARRARE

€ 300,00 ESTE

€ 375,00 ERACLEA

€ 750,00 JESOLO

€ 360,00 LENDINARA

€ 90,00 MASERADA SUL PIAVE

€ 195,00 MEOLO

€ 315,00 MESTRE

€ 435,00 MESTRINO

€ 375,00 MOGLIANO VENETO

€ 165,00 MONASTIER

€ 540,00 MONSELICE

€ 165,00 MUSILE DI PIAVE

€ 750,00 PADOVA

€ 120,00 PAESE

€ 225,00 PIOVE DI SACCO

€ 525,00 PORTOGRUARO

€ 660,00 ROVIGO

€ 150,00 SAN DONA' DI PIAVE

€ 300,00 SOMMACAMPAGNA

€ 360,00 SPINEA

€ 180,00 THIENE

€ 795,00 VERONA

€ 240,00 VICENZA

€ 165,00 VILLABARTOLOMEA

€ 150,00 ZEROBRANCO

PIEMONTE

€ 630,00 ALBA

€ 225,00 BIELLA

€ 495,00 CUNEO

€ 375,00 FOSSANO

€ 540,00 GRIGNASCO

€ 270,00 OVADA

€ 690,00 PINEROLO

€ 465,00 SALUZZO

€ 1.065,00 TORINO

€ 315,00 TORTONA (Alessandria)

€ 150,00 VARALLO VALSESIA

€ 390,00 VERCELLI

LOMBARDIA

€ 405,00 ABBIATEGRASSO

€ 285,00 BERGAMO

€ 195,00 BRESCIA

€ 645,00 CALCINATE

€ 375,00 CASTEL GOFFREDO

€ 825,00 COMO

€ 390,00 CREMA

€ 810,00 LEGNANO (Busto Arsizio)

€ 150,00 LENO

€ 165,00 LUMEZZANE

€ 450,00 MANTOVA

€ 135,00 MARMIROLO

€ 375,00 MELZO

€ 690,00 MILANO

€ 615,00 MONZA

€ 180,00 RHO

€ 500,00 SONDRIO

€ 180,00 URGNANO

€ 330,00 VIGEVANO

€ 240,00 VALTROMPIA (Valle Bres.)

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quote versatequote versate

q u o t e

v e r s a t e

q u o t e

QUOTE TESSERAMENTO VERSATE DALLE SEZIONI AL 20/09/2012

TRENTINO ALTO ADIGE

€ 150,00 MERANO (Bolzano)

€ 180,00 TRENTO

FRIULI VENEZIA GIULIA

€ 150,00 LATISANA

€ 60,00 SACILE

€ 405,00 SAN VITO AL TAGLIAMENTO

€ 165,00 TAMAI DI BRUGNERA

€ 345,00 TRIESTE

€ 315,00 ZOPPOLA

LIGURIA

€ 105,00 IMPERIA

EMILIA ROMAGNA

€ 135,00 ALTO FRIGNANO

€ 450,00 BOLOGNA

€ 75.00 FAENZA

€ 390,00 PALANZANO

€ 195,00 VIGNOLA

TOSCANA

€ 390,00 FIRENZE (Prato e Greve)

€ 75,00 CASTELNUOVO GARFAGNANA

€ 120,00 PISA

€ 180,00 SINALUNGA

UMBRIA

€ 330,00 AMELIA

€ 15,00 ORVIETO

€ 315,00 PERUGIA

€ 285,00 SPOLETO

€ 180,00 TERNI

MARCHE

€ 540,00 ASCOLI PICENO

€ 300,00 MACERATA

€ 165,00 FABRIANO

€ 525,00 FERMO

€ 690.00 JESI

€ 435,00 PESARO

€ 135,00 POTENZA PICENA

€ 195,00 SASSOFERRATO

€ 510,00 SAN BEN. DEL TRONTO

LAZIO

€ 240,00 ANAGNI

€ 645,00 CIVITAVECCHIA

€ 585,00 LATINA

€ 90,00 APRILIA

€ 45,00 VELLETRI

€ 4.515,00 ROMA

ABRUZZO

€ 375,00 LANCIANO

€ 375,00 SULMONA

€ 255,00 PESCARA

CAMPANIA

€ 180,00 AVELLINO

€ 645,00 POMPEI

PUGLIA

€ 135,00 MAGLIE

€ 375,00 CORATO

SARDEGNA

€ 240,00 CAGLIARI

attività associativaattività associativa

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AMorimondo si è tenuta la tradizionale festadei Granatieri della Sezione Madre diMilano nel 100° della Fondazione.

La giornata, per i granatieri Origgi, Villa e Astori,è iniziata alle ore 9 30 con l'allestimento degli ad-dobbi e la preparazione della sala da pranzo pressoil ristorante «La Commenda».Su ogni tavolo è stata posta una bottiglia di vinocon un'etichetta, preparata appositamente in occa-sione del 100° di Fondazione, raffigurante il nuovogagliardetto della sezione di Milano, due Grana-tieri 1848 con granata e alamaro; ad ogni bottiglia èstato allegato un biglietto di auguri.Alle ore 10 30 presso l'Abbazia di Morimondo èstata celebrata la Santa Messa ufficiata da DonMauro, divenuto ormai uno dei nostri. In questaoccasione abbiamo voluto ricordare i Granatieridefunti : Antonellini, Cristalli, Moglia e Rettani checi hanno lasciato nel corso del 2011.Presenti ai lati dell'altare due Granatieri: Astori eFortichiari che per l'occasione indossavano l'uni-forme del 1848, oltre alle Colonnelle di Crema,

Pavia, Rho, Vigevano, Abbiategrasso, Modena eMilano.Alla funzione, oltre ai cittadini di Morimondohanno partecipato circa 70 persone tra Granatieri erelativi familiari.Al termine della S. Messa il gra Roberto Visintin,affiancato dai due Granatieri in uniforme, si è re-cato all'ambòne dell'altare ed ha letto in modo im-peccabile «granatieresco» la Preghiera del Grana-tiere che è stata ascoltata attentamente dall'assem-blea.Alla fine della cerimonia si è proceduto alle foto

ricordo con tutti i partecipanti alla funzione e, agrande richiesta anche da parte dei cittadini diMorimondo presenti, con i due Granatieri in uni-forme storica.Alle 12 30, presso il ristorante «La Commenda», siè tenuto il tradizionale pranzo.Oltre alla presenza del Presidente della Sezione diMilano: Setti Carraro, un bel nutrito gruppo diGranatieri milanesi: il Presidente Onorario dellaLombardia Bovati, il Presidente RegionaleMezzenzana i Presidenti delle Sezioni di Bergamo,Pavia, Biella, Vigevano, Abbiategrasso, Rho,Modena e Crema.A sorpresa, e con lo stupore di tutti i presenti, almomento del dolce è stata portata una grande ebellissima inaspettata torta (offerta da due grana-tieri restati anonimi) raffigurante gli alamari congranata e la data del 100° di fondazione.Ai Presidenti è stata consegnata una targa ricordocon la scritta: «Primi testimoni della nostra triseco-lare storia in occasione 100° di fondazione» e atutti i Granatieri un portachiavi a ricordo dellagiornata.A conclusione della a dir poco memorabile e stu-penda giornata, si è tenuta la tradizionale (cor-posa) lotteria con bellissimi premi curata, come daconsuetudine, da Aralda Maria Emma figlia di ungrande nostro Granatiere scomparso.Tutto si è svolto sotto la regia dello scrivente checon molto lavoro e tanta pazienza, nel corso deiprecedenti mesi, ha permesso che la festa si realiz-zasse nel migliore dei modi.Un grazie a tutti.

