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COMMISSIONE CONSILIARE Turismo, Cultura, Politiche Sociali e giovanili Verbale di sintesi della seduta del 19 dicembre 2011 Presenti Consiglieri: Benzoni, Barbati, Chioda, Castellani, Virgilio, Torchio, Dusi, Trepidi, Milesi Responsabile Servizio Cultura: Bondioni Assenti: Araldi Assessore di riferimento: Capelletti presente. Introduzione: Assessore Capelletti Orario inizio 16.15 1. Progetti dell’Assessorato alla Cultura – Consuntivo attività 2011 (al 27/11/2011) e presentazione attività per il 2012; 2. Varie ed eventuali. Il Presidente Benzoni cede subito la parola all’Assessore Capelletti che presenta sinteticamente il lavoro svolto dall’Assessorato nel 2011 facendo una panoramica dei Progetti (vedi allegato) che sono stati realizzati e dei vari ambiti in cui si è intervenuti: Distretto della Musica, Distretto Culturale, Sistema Teatrale e Teatri di Fiume, Mito, Centro Fumetto, Progetto Bordigallo, Biblioteche,Bande, Musei, Fai il Pieno di Cultura, Legge 9, Progetto su abbandono sportivo nei giovani. In tutti i vari progetti si è riusciti, pur con scarse risorse, ad avere degli ottimi risultati grazie alla sinergia del territorio cremonese. Intervengono i consiglieri Dusi e Milesi lamentandosi del fatto che in 3 anni non sia mai stata convocata la Commissione Impianti Sportivi come organo di concertazione. Dusi propone di eliminare/sopprimere la Commissione se ritenuta inutile. Interviene il consigliere Trespidi che sottolinea l’importanza di Progetti come quello di Teatri di Fiume fortemente legati al turismo e con una ricaduta sul territorio di ampio respiro. Propone di darne maggiore visibilità e pubblicità per il futuro. . Riprende la parola l’Assessore Capelletti che continua la sua relazione affermando che per il 2012 (vedi allegato) si continuerà con i Progetti portati avanti nel 2011, l’unica incognita sarà il taglio previsto per le Province dalla Manovra del Governo Monti. Interviene il consigliere Torchio il quale ritiene si debba dare più concretezza e fondi ai Progetti in ambito sportivo nel 2012 e ricordando l’esistenza dell’Istituto per il Credito Sportivo con il quale la Provincia può veicolare le domande provenienti dal territorio.

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COMMISSIONE CONSILIARE

Turismo, Cultura, Politiche Sociali e giovanili

Verbale di sintesi della seduta del 19 dicembre 2011

Presenti Consiglieri: Benzoni, Barbati, Chioda, Castellani, Virgilio, Torchio, Dusi, Trepidi, Milesi Responsabile Servizio Cultura: Bondioni Assenti: Araldi Assessore di riferimento: Capelletti presente. Introduzione: Assessore Capelletti

Orario inizio 16.15

1. Progetti dell’Assessorato alla Cultura – Consuntivo attività 2011 (al 27/11/2011) e presentazione attività per il 2012;

2. Varie ed eventuali.

Il Presidente Benzoni cede subito la parola all’Assessore Capelletti che presenta sinteticamente il lavoro svolto dall’Assessorato nel 2011 facendo una panoramica dei Progetti (vedi allegato) che sono stati realizzati e dei vari ambiti in cui si è intervenuti: Distretto della Musica, Distretto Culturale, Sistema Teatrale e Teatri di Fiume, Mito, Centro Fumetto, Progetto Bordigallo, Biblioteche,Bande, Musei, Fai il Pieno di Cultura, Legge 9, Progetto su abbandono sportivo nei giovani. In tutti i vari progetti si è riusciti, pur con scarse risorse, ad avere degli ottimi risultati grazie alla sinergia del territorio cremonese. Intervengono i consiglieri Dusi e Milesi lamentandosi del fatto che in 3 anni non sia mai stata convocata la Commissione Impianti Sportivi come organo di concertazione. Dusi propone di eliminare/sopprimere la Commissione se ritenuta inutile. Interviene il consigliere Trespidi che sottolinea l’importanza di Progetti come quello di Teatri di Fiume fortemente legati al turismo e con una ricaduta sul territorio di ampio respiro. Propone di darne maggiore visibilità e pubblicità per il futuro. . Riprende la parola l’Assessore Capelletti che continua la sua relazione affermando che per il 2012 (vedi allegato) si continuerà con i Progetti portati avanti nel 2011, l’unica incognita sarà il taglio previsto per le Province dalla Manovra del Governo Monti. Interviene il consigliere Torchio il quale ritiene si debba dare più concretezza e fondi ai Progetti in ambito sportivo nel 2012 e ricordando l’esistenza dell’Istituto per il Credito Sportivo con il quale la Provincia può veicolare le domande provenienti dal territorio.

Per il consigliere Torchio sarebbe auspicabile creare una sinergia forte tra eventi importanti previsti sul territorio (es. vari Festival) e il Sistema Teatrale Cremonese per darne più forza ed attrattiva. Interviene nuovamente il Consigliere Dusi dando la colpa della mancata convocazione della Commissione Impianti Sportivi al Presidente Salini; prende la parola immediatamente l’Assessore Capelletti che rivendica a se la scelta dettata anche dalla totale mancanza di fondi, nonché dal fatto che la Commissione abbia un carattere maggiormente tecnico e non di concertazione di decisioni in ambito sportivo. Interviene il consigliere Virgilio chiedendo maggiore attenzione per i temi giovani/sport e giovani/cultura e proponendo di approfondire il tema degli Osservatori sui giovani. Conclusioni: La Commissione prende atto di quanto relazionato dall’Assessore. Orario conclusione: 17.30 Data, 20 dicembre 2011 Il Segretario verbalizzante Marco Del Gaudio

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Assessorato alla cultura

Consuntivo delle attività svolte nell’anno 2011

DISTRETTO CULTURALE

I primi mesi dell’anno 2011 hanno visto l’assessorato impegnato nella definizione del primo nucleo dell’ufficio del Distretto, che si è confrontato con Fondazione Cariplo per la definizione delle deroghe alle regole di rendicontazione, le regole di monitoraggio delle azioni, la definizione delle ultime versioni dei piani economici delle azioni, e con i partners del Distretto per la proposta di tempi e modalità per lo scioglimento dei vincoli.

Terminati tali adempimenti, avviato l’iter amministrativo, il Consiglio Provinciale, con atto n. 72 del 10 maggio 2011, ha approvato con Fondazione Cariplo la «Convenzione del Distretto culturale della provincia di Cremona», e con essa i relativi allegati tecnici (Piano degli Interventi, Piano economico con piano dei vincoli, Deroghe alle regole di rendicontazione, Linee guida per la comunicazione), definendo nel dettaglio gli impegni del triennio di avvio (2011- 2013) del Distretto.

La Convenzione definisce e qualifica i soggetti partecipanti al Distretto culturale della Provincia di Cremona, individua e qualifica le azioni inserite nel piano degli interventi del Distretto, quantifica i contributi; essa definisce, inoltre, le regole che disciplinano la fase di erogazione dei contributi e di rendicontazione del progetto, stabilendo che tali fasi sono regolate dal Disciplinare applicato ai bandi di Fondazione Cariplo, secondo le istruzioni illustrate nella “Guida alla rendicontazione” (ed. 2009) e dall’Allegato sulle “Regole ed indicazioni applicative per l’erogazione del contributo e la rendicontazione del progetto”, che, in considerazione delle peculiarità del progetto Distretti culturali, introduce per taluni casi regole specifiche.

La sottoscrizione della Convenzione, avvenuta l’8 giugno 2011, ha permesso alla Provincia, in qualità di capofila, di procedere alla richiesta di liquidazione dell’anticipo dei contributi sul primo anno di start-up del Distretto, introitato il 30 agosto 2011.

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La ripartizione degli anticipi ai partners avverrà a sottoscrizione dei singoli accordi di Distretto, valutati con Fondazione Cariplo e con i Partner in sede di Assemblea del Distretto il 4 maggio 2011 e trasmessi nel testo definitivo nel mese di luglio 2011. Ciascuno dei beneficiari ha avviato l'iter di esame e approvazione del testo di accordo negli organi competenti. Contestualmente la Provincia ha predisposto l'istruttoria di approvazione degli accordi per la Giunta Provinciale, già conclusa per il Partner Cr.Forma. Il passaggio in Giunta Provinciale di tutti i restanti accordi è previsto tra novembre e dicembre 2011; nel frattempo si sta perfezionando l'atto di impegno degli anticipi per la loro successiva erogazione.

Dopo due incontri di formazione nei mesi di giugno e luglio, entro il 20 novembre 2011, abbiamo concluso il primo step di rendicontazione economica e monitoraggio delle attività del Distretto, attraverso le due piattaforme informatiche predisposte da Fondazione Cariplo, SVM e iGrant, rendicontando una spesa complessiva di € 1.620.699,24 su un totale triennale di € 9.152.362,00. A seguito della risposta di Fondazione Cariplo circa la correttezza dei dati trasmessi, sarà predisposta l'istruttoria per l'erogazione dei contributi spettanti ai singoli partner beneficiari.

Le azioni finanziate sono frattanto proseguite, e i partners, grazie ad un accordo fra Provincia di Cremona ed Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza e Cremona, sono stati accompagnati da specialisti e formatori per l'impostazione delle attività necessarie allo scioglimento dei vincoli, in particolare quelli relativi alla realizzazione di piani di gestione di attività culturali in luoghi oggetto di intervento finanziato da fondi Cariplo. A tal fine, da maggio a luglio, sono stati realizzati numerosi incontri di approfondimento diretti e nei luoghi degli interventi. Alcuni dei vincoli saranno prorogati da Fondazione Cariplo all'anno 2012 e quindi oggetto di nuovi approfondimenti.

