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PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI PRESSO:

L’UFFICIO AGROAMBIENTALE APROLI BARI

VIA A. e N. SORRENTINO N.6 - 70126 BARI

Tel. Fax 080.5520378-86

E.mail: info@aproli.it

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OPUSCOLO INFORMATIVO

Razionale Utilizzo dei PRESIDI FITOSANITARI

Atto B9 delle norme di CONDIZIONALITA’

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Questo opuscolo vuole essere una piccola linea guida, con indicazioni generali e di massima, per una facile consulta-consultazione, al fine di orientarsi nel complesso sistema che ruota intorno all’utilizzo di prodotti fitosanitari. Non ha quindi la pretesa di essere considerato un manuale esaustivo. Per approfondimenti si rimanda alla consultazione della manualistica di settore o ai consigli degli esperti. Buona lettura

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UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI Atto B9 - Concernente l’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari

Riguarda l’obbligo per tutti gli operatori agricoli di detenzio-ne

Questa norma in materia di prodotti fitosani-tari disciplina : L’acquisto

La corretta detenzione e manipolazione

La corretta applicazione e registrazione

nell’interesse della protezione ambientale, sicurezza alimentare e protezione dell’operatore …

Per l’utilizzo di prodotti fitosanitari NOCIVI,TOSSICI, MOLTO TOSSICI, è obbligatorio il possesso del “patentino”. Per utilizzo si intende la sua manipolazione per tutto l’intero ciclo di vita dello stesso: acquisto, trasposto, conservazione, miscelazione, applicazione, smalti-mento.

Il rilascio del patentino e quindi l’autorizzazione alla manipolazione di prodotti fitosanitari pericolosi, viene rilasciata successivamente alla frequenza di un cor-so di preparazione e al superamento di un esame finale. Il corso preparatorio mira a formare gli utilizzatori dei prodotti circa l’interpretazione dell’etichetta, la conoscenza dei rischi connessi alla pericolosità del prodotto, modalità e corretto utilizzo dello stesso e le misure precauzionali da adottare per il corretto impiego.

Il patentino ha validità di 5 anni e alla scadenza, causa le continue evoluzioni nel mondo fitofarmaceutico, deve essere rinnovato seguendo nuovamente il cor-so di formazione.

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E indispensabile FARSI RILASCIARE RICEVUTA DI ACQUISTO (fattura) e verificare che :

il prodotto sia registrato per la coltura su cui si intende applicarlo;

sia idoneo e registrato per il parassita da combattere;

Che il dosaggio del principio attivo sia lo stesso di quello richiesto;

Che la confezione sia integra.

I PRODOTTI FITOSANITARI NON POSSONO ESSERE ACQUISTATI SFUSI!!!

È VIETATO CEDERLI O REGALARLI A TERZI!

I prodotti vanno conservati: In armadi ben aerati e con ripiani non assorbenti

(es. no in legno)

In armadi ad utilizzo esclusivo di tali prodotti;

Chiusi a chiave e con accesso riservato solo a per-sonale autorizzato;

Lontani da derrate alimentari e mangimi per ani-mali;

Opportunamente segnalato con cartelli di allarme e precauzioni (es.: Attenzione contiene veleni);

Non riversare il prodotto in altre bottiglie diverse dall’originale;

CONSERVAZIONE

Se si ripongono confezioni già utilizzate, bisogna chiuderle accuratamente onde evitare:

Che il contatto con l’aria deteriori il prodotto;

Che si verifichino pericolose emissioni di vapori tossici nell’ambiente e/o sversamenti accidentali

ACQUISTO

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MANIPOLAZIONE:

Durante la manipolazione (preparazione della miscela e irrorazione) è indispensabile ed obbligatorio indossare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) - guanti, ma-schera protettiva, tuta e scarpe di sicurezza!

Tenere sempre copia della SCHE-DA DI SICUREZZA del prodotto per sapere sempre come compor-tarsi in caso di incidenti!

PREPARAZIONE DELLA MISCELA

IRRORAZIONE

Per preparare correttamente la miscela di trattamento:

Determinare il volume di irrorazione (prodotto + acqua) ad ettaro di riferimen-to (l/ha)

Diluire il prodotto seguendo dosi e modalità riportate in etichetta!

