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Salvatore Tropea opere figurative COMUNE di Badia Polesine PRO LOCO di Badia Polesine

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Salvatore Tropeaopere figurative

COMUNEdi Badia Polesine

PRO LOCOdi Badia Polesine

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Monumento in bronzo a Badia Polesine1996 - Genesi della famiglia di Raffaello Riello - bronzo - cm 220x96x96

Collezione RPM - Badia PolesineNella foto dell’inaugurazione, la moglie dell’Artista, il cav. Guido Mora e l’Artista Salvatore Tropea

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COMUNE DI BADIA POLESINE

PRO LOCO

Testo critico a cura diVera Meneguzzo

Apparati a cura diRegina Marostica

PALAZZO VENEZIANO - SALA B. GIDONI - GENNAIO 2008

SALVATORE TROPEAOPERE FIGURATIVE

nel50° anno di attività artistica

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Monumento in bronzo a Badia Polesine1974 - Liberazione - bronzo - cm 280x105x65

Scuola Media Statale - Badia Polesine

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Nel cinquantesimo anno di atti-vità artistica di Salvatore Tropea, laPro Loco di Badia Polesine, di con-certo con l’Amministrazione Comu-nale, ha il piacere di patrocinareuna mostra dedicata alle opere figu-rative del maestro, scelte tra la suavasta e multiforme espressione arti-stica.

Badia Polesine ha avuto il privi-legio e il merito di sapergli ricono-scere il valore, di apprezzarlo, di sti-molarlo a crescere nella via dell’artee della vita, circondandolo di ami-cizia, stima, e simpatia.

Nel 1967 lo invita alla collettivad’arte al Teatro Sociale, ove vienenotato per la libertà e la sicurezzaespressiva nonchè per il coloreacceso come il sole della Sicilia, suaterra natale; da allora, Badia gli hariservato una serie di successi chesono quasi pari alle mostre che hatenuto in tutta Europa - da Londra aParigi, da Verona alla Sicilia.

Per quarant’anni la Pro Loco, acadenza quinquennale, ha pro-mosso una serie di mostre chehanno registrato lo sviluppo del suo

percorso artistico, sottolineandone imutamenti stilistici e le peculiaritàdei vari periodi creativi.

Ma Badia si onora anche di averedue monumenti in bronzo dell’ar-tista - uno sito davanti alle ScuoleMedie, denominato “Liberazione”(1974) e un altro davanti alla RPM,la “Genesi” che celebra la figura diRaffaello Riello, capostipite di unagrande famiglia di industriali veneti- opere che testimoniano la versati-lità di questo nostro artista.

Per Salvatore Tropea, in effetti,Badia è diventata una secondapatria, una patria d’arte di amiciziae di cultura già dall’ottobre del1965, quando prese alloggio all’al-bergo Sant’Antonio, in via degliEstensi, per andare ad insegnare aCastagnaro. Da allora molta acqua èpassata sotto i ponti, molti amicisono scomparsi quali: Guido Mora,Aldo Capellazzo, Gino Stefani, Gio-vanni Beggio, Adriano Pedrini,Walter Dacome, Armando Chiere-gato, per citarne alcuni, ma ancoratanti sono quelli che lo stimano e loapprezzano, felici di rivederlo e digioire della sua arte, come scriveva

il professor Giuseppe Fiocco in unanota critica nel 1968:

“Caro Tropea,Lei ha portato nel mio nebbiosonatale amato Polesine il sole dellasua Sicilia. Un sole che si è fattovolta a volta felicemente pitturaforte, da Guttuso più colorista, chenon disdegna il fondersi nei pae-saggi sia della terra nativa che diBadia; ma anche disegni pungentie sopratutto scultura sia in bronzoche in pietra. Per questa ha giàavuto il suo premio a Roma, conun’opera indubitabilmente merite-vole. Badia, che tanto ha predi-letto, le offre una mostra antolo-gica, composta di un centinaio diopere. L’accompagnino nella suarassegna non solo il mio plauso e ilmio augurio, ma anche la certezzadi un sicuro avvenire. Nel lavorodel resto abbiamo prima nostraricompensa.Lavoro, passione, gusto sono le trecompagne che le auguro.

Giuseppe Fiocco Padova, 3 dicembre 1968”

P r e s e n t a z i o n eUn artista del novecento

Comune di Badia Polesine

Pro Loco di Badia Polesine

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Sperimentazione dellagrande pittura italiana

Anni ’70Fucilazione di Edera De Giovanni, 1944olio su tela cm 100x120 Coll. privata, Trevisoin basso a sinistra: Tropea

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Ogni volta che ci si trova davantiall’arte, quella autentica, non misti-ficata da idiomi scontati, da provo-catorie mode correnti, o asservita aincomprensibili leggi di mercato,nell’anima e nella mente nasce e siscatena un’affascinante doppiainversione.

Dapprima, un’istintiva, incoerci-bile proiezione verso l’opera percoglierne tutta l’essenza, assapo-rarne anche il più celato dettaglio. Edi rimando, un’introiezione cheavverte di avere ritrovato, nel caosdell’esistenza, il “quid” fondante evero che troppo spesso ci sfugge.

Tutto ciò avviene anche per la pit-tura di Salvatore Tropea, uno deipochi artisti viventi che merita unposto d’onore nei testi ufficiali dellastoria dell’arte.

Per Tropea non si può parlare dimaturazione. Egli, fin dalle primeesperienze, è già eccezionale artista.

Su questa base “cromosomica”,sperimenta vari stili, dal figurativoall’astratto, dall’espressionismo (maitetro o dolente) all’informale, toc-cando temi che vanno dalla visionenaturalistica e laica della realtà, finoal sacro. Costantemente, perman-gono un profondo senso poetico,un’intensità toccante e rara, presentianche in una piccola impronta, in unparticolare inaspettato.

Nei dipinti coesistono armonica-mente una accesa intelligenza eduna - parimenti acuta - sensibilità,sempre spalancata ad accoglierenuove impressioni.

L’immagine percorre tutta lagamma espressiva. Si estende nellariconoscibile figurazione potenzian-done il pathos sorgivo. Si schema-tizza in vaste, geometriche campi-ture ricche di energia visiva che -tramite la sezione di spazi, fasce eprofili - fanno affiorare o indietreg-giare i piani, annullandone la stati-

cità in favore di una contrapposi-zione e di una forza insopprimibili.Si frammenta in linee interrotte, svir-golate, in ghiribizzi originali e liberiche sono movimento puro, emozioneprimigenia, sintesi dell’essere. Sisfarina in un paradigmatico epotente “indistinto”. Eppure, dai sin-goli stilemi fa spia una strutturadecisamente “classica”, rigorosa-mente fedele alla regola aurea dellaforma.

I colori respirano attraverso ildipinto con effetto avvolgente. Latessitura materica diventa palpabile,esce dalla piattezza della base,esalta al massimo grado l’accentua-zione psicologica. La veemenza delrosso e del blu sottomette mistica-mente la mente, allo stesso modocon cui ogni contatto cosmico con laCreazione ci sospinge fuori dalnostro centro individuale in perenneconflitto fra il bene e il male, fra tesie antitesi. Tra i soggetti più ricor-

La pittura figurativadi Salvatore Tropea

A cura di Vera Meneguzzo

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renti, il paesaggio, le figure femmi-nili, i cavalli. Argomenti, nell’arte,puntualmente visitati, ma che quisono protagonisti di una concezionepittorica assolutamente indipedente.

Il paesaggio, ispirato da luoghilacustri, dalla dolce imponenza dellecolline moreniche, dalle prospettiveassolate del Sud, diventa “altro” dal-l’immagine concreta. E pur riman-dando all’impressione precisa diqualcosa effettivamente, oggettiva-mente visto e intimamente perce-pito, ricrea una sensazione inedita,straordinariamente moderna. Essofa apparire una luce che non è meraemanazione atmosferica, ma è comeun riflesso della tensione “epider-mica” della superficie bidimensio-nale sotto la quale preme la com-plessa effervescenza della natura.Gli elementi architettonici si saldanoalla solidità del loro perfettoimpianto. Gli alberi e i cespugli,splendenti soffioni gassosi sempre

sul punto di disperdersi nell’aria,sembrano fuoriuscire dal quadro, perespandere i loro aromi e sussurri.I canneti risuonano come sistri diverde. Lo strato d’acqua argentato èiconostasi, dove l’onda non è maiimpaurita.

