Opuscolo Attività riabilitativa I.Ri.Fo.R.

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• Intervento Precoce (0-6 anni)

• Soggiorno estivo per famiglie

• Soggiorno marino per disabili visivicon difficoltà aggiuntive

• Campo estivo educativo-riabilitativoper ragazzi minorati della vista (10-17anni)

• Campo estivo riabilitativo per giovaniminorati della vista (18-23 anni)

• Seminario Laboratorio “Il Difficilemestiere di genitori”

Per poter realizzare quanto sopra,I.Ri.Fo.R., dal 2006 ad oggi, ha sostenutoe sostiene costi rilevanti, che ammontanoa circa duecentomila euro l’anno, reperi-ti attraverso finanziatori pubblici e priva-ti, senza il cui aiuto non sarebbe possibi-le concretizzare i progetti, con soddisfa-zione e positivi risultati. Ricordiamo inquesta sede le associazioni “Nati Per Vi-vere” e “Una luce nel buio”.Auspichiamo di poter contare anche peril futuro sul sostegno e la collaborazionedi enti ed istituzioni sensibili alle proble-matiche dei disabili visivi, della loro auto-nomia e della loro integrazione nel tessu-to sociale.

Si coglie infine l’occasione per ringrazia-re tutti i finanziatori delle passate stagio-ni e coloro i quali hanno dato e danno uncontributo fondamentale per la realizza-zione delle nostre attività: i tecnici del-l’Orientamento, della mobilità e dell’au-tonomia personale, Simona Roca, Gio-vanni Bosco Vitiello, Corrado Bortolin, ela nostra coordinatrice delle attività SilviaMarzoli.

L’Istituto per la Ricerca, la Formazionee la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R. onlus),

emanazione dell’Unione Italiana dei Cie-chi e degli Ipovedenti – onlus, progetta erealizza proposte di carattere riabilitativoe formativo per l’autonomia e l’integra-zione dei minorati della vista.

Dal 2006 il Consiglio regionale dellaLombardia dell’I.Ri.Fo.R. ha profuso uncrescente impegno nella pianificazioneed organizzazione di percorsi educativo-riabilitativi per i disabili visivi, con specifi-ca attenzione per le fasce d’età più de-boli quali l’infanzia e l’adolescenza. Conil presente opuscolo le presentiamo neldettaglio.

Accanto ai tradizionali campi estivi asfondo riabilitativo, rivolti ad una utenzadi giovani minorati della vista tra i 10 e i23 anni, I.Ri.Fo.R. ha in questi anni pro-posto progetti innovativi rivolti alla deli-cata situazioni dei disabili visivi con mi-norazioni aggiuntive, ai piccoli nei loroprimi anni di vita e alle loro famiglie. Si èritenuto importante proporre esperienzeche coniugassero le classiche finalità ria-bilitative a quelle formative, in particola-re rivolte proprio alle famiglie, nella con-vinzione che un attivo coinvolgimentodel nucleo familiare negli interventi riabi-litativi sia fondamentale per prolungarnenel tempo gli effetti benefici.

I.Ri.Fo.R. ha realizzato negli ultimi anni, leseguenti iniziative, coinvolgendo un cen-tinaio di utenti all’anno provenienti dalterritorio della Lombardia e delle regionidel Nord-Italia:

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INTERVENTO PRECOCE

È dal dicembre 2004 che a Brescia, grazie allavalida collaborazione tra l’Associazione “Natiper vivere”, l’UIC locale e, successivamente,anche dell’I.RI.FO.R. Regionale, è attivo un

servizio di interventoprecoce per bimbi da 0a 5/6 anni con deficit vi-sivo e/o plurihandicap.

Partito comeproposta setti-manale, in se-guito al prolifi-care degli iscritti e alla preziosapossibilità di incrementare e di-versificare le attività proposte, ègiunto ad occupare 3 giornatealla settimana.Grazie a degli interventi riabilita-tivi individuali ed individualizzatiche tengono conto del grado disviluppo, delle caratteristiche in-dividuali e delle peculiarità am-bientali in cui il bambino vive, il progetto si èda subito posto l’obiettivo di avviare e moni-torare lo sviluppo relazionale, ludico, cogniti-vo, motorio ed eventualmente visivo dei pic-coli ed affiancare le famiglie nel periodo dicrescita pre-scolare.

