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Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Monza e Brianza ( Ente di Diritto Pubblico D.L.C.P.S. del 13/09/1946 n. 233) _________________________________________________________________________________________________ Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Monza e Brianza via Passerini 6 20900 Monza MB - Tel. 039 322416 - Fax 039 2311075 - [email protected] - [email protected] - www.omceomb.it Provider ECM n° 1782 “IL CONTENZIOSO IN ODONTOIATRIA: SEMPLICI REGOLE DI PREVENZIONE ED ETICA DI COMPORTAMENTO” Sabato 23 Giugno 2012 ore 08.00 – 14.00 Presso Sala Maddalena Via Santa Maddalena 7 - Monza Responsabile Scientifico: Dr. Pierangelo Morao - Odontoiatra Libero Professionista Docenti: Dr. Morao – Medico Odontoiatra Libero Professionista Dr. Radice - Medico Odontoiatra Libero Professionista Dr. Monestiroli – Professore a contratto presso l’ Istituto Scientifico Universitario S. Raffaele Dr. Pozzoli – Dottore Commercialista Fiscalista Avv. Cerizzi – Avvocato e Consigliere dell’ Ordine degli Avvocati di Monza Segreteria Organizzativa: OMCeO Monza e Brianza tel. 039/322416 - [email protected]. Iscrizioni on line sul sito www.omceomb.it Razionale dell’ evento formativo A partire dagli anni ' 90 il contenzioso in Medicina e Odontoiatria è andato progressivamente aumentando. Lo scopo di questo evento è quello di valutare quali siano le principali cause del conflitto medico/paziente e come si possa cercare di prevenirlo grazie ad una corretta tenuta della documentazione clinica e fiscale e a buone tecniche di comunicazione e di comportamento. Abstract Le più comuni cause di contenzioso Dr. P. Morao Negli ultimi 15 anni si è assistito ad un incremento del contenzioso in odontoiatria anche a causa del progresso scientifico e della maggior consapevolezza sul diritto alla salute da parte del paziente. Le branche più colpite sono la protesi e l’implantologia, cioè quelle dove l’aspettativa di risultato e l’impegno economico sono maggiori. Le cause scatenanti sono errori tecnici, ma soprattutto errori di comportamento e di comunicazione, che portano a rompere quell’ alleanza terapeutica determinante per la riuscita della terapia.

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della provincia di MMMMonza e BBBBrianza

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Provider ECM n° 1782

“IL CONTENZIOSO IN ODONTOIATRIA: SEMPLICI REGOLE DI PREVENZIONE ED ETICA DI COMPORTAMENTO”

Sabato 23 Giugno 2012 ore 08.00 – 14.00

Presso Sala Maddalena Via Santa Maddalena 7 - Monza

Responsabile Scientifico:

Dr. Pierangelo Morao - Odontoiatra Libero Professionista Docenti:

Dr. Morao – Medico Odontoiatra Libero Professionista Dr. Radice - Medico Odontoiatra Libero Professionista Dr. Monestiroli – Professore a contratto presso l’ Istituto Scientifico Universitario S. Raffaele Dr. Pozzoli – Dottore Commercialista Fiscalista Avv. Cerizzi – Avvocato e Consigliere dell’ Ordine degli Avvocati di Monza

Segreteria Organizzativa: OMCeO Monza e Brianza tel. 039/322416 - [email protected]. Iscrizioni on line sul sito www.omceomb.it Razionale dell’ evento formativo A partire dagli anni ' 90 il contenzioso in Medicina e Odontoiatria è andato progressivamente aumentando. Lo scopo di questo evento è quello di valutare quali siano le principali cause del conflitto medico/paziente e come si possa cercare di prevenirlo grazie ad una corretta tenuta della documentazione clinica e fiscale e a buone tecniche di comunicazione e di comportamento. Abstract Le più comuni cause di contenzioso Dr. P. Morao

Negli ultimi 15 anni si è assistito ad un incremento del contenzioso in odontoiatria anche a causa del progresso scientifico e della maggior consapevolezza sul diritto alla salute da parte del paziente. Le branche più colpite sono la protesi e l’implantologia, cioè quelle dove l’aspettativa di risultato e l’impegno economico sono maggiori. Le cause scatenanti sono errori tecnici, ma soprattutto errori di comportamento e di comunicazione, che portano a rompere quell’ alleanza terapeutica determinante per la riuscita della terapia.

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La documentazione clinica nello studio odontoiatrico: corretta compilazione e tenuta Dr. Claudio Radice

L’ intervento verterà sulla documentazione clinica e radiografica che ogni professionista odontoiatra deve eseguire, sia per i vincoli dettati dal Codice Deontologico che per quelli relativi alle norme contrattuali e legislative; e ciò non solo per la “buona pratica clinica”, ma anche per autotutela del sanitario in caso di contenzioso medico-paziente. Infatti, la relazione vuole focalizzare l'attenzione sulla necessità di compilazione e conservazione della cartella clinica da parte del sanitario, in vista della dimostrabilità a posteriori dell’ineccepibilità della propria condotta professionale. Sarà evidenziato come oggi vi sia la sostanziale inversione dell’onere della prova in ambito di responsabilità contrattuale del sanitario, sicché mentre incombe alla presunta parte lesa solo il dovere di dimostrare l'avvenuta prestazione professionale cui sarebbe conseguito un danno, incombe invece alla parte convenuta sanitaria il pieno onere di provare e dimostrare di avere posto in essere ogni possibile accorgimento per agire secondo le regole dell'arte ed in linea con le regole di perizia, prudenza e diligenza. La mancata produzione di una puntuale, completa, intelligibile ed univoca documentazione clinico-sanitaria comporta infatti, al verificarsi di un danno, la sicura soccombenza del sanitario. Nel corso dell'intervento, seguono e si intersecano esempi clinici reali, che spazieranno dai campi della implanto-protesi, al primo posto nelle statistiche dei contenziosi, passando per l’endodonzia, fino ad arrivare all’ortodonzia, sempre più spesso presenti nei contenziosi giudiziari.

