Orchestra da camera “La dOminante” EntE LugLio MusicaLE ... · Panis angelicus Ave Maria ......

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ENTE LUGLIO MUSICALE TRAPANESE TEATRO DI TRADIZIONE ORCHESTRA DA CAMERA “LA DOMINANTE” DOMENICA 28 APRILE 2013 ORE 18.00 SANTUARIO MARIA SS. DI CUSTONACI CUSTONACI LUNEDÌ 29 APRILE 2013 ORE 21.00 SANTUARIO SAN VITO MARTIRE SAN VITO LO CAPO

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EntE LugLioMusicaLE trapanEsE

TeaTro di Tradizione

Orchestrada camera

“La dOminante”

Domenica 28 aprile 2013 ore 18.00Santuario Maria SS. di CuStonaCiCuStonaCi

luneDì 29 aprile 2013 ore 21.00Santuario San Vito MartireSan Vito Lo CaPo

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Gaetano Coppola è professore di flauto presso l’Istituto Comprensivo “Gian Giacomo Ciaccio Montalto” di Trapani. Laureatosi in discipline musicali indirizzo flauto presso il Conservatorio di Musica di Stato “A. Scontrino” di Trapani, si è poi perfezionato presso l’Accademia Musicale Pescarese frequentando il Corso Triennale Superiore di Alto Perfezionamento di Flauto con il M° Giuseppe Nova e seguendo masterclasses con il M° Maxence Larrieu. Ha tenuto concerti in formazione cameristica (duo, trio, quartetto e quintetto) ed ha collaborato con orchestre lirico sinfoniche sia come flautista che come ottavinista. Come flautista solista ha eseguito il V Concerto Brandeburghese di J. S. Bach; come ottavinista solista ha eseguito il Concerto in do maggiore di A. Vivaldi. Pluriennale la sua esperienza nella direzione, è anche profondo conoscitore delle tradizioni musicali popolari, religiose e folkloristiche del territorio. Sotto la valente guida di maestri come Nicola Samale ed Janos Acs ha frequentato corsi di direzione d’orchestra, che lo hanno sempre visto dirigere i concerti finali. Ha diretto diversi gruppi di musica da camera riscuotendo sempre tangibili attestati di successo.

L’ Orchestra da Camera “La Dominante”, formata esclusivamente da musicisti trapanesi diplomatisi presso il Conservatorio di Musica “A. Scontrino” di Trapani, anche se di recente formazione ha al suo attivo diversi concerti: Chiesa di San Michele (TP); Teatro “L’Idea” di Sambuca di Sicilia (AG); Sala Congressi dell’Hotel Baia dei Mulini in occasione dei 250° Anniversario della nascita di Mozart (2006); Auditorium del Comune di Vita (TP) in occasione dei 400 anni di Fondazione del Comune (2007); Concerto di Buon Anno 2011 a Trapani, Concerto di Capodanno 2012 ad Erice (TP), Concerto di Buon Anno 2012 a Trapani e Concerto dell’Epifania 2012 a Marsala (TP).

Angela Altese comincia a studiare pianoforte all’età di sette anni, dopo la maturità linguistica consegue la laurea in Operatore del Turismo Culturale presso l’Università di Palermo. Ha frequentato l’Accademia Ella Fitzgerald e dal 2000 è impegnata con il gruppo musicale I Discanto. Ha partecipato alla stagione operistica del 2007 dell’Ente Luglio Musicale Trapanese nel ruolo di corista ne “L’Arca di Noè” di B. Britten. Nell’anno 2007- 2008 ha cantato nella sezione dei soprani nel coro della Cappella Episcopale diretto dal M° Giancarlo Bini. Dal 2007 frequenta il Conservatorio di Musica di Stato “A. Scontrino” ed è laureanda nel corso di canto del M° Milena Josipovic; dal 2007 ha svolto un intensa attività concertistica con il coro del Conservatorio, diretto prima dal M° G. Bini poi dal M° A. Faidutti; nel 2008 ha partecipato alla VI Giornata Europea degli studenti cantando come corista presso l’Aula Paolo VI in Vaticano, sotto la direzione del sacerdote organista e compositore V. Miserachs.