Le attività proposte sono:• stimolazione basale • stimolazioni visive • gioco• autonomia personale• pre-orientamento&mobilità• consulenza fisioterapica specialistica• psicomotricità• musicoterapica

Tutte queste attività, sono un“fiore all’occhiello” in quanto nu-merose & variegate così da poterseguire i piccoli da più prospetti-ve, da punti di vista diversi chepoi vengono riuniti in una visionecollettiva; sono accessibili inun’unica sede e quindi con ununico spostamento da parte del-le famiglie che aderiscono a più

attività; ma soprattutto, sono gestite da profes-sionisti con esperienza pluriennale nel campodel deficit visivo che propongono interventispecifici ma comunque ben armonizzati l’unocon l’altro perché è pienamente condivisa la fi-losofia e lo stile di fondo dell’intero Prog.

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Ognuna avrà quindila sua specificità,peculiarità e pro-spettiva ma andràad integrarsi con lealtre per favorireuno sviluppo armo-nico a 360° del pic-colo, in coerenza l’u-na con l’altra e con il sostegno, l’affianca-mento, la “formazione” in parallelo deglistessi genitori. La presenza fisica dei genito-ri durante le sedute, garantisce infatti alle fa-miglie un’informazione e una formazione intempo reale e continua sulle strategie più mi-rate per stimolare, potenziare e migliorare leabilità del bambino nonché al terapista di ave-re un confronto in tempo reale sulle osserva-zioni in atto avendo a disposizione informazio-ni fornite dai genitori stessi.Filo conduttore del tutto è il GIOCO intreccia-to con l’ottimismo. Il gioco perché le conoscenze, le capacità e leabilità motorie, l’aspetto percettivo, quello co-

struttivo o creativo,quello culturale/socia-le/LIBERATORIO, levarie condotte esplo-rative ed imitative es-senziali in questa atti-vità risultano essere lecomponenti base delprocesso cognitivo. L’ottimismo perché,l’esatta quantità ditempo che occorrerà

per raggiungere i vari obiettivi non si puòfornire così come assai arduo è il quantifica-re la pazienza necessaria, il materiale speci-fico da proporre, la strategia standard perarrivare alla meta, ecc…

A volte è necessa-rio porre in secon-do piano un obiet-tivo per recuperar-ne un altro; a volteserve un totalecambiamento dirotta per improvvi-si cambi della si-

tuazione; a volte si vola leggeri e veloci sullecose, altre ci si arrampica con fatica…Tutto va-ria da bimbo a bimbo, di volta in volta, da si-tuazione a situa-zione di giorno ingiorno. Questo an-drà sempre ricor-dato e sicuramen-te l’ottimismo aiu-terà ad avere fidu-cia nel tutto.

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Dopo una prima valutazione iniziale l’operato-re concorda insieme con la famiglia, un pianodi intervento per lavorare prioritariamente sualcune aree e contenuti particolarmente defici-tari e/o di primaria importanza per il piccolo, inquel momento. Le sedute, sempre in accordo con le famiglie,sono aperte anche agli altri operatori diretta-mente coinvolti nella realtà del piccolo (fisiote-rapisti, insegnanti, educatori, ecc…) così dapotenziare e incrementare sia quella rete di ri-sorse così importanti per lo sviluppo armonicodei bambini sia l’affiancamento globale e coe-rente alle famiglie stesse.Altro principio fondamentale del Progetto ri-siede nel fare in modo che il lavoro, i risulta-ti ottenuti non siano riportabili solo durantegli esercizi o nella stanza di riabilitazioneperché non avrebbe senso il lavoro che si stafacendo. Il bambino deve poter usare e riportare gli sti-moli nel suo quotidiano altrimenti non gli ser-vono a poco.

Si ritiene infine indispensabile, calibrare ogniattività proposta non sulle nostre aspettativeMA piuttosto personalizzarla, misurarla sullepreferenze, sui gusti del piccolo e sulle capa-cità/potenzialità reali che il bimbo presenta inquel dato momento “anagrafico” e all’attodella presentazione così da porre delle basi so-lide, concrete, consolidate, efficaci, serene e fi-duciose per adulti di domani consapevoli del-le proprie possibilità e limiti così da saper es-sere autonomi ogni qualvolta gli sarà possibile(e nella misura in cui gli sarà possibile) ma an-che saper chiedere aiuto o affidarsi a specificiausili in occasioni particolari. Saper essere pro-tagonisti della propria vita vuol dire infatti rico-noscere anche il bisogno degli altri.