Mirabili le figure di donna, rese inun’abile mescolanza di tratti arcuatie rettilinei che conferiscono unacalda plasticità alle forme organicheinvitanti e sinuose. Sono figurepregne di una sensualità istintiva,focalizzata nel rosso o nel blu dellecalze, nel biancore della pelle sco-perta fino all’inguine, nei volti chia-ramente tratteggiati o appena accen-nati con sapiente intraprendenza.L’aureola dei capezzoli, i nodi degliombelichi, l’incavo di una spallapaiono oro fuso per trasformarsi ingioiello.

Ma nonostante tanta inquietantebellezza, talvolta l’effige si ammorbi-disce nel sentimento della maternità

vissuta in tutte le varianti della tene-rezza, della protezione, del conforto.Sono donne che tengono fra le maniil loro sguardo come una stellapolare di felicità terrena.

Focosi, travolgenti, irruenti, imuscolosi cavalli, irti sulla snellezzadei garretti, sulla potenza dei lombie delle reni, orchestrati nella fluiditàansiosa della criniera, nel ventagliovolubile della coda.

Da un segno, ne scaturisce unaltro, da un colore, la vibrazione diun altro ancora, non in connessionelogica, ma nel linguaggio mistericodell’arte e di una sterminata fan-tasia. Perché è dalle pagine senzafine della rigenerazione vitale cheTropea trae la personalissima, fer-vente immaginazione che fioriscecome un albero frondoso trapiantatonella sua “stanza”.

Verona 2006

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Operefigurative

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1958 - Contadinacarbonella cm 20x27Coll. privata dell’artistain basso a sinistra: studio Tropea

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1962 - Garibaldischizzo a carbonella su carta cm 50x70Coll. privatain basso a destra: Tropea

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1965 - Ritratto di Ingridolio su tela cm 50x60Coll. privata dell’artistasul retro in basso al centro: Tropea ’65

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1967 - Acicastelloolio su tela cm 90x80Coll. Fam. dott. Sotti, Badia Polesinein basso a destra: Tropea

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1971 - Nudoolio su tela cm 60x50Coll. privata, Londrain basso a sinistra: Tropea

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1973 - Paesaggioperiodo sfumatoolio su tela cm 50x40Coll. G. Biadego, Veronain basso a destra: Tropea

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1975 - Ritratto di Cesarinaolio su tela cm 40x50Coll. privata dell’artistain basso a destra: Tropea

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1979 - Testa di cavalloacrilico su faesite cm 40x50Coll. privata dell’artistain basso a destra: Tropea

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1978 - Cavalliacrilico su tela cm 90x120Coll. privata, Londrain basso a destra: Tropea

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1978 - Natura mortaacrilico su tela cm 100x140Coll. privata dell’artistain basso al centro: Tropea

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1988 - Paesaggioolio su tela cm 140x100Coll. privata, Trevisoin basso al centro: Tropea

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1989 - Nudo rossoacrilico su tela cm 90x120Coll. privata dell’artistain basso a sinistra: Tropea

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1990 - anni - Cavalloolio su tela cm 70x73Coll. privata, Londrain basso a sinistra: Tropea

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1990 - Paesaggio di Torriolio su tela cm 50x40Coll. privata dell’artistain basso a destra: Tropea

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2005 - Cavallo rossoacrilico su tela cm 90x120Coll. V. Pozzani, Albisanoin basso a destra: Tropea

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2007 - Ritratto di Millyacrilico su tela cm 70x90Coll. privata dell’artistain basso a sinistra: Tropea

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Opereinformali(cenni)

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1960-61 - Composizioneolio su tela cm 70x60Coll. Raciti, Santa Venerinain basso a destra: Tropea

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1964 - Composizione informalemista su tela cm 140x160Coll. privata dell’artistain basso a destra: Tropea

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1984 - Tumulto emotivoacrilico su tela cm 140x100Coll. privata, Trevisoin basso a destra: Tropea

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1994 - Silloge segno - luceacrilico su tela cm 200x150Coll. privata dell’artistain basso a destra: Tropea

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2000 - Nudoacrilico su cartoncino cm 30x40Coll. privata dell’artistain basso a destra: Tropea

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2006 - Donnaacrilico su tela cm 90x120Coll. privata dell’artistain basso a destra: Tropea

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ApparatiBio-bibliograficia cura di Regina Marostica

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1943 Salvatore Tropea nasce a Milo(CT) il 05.12.1943 da Andrea Tropeae da Immacolata Bonanno.

1946 Muore il padre.

1953 Passa diverse ore del giorno acuriosare tra i lavori di restauro dellavicina parrocchiale danneggiata daglieventi bellici, tra pittori, stuccatori edecoratori.

1958 Inizia a dipingere e modellarecon passione ed impegno.

1959 Studia la natura disegnando edipingendo dal vero con il ritrattistaAlfio Pappalardo.

1960 Frequenta già l’Istituto Stataled’Arte di Catania. Espone inCollettiva a Milo e a Catania.

1961 Ordina la sua prima Personalealla Galleria dell’Hotel des Ciclamensa Milo. Stringe rapporti culturali con ilcritico e storico Enzo Maganuco aCatania. La stampa comincia ad inte-ressarsi alla sua arte.

1962 Si diploma in DecorazionePittorica all’Istituto Statale d’Arte diCatania. Sperimenta il Costruttivismoe la Figurazione geometrizzata.

1963 Si trasferisce a Roma oveall’Arturo Bruni apprende la fusione acera persa. Viaggia per la Svizzera ela Francia visitando musei e speri-mentando vari linguaggi visuali, inspecie a Basilea viene attrattodall’Informale-gestuale.

1964 Si abilita all’insegnamento delDisegno e della Storia dell’Arte neiLicei. Lavora ad una serie di opereastratte. Si reca in Germania per diri-gere una fonderia artistica nei pressidi Koblenz.

1965 Viaggia per la Germania dimuseo in museo visualizzando unacultura da prima conosciuta solo suitesti scolastici. Tiene due Personalicon opere astratto-informali. Lavoracome designer ceramico. Ritorna inItalia per insegnare EducazioneArtistica nel veronese.

1966 Apre uno studio a Legnago diVerona. Per un bisogno di comunica-zione immediata, la sua ricerca arti-stica si orienta verso un acceso croma-

1930 I genitori di Salvatore Tropea, Andrea e Immacolata Bonanno 1946 Salvatore Tropea alla morte del padre

Cenni biografici

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tismo di derivazione espressionista.Partecipa a diverse Collettive e Premi.

1967 Si trasferisce con lo studio aCastagnaro di Verona ove ha più pos-sibilità di spazio per lavorare e sidedica prevalentemente alla sculturain pietra e bronzo. Segue con partico-lare interesse la vita artistica romanapartecipando a mostre e incontri cul-turali. Vince il 3° Premio Internazio-nale “Il nudo nell’arte” a Roma eordina una Personale alla Galleria“Delfino” di Rovereto. Sposa ReginaCesarina Marostica. Nasce la figliaSusanna.

1968 Stringe rapporti culturali con icritici Giuseppe Fiocco, Carlo Segala econ il pittore Eugenio Tomiolo. Vieneinserito nell’Archivio Storico Bio-ico-nografico della Galleria Nazionaled’Arte Moderna di Roma. Il Comune diBadia Polesine gli ordina una grandeAntologica.

1969 Conosce il critico GiuseppeMarchiori nella vicina Lendinara.Espone alla Galleria Garofolo diRovigo ed alla 2a Biennale Romana.Pubblica la 1a Monografia a cura diGiuseppe Fiocco, Bonanno Editore,Roma. Nasce il figlio Andrea.

1970 Personale al Kursaal diMontecatini Terme. Partecipa alla 1a

Quadriennale Europea al Palazzo delleEsposizioni di Roma e alla 3a Biennaleal Palazzo Reale di Milano. Dipingedue tele di m 3x4 per la parrocchialedi Terrazzo (VR). Per il tramite del-l’amico e maestro Giuseppe Fiocco, aVenezia conosce Umbro Apollonio e aBrera Franco Russoli.

1971 Espone in Personale allaGalleria “Pro Padova” di Padova edalla Galleria “Salotto” di Veronanonché in altre città. La rivista Le Artilo recensisce e così pure molte altretestate. Viene nominato accademicodella Marconi di Roma.

1972 La Villa Veneta “Ca’ Patella” diVilladose di Rovigo ospita una suaPersonale mentre espone in nume-rosi Concorsi. Viene a contatto conBruno Munari, Marco Valsecchi eGaribaldo Marussi. Incide diverselastre calcografiche a Venezia e aCastagnaro con il maestro EugenioTomiolo. Viene inserito in molte pub-blicazioni specializzate per un totaledi 29 testate.