In particolare siamo direttamente coinvolti come soggetti attuatori nell'Azione 3 “Distretto della Musica”, insieme alla Camera di Commercio di Cremona, nell'Azione 6 “Sistema Teatrale” e nell'Azione 11 “Teatri di Fiume”, con un partenariato di altri 4 soggetti.

L'attività per Teatri di Fiume si è concretizzata nell'estate 2011 nel percorso dei 4 festival estivi (Odissea, Terre d’Acqua, La Valle dell’Adda, Il Grande Fiume) che hanno lavorato per la prima volta insieme, coordinati dal Settore Cultura e Turismo, per raggiungere un primo livello di integrazione. Le attività previste - un cartellone integrato degli spettacoli nella provincia, un pacchetto integrato dell’offerta turistica ricettiva e gastronomica, le visite guidate nei luoghi degli spettacoli - proseguiranno nel 2012.

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Il tema della musica – centrale nel distretto e nell'Azione 3 – è il trait d'union di alcune ulteriori collaborazioni avviate con nuovi soggetti importanti che hanno aderito al Distretto, di cui si dà brevemente conto di seguito:

La Fondazione Antonio Stradivari di Cremona, con cui si è collaborato alla realizzazione di alcune azioni legate a Liuteria in Festival, e connesse all'Azione 3 Distretto della Musica, tra cui:

• l'organizzazione a nostra cura di uno dei concerti del festival internazionale MITO Settembre Musica, tenutosi il 15 settembre 2011 al Teatro Ponchielli, come evento di apertura di Liuteria in Festival;

• l'ideazione e la realizzazione di materiali promozionali ad hoc, tra cui libretto, pagina promozionale, T-shirt.

Il Politecnico di Milano, con cui si sta collaborando per il piano di sviluppo della sede di Cremona con attenzione ai temi dell’ingegneria del suono; La Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia e l’IPIALL, che, insieme a Cr.Forma, hanno presentato un progetto IFTS denominato “Il Polo Formativo delle Liuteria, della Cultura Musicale e dell’Artigianato Artistico e l’offerta triennale 2011-2014 di Percorsi Formativi IFTS: continuità ed evoluzione”, recentemente finanziato da Regione Lombardia e cofinanziato con parte dei fondi del Distretto culturale. Altro importante ambito di interazione e confronto per il Distretto culturale è quello di e con le reti e i sistemi culturali: basi imprescindibili del processo di distrettualizzazione. L’anno 2011 si è configurato come momento fondamentale di valutazione e di ridefinizione dei sistemi culturali, con particolare attenzione alla Rete Bibliotecaria Cremonese, che è stata la prima ad essere coinvolta, beneficiando della collaborazione del Distretto culturale per un lavoro di approfondimento: nel 2012 si intende realizzare un aggiornamento dell'analisi di contesto del territorio provinciale, incentrata, in generale, sullo studio di dati socio-anagrafici, economici e turistici, e, in particolare, sulla raccolta di dati di natura culturale. Il Distretto culturale è stato l'oggetto della prima giornata di formazione delle biblioteche, il 15/6/2011, con la partecipazione del Prof. Alessandro Hinna, esperto a livello nazionale di reti e distretti e componente del comitato scientifico di Fondazione Cariplo. Di questa giornata abbiamo realizzato un video d'archivio che sarà pubblicato online ed entrerà a far parte del patrimonio di comunicazione e informazione del Distretto, accessibile a tutti. L'azione 6 Sistema Teatrale ha come base progettuale il nuovo assetto che il Sistema Teatrale della provincia di Cremona si è dato attraverso la sottoscrizione di una Convenzione per gli anni 2010 e 2011, impegnandosi a promuovere nel corso del 2011

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una revisione interna in linea con i principi fondamentali del Distretto culturale. La riorganizzazione ha il fine di aumentare le capacità del sistema culturale di costruire relazioni più solide all’interno e all’esterno e contribuire a superare la frammentazione di attività e soggetti territoriali, orientando l’azione su temi comuni. Queste attività saranno oggetto di lavoro nel corso del 2012. Al Distretto ha aderito anche il Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, che sta lavorando per l’ideazione del marchio del Distretto, che verrà presentato insieme al piano della comunicazione per il prossimo biennio. In merito alla comunicazione, negli ultimi 3 mesi si è lavorato per preparare il terreno al piano della comunicazione, mappando tutte le attività di comunicazione realizzate e previste dai Partner, in modo da non raddoppiarle ma valorizzarle, conoscerne punti di forza e di debolezza, colmare i vuoti presenti con un piano integrato di comunicazione distrettuale. È stata inaugurata la pagina Facebook del Distretto, per avere un luogo friendly

oriented, capace di parlare ad una fascia particolare di pubblico e di dare visibilità rapida e diffusa al lavoro che si sta compiendo. Nel contempo si sono elaborati i contenuti istituzionali della pagina del Distretto, che confluiranno nel sito internet della Provincia, la cui pubblicazione è prevista per il 1 dicembre. Il lavoro sul partnenariato e sulla diffusione e apertura del Distretto culturale è stato continuo, sia attraverso incontri periodici con i Partner per informarli/formarli, pianificare e realizzare le azioni, sia nella partecipazione diretta a riunioni tematiche (tavolo tecnico del Distretto della Musica - 26/5/2011, audizione in Consiglio Regionale – 9/6/2011, tavolo della Rete territoriale per la formazione in campo musicale 11/7/2011) e ad importanti appuntamenti di settore (Mondomusica e Workshop sul Turismo Musicale - settembre 2011, Prospettive Sonore del XXI Secolo, Facoltà di Musicologia - ottobre 2011). Infine, nel 2011, sono stati realizzati i primi prodotti culturali e promozionali del Distretto culturale:

• il volume di trascrizione e traduzione del manoscritto “Urbis Cremonae syti designum” di Domenico Bordigallo, a cura della dottoressa Emanuela Zanesi, con il contributo dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Cremona, il patrocinio del Distretto Culturale della provincia di Cremona, in collaborazione con l’Associazione ex alunni del Liceo-ginnasio «Daniele Manin» di Cremona e con il coordinamento della Presidente dell’Associazione, professoressa Renata Patria. Opera essenziale per la comprensione delle condizioni sociali, politiche e religiose di Cremona e del suo territorio nell'epoca;

• la cartolina promozionale bilingue del Distretto.

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In generale è costante il contatto con Fondazione Cariplo per il tramite del referente Operativo, che mensilmente viene in sede per gli aggiornamenti sullo stato dei lavori. Fondazione Cariplo ci coinvolge nelle attività distrettuali, come la realizzazione di un video dedicato alla presentazione di tutti i Distretti finanziati reperibile al link www.fondazionecariplo.it/distretticulturali e alcuni appuntamenti di formazione e di confronto tra i Distretti (comunità di apprendimento 3/3/2011).

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BIBLIOTECHE

Gestione della delega Con determinazione n. 99 del 28/2/2011, è stato approvato il piano attuativo 2010 (ovvero, il primo attuativo collegato al Triennale provinciale 2010/2012 in materia di biblioteche). Attraverso tale attuativo, ai Sistemi sono stati assegnati complessivamente 77.700 euro (33.000 al Casalasco, 44.700 al Cremasco) per la realizzazione dei progetti da essi presentati e ritenuti coerenti rispetto agli obiettivi fissati col Triennale citato. In collaborazione coi Sistemi, è stata inoltre avviata l’istruttoria del successivo piano attuativo 2011, resa finalmente possibile dall’accertamento in entrata (in data 15/7/2011) della seconda tranche del contributo regionale (euro 104.638,00). Fra gennaio e febbraio (conclusione delle operazioni: 28/2/2011), sono stati corretti e supervisionati dalla Provincia i dati del censimento 2009 delle biblioteche comunali del territorio; il 21/3/2011, è stato inviato in Regione Lombardia il “Rapporto annuale sull’esercizio della delega in materia di Biblioteche”, che fa il punto su quanto realizzato nel corso dell’anno precedente per la gestione della delega regionale e costituisce la base per la diffusione delle informazioni sull’andamento del servizio. In data 1/6/2011, grazie alla DGP 279, è stato ratificato un accordo di collaborazione fra Provincia di Cremona e Politecnico di Milano relativo al complesso progetto di riorganizzazione della Rete Bibliotecaria Cremonese avviato lo scorso anno: si ritiene infatti che il Politecnico, già sottoscrittore della Carta del Distretto Culturale, possa utilmente mettere a disposizione le proprie approfondite competenze specialistiche in materia di gestione e valutazione di sistemi complessi. La collaborazione col Politecnico ha effettivamente dato nuovo impulso alle attività del “Gruppo di lavoro sulla riorganizzazione sistemica”, che quest’anno, anche grazie al supporto tecnico e scientifico fornito dal Politecnico, ha terminato l’analisi dei principali servizi di rete, e ha cominciato ad elaborare una proposta di riprogettazione dei Sistemi, facendo riferimento a due possibili scenari evolutivi di riferimento (unificazione dei due Sistemi; mantenimento dei due Sistemi con migliore coordinamento delle loro attività), ai quali andranno associati indicatori numerici per valutarne ricadute e benefici sui processi già analizzati. Si è dato avvio al percorso di condivisione e discussione dei risultati emersi da questo studio con gli amministratori dei Comuni coinvolti: il 21 ottobre scorso è stato effettuato un primo incontro coi Presidenti dei due Sistemi per illustrare il materiale predisposto dagli esperti del Politecnico; il 21 novembre è stata incontrata la Commissione consiliare cultura, il 5 dicembre è prevista una assemblea plenaria di tutti i sindaci dei comuni associati agli attuali due sistemi col medesimo ordine del giorno: in tale sede, sarà importante raccogliere le impressioni e gli orientamenti di fondo degli amministratori rispetto alle prospettive presentate. Dal 15 giugno al 27 ottobre 2011, infine, si è svolto un corso di formazione per bibliotecari organizzato dalla Provincia e cofinanziato dalla Regione, dal titolo “Cooperare e coordinare: proposte innovative per l’organizzazione sistemica delle biblioteche cremonesi”. Il corso si è articolato in 6 giornate complessive, che hanno visto fra i docenti alcuni dei più autorevoli professionisti del settore, capaci di fornire alla platea dei bibliotecari spunti e suggestioni molto importanti – e importanti a maggior ragione, dato il contesto di innovazione e razionalizzazione della rete sistemica attualmente in corso.