Paola Scelfo è nata a Petralia Sottana (PA) nel 1987, inizia lo studio del pianoforte all’età di cinque anni. Attualmente frequenta il Conservatorio di Musica di Stato “Antonio Scontrino” di Trapani dove studia flauto con il M° Anna Crugliano e canto il M° Monica Colonna. Dal 2009 fa parte della sezione dei contralti del Coro Polifonico delle Madonie con il quale si è esibita in numerosi concerti sia in qualità di corista che di solista, uno fra tutti il concerto della coralità di montagna tenutosi a Roma presso la Camera dei Deputati nel Dicembre del 2011. Ha partecipato alla stagione operistica 2011 dell’Ente Luglio Musicale Trapanese in qualità di corista nelle produzioni di “Tosca” di G. Puccini e “Traviata” di G. Verdi.

W. A. Mozart(1756 – 1791)

J. S. Bach(1685 – 1750)

G. B. Pergolesi(1710 – 1736)

C. Franck(1822 – 1890)

G. Caccini(1551 – 1618)

G. Bizet(1838 – 1875)

L. Delibes(1836 – 1891)

G. F. Händel(1685 – 1759)

G. Fauré(1845 – 1924)

M. A. Charpentier(1643 – 1704)

Ave verum corpus

dal “Magnificat” in re mag. BWV 243Quia respexit humilitatem

dallo “Stabat mater”Stabat mater dolorosa Vidit suum dulcem natum Eja mater fons amoris Quando corpus morietur

Panis angelicus

Ave Maria

dalla “Arlésienne” suite n° 2Agnus Dei

dalla “Messe Brève”Agnus Dei

dall’opera “Serse” Largo

Maria, mater gratiae

dal “Te Deum”Preludio

Programma

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Ave verum corpusOde eucaristica risalente al XIV sec. dove si invoca il vero corpo di Cristo Eucarestia affinché si possa gustarlo nella prova della morte; numerose sono le trascrizioni musicali tra le quali quella celeberrima di W. A. Mozart. L’opera K 618, commissionata per l’occasione del Corpus Domini qualche mese prima della sua morte, è un mottetto per coro misto, orchestra e organo. Una pagina breve, delicata ma ricca di sentimenti.

Quia respexit humilitatemAria per soprano, oboe d’amore e basso continuo tratta dal Magnificat in Re maggiore BWV 243 scritto dal celeberrimo compositore di musica Johann Sebastian Bach nel 1733. La cantata, per orchestra, coro a cinque voci e cinque solisti e divisa in dodici parti che possono essere raggruppate in tre movimenti, mette in musica il Cantico della Vergine, fitto di reminiscenze bibliche, citato dall’evangelista Luca.[…] Perché ha guardato l’umiltà della sua serva, d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno Beata […] (Lc 1, 46-55).

Stabat MaterLa composizione dello Stabat Mater, per Soprano, Alto, archi e basso continuo, fu commissionata a Giovan Battista Pergolesi (1710-1736) nel 1735 dalla laica confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, per officiare alla liturgia della Settimana Santa. La sequenza è suddivisa in una serie di duetti ed arie solistiche, così come era di prassi nel XVIII secolo per un totale di 12 parti; la composizione sfrutta concezioni armoniche e melodiche innovative senza abbandonare completamente le forme tipiche della tradizione sacra. Il testo medievale, di dubbia attribuzione a Jacopone da Todi (1230?-1306), ha attraversato i secoli per la sua straordinaria umanità; viene recitato facoltativamente durante la messa dell‘Addolorata, mentre prima della Riforma liturgica del Concilio Vaticano II era legato sostanzialmente ai riti della Passione e Morte di Cristo. Trattasi di una meditazione sulle sofferenze di Maria patite durante la crocifissione del figlio, nonché di una preghiera in cui l’orante invoca la Vergine affinché lo renda partecipe del dolore provato: “Stava la madre addolorata in pianto ai piedi della croce dalla quale pendeva il figlio […] Ha visto la sua dolce creatura che moriva nella desolazione fino a quando è spirato. Orsù, o madre, fonte dell’amore, fa’ che io senta l’impeto del dolore e che pianga insieme a te […] Quando il mio corpo morirà fa’ che all’anima sia donata la gloria del paradiso. Amen.”

Panis AngelicusÈ il primo verso della penultima strofa dell’inno latino Sacris solemniis, composto da San Tommaso d’Aquino, che fa parte di una liturgia completa scritta per la solennità del Corpus Domini. “Il pane degli angeli diventa pane degli uomini […] chiediamo a Te di visitarci […] portaci dove tendiamo, alla luce in cui tu abiti. Amen.” Panis Angelicus di César Franck, scritto nel 1872 per tenore, organo, arpa, violoncello e contrabbasso, incorporato poi nella sua Messe à troi voix (Op.12), è probabilmente la versione più nota.