1973 Pubblica tre Cartelle di incisioniall’acquatinta con una tecnica origi-nale (Museo di Castelvecchio,Verona). Tiene Personali a Verona e inaltre città. Dipinge due tele per la par-rocchiale di Castagnaro di Verona. Lastampa lo recensisce per 66 volte.Crea una serie di gioielli in oro eargento.

1974 Personale alla Galleria “LaFaretra” di Ferrara. Vince il Concorsopubblico a Badia Polesine con la scul-tura in bronzo “Liberazione” collocatadavanti alla Scuola Media Statale. Sitrasferisce con lo studio sul Lago diGarda a Torri del Benaco. Frequenta imusei dell’Accademia di Venezia.

1975 Partecipa alla 2a Biennale Inter-nazionale del Bronzetto di Ravenna,alla 3a Biennale Internazionale d’Artedi Trieste e al 1° Premio Nazionaledell’Incisione all’Arengario di Milano.

1968 Il prof. Giuseppe Fiocco, che tanta parte haavuto nel percorso artistico dell’artista

1968 L’artista con il maestro e amico EugenioTomiolo a Castagnaro

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La sua scheda biografica e tecnicaviene depositata nei Musei di NewYork,Toronto, Parigi, ecc. dall’UnioneMondiale della Cultura. Al Lions Clubs’instaura una amicizia con il critico estorico Licisco Magagnato.

1976 Personale alla Galleria al“Corso” di Vicenza. Approfondisce lagrande pittura veneta di Tiziano,Veronese e Tiepolo. Porta alle estremeconseguenze, fino alla dissoluzionedella forma, la compenetrazione delcolore, con un tocco liricamente sfu-mato.

1977 Partecipa alla 3a Biennale delBronzetto di Ravenna, al 3° Premio diReggio Calabria e tiene alcune perso-nali.

1978 Espone alla 4a Biennale d’ArteSacra di Padre Pio ed alla 2a

Rassegna d’Arte al Castello Ursino diCatania. Tiene una significativaPersonale alla Galleria “Dello Scudo”di Verona. Scosso dal terrorismo, lasua pittura esplode in violenti con-trasti cromatici.

1979 Espone alla 6a Biennale diMilano al Palazzo Reale. Viene inse-rito costantemente nelle varie edizionidel Bolaffi. Soggiorna a Parigi ovetiene stimolanti rapporti culturali.

1980 Personale alla Galleria “VoltoSan Luca” di Verona. Entra in rap-porto con lo scultore Pietro Consagra.Soggiorna per un mese a Romaapprofondendo l’arte barocca. Eseguediverse sculture in legno, terracotta ebronzo.

1981 Viaggia per la Baviera. Rivedele opere di Kandinsky a Monaco. Par-

tecipa alla 5a Biennale Internazionaledi Ravenna. Pubblica la 2a Mono-grafia a cura di J. Pierre Jouvet, ed.Guelfi, Verona 1981.

1982 Personale itinerante al seguitodella “Alta Moda Italiana” aDüsseldorf, Berlino e Monaco diBaviera. Esegue dei dipinti con unavasta spazialità compositiva. Sidedica al Gioiello d’arte ed allaRitrattistica.

1983 Nel 25° anno di attività arti-stica ordina due Mostre Retrospettivenelle antiche sedi della RepubblicaVeneta dei Capitani del Lago di Gardaa Torri del Benaco ed a Malcesine.Viene inserito nel volume 2° della“Storia dell’Arte” a cura di SebastianoSaglimbeni, pag. 267, ed. Ciranna &Ferrara, Seregno (MI).

1968 Il sindaco avv. Mario Montini e il cav. GuidoMora alla Mostra di Tropea a Badia Polesine

1968 Mostra di Tropea a Badia Polesine. Nella foto Mario Biscuolo, Walter Dacome (nascosto), l’Artista, GinoStefani, Giovanni Beggio, Aldo Capellazzo, Leo Chieregato, Beppe Raspi

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1984 Personale al “Palazzo Celio” diRovigo organizzata dalla Provincia diRovigo.

1985 Partecipa alla 7a Biennale Inter-nazionale del Bronzetto di Ravenna,ed alla Ia Biennale Internazionale diGussago - Brescia. A fine anno è aParigi.

1986 Svolge un’attività didattica alLiceo sui vari linguaggi visuali.Espone alla Ia Biennale al PalazzoReale di Crespano del Grappa ed inPersonale in altre città.

1987 Personale alla GalleriaSalammbo di Parigi ed alla Galleriadel Vicolo Quartirolo di Bologna.

1988 Personale al Palazzo Ex CarloAnti di Garda. Espone alla 2a BiennaleTriveneta di Arzignano (in giuria: S.Maugeri, A. Mozzambani, P. Rizzi, G.Segato, V. Sgarbi). Viene inserito nelWho’s Who In International Art diGinevra.

1989 Segue i fatti della politica edella cultura internazionale. Dipinge“Il massacro di Piazza Tien an men”.

1990 L’invasione del Kuwait e le ten-sioni sociali catturano la sua atten-zione orientando il suo linguaggioverso una gestualità dirompente. Unasua opera entra nella Coll. Kyrein-Tröhlich di Monaco di Baviera.

1991 Esposizione a Milano allaGalleria Modigliani. Gli avvenimentidella Guerra del Golfo, dellaJugoslavia, la caduta del Comunismoe il disgregamento dell’URSS stimo-lano la sua creatività in opere digrande formato e forza drammatica.

1980 Mostra di Tropea alla Galleria Volto San Luca di Verona.Nella foto l’artista con il critico Salvatore Maugeri

1984 L’artista e la moglie Cesarina a cavallo sulle colline moreniche del Lago di Garda

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1992 Espone in permanenza in Italiaed all’estero. Il Palazzo Morelli BugnaBottagisio di Villafranca di Veronaospita una sua grande retrospettivacon opere dal 1960 al 1992.Pubblica la 3a Monografia a cura diGiorgio Cortenova, ed. Aurora, Verona,1992. Muore la sorella Cettina.

1993 Dipinge sulle “Lenzuola d’oro”delle Ferrovie dello Stato, opere mate-rico-gestuali. Espone a Milano, a Miloe ai Premi Città di Scorzè e Città diArona. Muore la madre.

1994 Progetta e realizza con i suoiallievi il “Teatro Pisanello” per laScuola Media Statale di Garda.Espone alla Rassegna Internazionaledi Arti Visive “Euroart 94” di Avellino.

1995 Dipinge la grande tela “La MiaMontagna” per la Sala Consiliare delComune di Milo.

1996 Vince il Concorso pubblico perl’ideazione e la realizzazione delMonumento bronzeo dedicato aRaffaello Riello a Badia Polesine.Allestisce una Personale al Palazzo deiCapitani di Malcesine che il Corrieredella Sera inserisce tra le grandimostre (07.07.96).

1997 Si dedica alla fusione in bronzonel suo studio e fonderia di Torri delBenaco sul Lago di Garda, ove fondediversi bronzetti. Allestisce unamostra al Palazzo Bufali di Belpassocon Caputo, Ragonesi e Rigano.

1998 Partecipa alla 13a BiennaleInternazionale del Bronzetto diRavenna con un bozzetto per unaporta in bronzo sul tema “Trinitario”.

Allestisce una grande Antologica“1958-1998” alla Villa Veneta“Carlotti” di Caprino Veronese cheancora un volta il Corriere della Serainserisce tra le grandi mostre(06.07.98) e una Personale a BadiaPolesine organizzata dall’Assessoratoalla Cultura del Comune.

1999 Lascia l’insegnamento nellaScuola Pubblica dopo 35 anni di atti-vità. Partecipa alla 140a MostraAnnuale della Academy of Fine Arts diManchester.

2000 Si trasferisce con lo studio adAffi nell’entroterra gardesano.In maggio è a Londra ove espone alla“The Gallery 95”. Trascorre l’estate aMilo sulle falde dell’Etna, esponendo inPersonale opere fra realtà e astrazione.

2001 Tiene alcune Personali. Nasceun sodalizio con il pittore BenitoTomezzoli e il poeta Giuliano Sala.Viene chiamato ad insegnare pittura aiCorsi della Fondazione Carlotti -Pincini di Garda.

2002 Mostra Antologica al Palazzodelle Esposizioni di Garda. Creal’Annullo Speciale delle Poste Italianeper il Premio Internazionale SanGabriele.

2003 Nel 45° anno di attività artisticatiene alcune Mostre Personali fra cuiuna a Londra alla “The House of PietMondrian”. Cominciano a catalogare earchiviare la sua opera informatizzan-dola.