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PRINCIPALI SERVIZI DI RETE Funzionamento del Centro Catalografico Il catalogo collettivo delle biblioteche della Provincia di Cremona ha raggiunto dimensioni ragguardevoli (ricomprende ormai più di 600.000 documenti). Il servizio di catalogazione centralizzata, interamente gestito dalla Provincia, costituisce un servizio vitale per la rete bibliotecaria cremonese nel suo complesso. E tuttavia, anche a causa delle importanti restrizioni del bilancio dell’Amministrazione, nel corso dell’anno si è cercato di ridurre i costi della catalogazione senza comprometterne i servizi essenziali (in particolare, la catalogazione delle novità). E’ stata operata una riduzione dell’orario delle catalogatrici: in accordo con la ditta appaltatrice del servizio (coop. CoLibrì), il precedente monte ore di complessive 45 ore settimanali è stato ridotto a 34 (vedi nostra proposta dell’8/2/2011, n. prot. 15395). Di conseguenza, mentre la catalogazione centralizzata delle novità per le 57 biblioteche attualmente servite dal Centro è proseguita in modo sostanzialmente regolare (da gennaio a ottobre sono state catalogate 23.282 novità, di cui 21.592 trattate a Cremona e 1.690 trattate a Brescia), gli interventi di recupero del pregresso sono stati di fatto sospesi (357 catalogazioni in totale e quasi tutte fra gennaio e aprile: 87 a Cremona, e 270 esportazioni a cura delle singole biblioteche). Ciò ha consentito, tra l’altro, di ridurre i costi relativi ai rimborsi dovuti a Brescia nell’ambito della convenzione per la gestione del servizio di catalogazione: la Provincia di Cremona ha già concordato con Brescia (ultima lettera di Brescia del 30/9/2011, n. prot. 0106222/11) una spesa complessiva di 77.000 euro per l’anno 2011 (a fronte dei 92.410 euro previsti dall’accordo per l’anno 2010). Inoltre, Cremona ha presentato una proposta per una nuova convenzione, tale da rendere la collaborazione fra le due Province più elastica e rispondente alle esigenze organizzative di Cremona anche in relazione alla razionalizzazione della rete sistemica di cui si è parlato più sopra. Prestito interbibliotecario Le biblioteche cremonesi servite sono 58 (le 57 servite dal Centro catalografico più la Statale), e sono ormai “stabilmente” collegate non solo alle biblioteche bresciane ma anche a quelle della provincia di Mantova (per un totale di quasi 400 biblioteche cooperanti per quanto riguarda il prestito interbibliotecario).

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Dall’1/1/2011 al 31/10/2011, per quanto riguarda le sole biblioteche del cremonese, risultano 22.302 documenti prestati ad altre biblioteche e 22.569 documenti ricevuti da altre biblioteche: sono dati che sembrano confermare l’estrema vitalità di un servizio che, almeno da un punto di vista statistico, non accenna a deflettere. Biblioteca professionale La Biblioteca professionale è uno strumento fondamentale per l’adempimento dei compiti dettati dalla Legge 81/85, con particolare attenzione alle finalità di aggiornamento e formazione sia dei bibliotecari del territorio sia del personale specializzato in biblioteconomia presso il Servizio Cultura. La biblioteca, il cui catalogo è disponibile on-line tramite l’OPAC della Rete Bibliotecaria Cremonese, garantisce i servizi di consultazione e prestito (sia esterno che interbibliotecario) ed è aperta al pubblico per dodici ore settimanali durante l’orario invernale e per 9 ore settimanali durante l’orario estivo. Nel 2010, la biblioteca ha fatto registrare 988 prestiti complessivi, confermando in tal modo la sua vitalità: ciononostante, il servizio, causa riorganizzazione degli uffici, per l’anno 2011 è stato temporaneamente sospeso: ci si è limitati ad aggiornare le raccolte tramite l’acquisto dei documenti ritenuti essenziali e irrinunciabili anche per l’aggiornamento del personale in servizio.

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TEATRI

La Legge Regionale n. 21 del 30 luglio 2008 e la conseguente Delibera-quadro triennale in materia di spettacolo (D.c.r. n. VIII/807 del 20 febbraio 2009) definiscono il quadro degli interventi che la Regione, in collaborazione con Province e Comuni e in concorso con altri soggetti pubblici e privati, realizza nel campo delle attività teatrali, musicali, di danza, cinematografiche e audiovisive, gli obiettivi, le azioni prioritarie, le modalità di attuazione e le procedure per il triennio 2009-2011. Con Delibera n. 450 del 30 settembre 2009 la Giunta Provinciale ha approvato il testo del Protocollo d’intesa con Regione Lombardia, Protocollo che è stato sottoscritto in data 16.11.2009 e che ha validità per gli anni 2009-2010-2011 (scadenza il 31.12.2011). Le aree di attività in materia di spettacolo su cui Provincia di Cremona si è concentrata per un confronto con Regione stessa ai fini della costruzione di progetti in partenariato riguardano i progetti in collaborazione con i teatri del territorio: Circuiti Teatrali Lombardi e Lombardia Teatro ragazzi La Provincia ha presentato su entrambi i filoni il progetto per l’anno 2011 in data 15.09.2011 ed ora siamo in attesa di conoscere da Regione Lombardia l’entità del finanziamento che ci verrà concesso. L’assessorato ha garantito il cofinanziamento dei progetti e lo svolgimento del ruolo di capofila; in costanza rispetto alle proposte di progetto, ha condotto con i partecipanti al sistema una riflessione su una rinnovata impostazione del Sistema teatrale. La Convenzione del Sistema Teatrale, biennale, con scadenza dicembre 2011, mantiene l’istituzione del sistema e ne modifica gli obiettivi, da struttura finalizzata al sostegno diretto ai teatri operato in termini di finanziamento alle stagioni, a luogo di elaborazione di progetti e condivisione di temi nella prospettiva di un inserimento nel contesto del distretto culturale. I progetti 2011, in particolare il progetto Circuiti teatrali lombardi, avviano un metodo di riflessione e progettazione che, mantenendo l’autonomia dei singoli teatri, propone temi trasversali da affrontare con proposte coordinate che possano avere come esito un vero e proprio progetto di circuiti, con modalità di promozione unitarie e un coordinamento strutturato; una riflessione comune sui prezzi dei biglietti, sui destinatari degli spettacoli, sulla possibilità di coinvolgere, per tenerli vivi, teatri che non sono in grado di realizzare una stagione, o luoghi insoliti o inaspettati. E’ nata così la “Nel labirinto degli affetti” .

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Per quanto riguarda le attività di tipo bandistico e corale, anche rispetto al Coordinamento bande, è stato confermato il sostegno in termini economici con mezzi provinciali e si è avviato un percorso di collaborazione mirato a sviluppare una proposta di stagione pensata in modo più prossimo alle realtà comunali ed alle proposte culturali e turistiche che possano valorizzare i concerti bandistici . Il Coordinamento Bande Musicali della Provincia di Cremona ha realizzato la ormai tradizionale Stagione Concertistica estiva 2011 facendo esibire 7 formazioni che hanno deciso di farsi giudicare da una giuria di esperti di livello internazionale nella “Giornata di classificazione”. In particolare quest’anno i Corpi Bandistici hanno solennizzato con le loro note i 150 anni dell’Unità d’Italia e, va segnalato che, a tutte le loro esibizioni tenute nei vari comuni della provincia hanno sempre riscosso notevole successo grazie al numeroso ed entusiasta afflusso di pubblico.

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Recentissimo è l’evento di masterclass realizzato dal nuovo Presidente delle Bande dr. Maggioni, un modo proficuo per offrire alle Bande associate, ma non solo, essendo aperta a tutti, un momento interessante per approfondire con maestri qualificati, come Maurizio Saletti, Gianni Satta, Yuri Boschiroli e Carlo Vallone, l’utilizzo di strumenti propri delle bande.

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MUSEI

Sistema museale della provincia di Cremona

Il Sistema museale provinciale, costituitosi nel 1993, viene formalizzato attraverso una convenzione il cui contenuto è rimasto invariato fino alla più recente che riguarda l’annualità 2009/2010. Con la conclusione di tale annualità, la Provincia di Cremona ha deciso di avviare un percorso di approfondimento riguardante le caratteristiche e le attività dei singoli istituti aderenti al Sistema, i servizi sistemici (didattica, comunicazione, catalogazione) e gli standard da raggiungere perché il Sistema museale provinciale possa ottenere il riconoscimento di Regione Lombardia. Un'occasione importante per realizzare questo proposito si è concretizzata grazie al Bando del 2010 della Regione. Supporto al raggiungimento e mantenimento degli standard minimi di funzionamento e

sistematizzazione dei servizi per gli utenti. TIPOLOGIA: B. PROGETTO DI SISTEMA -

Supporto al raggiungimento e mantenimento degli standard minimi di funzionamento e

sistematizzazione dei servizi per gli utenti (Bando regionale decreto dirigenziale RL n.