Dario Origgi

HA UN SECOLO LA SEZIONE MADRE DELL’ANGS18 Dicembre 2011

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Ottocento firme per espri-mere solidarietà e vici-nanza ai fucilieri della

Marina italiana Massimiliano La-torre e Salvatore Girone – ancoratrattenuti in India perché accusatidi aver ucciso due pescatori in-diani scambiati per pirati - ed alleloro famiglie.La manifestazione di solidarietàper i due marò pugliesi si è tenutaall’inizio del mese di giugno nella

Sala consiliare della Provincia diBari su iniziativa del sen. Luigid’Ambrosio Lettieri.La solidarietà ai due marò è arri-vata anche da Corato.Il Presidente regionale dei Grana-tieri, Giuseppe Calderola, infatti,ha preso la parola per portare il sa-luto del sindaco Luigi Perrone edare lettura della Delibera appro-vata dal Comune di Corato a so-stegno dei nostri due connazio-

nali. Nel Consiglio comunale del 9marzo scorso, l’assise coratinaespresse «indignazione per il com-portamento delle Autorità in-diane», e dichiarò la propria vici-nanza alle famiglie dei due prigio-nieri, impegnando il Governo na-zionale a «porre in essere ogni ini-ziativa, nazionale e internazio-nale» inclusa una mobilitazionegenerale, se necessario, per ripor-tare i militari a casa.

Sfidando le condizioni meteoavverse accompagnate daviolente raffiche di bora, si è

svolta a Cortellazzo di Jesolo, do-menica 13 maggio, la consueta ri-evocazione degli eventi del 1918,noti come la Battaglia del Sol-stizio.Grazie alla disponibilità delParroco Don Roberto, la SantaMessa si è potuta svolgere al co-perto nella locale Chiesa.

A celebrarla è stato il nostroPadre Defendente Belotti (conce-lebrante Don Roberto), giuntoper la circostanza da Sabaudia.La sua omelia ha riscaldato icuori dei numerosissimi grana-tieri presenti, convenuti da tuttoil Veneto e dal Friuli. Erano pre-senti ben 24 Colonnelle ed unaventina di labari, bandiere e ga-gliardetti delle locali Associa-zioni consorelle del Basso Piave,

il Gonfalone della Regione Ve-neto e quelli dei Comuni diJesolo, San Donà, Eraclea e Meo-lo.Al termine della funzione hannopreso la parola, per portare i sa-luti delle rispettive Istituzioni,Daniele Stival per la RegioneVeneto, Giuseppe Canali per laProvincia di Venezia e ValerioZoggia per il Comune di Jesolo.Erano presenti anche GiancarloRossi del Comune di Eraclea,Renato Gobbo del Comune diSan Donà di Piave ed AlessandroFin del Comune di Meolo. Presenti, in veste ufficiale, ancherappresentanti dell’Arma deiCarabinieri, della Guardia diFinanza, della Polizia locale edella Capitaneria di Porto.Il Presidente ANGS di Jesolo,Sergio Dalla Mora, prendendo laparola, ha ricordato anche la ri-correnza, nel corrente anno, delcinquantesimo anniversario dellacostituzione della locale Sezione,citando i suoi predecessori DallaPria, Priviero, Colla e Bacchin.

I GRANATIERI ESPRIMONO SOLIDARIETA’AI DUE MARO’ PRIGIONIERI IN INDIA

9 marzo 2012

COMMEMORAZIONE DELLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO13 maggio 2012

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Per l’occasione ha fatto preparareun gagliardetto commemorativodel quale ha omaggiato leAutorità e tutti gli alfieri delleAssociazioni presenti.All’uscita dalla Chiesa, si è for-mato un lungo corteo che, prece-duto dalla locale Fanfara deiBersaglieri, si è recato di fronte alMonumento al Granatiere. Quidopo la cerimonia dell’Alzaban-diera e la deposizione di unaCorona, è stato reso omaggio aiCaduti. Poi il momento più alto ecaratteristico della giornata: ilcorteo ha ripreso il percorso perrecarsi al centro del vicino pontesul Piave. Qui le note del Silenziosono risuonate accompagnandoil lancio di una Corona comme-morativa nelle grigie acque delFiume Sacro alla Patria.L’infaticabile ed iperattivo Presi-dente Regionale del Veneto, LinoMarian, assieme al locale Presi-dente Dalla Mora ed al VicePresidente Regionale Pellegrini,sono stati gli artefici dell’ottimariuscita della giornata. Presenti

alla manifestazione anche ilPresidente Regionale del FriuliRos ed i Presidenti provinciali diVerona Toffanin, di VicenzaBusin, di Treviso Rosin e diPadova Paoletti.Durante la riunione conviviale alRistorante Paloma del Lido diJesolo, è stato ricordato, tra la

commozione dei presenti il vicePresidente della Sezione diMusile, Invincle Zaccariotto, re-centemente scomparso.L’inno dei Granatieri, cantato vi-gorosamente, come consuetu-dine, da tutti, ha chiuso la gior-nata.

Roberto Pellegrini

IL II ANNIVERSARIO DELLA SEZIONE DI PINEROLO 20 maggio 2012

Domenica 20 maggio: gran-de festa della Sezione diPinerolo per il secondo an-

niversario della sua fondazione.Pur avendo solo due anni di vita,la Sezione – guidata da unDirettivo molto motivato e attivo –ha raggruppato 46 Granatieri del-l’area Pinerolese, che hanno ritro-vato l’entusiasmo e l’orgoglio diindossare gli Alamari. Come da programma, alle 10 sonoaffluiti, coordinati dal Presidenteregionale dott. Pier Andrea Ferro,i Granatieri della Sezioni piemon-tesi con le loro Colonnelle. Hannopartecipato fraternamente allamanifestazione anche le altreAssociazioni d’Arma di Pinerolo

(Aeronautica, Alpini, Carabinieri,Cavalleria, Marina, Paracadutisti,Polizia e Protezione Civile) recen-temente confederatesi nell’asso-

ciazione denominata «L’Identità»che ha lo scopo di permette loro diessere presenti e unite in tutte le ri-correnze e manifestazioni.