Coordinatore del Progetto: Simona Roca

Bisogna quindi trovare un qualcosa che gli diamotivazione, lavorando sempre con oggetti opersone legate alla sua vita quotidiana, dandoglil’opportunità di cogliere esperienze importanti,motivanti e riconducibili/applicabili alla sua vitadi tutti i giorni. Non proporre quindi solo situa-zioni standard o unicamente materiale specifico!

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si svolge il progetto estivo di intervento preco-ce che ha come principale scopo il voler dareuna ricca occasione riabilitativa che vada in-contro ai bisogni delle famiglie dei più piccolianche in un periodo dell’anno in cui il Proget-to sul territorio è sospeso per la pausa estiva.Sfruttando la preziosa caratteristica di residen-zialità, si è data quindi la possibilità di concen-

trare, in dieci giorni,opportunità riabilitati-ve, di confronto e disocializzazione tra ope-ratori specializzati edaltre famiglie, trovarespunti, consigli e cono-scenze specifiche perla realtà del deficit visi-vo in vari campi d’inter-vento-osservazione.La validità della propo-sta di tipo residenziale,confermata dai con-sensi ottenuti in tuttele edizioni che vedo-no, anno dopo anno,incrementare sia il nu-mero di iscritti che del-le attività proposte,permette di:

Ossia tra bimbi con lo stesso “codice espres-sivo”, gli stessi tempi, ritmi, le stesse neces-sità. Questo tipo di proposta si è rivelata uti-lissima per scoprire nuove abilità dei piccoli,nuove motivazioni, diversi tempi ed intensitàdi attenzione.

• fornire la massima disponibilità di tempoda parte di tutti i partecipanti riducendoal minimo i tempi di trasferta;

• fornire ai bambini un momento di socializ-zazione “tra pari” spesso difficile da orga-nizzare ma fondamentale per il giusto svi-luppo psico-fisico e personale che la loroetà prevede dando loro la preziosa possi-bilità di sentirsi, accogliersi, conoscersi, ac-cettarsi, scoprirsi, socializzare, … tra loro.

SOGGIORNO ESTIVO PER FAMIGLIE

Dal 2006, nel mese di luglio, il primo anno a Li-gnano Sabbiadoro e dal secondo semprepresso la capiente, confortevole e funzionale“Casa vacanze Villa S. Ignazio” di Caorle (VE),

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• dar modo anche ai fratelli e alle sorelle divivere e condividere un’esperienze “fa-miliare” sia per alcuni dei suoi aspetti ria-bilitativi sia per quelli più di svago, con ipropri familiari ma anche potendosi con-frontare con altri bambini “fratelli/sorel-le”: esperienza assai utile in quanto, sepur non sempre si è portati a pensarcidato che il bimbo in difficoltà cattura tut-ta la nostra attenzione, anche gli altri pic-coli componenti del nucleo familiare ri-sentono della particolare situazione concui si trovano a convivere.

• fornire una valida occasione per un con-fronto personale tra le famiglie stesseche si trovano a condividere i momentidella quotidianità;

Si punta anche molto sull’integrazione tra levarie attività proposte così da dare ai genitorila conferma che il fine è unico e tutto va inte-grato per dare modo ai piccoli di crescere “a360°” e non “a compartimenti stagni”.Il tutto non solo a livello teorico ma anche e so-prattutto “concretamente” e attraverso l’assi-stere in prima persona all’intervento persona-lizzato che ciascun bimbo ha avuto negli in-contri individuali con le varie attività.

Coordinatore del Progetto: Simona Roca

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Nell’arco della settimana, i genitori hanno mo-do di conoscere e/o approfondire tematichelegate alla musicoterapica, alla fisioterapia,alla psicomotricità, al pre-OM e alla pre-AP,alla pet-therapy, alle stimolazioni visive, algioco&stimolazione basale, alla logope-dia/disfagia. Inoltre, specificatamente per i genitori, c’è unaparentesi rilassante&rigenerante nei massaggipersonalizzati.