8805 del 20/09/2010)

Il progetto presentato, approvato e cofinanziato da Regione Lombardia (con nota prot. N. L1.2010.0010881 del 14.12.2010), esplicita tre obiettivi: riscrivere la convenzione del Sistema con maggiore attenzione all’analisi degli aderenti e al loro conseguimento del riconoscimento regionale; scrivere un regolamento del Sistema museale della Provincia di Cremona che individui le modalità di partecipazione, anche finanziaria, degli aderenti, la figura del coordinatore, i servizi e le attività integrate da svolgere e le modalità per l’adesione al Sistema da parte di altri istituti. Ultimo obiettivo l’incarico di un coordinatore per il Sistema. Rispetto a quest'ultimo punto, anche grazie a confronti informali svolti con alcuni conservatori del Sistema museale, è emersa la necessità di eseguire un approfondimento preliminare, propedeutico all'individuazione della figura professionale del coordinatore e funzionale ad una corretta impostazione del coordinamento da parte delle strutture provinciali, e dunque alla impostazione dei contenuti della convenzione e del regolamento. L'approfondimento in questione si sviluppa mediante:

• analisi di contesto del Sistema museale: a partire dallo Studio di fattibilità del Distretto culturale e da singoli focus, individua le istituzioni, le scuole, le associazioni che lavorano nell’ambito della cultura e che a diverso livello dialogano con i musei del territorio. Da questo studio sarà possibile enucleare i possibili nodi della rete, ovvero i luoghi nei quali innestare una sinergia tra servizi museali -offerta culturale e formativa -offerta turistica;

• schedatura per ogni museo riguardante l' effettiva e reale offerta al pubblico. Un’analisi particolare viene data alla connessione con il progetto SIRBEC nelle possibili direttrici rappresentate dalla catalogazione delle sedi museali presenti sul territorio e dalla catalogazione degli strumenti ad arco;

• interviste ai conservatori per capire e toccare con mano i loro bisogni e le loro aspettative rispetto alla riorganizzazione sistemica e ai servizi che un centro sistema potrebbe offrire alle singole strutture (sito internet, organizzazione gruppi di lavoro, SIRBEC, formazione etc.);

• a conclusione di tale percorso, riscrittura della convenzione e del regolamento quali documenti adatti a rispondere alle effettive esigenze della rete museale. E' in questa sede che verranno prese le opportune decisioni rispetto alla figura e all'incarico del coordinatore.

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Durante il 2011 sono stati avviati incontri e riunioni con i conservatori dei sistemi e i funzionari di Regione Lombardia ed è stato impostato il lavoro di ricognizione dei dati e delle informazioni necessarie per impostare una nuova configurazione del Sistema museale provinciale avente l’obiettivo concreto del riconoscimento regionale.

Progetti presentati nell’ ambito del Sistema Museale (L.R. 12 luglio 1974, n. 39) Bando 2009. La Provincia di Cremona ha presentato alla Regione Lombardia, in data 31.07.2009 un progetto dal titolo “Didattica museale ed educazione al patrimonio culturale – Sistema museale della Provincia di Cremona”. Il progetto, finanziato per un importo di € 7.000,00 e integrato con una quota di cofinanziamento da parte dei soggetti aderenti di € 3.700,00, si è concluso nell’aprile 2011 con la stampa della guida “Impariamo i Musei. Attività Didattiche del Sistema Mussale Provincia di Cremona” che è stata presentata agli insegnanti ed operatori culturali e museali del territorio, a Cremona il 12 aprile, a Crema il 14 aprile e a Casalmaggiore il 19 aprile. E’ stata presentata la rendicontazione alla Regione Lombardia che ha provveduto a liquidare, a saldo, la quota del 25% del finanziamento. I Comuni hanno, a loro volta, liquidato le rispettive quote di cofinanziamento. Bando 2010. Il progetto “Alla scoperta della storia nei Musei, attorno all’Unità d’Italia”, candidato al bando 2010, è stato finanziato dalla Regione Lombardia per un importo di € 4.000,00 comunicato con nota del 03 gennaio 2011 e dovrà essere rendicontato per un importo non inferiore a € 7.272,73. E’ stato riformulato sulla base dell’assegnazione del finanziamento in misura proporzionale e prevede un costo complessivo di € 7.800,00 di cui 3.800, a carico dei soggetti aderenti. Il progetto si colloca nell'ambito delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia. Il 24 di novembre , in un convegno svoltosi al Teatro Filodrammatici a Cremona, promosso in collaborazione con il Touring, Club di Territorio di Cremona, è stato presentato al pubblico un pieghevole frutto di un lavoro collegiale tra i conservatori ed i responsabili dei musei, coordinati dall'Architetto Francesco Pagliari, autore dei testi. Pensato come strumento divulgativo, costituisce un vero e proprio itinerario tra le collezioni Risorgimentali dei Musei del territorio. L'architetto Pagliari, con l'ausilio di alcune testimonianze di conservatori dei musei, ha illustrato il percorso, che aiuta ad addentrarsi all'interno di un mondo che racchiude importanti chiavi di interpretazione dell'epoca Risorgimentale anche nel nostro territorio. Iniziativa regionale “Fai il pieno di cultura – musei, biblioteche e luoghi straordinari per

incontri e spettacoli” (23/24/25 settembre 2011) E’ stata realizzata nei giorni 23/24/25 settembre la quarta edizione di “Fai il pieno di cultura” , in sinergia con la Regione e le biblioteche e musei del territorio che hanno aderito alla manifestazione. Le modalità organizzative sono le stesse delle precedenti edizioni ed hanno visto la Provincia impegnata nel mantenere il raccordo tra la Regione e le realtà che hanno aderito al progetto con proprie iniziative. In particolare per il 2011, la Provincia ha individuato i teatri quali luoghi dove realizzare gli eventi finanziati dalla Regione. La scelta dei teatri per il percorso di valorizzazione dei luoghi di particolare pregio artistico, architettonico e culturale, è stata effettuata in sintonia con l’idea del Distretto Culturale che individua nella cultura l’essenza per l’emancipazione complessiva del territorio, riconoscendo il vero patrimonio nei luoghi dove la cultura stessa viene creata e alimentata, come avviene costantemente sul palcoscenico dei teatri locali.

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Sono stati realizzati 5 spettacoli promossi dai teatri di Crema, Casalbuttano, San Giovanni in Croce e Ostiano e con il Museo Diotti di Casalmaggiore. La Regione come ogni anni pubblicherà sul sito i risultati delle adesioni con i dati di afflusso di pubblico.

Attivita’ e progetti territoriali di promozione educativa e culturale Si tratta di specifica funzione delegata da Regione Lombardia (L.R. 9/1993) per progetti di interesse locale che annualmente viene gestita in termini di bando da ciascuna Provincia per le attività di promozione educativa e culturale di preminente interesse locale. La Provincia si impegna ad emettere il Bando, al quale potranno accedere gli Enti, Comuni e Associazioni interessati, definendo i criteri per l’ammissione al Bando stesso. Con DGP n. 416 del 13.09.2011 è stato approvato il Programma provinciale 2011 ed emanato il relativo bando. Regione Lombardia ha assegnato un contributo di € 73.703,20, integrato con residui anno 2010 per un importo di € 2.872,09. Sono pervenuti 25 progetti. E' già stata svolta l'istruttori ed è in fase di predisposizione la Determinazione di approvazione della graduatoria con il relativo piano di finanziamento, che, secondo i criteri stabiliti dal bando prevede il cofinanziamento di 12 progetti. Si è proceduto a liquidare nel mese di aprile 2011 al Comune di Soresina il contributo, ai sensi della L.R. 9/93, per la realizzazione del convegno di studi nell’ambito delle “Celebrazioni Bertesiane” realizzato in data 27.11.2010 a seguito del Protocollo d’Intesa approvato con DGP n. 514 del 27.10.2010; Nell'ambito della stessa L:R. 9/93, nel settembre 2011, è stato pubblicato il bando Regionale per progetti di rilevanza regionale, di diretta competenza della Regione. La Provincia ha candidato al bando un progetto inerente la pubblicazione di un volume concernente gli atti del convegno del Novembre 2010, sullo scultore cremonese Giacomo Bertesi, per un preventivo di spesa di € 48.000,00 da cofinanziare nella misura del 50%, quota minima di cofinanziamento prevista dal bando Regionale.

Progetto SIRBeC. Fondi delegati per la catalogazione dei beni mobili e immobili.

Nel corso del 2011 si è concluso il progetto 2009 per quanto riguarda la catalogazione dei beni mobili. Gran parte della catalogazione è stata effettuata nel 2010 da personale interno della Provincia (Pierangelo Moretti, dipendente di ruolo e Sara Salvi dipendente con contratto triennale, cessato nel dicembre 2010), pertanto Il finanziamento regionale è stato impegnato solo in minima parte, per l'assegnazione a di un incarico per concludere la catalogazione. (Finanziamento complessivo anno 2009 € 15.000,00 di cui 10.000,00 da destinare alla catalogazione di beni mobili e 5.000,00 alla conclusione del progetto beni immobili. Il restante importo (€ 12.750,00) è stato destinato alla catalogazione dei beni immobili (con autorizzazione da parte della Regione) al fine di integrare le risorse per sanare le annualità pregresse (dal 2004 al 2009).. Il finanziamento per l'anno 2011, è stato assegnato alla Provincia con il vincolo di destinazione al Museo del Lino di Pescarolo, per la conclusione del progetto avviato nel 2010.