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Alle ore 11 00 si muove il corteo,passo lento scandito dai tamburidel plotone Granatieri del gruppostorico «Pietro Micca» nelle uni-formi del 1659, agli ordini del mar-ziale comandante Gra. ValterCostamagna (Presidente provin-ciale ANGS di Torino). Sosta dei gruppi di fronte al mo-numento ai Caduti e rituale depo-sizione della corona di alloro;quindi sfilata per le antiche stradedel centro storico, animate dai re-sidenti e dai turisti che, alla vistadegli stendardi, delle divise d’e-poca, della particolare compo-stezza del corteo, esprimevanocon sorrisi e applausi la loro sim-patia e solidarietà. E’ seguito, nellasplendida Cattedrale in stile neo-gotico, il solenne rito religioso insuffragio di tutti i morti per laPatria. Dopo il rito religioso i Granatieri si

sono poi trasferiti a Osasco presso«Villa Ninfea» dove si è svolto ilconvivio sociale con la partecipa-zione di una novantina tra Soci,Famigliari e Granatieri delleSezioni piemontesi.La festa, come vuole la miglior tra-

dizione, è continuata in allegriafino a sera. Arrivederci a Pinerolo al terzocompleanno della Sezione!

Claudio Gariglio Presidente della Sezione

COMMEMORAZIONE DEL 153° ANNIVERSARIODELLA BATTAGLIA DI PALESTRO

Come da tradizione, l’ul-tima domenica di mag-gio, la Sezione di Ver-

celli partecipa alla commemo-razione della Battaglia di Pale-stro, aderendo con entusiasmoal caloroso invito dell’Ammini-strazione Comunale del bel

paese lomellino.La vittoriosa Battaglia fu com-battuta nei giorni 30 e 31maggio 1859 nel quadro dellaSeconda Guerra d’Indipenden-za dall’Esercito Franco-Piemon-tese contro l’Esercito Austria-co. «Le vittorie di Palestro, che

valsero a far sgombrare ilPiemonte dagli Austriaci, fu-rono foriere di quelle più im-portanti di Magenta, SanMartino e Solferino che, scac-ciandoli dalla Lombardia, ri-dussero i confini austriaci alMincio. E’ grande gloria perPalestro che sul suo territoriosia stata trionfalmente inaugu-rata la guerra dell’indipen-denza italiana ».Queste sono le considerazionicon cui conclude una sua operail Prof. Gaudenzio Battezzati.Da segnalare che durante labattaglia si distinse particolar-mente Federico Manassero,conte di Costigliole, nell’occa-sione insignito del cavalieratodell’Ordine Militare di Savoia.Federico Manassero fu in se-guito valoroso comandante del

27 maggio 2012

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LA BRIGATA PINEROLO RIENTRA IN PATRIA DAL LIBANO

2° Reggimento Granatieri. Giàinsignito di altre importantionorificenze al comando del 2°Reggimento Granatieri, per lastrenua difesa del Monte Crocericevette la Medaglia d’Oro alValor Militare.Dopo questa doverosa introdu-zione , veniamo alla nostra par-tecipazione alla manifestazio-ne: nella piazza del Municipio iGranatieri si sono ritrovati innumero piuttosto sostenuto,con le significative e graditepresenze delle molte Colonnel-le, prima tra tutte la Colonnellaregionale del Piemonte, accom-pagnata dal sempre presentePresidente regionale Cav. An-drea Ferro, alla quale facevanocorona la Colonnella della se-zione di Vercelli, quella delgruppo di Palestro e le Colon-nelle delle sezioni consorelle di

Varallo Sesia, Torino, Fossano,Saluzzo, Pinerolo, Tortona, Gri-gnasco, Ossola e Verbano. La manifestazione è iniziatacon la sfilata fino al monu-mento Ossario dove, dopo l’al-zabandiera ed i discorsi di ritotenuti dai Sindaci di Palestro edi Montebello, dai rappresen-tanti dei consolati francese edaustriaco e dal viceprefetto del-la provincia di Pavia, è stata ce-lebrata la S. Messa in onore ditutti i Caduti. La sfilata eraaperta dalla Fanfara dei bersa-glieri di Asti seguita dal nutritogruppo dei bersaglieri in con-gedo. Seguivano i Granatieri etutte le altre associazioni com-battentistiche e d’Arma. Da se-gnalare che, contrariamente agliscorsi anni, la formazione deiGranatieri era preceduta dalritmo cadenzato di un tamburo,suonato dal nostro socio Pier-angelo Canella, la cui cadenzaha permesso a noi tutti di potermarciare con il nostro passo inmaniera impeccabile, susci-tando l’ammirazione del foltopubblico presente.Al termine della cerimonia reli-giosa il corteo si è ricompostoper sfilare di nuovo verso ilMonumento al Soldato e suc-cessivamente al Monumento alBersagliere per la deposizionedelle corone di alloro.

Verso metà percorso i Bersa-glieri si sono fermati per poterpoi eseguire la loro tradizionalecorsa al suono della fanfara; illoro comandante ha reso onoreal passaggio delle altre Associa-zioni e da parte nostra è statodato dal Presidente Regionalel’attenti a sinistr ed al grido «Ame le guardie» tutti i granatierihanno risposto in modo altret-tanto stentoreo «Primo», ac-colto dal caloroso applauso deipresenti.Al termine della manifesta-zione i granatieri ci si sono re-cati al ristorante «AgriturismoMulino Miradolo» di RobbioLomellina dove hanno prose-guito la giornata con il tradizio-nale pranzo al termine delquale, su richiesta del proprie-tario e delle altre tavolate pre-senti, hanno cantato l’Inno deiGranatieri destando l’ammira-zione di tutti gli altri clienti. I presenti si sono quindi salu-tati dandosi l’appuntamentoper l’incontro a Fossano, sicuridi essere ancora più numerosi .La sezione ANGS di Vercelliringrazia sentitamente il co-mune di Palestro nella personadel Sindaco per l’invito chetutti gli anni ci estende ed alquale noi siamo onorati di par-tecipare.

Fulvio Bertoglio

29 maggio 2012

Nell’ambito dell’Operazione«Leonte XI», il Comandantedella Brigata, Generale Carlo

Lamanna, dal 7 novembre 2011 al 9maggio 2012, ha avuto la piena re-sponsabilità del Contingente multi-nazionale del Settore Ovest UNIFIL(costituito da 3.300 militari di 7 na-zioni di cui 1.100 italiani). Alla solenne cerimonia del rientro inpatria, svoltasi a Bari il 29 maggio, è

intervenuto il Capo di StatoMaggiore dell’Esercito, GeneraleC.A. Claudio Graziano, il Coman-dante del 2° FOD Generale C.A.Vincenzo Lops, il Sindaco della città,dottor Michele Emiliano, il Consoleonorario d’Italia in Libano, AhmadSeklaoui, il Gra. Generale FeliceMarchese, responsabile provincialedi Assoarma, autorità civili, militari ereligiose.

Tra le numerose Associazioni d’Ar-ma e Combattentistiche intervenute,erano schierate le nostre Colonnelle(regionale e sezionale) scortate dalPresidente Caldarola e dai GranatieriArbore - Di Bisceglie - Cialdella. Al termine della cerimonia il Gene-rale Vincenzo Lops (nostro concitta-dino) si è intrattenuto cordialmentecon i rappresentanti dell’ANGS dellasua città.