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occasioni dicontatto so-cializzante edi vissutoglobale. Pa-rallelamen-te il proget-to si propo-ne di offrirealla famigliaun breveperiodo didistacco nella gestione del quotidiano. La regia e conduzione delle proposte è finaliz-zata al conseguimento di obiettivi generalistrettamente connessi ad una migliore qualitàdelle relazioni e della vita come ad esempio:

SOGGIORNO MARINO PER DISABILI VISIVI CONDIFFICOLTÀ AGGIUNTIVE

Il soggiorno è natocome sfida e comerisposta ad una esi-genza sempre piùsignificativa per of-frire un’opportunitàdi vacanza al di fuo-ri del tessuto fami-liare anche ai giova-ni in maggiore diffi-coltà. Questo tipodi esperienza è sta-ta lungamente pre-parata in tutti i dettagli perché deve avere lecaratteristiche di tutela in struttura idonea edaccogliente e, nello stesso tempo, deve offrire

• attivare processi di co-municazione anche nonverbale di bisogni, desi-deri, ecc.

• favorire abilità sociali esocializzanti in contestianche inusuali

• vivere esperienze multi-sensoriali

• favorire micro atteggia-menti di autonomia

• favorire processi di adattamento a conte-sti e ritmi non familiari

• favorire processi di cambiamento dei rit-mi quotidiani e di flessibilità

• favorire processi di crescita affettiva

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I Tecnici di OM ed AP e gli educatori (in rap-porto 1:1) favoriscono tutte le occasioni perrendere l’esperienza quanto più significativae gratificante possibile. L’ambiente marino sipresta come “laboratorio” capace di attivarei più diversi canali sensoriali.

Un’attenzione particolare è dedicata allescelte capaci di promuovere una buona qua-lità di vita anche attraverso un allentamentodelle restrizioni e vincoli che il vissuto quoti-diano e scolastico comportano.

Gli operatori effettuano un monitoraggio at-tento affinché le buone abilità conseguitevengano consolidate e generalizzate.Ciascuno, per quanto possibile, è sollecitatoad una partecipazione e condivisione attivenon fosse che nell’espressione di bisogni, de-sideri ed aspettative.

I Tecnici di OM ed AP cercano di potenziaremicro attivazioni di autonomia e/o di collabo-razione nell’esecuzione di funzioni connesseall’autonomia personale.

L’esperienza si è dimostrata ampiamente posi-tiva ed ha visto il coinvolgimento diretto anchedegli ospiti della struttura che nella loro sem-plicità hanno condiviso con tutti noi i momentidi socializzazione.

Coordinatore del Progetto:Giovanni Bosco Vitiello

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di autonomia rispet-to al tessuto quoti-diano e di intesserenuove amicizie e re-lazioni significative. Igiovani possono co-sì partecipare ad at-tività riabilitative ed educative propedeuticheall’Orientamento Mobilità ed all’Autonomia

Personale inun contestomotivante ecoinvolgente.Il soggiornoestivo in am-biente alber-ghiero all’uo-po scelto con-sente di vive-re un’esperien-za di grandeautonomia insicurezza e tu-tela e di par-tecipare ad

attività progettate ed organizzatecome opportunità di crescita, con-fronto costruttivo e condivisionecon i pari. Ilsoggiorno èo c c a s i o n eper incon-trare vecchie nuovi ami-

ci dentro e fuori dalgruppo; anche in que-sto modo si incremen-tano opportunità, at-teggiamenti, scelte ecomportamenti di autoorganizzazione ed autogestione condivisa. Particolare attenzione èdedicata alla gestionedel “tempo di vacanza”come distinto dal “tem-po scolastico” fornen-do opportunità di ri-organizzazione temporale.Nello specifico i ragazzi sono messi nelle con-

Questo soggiorno sipuò a ragione definire“storico” in quanto lasua formula è stata am-piamente sperimenta-ta e negli anni è statacostantemente aggior-nata per rispondere al-le nuove istanze e aisuggerimenti dei par-tecipanti e delle lorofamiglie. Questo sog-giorno consente ai par-tecipanti di vivere un’e-sperienza di vacanza e

CAMPO ESTIVO EDUCATIVO-RIABILITATIVO PER RAGAZZI MINORATI DELLA VISTA (10-17 ANNI)