SPORT La Giunta, con deliberazione n. 147 del 17 marzo 2010 ha definito nuove modalità per la concessione dei premi di rappresentanza. La novità di rilievo contenuta in tale atto consiste nello stabilire, come requisito indispensabile per la concessione dei premi di

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rappresentanza, la sottoscrizione della Dichiarazione del Panathlon sull’etica nello sport giovanile. Finora sono state 10 le nuove Associazioni sportive e gli Enti che hanno sottoscritto tale Dichiarazione. Con determinazione n. 229 del 29 marzo 2010 è stata individuata la Ditta a cui affidare la fornitura delle coppe e delle targhe. Abbiamo concesso premi di rappresentanza a sostegno dell’attività sportiva per un totale di n. 30 manifestazioni in tutta la provincia. A seguito della stipula e dei successivi rinnovi del Protocollo d’intesa «Provincia di Cremona – Coni e ICS» per il credito sportivo a favore dell’impiantistica sportiva, dal mese di febbraio 2006 è stato aperto lo Sportello di consulenza e assistenza dell’Istituto per il Credito Sportivo presso la sede della Provincia di Cremona. Il protocollo d’intesa (validità 2008-2011) ha plafond di spesa da utilizzare pari a 20 milioni di euro per finanziare a tassi agevolati (inferiori a quelli proposti dalla Cassa Depositi e Prestiti) nuovi impianti sportivi. Ai finanziamenti possono accedere non solo gli Enti locali, ma anche società sportive, parrocchie ecc. Ci sono già stati dei contatti formali con i rappresentanti del CONI e dell’Istituto di Credito Sportivo per procedere al rapido rinnovo del Protocollo e poter quindi continuare ad offrire allo sport del territorio uno strumento per la crescita della dotazione infrastrutturale sia pubblica che privata. Allo stato attuale non sono pervenute nuove istanze. A partire dal mese di aprile sono state progettate e realizzate attività finalizzate ad articolare una ricerca sul fenomeno dell’”Abbandono Sportivo”. La ricerca ha comportato la strutturazione di un questionario che una volta riprodotto, è stato distribuito nel mese di aprile-maggio in tutte le scuole secondarie di secondo grado e presso gli enti di formazione per un totale di circa 16.000 studenti. Al termine del mese di maggio i questionari sono stati ritirati e i dati in essi contenuti sono stati inseriti ed elaborati. I dati sono stati esaminati al fine di articolare un primo commento alla ricerca che è stata presentata nel recentissimo convegno svoltosi a Cremona il 25 novembre presso la sala Rodi in contemporanea con il “Salone dello Studente”. Si segnala che contemporaneamente sono stati realizzati n. 3000 opuscoli (in allegato)che verranno diffusi soprattutto nelle scuole con i dati della ricerca e con gli interventi di autorevoli addetti ai lavori.

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LE PAGINE DELLA CULTURA E DELLO SPORT NEL NUOVO SITO DELLA PROVINCIA

La messa on line della nuova versione del sito internet della Provincia è prevista per il 1. dicembre p.v. Per quanto riguarda specificatamente i nostri servizi, è già stata implementata buona parte delle pagine relative ai principali ambiti di intervento della Provincia in materia di cultura: Distretto Culturale, Biblioteche, Musei, Contributi ad iniziative educative e culturali (L.R. 9/1993). In queste ultime giornate che ci separano dalla messa on line del nuovo sito, oltre a rivedere e raffinare i contenuti già predisposti, si procederà all’implementazione delle pagine relative ai Teatri e allo Sport, in modo da assicurare una presentazione dei contenuti quanto meno esauriente entro il primo dicembre.

PROGRAMMA 06 “SVILUPPO DI ATTIVITA’ IN AMBITO CULTURALE”

3.4 PROGRAMMA N. 06: SVILUPPO DI ATTIVITA’ IN AMBITO CULTURALE

N° 5 PROGETTI NEL PROGRAMMA RESPONSABILE DR. ROBERTO ZANONI

3.4.1 Descrizione del programma Il Distretto culturale continua ad avere un ruolo fondamentale nell’orientare le attività del

Settore. Il progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo con un finanziamento di 2.600.000 euro, nell’ambito dei Distretti culturali, è promosso dalla Provincia di Cremona, in qualità di Ente capofila, e conta ora un partenariato di 20 soggetti rappresentanti il territorio provinciale, 12 in qualità di partner beneficiari di finanziamento (Comune di Casalmaggiore, Comune di Castelleone, Comune di Cremona, Comune di Motta Baluffi, Comune di Pizzighettone, Comune di Romanengo, Comune di Scandolara Ravara, Camera di Commercio di

Cremona, CR.FORMA - Azienda Speciale Servizi di Formazione della Provincia di Cremona, Associazione Amici del Casalmaggiore International Festival, Associazione Piccolo Parallelo di Cecchi-Zappalaglio, Associazione Terre d'Acqua) e 8 in qualità di aderenti (Comune di Crema, Comune di San Giovanni in Croce, Diocesi di Cremona, Associazione Franco Agostino Teatro Festival, Fondazione Stradivari di Cremona, Istituto di Istruzione Superiore

Antonio Stradivari di Cremona, Politecnico di Milano, Centro Fumetto A. Pazienza di Cremona).

La fase di start-up, nel triennio 2011-2013, prevede lo sviluppo di 11 azioni progettuali, per un ammontare complessivo di 9.000.000 di euro circa; durante questo periodo di avvio il Distretto culturale si dovrà strutturare, dimostrando di saper creare una condivisione

territoriale e una rete di accordi tali da garantirne la sostenibilità gestionale, l’efficacia operativa e comunicativa, creando occasioni di crescita del capitale umano e di sviluppo economico nel contesto culturale e nelle filiere ad esso connesse, intercettando nuovi interlocutori e finanziamenti diversificati. Questo strumento di integrazione può influenzare l’intero sistema territoriale della provincia: è

per questa ragione che il tema caratterizzante del Distretto Culturale è stato individuato nel Distretto della Musica, azione principale nel piano degli interventi di avvio, con l’obiettivo di applicare il principio della distrettualizzazione nel settore che maggiormente qualifica la provincia di Cremona; la macroarea della musica, intesa in tutte le sue accezioni, dalla formazione universitaria a quella professionale, dalla produzione artigiana d’eccellenza al commercio, dalla valorizzazione dei beni culturali, alla promozione del patrimonio materiale

ed immateriale a livello locale, nazionale ed internazionale.

L’opportunità di interazione tra soggetti e filiere è, dunque, il terreno di prova per stimare la tenuta del progetto di Distretto Culturale, con cui si potrà valutare la capacità del partenariato territoriale di condividere gli obiettivi di Distretto, contribuendo a canalizzare le energie e le opportunità della filiera culturale verso l’interazione con le filiere turistiche e

produttive, ponendo alla base dello sviluppo territoriale la valorizzazione e la formazione del capitale umano, la ricerca scientifica e la promozione culturale come momento di condivisione e crescita. In questo contesto, la Provincia ripensa alla struttura delle reti culturali: delle biblioteche, dei musei e dei teatri, per compiere nel biennio di completamento delle azioni del Distretto una

lettura più consapevole delle loro vocazioni, delle funzioni e dei servizi che biblioteche, musei e teatri sono chiamati a rendere al territorio che li anima. Con questo fine si avvia in alcuni casi, come per le biblioteche, la riprogettazione della struttura organizzativa e funzionale della rete, in altri, come per i musei, la rilettura delle funzioni del coordinamento; in tutti i casi con l’avvio o il consolidamento di un dialogo fra le reti stesse, che molto possono offrire l’una all’altra; fra le reti e il tema della valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio culturale

immateriale; fra il sistema culturale e il Distretto.

La Provincia è inoltre chiamata a declinare a livello locale gli obiettivi della legge regionale

9/1993 attraverso l’adozione di un proprio programma annuale di promozione educativa e

culturale, tenendo conto delle iniziative proposte da Enti locali, Associazioni, Fondazioni ed altre organizzazioni culturali. VEDI TAB. 3.5 RISORSE CORRENTI ED IN C/CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL

PROGRAMMA 10.06 VEDI TAB. 3.6 SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 10.06

3.7 DESCRIZIONE DEL PROGETT0 N° 01.01 DI CUI AL PROGRAMMA N° 06

RESPONSABILE DR. ROBERTO ZANONI

01.01: FUNZIONI IN MATERIA DI BIBLIOTECHE

3.7.1 Finalità da conseguire:

3.7.1.1. Investimento 3.7.1.2 Erogazione di servizi di consumo

Riorganizzazione della Rete bibliotecaria cremonese

Il percorso è stato strutturato attraverso tre filoni di lavoro distinti, ma complementari, condotti contestualmente:

1. coinvolgimento dei sistemi bibliotecari: il sostegno e la collaborazione dei

coordinatori dei sistemi e di alcuni opinion leader, ovvero bibliotecari che lavorano nelle biblioteche più significative dell’area cremasca e casalasca, è condizione necessaria per avviare una valutazione dell’attuale organizzazione bibliotecaria cremonese: il Gruppo di lavoro sulla riorganizzazione sistemica cremonese è un luogo di confronto e di formulazione di riflessioni e proposte condivise. La Provincia

partecipa al tavolo di lavoro e si adopera affinché il tavolo tecnico tenga aggiornati i referenti politici. La costituzione del Gruppo di lavoro, infatti, è stata approvata dalla Giunta provinciale, sentito il parere delle Commissioni Amministrative dei due sistemi composte dai sindaci dei comuni associati;

2. analisi dei processi: lo studio dei servizi di acquisto, catalogazione e interprestito è stato affidato alla metodologia e ai modelli proposti dall’ingegneria gestionale: una

scelta delinata per uscire dalle tradizionali modalità di analisi offerte dalla letteratura biblioteconomia e per “rafforzare” il punto di vista e la posizione della Provincia. Il Politecnico di Milano - Sede di Cremona collabora con la Provincia guidando il percorso del Gruppo di lavoro;

3. nuova convenzione con la Provincia di Brescia: la Provincia di Cremona ha avviato un tavolo di negoziazione con la Provincia di Brescia per verificare la possibilità di

ridefinire gli accordi che sottendono il servizio di catalogazione e di interprestito. La ridefinizione della fisionomia e della collaborazione tra le due Province risulta essere una leva di possibilità davvero importante con conseguenze significative sia sul fronte economico che sulla configurazione complessiva dei servizi.