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Nella Cattedrale di Susa, ilCoro Primavera nella 33ªMaggiolata ha tenuto un

concerto dal titolo «Susa nei se-coli: storia arte vita». Il complesso vocale raccoglie gio-vanissimi dai 5 ai 20 anni (e oltre).Sorge nel 1977 a Susa come esplo-sione della voglia di cantare. Piùdi 100 ragazzi della città si ritro-vano puntualmente per una meto-dica preparazione e con un attivodi 500 concerti, sollecitano ampiconsensi in varie città d'Italia e al-l'estero. Quest'anno il Coro si è propostoun ambizioso programma, dedi-cato a spunti festosi, a celebra-zioni riconoscenti, a omaggi civilie religiosi. L'alternarsi dei motiviè dettato dalla volontà di accen-dere una luce più vivida su perso-naggi particolarmente meritevolidi ricordo e di onore che in Susahanno dedicati monumenti, piaz-ze e vie. Spaziando nei secoli, la corale hacollegato in un unico palpito fi-gure vive capaci di suscitare fer-vide emozioni. «Non sappiamose i cittadini di Susa conoscanoanche l'opera del valoroso ContePaolo Novarina di San Seba-stiano, - afferma Giancarlo Sibil-le, caponucleo ANGS Valsusa -cui pure hanno dedicato un Vi-

colo. Ora che hanno ascoltato laChanson de l'Assiette, armoniz-zata dai giovani coristi, do-vranno meglio onorarlo, perchéil sacrificio merita il ricordo, me-rita l'eternità. A coloro poi che sisentono disturbati quando siparla di soldati vorremmo soloricordare che possono comoda-mente appisolarsi, sprofondatinelle loro poltrone, proprioperché tanti soldati si sono sacri-ficati anche per loro. Il 19 luglio1747 all'Assietta, infatti, leGuardie salvarono il Piemonte.

Ricorrano ai volumi di storiaquanti sorridono di questa anno-tazione!». i granatieri valsusini esprimonola propria gratitudine al maestrodel Coro Primavera don WalterMori per aver perpetuato la me-moria dei Bianchi Alamari nellenuove generazioni (Il M° Mori,nella foto il primo a sinistra, staper ricevere la targa «Angs ValSusa» dal sindaco Amprino conil plauso dell'assessore Follis edel capo nucleo Sibille).

G.S.

IL CORO PRIMAVERA DI SUSA RICORDA LA NOBILE FIGURA DI UN GRANATIERE

FESTA DELLA REPUBBLICA A BARI

Ore 9.00 Sacrario Militared'Oltremare: deposizionedi una Corona d'alloro ai

Caduti. Ore 11.00 Piazza Diaz: pergli Onori Militari è stato schieratoun battaglione interforze costituito

da unità dell'Esercito, dellaMarina, dell'Aeronautica, dei Ca-rabinieri , della Guardia di Finan-za, dell'11° Centro di Mobilita-zione della Croce Rossa, del Corpodelle Infermiere Volontarie della

Croce Rossa Italiana, della Poliziadi Stato, della Polizia Peniten-ziaria, del Corpo Forestale delloStato, del Comando Provincialedei Vigili del Fuoco, del CorpoNazionale del Soccorso Alpino e

1 giugno 2012

2 giugno 2012

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Speleologico Servizio RegionalePuglia e della Polizia Municipaledi Bari. Schierati i Gonfaloni dellaRegione Puglia, del Comune diBari, (decorati di Medaglia d'Oroal Valor Civile) e della Provincia diBari, insieme ai Gonfaloni di tutti iComuni della Provincia di Bari.

Presente il Gra. Generale FeliceMarchese responsabile provincialedi Assoarma con le innumerevoliAssociazioni d'Arma e Combat-tentistiche. L'ANGS era rappresen-tata dal Presidente regionale Gra.Giuseppe Caldarola con al seguitola Colonnella regionale e quella

della Sezione di Corato con iGranatieri: Michele Di Bisceglie,Giuseppe Cialdella, Aurelio Fiore,Alfonso Piarulli e Pasquale Pelli-cani e della sezione di Maglie con iGranatieri Umberto Miccoli (giàpresidente regionale) e FabioRonzini. Un minuto di silenzio per ricor-dare le vittime del terremoto inEmilia e la giovane vittima dell'at-tentato di Brindisi, Melissa Bassi,ha preceduto la solenne cerimoniadell'Alzabandiera.Sono seguite le allocuzioni dellemassime autorità, in particolaredel Sottosegretario di Stato delMinistero dell'Ambiente, Ing.Tullio Fanelli, del Prefetto dellaProvincia di Bari, Dott. MarioTafano e del Comandante delPresidio Militare di Bari, Generaledi Squadra Aerea Mario RenzoOttone. La cerimonia, al pari diquella di Roma, si è svolta in ma-niera sobria e semplice, proprio insegno di profondo rispetto dellevittime del terremoto in EmiliaRomagna.

I GRANATIERI DI OVADA SUL CENGIO3 giugno 2012

Una delegazione dellaSezione dei Granatieri diSardegna di Ovada, gui-

data dal suo Presidente, grana-tiere Aldo Viotti e dal granatiereBavazzano Fulvio ha partecipatoall'annuale raduno sul MonteCengio.La rievocazione, che ricorda l'e-roico comportamento deiGranatieri nel periodo 24maggio 3 giugno 1916, è stata ar-ticolata in tre momenti. Il primo si è svolto a Cogollo delCengio dove si sono radunati i

Cima Monte Cengio, la Sezione di Ovadacon i granatieri Bavazzano,Viotti e il ge-nerale Bonelli.

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ATTESTATO DI BENEMERENZAAL GRAnatiere ANTONIO PIOVESAN

3 giugno 2012

In data 3 giugno 2012, nellamagica cornice della chiesettavotiva dei Granatieri di

Monte Cengio, il Vice PresidenteNazionale A.N.G.S. Gen. E. Bo-nelli ha consegnato un attestatodi benemerenza debitamente in-tegrato sul retro con una propriadedica.Il destinatario del prestigioso ri-conoscimento, il gra. AntonioPiovesan (classe 1932), da 49 anniiscritto alla Sezione di Monastierdi Treviso non era presente a ri-ceverlo, ne poteva esserlo stanteuna grave forma di invalidità cheda molti anni lo affligge; in suavece il documento è stato ritiratodal Presidente della Sezione gra.Francesco Secchieri il quale, conmolto tempismo, alle ore 17 delsuccessivo martedì 12 giugno haproceduto alla riconsegna di-retta, presso l'abitazione del Gra.Piovesan nel corso di una pre-ventivamente organizzata ceri-monia.Presenti all'evento, oltre ai fami-liari (la moglie e le due figlie ), ilcugino gra. Sisto Merotto dellaSezione di Maserada sul Piavenonché tutti i Granatieri dellaSezione di Monastier di Treviso.

