ore 17.30 Aperitivo - unicam.it · Raffaella Carrà, Sergio Japino e Caterina Manganella Il gran...

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Lo scenario È sita nelle case dette ‘di Venanzio’ (+1377), dal Varano che le edificò, allineate e comunicanti col ‘palazzo di Genti- le’ (1263…), l’instauratore della signoria. È forse il 1355 l’anno propizio per la famiglia, che non dispone ancora del vicariato su Camerino e l’otterrà solo nel ’75, per concedersi una decorosa sede di governo senza contrariare la curia pontificia: Rodolfo II, il maggiore dei fratelli al potere, nel marzo del ’55 è nominato vessillifero della Chiesa, nell’aprile sconfigge a Paterno Galeotto Malatesta, il peggiore oppositore dell’Albornoz, nel novembre è premiato da Innocenzo VI coi feudi di Tolentino e San Ginesio. L’intitolazione della sala a Giulio Cesare da Varano (1433-1502) è recentissima, successiva ai lavori di recupero e restauro dell’edificio di Venanzio che, protrattisi dal 1978 al 1986, confermarono che Giulio Cesare, prima di avviare la mirabile ‘logia magna’ (c. 1490), intervenne sull’edificio dell’avo con l’inserimento delle volte, che notoriamente predi- lesse - e nel caso, per sostituire solai lignei piatti, ottenne solo ribassate e lunettate - e con l’esecuzione di decorazioni pittoriche concepite per esaltare il suo governo. I dipinti del soffitto e delle pareti ed una striscia di mattoni della volta rimasta senza intonaco, evidente punto d’arrivo d’un muro divisorio rimosso, segnalano come nel ‘400 l’attuale ambiente fosse diviso in due: uno di pianta pressoché quadrata con apertura esterna sulla piazza ed uno di pianta rettangolare, e di area doppia rispetto all’altro, con aper- tura esterna sul cortile. Ormai i critici assegnano concordi i dipinti della sala a Giovanni Angelo d’Antonio, il maggiore pittore locale, nato a Bolognola tra il 1415-20, residente a Camerino eppur edotto, per mirati soggiorni in Umbria, Toscana e Veneto, sulle novità che vanno coltivando le avanguardie. Le decorazioni allusive a Giulio Cesare e alla consorte Giovanna Malate- sta, possono essere state affidate solo dopo il 1464, anno di morte di Rodolfo IV cugino di Giulio e con lui al governo dello Stato, e possono essersi concluse al massimo entro il 1476, anno probabile di scomparsa del pittore e anno certo di nascita di Venanzio, chiamato a succedere nella signoria eppur ignorato dai dipinti. Nessuna descrizione può sostituire la visione diretta di questi dipinti, che pur emersi lacunosi e deteriorati da strati di calce, non cessano d’incantare per l’eleganza del disegno e quindi delle figure che rappresentano, per la nobiltà dei loro gesti, per la suggestione dei fondali resi con smaliziata prospettiva, per l’atmosfera serena che trasmettono, per la raffinata fantasia profusa nelle parti ornamentali, come cornici, festoni, insegne araldiche, fiori e frutta, immagini tutte ben evocatrici d’una sontuosa vita di corte. Forse presto si scoprirà la chiave interpretativa dell’iconografia: pro- babilmente i personaggi, inseriti a due o a tre nelle piccole logge realizzate negli archetti determinati dalle vele, sono impegnati in dialoghi volti a favorire un’intesa, un accordo, una pacificazione; il terzo uomo tra due dialoganti, può avere il ruolo di arbitro, di testimone, di promotore e garante della intesa. I coronati al riparo di tende da campo dipinti in monocromo evocano sicuramente sovrani orientali o biblici passati alla letteratura per qualche eccezionale dote morale e politica. Il ciclo pittorico, ritenuto straordinario dagli studiosi più impegnati del ‘400, con in testa il compianto Federico Zeri, aveva certo lo scopo di rilevare a chi giungeva nella sede varanesca - cittadino o forestiero, persona semplice o di rango - quanto complessa e provvida fosse l’attività di governo del Signore e quanto elevati fossero i modelli che l’ispiravano. Pierluigi Falaschi Università di Camerino Comitato Unico di Garanzia Per le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni tel. 0737 403095 [email protected] http://d7.unicam.it/cug Con il patrocinio del Comune di Camerino Lions Club Camerino Alto Maceratese Poltrona Frau Tolentino Aperitivo con l’Autrice Camerino ottobre - novembre 2014 ore 17.30 Palazzo Ducale - Aula Giulio Cesare da Varano UNICAM Nucleo ideazione e realizzazione grafica, ottobre 2014 L’evento Con questa prima serie di incontri, Il CUG dell’Università di Camerino inaugura una nuova iniziativa intitolata ‘Aperitivo con l’Autrice’. Con ‘l’Aperitivo con l’Autrice’ il CUG intende offrire alla comunità Universitaria, studentesca e dipendente, e a tutta la comunità del territorio un momento di incontro conviviale con donne, autrici di libri, ma non solo, autrici e artefici della propria vita, del proprio modo di essere donna nel combattere ingiustizie, false ideologie, di imporsi nella società con la propria personalità ed energia. Le donne che incontreremo questa volta hanno tutte qualcosa da raccontarci, da chi infonde entusiasmo ed energia nella capacità di conciliare la propria vita professionale con le esigenze più intime di realizzazione femminile, a chi contribuisce con tenacia e professionalità nel trasmettere alle più giovani generazioni gli strumenti per una corretta interpretazione dei valori della società, a chi ha fatto della cultura e dell’arte, nelle sue molteplici sfaccettature, una propria fonte di ispirazione nella vita. Durante questi incontri conviviali, avremo modo di apprezzare le eccellenze vinicole del nostro territorio e di allietarci ascoltando brevi brani di nostri talenti musicali. Il tutto avverrà all’interno della splendida cornice della Sala Giulio Cesare da Varano del Palazzo Ducale di Camerino. Invitiamo pertanto tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani, a partecipare a questi incontri, che saranno per ciascuno di noi spunto di riflessione e discussione. CUG UNICAM