L’analisi della attuale configurazione della rete bibliotecaria cremonese fa emergere la

presenza di molteplici strutture e di diversi soggetti coinvolti nell’organizzazione: due centri sistema, due coordinatori di sistema, due presidenti di sistema, due comitati tecnici e due commissioni amministrative: ciascun sistema si è dotato di un tavolo tecnico ed uno amministrativo. Questa organizzazione, adatta per costruire e cementificare la struttura dei singoli sistemi nei primi anni dalla loro costituzione, risulta ora ridondante e troppo complessa.

L’analisi condotta sui servizi erogati dalla rete bibliotecaria cremonese consente di determinare una distinzione tra i processi primari e quelli di supporto e di delineare la catena del valore di tali servizi a seconda del punto di vista del fornitore, della rete stessa e del cliente. Questo permette di concentrare e convogliare l’attenzione su precisi ambiti di intervento, prestando attenzione alle ricadute sui soggetti coinvolti.

I processi primari su cui è focalizzata l’analisi sono: - Il processo di acquisto coordinato e centralizzato: attualmente le procedure per

acquistare in modo coordinato i documenti per ottenere vantaggi economici e maggiore ricchezza del patrimonio complessivo sono strutturate in modo decisamente differente nei due sistemi con conseguenti incoerenze e disomogeneità dello sviluppo del catalogo collettivo. Un unico centro amministrativo, una

piattaforma informatica per gli ordini dei documenti e un’organizzazione secondo gruppi di lavoro specializzati per aree disciplinari potrebbero costituire risposte concrete per tendere alla copertura bibliografica rispetto a ciò che viene pubblicato

annualmente dagli editori italiani;

- il processo di catalogazione: l’attuale forma organizzativa della catalogazione cooperativa è altamente centralizzata secondo le indicazioni derivate dall’attuale collaborazione con la Provincia di Brescia. Queste indicazioni sono stringenti sia a livello di protocollo di scelte catalografiche sia a livello di adozione del sw per la

catalogazione;

- il processo di interprestito: in questo ambito le aree di processo maggiormente critiche sono riconducibili alla tracciabilità del documento durante le movimentazione e alla logistica dei trasporti. Inoltre, un grande numero di

movimentazioni e di richieste di documenti non è necessariamente un dato positivo e incoraggiante: più le biblioteche cremonesi richiedono documenti alle bresciane, più si comprende la necessità di riorganizzare lo sviluppo coordinato delle raccolte, per rendere le biblioteche dell’area di cooperazione meno dipendenti dall’esterno.

Tra i diversi modelli organizzativi analizzati, il confronto con il Gruppo di lavoro dei

bibliotecari, i Coordinatori dei sistemi e i Presidenti dei Sistemi ha condotto alla positiva valutazione della proposta volta alla costituzione di un sistema unico. Tale scenario prevede come azione primaria la strutturazione di un unico sistema nel quale non ci sia più distinzione tra organi delle due aree territoriali (Casalasco e Cremasco). Secondo questo modello diviene centrale la revisione della struttura organizzativa del

centro sistema che eroga servizi bibliotecari di secondo livello per tutte le biblioteche associate. L’analisi che attualmente sta svolgendo il Gruppo di lavoro consiste nella considerazione dei benefici che riguardano il miglioramento di efficienza in termini di accrescimento della spesa di acquisto a livello di sistema e razionalizzazione delle risorse oltre alla riduzione dei

tempi di catalogazione e alla logistica dei trasporti. In termini di efficacia si riuscirebbe a garantire un maggiore presidio delle attività di acquisto e interprestito oltre ad un accrescimento delle professionalità coinvolte e della qualità dell’offerta a catalogo. L’anno 2012 vedrà impegnata la struttura provinciale nella realizzazione di tale obiettivo, sia dal punto di vista della scelta delle soluzioni giuridiche relative all’assetto istituzionale e

organizzativo che dal punto di vista della organizzazione dei servizi. In tale contesto, i servizi erogati sulla base della delega regionale (gestione dei piani attuativi; assistenza e consulenza tecnica al territorio; aggiornamento professionale degli operatori del settore; redazione sul rapporto annuale sull’esercizio della delega, progetti di promozione del libro, della lettura, dei servizi delle biblioteche; aggiornamento

dell’anagrafe delle biblioteche lombarde) tenderanno, per quanto possibile, a sostenere il percorso sopra descritto. Le medesime considerazioni valgono, con ancora maggiore importanza, a proposito del funzionamento del Centro di catalogazione e della biblioteca professionale.

3.7.2 Risorse strumentali da utilizzare: Normali dotazioni di ufficio e attrezzature informatiche specifiche comprensive di accesso Internet alla Banca dati Regionale “Anagrafe Biblioteche”. Software, riviste e testi specializzati in discipline biblioteconomiche Normali dotazioni di ufficio e attrezzature informatiche specifiche compreso accesso Internet all’OPAC della Provincia di Brescia. Partecipazione a corsi di formazione. Software,

riviste e testi specializzati in discipline biblioteconomiche. 3.7.3 Risorse umane da impiegare: Personale tecnico ed amministrativo. Il personale coinvolto è caratterizzato da singolare professionalità e specializzazione. Avvalimento di ditte esterne per lavori e servizi. Collaborazione col personale della Provincia di Brescia per la gestione della Rete.

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti

estranei all’amministrazione

3.7.4 Motivazione delle scelte: I principi della Legge regionale 81/85 definiscono i sistemi bibliotecari intercomunali lo strumento attraverso il quale i comuni attuano la cooperazione bibliotecaria e consentono il coordinamento delle attività e delle progettualità delle singole biblioteche. I sistemi bibliotecari vengono, dunque, costituiti allo scopo di gestire in modo coordinato alcuni servizi fondamentali che “pesano”nella gestione di ciascuna biblioteca: l’acquisto di

materiale librario e multimediale da porre a disposizione dei cittadini, la catalogazione del materiale, il prestito tra le strutture cooperanti (con conseguente possibilità della circolazione dei documenti tra le biblioteche e la strutturazione di “un’unica biblioteca diffusa” su tutto il territorio). In questo contesto le Province sono delegate dalla Regione a svolgere le funzioni

amministrative connesse all’attività ed allo sviluppo dei sistemi bibliotecari locali e delle biblioteche di enti locali. Esse si occupano in particolare della promozione e del coordinamento dell’organizzazione e del reciproco collegamento dei sistemi bibliotecari locali, anche attraverso il potenziamento dei servizi bibliotecari e documentari degli enti locali.

La Provincia di Cremona, nel rispetto di tale funzione, negli anni 2000-2001 aveva riconfigurato l’organizzazione bibliotecaria cremonese approvando la costituzione di due sistemi bibliotecari (Cremasco e Casalasco) e costituendo nella propria sede il Centro catalografico provinciale il cui lavoro ha permesso in questi dieci anni una netta distinzione delle attività biblioteconomiche, gestite e sviluppate dai sistemi bibliotecari, dall’attività

catalografica garantita dalla Provincia a beneficio di ciascuna biblioteca aderente ai sistemi e quindi di fatto specializzando un servizio di alto valore tecnico ed intellettuale. Tale servizio – svolto grazie alla collaborazione e al parternariato con la Provincia di Brescia - ha consentito la creazione di un catalogo unico interprovinciale, consultabile dai cittadini in web e ricco di oltre 3 milioni di documenti di cui quasi 600.000 cremonesi. Tali documenti possono essere richiesti dai cittadini del territorio cremonese e bresciano a prescindere

dalla loro località di residenza: i documenti circolano e raggiungono con facilità tutte le biblioteche del territorio grazie al prestito interbibliotecario che la Provincia organizza e supervisiona. I costi della collaborazione con Brescia e del mantenimento del Centro catalografico provinciale sono indubbiamente significativi, e le regole di tale collaborazione, inizialmente

favorevoli al contesto di due sistemi “nuovi”, appaiono ora troppo vincolanti ed in alcuni casi inadatte alle mutate esigenze della rete, che chiede maggiore autonomia nelle scelte organizzative relative ai servizi centralizzati; vengono ora, nella proposta di nuova convenzione fra le due Province, parzialmente riscritte, pur nell’ambito della continuità di una collaborazione pensata a beneficio e a salvaguardia del livello dei servizi esistenti. Ripensare a strumenti, metodi e organizzazione della catalogazione significa ripensare uno

dei processi fondamentali della cooperazione bibliotecaria, strettamente connesso con il servizio di prestito interbibliotecario e con la valutazione del patrimonio delle biblioteche cremonesi, nonché delle loro politiche di acquisizione e incremento delle raccolte. E’ necessario inscrivere questi processi nel contesto generale della struttura della rete bibliotecaria cremonese.

Il percorso intrapreso permette di fotografare l’esistente, individuarne punti di forza e di debolezza e consente la possibilità di proporre soluzioni vantaggiose da un punto di vista non solo economico, ma anche di innovazione tecnologica dei servizi erogati ai cittadini (e quindi in prospettiva di rinnovamento dell’immagine e della promozione delle biblioteche).

3.7.5 Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il progetto è coerente con i piani regionali di settore.

3.7 DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.02 DI CUI AL PROGRAMMA N° 06 RESPONSABILE DR.

ROBERTO ZANONI

02.01: ATTIVITA’ IN AMBITO MUSEALE E IN MATERIA DI BENI CULTURALI

3.7.1 Finalità da conseguire:

3.7.1.1 Investimento 3.7.1.2 Erogazione di servizi di consumo

Interventi in ambito museale. Interventi nell’ambito dell’opera di censimento, inventariazione e catalogazione dei Beni Culturali nel rispetto degli indirizzi e dei progetti regionali (L. R. n. 39/74, metodologia SIRBEC e Carta del Rischio del patrimonio culturale).