2004 Per le ed. MBF di Verona ven-gono pubblicate la sua Bio-bibliografiaGenerale e il catalogo “Tre cartelle di

1984 L’artista a Parigi sul Bateau mouche.Sullo sfondo la cattedrale di Notre Dame

2001 La moglie Cesarina con l’artista al BritishMuseum di Londra

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grafica 1973” a cura di ReginaMarostica. Dipinge una serie di cartegestuali.

2005 Pubblica la 4a Monografia“Opera scultorea” a cura di Paolo Rizzi,ed. MBF, Verona 2005. Il 12 marzoespone a Londra alla “The House ofPiet Mondrian”; la stessa mostra vieneriproposta a Milo dalla ProvinciaRegionale di Catania e dall’Assessoratoalla Cultura del Comune di Milo.

2006 Tiene una grande mostra perso-nale al Museo Archeologico Regionaledi Camarina di Ragusa “Spazio esegno dall’antico all’informale”, pro-mossa dalla Regione Siciliana daluglio a ottobre.

2007 Espone regolarmente a Londra,in Sicilia e sul Lago di Garda. Dopo ivari impegni di studio ed espositivi,

ritorna a Badia Polesine con unamostra antologica, per il suoCinquantesimo anno di attività arti-stica.

2006 Mostra “Dall’antico all’informale” al Museo Archeologico Regionale di Camarina.Nella foto veduta parziale di una sala della mostra.

2005 Mostra “Opere informali” al Comune di Milo.Nella foto il giornalista Mario Pafumi e l’artista.

2006 Mostra “Dall’antico all’informale” al MuseoArcheologico Regionale di Camarina. Nella foto ilprefetto e il vescovo di Ragusa, l’artista e L. Messina

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Breve antologia critica

TURI TORRISI, Catania 1961(...) è stata allestita la personale del giovane pittore mileseSalvatore Tropea che per la prima volta espone in pubblico.La mostra si compone di una ventina di opere tra disegni eoli quasi tutti lavorati su toni bruni e caldi che mostranocome, pur nella semplicità dei mezzi espressivi, il nostrogiovane pittore non sia all’oscuro dei principali movimentipittorici moderni (...) con una serietà di intenti e di risultatiabbastanza rari (...)

MARIO CHIESA, Trento 1967(...) Nel colore Tropea è raramente tenue, quasi sempre vio-lento ed esplosivo, portato volutamente ad esprimere il suomondo interiore con forza e potenza non sempre controllate.Non è per questo un istintivo, anzi, rivela chiaramente disapere costruire su una base di saldi fondamenti (...)

CARLO SEGALA, Verona 1968L’arte di Salvatore Tropea è direttamente collegata ad unaosservazione diretta del mondo, dalla quale l’artista trae glielementi primari della sua particolare costruzione. In talesenso si avverte la consuetudine alla scultura, che è, poi,un modo immediato di fermare l’emozione derivante da rap-porti concreti con la realtà. In ciò va indicato l’elemento pri-mario per la definizione critica di questi lavori.Nelle opere pittoriche si avverte (i classici definivano que-st’arte come “sommo arbitrio”) una più dichiarata persona-lizzazione ed un filtraggio dell’immagine attraverso la inte-riore emotività dell’artista. Ne consegue una visione uni-taria ed equilibrata. (...)

GIUSEPPE MARCHIORI, Venezia 1968(...) In Salvatore Tropea, la ricerca formale è una chiara doteche unita al colore, in taluni casi esplosivo, testimonia unapersonalità inconfondibile, di siciliano sicuro e preparato.

EUGENIO TOMIOLO, Milano 1968(...) e i caratteri stilemici di Salvatore Tropea incrociano,scontrano, associano gli apporti culturali assumendoneanalogicamente gli impulsi in un discorso disteso, di vastaplasticità classica, mediterranea (...)

GIUSEPPE FIOCCO, Padova 1969(...) Sono ormai dieci gli anni che ha dedicato all’attivitàartistica; i quali hanno permesso al geniale siciliano, trasfe-ritosi nel nostro Veneto, una espressione moderna, sempre

intenta alla ricerca di se stesso (che è in fondo il concettovero dell’arte. (...) Naturalmente l’artista ha sentito tutte leesigenze, che preferiscono, dall’Impressionismo in poi, ilrapido, il sintetico, il pungente; la sintesi più dell’analisi (...)La sua pittura ardente accompagna la conquista formale, eil suo disegno conciso raggiunge sempre nuovi traguardi esempre nuovi panorami (...)

UMBRO APOLLONIO Venezia 1970(...) Nei dipinti di Tropea, è il vigore fecondante con cui siannette la materia al di là di qualsiasi improvvisazione perraggiungere un concetto strutturato dello spazio. L’equilibrioformale cromatico, tuttavia, non è raggelato dai connotatidel comporre concretista. Non vada dimenticato ch’egli è unartista che ha sperimentato gli esiti qualitativi e comunica-tivi del gesto pittorico: traduzione semantica del momentoesistenziale. (...)

FRANCO RUSSOLI, Milano 1970(...) la pittura di Tropea ha una limpida espressione poetica,calda d’intonazione e comunicativa (...)

SALVATORE MAUGERI, Vicenza 1971(...) Nei dipinti di Tropea affiora, qualche volta, la tendenzaall’impiego “grasso” degli impasti; è questo il ricordo di unacultura e di un sentire che promosso da Mafai e dalla“Scuola Romana”, trovò molti cultori tra i pittori sicilianiprima e dopo quest’ultima guerra. Nella sua fase formativaTropea non fu insensibile a tali sollecitazioni. Più recente-mente, invece, prevale in lui il bisogno di cercare l’impiegopuro del colore e ciò a conseguire una più attenta sintesidelle forme e dello spazio in cui esse risultano collocate. (...)

GARIBALDO MARUSSI, Milano 1972Ci sono parse felici le soluzioni chiaroscurali adottate daTropea nelle sue acquetinte, ricche di straordinaria vitalità.

MARIO MONTEVERDI, Milano 1972(...) Pur passando attraverso varie fasi, egli giunge a con-centrare il colore in zone essenziali fortemente contrastate,che definiscono in maniera assai efficace il sapore di unambiente acceso (...)

GABRIELLA PINTER, Torino 1973(...) dà prova di un valido equilibrio raggiunto attraverso ladecantazione dell’afflato emotivo immediato, in una resatecnica ed espressiva quanto più possibile rigorosa (...)

FRANCO POZZAN, Vicenza 1976(...) L’armonia dei colori, la proprietà del disegno, il ritmo deivolumi lo portano a raggiunere nelle sue opere quella strug-gente purezza formale che è vera arte, filtrata da unagrande capacità interpretativa.

ATTILIO MILANI, Milano 1978(...) egli è venuto via via sviluppando una sua “realtàsognata - trasfigurata”, ove il colore si sgancia con assolutalibertà dalla forma e nel contempo è capace di far nascerele immagini più estrose e cariche di intensificata vita (...)Ne risultano opere che s’arrestano, nella finitura, al giustolimite tra astrazione e realtà, deformata quest’ultima peruna esigenza di maggiore espressività. Così figure in primo piano avanzano ed altre, in stranigruppi, scompaiono, misteriose, avvolte in verdi e rossid’assoluta invenzione pittorica. Ritmi di linee spezzate s’al-ternano ad altri di linee ellittiche a suggerire “costruzioniesistenziali” (Jacob Burckhardt), per raggiungere la più alta,la più completa intensità che un artista che opera con sin-cerità nell’ambito di una realtà vissuta, a volte, con pro-fonda drammaticità possa esprimere.

LUIGI MENEGHELLI, Verona 1980 (...) Tutto è ambiguamente sospeso in una allucinazioneatemporale: presenze che mimano un transitorio annega-mento nella fissità coloristica e che nello stesso tempo siaprono ad ogni possibile stimolazione, ad ogni nuova solu-zione: insieme evocazione e favola, tempesta e attesa.Come se un sole mediterraneo avesse toccato e corroso epoi disperso tutte le linee e tutte le forme.

J.PIERRE JOUVET, Verona 1981 (...) La sua formazione si compie in un ambito europeo, dirottura con i canoni accademici, sperimentando tecniche elinguaggi diversi: Mondrian, Arpo, Wotruba e Moore furono iprimi maestri che gli aprirono le porte verso la compren-sione e la costruzione della forma, dei volumi e dello spazio;periodo olimpico e fecondo che lo portò per l’Europa, dimuseo in museo, quasi in pellegrinaggio, per avere unaverifica, per analizzare “de visu” questa cultura (in Italiaallora non completamente assorbita). Ma nel ’65, alKunstinstitut di Francoforte avviene il primo impatto con lacultura espressionista tedesca che determinerà una verasvolta per la sua futura produzione artistica. Egli, infatti, si

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fa carico del dramma, dell’angoscia e della sofferenza dellacondizione umana che trasferisce sulla tela con lucidadeterminatezza nel segno e nel colore (...)