Gianfranco Rosin

granatieri provenienti da varieregioni che hanno reso omaggioal monumento ai Caduti.I vari gruppi si sono poi spostatipresso il cimitero di Campiellodel Cengio ed infine il momentopiù intenso si è svolto nella cap-pella eretta sul monte Cengiodove padre Defendente Bolottiha celebrato la Santa Messa.Al termine della funzione ilGenerale Bonelli ha rievocato il

sacrificio compiuto dai grana-tieri in quel lontano 1916 sottoli-neando il valore incommensura-bile del gesto che, a distanza ditempo, continua a costituire unapietra di paragone per le sfideche attendono le giovani genera-zioni, soprattutto in un mo-mento come quello presente, dif-ficile sul piano economico poli-tico.Un ultimo toccante momento

della cerimonia è stata la deposi-zione della corona d'alloro incima nella cosiddetta «ara delsalto» del Cengio.I membri della Sezione grana-tieri di Ovada hanno avuto l'o-nore di partecipare per la primavolta alla manifestazione sulsacro monte Cengio e per l'occa-sione hanno fatto benedire lapropria Colonnella in quel luogosimbolo per ogni granatiere.

In alto: da sinistra: gra. Giancarlo Busin, Presidente del Comitato Zona Sacra, il VicePresidente nazionale gen. Ernesto Bonelli, il Presidente della Sezione di Monastier diTreviso, gra. Francesco Secchieri.

In basso: il gra. Antonio Piovesan esibisce con orgoglio il prezioso attestato. Pur im-possibilitato a parlare, i suoi occhi tradiscono un’intensa emozione.

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Nonostante che tutti etutto, per motivi di-versi, abbiano ostaco-

lato la manifestazione, dome-nica 15 luglio è stata ricordatala battaglia del 19 luglio 1747al Colle dell'Assietta, nel cor-

so dell'annuale festa del Pie-monte giunta alla 45° edi-zione. Nutrita la partecipazione deigranatieri piemontesi e nonsolo. Motivo di orgoglio equasi di commozione, è stato

vedere quegli «omoni» alteri efieri nel loro basco e collettorosso con alamari impegnati,sin da sabato, a fare catena(nonostante i capelli grigi e laquota) per spostare materiali,a montare prima e smontare

RICORDATA LA BATTAGLIA DELL’ASSIETTA19 luglio 2012

I GRANATIERI DEL PIEMONTE RICORDANO CAVOURUna delegazione alla commemorazione ufficiale a Santena

ASantena, la Sezione diTorino e il Nucleo ValSusa dell'Associazione

nazionale Granatieri di Sar-degna hanno partecipato allacommemorazione ufficiale diCamillo Benso Conte di Cavour,nell'ambito del 151° della morte edel 160° della sua nomina aPrimo Ministro del Regno Sardo. La cerimonia, organizzata dal-l'Associazione «Amici della fon-dazione Cavour», si è aperta conla deposizione della corona sullatomba dell'indiscusso realizza-tore politico dell'Unità d'Italia egli onori alla bandiera. Il servizio di Guardia d'Onore alsacello di Augusto, nipote predi-letto dello statista che da giovaneSottotenente nel 1° Granatierieroicamente cadde nella battagliadi Goito, è stato effettuato dalPresidente provinciale ValterCostamagna, in grande uniformespeciale con i Bianchi Alamari,coadiuvato dal capo nucleo segu-sino Giancarlo Sibille e dall'al-fiere Domenico Sibbio. Nel corso dell'evento il presi-dente del sodalizio santenese,Nerio Nesi, ha consegnato il di-ploma di «Socio Benemerito dellaFondazione Cavour» al Consiglio

Regionale del Piemonte presie-duto da Valerio Cattaneo.Il conferimento all'Assemblea le-gislativa è stato motivato dal«continuo, concreto e autorevoleappoggio a tutta l'attività dellaFondazione Cavour nella cele-brazione dell'Unità Nazionale edegli uomini che la vollero e larealizzarono».

Una giornata suggestiva e so-lenne che si è conclusa con unadegustazione «conviviale» deiprodotti tipici dell'enogastro-nomia piemontese nell'incompa-rabile scenario del Castello deiBenso, immerso tra i pluricente-nari alberi del parco monumen-tale.

Giancarlo Sibille

6 giugno 2012

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poi il tendone che ha ospitatoi commensali, a cooperare congli organizzatori della Festaanche loro sempre più ridottinel numero.I granatieri «a riposo» non sisono persi d’animo appren-dendo che il Comandante, col.Siragusa, pochi giorni primaaveva scritto: «Purtoppo, co-me è successo poco tempo faper il Cengio, con grande dis-piacere non sono stato auto-rizzato a partecipare nè, tantomeno, a portare con me unarappresentanza di granatie-ri....» due di loro hanno in-dossato fieramente e più cheonorevolmente la GUR e ilpubblico quasi non si è ac-corto della differenza e dellamancata presenza dei grana-tieri in servizio che ognianno, sobbarcandosi la lungatrasferta, intervenivano alColle. Magari lo slogan di que-st’anno: «Granatieri - Alama-ri - Assietta» ha portato bene.Dopo la fiaccolata e il ricordodei caduti svoltisi nella notte

di sabato, la giornata di do-menica è iniziata con l’alzaBandiera.Sui sei pennoni, oltre allaBandiera europea, sono stateissate le bandiere Italiana,Francese, Piemontese e deglialleati coinvolti nella batta-

glia. E’ stata quindi celebratala Santa Messa prima di tra-sferirsi all’Obelisco eretto nel1887 nel punto più alto delladifesa piemontese per la de-posizione della corona di al-loro e il ricordo dell’avvenutorestauro del manufatto chenon fu possibile lo scorsoanno causa le avverse condi-zioni atmosferiche. La giornata è quindi prose-guita presso la casa Canto-niera che, da quest’anno, sichiamerà «Casa Assietta» aseguito dell’avvenuta ristrut-turazione che ha permesso diinaugurare il nuovo rifugio inquota con ristorante e 18 postiletto voluto dalla Provincia diTorino, con la rievocazionedella Battaglia a cura delGruppo Storico Pietro Miccadella Città di Torino.Dopo il rancio a base di po-lenta, salciccia e formaggio dimontagna e dopo un pome-riggio di canti e balli popo-lari, gli intervenuti si sonodati appuntamento all’annoprossimo.

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Il 17 giugno, a Dossobuono, fra-zione del Comune diVillafranca di Verona, si è te-

nuta l’inaugurazione del monu-mento intitolato al Caporal Mag-giore Giuseppe Antonelli, classe1912, Medaglia d’Argento concessasul campo, reduce della campagnadi Russia e morto nel 1999. La ceri-monia è iniziata con l’Alza ban-diera sulla baita degli Alpini.Dalla baita, i convenuti con in testala banda del paese, hanno sfilatoper le vie del paese fino al monu-mento realizzato nel parco di ViaFrassini che, per l’occasione, è statointitolato «Parco Giuseppe Anto-nelli». Alla celebrazione era presente,dopo quindici anni di assenzadalle manifestazione, la Colon-nella del Nucleo di Dossobuonodella Sezione di Verona, accompa-gnata dal Presidente provincialeANGS Giuseppe Toffanin e dalgranatiere Andrea Adami. La fi-gura dell’eroico alpino è stata par-ticolarmente resa famosa dal suogrande amico Mario Rigoni Sternche lo ha citato ben 53 volte nelsuo libro «Il sergente nella neve».Antonelli apparteneva alla 55ªcompagnia Vestone del 6°Reggimento Alpini inquadratonella Divisione «Tridentina». L’allora Sergente Mario RigoniStern propose al ComandanteBracchi la concessione della Me-daglia d’Argento e la promozionea Sergente per Antonelli con questamotivazione: «Durante l’attacco ad un caposaldonemico, nonostante l’intensa azio-ne di fuoco, non esitava a metterein postazione scoperta la propriamitragliatrice. Esaurite le muni-zioni, riuniva i pochi superstitidella squadra e si lanciava alla testadi essi all’assalto di un centro di