Il Sistema Museale Provinciale, costituito nel 1993, venne formalizzato attraverso una convenzione il cui contenuto è rimasto invariato fino alla più recente che riguarda l’annualità 2009/2010. A seguito della D.g.r. 7/9393 del 2002, la Provincia di Cremona, nel corso del 2003, elaborò

uno studio di fattibilità per un progetto pilota riguardante la costituzione del Sistema Museale Provinciale. Tale studio analizza i punti di forza e di debolezza dell’attuale fisionomia del Sistema museale provinciale e offre alcune linee guida di sviluppo e di possibile miglioramento. Le azioni successive non hanno permesso però di ottenere il riconoscimento del Sistema da parte di Regione Lombardia; al contrario, in questi anni, alcuni istituti aderenti al Sistema hanno costituito Sistemi Museali locali caratterizzati da una forte identità territoriale

e da concreti servizi di rete: il Sistema Museale della Città di Cremona e il Sistema Museale Arte, Cultura, Storia fra Serio e Oglio, nel territorio soncinate. Per le loro caratteristiche e per gli standard raggiunti, hanno conseguito il riconoscimento di Regione Lombardia. In questi anni il Sistema Museale della Provincia di Cremona è stato sostanzialmente lo strumento che ha consentito di presentare - a valere su bandi regionali - progetti coordinati in campo museale, con particolare attenzione alla didattica museale.

Dopo aver concluso i progetti presentati nelle precedenti annualità, nell’ambito della rilettura dell’intera attività del sistema culturale del territorio cremonese, ha preso forma il progetto per un rinnovamento della rete museale insieme a quella bibliotecaria, nell’ottica di una loro possibile integrazione all’interno del progetto del Distretto culturale della provincia di Cremona. L’occasione per realizzare questo proposito si è concretizzata grazie al Bando del 2010 di

Regione Lombardia “Invito a presentare domanda, da parte delle province lombarde, per la concessione di contributi per la realizzazione di interventi di sviluppo e valorizzazione dei sistemi museali locali – obiettivo b) il raggiungimento e mantenimento degli standard minimi di funzionamento dei musei e raccolte e la qualità minima del servizio offerto dagli altri soggetti aderenti al sistema”.

Tre gli obiettivi delineati nel progetto cremonese approvato da Regione Lombardia : riscrivere

la convenzione del Sistema con maggiore attenzione all’analisi degli aderenti e al loro conseguimento del riconoscimento regionale; scrivere un regolamento del Sistema Museale della Provincia di Cremona che individui: le modalità di partecipazione, anche finanziaria, degli aderenti; la figura del Coordinatore; i servizi e le attività integrate da svolgere; le modalità per l’adesione al Sistema da parte di altri istituti. Ultimo obiettivo l’incarico di un Coordinatore per il Sistema.

Si è stabilito un percorso progettuale che percorrerà le seguenti tappe: - analisi del contesto del Sistema museale: a partire dallo Studio di fattibilità del Distretto

culturale, si completa la mappatura delle istituzioni, scuole, associazioni che lavorano nell’ambito della cultura e che a diverso livello dialogano con i musei del territorio. Da questo studio nasce l’individuazione dei possibili nodi della rete, ovvero i luoghi nei quali innestare una sinergia tra servizi museali -offerta culturale e formativa -offerta

turistica;

- per ogni museo individuato si eseguirà una schedatura sull’effettiva e reale offerta al

pubblico. Un’analisi particolare viene data alla connessione con il progetto SIRBEC1; - durante i sopralluoghi di schedatura verranno intervistati i conservatori per capire e

toccare con mano i loro bisogni e le loro aspettative rispetto alla riorganizzazione sistemica e ai servizi che un centro sistema potrebbe offrire alle singole strutture (sito, organizzazione gruppi di lavoro tra musei “tematici”, SIRBEC, formazione ecc);

- dall’intera analisi potranno essere elaborate la convenzione e il regolamento, che

individueranno i servizi di rete, l’organizzazione, le figure professionali necessarie, il ruolo di coordinamento.

Progetto Sirbec 2012 Il progetto prevede l’inventariazione di 400 beni mobili, già realizzata, e la revisione e messa a norma della banca dati beni architettonici. Il progetto è stato finanziato da

R.L. con € 15.000. Nel corso del 2012 si dovrà completare la revisione della banca dati dei beni architettonici, all’interno della quale particolare rilevanza assumerà la catalogazione e la messa in linea delle schede di catalogazione delle sedi museali.

3.7.3 Risorse umane da impiegare:

Personale in servizio presso il Settore e collaborazioni esterne Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti

estranei all’amministrazione

3.7.4 Motivazione delle scelte: La Provincia intende potenziare il proprio ruolo di coordinamento sia nel campo dei Musei che in quello dei beni culturali, perseguendo obiettivi di qualità e facendo emergere le forti vocazioni territoriali. In accordo con R.L. si vuole salvaguardare il “Sistema” come unica prospettiva di attività coordinata per la Provincia e per i musei del territorio, come luogo effettivo di coordinamento e condivisione di politiche di

intervento in tale settore e, in prospettiva, per poter presentare la domanda di riconoscimento del Sistema Museale, ai sensi della DGR 26 novembre 2008 n. 8/8509.

3.7.5 Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il programma è coerente con i piani regionali di settore.

3.7 DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.03 DI CUI AL PROGRAMMA N° 06 RESPONSABILE DR.

ROBERTO ZANONI

03.01: ATTIVITA’ IN AMBITO TEATRALE E DELLO SPETTACOLO

3.7.1 Finalità da conseguire:

3.7.1.1 Investimento 3.7.1.2 Erogazione di servizi di consumo

Il Sistema teatrale è stato oggetto di approfondimenti tecnici importanti relativi ai rapporti di sostegno finanziario ai teatri ed alle stagioni teatrali realizzati dalla Provincia nelle precedenti annualità. Poiché i fondi a disposizione sono radicalmente ridimensionati nella quantità, è stato necessario rivedere il ruolo della Provincia e focalizzarne le funzioni anche in questo

caso in una logica di coordinamento, di promozione integrata, di dialogo e di elaborazione di proposte innovative e sperimentali, nella logica che ispira i finanziamenti regionali che vengono erogati ai sensi della L.R. 21/2008. La Convenzione in scadenza nel 2011mantiene l’istituzione del sistema e ne modifica gli obiettivi, da struttura finalizzata al sostegno diretto ai teatri operato in termini di finanziamento

alle stagioni, a luogo di elaborazione di progetti e condivisione di temi nella prospettiva di un inserimento nel contesto del distretto culturale. I progetti 2011, in particolare il progetto Circuiti teatrali lombardi, avviano un metodo di riflessione e progettazione che, mantenendo l’autonomia dei singoli teatri, propone temi trasversali da affrontare con proposte coordinate che possano avere come esito un vero e proprio progetto di circuiti, con modalità di promozione unitarie e un coordinamento

strutturato; una riflessione comune sui prezzi dei biglietti, sui destinatari degli spettacoli, sulla possibilità di coinvolgere, per tenerli vivi, teatri che non sono in grado di realizzare una stagione, o luoghi insoliti o inaspettati. Il primo importante risultato, ottenuto con la presentazione sul bando 2011 della rassegna intitolata “Il labirinto degli affetti”, andrà consolidato, sostenuto e ampliato nell’anno 2012, mantenendo lo sforzo della elaborazione progettuale e proponendo un nuovo accordo

convenzionale che punti, ancora una volta, sul dialogo con il sistema culturale, le altre reti, il nuovo pubblico. Inoltre, in materia di spettacolo Cultura e Turismo stanno dialogando ponendo particolare attenzione alla programmazione dell’offerta culturale dei festival teatrali estivi. Nel corso del 2011, con il progetto “Teatri di Fiume” all’interno del Distretto culturale, i 4 maggiori festival di spettacolo estivi, Odissea, Terre d’Aqua, L’Opera galleggiante e La Valle dell’Adda, che

offrono un cartellone di spettacolo nel periodo dell’anno in cui i teatri sono chiusi, hanno lavorato per la prima volta insieme, coordinati dal Settore, per raggiungere un primo livello di integrazione. Le attività previste - un cartellone integrato degli spettacoli nella provincia, un pacchetto integrato dell’offerta turisitica ricettiva e gastronomica, le visite guidate nei luoghi degli spettacoli - proseguono nel 2012, con l’obiettivo di potenziare la capacità di dialogare per presentarsi in modo unitario al pubblico e sperimentare ambiti di coordinamento che

consentano di raggiungere pubblici maggiori e diversificati, mantenendo un’offerta culturale di qualità. Fil rouge di questa attività nel 2012 sarà la costante attenzione al tema del fiume e dell’acqua quale elemento naturale di congiunzione, scenario dello spettacolo dal vivo e luogo da cui partire per nuovi approfondimenti culturali e turistici. Anche rispetto al Coordinamento bande, confermato il sostegno in termini economici, si è

avviato un percorso di collaborazione mirato a sviluppare una proposta di stagione 2012 pensata in modo più prossimo alle realtà comunali ed alle proposte culturali e turistiche che possano valorizzare i concerti bandistici. Verranno inoltre assunti gli impegni di spesa previsti dai seguenti accordi:

1. Fondazione Teatro Ponchielli. Quota associativa; 2. Fondazione San Domenico;

3. Istituto superiore di Studi Musicali Monteverdi di Cremona. 4. Istituto musicale Folcioni di Crema

3.7.2 Risorse strumentali da utilizzare:

Normali dotazioni d’ufficio. 3.7.3 Risorse umane da impiegare: Personale in servizio presso il Settore e collaborazioni esterne

Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei

all’amministrazione

3.7.4 Motivazione delle scelte: La Legge Regionale n. 21 del 30 luglio 2008 e la conseguente Delibera-quadro triennale in materia di spettacolo (D.c.r. n. VIII/807 del 20 febbraio 2009) definiscono il quadro degli

interventi che la Regione, in collaborazione con Province e Comuni e in concorso con altri soggetti pubblici e privati, realizza nel campo delle attività teatrali, musicali, di danza, cinematografiche e audiovisive.