SEBASTIANO SAGLIMBENI, Verona 1981(...) Siamo, come stile e dettato, dentro ambiti contenenti, ilpiù delle volte, una pacata, meditata denuncia agli effettiesagerati e laceranti del progresso che ha quasi chiuso lestrade che recavano al mare e ha deturpato, fagocitato learee del verde, della vita (...)

M. LUISA BECHIS, Rovigo 1984(...) La sua pittura è fatta di luce. Talora colpisce come unabbaglio estivo mattutino, altre volte si annebbia, si farosata avvolgendo la natura e le cose come un velo. Lucetipicamente mediterranea la prima, luce veneta la seconda,come già abbiamo trovato nella “Scuola Veneziana” (...)

LICISCO MAGAGNATO, Verona 1986 (...) Ebbi modo di conoscere le opere di Salvatore Tropeaagli inizi degli anni ’70 in una mostra che tenne a Verona;Fiocco lo aveva presentato già nella monografia rilevandoacutamente la sua “ardente pittura”, mentre Russoliponeva l’accento, in un nota critica, sulla comunicativitàdel linguaggio. D’altra parte la produzione di Tropea sicaratterizza nettamente per l’autonomia di sentire le espe-rienze profondamente vissute (...) l’iconografia di Tropeaesprime pienamente la sua urgenza liberatoria del fare,decollando in un universo di emozioni e sentimenti quantomai intensi.

SALVATORE PERDICARO, Varese 1988(...) La molteplicità delle immagini di Salvatore Tropeadocumenta la complessità della ricerca portata avanti dal-l’artista per decifrare appieno lo spessore della propriaemozionalità nel suo relazionarsi con la realtà, conden-sando nel ritmo del linguaggio estetico le infinite vibrazionipercepite. (...)

DAVIS YORN, Los Angeles 1991(...) Tropea’s work and method of expression are clearly inharmony with the development of his life. He has recordedhuman events as he has met them in such a way that hiswork becomes a diary painted with the sensitivity he feelstowards existential and social problems encountered overmore than thirty years of activity.

REGINA MAROSTICA, Verona 1991(...) Si coglie in Tropea l’energia della vita nel suo inces-sante essere e divenire (nella semantica strutturazione

dello spazio ove interagiscono forme e immagini create conicastica aderenza ad una spirituale realtà). Scrive Guilly che“la scoperta essenziale dell’arte contemporanea è lalibertà, non la gratuità o la fantasia o l’originalità, ma ildiritto di ogni pittore di andare fino al limite di se stessosenza restrizioni”. In Tropea, tutto questo è posto in esserenella potenza espressiva, nel connubio segno-colore chepermea tutte le sue tele.

PETER SCHNEIDER, Koln 1992Das Interesse an dem Urzustand des Instinkts, dem sichTropea des öfteren bei der Umsetzung des beunruhigendenoder auch des mitreissenden Lebensgefühls anvertraut -dieses Interesse findet seine Entsprechung in demüberwältigenden Vitalismus, den der Künstler inmitten derZwänge des Seins dem grossen Gestus der Befreiungzuscheibt. Diese Lebenskraft druckt sich in der malerischenWiedergabe des seelichen Automatismus des individuellenwie des kollektiven unbewussten aus. Sein Stil ist inmancher Hinsicht dem abstrakten Expressionismuszuzuordnen, dem die räumliche Tendenz zu ausgreifenderWeite, zur ausgedehnten Fläche, erfüllt von Farbe undbisweilen von Materie, zu eigen ist. Die Höhe seiner Bildung,die ganz wesentlich die Untergründe desOberflächengeschehens prägt, stutzt ihn und zeichnet ihnaus; verdeutlicht wird dies nicht zuletzt durch die Insistenzdes geometrisch orientierten, dabei ungegenstänlichen,sozusagen dem Bauhaus verbundenen Gestaltungsmodus.Seine Äufsserungen kommen aus diesem schöpferischenFliessen. Das Ergebnis ist eine Synthese der stilistischen Prozesse,deren Wert und deren Prägnanz er erfahren hat.

PETER SCHNEIDER, Koln 1992L’interesse per gli stati primordiali dell’istinto a cui talvoltaTropea si affida nel tradurre l’inquietante o esaltante senti-mento della vita, trova la traduzione nell’esasperato vita-lismo che l’artista assegna al gesto liberatorio, nel tormentodell’essere, nella formulazione pittorica dell’automatismopsichico dell’inconscio individuale e collettivo.II suo stile per certi versi è da ascrivere all’Espressionismoastratto, unito ad una propensione spaziale di larghe ste-sure, di ampie superfici sature di colore e in taluni casi dimateria.La sua cultura che guida i substrati dell’accadimento, losorregge e lo qualifica; si veda a tal proposito come sia per-sistente quel taglio compositivo geometrizzante “bauhau-siano” non oggettivo. Le sue estrinsecazioni emergono da

questo flusso germinativo, stabilendo una sintesi dei pro-cessi stilistici di cui egli ha sperimentato il valore e la pre-gnanza.

THOMAS WHITE, New York 1992Le testimonianze artistiche che si sono susseguite nel corsodella storia, affermano come sia radicato nell’uomo ilbisogno di esternare le interiori passioni attraverso l’azionedell’incidere, dipingere, scolpire.Tropea ha manifestato tale necessità scegliendo unamaniera originale di organizzare lo spazio in un rapportoantinaturalistico bidimensionale. La composizione tieneconto della scansione ritmica di vaste zone campite conuna colorazione ora accesa ora modulata nel tentativo diparadigmare la stuttura portante dell’inconscio.Ne risulta una asimmetrica dimensione gravida di sensa-zioni esistentive, in cui l’intiera gamma dei rossi e dei grigifa da contrappunto alle varie tonalità di bianco e di azzurrogenerando atmosfere di autentica emozionalità.In questi ultimi anni, la sua pittura ha sentito, più di prima,le incidenze drammatiche delle conflittualità politiche esociali, maturando una svolta consequenziale, nel declinarecolori e segni denotativi e connotativi pertinenti alle tema-tiche di emergenza. Violente ed incisive linee-forza, comescie di proiettili traccianti, percorrono la tela in una movi-mentata orchestrazione virulenta, evidenziano il profondodisagio, l’urlo corale dell’essere pensante, impotente spet-tatore dell’assurdo. Siffatte espressioni hanno dominato leopere del 1991, e non poteva essere altrimenti, con qualchespiraglio portatore di speranze ed ottimistiche suffragazioni.

THOMAS WHITE, New York 1992 The evidence in art which follows the course of historyshows to what extent it is intrinsic in man to express hisinner emotions by means of sculpture, painting andengraving. Tropea has brought out this feeling in an originalanti-naturalistic two-dimensional manner. The compositionincorpates the rythmic scanning and the divisions of hugeareas coloured sometimes more strongly and sometimesmore gently in an effort to paradigmise the whole structureof the subconscious. The result is an assymetric dimensionfull of existential feelings where the whole spectrum throughreds to greys serve as a counterpoint to the various tones ofwhite and blue creating an authentic atmosphere ofemotion. During the last few years his painting has reflectedmore than ever the dramatic political and social conflicts,bringing a change in colours and images both revealing anddescriptive to match the events as they happen. Violent and

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forceful lines like the trails of missilescover the canvas in avirulent orchestration of movement, highlighting theprofound anguish, the coral cry of those aware, impotentfaced with the absurd.These expressions have naturally dominated the works of1991 - how could it be other-wise? - bearers of some gleamof hope and optimism.

GIORGIO RUGGERI, Bologna 10 giugno 1992(...) E’ innegabile la vitalità di Salvatore Tropea. Per il pittoregiramondo, da molti anni residente sulle rive del Benaco, lapittura non è un quieto rifugio in cui coltivare nostalgie ememorie del passato, bensì è una battaglia a campoaperto, dove s’infrangono con disarticolata veemenza icomposti ideali di una rispettosa tradizione. La pittura,come ogni altra struttura artistica, ha bisogno di “guasta-tori” per rinnovarsi e indicare nuove strade percorribili allainesausta fantasia creatrice degli operatori.