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Page 1: ore 17.30 Aperitivo - unicam.it · Raffaella Carrà, Sergio Japino e Caterina Manganella Il gran concerto, in onda sempre su Rai Tre. Dal 2004 ha un blog che si chiama Lipperatura.

Lo scenarioÈ sita nelle case dette ‘di Venanzio’ (+1377), dal Varano che le edificò, allineate e comunicanti col ‘palazzo di Genti-le’ (1263…), l’instauratore della signoria. È forse il 1355 l’anno propizio per la famiglia, che non dispone ancora del vicariato su Camerino e l’otterrà solo nel ’75, per concedersi una decorosa sede di governo senza contrariare la curia pontificia: Rodolfo II, il maggiore dei fratelli al potere, nel marzo del ’55 è nominato vessillifero della Chiesa, nell’aprile sconfigge a Paterno Galeotto Malatesta, il peggiore oppositore dell’Albornoz, nel novembre è premiato da Innocenzo VI coi feudi di Tolentino e San Ginesio. L’intitolazione della sala a Giulio Cesare da Varano (1433-1502) è recentissima, successiva ai lavori di recupero e restauro dell’edificio di Venanzio che, protrattisi dal 1978 al 1986, confermarono che Giulio Cesare, prima di avviare la mirabile ‘logia magna’ (c. 1490), intervenne sull’edificio dell’avo con l’inserimento delle volte, che notoriamente predi-lesse - e nel caso, per sostituire solai lignei piatti, ottenne solo ribassate e lunettate - e con l’esecuzione di decorazioni pittoriche concepite per esaltare il suo governo.I dipinti del soffitto e delle pareti ed una striscia di mattoni della volta rimasta senza intonaco, evidente punto d’arrivo d’un muro divisorio rimosso, segnalano come nel ‘400 l’attuale ambiente fosse diviso in due: uno di pianta pressoché quadrata con apertura esterna sulla piazza ed uno di pianta rettangolare, e di area doppia rispetto all’altro, con aper-tura esterna sul cortile.Ormai i critici assegnano concordi i dipinti della sala a Giovanni Angelo d’Antonio, il maggiore pittore locale, nato a Bolognola tra il 1415-20, residente a Camerino eppur edotto, per mirati soggiorni in Umbria, Toscana e Veneto, sulle novità che vanno coltivando le avanguardie. Le decorazioni allusive a Giulio Cesare e alla consorte Giovanna Malate-sta, possono essere state affidate solo dopo il 1464, anno di morte di Rodolfo IV cugino di Giulio e con lui al governo dello Stato, e possono essersi concluse al massimo entro il 1476, anno probabile di scomparsa del pittore e anno certo di nascita di Venanzio, chiamato a succedere nella signoria eppur ignorato dai dipinti.Nessuna descrizione può sostituire la visione diretta di questi dipinti, che pur emersi lacunosi e deteriorati da strati di calce, non cessano d’incantare per l’eleganza del disegno e quindi delle figure che rappresentano, per la nobiltà dei loro gesti, per la suggestione dei fondali resi con smaliziata prospettiva, per l’atmosfera serena che trasmettono, per la raffinata fantasia profusa nelle parti ornamentali, come cornici, festoni, insegne araldiche, fiori e frutta, immagini tutte ben evocatrici d’una sontuosa vita di corte. Forse presto si scoprirà la chiave interpretativa dell’iconografia: pro-babilmente i personaggi, inseriti a due o a tre nelle piccole logge realizzate negli archetti determinati dalle vele, sono impegnati in dialoghi volti a favorire un’intesa, un accordo, una pacificazione; il terzo uomo tra due dialoganti, può avere il ruolo di arbitro, di testimone, di promotore e garante della intesa. I coronati al riparo di tende da campo dipinti in monocromo evocano sicuramente sovrani orientali o biblici passati alla letteratura per qualche eccezionale dote morale e politica. Il ciclo pittorico, ritenuto straordinario dagli studiosi più impegnati del ‘400, con in testa il compianto Federico Zeri, aveva certo lo scopo di rilevare a chi giungeva nella sede varanesca - cittadino o forestiero, persona semplice o di rango - quanto complessa e provvida fosse l’attività di governo del Signore e quanto elevati fossero i modelli che l’ispiravano. Pierluigi Falaschi