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dizioni di potereffettuare sceltenella suddivisio-ne temporaledelle proposte,nei tempi diesecuzione del-le attività auto-nome ecc. Inquesto modosaranno indottiad attuare stra-tegie risolutiveper le questionidi “performan-ce e tempo di

esecuzione” nella consapevolezza dei minorivincoli restrittivi.Obiettivi primari e minimisono quelli di acquisiremobilità autonoma –compatibilmente con ilprofilo di sviluppo indivi-duale – all’interno dellastruttura ed autonomiapersonale nell’igiene per-sonale, nel vestirsi e nel-l’alimentarsi. Il territorioin cui vengono realizzatele attività offre molteplici

opportunità e la piùampia scelta di iniziati-ve e di proposte. Du-rante il soggiorno ven-

gono realizzate, con la collaborazione deipartecipanti, escursioni e gite sia di mezzagiornata che di giornata intera. La scelta del-le mete viene condivisa con il gruppo cosìcome la partecipazione alle diverse iniziativeproposte. Sin dai primi giorni i partecipantivengono posti nella condizione di potersimuovere in autonomia nella struttura alber-ghiera e di raggiungere i diversi servizi da es-sa messi a disposizione (ristorante, bar, …). Inquesto modo essi vengono responsabilizzatiseppure sotto la regia degli adulti.

Coordinatore del Progetto: Giovanni Bosco Vitiello

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I Tecnici di OM ed AP egli educatori concorro-no al raggiungimentodell’obiettivo con atti-vità di condivisione, re-gia e supervisione non-ché con la conduzionedi specifiche attivitàeducative e riabilitativesia individuali che perpiccoli gruppi.I giovani partecipanti ele attività proposte so-no coordinati in modotale che il soggiorno ri-sulti costruttivo sul piano della crescita dell’au-tonomia personale e relazionale: autonomiaaffettiva rispetto al nucleo di appartenenzaed autonomia nella gestione della propriapersona e delle attività (autonomia domesticae personale).

Le attività caratteristi-che di una vacanzamarina sono calatenella dimensione delvivere quotidiano co-me occasione di cre-scita positiva e co-struttiva ove ciascunopuò, con libertà, espri-mere i propri punti diforza come quelli dimaggior debolezzanelle competenze diautonomia.

CAMPO ESTIVO RIABILITATIVOPER GIOVANI MINORATI DELLA VISTA (18-23 ANNI)

Questo progetto dedicato ai giovani nonvedenti ed ipovedenti e della durata diuna settimana offre l’opportunità di vive-re un’esperienza di vacanza e di autono-mia partecipando ad attività riabilitative ededucative di Orientamento Mobilità ed Auto-nomia Personale.

Il soggiorno estivo, nella città di Rimini, in am-biente accogliente ed organizzato si pone co-me importante occasione di crescita, confron-to costruttivo e condivisione con i pari al fine diincrementare atteggiamenti, scelte e compor-tamenti di auto organizzazione, aiuto coopera-tivo ed auto gestione.La struttura alberghiera coordinata con i miniappartamenti consente di vivere un’esperienzasocializzante a contatto con gli altri ospiti.

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Tali attività, a spiccata componente culturale,sono realizzate con il coinvolgimento direttoed attivo dei partecipanti in tutte le fasi: dal-l’acquisizione delle informazioni sulle oppor-tunità alla scelta dei mezzi di trasporto, daidettagli pratici alla pianificazione generaledell’escursione.

Il successo riscontrato tra i giovani li ha portatia chiedere con sollecitudine un prolungamen-to del periodo di permanenza al soggiorno peralmeno una decina di giorni. Ciò potrebbe mi-gliorare ulteriormente la partecipazione attivain un ambiente che giorno dopo giorno si fapiù familiare.Il soggiorno organizzato nella formula mista dialbergo/appartamento consente a tutti diequilibrare momenti di impegno per l’organiz-zazione e gestione delle quotidiane necessitàcon momenti di svago e divertimento.

I Tecnici di OM ed AP hanno il compito dicoordinare tutte le attività e di effettuare inter-venti mirati all’acquisizione di maggiori com-petenze di autonomia nel rispetto delle esi-genze personali.