ALAIN PERRY, Paris 1991(...) Salvatore Tropea opera dal ’58 nelle arti visuali assimi-lando vari impulsi ed imponendo una sua poetica. La super-ficie del quadro in lui assume una valenza che trascende lacomune tangibilità di lettura; in questo il rifiuto verso l’ac-cattivante piacevolezza espressiva è orientativo di un pro-cesso di costante chiarificazione e confronto, un sismo-grafo, registratore delle variazioni del sentire per capire lafenomenologia delle problematiche urgenti, a cui bisognatentare di rispondere nell’ineluttabilità dell’esistenza.La sua costante palingenesi pone in essere una semplifica-zione compositiva della struttura per pervenire ad una par-ziale determinazione della forma, nella lirica articolazionedell’iter creativo. Le sue tele, vibranti di colori e di segni, hanno il potere emo-zionale della scoperta, del mistero, dello stupore. Usa ostinatamente i mezzi del pittore, considerandoliancora pregnanti di quelle possibilità significanti che glisono propri; non si sottrae al processo artigianale (se purumile cenerentola della “poièsis” creativa). Crede ancora alla funzione del quadro come veicolo diespressione e comunicazione, capace di determinare unafruizione non privilegiata di pochi addetti ai lavori, abbat-tendo il diaframma tra arte e società; quel senso di disagiodivenuto ormai profondo, tanto da favorire il fenomeno“Kitch” che contrabbanda per opere estetiche le apparenzepseudo - artistiche, la falsificazione linguistica della prege-volezza con la piacevolezza contenutistica, con un progres-sivo impoverimento sociale e culturale.(...)

GIORGIO CORTENOVA, Verona 1992 (...) la matrice informale, le adesioni alla cultura astrattadella storia dell’arte europea e il conseguente bagaglio diricerche, sia iconiche che aniconiche, che hanno caratteriz-zato il suo percorso creativo, fanno parte della sua consa-pevolezza e della sua progettualità quotidiana. Ma non sonosoltanto questi i presupposti che infiammano il suo lin-guaggio; le coordinate da cui scaturiscono gli intrecci delsuo gesto e le sedimentazioni della sua materia pittorica.Il fatto è che il linguaggio di Tropea (...) ha le valenze di unapittura sognata, di uno spazio e di una superficie irreale,concretizzatisi davanti ai suoi e ai nostri occhi attraverso uninatteso sortilegio dello sguardo ed un’ancor più inaspettata“magia” della memoria.(...) Il suo linguaggio non teme di transitare attraverso lagestualità informale, l’iconicità o invece il rarefarsi astrattodella materia. Sono fasi, queste, di una ricerca che si dipanaattraverso molti anni di lavoro, durante i quali, tuttavia, ilcomune denominatore della sua opera è rappresentato dalfatto che la materia, i pigmenti, l’orma del segno sono“sognati” prima ancora che essi non “siano”: premonizionedella mente più che astrazione dalla parvenza delle cose.

GIORGIO TREVISAN, Verona 1998(...) Con estrema libertà di scelte e altrettanto rigore esecu-tivo, Tropea si avventura nel mondo della figurazione e del-l’astrazione insieme, cercando attraverso il colore di mani-festare tutta la potenza o l’irruenza del suo sentire. (...) Unruolo fondamentale del suo modo di dipingere è la materia.La sostanza grassa e pregnante del colore che si stendesulla superficie dell’opera fino a generare una pittura densae vigorosa, non solo per la sua fisicità, ma soprattutto perquella essenzialità formale che riesce a conferire alle formeed alle immagini forti sentimenti evocativi.

PAOLO RIZZI, Venezia 2005(...) Tropea costruisce figure femminili che travalicano iltempo: sono moderne e insieme antiche, proprio perché laloro modulazione è e resta classica. Finché si arriva allamonumentale “Genesi” del 1996: nastri o lamelle che siprotendono fluentemente verso l’alto, in un moto di ascesiche è naturale e insieme spirituale. Le canne quasi si sal-dano nella “Composizione” del 2000/05: come un fascioche riunisca le aspirazioni più nobili dell’uomo, i suoi pen-sieri verso il Divino.(...)

MARIO TROPEA, Catania 2005(...) dal 1996 al 2005, dal figurativo lo scultore è passato alplastico puro e assoluto, in una liberazione di dinamiche

ascensionali e sinuose che sembrano avere la forza aereadelle fiamme che s’innalzano, ma pur conservano la sugge-stione terrena, per così dire, dei corpi e delle forme più sen-suali.(...)

PAOLO GIANSIRACUSA, Museo di Camarina 2006 Un artista del novecento.Salvatore Tropea è pittore di miti e di leggende. Il suo pen-nello viaggia nelle pieghe della storia per rivelarne la dimen-sione, la forza, il messaggio. Il suo colore carico, grumoso,terroso... è indice di una vitalità creativa pienamente inse-rita nel ritmo culturale del Novecento. Non mancano nellasua opera pittorica citazioni e riferimenti che esaltano labellezza del mondo classico, proponendone l’equilibrio, l’ar-monia. Nella produzione recente l’artista, con linguaggioespressionista, rivisita i luoghi della Sicilia e delMediterraneo offrendoci una rilettura del passato in chiavepost-moderna. D’altra parte il suo obiettivo principale èquello di recuperare i valori perduti o tralasciati e tra questinon potevano mancare i fatti della storia, i segni dell’arte,le testimonianze dell’archeologia.Pittore dai colori luminosi e dalle linee essenziali, Tropea hasaputo portare nelle regioni dell’Italia settentrionale la suapassione incontenibile per il colore deciso, per il segno fortee indagatore.In simbiosi con le nuove avanguardie del Novecento, neglianni Sessanta manifestò il suo forte bisogno di dipingere ...contrapponendosi a quel concettualismo dilagante cheaveva portato ad aborrire, quasi a disprezzare, la tela, icolori, i pennelli.Il suo bisogno viscerale di creare nuove presenze colorate lospinse a mettere la pittura a capo di ogni cosa. Egli infattiha dipinto come un vulcano in piena, facendo leva su unapennellata gestuale, educata in Sicilia dove fin da giovaneha acquisito sicurezza compositiva e coloristica.Irruento e vorticoso il suo pennello ha scavato nelle pieghedella materia e ancora oggi ricompone immagini visive consolidità ed armonia.Taglia i piani con segno indagatore, apre la materia rivoltan-dola verso la luce per farle prendere consistenza e conferirlequel palpito che rende vivo ogni germoglio della creazione.(...)Gli espressionisti del Novecento sembrano essere i modelliispiratori del suo lavoro ma di quegli artisti Tropea nonriporta il senso tragico della morte e del disfacimento del-l’essere.Il pittore etneo ha una solarità interiore che lo porta a dipin-gere la speranza, l’aurora della vita e non il tramonto cheaccompagna la morte.

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Principali mostre

1960 Mostra alla Galleria d’Arte "Arte Nostra". Catania, 1.3.601961 Personale alla Galleria dell’Hotel des Ciclamens. Milo - Catania, 30.7.611962 Mostra alla Galleria d’arte "Sforzese". Milano, Ottobre ’621963 Mostra alla Galleria d’Arte "Bischof". Basilea (Svizzera)1963 Mostra alla Galleria d’Arte "Entwchlung". Friburgo (Germania)1963 Mostra alla Galleria "Svevo". Palermo, Dicembre ’631965 Personale alla Galleria "Die Werkstatt". Bendorf Rhein (Germania), Gennaio 19651965 Personale alla Galleria "Bay Keramik". Ransbach W/w (Germania), Agosto 19651966 Permanente alla Galleria "Antiqua" - Verona, 19661967 Personale alla Galleria "Delfino". Rovereto - Trento, 6.5.671967 Ia Mostra Internazionale "Il nudo nell’arte - la donna" Roma, 17.6.671967 Ia Biennale - Galleria Teleuropa - Roma, Novembre 19671968 Ia Mostra Nazionale Insegnanti Artisti nella Scuola Media - Ministero della Pubblica

Istruzione - Firenze, 19681968 Personale Antologica "1958 - 1968" - Galleria del Teatro Sociale