fuoco annientandone i difensori ecatturando l’arma automatica(Nikolaevka – Russia – 26 gennaio1943)».Alla cerimonia era presente ilTenente Nelson Cenci, già supe-riore di Rigoni e Antonelli, che allaveneranda età di 93 anni rappre-senta un monumento vivente dellacampagna di Russia.Il Tenente ha voluto ricordare i mo-menti terribili vissuti assieme, là in

mezzo alla neve, in situazioni cosìdifficili e dure che hanno segnato elegato indissolubilmente la vita deisoldati anche dopo la fine dellaguerra, creando un legame fra-terno ed eterno fra loro.Al termine della cerimonia le tre fi-glie dell’Antonelli hanno ringra-ziato tutte le associazioni e i parte-cipanti alla cerimonia.

Andrea Adami

ONORI A UN EROICO ALPINO17 giugno 2012

In alto: da sinistra: Il Presidente Giuseppe Toffanin, il comb. Part. Plinio Soave, il Ten.Nelson Cenci e il gra. Andrea Adami.

In basso: Le tre figlie di Antonelli con i rappresentanti ANGS davanti al monumento.

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Poiché la nostra Brigata in-quadra nel proprio orga-nico anche una prestigiosa

unità di cavalleria, ciò ha costi-tuito per noi punto d'onore di ac-cogliere l'invito a essere presentialla cerimonia programmata dal-le Sezioni locali dell'Associa-zione Nazionale Arma di Caval-leria per la mattinata di dome-nica 17 giugno 2012. Nel terri-torio della Municipalità di Mo-nastier di Treviso a ricordare in-sieme la gloriosa giornata del 19giugno 1918 in cui gli squadronidel 7° Reggimento di Cavalleria«Lancieri di Milano» con la ce-lebre Carica di San Pietro No-vello (frazione in comune di Mo-nastier di Treviso) riuscirono arespingere per sempre le avan-zanti truppe austro-ungaricheche, passato il Piave nella loro ul-tima offensiva, puntavano bal-banzose su Venezia.Il cerimoniale si è avviato con la

celebrazione di una Messa so-lenne nell'abbazia della cittadinaa suffragio e memoria dei Cadutiin quella battaglia, indi in corteo

ci si è portati nella vicina piazzatitolata ai Lancieri di Milano perla posa di una corona di alloro aipiedi del monumento celebrativodell'epico fatto d'arme che è si-tuato in un piccolo giardinetto alcentro di quello spazio pubblico.II monumento risulta inoltre ar-ricchito di una ulteriore targabronzea apposta dal municipiodi Monastier di Treviso in occa-sione del 150° anniversario del-l'Unità d'Italia che giudichiamomolto bella e significativa che ri-porta il ricordo del fatto d’arme eil nome del comandante del re-parto, il Capitano, conte GinoAugusti da Senigallia decoratosul campo di Medaglia d’Argen-to al Valor Militare. Si è quindi proceduto con i dis-corsi rievocativi e di saluto deiPresidenti e dei responsabilidell'A.N.A.C. ai quali hanno re-plicato il Sindaco e altre autoritàcittadine convenute con l'im-pegno a ritrovarci il prossimoanno per non lasciare mai che iltempo abbia a offuscare un cosìimportante capitolo di storiadella città. Alle ore 12 circa termi-nata l'ufficialità della cerimonia èstato offerto un ricco e apprez-zato buffet.Per l'Associazione Granatieri diSardegna, oltre allo scrivente conla colonnella della Sezione diTreviso portata dall'alfiere gra.Gustavo De Marchi, erano pre-senti alcuni granatieri con laColonnella della Sezione diMonastier che erano guidati dalPresidente gra. Francesco Sec-chieri.

Gianfranco Rosin

I GRANATIERI A RICORDARE 94° ANNIVERSARIODELLA CARICA DI SAN PIETRO NOVELLO

DEL 7° REGGIMENTO DI CAVALLERIA «LANCIERI DI MILANO»17 giugno 2012

sfileranno sempresfileranno sempre con le nostre colonnelle

CARLO

MEREGALLI

SezioneMonza e Brianza

Carlo Meregalli, (det-

to Carletto), classe

1917, è mancato al-

l'affetto dei suoi cari il 27 giugno 2012.

Chiamato alle armi per il servizio di leva nel

1939 è stato arruolato nel 1° Rgt. Granatieri.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale

fu inviato in Jugoslavia a Lubiana. Seguì le vi-

cissitudini del Rgt. e l'8 settembre 1943 era a

Roma dove partecipò alla difesa della Capitale

combattendo al ponte della Magliana e a Porta

S. Paolo.

Fu collocato in congedo nel 1946 e rientrato in

famiglia riprese la sua attività di panettiere.

Alla fine degli anni 50 a Monza numerosi

Granatieri si ritrovarono e nel 1962 ricostitui-

rono la Sezione attualmente denominata di

«Monza e Brianza». Carlo Meregalli fu uno

dei 45 Granatieri che sottoscrissero l'atto uffi-

ciale di ricostituzione della sezione, redatto dal

Presidente Provinciale di allora l’avvocato

Cesare Martina. Negli anni seguenti fu un as-

siduo ed entusiasta partecipante all'attività

della nostra Associazione. Sopportò una vita

abbastanza travagliata, da ultimo, nel 2003, fu

colpito da paralisi perdendo le facoltà di

deambulare e di parola.

Ai funerali, cui sono intervenuti sette Grana-

tieri della Sezione; i parenti hanno nuova-

mente ringraziato la Presidenza dell'ANGS

per la concreta sensibilità dimostrata alcuni

mesi fa con l'erogazione di un utile contributo.

Il Consiglio Direttivo e i Granatieri della se-

zione di Monza e Brianza rinnovano le più

sentite condoglianze alla moglie Rina ed ai pa-

renti tutti.

Mario Bovati

ANTONIO

PERON

Sezione Thiene - Schio

Nato il 18 marzo

1920, è deceduto il

24 giugno 2012.

La figlia Roberta non ha dato notizie parti-

colari oltre a quella del ritrovamento di una

piccola foto del padre che ritiene ripreso in-

sieme al cap. Dino Errani.

Sul retro della foto ha trovato scritto: «1º

regg. G d S - Comp. Mortai da 81».

La stessa, inoltre, ricorda dai racconti del

padre che era stato 6 mesi a Lubiana e gli

ultimi tre anni del servizio militare era

stato trasferito a Roma dove partecipò ai

combattimenti per la difesa della città

dell’8 settembre 1943.