L’errore di comportamento come causa scatenante del contenzioso. Gestione e prevenzione della lite Dr. Paolo Monestiroli Le problematiche correlate alla responsabilità professionale in ambito odontoiatrico risultano motivo di dibattito sia sotto il profilo giuridico che medico legale per molteplici aspetti non solo riconducibili alle ipotesi di responsabilità professionale, non sostanzialmente dissimili da quelle proprie ad ogni trattamento gravato da difficoltà tecniche, ma anche per le circostanze peculiari in cui il trattamento stesso viene esperito in relazione all’informazione, al consenso ed alle obbligazioni poste tra le parti. Alla luce di quanto è emerso ultimamente in campo giuridico la produzione di ampia documentazione clinica sia dello stato anteriore del cavo orale del paziente che durante il ciclo terapeutico riveste un ruolo fondamentale al fine di ridurre al minimo i rischi di un contenzioso medico legale. Si evince che la produzione della documentazione clinica del trattamento eseguito supportata da esami diagnostico prognostici e da una cartella clinica che tenga conto oltre ai comuni dati del paziente di una diaria giornaliera redatta contestualmente possa provare, se il paziente vuole dimostrare che il lavoro eseguito nel proprio cavo orale abbia peggiorato lo stato di salute antecedente alle nuove terapie, che l’imperfetta esecuzione della prestazione da parte dell’odontoiatra non è dovuta ad imperizia, imprudenza e negligenza ma a forza maggiore o caso fortuito. È quindi di fondamentale importanza avere sempre un controllo consapevole dell’andamento complessivo di ogni singolo caso, specie nelle riabilitazioni protesiche complesse in quanto le conseguenze di una determinata terapia se dette prima nella fase di espletamento della visita

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e dell’approfondimento diagnostico prognostico verranno percepite dal paziente come delle spiegazioni se dette dopo possono risultare delle giustificazioni.

Cartella Clinica e Documentazione Fiscale Dr. Fabio Pozzoli Analisi di un caso di accertamento fiscale e difesa del professionista: l’importanza della documentazione clinica per l’odontoiatra. Analisi di un caso di accertamento avvenuto nel 2006 con verifica tramite accesso di funzionari dell’Agenzia delle Entrate presso i locali di un medico odontoiatra che svolge l’attività con propria partita Iva, locali propri, dipendenti e collaboratori di studio. La verifica fiscale, durata 30 giorni, si conclude con l’accertamento di un maggiore imponibile ai fini delle imposte dirette (IRPEF e IRAP) attraverso un accertamento di tipo induttivo, facente specifico riferimento all’attività riconducibile al settore protesico e basato sull’esame di 20 cartelle cliniche prese a campione nell’archivio del professionista. A seguito di ricorso del professionista, si instaura il contenzioso tributario che termina dopo circa 3 anni dopo due Sentenze delle Commissioni Tributarie competenti totalmente a favore del contribuente. L’analisi del caso è quindi l’occasione per verificare le procedure operative esistenti in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché le diverse modalità di difesa del contribuente sia in fase precontenziosa che di contenzioso tributario. In modo particolare rappresenta lo spunto per riscontrare l’importanza della documentazione clinica tenuta dal medico odontoiatra che può prevenire l’accertamento nonché rappresentare la miglior difesa nella fase contenziosa. Decreto ingiuntivo: opportunità o innesco del contenzioso? Avv. Laura Thea Cerizzi

L’intervento verterà sul decreto ingiuntivo, strumento molto spesso utilizzato dall’odontoiatra nei confronti del paziente per ottenere il pagamento dei propri onorari professionali, non interamente saldati dal paziente. La relazione evidenzierà il fatto che uno dei fattori più comuni di scatenamento del contenzioso è proprio la richiesta al paziente da parte del sanitario di ulteriori esborsi economici a saldo della propria parcella, in particolar modo in quei casi non andati a buon fine, oppure in quelli in cui si sono verificate delle problematiche che sono state però interpretate dal paziente come errori professionali. In questi casi infatti al decreto ingiuntivo si contrappone di sovente l’opposizione del paziente, con contemporanea richiesta riconvenzionale di risarcimento danni per il presunto errato trattamento eseguito; il contenzioso che ne segue vede quasi sempre soccombente il sanitario che non ha una puntuale e precisa documentazione clinica, radiografica e fiscale comprovanti la correttezza dei trattamenti eseguiti. Verrà pertanto evidenziato come il decreto ingiuntivo sia un’arma a doppio taglio e come sia di fondamentale importanza per il sanitario soppesare bene l’opportunità di intraprendere tale strada, sulla base del proprio operato, della documentazione clinica a disposizione e dell’entità delle cifre in gioco.