Badia Polesine - Rovigo, 23.12.19681969 2a Biennale Romana - Gall. Teleuropa - Roma, 1.2.691969 Personale alla Galleria "Garofolo" - Rovigo, 1.11.691970 Ia Quadriennale Europea d’Arte Contemporanea - Palazzo delle Esposizioni Roma, 20.1.70 1970 Personale alla Galleria "G.A.Benedetti" - Legnago - Verona, 17.10.701970 3a Biennale - Palazzo Reale - Milano, 28.11.701971 Personale alla Galleria "Pro Padova" - Padova, 21.1.71.1971 Personale alla Galleria "Alpone" - San Bonifacio - Verona, 8.5.711971 Personale alla Galleria "Salotto Copelli" - Verona, 30.10.711972 2a Quadriennale Internazionale Teleuropa ’72 - Roma, 21.5.721972 I° Premio Internazionale di Pittura San Barnaba - Milano, 1.10.721972 Personale alla Villa Veneta "Ca’ Patella" - Villadose - Rovigo, 1.11.721973 Personale alla Galleria "Salotto Copelli" - Verona, 15.6.731974 Personale alla Galleria d’Arte "La Faretra" - Ferrara, 5.1.741974 Concorso Nazionale "Per la creazione di un’opera d’arte per la Scuola Media"

Badia Polesine - Rovigo, 14.5.74 1975 2a Biennale Internazionale - Ravenna 29.5.75 1975 I° Premio Nazionale d’Incisione all’Arengario del Comune di Milano, 30.9.751975 IIIa Biennale Internazionale d’Arte - Trieste, 11.10.751976 Personale alla Galleria "Al Corso" - Vicenza, 14.2.761977 IIIa Biennale Internazionale - Ravenna, 29.5.771977 3° Premio Internazionale - Reggio Calabria, 18.12.771978 IVa Biennale Internazionale d’Arte Sacra "Padre Pio"

San Giovanni Rotondo - Foggia, 10.8.781978 Personale alla Galleria d’Arte "Dello Scudo" - Verona, 7.10.781978 2a Rassegna di Pittura e Scultura - Castello Ursino - Catania, 16.12.781979 6a Biennale - Palazzo Reale - Milano, 12.4.791980 Personale alla Galleria d’Arte "Volto San Luca" - Verona, 15.3.801981 5a Biennale Internazionale - Ravenna, 29.3.811982 Personale itinerante al seguito della "Alta Moda Italiana"

Düsseldorf - Berlino - Monaco di Baviera, 1982

1983 Personale al "Palazzo dei Capitani" - Malcesine - Verona, 21.8.831983 8a Rassegna d’Arte Sacra - "Il Papa a Padova" - Padova, 15.12.831984 Personale Antologica a "Palazzo Celio" - Rovigo, 14.4.841984 Personale alla "Palazzina Storica ex Finanza" - Peschiera del Garda - Verona, 15.8.841985 7a Biennale Internazionale - Ravenna, 1.3.851985 I° Premio Nazionale di Arti Visive - Viareggio - Lucca, 25.5.851985 Pluripersonale - Convento Agostiniano - Chioggia, 11.7.851986 Ia Biennale "Antonio Canova" - Palazzo Reale - Crespano del Grappa - Treviso, 22.6.861986 Rassegna della Grafica Inter. - Galleria Ghelfi - Verona, 19861987 XXIVa Mostra Nazionale "Santhià" - Vercelli, Aprile 19871987 Personale alla "Galerie Salammbo" - Parigi - 1987/881987 Personale alla Galleria d’Arte del "Vicolo Quartirolo-Spazio Dieci" - Bologna, 28.11.87 1988 Personale Antologica "30 anni di Pittura" - Palazzo ex Carlo Anti

Garda - Verona, 1.4.881988 Personale alla "Torre Pentagona" - Verona, 24.4.881988 2a Biennale Triveneta di Pittura "Città di Arzignano", Vicenza, 4.12.881990 Premio Internazionale Agazzi - Mapello - Bergamo, 5.5.901991 Pluripersonale - Galleria Modigliani - Milano, 1.6.911992 Personale Retrospettiva "30 anni di Pittura" - Palazzo Morelli Bugna Bottagisio.

Villafranca - Verona 28.11.921993 Mostra Internazionale "Città di Arona" - Arona - Novara, 5.6.931993 2° Premio Nazionale ”Città di Scorzè” - Venezia, 20.6.931996 Concorso per un’opera scultorea per celebrare la figura di Raffaello Riello - RPM.

Badia Polesine, 12.2.96 1996 Personale al Palazzo dei Capitani "I Cavalli di Salvatore Tropea"

Malcesine - Verona, 1.7.961997 Pluripersonale - Palazzo Bufali - Belpasso - Catania 27.9.971998 XIIIa Biennale Internazionale - Ravenna, 1.4.981998 Personale alla "B.Gidoni" - Badia Polesine - Rovigo, 12.12.981999 Esposizione alla 140a Mostra Annuale della Accademia di Belle Arti Manchester, 27.3.992000 Personale alla "The Gallery 95" - Londra, 6.5.002000 Personale a due Tomezzoli e Tropea - Cavaion V., 7.10.002002 Personale Antologica al Palazzo delle Esposizioni - "dal 1958 al 2002"

Garda - Verona, 4.5.022003 Personale alla "The House of Piet Mondrian" - Londra, 14.6.032003 Personale alla "Galerie I’Incontro". Kronach (Germania), 1.7.032005 Personale alla "The House of Piet Mondrian" - Londra, 12.3.052005 Personale al Comune di Milo “Opere informali” - Milo - Catania, 27.8.052006 Personale al Museo Archeologico Regionale di Camarina "Spazio e segno

dall’antico all’informale" - Camarina - Ragusa - Regione Siciliana, 28/07 - 15/102007 Personale alla “Kirsty Gallery” - Londra, 12.10.07 - 11.11.072007 Personale Antologica al Palazzo Veneziano - Sala B. Gidoni "Cinquanta anni di Pittura

Opere Figurative" - Pro Loco - Comune di Badia Polesine - Rovigo15.12.07 - 6.1.08

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Bibliografia essenziale

Periodici e QuotidianiLe Arti - La Sicilia - Corriere di Sicilia - Il Gazzettino - L’Arena- Il Resto del Carlino - Avvenire - Cronache Salernitane - VeronaFedele - Tevere - Teleuropa - Silarus - Corriere Bresciano -Italia Artistica - La Carrozza dei Piccoli - La Specola - La Gaz-zetta delle Arti - II Miliardo - La Provincia - Gazzetta di Modena- Borsa d’Arte - Tuttarte - Gazzetta di Ferrara - Note d’Arte -Cronaca Filatelica - Artemercato Internazionale - La Sonda -Gazzetta di Reggio - Arbeiderbiadet, Oslo - Il Collezionista:Italia Filatelica - Venezuela Filatelica e Numismatica - LaRibalta Artistica - San Gabriel, Zaragoza - 7 giorni Veneto - QuiVerona - L’Eco di Bergamo - Qui Veneto - Le Venezie e l’Italia -Eco d’Arte - Arterama - Filatelia - Gazzettino di Giarre - L’Ora -II Basso Adige - Ciao Vicenza - L’Idea - La Zattera - II Trittico -Gabriel Borealis Copenhagen - La Voce dell’Jonio - Gazzetta delMezzogiorno - La Settimana - New Commercial - II Giornale diSicilia - II Nuovo Veronese - La Notte - Corriere della Sera -Corriere della Riviera - Dipende - L’Alto Adige - L’Adige - Cen-tonove - Affi Notizie - La Voce di Mantova - Gazzetta del Sud -Filatelia - Di tutto e di blu, etc.

Cataloghi, Annuari, Enciclopedie* Monografìa, Salvatore Tropea a cura di Giuseppe Fiocco,1969, Editore Bonanno, Roma * Catalogo per la Personale allaGalleria “Salotto-Copelli” a cura di S. Maugeri, Verona, 1971 *Pittori, Scultori, Critici e Collezionisti Contemporanei, O. Tani,1971-72, ed. Donadei, Roma * Catalogo Nazionale Bolaffi n. 8,1973 - n. 10, 1974 ecc. * Catalogo Nazionale Bolaffi della Gra-fica n. 3, 1973, n. 4, 1974, n. 5, 1975, n. 6, 1976, ed. Bolaffi,Torino * Pittori e Pittura Contemporanea ed. 1972 - ed. 1973,Editrice Il Quadrato, Milano * Enciclopedia Internazionale "Tra-guardi dell’Arte ‘70" vol. I ed. Lo Faro, Roma 1972 * Vade-mecum nell’Arte Italiana 1972, Editrice S.E.N., Torino *Annuario Artisti Visivi Italiani a cura di Mario Monteverdi, ed.1973 - ed. 1974, Editrice Seletcnica, Milano, * Gli anni 60 e70 dell’Arte Italiana vol. 4, 1973, ed. E.S.A., Piacenza * Anto-logia del Centenario Pompei, 1972 ed. La Nuova Stampa - Sca-fati Pompei * Linea Figurativa, 1972-73, ed. Bugatti, Ancona* Enc. Arte Guida Int., ed. Lo Faro, Roma, 1973 * Tre cartelledi 15 incisioni di Salvatore Tropea, Castagnaro - Verona, 1973* Documenti d’Arte Italiana d’Oggi, ed. L’Arco, Benevento 1973* Enc. d’Arte Cont. “Leonardo”, vol. I - vol. lI E.D.A.C., Pavia1973 * Pittori Italiani Contemporanei, ed. Il Centauro, LaSpezia 1974 * Inter-Catalogo, ed. Donadei, Roma 1974 * Pit-tori e Scultori Cont., ed. La Comunicativa, Roma 1974 * PittoriItaliani Contemporanei, ed. Banfo-Selva, Gaglianico * Cata-logo degli artisti del Veneto, ed. VE-MA Milano 1974 * Annuario