Università di CamerinoComitato Unico di GaranziaPer le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazionitel. 0737 [email protected]://d7.unicam.it/cug

Con il patrocinio del Comune di Camerino

Lions Club Camerino Alto Maceratese Poltrona Frau Tolentino

Aperitivo con l’AutriceCamerino ottobre - novembre 2014 ore 17.30Palazzo Ducale - Aula Giulio Cesare da Varano

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L’evento

Con questa prima serie di incontri, Il CUG dell’Università di Camerino inaugura una nuova iniziativa intitolata ‘Aperitivo con l’Autrice’.Con ‘l’Aperitivo con l’Autrice’ il CUG intende offrire alla comunità Universitaria, studentesca e dipendente, e a tutta la comunità del territorio un momento di incontro conviviale con donne, autrici di libri, ma non solo, autrici e artefici della propria vita, del proprio modo di essere donna nel combattere ingiustizie, false ideologie, di imporsi nella società con la propria personalità ed energia.Le donne che incontreremo questa volta hanno tutte qualcosa da raccontarci, da chi infonde entusiasmo ed energia nella capacità di conciliare la propria vita professionale con le esigenze più intime di realizzazione femminile, a chi contribuisce con tenacia e professionalità nel trasmettere alle più giovani generazioni gli strumenti per una corretta interpretazione dei valori della società, a chi ha fatto della cultura e dell’arte, nelle sue molteplici sfaccettature, una propria fonte di ispirazione nella vita.Durante questi incontri conviviali, avremo modo di apprezzare le eccellenze vinicole del nostro territorio e di allietarci ascoltando brevi brani di nostri talenti musicali. Il tutto avverrà all’interno della splendida cornice della Sala Giulio Cesare da Varano del Palazzo Ducale di Camerino.Invitiamo pertanto tutti, uomini e donne, giovani e meno giovani, a partecipare a questi incontri, che saranno per ciascuno di noi spunto di riflessione e discussione.

CUG UNICAM

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mercoledì 22 ottobre 2014 ore 17.30

Valentina Marane il suo blog Uomochemilava

Sono nata a Varese nel 1977, città dove abito tutt’ora.Nel 1997 ho cominciato a lavorare

come copywriter a Milano. Nel giugno del 2008 sono diventata freelance dopo un sim-

patico licenziamento in tronco. Capita.

Ho collaborato e collaboro con le più grandi agenzie milanesi, ma lavoro anche con gli

studi più piccoli e per clienti diretti. Dipende dal lavoro. E dipende da quanto mi stanno

simpatici i committenti.

Ho una nutrita rete di contatti che gestisco a seconda del lavoro da fare: organizzo la mia

squadra calibrandola di volta in volta.

Mi affido a grafici, art senior, esperti web e di marketing. Persone fidate con cui ho avuto

il piacere di lavorare gomito a gomito negli anni passati in agenzia.

Nell’ambito editoriale, oltre ai libri pubblicati (trovate i dettagli nella sezione del sito de-

dicata), mi occupo della gestione del blog ‘sesso’ della rivista Elle, ho il mio blog persona-

le ‘Pink Boudoir’ sulla rivista online Erotic Pink, scrivo gli affari miei su Uomochemilava.