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INVINCLE

ZACCARIOTTO

Sezione Musile di Piave

Il giorno 8 maggio

2012 è andato avan-

ti; era nato il 17 feb-

braio 1938. Aveva militato nel 1° Reggi-

mento Granatieri nel periodo a cavallo fra il

’60 e il ’61. Erano presenti, per l'estremo sa-

luto, le Sezioni di Musile di Piave, Jesolo,

Eraclea, San Donà di Piave, Meolo, Mon-

tebelluna e Padova, unitamente alle presi-

denze regionali del Veneto e del Friuli

Venezia Giulia , con le rispettive Colonnelle

ed una nutrita presenza di granatieri.

Ricorderemo l'amico Invincle per il suo

grande attaccamento alla famiglia di cui era

molto orgoglioso, al lavoro, per la sua dispo-

nibilità verso gli amici ed il prossimo, per la

sua indiscussa rettitudine. Le sue qualità

erano tali da poter essere considerato da tutti,

senza alcun dubbio, persona di grande leva-

tura morale e di grande saggezza. Era altresì

fiero di appartenere alla nostra grande fami-

glia di Granatieri tanto da non mancare mai

alle nostre manifestazioni.

Egli per noi è solo andato avanti, poiché

continuerà ad essere presente nei nostri ri-

cordi, nei nostri pensieri e nei nostri cuori.

Il ricordare le sue numerose virtù ed il se-

guire i numerosi esempi positivi che lui ci ha

lasciato, sarà per noi tutti il modo migliore

per onorare la sua memoria.

Dino Lorenzon

ITALO

BREGALLINI

Sezione di Fabriano

Nato il 20 giugno

1940 - Morto il 20

novembre 2011.

Necrologio pubblicato nel n. 1/2012

ARNALDO

PASTROVICCHIO

Sezione Trieste

Era il Presidente

della Sezione. Ha

raggiunto la casa del

Padre il 21 giugno

2012 lasciando nel dolore i familiari e i com-

militoni..

Nato a Valle d'Istria il 12 novembre 1934,

esule in patria, fu il primo coscritto giuliano

ad entrare nei ranghi dei granatieri dopo il

ritorno di Trieste all’Italia (1954).

Assegnato al 1° Reggimento in Roma, fu di-

staccato al Ministero della Difesa..

Dopo il congedo fu sempre presente nella se-

zione triestina, ricoprendo anche incarichi

direttivi fino a quello di presidente. Già fun-

zionario della regione Friuli-Venezia Giulia,

fu molto attivo nell' associazionismo catto-

lico e ricco di interessi sociali, culturali, po-

litici e religiosi.

Tutti i commilitoni della Sezione si raccol-

gono uniti vicino alla famiglia per portare quel

conforto necessario a superare il grave mo-

mento specialmente alla moglie Emma le più

sentite condoglianze da quelli che ebbero la

fortuna di conoscerlo e apprezzarlo.

SANTE

PREVARIN

Sezione Portogruaro

Nato il 17 settembre

1937, è venuto a

mancare all’affetto

dei suoi cari e di

quanti lo conoscevano il 19 giugno 2012.

Fiero di appartenere al corpo dei Granatieri, si

è sempre dedicato con slancio e con passione

alle attività della Sezione. Il Presidente della se-

zione e i soci commilitoni rinnovano le più sen-

tite condoglianze ai familiari.

sfileranno sempre

37

sfileranno sempre con le nostre colonnelle

LAURA

BETTARELLO

IN BONORA

SezioneMonastier di Treviso

E' venuta a mancare

nei primi giorni di di-

cembre del 2011.

Vedova del granatiere Leonida Bonora, Laura

aveva chiesto dì poter essere iscritta alla

Sezione, perché assieme al marito aveva

sempre partecipato a tutti i raduni program-

mati dalla sezione, con amore e passione,

amava leggere «II Granatiere», potendo così

ricordare i bei tempi trascorsi con il marito e

ricordarne meglio la sua memoria di forte,

fiero ed onesto granatiere.

Laura era una persona solare, dinamica, di

grande sensibilità, e affrontava con coraggio i

problemi di salute che la vita le presentava.

Sempre sostenuta dalla sua famiglia, che amo-

revolmente le è stata accanto fino alla fine.

Laura lascia un grande vuoto nella sezione di

Monastier che la ricorderà sempre con affetto.

GUIDO

SETTESOLDI

SezioneFirenze

Un'altro cardine del-

la nostra Sezione,

ha ceduto.

Nato il 4 maggio 1924, è venuto a mancare

all’affetto dei suoi cari e dei commilitoni il

13 giugno 2012 in Sesto Fiorentino.

Chiamato alle armi appena diciottenne ed

assegnato ai granatieri, ha partecipato, an-

cora recluta ai combattimenti di Porta San

Paolo nel settembre del 1943 per essere poi

congedato, per scioglimento del Reggi-

mento, per iniziativa del Comandante dello

stesso. Da borghese si fece presto notare,

oltre che nel campo lavorativo, per le sue

dilettantistiche poesie e per gli scritti.

Iscrittosi alla nostra associazione, ha

sempre partecipato alle manifestazioni in-

dette dalla stessa con entusiasmo, fin

quando le sue condizioni di salute glielo

hanno permesso.

ELIO

MATTIONI

SezioneJesi

II nostro caro Elio

era veramente fiero

di aver fatto parte del

corpo dei Granatieri.

Spesso ricordava hai suoi famigliari le vicissi-

tudini del periodo militare, ha sempre tenuto

vivo il ricordo del corpo dei Granatieri nel suo

cuore partecipando sempre volentieri ai raduni

con i suoi vecchi amici.

Non avrebbe mai creduto di potere avere, nel

giorno della sua commemorazione funebre, un

picchetto d'onore fatto proprio dai suoi com-

militoni ....

Siamo sicuri che fosse uno dei suoi più grandi

desideri!

Per questo, la nostra famiglia, vi ringrazia sen-

titamente con tutto il cuore e piena di commo-

zione per l’affetto che ci avete dimostrato in

quell'ultimo saluto speciale che gli avete reso

con grande stima.

Famiglia Mattioni

TARCISIO

CONTE

SezioneCamposampiero

Nato il 9 settembre

1942 ed iscritto alla

Sezione fin dalla sua

fondazione, ha sempre collaborato e parteci-

pato attivamente a tutte le iniziative del soda-

lizio.

È venuto a mancare il 12 marzo 2012 all'o-

spedale di Padova, dopo mesi di sofferenza

ma anche di grande lotta, nonostante la grave

malattiva che lo aveva colpito, con indomito

coraggio per continuare la sua battaglia per

la vita.

Per come lo abbiamo conosciuto, uomo gene-

roso, gentile, riservato, e da sempre impegnato

nelle attività sociali; come testimoniato da una

folta rappresentanza di Granatieri con la loro

Colonnella e di tanti amici, presenti alla sua

cerimonia funebre, che si sono stretti addolo-

rati ai familiari.

ANGELO

PICCIN

Sezione Tamai di Brugnera

Il giorno 16 luglio

2012, è venuto a

mancare, a noi Gra-

natieri e ai suoi famigliari, lasciando un vuoto

difficilmente sanabile.