Comanducci ed. 1974, ed. 1975, ecc., Milano * Panoramad’Arte Contemporanea n. 1, ed. Vincenzi, Bomporto * Dizio-nario dei Pitt., Scult., Inc., vol. I, 1974, ed. Alba, Ferrara. *Arteagenda 1974, ed. Bugatti, Ancona * Eco della Critica, ed.1974 - ed. 1975, Donadei Editore, Roma * II Triangolo, ed.Italo-Svizzere, Varese * XX Secolo, i Maestri dell’Arte Italiana,Tip. Mario Brandi, Pompei * ESPI, Enc. Scultura Pittura Ita-liana, Edizioni del Garda, Desenzano * Atlante Nazionaled’Arte Moderna, ed. Ariete, Venezia-Mestre * Fine Art in Italy,ed. 1973-1975, ed. Fondazione Europea, Milano - ed. Nazio-nale, Torino * Enciclop. Artistica Lett. ed. Accademia * Acca-demia “I Principi” Genova * Regesto Biografico e Tecnico degliArtisti Italiani, O.M.C, Roma 1975 * Incontri d’Arte ed. Sabaini,Milano, 1975. * Dizionario Biografico dei Meridionali, I ed., vol.3, ed. IGEI, Napoli 1975 * Catalogo II Biennale Internaz. delBronzetto, 1975, Ravenna * L’Elite, Selezione Arte Italiana1976, ed. L’Elite, Varese * Arte Base Torino 1976 * Pittori ePittura Contemporanea, ed. Il Quadrato, Milano, 1977 * Cata-logo III Biennale Internaz. Dantesca, Ravenna, 1977 *Annuario Comanducci, Milano, 1977 * Guida all’Arte Italiana,ed. Bugatti, Ancona, 1977 * Documenti d’Arte Italiana d’Oggi,Ed. L’Arco, Benevento, 1977 * La Vita e le Opere, ed. Il Qua-drato, Milano, 1977 * Catalogo d’Arte Italiana ‘77, ed. Il Cer-chio d’oro, Milano, 1977 * Ver-Ars, annuario. ed. C.I.A.C.,Reggio C., 1977 * Catalogo Nazionale Bolaffi d’Arte Moderna,Torino, 1978 * Catalogo IV Biennale Internaz. d’Arte Sacra"Padre Pio" S.Giovanni Rotondo, 1978 * Catalogo per la Perso-nale alla Galleria "Dello Scudo", Verona, 1978 * Quot. e Prezzidegli Artisti Italiani, ed. Il Quadrato, Milano, 1978 * Il Rovesciodella medaglia. ed. Grafischena Fasano, S. Vito dei Normanni,1978 * Catalogo VI Biennale di Palazzo Reale - ed. FondazioneDon Gnocchi, Milano, 1979 * Catalogo Naz. Bolaffi d’ArteModerna, Torino, 1979 * Annuario Comanducci, Milano, 1979* Catalogo Naz. Bolaffi d’Arte Moderna, Torino, 1981 * Mono-grafia, Salvatore Tropea a cura di J.P. Jouvet, ed. Ghelfi, Verona1981 * Catalogo V Biennale Inter. del Bronzetto, Ravenna,1981 * Catalogo Naz.Bolaffi della Scultura n. 6, Torino, 1982* (copertina) La lingua tra i denti di Bizzeffi, ed. del Paniere,Verona, 1983 * Storia dell’Arte di S. Saglimbeni, vol. 2°, ed.Ciranna e Ferrara, Seregno, 1983 - * Epistolario dal carcere diFrancesco Lo Sardo (copertina), ed. Del Paniere, Verona, 1984* Catalogo VII Biennale Internaz. Dantesca di Ravenna, 1985 *Catalogo per la Personale a sei all’Ex Convento Agostiniano diChioggia, 1985 * Dizionario della Pittura Italiana Contempo-ranea, ed. Il Quadrato, Milano, 1986 * Annuario Comanducci,Milano, ed. 1986 ed. 1988 * L’Elite, Selezione arte italiana. ed.Élite, Varese, ed. 1987 ed. 1988 * International. Biographical

Art Dictionary, Who’s Who, Losanna, 1989/90 * MonografiaSalvatore Tropea, opera pittorica 1960-1992, a cura di GiorgioCortenova, ed. Aurora - Verona, 1992 * Art Diary, ed. G. Politi,Milano, 1993, 1995, 1997, 2001 * Catalogo Giacomelli, Gra-fiche Siz., Verona, 1997 * Cronistoria di Milo di S. Cutuli, Gra-ficaunita, S. Venerina, 1997 * Catalogo per la Personale allaVilla Carlotti, Caprino Vs., 1998 * Top Arts, ed. Rm, OsimoAncona, 1999 * L’Élite 2000, Varese, 1999 * Cartella di dueserigrafie di B. Tomezzoli e S. Tropea, poesia di G. Sala, Stam-peria La Fenice, Urbino, 2002 * Salvatore Tropea, tre cartelle digrafica 1973, ed. MBF, Verona, 2004 * Salvatore Tropea, Bio-bibliografia generale a cura di R. Marostica ed. MBF, Verona,2004 * Monografia, Salvatore Tropea, Opera Scultorea a curadi P. Rizzi, ed. MBF, Verona, 2005 * Catalogo per la Personaleal Comune di Milo, Opere Informali a cura di P. Rizzi, ed. Pro-vincia di Catania, 2005 * Catalogo per la Personale al MuseoArcheologico Regionale di Camarina "Spazio e segno dall’anticoall’informale" - Camarina - Ragusa - Regione Siciliana,Palermo, 2006 * Monografia per la Personale Antologica alPalazzo Veneziano - Sala Gidoni "Cinquanta anni di Attività arti-stica - Opere Figurative" - Pro Loco - Comune di Badia Polesine- Rovigo, 2007

Hanno scritto su Tropea:U.Apollonio, P. Aguzzoni, F.Barbuggiani, M.L.Bechis, G.Beggio,D.Bogoni, C.Bonacina, A.Bolan, G.Campo, M.Capuzzo, G.Cap-pellari, F.Ceriotto, M.Chiesa, G.Cortenova, A.Cunsolo, S.D’Arar,F.Di Gianmaria, G.Fabris, C.Facchinetti, A.Fichera, G.Fiocco,A.Foschi, P. Giansiracusa, C.Giarola, A.Jannace, J.P.Jouvet, N.Leanza, A. Lumia, E.Maganuco, L.Magagnato, S.Maugeri,G.Marchiori, C.Marò, R.Marostica, R.Marchese, G.Marussi,L.Meneghelli, V.Meneguzzo, L.Messina, P.Micalizzi, A. Milani,M. Monteverdi, U.Montin, G.Mora, T.Munari, M.Pafumi,E.Pasetto, A.Peretti, S.Perdicaro, A.Perry, G.Pinter, F.Pozzan,O.Puglisi, P. Rizzi, G.Ruggeri, S.Russo, F.Russoli, G.Sala,S.Saglimbeni, C.Segala, A.Scemma, P.Schneider, D.Sivieri,Z.Sordo, T.Sottile, M.Tropea, G.Tracco, E.Tomiolo, G.Trevisan,T.Torrisi, O.Vidolin, T.White, S.Weiller, D.Yorn, etc.

La Bibliografia dettagliata dell’artista è consultabile presso"Archivio Storico Bio-iconografio della Galleria Nazionaled’Arte Moderna di Roma" o visitando il sito internet:

www.tropeasalvatore.it - E-mail: [email protected]: 37010 AFFI (VR) - Via della Repubblica, 58

Tel. 045 6261202

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Finito di stamparenel mese di dicembre 2007

Tipografia Badiese sncBadia Polesine (RO)

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