http://www.valentinamaran.com

intermezzi musicali

Giacomo Correnti, marimba

aperitivo

Cantine Belisario, Matelica

venerdì 7 novembre 2014 ore 17.30

Lorella Zanardoe il suo libro Senza chiedere il permesso

Feltrinelli 2014

Fa parte dell’Advisory Board di WIN, organizzazione internazionale di donne professio-

niste con sede ad Oslo. È speaker apprezzata in convegni internazionali. Consulente or-

ganizzativa, formatrice e docente, è coautrice del documentario Il Corpo delle Donne,

visto da 5 milioni di persone online, e dell’omonimo libro edito da Feltrinelli. È ideatrice

del percorso educativo Nuovi Occhi per la TV, che propone l’educazione all’immagine

per i giovani come strumento di cittadinanza attiva. Su questo tema ha appena pub-

blicato per Feltrinelli il libro ‘Senza Chiedere il Permesso’. Ha ricoperto importanti ruoli

direttivi manageriali in organizzazioni multinazionali, sia in Italia che all’estero, in par-

ticolare a Parigi dove ha coordinato progetti europei. È stata consulente e docente nei

paesi dell’Est per la Comunità Europea. Si è occupata lungamente di gestione dei Cam-

biamenti organizzativi. Ha gestito progetti di Diversity Management, apprendendone

i modelli in Canada e in USA. Ha coordinato il 1° Master in Etica del Business. Master in

Business Administration, Laurea in Letterature Straniere. Parla correntemente inglese,

francese e tedesco.

Nel 2011 TIAW, The Internationl Alliance for Women, a Washington ha premiato Lorella

Zanardo come una delle 100 donne che stanno contribuendo a migliorare la condizione

della donna nel mondo. Nello stesso anno il Comune di Firenze le ha conferito del Sigillo

della Pace. Appassionata di Paesi Mediorientali ha girato il documentario ‘L’Iraq prima

della Guerra’ durante l’embargo. Nel marzo 2012 Tina Brown e il quotidiano online The

Daily Beast l’hanno eletta una delle 150 donne più coraggiose nel mondo. Ha studiato

recitazione, canto e ballo per anni, passioni che quando riesce, coltiva ancora.

http://www.ilcorpodelledonne.net/lorella-zanardo/

musiche

Martina Palmieri, Andrea Esposto, violini

aperitivo

Fattoria Duri, San Severino Marche

lunedì 17 novembre 2014 ore 17.30

Loredana Lipperinie il suo libro Questo trenino a molla che si chiama cuore Laterza 2014

Giornalista e scrittrice, ha diretto giovanissima l’agenzia di stampa Notizie Radicali ed

è stata fra le prime voci di Radio Radicale, passando poi a Radio Rai, per la quale ha

condotto numerosi programmi incentrati sulla musica classica. Dal 1990 scrive sulle pa-

gine culturali de La Repubblica ed è fra i conduttori di Fahrenheit su Radio Tre. In pre-

cedenza come giornalista ha collaborato, negli anni, a riviste e quotidiani come Sipario,

Pianotime, Il Giornale della Musica, L’Unità, Il Secolo XIX, L’Espresso. Per la televisione ha

condotto Confini su Raitre e una rubrica fissa su L’altra edicola di Rai 2. Come autrice ha

firmato la sigla finale della prima edizione di Pinocchio di Gad Lerner su Rai Uno, è stata

consulente di Milleunteatro (sempre per Rai Uno), ha scritto le due serie del programma

di scienza per ragazzi Hit Science, la striscia settimanale Mammeinblog e ha scritto con

Raffaella Carrà, Sergio Japino e Caterina Manganella Il gran concerto, in onda sempre su

Rai Tre. Dal 2004 ha un blog che si chiama Lipperatura. Dal 2007 al 2008 ha fatto parte

della giuria del Best of Show, il premio ludico assegnato ogni anno da Lucca Games.

Dal 2005 è nella giuria del Premio Letterario Pinuccio Tatarella Città di Bari e, dal 2007, in

quella del Premio Scerbanenco. È anche nella giuria del premio Arte di parole e del Pre-

mio Pozzale Luigi Russo. Nella primavera del 2012 Loredana Lipperini è stata collegata

a una trilogia urban fantasy/dark fantasy a firma Lara Manni e pubblicata da Feltrinelli e

Fazi. Ciò ha portato a ipotizzare che ‘Lara Manni’ sia solo uno pseudonimo della Lipperini

stessa. Nel 2014 ha accettato la candidatura per il Parlamento Europeo nella lista ‘L’Altra

Europa con Tsipras’ nella circoscrizione Nord Ovest. Sempre nel 2014, ha assunto la dire-

zione artistica del Festival letterario ‘Gita al faro’ a Ventotene.

http://it.wikipedia.org/wiki/Loredana_Lipperini

musiche

Old Boys Music & Passion

aperitivo

Cantina Riomaggio, Montegranaro

Aperitivo con l’Autrice

Camerino Palazzo Ducale - Aula Giulio Cesare da Varano