L’annualità 2012 sperimenterà gli obiettivi e le procedure che RL proporrà per il triennio 2012-2015.

3.7.5 Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il programma è coerente con i piani regionali di settore.

3.7 DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.04 DI CUI AL PROGRAMMA N° 06 RESPONSABILE DR.

ROBERTO ZANONI

04.01: DISTRETTO CULTURALE

3.7.1 Finalità da conseguire:

3.7.1.1 Investimento

3.7.1.2 Erogazione di servizi di consumo

Nell’anno 2011 il Consiglio Provinciale, con atto n. 72 del 10.5.2011, ha approvato con Fondazione Cariplo la «Convenzione del Distretto culturale della provincia di Cremona», e con essa i relativi

allegati tecnici (Piano degli Interventi, Piano economico con piano dei vincoli, Deroghe alle regole di rendicontazione, Linee guida per la comunicazione), definendo nel dettaglio gli impegni del triennio di avvio (2011- 2013) del Distretto. La Convenzione definisce e qualifica i soggetti partecipanti al Distretto culturale della Provincia di

Cremona, individua e qualifica le azioni inserite nel piano degli interventi del Distretto, quantifica i contributi; essa definisce, inoltre, le regole che disciplinano la fase di erogazione dei contributi e di rendicontazione del progetto, stabilendo che tali fasi sono regolate dal Disciplinare applicato ai bandi di Fondazione Cariplo, secondo le istruzioni illustrate nella “Guida alla rendicontazione” (ed. 2009) e dall’Allegato sulle “Regole ed indicazioni applicative per l’erogazione del contributo e la rendicontazione del progetto”, che, in considerazione delle peculiarità del progetto Distretti

culturali, introduce per taluni casi regole specifiche. L’anno 2012 vedrà il Distretto impegnato nello svolgimento delle azioni necessarie allo scioglimento dei vincoli posti su alcuni progetti (Distretto della musica e Casalmaggiore international Festival, Recupero di Palazzo Brunenghi a Castelleone, recupero di Palazzo Martinelli a Casalmaggiore, recupero della Rocca di Romanengo); nella conclusione della sottoscrizione

degli accordi di Distretto, nella gestione dei due step di rendicontazione previsti per l’annualità, e nella stesura e nell’avvio del piano della comunicazione, che comprende l’approvazione del logo o marchio del Distretto. Particolare importanza assumerà il livello di condivisione dello spirito del progetto e della implementazione delle iniziative che dovrà aver luogo in sede di assemblea dei partners.

3.7.2 Risorse strumentali da utilizzare:

Normali dotazioni d’ufficio.

3.7.3 Risorse umane da impiegare:

Personale in servizio presso il Settore, a tempo determinato e indeterminato, e collaborazioni esterne, in sinergia con il Servizio Promozione Turistica in una logica di integrazione di professionalità interne volte alla costituzione di uno specifico “Ufficio del Distretto Culturale”. Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti estranei

all’amministrazione

3.7.4 Motivazione delle scelte:

Il cofinanziamento di € 2.600.000 concesso da Fondazione Cariplo per l’avvio del Distretto Culturale della Provincia di Cremona, a fronte di un programma che vale

complessivamente € 9.000.000, impone alla Provincia di svolgere il ruolo di capofila del Distretto stesso e di realizzare tutte le azioni concordate con Cariplo per l’effettiva erogazione del contributo.

3.7 DESCRIZIONE DEL PROGETTO N° 01.05 DI CUI AL PROGRAMMA N° 06 RESPONSABILE

DR. ROBERTO ZANONI

05.01 ATTIVITA’ E PROGETTI DI PROMOZIONE EDUCATIVA E CULTURALE

3.7.1 Finalità da conseguire:

3.7.1.1 Investimento

3.7.1.2 Erogazione di servizi di consumo

Con la legge regionale 9/1993 Regione Lombardia delega alle Province, nell’ambito delle

azioni volte al sostegno di iniziative di promozione educativa e culturale, ed in particolare al sostegno di azioni di conoscenza e divulgazione dei valori storici, etnografici, artistici e culturali, le funzioni amministrative relative alle iniziative di preminente interesse locale.

Le Province sono chiamate a declinare a livello locale gli obiettivi della legge 9 attraverso

l’adozione di un proprio programma annuale di promozione educativa e culturale, tenendo

conto delle iniziative proposte da Enti locali, Associazioni, Fondazioni ed altre organizzazioni culturali.

Il programma annuale verterà su azioni ed aree di intervento ampie: eventi culturali con

forte ricaduta territoriale (mostre, rassegne, festival, convegni ed iniziative periodiche e ricorrenti a carattere rievocativo) con lo scopo di incrementare la fruizione culturale e di valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale; progetti di formazione e sensibilizzazione dei giovani alla cultura; attività di formazione ed aggiornamento degli operatori culturali; iniziative di studio, ricerca e documentazione attinenti i beni e le attività culturali per

valorizzare la storia, la cultura e le tradizioni e analizzare i fenomeni, le dinamiche, le politiche in ambito culturale con particolare riferimento alla domanda e all’offerta di cultura sul territorio; azioni di comunicazione per la promozione di progetti, eventi e attività culturali anche attraverso supporti editoriali e diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo, al fine di aumentare la visibilità e riconoscibilità dell’attività del territorio in ambito culturale.

I programmi annuali devono rispecchiare e specificità locali in una logica di coordinamento delle realtà territoriali e di integrazione dei servizi e dei sistemi culturali: oltre

alla promozione dei progetti del territorio attraverso l’erogazione di contributi (rendicontazione programma 2011 e bando 2012), la Provincia attuerà azioni a titolarità diretta, realizzando la pubblicazione degli atti del Convegno su Bertesi svoltosi a Soresina nell’anno 2011, e sviluppando una collaborazione con l’archivio delle eredità immateriali di RL per una pubblicazione sui riti e le feste in provincia di Cremona. Verrà inoltre sviluppato, in collaborazione con il Servizio Promozione Turistica e l’Assessorato

all’Ambiente, il progetto “Paesaggi culturali”. Gli elementi del sistema culturale della provincia di Cremona– materiali (costruzioni, opere d’arte, paesaggio) e immateriali (produzioni artistiche, cultura, storia, tradizioni e saperi artigianali, tecnici e scientifici) – dipingono il territorio cremonese come un’enorme architettura creata dalla natura e dall’uomo nel tempo: un insieme di componenti biologiche e antropiche che formano l’orditura di un paesaggio agrario tradizionale,

conservatisi quasi immutati nel tempo a dispetto delle fisiologiche modificazioni via via succedutesi nei secoli per rispondere alle esigenze contingenti. In questo progetto il paesaggio della provincia di Cremona diviene oggetto di attenzione e destinatario di iniziative di promozione e valorizzazione. Per prima cosa vengono individuati i sistemi costituiti da elementi fisici e da strutture edilizie di particolare interesse storico-naturalistico:

- sistema dell’architettura rurale e della tradizione agricola e agroalimentare, con elementi di connessione con la tradizione della gestione del sistema delle acque in pianura, come dimostrano per esempio le particolari opere idrauliche per

l’irrigazione, e la manutenzione del territorio;

- sistema dei castelli, degli edifici fortificati (tra cui cascine) e delle città murate, vestigia di un passato di “zone di frontiera” tra territori e vie d’acqua. La posizione della provincia di Cremona ne ha fatto per secoli un territorio di passaggi tra stati e regioni, un elemento che ha caratterizzato le comunità locali e ha dato vita a specificità non solo ancora oggi visibili ma soprattutto punto di forza del patrimonio storico-culturale;

- sistema ambientale e paesistico, con particolare riferimento al Po e al sistema dei fiumi Oglio-Adda-Serio, alle rilevanze fisico-naturali, ai sistemi di lettura ed interpretazione del paesaggiofisico;

Questi sistemi sono da anni oggetto di tutela da parte della Provincia di Cremona che ha realizzato strutture e infrastrutture con lo scopo di rendere vivo e fruibile questo patrimonio.

Dalle piste ciclabili al Bosco didattico, dalla Stazione sperimentale di ecologia applicata ai Musei dell’arte contadina, dai Parchi locali di interesse sovra comunale alla riserva naturale Naviglio Melotta, queste opere indubbiamente hanno rivestito nel corso degli ultimi anni un’importanza nevralgica nel campo della didattica e dell’educazione coinvolgendo moltissimi studenti delle scuole cremonesi. In questo progetto il paesaggio della provincia di Cremona diviene oggetto di attenzione e

destinatario di iniziative di promozione e valorizzazione.

Il progetto intende proporre un modo originale per far sì che le comunità si riapproprino

della memoria e della consapevolezza dei luoghi nei quali abitano diventando pubblico che percorre e gode dall’interno il proprio habitat, avendone cura e tutelandolo, ma contribuendo anche alla promozione verso l’esterno di tale patrimonio.

Nel contesto delle attività di promozione educativa si collocheranno anche le iniziative di

promozione dello sport, con il Premio Ferri e lo sviluppo di un percorso di approfondimento della ricerca sull’abbandono giovanile dello sport avviata nell’anno 2011 in collaborazione con il CONI , Panathlon e l’Ufficio scolastico territoriale. 3.7.2 Risorse strumentali da utilizzare:

Normali dotazioni d'ufficio. 3.7.3 Risorse umane da impiegare:

Personale in servizio presso il Settore. Verranno assegnati incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione a soggetti

estranei all’amministrazione 3.7.4 Motivazione delle scelte:

Si tratta di specifica funzione delegata da Regione Lombardia per progetti di interesse locale che annualmente viene gestita sia in termini di bando sia di azioni

dirette dalla Provincia per le attività di promozione educativa e culturale di preminente interesse locale.

3.7.5 Coerenza con il piano/i regionale/i di settore Il programma è coerente con i piani regionali di settore