È importante ricordare che l’inefficienza nelle moda-lità di trattamento sono la principale causa dell’ ineffi-cacia del risultato! Pertanto:

In generale i migliori risultati si hanno con : • Bassa portata degli ugelli • Adeguata velocità di avanzamento N.B. con portata bassa la parete fogliare non si apre sotto effetto della pres-sione di irrorazione, mentre con portata eccessiva le foglie esterne scherma-no quelle sottostanti rendendo inefficace il trattamento per la zona vegetale più interna, non abbattendo la carica di attacco del parassita/patogeno.

Durante le operazioni di manipolazione del prodotto è VIETATO mangiare, bere e fumare!!

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Entro 30 gg da qualsiasi tipo di trattamento effettuato è obbligatorio registrare i dettagli su un apposito registro (“ Registro dei trattamenti”) come mostrato nella pagina successiva.

Subito dopo l’applicazione l’operatore deve apporre, all’interno del campo tratta-to, cartelli ben visibili di informativa del trattamento indicando il tempo di rientro e la prima data utile N.B. il tempo di rientro è il periodo che deve intercorrere dall’ultimo trattamento dopo il quale è possibile accede-re nel campo anche senza protezioni (che a titolo indicativo è solitamente di 48-72 ore

Non esistono fitofarmaci dotati di una tale seletti-vità da esplicare solo attività fitoiatrica senza in-terferire con il metabolismo di altri organismi.

PERTANTO: deve essere cura dell’operatore adottare misure di prevenzione al fine di non arrecare danno a se stesso, ad altri operatori, al consumatore e all’ambiente. RISCHI PER L’OPERATORE La tossicità dei fitofarmaci per l’uomo è variabile, ma comunque degna di grande atten-zione. Possono sorgere problemi di tipo:

acuto: esposizione di breve durata a livelli elevati di prodotto: è tipicamente lega-ta inalazione, ingestione, penetrazione cutanea dovuta a fenomeni accidentali (guasti) durante l’esecuzione del trattamento.

cronico: esposizioni di lunga-lunghissima durata, di natura professionale. Occorre quindi indossare obbligatoriamente Dispositivi di Protezione Individuali, essere in possesso di PATENTINO (per prodotto nocivo, tossico, molto tossico) e adottare nor-me di buon comportamento

RISCHI PER IL CONSUMATORE Il trattamento di derrate alimentari (frutta, verdura) implica la presenza di residui di fitofarmaci che, se non rispettati i tempi di carenza possono provocate intossicazione anche molto gravi per il consumatore “

RISCHI PER L’AMBIENTE I fitofarmaci interagiscono con diverse componenti della biosfera, in relazione alla loro persistenza ambientale; la vita media di una molecola varia da pochi giorni ad alcune (parecchie) settimane, ed oltre. Il percorso ambientale è quindi quanto mai variabile. Pertanto non è pratica ammessa eccedere nei quantitativi dei dosaggi. Tale comporta-mento provoca danno sia ambientale che economico

Prima di effettuare la raccolta accertarsi che siano decorsi i giorni stabiliti dall’indicazione del tempo di carenza del prodotto indicato in etichetta N.B. il tempo di carenza è il periodo che deve intercorrere dall’ultimo trattamento dopo il quale è possibile effet-tuare operazione di raccolta del prodotto (solitamente è di 28 –30 gg)

QUADERNO DI CAMPAGNA

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FA

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IMIL

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Il Registro dei trattamenti deve contenere informazioni sui:

Dati anagrafici dell’azienda;

Data dell’avvenuto trattamento;

Estensione dell’appezzamento trattato;

Indicazione della coltura trattata e suo stadio fenologico;

Avversità che si intende combattere;

Principio attivo e nome commerciale del prodotto;

Dose d’etichetta e quantità utilizzata;

Nominativo dell’operatore che ha effettuato il trattamento

L’utilizzo del “Quaderno di campagna”, già vigente dal 2001, quindi obbligatorio

per legge già prima dell’entrata in vigore del regime di condizionalità, deve esse-

re compreso, interpretato ed utilizzato non come un vincolo ma come strumento

che consente la rintracciabilità e la dimostrazione di sicurezza dei prodotti agri-

coli.

È quindi un passaggio utile ed indispensabile per le aziende che intendono

immettere i loro prodotti sul mercato, in quanto inserisce le aziende stesse in un

circuito di qualità e tracciabilità del prodotto e, nel rispetto dei tempi di

carenza e di utilizzo di prodotti fitosanitari adeguati, garantisce la salubrità

del prodotto.

Al presente opuscolo viene allegata “un’agenda” sulla quale sarà possibile annotare i principali dati circa le operazioni fitosanitarie che effettuate in campo, indispensabili per la successiva compila-zione del Q. d. C.

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