Coordinatore del Progetto: Giovanni Bosco Vitiello

Nell’ambito del soggiorno vengono organizza-te escursioni nella città di Rimini e nel territoriocircostante.

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Filo comune a tutte le proposte è stato il coin-volgimento pratico-concreto dei genitori chesi sono trovati in una prospettiva assai diversada quella ormai consolidata dei “seduti audi-tori”. Insieme ai loro figli (sia quelli con diffi-coltà visiva, sia con eventuali fratelli e sorelle diquesti ultimi) hanno infatti vissuto a pieno il fa-re, lo scoprire, il creare, il sentire, il ricercare,l’ascoltare, il produrre, il capire.

SEMINARIO LABORATORIO “IL DIFFICILE MESTIERE DI GENITORI”

Nel weekend per famiglie tenutosi a SaliceTerme in ottobre di quest’anno, ai genitori dibambini da 0 a 10 anni con deficit visivo e/oplurihandicap, è stata offerta, tra l’altro, l’op-portunità di sperimentare in prima persona

diverse attivitànella prospettivadel bambino.

Questo tramitequattro laboratoriorganizzati da quattro operatori specializzati econ esperienza pluriennale nelle diverse pro-fessionalità.

I temi specifici di ciascun laboratorio sono stati:

• “Creiamo e…”: realizzazione di giochisensoriali, tattili e visivi a…colpi di forbi-ci e spruzzate di colla

• “Sperimentiamo il nostro corpo”:esperienza di pluristimolazione a…terracon coperte

• “Giochiamo e…”: esperienza in simula-zione bendata di un percorso a…”tappeludiche”

• “Orientamento e…”: brevi percorsi diorientamento e consigli su autonomiapersonale a… occhi bendati

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Il tutto ha consentito una comprensione piùimmediata di ciò di cui tanto hanno da sempresentito parlare, una condivisione emotivamen-te più coinvolgente con i loro figli, un confron-to diretto e in tempo reale con gli operatori, glialtri genitori, i figli senza difficoltà.

La formula innovativa di que-sto seminario ha riscosso pie-no successo tra tutte le realtàcoinvolte: si è andati oltrel’empatia e questo è stata laprova più significativa dellavalenza dell’intera esperienzadi Salice Terme che, valutan-do con attenzione gli argo-menti dei singoli laboratori,ha permesso di esplorare 4

tasselli importanti per la cre-scita dei piccoli ma anche peril ruolo di genitori e famigliafornendo in maniera significa-tiva una visione d’insiemecoerente.La formula della residenzialità,infine, ha permesso la fonda-mentale esperienza di condivi-sione della quotidianità e deimomenti di piacevole relaxper l’approfondimento delleconoscenze.

Coordinatore del Progetto:Simona Roca

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Consiglio di Amministrazione Regionale Lombardodell’Istituto per la Ricerca, la Formazione e laRiabilitazione (I.Ri.Fo.R. onlus)Via Mozart, 1620122 MilanoTel. 02-76.01.18.93Fax. 02-76.00.15.28e-mail: [email protected] Fiscale: 97308250154

Per dare il vostro contributo: C/c n. 000099700787 intestato a I.Ri.Fo.R. LombardiaPresso Banca Intesa Sanpaolo – MilanoABI 3069 CAB 09451 CIN Y Codice IBAN: IT06 Y030 6909 4510 0009 9700 787

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.onlus), ora con personalità giuridica propria, è stato costituito il 22

febbraio 1991 dall’Unione Italiana dei Ciechi – onlus, per assolvere, conpiena autonomia scientifica ed amministrativa, il compito di promuoverel’autonomia e l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei minoratidella vista, attraverso la progettazione e l’organizzazione di interventiformativi e riabilitativi.

Nel 2001 si è costituito il Consiglio di Amministrazione I.Ri.Fo.R. Regionaledella Lombardia, la cui attività negli ultimi anni ha avuto un importanteincremento nei campi della riabilitazione dei minorati della vista, nellaformazione di tutti quei soggetti preposti all’educazione e all’assistenzadei disabili visivi, come i docenti delle scuole e gli insegnanti di sostegno,e nella ricerca di risorse innovative atte a fornire risposte adeguate e certealle esigenze delle famiglie dei disabili visivi del territorio lombardo.