Angelo, era nato il 2 luglio 1920 e con la sua

classe partecipò nei ranghi dei Granatieri alle

operazioni di guerra del 2° conflitto Mondiale

(dal 1938 al 1945) in particolare alla cam-

pagna di Grecia.

Iscritto fin da allora alla Sezione, è stato

sempre presente alle varie manifestazioni del

sodalizio al quale era fiero di appartenere.

Cittadino esemplare, era un uomo semplice ed

umile, dedito al lavoro e alla famiglia.

I commilitoni della Sezione rinnovano a no-

stro mezzo le più sentite e sincere condo-

glianze ai suoi cari.

Renzo Ros

DOMENICO

PEDROLLO

SezioneBasso Veronese

Ha lasciato questo

mondo a San Gre-

gorio di Veronella

per recarsi alla Casa del Padre il 6 marzo 2012.

Era nato il 3 novembre 1936. Aveva svolto il

servizio militare di leva nel periodo

1956/1957 nel 1° Reggimento Granatieri di

Sardegna.

Fiero di essere appartenuto al Corpo dei

bianchi Alamari, aveva aderito con entu-

siasmo all’Associazione Granatieri parteci-

pando attivamente alla vita della Sezione.

Accompagnato dalle Colonnelle e seguito dai

suoi commilitoni, che sempre l’hanno apprez-

zato per le sue grandi doti umane, ha compiuto

l’ultimo tragitto verso estrema dimora conscio

di aver degnamente rappresentato gli ideali

simboleggiati dai bianchi alamari.

Il Presidente Franco Bertolaso, anche a nome

dei commilitoni, rinnova le più vive condo-

glianze ai familiari.

sfileranno sempresfileranno sempre con le nostre colonnelle

38

La rubrica «Sfileranno sempre con le nostre Colonnelle» è finalizzata a ricordare i soli soci dell’Associazione che hanno lasciato questo mondo per ritornare alla Casa del Padre. Si sotto-linea: I SOLI SOCI. Chi segnala il triste evento per la pubblicazione, dovrà comunicare le seguenti informazioni necessarie per la stesura del necrologio:sezione d’appartenenza; data di nascita e di morte; motivi del decesso; reparto Granatieri nel quale il defunto ha prestato servizio; eventuali campagne di guerra e decorazioni ricevute;eventuali cariche associative rivestite.È opportuno, inoltre, che venga inviata una foto originale del defunto e non, come spesso avviene, fotocopie o copie riprese da giornali. Tutti i testi, comunque, non dovranno superare le12 righe, salvo le eccezioni che si potranno avere a insindacabile giudizio della Redazione.La Redazione, infine, sarà particolarmente grata a chi, avendone la possibilità, invierà un’offerta come, del resto, è previsto dal comma 5 dell’articolo 13 del Regolamento dell’Associazione.

GIUSEPPE

GRANZOTTO

Sezione Maserada sul Piave

Era l’attuale Presi-

dente della nostra

Sezione di Maserada

sul Piave; è deceduto all'Ospedale di Treviso

dopo un breve ricovero.

Giuseppe aveva raggiunto l'età di 87 anni es-

sendo nato il 19 gennaio 1925. Di professione

era agricoltore coltivando con passione e

amore la propria terra finché le forze lo hanno

sostenuto (di recente erano insorte difficoltà di

deambulazione).

Arruolato nell'immediato dopoguerra nel

Corpo dei Granatieri prestò servizio con la pas-

sione cui poneva in tutte le cose meritando lodi

e riconoscimenti da parte dei superiori. Dopo il

congedo riprese la sua attività, contraendo nel

contempo matrimonio con Jole da cui ebbe 5

figli maschi (Giovanni nel 1951, Giorgio 1953,

Giancarlo 1958, Sergio 1964 e Valerio 1967).

Con il passare degli anni arrivarono 9 nipoti e

2 pronipoti (Sofia nel settembre 2011 e Filippo

nel maggio 2012) ai quali era particolarmente

affezionato.

Giuseppe era un uomo buono, generoso e

sempre disponibile a aiutare il prossimo, tanto

da essere stato uno dei Soci fondatori della lo-

cale Sezione A.V.I.S. effettuando quasi 100

donazioni di sangue, ma ... l'amore per i

bianchi alamari gli era rimasto nel cuore,

tanto da divenire in breve Presidente della lo-

cale Sezione ANGS, incarico mantenuto fino

a ieri da oltre 30 anni. I suoi meriti peraltro gli

erano stati riconosciuti con il conferimento in

data 23 marzo 2005 del particolare attestato

associativo di benemerenza. Altra sua grande

passione era la pesca nelle acque del Piave, ci

si recava mediamente due volte alla settimana

e quando il pescato lo consentiva era tradi-

zione convocare a cena i granatieri della

Sezione.

Alla cerimonia funebre disposta alle ore 16 di

mercoledì 1° agosto scorso nella chiesa par-

rocchiale di Candelù (frazione di Maserada

sul Piave) c'erano anche i suoi granatieri a

rendergli l'estremo saluto. Presenti, oltre al fe-

delissimo nostro Presidente regionale Cav.

Lino Marian scortato dalla Colonnella del

Centro regionale Veneto, le Colonnelle delle

vicine Sezioni di Eraclea, Maserada sul Piave,

Mogliano, Monastier, Montebelluna, Salga-

reda e Treviso.

Un momento di commozione e un lungo ap-

plauso a seguire la lettura della «Preghiera del

granatiere» e al pronunciamento di un nostro

cenno di saluto al defunto, sepolto peraltro da

vero granatiere, con basco e alamari come da

suo espresso desiderio.

Dopo la S.Messa il feretro preceduto dalle no-

stre Colonnelle e affiancato da 4 granatieri nel-

l'uniforme associativa, dopo breve tratto ha

raggiunto il vicino camposanto ove è stato tu-

mulato.

Gianfranco Rosin

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IL CONTE NICOLÒ GIACCHI

Nato a Novara nel febbraio del 1887, da una famiglia d’anticanobiltà, abbracciò la carriera delle armi percorrendo i varigradi della gerarchia militare nei ranghi del 1° e del 2° reggi-mento Granatieri di Sardegna. Ufficiale di grande valore, par-tecipò alle campagne coloniali e alla Prima Guerra mondialemeritandosi una Medaglia di Bronzo, due Medaglie d’Argentoe l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia.Giacchi sposò Clotilde Mazzitelli dalla quale ebbe una figlia,Pieretta, che morì di malattia in tenera età. Per espressa vo-lontà del conte Giacchi, due appartamenti di sua proprietà,situati a Roma, furono donati nel 1963 dalla moglie Clotilde ai

Granatieri di Sardegna affinché con la loro renditafosse costituito un fondo da dedicare all’assistenza

sanitaria delle figlie bisognose di cure dei Granatieristessi. Il conte Giacchi morì a Roma il 7 novembre1948; sua moglie, donna Clotilde, a Conca della

Campania il 4 dicembre 1964.Il Fondo, che prende il nome dal donatore,viene gestito da un’apposita commissione isti-tuita presso la sezione ANGS di Roma.