Ave MariaLa Salutatio angelica è una delle più diffuse preghiere mariane della Chiesa cattolica. L’uso liturgico della prima parte, costituita dal saluto dell’angelo (Lc 1,28) e da quello di Elisabetta (Lc 1,42) è attestato fin dal IV sec.; la seconda parte è attestata a partire dal XIV-XV sec. e sarebbe stata composta dalla Chiesa stessa. Venne introdotta come antifona nel breviario romano di Pio V per la festa dell’Annunciazione nel 1568, e nei secoli musicata da tantissimi compositori come Josquin, Palestrina, Schubert, Liszt, Bruckner, Verdi, Rachmaninov. L’Ave Maria del liutista russo Vladimir Fedorovič Vavilov del 1972, nota ai più come Ave Maria di Caccini, è la ripetizione del solo testo del saluto iniziale vocalizzato su una progressione di settime, none e tredicesime.

Agnus DeiL’Agnello di Dio è il Cristo vittima sacrificale per la redenzione dei peccati dell’umanità. L’omonima litania è basata sul Vangelo di Giovanni (Gv 1, 29-36) e chiude l’Ordinarium Missae; dalla versione sillabica gregoriana, poi melismatica, sono svariati i compositori che ne hanno scritto pagine interessanti: fra gli altri Bach, Mozart, Rossini, Beethoven, Gounod. L’Agnus Dei di Georges Bizet è una versione postuma, realizzata dal compositore amico Ernest Guirard, dell’Intermezzo dell’Arlésienne Suite n.° 2 (destinata ad essere eseguita come musiche di scena dell’opera teatrale omonima di Alphonse Daudet), in cui l’originario solo del sassofono contralto è sostituito dalla voce tenorile con l’aggiunta del testo latino. L’Agnus Dei di Léo Delibes è tratto dalla sua Messa breve in sol min. per coro femminile a due voci e organo; composizione intrisa di una certa voluta semplicità, quasi a voler essere una preghiera spontanea.

Largo dall’opera “Serse”“Ombra mai fu” è l’aria iniziale dell’opera Serse di George Frideric Handel. L’opera fu un fallimento commerciale, replicata solo cinque

Guida all’ascolto

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volte a Londra dopo la prima esecuzione. Nel XIX secolo, l’aria venne riscoperta e divenne uno dei pezzi più noti di Handel.

Maria mater gratiaeSemplice preghiera del rito romano, tratta dall’inno Memento, salutis Auctor dell’Ufficio delle Ore. “Maria madre della grazia, proteggimi dal nemico e accoglimi nell’ora della morte […]” Il compositore e organista, riconosciuto per il suo genio armonico, Gabriel Fauré ne scrive alcune pagine per coro a due voci SA o TB e organo nel 1888, Op.47 n.°2. Le sue opere, di fattura classica, si distinguono tanto per la finezza della loro melodia, quanto per l’equilibrio della loro composizione nonché per l’aspetto intimistico della sua musica.

Te DeumIl Te Deum H. 146 in re maggiore per soli, coro ed orchestra è una composizione in forma di Te Deum di Marc-Antoine Charpentier che la compose a Parigi, quasi certamente durante gli anni in cui fu, fra il 1688 ed il 1698, maestro di musica del collegio dei gesuiti della chiesa di Saint Louis-le-Grand in rue Antoine. È una delle composizioni maggiormente conosciute di questo autore. Di essa è noto in particolare l’attacco del preludio, utilizzato come sigla iniziale e finale di tutti i programmi televisivi e radiofonici trasmessi in Eurovisione.

Angela Altese

• Violini priMiNademliska Zoya (spalla)Bordonali AndreaGiacalone IsidoroInzerillo Daniele

• VioleTrombino Maria *Caruso Vincenzo

• ContrabbassoPianelli Antonino *

*Prime Parti

• Violini seCondiVultaggio Mario *Di Santeodoro MauroGucciardi GaspareTrombino Francesca

• ViolonCelliToscano Vincenzo *Piacentino Giovanna

• organoFloreno Antonio

Professori d’orchestra

m a e s t r o

g a e ta n ocoppola « Alcune cose che la natura non sa fare l’arte le fa, altre invece le imita. »

(Aristotele, Poetica)

Sopranoangela altese

Mezzosopranopaola scelfo